Inaugurata con una festa la nuova sede di Effetto Parma e Italia in Comune a Parma. In via Emilio Lepido civico 70 nasce lo spazio condiviso dai due movimenti che vogliono guardare nella stessa direzione, per la città e la nazione.

All'occasione era presente il presidente di Italia in Comune, Federico Pizzarotti, l'onorevole e referente regionale, Serse Soverini, il presidente di Effetto Parma, Marco Vagnozzi, il capogruppo in consiglio, Cristian Salzano, e i sostenitori e attivisti dei due manifesti politici.

"Una doppia inaugurazione – dichiara Federico Pizzarotti – che vuole raccontare cosa stiamo facendo nei vari ambiti, locale e nazionale, e spiegare le sfide che vogliamo affrontare. Non abbiamo la pretesa di aprire sedi dappertutto ma vogliamo esserci dove ci sono persone che credono come noi in un'alternativa possibile alle posizioni politiche che vediamo oggi".
"Vogliamo fare un percorso con altre identità civiche, - continua il presidente di Italia in Comune, Pizzarotti - mantenendo tuttavia un'identità chiara e precisa. La carta dei valori ora non basta più, dobbiamo guardare a un buon programma per affrontare le prossime sfide elettorali". Tra le sfide che Italia in Comune vuole affrontare infatti ci sarà l'ambiente. "Si discute dello stop ai diesel Euro 4, dimenticandoci dell'elefante che è il problema. E' il momento di parlare e spiegare ai cittadini del perchè sia arrivato il momento di cambiare le regole del vivere quotidiano".
"Parma è la tana del lupo per Italia in Comune – dichiara il deputato Serse Soverini – dove è nato infatti il progetto. Tutti guardano a Parma come a un modello. Qui ci sarà un punto d'appoggio importante per dare speranza ai cittadini. Sono molto contento di questa avventura perchè stiamo lavorando in tutta la regione e tutti i capoluoghi. Lavoriamo stimolando la partecipazione civile. Ci scrivono in tante persone che arrivano da tutti gli schieramenti. Nonostante la varietà di famiglie politiche, abbiamo nominato a unanimità Federica Salsi coordinatrice della sezione bolognese d'Italia in Comune. Questo ci fa ben sperare. Italia in Comune credo infatti sia l'unico soggetto che può affrontare davvero il M5S e Lega sulle proposte. Basta votare uomini forti, votiamo uomini competenti".

"Bisogna mettersi in discussione, prendesi le proprie responsabilità per dare un piccolo contribito e fare un passo avanti, anche a livello comunale. – dichiara Marco Vagnozzi - A Parma siamo partiti da una situazione terribile ma ora in alcuni ambiti siamo un'eccellenza e un esempio. Possiamo portare quello che è successo a livello locale anche a livello nazionale e, perchè no, europeo".

"La nuova sede sarà la nostra piazza. – spiega Cristian Salzano– Un luogo di incontro non solo per sostenitori e consiglieri ma per tutti i cittadini, convinti che serva aprirsi a tutte le esperienze positive del territorio per crescere. Non serve ragionare solo a livello locale, ma bisogna guardare a livello nazionale su alcuni temi come inquinamento e sostenibilità. L'obiettivo è creare una 'fabbrica di idee' dove chiunque potrà unirsi a noi e discutere delle politiche del paese e della città".

 

 

L'accensione dell'albero, tenutosi sabato in piazza Garibaldi a Parma, ha ufficialmente aperto le celebrazioni per le festività natalizie. Il sempre verde è stato donato dal Comune di Asiago ed è stato trasportato gratuitamente da "Il Parmense Trasporti", in collaborazione con i tecnici del Comune di Parma, con il contributo di Iren, Ascom Parma, CNA Parma e Confesercenti Parma. Moltissimi i parmigiani che si sono dati appuntamento ai piedi dell'abete e trasportati nell'atmosfera natalizia dalle note e dalle voci del coro Chorus Cordis diretto dalla maestra Gabriella Corsaro.

Prima dell'accensione un augurio da parte del Sindaco Federico Pizzarotti a tutti i cittadini affinché " in un periodo di disorientamento, di crisi in vista di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, in questo anno che ci preparerà ad arrivare al 2020 che sarà straordinario per tutti, un augurio di iniziare a coltivare azioni positive e gentili. Sta a tutti noi cambiare la nostra comunità. Un augurio che ognuno di noi trovi l'orgoglio di appartenere alla nostra città. Parma è una città che non fa dell'odio un sentimento ma che cerca di fare della speranza il motivo di ogni giorno. Buon Natale".

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La vicinanza della nostra comunità a quella di Asiago colpita da una terribile ondata di maltempo è stata testimoniata dalla presenza in piazza di Chiara Stefani, assessore alla Cultura e al Turismo, ed di Egle Dalla Ave, assessore al Bilancio e alla Protezione Civile del Comune Veneto: "Incalcolabili i danni ai nostri boschi più di 700 mila alberi nella nostra zona, nel nostro Comune più di 90 mila. Un danno enorme e la vostra solidarietà ci aiuterà a ricostruire le nostre montagne".

 

 Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Al Mercato Campagna Amica di Natale al Barilla Center firme eccellenti del mondo dello sport, della politica, della cultura e dello spettacolo a sostegno della petizione europea contro cibi "fake".

"Scegli l'origine, stop cibo anonimo!"

La battaglia di Coldiretti contro il cibo anonimo continua e si allarga con il fronte europeo per la trasparenza in etichetta con l'iniziativa dei Cittadini Europei "Scegli l'origine".

La petizione gode del sostegno di numerose organizzazioni e sindacati di rappresentanza al fianco della Coldiretti ed è condivisa sul territorio provinciale anche da esponenti del mondo dello sport, della politica, della cultura e dello spettacolo che, presso il Mercato di Campagna Amica al Barilla Center nei sabati 8, 15 e 22 dicembre, firmeranno la petizione per ottenere un'etichetta chiara che indichi l'origine degli alimenti, per prevenire e combattere gli scandali alimentari che mettono in pericolo la salute. Hanno già garantito la loro presenza, per sabato 8 dicembre, rappresentanti delle Zebre Rugby Club; una rappresentanza della 1^ Squadra Femminile (Eccellenza) e della Squadra Juniores Parma calcio accompagnate da alcuni allenatori.

(Foto di Francesca Bocchia)

 

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Una rete di 123 telecamere decisiva per risolvere diversi crimini. E che qualche giorno fa ha permesso di identificare l'auto pirata di Stradella
Venerdì 28 novembre. Nella notte un'auto investe un ciclista a Stradella di Collecchio e si dà alla fuga. Ma nell'impatto, lascia sull'asfalto uno specchietto. La Polstrada scopre che si tratta di un Audi Q7 bianco, ma per rintracciarlo chiede alla Polizia dell'Unione Pedemontana Parmense le immagini delle telecamere posizionate lungo la via La Spezia e... bingo! Il pirata viene identificato e denunciato.

È questo l'ultimo successo della rete di videosorveglianza creata dall'Unione Pedemontana: 123 occhi elettronici, di cui uno mobile e 71 con tecnologia OCR in grado di leggere le targhe, spalancati sulle strade e i luoghi sensibili dei cinque comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo Sala Baganza e Traversetolo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Occhi che hanno permesso agli agenti dell'Unione alle altre forze dell'ordine di identificare altre auto pirata, ritrovare veicoli rubate, ma soprattutto di assicurare alla giustizia gli autori di diversi crimini, alcuni dei quali particolarmente efferati. Per esempio, i responsabili del duplice omicidio di San Prospero del 27 dicembre 2016, oppure la banda capeggiata da un minorenne denunciata nel luglio dell'anno scorso per furto e tentato duplice omicidio. Repressione, dunque, ma anche prevenzione e sicurezza stradale: dall'inizio dell'anno sono stati infatti sanzionati 538 veicoli non revisionati e 202 senza copertura assicurativa.

Risultati che il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi sottolinea con orgoglio: «L'ultimo episodio dimostra che abbiamo approntato un sistema efficace, utile a tutte le forze dell'ordine, in grado di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini».

Presidente, quando avete deciso di investire sulla videosorveglianza e perché?
«Dopo aver sottoscritto il protocollo d'intesa con la Prefettura sulla sicurezza, tra il 2015 e il 2016 abbiamo pensato di fare la nostra parte sviluppando il sistema che abbiamo chiamato "Occhi vigili". Del resto, l'installazione delle telecamere era una delle tre azioni contenute nel protocollo che prevedeva anche lo sviluppo del controllo di vicinato e una maggiore integrazione tra le forze dell'ordine».

Quante risorse avete investito?
«Complessivamente sono stati stanziati 650mila euro. Inizialmente abbiamo acceso un mutuo da 400mila euro per il primo stralcio, poi altri 150.000 per il secondo, di cui 50.000 sono arrivati dalla Regione, e sta per essere realizzato un terzo stralcio da 100 mila euro, che prevede un contributo regionale di altri 20.000 euro. Una volta completato quest'ultimo step, il sistema conterà 81 telecamere OCR e 101 di contesto».

