Manutenzione programmata alla rete idrica di Roccalanzona - Case Caselli - Costa Cavalli - Case Valloni (Medesano). Gli interventi sono previsti nella notte tra GIOVEDÌ 25 e VENERDI 26 ottobre prossimi.

Medesano, 24 Ottobre 2018 - Manutenzione programmata in vista per la rete acquedottistica di ROCCALANZONA - CASE CASELLI - COSTA CAVALLI - CASE VALLONI (MEDESANO).

Nella notte tra GIOVEDÌ 25 e VENERDÌ 26 Ottobre prossimi, a far tempo dalle 22 fino alle ore 5, verrà interrotta l'erogazione dell'acqua potabile per lavori di manutenzione programmata alla rete. Le località interessate sono gli abitati di ROCCALANZONA - CASE CASELLI - COSTA CAVALLI - CASE VALLONI (MEDESANO).

Gli impianti devono essere ritenuti sempre in pressione, potendo la normale erogazione essere ripristinata in qualsiasi momento.

Iren ringrazia i cittadini per la collaborazione.

Vertenza Ferrarini. Prosegue il cammino verso il piano industriale per il salvare e rilanciare il gruppo. All'incontro a Roma presenti anche due deputati reggiani del M5S. Una nuova "tegola" da Veneto Banca".

L'incontro al Ministero dello Sviluppo economico per aggiornamenti, da parte della proprietà, sulla situazione dopo il deposito della domanda di concordato presentata lo scorso 23 luglio. Il sottosegretario della Regione Manghi: "Auspichiamo che la soluzione a cui la proprietà sta lavorando garantisca l'occupazione e la migliore prospettiva per un'eccellenza alimentare del nostro territorio"

Roma 24 ottobre 2018 -  Prosegue  il cammino verso un nuovo piano industriale del Gruppo Ferrarini, che deve essere presentato entro il 23 dicembre prossimo: in corso contatti per l'ingresso nella compagine socialedi diversi soggetti, sia industriali che finanziari, in grado di assicurare prospettive produttive e occupazionali. E' quanto emerso oggi nella sede del ministero dello Sviluppo economico, a Roma, al tavolo per la crisi della storica azienda reggiana dell'agroalimentare, che conta 800 dipendenti e sedi in diverse località emiliane e lombarde.
La Regione era presente con il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi, per conoscere sviluppi e aggiornamenti da parte della proprietà, dopo il deposito della domanda di concordato presentata lo scorso 23 luglio. All'incontro anche rappresentanti dell'azienda, con la presidente Lisa Ferrarini, i due commissari nominati dal Tribunale di Reggio Emilia per i concordati Ferrarini e Vismara, Cgil Cisl e Uil nazionali e territoriali.

"La proposta di piano concordatario, o perlomeno le linee guida principali, vengano presentate al tavolo istituzionale con un utile anticipo temporale rispetto alla scadenza del 23 dicembre. Ci aspettiamo di essere riconvocati a breve dal Ministero per conoscerne i dettagli. Ciò rappresenta- ha dichiarato il sottosegretario Manghi al termine dell'incontro- un elemento positivo. Questo alla luce delle caratteristiche produttive e di pianificazione delle lavorazioni dei prodotti, che necessitano investimenti e scelte strategiche che non possono essere rimandate se l'obiettivo è salvaguardare la capacità produttiva e occupazionale dei diversi siti del Gruppo Ferrarini. Auspico che la soluzione a cui la proprietà sta lavorando possa garantire la migliore prospettiva occupazionale e la piena tutela di un'eccellenza alimentare del nostro territorio".

Dopo le evidenti difficoltà riscontate nei mesi estivi, oggi lo stabilimento reggiano che lavora principalmente prosciutto cotto sta tornando ai livelli di piena produzione, mentre nel parmense il sito dedicato alla lavorazione del prosciutto crudo si sta riprendendo lentamente ma resta ancora lontano dalla piena potenzialità produttiva. Stessa situazione per lo stabilimento lombardo di Vismara, dedicato agli affettati, che sta riprendendo le produzioni. Contestualmente è in corso il recupero dei clienti e dei fornitori dopo le interruzioni delle consegne estive, mentre permane una oggettiva difficoltà per le limitate disponibilità delle linee di credito. La fotografia della situazione aziendale è stata confermata dai commissari giudiziari Bartoli e Cadoppi, che hanno ribadito anche come la proprietà stia agendo in modo coerente con gli obiettivi del piano.

All'incontro al MISE erano presenti anche i deputati reggiani Davide Zanichelli e Maria Edera Spadoni del M5S che hanno ribadito come siano prioritarie la tutela dei lavoratori e "che il gruppo rimanga in mani italiane".

"Crisi Ferrarini, al primo punto lavoratori e che il gruppo rimanga in mani italiane", afferma il deputato pentastellato Davide Zanichelli che questa mattina ha partecipato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, riguardante la crisi del Gruppo Ferrarini in una nota firmata insieme alla Vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni. "Proprio ieri, martedì 23 ottobre, era stata fatta una riunione per fare il punto sugli insediamenti produttivi dell'azienda reggiana che ha consentito di avere ben chiara e definita la situazione del gruppo. Nel corso della discussione si è affermato, infatti, non solo che la produzione si sta gradualmente riprendendo, per riuscire ad evadere gli ordini ricevuti, ma è stato fissato il termine per il piano di concordato per il 23 dicembre. Ciò non ha escluso che la definizione di tale piano possa essere anticipata, così come s'è raccomandato dal Ministero, che ha fatto chiaramente intendere come il rispetto delle tempistiche sia fondamentale per assicurare risultati concreti", continuano Zanichelli e Spadoni. "La nostra presenza all'incontro di stamattina è per dare un concreto sostegno ai lavoratori che sono giustamente preoccupati dell'azienda e della realtà occupazionale che va preservata. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha espressamente auspicato che la proprietà dell'azienda rimanga italiana, così come anche gli stabilimenti già in uso. La partnership economico/finanziaria italiana garantirebbe così il giusto interesse e valore delle eccellenze agro-alimentari territoriali. Per questo daremo il nostro sostegno affinché venga tutelata non solo l'italianità del marchio Ferrarini, ma vengano tutelati in primis i lavoratori che lavorano e danno energia a questa azienda", concludono Zanichelli e Spadoni.

Infine, è da rilevare come ad aggravare ulteriormente la situazione e' subentrata anche la crisi di Veneto Banca, di cui il gruppo possiede un cospicuo numero di azioni (intorno ai 15 milioni), che erano stati posti a garanzia dei prestiti accordati.

 

 

Mercoledì, 24 Ottobre 2018 15:33

Champagne experience 2018

Dire sia arrivato il momento di evitare di parlare in modo limitativo di evento sporadico o di catalogare Champagne Experience solo come una bella esperienza finalizzata al far conoscere lo Champagne in Italia, perché questi Signori, mi riferisco agli ideatori del Club Champagne Experience nello specifico, si sono inventati un format che ormai è diventato l'evento principale in Europa ed è finalizzato alla divulgazione dello Champagne di qualità.

da L'Equilibrista Modena - L'evento principe dello Champagne in Italia ha decisamente oltrepassato ogni aspettativa segnando il confine fra quello che ci si era prefissati e quello che si andrà a sviluppare da qui ai prossimi anni.
La giornata di Modena mi ha spinto a nuove considerazioni e tante riflessioni sul mondo del vino che sta cambiando con velocità disarmante e che sta producendo innovazione, tanto che parlando con gli operatori principali della giornata appena trascorsa, comprendo la vision di sistema che c'è dietro.

Apro il mio personale tavolo di approfondimento con il presidente del Club Champagne Excellance, quel Dr. Sagna che non disdegna mai un confronto, sempre disponibile ad una chiacchierata informale e che fiero della manifestazione mi illustra punto per punto come la scelta della location, quest'anno a Modena Fiere, sia stata determinante ad esempio. Il Pubblico aveva bisogno di confronto, di parlare con più libertà mi dice a più riprese, ma compito nostro era quello di tenere alta l'asticella grazie al confronto diretto con produttori ed il prezioso aiuto delle case spumantistiche in modo diretto.
L'obiettivo dichiarato è quello di fare massa critica puntando all'unione delle forze di tutti i componenti del Club mi spiega, per portare conoscenza ed eliminare così passaggi intermedi, arrivando al cliente finale in modo naturale e diretto. Non esiste in tutta Europa un evento come questo mi rimarca il dr. Sagna e questo mi fa capire la portata del progetto sviluppato.

Dopo quanto sentito, direi che bisogna dare atto di averci provato e di avere segnato con merito una svolta anche nelle relazioni one-to-one fra i singoli componenti del Club, che a detta del Dr. Sagna, non avranno mai comportamenti opportunistici gli uni verso gli altri, andando invece a delineare una pacifica convivenza nell'interesse di tutto il movimento al fine di avere maggior peso decisionale e rapidità di azione verso l'esterno.

Non poteva mancare un approfondimento sulla gestione di Champagne Excellance con il Dr.Righi, che ha saputo organizzare e muovere le fila di un evento che a detta di tutti sta crescendo in modo importante. Abbiamo evidenziato con il Dr. Righi infatti come le 3.800 persone abbiano sancito la vittoria di questa scommessa che soprattutto mirava a costruire conoscenza attorno a questo straordinario prodotto che beneficia di un Terroir unico al Mondo.

Ci soffermiamo a tal proposito sull'idea del MEMOR VINO, che si è dimostrata vincente per creare appunto condivisione e conoscenza sulla bollicina più famosa al Mondo ma forse ancora poco approfondito e capito da parte dei consumatori. Per questo, Memor vino, una piccola station posizionata davanti il desk di degustazione di ogni singola Maison, ha permesso al cliente , semplicemente appoggiandovi sopra il calice dotato di chip, di rilevare tutti i vini degustati ricevendo direttamente via mail la scheda tecnica dei vini.

Continuo la disamina con il dr. Righi che ha tenuto a sottolineare come le Masterclass siano strumento importante per la divulgazione perché centrali per la buona riuscita dell'evento, tanto che il più accreditato esperto di Champagne in Italia, Alberto Lupetti, concorda con la nostra osservazione riuscendo a spingersi oltre perché avendo tenuto personalmente diverse masterclass, nelle giornate appena trascorse, ha realmente il polso della situazione decretando quanto l'interesse per le bollicine francesi sia in netta crescita anche nel Bel Paese.

L'Italia infatti, stando ai dati forniti dal Bureau du Champagne in Italia, è il quinto mercato mondiale in volume con 152 milioni di euro e con un incremento dell'11% in crescita. USA, UK e Giappone sono i tre mercati di riferimento a livello mondiale che detengono la leadership al momento.

Un'Italia che a livello europeo riesce a creare un evento di tale portata primeggiando per iniziativa e spirito di intraprendenza, come in questa occasione, non può far altro che inorgoglire perché da prova di crescita e di grande maturità intellettiva.

 

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Oggi incontro al Ministero dello sviluppo economico per le difficoltà del gruppo agroalimentare di Reggio Emilia, le cui società sono tutte in concordato preventivo.

di LGC 24 ottobre 2018 - Non sembra migliorare la crisi di liquidità del Gruppo Ferrarini che recentemente ha dovuto fare ricorso al concordato anche per il gioiello di famiglia, ovvero il settore agricolo, dove erano state concentrate le attività agricole, terreni, immobili, la produzione di formaggio e le acetaie. La richiesta di concordato per questo ramo del gruppo è stata deposita l'11 ottobre scorso.

Come ricorda "Rassegna Sindacale", gli 800 lavoratori sono in cigs o in solidarietà, ma gli stipendi sono pagati solo in parte.

I dipendenti sono giustamente preoccupati ed è  proprio questo il tema dell'incontro di oggi (mercoledì 24 ottobre) a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, tra sindacati (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil) e azienda.

"L'incontro odierno - comunica Rassegna Sindacale -segue quello del 3 agosto scorso, che si svolse sempre al ministero dello Sviluppo economico. Allora furono tre i punti principali della vertenza: contratto di solidarietà per i 385 lavoratori Ferrarini di Rivaltella (Reggio Emilia) e Lesignano Bagni (Parma), cassa integrazione straordinaria per i 450 della Vismara di Lecco, oltre al termine di 150 giorni per l'elaborazione dei piani industriali delle due aziende derivanti dal concordato (affidati alla società di consulenza aziendale Roland Berger), quindi in accordo con i commissari giudiziali nominati. Adesso si aggiunge il nuovo concordato ottenuto dalla Società Agricola Ferrarini l'11 ottobre scorso, che potrebbe avere conseguenze anche sui 100 dipendenti dell'azienda."

Infine, novità in casa "Ferrarini", per la prima volta in 60 anni i sindacati oltrepassano la soglia d'ingresso.

Giovedi 18 ottobre infatti, il 76% dei lavoratori aventi diritto al voto (246) hanno dato un chiaro segnale eleggendo 4 delegati Flai CGIL, 1 Fai CISL e 1 Uila UIL per un totale di 6 rappresentanti.

