Il distretto del Po, insieme a Rio delle Amazzoni, Nilo, Niger e Danubio, inserito nel forum mondiale Unesco sulle politiche dell'acqua svoltosi in Cina

Il Segretario Berselli ha partecipato all'elaborazione di proposte per la gestione dei bacini e ha portato all'attenzione collettiva l'esperienza-modello di PoGrande che vuole guadagnarsi al più presto la valorizzazione da parte di UNESCO.

Wuhan (Cina) – L'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po ha partecipato ai lavori della seconda edizione del Great Rivers Forum in Cina, una vera e propria full immersion mondiale sui corsi d'acqua e sul ruolo giocato dagli stessi negli equilibri socio-economici, ma anche storico-culturali dei paesi che attraversano. L'evento si è tenuto a Wuhan presso la sede del Museo della Civilizzazione del Fiume Azzurro ed è stato organizzato da UNESCO Pechino in sinergia con la municipalità di Wuhan (capoluogo della Provincia di Hubei) situata alla confluenza del Fiume Azzurro con il fiume Han.

Tema principale dell'incontro è stato: "Civiltà dei Grandi Fiumi – Sviluppo di alta qualità per un futuro sostenibile" e nel corso delle giornate di studio gli esperti provenienti da tutto il mondo si sono divisi in tre sessioni parallele e un tavolo di discussione approfondita con l'obiettivo generale di individuare le future linee di azione delle politiche UNESCO per la salvaguardia del patrimonio idrico mondiale. Sessione 1 – Cultura fluviale: conservare e lasciar evolvere il patrimonio ambientale e culturale dei grandi fiumi. Sessione 2 – Visualizzare "Mondi Acquatici" lungo i grandi fiumi: i musei dell'acqua, patrimonio, memoria e senso di appartenenza. Sessione 3 – Sviluppo urbano lungo i grandi fiumi: riconnettere la città con il suo fiume.

Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha preso parte al tavolo di discussione di alto livello, assieme a rappresentanti delle autorità di gestione dei bacini del Rio delle Amazzoni, Niger, Nilo, Danubio, Sava, e altri bacini cinesi, cui è stata invitata a partecipare per la sua consolidata esperienza nell'integrazione degli aspetti socio-culturali e di protezione del patrimonio ambientale e storico all'interno delle politiche di gestione integrata del bacino idrografico del fiume Po, e per la recentissima (settembre 2018) candidatura della media valle del fiume Po a Riserva Unesco Uomo-Biosfera.

Il Forum si è concluso con diversi intenti da tradurre in linee di programma "take home messages" e all'elaborazione di "messaggi chiave" e diverse proposte di attività future condivise dall'ampia comunità di scienziati e amministratori presenti. In sintesi questi i punti salienti per le attività future: dal tavolo di discussione di alto livello è emersa la necessità di gestire i grandi bacini idrografici come complessi sistemi socio-ecologici quali sono, integrando le dimensioni ambientali, umane, culturali, economiche. Particolare attenzione deve essere posta nell'integrazione bacini idrografici – mare, acque superficiali - acque sotterranee, protezione del patrimonio ambientale e culturale. I partecipanti hanno anche evidenziato l'importanza di coinvolgere tutti i soggetti diversi portatori d'interesse: gli amministratori, il mondo scientifico della ricerca, le popolazioni locali e in particolare i giovani e le associazioni.

Al termine del Forum cinese il Segretario Generale dell'Autorità di bacino Po Meuccio Berselli ha sottolineato "la rilevanza dello scambio di esperienze di modelli di gestione volti a migliorare l'impatto e la buona conservazione della risorsa idrica e degli habitat che ne traggono beneficio e che, al contempo, devono ottimizzarne i livelli di difesa idraulica delle comunità insediate". Berselli ha evidenziato anche ai presenti che la candidatura di PoGrande a sito UNESCO, sostenuta con forza dal nostro Ministero ed ora al vaglio della commissione Unesco a Parigi, rappresenta un passo decisivo per rendere più utile, sostenibile, fruibile e turisticamente appetibile il nostro grande fiume.

 

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Bond Italia® 7 – da UniCredit altri 300 milioni di finanziamenti alle imprese italiane del Centro e Nord Italia

Milano, 18 dicembre 2018 - UniCredit ha collocato sul mercato un nuovo portafoglio di finanziamenti dell'importo di 300 milioni di euro, a condizioni agevolate e garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI, denominato Bond Italia® 7.
Il plafond di finanziamenti prevede un pre-ammortamento e un periodo di ammortamento fino a 60 mesi e consentirà alla banca di finanziare: investimenti, crescita e liquidità delle aziende (acquisto scorte, pagamento fornitori, spese per il personale).

Il Fondo di Garanzia per le PMI, al fine di agevolare l'accesso al credito delle imprese sia piccole e medie che small mid cap, interviene concedendo garanzie su portafogli di finanziamenti, a copertura di una quota delle prime perdite sui portafogli medesimi.

Il nuovo Bond Italia® 7, giunto alla settima edizione garantirà credito ad aziende localizzate nel Centro-Nord Italia e si affiancherà al Bond del Mezzogiorno, lanciato lo scorso 15 novembre nell'ambito di Sme Initiative allo scopo di incentivare gli investimenti delle Micro, Piccole e Medie imprese in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna.

"Con la nuova edizione di Bond Italia® 7 – afferma Andrea Casini, Co-Head per l'Italia di UniCredit – completiamo una tranche di finanziamenti al sistema produttivo italiano, confermando il ruolo di UniCredit quale partner strategico sull'intero territorio nazionale per le imprese che vogliono finanziarsi. UniCredit è leader sul mercato, avendo già erogato oltre 2 miliardi di finanziamenti agevolati al sistema produttivo italiano- aggiunge Giovanni Ronca, Co Head per l'Italia di UniCredit – Questa operazione, conferma l'attenzione della Banca alle piccole e medie imprese italiane".

Gran rimbalzo per il Parmigiano Reggiano mentre cresce in modo costante anche il Grana Padano. Cedono pesantemente i prezzi del burro e del latte spot.

di Virgilio Parma 18 dicembre 2018 -

LATTE SPOT Inizia a cedere anche il latte spot nazionale. Il latte crudo spot nazionale perde il -2,2% (45,36-46,91€/100 litri di latte). Gran tonfo invece per il latte intero pastorizzato spot estero (-11,1%) che si adagia tra 36,09 e 38,15€. Infine anche il latte scremato spot estero retrocede pesantemente per la seconda settimana consecutiva (-13,5% tra 15,43 e 17,60€/100litri di latte).

BURRO E PANNA Continua l'altalenata del prezzo del burro. Questa settimana alla borsa milanese il burro cede 10 centesimi al chilogrammo. 10 centesimi lasciati per strada anche dalla crema a uso alimentare (-4,46%). Analogamente la panna di centrifuga veronese cede il 6,52%. Si è arrestato invece il Burro zangolato parmense

Borsa di Milano 17 dicembre 2018:
BURRO CEE: 4,05 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,30 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,45 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,25 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,14 €/Kg. (-)
MARGARINA novembre 2018: 0,87 -0,93€/kg (-)

Borsa Verona 17 dicembre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,10-2,20€/Kg. (-)

Borsa di Parma 14 dicembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 11 dicembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 - 1,95 €/kg.

GRANA PADANO 17/12/2018 - Tra i 5 e i 10 centesimi il nuovo traguardo del Grana padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,20 - 7,30 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,70 - 7,95 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,05 - 8,45 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,95-6,10€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 14/12/2018 Prosegue ancor più poderosa la risalita del Parmigiano Reggiano (+15 Cent/kg).
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,45-10,60 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,85-11,00 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,65 - 12.15 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,45 - 12,95 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,40 - 13,85 €/Kg. (+)

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Parma, 17 Dicembre 2018 – Parma Calcio 1913 comunica che l'Assemblea dei Soci – opportunamente convocata il 7 dicembre scorso a norma di Statuto – ha deliberato nella giornata di ieri un Aumento di Capitale per un importo complessivo di € 11,7 milioni.

L'intero importo è stato contestualmente sottoscritto e già versato per il 100% nelle casse sociali da parte del socio di maggioranza Nuovo Inizio S.r.l., coprendo in base agli accordi parasociali anche la quota (10%) del socio PPC SpA.

In caso di sottoscrizione nei prossimi 30 giorni della quota (30%) anche da parte del socio Link International, l'eventuale eccedenza verrà restituita al socio di maggioranza.

Il suddetto aumento di capitale si è reso necessario per ripianare ogni perdita di esercizio maturata con il Bilancio chiuso al 30 Giugno 2018, le perdite maturande al 31 Dicembre 2018 e ricostituire il capitale sociale.

Editoriale: - L'Europa non regge alla "Prova del Nove" - Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero - Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA - Il Sale italiano in mani francesi?- Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza...

SOMMARIO Anno 17 - n° 50 16 dicembre 2018
1.1 editoriale
L'Europa non regge alla "Prova del Nove"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Flessione per il latte spot estero.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - le tendenze rilevate al 10/12/2018 - nuovi grafici -
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. Nessuna sorpresa dall'USDA.
5.1 IGP e sale italiano Il Sale italiano in mani francesi?
6.1 ambiente ponti Ponte sul Po di Colorno: firmato il contratto col consorzio Coimpa
6.2 ambiente Perché è un errore la cassa di espansione sul Baganza
7.1 lattiero caseario ONAF – La tradizione casearia italiana descritta dai suoi nuovi assaggiatori
7.2 bonifica nomine Bonifica Parmense, alla vicepresidenza l'imprenditore Giacomo Barbuti
8.1 Ambiente Bonifica Centrale, il piano triennale 2019-2021
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners
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Di Mario Vacca Parma 16 dicembre 2018 - Grazie alla neutralità mantenuta negli anni, la Svizzera è' sempre stata considerata "la cassaforte" del mondo, un prestigio che - benché leggermente scardinato dalle leggi circa l'emersione dei capitali detenuti all'estero – è in ascesa grazie all'instabilità politica internazionale ed in special modo alla situazione italiana.

La banca dei regolamenti internazionali (BRI) di Basilea ha divulgato che, nel primo semestre 2018, erano custoditi presso le banche del Canton Ticino 11 miliardi e mezzo di euro.

Gli italiani temono l'uscita dall'euro oltre ad una nuova "patrimoniale" ricercando una maggior sicurezza e fiducia che invece pensano di trovare oltre confine, ottenendo anche l'ulteriore vantaggio di poter investire in valuta diversa.

Si stima che, grazie alle tensioni tra la politica italiana e l'Unione Europea, l'interesse per i conti - ed i relativi investimenti finanziari - in territorio elvetico aumenterà notevolmente e ben oltre il 5% (valore dell'ultima comparazione) della cifra appena sopra richiamata.

Domenica, 16 Dicembre 2018 09:43

Quando non decidi, gli altri decidono per te

«Decidere è recidere». La decisione è l'azione che conduce le persone al cambiamento. Serve per tagliare i rami rinsecchiti del passato, che tolgono il respiro al presente, per presentarsi al futuro immersi in una nuova consapevolezza: «un sé, diverso da prima, pronto per il dopo».

