Al via anche nelle 315 filiali UniCredit dell'Emilia Romagna, oltre che sui canali on line e mobile, gli U-Days di UniCredit, la campagna per promuovere l'utilizzo di digital payments, app di pagamento e servizi innovativi per la clientela.

In Emilia Romagna i clienti della banca attivi on-line crescono del 6,2% anno su anno e quelli mobile del 24,5%. In aumento del 3,60% anche il numero delle transazioni migrate su canali digitali

A partire da oggi, 4 dicembre 2018, i possessori di carte di pagamento UniCredit in Italia potranno usufruire di Google Pay, il modo veloce e semplice per pagare con Google. Ai clienti basterà scaricare la app di Google Pay oppure attivare l'app Monhey dall'app Mobile Banking UniCredit, aggiungere le proprie carte di credito, debito e prepagate UniCredit per iniziare a usarle e pagare presso i negozi, online e con i prodotti Google.

Inoltre, per tutto il mese di dicembre UniCredit inviterà clienti e non clienti a recarsi nelle proprie 315 filiali dell'Emilia Romagna ma anche ad accedere alla banca attraverso i canali on line e mobile (cellulari e tablet), per sperimentare la sinergia tra i canali fisici e digitali.

Si chiamano U-Days e hanno lo scopo di promuovere la conoscenza dei pagamenti digitali e delle App di pagamento ma anche, più in generale, di accompagnare i clienti nella conoscenza e nell'utilizzo dei nuovi servizi on line e mobile, come l'apertura di un conto corrente tramite selfie, il pagamento di un F24 tramite ATM evoluto o banca on line o il pagamento delle bollette tramite finger print.

"Grazie a Google Pay – ha ricordato Gianni Franco Papa, Direttore Generale di UniCredit – UniCredit completa la propria offerta mettendo a disposizione dei suoi oltre 7 milioni di clienti italiani in possesso di 9 milioni di carte di debito, credito e prepagate i principali servizi di pagamento tramite smartphone per acquisti sia online sia presso i punti vendita fisici grazie ad accordi diretti con Google Pay, Apple Pay, Samsung Pay, e con Alipay, quest'ultimo rivolto ai clienti esercenti per i soli punti vendita fisici."

In Emilia Romagna a fine settembre 2018 sono oltre 336mila i clienti attivi online (+6,2% anno su anno) e circa 197mila quelli su mobile (+24,5% anno su anno).

In aumento del 3,60% anche il numero delle transazioni migrate su canali digitali.

Editoriale: - Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società!- Lattiero caseari. Volano le DOP principali. - Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo 

SOMMARIO Anno 17 - n° 48 2 dicembre 2018

1.1 editoriale
Homo stupidus, stupidus, stupidus? Ci pensano i cinesi a correggere la società! 
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Volano le DOP principali.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In attesa dello scontro finale?
4.1 lambrusco A Ciano d'Enza, il PALIO DEI LAMBRUSCHI
5.1 FICO Bologna Un anno di FICO
6.1 logistica alimentare Gema Magazzini Generali vince "Il logistico dell'anno 2018"
6.2 ambiente Matteo Catellani è il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale.
7.1 ambiente Acqua e cibo, un contest su facebook e instagram grazie alla Bonifica
7.2 ambiente Vitamina D: come aumentarla con l'olio di fegato di merluzzo
8.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: l'assemblea approva il bilancio preventivo 2019
8.2 tutela alimentare Prantera (Forza Civica): Tuteliamo le nostre eccellenze alimentari
9.1 banche e libretti .Libretti al portatore, un mese allo stop: cosa fare per estinguerli
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 02 Dicembre 2018 09:17

Ciano d'Enza, il Palio dei Lambruschi

Possiamo ormai interpretarlo nei modi più diversi questo evento perché si parla di appuntamento senza vincoli ma principalmente votato all'intraprendenza di una collettività. Dedicato alla storia ed alla cultura del luogo che ravvivandosi di anno in anno, è giunto alla sua terza edizione creando simpatie, senza mai perdere quel pizzico di ironia ma soprattutto ponendo temi cruciali per la promozione del territorio e delle sue eccellenze.

da L'Equilibrista - La giornata del 18 novembre è scandita in modo veloce ed organizzato, a tal punto che ognuno ormai ha il suo compito preciso da assolvere e senza battere ciglio sa cosa fare. Gli attori sono sempre loro e questo ormai è fonte di tranquillità per il Pubblico presente tanto d'aver creato una squadra ben rodata che ogni anno aggiunge qualcosa per la Comunità locale senza mai scadere nell'ovvietà.

Il palio è un momento conviviale è vero, non vuole essere preso alla leggera però perché i giurati sono persone del territorio e soprattutto fanno parte di quella fascia di persone che consuma Lambrusco con regolarità e quindi può fornire un parere sincero e soprattutto anonimo, vista la rigorosa scelta delle degustazioni alla cieca.

Ci accoglie l'assessore alle attività produttive Cristian Bezzi che insieme al sindaco di Canossa, Bolondi Luca, fanno gli onori di casa e si capisce subito quanto il lavoro delle comunità locali sia prezioso, soprattutto per la passione e la genuinità che serve per la buona riuscita di eventi che hanno come primo obiettivo quello della crescita dei prodotti del territorio. Per questo l'idea di aprire la mattinata all'introduzione della Spergola vitigno bianco autoctono reggiano, non è banale ma è strategica, perché come hanno ricordato bene sia Giorgio Monzali che Tiziana Montruccoli, in qualità di rappresentanti della Compagnia della Spergola, per promuovere un territorio al meglio c'è bisogno di tutti senza distinzioni, concetto ripreso anche dall'intervento di Clementina Santi, assessore alla cultura.

Esercizio di divulgazione e di crescita che il Comune di Canossa, di concerto con l'Associazione Italiana Sommelier di Reggio Emilia, ha ideato per portare conoscenza e soprattutto testimoniare come il lavoro di squadra sia centrale per lo sviluppo collettivo. I sommelier intervenuti, hanno condotto la giornata e Romeo Catellani, responsabile della Didattica AIS di Reggio Emilia, ha gestito il banco di assaggio descrivendo le modalità di fruizione ed i punteggi da assegnare ai vini testimoniando in prima persona come iniziative al pari di questa siano un volano senza eguali per il turismo e per la consapevolezza delle ricchezze italiane nel Mondo. Non per citare sempre i soliti ma c'è una nazione al di là delle Alpi che lo fa benissimo da diversi anni.

Ovviamente come in tutte le edizioni abbiamo assistito ad un podio che ha sancito un vincitore assoluto. Sul gradino più alto troviamo pertanto la Cantina Albinea Canali con l'Ottocentonero, tallonato a stretto giro dalla Cantina Ermete Medici che ha piazzato ben due attori di prim'ordine, l'Assolo ed il Concerto, rispettivamente secondo e terzo.
A seguire, Cantina di Aljano con la Rosa del Borgo, Cantina Puainello con la Scorza Amara, Cantine Riunite con il 1950, ancora Cantina di Aljano con il Settefilari, Cantina Masone con il suo Latorre, Cantina di Gualtieri con il Buccia Amara, Cantina Puianello con l'Amarcord, Cantina Masone Campogalliano con il loro Reggiano, Cantina Gualtieri con Ligabue, Cantina Venturini Baldini con il Marchese Monodori, Cantina Prati con il Tralcio, Cantina Venturini Baldini con il Rubino del Cerro, Cantina Emilia Wine con il Grasparossa e a chiudere Cantina Casali con il Lambrusco 13.

La chiusura dell'evento ed i saluti regalano il naturale suggello di una giornata che continua a generare consenso e soprattutto quest'anno, ha sancito l'impegno da parte del Comune di Ciano per la divulgazione della conoscenza dei due vitigni, nonché la voglia di impegnarsi per strutturare sempre nuove iniziative che possano dare slancio ed impulso alle Comunità locali.

Passando dal Lambrusco si è già arrivati a parlare di Spergola, quindi chissà cosa ci riserverà questo gruppo di lavoro per l'anno prossimo...

 

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Domenica, 02 Dicembre 2018 08:12

Semplificazioni fiscali

Il Disegno di Legge "Semplificazioni" proposto in Commissione Finanze prevede alcuni emendamenti che vanno dalla revisione delle società di comodo all'addio agli Isa, passando per l'accorpamento di Imu e Tasi ed il condono sulle irregolarità formali.

Per la revisione delle società di comodo è prevista l'esclusione dall'applicazione dei meccanismi per le piccole società e la soppressione dello spesometro transfrontaliero che avrà cadenza annuale.

L' emendamento voluto da Massimo Bitonci, Massimo Garavaglia e Alberto Gusmeroli prevede una sanatoria delle irregolarità formali per gli anni 2013-2017, che non siano frutto d'evasione ma errori formali e contabili: con un piccolo versamento non superiore ai mille euro per ciascun anno si consente la sanatoria di errori materiali e contabili contenuti nelle dichiarazioni.

Tra gli emendamenti c'è anche quello che cancella l'obbligo per la Guardia di Finanza di controllare ogni cinque anni le imprese di medio-grandi dimensioni mentre si lavora anche ad una proposta volta ad accorpare IMU e TASI, trattandosi di una duplicazione d'imposta, anche se non ci sia alcuna certezza dal momento che potrebbe essere inserita in un emendamento alla legge di bilancio o come proposta di legge.

L'emendamento Ruocco-Gusmeroli presenta l'addio definitivo agli ISA, gli Indicatori di affidabilità fiscale previsti per il 2019, al fine di evitare complicazioni alla vita delle imprese. La proposta nasce dalla considerazione che, per quanto gli ISA rappresentino uno strumento di compliance, mantengono in tutto l'impianto di richiesta dati previsto per i tradizionali Studi.

Il bene unisce gli uomini. Il volersi bene è l'espressione immediata, e la dimensione autentica, con la quale l'emozione s'incammina verso l'altro, chiudendosi nel cerchio della reciprocità: è un dare senza perdere e un prendere senza togliere.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 29 novembre 2018 - Il bene è l'espressione vera che consente agli uomini di stare insieme e di condividere con il corpo, con la mente e con lo Spirito, l'evoluzione temporale della vita. Il corpo da solo è terra. La mente mette in movimento il corpo, per dare ragione della sua esistenza. Lo Spirito è l'energia vitale che dà senso alla vita, che da sola, sarebbe solo terra e mente. La nascita è un atto di amore, che vede l'abbraccio protagonista assoluto dell'accoglienza, con il quale il cosmo si dispone per farlo respirare a pieni polmoni.

L'abbraccio a metà arresta la sua funzione cardine, limitandone l'azione quotidiana e la consapevolezza di incoraggiare l'uomo alla relazione sociale, per farlo defluire nel mare della solitudine. L'identità futura è ancorata a quel momento, e l'imprinting che si genera è un DNA immodificabile, tranne quando appare all'orizzonte, un abbraccio più forte in grado di generare un'emozione di grado assoluto, al pari di uno tsunami. L'uomo avanza sulla strada della vita e incontra ogni giorno l'abbraccio del tempo, che vede in lui il motivo del suo esistere all'infinito.

