Buongiorno con la neve. Mandate il vostro bianco risveglio alla nostra redazione e pubblicheremo le Vostre cartoline della prima leggera nevicata.

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Grazie e BUON DIVERTIMENTO!

 

 

 

Durante l'arco della settimana, personale della Polizia di Stato è stato impiegato in servizi di prevenzione e controllo del territorio, predisposti per intensificare la vigilanza in occasione dell'approssimarsi delle festività natalizie.

L'ingente attività ha consentito di identificare 901 persone, tra cui 4 tratte in arresto e 13 denunciate, di accompagnare negli Uffici della Questura 10 soggetti e di controllare 246 veicoli.
Le pattuglie sono state dispiegate in tutta la città, dove hanno effettuato 40 posti di controllo.

La Divisione di Polizia Amministrativa ha svolto verifiche all'interno di 3 locali, una discoteca e due bar che organizzano serate di intrattenimento, riscontrando delle irregolarità nelle uscite di emergenza e nei certificati di prevenzione incendi.

Inoltre questa notte, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 30 anni, resosi responsabile del reato di lesioni aggravate dall'utilizzo di un coltello. Il giovane è altresì indagato per resistenza a Pubblico Ufficiale e minacce aggravate.

Intorno all'1:30, a seguito di segnalazione pervenuta al numero di emergenza 112NUE, gli agenti sono intervenuti all'interno di un'abitazione sita in via Crespellani per una lite fra coinquilini. Il 30enne è andato in escandescenza, danneggiando le porte ed infrangendo le vetrate degli infissi dell'appartamento, per poi scagliarsi impugnando un coltello da cucina verso un suo convivente. All'arrivo degli operatori, l'uomo ha rivolto la sua ira nei loro confronti tentando di colpirli con calci e pugni.

A seguito dell'aggressione, il malcapitato è stato ferito alla mano destra riportando lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Il coltello in questione, del tipo da cucina con un manico in plastica verde ed una lama di 12 cm, è stato posto sotto sequestro.

Il nigeriano, con precedenti per reati contro la persona, la Pubblica Amministrazione ed il possesso ingiustificato di armi, è stato trattenuto all'interno delle camere di sicurezza della Questura in attesa di processo con rito direttissimo fissato in data odierna.

Nella mattinata di ieri, la Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 26 anni, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Modena. Il giovane aveva perpetrato una rapina aggravata ai danni di una anziana a Carpi, nel giugno del 2013. Il 26enne è stato associato alla locale Casa Circondariale dove dovrà scontare la pena detentiva di 2 anni e 4 mesi.

Sono stati intensificati, per il periodo natalizio, i controlli condotti dalla Polizia Locale in centro storico, con particolare attenzione al fenomeno dell'abusivismo commerciale.

Nell'ambito di questa attività, venerdì 14 dicembre gli agenti hanno effettuato un sequestro di merce contraffatta – nove borse e tre portafogli di buona fattura, riportanti marchi falsificati – a carico di un cittadino di nazionalità senegalese residente a Piacenza, in regola con le norme di soggiorno in Italia. L'uomo è stato deferito all'autorità giudiziaria con emissione, nei suoi confronti, di verbali amministrativi e un ordine di allontanamento.

Altri due Oda sono stati notificati nella giornata di giovedì 13, per questua molesta, a due cittadini serbi dell'età di 23 e 30 anni, entrambi senza fissa dimora, colti in flagranza nelle vie del centro. I provvedimenti sono stati trasmessi alla Questura, per le procedure di competenza.

"In queste settimane, la presenza capillare e ancor più assidua della Polizia Locale nelle zone maggiormente frequentate della città – sottolinea l'assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – consente non solo di intervenire tempestivamente per contrastare episodi di illegalità e mancata osservanza delle regole di convivenza civile, ma può costituire un efficace deterrente nel prevenire tali fenomeni. Anche questo è un contributo importante per garantire la vitalità e la piena fruizione del centro storico nel periodo festivo, tutelando il decoro urbano e l'attività dei commercianti che lavorano nel rispetto delle normative".

 

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Prosegue l'attività di controllo svolta dalle forze di Polizia, in collaborazione con altri Enti, finalizzata a verificare la correttezza nella conduzione di attività economiche ed altro.

In tale ottica, sempre su disposizione del Questore, nella notte tra il 14 e 15 dicembre sono stati effettuati controlli ai quali hanno partecipato, oltre al personale della Questura, anche personale della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale e dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro.

I controlli hanno riguardato alcuni pubblici esercizi cittadini.
L'attività ha portato all'accertamento ed alla contestazione di violazioni amministrative da parte della P.M. (pubblicità dei prezzi, cartellonistica e strumentazione per la misurazione del tasso alcolemico, diffusione di musica senza autorizzazione o non in conformità alle prescrizioni, ecc); e da parte della Guardia di Finanza con sanzioni in materia di registratori di cassa e mancata emissione di scontrini.

Nel corso di detto servizio sono state identificate e controllate 23 persone, controllati 4 pubblici esercizi, accertate 12 violazioni con sanzioni per complessivi € 5.200,00 circa.

 

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Nuovi strumenti di cura per la Gastroenterologia dell’Ospedale Maggiore di Parma. Si rinnova la dotazione del reparto diretto dal prof. de’ Angelis, grazie alla generosità di Paolo Marmiroli che ha voluto ricordare la moglie Nicoletta Agnoletti.

Parma -

Un segno d’amore in ricordo della moglie e un gesto di generosità verso i tanti pazienti in cura presso la struttura complessa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva diretta dal prof. Gian Luigi De’ Angelis. Queste le motivazioni alla base della generosa donazione realizzata, attraverso l’Associazione Snupi, dall’ingegnere Paolo Marmiroli che ha voluto ricordare la moglie, Nicoletta Agnoletti dotando la struttura di cura dell’Ospedale Maggiore di un nuovissimo Monitor di alta gamma per gli esami endoscopici. Oltre ad essere ad altissima definizione il monitor, attraverso un display multimodale, permette la visualizzazione di immagini una nell’altra (picture in picture) e una affianco all’altra (picutre on picture). 

Oggi è un bel giorno – dichiara Paolo Marmiroli -  perché a poco più di un anno dalla scomparsa di mia moglie siamo qui ad onorarne il ricordo. Chi l’ha conosciuta sa che Nicoletta era una persona estremamente riservata e questo era forse anche legato alla sua professione di farmacista che l’ha portata per quasi trent’anni a confrontarsi con persone con i più svariati problemi di salute. Ringrazio il prof Gian Luigi de’Angelis e il suo staff che ci hanno seguito con grande professionalità in tutto il nostro difficile percorso e il presidente di Snupi Giulio Orsini che mi ha supportato a realizzare quello che era un desiderio mio e sicuramente anche di Nicoletta.”

