Martedì, 05 Febbraio 2019 17:38

Lattiero caseari. Stabilità diffusa.

Prosegue il periodo di stabilità nel comparto lattiero caseario. Solo il Parmigiano Reggiano accenna a una ripartenza dopo una settimana di stazionarietà.

di Virgilio Parma 05 febbraio 2019 -

LATTE SPOT Praticamente stabili i listini della precedente settimana. Confermato quindi il prezzo del latte crudo spot nazionale (43,82-45,36€/100 litri di latte). Leggera flessione (-1,3%) invece per il latte intero pastorizzato spot estero che si colloca tra 38,15 e 39,18 €/100 litri di latte. Inalterato il prezzo del latte scremato spot estero che si conserva la forbice di prezzo tra 18,63 e 20,18€/100litri di latte.

BURRO E PANNA Prosegue il periodo di stabilità per il burro quotato alla borsa di Milano. Stabile anche il prezzo della Crema a uso alimentare, seguita dalla Panna veronese che invece cede ancora qualche centesimo. Invariato il prezzo dello zangolato parmense da sei settimane, come pure il prezzo dell'analogo prodotto quotato alla borsa merci di Reggio Emilia.

Borsa di Milano 04 febbraio 2019:
BURRO CEE: 4,05 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,30 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,45 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,25 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,02 €/Kg. (=)
MARGARINA gennaio 2019: 0,87 -0,93€/kg (=)

Borsa Verona 04 febbraio 2019: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,85-1,95€/Kg. (-)

Borsa di Parma 01 febbraio 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,85 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 05 febbraio 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,85 - 1,85 €/kg.

GRANA PADANO Milano 04 febbraio 2019 - Sembra che il Grana Padano stia stabilizzando i livelli di prezzo. Seconda settimana di pausa per il "Padano".
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,75 - 7,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,25 - 8,50 €/Kg. (=)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,65 - 9,00 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,40-6,55 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO Parma 01 febbraio 2019 - Tornano a salire lievemente i listini del Parmigiano Reggiano (+0,2%).
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,80 -11,05 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,20 -11,40 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 12,00 - 12.55 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,75 - 13,35 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,75 - 14,25 €/Kg. (+)

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Roma, 4 FEB. – "Il potenziale energetico dell'Adriatico è molto importante non soltanto in termini economici ma anche strategici. L'Italia, purtroppo, per le scelte del Governo Conte, è ferma, mentre altri Paesi, come la Croazia e il Montenegro, si stanno facendo avanti a sfruttare i vantaggi del sottosuolo proprio davanti alle nostre coste. Quindi le trivellazioni ci saranno lo stesso, soltanto che il gas se lo prenderanno i nostri dirimpettai e non noi".

Lo afferma la deputata di Forza Italia, Benedetta Fiorini, segretario della Commissione Attività produttive della Camera e vicecommissario azzurro in Emilia Romagna.

"L'ideologia grillina del no alle trivelle, no alla Tav, no al Tap – continua Fiorini – paralizza lo sviluppo economico del nostro Paese e mette a repentaglio migliaia di posti di lavoro. L'Italia non può permettersi di fermarsi e rinunciare allo sfruttamento dei giacimenti nazionali a causa dei veti grillini. Appoggio in pieno le proteste delle imprese e dei lavoratori italiani, in particolare dell'Emilia Romagna, contro le norme blocca-trivelle varate dal Governo. Sarebbe imperdonabile se i numerosi giacimenti, soprattutto di metano, che si trovano nel mare Adriatico a metà strada fra l'Italia e i Paesi dell'altra sponda andassero soltanto a quest'ultimi perché noi siamo arrivati tardi. L'Italia ha una eccellente filiera produttiva legata all'esplorazione e alla coltivazione di idrocarburi, ha competenze e tecnologie che sono richieste in tutto il mondo, ma poi il Governo del No impedisce che di tali capacità possano giovarsi l'Italia e gli Italiani. E' una follia".

Oltre 4000 ettari di territorio nel comune della Bassa beneficeranno di una struttura irrigua completamente rinnovata nelle funzioni idrauliche e nell'aspetto architettonico

Colorno (PR) – Un territorio a forte vocazione agricola comprendente colture di pregio alla base delle eccellenze produttive della nostra provincia esteso per oltre 4000 ettari di terreno potrà beneficiare da oggi di un impianto irriguo in gestione al Consorzio della Bonifica Parmense completamente riqualificato sia a livello di funzione idraulica sia esteticamente nell'aspetto architettonico.

L'impianto idrovoro in questione è quello di Casino, situato nel Comune di Colorno, che prende i flussi dell'acqua per uso irriguo dal Torrente Parma e li distribuisce, attraverso la fitta rete di canalizzazioni del Consorzio, alle aziende agricole limitrofe.

Il periodo di costruzione del manufatto risale agli anni '30 e in quest'ultima operazione di sostanziale restyling dell'opera il Consorzio ha ripristinato la colorazione originale; operai e maestranze consortili hanno provveduto anche alla sistemazione generale dell'intonaco e al tinteggio dei due pozzetti piezometrici.

Rilevante anche l'aggiornamento funzionale: si è provveduto al rifacimento delle vecchie tubazioni di aspirazione in acciaio e sono state poi effettuate riqualificazione e pulizia della facciata; eseguite inoltre la sistemazione e l'aggiornamento dell'impiantistica generale, oltre alla ricostruzione del tetto.

I lavori fanno parte di un programma di riqualificazione straordinario di tutti gli impianti consortili gestito dal Consorzio e realizzato con propri fondi.

FOTO:


- 001: I pozzi piezometrici dell'impianto di Casino restaurati;
- 002: L'impianto di Casino come appare al termine dei lavori.

 

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L'assessore Stefano Capelli: "Grazie all'impegno dei cittadini Busseto è 20esimo nella classifica regionale".

Busseto, 4 febbraio 2019 | E' stato consegnato sabato, 2 febbraio, nel corso di un convegno regiona-le a Poggio Renatico, in provincia Ferrara, il premio al Comune di Busseto come "Comune impegnato nell'attuazione degli obiettivi LR16/2017 per la riduzione dei rifiuti e per l'economia circolare".

Il premio è stato ritirato, a nome dell'Amministrazione, dall'Assessore Capelli che sottolinea come gli obiettivi del Comune di Busseto tendano verso una costante riduzione degli sprechi, ad un conteni-mento dei rifiuti non inviati a riciclo, alla riduzione procapite dei rifiuti urbani e all'incentivo alla rac-colta differenziata.

"I bussetani – sottolinea l'assessore al Bilancio e Tributi – sono precisi e bravi nella raccolta differen-ziata. Un impegno che ci ha permesso di classificarci al ventesimo posto in Regione, su 333 Comuni: siamo il settimo Comune della Provincia di Parma nella classifica. Come Amministrazione è doveroso ringraziare i cittadini per il loro impegno quotidiano e invitarli a proseguire in questa direzione per ar-rivare ad ottenere risultati sempre più concreti e in linea con gli obiettivi della Legge Regionale".

Busseto si è classificato 20esimo nella classifica del "Sotto il muro dei 100kg: Comuni verso rifiuti ze-ro", organizzato dalla Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna in collaborazione con il WWF e Legambiente regionale e con l'EcoIstituto di Faenza.

La classifica premia i Comuni che, nel corso del 2017, hanno prodotto meno di 100kg di rifiuto procapite e si stanno dirigendo verso "i rifiuti zero": Busseto, per la precisione, ha prodotto 94 kg di rifiuto procapite migliorando la performance dello scorso anno che superava i cento chili procapite: "Un miglioramento significativo, rispetto ai dati del 2016, che dimo-stra l'impegno di tutti i cittadini nella raccolta differenziata", conclude l'assessore Capelli.

Entra nel vivo il progetto di Coldiretti rivolto alle scuole. Lunedì 11 febbraio alle ore 16,30 presso Coldiretti Parma.

Entra nel vivo il progetto di Educazione alla Campagna Amica promosso da Coldiretti, in collaborazione con Coldiretti Donne Impresa e Coldidattica, rivolto alle scuole di Parma e provincia.

Lunedì 11 febbraio alle ore 16,30 presso la sede di Coldiretti Parma, in Piazza Antonio Salandra 19/A, si terrà un incontro con gli insegnanti che hanno aderito al progetto, per la consegna della dispensa e del materiale didattico relativo al concorso per l'anno scolastico 2018/2019 sul tema "Biodiversità contro omologazione. Perché la diversità è una risorsa? Trova la risposta nell'agricoltura di qualità dell'Emilia Romagna".

Il percorso pedagogico e relativo concorso, patrocinato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia Romagna - comunica Coldiretti - è teso a far scoprire alle nuove generazioni il valore della biodiversità, cosa si intende per biodiversità vegetale e animale, come la biodiversità possa arrivare sulle nostre tavole sotto forma di prodotti certificati, e anche quali sono i rischi dell'omologazione.

Si tratta – evidenzia Coldiretti - di un percorso scandito in diverse tappe tra incontri di approfondimento, esperienze dirette nelle fattorie didattiche, incontri in classe, visite ai mercati di Campagna Amica, in aziende agricole e di trasformazione, laboratori del gusto, che culminerà con la raccolta del materiale prodotto dagli oltre mille alunni iscritti al concorso e, al termine dell'anno scolastico, con una grande festa per premiare i migliori elaborati prodotti dalle scuole.

Scegliere esclusivamente vini naturali a chiara impronta sensoriale e soprattutto matrice autoctona è una scelta obbligata per chi ha deciso di distinguersi e di riportare le cose nell'ordine in cui la terra le ha concepite. Ed ecco allora che anche quest'anno il Pesaro Wine Festival da libero sfogo alla sua vena creativa a Borgo di Trebbiantico, proprio alle porte di Pesaro.

da L'Equilibrista - Pesaro Wine Festival 2019 apre le porte dal 29 al 31 marzo nella consueta cornice di Villa Cattani Stuart a Pesaro, maestosa e storica dimora che è pronta a caratterizzare questa manifestazione dedicata alla cultura del vino ormai nota a livello nazionale.

Gli organizzatori hanno in serbo, per gli amanti del vino di qualità, un'autentica trama di degustazioni davvero interessanti condotte da relatori di fama indiscussa come Armando Castagno e Francesco Falcone per citarne alcuni; questo perché la kermesse coinvolgerà le migliori cantine nazionali ed internazionali al fine di offrire al pubblico un'esperienza sensoriale e di qualità proiettata ai massimi livelli.

L'evento, ideato da Gianluca Galeazzi e coadiuvato dal responsabile dei seminari Luca Iorio ed i responsabili dell'organizzazione Lucia Scipioni e Gianluigi Garattoni, viene organizzato dall'Associazione culturale Pesaro Vino Cultura con il patrocinio del Comune di Pesaro perché oltre ad essere la città degli stessi organizzatori è anche nelle Marche, regione che nel settore enologico occupa un posto di pregevole rilievo grazie all'alta concentrazione di aziende vitivinicole e biodiversità territoriali.

La città di Pesaro poi riesce a catalizzare interesse grazie anche alla sua centralità geografica in una Italia fatta di genialità da scoprire e sempre non pienamente espresse per via di quel suo architrave esile e poco integrato che vuole la piccola e media impresa essere il fiore all'occhiello della produzione di qualità assoluta, ma sempre poco visibile al grande pubblico.
Per questo, dare spazio ad Aziende vinicole nazionali ed internazionali accuratamente selezionate secondo criteri di qualità, nei processi di produzione, il più possibile naturali, nella scelta delle materie prime rigorosamente coltivate nel territorio di produzione, veicolano conoscenza e senso critico costruttivo alla base della crescita comune.
Un Paese, la nostra Italia, che ha tutto da imparare sul tema della condivisione, della creazione dell'immagine di marca e sul come fare rete a vantaggio del sistema Italia, lasciando fuori dai giochi inutili campanilismi e mediocri invidie dell'una o dell'altra parte.