Nel mondo reale, l'ideale dell'abbraccio si placa, quando appare l'individuo nella sua dimensione di "essere indivisibile", strenuamente proiettato nel suo mondo, alla ricerca di una identità soggettiva, priva di significato sociale ma ricca di personalismi. Ecco l'abbraccio a metà. La condivisione nasce quando le persone si sentono accolte in un abbraccio, che va oltre il significa economico, che li guida alla ricerca della felicità. Essere accolti in famiglia, a scuola, in una associazione, in qualsiasi contesto altro, rende le persone felici.

Un luogo di lavoro felice porta le persone ad abbracciare la dimensione economica e valoriale di una azienda, e contribuire alla crescita reciproca, dove i desideri degli uni si abbracciano nei bisogni dell'altro in modo circolare, sostenuto da un flusso di emozione, che opportunamente orientato, porta al successo di entrambi. Il benessere che si forma è l'ambiente ideale dove le persone desiderano rimanere, lontane da tutte quelle situazioni che possono togliere l'energia alla forza gravitazionale che li tiene uniti e che desiderano vivere in maniera incondizionata. Entrare in azienda e ricevere un abbraccio, non solo fisico, ma anche morale, rinforza l'identità soggettiva che vede la sua immagine proiettata in un disegno più grande, al pari di altri, che si muovono nella stessa direzione. Come nella serie del film, i pinguini di Madagascar, le cui immagini ci portano a vedere come i pinguini si muovono insieme: la dispersione del calore viene limitata dalla distanza che ognuno di loro raccomanda di mantenere a chi lo segue e a chi lo precede.

La visione d'insieme ci porta a vedere i pinguini immersi in un abbraccio che li guida verso un destino comune. «Ci servono quattro abbracci al giorno per sopravvivere, otto per mantenerci in salute e dodici per crescere», così sosteneva la psicoterapeuta statunitense Virginia Satir, nota in tutto il mondo, per il suo lavoro dedicato a ricostruire la famiglia, e utilizzato ampiamente per modificare i modelli organizzativi delle imprese.

L'intero lavoro è stato svolto per consegnare alle persone la possibilità di diventare più umani, partendo dalla famiglia, per arrivare al mondo. La Conoscenza Condivisa ambisce a correre sugli stessi binari, per raggiungere le organizzazioni aziendali, con lo scopo di rendere più umano e felice il lavoro delle persone nelle imprese. Virgina Satir, nel 1984, parlava alla gente relativamente alla relazione tra le persone: «le persone sono davvero rotonde. Ciò significa per me guardare le persone come persone che hanno un potenziale che può essere realizzato, come le persone che possono avere sogni e avere i loro sogni risolvere. Ciò che le persone mi portano sotto forma di problemi sono i loro modi di vivere che li tengono ostacolati e orientato patologicamente, quello che stiamo facendo ora è vedere come l'educazione ci permette di andare verso più gioia, più realtà,più connettività, più realizzazione e maggiori opportunità di crescita per le persone».

I talenti debitamente tenuti all'oscuro sotto la linea di galleggiamento dell'esistenza umana, rendono impraticabile la via della relazione verso l'abbraccio, orientato ad accrescere il valore economico e patrimoniale del singolo, e dell'impresa in valore assoluto. Reprimere lo Spirito è un danno incalcolabile per l'intera umanità, che s'indebita ogni giorno di nuove ricchezze, perdendo lo scopo della sua stessa natura, che spinge l'uomo fin dalla sua nascita, all'accoglienza, per godere della forza aurea della reciprocità.

Riferimenti La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli. https://www.wikipedia.org/ 

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Quasi 100 milioni di investimenti sulla rete acquedottistica e sugli impianti fognari e di depurazione e una riduzione della tariffa idrica a carico di cittadini del 3%. E' quanto approvato ieri, nella Sala del Consiglio provinciale, dal Consiglio locale di Atersir, l'Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti.

"Si tratta di una mole di investimenti particolarmente significativa – sottolinea la coordinatrice del Consiglio locale di Atersir, il sindaco di Casdelbosco Sopra Tania Tellini, ed il rappresentante reggiano in Consiglio d'ambito Mirko Tutino – Circa 24 milioni all'anno, a fronte dei 17 del consuntivo 2017, per un totale nel quadriennio di 96,4 milioni che saranno utilizzati su tutto il territorio dai gestori Iren e Azienda servizi Toano per potenziare o realizzare servizi fognari e impianti di depurazione e per rinnovare la rete acquedottistica al fine di ridurre ulteriormente le perdite idriche".

Nel dettaglio, il Programma operativo prevede investimenti per circa 24,3 milioni nel 2019, 23,7 mln nel 2020, 24,5 nel 2021 e 23,9 nel 2022 ed è il frutto di un percorso condiviso da tutti i Comuni, dai quali sono state recepite istanze e specifiche esigenze dei rispettivi territori.

Il Consiglio locale di Atersir ha inoltre approvato la nuova articolazione tariffaria sulla base del Testo integrato corrispettivi servizi idrici (Ticsi) che prevede una riduzione della bolletta per il servizio idrico, in media, del 3% a partire già dal prossimo anno, con l'introduzione della tariffa pro-capite delle utenze domestiche residenti.

 

 

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Consorzio Bonifica dell'Emilia Centrale, Agrinsieme plaude al rispetto degli accordi e auspica un lavoro di squadra a vantaggio del territorio

Reggio Emilia, 30 novembre 2018 – «Siamo soddisfatti del rispetto degli accordi e orgogliosi della posizione di coerenza di Agrinsieme che ha contribuito al buon esito dell'elezione dei vertici». Sono le prime parole di Erika Sartori, coordinatrice di Agrinsieme che aggrega Confagricoltura, Cia, Copagri, Agci, Confcooperative e Legacoop, sui risultati dell'elezione di presidenza e comitato esecutivo del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale. «Ora auspichiamo – riferisce la coordinatrice – che tutte le rappresentanze possano gestire al meglio il Consorzio e, per suo tramite, le politiche del territorio nel prossimo quinquennio».

«Siamo giunti a questi risultati – prosegue Sartori – grazie al rispetto degli accordi sottoscritti che, sebbene abbiano subito qualche scossone, hanno mantenuto il loro valore. Ci inorgoglisce la coerenza della nostra aggregazione, con cui pensiamo di aver contribuito al buon esito dell'elezione. Hanno vinto il principio dell'unitarietà e la costanza del lavoro, condizioni imprescindibili per governare in modo efficiente un ente così complesso come quello del Consorzio di Bonifica».

E conclude: «Auguro un buon lavoro al consiglio che si è appena insediato e confido che vengano raggiunti tutti gli obiettivi preposti a tutela del nostro territorio e dei consorziati».

Nominati nell'incontro odierno anche il Consiglio e il Comitato dell' ente di Corso Garibaldi. Il Commissario Zambelli si congeda e saluta

Reggio Emilia – Venerdì 30 Novembre 2018 – La prima seduta del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale che si è tenuta oggi nella sede reggiana di Corso Garibaldi - dopo tre anni di Commissariamento straordinario regionale - ha provveduto alla nomina e all'attribuzione delle cariche istituzionali e ammnistrative dell'ente all'indomani dell'ultimazione delle procedure di legittimità statutarie seguite alle consultazioni consortili di Settembre che hanno visto per la lista Bonifica & Ambiente l'assegnazione di 19 seggi su 23 (più tre sindaci del territorio). La funzione di Presidente sarà ricoperta dall'imprenditore Matteo Catellani (Bonifica & Ambiente), mentre Arianna Alberici (Bonifica & Ambiente) e Marcello Bonvicini (Bonifica & Ambiente) saranno i vice-presidenti.

Infine al Comitato o Giunta d'indirizzo amministrativo si aggiungeranno anche Ugo Franceschini e Tiziano Pattacini.

L'occasione della riunione odierna, che ha visto il battesimo della nuova governance, ha offerto l'opportunità ai nuovi amministratori di salutare il Commissario regionale Franco Zambelli che ha governato il Consorzio durante il periodo di gestione straordinaria.

In particolare il neo presidente Matteo Catellani ha sottolineato la rilevanza delle sfide che attenderanno l'ente già dai prossimi giorni di governo: "La responsabilità che assumo è importante e nell'esercizio delle mie funzioni , insieme all'esecutivo ed al consiglio tutto, metterò il massimo impegno possibile a servizio della comunità e di tutti i consorziati di un comprensorio idraulico molto vasto che tocca 4 provincie e bisognoso di una cura capillare, una pianificazione strategica e una manutenzione costante e quotidiana -per quelle che sono le nostre competenze -dall'Appennino fino al Po", ha commentato Catellani. Il Commissario regionale Franco Zambelli si è detto particolarmente soddisfatto di quanto ha fatto insieme a tutto lo staff del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale: " Ora, dopo un periodo di amministrazione straordinaria l'ente torna ad una gestione ordinaria; sono fiero di poter consegnare ai nuovi amministratori ed in particolare al nuovo presidente Catellani un Consorzio in salute più che buona, operativo e dalla spiccata capacità progettuale a difesa e sviluppo del nostro territorio. Un grande in bocca al lupo a tutti ".

I libretti al portatore vanno in pensione il 31 dicembre, eppure anche a Modena non sono pochi quelli ancora aperti. 

I possessori hanno ormai solo un mese di tempo per estinguerli, pena una sanzione amministrativa compresa da 250 a 500 euro.
Lo ricordano l'Adiconsum (associazione consumatori della Cisl) e il sindacato pensionati Cisl rivolgendosi soprattutto alle persone anziane.

«I libretti al portatore sono stati uno strumento del risparmio, utilizzato da migliaia di famiglie e pensionati modenesi per donare denaro a figli e nipoti - sottolinea Adelmo Lasagni, segretario generale Fnp Cisl Emilia Centrale – Ora, però, devono essere estinti, come prevede il decreto legislativo n. 90/2017, entrato in vigore il 4 luglio 2017. Recependo la IV direttiva europea sul risparmio in tema di prevenzione del riciclaggio internazionale e del finanziamento al terrorismo, la norma cancella la possibilità per gli istituti di credito di emettere nuovi libretti al portatore. Banche e poste possono emettere solo ed esclusivamente libretti nominativi, sui quali sarà d'obbligo la cosiddetta "adeguata verifica della clientela"».

Cosa deve fare, dunque, chi è ancora in possesso dei libretti privi di indicazione chiara del beneficiario e liquidabili direttamente con presentazione allo sportello?

«Entro e non oltre il 31 dicembre 2018 dovrà recarsi in banca o all'ufficio postale e chiederne l'estinzione, prelevando le somme depositate in contanti, trasferendole su conto corrente, libretto nominativo o altro strumento finanziario – spiega Adele Chiara Cangini, presidente Adiconsum Cisl Emilia Centrale - Vale la pena di non attendere l'ultimo momento: presentarsi tardivamente all'appuntamento comporta una sanzione amministrativa. Ricordiamo, inoltre, che la normativa sui libretti al portatore era già stata rimaneggiata in passato; per cui, anche prima dell'entrata in vigore del nuovo decreto era comunque vietato detenere o trasferire libretti al portatore per importi superiori ai mille euro».