Questa donazione - specifica il prof. Gian Luigi de’Angelis - è estremamente importante perché migliora le nostre attrezzature diagnostiche e ci aiuta a svolgere nel migliore dei modi i nostri esami endoscopici. Ringrazio, quindi, di cuore Paolo Marmiroli e l’Associazione Snupi per la vicinanza che ci dimostrano sempre”. Completano la donazione, che raggiunge i diecimila euro, una pompa di lavaggio per gli esami endoscopici e strumenti tecnici a corredo del monitor.

Un grazie è arrivato dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Massimo Fabi: “Ringrazio Paolo Marmiroli per la sensibilità dimostrata verso i nostri pazienti e per l’attenzione che ha rivolto verso le strutture di cura dell’ospedale cittadino, perché questi gesti sono per noi di grande stimolo per fare sempre meglio”. Soddisfazione per la donazione è stata espressa dal presidente di Snupi Onlus Giulio Orsini, “la nostra associazione – spiega Orsini - da anni affianca il reparto di Gastroenterologia del Maggiore e vive grazie al contributo di tanti nostri soci, sostenitori e simpatizzanti. E questo ci permette di contribuire al miglioramento di un patrimonio che appartiene a tutta la collettività come l’ospedale”.

Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma 

Venerdì, 14 Dicembre 2018 15:45

Allarme bomba al Tribunale di Parma

Una telefonate anonima, questa mattina verso le 9, ha fatto scattare subito il piano sicurezza. E’ successo a Parma, in particolare nella sede del Tribunale che è stata subito transennata e bonificata dalle Forze dell’Ordine per un allarme bomba. Dopo circa un'ora dall'evacuazione, e dopo tutti i controlli di rito, le persone sono potute rientrare nello stabile. Ora si cerca l'autore del procurato allarme.

Incendio nella notte a Reggio Emilia: secondo episodio in pochi giorni nella stessa via di domenica scorsa. 

Reggio Emilia - 

Un nuovo incendio è divampato nella zona della stazione di Reggio Emilia, proprio nella stessa via di quello che domenica scorsa aveva causato due morti e 38 persone intossicate. E’ successo questa notte, in via Turri, alcune civici dopo quello dell’ultimo terribile episodio. 

I Vigili del Fuoco hanno fatto subito evacuare la palazzina e per fortuna gli abitanti risultano tutti illesi. L’incendio è divampato da un appartamento occupato abusivamente in cui non è stato trovato nessuno all’interno.

La Polizia di Stato ha arrestato un marocchino pluripregiudicato, dopo che due ragazzini erano stati minacciati in zona Pomposa.

Modena -

Nella serata di ieri, personale della Squadra Volante ha arrestato un marocchino di anni 25, regolare sul territorio nazionale, responsabile del reato di tentata estorsione.

Gli agenti mentre transitavano in zona Pomposa sono stati fermati da due giovani fratelli che in stato di agitazione hanno riferito di essere stati pochi istanti prima avvicinati da un uomo che improvvisamente aveva cinto con forza il collo di uno dei due minacciandolo di consegnarli immediatamente 10 euro per acquistare della cocaina. Dal momento che il giovane non aveva con sé del denaro, il marocchino gli aveva sfilato dal capo il cappellino con visiera che indossava intimandogli di recuperare la somma richiesta, altrimenti non glielo avrebbe più restituito e gli avrebbe fatto del male per punirlo.

Gli agenti dopo aver ascoltato la testimonianza dei ragazzi, si sono immediatamente portati in piazza Pomposa dove lo straniero stava aspettando i due fratelli e lo hanno bloccato. All'interno dello zaino in suo possesso effettivamente vi era il cappellino appena sottratto al ragazzo.
Il marocchino, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, in particolare rapine e furti, dopo gli accertamenti di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione della Autorità Giudiziaria.

La Polizia municipale ha bonificato e cordellato l'area a scopo preventivo. I bocconi sono stati portati all'Istituto Zooprofilattico per le analisi.

Modena -

Nella mattinata di ieri, mercoledì 12 dicembre, la Polizia municipale di Modena ha rinvenuto alcuni bocconi sospetti nel parchetto di Ganaceto nei pressi di via Cambi. Le presunte esche sono state portate all'Istituto Zooprofilattico di Modena, dove saranno eseguite le analisi necessarie ad accertare al presenza di veleni o di sostanze che avrebbero potuto nuocere ad un animale che avesse addentato il boccone.

Le esche erano state notate la sera precedente da una signora a passeggio; nella mattinata di oggi la signora ha avvisato la Sala operativa della Municipale e si è recata sul posto insieme alla pattuglia per indicare la posizione esatta del rinvenimento. Gli agenti della Polizia di prossimità, il nucleo che si occupa di questioni relative ai maltrattamenti animali, dopo aver recuperato i bocconi, hanno effettuato la bonifica dell'area interessata; a scopo preventivo l'area è stata cordellata ed è stato affisso un volantino utilizzato per segnalare la possibile presenza di esche avvelenate.

I risultati degli esami si conosceranno solo tra una ventina di giorni, nel frattempo i frequentatori del parco dovranno comunque fare attenzione alla presenza di eventuali altri bocconi sospetti che potrebbero essere pericolosi per animali o bambini. In caso di ritrovamenti, si raccomanda di non toccare a mani nude i bocconi sospetti, né di inalare o avvicinarli al viso; di avvisare tempestivamente la Polizia municipale o il Servizio Veterinario dell'Ausl competente per territorio e, se è possibile, di lasciare il boccone nel luogo di ritrovamento attendendo l'arrivo delle competenti autorità.

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Gli agenti di Polizia sono intervenuti dopo che un dipendente di un esercizio commerciale in zona Pomposa si è accorto del furto e ha seguito il ladro.

Modena -

Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di anni 33, responsabile del reato di furto aggravato e continuato.

Intorno alla mezzanotte di ieri, gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione al numero di emergenza 112NUE da parte di un dipendente di un esercizio commerciale in zona Pomposa che stava seguendo a distanza un uomo responsabile di furto.

Grazie alle sue indicazioni, gli agenti sono riusciti ad intercettare in via Coccapani il presunto ladro, il quale alla vista della Polizia si è sbarazzato di alcuni cellulari gettandoli all’interno di una fioriera per poi darsi alla fuga in direzione Largo Sant’Eufemia, dove è stato bloccato con non poca difficoltà.

Il tunisino, irregolare sul territorio nazionale e pluripregiudicato per reati specifici contro il patrimonio, in particolare furti con destrezza e furti aggravati, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della locale Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

I due cellulari sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.

Come ogni anno Santa Lucia ha portato i regali ai piccoli pazienti ricoverati all'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma. I doni, offerti da Fondazione Cariparma, sono stati distribuiti questa mattina, nei reparti della struttura pediatrica dal Sindaco Federico Pizzarotti, dalle assessore Ines Seletti e Nicoletta Paci, da Diego Rossi presidente della Provincia di Parma, da Luigi Amore direttore generale Fondazione Cariparma e da Fabrizio Storti Pro Rettore per la Terza Missione dell'Università di Parma.