Di Guido Zaccarelli Mirandola 13 dicembre 2018 - Tra un prima e un dopo c'è l'attesa, da vivere nella pienezza del tempo. Innanzi ad un bivio, occorre sempre scegliere la strada migliore e decidere di percorrerla, non dopo, ma subito. Il tempo è fondamentale per raggiungere lo scopo. Gli occhi delle persone sono rivolti al futuro, e il presente è fatto di passi in avanti da compiere, in una direzione o nell'altra. Nel mezzo, tra scegliere e decidere c'è il discernimento, che pone l'uomo nelle condizioni di verificare se «sia bene decidere rispetto al cosa decidere». «Non decidere è decidere» e questo comportamento conduce inevitabilmente l'individuo a percorre una strada, spesso tracciata dagli altri.

Le persone osservano la realtà dei fatti, e delle circostanze, e avviano un processo di rappresentazione mentale, che le porta a calarsi nel campo delle ipotesi, che mette al primo posto il se: «se scelgo A rispetto a B, cosa succede?». Quando le persone non hanno chiaro l'obiettivo, e non sanno dove andare, e cosa fare, si libera il «territorio dell'indecisione» che viene prontamente occupato da altri per raggiungere i propri successi, sulle spalle dei comportamenti, e degli errori, altrui. È nelle decisioni che prende forma il proprio destino.

La scelta migliore?: «quella che cambia in meglio il proprio futuro». Nessuna decisione può essere presa solo per fare contenti gli altri. La decisione condivisa è il frutto di una elaborazione consapevole che porta le persone al successo per entrambi: «win – win». L'unica decisione possibile, è tutto ciò che migliora il proprio benessere personale, sociale e professionale, senza che questo possa andare a scapito di altri. Un vero e proprio Oceano Blu dove vivono le persone che condividono le decisioni e i risultati.

E se dopo una decisione, le persone avvertono l'insorgere di un disagio interiore, meglio fermarsi, per non compromettere il tutto, ma solo una parte. Continuare significa «approdare inevitabilmente nel fallimento» ed entrare nel vortice del pensiero ricorrente: «se avessi ascoltato il mio cuore, (qualcuno pensa all'istinto, oppure alla voce silenziosa), ora non sarei in queste condizioni».

Una vera e propria Ecologia della Mente dove il successo transita per le buone decisioni, frutto delle esperienze passate, che hanno attraversato le regioni degli errori, contaminate da cattive decisioni. Quando la rosa delle scelte è ampia e il dubbio toglie luce alla mente, l'ascolto interiore è il primo contatto da assumere per entrare in sintonia con una buona decisione. Fino a quando il frutto non viene afferrato, rimane sempre una scelta, fissa nella mente delle persone. La decisione implica di prenderla in mano ed assaggiarla per apprezzarne le proprietà organolettiche. Quale è la differenza tra scegliere e decidere? «La scelta è mentale, la decisione è fisica».

Ogni processo decisionale, stretto o allargato, incarna l'errore. Quando le persone non decidono, gli altri agiscono, e gli errori commessi ricadono sulle spalle altrui. Meglio decidere e commettere errori, perché sono propri e non realizzati da altri, che li impiegano per fare esperienza e raggiungere i propri fini. Qualsiasi decisione venga presa, deve essere vissuta nella sua pienezza, convinti di avere fatto la scelta giusta. Il pensiero positivo alimenta il raggiungimento degli obiettivi, che coalizzano a sé l'energia del cosmo e sostengono l'azione. Agire con entusiasmo è la benzina che impiega il motore della motivazione per reggere lo sforzo utilizzato per raggiungere gli scopi. Entusiasmo, passione e convinzione sono le tre parole d'ordine per andare veloci verso il successo. L'entusiasmo ha diverse radici etimologiche, ma tutte conducono all'energia, una forza interiore inesauribile, infinita, che ogni giorno spinge l'uomo al fare con gioia, perché è qualcosa che è dentro e non fuori.

La passione, inizialmente vissuta come una sofferenza, incarna oggi il significato di agire con felicità. La convinzione è «vincere insieme» sostenuto dal prefisso con (cum) che significa NOI.

Quando le persone perdono l'entusiasmo nel fare, inizia il fallimento spesso trasferito ad altri per evitare di addossare a se stessi la responsabilità dell'accaduto. È facile puntare il dito verso gli altri. Ma esiste una posizione della mano dove l'indice è diretto verso il mondo e il medio, l'anulare e il mignolo sono rivolti verso se stessi. Questa immagine è la riprova che prima di rivendicare ad altri i propri errori, è meglio riflettere tre volte, una volta per singolo dito.

Al termine, è necessario avviare un percorso di introspezione, con il quale aprire un dialogo sincero con se stessi. In quel momento inizia la fasce della scelta, dove la decisione entra in contatto con la nudità della propria anima. La risalita, porta alla verità di una scelta, che trova nella decisione la sua unica e inconfutabile identità. «La mia strada ha un cuore, fallo battere».

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Sabato, 15 Dicembre 2018 07:18

Il Sale italiano in mani francesi?

La saga del sale italiano. La più grande salina d'Italia in Puglia (800.000 ton/anno) passa di mano a una multinazionale del sale europea e mondiale. Il sale e' un prodotto strategico per il belpaese. Il sale italiano può essere riconosciuto made in Italy . Alcuni siti e saline devono essere igp.

Di Giampietro Comolli - Le più grandi saline marine d'Europa di Salins spa, leader europea e co-leader mondiale nella commercializzazione di sale industriale, sale stradale e sale alimentare. Una asta di vendita del credito gestito da Monte Paschi Siena, banca finanziata dallo Stato e dal Governo Renzi, in assoluta forma riservata e a chiamata, ha assegnato a Salins spa tramite la controllata Cis oltre 500 ettari di sale marino italiano, inseriti in un contesto di 4000 ettari di parco e riserva, in zona altamente turistica.

I sindacati dei lavoratori, gli ex titolari di Atisale-Salapia Sale spa detentori della concessione Demaniale fino al 2029 e autori del forte crack debitorio che ha portato l'impresa al concordato e alla cessione del 100% pacchetto azionario, al pegno fideiussorio delle azioni e alla garanzia delle proprietà personali dei soci tutto verso Mps, hanno scritto lettere di fuoco e le maestranze sono entrate immediatamente in sciopero.

Come Ceves – centro studi attivo nelle ricerche tecniche-scientifiche-economiche sul #saleitaliano per valorizzarlo rispetto ad altri sali mondiali – chiediamo al Governo, al Demanio, alla Regione Puglia, al Comune di Margherita, a Coldiretti di attivarsi per una verifica delle procedure e delle azioni avviate, affinché il #saleitaliano non faccia la fine dello #zuccheroitaliano che negli anni '80-'90 passò di mano non con una cessione di impresa, ma anche in quel caso attraverso meccanismi di debiti e crediti contratti con Banche e scambi finanziari per necessità e interessi ben lontano dalla tutela dello zucchero italiano. Sollecitiamo quindi che un bene collettivo dello Stato italiano non sia ceduto a chi ha una leadership che potrebbe inficiare la "italianità", l'origine e la provenienza del sale tricolore compreso il coinvolgimento diretto delle miniere di salgemma di Volterra.

Anche attraverso il #saleitaliano può passare la valorizzazione dell'agroalimentare e del made in Italy dell'enogastronomia per tutti i risvolti culinari, ricette, cucina che implica, come segnalano a Ceves da tempo i più importanti chef e cuochi italiani all'estero e in Italia, costretti ad acquistare sali di altri paesi sostenuti da campagne di qualità, di sostenibilità, di pregio ben orchestrate, ma spesso non inerenti alle caratteristiche alimentari, cosmetiche, salutari che le recenti ricerche e analisi scientifico-universitarie stanno avvalorando e dimostrando.

Il sale alimentare, da non confondere con quello per uso chimico e industriale, non è un nemico della salute se consumato con misura, con dosi e in modi corretti essendo sia un condimento a tavola ma anche un coadiuvante terapeutico per certe cure dell'organismo umano, dallo stress alla salute dermatologica, dalle vie respiratorie alla stanchezza congenita.

Il recente DL del Sanato a tutela dell'agroalimentare italiano dovrebbe interessarsi anche del #saleitaliano e anche aggiornare, rispetto ai tempi e modi di gestione monopolistica, le norme di qualità e qualificazione del sale per consumo umano oramai entrato nel libero mercato e soggetto a una ampia concorrenza. Non è possibile che nei supermercati italiani ed europei ci siano sali confezionati e commercializzati integrali-grezzi a disposizione di un consumatore spesso non informato provenienti da altri continenti, sia marini che di miniera, con il 93% di purezza tecnica quando le norme di produzione nazionale prevedono un minimo del 97%.

Stiamo verificando l'importanza salutistica e sanitaria dei diversi limiti. Inoltre perché il sale purissimo, bianco, grosso a fiocchi o a chicchi made in Italy ha un prezzo medio al consumo di 2-3 euro al chilo nei migliori casi e tutti i sali di importazione partano da 5 euro e fino a 40 euro al chilo? E' evidente che non si vuole limitare il libero mercato, ma lo stesso vale anche nella leale concorrenza, a difesa dell'antitrust e sulla corretta informazione al consumatore.

Come Ceves chiediamo una "etichetta parlante" sulle confezioni, un trattamento normativo uniforme fra sale nazionale e estero, oltre a vedere se è possibile identificare, tracciare e certificare altri siti produttivi nazionali meritevoli del riconoscimento Dop o Igp o di Presidio come già avviene per due sole parti ristrette delle saline di Trapani e di Cervia. Come Ceves abbiamo valutato tutte le saline attive in Italia e si potrebbero riconoscere, con un grande valore aggiunto anche per il territorio locale come parchi, ambiente, paesaggio, terme, musei e altre attività agricole, almeno altri 10 siti meritevoli di una Igp all'interno anche di più grandi saline marine e minerarie.

L'auspicio è che si intervenga prima possibile per salvare il #saleitaliano prima che finisca , anche svenduto, in mani straniere (800.000 ton/anno di estrazione potenziali di Atisale-Salapia sale spa su un totale nazionale di 2,2 mio/ton/anno è una bella fetta) che non garantirebbero gli attuali posti di lavoro, il valore aggiunto territoriale, una libera concorrenza, la certezza dell'origine italiana del sale nelle confezioni commercializzate con marchio italiano, ma di contenuto assai dubbio e proveniente da chissà quale luogo magari anche più inquinato e meno controllato di quello delle coste italiane, del mar Mediterraneo.

Il messaggio è anche indirizzato a Coldiretti e Slow Food notoriamente paladini di queste realtà produttive di nicchia: un valore aggiunto che deve restare al made in Italy anche per il "sale da cucina" come chiedono i ristoratori italiani.

Giampietro Comolli
Presidente Ceves-Ovse - Economista Agronomo Enologo Giornalista - Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici

 

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Ci si tuffa a pieno nella tecnica di fabbricazione del formaggio, imparando a distinguerne le caratteristiche organolettiche e regalando al palato sensazioni gusto olfattive uniche ed irripetibili, facendo gruppo e crescendo grazie alla supervisione di docenti qualificato o tecnici del settore. Ecco cosa potrei riassumere se mi chiedessero cos'è un corso ONAF, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio.