Le selezioni delle Aziende sono da sempre operate da una commissioni di esperti, degustatori professionisti, sommelier e winelovers che aprono a seminari, tavoli tecnici, concerti e momenti conviviali nei quali il Festival da il meglio di se offrendo anche la possibilità di acquistare i vini in degustazione, proprio come una fiera del vino.

Il Pesaro Wine Festival è un vettore dedicato al vino di qualità ed ai suoi attori quali: cantinieri, esperti, sommelier, appassionati, blogger e stampa di settore che hanno il compito di assistere e di sorreggere un tessuto storico e sociale che ha creato un patrimonio di inestimabile valore ed unico al Mondo, quello della filiera produttiva autoctona italiana del vino.

Quest'anno poi i temi fondanti saranno dedicati al Taurasi, al Greco di Tufo, al Fiano di Avellino e a chiudere con la Valpolicella a testimonianza che la tradizione e la divulgazione devono essere al servizio della produzione se l'obiettivo di fondo è la crescita di un territorio e delle persone che lavorano duro per la loro crescita.

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Per contatti e Info :
http://www.pesarowinefestival.it/ 

 

 

Alluvione nella Bassa bolognese, il Canale Emiliano Romagnolo mitiga l'ondata di piena portando via l'acqua dalle aree colpite

BOLOGNA - 3 Febbraio 2019 – Un summit immediato tra i sindaci delle aree colpite nella Bassa bolognese ed il centro tecnico-operativo del Canale Emiliano Romagnolo ha consentito, nel giro di 24 ore, di individuare una soluzione idraulica in grado di poter contribuire in modo decisivo all'allontanamento dei flussi fuoriusciti dal Reno.

L'azione fondamentale che si è prospettata - per mitigare gli effetti nefasti dell'esondazione - è stata quella di convogliare rapidamente l'abbondante quantità di risorsa idrica (limacciosa e carica di detriti) che sopraggiungeva da monte verso la rete artificiale. In questo modo Castel d'Argile, Mascarino Venezzano e ampie aree limitrofe di San Pietro in Casale, San Donino e altri centri della Bassa bolognese - colpiti dall'alluvione – hanno visto diminuire corposamente i livelli usciti dal corso naturale del Reno proprio grazie all'azione degli impianti del Canale Emiliano Romagnolo.

Da 20 ore infatti , in modo ininterrotto, unitamente all'essenziale attività della Bonifica Renana, il CER sta contribuendo in modo assai rilevante ad allontanare le acque che hanno messo in ginocchio la comunità insediata nell'area.

Il presidente Massimiliano Pederzoli , il Direttore Generale Mannini e il Direttore tecnico Menetti, insieme alle maestranze dello staff tecnico del CER, (una ventina tra ingegneri, tecnici specializzati e operai) hanno da subito attivato gli impianti idrovori-irrigui del canale Pieve di Cento e Crevenzosa, pompando in media, ma con picchi spesso ancora più elevati, ben 20 metri cubi di acqua al secondo da oltre un giorno e in modo costante.

"L'azione idraulica – ha assicurato il presidente Massimiliano Pederzoli - consente al Canale Emiliano Romagnolo di contribuire all'attività di messa in sicurezza idraulica del territorio volta a far defluire, in modo progressivo, i flussi fuoriusciti dall'alveo del Reno. Il CER, nato essenzialmente per l'irrigazione, in questi frangenti di emergenza grave si dimostra sempre più fondamentale anche per assicurare un miglioramento di un contesto tutt'altro che roseo per le persone e le aree colpite. Continueremo nella nostra attività fino alla normalizzazione".

 

Domenica, 03 Febbraio 2019 14:39

Pioggia, neve e gelicidio, ecco la situazione

Piacenza, 3 febbraio 2019 - Coli, Farini, Morfasso, Gropparello, Ferriere e Cerignale tra i comuni nella morsa del gelicidio da venerdì notte.

Molti gli interventi coordinati dai tecnici del Consorzio di Bonifica in costante contatto con il territorio e gli amministratori.
A operare alcune ditte locali incaricate d'urgenza per la messa in sicurezza delle strade consortili ma anche sindici e diversi volontari che hanno proceduto allo sgombero di piante cadute e il taglio di alberi pericolanti.
Costante il monitoraggio anche degli impianti idrovori lungo il Po per garantire il deflusso sicuro delle acque. A entrare in funzione l'impianto di Armalunga in seguito alla piena del Nure.
Con le nevicate e le intense piogge del week end anche le dighe della Val D'Arda e della Val Tidone hanno aumentato il volume di invaso.

MONTAGNA
Non c'erano frazioni completamente isolate ma i collegamenti risultavano particolarmente difficoltosi. I lavori sono proseguiti nell'intera giornata di sabato per garantire il transito in condizioni di sicurezza.
A parlare i tecnici Fulgoni e Rattotti: "Alle 18 la Villanova-Aglio-Pradovera risultava percorribile.
A Gavi abbiamo operato per consentire ad Enel di portare il gruppo elettrogeno per l'alimentazione elettrica. Alle 19.30 tutte le strade consortili segnalate erano transitabili".
Tanti gli amministratori che sono intervenuti in prima persona per garantire la viabilità e rimuovere i rami caduti.
Continua Fulgoni: "il monitoraggio è continuo, anche domenica siamo e a disposizione del nostro territorio. Da lunedì riprenderanno i lavori per la completa rimozione e messa in sicurezza delle strade consortili".

IMPIANTI IDROVORI
Nella notte tra venerdì e sabato (ore 1.30) si è chiusa la paratoia di Armalunga e si sono accese le pompe per sollevare le acque delle zone suburbane di Piacenza vicino a Mortizza.
Le pompe sono ancora in funzione e hanno sollevato circa 90 mila metri cubi di acqua.
Il Nure è aumentato di circa 2 metri e mezzo nella zona dell'impianto idrovoro e grazie all'impianto stesso è stato possibile mantenere la sicurezza idraulica in quella porzione di territorio.
In seguito alle piogge anche l'impianto idrovoro di Zerbio ha intensificato il sollevamento di acqua del reticolo sotteso all'impianto e limitrofo al comune di Caorso. Da venerdì sono stati sollevati circa 50 mila metri cubi di acqua.
Commenta Terret, responsabile degli impianti di bonifica: "Da venerdì, in seguito alle allerte diramate da Arpae, è stato intensificato il servizio di reperibilità per monitorare la situazione degli impianti e del reticolo. Non ci sono state segnalazioni di particolare criticità sul territorio e aspettiamo un miglioramento meteo già da lunedì".
Prosegue Razza, responsabile della Val Tidone: "la situazione è nella norma. Non sono entrati in funzione né l'impianto idrovoro di Casino Boschi né l'impianto di San Nicolò. continua il nostro lavoro di controllo e il personale rimane reperibile".

DIGA DEL MOLATO E DI MIGNANO
La Diga di Mignano, in comune di Vernasca, è passata da una percentuale di invaso di circa il 4% al 34% in tre giorni raggiungendo un volume di 3 milioni e 300 mila metri cubi.
Complessivamente sono caduti 6 centimetri di neve e 57 millimetri di pioggia.
La Diga del Molato, a Nibbiano in comune di Alta Val Tidone, è cresciuta di circa il 5% da venerdì, arrivando al 57% del proprio invaso. Il volume è ora superiore ai 3 milioni e mezzo di metri cubi.
Complessivamente in questi tre giorni sono caduti 10 centimetri di neve e circa 43 millimetri di pioggia.
Fabio Rogledi, tecnico delle dighe conclude: "la situazione è sotto controllo. Continuiamo a monitorare gli impianti e gli apporti da monte con il personale sempre presente sulle dighe".

 

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Editoriale: -Blocco navale e ordine di sparare. Andreotti e Prodi applauditi... -Lattiero caseari. Grana Padano e Parmigiano Reggiano si prendono una pausa - Cereali e dintorni. Prezzi in flessione negativa - Polonia, inchiesta giornalistica svela possibile scandalo della carne - Torrente Enza: presentazione a Vetto della tabella di marcia - Lactalis-Parmalat-Galbani, la preoccupazione dei sindacati.-

SOMMARIO Anno 18 - n° 05 03 febbraio 2019
1.1 editoriale
Blocco navale e ordine di sparare. Andreotti e Prodi applauditi...
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Grana Padano e Parmigiano Reggiano si prendono una pausa
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Grana Padano e Parmigiano Reggiano grafici tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prezzi in flessione negativa
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni - tendenze
6.1 bonifica parma Corsetto, riqualificato l'impianto a servizio di un territorio di 700 ettari
6.2 scandalo carne polacca? Polonia, inchiesta giornalistica svela possibile scandalo della carne
7.1 bonifica e difesa idraulica Bonifica Parmense, impianti in funzione e maestranze a lavoro
7.2 formaggi DOP ONAF – Un movimento che cresce e porta alto un patrimonio italiano
8.1 ambiente Torrente Enza: presentazione a Vetto della tabella di marcia.
8.2 caseifici aperti 13 e 14 aprile Caseifici Aperti: un week-end alla scoperta del Parmigiano Reggiano DOP
9.1 ceta e export CETA e la Guerra dei Dazi. Claudio Guidetti, Mulino Formaggi srl, a Presa Diretta al minuto 38 circa.
10.1 parmalat Lactalis-Parmalat-Galbani, la preoccupazione dei sindacati.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 03 Febbraio 2019 08:15

L'esenzione per il welfare aziendale

di Mario Vacca Parma 3 gennaio 2019 - Rivestono sempre più importanza per i tanti imprenditori i chiarimenti delle Entrate in risposta agli interpelli presentanti da singole aziende.

Nel caso specifico in risposta all'interpello n. 10/2019 l'Agenzia delle Entrate disamina quando i benefit concessi ai dipendenti risultano esclusi dalla tassazione in busta paga e non formano oggetto di base imponibile INPS.

Anche in questa occasione l'Agenzia ha menzionato che i benefit devono riguardare esclusivamente erogazioni in natura e perseguire specifiche finalità e devono essere messi a disposizione della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti confermando il principio secondo il quale perché i benefit riconosciuti ai dipendenti non generino imponibile è necessario che non siano rivolti al singolo o costituiscano vantaggi solo per alcuni lavoratori.

Con la circolare n 5/2018 l'Agenzia delle Entrate chiarisce che tale apsetto non va inteso solo con riferimento alle categorie previste nel codice civile (dirigenti, operai etc.), ma a tutti i dipendenti di un certo tipo (di un certo livello o di una certa qualifica oppure, ad esempio, tutti i dipendenti del turno di notte), purché tale inquadramento sia sufficiente a impedire la concessione di erogazioni ad personam in esenzione da imposte.

Nel caso specifico una società che gestisce un'attività di ristorazione ha presentato l'interpello per domandare il corretto trattamento fiscale di un piano di welfare comprendente una serie di servizi destinati a diverse categorie di lavoratori.

Il piano ha previsto - per la categoria dei "manager" - il diritto all'assistenza domiciliare ai familiari anziani e alla frequenza a un corso privato di lingua per i figli mentre - per la categoria degli "addetti alla sala" - (diversi collaboratori in libro matricola, di cui uno in somministrazione a tempo determinato e uno stagista extracurriculare, percettore di un'indennità inquadrabile tra i redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente), un servizio di check-up cardiaco presso una struttura sanitaria convenzionata, mentre il programma ha lasciato esclusi gli addetti alla cucina e l'addetto alla cassa.

Salta immediatamente all'occhio che il programma di welfare prospettato non offra servizi alla generalità dei dipendenti, lasciandone fuori alcuni. In questi casi ai fini della non concorrenza dei benefit alla determinazione del reddito di lavoro va verificato l'eventualità che i destinatari rappresentino una "categoria di dipendenti".