Hanno preso parte al momento Gian Luigi de' Angelis direttore dipartimento Materno Infantile, Massimo Fabi direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, Elena Saccenti direttore generale Azienda Usl, i medici, il personale sanitario e i volontari delle Associazioni dell'Ospedale dei Bambini.

Nell'occasione l'associazione Noi per Loro, come da tradizione, ha consegnato ai pazienti dell'Oncoematologia pediatrica e ai ragazzi ricoverati più grandi un buono acquisto da utilizzare nei negozi di informatica, sport, giocattoli e librerie che sostengono l'iniziativa.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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È boom della Cannabis Light, la Marijuana Legale, la canapa ad uso tecnico, un fenomeno che sta spopolando dopo la legge sull'approvazione della Marijuana e che non ha una fascia d'età ben delineata tra i suoi estimatori

Di Nicola Comparato Felino 13 dicembre 2018 -

La marijuana legale è un prodotto da collezione e il suo successo è dovuto al fatto, che finalmente è possibile acquistarla in assoluta legalità, con tanto di scontrino.
In Italia, i negozi specializzati, stanno spuntando come funghi ovunque.

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Nella giornata del 10 dicembre scorso, personale della Sottosezione di Polizia Stradale Modena Nord, ha posto in stato di fermo due cittadini albanesi di 48 e 23 anni, incensurati, per il reato di ricettazione.

Intorno le ore 20 circa, durante il servizio di vigilanza autostradale, in A1 carreggiata sud, gli operatori della pattuglia hanno notato un autoarticolato, con targa albanese, sul cui semirimorchio era stata caricata una frantumatrice da cava, marca RIMAC mod. Moby 1000, di grandi dimensioni, ai limiti della sagoma massima consentita.

Dopo aver intimato l'alt per effettuare il controllo presso il Casello di Modena Nord, gli operatori hanno accertato la regolarità della sagoma, contestando un'infrazione ai sensi del C.d.S. concernente un'irregolarità del cronotachigrafo. Soffermandosi sulla documentazione del carico ed accertando che la targhetta identificativa del mezzo era stata asportata, gli agenti hanno richiesto l'ausilio di personale del locale ufficio di polizia giudiziaria per accertare la provenienza del veicolo.

Contattando la casa costruttrice, è stato possibile verificare che il mezzo in questione era stato rubato nella notte, intorno alle ore 4, nei pressi di una cava con sede a Rudiano (BS).

Accertata quindi la provenienza illecita della merce trasportata, per la quale era stata predisposta tutta la documentazione necessaria per l'esportazione verso l'Albania, e ritenendo sussistente il pericolo di fuga dei due cittadini stranieri, si è proceduto a porre entrambi in stato di fermo, dandone notizia al P.M. di turno, il quale ha disposto per entrambi la conduzione presso la locale Casa Circondariale.

La frantumatrice, del valore di 75'000 €, non coperta da assicurazione contro i furti e di vitale importanza per lo svolgimento dell'attività della cava, è stata riconsegnata agli increduli proprietari che hanno commentato dicendo di aver ricevuto il più bel regalo di Natale.

La Polizia ha tratto in arresto i due uomini autori del furto presso la gioielleria Valenti di Parma e ha recuperati gli orologi di valori sottratti.

Parma -

Verso le ore 17,40 del 13 novembre, una dipendente della gioielleria Valenti di via Farini, aveva richiesto l’intervento della Polizia in quanto all’esterno del suo esercizio commerciale vi erano i due individui che il giorno precedente avevano rubato tre orologi da una vetrina.

La Squadra Mobile è riusciva a rintracciare uno dei due individui S.M. - le iniziali - che è stato poi accompagnato in Questura ed identificato un uomo originario di Napoli e residente a Modena. L’uomo, era gravato da numerosissimi precedenti di Polizia ed in particolare furti, appena 10 giorni prima era stato sottoposto alla misura alternativa alla detenzione dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con divieto di accompagnarsi a pregiudicati, di allontanarsi dal comune di Modena nonché con l’impegno a cercarsi un lavorio stabile e lecito.

Acquisita la denuncia del titolare della Gioielleria, le immagini delle telecamere hanno dimostrato effettivamente il furto dei tre orologi di ingente valore ad opera, mentre lui faceva da palo.

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Analizzando i pregiudizi penali di S. M., è emerso che nello scorso mese di giugno, era stato indagato in stato di libertà, a Modena per il reato di furto aggravato in concorso con il complice F. R. di origini calabresi. Il confronto tra la segnaletica di quest’ultimo ed i fotogrammi delle telecamere ritraenti il complice di S. M. hanno premesso alla Polizia di stabilire che era la stessa persona.

Dopo una iniziale negazione, S.M. ha ammesso di aver perpetrato il furto dei tre orologi permettendo il successivo recupero e la restituzione alla gioielleria.

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I dipendenti della gioielleria hanno riconosciuto i due individui che erano entrati in gioielleria con la scusante di farsi mostrare un orologio da donna così da “disallarmare” la vetrina.

I giorni scorsi il GIP presso il locale Tribunale, su richiesta del Sost. Proc. dr.ssa Paola Dal Monte ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei due indagati. Gli investigatori della Sezione Antirapine, pertanto, nelle prime ore di mercoledì scorso si sono recati a Modena dove, collaborati dall’omologo Ufficio investigativo del posto hanno rintracciato i due e li hanno arrestati, presso le loro abitazione.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti gli attrezzi utilizzati per aprire la vetrina della gioielleria, nonchè numerosi orologi, penne stilografiche e occhiali da vista ancora col cartellino di vendita applicato materiale sul quale sono in corso indagini volte  a stabilirne la provenienza. Dopo le formalità di rito i due arrestati sono stati accompagnati presso il carcere di Modena.

 

 

   

 

 

 

L'ANGOLO DI INTESARubrica sul sociale a cura di Associazione Intesa San Martino Parma.

Come fa sapere l’Ocse, l’Italia è il paese europeo con la maggiore spesa per pensioni di reversibilità rispetto al PIL. Visti i fatti vi è il rischio che questo sussidio, quasi sempre appannaggio delle donne, venga considerato una prestazione assistenziale e non più previdenziale.

Che significa questo? Tantissimo, purtroppo. Lungi dall’essere un diritto individuale, come di fatto dovrebbe essere, la pensione di reversibilità si troverebbe legata all’Isee, cioè al reddito imponibile familiare. In apparenza si tratterebbe di una rivoluzione meritocratica ma in pratica risulterebbe un modo per demolire un diritto individuale e rendere la pensione inaccessibile per centinaia di migliaia di donne. Per farla saltare, ad esempio, basterebbe che una vedova viva ancora con suo figlio e che questo abbia un piccolo reddito da lavoro. Visto che l’asticella viene sempre fissata a un reddito davvero ‘da fame’, abbiamo ormai capito che l’Isee assomigli più a un modo per togliere più che per dare, oltre il quale saltano tutti i benefici.