Di L'Equilibrista Fontevivo, (Parma) 14 dicembre 2018 - Appena concluso, il 20 Novembre scorso, il corso di Primo livello ONAF che era iniziato l'11 Settembre 2018, presso i locali del Ristorante il Rigoletto di Fontevivo a Parma, annoverando ad oggi altri 44 Assaggiatori di formaggio che hanno sostenuto e superato l'esame finale.

Il corso era iniziato con il docente Giacomo Toscani che aveva spiegato la Tecnica di assaggio dei formaggi ed i descrittori riguardanti la parte esterna ed interna della forma, affrontando poi il martedì successivo la differenza tra degustazione amatoriale e sensoriale, nonché i descrittori per la valutazione olfattiva, degli aromi, sapori e retrogusto.

Nel 3° incontro il Prof. Roberto Funghi ha poi illustrato le caratteristiche del latte e degli elementi principali che lo compongono, andando a chiarire cosa si intende per proteine, lipidi, carboidrati e quanto il latte sia fondamentale per l'alimentazione.

Il prof. Alberto Spisni, nella quarta lezione, ha spiegato l'importanza della microbiologia nel processo produttivo del formaggio, andandone a definire classificazione, influenze e come i diversi microrganismi possono incidere nella determinazione di aromi e sapori.
La funzione ed il ruolo centrale del casaro, la durata, la stagionatura che avviene in caldaia e l'evoluzione di questo processo, è stato affrontata dal Maestro Assaggiatore ed esperto caseario, Grassi Michele, Delegato ONAF di Ferrara nella sua quinta lezione.
Il Delegato e Maestro Assaggiatore di La Spezia / Massa Carrara nella sesta e settima lezione, ha poi sottolineato la differenza tra i formaggi a pasta molle e quelli a pasta semidura e dura, ricalcando la metodologia di caseificazione e l'importanza del latte di capre e pecore, comprese le differenze di contenuti proteici.
Daniele Bassi nell'ottavo incontro ha affrontato la produzione dei formaggi a pasta filata e la particolare lavorazione che deve essere seguita per ottenere mozzarelle, provoloni e simili. Evoluzione della caseificazione dal 6.000 A.C. ad oggi, le diverse classificazioni dei formaggi, le normative di tutela per formaggi DOP – IGP e l'importanza dei consorzi, sono stati illustrati dal Maestro Assaggiatore Giacomo Toscani nella nona serata.
Ha chiuso il ciclo delle 10 lezioni il Maestro Assaggiatore e sommelier Marini Cornelio, Delegato di Mantova, che ha citato alcuni dei possibili abbinamenti Formaggio-Vini, specificando come si deve tagliare il formaggio e l'importanza di questo alimento nella storia della gastronomia.

La Delegazione di Parma ha dato prova di offrire un corso attento scegliendo docenti preparati e per nulla al di sotto delle aspettative, dando linfa ad un settore, quello caseario, che come per il vino ha bisogno di personale competente e qualificato per poterne decantare in modo tecnico e rispettoso le sue qualità indiscutibili.

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Staffetta con Marco Tamani: l'allevatore bardigiano produttore di latte per Parmigiano Reggiano affiancherà Luigi Spinazzi insieme all'altro vicepresidente Giovanni Grasselli

Parma, 14 Dicembre 2018 – L'ultimo Consiglio di Amministrazione del Consorzio della Bonifica Parmense ha visto la nomina alla vice presidenza dell'ente dell'imprenditore bardigiano Giacomo Barbuti che affiancherà il presidente Luigi Spinazzi e l'altro vice presidente Giovanni Grasselli.

Barbuti, espressione dell'associazione agricola Coldiretti, riceve il testimone da Marco Tamani che ricopriva quel ruolo anch'esso dal 2011 e che resterà nella governance consortile con la carica di componente del Comitato Esecutivo.

Giacomo Barbuti, 54 anni, è un allevatore di bovine da latte per la produzione di Parmigiano Reggiano di qualità e fa parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio dal 2011. Come "uomo di montagna" è profondo conoscitore delle criticità del territorio Appenninico nel suo complesso ed in particolare delle criticità da dissesto idrogeologico in Val Ceno e Val Taro.

Venerdì, 14 Dicembre 2018 16:17

Bonifica Centrale, il piano triennale 2019-2021

Piano triennale 2019-2021, interventi sul territorio e Val'Enza: priorità per il nuovo Comitato dell'Emilia Centrale. La prima seduta esecutiva ha subito affrontato i temi più caldi che provengono dalle istanze dal territorio gestito

REGGIO EMILIA – 14/12/2018 - Battesimo stagionale per nuovo Comitato Esecutivo del Consorzio dell'Emilia Centrale che, dopo la seduta elettiva d'insediamento, si è ritrovato nella sede di Corso Garibaldi a Reggio Emilia per individuare e accelerare tutte le azioni tecniche , progettuali e amministrative che riguardano la gestione della risorsa idrica di competenza nell'esteso comprensorio di bonifica che tocca ben 4 province (Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova).

Il neo presidente dell'ente Matteo Catellani, alla presenza della totalità dei membri del Comitato consortile, dei dirigenti tecnici e amministrativi e dei sindaci revisori, ha introdotto la seduta ponendo al centro della discussione, già in apertura, il Piano Strategico Triennale di bilancio 2019-2021 che sostiene - alla base - una pianificazione mirata degli interventi e dei lavori sul territorio e consente una gestione oculata della macchina tecnico-amministrativa.

Nel corso dell'incontro, tra gli altri temi affrontati, anche il fabbisogno di acqua in Val d'Enza e a tal proposito si è ribadita l'urgenza di una azione che consenta al più presto una programmazione mirata nell'area considerata da parte di tutte le istituzioni e amministrazioni chiamate a risponde alle necessità dell'intero territorio nel suo complesso: delle operose comunità insediate, delle imprese agricole e agroalimentari e dell'indiscusso valore ambientale e paesaggistico dell'area considerata.

Al via "1 voto, 200.000 aiuti concreti - Un gesto che arriva al cuore. Oltre 1400 Onlus in gara per la decima edizione della campagna realizzata grazie ai Fondi UniCredit Carta E

In occasione della X edizione della campagna di sensibilizzazione dedicata al Non Profit, UniCredit mette a disposizione 200 mila euro, a titolo di donazione, da distribuire tra le Organizzazioni Non Profit aderenti al portale ilMioDono.it 

La scorsa edizione ha visto premiate anche 21 onlus dell'Emilia Romagna per un totale di oltre 25 mila euro di donazione UniCredit.

Torna l'appuntamento con la speciale iniziativa UniCredit dedicata alle associazioni impegnate nel Non Profit, quest'anno giunta alla sua decima edizione. Un impegno che il Gruppo premia mettendo a disposizione 200mila euro del fondo Carta Etica destinato a iniziative di solidarietà sul territorio. Il fondo si alimenta con una percentuale di ogni spesa effettuata con carta di credito "Etica", disponibile nella versione UniCreditCard Flexia Classic E, Visa Infinite e UniCredit Business Aziendale, senza costi aggiuntivi per il titolare.

La scorsa edizione ha visto premiate anche 21 onlus dell'Emilia Romagna per un totale di oltre 25 mila euro di donazione UniCredit.

La nuova edizione della campagna di solidarietà e sensibilizzazione "1 voto, 200.000 aiuti concreti – Un gesto che arriva al cuore" si concluderà il 31 gennaio 2019. Sono 1460 le Onlus che quest'anno partecipano all'iniziativa; tutte sono presenti sul sito www.ilMioDono.it , la piazza virtuale rinnovata nella sua veste grafica, realizzata da UniCredit per facilitare l'incontro tra le Organizzazioni Non Profit e tutti coloro che vogliono sostenere questo settore contribuendo con una donazione.

Clienti e non di UniCredit possono accedere al sito www.ilMioDono.it  – anche da tablet e smartphone – selezionare l'Organizzazione preferita e votarla attraverso una delle principali piattaforme social (Facebook, Twitter e Google) o via e-mail. Ogni voto vale 1 punto. Aggiungendo al voto una donazione di almeno 10 euro con una delle modalità PagOnline previste, la preferenza accordata varrà 6 punti.

Le Organizzazioni che, a fine iniziativa, avranno consuntivato almeno 150 punti saranno ammesse nella rosa di quelle che beneficeranno di una quota della donazione UniCredit. La ripartizione, infatti, avverrà in proporzione ai punti consuntivati, con una somma massima destinata per singola organizzazione di 12 mila euro.

I 200 mila euro di quest'anno, sommati agli importi delle edizioni precedenti e ai contributi spontaneamente erogati da chi ha supportato l'iniziativa con il voto e con le donazioni – nel 2017, sono stati raccolti 130 mila euro –, portano a oltre 2milioni e 500mila euro la somma complessivamente distribuita dal 2010.

 

Mercoledì, 12 Dicembre 2018 06:38

L'attività di Fit Out: cos'è e a cosa serve

I progetti Fit Out prevedono la riorganizzazione degli spazi interni di un'azienda, al fine di conferire all'ambiente uno stile professionale e funzionale, che soddisfi al meglio le esigenze dei lavoratori.

Il compito è quello di riorganizzare uffici e strutture aziendali già occupate, risparmiando tempo e denaro. In questo modo si provvede alla creazione di ambienti confortevoli e dal design sofisticato in cui intrattenere i rapporti d'affari in un'atmosfera rilassata e ben organizzata.

Inoltre l'attività di Fit Out si occupa anche di adeguare gli spazi preesistenti all'eventuale presenza di macchinari tecnologici, in modo tale che i dipendenti possano usufruirne agilmente.

La professionalità e l'esperienza sono i motori creativi dei progetti Fit Out, il cui compito è quello di creare degli ambienti esteticamente gradevoli e funzionali in cui lavorare, ottimizzando spese e tempi progettazione.

I progetti di Fit Out si basano su una logica manageriale professionale. La collaborazione con specialisti del campo del management progettuale fa si che ogni soluzione risponda al meglio alle richieste dei clienti, supportandoli durante le fasi di progettazione e di elaborazione.

Ogni lavoro è svolto nel massimo rispetto delle normative e degli standard più elevati, così da esaudire i desideri dei clienti più esigenti.

Fit Out lavora con una clientela eterogenea, andando incontro alle richieste di albergatori, imprenditori, e dirigenti d'azienda. Ciascun cliente si affida alla competenza e al rigore del team di progettazione, che propone soluzioni innovative e diversificate per ciascun ambiente.

Il personale di Fit Out deve essere preparato e dinamico, così da offrire a tutti i clienti opzioni valide secondo le loro necessità. Gli addetti operano a stretto contatto con architetti e Project manager, fondendo le loro conoscenze, al fine di produrre risultati notevoli.

Come lavora il team Fit Out

Per la buona riuscita del progetto è necessario che il team di specialisti si confronti preliminarmente con i clienti, ne accolga consigli, richieste, ed esigenze, così da soddisfare al meglio i loro desideri.

Tutto ciò perché ogni ambiente presenta ubicazioni e necessità interne differenti. È fondamentale comprendere al meglio quali siano le esigenze dei clienti, così da poter esaudire le loro richieste in maniera esaustiva.

Una seconda fase del progetto consiste nel valutare dimensioni e condizioni "fisiche" dell'area su cui operare. Svolgendo un'analisi simile il team Fit Out sarà in grado di ideare le soluzioni migliori per ogni tipo di spazio.