Ancora in salita il latte spot, mentre precipita il burro. Continua lenta ma progressiva risalita delle due DOP: Parmigiano Reggiano E Grana Padano DOP.

di Virgilio Parma 23 ottobre 2018 -

LATTE SPOT Si è arrestata la crescita del prezzo del latte spot. Almeno per la settimana in corso il prezzo dello spot ha confermato i valori della precedente ottava, dopo 4 settimane di poderosa risalita, tranne lo scremato estero.
Il latte crudo spot nazionale si conferma tra 43,30-44,85 €/100 litri di latte. Rimane inalterato anche il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania, peraltro già fermo dalla precedente rilevazione, che si conferma tra 42,27-43,82€/100 litri di latte. In controtendenza invece il prezzo del latte scremato spot estero che ha guadagnato il 2,6% ( tra 19,67-21,22€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Sono ormai due mesi di decrescita costante del prezzo del burro. Altri 7 centesimi ceduti alla borsa di Milano.
Inalterato il valore della crema a uso alimentare mentre resta ai valori precedenti la panna di centrifuga quotata a Verona.Deciso crollo per il burro zangolato di Parma (-7,06%), come era prevedibile, ma non finita. La borsa di Reggio Emilia, nella riunione odierna, ha registrato una nuova e importante flessione negativa.

Borsa di Milano 22 ottobre 2018:
BURRO CEE: 4,50 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,75 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,90 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,70 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,32 €/Kg. (=)
MARGARINA settembre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 22 ottobre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,30-2,45€/Kg. (-)

Borsa di Parma 19 ottobre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,37 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 23 ottobre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,30 - 2,30 €/kg.

GRANA PADANO 22/10/2018 - Sono sette le settimane in segno positivo del Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,55 - 6,65 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,10 - 7,35 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,45 - 7,85 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,55-5,70€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 19/10/2018 Altri 5 centesimi guadagnati dal Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,85-10,05 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,25-10,45 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,95 - 11,45 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,70 - 12,25 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,70 - 13,15 €/Kg. (+)

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Piacenza, 23 ottobre 2018 - L'attività del Consorzio di Bonifica di Piacenza, in territorio montano, è volta alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla manutenzione della propria rete stradale e acquedottistica.

E' quindi il Consorzio, nell'ambito della sua attività di sorveglianza, e su segnalazione dei comuni e dei residenti del comprensorio, a effettuare sopralluoghi e a porre in atto monitoraggi continui del territorio.

Per quanto riguarda l'intervento in località Case Ravazzoli, Comune di Gropparello, era stato il comune stesso a segnalare una situazione di dissesto idrogeologico che minacciava la stabilità della strada comunale per Montechino chiedendo al Consorzio un intervento di regimazione idraulica e di sistemazione dei versanti.

I sopralluoghi effettuati dai tecnici del Consorzio di Bonifica hanno confermato il movimento franoso e la necessità di intervento al fine di mettere in sicurezza la strada comunale lesionata.
Al fine di progettare le opere di contenimento adeguate a mitigare il dissesto in atto, sono state eseguite una serie di indagini geologiche articolate in: tre prove penetrometriche dinamiche per valutare le caratteristiche geotecniche del terreno, uno stendimento sismico a rifrazione per ricostruire le geometrie e gli spessori degli strati e il posizionamento di tre piezometri installati lungo in versante per la valutazione e il monitoraggio delle acque presenti nel terreno.

I risultati hanno permesso di ricostruire la stratigrafia del terreno e di riscontrare la presenza di una rilevante circolazione idrica che costituiva la causa dell'innesco del movimento franoso lungo il versante.
Si è resa quindi necessaria la regimazione delle acque così da diminuire il rischio che si formino nuovi movimenti franosi che mettano in condizione di rischio la viabilità rurale in quel tratto.
Gli interventi realizzati sono due: una rete drenante di circa 250 metri lungo il pendio in grado di smaltire le acque in modo sicuro e la realizzazione di una palizzata doppia in legname, della lunghezza di 40 metri, in modo da stabilizzare la scarpata a monte della strada al fine di mitigare ulteriori futuri colamenti.

Molinella (BO) 23 ottobre 2018 - Il successo non viene, quasi mai, per caso. Un'equazione che calza alla perfezione alla NOBILI SpA di Molinella, che sin dalla sua fondazione ha avuto la "fortuna" di incappare in capitani d'azienda geniali e lungimiranti. Un'evoluzione continua senza soluzioni di continuità che hanno permesso di superare, senza scossoni anzi mantenendo un positivo trend di crescita, i diversi momenti di crisi intercettati dal 1945 a oggi.

Efrem Nobili, il fondatore, istrionico e geniale figlio di agricoltori locali, è stato capace di fondare ben due realtà industriali, fisicamente l'una a fianco all'altra, distanti nel core business ma affiancate nell'innovazione.

Da buon visionario e appassionato di meccanica e di aeromodellismo, Efrem dopo avere applicato motori a aria compressa agli aeromodellini, inventato una "Gelatiera Automatica", diede vita all'avventura industriale iniziando a produrre "Tacchi" da scarpa in legno, poi sughero, quindi metallo leggero e la sua ITE (Industria Tacchi Emilia), ricca delle attrezzature meccaniche d'avanguardia, da lui stesso pensate e realizzate, giunse a dare lavoro a oltre 150 dipendenti.

Come anticipato, Nobili non si è fermato ai tacchi e arrivò così a fondare la Officine Nobili Efrem e iniziò la produzione delle prime pompe a membrana e in seguito il primo atomizzatore a cisterna in legno, idee pensate e sviluppate con l'obiettivo di agevolare il lavoro dei propri genitori contadini.

Un anno prima del decesso di Efrem, avvenuto nel 1963, in azienda entrò un giovane e talentuoso tecnico, un certo Mario Rossi, che analogamente a Efrem era dotato di genialità e intraprendenza. Così, quando la famiglia Nobili decise, nel 1968, di cedere l'azienda ecco lo spirito imprenditoriale e pragmatico di Mario Rossi emergere. Riuscì a convincere un paio di fidati e storici fornitori a entrare in società per fondare la Nobili SpA nella cui compagine sociale, ancora oggi, sono le famiglie Rossi e Sabattini.

Dal 1969 quindi venne a cambiare il "manico" ma non la genialità e l'orientamento a stupire, in qualità e innovazione, mettendo nel proprio carnet ben oltre 20 Brevetti, frutto del pensiero e del lavoro di Mario, e la conquista dell'estero. "E' più semplice elencare dove non siamo" come ama dire Mario Rossi, modestamente ma orgoglioso della sua azienda, che ora conduce con i due figli, Giancarlo e Guido, e un nipote, Giacomo, giovane di laurea in ingegneria e quasi pronto a saltare sul carro.

"La nostra filosofia - commenta Mario Rossi - è di andare in loco a intercettare le problematiche di quella specifica area del mondo e pensare a come risolverle". Infatti, ha continuato a narrare il deus ex machina di "Nobili", durante le dimostrazioni in Jugoslavia della trinciatrice dei residui dalle potature (Brevetto del 1966), venne richiesto di verificare la possibilità di applicazione del loro brevetto agli stocchi di mais. E, visto che ogni problema ha una soluzione, a seguito di quella soluzione, il Paese di Tito divenne il primo di un lungo elenco di Stati conquistati dalle macchine di "Nobili spa". Dal Sud America, al Sud Africa, dalla Russia all'Australia per giungere infine a conquistare anche una larga fetta della Cina, la vendita è quasi sempre stata seguita dalla proposta di soluzione di un problema specifico.

L'attenzione alle esigenze della clientela si è dimostrato un fattore vincente e un modello eccezionale di propensione allo sviluppo. Ma tutto parte da Molinella. E' lì, nella campagna bolognese che nasce, progredisce e si consolida il modello industriale di Nobili SpA.

A passeggio all'interno dello stabilimento salta all'occhio un ordine e una pulizia che in una azienda metalmeccanica non ti aspetteresti. Le linee di produzione sono combinate a aree, all'interno delle quali il componente viene assemblato in perfetta applicazione dei dettami del progetto Lean Production (una filosofia industriale ispirata al Toyota Production System, che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli) arricchita di specifici accordi sindacali attraverso i quali gli addetti alla produzione hanno la possibilità di interscambiarsi nelle diverse aree produttive e adattarsi a una flessibilità oraria che segue i cicli stagionali, tutto in favore dei diversi picchi produttivi.

Come è nella tradizione della Nobili, sin dal suo fondatore Efrem, le macchine operatrici, dalle più semplici alle più complesse sono state arricchite da personalizzazioni originali in grado di massimizzare l'efficienza e elevare la qualità a livelli eccelsi. Magazzini verticali automatizzati per la distribuzione dei manuali operativi (in tutte le lingue del mondo) fanno bella mostra al centro dei padiglioni così come altri, che apparentemente appaiono destinati alla medesima funzione, asserviscono all'assemblaggio proponendo all'operatore, in modo totalmente automatico e nella corretta sequenza, i diversi componenti destinati al montaggio delle macchine.
Intanto, l'ufficio tecnico, con vista sui reparti di produzione, continua a sfornare soluzioni sempre più avanzate, oggi anche con l'ausilio delle stampanti tridimensionali (3D Printing).

Insomma, tutto sembra funzionare in armonia con le nuove frontiere indicate da "Industria 4.0".
Che le cose procedono bene ci si accorge mentre incroci il personale e la cordialità con cui rispondono , in tono addirittura affettuoso, al signor Mario che ci accompagna in visita per l'azienda. Segnali che fanno riflettere sulla organizzazione d'impresa votata alla collaborazione condivisa che si è permeata in ogni settore aziendale. Tant'è che, se il cliente è il punto di riferimento della Nobili spa, i collaboratori sono il fulcro dello sviluppo costante e progressivo che ha portato a sfornare 5.000 attrezzature all'anno, tra trince, irroratori e elevatori, e un fatturato in costante salita che oggi ha superato la soglia dei 25 milioni di euro.

Non è un caso, infatti, che l'azienda di Molinella sia stata una delle prime imprese a introdurre, oltre vent'anni fa, i premi di produzione pari a una mensilità oltre a un "bonus" aggiuntivo di 100 euro per rimborso spese o benzina.

L'evoluzione e lo sviluppo di tutti i vari settori industriali, che si arricchirà di altri 2.000 mq di superficie coperta che verranno ufficialmente inaugurati durante il prossimo EIMA (7-11 novembre 2018), ha goduto dell'accordo di collaborazione, sottoscritta oltre trent'anni fa (1986), con la multinazionale francese KUHN.
"Dalla Kuhn ho appreso moltissimo - dichiara Mario Rossi - in fatto organizzativo e industriale. Ogni volta che tornavo dalla Francia mi sembrava di tornare da una lezione all'Università e cercavo di applicare gli insegnamenti acquisiti. Ho così tanto riversato nella Nobili Spa i modelli dei nostri partner che , in occasione dell'ultima vista a Molinella, l'Amministratore Delegato di Kuhn ha esclamato che gli sembrava di essere in una fabbrica del loro gruppo."

In conclusione la Nobili SpA somma i fattori positivi di un'azienda familiare con l'impostazione tipica delle multinazionali, attenta alla organizzazione, fortemente orientata alla ricerca (il 2% del fatturato è destinato alla Ricerca e Sviluppo) e il mondo come mercato di riferimento (il 80% del fatturato esce dai confini nazionali).

Arrivederci quindi all'EIMA, dal 7 all'11 di novembre, per incontrare le novità di "NOBILI" che anticiperemo nel prossimo articolo dedicato alla Nobili Spa.

 

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Grandi manovre di svaso dell'intero reticolo del Consorzio della Bonifica Parmense: conclusa la fase dell'irrigazione i canali accoglieranno le precipitazioni stagionali. Particolare attenzione nelle operazioni alla fauna ittica e all'ambiente

Parma, 22 Ottobre 2018 – Sono due le manovre che interessano i canali di bonifica ogni anno: l'invaso a primavera e lo svaso in autunno, che si traducono nel "riempire e svuotare i canali dall'acqua presente". Operazione tutt'altro che banale quando il reticolo idrografico misura oltre 1.500 chilometri e le pendenze del territorio sono quasi nulle.

"Svaso e invaso sono i due momenti fondamentali dell'anno per la bonifica – afferma il Direttore del Consorzio della Bonifica Parmense ing. Fabrizio Useri – perché seguono il ritmo naturale delle stagioni delle nostre terre. La gradualità è d'obbligo per la conformazione del nostro territorio, ma anche per preservare gli ecosistemi, in modo particolare per favorire il trasferimento della fauna ittica nelle zone con presenza di acqua (come previsto dalle convenzioni siglate con l'Associazione Pesca). Dal punto di vista sanitario per esempio i pesci risultano assai rilevanti per il controllo biologico delle zanzare".

La natura promiscua dei canali di bonifica impone lo svaso e il reinvaso ogni anno; la loro funzione è duplice: irrigare le campagne in primavera/estate e scolare le acque di pioggia e neve in autunno/inverno. Viviamo in una zona ad alto rischio idraulico, senza quest'attività le abitazioni sarebbero a rischio allagamento. E considerato il grado di impermeabilizzazione del suolo raggiunto negli ultimi anni – a causa degli alti tassi di urbanizzazione – l'acqua scorre rapidamente verso la Bassa. Occorre manutenere i canali sfalciati dalla vegetazione infestante per ridurre così al minimo il rischio di fuoriuscite di risorsa idrica mediante il pompaggio con le idrovore. In questo modo le acque, sfruttando la minima gravità e tramite le manovre delle decine di paratoie posizionate lungo i canali, vengono fatte defluire nei fiumi.

