Editoriale: - Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti. - Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite! - Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano. - Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA - Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero' - San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio -

SOMMARIO Anno 17 - n° 46 18 novembre 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano..
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In caduta il prezzo del petrolio. Sintomo di contrazione economica mondiale?
3.1 BIS - cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA.
5.1 Agroalimentare Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero'
6.1 eventi san martino San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio
7.1 eventi san martino Noceto - sfida all'ultimo "Gnocco"
7.2 inquinamento acustico Inquinamento acustico - senza le barriere i gestori dell'autostrada devono risarcire
9.1 ambiente 40 milioni di buone notizie per Piacenza
9.2 ambiente Contratto di fiume Parma-Baganza, 4 incontri per ascoltare criticità e valori del territorio
10.1 petrolio e prezzi carburanti Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite!
10.2 ambiente Cassa di espansione sul Baganza - Il NO argomentato da parte socialista
11.1 ambiente (continua) ...cassa di espansione
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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La scrittura è un'arte antica che ci riporta indietro nel tempo, all'epoca dei segni, impressi sulla pietra a testimoniare gli accadimenti al tempo presente, come traccia indelebile di un futuro che incalza di essere vissuto.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 18 novembre 2018 - La scrittura è il punto di partenza per parlare di sé stesso allo specchio.
L'origine è l'anima. Socrate e Platone intendono la filosofia un sapere aperto: mentre Socrate non scriveva e amava il dialogo, con il quale trovare un accordo con il suo interlocutore, al contrario Platone riteneva la scrittura essenziale per esaltare l'anima in quanto fonte di apprendimento. L'anima non sa, impara, ed è continuamente esposta alla ricerca della verità. Riferito all'uomo, guardandosi allo specchio. Socrate scopre il concetto e Platone il metodo scientifico, perché per scrivere ci vuole metodo senza il quale non si raggiunge l'anima. La verità si ottiene mettendo a nudo due anime e, con il metodo filosofico, disporle alla conoscenza della verità che si ottiene da un accordo esistente tra entrambe, e non da una sola presenza.

La scrittura è una incisione che si ottiene scavando nella profondità dell'anima, che si mostra in tutto il suo candore per fare emergere la verità, quella nascosta, tenuta per molto tempo lontano dagli sguardi riflessi dallo specchio nella grotta buia di Platone. Scrivere è liberarsi di ciò che si ha dentro e disporlo al mondo, affinché qualcuno possa scorgere nelle parole spunti da impiegare, per avviare un dialogo aperto con il proprio specchio. La scrittura è un lavoro di sguardi riflessi, prima con se stessi poi davanti allo specchio, osservando giorno dopo giorno cosa la scrittura può fare emergere, o tenere nascosto, per paura di infrangere lo specchio dell'anima, che finalmente appare in superficie e vede se stessa illuminata dalla luce del sole.

Il momento è importante. L'anima e lo specchio iniziano a dialogare. Prima con brevi monologhi poi con discorsi sempre più ampi fino a quando la parola trova l'accordo. Lì nasce il concetto di Socrate, riferita a quella dimensione immaginaria dell'anima dove l'uomo può individuare il punto esatto della sua esistenza e solo scrivendo con metodo riesce a parlare di sé in modo scientifico. Pensare di sé e successivamente scrivere di sé è sempre cosa buona. La scrittura riflette chi siamo fino a diventare storia, riflessa nello specchio del tempo, con la quale confrontarsi ogni giorno alla ricerca di nuove verità. L'anima del tempo e quella della vita si aprono al confronto e con il dialogo danno forma alla propria esistenza.

Il selfie è il linguaggio moderno con il quale le persone scrivono di sé facendo emergere a loro insaputa le ombre della propria anima, che mettono a nudo, alla ricerca delle verità nascosta, quella che le persone non vedono, la società non vede, ma che necessità di essere osservata e scritta. Ecco il dialogo. Quello che manca oggi nella società moderna è il confronto personale e sociale tra le anime dove trovare la verità, unica e indiscutibile. Per Socrate non esisteva una verità assoluta ma relativa, strettamente dipendente dal dialogo. Per Platone era per una verità assoluta e, in quanto tale, certa. Nella società moderna primeggia la verità assoluta dei singoli dove si cerca di imporre la propria agli altri. La verità relativa che fine ha fatto?

Foto di Paolo Rebecchi, tratta dal libro: Finestre di casa nostra, Immagini e racconti di un anno diverso. Uno sguardo oltre le cose. Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli. Itaca edizioni.

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GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Il mercato immobiliare residenziale di Piacenza stenta a decollare. Dopo due bienni di crescita sostenuta, nel primo semestre 2018, la spinta iniziata tra 2015 e 2016, pare essersi esaurita. Occorre, ovviamente, attendere la fine dell'anno per aver un quadro completo della situazione piacentina, ma i primi dati pubblicati dall'OMI, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate, non sono incoraggianti, per quanto leggermente positivi.

Nonostante l'alto numero di abitazioni in vendita a Piacenza e provincia, considerando sia lo stock di immobili nuovi, che quello di case riqualificate o ristrutturate immesse sul mercato, i dati relativi alle transazioni avvenute nel primo semestre 2018, sono abbastanza deludenti. Anche e soprattutto considerando i vari strumenti attualmente disponibili per i privati cittadini che intendono investire nell'immobiliare: dal Bonus Fiscali ai mutui casa, che ancora oggi hanno tassi d'interesse tra i più bassi di sempre e vengono erogati con sempre maggiore facilità dagli istituti di credito. Questa situazione, inoltre, risulta ancor più negativa, in virtù dello studio riguardante i prezzi medi di vendita, ancora in forte calo, in quasi tutte le tipologie di immobile, su tutto il territorio del capoluogo piacentino.

Andamento storico di Piacenza.

Prima di entrare nel merito dei valori registrati finora nell'anno in corso, facciamo un rapido excursus sui numeri degli anni precedenti, utile a contestualizzare quelli del 2018.

Tra 2015 e 2016, anno di boom, in cui più che mai si è parlato di reale ripresa, le NTN (Numero di Transazioni Normalizzate) a Piacenza e provincia, sono aumentate del +26,9%; prendendo in considerazione solo i primi semestri di questi due anni, ci si era sorpresi nel vedere come il numero di compravendite fosse cresciuto del +30,2% nell'intera provincia, addirittura del +50,1% nel solo comune di Piacenza.

Questi dati hanno sicuramente influenzato il biennio successivo, quello tra 2016 e 2017, che, nonostante il fisiologico e attesto calo nel totale delle compravendite, ha comunque chiuso con una crescita totale del +6,1%. Già nei primi semestri 2016 e 2017, però, si potevano leggere i segnali di un settore residenziale non completamente sano: se il totale provinciale di transazioni, infatti, aveva registrato un +2,6%, il solo comune di Piacenza aveva assistito ad un calo totale del -5,8%.

Primo semestre 2018.

Arriviamo dunque a parlare del primo semestre dell'anno in corso. Considerando l'intero territorio provinciale, le compravendite sono aumentate solo di 13 unità (1.528 totali), corrispondenti al +0,9%, rispetto al medesimo periodo 2017 (1.515). Leggermente migliore la situazione se si stringe il campo d'analisi al solo comune di Piacenza, dove il numero di transazione è aumentato del +1,2% (si è passati, infatti, dalle 649 del 2017 alle 657 del 2018).

Se i dati provinciali sono abbastanza costanti, +0,1% nel primo trimestre, +1,5% nel periodo tra aprile e giugno 2018, quelli relativi al solo comune di Piacenza, non sono altrettanto coerenti tra loro. Nel primo trimestre dell'anno, infatti, rispetto al medesimo periodo 2017, il numero di compravendite è calato del -10,3%, frutto del passaggio dalle 311 transazioni dell'anno scorso, alle 279 di quest'anno. Totalmente opposto l'andamento nel secondo trimestre, quando le NTN sono passate da 338 a 378, ovvero sono cresciute del +11,8%.

Andamento dei prezzi.

Negli ultimi 24 mesi, il valore medio degli immobili residenziali in vendita nel comune di Piacenza, è stato costantemente in calo. Se nella maggior parte delle province del bacino padano i prezzi sono sostanzialmente stabili o, al meglio, leggermente in crescita, a Piacenza sono calati, in due anni, del -5,6%. Nell'ottobre 2016 si vendeva, in media, a 1.592 €/metro quadro, nello stesso mese 2017 il prezzo d'acquisto era scesa già a 1.541 €/metro quadro. Valore calato ulteriormente giungendo al mese di ottobre 2018 in cui, secondo le stime di alcuni dei più importanti portali immobiliari online, il costo medio di un'abitazione si aggirerebbe intorno ai 1.503 €/metro quadro.

 

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Piacenza, 16 novembre 2018 - Tutto il personale tecnico e operativo in forza al Consorzio di Bonifica di Piacenza partecipa, sabato 17 novembre, all'esercitazione di Protezione Civile nei bacini di Trebbia e Nure.

L'iniziativa del Comune di Piacenza in concerto con la Prefettura, l'Agenzia Regionale Servizi Territoriali e di Protezione Civile insieme al Sistema di Protezione Civile provinciale e a comuni, enti e strutture operative - tra cui il Consorzio - mira a verificare le procedure di allertamento in caso di rischio esondazione.

Durante l'esercitazione saranno simulati dei bollettini meteo e delle rilevazioni degli idrometri presenti sui fiumi per valutare i modelli organizzativi previsti dalle pianificazioni comunali e attivare i presidi territoriali. Lo spunto di partenza sarà quello dell'alluvione del 2015 ed è per questo che le zone interessate saranno Trebbia e Nure.

Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica di Piacenza tutto il personale tecnico e operativo sarà impiegato sul comprensorio e le azioni messe in campo saranno due:
- saranno attivati una serie di presidi lungo la rete idrografica e impiantistica tramite l'impiego di uomini, attrezzature e mezzi d'opera;
- sarà messo sotto stress il sistema di comunicazione sia interno che esterno per consolidare i rapporti e l'intera rete.

Anche per il Consorzio l'obiettivo è quello di testare il modello organizzativo al fine di poterlo poi replicare negli altri distretti.
La scorsa settimana, al fine di approfondire la conoscenza dell'attuale sistema di Protezione Civile e, propedeutico all'esercitazione del 17, il personale del Consorzio, ha partecipato ad un corso di Protezione Civile.

Durante quella mattinata, dopo un saluto del Commissario Giuseppe Addabbo, (responsabile area Protezione Civile della Polizia Locale del comune di Piacenza), è stato Roberto Santacroce, (geologo dell'ufficio della Protezione Civile di Piacenza) a presentare la sintesi del Piano di Protezione Civile del comune di Piacenza sull'emergenza di rischio idraulico, il documento di impianto dell'esercitazione redatto in concerto la Prefettura con il dipartimento di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna e il protocollo operativo del comune di Piacenza relativamente al rischio esondazione del fiume Trebbia e torrente Nure.

A racchiudere l'intero senso dell'esercitazione e del sistema il Commissario Giuseppe Addabbo: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, ed è per questo che acquista sempre più importanza avere una sinergia forte tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".

 

 

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Venerdì, 16 Novembre 2018 15:55

La Food Valley si presenta in Canada

Agroalimentare. La Food Valley si presenta in Canada: Emilia-Romagna protagonista dal 17 al 23 novembre alla 'Settimana della Cucina italiana nel mondo'. Obiettivi: promuovere il sistema delle Dop e Igp, contrastare le contraffazioni, spingere sulle esportazioni.

L'assessore Caselli: "Un mercato che offre interessanti possibilità di crescita"

Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe della missione istituzionale. Tra gli appuntamenti: l'incontro con i ministri canadesi dell'Agricoltura e del Commercio internazionale, MacAulay e Carr. Al centro dell'agenda anche la sicurezza alimentare e le tecniche di coltivazione rispettose dell'ambiente. Un ricco programma di incontri per le imprese

Bologna – Destinazione Canada. La Food Valley sbarca oltreoceano per promuovere le proprie eccellenze enogastronomiche, rafforzare la tutela dei prodotti a indicazione geografica, consolidare le esportazioni.

Questi gli obiettivi della missione della Regione, guidata dall'assessore all'Agricoltura Simona Caselli, che si svolgerà dal 17 al 23 novembre nell'ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo, l'iniziativa dedicata al made in Italy promossa dal ministero degli Affari esteri. Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe di questa terza edizione della "diplomazia agroalimentare" emiliano-romagnola che segue quella di New York del 2016 e della Cina del 2017.

L'Emilia-Romagna si presente ai partner oltre oceano, con un sistema produttivo che vale oltre 20 miliardi di euro, leader in Europa con 44 prodotti Dop e Igp, che continua crescere in tutto il mondo: + 5,2% le esportazioni nei primi sei mesi del 2018, dopo un 2017 che aveva chiuso con il valore record di 6,2 miliardi di euro (+5,1% sul 2017). Tra i mercati che offrono le prospettive più interessanti vi è il Canada: + 5,7% il dato riferito ai primi sei mesi dell'anno; +14,3% a fine 2017 per un valore di oltre 106 milioni di euro.