La reversibilità costituisce una piccola certezza sulla quale ogni donna può contare, fino ad oggi perlomeno. Possiamo solo sperare che i parlamentari si fermino, per loro interesse, o meglio: per quello delle loro mogli. Ormai solo l’interesse privato può essere la leva per una tutela migliore e completa, a meno che non si trovi un cavillo che escluda le mogli dei parlamentari. L’altra speranza è quella di sempre: la giurisprudenza, una corte che dichiari illegittima questa norma affinché i contributi dei nostri concittadini non vengano scippati dall’Istituto di previdenza

Rino Basili 

Segretario Intesa San Martino

Giunta al termine l'iniziativa Conad attiva fino a novembre in tutti i punti vendita di Parma e provincia ha permesso di consegnare all'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" i fondi raccolti.

Parma -

Sono stati consegnati oggi presso l'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma i fondi raccolti con l'iniziativa promossa da Conad "I SuperCoccolosi", attiva dal 3 ottobre fino a novembre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia ed Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia).

I 12 animaletti protagonisti dell'iniziativa suddivisa in tre tranche (i coraggiosi , i simpatici e i fantastici) hanno permesso di destinare 0,50 centesimi di euro per ogni pupazzo acquistato a favore di enti e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali rivolti per lo più ai bambini, raccogliendo un totale di 90 mila euro.

Per la provincia di Parma sono stati raccolti 14 mila euro grazie ai 7 mila peluche collezionati che andranno a sostenere l'acquisto di arredi per la nuova area di Terapia intensiva pediatrica di prossima realizzazione all'Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla".

Dal 2011 ad oggi Conad Centro Nord ha donato 112 mila euro a progetti inerenti all'Ospedale dei Bambini passando dall'Albero degli Amici, ai Cuccioli del Cuore alle Luci del Cuore fino ai SuperCoccolosi.

"Il binomio Supercoccolosi e Ospedale dei Bambini è sempre un successo" afferma Paolo Incerti, Vice Presidente di Conad Centro Nord e continua: "Questo traguardo però è anche frutto della generosità dei cittadini di Parma e dei nostri clienti che, ogni anno insieme ai soci imprenditori Conad, si vedono coinvolti in prima linea in progetti utili e concreti a favore dei più piccoli. E proprio a questi ultimi vogliamo fare un augurio speciale e lasciamo in dono un pensiero coccoloso".

Il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno sostenuto l'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla", contribuendo a questo progetto di prossima realizzazione e a Conad per la positiva collaborazione sviluppata con le strutture pediatriche dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, precisano Massimo Fabi, direttore generale dell'Ospedale Maggiore e Gian Luigi de'Angelis, direttore del Dipartimento Materno-Infantile.
"Negli ultimi tre anni – aggiunge Fabi - con gli importanti contributi ricevuti da Conad abbiamo potuto sostituire alcuni strumenti diagnostici. Quest'anno, in base alla progettualità proposta dal Dipartimento Materno-Infantile e alla disponibilità della Fondazione Ospedale dei Bambini e dell'Associazione Noi per Loro, abbiamo messo in campo un obiettivo ambizioso e importante: una terapia intensiva pediatrica di prossima realizzazione al secondo piano della struttura. La donazione effettuata oggi da Conad contribuirà all'acquisti di arredi tecnici".

La Terapia intensiva pediatrica sarà una nuova area ad alta intensità di cura che completa il progetto originario dell'Ospedale dei Bambini Pietro Barilla con 4 box singoli per il piccolo paziente e i propri genitori. Un'area di lavoro e monitoraggio open space oltre a locali per medici e infermieri. Un investimento importante di circa 500.000 euro per le attrezzature cliniche, arredi tecnici e lavori edili, sostenuti dalla Fondazione Ospedale dei Bambini e dall'Associazione Noi per Loro.

Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma 

Alcuni aggiornamenti in merito ai pazienti ricoverati all'Ospedale Santa Maria Nuova in seguito all'incendio che si è sviluppato nella notte tra il 9 e il 10 dicembre in Via Turri a Reggio Emilia in cui 2 persone hanno perso la vita.

Le condizioni delle 5 persone rimaste in osservazione sono andate migliorando e la dimissione è prevista tra oggi e domani. Una bambina di 5 anni ricoverata in Pediatria è in condizioni stabili che non destano preoccupazione e sarà dimessa nei prossimi giorni.

L'incubo di molte persone è diventato realtà per una ragazza di Chicago. Nel 2015, la giovane donna ha soggiornato nell'hotel Hampton Inn ad Albany, una città degli Stati Uniti d'America, capitale dello stato di New York.

Secondo la sua denuncia, un impiegato ha nascosto una telecamera sotto la doccia della sua camera per filmarla a sua insaputa. Non ne ha saputo nulla fino a settembre 2018 quando ha ricevuto un'e-mail con un link di un sito pornografico. "Sei davvero tu, vero?" Il video ha anche rivelato il suo nome completo. "Quando ho cliccato, ho riconosciuto la mia faccia e il mio profilo in un bagno e ho iniziato a urlare", ha detto la donna, che preferisce rimanere anonima.

"Pensavo che la mia vita fosse finita, se la gente che mi conosce lo vedesse, la mia vita sarà completamente distrutta." «Ero così disgustata. Sono crollata, mi sono sentita come profanata», così ha raccontato la donna. Poi riceve un messaggio minaccioso: "Hai tempo fino a mezzanotte per mandarmi un nuovo video su di te, altrimenti, posterò più clip di lei, con il suo nome, le informazioni, e poi li invierò alla sua conoscenza. Sarai in grado di goderti la tua celebrità. " "Quando vai in una stanza d'albergo, non puoi immaginare che una cosa del genere possa accadere a te", dice lal denunciante.

Secondo l'avvocato Roland Christiansen, potrebbero esserci altre vittime, che sono passate dalla stessa stanza. Una portavoce dell'Hilton si è scusato e ha detto di essere intenzionato di capire il colpevole di un gesto tanto meschino. detto di essere "scioccata" e che avrebbe lavorato con le autorità. Ora la donna ha messo la causa nelle mani dei propri avvocati. Questo processo potrebbe costare 100 milioni di dollari (88 milioni di euro) al gruppo Hilton.

Per Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", salvo esplicite e legittime richieste dell'autorità giudiziaria, tutte le le camere d'albergo o di strutture ricettive dovrebbero essere bonificate da ogni strumento che possa in qualche modo ingerire nella privacy dell'utenza. Ecco perchè è opportuno che le suddette attività monitorino le camere per evitare eventi del genere.