A proposito di stagione irrigua e ruolo del Consorzio di Bonifica negli equilibri economico-ambientali il Presidente Luigi Spinazzi ha commentato: "La stagione inizialmente piovosa in Giugno non lasciava pensare ad un prosieguo all'insegna dello stress idrico, ma nell'ultimo mese soprattutto la siccità ha colpito duramente. La nostra attività ha quindi messo in sicurezza i prodotti delle nostre terre che non sarebbero in grado di sopportare una carenza idrica così prolungata. Inoltre vorrei rimarcare come i nostri canali apportino anche un positivo beneficio ambientale per il territorio; per tale motivo le concessioni irrigue attualmente in vigore credo vadano integrate per garantire questa importante funzione nell'arco di tutto l'anno. Tutto ciò mantenendo comunque prioritaria la sicurezza idraulica".

Dopo il sussulto della scorsa settimana è subito tornata la calma. In effetti nulla è cambiato. Due i filoni di pensiero che si susseguono.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 22 ottobre 2018 -
Dopo il sussulto della scorsa settimana è subito tornata la calma. In effetti nulla è cambiato. Il bilancio di una settimana è anzi con il segno meno, del resto i fondamentali sono quelli da mesi e le problematiche connesse alla guerra dei dazi sono state abilmente aggirate.

Persino i fondi in questo scenario hanno posizioni più leggere rispetto al passato (hanno investito di meno sulle merci) al 16/10 quindi, si dimostravano tendenzialmente ribassisti su quasi tutte le merci ad eccezione della farina di soya dove segnavano un lungo di 42000 contratti contro la precedente posizione a 39.000.

L'Indice dei noli è salito 1,576 punti, il petrolio wti è a circa 70 dollari al barile e il cambio alle ore 9,15 girava a 1,15494. (venerdì a 1,1440)

Mentre scriviamo il telematico ha un andamento misto ma con variazioni molto contenute.

Sul mercato interno da segnalare il rincaro dei cruscami, tiene l'orzo, tiene il frumento anche se qualche cedimento in alcuni areali lo sta subendo e cedente anche il mais nazionale. I consumi sono bassi e il freddo appena giunto non è sufficiente per dare un impulso significativo ai consumi. In tenuta tutti i fibrosi, foraggi, polpe, buccette di soya.

Un mercato che, salvo fattori esterni, non sembra dare indicazioni di mutamenti particolari.

Si inseguono due filoni di pensiero:
- proteici calmi sino a che non si raggiungerà un accordo sui dazi che potrebbe portare un netto segno positivo.
- l'altro che i cereali possano, da gennaio in poi, costare meno per le massicce vendite che saranno messe in atto da stati esteri appesantiti da scorte elevate e con la necessità di fare cassa (paesi dell'EST e Russia).

Intanto sulla penisola continua lo stato di sofferenza per un mercato piatto condizionato da forti tensioni finanziarie e politiche che creano un clima di incertezza di difficile interpretazione commerciale.

Per il settore delle bioenergie poco o nulla da segnalare. I consumi sono bassi per l'autoconsumo di masse vegetali prodotte dagli stessi operatori. Molte le richieste di mais tossinato che però al momento non è presente e di farinette che, non avendo alle spalle una spinta dai molini a giallo (anche qui il fattore caldo), faticano a scendere di quotazione.

 

Indicatori internazionali 22 ottobre 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1576 punti, il petrolio è sceso attorno a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15494

 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

 

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

 

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Con un aumento del 10% del numero di nuovi prodotti presentati per il SIAL Innovation Awards, non vi è alcun ostacolo al flusso di innovazioni agroalimentari.In tutto il mondo, l'industria agroalimentare si sta impegnando per adattarsi agli appetiti di una nuova generazione che desidera cibo più fresco e più sano, sviluppando nuovi prodotti e nuovi ingredienti che presto si faranno strada verso gli scaffali dei negozi e il tavolo da pranzo.

Questa edizione di SIAL 2018 segnerà il grande ritorno del gusto. O meglio dei gusti: gusti nuovi e potenti, per portare nuove "esperienze di piacere" ai consumatori. Anche - e soprattutto: i gusti naturali. Prodotti "veri", autentici, che riproducono la carta trasparente per rassicurare i consumatori sempre più consapevoli dei rischi alimentari.

Mulino Alimentare spa, è presente al SIAL 2018 - 21-25 ottobre - con grandi novità allo stand HALL 7 BOOTH A 147

Editoriale: - I I moderni iracondi, social e radical chic. -Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia. - Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto - Un caso di Malaria a Firenze  -

SOMMARIO Anno 17 - n° 42 21 ottobre 2018
1.1 editoriale
I I moderni iracondi, social e radical chic.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Rallenta il latte spot estero mentre Crolla il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. All'improvviso un sussulto.
4.1 sicurezza alimentare Cozze dalla Grecia contaminate da salmonella, allarme in Italia.
4.2 biodiversità Rural premiato dal GIST "Travel Food Award"
5.1 parmigiano reggiano La Nazionale Parmigiano Reggiano vola in Norvegia
5.2 salute e benessere Un caso di Malaria a Firenze
6.1 bonifica Summit anti-siccità e nuovo progetti per il tavolo sulla crisi idrica
7.1 zucchero made in italy Zucchero made in Italy. Confcooperative non è più sola
7.2 bonifica centrale Reggio E. Emilia Centrale: un progetto da 20 milioni di euro approvato dal Governo
8.1 Eventi - Marsala "Marsala Magic Tour": parte dal locale Arte & Gusto Parma
8.2 dissesto idrogeologico Innovazione e prevenzione del dissesto idrogeologico
9.1 zootecnia Fiere zootecnica internazionali di Cremona. Dal 24 al 27 ottobre torna la più grade manifestazione zootecnica italiana.
10.1 eventi SIAL Mulino Alimentare sarà al SIAL di Parigi dal 21 al 25 ottobre 2018.
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 21 Ottobre 2018 07:13

Le opzioni della Pace Fiscale

Di Mario Vacca Parma 20 ottobre 2018- -Il decreto collegato alla manovra di bilancio chiarisce gli aspetti della cosi detta pace fiscale, regolata attraverso diversi strumenti che spaziano dallo stralcio delle vecchie cartelle emesse sino al 2010 sotto i mille euro al "condono" sui redditi omessi tramite una dichiarazione integrativa con uno sconto , passando per la rottamazione delle cartelle con rate sino a 5 anni e bassi interessi.

Stralcio Cartelle Esattoriali
Il cosiddetto stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro, consegnate all'agente della riscossione tra il 2000 ed il 2010 è forse tra le misure più importanti per l'alleggerimento del sistema, tanto che lo stesso Premier ha spiegato che questa norma è stata messa a punto sulla base della considerazione che gestire queste posizioni costa più del gettito che producono. Il Contribuente non dovrà far nulla e non dovrà pagare niente, verranno cancellate d'ufficio.

Dichiarazione integrativa
Una sorta di ravvedimento operoso sulle dichiarazioni dei redditi, che consente di presentare una dichiarazione integrativa applicando un'aliquota del 20%. Trattandosi di una dichiarazione integrativa, si tratta di una formula che riguarda solo chi ha presentato la dichiarazione dei redditi. E' prevista la sanatorie di somme che non siano superiori al 30% di quanto dichiarato e in ogni caso, c'è un tetto massimo a 100 mila euro. Si attende di conoscere quali siano gli anni oggetto della sanatoria.

Rottamazione ter
La rottamazione ter è rivolta a coloro che hanno fatto domanda di rottamazione bis versando almeno una rata. Questi contribuenti possono diluire il debiti con il Fisco in modo molto più vantaggioso, con dieci rate di pari importo spalmate su cinque anni. L'operazione prevede una ridefinizione del debito e non prevede sanzioni o interessi di mora, e comporta il pagamento di un interesse agevolato pari al 2% annuo.

Definizione agevolata
C'è anche una nuova definizione agevolata che riguarda contribuenti che non hanno aderito ai precedenti provvedimenti di rottamazione. Il Governo non ha fornito molti dettagli giacché ci sono una serie di punti ancora da chiarire. Sicuramente questa nuova sanatoria riguarderà le pendenze con il Fisco e prevedrà il pagamento integrale della somma dovuta, senza interessi e sanzioni, e le rate su cinque anni. Mancano ancora indicazioni sull'eventuale estensione alle multe stradali e alle tasse comunali. La definizione agevolata è prevista anche per l'IVA, e consentirà di sanare gli atti del procedimento di accertamento e dei verbali di contestazione.

Sanatoria liti
Ci dovrebbe infine essere una nuova sanatoria delle liti pendenti, che consente a chi ha vinto in primo grado di pagare il 50% del dovuto, mentre chi ha avuto ragione anche in appello pagherà solo il 20% della somma.

Sono poi previste una serie di semplificazioni che riguardano diversi ambiti. Volendo citare alcune delle misure ritenute rilevanti, si richiamano le seguenti novità:
• snellimento delle procedure per costituire le società di capitali e riduzione degli oneri informativi e obblighi per le imprese;
• disposizioni a tutela degli imprenditori che, pur presentando una posizione debitoria nei confronti delle banche vantano forti crediti verso l'Erario (c.d. "norma Bramini");
• disposizioni per favorire la circolazione degli immobili di provenienza donativa;
• norme in materia di equità ai fini della determinazione dell'assicurazione RC auto.
Con riferimento, invece, al disegno di legge di bilancio 2019, è sicuramente nota la prevista introduzione del c.d. "reddito di cittadinanza": si tratta di una misura a sostegno del reddito, finalizzata a garantire che nessun cittadino abbia un reddito mensile inferiore a 780 euro (reddito tra l'altro destinato ad aumentare al crescere del numero dei componenti della famiglia).
Saranno pertanto anche aumentate a 780 euro le pensioni minime, distinguendo però a tal fine i proprietari di immobili da coloro che non lo sono.

Per quanto riguarda invece le misure fiscali occorre citare:
• la prevista estensione del regime forfettario fino a 65.000 euro, con aliquota "piatta" del 15%;
• la mini-Ires (con aliquota del 15%) sugli utili reinvestiti per ricerca e sviluppo, macchinari e per garantire assunzioni stabili. Non dovrebbe invece più essere prevista la proroga del superammortamento;
• la cedolare fissa al 21% per tutte le locazioni, anche commerciali;
• la nuova "Ires verde", ovvero la previsione di incentivi fiscali per tutte le imprese che riducono l'inquinamento,
• le agevolazioni per le assunzioni di "manager dell'innovazione" altamente qualificati.
• Dal punto di vista previdenziale, infine, è prevista l'abrogazione delle disposizioni previste dalla Legge Fornero, con introduzione della c.d. "quota 100", e la proroga di "Opzione Donna".

Le conclusioni delle misure richiamate e di tutto ciò che ha trovato capienza nel disegno di legge di bilancio 2019, sono ora al vaglio della Commissione Ue.

L'azienda è un sistema aperto in continuo contatto con l'ambiente di riferimento con il quale consolida e instaura nuove relazioni sociali ed economiche per soddisfare i bisogni emergenti dei consumatori e dei mercati. L'evoluzione nasce dalla reciprocità essenziale per favorire fattori di crescita universali attraverso l'adozione di nuove figure professionali e l'implementazione di nuove tecnologie destinate a realizzare prodotti e servizi innovativi e assicurare lunga vita all'azienda.

di Guido Zaccarelli Mirandola 20 ottobre 2018 - Tutto ha origine con i processi decisionali a cui fa seguito l'esecuzione e il controllo dei risultati intermedi (feed-back) dove correggere le azioni che possono portare ad una deviazione della linea strategica definita negli obiettivi. L'azienda nasce come istituto economico formato da un organismo dove intergiscono diversi sistemi coordinati e complementari di persone che producono beni e svolgono operazioni dove vengono assunte le decisioni necessarie per adattare mezzi scarsi a fini molteplici. Lo scopo è quello di creare nuove utilità (prodotti o servizi) per soddisfare la nascita di nuovi bisogni, attraverso una organizzazione sinergica agli scopi, che scompone le attività principali in sottomultipli con i quali garantire l'efficienza e l'efficacia delle azioni di governo. L'imprenditore organizza i beni dell'azienda per l'esercizio dell'impresa che ha un fine economico e diventa concreto con la produzione e la renumerazione dei fattori di produzione.

Le persone sono il cuore pulsante dell'impresa che agendo con capacità, impegno, volontà e dedizione, concorrono a definire il valore aggiunto di una azienda. La presenza di una organizzazione, che realizza prodotti attraverso la catena di montaggio, ( numero / quantità / basso profilo / lavoro a cottimo retribuito ad ore), dà impulso al turn over e alla mancata adesione delle persone all'identità aziendale con forti ripercussioni sulla curva di redditività e sul benessere dei lavoratori.