C'è chi dice che più che le telecamere ci vorrebbero più agenti... lei cosa ne pensa?
«Penso che ci vorrebbero entrambe le cose, ma purtroppo per quel che riguarda le nuove assunzioni, non possiamo superare i vincoli della legislazione nazionale attuale. Abbiamo assunto tutti gli agenti che potevamo assumere, ma siamo ancora sottorganico e le telecamere ci danno un grosso aiuto nel presidio del territorio, a meno che non si pensi di mettere un operatore per ogni strada, cosa che sarebbe impossibile».

Sulle altre due azioni previste nel protocollo a che punto siamo?
«Il controllo di vicinato è stato attivato in tutti i comuni, grazie alla collaborazione dei cittadini ed è sempre in fase di ampliamento. Riguardo alle sinergie con le altre forze dell'ordine, i Carabinieri dislocati sul nostro territorio possono accedere direttamente alla nostra rete di videosorveglianza e, come testimonia l'ultimo episodio, in caso di necessità c'è la piena disponibilità a fornire le immagini anche agli altri organi di Polizia. Un'altra forma di collaborazione importante riguarda il rilevamento degli incidenti stradali, che oggi vengono effettuati quasi esclusivamente dagli agenti dell'Unione per permettere a Carabinieri e Polizia di Stato di dedicarsi alla prevenzione dei crimini».

Bianchi conclude sottolineando con orgoglio come "Occhi vigili" sia, ad oggi, «il sistema di telecamere più sviluppato e all'avanguardia di tutto il parmense. Sistema che in futuro verrà messo in rete con le altre telecamere attive in tutta la provincia creando una rete alla quale potranno accedere tutte le forze dell'ordine».

Sul caso, risolto, dell'auto pirata di Stradella, sono intervenuti anche il sindaco di Felino nonché assessore unionale alla Sicurezza, Elisa Leoni, e il comandante della Polizia Locale Pedemontana Franco Drigani. «È l'ennesima conferma di come il sistema possa essere utile nella prevenzione e nella repressione dei reati – afferma Leoni –, così come per garantire una maggiore sicurezza stradale, attraverso il controllo delle auto non revisionate o senza assicurazione». Per il comandante Drigani, «la scelta dell'Unione id investire sulla videosorveglianza, si sta dimostrando giorno dopo giorno sempre più strategica ed efficace, così come la proficua collaborazione con le altre forze dell'ordine».

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Gli alunni della scuola elementare “Mario Lodi” portano la musica nel reparto pediatrico dell’Ospedale dei bambini di Parma.

Parma -

“Una canzone per te”: questo l’omaggio offerto dal coro della scuola primaria “Mario Lodi” di Parma ai pazienti ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica diretto dalla dottoressa Patrizia Bertolini. Vestiti di un rosso cappello natalizio gli alunni si sono esibiti in quello che è diventato il palcoscenico dell’Ospedale dei bambini, ovvero il cavedio del primo piano, portando la musica ai giovani pazienti ricoverati. E’ per loro, infatti, che si sono esibiti, sotto la direzione della Maestra Veronica Maltempo, in una selezione delle più belle canzoni del Natale in un crescendo di energia e entusiasmo.

La musica in ospedale è una tradizione che si rafforza durante il periodo natalizio grazie alla disponibilità dei tanti cori che scelgono di esibirsi all’Ospedale dei bambini e all’impegno profuso dalle insegnati della Scuola in Ospedale, e in particolare dall’insegnante di educazione musicale Marzia Fusi, che credono con convinzione nella forza della musica come momento di “complicità tra pazienti, insegnanti, personale sanitario e volontari perché tutti diventano spettatori allo stesso modo”.

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Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

 

Iniziata la staffetta di solidarietà di Parma Facciamo Squadra. Obiettivo: centomila anolini per sostenere quei bimbi di Parma che hanno bisogno di aiuto. Sabato 8 e domenica 9 dicembre saranno in vendita sotto i Portici del Grano e nei giorni successivi nelle Conad cittadine.

Parma -

UNA STAFFETTA DI SOLIDARIETA' DI PARMA FACCIAMO SQUADRA 

Tutto è iniziato alle 13 di oggi, presso la sede della Protezione Civile di Parma. Una staffetta lunga quarantott’ore, dove in tantissimi si alterneranno per produrre tutti insieme centomila anolini in 48 ore

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A mettere le mani in pasta, a sorpresa, anche tanti volti noti della nostra città. L’intera Giunta comunale si è subito alternata nella filiera della produzione e al sindaco, Federico Piazzarotti è spettato il compito di realizzare il primo anolino. 

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3 TIPI DI ANOLINI PER TUTTI I GUSTI

Si potrà scegliere fra anolini di carne, formaggio ma anche vegetariani (30 euro per i primi, 25 per gli altri due), venduti surgelati in sacchetti da un chilo, nelle borse termiche blu e gialle, belle e riutilizzabili. La bontà è assicurata dal sigillo di Antonio Battei e della Confraternita dell’anolino. 

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Gli anolini si potranno acquistare domani, sabato 8 e domenica 9 dicembre, dalle 10 alle 20, sotto i Portici del Grano, vicino all’albero di Natale. Chi non riuscirà a passare dalla piazza, li troverà nei giorni successivi nelle Conad cittadine.

 

I VOLONTARI

La lista dei volontari è già lunga: ci sono le associazioni, le squadre che hanno aderito alla campagna, il Consorzio di Solidarietà Sociale, la cooperativa il Giardino di Noceto che si occuperà della filiera degli anolini vegetariani, i volontari e le comunità della Festa Multiculturale e i ragazzi che hanno partecipato ai campi di volontariato nelle scorse estati. Da un grande lavoro corale, l’immagine di una comunità intera pronta a mobilitarsi. E tutto è possibile quando ognuno mette il suo pezzo.  

Nella squadra, imprescindibili gli aiuti di Conad Centro Nord che ha offerto tulle le materie prime, le attrezzature e ciò che servirà a rifocillare i volontari; le donne del MOICA, casalinghe doc che porteranno in cucina la loro esperienza; il Comitato provinciale di Parma degli organismi di volontariato per la Protezione civile che metterà a disposizione competenza gastronomica, i locali, l’entusiasmo e un’energia trascinante.  

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UN AIUTO CONCRETO AI BAMBINI DI PARMA

Ad anolini pronti, toccherà ai cittadini fare squadra scodellandoli nella propria cucina; chi acquisterà gli anolini solidai, infatti, aiuterà le associazioni di volontariato che a Parma si occupano dei diritti dei bambini a realizzare tre anni di progetti. Sono Auser, CAV, Emporio, Famiglia Più, Giocamico, Liberamente, Per ricominciare, Polisportiva Gioco, Portos. Associazioni che da tempo pensano ai piccoli in difficoltà, sostenendoli attraverso i beni di prima necessità, il materiale scolastico, l’aiuto nei compiti, lo sport e le opportunità culturali. Chi a cuore il benessere dei bambini sa che non basta il cibo per diventare grandi. 

Come sempre, ogni euro raccolto sarà moltiplicato per quattro grazie alla generosità di tre importantissimi compagni di strada, sono Barilla, Chiesi Farmaceutici e Fondazione Cariparma che a ogni donazione aggiungono lo stesso importo. Forum Solidarietà, Centro di Servizi per il volontariato, coordina l’intera campagna che si chiuderà il prossimo 13 gennaio. 

Per sapere tutto su Parma Facciamo Squadra c’è il sito www.parmafacciamosquadra.it dove è possibile donare on line in modo sicuro.  

 

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Gli agenti della Squadra Volante anche questa notte sono riusciti a sorprendere in flagranza di reato due uomini italiani, rispettivamente di anni 23 e 41, intenti a perpetrare un furto ai danni di un esercizio commerciale del centro storico di Modena.

Modena -

Intorno alle 2.00 di questa notte è giunta una chiamata alla linea di emergenza 112 NUE da parte di un residente che segnalava la presenza di due uomini nei pressi di una trattoria di via Donzi che stavano cercando di forzare la porta di ingresso del ristorante.

Sul posto sono immediatamente confluite tre Volanti sopraggiunte da direzioni opposte così da sbarrare le possibili vie di fuga. I due accortisi della presenza della Polizia hanno cercato invano di scappare: il 41enne è stato bloccato in via Modonella dopo un breve inseguimento, mentre il 23enne fermato in via Emilia ha iniziato a colpire con pugni e calci gli operatori.

Durante il tentativo di fuga, il più anziano ha cercato di disfarsi di un mazzo di chiavi, prontamente recuperato dagli agenti, e nel corso della perquisizione sulla sua persona è stato rinvenuto occultato nella manica sinistra del giubbotto un cacciavite. Entrambi sottoposti a sequestro erano stati utilizzati per cercare di forzare la porta del locale, così come riscontrato dai segni di effrazioni presenti sulla stessa e sulla serratura.