 

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Occhi (Lega): "Molte fake-news, nessuno è stato buttato in strada". Decreto Salvini: a chi fa paura il ritorno della legalita'? - 

Parma, 10 dicembre 2018 - Bufale, fake-news, chiamate alle armi: in questi giorni sul Decreto Salvini abbiamo sentito di tutto. In verità, nessuno è stato buttato in strada, per effetto del Decreto, in particolar modo donne e bambini. "Il Decreto Salvini attacca gli interessi del business dell'immigrazione clandestina che ogni giorno costa agli italiani milioni di euro che potrebbero essere spesi in altro modo", dice Emiliano Occhi, capogruppo della Lega in Consiglio Comunale.

"Il Decreto Salvini - aggiunge Occhi - prevede che non si buttino più soldi pubblici per percorsi di formazione e integrazione a chi non è un vero profugo e dovrà lasciare l'Italia. Queste risorse pubbliche saranno destinate ai veri profughi, alle donne e ai minori, ma non alimenteranno più il business di cooperative e associazioni di amici degli amici che ogni anno drenano milioni di euro dalle casse dello Stato, delle regioni e dei comuni".

"Un Paese con 6 milioni di poveri - prosegue il capogruppo leghista - deve concentrare le sue risorse sui soggetti deboli come gli italiani in difficoltà, i disabili e i coloro che davvero scappano da guerre e persecuzioni. Il decreto Salvini è molto chiaro: il business dell'accoglienza è finito, da oggi si aiuta solo chi ne ha diritto".
"La levata di scudi dei soliti noti, che ieri difendevano gli sbarchi e oggi si oppongono al Decreto – conclude l'esponente del Carroccio - dimostra che c'è chi ha nostalgia dell'ingovernabilità del flusso migratorio, della situazione caotica e ingestibile che c'è stata fino a oggi e del fiume di denaro pubblico che girava e che andava a finire sempre nelle tasche degli amici di qualcuno. Adesso ci sono regole chiare, fondi per rimpatri e investimenti per la sicurezza. L'aria è cambiata"

Da gennaio 2019 il servizio urbano di Modena sara’ completamente ecologico, grazie ai 20 nuovi bus euro 6 a metano acquistati da Seta. Assieme ai 24 filobus l’intero servizio cittadino potrà essere garantito con mezzi a basso impatto ambientale (alimentati a gas naturale ed elettrici).  

Modena -

Seta chiude il 2018 con un deciso passo in avanti nell’ammodernamento del parco veicolare urbano di Modena, all’insegna della sostenibilità ambientale, della sicurezza e della comodità del viaggio per l’utenza. Sono infatti stati finalmente consegnati all’azienda i 20 nuovi bus urbani a metano Menarinibus Citymood, con motorizzazione Euro 6 prodotti da Industria Italiana Autobus, che erano stati acquistati nel 2017 grazie ad una gara congiunta alla quale Seta ha partecipato assieme alle altre aziende di trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna.

I nuovi mezzi entreranno gradualmente in servizio a partire da gennaio 2019. Con questi arrivi la flotta urbana di Modena alimentata a metano ammonta a 64 mezzi: assieme ai 24 filobus, già da tempo in esercizio sulle linee cittadine, l’intero servizio di trasporto pubblico della città di Modena potrà essere garantito con mezzi a basso impatto ambientale (alimentati a gas naturale ed elettrici). Inoltre l’età media della flotta urbana di Modena scende da 12,2 a 9 anni, con notevole miglioramento del comfort di viaggio e della sicurezza. L’investimento per l’acquisto e l’allestimento dei 20 nuovi bus a metano Menarinibus Citymood è di circa 4,5 milioni di euro, di cui 3 milioni sostenuti da Seta in autofinanziamento e 1,3 milioni cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna grazie a fondi POR-FESR.

I nuovi mezzi a basso impatto ambientale destinati alla flotta urbana modenese di Seta sono stati presentati ufficialmente questa mattina presso la sede aziendale, alla presenza di Andrea Cattabriga, Presidente di Seta, del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, dell’assessore comunale all’Ambiente e Mobilità Sostenibile Alessandra Filippi e di Andrea Burzacchini, Amministratore unico dell’Agenzia per la Mobilità.

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DAL GASOLIO AL METANO: LE EMISSIONI INQUINANTI CALANO DRASTICAMENTE

L’entrata in servizio dei 20 nuovi bus urbani a metano consentirà la dismissione di altrettanti mezzi alimentati a gasolio con motorizzazione Euro 2: si tratta dei vecchi Bussotto prodotti dalla Carrozzeria Autodromo, risalenti alla fine degli anni Novanta, che potranno così essere destinati alla rottamazione. Dal punto di vista ambientale l’impatto sarà notevolmente positivo: a parità di km percorsi, i nuovi mezzi Menarinibus Citymood della flotta urbana Seta di Modena emetteranno in atmosfera il 95% in meno di polveri sottili (PM), l’88% in meno di ossidi di azoto (NO) ed il 30% in meno di idrocarburi incombusti (HC) rispetto ai vecchi Bussotto diesel Euro 2.

 

COMFORT, TECNOLOGIA E SICUREZZA IN PRIMO PIANO

La configurazione interna degli spazi dei nuovi Citymood, le dotazioni tecnologiche di bordo ed i dispositivi di sicurezza (espressamente richiesti da Seta in sede di determinazione del capitolato di gara) garantiscono ai passeggeri un maggiore comfort di viaggio, l’accessibilità garantita ad ogni categoria d’utenza ed uno standard elevato di sicurezza. I nuovi Citymood, infatti, sono provvisti di impianto di climatizzazione integrale, di pianale ribassato per agevolare salita e discesa degli utenti, di una postazione attrezzata per il trasporto di persone in carrozzina ed una postazione per passeggini/carrozzine, a cui è possibile accedere direttamente alla porta centrale tramite rampa a ribaltamento manuale. I bus sono dotati di tre porte a doppia anta, di un ampio corridoio interno, di 21 posti a sedere – quattro dei quali riservati e appositamente indicati per persone con difficoltà motorie, mamme in attesa o adulti con bambini piccoli –: un layout che consente complessivamente un carico di oltre 100 persone. Tra le dotazioni di sicurezza presenti figurano la predisposizione per l’impianto di videosorveglianza, il sistema di 4 telecamere interne (poste in corrispondenza delle porte di salita/discesa, del retro del bus e del frontale), il blocco della marcia a portiere aperte ed un impianto antincendio posto nel vano motore, che si attiva automaticamente qualora vengano superati determinati valori di temperatura e di tempo di esposizione. L’impianto antincendio è inoltre comandabile manualmente anche dall’autista. Infine, come per le moderne autovetture di fascia alta, tutti i parametri di esercizio (motore, emissioni, impianto elettrico, freni, pneumatici, eccetera) sono costantemente monitorati elettronicamente e riportati su un display digitale posto nel cruscotto, così da poter essere controllati da parte dell’autista.