La sola convenienza economica della parcellizzazione del lavoro in attività elementari, era già stata evidenziata dallo scienziato Charles Babbage (1791-1871), inventore dei principi dei calcolatori, che evidenziava come la frammentazione delle attività permettesse di ottenere una diminuzione dei tempi di apprendimento, una minore necessità di intensa specializzazione, quindi costi minori e una maggiore possibilità di sostituire il lavoro umano con dispositivi automatici che avrebbero reso gli uomini liberi di dedicarsi a operazioni di maggiore contenuto intellettuale e organizzativo. Qui eravamo alla fine del '1800. Dal '900 in poi, poco è cambiato sulla parcellizzazione delle attività e sulla frammentazione del lavoro. I lavoratori vengono preparati in poco tempo ad eseguire una attività semplice e ripetitiva ad altissima frequenza. Si noti che il tac time, a volte, è di 3 secondi per frazione di prodotto.

L'ascolto è una dimensione importante, (se non la principale) per trovare l'accordo e favorire la produzione di idee e la messa a disposizione dell'azienda per concorrere a raggiungere il primato. L'impresa tende sempre più spesso ad implementare modelli organizzativi senza fornire l'adeguata formazione dei lavoratori i quali si trovano impreparati al cambiamento che devono subire anziché accompagnare. Il management tende ad adottare schemi teorici per illuminare il proprio percorso professionale senza valutare appieno le ricadute economiche che nel tempo possono portare ad un deterioramento dei piani d'azione dell'azienda e condurre i lavoratori a perdere il lavoro. Questi interventi tolgono alle persone il desiderio di proporre le proprie idee e soluzioni elevando nel tempo l'asticella della disaffezione verso le reciprocità. I costi aumentano obbligando l'azienda a ricorrere all'esterno per compensare il valore economico della disinteresse.

L'esternalizzazione è una moda alla quale tutti ricorrono per dimostrare ad inizio anno i costi delle singole attività e dei servizi da iscrivere a budget, inserendo nei contratti di fornitura i KPI (Key Performance Indicators – misura le prestazioni rispetto ai principali obiettivi aziendali) e le SLA (service level agreement – misura l'impegno tra l'azienda e il fornitore) senza valutare in modo complessivo tutte le ricadute, anche non monetarie, sulle intero funzionamento aziendale. La spirale inizia lentamente, ma progressivamente a prendere velocità, andando a erodere la marginalità che si rende partecipe, superato il valore soglia, di accompagnare l'azienda fuori dall'ambiente economico e produttivo, o l'incorporamento in altre aziende. Il futuro deve riportare l'azienda al centro dove ridurre l'esternalizzazione che spegne le idee dei lavoratori e avviare quei processi di industrializzazione che vedono la persona al centro dell'organizzazione.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli.
Organizzazione Aziendale – Egidio Napoli - 2010 Pagina 9

 

GUIDO ZACCARELLI

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Domenica, 21 Ottobre 2018 06:37

Rural premiato dal GIST "Travel Food Award"

In occasione del TTG Incontri, evento internazionale del settore turistico che si è svolto nei giorni scorsi alla Fiera di Rimini, venerdì 12 ottobre si è tenuta la prima edizione del GIST "Travel Food Award", premio istituito per mettere in luce eccellenze del turismo gastronomico. Quattro in totale i riconoscimenti: due per l'Italia e due per l'estero nelle due categorie Brand e Territorio/Evento (Istituzione Pubblica o Privata).

Tra gli italiani premiati anche il progetto "Rural, biodiversità agricola" con il Rural Festival, per la sezione Istituzione Italia.

"Il turismo nella declinazione enogastronomica è un fenomeno di tendenza assoluta – ha sottolineato Sabrina Talarico, presidente del GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) nel suo discorso di apertura -: tutte le statistiche confermano che il turismo dell'oggi e del futuro è quello attento e sostenibile, che valorizza il patrimonio dei territori e quindi anche l'enogastronomia, oltre all'arte e alla cultura."

Questi i requisiti delle candidature: legame con le specificità gastronomico-culturali, con la tradizione del territorio, originalità nel promuovere la destinazione, coinvolgimento della comunità locale, rispetto dell'ambiente e dei lavoratori nella realizzazione del progetto, sostenibilità economica del progetto e strategia di comunicazione."Tante le adesioni arrivate da 11 regioni italiane e da 9 paesi stranieri, che coprono tre continenti su cinque – ha poi precisato il "gastronomade" Vittorio Castellani, presidente del premio -: la qualità ha contraddistinto diverse realtà candidate. Abbiamo voluto premiare progetti che dimostrano che la sfida del futuro va in questa direzione."

"Siamo molto contenti - riferisce Rural - e vogliamo ringraziare la giuria di giornalisti specializzati nel settore del turismo enogastronomico del GIST che hanno creduto nel nostro progetto, volto alla valorizzazione e alla salvaguardia della biodiversita' agricola di Emilia Romagna, Toscana e Liguria, rappresentata da agricoltori custodi di antiche razze animali e rare varieta' vegetali da decenni dimenticate e quasi estinte."

 

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(da Rural 15 ottobre 2018)

Tutela dello zucchero made in Italy "finalmente non siamo piu' soli nella battaglia, al lavoro per una filiera biologica italiana"

(Bologna, 16 ottobre 2018) – "Siamo contenti che anche chi in passato ha avvallato la politica di smantellamento del comparto bieticolo-saccarifero nazionale, che ha portato alla chiusura di 16 zuccherifici su 19 in Italia, oggi abbia scelto di cambiare posizione e passare dalla nostra parte, invocando a gran voce l'intervento delle Istituzioni per la tutela dello zucchero made in Italy", dichiara in una nota Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna.

"Peccato – aggiunge con amarezza la Federazione regionale delle cooperative agroalimentari - perché sarebbe stato molto meglio muoversi prima e tutti insieme. Negli anni e nei mesi scorsi, la nostra Organizzazione a tutti i livelli si è impegnata e mobilitata in ogni sede per tutelare lo zucchero made in Italy, anche promuovendo di recente la sottoscrizione del 'Patto per lo zucchero italiano' promosso dalla cooperativa bolognese COPROB-Italia Zuccheri. Ci siamo però trovati spesso soli in questa importante battaglia. Sicuramente ci siamo trovati senza coloro che soltanto ora, quando ormai molti buoi sono purtroppo scappati dalla stalla, hanno finalmente deciso di muoversi nella nostra direzione".

"Ma per il bene degli agricoltori e delle loro imprese siamo convinti che si debba guardare avanti, facendo uno sforzo unitario per supportare un settore strategico del sistema agroalimentare regionale e nazionale – conclude Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna –. Continueremo senza sosta a lavorare affinché non si lasci morire la coltura della barbabietola da zucchero in Italia. Proprio per questo, supportiamo la strategia di sviluppo di una filiera biologica dello zucchero italiano, nella convinzione che ciò possa rappresentare un fattore competitivo di differenziazione sui mercati, in grado di dare maggiore valore al prodotto conferito dai soci bieticoltori di COPROB-Italia Zuccheri.".

A Cremona, dal 24 al 27 ottobre, si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda provenienti da tutta Italia e da buona parte del Globo.

di Virgilio Cremona 12 ottobre 2018 - Scambi e contatti commerciali in aumento - avevano dichiarato gli organizzatori a conclusione della 72esima edizione - a conferma del positivo trend di crescita del settore e dell'importanza del confronto diretto tra gli attori delle filiere zootecniche.

La "Fiera Bovina" di Cremona bada al sodo. Pochi fronzoli ma l'organizzazione va direttamente al cuore dei problemi e delle aspettative dei destinatari: gli allevatori.

L'impostazione della manifestazione zootecnica dimostra che rimane vincente la formula tecnica, nuda e cruda, priva di effetti scenografici che non appartengono più al vissuto attuale e appaiono, a tutti gli effetti, elementi anacronistici della storia attuale. E i numeri lo dimostrano, con una partecipazione che, nella precedente edizione, ha visto la presenza di ben 61.841 operatori e la presenza di 800 marchi di primaria importanza.

Da Mercoledi 24 a sabato 27 ottobre 2018  la Fiera Internazionale del Bovino da Latte richiama ogni anno i migliori marchi del settore a livello mondiale (800 marchi durante la scorsa edizione), presentando così ai visitatori professionali una vetrina specializzata di altissima qualità sia sul fronte dei prodotti che su quello dei servizi.

A Cremona si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda. La manifestazione, infatti, costituisce anche il migliore mercato per la genetica internazionale: la Mostra della razza Frisona, durante la quale oltre 400 campionesse si sfidano in quello che è considerato uno dei ring zootecnici più rinomati al mondo, offre la rappresentazione plastica dell'eccellenza raggiunta dai processi di miglioramento genetico.

INNOVAZIONE E COMPETENZA AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE

Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona esplorano ogni anno i temi più attuali e le realtà più innovative del settore stimolando l'interesse dell'intera community internazionale grazie alla collaborazione di alcune delle realtà più importanti e prestigiose nell'ambito della ricerca e dello sviluppo.

E' opinione degli organizzatori infatti che nuove occasioni di formazione professionale e di business si possano costruire solo tramite conoscenze aggiornate e di alto livello dedicate in modo mirato a operatori del settore e ad aziende.

Anche in questa edizione numero 73 saranno organizzati oltre 100 eventi (lo scorso anno alla fine furono 111), fra workshop, seminari, convegni e presentazioni, dedicati ai temi dell'agrozootecnia, e più in particolare a:

- Zootecnia di precisione
- Agricoltura digitale
- Produzioni biologiche
- Economia circolare e sostenibilità ambientale
- Tecnologia del latte
- Filiera della produzione suinicola
- Bioenergie
- Nuove tecnologie e innovazioni in ambito agricolo e zootecnico
- Igiene e benessere animale
- Mostre zootecniche

 

Cremona-ott2017-P1060494.jpgIl programma scientifico delle Fiere Zootecniche Internazionali si avvale della collaborazione di partner di alto livello:
Agroenergia
Aiab
Aita
Aivemp
Anafi
Bioagricert
Cariplo Factory
Crea – Zootecnia e Acquacoltura
Crpa
Firab
Ordine dei Dottori Agronomi
Politecnico di Milano
Sivar
Università di Brescia
Università Cattolica del Sacro Cuore

Non si può quindi mancare all'unico appuntamento nazionale sulla zootecnia specializzata  che non poteva che essere organizzato al di fuori di Cremona, dove competenza e sensibilità zootecnica sono una consolidata tradizione in grado di attrarre moltissimi e qualificati operatori provenienti da ogni parte del globo.

Se Cremona ha la leadership nazionale, a livello internazionale si colloca podio tant'è che dai sondaggi, realizzati sui visitatori professionali dell'ultima edizione, è emerso che il 65% dei visitatori frequenta la fiera per sviluppare business con fornitori abituali e nuovi, il 52% dei visitatori è il titolare o il decision maker dell'azienda per cui lavora e infine il 18% dei visitatori ha frequentato la fiera per la prima volta.

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Domenica, 21 Ottobre 2018 06:04

Mulino Alimentare al SIAL di Parigi.

La vetrina mondiale che riunisce i più grandi operatori dell'agroalimentare sta per aprire i battenti a Parigi.

Dal 21 al 25 ottobre 2018 il SIAL tenterà di confermare la leadership mondiale tra le manifestazioni fieristiche dedicate all'agroalimentare.

Il SIAL infatti rappresenta infatti il primo network mondiale di saloni con una copertura geografica ineguagliabile : Europa e mondo (Parigi), Nord America (Montréal e Toronto), Sudamerica (San Paolo), Medio Oriente (Abu Dhabi) e Asia (Shangai). Forte di questa presenza mondiale, il SIAL ha sviluppato oltre ad una conoscenza molto approfondita di tutti gli operatori della filiera anche un ruolo di osservatorio privilegiato e riconosciuto delle tendenze e delle innovazioni provenienti da tutto il mondo.

A un appuntamento così importante non poteva mancare Mulino Alimentare SpA, uno dei più accreditati player del settore caseario, forte di una quota d'export di formaggi superiore al 70% della quota commercializzata.

Mulino Alimentare spa, con la sua dirigenza e i vertici saranno a presentare le grandi novità 2018 allo stand HALL 7 BOOTH A 147

 

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Montagna 2000 punta sulle rinnovabili con l'avvio della centrale idroelettrica Nola Frasso e presenta i nuovi automezzi dotati di defibrillatore portatile (DAE).

Inaugurata oggi, sabato 20 ottobre 2018, la centrale idroelettrica Nola Frasso alla presenza delle autorità locali e di importanti funzionari della Regione Emilia Romagna e dell'Autorità Europea di Regolazione (WAREG). Montagna 2000 Spa, gestore del servizio idrico integrato nelle valli del Taro e del Ceno, ha presentato la Centrale Idroelettrica Nola-Frasso, un'opera attesa da anni che garantirà energia pulita e rinnovabile.