Il decreto legislativo n. 90/2017 introduce, peraltro, anche una sorta di "divieto di trasferimento": non sarà, infatti, più possibile per un soggetto diverso dalla persona che ha acceso il libretto di risparmio al portatore presentarsi allo sportello per versare o prelevare dallo stesso, nemmeno in presenza di certificazione di avvenuta consegna. ~

«In realtà banche e poste non potranno opporsi alla richiesta di prelievo o versamento da parte del soggetto diverso dal titolare, ma avranno l'obbligo di comunicare gli estremi di tale soggetto e dell'operazione effettuata al Ministero dell'Economia e delle Finanze, come stabilito dall'art. 51 del nuovo decreto. Anche in questo caso, però, - conclude la presidente Adiconsum Emilia Centrale - seguirà una procedura sanzionatoria a carico dell'esibitore e del titolare del libretto».

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E' notizia di questi giorni il sequestro da parte dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare di circa 11 tonnellate di prodotti agroalimentari.

Nel solo territorio di Parma si è provveduto a togliere dal mercato 177 pezzi di Coppe e Fiocchi di Zibello, per complessivi 310 kg, 490 confezioni e 143.100 etichette indebitamente riferite a «Culatello di Zibello Dop., «Prosciutto di Parma» ed a «Coppa di Parma Igp».

La questione delle contraffazioni dei nostri prodotti e di tutta la qualità che la nostra tradizione enogastronomica rappresenta evidenzia che se è vero che si sono intensificati i controlli, la strada è ancora lunga per una vera tutela del consumatore e delle nostre eccellenze alimentari.

In materia di lotta alla contraffazione si evincono recenti successi come questo, ma non ci stancheremo mai di chiedere pene più severe, vero deterrente per i falsari del cibo. C'è di positivo però che le recenti novità in materia di etichettatura consentiranno ai cittadini di essere più informati anche se per essere ancor più trasparenti è importante che anche l'origine degli ingredienti primari sia rivelata ai consumatori.

La falsa etichettatura a tavola colpisce in misura diversa tanti prodotti, dai salumi alle conserve, dal vino all'extravergine, sughi e pasta, ma in particolare i formaggi che sono in testa prodotti più clonati.
Per questo e per altri motivi servono maggiori tutele per le nostre eccellenze alimentare, nel frattempo il nostro plauso va ai Carabinieri per il loro intervento decisivo e incisivo per il contrasto a questo fenomeno che danneggia fortemente il settore agroalimentare italiano.

Alberto Prantera
Forza Civica Parma

A Bologna un confronto tra esperti, associazioni, enti e la banca impegnata a supportare attività capaci di generare un tangibile impatto sociale positivo sul territorio con il suo specifico programma Social Impact Banking che, nel corso del 2018, in Emilia Romagna ha permesso di erogare prestiti in microcredito per circa 3milioni e 500mila euro e 600mila euro per la realizzazione di progetti a sostegno della collettività

Circa 190 pratiche per un totale di oltre 3milioni e 500mila euro di prestiti in microcredito; 600mila euro già erogati per la realizzazione di iniziative ad impatto sociale e, in valutazione, progetti per 18 milioni di euro; coinvolti 1300 studenti in attività di alternanza scuola lavoro e oltre 1200 persone tra privati e imprenditori in specifiche iniziative di formazione e informazione in tema di economia, risparmio, export e sviluppo del business. Questi, per l'Emilia Romagna, sono i numeri principali di un anno di Social Impact Banking, il programma messo a punto da UniCredit, lanciato lo scorso dicembre per promuovere attività con impatto sociale positivo e articolato in diverse strategie di intervento: Social Impact Financing, Microcredito, Formazione.

Numeri che rendono tangibile l'impegno del Gruppo nello sviluppo di una società più equa e aperta, attraverso l'individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che abbiano un concreto risvolto sociale. Risultati raggiunti anche e soprattutto attraverso un confronto continuo e aperto con i territori per recepirne e comprenderne le istanze. Proprio questo l'obiettivo del "Follow Up Nuove Economie", organizzato giovedì a Bologna da UniCredit, al fine di approfondire quanto emerso sul tema nel corso del più ampio Forum di Territorio che si è svolto lo scorso giugno a Firenze.
Un tavolo di verifica su scenario, novità, opportunità, criticità e soluzioni relative al mondo del terzo settore che ha visto partecipare esperti e rappresentanti di associazioni, enti, cooperative e imprese sociali del perimetro Centro Nord che comprende Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

L'incontro è stato aperto dai saluti introduttivi di Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit, seguiti dagli interventi di Dario Prunotto, Responsabile Territorial Development & Relations UniCredit; Paolo Venturi, Direttore AICCON-Università di Bologna; e di Daniela Oliva, Direttore Istituto per la Ricerca Sociale.

"Come banca - spiega Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit, - siamo chiamati ad avere un ruolo sempre più attivo nella risoluzione dei grandi problemi della società attuale, come la disoccupazione e la diminuzione della spesa pubblica in welfare. Con Social Impact Banking aiutiamo le persone a rischio di esclusione finanziaria e le organizzazioni attive nel sociale, dando loro fiducia e credito, mettendo a disposizione le nostre competenze finanziarie e il nostro know-how di business, creando reti di relazioni e, infine, misurando e valutando i risultati delle iniziative e dei relativi impatti sociali".

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Un bilancio preventivo 2019 da record: la produzione supererà il tetto dei 3,75 milioni di forme, i ricavi saranno pari a 38,4 milioni di euro, gli investimenti promozionali per lo sviluppo della domanda in Italia e all'estero ammonteranno a 22,4 milioni di euro.

Parma, 29 novembre 2018 - Si è tenuta oggi a Parma, presso l'Auditorium Paganini, l'Assemblea Generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano.

Il Presidente Nicola Bertinelli , con la sua relazione introduttiva, ha fatto il punto sullo stato di salute della filiera della più importante DOP italiana, mettendo in evidenza la crescita produttiva e la necessità di investire in comunicazione ed azioni di filiera per aprire nuovi spazi di mercato e collocare il Parmigiano Reggiano ad un prezzo remunerativo.

Il 2018 vede infatti la produzione di Parmigiano Reggiano crescere complessivamente del 2%: gli oltre 3,7 milioni di forme previste rappresentano il livello più elevato nella storia millenaria del Re dei Formaggi. Nel 2019 si prevede un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a quota 3,75 milioni.

L'importanza di questo traguardo trova un riflesso nel Bilancio Preventivo 2019, approvato nel corso dell'Assemblea Generale dei Consorziati: il bilancio prevede la cifra record di 38,4 milioni di euro di ricavi totali (contro i 33,4 del preventivo 2018 e i 25,2 del preventivo 2017).

Sono 22,4 i milioni di euro (contro i 20,3 del preventivo 2018 e i 14,3 del preventivo 2017) destinati a investimenti promozionali per lo sviluppo della domanda in Italia e all'estero: 2 milioni in più rispetto all'anno precedente.

Proprio l'export rappresenta una delle leve principali per accompagnare l'incremento della produzione: i milioni stanziati per lo sviluppo dei mercati esteri sono 8,6 di cui 2 per nuovi progetti Paese. In Italia, l'investimento in attività promozionali (programmi in-store, campagne pubblicitarie, sponsorizzazioni, fiere ed eventi, vendite dirette) ammonterà a 15,8 milioni di euro. Un'ulteriore importante voce del Bilancio Preventivo 2019 è rappresentata dai 2 milioni di euro destinati al programma di sorveglianza straordinaria delle ditte di grattugia e dei laboratori di porzionatura, nonché ad azioni di ricerca scientifica, e sviluppo delle azioni di vigilanza.

"Il mercato ci sta dando grandi soddisfazioni: crescono produzione e consumi e il prezzo tiene, con un differenziale rispetto ai nostri competitor che non è mai stato così elevato. Significa che abbiamo intrapreso un percorso virtuoso di crescita e che il posizionamento del nostro prodotto ci ha consentito di aprire nuovi spazi di mercato e di collocare il Parmigiano Reggiano ad un prezzo remunerativo. Affinché la filiera del Parmigiano Reggiano si posizioni su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo dobbiamo investire in comunicazione per sottolineare ulteriormente i plus di prodotto, valorizzando il Re dei Formaggi e distinguendolo dai prodotti similari. Per questo motivo il bilancio preventivo 2019 è il più alto nella storia del Consorzio. Abbiamo a disposizione oltre 38 milioni di euro per sostenere il mercato e creare nuovi sbocchi di domanda" ha commentato Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio.

Numerose le novità annunciate nel corso dell'Assemblea: più efficaci azioni di vigilanza a tutela del marchio all'estero, mappatura delle aziende agricole volta ad assicurare i più elevati livelli di benessere animale, attività di marketing in nuovi mercati (Australia, Centro America, Area del Golfo e Balcani), progetti per una maggiore trasparenza nel canale Horeca, ed il lancio di un nuovo mercato per il prodotto a "lunga stagionatura". Il segmento del prodotto 40 mesi, in una prospettiva a 4-5 anni, potrà arrivare a rappresentare il 3-4% del consumo totale, vale a dire oltre 100 mila forme.

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L'olio di fegato di merluzzo è un'ottima fonte di vitamina D. Scopriamo come evitare pericolose carenze grazie a questo integratore alimentare

L'olio di fegato di merluzzo è un'ottima fonte di omega 3, ma al suo interno sono presenti anche altri importanti nutrienti; fra di essi spicca la vitamina D, un micronutriente spesso associato a carenze pericolose per la salute.

Vitamina D: i benefici e i rischi della carenza

La vitamina D che è possibile assumere con l'olio di fegato di merluzzo  partecipa ai processi di divisione cellulare e aiuta l'organismo ad assorbire e utilizzare il fosforo e il calcio.

Il suo ruolo nell'assorbimento e nell'utilizzo del calcio è particolarmente importante per la salute delle ossa, di cui favorisce la normale crescita sin dall'infanzia, promuovendone allo stesso tempo la solidità. Ma non solo: la vitamina D promuove anche la buona salute dei denti e favorisce il buon funzionamento di muscoli e sistema immunitario.

Si tratta di una vitamina solubile nei grassi; per questo l'organismo può accumularla nel tessuto adiposo. Tuttavia, le carenze di vitamina D sono tutt'altro che rare; nei bambini possono portare a ritardi della crescita e rachitismo, con sviluppo di gambe curve e addome sporgente, mentre negli adulti sono state associate a osteoporosi, fragilità ossea e spasmi muscolari.

Le fonti di vitamina D

La maggior parte della vitamina D presente nell'organismo umano deriva dalla conversione di una provitamina presente nella pelle. Questa conversione è resa possibile dalle radiazioni ultraviolette dei raggi del sole.

La maggior parte delle carenze di vitamina D affondano le loro radici proprio nei meccanismi che permettono la sua produzione. Infatti lo stile di vita moderno porta a passare sempre meno tempo all'aria aperta; per di più quando ci si espone al sole è opportuno proteggere la pelle proprio dai raggi ultravioletti, associati al rischio di melanoma.