"Dopo New York e la Cina- spiega l'assessore Simona Caselli- abbiamo scelto come destinazione delle nostre iniziative in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo il Canada, un mercato con interessanti possibilità di crescita. Questa missione rappresenta anche l'occasione per fare il punto sullo stato di applicazione del Ceta, a un anno dalla sua entrata in vigore in via provvisoria, in particolare per quanto riguarda l'agroalimentare, il secondo comparto produttivo in Emilia-Romagna. Un settore che crea reddito, sviluppo e occupazione e che vogliamo sostenere a fianco delle imprese nel mondo. Scambi commerciali, sicurezza alimentare, ma anche sviluppo delle tecniche di produzione più rispettose dell'ambiente i temi al centro della nostra agenda".

Il Ceta, l'accordo di libero scambio Ue-Canada sottoscritto nel 2017, oltre ad abolire la gran parte dei dazi doganali in diversi settori, introduce il riconoscimento e la tutela di diversi prodotti europei a indicazione geografica. Al momento sono dodici quelli emiliano-romagnoli. Sette le Dop: Aceto balsamico tradizionale Modena, Culatello di Zibello, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena, Provolone Valpadana. Cinque i prodotti Igp: Aceto balsamico Modena, Cotechino Modena, Mortadella Bologna, Pesca e Nettarina di Romagna, Zampone Modena.

Tra gli obiettivi della missione in Canada anche quello di verificare opportunità e criticità dell'accordo, con una particolare attenzione a quelle specialità agroalimentari dell'Emilia-Romagna ancora non riconosciute.

Gli incontri

L'export di vino sarà al centro di una serie di incontri con i Monopoli del Vino presenti in Canada a Toronto, Montreal e Vancouver, realtà governative che gestiscono la locale rete di vendita. Al centro degli incontri il programma di investimenti di Enoteca regionale che può contare per il biennio 2018-2019 su 1,4 milioni di euro.

Nel corso della missione l'assessore Caselli incontrerà alcuni esponenti delle massime Istituzioni canadesi: martedì 20 novembre a Ottawa i ministri dell'Agricoltura Lawrence MacAulay edel Commercio internazionale Jim Carr, il 21 novembre a Vancouver le istituzioni della British Columbia presso il Parlamento di Victoria.

Diversi i momenti dedicati alle imprese, per sostenere l'attività di internazionalizzazione in questo importante mercato. Primo appuntamento lunedì 19 novembre a Toronto con incontri tra operatori del settore food, ristoratori, giornalisti.

Incontro B2B anche a Montreal mercoledì 20 novembre e a Vancouver mercoledì 21 e giovedì 22. Tutte iniziative in collaborazione con le Camere di Commercio italiane in Canada, che saranno affiancate anche da momenti di degustazione e show cooking in collaborazione con Casa Artusi e Alma.

Tra le iniziative anche un incontro (sabato 17) sul tema dell'innovazione agroalimentare presso l'Università di Ryerson e un programma di degustazioni presso Loblaws, la catena di supermercati leader in Canada. /PF

Chi partecipa alla missione:

Grandi gruppi leader dell'agroalimentare italiano ed europeo, ma anche piccole realtà locali, espressione dell'eccellenza del saper fare emiliano-romagnolo. Sono undici le imprese che hanno aderito alla manifestazione di interesse della Regione per partecipare alla missione, in rappresentanza di tutto il territorio e dei principali comparti produttivi: l'Acetaia Compagnia del Montale (Sassuolo, Mo); il salumificio Fontana Ermes (Sala Baganza, Pr); Gia (Sant'Agostino, Fe) e Rizzoli Emanuelli (Parma), produttori di conserve alimentari; il Gruppo vitivinicolo Caviro (Faenza, Ra) e le cantine Celli (Bertinoro, FC); Mulino alimentare spa (Baganzola, Pr); la cooperativa agricola Naturitalia (Castenaso, Bo), specializzata nella produzione di Pere Igp e kiwi; Nerofermento, una start up ravennate specializzata nella produzione di Aglio nero di Voghiera; i salumifici Villani (Castelnuovo Rangone, Mo) e Rovagnati, una realtà lombarda, ma con stabilimenti anche in Emilia-Romagna.

Una partecipazione che va estesa anche al Gruppo Cremonini (Castelvetro, Mo) che nel 2017 ha aperto un proprio stabilimento per l'affettatura e la commercializzazione dei salumi emiliano-romagnoli a Toronto, stabilimento che sarà visitato durante la missione.

La missione, in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche italiane in Canada, Ice e le Camere di commercio all'estero, vede la partecipazione di Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna, Unioncamere regionale, Fondazione Casa Artusi, Chef to Chef, Alma scuola internazionale della cucina italiana, Fico Eataly World, Legacoop Emilia-Romagna, Cia Emilia-Romagna, Future food institute, Coop Italia Food, Clust-ER Agrifood.

Partecipano anche i Consorzi Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia, Salamini Italiani alla Cacciatora, Piadina Romagnola, Aceto Balsamico di Modena, Mortadella Bologna, Cotechino Modena

Venerdì, 16 Novembre 2018 15:55

La Food Valley si presenta in Canada

Agroalimentare. La Food Valley si presenta in Canada: Emilia-Romagna protagonista dal 17 al 23 novembre alla 'Settimana della Cucina italiana nel mondo'. Obiettivi: promuovere il sistema delle Dop e Igp, contrastare le contraffazioni, spingere sulle esportazioni.

L'assessore Caselli: "Un mercato che offre interessanti possibilità di crescita"

Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe della missione istituzionale. Tra gli appuntamenti: l'incontro con i ministri canadesi dell'Agricoltura e del Commercio internazionale, MacAulay e Carr. Al centro dell'agenda anche la sicurezza alimentare e le tecniche di coltivazione rispettose dell'ambiente. Un ricco programma di incontri per le imprese

Bologna – Destinazione Canada. La Food Valley sbarca oltreoceano per promuovere le proprie eccellenze enogastronomiche, rafforzare la tutela dei prodotti a indicazione geografica, consolidare le esportazioni.

Questi gli obiettivi della missione della Regione, guidata dall'assessore all'Agricoltura Simona Caselli, che si svolgerà dal 17 al 23 novembre nell'ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo, l'iniziativa dedicata al made in Italy promossa dal ministero degli Affari esteri. Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe di questa terza edizione della "diplomazia agroalimentare" emiliano-romagnola che segue quella di New York del 2016 e della Cina del 2017.

L'Emilia-Romagna si presente ai partner oltre oceano, con un sistema produttivo che vale oltre 20 miliardi di euro, leader in Europa con 44 prodotti Dop e Igp, che continua crescere in tutto il mondo: + 5,2% le esportazioni nei primi sei mesi del 2018, dopo un 2017 che aveva chiuso con il valore record di 6,2 miliardi di euro (+5,1% sul 2017). Tra i mercati che offrono le prospettive più interessanti vi è il Canada: + 5,7% il dato riferito ai primi sei mesi dell'anno; +14,3% a fine 2017 per un valore di oltre 106 milioni di euro.

"Dopo New York e la Cina- spiega l'assessore Simona Caselli- abbiamo scelto come destinazione delle nostre iniziative in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo il Canada, un mercato con interessanti possibilità di crescita. Questa missione rappresenta anche l'occasione per fare il punto sullo stato di applicazione del Ceta, a un anno dalla sua entrata in vigore in via provvisoria, in particolare per quanto riguarda l'agroalimentare, il secondo comparto produttivo in Emilia-Romagna. Un settore che crea reddito, sviluppo e occupazione e che vogliamo sostenere a fianco delle imprese nel mondo. Scambi commerciali, sicurezza alimentare, ma anche sviluppo delle tecniche di produzione più rispettose dell'ambiente i temi al centro della nostra agenda".

Il Ceta, l'accordo di libero scambio Ue-Canada sottoscritto nel 2017, oltre ad abolire la gran parte dei dazi doganali in diversi settori, introduce il riconoscimento e la tutela di diversi prodotti europei a indicazione geografica. Al momento sono dodici quelli emiliano-romagnoli. Sette le Dop: Aceto balsamico tradizionale Modena, Culatello di Zibello, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena, Provolone Valpadana. Cinque i prodotti Igp: Aceto balsamico Modena, Cotechino Modena, Mortadella Bologna, Pesca e Nettarina di Romagna, Zampone Modena.

Tra gli obiettivi della missione in Canada anche quello di verificare opportunità e criticità dell'accordo, con una particolare attenzione a quelle specialità agroalimentari dell'Emilia-Romagna ancora non riconosciute.

Gli incontri

L'export di vino sarà al centro di una serie di incontri con i Monopoli del Vino presenti in Canada a Toronto, Montreal e Vancouver, realtà governative che gestiscono la locale rete di vendita. Al centro degli incontri il programma di investimenti di Enoteca regionale che può contare per il biennio 2018-2019 su 1,4 milioni di euro.

Nel corso della missione l'assessore Caselli incontrerà alcuni esponenti delle massime Istituzioni canadesi: martedì 20 novembre a Ottawa i ministri dell'Agricoltura Lawrence MacAulay edel Commercio internazionale Jim Carr, il 21 novembre a Vancouver le istituzioni della British Columbia presso il Parlamento di Victoria.

Diversi i momenti dedicati alle imprese, per sostenere l'attività di internazionalizzazione in questo importante mercato. Primo appuntamento lunedì 19 novembre a Toronto con incontri tra operatori del settore food, ristoratori, giornalisti.

Incontro B2B anche a Montreal mercoledì 20 novembre e a Vancouver mercoledì 21 e giovedì 22. Tutte iniziative in collaborazione con le Camere di Commercio italiane in Canada, che saranno affiancate anche da momenti di degustazione e show cooking in collaborazione con Casa Artusi e Alma.

Tra le iniziative anche un incontro (sabato 17) sul tema dell'innovazione agroalimentare presso l'Università di Ryerson e un programma di degustazioni presso Loblaws, la catena di supermercati leader in Canada. /PF

Chi partecipa alla missione:

Grandi gruppi leader dell'agroalimentare italiano ed europeo, ma anche piccole realtà locali, espressione dell'eccellenza del saper fare emiliano-romagnolo. Sono undici le imprese che hanno aderito alla manifestazione di interesse della Regione per partecipare alla missione, in rappresentanza di tutto il territorio e dei principali comparti produttivi: l'Acetaia Compagnia del Montale (Sassuolo, Mo); il salumificio Fontana Ermes (Sala Baganza, Pr); Gia (Sant'Agostino, Fe) e Rizzoli Emanuelli (Parma), produttori di conserve alimentari; il Gruppo vitivinicolo Caviro (Faenza, Ra) e le cantine Celli (Bertinoro, FC); Mulino alimentare spa (Baganzola, Pr); la cooperativa agricola Naturitalia (Castenaso, Bo), specializzata nella produzione di Pere Igp e kiwi; Nerofermento, una start up ravennate specializzata nella produzione di Aglio nero di Voghiera; i salumifici Villani (Castelnuovo Rangone, Mo) e Rovagnati, una realtà lombarda, ma con stabilimenti anche in Emilia-Romagna.

Una partecipazione che va estesa anche al Gruppo Cremonini (Castelvetro, Mo) che nel 2017 ha aperto un proprio stabilimento per l'affettatura e la commercializzazione dei salumi emiliano-romagnoli a Toronto, stabilimento che sarà visitato durante la missione.

La missione, in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche italiane in Canada, Ice e le Camere di commercio all'estero, vede la partecipazione di Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna, Unioncamere regionale, Fondazione Casa Artusi, Chef to Chef, Alma scuola internazionale della cucina italiana, Fico Eataly World, Legacoop Emilia-Romagna, Cia Emilia-Romagna, Future food institute, Coop Italia Food, Clust-ER Agrifood.

Partecipano anche i Consorzi Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia, Salamini Italiani alla Cacciatora, Piadina Romagnola, Aceto Balsamico di Modena, Mortadella Bologna, Cotechino Modena

Giovedì, 15 Novembre 2018 15:51

La Martina debutta a Barilla Center

Lo storico brand legato al mondo del Polo ha aperto la sua prima boutique a Parma, proprio nel centro città a Barilla Center.

La Martina debutta nel Retail parmigiano con l'inaugurazione di un negozio monomarca nello storico centro Barilla Center. Il brand argentino di abbigliamento legato al mondo del polo, si presenta a tutti i parmigiani e gli amanti del brand con un'importante evoluzione dei propri codici estetici e comunicativi finalizzata a raggiungere uno dei target più ambiti oggi dai brand di moda: i millennials.
In occasione dell'inaugurazione ufficiale di sabato10 novembre, il marchio argentino ha tagliato il nastro insieme a diversi ospiti parmigiani, per l'occasione è stato organizzato un cocktail esclusivo con musica dal vivo.