La centrale, inserita in un contesto territoriale di pregio ambientale, ha una potenza nominale di 99,9 kW e sfrutta l'energia prodotta dall'acqua nel suo scorrere all'interno dei tubi dell'acquedotto. Nello specifico utilizza l'energia di tipo meccanico sviluppata dall'acqua che, nell'abbassarsi di quota dalla sorgente di Lavaccini al serbatoio Frasso, attiva e mette in moto la turbina. La turbina (di tipo Pelton) è collegata ad un alternatore che permette la trasformazione del moto di rotazione in energia elettrica. Energia elettrica pulita e ottenuta da una sorgente totalmente rinnovabile che permette anche la riduzione dell'emissioni in atmosfera di CO2 altrimenti prodotte da energie non rinnovabili. I calcoli effettuati da Montagna 2000 Spa stimano la produzione di energia annua dell'impianto in circa 788.700,00 kW (a titolo di esempio coprirebbe il consumo di energia elettrica – comprensiva di elettrodomestici e apparecchi elettrici – di circa 220 nuclei familiari composti da 4 persone per un anno). La centrale Nola Frasso si affianca alle altre opere per la produzione di energia rinnovabile messe in campo dalla società quali l'inserimento di pannelli fotovoltaici sopra gli impianti di depurazione, lo studio dell'utilizzo delle biomasse e lo sfruttamento della crescita algale nei fanghi di depurazione.

"La centrale idroelettrica – spiega Emilio Guidetti, Direttore di Montagna 2000 Spa - è stata intitolata a Pierluigi Ferrari già Sindaco di Borgo Val di Taro e Vice Presidente della Provincia di Parma come "politico amico del territorio" per le molteplici attività di promozione del territorio che ha portato avanti nel corso della Sua attività politica ed amministrativa. Oltre all'ottenimento dell'I.G.P. per il fungo porcino di Borgo Val di Taro si ricorda con favore l'iniziativa legata alla collaborazione con le scuole per il progetto Storie di fiumi e di acqua: un percorso di scuola, di cittadinanza e di vita, nel 2016, che ha portato Montagna 2000 Spa a conoscerlo".

Il sindaco di Borgo Val di Taro Diego Rossi ha così commentato: "È con grande soddisfazione che vediamo finalmente partire questa "piccola" ma importante centrale idroelettrica sulla condotta principale del nostro acquedotto comunale. Un esempio di come le risorse pubbliche, se bene utilizzate, possano dare ottimi risultati in termini di rispetto dell'ambiente, creazione di energia pulita e di risorse economiche a vantaggio del territorio. Per questo risultato voglio ringraziare Montagna 2000, la nostra società dell'acqua pubblica, il suo Direttore Guidetti (e con lui l'ex Amministratore Unico Saetti) e tutto lo staff dei suoi collaboratori. Un grazie anche alla Regione, ed in particolare all'Ing. Ferrecchi, per il sostanziale supporto che in questi anni ci ha consentito di supportare l'inversione di tendenza nelle prospettive della nostra Società".

Durante la presentazione, sono stati esposti al pubblico gli ultimi automezzi della società dotati di defibrillatore portatile (DAE). Montagna 2000 Spa ha equipaggiato 5 nuove autovetture da poco in dotazione di altrettanti defibrillatori ma l'intento è di dotare anche altre vetture dei dispositivi di primo soccorso utili in caso di arresto cardiaco. Gli operatori di Montagna 2000 Spa hanno seguito un corso specifico di primo soccorso per imparare a utilizzare gli apparecchi sanitari. Un'iniziativa di grande valore e di utilità sociale per un territorio molto vasto in cui operano i mezzi di Montagna 2000. È risaputo che in caso di arresto cardiaco la prontezza d'intervento è fondamentale per garantire la sopravvivenza del paziente: per questa ragione la disponibilità diffusa di strumenti per la defibrillazione è una fondamentale misura di prevenzione. Le autovetture di Montagna 2000 sono operative all'interno delle nostre valli e potrebbero diventare importanti punti di riferimento per salvare vite umane. Le vetture dotate di defibrillatore semiautomatico sono contraddistinte da un cartello verde con un cuore e una croce bianchi e la scritta DAE.

Montagna 2000 ha ideato ed implementato una innovativa APP con la quale gli utenti possono dialogare con la società, inviare l'autolettura dei contatori, segnalare rotture o perdite d'acqua sul suolo pubblico, consultare i dati sulla qualità dell'acqua che esce dal rubinetto, ecc. Tra le varie funzioni dell'APP c'è anche la possibilità di visualizzare i calendari durante i quali è previsto il passaggio del personale addetto alla lettura dei contatori verificandone l'identità sul proprio smartphone.

Infine sono state distribuite ai cittadini copie dell'ultimo Bilancio Socio Ambientale in cui sono evidenziati i risvolti ambientali e sociali delle attività svolte da Montagna 2000; la stessa infatti, opera come società in house a totale partecipazione pubblica, quindi è tenuta a rendere sempre trasparente la propria attività nell'ottica di avvicinarsi ai soggetti che la controllano, con i quali collabora e a cui garantisce un servizio.

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Dal 21 al 25 ottobre, eventi b2b e incontri con la stampa al Salone di Parigi. La Francia rappresenta il primo export market per la DOP: 9.800 tonnellate nel 2017 (+11,3% rispetto al 2016)

Reggio Emilia, 20 ottobre 2018 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà protagonista a Sial, l'evento b2b dedicato al food che si terrà a Parigi dal 21 al 25 ottobre.

Per la prima volta, il Consorzio si presenterà alla fiera parigina con uno stand indipendente al padiglione 7.

Il Salone, organizzato con frequenza biennale, ha la capacità di attrarre visitatori da ogni angolo della Francia e del mondo: i dati dell'edizione 2016 parlano di 155.700 presenze totali con un 70% di visitatori non francesi provenienti da ben 194 Paesi. Le delegazioni più numerose sono state quelle in rappresentanza di Paesi Bassi, UK, Cina, Spagna, Germania, Turchia e Stati Uniti. I dati fotografano inoltre un pubblico molto specializzato, composto per il 71% da operatori del mondo retail o del foodservice.

L'appuntamento con Sial di Parigi è tanto più importante se si considera che la Francia rappresenta il primo export market per il Re dei Formaggi: nel 2017 sono state 9.800 le tonnellate destinate al mercato d'oltralpe, in aumento del +11,3 rispetto al 2016.

Lo stand del Consorzio al padiglione 7, numero E 151, sarà come sempre a disposizione di tutte le aziende produttrici della DOP. Nel corso dei quattro giorni di fiera, la struttura ospiterà vari incontri con buyer e catene ma anche eventi rivolti a stampa e blogger. In particolare, il 23 ottobre, la sommelier Vinny Mazzara condurrà una degustazione guidata riservata alla stampa con tre stagionature di Parmigiano Reggiano in abbinamento a tre tipi di Champagne.

Piccinini: «False cooperative cancro da estirpare. Avanti con Cispadana, nuova visione per il nostro Appennino»

«Le false cooperative sono un cancro da estirpare con determinazione. Serve una coesione tra movimento cooperativo, istituzioni, sindacati e categorie imprenditoriali.
Occorre anche sanzionare le imprese committenti che, pur di lucrare qualche euro in più, si servono delle false cooperative e dello sfruttamento del lavoro che queste fanno».
Lo ha detto il presidente di Confcooperative Modena Carlo Piccinini nella relazione con cui ha aperto oggi l'assemblea annuale della centrale cooperativa di palazzo Europa, dedicata al 70 esimo anniversario di nascita.

«La cooperazione non è di sinistra o di destra: è delle cooperatrici e dei cooperatori. Per questo non tradiremmo i padri fondatori della Confcooperative se dovessimo procedere all'unificazione del movimento cooperativo – ha affermato Piccinini - L'Alleanza delle Cooperative Italiane (il soggetto unitario costituito da Agci, Confcooperative e Legacoop, ndr) può essere un obiettivo da raggiungere se avrà come prospettiva la valorizzazione delle aspettative e specificità delle cooperative». A questo proposito Piccinini ha ricordato che Confcooperative si ispira alla dottrina sociale della Chiesa, alla quale si devono principi, come sussidiarietà e solidarietà, nei quali oggi molti si riconoscono.
Dopo aver ricordato i cooperatori che negli anni hanno fatto grande l'associazione citando, per tutti, due grandi cooperatori scomparsi di recente (don Sergio Mantovani e il cav. Ermete Modena), il presidente di Confcooperative Modena ha toccato anche temi di attualità locale, come la Cispadana. «Un'arteria di cui il nostro territorio ha bisogno per rilanciare un'area della nostra provincia che, nonostante il terremoto, ha dimostrato una vitalità straordinaria che va accompagnata.
Quanto alla montagna, - ha aggiunto Piccinini - la cooperazione ha un ruolo fondamentale, basti pensare alla diffusa produzione di Parmigiano Reggiano e alla sua filiera.
È necessario lavorare per una nuova visione del nostro Appennino, dove i servizi di welfare oggi sono garantiti soprattutto grazie alla capillare presenza delle cooperative sociali e dove le cooperative di comunità – ha concluso il presidente di Confcooperative Modena – possono rappresentare un'alternativa all'abbandono di borghi e paesi».

Autorità di bacino del fiume Po: finanziamenti straordinari per la sicurezza manutenzione del reticolo idrografico e dei versanti. Ecco l’elenco di tutti gli interventi straordinari e urgenti che saranno finanziati e realizzati nei prossimi 12 mesi grazie al nuovo stanziamento del Distretto del Po. 

19 Ottobre 2018 – 

Oltre al piano di manutenzione triennale strategico che l’Autorità del Bacino del Fiume Po varerà e presenterà, in diretta sinergia ministeriale, entro fine anno è arrivata nelle ultime ore la notizia – del tutto positiva – di un ulteriore ed inatteso stanziamento di 10 milioni di euro complessivi (STRALCIO 2018) che il Ministero dell’Ambiente (grazie all’interessamento del Ministro Costa e attraverso la pianificazione del Distretto del Fiume Po), metterà a disposizione dei territori del comprensorio per interventi straordinari capillari volti ad incrementare la sicurezza idraulica, la manutenzione del reticolo idrografico minore e dei versanti minacciati da dissesto idrogeologico che maggiormente ne hanno immediata necessità.

Dopo una ricognizione delle priorità e un monitoraggio tecnico dei bisogni, confrontandosi operativamente con le amministrazioni territoriali, l’Autorità ha individuato un elenco di opere in altrettante località che saranno finanziate nell’immediato grazie a questo fondo straordinario approvato all’unanimità in sede ministeriale dalla Conferenza Istituzionale Permanente delle Regioni su proposta dell’Autorità stessa. Gli interventi dovranno essere realizzati con una tempistica che non dovrebbe superare i dodici mesi. 

“È già pronto il progetto per la realizzazione di 90 interventi diffusi nell’area dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po per una cifra complessiva pari a 10 milioni di euro – dichiara il Segretario Generale dell’AdbPo Meuccio Berselli – . Dopo aver avviato un dialogo con le singole regioni per competenza, nel 2019 queste risorse saranno investite attraverso la condivisione e il coordinamento dell’Autorità di Bacino per realizzare una manutenzione capillare diffusa sul territorio del Distretto del Po”. 

La ricognizione tecnica, come anticipato, ha portato ad individuare un elenco di 90 interventi prioritari a carattere di urgenza volti a prevenire e a mitigare situazioni di rischio di dissesto idrogeologico ed idraulico gravanti su centri abitati e infrastrutture pubbliche e private. 

Naturalmente, considerate le esigenze delle aree prese in esame, il fabbisogno finanziario utile per la completa risoluzione delle criticità dovrebbe essere superiore, ma il programma straordinario di manutenzione diffusa garantirà un rilevante potenziamento consistente della difesa idraulica e geomorfologica dei siti esaminati che resteranno all’attenzione progettuale dello staff tecnico dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po. 

 

AUTORITÀ DI BACINO DISTRETTUALE DEL FIUME PO

Il programma prevede n. 90 interventi così distribuiti:

− Valle d’Aosta, n. 6 interventi per l’importo complessivo di 272.000,00 euro;

− Piemonte, n. 41 interventi per l’importo complessivo di 2.788.000,00 euro;

− Lombardia n. 3 interventi per l’importo complessivo di 3.400.000,00 euro;

− Emilia Romagna, n. 34 interventi per l’importo complessivo di 2.555.000,00 euro;

− Veneto, n. 1 interventi per l’importo complessivo di 385.000,00 euro;

− Liguria, n. 1 interventi per l’importo complessivo di 200.000,00 euro;

− Toscana, n. 2 interventi per l’importo complessivo di 100.000,00 euro;

− Marche, n. 1 interventi per l’importo complessivo di 135.000,00 euro;

− PA Trento, n. 1 interventi per l’importo complessivo di 165.000,00 euro;

Gli interventi sono riconducibili alle tipologie “Alluvioni” (70), “Frana” (19) e “Valanga” (1). 
 
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Piacenza, 18 ottobre 2018 - Prevista entro la primavera prossima una difesa spondale in massi in località Case Buschi di Rivergaro.