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“Finalmente, grazie all’introduzione in servizio di questi nuovi mezzi a metano, nella flotta urbana Seta di Modena non sarà più presente alcun mezzo Euro 2: è un risultato importante, di cui per correttezza debbo ascriverne il merito a chi mi ha preceduto nella carica di Presidente, ovvero Vanni Bulgarelli che oggi ho voluto fosse presente con noi” ha dichiarato Andrea Cattabriga. “Dal punto di vista qualitativo il servizio erogato da Seta nella città di Modena compie un significativo passo in avanti – ha proseguito Cattabriga – ed altri miglioramenti li metteremo a segno grazie al piano straordinario di investimenti, già deliberato dal Consiglio di Amministrazione, che prevede l’entrata in servizio entro il 2020 di 160 nuovi mezzi (di cui 60 per il bacino modenese), per un ammontare complessivo di 45 milioni di euro”.

Gian Carlo Muzzarelli ha voluto sottolineare come “Per l’Amministrazione comunale è fondamentale che il trasporto collettivo di persone sia improntato alla sostenibilità ambientale, al comfort ed all’efficienza. Servono continui investimenti per una flotta moderna e sicura, e i 20 nuovi autobus che presentiamo oggi, a metano e di categoria Euro 6, vanno in questa direzione. Per una città come Modena è fondamentale che si assicuri sempre maggiore efficienza del servizio: è l’unica strategia possibile per dare agli utenti le risposte che si attendono”.

“Gli investimenti effettuati da Seta per migliorare la qualità del parco mezzi rendono il servizio di trasporto pubblico più ecocompatibile ed attrattivo, contribuendo così ad aumentare la quota totale di spostamenti sui bus e diminuire l’uso dei mezzi privati – ha ricordato Andrea Burzacchini – che è uno dei punti qualificanti del PUMS-Piano Urbano della Mobilità Sostenibile”.

Alessandra Filippi, nel complimentarsi con Seta per l’investimento realizzato, ha dichiarato: “Oggi salutiamo con favore questo buon segnale, che va nella direzione di costruire un servizio di trasporto pubblico efficiente, moderno e sostenibile. Modena deve tendere ad obiettivi alti e qualificanti, sia per risolvere i problemi della qualità dell’aria sia per migliorare l’uso dello spazio pubblico”.

In una palazzina di via Turri, nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di Reggio Emilia, si è sviluppato un grave incendio, in cui hanno perso la vita due persone e oltre trenta sono rimaste intossicate. Tra queste ultime anche diversi bambini.

Reggio Emilia -

Nella notte appena trascorsa un grave incendio si è sviluppato in una palazzina di via Turri, a Reggio Emilia.

Due, sono le vittime che hanno perso la vita. Un uomo e una donna nordafricani, i cui corpi sono stati trovati nelle scale, presumibilmente mentre tentavano di fuggire. 38 le persone intossicate, di cui 4 hanno avuto necessità di camera iperbarica. Di queste, 2 adulti e una bambina sono stati trasferiti a Fidenza ed è previsto il rientro all'Arcispedale di Reggio Emilia in giornata. Un'altra bambina di 3 anni è stata trasportata in elisoccorso all'Ospedale Niguarda di Milano, struttura dotata di camera iperbarica e rianimazione pediatrica, in gravi condizioni.

Sono attualmente ricoverati all'Arcispedale Santa Maria Nuova 5 adulti in Osservazione Breve e 6 bambini in Osservazione Breve pediatrica. Questi pazienti, le cui condizioni non destano preoccupazione, saranno verosimilmente dimessi nella giornata di domani. 23 persone, dopo essere state assistite al Pronto Soccorso di Reggio Emilia, sono state dimesse e inviate al curante.

L'incendio, divampato a mezzanotte circa, sempre essersi sviluppato nelle cantine dello stabile. Fra le ipotesi c'è qualcuno avesse occupato abusivamente lo scantinato.

Sul posto sono prontamente intervenuti sono intervenuti mezzi attrezzati per il soccorso, tra ambulanze, autoinfermieristiche, automedica, volontari del soccorso, oltre ad un mezzo di coordinamento delle maxi-emergenze, che ha gestito gli invii dei pazienti in Pronto Soccorso, i Vigili del Fuoco di Reggio Emilia, Sant'Ilario e Guastalla, oltre a Polizia e Carabinieri.

 

FOTI (Fratelli d'Italia): "VIA TURRI, TRAGEDIA ANNUNCIATA"

"E' una gravissima tragedia, ma certamente annunciata, quella verificatasi in Via Turri che si sarebbe potuta evitare con una adeguata politica di contrasto alle occupazioni abusive delle pertinenze degli immobili lì ubicati". E' il giudizio tranchant di Tommaso Foti, vice capogruppo vicario di Fratelli d'Italia, che ha immediatamente rivolto una dettagliata interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno.
"Occorre assumere una linea durissima ed intransigente - afferma Foti nell'atto – contro chi occupa abusivamente gli stabili, non solo per tutelare i più elementari diritti di proprietà privata, ma anche e soprattutto per evitare che a fare le spese di questa attività illegale siano persone, come in questo caso, del tutto estranee all'occupazione". Per il parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni: "I rappresentanti delle istituzioni, a partire dal sindaco di Reggio, non devono pensare di avere risolto ogni problema dichiarando la propria vicinanza alle famiglie delle vittime, ma devono anche chiedersi se abbiano fatto tutto quanto dovuto per evitare il verificarsi della tragedia". "La tragica vicenda di Reggio Emilia, conferma - sottolinea Foti - l'importanza dell'ordine del giorno, presentato da Fratelli d'Italia e accolto dal Governo, che impegna quest'ultimo ad effettuare un monitoraggio periodico sull'effettivo andamento delle operazioni di sgombero in ogni parte del Paese". Per il parlamentare di Fratelli d'Italia non vi sono dubbi: "Lo Stato deve fare valere tutta la propria forza nei confronti di coloro che occupano abusivamente gli immobili. Quanto accaduto in via Turri è la triste dimostrazione che il lassismo e la tolleranza sono solo forieri di sventura e morte".

Lunedì, 10 Dicembre 2018 15:15

La Pro Loco di Felino

Di Nicola Comparato, Felino 10 dicembre 2018 - Lo dice il nome stesso. Pro Loco, cioè "a favore del luogo". Tante sono le associazioni di questo genere, sparse un po' ovunque su tutto il territorio italiano, ma oggi ci concentreremo sulla Pro Loco di Felino, nella Val Baganza in provincia di Parma.

La Pro Loco di Felino si impegna quotidianamente per soddisfare i cittadini con eventi e manifestazioni di ogni tipo, tutelando e migliorando il territorio, e così facendo di conseguenza, creando un forte interesse per l'attività turistica.