Un'occasione irripetibile per gli amanti di Barilla Center che frequentano il centro anche per lo shopping. Nella boutique parmigiana, situata accanto al Bar San Biagio, è stato possibile conoscere e provare tutta la nuova collezione ed avvicinarsi realmente in modo tangibile al mondo del Polo e dell'equitazione.

All'evento ha partecipato come ospite, Pietro Sandei, cavaliere italiano di completo facente parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro dal 2011. Campione Italiano Assoluto nel 2017, ha ottenuto la medaglia di Bronzo a squadre nel FEI European Eventing Championship Strzegom 2017 e ha partecipato ai World Equestrian Games Tryon 2018, sia a titolo individuale che con il Team Italia.

Segue galleria immagini

 

 

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Si torna a parlare della cassa di espansione sul torrente Baganza in provincia di Parma. Una ipotesi alternativa alla cassa di espansione. le posizioni degli esponenti PSI.

Di Nicola Comparato Felino 15 novembre 2018 -
La cassa, la diga artificiale, l'ecomostro, un progetto costosissimo e di enorme impatto ambientale. Abbiamo già trattato questo argomento in un precedente articolo che potete rileggere cliccando a questo link http://www.gazzettadellemilia.it/economia/item/20523-in-merito-alla-cassa-d-espansione-sul-baganza-una-posizione-contraria.html  . Molti sono i pareri contrari su questo progetto e tra i cittadini della Val Baganza, in particolare i residenti di Casale di Felino, paese dove dovrebbe sorgere la cassa, molte sono le preoccupazioni per l'impatto ambientale dei lavori di costruzione e per il disagio che questi possono creare agli abitanti del luogo.

Anche da molti cittadini di Colorno la cassa di espansione sul Baganza non è vista di buon occhio. Si cerca una strada alternativa alla cassa, un progetto meno costoso e meno impattante.

Una valida opzione potrebbe essere quella proposta da Stefano Orlandini, professore ordinario di costruzioni idrauliche all'Università di Modena e Reggio Emilia. La sua idea, commissionata dall'Unione Parmense Industriali in seguito ad una valutazione delle associazioni agricole, consiste nel creare un serbatoio, sbarrando la valle con una diga ad Armorano, sopra Calestano. Così facendo, il territorio potrebbe trarne molti benefici, evitando molti disagi e portando guadagni di vario genere, anche di tipo turistico. Ma sentiamo il parere dei socialisti che da molto tempo seguono l'evolversi della situazione.

Cristiano Manuele Segretario Provinciale del PSI Federazione di Parma: "Non portare a termine opere infrastrutturali è uno sperpero di denaro pubblico che il nostro Paese non può più permettersi, il nostro Paese non può permettersi di pagare sanzioni per opere incompiute e non usufruire dei vantaggi legati all'utilizzo pubblico. Le soluzioni per risolvere i problemi del Baganza possono essere diverse, il patto di fiume, già auspicato dalla Segreteria del Psi e siglato dai Comuni della Val Baganza pochi mesi orsono, è un buon viatico ma non deve restare un bel progetto su carta intestata!"

Manuel Magnani Consigliere Comunale PSI Collecchio e Consigliere Unione Pedemontana Parmense: "I socialisti della Pedemontana parmense rilevano con soddisfazione gli studi compiuti dal professor Orlandini, professore ordinario di Costruzioni idrauliche dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Il progetto illustrato dal professor Orlandini permetterebbe, oltre che a mettere al sicuro Parma e i paesi a valle quali Colorno, anche di proteggere il medio corso del Baganza e quindi i paesi e i territori di Calestano, Felino, Sala Baganza e Collecchio; di produrre inoltre energia completamente rinnovabile, garantisce inoltre un importante riserva di acqua assai utile per le necessità dell'agricoltura a valle in particolare per la coltivazione del pomodoro, può generare un importante richiamo turistico con possibilità di portare lavoro nelle terre di montagna. Tutti coloro che difendevano il mastodontico e assai invasivo progetto promosso dalla Regione Emilia Romagna dicevano "lasciate parlare gli ingegneri!" a screditare le nostre convinzioni di liberi cittadini. Ebbene, ora che un professore univesitario ha parlato cosa hanno da dire costoro? Chiediamo quindi che si vada verso una revisione del progetto, il progetto della cassa di espansione cosi come pensato avrà forti impatti nella zona di costruzione con sbarramenti fuori terra alti fino a 16 metri equivalenti ad un palazzo di 4 – 5 piani, lavori che si protrarranno, salvo imprevisti, per almeno 5 anni con pesanti ripercussioni ambientali per il traffico di camion generato."

Paola Biacchi Capogruppo PSI a Colorno: "Pur rispettando le preoccupazioni degli amministratori di Collecchio, Sala e Felino, mi auguro che non ci siano rallentamenti ulteriori nell'iter relativo alla realizzazione della cassa di espansione del Baganza. Potrà infatti laminare ben 4,7 milioni di metri cubi di acqua ed eleverà il grado di sicurezza dei centri urbani di Parma e di Colorno anche a fronte di una piena eccezionale. Sono consapevole che servono anche monitoraggi continui e ulteriori lavori anche nel territorio colornese. Gli amministratori comunali socialisti per questo tengono sempre alta l'attenzione sul problema idraulico e hanno organizzato o condotto diversi incontri con Aipo e Bonifica per portare le nostre preoccupazioni e sollecitare risposte."

Dottoressa Rosina Trombi socialista ed ex vicesindaco di Felino: "Il PSI di Pedemontana ha espresso la sua posizione in un ordine del giorno posto al Consiglio dell'Unione da Manuel Magnani , consigliere del PSI a Collecchio ... in sostanza a tutti sta a cuore la tutela di Parma e Colorno ma nello stesso tempo vorremmo la tutela delle popolazioni a monte della cassa .... Quando nel 2011 si è votato il protocollo tra i vari comuni interessati non vi era l'ipotesi di un'opera così mastodontica, impattante sull'ambiente e sull'abitato a monte.... Nel progetto presentato nel marzo 2017 a Felino si è constatato il costo esorbitante ma non sono state previste tutele lungo tutto l'asse che con l'alluvione dell'ottobre 2014 si sono rese evidentemente necessarie per la tutela del territorio e delle industrie di Felino, Sala Baganza, Calestano e Collecchio.... La preoccupazione a Felino è inoltre legata alla gestione della cantieristica e realizzazione dell'opera relativamente ai disagi alla viabilità e all'ambiente dove sorge l'abitato di Casale.... Speriamo che la recente costituzione del Patto di fiume possa prendere in considerazione e rispondere alle preoccupazioni di cui sopra."

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L'Autorità di Bacino del Fiume Po: "Spazio alle istanze dei cittadini e portatori di interesse su criticità e valori". Una settimana di incontri itineranti per la provincia a Felino, Langhirano, Parma e Mezzani

Parma, 14 Novembre 2018 – Il Contratto di Fiume Parma-Baganza giunge alla fase di elaborazione decisiva e si apre alle valutazioni nel merito del territorio, delle associazioni, dei privati cittadini e di tutti quei soggetti che non hanno competenze amministrative, ma che possono contribuire in modo rilevante ad arricchire la stesura di un piano di azione che valorizzi le potenzialità e soprattutto possa mitigare le criticità in particolare quelle derivanti dal dissesto idrogeologico e alluvionale.

Nei prossimi giorni, dopo la conclusione delle attività di condivisione progettuale – svolta in questi mesi dallo staff tecnico dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume PO (Ministero dell'Ambiente) con i Comuni parmensi delle due vallate e con gli altri Enti competenti sulle aree considerate - prenderà il via l'ascolto di tutti coloro che, in maniera costruttiva, porteranno un contributo di idee, iniziative utili, in grado di ampliare e migliorare le strategie e gli obiettivi istituzionali individuati per il Contratto di Fiume Parma-Baganza.

Così, al fine di promuovere l'avvio della partecipazione pubblica all'interno del processo 'Verso il Contratto di fiume Parma-Baganza', l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po - che crede nell'utilizzo dello strumento Contratto - ritiene fondamentale ed imprescindibile il contributo che potrà essere offerto dalla partecipazione qualificata della società civile ed economica alle scelte che stanno avvicinando all'intesa progettuale definitiva. Come riportato nel Documento di Intenti, presentato il 9 luglio scorso nella sede della Provincia di Parma, per questa fase di partecipazione pubblica saranno previsti alcuni incontri sul territorio, quattro nella fattispecie, che riguarderanno i seguenti ambiti: Val Parma, Val Baganza, da Parma a confluenza Po e Comune di Parma.

Gli incontri vivranno di tre momenti distinti: 1) Presentazione del Contratto e del lavoro svolto fino ad ora. 2) Ascolto delle opinioni e delle informazioni con cui arricchire ed integrare il patrimonio informativo del progetto; 3) Sintesi dell'incontro e condivisione degli esiti. Tra i vari soggetti segnaliamo che potranno partecipare alle sedute tutti i potenziali portatori d'interesse, includendo professionisti, associazioni culturali e/o ambientali, rappresentanti di categoria e i cittadini tutti.

Per ulteriori informazioni sulle diverse tematiche territoriali che caratterizzano il Contratto di Fiume Parma-Baganza è attivo e consultabile il sito www. http://www.parmabaganza.it  .

Ecco il calendario degli appuntamenti sul territorio del Contratto di Fiume:

1. Lunedì 19 novembre ore 18 Felino presso Archivio comunale Via Donella Rossi, 1 – Ambito Val Baganza;
2. Martedì 20 novembre ore 18,30 Langhirano presso Centro Culturale Bizzi Via Battisti, 20 – Ambito Val Parma;
3. Mercoledì 21 novembre ore 21 Parma presso Officina Arti Audiovisive (vicino Cinema Edison) – Via Mafalda di Savoia 17/1 – Ambito Urbano;
4. Venerdì 23 novembre ore 18 Mezzano Inferiore presso Sala Civica Don Bernini Via Martiri della Libertà – Ambito Parma-confluenza Fiume Po.

Cos'è il Contratto di Fiume? E' uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata. E' il mezzo idoneo a definire un impegno condiviso da parte dei diversi soggetti pubblici e privati, che si sviluppa attraverso un processo partecipato finalizzato alla condivisione di un programma operativo teso a:
1) MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO;
2) MIGLIORARE LA QUALITA' ED IL BILANCIO DELLA RISORSA IDRICA;
3) RIQUALIFICARE E TUTELARE L'AMBIENTE ED IL PAESAGGIO;
4) VALORIZZARE IL TERRITORIO MIGLIORANDONE ACCESSIBILITA' E FRUIBILITA';
5) RIGENERARE LA COMPONENTE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO COMPRESO NEL BACINO IDROGRAFICO;
6) INFORMARE E COINVOLGERE I CITTADINI NEL PROCESSO DECISIONALE.

 

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Mercoledì, 14 Novembre 2018 16:24

40 milioni di buone notizie per Piacenza

Piacenza, 14 novembre 2018 - Premiato il lavoro dei tecnici progettisti del Consorzio di Bonifica di Piacenza che dopo mesi di lavoro hanno visto finanziati progetti per 40 milioni di euro sul territorio di Piacenza.

Sono ingegneri, geologi e un architetto che con motivazione e determinazione hanno progettato nuove infrastrutture e una serie di manutenzioni all'esistente.
A complimentarsi con lo staff è prima di tutti il Presidente Fausto Zermani: "Un plauso ai tecnici che con competenza e passione hanno reso Piacenza un'eccellenza e un modello da esportare e di cui essere fieri" continua: "come Consorzio, abbiamo presentato dei progetti di qualità dando il via ad una nuova fase di pianificazione infrastrutturale per il territorio".

I progetti finanziati sono:
- la realizzazione di una condotta di 20 km che da Castell'Arquato, passante in sinistra Arda fino a Fiorenzuola, giunge ad Alseno parallelamente alla ferrovia (progetto finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali tramite il Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020).
- La realizzazione di 5 laghi irrigui con una capacità tra 100mila e 250mila metri cubi situati a: Caolzio in comune di Castell'Arquato, Fabbiano e Sito Nuovo a Bilegno in comune di Borgonovo e Molinazzo e Moronasco in comune di Alseno (progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna tramite il Programma di Sviluppo Rurale Regionale 2014-2020).
- La ristrutturazione funzionale della traversa di Mirafiori in comune di Rivergaro: gli interventi riguardano la ristrutturazione della tratta crollata a seguito dell'alluvione del 2009, il recupero conservativo delle parti rimaste integre, la messa in sicurezza della struttura nel suo complesso e la realizzazione di un sistema di telecontrollo (progetto finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Piano invasi).
- Il recupero di volume di invaso della Diga di Mignano (Vernasca) pari a 300mila metri cubi tramite la rimozione di materiale ghiaioso e limoso (progetto finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Piano invasi).
- La manutenzione straordinaria degli scarichi di fondo e mezzofondo della Diga di Mignano in comune di Vernasca (progetto finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020)
- La manutenzione straordinaria alla Diga del Molato (Nibbiano in comune di Alta Val Tidone) con il rifacimento di parte del rivestimento dello sbarramento, l'adeguamento sismico della palazzina di guardia, la manutenzione straordinaria dell'impianto di illuminazione, la manutenzione straordinaria degli scarichi di fondo e mezzofondo e l'aggiornamento del sistema di telecontrollo.