Successivamente bisogna testare lo spazio, valutarne eventuali limiti e peculiarità strutturali, in modo da pianificare una riorganizzazione interna che soddisfi le esigenze estetiche e pratiche dell'area in questione.

Laddove fossero richiesti, si creano nuovi spazi, che possiedono tutte le generalità richieste da quel tipo di ambiente lavorativo. Ogni area è differente da un'altra, e per questo motivo è fondamentale che il team di esperti interagisca con i clienti, così da comprendere quali siano le esigenze pratiche di questi ultimi.

Alcuni uffici sono progettati nella logica "open space", in cui sono presenti degli spazi aperti, separati unicamente da vetrate o porte scorrevoli. Altri ambienti invece necessitano di una strutturazione differente, per questo motivo i project manager dovranno conoscere in fase iniziale quali sono le esigenze di ogni cliente.

In alcuni casi si opta per la soluzione "smart working", la quale punta a creare spazi integrati, con la finalità di ridurre i mq. La fase finale consiste nell'arredamento, e nell'allestimento di impianti tecnologici di ottima qualità, che completano la configurazione di ogni spazio, conferendogli un design moderno e sofisticato.

Un general contractor inoltre, propone un servizio che consente ai clienti di usufruire di consulenze private e professionali, grazie alle quali potranno avviare il progetto di riconfigurazione di interni.

Il team di esperti mette a disposizione le proprie competenze e conoscenze così da assicurare ai clienti un percorso di management stimolante e all'avanguardia.

Fonte delle informazioni: https://spaziocompany.it/fit-out/ 

 

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Prosegue la poderosa risalita del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Momento di stasi per il burro. Latte spot estero in discesa mentre resta inalterato il prezzo del latte spot nazionale.

di Virgilio Parma 11 dicembre 2018 -

LATTE SPOT Cede il latte spot estero mentre resta inalterato il nazionale. Ancora questa settimana il prezzo del latte crudo spot nazionale si è attestato ai valori delle tre settimane precedenti (46,40-47,94€/100 litri di latte). Retrocede invece in maniera sensibile di -4,7% il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania che perciò si colloca tra 41,24-42,27€/100 litri di latte. Ancor più sensibile il cedimento (-9,3%) del prezzo dello scremato spot estero che si posiziona all'interno della forbice tra 19,67-20,70€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Burro in altalena. La 50esima settimana è dedicata alla stabilità per le referenze quotate a Milano. Leggera flessione negativa per la panna di centrifuga a uso alimentare di Verona.
Cede 5 centesimi il burro zangolato da creme fresche di Parma adeguandosi al prezzo della borsa reggiana la quale nella giornata odierna ha mantenuto inalterato prezzo.

Borsa di Milano 10 dicembre 2018:
BURRO CEE: 4,15 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,40 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,55 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,35 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,24 €/Kg. (-)
MARGARINA novembre 2018: 0,87 -0,93€/kg (-)

Borsa Verona 10 dicembre 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,25-2,35€/Kg. (-)

Borsa di Parma 7 dicembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 11 dicembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 - 1,95 €/kg.

GRANA PADANO 10/12/2018 - Altri 10 centesimi guadagnati dal prezzo del Grana Padano DOP, compreso il fresco fuori sale.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,100 - 7,20 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,65 - 7,90 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,00 - 8,40 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,90-6,05€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 07/12/2018 Prosegue anche nel corso della 49esima settimana la risalita del Parmigiano Reggiano (+10 Cent/kg).
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,30-10,45 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,70-10,85 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,50 - 12.00 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,25 - 12,80 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,25 - 13,70 €/Kg. (+)

@MulinoAlimentar #Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan
@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly

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 (Grafici)

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Tavolo di confronto per la gestione sostenibile della risorsa idrica. Dalla gestione della risorsa idrica alla conservazione dell'ittiofauna - Parma, 13 dicembre 2018 Sala Aurea, Camera di Commercio

Paema 11 dicembre 2018: Giovedì 13 dicembre a Parma presso la Sala Aurea della Camera di Commercio, in via Verdi n. 2, a partire dalle ore 9 si terrà l'incontro "Dalla gestione della risorsa idrica alla conservazione dell'ittiofauna".

L'iniziava nasce nell'ambito del progetto Life Barbie per la conservazione e il recupero di popolazioni autoctone di barbo nei fiumi dell'Emilia Romagna e vedrà anche la partecipazione del progetto LIFE SilIFFe che ha come obiettivi il miglioramento degli habitat fluviali e ripariali e la lotta alle specie aliene acquatiche nel Parco Regionale del Fiume Sile, nella provincia di Treviso in Veneto.

La giornata di lavoro verterà principalmente su due tematiche: L'indice di funzionalità fluviale come strumento di pianificazione per una buona gestione dell'ecosistema - Il caso del Fiume Sile, Life SILIFFE; Idee e proposte per una gestione più sostenibile della risorsa idrica dei fiumi Taro e Parma, a tutela dell'ittiofauna.

Ai lavori parteciperanno rappresentanti di Istituzioni ed Enti decisionali: l'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, l' Università di Parma, l'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, l'Agenzia Prevenzione Ambiente Energia dell'Emilia-Romagna (ARPAE), l'Agenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio e la Protezione Civile dell'Emilia-Romagna e il Consorzio della Bonifica Parmense. Il Segretario Generale dell'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po Meuccio Berselli e il Presidente dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, Agostino Maggiali introdurranno il convegno e successivamente grazie alla relazione del prof. Francesco Nonnis Marzano (Project Leader Life Barbie, docente all'Università di Parma) verrà illustrato lo stato di avanzamento del progetto Life Barbie e le azioni specifiche dell'ambito del Taro e del Parma.

Subito dopo i lavori si articoleranno in due sezioni. Durante la mattinata sarà illustrato lo stato di avanzamento del Life Siliffe. Dal 2015 i partner di progetto – il Parco Naturale Regionale del Fiume Sile, la Regione del Veneto, Struttura di Progetto Strategia Regionale della Biodiversità e dei Parchi, la Provincia di Treviso, Settore Caccia e Pesca, di studi e ricerca ambientale Bioprogramm s.c. di biotecnologie avanzate e tecniche ambientali – hanno lavorato in modo sinergico per recuperare e rafforzare tutta la rete ecologica del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d'Europa. Il progetto in tre anni ha avviato e promosso il dialogo con agricoltori, pescatori e cittadini, fornendo gli strumenti per aumentare la consapevolezza del valore delle aree naturali, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche socio-economico.

Nel corso del pomeriggio i partner del progetto Life Barbie porteranno l'attenzione sui fiumi Taro e Parma trattando i seguenti temi: vegetazione ripariale, interventi di riqualificazione fluviale sul Taro; un approccio integrato qualità-quantità-habitat per il bacino del Parma; gestione del demanio idrico funzionale alla conservazione dell'ittiofauna; sistema di prelievo idrico e irrigazione connesso a questi due fiumi. Al termine delle sessioni, a fine mattina e nel pomeriggio, sono previsti degli spazi per la discussione e la partecipazione diretta dei presenti, volti soprattutto a raccogliere proposte e osservazioni.

Il pranzo, offerto dagli organizzatori, sarà a buffet presso la struttura ospitante. Per l'evento sono stati richiesti i crediti formativi per i dottori agronomi e i dottori forestali (0,125 CFP/h).

 

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A seguire il file che indica le tendenze dei prodotti da noi rilevati. Aggiornamento al 10 dicembre 2018

 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

 

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Il Gruppo ha acquisito il controllo della Security & Training, società di servizi di sicurezza, consulenza e formazione specializzata e certificata in ambito aeroportuale e portuale. Più qualità ai servizi: Coopservice tra i primi in Europa ad ottenere la certificazione UNI EN16082 "Airport Security Service Certificate". I numeri della Linea Sicurezza: 2.200 guardie giurate, 10 centrali operative, 36.000 allarmi collegati

Reggio Emilia, 10 dicembre 2018 - Coopservice, uno dei principali player italiani nella fornitura di Servizi Integrati di Facility, rafforza la propria posizione nel settore della security acquisendo il 51% di Security & Training, società di consulenza e di formazione professionale in materia di sicurezza che svolge servizi di security con personale specializzato e certificato.

Per Coopservice, l'obiettivo dell'operazione è qualificare ulteriormente la propria offerta di servizi di Security in un settore strategico, quello dei trasporti, estremamente delicato e nel quale Coopservice può vantare un'esperienza pluriennale e consolidata nei servizi di sicurezza sussidiaria per importanti infrastrutture aeroportuali e portuali come l'Aeroporto di Olbia Costa Smeralda e i Porti di Olbia, Genova e Savona.

"Il comparto sicurezza è strategico per Coopservice - dichiara il presidente, Roberto Olivi - Continueremo ad investire per cogliere due obiettivi principali: fare innovazione continua per allargare l'operatività a nuovi settori strategici e integrare sempre più le attività di security e servizi fiduciari nelle soluzioni di facility, sempre più richieste dal mercato e dalla clientela che ha bisogno di poter contare su un unico referente per la gestione di tutti i servizi infrastrutturali".

Security & Training, attiva dal 2004, ha ereditato l'organizzazione, il corpo docenti, il know-how della Security Training Project Srl ed è autorizzata e riconosciuta dal Ministero dell'Interno come centro di formazione per i corsi di sicurezza sussidiaria portuale, ferroviaria e dei trasporti terrestri in concessione, da ENAC per l'erogazione dei corsi per tutte le categorie di personale aeroportuale e dalla Capitaneria di Porto.

"Entrare a far parte di un primario Gruppo come Coopservice, con un'esperienza di oltre quarant'anni nel settore della vigilanza privata ed una presenza capillare sul territorio italiano ci permette di estendere il nostro raggio d'azione e di offrire la nostra competenza altamente specialistica a nuovi mercati", ha dichiarato Luigi Cola, amministratore delegato di Security & Training.

La struttura organizzativa e didattica può contare su numerose sedi formative, alcune delle quali attrezzate con strumentazioni RX e Metal Detector per la formazione sui controlli di sicurezza, in diverse città italiane: Roma, Pomezia, Savona, Genova, La Spezia, Mantova, Parma, Cavriago, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì, Firenze, Prato, Chieti, Sassari, Olbia, Cagliari, Oristano.

L'impegno di Coopservice per dare sempre maggiore qualità al proprio comparto della sicurezza è dimostrato anche dal conseguimento, tra i primi Istituti di Vigilanza in Europa ad ottenerla, della certificazione dei propri servizi di sicurezza in ambito aeroportuale secondo la norma europea UNI EN16082:2011 "Servizi di security aeroportuale e dell'aviazione civile".

La norma, voluta da gestori aeroportuali e operatori del comparto, ha l'obiettivo di rispondere alla richiesta di qualificare l'affidabilità dei fornitori in un settore sensibile e strategico quale quello della sicurezza aeroportuale.

Coopservice (862 milioni di fatturato di gruppo nel 2017 e 20.788 dipendenti) opera nel comparto sicurezza con più di 2.200 guardie giurate, 900 operatori tecnici della sicurezza, 10 centrali operative di cui 2 certificate, oltre 36.000 impianti d'allarme collegati e più di 500 mezzi tra portavalori e veicoli operativi, erogando direttamente servizi di vigilanza in 28 province in 7 regioni e in tutta Italia grazie al network di istituti convenzionati.