Purtroppo non è semplice far fronte al rischio di carenza di vitamina D associato a questa situazione assumendo questo micronutriente con l'alimentazione. Infatti le fonti alimentari di vitamina D sono piuttosto poche; è presente nei pesci grassi (come il tonno, il salmone e lo sgombro) e se ne trovano piccole quantità nel fegato bovino, nei formaggi e nel tuorlo d'uovo. Inoltre in commercio esistono alimenti fortificati in cui la vitamina D è presente perché aggiunta artificialmente, e gli integratori di olio di fegato di merluzzo riescono ad apportarne dosi significative.

L'olio di fegato di merluzzo come fonte di vitamina D

La dose di vitamina D presente nell'olio di fegato di merluzzo può arrivare anche a 250 µg ogni 100 g di prodotto – una quantità di gran lunga superiore rispetto ai 5,4 µg che si possono trovare in 100 g di tuorli d'uovo e gli ancora più limitati 1,7 µg presenti in 100 g di tonno pinna gialla.

In realtà anche eccessi di questo micronutriente possono essere pericolosi per la salute. Favorendo l'assorbimento di dosi elevate di calcio, troppa vitamina D può portare alla formazione di depositi di questo minerale nei tessuti molli (per esempio nel cuore o nei polmoni), a calcoli e danni ai reni e a sintomi come confusione, disorientamento, nausea, vomito, stitichezza, riduzione dell'appetito, debolezza e perdita di peso.

Da questo punto di vista l'olio di fegato di merluzzo può essere considerato un prodotto sicuro. Infatti i processi di purificazione molecolare con cui viene prodotto permettono di eliminare sia eventuali contaminanti sia alcuni nutrienti, inclusa la vitamina D, che viene poi riaggiunta ai dosaggi desiderati.

La scelta migliore per sapere quanto assumerne è chiedere un consiglio al medico o al farmacista, che sapranno consigliare anche sull'eventuale presenza di controindicazioni all'utilizzo dell'olio di fegato di merluzzo.

 

ANBI Emilia Romagna arricchisce il progetto di formazione social per gli istituti superiori della regione consentendo di scoprire anche il ruolo indispensabile dell'acqua nei cicli produttivi dei prodotti alimentari. Iscrizioni delle classi entro il 16 dicembre e premiazione a Macfrut2019 a Rimini.

Parma, 28 Novembre 2018 – ANBI Emilia Romagna e i Consorzi di bonifica associati rafforzano il loro legame con il mondo dell'istruzione scolastica e a fianco dei progetti formativi itineranti già consolidati, in collaborazione con Ufficio Scolastico Regionale nelle varie province, lancia una nuova iniziativa rivolta a tutte le classi degli istituti superiori della regione Emilia Romagna E-R School of Food- Cook for like.

Il format individuato per promuovere e incrementare i livelli di conoscenza dei valori del ricco mondo dell'alimentazione e del rapporto che gli stessi prodotti tipici del nostro territorio hanno con la risorsa acqua è quello del contest. Si tratta di una vera e propria gara tra squadre di studenti, in rappresentanza delle diverse classi, che si confronteranno sui social network ideando prima, elaborando poi ed infine eseguendo un Piatto Unico all'interno delle categorie tematiche scelte.

La categoria ANBI e quindi dei Consorzi di Bonifica è "Dall'Acqua alla Tavola" in quanto l'acqua, alla base dell'irrigazione, è essenziale per le produzioni, ne incrementa la qualità e favorisce uno stile di vita sostenibile. Requisito-base per il Piatto Unico – nella categoria ANBI – è l'utilizzo all'interno della propria ricetta di almeno un prodotto IGP e/o DOP frutto dell'impiego della risorsa acqua. L'immagine di quanto realizzato, accompagnata dall' hashtag #dallacquaallatavola dovrà essere corredata da un video di almeno 30''- 1 minuto che illustri la ricetta e l'impiego dei prodotti.

Il piatto deve rappresentare un giusto bilanciamento di elementi nutritivi e consentire di scoprire ed approfondire la conoscenza della natura, dell'acqua e del suo ruolo indispensabile per il cibo che sta alla base di una alimentazione più sana frutto di scelte maggiormente consapevoli. Le squadre delle classi dovranno indicare lo strumento che utilizzeranno durante la campagna per diffondere il loro messaggio in grado di guadagnare consensi e condivisioni di contenuto sulle piattaforme che più si adattano a questo tipo di promozione ovvero Facebook e Instagram.

Al termine, una giuria composta da rappresentanti di ANBI selezionerà le squadre che avranno meglio rappresentato nel rispettivo Piatto, la qualità delle produzioni del territorio. Le due squadre finaliste si confronteranno all'interno della manifestazione internazionale MACFRUT2019 a Rimini per aggiudicarsi il titolo di FoodMasterclassANBI2018.

"Il Consorzio condivide e supporta questo progetto rivolto agli istituti superiori, in quanto viene valorizzata la risorsa idrica come elemento fondamentale per le produzioni delle eccellenze che ci contraddistinguono nel mondo – così il Presidente della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi – . Si conferma in tal modo l'importanza di sensibilizzare le nuove generazioni sul ruolo fondamentale dell'acqua nel ciclo della vita".

 

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UniCredit: sottoscritti 100 milioni di euro in minibond a supporto dell'economia reale italiana.

Questi strumenti consentono alle piccole e medie imprese del nostro Paese di diversificare le fonti di finanziamento. Da agosto 2017, 15 emissioni da parte di altrettante aziende operanti in Italia in diversi settori. Tra queste anche RM Multimedia di Cattolica (Rimini), specializzata nella distribuzione di hi-tech, per 2,5 milioni di euro.

UniCredit si conferma leader di mercato nel Capital Markets anche nel segmento delle piccole e medie imprese attraverso i minibond. Per quanto non esista una definizione normativa di minibond, ciò che UniCredit propone alle PMI italiane sono prestiti obbligazionari di piccolo taglio (generalmente tra 2 e 25 milioni di euro), che possono essere o meno quotati e hanno la caratteristica di essere sottoscritti da UniCredit.
UniCredit supporta l'economia reale e, in particolare, i piani di sviluppo e crescita delle piccole e medie imprese, spina dorsale del sistema economico italiano che, a causa delle ridotte dimensioni, hanno più difficile accesso al mercato dei capitali.

A seguito delle recenti emissioni di 10 milioni di euro da parte dell'azienda Nicolaus Tour Srl di Ostuni (Brindisi), operante nel settore dei servizi turistici e della villaggistica; e di 2,5milioni di euro da parte di RM Multimedia, società a responsabilità limitata di Cattolica (Rimini), specializzata nella distribuzione di hi-tech, UniCredit ha raggiunto il traguardo dei 100 milioni di minibond sottoscritti nell'arco di poco più di un anno.

Tale risultato è il frutto di 15 emissioni, a partire da agosto 2017, da parte di altrettante aziende operanti in Italia in diversi settori economici.
Il processo di emissione dei minibond rappresenta una palestra per il mercato dei capitali, in quanto consente alle imprese clienti della banca di familiarizzare con le dinamiche e le regolamentazioni dei Capital Markets, come la certificazione dei bilanci, la definizione di business plan con orizzonte temporale di almeno 3-5 anni, il rispetto di parametri minimi di capitale, l'adeguamento della documentazione societaria idonea all'emissione dei bond.

"In Italia il mercato obbligazionario delle aziende è più che raddoppiato negli ultimi 10 anni, anche grazie allo sviluppo dei private placement, dei minibond e all'introduzioni dei PIR. Esiste tuttavia un potenziale ancora inespresso, se rapportiamo i dati del nostro Paese a realtà come la Francia, il Regno Unito o gli Stati Uniti. – ha ricordato Giovanni Ronca, Co-Head Italy di UniCredit – I minibond di UniCredit assecondano questa tendenza di maggior interesse per fonti di approvvigionamento complementari al credito bancario, consentendo ai nostri clienti di differenziare le proprie fonti di finanziamento, accedendo alle agevolazioni riservate alle società quotate e permettendo loro di ottenere una maggiore stabilità del credito nel medio-lungo periodo, evitando di saturare i fidi in essere."

I minibond di UniCredit sono stati ritenuti meritevoli del premio speciale per i "business financing services" durante i Milano Finanza Global Awards 2018 lo scorso 13 giugno e integrano una serie di iniziative a supporto del capitale umano e della diffusione di cultura imprenditoriale per le aziende del made in Italy, come gli incontri formativi e di networking degli UniCredit Talk, gli UniCredit Forum e il programma UniCredit 4 Growth.

È possibile reperire maggiori informazioni sul servizio minibond di UniCredit, consultando la pagina web: https://www.unicredit.it/it/corporate/finanziamenti/prodotti-di-finanziamento/minibond.html 

 

Giovedì, 29 Novembre 2018 06:26

Un anno di FICO

Ad un anno esatto dall'apertura di FICO, le mie considerazioni su di una macchina imperfetta che però ha avuto il pregio di osare e che sta faticosamente macinando consensi nonostante l'Italia e gli Italiani.

da L'Equilibrista Bologna 24 novembre 2018 - Quando da piccoli si chiedeva alla maestra come si poteva iniziare un tema, la risposta era solitamente quella di iniziare a scrivere prima di tutto, senza pensare a regole prestabilite o stili linguistici perché comunque iniziando, le idee uscivano da sé.

Quello che è successo a FICO dall'anno scorso è molto simile.
E' stato come trovarsi in un'aula futuristica, nella quale però i bambini avrebbero sognato libri e lezioni all'aria aperta, imparando direttamente dalle esperienze dirette, vedendo animali veri pascolare, toccando foglie di piante dalle quali staccare la frutta maturata al sole e poterla mangiare, oppure lavorando il proprio orticello e a fine giornata, ritornare con il prodotto che si è coltivato da sè.

Non serve essere detrattori in questa fase, perché ci voleva coraggio a riconvertire l'antico mercato ortofrutticolo di Bologna già in declino da anni e riadattarlo, puntando su di un disegno totalmente nuovo.
Per questo bisogna portare idee nuove per aiutare questo sogno a non scomparire, serve vedere FICO come un luogo capace di produrre veramente con le proprie forze un prodotto coltivato ed allevato all'interno delle sue strutture, portando cultura ed innovazione nel servizio e nell'offerta, perché la sola innovazione del formato o la semplice cultura al prodotto di alta gamma non basta più.

La mia esperienza ad oggi, da operatore che frequenta questo spazio sin dalla prima apertura e che ha preso parte e circa una cinquantina di eventi all'interno di esso, ed in momenti diversi aggiungo, è che si poteva osare ancora di più, magari puntando alla produzione di latte marchiato FICO ad esempio, o all'allevamento diretto del bestiame per ottenerne selezioni kilometro zero o dedicati, proprio come se fosse una comunità di produzione ultra settoriale e che su queste esperienze, si sarebbe potuto costruire una vera e propria immagine di marca, perché supportata dal vero prodotto "Made in FICO".

Innovare oggi significa portare qualcosa che non c'è e soprattutto prevedere dei cicli velocissimi di rotazione delle idee perché ciò che funziona è legato alla fidelizzazione ed alla esclusività, tanto che il cliente apprezzerebbe affidare a FICO la gestione della qualità della sua personale dispensa prodotti e magari farsela spedire a casa. Di tanto in tanto portare la famiglia a vedere come procedono le sue colture e magari prenotare il proprio spazio per consumare i suoi prodotti in loco per dedicarsi a cene esclusive per reinventare un formato classico in un qualcosa di unico.