L'Agenzia nella risposta evidenzia che per quanto riguarda amministratore della società e direttore di sala l'esenzione non può essere attuabile in quanto i due beneficiari non possono essere considerati categoria omogenea dal punto di vista dell'inquadramento giuridico e contrattuale. Per quanto concerne invece gli addetti alla sala si possono considerare categoria omogenea dal punto di vista contrattuale, incorporando anche lo stagista (titolare di reddito assimilato) e all'addetto alla sala assunto con un contratto di somministrazione a tempo determinato, cosi come previsto dall'art. 51 del TUIR

 

Il Comune di Parma dà ragione a Legambiente nel merito tecnico sulle Osservazioni alla VIA dell'ampliamento dell'aeroporto

Il Comune di Parma dà ragione a Legambiente ed è già una notizia. Stiamo parlando delle Osservazioni alla VIA per l'ampliamento dell'aeroporto, da ieri liberamente consultabili sul sito del Ministero dell'Ambiente.
( http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/6878/9619?RaggruppamentoID=9&pagina=1 ).

In molti punti i rilievi avanzati dai tecnici del Comune coincidono con quelli evidenziati da Legambiente. Questo significa preliminarmente due cose: la prima è che il lavoro svolto da Legambiente, WWF, ADA, cittadini di Baganzola ed esperti, è stato di alto livello. La seconda è che tale analisi e deduzioni sono oggettive, scientifiche e non pretestuose.

Sul piano tecnico riportiamo in fondo alla nota i punti di contatto tra Comune e Legambiente, ma sottolineiamo subito un aspetto importante che non era nelle nostre Osservazioni, ossia l'appunto della Protezione Civile che richiama la necessità di predisporre un piano di evacuazione per 12 mila abitanti. Già solo il dirlo fa venire i brividi. Ricordiamo, anche, che ci sono tre scuole, che ricadrebbero nella fascia B di tutela del rischio aeroportuale.

Sul piano politico, invece, le valutazioni sono più articolate e, una tantum, ci permettiamo di farle.
Innanzitutto è lampante che se gli Uffici del Comune sono in linea con Legambiente , significa che la nostra associazione non attacca pregiudizialmente questo Sindaco e questa Amministrazione Comunale ma fa il suo dovere di difesa dell'ambiente e della salute e della sicurezza dei cittadini. Chi latita, su questo punto, è dunque chi amministra il Comune e che persegue un'altra linea politica più vicina ad interessi particolari e ad un'idea di sviluppo superata, piuttosto che alla tanto sbandierata sostenibilità e conversione ecologica.

È la seconda volta che Legambiente ottiene ragione nel merito. Adesso le Osservazioni del Comune all'ampliamento dell'aeroporto. Prima dalla Procura della Repubblica e dal Tribunale del Riesame sui permessi a costruire del mall - mega centro commerciale definiti "macroscopicamente illegittimi".

Noi siamo qui, disponibili come sempre a confrontarci e sostenere i progetti realmente sostenibili. Anche sulle infrastrutture, come dimostrato nel convegno dello scorso 19 novembre, dove incassammo anche i complimenti della presidente dell'Unione Parmense Industriali, Annalisa Sassi.

Lo stesso ragionamento si propone nei confronti della Regione Emilia-Romagna e del suo presidente che offre entusiastico supporto a prescindere dalle criticità riscontrate nella VIA, come ha ben evidenziato Legambiente Emilia-Romagna recentemente ( https://www.legambiente.emiliaromagna.it/2019/01/23/aereoporto-di-parma-bonaccini-appoggia-il-progetto-indipendentemente-dalla-via/ ).

In apparenza tutte le forze politiche sono a favore dell'allungamento della pista aeroportuale e del Mall, senza preoccuparsi dei costi e dell'impatto ambientale che invece - come evidenziano non solo le Osservazioni di Comune e Legambiente ma anche quelle di Arpae e Consorzio di Bonifica - sarà molto pesante e e tale da rendere a nostro avviso quantomeno dubbio il rilascio del parere positivo sulla VIA.

Però, dicevamo, abbiamo percepito da pareri e silenzi, che Italia in Comune-Effetto Parma è a favore senza se e ma, così come il PD (vedi il presidente della Regione) e la Lega. Il M5S è non pervenuto. I Verdi, i nuovi alleati del sindaco, chissà ... gli unici ad avere perplessità sono i consiglieri civici di minoranza e Potere al Popolo.
Invece molti cittadini sono preoccupati e non trovano rappresentanza.

Noi crediamo che sia ora di cominciare ad aprire un dibattito franco e libero in città sul destino dell'aeroporto e dell'area nord-ovest , dove i cittadini sembrano abbandonati a loro stessi. Ci vuole più coraggio, da parte della politica, della classe imprenditoriale e dell'informazione.

Noi siamo qui, non facciamo campagna elettorale, e quindi siamo aperti al confronto e al colloquio con chi è maggioranza e amministra e chi fa opposizione. Certo continueremo a difendere l'ambiente e mettere in evidenza le contraddizioni di chi fa Green washing.

Analisi tecnica delle Osservazioni alla VIA del Comune di Parma e relativi punti di incontro con le osservazioni presentate da Legambiente

Ufficio Ambiente
- "Lo Studio di Impatto Ambientale non è completo di tutti gli approfondimenti necessari per un tale intervento, specialmente per gli effetti sulle preesistenze esterne alla delimitazione aeroportuale. Infatti non si fa cenno all'interferenza di un elettrodotto che si troverà a fine pista, si danno per irrilevanti gli effetti dovuti all'interruzione di due strade e incremento delle acque di scolo".
- p.1 Per il rumore si segnala che «manca un quadro relativo alle attuali pressioni acustiche ai recettori che definisca l'area di superamento dei limiti all'esterno della delimitazione aeroportuale» si segnala che dai gestori «non è mai pervenuto il piano di risanamento acustico [...] che avrebbe costituito ora la documentazione dello stato di fatto (stato zero)».
- per l'aria «sono necessari approfondimenti che consentano di verificare lo 'stato zero' sul territorio comunale e la rispondenza del progetto alle norme del Piano Aria Integrato Regionale 2020, con particolare riferimento al criterio del 'saldo zero', come compensazione di tutte le emissioni di PM10 e NOx emesse nello scenario futuro.» esattamente come diceva Legambiente.

Pianificazione Territoriale
- punto 2. «Il Piano di Sviluppo Aeroportuale è concentrato ad elaborare una progettualità sostanzialmente delimitata dalla recinzione della struttura aeroportuale e poco si occupa del territorio di prossimità e dell'areale di impatto»
- punto 3. sui piani di Rischio «il Piano di Sviluppo Aeroportuale contiene un breve capitolo 8.4 in cui non sembra adeguatamente sviluppata la complessità dell'argomento e due elaborati grafici riportanti le proiezioni geometriche su cartografie prive di contenuto fisico ed urbanistico. Sostanzialmente, i due importanti argomenti per la sicurezza del territorio sono stati enunciati e non elaborati». Tale elaborato «non indaga le implicazioni e le ricadute sul territorio e sulle previsioni di sviluppo dello stesso. Tuttavia, è visibile il nuovo coinvolgimento della frazione di Baganzola posta a nord della pista». Ancora si afferma che «si ritiene quindi fondamentale un approfondimento in merito all'impatto ed alle
implicazioni che il nuovo Piano di Rischio Aeroportuale verrebbe ad avere rispetto al Piano di Protezione Civile ed alle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti e adottati in particolare in relazione all'eventuale necessità di delocalizzare strutture sensibili per utenza, carico antropico e/o per motivi di natura fisica (ostacoli)». Chissà quali sono questi ostacoli...
- Punto 5. Si afferma la conformità con le previsioni del PSC, ma la non conformità al POC e al RUE, sia per i nuovi edifici aeroportuali che per la demolizione di edifici di interesse storico in via Parmarotta. Pertanto chiede di «indicare e predisporre gli elaborati tecnici di variante degli strumenti urbanistici interessati dal recepimento della nuova previsione». Si fa poi riferimento a «eventuali opere di mitigazione, compensazione e di diversa infrastrutturazione». Qui l'ufficio pare ipotizzare, correttamente, che le conseguenze sulle infrastrutture e le opere di mitigazione e compensazione dovrebbero essere individuate, a carico degli attuatori, e comprese nel piano economico, come sempre detto da Legambiente. Eppure in conferenza stampa il sindaco promette di rifare la viabilità a carico del Comune.
- Al punto 6, di nuovo incredibilmente, il documento constata che per la Zonizzazione Acustica (ZAC) rileva che gli elaborati del SIA rappresentano unicamente lo stato di fatto e le opere di ampliamento «non risultano conformi» allo strumento comunale. Paradossale la richiesta, poiché anziché imporre comportamenti o prescrizioni al proponente SOGEAP, il Comune fa prescrizioni a sé stesso concludendo che «pertanto si rende indispensabile un adeguamento del ZAC»
- Come sempre sostenuto da Legambiente il settore ambiente del Comune evidenzia «la mancata coerenza degli elaborati depositati con la normativa nazionale e regionale in tema di espropri per pubblica utilità» e pertanto chiede di adeguarsi e «l'assunzione dell'onere di esproprio». Legambiente ha sempre sottolineato che nel piano economico mancano queste cifre.

Domenica, 03 Febbraio 2019 07:38

Ponte Morandi: il punto su Ambiente&Salute

Genova – Un tavolo tecnico con tutti gli enti preposti coinvolti. Un protocollo di intesa (sottoscritto da Regione Liguria, Comune di Genova, Arpal e Asl) che rafforza il lavoro di tavolo e semplifica lo scambio di informazioni tra gli enti. Linee guida per le lavorazioni in cantiere. Una sezione dedicata sul sito internet del Commissario per la Ricostruzione. E, non ultima, la creazione di due Osservatori per il coinvolgimento diretto dei cittadini.

Sono queste le azioni messe in atto dalla Struttura Commissariale per la Ricostruzione del Viadotto Polcevera per l'ambito "ambiente e salute". Temi importanti, strettamente legati alla vita del cantiere di Ponte Morandi su cui l'amministrazione e gli enti coinvolti stanno lavorando dal primo momento, con grande attenzione.

IL TAVOLO PER L'EMERGENZA
Nei giorni immediatamente successivi al crollo di Ponte Morandi è istituito immediatamente un tavolo di lavoro con il supporto degli Enti delegati, nella fattispecie ARPAL e Asl 3 Genovese, al fine di porre in essere in tempi brevi una serie di iniziative necessarie a tutela della incolumità pubblica ed in particolare nei confronti dei residenti degli quartieri coinvolti.
Si è data così immediata attuazione all'art. 11 dell' OCDPC n.539 del 20 agosto 2018 ("Disposizioni in materia di raccolta e trasporto del materiale derivante dal crollo del ponte e da demolizioni"). Nei primi giorni di settembre il tavolo di lavoro ha avviato le prime verifiche adottando provvedimenti volti alla tutela della salute pubblica.