I due malfattori sono stati accompagnati in Questura per accertamenti più approfonditi, dai quali sono emersi numerosi precedenti penali e di Polizia a carico di entrambi, in particolare per reati contro il patrimonio.

I due sono stati arrestati con l’accusa di tentata rapina in concorso e tradotti in carcere a disposizione della Autorità Giudiziaria.

Stop ai diesel euro 4 e all´utilizzo di biomasse legnose per il riscaldamento domestico di classe inferiore a 4 stelle. Le misure in vigore fino al 10 dicembre compreso. Allerta smog nei comuni PAIR di tutta la regione.

6 dicembre 2018

A partire da venerdì 7 dicembre e fino lunedì 10 dicembre compreso, sono in vigore le misure emergenziali - già in atto in questi giorni - nei comuni aderenti al PAIR della regione Emilia-Romagna a causa del perdurare di condizioni meteorologiche che favoriscono la concentrazione di inquinanti. 

Si confermano le allerte per Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena. Dal 30 novembre nelle cinque province della regione si sono verificati superamenti del limite di legge per il PM10 (50 ug/m3) e già da lunedì 3 dicembre erano scattate le misure emergenziali, che sono confermate anche per i prossimi giorni fino a lunedì 10 dicembre compreso, visto il persistere degli sforamenti anche nei giorni scorsi. 

Bologna, Ferrara, Ravenna e Rimini: dal 7 dicembre scattano le misure emergenziali. In queste province il limite per il PM10 è stato superato dal 1 dicembre e quindi dal 7 dicembre scattano le misure emergenziali nei comuni di Bologna e nei comuni dell' agglomerato urbano bolognese, a Ferrara, Cento (Fe), Ravenna, Faenza (Ra), Rimini, Riccione. 

TENDENZE IN ATTO E PREVISIONI

La tendenza meteorologica prevede probabile ventilazione in regione a partire da sabato 8 dicembre, mentre i fenomeni per il 6 e 7 dicembre saranno limitati e di scarsa consistenza, non sufficienti a garantire un rientro delle concentrazioni di PM10 entro il limite dei 50 ug/m3. La provincia di Bologna ha registrato un calo delle concentrazioni nella giornata di mercoledì 5 dicembre, con valori tuttavia superiori al limite in una stazione e per il 6 dicembre si prevedono concentrazioni vicino al limite. Inoltre, nei giorni scorsi i valori di PM2.5 hanno rappresentato circa l´80% della concentrazione di PM10, suggerendo la presenza di processi chimici favorevoli alla formazione di particolato secondario.

Le misure emergenziali vengono quindi attivate da venerdì 7 dicembre a lunedì 10 dicembre compreso, nei comuni PAIR di tutte le province del territorio regionale. 

 

LE MISURE EMERGENZIALI

Le misure emergenziali previste a livello regionale prevedono lestensione dei limiti alla circolazione anche ai veicoli DIESEL EURO 4 (nelle aree delimitate dai Comuni - vedi le ordinanze dei Comuni di interesse). I limiti alla circolazione nei centri urbani per i veicoli più inquinanti restano validi, inoltre, tutti i giorni - compresi il sabato e la domenica - dalle 8,30 alle 18,30. 

Sono inoltre previste ulteriori misure:

- divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle

- abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C nelle abitaizioni e 17°C nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali

- divieto di combustione all´aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d´artificio ecc...)

- divieto di sosta con motore accso per tutti i veicoli

- potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani e sulle altre misure

- divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tenciche ecosostenibili

In questo videomessaggio, la bella langhiranese (di Mattaleto per la precisione) Martina Esposito, vincitrice della fascia "Miss Moda Glamour" per il concorso "Miss BluMare 2018″, dà appuntamento a tutti per domenica mattina 16 dicembre, alle ore 9.50, alla Sala Civica di Felino, per il tesseramento del Partito Socialista italiano.

All'evento parteciperanno gli amministratori locali, il consigliere provinciale Cantoni, il sindaco Antonioli, e i tanti vice-sindaci, assessori e consiglieri socialisti della provincia di Parma. Un evento importante che è anche un'occasione per conoscere più da vicino il mondo socialista.

...E come dice la bella modella "testimonial" Martina Esposito: "Non mancate!" Vi aspettiamo!

Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook del Partito Socialista italiano Federazione di Parma e provincia https://www.facebook.com/PSIPARMA/ 

Per saperne di più su Martina Esposito seguite questo link http://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/21661-martina-esposito-bella-romantica-di-sani-principi-e-con-un-sogno-nel-cassetto-anzi-due.html 

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VIDEO INVITO: https://youtu.be/c58wZJqZUd8 

Il giorno 5 dicembre 2018 ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione della caserma, intitolata al Finanziere Scelto Carlo Matteucci, nuova sede della Tenenza della Guardia di Finanza di Fornovo di Taro.

Nel corso della manifestazione, alla quale hanno preso parte il Comandante Interregionale dell'Italia Centro-Settentrionale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Sebastiano Galdino, il Comandante Regionale dell'Emilia Romagna, Gen. D. Giuseppe Gerli e le locali Autorità militari, civili e religiose, si è proceduto all'alzabandiera nonché alla benedizione, all'inaugurazione ed all'intitolazione della Caserma al Finanziere Scelto Carlo MATTEUCCI.

Il Finanziere Scelto Carlo MATTEUCCI, nato a Berceto il 18 ottobre 1912 ed in servizio presso il Comando della Guardia di Finanza di Trieste, nei giorni 29 e 30 aprile 1945, pur consapevole dei gravi rischi ai quali si esponeva, partecipò, ispirato da altissimo spirito di sacrificio e amor di Patria, al movimento insurrezionale contro l'invasore tedesco. All'indomani della liberazione di Trieste dall'occupazione nazifascista, le truppe dell'esercito jugoslavo di Tito arrestarono con l'inganno i Finanzieri presenti nelle caserme. Molti di essi furono barbaramente uccisi ed i loro corpi, mai più ritrovati, probabilmente gettati nelle tristemente note "foibe". Altri furono deportati verso i campi di concentramento dell'ex Jugoslavia. Tra questi, il MATTEUCCI, il quale, il 21 maggio 1945 trovò la morte a Prestrane, vilmente fucilato a seguito di un tentativo di fuga.


Nell'anno 2017 il Presidente della Repubblica Italiana - in occasione del giorno del ricordo delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale - ha concesso un'onorificenza alla memoria del Finanziere scelto Carlo MATTEUCCI.

Presenti alla cerimonia alcuni nipoti del militare.
Nella circostanza è stata inoltre scoperta una stele dedicata al Corpo della Guardia di Finanza ed al Comune di Fornovo di Taro, realizzata da un noto artista locale, il Maestro Paolo PELOSI.

Al termine ha avuto luogo un'esibizione di alcune unità cinofile antidroga della Guardia di Finanza.

L'immobile di via Nazionale, che in passato ha ospitato gli uffici della Pretura e successivamente quelli del Giudice di Pace, è stato ampiamente ristrutturato ad opera dell'Amministrazione comunale, che ne è proprietaria. L'attuale sede della Tenenza di Fornovo di Taro restituisce agli occhi della comunità parmense una Guardia di Finanza vicina ai cittadini ed alle imprese che operano e producono nella legalità, in quanto assicura una tangibile presenza del Corpo in un territorio vivo ed operoso, ricco di passione e di eccellenze, il cui tessuto produttivo esige di essere tutelato dalle minacce della criminalità economica.

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Nell’esercizio in via del Mercato erano già state rilevate irregolarità e sequestrate 37 confezioni di carne ovina scaduta in un precedente controllo. In quell’occasione la macelleria era risultata anche abusiva perché carente dei titoli abilitativi necessari all’esercizio di attività commerciale.

MODENA –

Carenze igieniche e gestionali hanno portato ieri alla chiusura di una macelleria in via del Mercato, nell’area Nord di Modena, in seguito a controlli effettuati dal Nucleo di Polizia commerciale della Municipale di Modena, in collaborazione con gli operatori Ausl di Svet, il Servizio Veterinario che  svolge funzioni di controllo e di vigilanza sullo stato sanitario degli animali e dei prodotti di origine animale e del Sian, il Servizio Igiene degli Alimenti e Nutrizione che si occupa anche della sicurezza degli alimenti di origine non animale.

L’esercizio, gestito da un imprenditore di origine marocchina, si occupa della vendita di prodotti ortofrutticoli e di carni con banco macelleria e già alcuni mesi fa era stato oggetto di controlli da parte della Polizia Municipale. In quell’occasione erano state riscontrare diverse carenze igienico-sanitarie ed erano state sequestrate 37 confezioni di carni ovine scadute. Inoltre la macelleria risultava addirittura abusiva perché carente dei titoli abilitativi necessari per l’esercizio dell’attività commerciale.