Bonifica Parmense: il bilancio di previsione 2019 incrementa l'avanzo per complessivi 1,25 milioni da destinare alla manutenzione del territorio. Oltre ai grandi progetti per la sicurezza idraulica e lo sviluppo irriguo il Consorzio – in virtù dell'azione gestionale – incrementa l'avanzo dell'attività ordinaria, che nel 2019 è prevista per complessivi 1 milione 250 mila euro e annuncia che lo investirà subito nelle aree montane.

Parma, 10 Dicembre 2018 – La gestione virtuosa del Consorzio di Bonifica Parmense nel corso del 2018 consente oggi di pianificare una rinnovata, maggiore ed incisiva azione di manutenzione sul territorio grazie ad un bilancio di previsione 2019 – approvato nei giorni scorsi all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione dell'ente – che permetterà un ulteriore investimento in opere di messa in sicurezza e difesa idraulica ed in particolare delle aree montane del nostro Appennino.

Il Consorzio di Bonifica, contando infatti sui contributi dei consorziati, è chiamato a pianificare anticipatamente la destinazione dell'eventuale frutto dei propri risparmi (maturati grazie alle puntuali azioni manageriali della governance), indicando interventi nel proprio comprensorio. E quest'anno l'azione tecnico-amministrativa che somma e compara componenti di bilancio positivi e voci di costo (che sfiorano nel complesso i 12 milioni di euro) porterà in dote un avanzo dell'attività ordinaria di oltre 1 milione e 258mila euro, che risulta incrementato di un 10% rispetto a quello previsto nel precedente anno. Una somma che andrà a beneficio inatteso di nuovi lavori in aree più disagiate della nostra provincia in montagna già a partire dalla prossima primavera.

Oltre a questo è rilevante sottolineare come la Bonifica Parmense rappresenti, nei fatti, un rilevante "collettore" di risorse essenziali per la manutenzione e lo sviluppo del territorio e proprio nel corso dell'ultimo CDA il presidente Luigi Spinazzi e il direttore generale Fabrizio Useri (alla presenza dei 23 consiglieri espressione allargata di categorie produttive (associazioni agricole, artigianali ecc. e sindaci del territorio), hanno evidenziato la strategicità di alcuni progetti mirati – finanziati o in corso di verifica e possibile finanziamento – che Ministeri, Regione e amministrazioni hanno condiviso su diretto interessamento della Bonifica, inserendoli successivamente tra le priorità per le comunità insediate nel territorio sotteso all'influenza dello stesso Consorzio.

La quasi totalità dei progetti è realizzata in housing dall'ente grazie agli studi ingegneristici dello staff tecnico e tra i più significativi si segnalano quelli legati ad opere di manutenzione e miglioria ed in particolar modo quelle strategiche su vasta scala, destinate a risolvere criticità di diversa natura legate alla gestione e alla presenza o meno della risorsa idrica: le condotte per invasi per l'irrigazione a Medesano (1,8 milioni di euro), SOS Bonifica, Difesa Attiva Appennino, sistemazioni idrogeologiche nei Comuni, ripristini, risezionamenti e sfalci arginali per 1500 km di canalizzazioni artificiali, Condotte irrigue sul Naviglio per contenere le perdite di rete (15,2 milioni di euro), Cassa di espansione del Canale Galasso e Battibue per la sicurezza idraulica area Fiere di Parma (2,7 milioni), progetto potenziamento impianto idrovoro Ongina (6 milioni), nuove centraline idroelettriche per la produzione di energia (Ramiola sul Taro e Guardasone sullo Spelta) e sicurezza contro le esondazioni nell'area Bocca d'Enza (6 milioni circa).

Per quanto concerne l'area amministrativa debutteranno anche in Bonifica lo split payment, la fatturazione elettronica e la firma digitale relativa ai pagamenti dei fornitori.

Si ricorda anche che l'ente consortile è stato tra i primi 5 in Italia nel settore ad aver completato gli adeguamenti strutturali alle nuove normative in termini di reati nel campo della sicurezza, definendo un modello organizzativo ai sensi del d.lgs 231; ha inoltre avviato i processi di rinnovi delle concessioni di prelievo da fiume e acque sotterranee in falda ed infine ha costituito un modello per garantire la sicurezza informatica di tutti i dati sensibili dei propri consorziati (General Date Protection).

In conclusione si può affermare che la gestione dei costi e l'impiego delle risorse, sia quelle dei contributi da bollettino che quelle da finanziamento progettuale, consegnano ai consorziati un quadro del tutto positivo delle attività della Bonifica Parmense, che si conferma così ente quanto mai presente ed attento alle necessità del territorio.

Il rapporto dell'Osservatorio di Confimprese rivela che, nell'anno 2017, in Emilia Romagna si è registrata una crescita delle aperture del +25%. In questo contesto l'idea di aprire un negozio non sembra così folle, a maggior ragione se decidi di affidarti ad un franchising.

Perché il franchising? Perché sta decisamente crescendo il mercato e l'Emilia Romagna si trova, inoltre, al quarto posto nella classifica nazionale per punti vendita aperti in franchising. Ma, tralasciando i dati, affiliarsi ad un franchising significherebbe dover investire un budget decisamente inferiore rispetto ad un'apertura ex novo.

Ti basti sapere che riusciresti ad aprire un negozio già potenzialmente affermato con una cifra che può variare dai 20.000 ai 50.000 euro. Mica male, no?

E questo non è niente, si sono altri per cui affiliarsi ad un franchising, io te ne fornisco 10:
• Accesso ad un know how già collaudato. Ovvero entreresti a far parte di una macchina già decisamente oliata, con dei meccanismi e delle dinamiche collaudate e già potenziate. Insomma niente esperimenti da fare sulla tua pelle (e sui tuoi soldi).
• Clienti già fidelizzati al marchio. Un marchio conosciuto è un marchio che attira automaticamente i potenziali clienti. In pratica saresti già conosciuto e godresti di tutti i benefici derivanti.
• Formazione e assistenza costante. Sei un aspirante imprenditore che parte da zero? Nessun problema! Affiliandoti ad un franchising avresti accesso sia alla formazione pre-apertura sia ai corsi di aggiornamento successivi. E non dimenticare che godresti di assistenza costante da parte della casa madre.
• Assistenza al marketing. Sarà il settore marketing del marchio ad occuparsi di questo aspetto. Il tutto con i mezzi più potenti a loro disposizione. Mezzi che probabilmente avresti difficoltà a permetterti in caso di apertura di un negozio con un marchio tuo.
• Assistenza nella scelta del punto vendita. Molti franchisor, tramite ricerche di mercato, ti aiuterebbero nella scelta della location che meglio si adatterebbe al punto vendita.
• Assistenza nell'iter burocratico. Aprire una partita iva, allestire un locale a norma, richiedere la posizione Inail, ecc ecc... questi sono solo alcuni dei passaggi necessari per aprire un negozio; ma niente paura, anche in questa fase saresti assistito dal franchisor.
• Allestimenti forniti dalla casa madre. Scegliere uno stile che sia coerente con il tuo marchio o affidarti ad un designer di interni, dover cercare l'arredamento... Dimentica tutto questo: affiliarsi ad un franchising significa anche non doversi preoccupare di come allestire il tuo negozio, ti fornirà tutto la casa madre.
• Contatti e accordi con fornitori fidati. Non dovrai cercare fornitori a cui dare fiducia, la casa madre ha già una collaudata rete alla quale potrai appoggiarti senza timori.
• Esclusività territoriale. Molti franchising garantiscono ai propri affiliati l'esclusività territoriale, in questo modo non rischieresti di ritrovarti dei concorrenti come "vicini di casa".
• Minore rischio di impresa. Oltre ad una sostanziale differenza di costi rispetto all'apertura di un negozio da zero, il contratto di affiliazione ti riconosce anche delle garanzie che diversamente non potresti avere.

Insomma i vantaggi di aprire un negozio in franchising sono tanti, ma se vuoi saperne di più vai su Intraprendere e scopri come aprire un franchising.

Come Cambia lo scenario del recupero crediti e dei prestiti bancari il giorno dopo l'introduzione di regole più stringenti per la copertura delle sofferenze bancarie.

di Mario Vacca Parma 9 dicembre 2018 - Lo scorso mese di Marzo sono stati pubblicati gli aggiornamenti alle linee guida della Vigilanza BCE con le quali sono state introdotte nuove disposizioni per la copertura dei crediti deteriorati in pancia alle banche. Tra le altre disposizioni, si prevede che la copertura dei crediti deteriorati non garantiti sia compiuta entro due anni e quelli garantiti entro massimo 7 anni.

I crediti deteriorati vengono classificati in tre categorie:
 posizioni scadute da almeno 90 giorni di importo rilevante, pari ad almeno il 5% dell'esposizione da misurare sulla singola linea di credito e sull'importo ancora dovuto;
 inadempienze probabili, generalmente detti Unlikely to pay (UTP), per le quali le banche rilevano un rischio in capo al debitore indipendentemente dallo scaduto; si tratta di segnali di allarme ma non di obblighi ed il tutto è condizionato dalla decisione dei singoli istituti;
 le sofferenze vere e proprie, dette Non performing loans (NPL), che riguardano la cessazione del rapporto a seguito dell'insolvenza del debitore.

La questione dei debiti bancari cammina di pari passo con il concetto di crisi d'impresa e le nuovi disposizioni hanno genesi in un momento in cui anche la riforma fallimentare introduce molte novità. La problematica fondamentale riguarda le procedure di recupero che sono caratterizzate da una cronica lentezza delle procedure giudiziali.

Con le nuove linee guida viene modificato essenzialmente il modo in cui le banche procederanno alla gestione del credito, con ovvi appesantimenti dei loro bilanci a fronte di procedure di recupero che molto probabilmente avranno tempistiche superiori ai due anni entro i quali si prevede la svalutazione del 100% del credito.

Naturalmente sarebbe opportuno che le due situazioni tendessero a coincidere e questo traguardo potrebbe imprimere un'accelerazione verso il ritorno degli istituti ad erogare nuovamente credito ad imprese e famiglie oggi ai minimi storici.

Domenica, 09 Dicembre 2018 08:13

Dall'IO al NOI con la trigonometria

La trigonometria è quella parte della matematica che si occupa di misurare tutte le grandezze di un triangolo quando si hanno a disposizione almeno tre grandezze note.

Di Guido Zaccarelli 8 dicembre 2018 - Trigonometria è una parola greca formata dall'associazione del termine trígōnon e metría, ovvero, misura del triangolo e si prefigge, come branchia della matematica, di studiare i triangoli partendo dagli angoli. Le sue origini portano alle stelle, allo studio della loro posizione nella volta celeste: una trigonometria sferica.

Lo studio e le applicazioni dell'elettronica generale implicano una profonda conoscenza della trigonometria, senza la quale diventa difficile calcolare le diverse grandezze elettriche, che s'incontrano nella progettazione dei circuiti elettronici. Ricordo ancora molto bene la prima pagina del capitolo di introduzione alla trigonometria e qualche pagina dopo, dove, dato un sistema di assi cartesiani, era ben raffigurato un cerchio e una linea che partendo dal centro raggiungeva un punto della circonferenza. Il seno, il coseno la tangente, erano i termini magici con i quali bisognava dialogare ed entrare in sintonia per calcolare le grandezze elettriche. Tutto il resto è sfumato nel tempo e ora rimangono solo ricordi lontani di formule complesse. La materia è ricca di opportunità per la capacità di stimolare le persone a guardare oltre la realtà che la circonda, e condurle a proiettare lo sguardo verso nuovi orizzonti, partendo da punti conosciuti. Un esercizio quotidiano che occorrerebbe ripetere ogni giorno per le implicazioni che ha nel favorire ragionamenti sempre differenti.