IL PROTOCOLLO DI INTESA
Successivamente, anche per rafforzare ulteriormente le intese già intercorse, è stato approvato un protocollo di intesa tra Commissario Straordinario per la Ricostruzione del Viadotto Polcevera dell'autostrada A10, il Commissario Delegato per l'Emergenza, il Comune di Genova, l'Assessorato alla Sanità e l'Assessorato all'Ambiente e Tutela del Territorio della Regione Liguria, l'Agenzia Regionale per l'Ambiente ARPAL e ASL 3 Genovese.
Tale protocollo è volto, tra le altre cose, a definire le necessarie forme di comunicazione e collaborazione per conseguire la migliore efficienza ed integrazione delle attività di tutti gli enti interessati, in modo da assicurare la massima celerità nelle adozioni dei rispettivi atti di competenza con riguardo sia al controllo delle attività delle imprese incaricate dei lavori sia alla primaria tutela della salute della popolazione residente nell'ambito cittadino.
La struttura commissariale e tutti gli enti preposti al controllo sono perfettamente consapevoli che soprattutto nella fase di demolizione sarà necessario affrontare tematiche relative alla tutela dell'ambiente (suolo, rumore, aria, rifiuti): su questi temi gli enti preposti stanno lavorando per sviluppare una sinergia attraverso un gruppo di lavoro, composto da Struttura Commissariale, Regione Liguria, Comune di Genova, Asl3, Arpal e Rina.

IL LAVORO IN CANTIERE
RINA Consulting, in qualità direttore dei lavori del cantiere sul Polcevera, ha predisposto di concerto con la Struttura Commissariale le "Linee guida per la Gestione Ambientale del cantiere" che includono anche, tra le altre: gestione e controllo ambientale, gestione rifiuti, protezione del sottosuolo, tutela della qualità dell'aria, linee Guida per il rumore e le vibrazioni, la gestione delle sostanze pericolose e le linee guida per la gestione della biodiversità, del paesaggio e dell'architettura.
Le linee guida costituiscono la base per gli Appaltatori per lo sviluppo dei relativi Sistemi di Gestione e Controllo Ambientale del cantiere.

Inoltre, l'ATI di Demolizione sta predisponendo la Relazione Ambientale e il Piano di Monitoraggio Ambientale in accordo alle indicazioni di RINA e della Struttura Commissariale.
La consortile PerGenova, incaricata della ricostruzione, sta elaborando la Relazione Ambientale dell'intervento la cui consegna è prevista entro i primi giorni di febbraio.

AMBIENTE&SALUTE: LA SEZIONE DEDICATA SUL SITO
Il sito della Struttura commissariale (www.commissario.ricostruzione.genova.it) ospita una sezione dedicata ad Ambiente&Salute.
Una parte dedicata, creata ad hoc, in cui i cittadini potranno trovare le informazioni su ogni forma di tutela che verrà adottata a salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente, mentre il cantiere avanzerà e si trasformerà giorno per giorno.

Sarà possibile inoltre iscriversi alla Newsletter, a cadenza periodica, per restare aggiornati sulle principali notizie e ricevere informazioni di servizio.

L' OSSERVATORIO
Per non perdere mai il contatto con le esigenze del territorio e dei cittadini, è in fase di formalizzazione un Osservatorio a cui parteciperanno i Municipi interessati (Valpolcevera, Centro Ovest e Medio Ponente) e i componenti della Struttura Commissariale in modo da creare un filo diretto di quesiti/domande/osservazioni tra la popolazione e gli enti preposti alla gestione e al controllo.
Seguiranno anche incontri pubblici, in via di calendarizzazione, di cui si troverà riscontro sempre sul sito, nell'agenda dell'Osservatorio.

Contestualmente, il Comune di Genova, si è impegnato a creare un secondo osservatorio, dedicato alla tematiche relative a canterizzazione e viabilità, di cui si occuperà direttamente la struttura comunale.

Confcooperative Parma informa che dal 7 febbraio riapre lo sportello per la presentazione delle domande per gli incentivi alle imprese previsti dalla "Nuova Sabatini".

Sono 480 milioni di euro le risorse finanziate con la legge di bilancio 2019 per continuare ad agevolare le piccole e medie imprese che intendono investire in beni strumentali.

La misura ha infatti l'obiettivo di incentivare la manifattura digitale e incrementare l'innovazione e l'efficienza del sistema imprenditoriale tramite l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature.

La "Nuova Sabatini" - introdotta nel 2013 - è stata in questi anni un importante strumento agevolativo per l'ammodernamento e la crescita del sistema produttivo italiano. Finora sono state oltre 63 mila le domande presentate dalle piccole e medie imprese, per un ammontare di contributo concesso superiore a un miliardo di euro.

Per maggiori delucidazioni Confcooperative Parma invita a contattare gli uffici che potranno forne maggiori approfondimenti o l'eventuale assistenza tecnica: Simone Taddei Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Tel. 0521 942635

Beneficiari
Possono beneficiare dell'agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione
della domanda:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca;
- sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a
procedure concorsuali;
- non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un
conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea;
- non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;
- hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all'apertura di una sede operativa in Italia entro il
termine previsto per l'ultimazione dell'investimento.
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca, ad eccezione dei seguenti:
- attività finanziarie e assicurative;
- attività connesse all'esportazione e per gli interventi subordinati all'impiego preferenziale di prodotti
interni rispetto ai prodotti di importazione.

(allegata circolare scaricabile in pdf)

Dalla Piramide al cerchio inizia il suo cammino ispirandosi al cosmo, all'origine delle cose, dove tutto è ordine, frutto di una esplosione generatrice di vita, perché «la vita è gioia di vivere».

Di Guido Zaccarelli Mirandola 1 febbraio 2019 - Le persone avvertono da tempo il desiderio di cambiamento del loro stile di vita lavorativo, sempre più esposto ai ritmi frenetici del lavoro che viaggia alla velocità della luce.

Il Cosmo respira comportandosi come un polmone, inspira ed espira, si comprime e si dilata, offrendo la vita agli uomini che vivono sulla terra. Il respiro è l'abitudine che tiene in vita le persone, così come il gesto del «dono della conoscenza» è il respiro che tiene in vita le aziende. Per Platone, l'universo è sferico perché «la sfera è la figura geometrica per eccellenza»; mentre pulsa ruota su se stesso mostrandosi all'occhio dell'uomo luminoso al centro: «la luce della vita».

Per raggiungere l'idea del cosmo occorre inventarsi una strategia che consenta di prendere il modello piramidale e immaginarlo circolare togliendo, come affermava Michelangelo: «il marmo in eccesso». Per farlo è necessario ricorrere inizialmente al concetto, all'idea, che porti l'uomo a dare inizio alla fase di trasformazione, alla nascita di un nuova esplosione violenta che rompa gli schemi ancestrali sui quali sono stati costruiti i modelli organizzativi delle imprese. Superare la frase: «abbiamo sempre fatto così».

Lo scopo è portare l'uomo in una nuova dimensione prospettica che lo guidi a disegnare un cerchio sul foglio di carta per osservare la realtà da una posizione differente rispetto al modello piramidale che vive ogni giorno quando entra in contatto con il mondo del lavoro. Le persone disposte in forma circolare avranno la possibilità di osservare la luce dell'azienda da prospettive differenti e l'azienda, con un semplice movimento, avviare rapidamente qualsiasi tipo di relazione paritetica con i lavoratori, in modo diretto o rivolte all'insieme. Per fare questo è necessario fare ruotare su se stessa la piramide imprimendo sempre maggiore energia fino a quando l'immagine che ne deriva è un cerchio che vede la luce nel suo centro: la Persona.

L'immagine allegata mostra uno schema piramidale e uno circolare dove sono stati disposti in cerchio i lavoratori. Nella figura a forma di piramide alcune persone rientrano nello schema mentre altre rimangono esterne al sistema. Non solo, la gerarchia non consente di vedere verso l'alto ma solo in linea orizzontale e verso il basso: l'alto, un miraggio. Relazioni che scompaiono a vantaggio del rapporto gerarchico. Le persone disposte in forma circolare appartengono ad un nuovo cosmo che respira offrendo ai lavoratori la possibilità di ricevere tutti la stessa luce e di relazionarsi con gli altri, e con l'azienda, in forma paritetica. Le persone che prima erano all'esterno del modello piramidale, spesso inascoltate e valorizzate, rientrano a pieno titolo nel modello organizzativo circolare, contribuendo al successo dell'impresa. Si evita il ricorso alla esternalizzazione, coincidente con l'aumento dei costi tangibili, e intangibili, e la contrazione della identità aziendale, cuore pulsante di ogni tipo di organizzazione.

Ogni persona è in grado di definire il suo spazio cosmico consapevole di essere un micro cosmo che ruota, e respira, in forma circolare nell'universo dell'impresa. Pensiamo allo sport, e nello specifico, ai giocatori quando si uniscono prima della partita, o al termine, per condividere in cerchio i risultati, le strategie e gli obiettivi comuni. Sono tutti comportamenti che aiutano a creare la logica del gruppo e alimentare il significato dell'appartenenza verso la visione comune. Il cerchio è simbolo della regolarità assoluta, è il cuore nevralgico e pulsante dove transitano e si costruiscono le relazioni sociali. Esso si muove come la sfera di Maurits Cornelis Escher dove sulla superficie lucida si riflette tutto l'ambiente circostante, e come si vede nell'immagine, le persone sorridono.

Un modo per riportare il mondo infinito, in un punto finito, da cui far nascere un nuovo infinito che pulsa di una nuova energia: «la Persona al centro». L'organizzazione del futuro, se vuole rimanere in vita, deve vivere gli stessi attimi che hanno coinciso con l'origine della vita solare, per costruire un modello cosmico a immagine della persona. «Rivolgo ogni giorno lo sguardo al cielo, mentre navigo in mare aperto alla ricerca della felicità».

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

da L'Equilibrista - Fontevivo (PR)27-01-2018 - L'unico modo per imparare qualcosa che ci affascina o ci stimola la fantasia è quello di buttarsi a capofitto e affidarsi ai propri sensi. Nel caso si parli poi di qualcosa che appartiene alla nostra cultura e ci rappresenta come Paese, rispecchiando le meravigliose peculiarità di ogni regione, allora non si può prescindere dal conoscere a fondo il mondo del formaggio.

I formaggi fanno parte della nostra storia, rispecchiando appieno gli aneddoti dei nostri avi, varcando i confini imposti dalle guerre e soprattutto descrivendo la capacità di adattarsi e di evolvere allo stesso tempo, caricandosi di passione regalando connotati assolutamente unici che trasudano di amore, dedizione, estro e sperimentazione continua.

ONAF guida i suoi studenti all'interno di un viaggio assoluto partendo da coloro che hanno avuto la necessità di produrre formaggio per il loro sostentamento in tempi di miseria e quindi sfamare la propria Famiglia, fino a chi lo ha poi prodotto e magari migliorato facendone un prodotto di alta cucina, tecnicamente maturo, per diverse tipologie di abbinamento.
Ma la forza del corso ONAF non è solo nel ripercorre la storia del formaggio, è soprattutto una moderna ricostruzione di come viene prodotto questo sfaccettato e incredibile prodotto, dandone informazioni tecniche e fornendo i codici per poterlo degustare e capire al meglio. Il candidato è quindi preso per mano e gli vengono fornite le chiavi per aprire i segreti sensoriali e tecnici che sono alla base di un qualsiasi prodotto caseario per capirlo, farlo proprio e poterlo divulgare e spiegare. E' soprattutto questo che infatti avrà il compito di fare un mastro assaggiatore, ovvero quello di poter illustrare e degustare un formaggio in modo obiettivo e chiaro ad una platea di consumatori, siano essi amici, oppure ospiti in delegazione che vengono dall'estero o magari studenti ONAF una volta che si sarà diventati docenti.

I futuri degustatori quindi acquisiscono strumenti atti a comprende il formaggio al meglio, sperimentandone le peculiarità ed approfondendo con colleghi ed insegnanti costruendosi una vera e propria esperienza sensoriale. Ma soprattutto si è inseriti in una grande famiglia, in una comunità di amici che avendo la stessa passione, si aiutano l'un l'altro per poter sviluppare al meglio la crescita comune e quindi sono all'ordine del giorno fiere, manifestazioni a livello nazionale e soprattutto visite ai caseifici o eventi a carattere gastronomico.