Le ultime due manutenzioni straordinarie alla diga del Molato e di Mignano sono in fase progettuale mentre tutti gli altri progetti sono cantierabili e in fase di avvio.

La Provincia di Reggio Emilia ha emesso anche quest'anno un'ordinanza che prescrive, a partire dal 15 novembre e fino al 15 aprile prossimo, l'obbligo essere muniti di pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio o di avere a bordo sistemi antisdrucciolevoli.

Rispetto al passato, tale obbligo è stato esteso a tutti i veicoli su alcuni tratti stradali e precisamente:
la Sp 513R di Val D'Enza, dalla rotatoria con via di Vittorio in comune di San Polo al centro abitato di Castelnovo Monti;
la Sp 103 Teleferica-Selvanizza, dall'incrocio con la Sp 15 a Ponte Enza;
la Sp 102 Ramiseto-Lago Calamone, dall'incrocio con la Sp 15 a fine strada;
la Sp 99 Case Bagatti-Febbio-Peschiera, dall'incrocio con la Sp 9 (piste Rescadore) fino a Peschiera di Febbio;
la Sp 58 Passo Cerreto-Lago, dall'incrocio con la Statale 63 all'inizio del centro abitato di Cerreto Laghi;
la Sp 18 Busana-Ligonchio-Passo Pradarena, dall'incrocio con la Sp 91 a Ponte Rossendola fino al Passo Pradarena.

L'obbligo riguarda invece solamente i mezzi pesanti (con massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate) sui seguenti tratti di Strade provinciali:
la Sp 37 Albinea-Pratissolo-Chiozza, dal centro abitato di Albinea alla rotatoria di Pratissolo di Scandiano;
la Sp 7 Pratissolo-Felina, dalla rotatoria di Pratissolo di Scandiano al centro abitato di Viano;
la Sp 486R di Montefiorino, dalla rotatoria in località Tressano di Castellarano fino al ponte sul torrente Dolo;
la Variante di Puianello nel tratto tra la rotatoria con la Sp 21 e quella con la Statale 63;
la Sp 63 Albinea-Casina, dal centro abitato di Albinea fino all'incrocio per Viano.

Il provvedimento mira a evitare che i mezzi in difficoltà a causa di condizioni avverse possano bloccare la circolazione rendendo anche difficoltoso, se non impossibile, lo svolgimento dei servizi di emergenza, pubblica utilità e sgombero neve. L'obbligo avrà validità anche oltre il periodo previsto, in concomitanza con il verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze si ricorda che è possibile consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE, il sito www.provincia.re.it  o il portale infoneve.provincia.re.it 

Stazionario il burro e anche le creme. In risalita i prezzi del latte spot. Grana Padano DOP e Parmigiano Reggiano proseguono il trend positivo su tutti i fronti.

di Virgilio Parma 13 novembre 2018 -

LATTE SPOT Latte spot sempre più su. Il latte crudo spot nazionale si è collocato tra 45,36-46,91 €/100 litri di latte. Riprende a crescere anche il latte intero pastorizzato estero Germania. Il prezzo si conferma quindi tra 43,82-44,85€/100 litri di latte. gran rimbalzo (+3,8%) del prezzo dello scremato spot estero che si colloca nella forbice tra 20,70-21,74€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Ancora stabile il burro. Stabile anche la crema a uso alimentare così come la panna di centrifuga quotata a Verona. Finalmente si è arrestata la caduta del prezzo del burro zangolato da creme fresche di Parma.

Borsa di Milano 12 novembre 2018:
BURRO CEE: 4,35 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,60 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,75 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,55 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,30 €/Kg. (=)
MARGARINA ottobre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 12 novembre 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30-2,45€/Kg. (=)

Borsa di Parma 9 novembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,15 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 6 novembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,15 - 2,15 €/kg.

GRANA PADANO 12/11/2018 - Continua a segnare positivo la stagione del Grana Padano DOP (+ 5 cent)., compreso il fresco fuori sale.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,80 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,25 - 7,50 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,60 - 8,0 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,60-5,75€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 09/11/2018 Torna a salite il Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,95-10,10 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,35-10,50 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 11,15 - 11,65 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,90 - 12,45 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,90 - 13,35 €/Kg. (+)

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Cassazione Civile: il gestore dell'autostrada deve risarcire i residenti degli immobili confinanti l'inquinamento acustico se non realizza la barriera antirumore. Per i residenti è legittimo agire innanzi al giudice civile e non al tribunale amministrativo

Chi vive vicino ad un'autostrada e subisce pregiudizi conseguenti alle permanenti e a dir poco fastidiose immissioni rumorose rivenienti dal traffico veicolare, potrà tirare un sospiro di sollievo dopo l'importante sentenza 28893/18, pubblicata in data odierna dalla Corte di Cassazione. I giudici della seconda sezione civile, infatti, tra gli altri principi espressi nella decisione, ne hanno statuito uno che è da ritenersi molto significativo e che per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", costituirà un precedente favorevole per tutti coloro che si trovano in analoghe situazioni senza che il gestore dell'autostrada confinante abbia sinora mosso un dito per migliorare le condizioni di vita di chi ha la sfortuna di risiedere a due passi dall'arteria di sua competenza.

Per i giudici di legittimità l'ente autostradale deve risarcire i proprietari degli appartamenti vicino al tratto incriminato per i danni da inquinamento acustico se non realizza un'apposita barriera antirumore. Nella fattispecie, i giudici di Piazza Cavour hanno rigettato il ricorso di una S.p.A. che gestisce un tratto autostradale, ed hanno confermato la condanna emessa dalla Corte d'Appello di Torino, all'obbligo di costruire una barriera antirumore di 400 metri e alta 6 in favore di una coppia proprietaria di un fabbricato adibito ad abitazione per le immissioni rumorose.

La Suprema Corte ha, quindi, respinto il ricorso dell'ente, specificando che la Corte di merito ha ritenuto correttamente che in primo luogo è legittimo agire innanzi al giudice civile. Peraltro, «l'inquadramento normativo individuato dal tribunale nell'azione risarcitoria extracontrattuale (articoli 2043 e 844 Cc) fosse giuridicamente ineccepibile, in quanto il dpr 142/04 non è suscettibile di elidere la valenza precettiva dell'articolo 2043 Cc e della tutela del diritto di proprietà prevista dall'articolo 844 Cc».

D'altronde - specificano gli ermellini - in tema di immissioni acustiche, «la differenziazione tra tutela civilistica e tutela amministrativa mantiene la sua attualità anche a seguito dell'entrata in vigore dell'articolo 6 ter del decreto legge 208/08, convertito con modificazioni in legge 13/2009, al quale anche non può aprioristicamente attribuirsi una portata derogatoria e limitativa dell'articolo 844 Cc, con l'effetto di escludere l'accertamento in concreto del superamento del limite della normale tollerabilità, dovendo comunque ritenersi prevalente il soddisfacimento dell'interesse a una normale qualità della vita rispetto alle esigenze della produzione».

(12 novembre 2018)

Martedì, 13 Novembre 2018 09:57

Noceto - sfida all'ultimo "Gnocco"

San Martino - Le tradizioni rispolverate per celebrare la giornata dedicata al Santo patrono di Noceto.

di Virgilio Noceto 11 novembre 2018 - EIM
Fresco della De.C.O., gli "Gnocchi di San Martino" è una produzione culinaria tradizionale del borgo parmense di Noceto.
Ed è proprio all'ombra della splendida Rocca di San Vitale, conosciuta anche come Castello della Musica in quanto ospita il Museo e la Scuola di Liuteria, che si sono date battaglia un manipolo di cuoche e cuochi certi di accaparrarsi il primo premio della prima edizione della disfida culinaria.

Come tutte le gare serie anche questa prevede un regolamento e una giuria imparziale. Il regolamento recita che ogni partecipante portasse il proprio materiale e i propri ingredienti (nel rispetto della De.C.O. ovviamente) e una volta lavorato l'impasto e preparati gli gnocchi, questi sonos tati consegnati al cuoco del gruppo "Stirpe Pellerossa" per la cottura.

Alla giuria, composta dai membri della commissione DE.Co, sono stati poi serviti gli gnocchi di ciascuna rezdora, identificati con solo un anonimo numero progressivo, per la valutazione.
Alla "disfida del Gnocco" si sono date battaglia sei valorosissime rèzdore e due rézdoroni: Candiani Silvia, Malvezzi Loredana, Tosi Roberta, Musiari Luisa, Bellini Pierluigi, Provini Luigina, Parenti Elisa e Nicola Verderi.

Alla fine, dopo il conteggio delle schede della commissione giudicante, sul podio sono salite tutte donne: Tosi Roberta (3 posto), Provini Luigina (2 posto) e Candiani Silvia ha svettato al 1 posto nell'edizione inaugurale.

Un anno di tempo per lanciare la sfida al podio 2019 e per aggiudicarsi il titolo di "Migliori Gnocchi di San Martino", il primo prodotto di Noceto a fregiarsi della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine).

Per l'edizione inaugurale della gara culinaria di Noceto i premi, realizzati a mano, consistevano in un piedistallo di metallo (ognuno di diametro diverso con inciso la posizione di classifica) sormontati da un'asta che sorreggere un mattarello di legno, simbolo delle nostre cucine e "arma impropria" tanto temuta dai mariti.

Complimenti quindi a tutti, ai partecipanti, ai volontari che hanno assistito e monitorato la gara e ai giudici che hanno avuto l'ingrato compito di stilare una classifica.

Buona la prima e ora avanti con i preparativi per le seconda edizione!

 

(Segue galleria immagini)

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(Commissione giudicante)

 

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(i Premi)

 

 

Martedì, 13 Novembre 2018 07:51

Aziende che vanno all'estero: la Russia

Nonostante la battuta d'arresto del secondo semestre di quest'anno, la Russia continua ad essere uno dei partner di maggior interesse per l'industria emiliana. L'export verso questa Nazione è infatti ancora molto forte e traina le esportazioni su scala generale della Regione, che si attesta come seconda in Italia per il fatturato in positivo con la Russia.

Quali i settori merceologici di maggior successo
Quando si parla di export dall'Emilia Romagna verso la Russia si tende sempre a pensare che si tratti di una questione a quali totale appannaggio dell'industria alimentare. Seppur buona parte dei prodotti regionali siano particolarmente apprezzati ed inviati in tutto il mondo, Russia completa, in realtà il bilancio positivo della nostra Regione in questo caso riguarda altri ambiti. Stiamo infatti parlando soprattutto di macchinari e apparecchiature per l'industria, di prodotti tessili, di articoli in gomma e di prodotti chimici. Si parla in questi settori in un 2017 particolarmente positivo, con il 2018 che mostra qualche assestamento, pur restando un anno decisamente positivo per tutti gli ambiti sopra citati.

Lavorare con l'Italia
Se qualche anno fa alcune aziende italiane hanno deciso di spostare la produzione direttamente in Russia, o anche in altre Nazioni dell'est europeo, oggi il trend sembra assai diverso. Si parla infatti di esportare il Made in Italy, ma anche di lavorare con l'Italia; sono infatti numerose ad oggi le collaborazioni emiliane con aziende russe, per le quali si predispongono intere catene di montaggio o impianti produttivi di vario genere. Questa visione permette non solo di esportare materiale nell'immediato, ma anche di dare vita ad importanti collaborazioni, nate per durare nel tempo. Il mercato russo per altro è ampio e variegato, è sicuramente molto interessante per l'industria manifatturiera italiana, e nello specifico per quella italiana.

Registrare un marchio in Russia
Le aziende che già oggi esportano su base regolare verso questo Paese potrebbero anche essere interessate a registrare un marchio in Russia. Per tutelare i vantaggi di chi produce qualcosa di originale è infatti importante registrare il marchio, a livello internazionale o solamente in Russia. Visto che la Russia ha aderito al trattato di Madrid se i prodotti che esportiamo, o il marchio aziendale, ha già una registrazione a livello nazionale, questa ha validità contro le contraffazioni anche in Russia. Se invece non si possiede alcun tipo di registrazione ci si può attivare per ottenerla anche solo in Russia, soprattutto se si tratta dell'unico Paese verso cui si intende esportare. Questa opzione è più veloce e rapida, interessante soprattutto se si stanno già avendo dei rapporti commerciali con aziende russe o se si intende prendere parte ad una fiera o un evento in quel Paese.

Il trend per il futuro
Non è ad oggi possibile fare previsioni su quali saranno le richieste delle Russia nei prossimi anni. L'unica certezza che si ha è quella che ai Russi piacciono i prodotti emiliani, conviene quindi affacciarsi a questo mercato se si hanno velleità di export. In particolare i prodotti che stanno avendo più successo nel 2018 sono i macchinari per l'industria, le calzature, i medicinali e i prodotti chimici in senso lato, comprese le materie prime.