Cosa lega la trigonometria all'IO e alla sua relazione con il NOI?
L'IO è ben rappresentato dal triangolo acuto che desidera raggiungere l'obiettivo da solo, circondato da un ristretto numero di persone necessarie allo scopo. Il NOI è ben rappresentato dal triangolo ottuso che consente di raccogliere un ampio numero di persone per raggiungere uno scopo comune.

L'IO inizia a camminare da solo verso il proprio obiettivo con lo sguardo rivolto al vertice del triangolo. Lo spazio di azione è molto ristretto e poche sono le persone che possono condividere il territorio. Riduce enormemente il campo d'azione delle possibilità offerte dai richiami dell'ascolto altrui, grazie alla presenza di una forte identità personale, che non chiede confronto. Non valuta altre opportunità se non limitatamente agli sforzi che deve compiere per raggiungere la cima.

Il NOI raccoglie più persone sul proprio cammino che avanzano insieme verso un obiettivo comune: «il valore del risultato finale è maggiore della somma dei singoli apporti».
Così afferma la teoria della Gestald che fonda i suoi studi sulla percezione e sull'esperienza e consente di monitorare il comportamento delle persone sulla base della percezione della realtà, anziché quella che le persone in realtà vedono con i propri occhi.

Pensiamo allo sport, a quando i giocatori si uniscono prima, o dopo la partita, per condividere lo scopo dello stare insieme oppure quando l'allenatore dialoga con i giocatori, per infondere le idee su cui basare le mosse competitive. Lo stesso avviene nelle aziende, quando tutti sono seduti intorno ad un tavolo per stabilire come meglio procedere con la strategia. Pensiamo al teatro greco quando le persone erano poste tutte intorno ad osservare lo spettacolo.

Sono tutti comportamenti che aiutano a creare la logica del gruppo e alimentare il significato dell'appartenenza, verso la visione comune. L'importante è mantenere fede a quanto definito un istante prima e non farsi prendere dalla foga dell'IO. Dove nasce il cambiamento? Quando il triangolo ottuso incontra sulla propria strada il triangolo acuto. Lì, nasce una zona di condivisione dove l'IO (nelle differenti prospettive e dimensioni) viene assorbito nel NOI e grazie a questa nuova figura trigonometrica che si viene a formare, si crea una energia che spinge le persone verso lo scopo comune. Triangoli che si creano e che vengono assorbiti in modo dinamico per fare posto ad una più grande, immenso, unico e irripetibile: il triangolo della condivisione ben evidenziato dall'immagine di William Blake: «nessun uccello vola troppo in alto se vola con le proprie ali».

L'energia dell'IO che diventa NOI. Leonardo da Vinci con l'uomo Vitruviano dove la trigonometria è ben utilizzata per esprimere l'uomo e la sua centralità. Dalla punta estrema delle dita delle mani, è possibile intravedere un triangolo acuto immerso nello spazio circolare di un uomo aperto al mondo, che esprime con gioia lo spazio vitale, frutto dell'armonia e dell'esperienza felice, che vive ed esprime al mondo. La trigonometria ci insegna a calcolare la distanza con le stelle, avendo una visione sferica della realtà. Dovrebbe essere presa come riferimento dall'uomo, per calcolare la distanza esistente tra le persone e, dati alla mano, disegnare un modello dove avvicinarle per condividere, con un triangolo ottuso, la dimensione etica ed economica del futuro.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Riferimenti sitografici: https://it.wikipedia.org/wiki,

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Editoriale: - Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli" - Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su. - SIMA Innovation Awards: i vincitori - Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere. - Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza: -

SOMMARIO Anno 17 - n° 49 9 dicembre 2018
1.1 editoriale
Macron, sconfitto e denudato dai "Gilet Gialli"
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi
3.1 BIS cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei Dazi forse compromessa.
5.1 meccanica eventi SIMA Innovation Awards: i vincitori
6.1 la favola ambientale Nuove tasse sulle auto nuove a Gasolio e Benzina? Non è questione ambientale come pensano di farci credere.
6.2 ambiente Quello strano odore al Poggio di Sant'Ilario Baganza:
7.1 lattiero caseario Latte e derivati - tendenze.
7.2 tutela alimentare Tutela dei Marchi all'estero: 2 milioni in più per le imprese
8.1 vino eventi Lungarotti: cantine aperte a Natale
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

 

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Sabato, 08 Dicembre 2018 15:03

SIMA Innovation Awards: i vincitori

Le 2 medaglie d'oro, le 5 medaglie d'argento, le 20 medaglie di bronzo di questa edizione 2019 sono ancora una volta indicative delle tendenze fondamentali del settore

da TracMag - novembre 2018 - Con il tema "L'innovazione al servizio di un'agricoltura competitiva", SIMA 2019 (Parigi, 24-28 febbraio 2019) è più che mai aperto alla diversità dell'agricoltura di oggi.

Grazie all'innovativa scenografia digitale, visitatori ed espositori potranno scoprire o riscoprire i prodotti vincitori dei SIMA Innovation Awards da una nuova prospettiva. Le 2 medaglie d'oro, le 5 medaglie d'argento, le 20 medaglie di bronzo di questa edizione 2019 sono ancora una volta indicative delle tendenze fondamentali del settore.

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MEDAGLIE D'ORO

CLAAS – Trincia caricatrice a cingoli sospesi: JAGUAR 960 TERRA TRAC
LAFORGE – Interfaccia di guida dello strumento: DynaTrac

MEDAGLIE D'ARGENTO

Airbus Defence and Space & John Deere – Monitoraggio dinamico dell'azoto tramite immagini satellitari e sensori macchina: Live NBalance
Bosch France – Monitoraggio dinamico della vegetazione tramite sensori connessi ai campi per facilitare la gestione delle colture: Field Sensor (by Bosch)
John Deere – Supporto proattivo e collaborativo per le attrezzature agricole: John Deere Connected Support
KUHN – Assistente virtuale per la manutenzione ordinaria e la regolazione di base: REDVISTA
Sodijantes Industrie – Ruota con serbatoio dell'aria integrato: Tank Air Wheel

MEDAGLIE DI BRONZO

Amazone – Sistema per il monitoraggio e la compensazione dell'influenza del vento sulle fasce di distribuzione: WindControl
Arbos France – Irroratrice trainata con sistema di sospensione a ruote indipendenti, carreggiata regolabile e telaio articolato: Arbos Blaster
Beiser Environnement – Rastrelliera per il foraggio con mangiatoia zincata, protezione antipioggia montata su rimorchio con pesatura collegata: Fourrage lib
Berthoud – Offerta di noleggio a lungo termine: Berthoud Rent
Case IH – Sistema di controllo elettrico delle infestanti: XPower
CLAAS – Barra falciante flessibile: CLAAS CONVIO FLEX
CLAAS – Pala caricatrice gommata: TORION SINUS
Climate FieldView – Piattaforma agricola digitale che consente l'analisi dei dati agronomici per ottimizzare il rendimento: Climate FieldView
De Sangosse – Sensore autonomo connesso per il conteggio e il monitoraggio delle lumache: LIMACPT
HYDROKIT – Assistenza per l'aggancio del terzo punto idraulico e dell'albero di trasmissione al trattore: Kit 3ᵃ mano per il 3° punto
Isagri – Assistente vocale per gli agricoltori: Fernand l'assistant
Jourdain – Dispositivo automatico per il bloccaggio delle barriere in entrambe le direzioni di passaggio: Ampio passaggio con Surlock
Karnott – Il contatore connesso che semplifica il monitoraggio dei vostri interventi: Karnott
Kverneland Group – Distributore di microgranulato: Microgranulatore Kverneland
Manitou Group – Funzione di spegnimento del motore temporizzata e regolabile su carrelli telescopici: Eco Stop
Manitou Group: Valorizzazione dei carrelli elevatori telescopici MANITOU a fine vita
New Holland Agriculture – Sistema di inversione del senso di rotazione del Dynamic Feed Roll (DFR): DFR Reverter
RABAUD – Pulitrice radiocomandata per ricoveri avicoli: LAVICOLE
Trimble – Applicazione per il rilevamento automatico di strumenti e marcatori Bluetooth: A-100 Asset Tag and Auto Asset Selection App
Trimble – Sincronizzazione e condivisione automatica dei dati: AutoSync

La giuria dei SIMA Innovation Awards 2019
Ad assegnare i premi sono stati 26 membri provenienti da tutti i settori (attrezzature agricole, allevamento, AGTECH, agronomia, meccanica, automotive, aeronautica...), specialisti della ricerca e della didattica, che sono anche utenti abituali delle attrezzature. E per lo studio di ogni fascicolo, sono stati supportati da oltre 300 esperti europei.

PRESIDENTE DELLA GIURIA:
Jean-Marc Bournigal, Direttore Generale di AGPB (Associazione generale dei produttori di grano e altri cereali).

CONSULENTI TECNOLOGICI DI SIMA:
Gilbert Grenier, Bordeaux Science Agro, Docente di Automazione e Ingegneria delle Macchine Agricole.
Frédéric Vigier, Responsabile delle competenze – Consulente tecnologico per le attrezzature agricole e l'e-agricoltura.
René Autellet, Consulente indipendente.

MEMBRI DELLA GIURIA:
Sami Ait-Amar, ACTA
Thierry Bailliet, Thierry agriculteur d'aujourd'hui
Guillaume Bocquet, AXEMA
Christian Briand, Bpifrance
Eugenio Cavallo, IMAMOTER
Stéphane Chapuis, FNCUMA
Pierre Clavel, Ministero dell'Agricoltura e dell'Alimentazione
Jean-Paul Daouze, Camera dell'agricoltura della Marne
Etienne Diserens, Consulente indipendente
Laure Figeureu-Bidaud, NUFFIELD
Christelle Gee, AgroSup Dijon
Daniël Goense, Wageningen UR Livestock Research
Philippe Gouvaert, CETIM
Jean-Marc Heller, IRT St-Exupéry
Christian Huyghe, INRA
Arnaud Jary, MFR de la Pignerie
Florentino Juste, IVIA Istituto di Ricerca Agraria di Valencia
Olivier Miserque, Servizio pubblico della Vallonia
Anaïs Orban, FNEDT
Jean-Luc Pérès, PCMA
Emmanuel Piron, IRSTEA, Centre De Clermont-Ferrand
Ariane Voyatzakis, Bpifrance.

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Sabato, 08 Dicembre 2018 14:34

Latte e derivati - tendenze.

I prezzi del latte alla stalla sono aumentati nel corso dell'estate in Europa e in Italia, come conseguenza di una produzione meno abbondante a causa della siccità che ha significativamente ridotto le diponibilità foraggere soprattutto nel Nord Europa.

Il mercato dovrebbe rimanere sostanzialmente positivo per i prossimi mesi sia a livello comunitario che nazionale (anche in considerazione del fatto che in alcuni Paesi Ue la mandria da latte è stata ridotta), ma sull'equilibrio globale pesano alcune incognite come la questione dei dazi doganali e il rallentamento della domanda cinese.