Domenica 20 Gennaio scorsa, nel Ristorante Rigoletto a Bianconese di Fontevivo (Parma), si è svolta la cerimonia d'investitura per i 44 neo assaggiatori di Formaggi della delegazione di Parma che hanno effettuato il corso ONAF nei mesi di Ottobre e Novembre.

Grande soddisfazione da parte del direttore del corso Roberto Delfi. Maestro assaggiatore e sommelier professionista.
I nuovi assaggiatori sono stati nominati dal Presidente Nazionale ONAF Pier Carlo Adami, affiancato dal Vice-Presidente e delegato di Parma Giacomo Toscani, dal Consigliere nazionale Pier Angelo Battaglino e dal segretario Marco Quasimodo.
Alla cerimonia ha portato i suoi saluti il sindaco di Fontevivo Tommaso Fiazza che ha portato il suo sostegno ed un affettuoso saluto alla Delegazione a dimostrazione che si è vissuto in un clima di festa, spontaneità e soprattutto divertimento e piacere di stare insieme.

Il valore delle figure formate ed adeguatamente inserite nel percorso comune della delegazione consentirà ad ognuno di esprimersi come vorrà nel nel mondo del formaggio, infatti la qualifica è il primo passo per iniziare una nuova avventura professionale, o magari per sviluppare una conoscenza in modo attento e più strutturato o semplicemente far parte di un gruppo, ma sempre portando alto i valori dei prodotti che si degustano mantenendo imparzialità e doveroso rispetto per chi quel formaggio lo ha fatto con sacrificio e professionalità.

La cerimonia di settimana scorsa ha chiuso un primo ciclo con un pranzo a base di piatti e prodotti tipici parmigiani, ovviamente aprendo al nuovo corso che aprirà a breve le sue porte e che soprattutto decreterà nuovi illustri colleghi a questo straordinario mondo.

Il corso ONAF è quindi aperto a tutti coloro che desiderano approfondire le loro conoscenze sul meravoglioso mondo del formaggio !

Per info:
http://www.onaf.it/ 
http://www.onaf.it/parma 
Delegato di Parma : sig. Toscani Giacomo 3382902374

 

 

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Bonifica Parmense, impianti in funzione e maestranze a lavoro per la gestione e il monitoraggio dei flussi delle piogge. 20 gli uomini operativi, 5 gli impianti attivi a garanzia della sicurezza e protezione di 13000 ettari di territorio compresi tra la città ducale e la provincia parmense

Parma (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense, a seguito della pioggia incessante caduta nell'arco delle ultime 48 ore, è attivo già dal pomeriggio di venerdì 1° Febbraio con l'attivazione degli impianti in via precauzionale e il monitoraggio della situazione dei flussi delle acque nei canali dei comprensori gestiti.

Ben 20 gli uomini operativi sul territorio per la gestione dei suddetti flussi, tra tecnici e operai addetti al funzionamento impianti, alla manovra e alla sorveglianza delle paratoie antirigurgito.

Sono 5 gli impianti attivi: nel Comune di Parma l'impianto di Foce Abbeveratoia (con una portata di ben 10000 litri/secondo) smaltisce le acque dell'omonimo canale nel torrente Parma, garantendo la sicurezza di un territorio di 3000 ettari.

Nel Comune di Polesine Zibello il Cantonale (la cui portata è di 3000 litri/secondo) prende le acque dai canali Bardalenzo, Lavezzoli e Dossi per rimandarle in Rigosa Nuova, a protezione di un territorio di 1000 ettari.

L'impianto di Vigone (dalla portata di 1000 litri/secondo) ubicato nel Comune di Sorbolo Mezzani preleva l'acqua dalla Parmetta portandola direttamente al Fiume Po e preservando da eventuali inondazioni un territorio di 4300 ettari.

Infine gli impianti nel Comune di Colorno: Travacone (portata: 9800 litri/secondo) preleva dai canali Limido, Fossetta Bassa e Naviglio Navigabile a difesa di un territorio di 3090 ettari; e Chiavica Rossa (portata 3000 litri/secondo) preleva le acque dal canale Fosso Nuovo per scolmarle nel Torrente Parma, proteggendo un territorio di 1600 ettari.

La situazione è sotto controllo su tutta pianura; le squadre consortili sono ancora a lavoro per le fasi di monitoraggio e telecontrollo dei flussi delle acque.

 

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A seguire il file che indica le tendenze dei prodotti da noi rilevati. Aggiornamento al 1 febbraio 2019

Cereali e dintorni. Tendenze

Il mercato USA sta registrando un forte aumento su tutti i comparti delle commodities agricole. Seme sino a +14,75 punti far soya sino a più 6,90 dollari alla tonnellata corta. In salita anche grano e mais.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 febbraio 2019 - I Grafici di tendenza del 1 febbraio 2019 - 

... (per ottenere il POST completo contattare il dottor Mario Boggini)

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali -

Per contatti: Telefono +39 338 6067872 - Mai: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  -

Web Site: https://bogginiocc.com 

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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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            Andalini Pasta dal 1936

 

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Sabato 13 e domenica 14 aprile eventi, visite guidate e degustazioni in oltre 50 caseifici tra Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova.

Reggio Emilia, 1 febbraio 2019 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano invita tutti gli appassionati del Re dei Formaggi all'edizione primaverile di Caseifici Aperti che si terrà sabato 13 e domenica 14 aprile. Un viaggio alla scoperta della DOP italiana più seguita sui social - dati Rapporto Ismea-Qualivita 2018 – con visite alla produzione e tante attività per adulti, famiglie e bambini.
Saranno oltre 50 i produttori che apriranno le porte dei propri caseifici per permettere ai visitatori di assistere alla nascita del Parmigiano Reggiano e passeggiare nei suggestivi magazzini di stagionatura. Un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressoché immutato da oltre nove secoli.

Partecipare a Caseifici Aperti è semplicissimo grazie al sito web www.parmigianoreggiano.it . Accedendo all'apposita sezione, in pochi click sarà presto possibile consultare la lista dei caseifici aderenti, verificare orari di apertura ed eventi proposti. Gli appassionati troveranno inoltre tanti suggerimenti per organizzare il proprio soggiorno nella zona d'origine tra le province Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova.
Caseifici Aperti è un'occasione unica anche per esplorare la biodiversità della DOP. Questione, innanzitutto, di stagionatura: quella minima è di 12 mesi, ma è intorno ai 24 mesi che il Parmigiano Reggiano raggiunge la maturazione adatta a esprimere le caratteristiche tipiche. Può stagionare anche oltre, fino a 36 o 48 mesi o più ancora, manifestando aromi e profumi inesplorati.

Un altro elemento di biodiversità del Parmigiano Reggiano è legato alle diverse razze di vacca da cui proviene il suo latte: bianca modenese (presidio Slow Food), rossa reggiana, bruna alpina e frisona italiana. Ognuna con il proprio latte e le proprie specificità che fanno del Parmigiano Reggiano il Re dei Formaggi a tavola ma anche un ingrediente estremamente versatile nell'uso in cucina.
In concomitanza con Caseifici Aperti, il Consorzio del Parmigiano Reggiano aprirà i cancelli a tutti coloro che vorranno visitare lo storico casellino, degustare il Parmigiano Reggiano e fare un viaggio del tempo grazie alla mostra degli attrezzi storici.

Torrente Enza: presentazione a Vetto della tabella di marcia dello studio sulle soluzioni in grado di soddisfare
i fabbisogni idrici del territorio - 

Illustrato il cronoprogramma ufficiale di lavoro da parte dell'Autorità Ministeriale di Distretto del Fiume Po e il set di azioni efficaci e sostenibili sulla base della convenzione con la Regione Emilia Romagna.
Vetto (RE), 31 Gennaio 2019 – Nei locali della Sala Pubblica Polivalente del Comune di Vetto (Reggio Emilia) l'Autorità di Distretto del Fiume Po ha presentato ufficialmente stamane ad istituzioni, enti, portatori di interesse e cittadinanza la tabella di marcia delle diverse fasi di lavoro che caratterizzeranno, entro il mese di dicembre 2019, lo studio finalizzato all'individuazione delle strategie per una migliore pianificazione idraulica-irrigua del territorio considerato che si estende nelle province di Reggio Emilia e di Parma.

Le azioni che saranno individuate saranno volte a contemperare la naturale disponibilità di risorsa idrica, a salvaguardare l'economia a vocazione agroalimentare dell'area e il contestuale raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati. Dopo il saluto introduttivo del Sindaco di Vetto Fabio Ruffini, che ha ribadito "la rilevanza e la tempestività dell'operato del Tavolo Tecnico, l'unità di intenti delle istituzioni ed enti che vi hanno partecipato e la fondamentale importanza di una tabella di marcia certa dell'Autorità di Distretto che porti a risultati in grado di valorizzare al meglio l'Enza", è intervenuto Meuccio Berselli.

Il Segretario Generale del neonato Distretto del Po (che ora per competenza di pianificazione idrica va dalle Alpi alle Marche) ha approfondito dapprima il contesto generale e successivamente quello specifico iniziando proprio dai dati emersi dal Tavolo Tecnico regionale (costituito nell'Ottobre del 2017) nato per evidenziare e condividere le criticità e le esigenze del territorio considerato valutando al contempo le possibili e praticabili soluzioni tecnicamente e scientificamente più idonee. La necessità dello studio dell'Autorità di Distretto del Fiume Po competente – che poi restituirà entro l'anno il progetto di fattibilità alla Regione Emilia Romagna per la fase esecutiva – è nata a seguito delle evidenti alterazioni dei regimi idrologici in atto causate perlopiù dai mutamenti climatici e dal calo delle precipitazioni.

"Lo staff tecnico dell'Autorità di Distretto – ha commentato Berselli – eseguirà immediatamente l'analisi dell'effettiva disponibilità di risorsa, il preciso bilancio idrico, la valutazione di tutti gli scenari , le proposte progettuali , la valutazione dell'impatto e la compatibilità delle azioni con la pianificazione delle soluzioni e quello che mi preme rimarcare è che faremo il tutto nei tempi più rapidi possibili e proprio per questo che oggi presento una Tabella di marcia precisa e dettagliata ".

Una road map (in allegato) all'insegna della trasparenza che consentirà ad amministratori, addetti ai lavori, portatori di interesse e alla cittadinanza tutta di conoscere tutto quanto emergerà dalle fasi studio.

Le conclusioni dell'incontro di presentazione di Vetto sono state tratte da Paola Gazzolo, Assessore Regionale alla Sicurezza territoriale, Difesa del Suolo Costa e Protezione Civile: "La Regione è impegnata ad individuare tutte le soluzioni possibili da mettere in campo per rispondere alla scarsità idrica della Val d'Enza, nei territori reggiano e parmense, e per soddisfare nel modo più efficace le necessità locali nel rispetto di quanto previsto dalle conclusioni del Tavolo tecnico siglate lo scoro 5 giugno che valutano il fabbisogno in modo orientativo tra i 40 e i 70 milioni di metri cubi di risorsa idrica – afferma l'Assessore Gazzolo – . "Lo studio di fattibilità finanziato dalla Regione e affidato all'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po va in questa direzione: si fonda su un approccio integrato, che considera gli aspetti di natura tecnica, ambientale ed economica, e che fa tesoro delle risultanze del Tavolo Tecnico attivato dopo la grande siccità del 2017. Si tratta di un'occasione importante per assumere decisioni condivise, nel massimo del rigore scientifico e della trasparenza che vogliamo garantire attraverso gli incontri periodici con i portatori di interesse e tutta la popolazione che prendono il via da Vetto e continueranno nei prossimi mesi".

 

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Mercoledì, 30 Gennaio 2019 09:04

Polonia, possibile scandalo della carne?