Qualcosa di veramente FICO insomma.

Nessuno sarà mai profeta in patria come si usa solitamente dire e soprattutto nessuno vuole fare scuola a chi ha il coraggio di buttarsi e ha avuto la brillante idea di portare ricchezza ai produttori italiani creando valore all'estro nel nome dell'Italianità, però credo che i punti di vista siano preziosi e servano per crescere e reinventarsi continuamente.

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Gema Magazzini Generali vince "Il logistico dell'anno 2018", il premio nazionale per l'innovazione nel settore immobiliare logistico

Il prestigioso riconoscimento di Assologistica alla società reggiana che ha realizzato il primo e unico magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano di Montagna

Il magazzino per la custodia e la stagionatura del "Parmigiano Reggiano di Montagna" realizzato nel Comune di Montese, in provincia di Modena, da Gema Magazzini Generali, società di Castelnovo Sotto (RE) partecipata dal Banco S. Geminiano e S. Prospero, Gruppo Banco BPM, ha vinto il premio "Il logistico dell'anno 2018" di Assologistica, l'associazione nazionale degli operatori di logistica in conto terzi.
Il premio per l'innovazione nel settore immobiliare logistico al primo e unico magazzino dedicato al Re dei formaggi prodotto nelle aree appenniniche è stato ritirato dal presidente Vittorio Corradi e dall'amministratore delegato Camillo Galaverni, nel corso di una cerimonia che si è tenuta nei giorni scorsi presso l'auditorium Giò Ponti in Assolombarda a Milano.
La struttura, inaugurata lo scorso giugno, ha comportato un investimento di oltre 12 milioni di euro per la gestione, in regime di magazzino generale, del Parmigiano Reggiano prodotto nelle zone montane delle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna, unitamente ad altri formaggi a pasta dura e semidura.

Il fabbricato, realizzato su un'area di 25 mila metri quadrati, di cui 8.500 coperti, è posto a Montese, in via Padulle, a 846 metri di altitudine, e si inserisce armoniosamente nel territorio, in perfetto equilibrio con il paesaggio circostante.

Su 85 chilometri di scalere di abete rosso pregiatissimo, il magazzino accoglie fino a 170mila posti forma, che il personale specializzato, assunto in loco e debitamente formato, gestisce con strumentazioni, macchinari e tecnologie di ultima generazione per lo stoccaggio, la movimentazione e la cura delle forme, nell'assoluto rispetto della tradizione.
Costruita e dotata delle più evolute tecnologie antisismiche, impiantistiche per la sicurezza e l'efficienza energetica, la struttura è completamente informatizzata, garantisce il monitoraggio continuo della temperatura (16-18 gradi) e dell'umidità (75-85%) e un ricambio d'aria pari a 64 mila metri cubi nell'arco delle 24 ore, in grado di assicurare il miglior processo di stagionatura al prezioso formaggio.
Il nuovo magazzino di Gema a Montese si aggiunge al magazzino di Castelnovo di Sotto, primo a livello nazionale ad avere ottenuto la certificazione sulla "Sicurezza alimentare" UNI EN ISO 22000:2005, nel quale sono gestite per conto terzi 230mila posti forma per formaggi a pasta dura e principalmente il Parmigiano Reggiano.

Forte della sua esperienza trentennale, Gema spa, oltre a fornire servizi moderni, sicuri, qualificati, grazie alla solida collaborazione con Banco BPM, offre ai depositanti anche sostegno finanziario tramite l'emissione di fedi di deposito e note di pegno, ed è a disposizione, previo appuntamento, per concordare visite guidate al nuovo magazzino.

"Questo riconoscimento premia un lavoro di squadra – ha dichiarato a margine della premiazione il presidente di Gema Spa Vittorio Corradi – che ha messo in campo le migliori competenze tecniche e tecnologiche del nostro territorio in grado di realizzare e mettere in funzione il magazzino in poco più di un anno e mezzo, grazie anche alla piena collaborazione dell'Amministrazione comunale di Montese".
"Il nuovo magazzino porta a 400mila i posti forma gestiti da Gema – ha dichiarato l'Amministratore Delegato Camillo Galaverni – in risposta alle nuove esigenze dei consumatori che richiedono Parmigiano Reggiano stagionato anche 24, 36 mesi e anche oltre".

 

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Martedì, 27 Novembre 2018 16:22

Lattiero caseari. Volano le DOP principali.

Volano le principali DOP. Rallenta il latte spot, rimane stabile il burro mentre crolla solo lo zangolato parmense adeguandosi a Reggio Emilia.

di Virgilio Parma 27 novembre 2018 - 

LATTE SPOT Rallenta il prezzo del latte spot. Dopo una importante serie positiva, Il prezzo del latte crudo spot nazionale si è attestato ai valori dell'ottava precedente (46,40-47,94€/100 litri di latte). Retrocede invece di -2,25% il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania che perciò si colloca tra 44,33-45,36€/100 litri di latte. Cede del -2,22% il prezzo dello scremato spot estero che si posiziona all'interno della forbice tra 22,25-23,29€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Andamento a singhiozzo per il Burro in queste ultime settimane. Alla borsa di Milano il burro non subisce alcuna variazione. Stabile da ben 4 settimane la crema a uso alimentare così come la panna di centrifuga quotata a Verona. Crolla, come previsto, il prezzo del burro zangolato da creme fresche di Parma (-6,98%).

Borsa di Milano 26 novembre 2018:
BURRO CEE: 4,20 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,45 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,60 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,40 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,30 €/Kg. (=)
MARGARINA ottobre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 26 novembre 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30-2,45€/Kg. (=)

Borsa di Parma 23 novembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,00 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 27 novembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,00 - 2,00 €/kg.

GRANA PADANO 26/11/2018 - Continua a segnare positivo il prezzo del Grana Padano DOP (+5 cent), compreso il fresco fuori sale che però si accontenta di un +5 cent/Kg.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,90 - 7,00 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,45 - 7,70 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,80 - 8,20 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,70-5,85€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 23/11/2018 Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano (+10 Cent/kg).
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,10-10,25 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,50-10,65 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 11,30 - 11,80 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,05 - 12,60 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,05 - 13,50 €/Kg. (+)

@MulinoAlimentar #Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan
@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly

 

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Campari (Lega) dal convegno "Opere Utili" di Legambiente a Parma ha parlato delle infrastrutture del Territorio.

Parma 25 novembre 2018 - "Il Ponte di Casalmaggiore è un problema serio per il territorio: la Provincia conta di finire i lavori entro l'autunno dell'anno prossimo, speriamo, ma ormai il danno è fatto. Si tratta di un restauro che durerà al massimo 10 anni, poi saremo da capo: il Governo sta provando con legge di bilancio già da quest'anno ad accantonare le risorse per iniziare a mettere di fianco un ponte nuovo, almeno la progettazione e l'inizio dei lavori, Se non sarà quest'anno, sarà il prossimo", lo ha detto il senatore parmigiano della Lega Maurizio Campari, vicepresidente della Commissione Lavori pubblici del Senato al Convegno "Opere Utili" organizzato da Legambiente a Parma in cui ha spiegato il punto di vista suo e del Governo su diverse opere cruciali del nostro territorio.

Il senatore leghista ha parlato anche del ponte di Ragazzola, della Ti-Bre e della Pontremolese: "chi ha programmato l'opera ha previsto la fine dei lavori per il 2019, non certo una priorità: Parma non è mai stata una priorità per la regione".

Venendo alla città, Campari ha parlato anche del Ponte Nord: "stiamo lavorando per farlo diventare il terzo ponte abitabile in Italia. E' un'opera che non avrei fatto, ma che c'è e per cui sono stati spesi soldi pubblici, dei cittadini. Non è abusivo, ma non è al momento utilizzabile: stiamo individuando una soluzione per recuperarlo e restituirlo alla città".

"Parma è senza aeroporto e senza Alta velocità pur avendo un tessuto imprenditoriale di primo piano e una vocazione turistica anche agroalimentare che andrebbero valorizzati. Stiamo lavorando perché le Ferrovie rispettino il contratto che prevede 4 convogli in entrata e in uscita al giorno in Stazione", ha aggiunto Campari.

Infine Campari parlando di priorità del Governo ha spiegato che "crollano i ponti, i cavalcavia, l'intero sistema viabilistico e quello idraulico sono in grande emergenza: la prima grande opera da fare in Italia oggi è mettere in sicurezza le opere esistenti".

Una squadra consortile di 20 elementi tra tecnici ed operai tiene monitorato l'intero territorio di pianura a seguito delle copiose piogge cadute. Bassa sorvegliata speciale

Parma, 24 Novembre 2018 – A seguito della copiosa caduta, nelle ultime 24/36 ore, di 80-100 millimetri di pioggia in collina, una squadra del Consorzio della Bonifica Parmense – composta da 20 elementi tra tecnici ed operai – è in azione sul territorio per effettuare il monitoraggio delle aree di pianura (in particolare della Bassa). Sono stati inoltre attivati gli impianti del Cantonale (Polesine Parmense) e di Foce Abbeveratoia (Parma) per il deflusso delle acque.

200 tra imprenditori agricoli, zootecnici, ricercatori e addetti ai lavori si sono ritrovati numerosi a Parma in occasione dell'incontro organizzato dalla azienda parmigiana Emilcap con partners di eccellenza: Università, Consorzi Agrari e Consorzio del Parmigiano Reggiano

PARMA (24-11-2018) - Due Università (Cattolica di Piacenza e Bologna), tre Consorzi Agrari (Parma, Terrepadane e Consorzio dell'Emilia), il Consorzio del Parmigiano Reggiano e un'impresa in netta ascesa, Emilcap - con sede e board a Parma - hanno richiamato circa 200 interessati, tra imprenditori ed addetti ai lavori, all'incontro "Economia, Salute e Territorio: gli elementi da valorizzare" tenutosi all'Hotel Link 124 nella città ducale.

L'azienda di mangimi ha voluto offrire uno sguardo d'insieme ad ampio raggio sul settore agroalimentare, limitando in questo modo lo spazio alla promozione delle proprie azioni sul mercato e promuovendo, al contrario, importanti riflessioni globali sulle prospettive delle diverse filiere del nostro territorio, sulla consapevolezza delle scelte dei consumatori, sul ruolo dei produttori e distributori in un'ottica maggiormente sostenibile.

Oltre a questo, non meno rilevante, è stato l'approfondimento legato al ruolo del brand legato alle singole tipicità e all'opportunità di non scindere il prodotto finale - che finisce sulle nostre tavole - dai processi di lavorazione che lo generano e contribuiscono notevolmente ad accrescerne la ricchezza anche in termini di marketing, ma anche di strategie commerciali trasparenti che rendano un migliore e più visibile riconoscimento a tutti i protagonisti dei diversi processi produttivi.