Nonostante ciò, il titolare non si è messo affatto in regola. Dai controlli effettuati nella mattinata odierna, sono state di nuovo rilevate delle irregolarità amministrative che sono valse al titolare una sanzione amministrativa di 5.132 euro. Per quanto riguarda, invece, le competenze dell’Ausl, sono state accertate gravi carenze strutturali, in particolare sullo stato della pavimentazione del locale, delle pareti e dei piani di lavoro del reparto macelleria e, infine, la mancata adozione del manuale di autocontrollo (HACCP) a garanzia delle corrette pratiche gestionali per l’igiene degli alimenti.

È stata quindi disposta la chiusura immediata dell’esercizio. I lucchetti rimarranno serrati finché non saranno soddisfatte le procedure per il ripristino delle conformità igieniche e gestionali. 

 

Mercoledì, 05 Dicembre 2018 13:39

Vasto e violento incendio a Casalgrande

Nella tarda serata di lunedì 3 dicembre, alle 22:30 circa, un vasto e violento incendio è divampato in un deposito di abbigliamento sportivo nel comune di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia. La disposizione del magazzino destinato ad uso commerciale e industriale, inserito in un lungo fabbricato a schiera, ha reso complesse e lunghe le operazioni di spegnimento del rogo.

Nonostante la forte azione di contrasto all'incendio operata nella fase iniziale dell'intervento, l'incendio si è comunque propagato a delle strutture vicine: un deposito di carta e un'acetaia destinata all'invecchiamento del pregiato aceto balsamico tradizionale. I danni alle strutture perimetrali dell'attività sono ingenti, anche per via della tipologia della copertura "a tiranti" che, sotto l'azione del fuoco, hanno ceduto nel giro di pochi minuti.

Quattro le squadre di Vigili del fuoco di Reggio Emilia intervenute, supportate nelle operazioni da altre tre del comando di Modena, per un totale di tre APS (Autopompa Serbatoio), due Autobotti e due Autoscala. Le operazioni di spegnimento si sono concluse solo ieri, a mezzogiorno.

Poco dopo le 9 di questa mattina due enormi boati hanno scosso una palazzina alle spalle della Sinagoga. Sul posto Vigili del Fuoco, 118 e Polizia Municipale. Probabile fuga di gas. Il ferito ha ustioni sul 90% del corpo.

MODENA –

Due forti boati hanno fatto tremare questa mattina, poco dopo le 9, una palazzina in via Blasia, in pieno centro storico di Modena. La via è quella adiacente la Sinagoga, una delle zone “calde” della città, per questo in molti hanno temuto che si potesse trattare di una bomba. 

Immediato l’intervento del personale sanitario del 118, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale, che sono giunti sul posto in appena 5 minuti.

L’esplosione, dovuta probabilmente a una fuga di gas metano, anche se si attendono ulteriori conferme, è avvenuta tra il secondo e il terzo piano. Dalle macerie dell’appartamento, completamente distrutto, è stato estratto un quarantenne di origine straniera, che è stato immediatamente soccorso con codice 3 e ustioni sul 90% del corpo. Le sue condizioni sarebbero gravi. 

Le altre famiglie residenti nella palazzina, a rischio crollo, sono state fatte evacuare e dovranno trovare una sistemazione alternativa finché lo stabile non tornerà agibile. 

Nel frattempo, la Polizia Municipale ha provveduto a chiudere al traffico la zona circostante l’edificio, dove i Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro. Oltre che in via Blasia, non si può transitare il via Coltellini, via dei Lovoleti e nel tratto di via Taglio compreso tra via Farini e via Coltellini. Piazza Mazzini era invece già chiusa al traffico per i lavori di riqualificazione. 

 

L’Ambasciata d’Italia ad Al Kuwait  - in stretto raccordo con la Farnesina  - si è attivata sin dai primi momenti con le Autorità locali per assistere il connazionale Andrea Urciuoli, a seguito di controversie legali insorte tra la ditta italiana di cui è dipendente e altre società operanti nel Kuwait. Il Ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi, segue con attenzione  l’evoluzione della situazione e ha dato istruzioni alla nostra Ambasciata in Kuwait e ai competenti Uffici della Farnesina affinché continuino a seguire il caso con la massima solerzia e diligenza, avendo cura di tenere ben informati i familiari.

Il Comunicato di CMC Ravenna. Due dipendenti bloccati in Kuwait. "Faremo tutto il necessario per farli tornare rapidamente, ringraziamo le istituzioni"
Ravenna, 2 dicembre 2018 - Lo scorso 28 novembre, in Kuwait, sono stati immotivatamente e pretestuosamente trattenuti in arresto due dipendenti della CMC Ravenna, Ricardo Pinela e Andrea Urciuoli. L'accusa per la quale sono stati fermati sarebbe quella di aver trafugato alcuni macchinari, immediatamente smentita vista la non sussistenza del fatto. Dopo una notte di reclusione, questi sono stati quindi scarcerati ma restano bloccati nel Paese.

CMC farà tutto il necessario perché i due dipendenti possano tornare in Italia nel più breve tempo possibile.
A questo riguardo, CMC esprime un profondo ringraziamento a tutte le autorità che si sono immediatamente rese disponibili nei confronti delle famiglie dei due dipendenti e della società, e che oggi sono costantemente e attivamente impegnate per la rapida risoluzione della vicenda. Si ringraziano in particolare la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero degli Esteri, il Ministero dello Sviluppo Economico e l'ambasciatore italiano in Kuwait, Giuseppe Scognamiglio.

In merito alla radiazione dell'Assessore Regionale alla Sanità, Sergio Venturi, il Presidente dell'Ordine di Bologna è stato convocato a Roma.

Il presidente dell'Ordine dei medici di Bologna, Giancarlo Pizza, è stato convocato a Roma dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo). Il prossimo 13 dicembre quindi, il Presidente dell'Ordine di Bologna dovrà presentarsi dinanzi FNOMCEO per rispondere in merito al procedimento che ha condotto alla pesante sanzione disposta a sfavore dell'Assessore Regionale alla Sanità Sergio Venturi.  

Mercoledì, 05 Dicembre 2018 06:21

Arrestati due "topi d'appartamento"

Sventato furto in una abitazione: la Polizia di Stato arresta due topi d'appartamento. Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto due cittadini stranieri, un rumeno ed un nigeriano, rispettivamente di anni 24 e 22, responsabili del reato di tentato furto in abitazione aggravato in concorso.

Modena 4 dicembre 2018 - Gli agenti sono intervenuti in stradello San Giuliano a seguito di chiamata al 112 NUE da parte del proprietario di un appartamento che segnalava la presenza di due soggetti sospetti, vestiti di scuro e con un cappello di lana sul capo.

Sul posto, provenendo da diverse direzione al fine di bloccare una eventuale fuga, sono arrivate due Volanti le quali hanno sorpreso e bloccato il nigeriano che fungeva chiaramente "da palo" e si trovava all'esterno dell'abitazione in contatto telefonico con il rumeno, e immediatamente dopo il complice che ancora all'interno del cortile, stava cercando di scappare.
Da un controllo dell'edificio gli operatori hanno riscontrato evidenti segni di effrazione sugli scuri di legno della finestra di un appartamento.

I due soggetti sono stati trovati in possesso di una bomboletta spray al peperoncino "urticante" e di una chiave di accensione di un motorino di dubbia provenienza.

Il tutto è stato sottoposto a sequestro, comprese due biciclette nella loro disponibilità, la cui provenienza non è stata adeguatamente giustificata dai due malfattori.
Il nigeriano, trovato in possesso di 0,5 grammi di marijuana, è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanza stupefacente.
Accompagnati in Questura, è emerso che il rumeno, con numerosi precedenti di Polizia e condanne, era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Al termine degli accertamenti di rito, i due stranieri sono stati trattenuti presso le celle di sicurezza della locale Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Mercoledì, 05 Dicembre 2018 06:02

Rapinano le ex fidanzate. Due arresti.

Rapinarono le ex fidanzate due persone arrestate dai carabinieri della stazione Bologna Bertalia.
I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 22enne bolognese e un 23enne algerino, indagati per rapina pluriaggravata e lesioni personali gravi.

Il provvedimento, firmato dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna, Dott. Gianluca Petragnani Gelosi, è originato da un'informativa dei Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia che avevano avviato le indagini per risalire agli autori di una rapina perpetrata la notte dell'11 novembre scorso. Alle ore 01:15, la Centrale Operativa del 112 riceveva la telefonata di un passante che, transitando in via Benazza, riferiva di avere udito le urla di una donna.