Animali malati in un mattatoio polacco. Una squadra di giornalisti polacchi ha pubblicato le foto di un macello che potrebbe causare un nuovo scandalo della "carne" in tutta Europa. Le mucche malate verrebbero segretamente macellate e dichiarate in salute

Un nuovo scandalo "a base di carne" potrebbe coinvolgere l'intera Europa: in Polonia un giornalista investigativo sotto copertura della rivista "Superwizjer" ha fotografato diverse mucche malate in un macello polacco. Le immagini messe in onda dal canale polacco TVN24, mostrano il bestiame, che non si mantiene sulle proprie zampe poco prima di essere appeso ad un verricello del mattatoio.

Presumibilmente gli animali in questione sarebbero stati macellati segretamente e preparati per la vendita. La macellazione di animali malati e pompati da farmaci accadrebbe senza supervisione veterinaria secondo la stampa.

Senza ulteriori indagini, la carne viene timbrata come pronta per il consumo e confezionata secondo quanto rilevato dal giornalista d'inchiesta. Secondo "Superwizjer" i lavoratori sezionerebbero il bestiame, rimuoverebbero tumori e malattie dalla carne e quindi le mischierebbero e imballerebbero con quelli sani.

Secondo l'inchiesta, queste macellazioni segrete sarebbero fatte regolarmente. Il veterinario competente aveva appena firmato i documenti necessari il mattino successivo in modo che la carne potesse essere rivenduta, sostiene l'informatore. Come scrive Euronews, gli animali malati rappresentano un doppio onere finanziario per gli agricoltori. Ufficialmente, non sono in vendita e devono essere prima smaltiti a proprie spese. Secondo la ricerca, in Polonia ci sono fino a 300 commercianti che commercerebbero animali malati ai macelli. Nel gusto, la carne malata si differenzia difficilmente da quella proveniente da bestiame sano. Il quotidiano britannico Guardian cita esperti che temono danni alla salute per i consumatori.

Il governo polacco è stato informato degli incidenti. Se ci fossero indicazioni che la carne avesse lasciato la Polonia, ciò potrebbe portare a avvertenze di sicurezza a livello UE.

Se la carne bovina colpita risultasse esportata dalla Polonia, questo paese dovrebbe informare gli altri stati interessati attraverso il sistema di allarme rapido RASFF, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che evidenzia come al momento non vi sia alcuna allerta in tal senso.

 

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(29 gennaio 2019)

Una settimana di stasi quasi totale. Fermi i listini del Grana e del Parmigiano, del burro e del latte spot. Lieve cedimento solo per la panna e latte spot scremato estero.

di Virgilio Parma 29 gennaio 2019 -

LATTE SPOT Dopo due settimana di ripresa il latte spot si assesta ai prezzi della 4° settimana dell'anno. Confermato quindi il prezzo del latte crudo spot nazionale (43,82-45,36€/100 litri di latte) e del latte intero pastorizzato spot estero che si collocai tra 38,66 e 39,69 €/100 litri di latte. In lieve arretramento invece il prezzo del latte scremato spot estero (-1,3%) che si colloca tra 18,63 e 20,18€/100litri di latte.

BURRO E PANNA Prosegue il periodo di stabilità per il burro quotato alla borsa di Milano. Leggero decremento per la Crema a uso alimentare, seguita dalla Panna veronese che abbatte il muro dei 2 euro/kg. Invariato il prezzo dello zangolato parmense da cinque settimane, come pure il prezzo dell'analogo prodotto reggiano.

Borsa di Milano 28 gennaio 2019:
BURRO CEE: 4,05 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,30 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,45 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,25 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,02 €/Kg. (-)
MARGARINA dicembre 2018: 0,87 -0,93€/kg (=)

Borsa Verona 28 gennaio 2019: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90-2,00€/Kg. (-)

Borsa di Parma 25 gennaio 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,85 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 29 gennaio 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,85 - 1,85 €/kg.

GRANA PADANO Milano 28 gennaio 2019 - STOP al Grana Padano DOP. Dopo diverse settimane di costante e poderosa risalita, alla quinta settimana dell'anno, il Grana Padano rallenta e prende una settimana di pausa.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,75 - 7,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,25 - 8,50 €/Kg. (=)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,65 - 9,00 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,40-6,55 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO Parma 25 gennaio 2019 - Analogamente al Padano, anche il Parmigiano Reggiano si prende una pausa e conferma i listini della precedente settimana.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,75-11,05 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,15-11,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,95 - 12.55 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,70 - 13,35 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,70 - 14,25 €/Kg. (=)

 

@MulinoAlimentar #Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan

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La Bonifica Parmense prosegue nel proprio programma di restauro conservativo delle strutture consortili finalizzato al miglioramento delle funzioni e delle tecnologie

Busseto (PR) – Il Consorzio della Bonifica Parmense ha completato un'opera di rilevante riqualificazione dell'impianto del Corsetto, nel Comune di Busseto, riuscendo a migliorarne in un sol colpo funzione specifica e innovazione tecnologica dei mezzi impiegati.

L'intervento sull'impianto idrovoro – che serve anche la zona del Comune di Polesine Zibello, ha consentito al contempo di riportare il manufatto al colore originale della stessa struttura e di ottimizzare ed incrementare il potenziale tecnologico a beneficio della gestione delle acque in uno snodo in cui i canali di bonifica Ardella, Rodella e Valle si riversano nel Fiume Po.

L'impianto è al servizio di un territorio di 700 ettari e al suo interno sono installate due pompe idrovore della portata di 1500 litri/secondo l'una, per una potenza totale di 3000 litri/secondo.

Parmalat è sopravvissuta a tutto. Sopravvissuta a un crack mega senza perdere nulla del mercato conquistato con la qualità dei suoi prodotti, ma non ai francesi.

di Virgilio Parma 28 gennaio 2019 - Era il 2003, precisamente l'8 dicembre quando la notizia irruppe in tutti media. La prima impresa italiana a essere quotata in borsa negli USA è esplosa. Un crack che le cronache raccontavano essere superiore a quello della ENRON, una enormità. Ma la fedeltà dei consumatori salvò la faccia e i ricavi dell'azienda di Collecchio. 

Dopo 15 anni e sette di governo Lactalis ecco che, dopo il delisting di borsa, i francesi  dichiarano la totale acquisizione della multinazionale portando oltr'alpe tutta la governance. 

Una situazione che preoccupa le sigle sindacali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil le quali, in un comunicato del 24 gennaio scorso, esprimono grande preoccupazione per la notizia, riportata  da alcuni quotidiani, dell'intenzione del gruppo Lactalis di avviare una riorganizzazione della Parmalat, legata al delisting borsistico oramai al traguardo.

"Una proposta che mirerebbe a cancellare la corporate italiana e che potrebbe creare rischi per la tenuta occupazionale della stessa Parmalat, ma anche di Galbani, per le sinergie ipotizzabili tra i due grandi gruppi. Inoltre, mette in discussione lo stesso sistema produttivo delle due aziende: il profilo industriale che si prospetta non è compatibile con il mercato italiano, dove i brand locali, legati al territorio, e la filiera corta, hanno un forte valore commerciale", secondo i sindacati.

"Le segreterie nazionali – dichiarano le tre sigle di categoria – hanno chiare le potenzialità industriali e commerciali dei perimetri dei gruppi sul territorio nazionale, che non vorremmo fossero messe in discussione, così come interessanti potrebbero essere gli sviluppi a livello di export. Per il 1° febbraio, abbiamo convocato il coordinamento nazionale delle Rsu, con cui ci confronteremo su proposte alternative a quelle ventilate da Lactalis, sulla richiesta di un tavolo di confronto e, se sarà necessario, anche sulla mobilitazione dei lavoratori interessati contro una decisione che può mettere in discussione due brand italiani storici come Parmalat e Galbani. Due aziende che in Italia contano circa 5.000 addetti, per metà operai e il restante 50% impiegati e commerciali".

 

Claudio Guidetti sul CETA: " Mi auguro che venga valutato per quello che è, una mediazione che per il momento ha dato vantaggi. Bisogna che siamo pragmatici..."

Di Redazione Parma 27 gennaio 2019 - Nella trasmissione andata in onda lo scorso lunedi 21 gennaio si è parlato dl CETA (L'accordo di libero scambio tra UE e Canada) nell'ambito del ben più vasto problema emergente dei dazi che, da oriente a occidente, vede fronteggiarsi le superpotenze economiche del mondo.

Nella ricerca di testimonianze, Riccardo Iacona, si è però imbattuto nelle difficoltà in cui versano i produttori del comparto lattiero. Prezzi bassi che non consentono una adeguata marginalità alle imprese di base. Ma, quasi a sorpresa, la colpa non sta nella sola parte industriale o distributiva. -10% il break even per il formaggio pecorino romano, ad esempio.

"Quindi non è colpa del CETA, dei trattati di libero scambio o del destino cinico e baro se alla base della filiera il prezzo litro del latte pagato agli allevatori è troppo basso" è il commenta del conduttore dopo avere intervistato alcuni allevatori che, a quanto appare, non sembrano in grado di trovare una comune denominatore negoziale con cui confrontarsi con l'industria di caseificazione. Anzi il CETA sembra essere stato un elemento assolutamente positivo per le  produzioni DOP nostrane, dal Pecorino Romano al Provolone, dalla Gorgonzola all'Asiago, dalla Mozzarella di Bufala agli altri freschi e via di seguito, che hanno registrato incrementi dal 33 al 80% (Vedi slide tratte dalla trasmissione).

"Molto bene sono andati anche Grana Padano e Parmigiano Reggiano, prosegue Iacona, che erano i due formaggi più esportati in Canada ma che, grazie all'abbattimento dei dazi e all'aumento delle quote di esportazione hanno registrato un +8% dell'export. Ma questa è la media, qui siamo nella azienda del signor Guidetti (Mulino Formaggi srl, ex Mulino Alimentare spa ndr) che esporta il Parmigiano Reggiano nel mondo in tutte le versioni possibili. Da quando c'è il CETA il business è aumentato in maniera esponenziale."

"Abbiamo registrato un significativo incremento del 52% , è l'introduzione di Claudio Guidetti" il quale, sollecitato da Iacona, sostiene come l'enorme incremento possa non essere solo un fatto estemporaneo dovuto al primo anno di applicazione, ma addirittura replicarsi anche negli anni successivi proprio grazie alla forza e ampia originalità delle nostre proposte casearie."La qualità e la storia sono aspetti molto importanti" e alla domanda in merito a cosa si aspetta quando il Governo verrà chiamato alla ratifica dell'accordo, Guidetti non ha tentennamenti: " Mi auguro che venga valutato per quello che è, una mediazione, che per il momento ha dato vantaggi. Bisogna che siamo pragmatici. Il nostro mercato agroalimentare deve competere e non possiamo ricavare marginalità con protezioni e vincoli. La marginalità dobbiamo guadagnarcela in competizione, facendo vedere che i nostri prodotti sono i migliori."