L'analisi della filiera - che prende vita dai foraggi e dalle materie prime zootecniche di qualità - ha offerto così ai relatori che si sono alternati al microfono la possibilità di stimolare il pubblico con le loro esperienze più dirette a partire dal neo presidente di Emilcap Gabriele Cristofori che ha, di fatto, inaugurato il nuovo corso dell'impresa, al professor Alberto Ragazzoni (Economia Estimo Rurale Università di Bologna) sul tema "Gestione dell'azienda agro-zootecnica del futuro", al professor Sebastiano Grandi (Trade Marketing Università Cattolica di Piacenza) "Nuovi consumi e nuovi consumatori, le sfide di marketing per i mercati agroalimentari", al dottor Paolo Guardiani (Emilcap) su "Qualità , Igiene e Sicurezza Alimentare" e infine Nicola Bertinelli (Presidente del Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano) che ha tratto le conclusioni della mattinata intervenendo a 360° sul Re dei Formaggi il Parmigiano Reggiano.

L'introduzione al convegno e le interviste realizzate ai relatori durante l'incontro sono state curate dal giornalista Andrea Gavazzoli.

 

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Un incontro con gli esperti sulle prospettive dei mercati in Europa e nel mondo. Marco Grazioli, Presidente TEH Ambrosetti; e Simone Puricelli, Senior Sales Manager Amundi, sono gli esperti che UniCredit ha portato nel "Salotto di Economia e Finanza", organizzato dalla banca giovedì scorso al Museo Enzo Ferrari di Modena.

Davanti ad una platea composta da circa 140 persone tra rappresentanti di spicco della società e dell'imprenditoria emiliana, Andrea Moggi, Responsabile Private Banking Modena UniCredit, e Paolo Rossi, Responsabile Corporate Banking Modena UniCredit, hanno avviato i lavori, introducendo l'intervento di Simone Puricelli centrato sul tema "investire nel cambiamento", ovvero l'impatto dei trends di lungo periodo sulle modalità e le opportunità di investimento.
A seguire, l'intervento di Marco Grazioli che ha fornito una panoramica sull'attuale contesto economico europeo e mondiale.

Il Salotto di Economia e Finanza è una delle iniziative realizzate da UniCredit per i propri clienti: un'opportunità per conoscere personalmente le competenze dei migliori specialisti interni ed esterni; per confrontarsi ed individuare nuove possibilità di pianificazione finanziaria e di protezione del patrimonio.

Il mercato immobiliare residenziale di Parma e provincia sta attraversando un periodo di stallo. Il primo semestre di quest'anno, infatti, ha fatto registrare valori molto simili, tra segni positivi e altri negativi, a quelli del medesimo periodo 2017. Le proiezioni riguardanti il flusso di compravendite totali nel 2018, calcolate sulla base dei dati dell'OMI, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, e dello storico degli ultimi anni, restituiscono un volume pressoché invariato rispetto all'anno passato.

Negli ultimi 10 anni.

Un momento di stanca, del mercato parmense, che va però valutato nel complesso degli ultimi 10 anni almeno. Il volume totale delle NTN, numero di transazioni normalizzate, infatti, non è lontano dai valori registrati nel 2009. Superato il momento di forte crisi tra 2012 e 2015 compresi, dunque, l'interesse verso l'acquisto di abitazioni a Parma si è riacceso, facendo fare al mercato residenziale importanti passi avanti nei bienni 2015-2016 e 2016-2017.

Nel 2009 il numero totale di compravendite effettuate è stato di 5.716, mentre tra 2012 e 2015, tale valore era calato, in media, fino a 3.861 transazioni. Dunque, le 5.105 del 2017 (5.108, in proiezione, potrebbero essere quelle 2018) non appaiono poi un dato così negativo. Ma vediamo quali sono i risultati raggiunti dal mercato immobiliare residenziale di Parma e provincia nei primi sei mesi di quest'anno.

Andamento primo semestre 2018.

Un momento di stallo, si diceva ad inizio articolo, confermato dai numeri: nei mesi tra gennaio e giugno 2018, sia considerando l'intero territorio provinciale, che il solo capoluogo, infatti, le variazioni percentuali rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso si sono assestate in un range compreso tra il +2% e il -2%. In particolare, è leggermente positivo il confronto con il 2017, se si considera l'intera provincia (+0,6%, frutto delle 2.554 transazioni portate a termine, contro le 2.539 del 2017); leggermente negativo il rapporto, invece, se si racchiude il campo d'analisi al solo comune di Parma (-0,6%, si è infatti passati dalle 1.287 compravendite del 2017, alle 1.279 di quest'anno).

Nel primo trimestre del 2018, l'andamento del flusso di compravendite è stato invece opposto a quello appena descritto. Appena negativo è stato il confronto con il medesimo periodo dell'anno passato, considerando l'intera provincia di Parma, -0,5% (da 1.110 a 1.105 transazioni), mentre positivo quello del solo capoluogo, +0,7% (si sono infatti concluse 543 trattative, contro le 539 del 2017).

Di conseguenza, nel secondo trimestre si sono registrati valori in linea con quelli semestrali e contrari a quelli del primo trimestre, con percentuali maggiori rispetto al periodo da gennaio a marzo. Nel comune di Parma, il calo è stato di circa il -1,6% (748 nel 2017, 736 nel 2018), sull'intero territorio provinciale, invece, il flusso è stato in crescita, intorno al +1,4% (dalle 1.429 dell'anno passato, alle 1.449 dell'anno in corso).

Analisi dei prezzi.

Non dissimile è l'andamento dei valori medi di vendita, ovvero il prezzo medio, al metro quadro, al quale sono stati comprati gli immobili sul mercato, mese dopo mese. Tale valore, da gennaio 2017 ad ottobre 2018, è stato in leggero calo, non avendo però un andamento costante. Questo significa che il mercato di Parma è ancora notevolmente influenzato da fattori esterni e non ha ancora la solidità necessaria per sostenere una crescita dei prezzi medi di vendita.

Giusto per fare qualche esempio, se a gennaio 2017 si vendeva a circa 1.826 €/metro quadro, ad ottobre del medesimo anno il prezzo medio d'acquisto era aumentato fino a 1.838 €/metro quadro. Prendendo in esame l'anno corrente: a gennaio i valori medi di vendita si assestavano intorno ai 1.817 €/metro quadro, dato sostanzialmente identico a quello registrato ad ottobre 2018, fermo a 1.818 €/metro quadro, nonostante ad agosto il valore fosse di 1.832 €/metro quadro.

 

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Domenica, 25 Novembre 2018 08:05

La rottamazione delle cartelle esattoriali

L'articolo 6 D.L. 193/2016 ha introdotto la definizione agevolata dei carichi pendenti (c.d. rottamazione) rinnovata dal D.L. 119/2018 pubblicato lo scorso 23 ottobre in Gazzetta Ufficiale; l'articolo 3 del decreto stabilisce che i contribuenti hanno la possibilità di estinguere i debiti relativi ai ruoli affidati all'Agente della riscossione tra il 2000 e il 2017 senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, nonché le sanzioni e le somme aggiuntive di cui all'articolo 27 D.Lgs. 46/1999.

di Mario Vacca Parma 25 novembre 2018 - Il termine entro il quale il contribuente deve presentare apposita istanza formalizzata su apposita modulistica messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate è il 30/04/2019.

Due le opzioni di pagamento:
1. una unica soluzione da liquidarsi entro il 31 luglio 2019;
2. rateizzazione in massimo dieci rate consecutive semestrali di pari importo e quindi per un massimo di 5 anni (rate a scadere il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno);

I pagamenti possono essere disposti mediante domiciliazione sul conto corrente indicato nella dichiarazione di adesione, tramite bollettini precompilati o presso gli sportelli dell'Agente della riscossione ove è possibile usufruire della compensazione con crediti certi, liquidi ed esigibili e non prescritti vantati verso la Pubblica Amministrazione.
Al pagamento rateale verrà applicato un tasso di interesse annuo del 2%, che risulta più vantaggioso rispetto al 4,5% della precedente rottamazione. Si rende noto che non trova applicazione l'articolo 19, comma 3, D.P.R. 602/1973 e, in caso di omesso, tardivo o insufficiente versamento, il soggetto decade dalla rottamazione, i versamenti a titolo di acconto restano acquisiti e la riscossione coattiva dei carichi riprende il suo corso.

Per favorire l'accesso all'istituto, potranno aderire anche i contribuenti che non hanno provveduto al pagamento integrale e tempestivo delle rate originate dalle precedenti rottamazioni e nello specifico per coloro che sono in mora con le rate di luglio, agosto e settembre 2018 previste della rottamazione bis, l'adesione è subordinata alla regolarizzazione del pagamento entro il 07 dicembre 2018. Possono essere ammessi alla definizione agevolata, anche i debiti che sono stati oggetto di piani del consumatore o di piani di composizione della crisi da sovraindebitamento.
Entro il 30 giugno 2019 l'agente della riscossione comunicherà l'ammissione evidenziando l'eventuale accoglimento delle rate proposte, delle somme ammesse e delle scadenze.

Le somme relative a debiti definibili versate anteriormente all'adesione alla rottamazione rimangono acquisite e non sono rimborsabili mentre ai fini del calcolo delle somme definibili, si tiene conto solo degli importi già versati e, se il debitore ha già pagato interamente quanto dovuto con precedenti pagamenti parziali, dovrà comunque aderire alla definizione agevolata per beneficiare dei suoi effetti.

Relativamente agli effetti prodotti dall'adesione, si prevede intanto la sospensione dei giudizi pendenti durante il pagamento di quanto dovuto e l'estinzione degli stessi soltanto al completamento del pagamento atteso. Il decreto prevede anche:
 sospensione dei termini di prescrizione e decadenza;
 sospensione, fino alla scadenza della prima rata, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni;
 impossibilità di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e di ipoteche;
 impossibilità di avviare nuove procedure esecutive e improcedibilità di quelle già in essere;
 condizione di regolarità del contribuente ai fini di cui agli articoli 28-ter e 48-bis P.R. 602/1973.

L'emozione è una energia che inizia il suo cammino da molto lontano, per approdare in superficie, dopo aver percorso rapidamente tutte le strade invisibili dell'essere umano. Cronos e Kairòs sono due dimensioni temporali, fondamentali, per condensare o dilatare nel tempo la vita dell'emozione.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 24 novembre 2018 - Alcune emozioni vivono l'istante del qui e ora (hic et nunc), e come un soffio di vento, si allontanano rapidamente per disperdersi nell'aria, a stretto contatto con l'infinito, altre rimangono per sempre impresse nell'anima, altre ancora vivono latenti in attesa di trovare una via di fuga e approdare in superficie, dopo aver percorso lunghi tratti al riparo della luce del giorno. «Un'emozione, un istante, una vita».

Cronos è il tempo che assume le sembianze della persona che muove i sui passi sulla linea della vita. Tutto ciò che appare è misurabile, diventando un punto di riferimento, unico e imprescindibile, per valutarle all'interno di una dimensione singola e prospettica.
Kairòs rappresenta l'emozione episodica che ha un inizio, un presente e un dopo. Kairòs assegna valore all'azione che ha determinato l'insorgere dello stato emotigeno, che si manifesta in un momento particolare dell'esistenza dell'uomo e che trova il suo pulsare nelle opportunità e nelle scelte. Kairòs è l'espressione autentica per definire l'emozione in tutte le sue cardinalità, giunta a noi da lontano, per essere vissuta al tempo presente e da riportare nel dopo.