Due pattuglie dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si precipitavano velocemente sul posto e constatavano di due ragazze sotto shock, una 19enne e una 20enne. Tranquillizzate dai militari, le due giovani raccontavano di essere state aggredite e rapinate dagli ex fidanzati che con la scusa di accompagnarle in auto presso una discoteca di via Alfieri Maserati, per trascorrere una serata tra "amici", le avevano condotte in una zona appartata di via Benazza per rapinarle dei rispettivi smartphone e di una cinquantina di euro.

Le due vittime venivano trasportate al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore e dimesse con una prognosi di otto giorni. I Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia sono riusciti a risalire all'identità dei due soggetti indagati, noti alle Forze di polizia per la loro pericolosità sociale e un'attitudine a delinquere per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di sostanze stupefacenti, allo scopo di aumentare gli introiti e mantenere uno stile di vita al di sopra delle proprie possibilità economiche.

Il 22enne bolognese è stato arrestato ieri pomeriggio dai Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia durante l'esecuzione della citata misura cautelare e tradotto in carcere, mentre il 23enne algerino, clandestino sul territorio nazionale e foto segnalato sotto numerosissimi alias, è stato individuato questa notte, dopo un'estenuante ricerca, durante un'irruzione con una decina di militari, all'interno di una tenda di fortuna che il malvivente aveva allestito al primo piano di un casolare abbandonato situato in via Francesco Zambeccari. Alla vista dei Carabinieri che gli hanno aperto la tenda, il 23enne si è spaventato e ha consegnato tutto senza opporre resistenza: tre coltelli, 16 grammi di cocaina al 72% di principio attivo e delle mazzette di denaro per un importo complessivo di 6.175 euro.
A seguito di questo, l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere del 23enne algerino è stata posticipata per la celebrazione del Giudizio direttissimo, previsto per la mattinata odierna presso le aule giudiziarie del Tribunale di Bologna.

 

Mercoledì, 05 Dicembre 2018 05:35

Sposarsi fa bene alla salute?

Secondo i più recenti studi, i single godono di una migliore salute rispetto a chi è sposato: a metterlo in evidenza è speeddate.it, il portale che offre il modo più veloce e divertente per trovare nuovi potenziali partner.

Sposarsi fa bene alla salute? No o almeno non più. I più recenti studi, realizzati su campioni di oltre 79 mila persone, dimostrano il contrario. SpeedDate.it si fa portavoce di queste nuove scoperte che rivalutano la vitalità dei single e mettono in luce il loro migliore stato di salute rispetto a chi si è scambiato le fedi nuziali.

Il matrimonio non significa una salute migliore. SpeedDate.it , il portale che offre ai single il modo più veloce e divertente per incontrare gente nuova e molti nuovi potenziali partner, mette in discussione il meccanismo dei benefici matrimonialidi cui le «guru» Linda Waite e Maggie Gallagher si sono fatte portavoce nel loro best seller "The Case for Marriage: Why Married People are Happier, Healthier, and Better Off Financially".

«La teoria che le persone che si sposano diventino più sane di quando erano single e che il matrimonio sia un dispositivo di protezione che coinvolge sentimenti e finanze è un falso mito, smentito dai più recenti studi, realizzati su campioni di oltre 79 mila persone» spiega Giuseppe Gambardella, ideatore di SpeedDate.it e di SpeedVacanze.it, il tour operator che ha inventato l'esclusiva formula dei viaggi e delle crociere per single e di gruppo.

In questo studio al quale Gambardella fa riferimento ( https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28072926) , i ricercatori Randa Kutob, Nicole Yuan, Betsy Wertheim, David Sbarra, Eric Loucks, Rami Nassir, Gihan Bareh, Mimi Kim, Linda Snetselaar e Cynthia Thomson hanno seguito per un periodo di 3 anni ben 79.094 donne di età compresa tra 50 e 79 anni, verificando periodicamente se si fossero sposate o avessero iniziato una relazione seria, se fossero rimaste sposate, divorziate o separate, o se fossero rimaste single nel periodo di riferimento dello studio.

Randa Kutob e i suoi colleghi nel corso della ricerca hanno preso ripetute misurazioni fisiche delle dimensioni della vita delle donne, dell'indice della loro massa corporea e della pressione sanguigna, ed hanno chiesto ad ogni rilevazione informazioni in merito alla loro abitudini alimentari ed alla loro propensione al fumo, al bere ed al fare esercizio fisico.

Con una sola eccezione, è risultato che a godere di una migliore salute sono proprio le donne che sono rimaste single invece di sposarsi e le donne che hanno divorziato invece di restare sposate.

«Secondo lo studio, le donne sposate prendono peso e bevono di più di quelle che rimangono single, mentre le donne divorziate mangiano in maniera più sana e fanno più esercizio fisico rispetto alle donne che rimangono sposate» puntualizza l'ideatore di SpeedDate.it.

In un altro autorevole studio che SpeedDate.it ha preso in esame, condotto dal professore di sociologia Matthijs Kalmijn  ( https://academic.oup.com/sf/article-abstract/95/4/1607/3059580/The-Ambiguous-Link-between-Marriage-and-Health-A ) su un campione di 11.429 famiglie, esaminate in un lasso di tempo di 16 anni, risulta che le persone che si sono sposate riportano una salute generale peggiore di quella che avevano quando erano single, pur tenendo conto dei cambiamenti nella salute che si verificano con l'avanzare dell'età.

Tesi confermata anche da un ulteriore studio intitolato "Does Marriage Protect Health? A Birth Cohort Comparison", realizzato dal sociologo Dmitry Tumin che a tale scopo ha esaminato -in un lasso di tempo di 28 anni- 12.373 adulti di entrambi i sessi che si erano sposati per la prima volta per vedere se la loro salute generale fosse migliorata dopo il matrimonio oppure se ritenessero stare meglio quando erano single.

In questo ultimo studio ( https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/ssqu.12425 ) preso in esame da SpeedDate.it, il ricercatore ha scomposto i dati in diversi modi, esaminando i dati degli uomini separatamente da quelli delle donne, separando l'analisi dei matrimoni di persone nate in decenni diversi e valutando per separato i matrimoni durati tempi diversi.

«Ebbene in tutti gli scenari possibili, con una sola eccezione, le persone che si sono sposate non hanno mai riferito di essere più sane» commenta Roberto Sberna, direttore generale di SpeedDate.it.

Insomma questi 3 grandi studi, metodologicamente accurati, dimostrano chiaramente che i single sono più sani e più appagati delle loro controparti in coppia.

Come si spiega allora il successo ancora oggi inarrestabile di SpeedDate.it? «Soprattutto perché lo SpeedDate serve per socializzare e divertirsi. Lo spirito di queste serate è quello dell'aggregazione, del gioco e del divertimento. Passata la moda delle chat e degli incontri sul web, oggi lo SpeedDate è diventato un vero e proprio "social game" e se scoppia la scintilla -come spesso accade- mica è detto che poi uno debba per forza sposarsi» risponde scherzosamente Roberto Sberna.

Oggi, 4 dicembre 2018, si celebra Santa Barbara, Patrona del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. La cerimonia, Presso la sede Centrale del Comando di Parma, si è aperta con "Pompieropoli", l'appuntamento dedicato ai bambini con simulazioni di intervento svolto dal personale operativo.

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                                                                 Fotografie a cura di Francesca Bocchia

 

E' stata poi illustrata l'attività svolta nell'ultimo anno dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dal Comando di Parma in particolare. Nel piazzale della caserma sono stati esposti alla cittadinanza gli automezzi e le attrezzature, i dispositivi utilizzati durante gli interventi.

I DATI SULL'ATTIVITÀ SVOLTA DAL COMANDO DEI VIGILI DEL FUOCO NEL 2018

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“Premio Anmic Parma 2018”: cerimonia di consegna in un gremito auditorium dell’Assistenza Pubblica di Parma, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità. Premio all’imprenditore Gerardo Malangone, menzione per il progetto “Montagnaterapia” del Club Alpino Italiano.

 

Parma, 4 dicembre 2018 –

Un riconoscimento che va a persone con disabilità che abbiano contribuito, nel loro settore di riferimento, alla crescita della comunità. È questo il “Premio Anmic Parma” che viene ogni anno consegnato il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, dalla sezione provinciale di Anmic, la più grande associazione di rappresentanza e tutela delle persone disabili.

Durante la cerimonia di ieri, condotta dal giornalista Giuseppe Milano in un gremito auditorium dell’Assistenza Pubblica, è stato consegnato il “Premio Anmic Parma 2018” a Gerardo Malangone, imprenditore nel settore degli ausili per disabili che si è distinto anche nel volontariato e nel sociale con alcune donazioni di strumenti o di esperienze in favore di strutture o persone con disabilità del territorio. “Ho cercato di trasformare la mia disabilità in un’opportunità, sia per me sia per gli altri – è il commento di Malangone -. Da parte mia ogni giorno cerco di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, cercando di trovare per loro la soluzione più adeguata”. Per lui premio e questa motivazione: “Per l’imprenditoria seria, capace e di responsabilità sociale”.