La Pro Loco valorizza il patrimonio culturale, storico e artistico di Felino, promuovendo e sensibilizzando anche ai prodotti tipici del luogo, culla della Food Valley.
Il territorio, lo sport, i prodotti, la storia...... Tutte queste cose rientrano nella categoria degli interessi primari della Pro Loco di Felino, per rendere sempre più interessante e piacevole questo splendido territorio. Giovani e anziani, uomini e donne, la Pro Loco di Felino è in grado di accogliere e dedicarsi a tutti.

Per saperne di più, visitate il sito ufficiale della Pro Loco, dove potrete anche trovare le informazioni per il tesseramento http://www.prolocofelino.it/it/ 

PRO LOCO FELINO,
Via Verdi n° 4
43035 – Felino (PR)

Pagina Facebook https://www.facebook.com/prolocofelino.fanpage/ 

 

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Lunedì, 10 Dicembre 2018 14:50

Ladro seriale catturato dalla Polizia di Stato

La Polizia di Stato mette a segno un altro importante arresto nel giro di pochi giorni. Questa volta si tratta di un cittadino albanese pluripregiudicato di 25 anni, ladro seriale specializzato nella commissione di furti in abitazione.

Nella tarda serata di sabato 8 dicembre, un funzionario della Questura di Modena libero dal servizio, transitando in via Araldi a bordo della propria auto, ha notato a distanza un uomo, con una piccola ricetrasmittente in mano, uscire da un cortile e salire su un'automobile sopraggiunta ad alta velocità. Insospettitosi, ha deciso di seguirli fornendo in tempo reale aggiornamenti sui loro spostamenti alla Centrale Operativa così che la Volante ha potuto da lì a poco intercettare i presunti malviventi in via Vignolese.

Gli agenti li hanno quindi bloccati posizionandosi davanti alla loro autovettura in modo tale da impedirgli di ripartire. A quel punto, non potendo riprendere la marcia, i due sono scesi dall'automobile scappando in direzioni opposte.

Dopo un breve inseguimento, l'albanese è stato bloccato all'interno del parchetto prospiciente la "Casa dello Studente". Durante la fuga, il 25enne ha cercato di disfarsi della ricetrasmittente.

La perquisizione sulla sua persona estesa al veicolo ha dato esito positivo: sono stati - infatti - rinvenuti nelle tasche del giubbotto e all'interno dell'autovettura, oltre ad un paio di guanti e ad una torcia, vari monili in oro con pietre preziose, diversi orologi, un tagliacapelli, quattro paia di scarpe firmate ed un salvadanaio.

Da un sopralluogo presso il palazzo dove era stato intercettato il ladro, gli agenti hanno potuto constatare che la finestra della cucina dell'appartamento al primo piano era stata divelta e tutti i locali erano completamente a soqquadro.

La refurtiva, appartenente in parte al proprietario dell'appartamento di via Araldi ed in parte ad una signora che nel pomeriggio aveva denunciato un furto ai danni della propria abitazione, è stata riconsegnata ai legittimi proprietari.

L'albanese, che lo scorso luglio era stato espulso coattivamente con accompagnamento alla frontiera e divieto di reingresso in Italia per tre anni ad opera di personale della Questura di Torino, era con molta probabilità rientrato in Italia cambiando provincia per mettere a segno nuovi furti.

Trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Questura, come disposto dal Magistrato di turno, sarà processato questa mattina con rito direttissimo.

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Rave Party abusivo a Castelfranco. Le Forze dell’Ordine presidiano l’ex cartiera per due giorni. Arrestato un 34 enne per spaccio di stupefacenti. Circa un migliaio di giovani provenienti dal Nord e centro Italia si sono dati appuntamento nell’edificio abbandonato. Le Forze dell’Ordine hanno monitorato la situazione fino a far defluire la folla, accampata anche con tende e camper. 300 i controlli effettuati.

CASTELFRANCO EMILIA (MO) –

Un rave party abusivo, ma di grande portata, grazie al tam tam e ai messaggi partiti via WhatsApp e altre App di messaggistica. Nel weekend dell’Immacolata, migliaia di ragazzi, tra giovanissimi e meno giovani, si sono dati appuntamento all’ex cartiera di Castelfranco Emilia, situata tra la tangenziale e la rotatoria di via Emilia. 

Ad avvertire le Forze dell’Ordine sono stati i residenti, allarmati dal continuo confluire di persone dai capelli colorati, piercing, tatuaggi, abbigliamento trasandato o strappato, arrivati in auto, in camper o con tende piazzate a dimostrazione delle intenzioni di lunga permanenza. L’idea, infatti, era quella di trascorrere un weekend “da sballo”, tra musica martellante ad alto volume e alcool che spuntava dagli zaini e dalle auto. Il tutto in un edificio abbandonato, fatiscente, senza rispettare i minimi standard di sicurezza. Una situazione che, alla luce di quanto successo alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, fa venire i brividi.

Per questo i Carabinieri e la Polizia Municipale di Castelfranco, dato anche il grande numero di persone, come accade in questi casi, hanno preferito non sgomberare l’edificio, ma lasciare che la festa, seppure abusiva, si tenesse comunque, monitorando la situazione e lasciando poi defluire la gente dopo averla identificata e sottoposta ai controlli del caso. 

L’operazione ha visto impegnate una decina di pattuglie dei Carabinieri e quattro equipaggi della Polizia Municipale, che si sono alternati nel corso delle ore su turni per garantire il controllo dell’ex cartiera, dove fino a sera sono continuate ad affluire decine e decine di persone.

Qualche problema si è verificato al momento del deflusso, iniziato nella mattinata di domenica. Le Forze dell’Ordine, infatti hanno messo in atto un “filtro” per impedire a chi era troppo stanco, ubriaco e non in sé di mettersi al volante. Sono state identificate 300 persone, provenienti anche da Milano, Pistoia, Firenze, Pesaro, a dimostrazione dell’eco che il rave abusivo aveva avuto.

Un bergamasco 34 enne ha dato del filo da torcere ai militari ed è stato infine tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato, insieme a un compaesano di 21 anni, per possesso di stupefacenti, nello specifico, di metanfetamine. Il 34 enne, infatti, dopo essersi rifiutato di sottoporsi ai controlli, ha minacciato i militari estraendo un coltello. È stato reso inoffensivo e accompagnato in cella di sicurezza in attesa del processo. Tutto sommato, poteva andare molto peggio e solo grazie al lavoro delle Forze dell’Ordine le persone sono defluite senza ulteriori danni o incidenti. 

 

Lunedì, 10 Dicembre 2018 12:50

Anziana scomparsa. Si cerca la signora Aurora

Della donna, 76 anni e con un principio di demenza senile, non si hanno più notizie da ieri. È scomparsa dopo aver fatto la spesa all'ipermercato "I Portali". Ultimo avvistamento ieri alle 19 vicino allo stadio

Di Manuela Fiorini Modena  10 dicembre 2018 -  – Una donna di 76 anni, Aurora Langiannella, non dà più notizie di sé da ieri pomeriggio. L'anziana, che ha un principio di demenza senile, si era recata a fare la spesa presso l'ipermercato "I Portali", ma non ha più fatto ritorno a casa.

