Piacenza, 20/11/2018 - Tanti gli interventi del Consorzio di Bonifica di Piacenza in territorio montano e tra quelli da poco terminati ci sono anche i lavori a San Michele, Pedina e Bosco di Morfasso.
"Nel comune che rappresento, come in tutti i comuni del comprensorio montano, ci sono situazioni a rischio idrogeologico. Grazie ai tavoli tecnici tra Unioni Montane, Comuni ed esperti del Consorzio di Bonifica è stato possibile individuare una serie di interventi prioritari per il nostro territorio" afferma il Sindaco di Morfasso, Paolo Calestani.
"Ringrazio il Consorzio per quanto sta facendo. Fondamentale rimane la collaborazione tra enti per riuscire a fare qualcosa di concreto per le nostre valli" conclude Calestani.
Contesto iniziale
Gli intensi fenomeni atmosferici degli ultimi anni hanno compromesso e riattivato diverse situazioni di dissesto idrogeologico nel comprensorio montano con smottamenti di versanti e pendici già in precario stato di stabilità.
Il Consorzio, con il compito di redigere l'elenco degli interventi di bonifica da attuare nei territori di cui sopra, ha istituito il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna nell'ambito degli adempimenti programmatici di cui all'art. 3 della Legge Regionale 6 Luglio 2017 n.7.
L'intervento, segnalato dal comune di Morfasso, a seguito del sopralluogo dei tecnici del Consorzio, è stato catalogato come prioritario e inserito nel programma dei lavori per l'anno 2018.
Le porzioni di territorio prese in esame sono il versante a monte del cimitero di San Michele, la zona adiacente al cimitero di Pedina e un attraversamento stradale in località Il Bosco.
Le criticità emerse dai sopralluoghi sono state diverse: avvallamenti diffusi, depressioni del terreno e fessurazioni dei muri delle strutture cimiteriali, criticità idrauliche ai canali di scolo e altri danneggiamenti diffusi.
Interventi realizzati a San Michele
Per la realizzazione degli interventi di difesa del suolo volti all'eliminazione delle acque sotterranee presenti nel versante a monte del cimitero di San Michele, si è provveduto all'esecuzione di drenaggi di emungimento delle acque sotterranee e al rimodellamento del versante al fine di facilitare lo sgrondo delle acque meteoriche.
Nella pratica: sono stati messi a punto due drenaggi di una lunghezza complessiva di 180 metri lineari a una profondità media di 3 e posizionati con forma a "V" per intercettare la maggior quantità di acqua possibile; è stato posizionato un tubo corrugato con micro fessure sul fondo dello scavo con lo scopo di allontanare le acque meteoriche intercettate; è stato ricoperto il tubo con uno strato di pietrame alto di 1 metro con la funzione drenante; è stato, infine, posizionato uno strato di geotessuto affinché lo strato di inerte non si intasi.
Interventi realizzati a Pedina Inferiore
Per quanto riguarda la zona adiacente al cimitero di Pedina era stata notata la presenza di venute di acqua a tergo della gabbionata di sostegno alla scarpata stradale e un inefficiente deflusso idraulico dei canali di scolo causato dalla presenza di vegetazione e di detriti.
Anche in questo caso si è intervenuti con un drenaggio, qui dimensionato in 40 metri, e posto ad una profondità di 3 metri.
A completamento del lavoro, il Consorzio, ha provveduto a pulire i canali dalla vegetazione, ripristinando così la sezione idraulica di scolo.
Interventi realizzati in località Il Bosco
In località Il Bosco il deflusso delle acque piovane non risultava essere ordinato e stava provocando danneggiamenti diffusi.
In questo caso, si è provveduto alla sostituzione dell'attraversamento esistente mediante la fornitura e posa in opera di tubi in calcestruzzo e la successiva sistemazione dell'accesso carraio.