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Anche quest'anno il premio Anmic ha previsto una menzione speciale: è andata al Cai Parma, per il progetto “Montagnaterapia” che, dal 2010, porta persone con disabilità all'aria aperta soprattutto attraverso escursionismo, ma anche arrampicata, bici e rafting, rendendo possibile, attraverso l'utilizzo di mezzi adeguati e volontari preparati, quanto sembra impossibile. A ritirare il premio è stato il presidente del Cai, Gian Luca Giovanardi: “La Montagnaterapia è una cosa seria e ci tengo a dirlo perché esiste anche una vulgata per cui sembra una passeggiata in montagna. No, la montagnaterapia ha un importante valore riabilitativo, senza dimenticare che permette svago, divertimento e relazione, aspetti altrettanto importanti. Noi facciamo il possibile, insieme ad Ausl, Centro Cardinal Ferrari, Consorzio Solidarietà Sociale e Face, ma sappiamo che bisogno e richieste sono superiori”. Sulla targa consegnata si legge: “Per il progetto “Montagnaterapia” con il quale restituisce felicità alle persone disabili”.

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Alla cerimonia hanno portato i loro saluti Luca Bellingeri, presidente dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus, il prefetto Giuseppe Forlani; il sindaco Federico Pizzarotti; la consigliera regionale Barbara Lori; il direttore generale dell’azienda ospedaliero-universitaria, Massimo FabiEmilia Caronna, delegata del Rettore per le fasce deboli, studenti con disabilità e con disturbi specifici di apprendimento.

Walter Antonini, presidente di Anmic Parma, ha spiegato così il senso del premio Anmic: “Diamo un riconoscimento a quelle persone o realtà – sottolinea  - che attraverso la loro testimonianza o la loro attività dimostrano che la disabilità può essere considerata anche una risorsa. In particolare, con il premio, valorizziamo le potenzialità che una persona disabile può mettere a disposizione della comunità. Malangone è un imprenditore con un grande senso di responsabilità sociale, mentre il Cai fa un’attività che migliora la qualità della vita delle persone con disabilità”.

Alberto Mutti, vicepresidente nazionale Anmic, ha portato l’attenzione sulla responsabilità delle Istituzioni: “Siamo riusciti a portare l’uomo a camminare sulla Luna, ma non siamo in grado di farlo camminare nelle nostre città – osserva -. Non lo dicevo io, ma il segretario generale dell’Onu, nel 1981. Da allora, non è stato risolto il problema delle barriere architettoniche”.

Nel 2016 il Premio Anmic Parma era andato alla nuotatrice paralimpica Giulia Ghiretti, nel 2017 al medico Giancarlo Izzi (menzione alla scrittrice Maria Teresa Rinaldi). 

Foto di Francesca Bocchia

I dati presentati da Forza Italia hanno evidenziato come, negli ospedali di tutta la provincia, i pazienti che aspettano di essere contattati per un intervento siano 23 mila. La metà è stata inserita nelle liste nel 2018. Otorino, chirurgia pediatrica, chirurgia generale e della mano i settori dove le liste sono più lunghe.

MODENA - 

Si torna a parlare dei tempi (biblici) della sanità. Secondo i dati diffusi da Forza Italia sulle ormai famigerate “liste d’attesa” sarebbero 10 mila i modenesi che stanno aspettando di essere operati al Policlinico, mentre altri 3600 attendo la chiamata dall’ospedale di Baggiovara. Se a questi si aggiungono i pazienti (è proprio il caso di dirlo) degli altri nosocomi della provincia, il numero di chi aspetta un intervento chirurgico sale a 23 mila.

Evidentemente, si tratta di operazioni programmate e non urgenti, ma i dati fanno comunque riflettere. La lista più lunga e datata riguarda l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico, dove appena metà dei pazienti che attende un intervento, 5586 persone su 10794, è stata messa in lista d’attesa nel 2018.

Ci sono, però, 200 persone che aspettano di essere convocate per un intervento chirurgico dal 2010. Di queste, 145 sono in lista d’attesa per “Otorino” e 55 per Chirurgia Pediatrica. 12 persone attendono invece un intervento ortopedico dal 2011, mentre il 2012 risulta particolarmente “intasato” da chi attende la mano del chirurgo in Otorino, Chirurgia pediatrica e Ortopedia. 

Il 2014 “porta in dote” una lista d’attesa di 458 persone, di cui 114 per Chirurgia della mano, seguiti per numero (125) dai pazienti di Otorino. Il 2015 spicca per le liste di attesa in Odontoiatria e Chirurgia plastica ricostruttiva. Negli ultimi tre anni, tuttavia, ha recuperato Chirurgia Pediatrica, che ha ridotto i pazienti il lista a solo 7 persone, mentre si allunga sempre di più la lista di attesa per Chirurgia della mano. 

Infine, il 2018 vede al primo posto Ortopedia, con più di mille pazienti in attesa, seguita da Chirurgia della mano (1590), Ginecologia, Dermatologia e Otorino.

Le liste di attesa dell’Ospedale di Baggiovara, invece, fanno registrare 3626 persone, con al primo posto Chirurgia Generale (1445), seguita da Urologia, con 928.

Le cose non sembrano andare meglio nei principali nosocomi della provincia. A Sassuolo, per esempio, attendono il chirurgo 7000 pazienti. Di questi la maggior parte (2144) per un intervento di Oculistica, seguita da Otorino, terzo posto per la Chirurgia Generale (722). 

Spostandosi a Carpi, sono in lista d’attesa 1166 persone. Persiste il primato di Otorino, con 339 interventi “in sospeso”, seguito da Urologia con 300. Mirandola ha una “lista” di 400 persone, mentre 534 e 235 pazienti attendono una chiamata per essere operati, rispettivamente, a Vignola e a Pavullo. 

 

Un 59 titolare di una ditta di trasporto di calcestruzzo avrebbe “commissionato” il rogo di due betoniere di due aziende di San Cesario e Anzola. Gli esecutori materiali sono tre giovani stranieri, anch’essi finiti nei guai. 

MODENA –

Una concorrenza davvero sleale quella messa in atto da un imprenditore 59 enne sassolese, titolare di una ditta individuale adibita al trasporto di calcestruzzo.

Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Dottor Amara ed eseguite dal NucleoInvestigativo dei Carabinieri di Modena, ci sarebbe proprio lui dietro a due roghi dolosi, ai danni di una ditta di San Cesario sul Panaro, nella notte tra il 14 e il 15 aprile scorsi, e di un’altra azienda di Anzola Emilia, nel bolognese, nella notte tra il 20 e il 21 maggio. 

Ad andare a fuoco tre betoniere della prima ditta e una betonpompa della seconda, con il fine di trarre vantaggio nell’affidamento degli appalti, ma anche come vendetta per alcune vicende, ancora poco chiare, legate al “mercato” delle commesse. 

Le indagini hanno consentito sia di risalire al materiale incendiario, sia al mandante, il 59 enne sassolese, ma anche agli esecutori materiali dei roghi dolosi: un 22 enne albanese, ex dipendente dell’imprenditore, un 21 enne tunisino e un 19 enne marocchino.

L’inchiesta ha anche consentito di fare luce su un ambiente lavorativo “difficile”, caratterizzato da una forte concorrenza tra “padroncini”. È emerso infatti anche un caso di corruzione interno alla ditta appaltante delle commesse, andato a vantaggio sempre del 59 enne. Ancora lui sarebbe stato oggetto di denuncia per condotte illecite da parte del titolare della ditta di San Cesario vittima del rogo.

Per il sassolese è quindi scattato l’arresto per incendio doloso in concorso e illecita concorrenza con violenza e minacce. L’uomo si trova ora ai domiciliari. Stessa misura cautelare anche per il 22 enne albanese, mentre per gli altri due giovani, identificati come esecutori materiali, è scattato l’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

L'incidente è accaduto sulla strada Nazionale per Carpi; le cause al vaglio della Municipale. Sabato notte altra vettura fuori strada in tangenziale Carducci.


Modena -

Fortunatamente non sono in pericolo di vita i quattro giovani che, nella serata di domenica 2 dicembre, a bordo della loro auto, percorrendo la Nazionale per Carpi Sud, sono finiti contro un platano.  Alla guida della Fiat 500X su cui viaggiavano c'era un ragazzo della provincia di Napoli e tra i passeggeri, tutti tra i 24 e i 25 anni, anche un ragazzo carpigiano.

I quatto amici procedevano in direzione di Carpi quando, verso le 20.30, all'altezza del civico 171, il conducente ha perso il controllo della vettura che è uscita di strada andando a sbattere contro una delle grosse alberature a bordo della carreggiata. Sul posto per i rilievi di legge è andata la Polizia municipale di Modena. I giovani sono stati tutti trasportati all'Ospedale Civile di Baggiovara con ferite di media gravità. Le cause del sinistro sono al vaglio della squadra dell'Ufficio Infortunistica della Municipale, che ha anche chiesto gli accertamenti per verificare se il conducente guidasse in stato di ebbrezza.