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Un San Martino speciale si è vissuto a Noceto. Molte le novità introdotte dall'amministrazione, molte le attrazioni che hanno arricchito la festa ma la chicca è stata la presenza, elegante e cordiale, del Ministro all'Agricoltura e Turismo Gian Marco Centinaio.

di Virgilio 11 novembre 2018 - La nebbia e qualche qualche goccia di pioggia hanno fatto da cornice alla festa di San Martino di Noceto. Sin dalle prime ore del mattino il centro storico è stato invaso dal pubblico e dai nocetani che sembra abbiano riscoperto il piacere della "Piazza".

Sarà la tradizione di San Martino, saranno state le novità introdotte dall'amministrazione comunale, sarà per la presenza del Ministro all'agricoltura e turismo Gian Marco Centinaio, sarà per la prima Gara degli Gnocchi di San Martino che si sono fregiati della De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine), sarà per gli animali, vacche e vitelli, che come sempre generano una forte attrattività, sarà per l'organizzazione di Coldiretti e i suoi stand di "Campagna Amica", sarà per la gara di tractor pulling per bambini, o forse sarà per l'equilibrato mix di tutti quegli elementi che hanno consentito a chiunque di "sentirsi a casa" e parte di una comunità in festa.

Quindi non solo una festa dell'agricoltura ma una festa della comunità che affonda le proprie radici nell'agricoltura e l'agricoltura, come il resto dell'ambiente, intende onorare e rispettare.
A dimostrazione della diffusa atmosfera di festa, quasi d'altri tempi, mi aiuta  il post di una giovane volontaria che ha partecipato attivamente all'organizzazione dell'evento e che si sente orgogliosa di aver contribuito a tanto successo. Gioia infatti scrive: "Avrei voluto fare tante foto oggi, immortalare ogni singolo momento, ma è stato IMPOSSIBILE. I bambini che sporchi fino al collo preparavano i loro gnocchi e poi, una volta cotti, se li gustavano tutti soddisfatti; i genitori che insegnavano ai propri figli ad accarezzare una mucca; il barbiere, il fruttivendolo, il macellaio, il geometra, l'impiegata, la casalinga a parlare della "loro Noceto"; il ventenne con il quarantenne e il settantenne sulla stessa panca a ridere di non si sa cosa. Eppure no, dalle 9 non c'è stato un attimo: bisognava pelare le patate, preparare l'impasto, friggere il salame, cucinare gli gnocchi e prepararne quantità di sugo per non so quante centinaia di persone. Avrei voluto fotografare gli anziani che tra un Lambrusco e l'altro ricordavano come era il "loro San Martino". Avrei voluto fotografare quello che una realtà di città, non sa nemmeno lontanamente da dove si parta. E con l'unica foto che ho, buon San Martino, e che benedica tutti i Nocetani!"

Un bellissimo esempio di quello che si dovrebbe recuperare in ogni villaggio o quartiere: la socializzazione e lo scambio. Scambio non solo di merci ma anche di esperienze, di tempo e di emozioni.
Questo Noceto è riuscito a trasmettere nella giornata di San Martino e, senza averlo preconfezionato, ha sicuramente lasciato un ricordo positivo nel neo Ministro all'agricoltura e turismo.
In tutta risposta il Ministro non si è sottratto a nessuno, si è intrattenuto con tutti, regalando sorrisi, ascoltando con attenzione le storie di tutti con semplicità, rispetto e educazione.

(Galleria immagini di Francesca Bocchia e Lamberto Colla)

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Intensa domenica di San Martino in terra parmigiana per il neo Ministro dell'agricoltura e turismo Gian Marco Centinaio. Dal convegno di Confcooperative Parma alla Fiera di San Martino di Noceto, la full immersion del Ministro in terra parmense.

di Virgilio Domenica 11 Novembre 2018 - "Sto girando il territorio per ascoltare e trarre degli spunti di riflessione". Così si presenta al pubblico di cooperatori, riuniti nella sala convegni di Colser Domus di Parma, su invito di Confcooperative Parma, per discutere su "La cooperazione nella valorizzazione e sostenibilità del sistema agroalimentare", il Ministro Gian Marco Centinaio.

L'Auditorium "Colser" era gremito in ogni ordine e posto e il pubblico era quello delle grandi occasioni.
A Andrea Bonati (presidente di Confcooperative Parma) e Cristina Bazzini (presidente di Colser Domus) il compito di fare gli onori di casa alle innumerevoli personalità presenti, dal direttore UPI Cesare Azzali, al Consigliere Regionale e Vice Presidente della Assemblea Regionale Fabio Rainieri, al neo eletto presidente della Provincia Diego Rossi, alla Parlamentare Onorevole Laura Cavandoli, la Consigliera regionale Barbara Lori e l'Assessore Regionale all'agricoltura Simona Caselli.

"La parola filiera è importantissima, ha proseguito il Ministro, per raggiungere gli obiettivi". La filiera e la cooperazione "non lascia indietro nessuno" ha rimarcato Centinaio prima di elencare le priorità del Governo e "l'esempio di San Martino, che dona metà del mantello all'infreddolito mendicante, è un paragone azzeccato per la cooperazione e il principio della filiera".

Dopo i saluti di rito del presidente Andrea Bonati e di Diego Rossi, il professor Gabriele Canali ha richiamato alcuni elementi che sarebbero stati utili e di sostegno alle successive relazioni.

Per primo, ha ricordato l'accademico, la profonda trasformazione che ha coinvolto l'agroalimentare e l'agricoltura in particolare. Non è più sufficiente esser "Bravi agricoltori, ha sottolineato Canali, ma occorre essere dei bravi imprenditori agricoli".
Un secondo elemento di riflessione proposto ha riguardato le filiere e le forme associative. Per emergere le imprese devono massimizzare la qualità e operare sia in filiera ma anche in "orizzontale" per poter competere in ogni angolo del mondo.
Infine, "l'agricoltura non produce solo prodotti agricoli ma può produrre Servizi vitali per il Paese".

"Le politiche, conclude Gabriele Canali, dovrebbero guardare in modo lungimirante e favorire la crescita di imprese e del lavoro. Non sono per una decrescita felice, bensì per una crescita sostenibile."

E' stata la volta quindi di Simona Pigoni, direttrice di OCQ, che ha spaziato sulle certificazioni di qualità prima di lasciare il posto a Ilenia Rosi, presidente di Parma di Fedagripesca la quale, in una appassionata relazione, ha esposto al Ministro le innumerevoli necessità e problematiche che il sistema agroalimentare deve affrontare quotidianamente (vedi relazione allegata). Dai rapporti con l'Unione Europea, alla semplificazione burocratica, dall'accesso al credito, alla sostenibilità e al problema dell'adeguamento alle norme ambientali, dai problemi imminenti connessi al Parmigiano Reggiano ovvero alla necessità di sostenere l'ampliamento dei mercati esteri e dare continuità ai piani produttivi, ma anche ai problemi infrastrutturali come ad esempio i tre ponti sul PO dei quali uno chiuso al traffico e altri due a senso alternato e la ferrovia spesso rallentata.

Non un elenco della spesa, come ha successivamente sottolineato il Presidente Maurizio Gardini, ma spunti per una collaborazione stretta "tra Organizzazioni di rappresentanza" portatrici di interessi delle imprese e non di solo potere. "Siamo, prosegue Gardini, per un rapporto di collaborazione con quelli che hanno a cuore il bene del Paese. Bisogna guardare avanti e ai giovani".

A completare il "non elenco" delle necessità agricole ci ha pensato Gian Paolo Emanueli, coordinatore del settore forestale di Fedagripesca (vedi relazione allegata), che ha rammentato della difficoltà di fare impresa in montagna e dei cambiamenti climatici che ancora non hanno avuto risposta corretta per l'introduzione di adeguate azioni di prevenzione. Un problema ormai insostenibile è legato agli animali selvatici "verso i quali c'è maggiore attenzione che verso l'uomo" e il continuo aumentare del bosco che è un segnale inquietante di riduzione del presidio umano in un territorio molto fragile.
Cesare Azzali, direttore dell'Unione Industriali di Parma, ha invece sottolineato la forte integrazione tra i comparti agricolo e industriale che "anche se con momenti di confronto forti, ha dato dei buoni risultati", offrendo quindi una testimonianza di un percorso comune positivo.

Per Simona Caselli, Assessora regionale all'agricoltura, "la nostra è un'agricoltura che punta sulla qualità e per di più oggi siamo in una provincia che ha il più alto PIL nazionale derivante da DOP e che da molto tempo ha puntato sulle filiere." L'Assessora rammenta al pubblico in sala che l'Emilia Romagna ha una grande responsabilità nei confronti del settore in forza dei 6 miliardi di euro di export (15% del nazionale). La Caselli ha quindi chiesto al Ministro un sostegno e un appoggio affinché i fondi europei non utilizzati dalle altre regioni possano essere utilizzati dalle Regioni più virtuose come l'Emilia Romagna. "Non possiamo pensare di restituire dei fondi all'Unione Europea" ha chiosato l'Assessora Regionale, informando del rischio che la riforma della PAC potrà far perdere alla Regione ben 300 milioni di euro che sarebbero invece utili da destinare ai PSR.

Le conclusioni sono state demandate al Ministro Gian Marco Centinaio il quale, nel ribadire la eccellente collaborazione instaurata con Simona Caselli, ha illustrato le priorità del suo dicastero così riassumibili:
- tutela delle eccellenze e "guerra all'Italian Sounding";
- promozione estera. Soprattutto è necessario un coordinamento comune nazionale. "meglio accogliere i buyer sul territorio" facendo gustare compiutamente i nostri prodotti piuttosto che organizzare innumerevoli viaggi all'estero con sempre diversi interlocutori, dai sindaci alle province, alle camere di commercio "Basta con i vari Pippo Pluto, Paperino, Qui, Quo e Qua..."
- Semplificazione e burocrazia. Non è facile ma, informa Centinaio, "stiamo costituendo una task force tra Regioni e Governo per abbattere le burocrazie nazionali e dell'Unione Europea"
- Sul Parmigiano Reggiano il Ministro si è detto disposto a aprire da subito un tavolo per sciogliere le problematiche esposte dagli esponenti di confcooperative;
- infine sulla PAC ha sottolineato di avere esposto a Bruxelles che questa PAC non è gradita e si è dichiarato d'accordo sulla necessità di ridistribuzione dei fondi.
- L'ultima parte dell'intervento è stato dedicato al tema della etichettatura, delle nuove tecnologie e della volontà di spingere a una sempre più forte collaborazione tra Università e Agricoltura. Da ultimo il tema dei giovani verso i quali sono stati messi a disposizione 70 milioni per il subentro generazionale e la costituzione di nuove imprese.

(segue galleria immagini)

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Editoriale: - Maltempo e Prevenzione. Poteva essere una strage epocale - Lattiero caseari. Torna a salire il Parmigiano Reggiano. - Cereali e dintorni. Mercati piatti anche a seguito dell'USDA. - Nicola Bertinelli nell'Olimpo Coldiretti. - EIMA la fiera delle novità

SOMMARIO Anno 17 - n° 45 11 novembre 2018
1.1 editoriale
Maltempo e Prevenzione. Poteva essere una strage epocale.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Torna a salire il Parmigiano Reggiano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Che conseguenza dalle elezioni di medio termine?
3.1 BIS - cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati piatti anche a seguito dell'USDA.
5.1 eventi parma Il Ministro dell'agricoltura On. Gian Marco Centinaio partecipa ad un convegno organizzato da Confcooperative Fedagripesca Parma
5.2 Merano wine festival Presentati a Eataly Milano Smeraldo il programma e le novità della 27^ edizione di Merano WineFestival.
6.2 Coldiretti nomine Nicola Bertinelli nell'Olimpo Coldiretti. Eletto vice presidente in affiancamento a Ettore Prandini, nuovo presidente nazionale.
7.1 eima bologna EIMA la fiera delle novità
7.2 EIMA Bologna MyKUHN: il nuovo portale online al servizio degli imprenditori agricoli lanciato a EIMA 2018.
9.1 ambiente inquinamento mare Nuovo allarme ambientale. Mare del Nord, collisione tra navi.
9.2 crisi ferrarini Ferrarini, si va verso la vendita?
10.1 imprese e partnership Partnership di eccellenza tra il CAE e la multinazionale John Deere
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 11 Novembre 2018 06:24

Termini della Pace Fiscale

Il Direttore dell'Agenzia delle entrate, d'intesa con il Direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, ha pubblicato il provvedimento prot. n. 298724/2018 per i chiarimenti del decreto c.d. Pace Fiscale.

di Mario Vacca Parma 11 novembre 2018 - Il provvedimento che segue precisazioni già intervenute si concentra sul corretto calcolo dei termini ed evidenzia che la definizione agevolata degli avvisi di accertamento, degli avvisi di rettifica e di liquidazione e degli atti di recupero si perfeziona con il versamento degli importi dovuti in unica soluzione o della prima rata entro il termine del novembre 2018 o, se più ampio, entro il termine utile per la proposizione del ricorso previsto dall'articolo 15, comma 1, D.Lgs. 218/1997, ovvero assume rilevanza la sospensione derivante da:

 eventuali istanze di adesione ai sensi dell'articolo 6, comma 2, D.Lgs. 218/1997.

 da eventuali istanze per lo scomputo delle perdite di cui agli articoli 42, comma 4, e 40-bis, comma 3, D.P.R. 600/1973, e articoli 7, comma 1-ter, e 9-bis, comma 2, D.Lgs. 218/1997,
presentate entro il 23 ottobre 2018. E' espressamente previsto che il contribuente che intenda avvalersi della definizione agevolata debba rinunciare alle istanze appena richiamate.