A partire dal mese di giugno 2018 il prezzo del latte alla stalla ha evidenziato lievi aumenti su base mensile, pur restando nettamente inferiore ai livelli registrati lo scorso anno. In dettaglio, il prezzo rilevato da Ismea per le consegne di latte crudo effettuate sul territorio nazionale si è attestato su un livello medio di 36,4 euro/100 litri, con un aumento del 2% rispetto alla quotazione minima registrata a maggio. Per i prossimi mesi il mercato del latte dovrebbe rimanere su terreno sostanzialmente positivo, ma per comprendere le dinamiche che interessano il settore è importante avere una visione globale tenendo conto che il latte, al pari dei cereali e di altre commodity, ha assunto una connotazione mondiale.

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Dal punto di vista nazionale l'aumento dei prezzi alla stalla è stato innescato, innanzitutto, da una flessione delle consegne ai caseifici durante l'estate, decisamente più intensa rispetto al calo stagionale atteso: sulla base di dati Agea - ancora provvisori - si sono evidenziati un -3% a luglio e -13% ad agosto su base tendenziale, che hanno determinato un modesto +0,5% nel cumulato dei primi otto mesi del 2018 a fronte del +3,7% di fine 2017.

http://www.ismeamercati.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9012 

 

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Riaperto il Bando "Marchi+3". Dall'11 dicembre 2018 la presentazione delle domande. 

Reggio Emilia 6 dicembre 2018 - La Camera di Commercio comunica che è stato rifinanziato, con un investimento di oltre 2 milioni di euro, il programma di agevolazioni alle imprese per favorire la registrazione di marchi dell'Unione Europea ed internazionali.

Le risorse sono messe a disposizione sul bando "Marchi +3" promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico, gestito da Unioncamere e finalizzato alla tutela e alla valorizzazione di uno dei più rilevanti patrimoni immateriali delle imprese.

Le agevolazioni sono dirette proprio a favorire la registrazione di marchi comunitari presso l'EUIPO (Ufficio dell'Unione Europea per la proprietà intellettuale) e la registrazione di marchi internazionali presso l'OMPI (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale).

Le domande potranno essere presentate dalle ore 9,00 dell'11 dicembre 2018.

La versione integrale del Bando e la relativa documentazione per la presentazione delle domande sono disponibili sui siti:
Ufficio Italiano Brevetti e Marchi: www.uibm.gov.it 
Unione Nazionale delle Camere di commercio: www.unioncamere.gov.it  e www.marchipiu3.it  

Sabato, 08 Dicembre 2018 14:14

Lungarotti: cantine aperte a Natale

Tra Vini, cultura e un laboratorio per i più piccoli. Da venerdi 7 al 9 dicembre gli appuntamenti al MUVIT e in cantina in occasione della manifestazione del movimento del vino.

(Torgiano – PG, 4 dicembre 2018). Non solo vino ma anche "Luci in bottiglia". È il laboratorio per i più piccoli proposto dal Museo del Vino di Torgiano (Muvit) in occasione di Cantine Aperte a Natale, l'evento del Movimento turismo del vino al quale Lungarotti aderisce dal 7 al 9 dicembre. Appuntamento quindi sabato 8 (ore 15.30) al Muvit, per realizzare illuminazioni natalizie partendo dal recupero di bottiglie di vino usate e per tutto il weekend ingresso ridotto (5,00 euro) con brindisi presso l'Osteria del Museo. Venerdì 7 dicembre (ore 17.00) invece, presso l'Enoteca della Cantina Lungarotti a Torgiano la presentazione del libro "Circo(scritto)", la raccolta di poesie e racconti di Daniele Lillocci legate al mondo rurale umbro (edizioni Morlacchi), in compagnia dell'autore, di Teresa Severini della famiglia Lungarotti, di Giuseppe Moscati, dottore di ricerca in Filosofia e Scienze umane, e di Jessica Cardaioli, redattore editoriale Morlacchi Editore. Per tutta la giornata inoltre, sarà possibile visitare la cantina su prenotazione (10.00-13.00 e 15.00-17.00).

Info, costi e prenotazioni. Laboratorio "Luci in bottiglia" Durata: 1 ora e 30 minuti Costo: 5,00€/pax (bambino+accompagnatore) Prenotazione obbligatoria entro il 6 dicembre: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - 0759880200
Info e prenotazioni Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - 075.9886649

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Il Consiglio di Stato ha respinto, con decreto odierno, l'ulteriore ricorso presentato dagli ambulanti in merito al mercatino di Natale, sia per quanto riguarda la modifica del precedente provvedimento emanato il 29 novembre, sia in merito alla richiesta di anticipare la discussione già fissata per il 20 dicembre, affinchè si consentisse loro di svolgere la Fiera natalizia nel perimetro di piazza Cavalli, nelle stesse condizioni degli anni precedenti.

Nella motivazione, il Consiglio di stato richiama il contenuto del decreto del 29 novembre, nell'interpretazione subito individuata e attuata dall'Amministrazione, secondo cui il Comune di Piacenza è tenuto a consentire lo svolgimento dell'attività di vendita individuando, però, spazi e tempi compatibili con le manifestazioni natalizie già in corso.

Esprime soddisfazione la Giunta comunale, da sempre convinta di aver dato corretta e immediata attuazione a quanto disposto dal Consiglio di Stato. Nonostante l'esito favorevole, l'Amministrazione mantiene in essere le proposte già rivolte agli ambulanti, affinchè possano svolgere, se lo ritengono, l'attività di vendita. La Giunta ringrazia, infine, il personale degli Uffici comunali del Commercio e dell'Avvocatura, per l'intenso e proficuo lavoro svolto.

Finanziamento del piano invasi, numerose le opere che si realizzeranno nel bacino del po per l'irrigazione e la sicurezza dei territori sottesi. Soddisfazione del Segretario Generale dell'Autorità di Bacino del Po Meuccio Berselli per il decreto emanato dal Governo per mano dei Ministri Toninelli e Centinaio

Parma, 7 Dicembre 2018 – La recente approvazione del decreto che sostiene e finanzia il Piano Straordinario degli Invasi avvenuta nella serata di ieri ad opera del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in accordo con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo permette di sbloccare circa 250 milioni di euro a beneficio diretto di una trentina di infrastrutture idraulico-irrigue. A tal proposito sono già in via di attivazione le convenzioni stipulate con i soggetti attuatori delle opere e la priorità nella scala dei valori individuata è l'assegnazione dei finanziamenti a quelle opere immediatamente cantierabili in tempi brevi.

Nell'elenco numerosi sono gli interventi che si realizzeranno all'interno del comprensorio di pianificazione dell'Autorità di bacino Distrettuale del Fiume Po e, tra questi, si segnalano:

Traversante Mirafiori e organizzazione relative derivazioni in Comune di Rivergaro e Gazzola Piacenza (8.753.200 euro) Consorzio di Bonifica di Piacenza, Adeguamento e ammodernamento sistemi irrigui aree sottese all'invaso di Pianfei e Chiusa Pesio (7.350.000 euro) Consorzio irriguo Bealearotto Mussi, Sovralzo della Traversa di presa del Canale Ferrari sul Tanaro a Felizzano e Masio (3.920.000 euro) Consorzio irriguo Canale de Ferrari, Interventi di riqualificazione del sistema irriguo media pianura Cavezzo, Mirandola, San Prospero, Medolla e Nonantola Modena (3.356.970 euro) Consorzio di Bonifica di Burana, Impermeabilizzazione Canale Ticino Villoresi nei Comuni di Somma Lombardo, Vizzola Ticino, Anconate Busto Garolto e Panbiago (20.000.000 euro) Consorzio di Bonifica Ticino Villoresi, La cassa di espansione sul torrente Baganza (cofinanziata per 6 milioni di euro su 61 di costo totale, il cui soggetto attuatore sarà AIPO), Recupero Volume utile Diga di Mignano Piacenza (3.500.000 euro) Consorzio di Bonifica di Piacenza, adeguamento funzionale delle opere di ritenuta e di distribuzione invasi Ingagna e Ravasanella (2.430.000 euro) Consorzio di Bonifica della Baraggia Billese e Vercellese.

Il Segretario Generale dell'Autorità del Bacino Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli esprime soddisfazione per il decreto del Governo sul Piano straordinario degli Invasi, (sostenuto convintamente anche dall'associazione dei consorzi di bonifica nazionale ANBI), che possiede vari meriti strategici: accresce notevolmente l'attenzione collettiva sulla risorsa idrica e soprattutto consente di poter realizzare una parte corposa di quelle opere essenziali per la salvaguardia delle comunità insediate nei territori sottesi all'area Po e per la tutela dei valori agricoli e agroalimentari e ambientali del territorio.
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 In allegato l'elenco dei progetti approvati

 

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E' un condizionamento collettivo o ci sono realmente seri problemi di salute? E' quello che in molti si chiedono al Poggio, gli stessi che vorrebbero trovare risposta alle loro preoccupazioni e tornare "proprietari" dell'aria che respiravano un tempo, ormai remoto.

Di Redazione - Poggio S. Ilario B. - PR -  giovedi 6 dicembre 2018 - Ci troviamo nella Val Baganza, in provincia di Parma, più precisamente al Poggio frazione del comune di Felino. Un splendido villaggio circondato da colline e fattorie, dove tutti si conoscono ed è facile incontrarsi e parlare del più o del meno col proprio vicino. Insomma il Poggio è un posto dove è bello vivere e dove, chi può, cerca rifugio trasferendosi dalla città caotica e inquinata.

A turbare il "sonno" dei residenti è però un nauseante odore che avvolge il paese e che contrasta con le bellezze delle colline che lo circondano. Un odore forte e fastidioso, una puzza tremenda e persistente, si sente dire in giro.

Un odore di fogna che potrebbe essere imputabile al mal funzionamento di qualche processo industriale.

Non ci sono ancora certezze ma solo sospetti, mentre quel che è certo è il fastidio, da un lato, e la preoccupazione per la salute dall'altro.

E' un condizionamento collettivo o ci sono realmente seri problemi di salute? E' quello che in molti si chiedono al Poggio, gli stessi che vorrebbero trovare risposta alle loro preoccupazioni e tornare "proprietari" dell'aria che respiravano un tempo, ormai remoto.

In attesa di risposte dagli organismi competenti, è possibile mandare nuove segnalazioni all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Mercoledì, 05 Dicembre 2018 08:10

CMC Ravenna chiede il Concordato preventivo.

Mentre in Kwait la cooperativa ravennate è impegnata nel contenzioso che ha portato al fermo di due dipendenti, il CDA prende la decisione di  richiedere l'ammissione della Società alla procedura di concordato preventivo "con riserva".

Una montagna di debiti ma anche di contenziosi, (1,2 miliardi con l'ANAS) hanno indotto i vertici aziendali a fare fronte alle tensioni di cassa attraverso l'accesso alla procedura concorsuale.