 

ALTRA VETTURA FUORI STRADA

Ed era sicuramente sotto l'effetto dell'alcol, l'uomo che sabato notte alla guida della sua auto è uscito di strada provocando un sinistro che non ha coinvolto altri veicoli. Il conducente, un 38enne di nazionalità marocchina e residente a Modena, era solo a bordo della vettura Punto e stava percorrendo la tangenziale Carducci di Modena. Verso l'una di notte, all'altezza dell'uscita 10, l'auto è uscita dalla sede stradale ed è finita nel fossato. Sul posto per i rilievi e i soccorsi è arrivata la Polizia municipale di Modena. Il conducente è risultato positivo al pretest alcolemico a cui ha accettato di sottoporsi, ma saranno gli accertamenti condotti dal personale sanitario dell'ospedale Civile di Baggiovara, dove è stato accompagnato per le lievi lesioni riportate, a stabilire in quale misura guidasse in stato di ebbrezza.

In questi casi l'iter prevede il ritiro cautelare della patente di guida per dieci giorni; quando arriveranno gli esiti degli esami, se il tasso alcolico nel sangue risulterà superiore a 0.8, l'uomo sarà denunciato alla Procura che deciderà in quale misura applicare la sanzione penale e la sospensione della patente. Solo nel caso il tasso alcolemico fosse tra 0.5 e 0.8 (prima fascia) scatterebbe esclusivamente una sanzione amministrativa.

L'uomo è già in carcere, visto l'aggravante del luogo e della giovane età dei clienti. L'operazione del Nucleo problematiche territorio scattata in seguito a segnalazione.

Modena -

Grazie alle segnalazioni dei residenti della zona e all'intervento della Polizia municipale di Modena, è in carcere l'uomo che spacciava droga nei pressi di un istituto superiore della città.

L'uomo, un tunisino di 55 anni irregolare sul territorio nazionale e già colpito da un provvedimento di espulsione, è stato arrestato dal Nucleo problematiche del territorio della Municipale nell'ambito di un'attività disposta appunto in seguito alla segnalazione della presenza di uno spacciatore che riforniva gli studenti all'uscita della scuola.

Venerdì 30 novembre ad attenderlo nei pressi dell'istituto superiore tra via Pascal e via Luosi, al termine delle lezioni, c'erano però anche gli agenti della Municipale in abiti civili che lo hanno visto arrivare in bicicletta ed effettuare un rapido scambio con un ragazzo che ha poi ammesso di averlo chiamato poco prima al cellulare. Gli operatori del Npt hanno arrestato lo spacciatore in flagranza di reato mentre cedeva al ragazzo, un minorenne, alcuni grammi di hascisc e in tasca aveva altri 50 grammi della stessa sostanza stupefacente. La droga è stata sequestrata insieme a 50 euro in contanti.

Inoltre, l'uomo ha tentato di scappare e di divincolarsi; è stato pertanto anche denunciato per resistenza, oltre che per spaccio di stupefacenti e dal Comando di via Galilei (dove la sua posizione si è aggravata anche in considerazione delle chiamate che gli sono giunte sul telefono cellulare da parte di altri studenti) è stato portato direttamente al carcere di Sant'Anna in attesa della convalida dell'arresto, come disposto dal magistrato visto l'aggravante dello spaccio a minorenni davanti a una scuola.

Sabato, 01 Dicembre 2018 08:06

Lega: Ma cosa succede a Castelfranco Emilia?

Furti a raffica, auto a fuoco e c'è chi non vede nulla: ma cosa succede a Castelfranco Emilia?

I furti negli appartamenti, a qualsiasi ora del giorno, nel Capoluogo e nelle Frazioni, purtroppo sono divenuti una "normalità".

Anche gli episodi di auto incendiate ormai si verificano con una certa frequenza, come accaduto ieri sera di fronte ai giardini pubblici che da tempo sono segnalati dai Cittadini anche sui social network, soprattutto da coloro che in quella zona risiedono, come luogo di aggregazione di soggetti per lo più stranieri e zona di degrado e pericolosa.

Sempre più spesso viene segnalata la paura a passare in quel giardino "pubblico" soprattutto nelle ore serali e soprattutto per le donne. Non ci stiamo a far finta di nulla, a girarci dall'altra parte. Basta! Servono più controlli e presidio del territorio e questo prima che la situazione precipiti.

Che l'Amministrazione "batta un colpo" anziché tacere e far finta di nulla, che si usino i poteri conferiti ai Sindaci dalla "Legge Salvini" anziché protestare e indossare maschere da buonisti.

Una Città sicura garantisce una vita migliore, per tutti.

Castél - Castelfranco Emilia (Mòdna-Modena), 30/11/2018
Cristina Girotti Zirotti
Capogruppo Lega

Nella finalità di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica in ambito cittadino, il Questore di Parma, nella mattinata odierna ha disposto la sospensione della licenza della discoteca “DADAUMPA”, ubicata a Parma in via Emilio Lepido nr. 48/A, per un periodo di 7 giorni.

 

IL MOTIVO DEL PROVVEDIMENTO

Il provvedimento, eseguito da personale della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, è stato adottato a seguito del verificarsi di vari episodi di violenza avvenuti all’interno del locale e nelle sue pertinenze, l’ultimo dei quali ha visto un frequentatore dello stesso aggredito e picchiato con lesioni guaribili in 30 giorni, oltre alla presenza di soggetti gravati da pregiudizi di polizia e/o penali.

 

CONTROLLI A PUBBLICI ESERCIZI

Il provvedimento è scaturito dopo i controlli svolti dalle forze di Polizia, in collaborazione con altri Enti, finalizzata a verificare la correttezza nella conduzione di attività economiche ed altro. Tra venerdì e sabato scorso sono stati infatti effettuati controlli ai quali hanno partecipato, oltre al personale della Questura, anche personale della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, del S.I.A.N. dell’AUSL, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro in diversi pubblici esercizi cittadini.

L’attività ha portato all’accertamento ed alla contestazione di violazioni amministrative da parte della P.M. (pubblicità dei prezzi, cartellonistica per il divieto di fumo, strumentazione per la misurazione del tasso alcolemico, diffusione di musica senza autorizzazione o non in conformità alle prescrizioni, ecc); da parte dell’AUSL, con prescrizioni per l’osservanza di norme igieniche; da parte dell’Ispettorato del Lavoro con riscontro di lavoratori non regolari e conseguente sospensione differita dell’attività e sanzione amministrativa; da parte della Guardia di Finanza con sanzioni in materia di registratori di cassa e mancata emissione di scontrini. 

La Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha anche accompagnato in ufficio due cittadini stranieri per notifiche e verifica della loro posizione sul T.N..

 Nel corso di detto servizio sono state identificate e controllate 12 persone, controllati 4 pubblici esercizi, accertate 12 violazioni con sanzioni per complessivi € 4.700 circa. 

L’ex capitano crociato si racconta in “Alessandro Lucarelli, l’ultima bandiera” e ieri non sono mancate le persone in fila presso lo stadio Tardini di Parma per l'ambito autografo.

La presentazione del libro si terrà questa sera, venerdì 30 Novembre 2018, presso l’Auditorium Paganini (Sala Ipogea) alle ore 21. Presenta la serata Alessandro Bonan. INGRESSO LIBERO.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia 

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Bellissima, dolcissima, simpatica e sportiva. La lista di complimenti per descrivere Martina potrebbe essere infinita. Impossibile non notarla senza restare incantati dalla sua bellezza.

Di Nicola Comparato Langhirano 30 novembre 2018 - Qualunque cosa lei faccia non si può fare a meno di guardarla.
La ragazza dei nostri sogni esiste! Stiamo parlando di Martina Esposito, nata a Parma il 27 febbraio 1993, residente a Mattaleto, nel comune di Langhirano in provincia di Parma e diplomata all'istituto Tecnico Macedonio Melloni di Parma in perito tecnico aziendale con corrispondenza in lingue estere.

Cerchiamo di conoscere meglio Martina che, nonostante il suo aspetto divino, è una persona molto umile e altruista, sempre pronta ad ascoltare e ad aiutare le persone in difficoltà e, come la maggior parte delle ragazze della sua età, adora ballare. Tra i suoi generi musicali preferiti ovviamente c'è la musica latina ma anche le grandi hit italiane e straniere, la musica romantica e la musica pop.

E' una ragazza appassionata di film e divoratrice di tutti i generi, dal comico, all'avventura, dai thriller ai film d'amore. Lo spinto romanticismo che avvolge Martina la spinge a credere fermamente nell'amicizia e nell'amore, che considera i sentimenti più belli che la vita possa offrire, e assegna la sua felicità proprio a questi due sentimenti.