Il progetto, che prevede un intervento di prolungamento dell'opera esistente, è stato presentato dai tecnici del Consorzio di Bonifica di Piacenza, alla Dott.ssa Patrizia Savarese - Capo di Gabinetto della Prefettura di Piacenza- e al proprietario di un immobile interessato dalla criticità idraulica dell'area fattosi promotore dell'intervento.
L'opera in questione risponde a una serie di richieste di messa in sicurezza formalizzate da parte di alcuni proprietari di immobili, in accordo con l'Amministrazione Comunale di Rivergaro, al Consorzio di Bonifica e alla Prefettura di Piacenza.
L'intervento in sponda destra Trebbia prevede la costruzione di una difesa radente proseguendo verso monte quella esistente realizzata da AIPo alcuni anni fa e, a seguito dei più recenti eventi alluvionali eccezionali, non più in grado di proteggere completamente sia l'opera di presa delle acque e l'edificio di Case Buschi che il nucleo abitato circostante

OBIETTIVI E DESCRIZIONE DEL PROGETTO
L'intervento ha il duplice scopo di proteggere le opere idrauliche di presa delle acque irrigue a Case Buschi e gli edifici storici del borgo evitando che future piene possano aggirare e scalzare la difesa radente esistente provocando danni sia all'abitato che alle opere irrigue del Consorzio.
L'opera in progetto prevede quindi di prolungare verso monte il tratto di difesa spondale esistente lungo circa 320 m realizzato da AIPO alcuni anni fa, con la costruzione di ulteriori 140 m di scogliera da realizzarsi con la stessa tecnica costruttiva di quella esistente. E' prevista anche la messa a dimora di piante arbustive e arboree autoctone al fine di ripristinare le aree a fine cantiere.
I lavori inizieranno appena perfezionate le procedure di gara e si concluderanno entro la prossima primavera.

Tagliaferri (FDI) euro 4 a casa? - No, a casa l'Assessore . A corollario della polemica innescata dalla decisione della Giunta – in prima battuta – di vietare la circolazione alle vetture diesel Euro 4 dal primo ottobre 2018, decisione poi clamorosamente rientrata sulle posizioni e istanze avanzate in primis da Fratelli d'Italia, il Capogruppo Giancarlo Tagliaferri ha chiesto le dimissioni dell'assessore Paola Gazzolo ed ha annunciato la mozione di censura, ai sensi dell'articolo 111, comma 1, del regolamento assembleare, firmata da tutto il centrodestra.

Nel merito il consigliere ha dichiarato: «La sinistra non perde il vizio di rappresentare in aula quel solito teatrino per cui tutti i meriti nelle scelte non possono che essere attribuiti a sé stessi. Anche quando personalmente li avevo anticipati, con il buon senso forse di chi è più abituato ad ascoltare i cittadini, nell'adottare le soluzioni migliori per la collettività, il diktat di partito della sinistra resta quello per cui non bisogna mai riconoscere i meriti altrui. Nemmeno la matematica nella datazione dell'emendamento da me presentato (8 ottobre) o dell'interrogazione (28 settembre) che, prevedeva il rinvio al primo ottobre 2020 nelle limitazioni ai diesel euro 4, in linea con quanto deciso dalle altre regioni del bacino padano è stata in grado di smuovere quel minimo pudore che dovrebbe avere chi si occupa di politica nel riconoscere i propri errori. Data la gravità della richiesta di censura e il fatto che il presidente Bonaccini non abbia avuto nemmeno il buon gusto di partecipare al dibattito nella situazione di, evidente, difficoltà del suo assessore, auspico, ora una sua assunzione di responsabilità se pur tardiva».

Ambiente. Cambia la manovra antismog: blocco diesel euro 4 dal 1^ ottobre 2020, da subito quello dei diesel euro 3, il raddoppio delle domeniche ecologiche e misure emergenziali dopo 3 giorni di sforamento. E dal mese prossimo eco-bonus per i veicoli commerciali con contributi da 4 a 10mila euro e nel 2019 per quelli privati con un investimento complessivo di circa 9 milioni di euro

Via libera in Assemblea legislativa alla nuova manovra antismog proposta dalla Giunta al Piano aria. L'assessore Gazzolo: "Abbiamo ascoltato i territori con correttivi condivisi che lasciano invariate le stime sulla riduzione delle emissioni inquinanti. Il mancato blocco degli euro 4 sostanzialmente compensato da quanto messo in campo. E ora il Governo raddoppi i fondi per la rottamazione da parte dei privati stanziando la nostra stessa cifra". Caminetti, nessuna restrizione per uso ricreativo, alimentare e per ristoranti e pizzerie

Bologna – La manovra antismog che cambia, accogliendo la richiesta della maggioranza dei territori, senza che vengano modificate le stime sul taglio alle emissioni inquinanti. Con lo spostamento al 1^ ottobre 2020 del blocco alla circolazione dei diesel euro 4 sostanzialmente compensato dagli incentivi per rottamare i veicoli commerciali e di privati più inquinanti, dalla stretta sulle misure emergenziali e dal raddoppio delle domeniche ecologiche. "Perché da parte della Regione non c'è alcuna intenzione di fare un solo passo indietro o allentare la presa sulla tutela della salute e dell'ambiente", afferma l'assessore regionale all'Ambiente, Paola Gazzolo.
Le misure, dunque, in vigore fino al 31 marzo 2019 per il miglioramento della qualità dell'aria: blocco dei diesel fino all'euro 3; misure d'emergenza più restrittive in caso di sforamento delle emissioni che scatteranno dopo soli 3 giorni di superamento continuativo del valore giornaliero di pm10, e che comprenderanno anche gli stessi diesel euro 4 (come lo scorso anno), e raddoppio delle domeniche ecologiche, almeno due al mese.

Queste, in sintesi, quelle varate oggi in Assemblea legislativa dopo l'approvazione di un emendamento presentato dalla Giunta al progetto di legge 'Sessione europea 2018' dopo la riunione dell'8 ottobre scorso, con il presidente Stefano Bonaccini, l'assessore Gazzolo e i sindaci dei Comuni superiori ai 30mila abitanti e dell'agglomerato di Bologna, da cui era uscita la richiesta di togliere il divieto generalizzato alla circolazione dei diesel euro 4 prevista nel Pair 2020 (Piano aria integrato regionale), costruito con tutti i Comuni interessati e senza voti contrari di nessuna forza politica in Aula. Richiesta accolta dalla Regione per dare risposte alle richieste di cittadini e imprese raccolte dai sindaci e per uniformità con le altre Regioni dell'accordo di Bacino Padano (Lombardia, Veneto e Piemonte).

Ma non basta. Dal mese prossimo le micro, piccole e medie imprese potranno usufruire dell'eco-bonus per i veicoli commerciali fino all'euro 4 e dal 2019 il contributo alla rottamazione dei mezzi più inquinanti fino ai diesel euro 4 sarà estesa anche ai privati grazie ai 5 milioni che la Regione stanzierà entro la fine dell'anno.

"Abbiamo ascoltato i territori com'è nello stile di questa Giunta- spiega Gazzolo-. Ci siamo fatti carico delle richieste dei sindaci e nello stesso tempo abbiamo svolto una seria valutazione per definire il bilancio emissivo dopo le decisioni prese nell'incontro dell'8 ottobre. Il risultato è un sostanziale pareggio rispetto allo scenario originario del blocco strutturale della circolazione per i diesel euro 4, ovvero 280 tonnellate all'anno in meno di ossidi di azoto e 31,5 tonnellate di pm10, così come stimato dalle valutazioni di Arpae che saranno verificate con il monitoraggio che interesserà tutte le 90 misure del Piano aria. E questo anche grazie a due misure innovative: gli eco-bonus per i veicoli commerciali con un investimento regionale di poco meno di 4 milioni di euro e quelli per i privati previsti nel 2019 finanziati sempre dalla Regione con 5 milioni di euro. Con un impegno economico rilevante di cui la Giunta si è fatta carico- conclude l'assessore-, abbiamo accolto le richieste dei territori senza deroghe al taglio delle emissioni inquinanti che rimane il nostro obiettivo prioritario. Ora chiediamo la stessa sensibilità al Governo, di investire altri 5 milioni di euro per i veicoli privati per rafforzare la manovra a beneficio della salute di tutti i cittadini. Marciare insieme vuol dire proprio questo: farsi carico ognuno delle proprie responsabilità per azioni condivise ed efficaci per un'aria più pulita".

Il taglio alle emissioni inquinanti
Equilibrio raggiunto nel bilancio delle emissioni inquinanti rispetto allo scenario che prevedeva il blocco alla circolazione dei diesel euro 4 con una diminuzione di 280 tonnellate all'anno di ossidi di azoto (NOx) e 31,5 di pm10. Grazie alle misure emergenziali previste, con il blocco dopo 3 giorni di sforamento e il raddoppio delle domeniche ecologiche, e la rottamazione dei veicoli commerciali e privati l'obiettivo complessivo sarà infatti mantenuto (scenario stimato da Arpae ).

Gli eco-bonus per i veicoli commerciali: contributi da 4 a 10mila euro
Prenderanno il via dal mese prossimo gli eco-bonus per i veicoli commerciali destinati alle micro, piccole e medie imprese. In tutto, è a disposizione un pacchetto di 3 milioni e 850mila euro (1.850.000 di fondi regionali e 2 milioni statali) per incentivare la rottamazione dei diesel fino all'euro 4 fino a 12 tonnellate (categoria N1 e N2).

Ogni impresa potrà sostituire fino a due veicoli per avere diritto a due contributi ed è ammessa anche la formula del leasing con 'obbligo del riscatto'. Potranno essere acquistati mezzi elettrici, ibridi a benzina (full hybrid o hybrid plug in), a metano (mono e bifuel benzina) euro 6 o gpl (mono o bifuel benzina) sempre euro 6.

A seconda del mezzo acquistato sarà corrisposto in forma diretta un contributo variabile dai 4 ai 10 mila euro. E a questo, grazie a un accordo tra Regione e associazioni Anfia, Unrae e Federauto, si aggiunge uno sconto non inferiore al 15% che i concessionari dovranno applicare a chi acquisterà i mezzi con il contributo regionale. Nella manovra sono ammessi anche i veicoli già rottamati a far data dal 1^ gennaio 2018.

Le misure emergenziali: blocco dopo 3 giorni di sforamento e raddoppio delle domeniche ecologiche
Con le misure approvate oggi in Assemblea legislativa, vengono inasprite le misure emergenziali che scatteranno dopo soli 3 giorni, un giorno in meno rispetto al Pair 2020, di superamento continuativo del valore limite giornaliero di pm10 con il divieto di circolazione che si estenderà, in questo caso, anche ai diesel euro 4. Inoltre, scatterà il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa fino alla classe 3 stelle compresa (se in presenza di impianti di riscaldamento alternativi), e ci sarà l'obbligo di abbassare a 19 gradi il riscaldamento nelle case e negli uffici e a 17 gradi nelle attività produttive e artigianali. Previsto il divieto di combustione all'aperto e di spandimento dei liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili (interramento immediato dei liquami o iniezione diretta al suolo).
Per far sì che le misure emergenziali vengano rispettate, saranno potenziati i controlli e sarà applicato il divieto di sostare in strada con il motore acceso.

Le altre misure fino al 31 marzo 2019
Blocco alla circolazione dei veicoli diesel fino all'euro 3, benzina fino all'euro 1 e ciclomotori pre-euro. I divieti si applicano in via ordinaria dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 18,30, e nelle domeniche ecologiche. Norme ancora più dure in caso di sforamenti: il blocco scatterà infatti con un giorno di anticipo, 3 giorni di sforamento, rispetto allo scorso anno. Sono interessate da queste limitazioni 30 città dell'Emilia-Romagna: 19 tra capoluoghi di provincia o comunque aree urbane con oltre 30 mila abitanti - in ordine alfabetico Bologna, Castelfranco Emilia (Mo), Carpi (Mo), Cento (Fe), Cesena, Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell'Emilia, Riccione (Rn), Rimini, Sassuolo (Mo) - e gli 11 centri dell'agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Zola Predosa. ha aderito volontariamente all'accordo. Altri comuni anche di altre province l'hanno chiesto.

L'attuazione delle misure del Pair 2020 è affidata all'adozione di apposite ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni interessati. Sul sito regionale "Liberiamo l'aria" (www.liberiamolaria.it) saranno tempestivamente pubblicate, comune per comune, tutte le informazioni per i cittadini, con i testi delle ordinanze, i dati in tempo reale, le mappe, le misure emergenziali e le deroghe in vigore.
Tra queste ultime, ricordiamo, il via libera alla circolazione per i mezzi alimentati a metano, gpl, elettrici, ibridi e quelli che viaggiano con almeno 3 persone a bordo, se omologati per 4 o più posti, e con almeno 2 persone, se omologati per 2 o 3 posti a sedere (car pooling).
Confermate inoltre le restrizioni già in vigore nel 2017 per i camini più vecchi, e cioè quelli aperti tradizionali (senza sportello a chiusura della sede di fiamma), le stufe o "caldaiette" con efficienza energetica inferiore al 75%, ossia quelle meno efficienti e più inquinanti, di classe "1 stella".
Il divieto si applica però solo per l'uso riscaldamento e solo nelle abitazioni dotate di sistemi alternativi per riscaldare gli ambienti, e, nel caso, solo nelle aree situate sotto i 300 metri di altitudine. Sono esclusi i Comuni montani per il loro intero territorio se non interessati dalla procedura di infrazione comunitaria. Dunque, se in casa non ci sono altri tipi di impianti di riscaldamento i caminetti possono sempre essere accesi e utilizzati. Lo stesso vale per cucinare cibi o per fini commerciali: nessun rischio di spegnimento per pizzerie, ristoranti, barbeque, ecc. Non sono previsti divieti nemmeno per gli impianti a biomassa (legna o pellet) di classe 2 stelle o superiore (la classe di appartenenza è indicata nella documentazione fornita dal costruttore e consegnata all'acquisto), che comprendono la stragrande maggioranza di quelli recenti o di nuova installazione come quelli acquistati con il contributo del Conto termico nazionale, che incentiva interventi per l'incremento dell'efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni./BB

(In allegato le altre misure adottate dalla Regione Emilia-Romagna per il sostegno alla mobilità sostenibile)

Sarà presentato giovedì 18 ottobre alle ore 12, presso l’e-Qbo installato nel piazzale della stazione ferroviaria, l’andamento del progetto europeo GRACE con partner il Consorzio di Bonifica di Piacenza e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Grace (GRowing Advanced industrial Crops on marginal lands for biorEfineries) è un progetto finanziato dalla piattaforma BBI - Bio-Based Industry, presentato dall’Università tedesca di Hohenheim nel 2016 insieme ad altri 21 partner provenienti da tutta Europa.