Già il 9 novembre scorso l'azienda aveva comunicato l'impossibilità di fare fronte alle proprie obbligazioni e "in un contesto di mercato già strutturalmente problematico, - annunciava CMC - per ragioni sopravvenute e imprevedibili, riconducibili in particolare a mancati incassi di commesse e/o di stati di avanzamento lavori, la Società sta vivendo una situazione di tensione di cassa. Per queste ragioni, la Società ha nominato primari advisors, segnatamente Mediobanca e Studio Trombone Dottori Commercialisti Associati, quali advisor finanziari, nonché lo studio del prof. Andrea Zoppini e l’avv. Fabrizio Corsini, quali advisor legali, per individuare, nel più breve tempo possibile, le misure necessarie al superamento in continuità aziendale della attuale situazione di difficoltà, per poi negoziare una complessiva manovra di riorganizzazione della propria esposizione finanziaria." 

Infine, lo scorso 2 dicembre, la comunicazione ufficiale di CMC Ravenna che dava notizia dell'avvio delle procedure concirsuali.

"Ravenna, 2 dicembre 2018 - CMC comunica che in data odierna 2 dicembre 2018 si è riunito il Consiglio di Amministrazione il quale ha deliberato di richiedere l'ammissione della Società alla procedura di concordato preventivo "con riserva" ai sensi dell'art. 161, sesto comma del R.D. 267/1942 (di seguito per brevità "L.F."); il deposito del relativo ricorso verrà effettuato nella giornata di martedì 4 dicembre 2018 presso il Tribunale di Ravenna.
In esito all'istruttoria realizzata con l'ausilio dei propri advisor legali e finanziari, già annunciata al mercato con comunicato stampa del 9 novembre 2018 al quale si rinvia, gli organi deliberanti di CMC hanno ritenuto che – nell'attuale frangente di tensione finanziaria di cassa – l'accesso al concordato con riserva rappresenti il percorso più efficace per porre in sicurezza il patrimonio della società e tutelare, in tal modo, tutti i portatori di interessi. Si rende noto che il piano concordatario - volto a conseguire il risanamento dell'esposizione debitoria delle Società e il riequilibrio della propria situazione finanziaria attraverso il presumibile ricorso al concordato con continuità aziendale ex art. 186-bis L.F. - è in fase di avvio di elaborazione e necessita di ulteriore tempo per essere finalizzato e formalizzato.
CMC provvederà a comunicare prontamente al mercato ogni aggiornamento rilevante in merito a tale procedura".

Martedì, 04 Dicembre 2018 15:41

Lattiero caseari. Formaggi DOP sempre più su.

Burro sempre in altalena e i due principali formaggi DOP nazionali sono in forte risalita. Prosegue l'arretramento del latte spot.

di Virgilio Parma 4 dicembre 2018 -

LATTE SPOT Prosegue il leggero arretramento del prezzo del latte spot. Ancora questa settimana il prezzo del latte crudo spot nazionale si è attestato ai valori delle due settimane precedenti (46,40-47,94€/100 litri di latte). Retrocede invece di -2,2% il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania che perciò si colloca tra 43,30-44,33€/100 litri di latte. Cede del -2,3% il prezzo dello scremato spot estero che si posiziona all'interno della forbice tra 21,74-22,77€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Si conferma un andamento altalenante per il Burro in queste ultime settimane. Alla borsa di Milano il burro cede altri 5 centesimi. Leggera flessione negativa per la crema a uso alimentare mentre resta inalterato il valore della panna di centrifuga quotata a Verona. Torna la fase di stabilità per il burro zangolato da creme fresche di Parma. Una tregua molto breve posto che nella giornata di oggi il burro quotato a Reggio Emilia ha ceduto altri 5 centesimi scendendo al di sotto della soglia dei 2 euro.

Borsa di Milano 3 dicembre 2018:
BURRO CEE: 4,15 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,40 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,55 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,35 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,28 €/Kg. (-)
MARGARINA ottobre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 3 dicembre 2018: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30-2,45€/Kg. (=)

Borsa di Parma 30 novembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,00 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 4 dicembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 1,95 - 1,95 €/kg.

GRANA PADANO 3/12/2018 - Continua a segnare abbondantemente positivo il prezzo del Grana Padano DOP (+10 cent), compreso il fresco fuori sale.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,00 - 7,10 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,55 - 7,80 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,90 - 8,30 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,80-5,95€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 30/11/2018 Prosegue anche in questa 48esima la risalita del Parmigiano Reggiano (+10 Cent/kg).
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,20-10,35 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,60-10,75 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,40 - 11,90 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,15 - 12,70 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,15 - 13,60 €/Kg. (+)

@MulinoAlimentar #Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan
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Il mercato immobiliare residenziale di Bologna, nel primo semestre 2018, è in crescita, con ottime prospettive per il futuro. In particolare, è la provincia a spingere forte sull'acceleratore, portando verso l'alto il numero di compravendite portate a termine. Sostanzialmente stabile, invece, la situazione nel capoluogo di provincia.

Ciò che però fa ben sperare per il futuro, è che questo aumento percentuale di transizioni, avviene in un momento di crescita generale dei prezzi medi di vendita. A tal proposito, anche l'aumento dei canoni medi di locazione, molto forte in città, ha ampliato il pubblico degli interessati alle case disponibili in vendita a Bologna. In particolare, sono i genitori degli studenti universitari, che piuttosto che pagare alti affitti mensili, preferiscono investire acquistando un immobile che, una volta concluso il percorso di studi del figlio, può essere messo a reddito, affittandolo ai tanti studenti e turisti presenti, ogni anno, in città.

Altro fattore che ha sicuramente influenzato in positivo in mercato delle vendite, è quello che potremmo sintetizzare come "la favorevole situazione mutui". In questo particolare periodo storico, infatti, le condizioni per accedere ad un finanziamento sono molto vantaggiose. I tassi d'interesse, seppur presentino i primi segnali di una futura crescita, sono ancora molto bassi, tant'è che il tasso fisso è scelto, ad oggi, da oltre il 75% dei richiedenti. Si aggiunga che, questo 2018, si è caratterizzato per la relativa facilità con cui molti mutuatari hanno potuto godere del finanziamento desiderato.

Tutti questi fattori hanno portato ad una crescita del numero di compravendite effettuate, nei mesi da gennaio a giugno 2018. Si parla di oltre il 5%, considerando l'intera provincia di Bologna, quando tra 2016 e 2017, nel medesimo periodo, l'aumento percentuale fosse solo del +0,6%.

Primo semestre 2018.

Nei primi sei mesi dell'anno, si diceva, si è assistito ad un aumento del numero di compravendite effettuate. Considerando l'intera provincia bolognese, i campi di proprietà sono stati 6.452 contro i 6.140 del primo semestre 2017 (+5,1%, appunto). Sottotono, invece, il mercato del comune di Bologna: all'ombra delle due torri, tra 2017 e 2018, il numero di compravendite è cresciuto, sempre considerando i soli primi semestri di ogni anno, appena del +0,3% (si è infatti passati dalle 2.787 transizioni dell'anno scorso, alle 2.795 di quest'anno). Segno positivo che risulta però importante alla luce del -0,8% registrato tra 2016 e 2017.

È interessante, alla luce di questi dati, analizzare quanto accaduto nei primi due trimestri dell'anno. Guardando i valori che andremo ad esporre, è lampante come il periodo da aprile a giugno abbia "tolto le castagne dal fuoco" al mercato di Bologna. Prendendo in esame l'intero territorio provinciale, nel secondo trimestre il flusso di compravendite è cresciuto del +6,4%, mentre nel primo solo del +3,4%. L'importanza del secondo periodo considerato, però, si evince in particolare stringendo il campo d'analisi al solo comune di Bologna: se il secondo trimestre ha fatto registrare un +2,8%, infatti, nel primo trimestre il numero di compravendite era calato del -2,7%.

Analisi dei prezzi, zona per zona.

Come si diceva in apertura, i risultati raggiunti da Bologna sono e saranno importanti perché avvengono in un periodo di interessante crescita dei prezzi medi di vendita. In media, infatti, il costo delle abitazioni è cresciuto del +4,6%, quando molte altre province in regione e in Italia registrano tassi di crescita inferiori all'1% o addirittura negativi.

Il quartiere in cui si sta assistendo ad una dinamica di crescita più marcata è il Centro Storico, in cui i valori immobiliari, in media, sono in aumento di oltre il 9%, nel primo semestre 2018. Il mercato è movimentato, in particolare, da coloro che intendono comprare immobili come forma d'investimento e mettono subito a reddito l'acquistato destinandolo ad affitti turistici e a studenti. La richiesta da parte di queste due categorie di inquilini è tanto forte che, in questo periodo, a Bologna si assiste anche ad un fenomeno assolutamente innovativo, ovvero il cambio di destinazione d'uso di molti uffici in abitazioni.

Molto bene anche la situazione nella zona Bolognina – Corticella, in cui le quotazioni residenziali sono cresciute, nei primi sei mesi dell'anno, del +7,8%. Qui, è in costante crescita la domanda di abitazioni, perché la zona offre probabilmente gli immobili con il miglior rapporto qualità/prezzo. Questa zona, inoltre, è attualmente protagonista di un forte processo di evoluzione e miglioramento, che porterà alla riqualificazione dell'ex Manifattura Tabacchi, in cui sorgeranno alcune facoltà universitarie e il Centro Europeo per il meteo. Per questo il pubblico è ampio e variegato, da chi cambia casa pur avendo sempre vissuto in zona, a chi si sta trasferendo a Bologna per lavoro, fino a chi acquista come investimento.

Valori medi di vendita in crescita anche in zona Saffi, quartiere in cui le compravendite avvengono prevalentemente all'interno di quello che potremmo chiamare "mercato della prima casa". Meno presenti, in questo senso, gli investitori, nonostante la richiesta di immobili in affitto sia decisamente elevate, provenienti, per lo più, da studenti universitari, personale dell'Ospedale Maggiore e da lavoratori trasfertisti.

Nella macroarea di San Donato e San Vitale, gli immobili residenziale sono costati, nel primo semestre dell'anno, il 3,6% in più, rispetto al medesimo periodo 2017. A spingere il mercato, in questa zona, è anche la bassissima offerta di immobili in locazione, che sta spostando le famiglie sull'acquisto. Al punto che, negli ultimi tempi, si registra anche una forte crescita della vendita su carta, cosa che, in questi quartieri, non accadeva da anni. Nelle adiacenti zone Ospedale, Mengoli, Massarenti e Spartaco, invece, assistiamo al ritorno degli investitori, "ingolositi" dagli alti canoni di locazione che si trovano in quest'area. Tanto che ci sono molti casi di conversioni di abitazioni in B&B, proprio per sfruttare al massimo l'affluenza di nuovi inquilini, che cercano in questi quartieri, in particolare, per la vicinanza al Centro Storico e agli Ospedali Sant'Orsola e Malpighi.

Chiudiamo questa rassegna con la zona in cui l'aumento percentuale dei prezzi di vendita è stato più contenuto, seppur positivo, che è quella Mazzini – Savena. Qui, i valori immobiliari, in media, sono cresciuti "solo" del +1,7%. Qui, la domanda è vivace, sia da parte di acquirenti di prima casa, che da parte di investitori, ma a mancare è l'offerta, decisamente in diminuzione rispetto agli anni scorsi. In linea il mercato delle locazioni, che registra, nel primo semestre 2018, in domanda molto elevata per una disponibilità molto contenuta, che sta, ovviamente, facendo schizzare verso l'alto i canoni mensili di locazione.

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