 

(Video PresaDiretta 21 gennaio 2019 minuto 38 circa. https://www.raiplay.it/video/2019/01/Presa-diretta-La-guerra-dei-dazi-c34db9db-4b50-41cd-90e0-dbf05ef9c651.html  oppure clicca l'immagine sottostante)

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Editoriale: -Aquisgrana, come ti dissolvo l'UE in un minuto. -Lattiero caseari. Burro sempre stabile. - Cereali e dintorni. Mercati in stallo. - Un Reggiano al vertice CGIL - Pomodoro da Industria, Rancan e Rainieri chiedono l'aumento del prezzo della materia prima -

SOMMARIO Anno 18 - n° 04 27 gennaio 2019

1.1 editoriale
Aquisgrana, come ti dissolvo l'UE in un minuto. Splendidi alleati (6)
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Burro sempre stabile.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. Burro sempre stabile. - Grafici di Tendenza
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati protetti e in rialzo.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. GRAFICI di TENDENZA
6.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in stallo.
7.1 sindacato lavoratori Un Reggiano al vertice CGIL
7.2 bonifica Amministrazioni e Consorzio insieme per la lotta al dissesto idrogeologico
8.1 Vino e estro GIANLUCA – il vino, il suo estro, la sua anima clandestina
9.1 pomodoro Pomodoro da Industria, Rancan e Rainieri chiedono l'aumento del prezzo della materia prima
9.2 destinazione turistica Emilia l'Emilia in un Touch Wall
10.1 bacini idrici - Enza Fabbisogni idrici nell'area dell'Enza.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 27 Gennaio 2019 06:41

Strumenti di allerta della crisi

di Mario Vacca Parma 27 gennaio 2019 - A seguito della crisi degli ultimi anni, il legislatore ha inteso procedere ad una riforma della legge fallimentare con l'introduzione dell'obbligo a carico di tutte le aziende "di dotarsi di un sistema di allerta interna" in grado di individuare squilibri di natura finanziaria, reddituale e patrimoniale indicativi della crisi d'impresa per l'esercizio in corso o, quando la durata residua dell'esercizio al momento della valutazione è inferiore a sei mesi, per i sei mesi successivi.

L'imprenditore, l'amministratore o il consiglio di amministrazione dovrà dotarsi di strumenti atti a rilevare i sintomi della crisi prima che intervenga una segnalazione ad opera dei soggetti abilitati (tra cui l'Agenzia delle Entrate, gli istituti previdenziali, le banche) presso l'organismo di composizione della crisi territoriale competente, che dovrà essere costituito presso la Camera di Commercio competente.
Il fine della nuova normativa, con benefici per tutti, sarebbe quello di monitorare l'assetto economico-finanziario dell'azienda per garantire la sostenibilità finanziaria nel medio-lungo periodo ed individuare l'insorgere di situazioni che potrebbero provocare un prolungato squilibrio economico-finanziario, compromettendo la situazione dell'azienda stessa.

Tra i soggetti segnalatori figurano gli istituti di credito ed è pertanto del tutto lecito attendersi che gli stessi porranno maggiore attenzione all'andamento delle aziende clienti, alle perdite attese dal singolo rapporto. Il monitoraggio sul credito interverrà dal momento dell'erogazione, con un'analisi continua degli scostamenti dei parametri da quanto programmato.

Mentre la proposta della legge è costruttiva, dal ceto bancario, già oggi in un clima poco propenso al credito ed agli impieghi, dovremmo attenderci una maggiore selettività nell'erogazione o quantomeno un inasprimento del livello degli spread applicati.

Ho avuto modo di scrivere più volte articoli al riguardo ed ho sempre sostenuto che siamo di fronte ad un cambiamento che imprenditori, commercialisti e consulenti devono cogliere per rendere più efficiente il proprio e l'altrui lavoro.

Il futuro?: «dal welfare aziendale» al «welfare culturale» della Conoscenza Condivisa, un sogno da realizzare per l'imprenditore che pone la Persona al centro della sua azienda.
Seneca: «non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare». Con questa celebre frase Seneca riporta il lettore ad affrontare il coraggio, la paura nel futuro e nella capacità di osservare la realtà da una prospettiva diversa rispetto a quella che ha caratterizzato il solco della vita di ogni persona. Gli obiettivi sono dei punti, che ogni giorno la persona riporta uno di seguito all'altro, fino ad ottenere una linea unica che testimoni le cose fatte e indichi la strada per quelle da fare,con le quali raggiungere la meta.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 25 gennaio 2019 - La strada non è sempre in discesa, spesso è irta e piena di ostacoli. La forza dell'uomo sta proprio nella capacità di superare in modo consapevole i propri limiti, senza mai andare oltre i livelli di guardia, che potrebbero vanificare gli sforzi compiuti, e le aspettative per il futuro.
«L'imprenditore nasce per fare impresa» e lo spirito che lo anima ogni giorno è di realizzare il proprio sogno, avendo cura dei propri collaboratori, dei clienti, dei fornitori e della società civile per raggiungere gli obiettivi. Il bilancio è il ritratto del comportamento dell'azienda; fornisce la base d'appoggio per definire la strategia aziendale in relazione agli indicatori di crescita, o di decrescita, delle aree interne ed esterne all'impresa. Il ROI è un indicatore importante per saggiare il ritorno dell'investimento, che indica quanto rende, ad esempio, un euro investito in un determinato ambito o settore. In questo caso, il ROI, è un dato quantitativo che valorizza le azioni e i comportamenti dell'imprenditore agevolandolo nell'analisi di altri indicatori con i quali saggiare lo stato di salute dell'azienda. Il ROI qualitativo mette invece in crisi l'imprenditore perché manca di riferimenti tangibili sui quali veicolare le proprie certezze fondato sui numeri reali, che si toccano con mano. Il ROI qualitativo appartiene al capitale umano e alla formazione e ad altri ambiti lasciati a futura trattazione.

Cambiare il modello organizzativo, da piramidale a circolare, senza avere un ritorno certo che identifichi in modo puntuale il ROI qualitativo, lo fa desistere dall'investimento. «Abbiamo sempre fatto così, perché cambiare?», «la mia azienda sta ottenendo elevate marginalità, perché cambiare?», ancora «quando potrò ritornare del mio investimento?».

La formazione è una voce importante per l'azienda. «L'istruzione» consente di verificare in tempi definiti il livello e il grado di preparazione conseguito dalle persone, offrendo la possibilità di modellare il percorso di addestramento in relazione alle specifiche individuali. È una voce di costo che immediatamente porta all'imprenditore il ROI quantitativo dell'investimento. «La formazione» coinvolge le persone in un percorso culturale legato alla capacità di identificarsi con lo spirito e la comunità aziendali e di condividerne i valori.

«L'educazione» consente di fare emergere – estraendo dal di dentro – il valore della persona e tutto ciò che lo caratterizza nella sua identità e professionalità. La formazione e l'educazione rientrano nel ROI qualitativo dove è impossibile stabilire il valore dell'investimento. Queste considerazioni facilitano l'ingresso in una nuova dimensione del welfare, termine nato in Inghilterra, la cui etimologia ci porta al termine benessere. L'imprenditore percorre la strada del welfare aziendale offrendo al lavoratore i benefit che ritiene utili facendoli rientrare sotto il cappello del benessere della persona che accoglie positivamente per il valore conveniente che portano con sé. L'azione economica messa in atto considera la seguente espressione: un'azienda che premia i lavoratori migliora il proprio benessere.

Siamo proprio certi che questo avvenga, ovvero, che queste azioni contribuiscano a migliorare il benessere del lavoratore? Se questa condizione fosse vera, per quanto tempo può regge l'impegno?. Per crescere, e durare nel tempo, l'impresa deve fare seguire al «welfare aziendale» una vera e innovativa politica di »welfare culturale» senza la quale sarà difficile garantire nel tempo i fondamenti del welfare aziendale.

Le aziende che si muovono nella direzione dell'«Economia 5.0» devono necessariamente mettere in atto azioni che portano ad «elevare la cultura dell'impresa» coinvolgendo i lavoratori nel condividere la conoscenza e a collaborare per modificare la struttura relazionale, da piramidale a circolare. Non è sufficiente modificare l'orario di lavoro, fare corsi o erogare compensi annuali per affermare che le persone stanno bene con loro stesse, e in relazione con le altre, mantenendo inalterato la struttura organizzativa dell'azienda Serve molto di più, in quanto sono interventi di breve raggio che nel tempo necessitano di essere continuamente sottoposti a revisione per il crescere delle aspettative dei singoli e dell'intera comunità. Quello che alimenta la vita dell'azienda è la cultura coniata nel «welfare culturale della conoscenza condivisa» alla quale è possibile successivamente aggiungere i benefit inseriti nel welfare aziendale per completare il progetto «il benessere dei lavoratori». Il futuro è in questa frase di Lucio Anneo Seneca: «È l'animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi!»

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli Editore.
Sitografia: https://it.wikipedia.org 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale con Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Conoscere e riconoscere gli elettrodomestici più energivori, cioè quelli che consumano più corrente, è il primo passo per sapere come risparmiare. Gli split dell'aria condizionata sono gli indiziati numero uno quando ci si mette in cerca dei responsabili delle bollette più salate, anche se è sufficiente adottare alcuni accorgimenti per migliorare la situazione: si può sfruttare, per esempio, la funzionalità di deumidificazione al posto di quella di raffreddamento. I risultati che si ottengono sono gli stessi, ma i consumi diminuiscono di quasi un terzo.

La lavatrice

Anche la lavatrice "mangia" un sacco di energia, e in più consuma anche grandi quantità di acqua. D'altro canto non si può fare a meno di questo elettrodomestico, fermo restando che la scelta dei modelli di ultima generazione permette di approfittare delle classi di efficienza energetica più elevate. Per limitare i consumi è opportuno anche provvedere a una manutenzione accurata e costante nel tempo, tramite la pulizia del cassettino per i detersivi e del filtro. Inoltre, ogni volta che se ne ha la possibilità vale la pena di sfruttare i programmi a basse temperature, possibilmente non sopra i 40 gradi, e quelli con lavaggio a freddo.

In cucina: il frigo e la lavastoviglie

In cucina è opportuno badare sia al frigo che alla lavastoviglie. Il frigorifero consuma tanto per la semplice ragione che non può essere spento. Ecco perché la sola via che si può percorrere in vista di consumi ottimizzati consiste nel compiere un investimento iniziale basato su un prodotto di classe energetica elevata. Un esempio di frigorifero che si contraddistingue per un rapporto qualità prezzo eccellente e che in più consuma "il giusto" è HDCN 204WD / 1 Frigorifero Combinato 340Lt No Frost Bianco Classe A++. Per quel che concerne la lavastoviglie, si calcola che si riesca a risparmiare quasi la metà di energia evitando di usare la funzione di asciugatura: soprattutto quando fa caldo basta aprire lo sportello per far sì che i piatti e le pentole si asciughino da soli.

Le abitudini casalinghe da correggere

A incidere sulla bolletta elettrica, comunque, non sono solo gli elettrodomestici energivori: anzi, si stima che essi influiscano solo per un decimo dei costi complessivi. Ecco perché non è sufficiente comprare degli elettrodomestici di alta classe energetica se tali acquisti non sono abbinati a quelli di lampadine a basso consumo. Inoltre, vale la pena di perdere un po' di tempo per individuare una tariffa di consumo in linea con le proprie esigenze e adeguata alle proprie preferenze. Sul web si possono trovare comparatori gratuiti grazie a cui è facile scoprire le tariffe più convenienti per le forniture di energia elettrica.

Una casa su misura, all'insegna del risparmio

In sintesi, per una casa davvero su misura e poco energivora sono numerosi gli aspetti che è opportuno valutare, specialmente nel corso della stagione estiva, quando il gran caldo induce ad azionare al massimo i ventilatori o gli impianti di aria condizionata. Una maggiore attenzione nei confronti degli sprechi di cui ci rendiamo protagonisti tutti i giorni non solo può far bene al nostro portafoglio, ma ha un effetto positivo anche nei confronti dell'ambiente e della salute del pianeta che lasceremo in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti.

In provincia di Modena fallisce un'azienda ogni due giorni: dalla riforma del diritto fallimentare nuovi strumenti di prevenzione della crisi d'impresa

Un convegno organizzato dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena presso la Camera di Commercio ha fatto il punto sulle novità in materia di concordato preventivo e sulle procedure attivabili per risanare le imprese in difficoltà.