Il progetto è stato avviato nel giugno 2017 e ha come obiettivo quello di dimostrare e ottimizzare la redditività tecnico-economica e la sostenibilità ambientale della biomassa a base di miscanto al fine di un loro utilizzo anche per la prevenzione del dissesto idrogeologico su fasce tampone e terreni marginali. 

Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, nell’ambito del progetto si sta occupando della coltivazione di miscanto in un terreno periferico sulle colline di Ponte dell’Olio e sulle fasce tampone di un canale in comune di Cortemaggiore ponendosi come obiettivo finale quello di dimostrare che le radici di questa erba perenne permettono un rinsaldamento dei versanti prevenendo l’erosione e quindi il dissesto idrogeologico.

Il gruppo di ricerca del prof. Stefano Amaducci, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, sta conducendo altre prove sperimentali con diversi genotipi di miscanto e canapa in zone marginali della provincia di Piacenza al fine di dimostrare sia la fattibilità della coltivazione di canapa e miscanto a specifiche destinazioni d’uso che l’adattamento dei vari genotipi a condizioni di coltivazione marginali. 

Nel 2018 sono stati trapiantati oltre 10 ha tra canapa e miscanto e nei successivisi anni (2019-2021) verranno monitorati la produttività dei vari genotipi e l’effetto di tali genotipi sulla fornitura di alcuni importanti servizi ecosistemici quali il contenimento dell’inquinamento idrico e la stabilizzazione dei versanti.

 

Fonte: Consorzio Bonifica Piacenza

Emilia Centrale: un progetto da 20 milioni di euro approvato dal Governo consentirà di guadagnare 4 milioni di mc di acqua contro la siccità. Ultimate le operazioni elettorali ecco i risultati generali per il rinnovo delle cariche del Consiglio di Amministrazione per il quinquennio 2019-2023.

Reggio Emilia – Mercoledì 17 Ottobre 2018 – Sono 3 le liste che hanno ottenuto consiglieri a seguito delle elezioni per rinnovo delle cariche del Consiglio di Amministrazione per il quinquennio 2019-2023 del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale :

Le Liste                      Numero Consiglieri Eletti

Bonifica e Ambiente:    16 *

Obbiettivo Diga             3

Nuova Bonifica-
Progetto Ambiente        1

*In base alla normativa regionale ed allo Statuto consortile, (approvato dalla Regione Emilia Romagna), che attribuisce un premio di maggioranza alla lista che ottiene il maggior numero di consensi, la lista Bonifica e Ambiente ha ottenuto ulteriori 3 consiglieri portando dunque a 19 il numero complessivo dei propri candidati eletti.

Il Consorzio di Bonifica Emilia Centrale convocherà nelle prossime settimane tutti i Sindaci amministratori dei Comuni insediati nel proprio comprensorio idraulicamente gestito che a loro volta, nella sede consortile, designeranno i 3 loro rappresentanti all'interno del Consiglio: 2 del territorio di pianura e 1 di montagna.
Dopo quest'ultima fase il Commissario straordinario regionale Franco Zambelli provvederà alla definitiva proclamazione che precederà l'insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione per il quinquennio 2019-2023.

Emilia Centrale: un progetto da 20 milioni di euro approvato dal Governo consentirà di guadagnare 4 milioni di metri cubi di acqua contro la siccità

REGGIO EMILIA - Come notizia dell'ultima ora, del tutto positiva per i consorziati dell'Emilia Centrale, spicca l'approvazione di un progetto integrato a favore del risparmio-idrico nelle aree di pianura del Reggiano e Modenese che è stato inserito nelle priorità del Governo attraverso un finanziamento di 20 milioni di euro da parte del Ministero dell'Agricoltura mediante il PSRN (Programma Sviluppo Rurale Nazionale).

Il progetto del Consorzio vedrà un'azione mirata sulla rete di canalizzazione volta a diminuire significativamente la perdita di risorsa idrica lungo il percorso in alveo. Nella fattispecie si tratta di 5 interventi progettati dallo staff tecnico consortile per un totale complessivo di circa 30 km che consentiranno un ingente risparmio di acqua di oltre 4 milioni di metri cubi all'anno. Se si considera infatti che la risorsa recuperata attraverso il progetto di depurazione delle acque reflue in collaborazione con il Gruppo IREN a Mancasale (preso ad esempio modello a livello nazionale) consente un riutilizzo di quasi 5 milioni di metri cubi in più, i 4 recuperati grazie alla ottimizzazione della rete risultano un grande risultato in periodi in cui i cambiamenti climatici – soprattutto in estate - penalizzano con la siccità molte colture tipiche del nostro territorio.

I lavori programmati dal Consorzio riguarderanno:
Canale Godezza POVIGLIO
Canale di Sesso REGGIO EMILIA
Canale di santa Maria NOVELLARA/CADELBOSCO SOPRA
Canale Formelle CORREGGIO
Canale di Soliera Bassa CARPI/SOLIERA

 

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I commenti del Presidente nazionale dei Consorzi di bonifica ANBI Francesco Vincenzi del presidente regionale Massimiliano Pederzoli :

Francesco Vincenzi ANBI

"E' la conclusione di un iter lungo e complesso che testimonia la capacità progettuale dei Consorzi di bonifica, chiamati ora a realizzare un tassello importante e lungamente atteso a servizio del territorio e della sua economia".

Massimiliano Pederzoli ANBI ER:

"L'inserimento nella graduatoria delle priorità nazionali del PSRN dei 4 progetti dei nostri Consorzi di bonifica (per 67 milioni di euro su un totale di 283 ml, pari al 24%) - ha sottolineato il presidente di ANBI Emilia Romagna Massimiliano Pederzoli - ha una duplice valenza: da una parte mostra chiaramente la necessità di manutenzione costante e opere adeguate che ha il nostro territorio e dall'altra la capacità di intervenire con una qualificata progettualità dei nostri tecnici. Un riconoscimento che accogliamo con la responsabilità di chi vuole portare a termine il lavoro per rispondere alle esigenze dei cittadini, dei consorziati e delle imprese, con particolare riferimento a quelle agricole del comprensorio che serviamo."

Piacenza, 17 ottobre 2018 - Sarà presentato giovedì 18 ottobre alle ore 12, presso l'e-Qbo installato nel piazzale della stazione ferroviaria, l'andamento del progetto europeo GRACE con partner il Consorzio di Bonifica di Piacenza e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

Grace (GRowing Advanced industrial Crops on marginal lands for biorEfineries) è un progetto finanziato dalla piattaforma BBI - Bio-Based Industry, presentato dall'Università tedesca di Hohenheim nel 2016 insieme ad altri 21 partner provenienti da tutta Europa.

Il progetto è stato avviato nel giugno 2017 e ha come obiettivo quello di dimostrare e ottimizzare la redditività tecnico-economica e la sostenibilità ambientale della biomassa a base di miscanto al fine di un loro utilizzo anche per la prevenzione del dissesto idrogeologico su fasce tampone e terreni marginali.
Il Consorzio di Bonifica di Piacenza, nell'ambito del progetto si sta occupando della coltivazione di miscanto in un terreno periferico sulle colline di Ponte dell'Olio e sulle fasce tampone di un canale in comune di Cortemaggiore ponendosi come obiettivo finale quello di dimostrare che le radici di questa erba perenne permettono un rinsaldamento dei versanti prevenendo l'erosione e quindi il dissesto idrogeologico.

Il gruppo di ricerca del prof. Stefano Amaducci, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Sostenibili dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, sta conducendo altre prove sperimentali con diversi genotipi di miscanto e canapa in zone marginali della provincia di Piacenza al fine di dimostrare sia la fattibilità della coltivazione di canapa e miscanto a specifiche destinazioni d'uso che l'adattamento dei vari genotipi a condizioni di coltivazione marginali.

Nel 2018 sono stati trapiantati oltre 10 ha tra canapa e miscanto e nei successivisi anni (2019-2021) verranno monitorati la produttività dei vari genotipi e l'effetto di tali genotipi sulla fornitura di alcuni importanti servizi ecosistemici quali il contenimento dell'inquinamento idrico e la stabilizzazione dei versanti.

I mercati prendono al volo la notizia di probabili danni nel comparto della soia e le altre materie prime sono state trascinate.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 ottobre 2018 -
Ieri sera improvviso sussulto del mercato determinato da un'impennata del comparto soya:

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Il via lo hanno dato le condizioni meteo, pioggia e abbassamento delle temperature, che fa temere danni al seme il cui raccolto è al 38% contro la media dei 5 anni precedenti che era attorno al 53%. Inoltre sono comparsi dati positivi sulla lavorazione del seme in settembre, 4,31 milioni di tonnellate contro 3,71 di agosto.

In pratica, il mercato stanco e statico ha preso al volo una occasione di rincaro, e la soya ha trascinato anche gli altri settori.

A metà mattinata il telematico era ancora in leggera flessione ma niente di paragonabile all'incremento registrato ieri sera.

Indicatori internazionali 16 ottobre 2018 


l'Indice dei noli è salito sino a 1581 punti, il petrolio è fermo attorno a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15906

 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

 

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

 

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Crolla il burro e in particolare lo zangolato emiliano. Rallenta il latte spot. In crescita i prezzi delle due principali DOP.

di Virgilio Parma 16 ottobre 2018 -

LATTE SPOT Prosegue, da quattro settimane, la poderosa ripresa del prezzo del latte spot alla borsa veronese. Il latte crudo spot nazionale recupera ancora un 1,18% portandosi tra 43,30-44,85 €/100 litri di latte. Rimane inalterato invece il prezzo del latte intero pastorizzato estero Germania che si conferma tra 42,27-43,82€/100 litri di latte. Analogamente anche il prezzo del latte scremato spot estero si è attestato ai medesimi valori dell'ottava precedente ( tra 19,15-20,70€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Crollo del burro. 6 settimane consecutive di flessione negativa. Cede anche la crema a uso alimentare e pure la panna di centrifuga quotata a Verona registra una perdita. Nuova pesante perdita per il burro zangolato di Parma, come era prevedibile, e per di più con la prospettiva di un prossimo imminente crollo per riallinearsi alla posizione di Reggio Emilia che, nella seduta odierna, ha lasciato sul campo altri 13 centesimi.

Borsa di Milano 15 ottobre 2018:
BURRO CEE: 4,57 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,82 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,97 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,77 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,32 €/Kg. (-)
MARGARINA settembre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 15 ottobre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,35-2,45€/Kg. (-)

Borsa di Parma 12 ottobre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,55 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 9 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,37 - 2,37 €/kg.

GRANA PADANO 15/10/2018 - Sono sette le settimane in segno positivo del Grana Padano DOP.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,50 - 6,60 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 7,05 - 7,30 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,40 - 7,80 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,50-5,65€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 12/10/2018 Altri 5 centesimi guadagnati dal Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,80-10,00 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,20-10,40 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,90 - 11,40 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,65 - 12,20 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,65 - 13,10 €/Kg. (+)

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Il giorno 18 Ottobre al Consorzio di Bonifica un incontro tra i massimi esperti del territorio e presentazione dei progetti in corso di ultimazione sui bacini per contrastare la siccità e gli effetti dei cambiamenti climatici

Parma – Le attività tecnico-scientifiche di approfondimento sul calcolo dei nuovi e mutati fabbisogni del territorio in materia di approvvigionamento idrico proseguono in questi giorni al Consorzio di Bonifica Parmense unitamente a tutte le possibili e praticabili soluzioni per contrastare la siccità che sta caratterizzando gli ultimi anni penalizzando gravemente il comparto agricolo. Già dal Marzo 2017 infatti il Protocollo d'Intesa sugli stati di crisi dei flussi (uno dei primi siglati nell'intero panorama nazionale), aveva unito per la prima volta enti, amministrazioni, accademici e portatori di interesse con l'obiettivo di individuare antidoti e provvedimenti adeguati al livello delle criticità diffuse e reiterate nel tempo sulle nostre zone. Anche se il 2018 sotto questo profilo è andato un po' meglio l'azione concertata da parte dei sottoscrittori prosegue con azioni mirate. Il giorno 18 Ottobre (a partire dalle ore 15,30 presso la sede del Consorzio della Bonifica Parmense in via Emilio Lepido 70/a) si terrà un incontro tecnico-operativo su questi temi ed in particolare proprio sui dati raccolti nel corso del monitoraggio sul comprensorio governato idraulicamente dai diversi partner presenti e in forza delle collaborazioni e sinergie si converranno ulteriori e rinnovate azioni comuni.