A tal riguardo, nell'eventualità il contribuente avesse presentato istanza per l'accertamento con adesione, il termine per aderire alla nuova definizione scadrà il 23.11.2018, o se successivo, nei 150 giorni successivi alla notifica dell'atto); diversamente, se all'istanza di accertamento con adesione avesse fatto seguito la sottoscrizione dell'accordo, e quest'ultima è sia avvenuta entro il giorno 24.10.2018, gli importi dovranno essere versati entro il termine del 13.11.2018.

Dopo il versamento dell'intero importo o del pagamento il contribuente dovrà consegnare la quietanza dell'avvenuto pagamento all'ufficio competente.

 

 

La vita accade, le persone vivono. Le scelte sono l'espressione autentica delle cose che succedono, desiderate o meno, ma capitano. Essere immersi nella pienezza del Sé non significa essere sazi. C'è ancora un margine da colmare per raggiungere tutto ciò che le persone desiderano in assoluto.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 11 novembre 2018 - Una dimensione è concepire se stessi nella pienezza delle proprie azioni, l'altra è esserne sazi. Immergersi significa vivere istante per istante l'essenza della vita percorsa con intensità e velocità variabile per raggiungere con la forza della propria Anima l'Assoluto.

La vita delle persone scorre sul pelo dell'acqua avvolta da un mantello fatto apposta per proteggere, se stessi da se stessi, e se stessi dagli sguardi altrui. Occorre tuffarsi per scoprire nella gradualità della discesa chi siamo, e cosa desideriamo fare, per dare un senso compiuto alla nostra esistenza.

L'uomo è pieno di energia, il mondo è energia. Il cosmo è energia che si muove come i polmoni degli esseri umani, inspira ed espira per mantenere in equilibrio il sistema. Immergersi nell'energia del fare significa ritrovare se stessi. Un cammino non semplice, ma da fare: if you can't then you must, se non puoi, allora devi. Devi tuffarti e immergerti nella pienezza fino a quando non raggiungi la sazietà. Solo allora potrai fermarti perché hai sfiorato con l'Anima l'Assoluto.

Le cose accadono in forma positiva e negativa, in alcuni casi volute in altri non volute. Alcune cose non dipendono da noi, ma altre sì, influenzate dalla predisposizione positiva o negativa che ognuno ha verso le cose, perché gli eventi si attraggono o si respingono essendo parte di una energia più grande, infinita. Ognuno di loro ci spinge a vivere un passo dopo l'altro nella consapevolezza che possiamo ogni giorno andare oltre, osare, per superare il muro che ostacola il nostro desiderio di sazietà tenuta lontana dalla pienezza del tempo passato. Oppure fermarci. Ma questo significa rimanere in superficie evitando di immergerci nella pienezza, un tuffo nell'energia positiva della vita, dove raccogliere elementi sfidanti necessari per spingere noi stessi a superare l'asticella del fallimento e raggiungere, anche attraverso la fortuna, il successo.

È facile dire: dietro ogni sconfitta c'è l'opportunità. Per affermare questo, occorre sentire il grido dell'esperienza che spinge la sfida ad accrescere il valore del risultato. Deve emergere forte il bisogno di trovare un luogo dove l'energia positiva della vita aiuta le persone a spostare in avanti il muro che si inserisce tra la pienezza e la sazietà, tra un passo appena effettuato e l'altro da compiere. Per fare questo occorre immergersi sempre più profondamente nell'energia invisibile che è in noi, per vincere l'inerzia del non fare e ampliare gli orizzonti che rendono la visione miope. Quante volte le persone si trovano in situazioni che soffocano e tolgono il respiro.

Il cosmo respira, l'uomo respira, ma non è fatto per trattenere a lungo il respiro. Deve fare. Per uscire occorre immergersi ogni giorno in una dimensione più profonda, occorre vedere negli accadimenti quotidiani la via di fuga per raggiungere la sazietà. Rimanere fermi in superficie demanda agli altri la responsabilità del fare allontanando la possibilità di rapportarsi alla realtà senza prendere in considerazione la totalità delle situazioni. La sazietà ci riporta alla totalità dell'esistenza del vivere.

Negare tutto questo si perde di vista lo sguardo che inevitabilmente le persone hanno nei confronti di se stessi e degli altri. Si perdono in frastuoni assonanti che si disperdono nel nulla. La vita avanza e s'impoverisce perdendo lo smalto della primavera per rifugiarsi sotto le coperte congelate di ghiacciai perenni da cui nascondersi. Il tempo avanza e le stagioni sono li per illuminare con gli occhi della verità il valore dell'uomo. Occorre dissetarsi ogni giorno fino a raggiungere il punto dove tutto trabocca. È l'istante che rende sazia la nostra esistenza. Un punto che unisce il tempo trascorso e guarda al futuro imbevuto di una nuova pienezza, la sazietà.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli.

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

"Un recupero dell'interesse nell'acquisto di abitazioni a Modena" - Il mercato immobiliare residenziale di Modena è ripartito. Lo rivelano i dati pubblicati dall'OMI, l'Osservatorio del Mercato Immobiliare, facente capo all'Agenzia delle Entrate. In particolare, significativo è stato il sostanzioso aumento delle compravendite portate a termine, almeno per quanto riguarda il primo semestre 2018. Nel periodo tra gennaio e giugno 2018, infatti, percentualmente, sia considerando l'intera provincia, che racchiudendo l'indagine al solo comune di Modena, il tasso di crescita è stato superiore al 20%.

Valori significativi, si diceva, soprattutto se si mettono a confronto con quelli registrati appena 12 mesi fa. Dati che restituivano, sia su base annua, che considerando solo primo semestre 2017, un mercato residenziale in difficoltà, in cui il flusso delle compravendite era in contrazione. Periodo, quindi, che si può a tutti gli effetti considerare una battuta d'arresto nel processo di crescita: su base annua, infatti, si è registrato solo un +1,1% nell'intera provincia, addirittura in negativo. Del 4,1%. il numero di transazioni normalizzate nel solo capoluogo canarino.

I motivi della ripresa.

Un recupero dell'interesse nell'acquisto di abitazioni a Modena, dunque, dovuto, principalmente, a tre fattori coincidenti. In primo luogo si segnala l'alto numero di abitazioni, nuove o recentemente ristrutturare o riqualificate, a disposizione sul mercato. Immobili che sono più facilmente acquistabili, in primis grazie agli incentivi fiscali e alle detrazioni messe a disposizione dal Governo, a favore dei privati cittadini; ma anche per la maggiore facilità con cui si può, oggi, accendere un mutuo: su questi finanziamenti, infatti, ad oggi gravano tassi d'interesse tra i più bassi mai registrati negli ultimi anni.

Questi sono i principali motivi della ripresa del mercato modenese, e italiano in generale. Per quanto riguarda il settore residenziale canarino, inoltre, un plauso va fatto all'amministrazione comunale, che ha agito oculatamente, mettendo a disposizione della cittadinanza gli strumenti necessari affinché il passo falso tra 2016 e 2017 fosse superato tempestivamente e intervenendo sulle principali problematiche cittadine, riportando Modena ad essere una meta ambita e attrattiva per investitori, nuovi abitanti e per gli stessi modenesi.

Il mercato 2018.

Il primo semestre 2018, si diceva in apertura, ha raggiunto risultati importanti. Parlando dell'intera provincia di Modena, nei primi sei mesi dell'anno, il flusso di NTN (numero di transazioni normalizzate) è aumentato del 21,9% rispetto al medesimo periodo 2017, frutto del passaggio dalle 3.310 alle 4.035 compravendite del 2018. Meglio, in questo senso, il secondo trimestre (periodo da aprile a giugno), in cui l'aumento percentuale è stato del 24,4%. più limitato, ma assolutamente positivo, quello del primo trimestre, che ha fatto registrare un +18,6%, rispetto allo stesso periodo 2017.

Restringendo il campo d'analisi al sono comune di Modena, ad un soddisfacente primo trimestre 2018, +11,6% le compravendite rispetto al 2017, è seguito un superlativo secondo quarto dell'anno. Nei mesi da aprile a giugno, infatti, sono state ben 682 le transazioni normalizzate, ben il 35,9% in più rispetto a quelle del secondo trimestre 2017 (quando furono appena 502).

Valori sicuramente significativi, ma che vanno contestualizzati nell'ottica di un confronto impari, ovvero con un primo semestre 2017 in forte contrazione. Nei primi sei mesi dell'anno passato, infatti, il numero di compravendite effettuate era calato quasi del 10% nel solo comune di Modena e di circa l'1,2% nell'intera provincia. Tutto ciò, ovviamente, non va ad inficiare la bontà di quanto raggiunto quest'anno, ma dà l'idea di un mercato in crescita, ma ancora in assestamento. In quest'ottica, saranno i prossimi 12 mesi a dirci se possiamo parlare di un mercato sano o ancora in difficoltà.

Analisi dell'andamento dei prezzi.

I risultati appena descritti, inoltre, arrivano in un momento in cui i prezzi medi di vendita, sono, in media, in crescita. E dunque si rivelano ancor più importanti. Secondo una comparazione dei dati disponibili su diverse siti immobiliari, l'andamento dei valori medi di vendita, nel 2017 è stato sostanzialmente costante (in leggerissima crescita, in realtà), ma costantemente inferiore rispetto ai dati disponibili per il 2018. Se la media mensile, l'anno scorso, si aggirava intorno ai 1.870 €/metro quadro, nell'anno corrente, finora, è stata di 1.950 €/metro quadro. Un aumento medio di circa il 4,3%, superiore a quello di molte delle province italiane, alcune delle quali sono, in realtà, ancora in stallo, se non in contrazione.

 

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Piena del Po, la Bonifica Parmense regola il flusso delle acque. L'attivazione degli impianti di sollevamento e le manovre dei tecnici sulle chiaviche hanno regolato gli abbondanti flussi nel corso della piena transitata nel Parmense

Parma, 9 Novembre 2018 – Quaranta, tra tecnici e operai, del Consorzio della Bonifica Parmense sono attivi full-time da due giorni per effettuare le operazioni di difesa idraulica del territorio attraverso l'azionamento di sessanta chiaviche che consentono la regolazione del flussi delle acque che hanno caratterizzato la portata di piena del Po transitata dalla nostra provincia.

Fondamentali per il sollevamento dell'abbondante quantità d'acqua (530.000 metri cubi) si sono confermati gli impianti idrovori governati dal Consorzio. Nel dettaglio, rilevante, è stato il contributo nello smaltimento della piena dell'impianto Travacone di Colorno che ha pompato acqua nel Canale Naviglio, di quello di Mezzani che ha pompato nel torrente Enza, l'impianto di Coltaro che ha riversato acqua del Canale Fossetta dell'Abate, l'impianto Foce Naviglio e Chiavica Rossa nel torrente Parma e infine l'impianto Rigosa Bassa nel Taro.

Altra operazione idraulica risultata essenziale per quell'area è stata l'attivazione, a Mezzani, dei 3 sifoni Bigone che per caduta portano acqua nel Parma Morta e poi nell'Enza.

 

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Chiavica a Sanguigna (Colorno)

 

MyKUHN, il nuovo portale online per i clienti, brandizzato sotto lo slogan "The link to my success" è stato presentato a EIMA 2018. Si tratta di una piattaforma accessibile gratuitamente e dedicata ad offrire ai clienti numerose risorse che miglioreranno la loro esperienza in qualità di possessori di macchine KUHN.

Il portale MyKUHN accompagnerà quindi l'imprenditore agricolo nella gestione della propria flotta macchine e nella ricerca della documentazione direttamente dal proprio smartphone, tablet o pc, ovunque e in qualunque luogo ci sia una connessione internet. Tutte le informazioni sulle attrezzature KUHN, il loro utilizzo e manutenzione saranno disponibili a portata di mano, per un'esperienza ottimale.