Il Big Bang è la manifestazione più autentica per rappresentare visivamente l'emozione. L'emozione si muove all'interno di un continuo divenire. A volte compie un passo indietro, altre volte si ferma, in altri casi si sveglia impennandosi. A volte s'impantana e solo un'emozione più forte è in grado di salvarla dal precipizio ed evitare che sprofondi senza avere più a disposizione una via di fuga.

L'emozione è una narrazione sotterranea tra l'uomo e il suo Spirito in continuo divenire con la propria anima. Un percorso che può essere osservato come un testo attraverso differenti prospettive, in base alla relazione tra i livelli e la loro profondità, che si muovono come un moto ondoso, tra il piano superiore dell'espressione e il loro contenuto, per tenere desto il mondo delle emozioni. Ciò che vedo, come rappresentazione visiva, messo in contrapposizione con ciò che non vedo, ma che immagino possa essere ed esistere. Le emozioni viste con l'occhio attento del russo, poi sovietico, Vladimir Propp che studiando 100 fiabe russe, si accorse della costante presenza di 8 personaggi in tutte le storie, che vivono situazioni di equilibrio, di rottura, della esaltazione messa in atto dall'eroe e da una ritorno all'equilibrio.
Anche le emozioni vivono all'interno di questo schema vivendo situazioni di normalità, fino a raggiungere l'esaltazione positiva, o negativa, con comportamenti di valore, positivi o negativi, tutti misurabili nel tempo, dove è forte il dialogo tra Cronos e Kairòs.

L'emozione è una narrazione itinerante tra l'IO e la sua anima che incontra nel suo viaggio luoghi e persone differenti alle quali cede e dalle quali riceve. Possiamo misurare le emozioni e trovare il giusto equilibrio? No, se non siamo in grado di vivere l'emozione immersi in un profondo benessere quotidiano, evitando di cercare strenuamente Cronos e a Kairòs ai quali chiedere: l'emozione è una questione di tempo?

Le emozioni sono quelle che ci tengono sveglie di notte
Jon Elster, tratto dal libro "Più tristi ma più saggi"

Foto di Paolo Rebecchi, tratta dal libro: Finestre di casa nostra, Immagini e racconti di un anno diverso. Uno sguardo oltre le cose. Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli. Itaca edizioni.

 

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

La produzione alimentare è una eccellenza Italiana universalmente riconosciuta ed ha implicazioni importanti sulla salute dei consumatori e sulla economia del Paese.

Lo scopo di questo convegno è di illustrare il valore realizzato dagli operatori della filiera che partendo dalla produzione di foraggi, materie prime zooteniche e mangimi arriva sulle tavole di tutto il mondo come icona del Made in Italy.

Economia, Salute e Territorio gli elementi da valorizzare

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Via San Leonardo 124 - Parma Venerdì 23 novembre 2018 - ore 9,30

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Mercoledì, 21 Novembre 2018 06:28

Emilia Centrale, Nominati i sindaci in consiglio.

Emilia Centrale: 33,7 milioni di euro di fondi europei, ministeriali e regionali per i progetti consortili a difesa e sviluppo del territorio. Nominati i sindaci in Consiglio

Il 30 novembre il Commissario straordinario Zambelli che si complimenta con lo staff per quanto ottenuto saluterà il Consorzio e passerà il testimone alla nuova governance uscita dalle elezioni. Intanto i sindaci hanno nominato i loro rappresentanti in consiglio: Fabio Ruffini (Vetto), Renzo Bergamini (Gualtieri) e Simone Tosi (Ass.Carpi). Bilancio preventivo 2019 già approvato e condiviso.

REGGIO EMILIA - 20 Novembre 2018 - Ultimi rilevanti atti di governo straordinario per il periodo di Commissariamento regionale del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale che ha caratterizzato 2 anni e 9 mesi di amministrazione dell'ente. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato convocato in prima seduta per Venerdì 30 novembre prossimo e in quell'occasione il Commissario bolognese Franco Zambelli saluterà tutto lo staff e la sede reggiana di Via Garibaldi lasciando definitivamente la responsabilità della gestione e dell'indirizzo alla nuova governance espressa dal corpo elettorale nelle recenti Elezioni Consortili per il rinnovo del CDA di Settembre.

Prima dell'insediamento dei nuovi organi amministrativi però il Commissario Zambelli ha provveduto alla convocazione dell'Assemblea dei Sindaci dell'intero comprensorio, Assemblea che aveva il diritto-dovere di nominare tre rappresentanti che siederanno nel Consiglio dell'Emilia Centrale; dalle consultazioni tra i primi cittadini sono usciti tre nomi di altrettanti amministratori locali: il Sindaco di Vetto Fabio Ruffini, il Sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini e l'Assessore Politiche Ambientali del Comune di Carpi Simone Tosi.

Nel frattempo, ottemperando agli obblighi di legge di approvazione del bilancio preventivo, il Commissario, dopo aver condiviso scelte mirate con le maggiori e più rappresentative organizzazioni del territorio, ha provveduto all'approvazione del bilancio preventivo per l'anno 2019. Un anno che sarà estremamente importante per molti dei progetti messi in cantiere su difesa idraulica, manutenzioni per la mitigazione del dissesto idrogeologico e irrigazione e riuso delle acque. L'importanza dei numeri è tangibile e traspare soprattutto dai 33,7 milioni di euro di stanziamenti che il Consorzio dell'Emilia Centrale è riuscito ad intercettare ed ottenere (grazie alla capacità progettuale dell'Ufficio Tecnico premiata da ingenti fondi comunitari, nazionali e regionali) per opere che dovranno completarsi in un lasso di tempo che oscillerà tra i 3 e i 5 anni.

Si tratta di una ventina d'interventi per la messa in sicurezza del territorio e per il miglioramento della rete scolante ed irrigua in completa gestione consortile. "Il risultato conseguito – ha commentato il Commissario Zambelli - oltre a costituire un riconoscimento concreto della capacità progettuale del Consorzio e dei suoi tecnici , al contempo è il frutto dell'ottimo lavoro svolto dall'ANBI nazionale e regionale per sensibilizzare le pubbliche istituzioni sul ruolo strategico che le finalità dei Consorzi di Bonifica hanno e mantengono per un armonioso ed equilibrato sviluppo del territorio. Allo stesso tempo il Bilancio 2019 vedrà anche più di 7 milioni di euro per altri interventi di manutenzione delle opere di bonifica e per la realizzazione di nuovi interventi da finanziarsi con fondi consortili, a dimostrazione che la Bonifica dell'Emilia Centrale è un ente concretamente vicino al territorio in grado di attivarsi per risolvere le sue criticità".

Il Bilancio 2019 consolida il trend di contenimento dei costi fissi ed in particolare quelli per il personale dipendente, mentre sono incrementati sensibilmente quelli per l'acquisto dell'energia elettrica di circa 300.000 euro. Questo aumento del costo energetico, legato ad una funzione che risulta imprescindibile per la gestione dei flussi delle acque, ha definito la necessità di un adeguamento alle aliquote contributive dell'1,5% percentuale in linea con l'aumento annuale dell'inflazione secondo i canoni ISTAT, utilizzati da sempre come riferimento.

Per tutti coloro, consorziati ed interessati, che desiderassero approfondire le tematiche che riguardano l'azione del Consorzio sul territorio, compresi i dettagli del bilancio preventivo è disponibile e consultabile una sezione dedicata all'interno del portale www.emiliacentrale.it 

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Martedì, 20 Novembre 2018 16:41

Lattiero caseari. Vola il latte spot.

In forte risalita il latte spot mentre è in pesante caduta il burro. Positiva risalita dei Parmigiano e del Grana Padano DOP.

di Virgilio Parma 20 novembre 2018 -

LATTE SPOT Latte spot sempre più su. Il latte crudo spot nazionale ha realizzato un nuovo balzo in avanti del 2,23% posizionando il prezzo tra 46,40-47,94€/100 litri di latte. +3,49% invece per il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania che perciò si colloca tra 45,36-46,40€/100 litri di latte. Sfiora addirittura il 10% (+9,76%) il rimbalzo del prezzo dello scremato spot estero che si posiziona all'interno della forbice tra 22,77-23,81€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Due settimane di pausa ma alla fine torna a scendere il prezzo del burro quotato alla borsa merci di Milano. Stabile invece la crema a uso alimentare così come la panna di centrifuga quotata a Verona. Stabile il prezzo del burro zangolato da creme fresche di Parma, che presumibilmente crollerà già il prossimo venerdì seguendo le anticipazioni della borsa reggiana di quest'oggi che ha ceduto il 6,98%.

Borsa di Milano 19 novembre 2018:
BURRO CEE: 4,20 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,45 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,60 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,40 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,30 €/Kg. (=)
MARGARINA ottobre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 19 novembre 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30-2,45€/Kg. (=)

Borsa di Parma 16 novembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,15 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 20 novembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,00 - 2,00 €/kg.

GRANA PADANO 19/11/2018 - Continua a segnare positivo lil prezzo del Grana Padano DOP (+ 10 cent)., compreso il fresco fuori sale che però si accontenta di un +5 cent/Kg.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 6,90 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,35 - 7,60 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,70 - 8,10 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,65-5,80€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 16/11/2018 Prosegue la risalita del Parmigiano Reggiano (+5 Cent/kg).
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,00-10,15 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,40-10,55 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 11,20 - 11,70 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,95 - 12,50 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,95 - 13,40 €/Kg. (+)

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Piacenza, 20/11/2018 - Tanti gli interventi del Consorzio di Bonifica di Piacenza in territorio montano e tra quelli da poco terminati ci sono anche i lavori a San Michele, Pedina e Bosco di Morfasso.

"Nel comune che rappresento, come in tutti i comuni del comprensorio montano, ci sono situazioni a rischio idrogeologico. Grazie ai tavoli tecnici tra Unioni Montane, Comuni ed esperti del Consorzio di Bonifica è stato possibile individuare una serie di interventi prioritari per il nostro territorio" afferma il Sindaco di Morfasso, Paolo Calestani.
"Ringrazio il Consorzio per quanto sta facendo. Fondamentale rimane la collaborazione tra enti per riuscire a fare qualcosa di concreto per le nostre valli" conclude Calestani.

Contesto iniziale
Gli intensi fenomeni atmosferici degli ultimi anni hanno compromesso e riattivato diverse situazioni di dissesto idrogeologico nel comprensorio montano con smottamenti di versanti e pendici già in precario stato di stabilità.
Il Consorzio, con il compito di redigere l'elenco degli interventi di bonifica da attuare nei territori di cui sopra, ha istituito il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna nell'ambito degli adempimenti programmatici di cui all'art. 3 della Legge Regionale 6 Luglio 2017 n.7.
L'intervento, segnalato dal comune di Morfasso, a seguito del sopralluogo dei tecnici del Consorzio, è stato catalogato come prioritario e inserito nel programma dei lavori per l'anno 2018.
Le porzioni di territorio prese in esame sono il versante a monte del cimitero di San Michele, la zona adiacente al cimitero di Pedina e un attraversamento stradale in località Il Bosco.
Le criticità emerse dai sopralluoghi sono state diverse: avvallamenti diffusi, depressioni del terreno e fessurazioni dei muri delle strutture cimiteriali, criticità idrauliche ai canali di scolo e altri danneggiamenti diffusi.