I NUOVI BACINI CONSENTIRANNO DI RACCOGLIERE 3 MILIONI DI MC DI RISORSA

Al Tavolo – coordinato dall'ingegner Fabrizio Useri direttore generale della Bonifica insieme al presidente Luigi Spinazzi – il Consorzio presenterà, tra gli altri, progetti innovativi, alcuni già in corso di realizzazione e altri da avviare con auspicabili finanziamenti regionali PSR 2014-2020: quattro bacini nell'area di Medesano due in fase avanzata di realizzazione e due di progettazione ed uno nella zona di Noceto.
A Medesano tra i 4 bacini, quello situato più a valle è in fase di ultimazione, altri due sono in corso di realizzazione e l'ultimo è in progettazione esecutiva. L'intervento di realizzazione della condotta per l'invaso di uno dei bacini e per lo scarico nel Rio Canalazzo è stato recentemente finanziato dalla Regione Emilia Romagna per 1,4milioni di euro. Anche l'intervento riguardante la condotta di distribuzione in pressione dell'acqua dagli stessi bacini irrigui di Medesano dell'importo di circa 1,8 milioni di euro partecipa al bando di finanziamento PSR 2014-2020.
Alla luce delle stime fatte dai progettisti la quantità di acqua raccolta negli invasi si aggirerebbe sui 3 milioni di metri cubi complessivi: una quantità davvero molto utile in periodi di grave stress idrico.
Per quanto concerne invece l'area del Comune di Noceto è previsto l'utilizzo di 2 dei 3 bacini previsti: di questi 2 da utilizzare uno è quasi ultimato, l'altro dovrà iniziare. L'insieme dei bacini in questo comprensorio consentirà di invasare oltre 560 mila metri cubi e costerà 610 mila euro.

DATI SIGNIFICATIVI SULLA CRISI DEL TORRENE ENZA

Altro tema assai rilevante sarà rappresentato dall'approfondimento sui contenuti tecnici emersi dai monitoraggi effettuati sul Torrente Enza che durante questa estate è più volte stato al centro di accese polemiche e pubbliche rivendicazioni di diversa natura su volumi di utilizzo e deflusso minimo vitale DMV imposto in periodi di magra. Su questo argomento, ad esempio, la Bonifica Parmense rimarca un dato statistico particolarmente significativo ovvero che il Consorzio stesso ha una concessione di utilizzo sulle acque del Torrente Enza pari a 17 milioni metri cubi annui e per la scarsa presenza di risorsa idrica e concomitante applicazione della ferrea legge sul DMV non è consentito derivare volumi annui sufficienti superiori a 6/7 milioni di mc; considerati i nuovi bisogni individuati dal Tavolo tecnico pari a 21 milioni mc per la parte di territorio di competenza Parmense si rileva un importante deficit solo in parte sopperito dai prelievi da falda o da pozzi privati o aziendali.

I PRESENTI AL TAVOLO SULLA CRISI IDRICA

Bonifica Parmense Fabrizio Useri, Luigi Spinazzi Anna Ramorino di Atersir, Andrea Ruffini della Provincia di Parma, il Lorenzo Negri di Confagricoltura, il Sindaco di Palanzano Lino Franzini, il Prof. Paolo Mignosa e la Prof. Maria Giovanna Tanda dell'Università di Parma, Claudio Battilana dell'Unione Parmense Industriali, Davide Graziani Ordine Geologi Parma, Claudia Vezzani dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, il Dr. Manara della Società Canale Naviglio Taro, Alessandro Corsini Direttore di Coldiretti Parma, Valentino Piramide per IRETI, Giovanni De Leo per il Comune di Parma, Nicola Bassi di Emiliambiente, Mirella Vergnani di AIPO.

I PROGETTI DI ECCELLENZA DEI PARTNER

L'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po attraverso il contributo dei due tecnici Cristian Farioli e dall' ingegner Claudia Vezzani ha illustrato alcuni progetti stretegici sull'impiego della risorsa. Il progetto LIFE ACQUOR e il progetto REWAT. Inoltre è stato presentato un utilissimo strumento per la valutazione dell'impatto della siccità nell'intero ed esteso bacino del Fiume Po in grado di misurare e analizzare cause e danni, il cosiddetto SICC-IDROMETRO. In questo modo si riescono a comparare i livelli di portata dell'acqua con il fabbisogno irriguo reale dei territori serviti : un fabbisogno raddoppiato in soli dieci anni. Il Prof. Paolo Mignosa dell'Università di Parma ha parlato delle problematiche connesse con la trasformazione delle casse di espansione dei torrenti Enza, Parma e Baganza (in progetto) in serbatoi ad uso plurimo, mentre i Proff. Marco D'Oria e Maria Giovanna Tanda hanno relazionato sulla formulazione del bilancio idrologico volto alla valutazione delle variazioni indotte dal cambiamento climatico
Giovedì 18 ottobre si terrà il prossimo incontro tecnico-operativo con la presentazione di ulteriori e approfondite analisi di monitoraggio idrico frutto della ricerca interna del Consorzio e in forza delle collaborazioni con le altre istituzioni coinvolte, tra queste per esempio: il progetto Faldanet e dell'esperienza/progettualità delle Servitù di Allagamento.

 

 

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La Nazionale Parmigiano Reggiano vola in Norvegia per difendere il titolo di miglior formaggio a latte crudo al mondo. 55 produttori parteciperanno insieme al World Cheese Awards, il concorso più importante su scala internazionale che si terrà a Bergen il prossimo 1 novembre

Reggio Emilia, 16 ottobre 2018 - La Nazionale del Parmigiano Reggiano vola in Norvegia per difendere il titolo di migliore formaggio a latte crudo al mondo. Cinquantacinque produttori di Parmigiano Reggiano faranno squadra e parteciperanno insieme alla trentunesima edizione del World Cheese Awards, il concorso che premia i formaggi migliori del mondo che si terrà nella Grieg Hall di Bergen il prossimo 1 novembre.

Alla manifestazione prenderanno parte 3.500 formaggi, provenienti da oltre 30 Paesi. 250 esperti da tutto il pianeta - acquirenti internazionali, commercianti, giornalisti e produttori di formaggi - esamineranno i campioni per individuare quelli meritevoli di una medaglia di bronzo, d'argento o d'oro e premieranno il formaggio Campione del mondo.

I 55 caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano dovranno difendere il primato raggiunto lo scorso anno a Londra, quando la Nazionale conquistò ben 38 medaglie, di cui 11 d'oro, 16 d'argento, 8 di bronzo e 3 Super Gold. Queste ultime medaglie sono tra i premi più ambiti, perché designano i migliori formaggi dei singoli tavoli di giuria. A questi premi si aggiunse il titolo di Miglior Formaggio al Mondo a Latte Crudo assegnato alla Latteria San Pietro di Valestra (Valestra, Reggio Emilia) dalla prestigiosa The Oldways Cheese Coalition.

"A Bergen – afferma Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano - andremo per replicare, se possibile, i grandi risultati ottenuti l'anno scorso a Londra, ma anche per raccontare l'eccellenza e i valori del nostro territorio al quale il Parmigiano Reggiano è indissolubilmente legato. La partecipazione è massiccia, i nostri produttori sanno fare sistema: rispetto all'anno scorso abbiamo registrato un 38% di presenze in più. Parteciperanno 55 caseifici di tutte le province della nostra area di produzione: 26 dei caseifici in gara a Bergen sono reggiani, 13 parmensi, 8 modenesi, 6 mantovani e 2 bolognesi".

"Ancora una volta – aggiunge Gabriele Arlotti, ideatore di questo gruppo che giunge quest'anno ai 18 anni d'età ed è forte di 180 riconoscimenti – la Nazionale del Parmigiano Reggiano rappresenterà il più importante raggruppamento di caseifici in una competizione internazionale, un record che non ha precedenti nei 150 anni di storia dei grandi concorsi tra formaggi, decollati con le Esposizioni universali dell'Ottocento".

In dettaglio, questi i caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano:

Provincia di Reggio Emilia: Azienda Agricola Grana d'Oro Vacche Rosse, Latteria Villa Curta, Latteria Sociale Roncadella, Latteria Due Madonne, Latteria Sociale San Pietro - Valestra, Antica Fattoria Caseificio Scalabrini, Latteria Sociale San Giorgio, Caseificio Il Boiardo - Matilde di Canossa, Società Agricola Dall'Aglio, Caseificio Sociale Castellazzo, Caseificio Milanello - Terre di Canossa, Latteria Sociale di Migliara, Latteria sociale Garfagnolo, Fattoria Fiori di Fiori Pier Paolo, Latteria Sociale del Fornacione, Colline di Selvapiana e Canossa, Fondo Passioncella, Latteria Sociale San Girolamo, Caseificio Sociale Allegro, Latteria Sociale San Giovanni della Fossa, Latteria La Grande, Latteria Sociale Nuova, Caseificio Sociale Minozzo, Latteria Sociale Barchessone, Latteria San Giovanni di Querciola, Caseificio Cavola.

Provincia di Modena: Punto Latte, La Cappelletta di San Possidonio, Rosola di Zocca Società Agricola Cooperativa, 4 Madonne Caseificio dell'Emilia, Latteria di Campogalliano, Caseificio Sociale di Casola di Montefiorino, Caseificio Razionale Novese, Caseificio Dismano.

Provincia di Mantova: Latteria Vo' Grande, Latteria Sociale Gonfo, Caseificio Croce, Latteria Agricola Venera Vecchia, Caseificio Frizza, Latteria agricola Mogliese.

Provincia di Parma: Il Battistero, Caseificio aziendale Fratelli Boldini, Società Agricola Giansanti Di Muzio, Cooperativa Casearia Agrinascente, Caseificio Sociale Berettinazza, Latteria Sociale Santo Stefano, Caseificio Sociale di Urzano, Caseificio La Traversetolese, Caseificio Sociale Palazzo, Caseificio Sociale di Ravarano e Casaselvatica, Caseificio Montanari & Gruzza, Azienda Agricola Mezzadri, Società agricola Montecoppe.

Provincia di Bologna: Cooperativa Zootecnica Bazzanese, Caseificio Sociale Fior di Latte.

"Operazione Full Black"  Movida: scoperti dalla Guardia di Finanza di Rimini incassi in nero per oltre 2 milioni di euro. Imposte evase per oltre 800mila euro. 25 lavoratori irregolari

Nell'ambito dell'azione di controllo economico del territorio per la prevenzione e il contrasto dell'evasione fiscale, del lavoro sommerso e dell'abusivismo commerciale, i Finanzieri del Gruppo di Rimini hanno eseguito una mirata serie di interventi di polizia economico-finanziaria nel settore dell'intrattenimento e del divertimento notturno, tutte attività che rappresentano, per peculiarità e specificità, ma anche quantitativamente, uno dei principali distretti produttivi dell'economia rivierasca.

L'operazione eseguita in attuazione delle direttive del Comando Provinciale di Rimini, è arrivata al termine di un primo step del piano di lavoro programmato, ed è culminata nella conclusione di interventi mirati, relativi alla gestione di locali da ballo della locale movida.

I peculiari controlli di polizia economico-finanziaria delle Fiamme gialle riminesi hanno consentito, in un caso, di far emergere nei confronti di una società dedita alla gestione di un locale da ballo - imposte evase constatate per oltre 800mila euro, a fronte della scoperta di incassi per oltre 2 milioni di euro non dichiarati al fisco.

Nello stesso ambito, i militari del Gruppo hanno portato a termine altri interventi, iniziati in piena estate, presso altri due locali di intrattenimento notturno della riviera, al fine di effettuare i previsti riscontri di polizia economico – finanziaria a contrasto del sommerso da lavoro e dell'evasione fiscale.

L'attività ispettiva in questi ultimi casi ha permesso di:
- constatare a verbale la scoperta di incassi occultati al fisco per oltre 12 mila euro;
- sorprendere sul posto di lavoro 25 lavoratori irregolari (di cui 15 risultati completamente in nero).

L'obiettivo primario della Guardia di Finanza, quale speciale organo di polizia economico- finanziaria, come testimoniano questi risultati, è sempre quello della tutela innanzitutto degli operatori economici corretti che rispettano le regole e operano secondo la leale concorrenza, finalità perseguita sia attraverso la verifica della regolare documentazione e registrazione degli incassi e dell'avvenuta dichiarazione delle imposte effettivamente dovute, sia mediante l'accertamento, nel contempo, di eventuali situazioni di sfruttamento del lavoro irregolare o completamente in nero, per la tutela in primis degli stessi lavoratori dipendenti.


(N.46/2018 Comunicato stampa Rimini, 14 ottobre 2018)

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