MODENA, 25 GENNAIO 2019 – Ogni due giorni circa un'azienda modenese viene dichiarata fallita: pur se in leggera diminuzione tra il 2017 ed il 2018, infatti, il numero dei fallimenti iscritti presso il Tribunale di Modena rimane ancora su livelli di attenzione, specialmente nel settore immobiliare e ceramico. Nel 2018 in provincia di Modena sono state dichiarate fallite 168 aziende (a fronte di 363 istanze presentate) contro le 181 del 2017 (e 413 istanze). Lo stesso dicasi per le procedure concorsuali: dopo il record di 50 concordati preventivi ammessi nel 2015, nel 2017 ne sono stati autorizzati 47, diventati 34 nel 2018.

L'economia modenese – pur contraddistinta da eccellenze di livello internazionale – non è dunque esente da situazioni di criticità; in questo contesto si inserisce la nuova disciplina del diritto fallimentare (in vigore da quest'anno), che si caratterizza per un'impostazione votata alla prevenzione delle crisi di impresa più che alla sanzione dei casi conclamati, ed al perseguimento della continuità aziendale. Di questi temi si è parlato oggi presso la Camera di Commercio di Modena nel corso di un convegno organizzato dall'Ordine provinciale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, al quale hanno partecipato alcuni dei massimi esperti nazionali del settore e che ha visto la presenza di circa 300 professionisti.

"I dati relativi al contesto modenese – ha affermato nell'occasione Stefano Zanardi, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena - denotano un impatto significativo delle crisi aziendali sull'economia del territorio, per gli ovvi effetti 'a cascata' che le procedure concorsuali comportano nel nostro tessuto produttivo, caratterizzato dalla presenza di diversi distretti fortemente interconnessi. Per questi motivi è importante sviluppare i temi della riforma del diritto fallimentare e dei nuovi strumenti che il legislatore mette a disposizione per anticipare i segnali di crisi, ottenendo così una maggiore rapidità di risoluzione ed una auspicabile maggiore soddisfazione per i creditori. I Commercialisti, in particolare, svolgeranno grazie a questa riforma un ruolo fondamentale di consulenza e supporto degli imprenditori: la diagnosi precoce dello stato di crisi di un'azienda non può prescindere dalla corretta lettura dei dati di bilancio, oltre che dall'analisi dell'andamento economico generale e di quello dello specifico settore di attività".

I principi generali della riforma normativa introdotta in materia di crisi d'impresa sono stati illustrati da Renato Rordorf, ex Presidente Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione: "Le due principali novità sono costituite dagli istituti giuridici dell'allerta e della composizione assistita: il primo supporta imprenditori e professionisti nell'individuazione tempestiva e preventiva dei segnali di crisi; il secondo consente di fornire un adeguato supporto all'imprenditore per individuare le possibili soluzioni alternative alla drastica liquidazione dell'azienda. Si tratta di strumenti inediti e potenzialmente molto impattanti, che potranno far compiere alla normativa italiana in campo fallimentare (la cui impostazione originale risale alla prima metà del Novecento) un salto di qualità, nonché adeguarla maggiormente alle mutate condizioni economico-giuridiche".

Il convegno organizzato dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Modena ha inoltre ospitato gli interventi di diversi e qualificati relatori, come il dott. Pasquale Liccardo (Presidente del Tribunale di Modena), il prof. Alberto Jorio (già Ordinario di Diritto Commerciale preso l'Università di Torino), il dott. Giovanni Battista Nardecchia (Giudice Delegato del Tribunale di Monza), il dott. Giuseppe Limitone (Presidenza Sezione Tribunale di Vicenza), il prof. Sido Bonfatti (docente di Diritto Commerciale e Diritto Fallimentare presso l'Università di Modena e Reggio Emilia), il prof. Daniele Vattermoli (Ordinario di Diritto Commerciale presso l'Università La Sapienza di Roma), il prof. Danilo Galletti (Ordinario di Diritto Commerciale presso l'Università di Trento), il dott. Giovanni Sansone (Presidente del Tribunale di Gorizia), ed il prof. Luigi Foffani (Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Modena e Reggio Emilia).

Sei le aziende parmensi che, sotto la guida di Parma Alimentare, parteciperanno al Salone francese dedicato alla ristorazione e alla hotellerie. Un’occasione per incontrare oltre 207.000 visitatori professionali, di fare cultura sulle nostre produzioni d’eccellenza, ma anche per fare il punto sulle principali tendenze food.

Parma, 25 Gennaio 2019 –

Missione a Lione per Parma Alimentare: dal 26 al 30 gennaio sarà presente a Sirha - World Hospitality & Food Service Event, il salone dedicato alla ristorazione e alla hotellerie più importante a livello europeo, come testimoniano gli oltre 207.000 visitatori professionali accorsi nel 2017 per incontrare 2.980 espositori, suddivisi in 12 settori. Parma Alimentare capitanerà una collettiva composta da sei aziende del nostro territorio: Devodier Prosciutti, Fratelli Galloni, Pomodoro 43044, San Nicola Prosciuttificio del Sole, Zuarina e Zuccato.

Come spiega Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare: «Come Parma, Lione rappresenta uno dei centri nevralgici dell’alta gastronomia europea e mondiale: basti pensare che la città, che conta poco più di 500.000 abitanti, ospita ben 19 ristoranti stellati, tra cui quattro due stelle e un tre stelle Michelin. Si tratta quindi di una vetrina perfetta per promuovere le eccellenze parmensi. Non dimentichiamo che il pubblico dei visitatori del Sirha è composto da professionisti: oltre a ristoratori, hotelier, importatori, distributori e food & beverage manager, nel 2017 il Salone ha visto la presenza di oltre 25.400 chef, un dato in crescita del 30%. Si tratta di un pubblico sensibile all’appeal del made-in-Italy alimentare, rispetto al quale possiamo spendere anche la forza del brand Parma UNESCO Creative City of Gastronomy».

La missione di Parma Alimentare al Sirha di Lione ha anche motivazioni business: «La Francia rappresenta storicamente il primo mercato export per l’industria alimentare parmense. È un mercato che va presidiato con attenzione e sostenuto. A Lione avremo la possibilità di incontrare anche numerosi operatori stranieri: nel 2017 hanno sfiorato le 30.000 unità, arrivando soprattutto da Svizzera, Spagna, Belgio, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Germania, tutti partner strategici per la bilancia commerciale parmense. Il compito di Parma Alimentare è quello di fungere da facilitatore, creando, le condizioni ottimali per stringere nuove alleanze di business».

Inoltre, il 29 e 30 gennaio, Sirha ospiterà la finale del Bocuse d’Or, la più prestigiosa competizione di arti gastronomiche al mondo: presente in gara anche il Team Italia, un momento importante per la valorizzazione del made-in-Italy alimentare.

Nel suo spazio, Parma Alimentare ospiterà anche una delegazione di Parma Quality Restaurants, guidata dal Presidente Enrico Bergonzi, affiancato dagli chef Roberto Paoletti e Filippo Cavalli: coerentemente con la mission del Consorzio, che riunisce 23 ristoranti considerati i migliori ambasciatori della cucina parmigiana, al Sirha gli chef di Parma Quality Restaurants offriranno in degustazione una selezione di eccellenze made-in-Parma.

L'ente di Palazzo Giordani liquida i pagamenti in media in soli 19 giorni dall'arrivo delle fatture, contro i 30 richiesti dalla normativa. Lo rileva la piattaforma nazionale di certificazione dei crediti. Soddisfatto il Presidente Rossi.

Parma, 24 gennaio 2019 – Sul tema annoso dei ritardi nei pagamenti ai fornitori della Pubblica amministrazione, la Provincia di Parma è in netta controtendenza: l'ente di Palazzo Giordani nel 2018 ha liquidato i pagamenti in media in soli 19 giorni dall'arrivo delle fatture contro i 30 richiesti dalla normativa.

Lo rileva la Piattaforma nazionale di certificazione dei crediti, che ha elaborato i dati riferiti alle fatture emesse a carico delle amministrazioni provinciali tra il 1° gennaio e il 30 settembre 2018.

La Provincia di Parma è particolarmente virtuosa: in ambito nazionale la media di pagamento delle Province italiane è di 36 giorni, quelle dell'Emilia hanno tempi medi di pagamento di 28 giorni.

Soddisfazione per questo risultato esprime il Presidente della Provincia Diego Rossi:"Abbiamo preso in carico una situazione ben gestita, che speriamo di migliorare ancora – afferma – La Provincia gestisce ancora un bilancio di più di 70 milioni di euro l'anno. La tempestività dei pagamenti ha un'incidenza positiva diretta, in particolare per le piccole e medie imprese del territorio che forniscono servizi per l'Ente."

Piacenza, 25 gennaio 2019 - -E' la primaria di Carpaneto a dare il via agli incontri organizzati dal Consorzio di Bonifica di Piacenza con le scuole della provincia che hanno aderito all'offerta didattica dell'Ente.

Anche quest'anno, infatti, il Consorzio preposto alla valorizzazione delle risorse idriche, alla loro distribuzione razionale e alla salvaguardia del territorio, propone una vasta offerta tra progetti, visite guidate e laboratori studiati ad hoc per ogni tipologia d'istituto.

"Partiamo dai ragazzi che sono la fetta più ricettiva e che in brevissimo tempo saranno gli amministratori di domani. Comune a tutti i temi legati alla sicurezza idraulica, alla gestione efficiente della risorsa e alla distribuzione a uso agricolo" racconta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
"Cerchiamo di unire innovazione e tradizione e rendere gli incontri il più interattivo possibile anche grazie a un simulatore online e alla possibilità di visitare gli impianti e vedere i tecnici all'opera. Lo scorso anno abbiamo organizzato 60 incontri e coinvolto circa 2000 studenti" continua Chiara Gemmati, responsabile della comunicazione.

L'offerta didattica comune a tutti prevede la possibilità di avere un esperto del Consorzio a disposizione delle scuole che ne fanno richiesta e la possibilità di visitare dighe e impianti idrovori. In base alla tipologia d'istituto è poi possibile creare un percorso didattico più mirato e legato a temi di interesse come il dissesto idrogeologico, gli eventi di piena, la crisi idrica ecc e laboratori con drone e GIS (strumenti impiegati dall'ente per il monitoraggio del territorio).

Continuano poi le importanti collaborazioni coltivate negli anni: con Coldiretti Piacenza proponiamo lezioni congiunte per sensibilizzare i giovani ai valori dello sviluppo sostenibile e della sana alimentazione legata anche all'acqua di qualità; con il Museo di Storia Naturale di Piacenza e la Società Piacentina proponiamo un percorso che prevede un laboratorio sul tema dell'acqua, una visita guidata del museo e un intervento congiunto Consorzio-Coldiretti; con il Consorzio Agrario Terrepadane presentiamo le tecniche agronomiche e le tecnologie più avanzate; con l'associazione culturale Arti e Pensieri proponiamo un laboratorio che porta alla realizzazione di un libretto pop up sulla storia della bonifica dalla Preistoria a oggi e un laboratorio artistico sul ciclo dell'acqua con i cavalletti da pittore; con il museo geologico "G. Cortesi" di Castell'Arquato è possibile immergersi nella storia della val d'Arda dal passato più remoto a oggi; con l'educatore ambientale Lorenzo Bonazzi è possibile assistere a una vera e propria animazione teatrale per comprendere la storia delle opere di bonifica delle nostre terre e l'importanza della bonifica per la difesa del territorio e la gestione delle acque; con ANBI Emilia Romagna è infine possibile partecipare al concorso regionale, arrivato quest'anno all'undicesima edizione, dove gli studenti, nei panni di corrispondenti e inviati speciali possono organizzarsi come una vera e propria redazione giornalistica per raccontare la gestione del territorio vista dagli occhi di un ragazzo.

Intendiamo costruire un impegno condiviso, attraverso strumenti didattici appassionanti, creativi e ludici, per alimentare la conoscenza del nostro territorio e la cura e la passione per esso.

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