Giovane, bella, romantica e di sani principi, Martina ha però un sogno nel cassetto. Viaggiare e fare la fotomodella. Un obiettivo che ha iniziato a coltivare partecipando all'ultima edizione del concorso Miss BluMare 2018. "Per quanto riguarda la mia esperienza a Miss Blumare 2018 - racconta Martina Esposito - posso dire che è stata una bellissima esperienza, che mi ha regalato grandissime soddisfazioni ed emozioni e che porterò sempre nel cuore. È stato il mio primo concorso ufficiale. Un cammino intrapreso quest'anno senza pensare di poter arrivare alle finali regionali per essere poi in nazionale sulla MSC Crociera Meraviglia...e vincere la fascia di Miss Moda Glamour che mi è stata consegnata da un importante personaggio, fotografo e responsabile di una redazione di Milano di alta moda, Darion Raimondi', Moda Glamour Italia. Esperienza che rifarei subito, e che mi ha dato tanto! La possibilità di farmi conoscere in un mondo, come quello della bellezza e dell'eleganza, porta d'ingresso alle passerelle di alta moda!"

Salutiamo e ringraziamo Martina. La principessa l'abbiamo trovata. Quanti principi saranno alla sua altezza?

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Blitz della Polizia in una palazzina di Modena: arrestato un giovane italiano incensurato. Nell'appartamento rinvenuta droga e armi. 

Modena -

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante, durante un servizio straordinario di controllo del territorio, ha fermato per accertamenti, in via Nonantolana a Modena, un'auto guidata da un giovane italiano di 23 anni incensurato, che ha mostrato subito evidenti segni di agitazione fornendo spiegazioni evasive circa la provenienza del mezzo in suo possesso.

Da una immediata verifica in banca dati il veicolo è risultato di proprietà di un sassolese, gravato da numerosi precedenti di Polizia. Per questo, il giovane è stato accompagnato in Questura per verifiche più approfondite. Qui gli agenti della Squadra Mobile lo hanno riconosciuto come assiduo frequentatore di uno stabile di via Attiraglio, abituale ritrovo di individui pregiudicati per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti.

Nel corso del controllo sono stati recuperati due mazzi di chiavi, di cui uno appartenente all'abitazione del giovane; circa l'altro mazzo di chiavi il 23enne non ha voluto fornire spiegazioni. Vista la mancata collaborazione, gli agenti hanno deciso di recarsi presso lo stabile di via Attiraglio per verificare se tali chiavi permettessero l'accesso ad uno degli appartamenti. Dopo aver provato ad aprire la porta di diversi alloggi sono riusciti a trovare la serratura compatibile.

All'interno dell'appartamento, distribuiti nelle tre stanze di cui era composto, sono stati rinvenuti 30kg di hashish, di cui 100 ovuli del tipo "Amnisia", 22 kg di marijuana, 5,5kg di cocaina e 5 kg di eroina, oltre a materiale atto al confezionamento comprese due presse per la formazione dei "panetti".

Sono state recuperate e sottoposte a sequestro anche due pistole, una semiautomatica marca Franchi, calibro 7,65, completa di caricatore con inseriti 9 proiettili, una revolver marca Giver Johnson, priva di matricola, 18 proiettili calibro 3,65 compatibili con quest'ultima arma e contenuti in due confezioni sottovuoto a parte, nonché la somma di denaro in contanti pari a 2590,00 euro e tre telefoni cellulari.

Il 23enne, terminati gli adempimenti di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno.

Cerimonia di posa della prima pietra, per la realizzazione della nuova Casa della Salute Lubiana-San Lazzaro. L’intero progetto prevede anche un edificio che ospiterà il Polo Sociale Territoriale del Comune di Parma - che fa riferimento all’utenza della zona Lubiana-San Lazzaro-Cittadella - luogo di gestione dell’insieme degli interventi sociali, e un’altra struttura, destinata ad ospitare il Centro Dialisi territoriale dell’AUSL. 

Parma -

Si è svolta, questa mattina, la cerimonia di posa della prima pietra, per la realizzazione della nuova Casa della Salute Lubiana-San Lazzaro, in via XXIV Maggio: è la quarta Casa della Salute delle sei previste in città, di cui tre già attive - le Case della Salute Pintor-Molinetto, Parma Centro e Montanara – oltre alla Casa della Salute per il Bambino e l’Adolescente.

"Una risposta condivisa e concreta alle necessità del quartiere" - ha affermato il sindaco Pizzarotti. L'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma, Michele Alinovi ha dichiarato: “La nuova Casa della Salute Lubiana – San Lazzaro costituisce una struttura in funzione del quartiere che è nata grazie alla collaborazione tra i vari Enti coinvolti e che ha tenuto conto dei suggerimenti dei Consigli dei Cittadini Volontari e dei circoli presenti nel quartiere stesso. Una volta conclusa, permetterà il rientro nel quartiere del Polo Socio Sanitario, oggi ubicato negli ex uffici della Provincia in piazzale della Pace. La struttura è stata pensata come un vero e proprio Punto di Comunità e avrà una forma a “C”. Sarà dotata di una corte centrale verde, rivolta verso via XXIV Maggio, dove saranno collocati dei giochi bimbi. Possiamo parlare di una sorta di Centro Civico atipico la cui realizzazione avrà ricadute positive su l'intero quartiere dal momento che il Comune ha previsto anche la riqualificazione di via XXIV Maggio con nuovi parcheggi ed una pista ciclopedonale di collegamento con la zona dell'ex Althea. Un grazie alle Sorelle Missionarie di Maria, proprietarie del terreno, con cui è stato messo in atto “un percorso di condivisione”. Grazie anche a tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno concorso alla realizzazione del progetto, con particolare riferimento a Massimo Fabi, ex Direttore Generale di Ausl Parma, oggi Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma. Il Comune ha contribuito a questa opera con risorse pari a circa 1 milione e 400 mila euro”.

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Nell’edificio troveranno spazio le attività dell’Azienda USL oggi assicurate in via Leonardo da Vinci, quindi, lo sportello unico-CUP, il servizio infermieristico domiciliare, l’ambulatorio infermieristico di quartiere per la gestione della cronicità, il punto prelievi, l’ambulatorio di ostetricia, l’ambulatorio di ginecologia a cui si aggiungono i medici di medicina generale associati in medicina di gruppo, con l’ambulatorio infermieristico e la segreteria.

Ma l’intero progetto non prevede solo la realizzazione della Casa della Salute, infatti, l’opera comprende anche un edificio collegato alla Casa della Salute che ospiterà il Polo Sociale Territoriale del Comune di Parma - che fa riferimento all’utenza della zona Lubiana-San Lazzaro-Cittadella - luogo di gestione dell’insieme degli interventi sociali, e un’altra struttura, destinata ad ospitare il Centro Dialisi territoriale dell’AUSL. L’adiacenza della Casa della Salute e del Polo Territoriale garantirà una migliore integrazione tra i servizi sanitari e i servizi sociali.

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Nel dettaglio, il Polo Sociale Territoriale comunale (Polo Sociale Lubiana) ospiterà il segretariato sociale e un’equipe multi professionale - composta da assistente sociale, psicologo, educatore, ed altri operatori, man mano individuati a secondo delle necessità – per progetti ed interventi individualizzati e di sviluppo di comunità, attraverso l’integrazione con le diverse realtà e risorse territoriali. A cui si affiancano una sala riunioni e le sale d’attesa.

Il Centro dialisi sarà costituito da 3 sale con 6 posti letto ciascuna, più una sala astanteria e un’ulteriore sala da 2 posti ciascuna, oltre all’ambulatorio medico, l’ambulatorio medicazioni, l’accettazione con ufficio amministrativo, il locale della guardiola, gli spogliatoi, la sala d’attesa e i locali accessori e di servizio. Migliora quindi notevolmente l’accessibilità al servizio dialisi, oggi attivo alla Casa della Salute Pintor-Molinetto.

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Hanno preso parte al mometo di posa della prima pietra i Rappresentanti delle Amministrazioni Comunali del Distretto di Parma; Professionisti delle due Aziende Sanitarie di Parma; Medici di Medicina Generale; Rappresentanti delle Associazioni del Volontariato locale e dei cittadini. Fra questi alcuni consiglieri comunali. Sono intervenuti: il sindaco, Federico Pizzarotti; Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna; Elena Saccenti, Direttore Generale AUSL di Parma; Massimo Fabi, Direttore Generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma; Michele Alinovi, Assessore Politiche di Pianificazione, Sviluppo del territorio e Opere pubbliche Comune di Parma; Laura Rossi, Assessora al Welfare Comune di Parma; Nicoletta Paci, Assessora alle Politiche della Sanità Comune di Parma; Barbara Lori, Consigliere regionale delegata della Presidenza dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna; Pierantonio Muzzetto, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Parma e Suor Rosalina Offredi, in rappresentanza della società Missionaria di Maria – Saveriane.

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Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

 

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