Le funzionalità miglioreranno l'esperienza degli imprenditori agricoli in quanto beneficeranno di:
- Consultazione della documentazione tecnica 24 ore su 24, 7 giorni su 7: con MyKUHN, i proprietari delle macchine KUHN potranno consultare e scaricare in alta qualità tutti i manuali relativi alla propria flotta, in qualsiasi momento e in qualsiasi situazione;
- Accesso immediato alle parti di ricambio originali KUHN: con MyKUHN, gli imprenditori agricoli che cercano un ricambio KUHN potranno identificarlo visivamente in un catalogo online e ottenere il riferimento esatto per procedere a un ordine online presso il proprio concessionario Partner KUHN di fiducia.
- Servizi KUHN e consulenza di esperti: infine, MyKUHN è un canale di informazione nuovo e personalizzato, tra KUHN e la propria comunità di clienti. Gli utenti di MyKUHN trarranno vantaggio da una vasta gamma di consigli tecnici e agronomici oltre a offerte speciali, campagne di miglioramento del prodotto, eventi e novità offerte dal brand KUHN e dalla sua rete.

Questa nuova piattaforma, lanciata per la prima volta in Polonia a giugno 2017 e gradualmente implementata poi anche in Germania e Regno Unito, arriva finalmente anche in Italia, per avere lancio ufficiale proprio a EIMA 2018.

Da oggi si apre quindi un nuovo mondo di servizi digitali innovativi a tutti gli i clienti KUHN!
Sui social: #MyKUHN! https://youtu.be/Q4X9ZRn_nUg 

Sabato, 10 Novembre 2018 07:56

EIMA la fiera delle novità

Partenza in grande stile per EIMA 2018. Con una grande affluenza di visitatori si è aperta, lo scorso 7 novembre, la 43ma edizione di EIMA, salone mondiale delle macchine agricole, nei padiglioni di BolognaFiere.

di Virgilio Bologna 9 novembre 2018 - EIMA accoglie quest'anno oltre 1.950 espositori, dei quali circa 600 provenienti da 49 Paesi. Nel corso della cinque giorni – il salone si chiuderà domenica 11 novembre – sono attese delegazioni ufficiali da 70 Paesi. L'anno scorso la manifestazione ha totalizzato 285mila presenze.
Quest'anno, stando all'affluenza registrata nei primi tre giorni, non è impossibile stimare quota 300.000 presenze e per di più ben qualificate.

E' infatti opinione degli operatori che le presenze, oltre a essere numerose, sono anche di elevata qualità professionale.

E non potrebbe essere diversamente osservando l'eccezionale tasso di innovazione presente in fiera.
Novità e New sono le parole presenti in quasi tutti gli stand. Chi presenta l'innovazione tecnica, chi di gamma e quasi tutti comunque con una particolare attenzione all'ambiente, al green per dirla all'anglosassone.

All'EIMA ha, ad esempio, debuttato sul mercato il primo trattore ibrido.
Alimentato a diesel ed elettricità ha un basso impatto ambientale e consuma meno di un trattore tradizionale. Tra le novità anche la macchina irroratrice anti inquinamento che riduce la dispersione in atmosfera dei fitofarmaci
Secondo gli esperti sarà il trattore del futuro, ecologico ed economico. Alimentato a diesel e a elettricità permette di contenere i consumi di carburante e ha un basso impatto ambientale. Inoltre richiede poca manutenzione e garantisce una maggiore produttività rispetto ai mezzi tradizionali.

In tema alle energie rinnovabili, l'Italia è leader in Europa. I dati sull'impiego di fonti rinnovabili, diffusi nell'ambito di EIMA Energy, il salone delle bioenergie che si tiene alla fiera di Bologna, evidenziano come l'Italia abbia raggiunto, con due anni d'anticipo la "quota target".

Con il 17% di energia da fonti rinnovabili, l'Italia ha già raggiunto, due anni in anticipo sulla scadenza, l'obiettivo fissato a livello europeo per il 2020. Il prossimo traguardo è fissato al 2030 quando la percentuale da fonti rinnovabili dovrà salire dal 20% al 32% del totale. In questo scenario le biomasse svolgono un ruolo di primo piano soprattutto per il nostro Paese, dove il 50% di tutta l'energia "green" è prodotto dai residui delle lavorazioni e dalle specifiche colture energetiche.

(a seguire la galleria immagini)

 

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Prototipo Centenario FIAT

 

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Arbos 260 CV

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Nobili spa continua a sfornare innovazioni

 

 

Venerdì, 09 Novembre 2018 16:24

Ferrarini, si va verso la vendita?

Si vocifera sugli interessamenti di Senfter, Rovagnati e anche di alcuni industriali parmensi.

di Virgilio Parma 9 novembre 2018 - Continuano a rincorrersi le voci che vedrebbero molti big interessarsi ai gioielli del "Gruppo Ferrarini", sottoposta a ben tre concordati con riserva a causa di una fortissima crisi di liquidità.

Una stretta che sta minando le quote di mercato del Gruppo a causa dell'incapacità di acquisire le risorse finanziarie utili a fare andare ai massimi regimi le macchine industriali.

Si fa il nome di Rovagnati, interessato molto probabilmente allo stabilimento per la produzione della linea di crudi, il Big di San Candido, quel Senfter che sino a fine dello scorso anno era partner di Grandi salumifici italiani, ma anche alcuni industriali del "Parma" sembrerebbero interessati a accaparrarsi lo stabilimento di Lesignano Bagni.

Ai primi di settembre si facevano i nomi di Ugo Annoni Spa, industria alimentare di Collecchio, la Cav. Umberto Boschi di Felino e Casale Spa., mentre ora sembrerebbe venir meno l'interesse del Casale spa.

Insomma l'interesse verso i vari asset è molto forte, ma potrebbe essere che i commissari tentino la vendita dell'intero Gruppo.

L'affare potrebbe esserci, posto che sino allo scoppio della crisi finanziaria, i fatturati Ferrarini del cotto, dove occupava la posizione di leader, erano in costante crescita.

Nuovo allarme ambientale. Mare del Nord, collisione tra navi. L'incidente è avvenuto in acque della Norvegia tra una petroliera e una fregata della marina norvegese.

Allarme ambientale al largo della Norvegia: la collisione tra la petroliera greca Aframax SOLA TS e la fregata della marina norvegese HNOMS HELGE INGSTAD ha causato uno squarcio di diversi metri nello scafo della nave militare, mentre una chiazza di petrolio è stata osservata attorno a entrambe le navi, anche se la sua natura deve ancora essere confermata. L'autorità marittima di norvegese, ha comunicato che la collisione di stamattina 8 novembre è avvenuta probabilmente intorno alle 0300 UTC, nel mare del nord a nord di Bergen, in Norvegia. La collisione ha causato uno squarcio di 10 metri sul lato destro della poppa della fregata che rischia l'affondamento. Secondo gli ultimi rapporti, la fregata è stata portata in acque poco profonde per evitare l'affondamento, l'ingresso di acqua è incontrollabile.

Tutti i 137 membri dell'equipaggio sono stati evacuati, 7 sono rimasti leggermente feriti. La Aframax SOLA TS è una petroliera di fabbricazione 2017, con una portata lorda di 112.939 tonnellate, lunghezza 250 mt, battente bandiera maltese, direttore Tsakos Columbia Shipmanagement (TCM) SA. Mentre la Fregata della marina norvegese HNOMS HELGE INGSTAD (F313), ha un dislocamento di 5290 tonnellate, lunghezza 134 m, fabbricata nel 2009. Le autorità portuali hanno immediatamente inviato nella zona un imbarcazione e nel giro di un'ora, una squadra di esperti dovrebbe essere presa a bordo.

L'autorità inoltre ha fatto sapere che le condizioni meteorologiche sono buone. Stando alla dinamica, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", sembra che la fregata stesse all'ancora con il pilota automatico e che nessuno fosse sveglio sulla nave. Non è invece ancora chiaro come sia stato possibile che nessuno si sia accorto per tempo della petroliera, considerato che i protocolli prevedono che ci siano almeno tre uomini di vedetta in diversi punti della nave e altri impegnati a tenere sotto controllo i radar.

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(8 novembre 2018)

Migliaia di visitatori interessati alle novità in casa John Deere hanno affollato lo stand presidiato anche dallo staff del Consorzio Agrario dell'Emilia presente con un proprio corner

BOLOGNA – 8-11-2018- Le più avanzate tecnologie applicate alla meccanizzazione a servizio del comparto agricolo hanno caratterizzato anche questa frequentatissima edizione dei record di EIMA 2018 a Bologna. Nell'occasione il Consorzio Agrario dell'Emilia ha rinnovato la consolidata partnership con John Deere, la multinazionale leader del settore che all'esposizione emiliana ha registrato migliaia di presenze al proprio stand. Lo staff tecnico del Consorzio Agrario dell'Emilia - con i suoi esperti che seguono in campo le aziende agricole del nostro territorio – ha affiancato con un proprio corner gli uomini di John Deere fornendo informazioni sui propri servizi, modalità di utilizzo dei mezzi e sulla gamma variegata dei prodotti. Soddisfatti delle numerosissime presenze e della rinnovata collaborazione sia il presidente del Consorzio Agrario dell'Emilia Antonio Ferro che il direttore Generale Ivan Cremonini.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano parteciperà a Cheese Festa 2018, l’evento consumer dedicato al mondo dei formaggi più grande del Giappone che si terrà sabato 10 e domenica 11 novembre a Tokyo. Una manifestazione che richiama ogni anno circa 9mila appassionati e che sarà ospitata nello spazio EBiS303 del quartiere Ebisu di Shibuya, una delle zone più dinamiche della città.

In questa straordinaria vetrina, si ripeterà il rito millenario dell’apertura della forma di Parmigiano Reggiano in entrambe le giornate fieristiche. Il “Cutting Show of Parmigiano Reggiano” è uno degli eventi più popolari e attesi di Cheese Festa: l’appuntamento è per sabato 10 novembre alle ore 16.00 e per domenica 11 novembre alle ore 16:30 allo stand 3F della Event Hall, l’evento è gratuito e non è necessaria la prenotazione.

Il Giappone è il quarto Paese importatore di Parmigiano Reggiano per volume al di fuori dell’Unione Europea, con 793 tonnellate di prodotto nel 2017. Un mercato in continua espansione, attento ai prodotti a Indicazione Geografica, che il Consorzio vuole coltivare potenziando gli investimenti in comunicazione per sottolineare le caratteristiche distintive del Parmigiano Reggiano.

Proprio in quest’ottica il Consorzio incontrerà le principali testate Food e Lifestile giapponesi il prossimo 12 novembre alla Trattoria Creatta di Tokyo. Per l’occasione, la chef parmigiana Maria Amalia Anedda cucinerà per i giornalisti un menu in cui il Parmigiano Reggiano incontrerà la cultura culinaria orientale. L’obiettivo è dimostrare che il Re dei Formaggi non è solo l’ingrediente perfetto per i piatti della tradizione ma anche un prodotto versatile e dal respiro internazionale.

 

Fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano

Da maggio a oggi il Parmigiano Nicola Bertinelli ha scalato, in rapida successione, tutte le cariche della più importante e "comunicativa" organizzazione degli agricoltori. Bertinelli affiancherà il nuovo Presidente Ettore Prandini, nella giunta nazionale più giovane di sempre (41 anni e 9 mesi).

di Virgilio Parma 7 novembre 2018 - Era il maggio scorso quando, un po' a sorpresa, Nicola Bertinelli venne eletto alla presidenza della Coldiretti di Parma, a poco più di un anno dalla nomina al vertice del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Dopo vent'anni di regno, a metà ottobre, Mauro Tonello, è stato sostituito proprio da Nicola Bertinelli alla guida regionale dell'organizzazione agricola, ancora saldamente in mano a Vincenzo Gesmundo, il potente Segretario Generale forte dei suoi 1,6 milioni di associati.

L'ultimo atto della scalata è avvenuto ieri con la elezione alla vice presidenza nazionale della maggiore organizzazione di imprese agricole d'Italia. A comunicarlo è stata proprio la Coldiretti Emilia Romagna, ricordando che Bertinelli, parmigiano di 45 anni, è stato eletto dall'assemblea dei delegati di tutte le regioni che ha eletto alla presidenza Ettore Prandini, 46 anni, lombardo con tre figli.
Bertinelli, - prosegue il comunicato di Coldiretti - dopo due lauree in Scienze Agrarie e in Economia e Commercio, conseguite in Italia, alla Cattolica di Milano, e un master in Business Administration all'Università di Guelph, in Canada, ha preso in mano le redini dell'azienda agricola di famiglia a Medesano, che ha trasformato innovandola profondamente in pochi anni grazie alle opportunità offerte dalla legge 228 del 2001, la cosiddetta legge d'Orientamento fortemente voluta da Coldiretti per il rinnovamento dell'agricoltura italiana.

Nel nuovo incarico Bertinelli affiancherà il neopresidente nazionale Ettore Prandini, laureato in giurisprudenza, che guida un'azienda zootecnica di bovini da latte e gestisce un'impresa vitivinicola con produzione di Lugana. Dal 2006 è alla guida della Coldiretti Brescia mentre dal 2012 è al vertice della Coldiretti Lombardia. Dal 2013 è inoltre vice Presidente dell'Associazione Italiana Allevatori e Presidente dell'Istituto Sperimentale Italiano "L. Spallanzani". E' stato eletto Presidente nazionale di Coldiretti dopo aver ricoperto per quattro anni la carica di vice Presidente nazionale.