Interventi realizzati a San Michele
Per la realizzazione degli interventi di difesa del suolo volti all'eliminazione delle acque sotterranee presenti nel versante a monte del cimitero di San Michele, si è provveduto all'esecuzione di drenaggi di emungimento delle acque sotterranee e al rimodellamento del versante al fine di facilitare lo sgrondo delle acque meteoriche.

Nella pratica: sono stati messi a punto due drenaggi di una lunghezza complessiva di 180 metri lineari a una profondità media di 3 e posizionati con forma a "V" per intercettare la maggior quantità di acqua possibile; è stato posizionato un tubo corrugato con micro fessure sul fondo dello scavo con lo scopo di allontanare le acque meteoriche intercettate; è stato ricoperto il tubo con uno strato di pietrame alto di 1 metro con la funzione drenante; è stato, infine, posizionato uno strato di geotessuto affinché lo strato di inerte non si intasi.

Interventi realizzati a Pedina Inferiore
Per quanto riguarda la zona adiacente al cimitero di Pedina era stata notata la presenza di venute di acqua a tergo della gabbionata di sostegno alla scarpata stradale e un inefficiente deflusso idraulico dei canali di scolo causato dalla presenza di vegetazione e di detriti.
Anche in questo caso si è intervenuti con un drenaggio, qui dimensionato in 40 metri, e posto ad una profondità di 3 metri.
A completamento del lavoro, il Consorzio, ha provveduto a pulire i canali dalla vegetazione, ripristinando così la sezione idraulica di scolo.

Interventi realizzati in località Il Bosco
In località Il Bosco il deflusso delle acque piovane non risultava essere ordinato e stava provocando danneggiamenti diffusi.
In questo caso, si è provveduto alla sostituzione dell'attraversamento esistente mediante la fornitura e posa in opera di tubi in calcestruzzo e la successiva sistemazione dell'accesso carraio.

 

23° rapporto annuale Comieco. La regione rimane la migliore d'Italia con un pro capite di 86,8 chilogrammi. Da Comieco oltre 12,5 milioni di euro di corrispettivi ai Comuni emiliani in convenzione.

Milano, 19 novembre 2018 – Anche nel 2017 l'Emilia Romagna consolida gli ottimi risultati conseguiti negli ultimi anni in termini di raccolta differenziata di carta e cartone, conservando il primato italiano con un pro capite di 86,8 kg/ab. Secondo la fotografia scattata dal XXIII Rapporto Annuale di Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, la regione ha raccolto più di 380 mila tonnellate di materiale, registrando un incremento dello 0,5% rispetto al 2016.

Sono ben 6 le province emiliane a entrare nella top ten delle più virtuose per pro capite in Italia. Nel complesso la regione ha indicatori che sono superiori di oltre il 60% rispetto al dato medio nazionale che è di 53,2 kg/ab. In un decennio si è passati da meno di 300mila tonnellate annue alla soglia delle 400mila. È l'effetto di una progressiva riorganizzazione dei servizi che si sta indirizzando verso raccolte mono-materiale e di prossimità.

"L'Emilia Romagna si conferma un esempio di buona gestione dei rifiuti in particolare nella raccolta differenziata della carta e del cartone. L'obiettivo quantità è consolidato, ma non bisogna abbassare l'attenzione, puntando anche alla qualità", ha commentato Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco. "Nel 2017 sono stati 310 i Comuni emiliani convenzionati per un totale di oltre 4,3 milioni di abitanti coinvolti; attraverso questa rete sono state gestite e avviate a riciclo più di 131 mila tonnellate, pari al 34,4% del totale di carta e cartone raccolte nella regione. Più di 12,5 sono i milioni di euro in corrispettivi economici destinati dal Consorzio ai Comuni in convenzione, a sostegno dell'impegno di cittadini e amministrazioni nel separare e raccogliere correttamente carta e cartone."

Le buone pratiche in fatto di raccolta differenziata trovano dunque terreno fertile in Emilia Romagna. La crescita, seppure modesta rispetto al 2016, della regione segue la tendenza nazionale: la raccolta di carta e cartone in Italia nel 2017 è cresciuta infatti dell'1,6%, trainata soprattutto dal +6,1% del Sud. Alzare l'asticella rimane sempre la sfida principale. Secondo Comieco le tonnellate di carta e cartone in più potenzialmente intercettabili sul territorio italiano sono quasi un milione.


Comieco (www.comieco.org) è il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, nato nel 1985 dalla volontà di un gruppo di aziende del settore cartario interessate a promuovere il concetto di "imballaggio ecologico". Nel 1997, con l'entrata in vigore del D. Lgs. 22/97, Comieco si è costituito in Consorzio Nazionale nell'ambito del sistema CONAI e attraverso una incisiva politica di prevenzione e di sviluppo, ha contribuito a triplicare la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia: da 1 a oltre 3 milioni di tonnellate, seguendo (e superando) gli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggi cellulosici previsti dalla normativa europea.

Conai (www.conai.org) è il consorzio privato senza fini di lucro costituito da circa 850.000 aziende produttrici e utilizzatrici di imballaggi che ha la finalità di perseguire gli obiettivi di legge di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio. Il Sistema Consortile costituisce in Italia un modello di gestione da parte dei privati di un interesse di natura pubblica: la tutela ambientale, in un'ottica di responsabilità condivisa tra imprese, pubblica amministrazione e cittadini

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Roma, 18 NOV – "Mi fa piacere che ciò che sto dicendo da mesi riguardo alla tutela del Made in Italy, che va estesa a tutte le nostre eccellenze, dal cibo al tessile, dalla moda al design, dalla meccanica ai motori e tanto altro, sia condiviso anche dal ministro Salvini. Forza Italia ha presentato in Parlamento, a mia prima firma, una proposta di legge per istituire il ministero del Made in Italy. Facciamone una battaglia comune di tutto il centrodestra, perché ora più che mai occorre un Ministero ad hoc per tutelare, promuovere e commercializzare ciò che sappiamo far meglio, che tutti ci invidiano e che rappresenta il nostro Paese, la nostra cultura e le nostre imprese nel mondo".

Lo afferma Benedetta Fiorini, deputata di Forza Italia e prima firmataria della proposta di legge per l'istituzione del Ministero per il Made in Italy.

 

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Domenica, 18 Novembre 2018 11:36

Strumenti di allerta della crisi

Su invito della commissione europea ma anche dei tanti professionisti che operano nel bel Paese il legislatore italiano nel rivedere gli articoli della legge fallimentare ha dato compiuta formulazione alle procedure di allerta affinché ci sia previsione ed anticipazione delle crisi d'impresa.

di Mario Vacca Parma 18 novembre 2018 - In un precedente articolo ho già avuto modo di scrivere che l'attuale impalcatura della legge fallimentare mette le mani nel codice civile ovvero a quelli articoli che governano la gestione d'impresa.

Oggi si evince che la nuova norma - il DLgs. recante il Codice della crisi di impresa e dell'insolvenza in attuazione della L. 155/2017, approvato dal Consiglio dei Ministri e sottoposto al parere delle Commissioni parlamentari - costituisce lo strumento per attivare l'auspicato cambio culturale nell'intercettare la crisi e anche nel fare impresa. A una guida basata per lo più sulla navigazione a vista e sull'analisi del tragitto già fatto, si affianca un "navigatore" per comprendere quale sia la strada da percorrere e quindi la direzione dell'impresa.
In base all'art. 12 si individuano segnalazioni interne, attraverso gli indicatori da adottare e segnalazioni esterne da parte di fornitori qualificati, o dei presidi da costituire per la provvidenziale rilevazione della crisi ( art. 3 del Codice che modifica l'art. 2086 c.c.)

L'articolo 14 definisce la crisi in termini di inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate (art. 2 del Codice) e quindi si richiede la valutazione in continuo dell'equilibrio finanziario.

Oltre ai presidi organizzativi si pongono gli obblighi di segnalazione interna di cui all'art. 13 ed esterna di cui all'art. 15. I primi, sono stati rivisti nella loro struttura per evitare il rischio di segnalazioni automatiche, pur in assenza di una concreta situazione di crisi, che comporterebbero di fatto l'insorgenza in soggetti che esenti dalla stessa

Naturalmente ci sono alcune osservazioni giacché la norma individua gli indicatori interni di crisi negli squilibri economici, finanziari e patrimoniali, con il rischio che si pervenga a una pletora di indici, ma il testo del Codice si preoccupa subito di precisare che devono intendersi per tali quelli atti che diano evidenza del rischio di sostenibilità dei debiti scadenti nei mesi successivi o di quelle situazioni che pregiudichino la continuità aziendale nell'esercizio in corso. Il CNDCEC è chiamato ad elaborare gli indici con specifica indicazione di differenziarli per settori di appartenenza e prevedendo indicatori specifici per le società neocostituite e le PMI innovative.

Fortunatamente la norma ha un carattere elastico ove consente all'imprenditore di sostituire gli indici che non ritiene applicabili alla propria realtà proponendone ex ante altri a lui più adeguati a condizione che ciò venga attestato da un professionista indipendente e ne venga data notizia nella Nota integrativa.
Come evidenziato poc'anzi tra le osservazioni da evidenziare, ci sarebbe a rivisitazione del punto di tutti gli indicatori individuati come "significativi" al primo comma dell'art. 13, nello specifico il rapporto tra flusso di cassa e attivo necessiterebbe di essere rivisto in quanto non immediatamente comprensibile: basti infatti osservare che all'attivo concorrono le disponibilità liquide e l'indicatore peggiorerebbe al crescere di esse.

Gli indici devono essere immediatamente comprensibili nelle cause e razionali nella loro capacità di predire la situazione aziendale agevolando l'organo amministrativo e l'attestatore nel proporre sostituzioni e illustrandone le "ragioni" nella Nota integrativa. Anche il secondo indicatore costituito dal rapporto tra patrimonio netto e passivo, il cui denominatore dovrebbe essere sostituito dall'indebitamento finanziario netto. Con il terzo indicatore il legislatore intenderebbe intercettare una situazione di insostenibilità del debito indagando il rapporto tra oneri finanziari e ricavi ma, sarebbe più utile sostituire il denominatore con la grandezza della marginalità operativa, infatti il volume dei ricavi non è indicativo del livello della sostenibilità del debito.

Oggi solo una parte delle imprese sarebbe attrezzata per rispettare pienamente il principio, redigendo il piano d'impresa, che ne è il necessario presupposto informativo ed infatti le disposizioni del Codice entreranno in vigore soltanto tra 18 mesi con il duplice risultato che ci sia il tempo per rimuovere imprecisione della norma e, soprattutto, per consentire alle imprese di attrezzarsi internamente con organi di controllo.

La nuova norma è una grande opportunità per l'imprenditore e l'impresa e l'auspicio è che ci sia un cambio di mentalità imprenditoriale sin'ora improntato sulla navigazione a vista e sul "ho sempre fatto cosi"; in ciò potrà essere fondamentale il ruolo di professionisti interni che assistano l'impresa e per le PMI sarà sempre più opportuno ricorrere alla figura del Temporary Manager.

 

 

 

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