"In un momento così importante con sfide e cambiamenti per il nostro Paese, l'agroalimentare Made in Italy rappresenta una certezza da cui partire per far crescere economia ed occupazione ma anche per tutelare l'ambiente, il territorio e la sicurezza dei cittadini" spiega il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini e aggiunge "Gli agricoltori stanno facendo la loro parte ma possiamo e dobbiamo dare di più creando le condizioni per garantire reddito alle imprese, rilanciando un sistema in grado di offrire prezzi più giusti alla produzione, meno burocrazia e maggiore competitività, a partire da una politica di accordi di libero scambio che non penalizzino i nostri prodotti a livello internazionale fino a una legge comunitaria per l'etichettatura d'origine che garantisca vera trasparenza e libertà di scelta ai consumatori.".

Oltre a Nicola Bertinelli, Ettore Prandini sarà affiancato dalla nuova giunta confederale composta da altri due vice presidenti, David Granieri (Lazio) e Gennaro Masiello (Campania) oltre che da Maria Letizia Gardoni (Marche), Francesco Ferreri (Sicilia), Daniele Salvagno (Veneto), Savino Muraglia (Puglia) e Roberto Moncalvo (Piemonte). Si tratta della giunta più giovane di sempre con un'età media di 41 anni e 9 mesi, poco superiore a quella media dei presidenti delle Federazioni Coldiretti sul territorio che è di 43 anni e 10 mesi, anch'essa la più bassa della storia.

PRESENTATI A IMPRENDITORI E ASSOCIAZIONI I DATI DELL'IMPIANTO PER PRODURRE BIOMETANO A CONCORDIA

● A breve un incontro per la presentazione del progetto alla cittadinanza

● Lo studio sul traffico: 15 camion al giorno per il conferimento del materiale

● Dati Ispra: in Emilia-Romagna c'è disponibilità di 712.000 tonnellate di Forsu

 

Modena, 6 novembre 2018 - Nel corso dell'incontro con gli imprenditori dell'area ex Kermar e i rappresentanti di Cna e Confartigianato - Lapam, i soci di Bio Bimat hanno chiarito, con i dati contenuti negli studi presentati per la VIA, gli elementi principali del progetto per la realizzazione di un impianto a biometano, per dare una risposta ai dubbi delle imprese e alle preoccupazioni dei cittadini.

I camion che conferiranno il materiale sono, secondo una stima largamente prudenziale, 15 al giorno (13 dei quali completeranno le operazioni nella fascia 6/8 del mattino)

Considerando la capacità massima di lavorazione dell'impianto di 100 mila tonnellate l'anno, 312 giorni/anno di operatività e una capacità di 30 tonnellate per camion, il risultato è di 10,68 mezzi al giorno che transiteranno su una strada che vede il passaggio, nel giorno feriale medio, di 11.400 veicoli, di cui 700 camion.

I mezzi che entreranno nell'impianto per lo scarico della Forsu saranno gli stessi che porteranno via l'ammendante o i materiali da avviare al riuso.

Tutte le lavorazioni avverranno al chiuso, non ci saranno dispersioni odorigene. I soci di Bio Bimat hanno invitato imprenditori e associazioni ad una visita ad un impianto simile, già operativo e a avviare un confronto con imprenditori, associazioni d'impresa, cittadini e pubbliche amministrazioni di territori in cui sono presenti impianti per la produzione di biometano simili a quello da realizzare a Concordia: a umido e con lavorazioni al chiuso.

Impianti simili sono neutri dal punto di vista delle emissioni (la CO2 rilasciata è la stessa che il materiale lavorato rilascerebbe naturalmente in ambiente), generano una consistente riduzione dell'utilizzo di combustibili fossili e utilizzano processi naturali per l'ottenimento di biogas e ammendante

Non ci sono rischi biologici o di esplosione: nell'impianto non c'è combustione e il materiale di lavorazione è umido e inerte.

I soci di Bio Bimat hanno ribadito l'impegno formale di ritirare la Forsu solo da multiservizi dell'Emilia-Romagna: secondo i dati Ispra, la disponibilità di Forsu in Emilia-Romagna ammonta a 712.900 tonnellate

Nei prossimi giorni, come annunciato pubblicamente nel corso dell'incontro con i consiglieri comunali di Concordia, sarà programmato un incontro di presentazione del progetto alla cittadinanza, con i dati reali degli studi redatti da professionisti e ora al vaglio degli Enti per la Valutazione di Impatto Ambientale. Sarà un'occasione per i cittadini di Concordia per farsi una propria opinione sulla tipologia di impianto proposto e sull'economia circolare, confrontandosi con le informazioni reali e non con letture allarmistiche, strumentali e dal sapore elettoralistico.

ECOMONDO. IREN È PRESENTE ALLA KERMESSE INTERNAZIONALE DELL'AMBIENTE.

Rimini, 6 Novembre 2018 - Si apre oggi Ecomondo, la Fiera Internazionale dedicata al recupero di materia ed energia e allo sviluppo sostenibile. Anche quest'anno Iren è presente alla kermesse riminese, giunta alla ventiduesima edizione. Ecomondo è la fiera leader della green e circular economy nell'area euro-mediterranea, un evento internazionale con un format innovativo che unisce in un'unica piattaforma tutti i settori dell'economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. Ecomondo si posiziona nel panorama internazionale come appuntamento di riferimento per incontrare tutte le aziende leader di mercato, conoscere i trend, le innovazioni e le nuove tecnologie, confrontarsi con i professionisti del settore.

Quest'anno ad Ecomondo e Key Energy, all'interno della piattaforma Città Sostenibile – luogo di incontro per eccellenza tra pubbliche amministrazioni, aziende, centri di studio e ricerca – l'economia circolare sarà il principio ispiratore delle proposte più innovative che prenderanno forma lungo il percorso espositivo e del ricco programma di incontri, seminari, workshop. Presso lo stand IREN di Ecomondo interverrà anche il Presidente di Iren Paolo Peveraro.

È prevista inoltre la partecipazione presso lo stand di Iren di alcune scuole a completamento delle iniziative di Edu-Iren, il programma educativo della multiutility, e di altri istituti ad integrazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Saranno presenti alunni in rappresentanza delle scuole che hanno realizzato i progetti presentati in Sala Tricolore di Reggio Emilia il 31 ottobre scorso. La "gita" ad Ecomondo sarà il loro premio e saranno accompagnati da maestre e rappresentanti di Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia. Li accompagneranno per Eduiren Fiorenza Genovese e Arturo Bertoldi.

Ai visitatori verranno offerti diversi gadget ed un piccolo rinfresco.

Ricco il programma degli interventi a convegni e a tavole rotonde di rappresentanti IREN, elencati nell'allegato.

ALLEGATO - EVENTI IREN AD ECOMONDO 2018 (in aggiornamento)

INNOVAZIONE
Progettazione della città sostenibile: distretti energetici intelligenti e digitalizzazione, iniziativa presentata in occasione del convegno organizzato a Ecomondo nell'ambito del salone "KEY ENERGY", Salone dell´Energia e della Mobilità Sostenibile. Partecipa alla tavola rotonda Stefano Amelio di Iren Innovazione.

http://www.efficity-project.it/efficity-a-ecomondokeyenergy-2018-progettare-la-citt%C3%80-sostenibile-distretti-energetici-intelligenti-e-digitalizzazione 

RECUPERO DI MATERIA DAGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE
Ulteriore presentazione riguarda i risultati progettuali conseguiti nell'ambito del progetto di interesse comune realizzato da Iren, Hera e Smat sul tema del Recupero di materia dagli impianti di depurazione: il fosforo come esempio di recupero in un ottica di economia circolare. I risultati verranno presentati nell'ambito della Conferenza organizzata dalla Piattaforma Europea del Fosforo sul tema delle tecnologie per il recupero dei nutrienti e il riuso delle acque con particolare riferimento al loro stato dell'arte e al quadro regolatorio di riferimento. (Iren ha fatto parte del progetto)

GREEN TECH CAMBIAMENTI CLIMATICI
L'Amministratore Delegato Iren Energia e Direttore BU Energia Giuseppe Bergesio porterà un contributo al convegno GREEN TECH CAMBIAMENTI CLIMATICI. COSTI ED OPPORTUNITÀ PER IL SISTEMA ECONOMICO Giovedì 8 novembre ore 9,00 Sala Gardenia pad. D7

https://drive.google.com/file/d/1ZygueVr2vqwC15T_WKWrozKExigBJm_j/view 

INDUSTRIALIZZARE L'EDILIZIA
9 NOVEMBRE: ENERGY ROOM Pad. B5 ore 11,50
Paolo Bonaretti, AD IREN Smart Solutions
IREN, un integratore di sistema per la rigenerazione urbana
La sessione offrirà un quadro nazionale ed internazionale del processo di industrializzazione edilizia. Il recupero in termini produttività che l'ibridazione tra edilizia e manifattura offre non solo nuove possibilità di sviluppo al settore ma anche una rinnovata capacità di rigenerare le città con le risorse disponibili. Il nuovo prodotto immobiliare si caratterizza così elevati standard qualitativi e di sostenibilità.

https://www.keyenergy.it/eventi/programma/seminari-e-convegni/e9418837/industrializzare-l-edilizia.html 

GESTIONE DELLA CITTÀ DEL DOMANI
8 NOVEMBRE Paolo Bonaretti, AD IREN Smart Solutions interviene a Strategie Industriali per la digitalizzazione della costruzione e della gestione delle città del domani Agorà Città Sostenibile 9:30 - 13:00
Nel tipico spirito di Città Sostenibile ad Ecomondo, imprese che in modo complementare offrono prodotti e servizi per la costruzione e la gestione delle città del futuro si incontrano in questo evento per discutere di strategie industriali ed opportunità legate alla digitalizzazione ed alla disponibilità massiva di dati. Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando anche settori tradizionali, come quello della filiera delle costruzioni, aprendo la possibilità alla creazione di sinergie utili alla generazione di nuovi o migliorati servizi per i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni.

https://www.keyenergy.it/eventi/programma/seminari-e-convegni/e9418833/strategie-industriali-per-la-digitalizzazione-della-costruzione-e-della-gestione-delle-citta-del-domani.html 

EFFICIENTAMENTO EDIFICI ESISTENTI
9 NOVEMBRE Paolo Bonaretti, AD IREN Smart Solutions interviene al convegno Efficientamento edifici esistenti: tecnica e finanza Sala Gardenia Hall Est 14:30 - 18:30
La riqualificazione profonda degli edifici rappresenta una occasione unica per rilanciare il settore dell'edilizia.

https://www.keyenergy.it/eventi/programma/seminari-e-convegni/e9418844/efficientamento-edifici-esistenti-tecnica-e-finanza.html 

ACQUA POTABILE
8 NOVEMBRE - Donatella Davoli interverrà al convegno "Acqua potabile: nuova Direttiva Europea, Water Safety Plans e nuove sfide": Donatella Davoli, A.D. Iren Laboratori S.p.A - Contaminanti emergenti e nuovi parametri della proposta di modifica della DWD: le nuove sfide sul piano analitico H. 14:30 sala Global Water Expo

https://www.ecomondo.com/eventi/programma/seminari-e-convegni/e8586701/acqua-potabile-nuova-direttiva-europea-water-safety-plans-e-nuove-sfide.html 

Finalmente si arresta la caduta del burro. Torna salire il Parmigiano. Stazionario il latte spot ma crolla lo zangolato parmense.

di Virgilio Parma 6 novembre 2018 -

LATTE SPOT Ancora in salita il prezzo del latte spot. Il latte crudo spot nazionale si è collocato tra 44,85-46,40 €/100 litri di latte. In stallo invece il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania. Il prezzo si conferma quindi tra 43,30-44,33€/100 litri di latte. Al palo anche il prezzo dello scremato spot estero che rimane compreso nella forbice tra 19,67-21,22€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Finalmente un momento di pausa. Il prezzo del burro, dopo oltre due mesi di costante contrazione, si è momentaneamente stabilizzato. Stabile anche la crema a uso alimentare così come la panna di centrifuga quotata a Verona. Precipita invece il burro zangolato di Parma (-6,52%).

Borsa di Milano 5 novembre 2018:
BURRO CEE: 4,35 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,60 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,75 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,55 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,30 €/Kg. (=)
MARGARINA ottobre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 5 novembre 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30-2,45€/Kg. (=)

Borsa di Parma 2 novembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,15 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 6 novembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,15 - 2,15 €/kg.

GRANA PADANO 05/11/2018 - Continua a segnare positivo Grana Padano DOP (+ 5 cent). Mantiene il valore della scorsa settimana il fuori sale.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,65 - 6,75 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,20 - 7,45 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,55 - 7,95 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,55-5,70€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 02/11/2018 Torna a salite il Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,90-10,05 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,30-10,45 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 11,10 - 11,60 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,85 - 12,40 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,85 - 13,30 €/Kg. (+)

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