L'ultimo avvistamento è stato segnalato attorno alle 19 in zona stadio.

I familiari, che insieme alle Forze dell'Ordine stanno setacciando la città, ma finora senza risultati, lanciano un appello per ritrovarla. La signora Aurora è piccola di statura e ha una corporatura esile, i capelli biondo chiaro e occhiali da vista. Al momento della scomparsa indossava un piumino bianco ghiaccio e pantaloni grigi con una fantasia a quadretti grigi.
Si pensa che, uscita dall'ipermercato, abbia provato a tornare verso casa, in zona Crocetta, ma potrebbe essersi confusa e perso l'orientamento. Di fatto l'anziana ha trascorso fuori casa una notte gelida.
Chiunque la notasse può contattare le Forze dell'Ordine o direttamente le figlia Monica al 344/1288463 o Cristina al 339/7108227.

 

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Il gruppo AMO - COLORNO è da sempre impegnato a sensibilizzare la collettività sul rispetto verso i beni comuni. Diverse sono state le nostre segnalazioni sul degrado presente nei nostri parchi e per le nostre strade. Da sempre abbiamo guardato con occhio di riguardo il problema e denunciato atti di inciviltà e vandalismo. Riteniamo da sempre che la tutela del territorio in cui si vive e specialmente delle nostre aree verdi sia un dovere di tutti.

In merito a questo, siamo venuti a conoscenza di un fatto orribile avvenuto al parco Ducale di Parma venerdì 7 dicembre nel primo pomeriggio verso le 14.

Una coppia di fidanzati passeggiava tranquilla nel parco quando hanno notato un uomo allontanarsi da una panchina, lasciando su di essa una grossa quantità di rifiuti. Il senso civico del ragazzo in coppia, ha prevalso, e lo stesso ha avvisato l'uomo "che i rifiuti non si abbandonano" e che "esistono i cestini". L'uomo ha prima finto di non conoscere l'Italiano, e poi in Italiano perfetto, tirando fuori un coltello avvolto in un panno, ha minacciato di tagliare la gola al giovane. La ragazza spaventata è fuggita via gridando e chiedendo aiuto fino all'arrivo delle forze dell'ordine.

La storia ci lascia molta amarezza e rabbia. L'incività si combatte anche con un richiamo all'ordine. Non è possibile fare tutto ciò che si vuole, imbrattando, sporcando e danneggiando i beni della collettività.

Poteva sfociare tutto in tragedia e di certo la paura presa dai due poveri ragazzi li segnerà per parecchio tempo.

E' possibile che non si possa far nulla per deterrere episodi di tale inciviltà? Bisogna aver paura a rimproverare qualcuno per paura di ricevere una coltellata?... Bisogna ricorrere al detto "non sento, non vedo non parlo...??"

Molti di noi si impegnano ogni giorno a differenziare i rifiuti, a rispettare la natura e ad essere civili, ma a volte basta un soggetto come quello presente al parco Ducale di Parma, in quel tranquillo pomeriggio di ieri, a distruggere in un attimo il nostro impegno quotidiano.

Anche piccoli gesti all'apparenza innocui di maleducazione e inciviltà, in realtà creano grande degrado. Basta amplificare un singolo gesto per moltissimi altri. Questi limitati gesti di decadenza quotidiana, partoriscono atti di violenza, di criminalità, di sopraffazione del più debole che poi risultano molto difficili, se non impossibili da fermare.

Occorre coinvolgere sempre di più e meglio tutta la comunità spiegando il senso civico e l'educazione, invitando i cittadini a fare squadra, allontanando dal nostro territorio nazionale chi non vuole rispettare le nostre regole e la nostra Italia.

Nicola Scillitani

Coordinatore cittadino

AMO - COLORNO

Lunedì, 10 Dicembre 2018 12:12

Commento +Europa Parma su decreto Salvini

Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo +Europa Parma - La Parlamentare parmigiana della Lega Nord, Laura Cavandoli ha festeggiato la recente approvazione del #DecretoSalvini con un post su Facebook in cui si felicità di come, secondo la sua opinione, ridurrà accattoni e parcheggiatori abusivi.

Ciò che, al contrario, saranno destinati con molte probabilità a fare le decine di persone con regolare permesso di soggiorno cacciate dai centri di accoglienza e integrazione a causa dei tagli ai fondi #Sprar e della cancellazione della tutela umanitaria previsti nel Decreto "insicurezza".

Nella nostra città centinaia di migranti sono stati inseriti in un percorso di crescita e inserimento lavorativo e sociale, sottraendoli alla strada, alla criminalità e all'accattonaggio, grazie al sistema Sprar composto da associazioni come CIAC.
Solo durante l'ultimo anno, più di cento beneficiari dello Sprar sono entrati nel mondo lavoro tra tirocini formativi e contratti a tempo determinato in diversi settori, alimentare, ristorazione, commercio, metalmeccanica, logistica. 200 richiedenti asilo partecipano invece al laboratorio linguistico realizzato in accordo con il CPIA.
Si calcola che tutto il sistema di accoglienza integrato tra Comune di Parma e sistema Sprar e enti privati, solo nel biennio precedente abbia portato sul territorio di Parma fondi per un totale superiore al mezzo milione.
Ora, a causa della riduzione dei fondi a queste strutture e alla cancellazione con un tratto di pena del diritto di tutela umanitario, decine di persone, ragazzi, famiglie saranno lasciati soli e in mezzo alla strada, senza cibo, senza conoscere la lingua, senza un tetto. Ingrossando le fila di chi è costretto a mendicare se non peggio per sopravvivere.
Con buona pace delle felicitazioni dell'On. Laura Cavandoli.
Per questo il Gruppo +Europa Parma sostiene la mozione contro il Decreto Salvini a firma dei gruppi Consigliari di Effetto Parma, tra cui il nostro iscritto Marcomaria Freddi, e PD.

 

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Di Nicola Comparato Felino, 9 dicembre 2018 - Importante appuntamento per la Protezione Civile "Gruppo Il Falco": l'inaugurazione della nuova vettura di servizio, donata dal Comune di Felino, in collaborazione con la Polizia Pedemontana Parmense.

Grande l'emozione del Presidente della Protezione Civile, Ivo Strini, durante il discorso del Sindaco di Felino, Elisa Leoni. Il veicolo ha ricevuto la benedizione da Don Matteo, il parroco di Felino. Ora la Protezione Civile "Gruppo Il Falco", può contare su di un nuovo mezzo di servizio che contribuirà a aumentare l'efficacia degli interventi a supporto della popolazione. Degno di nota, anche il sostegno proveniente del Prosciuttificio Siri di Felino, sponsor della Protezione Civile, che ha fornito le divise del Gruppo e che partecipa con molte altre modalità a mantenere viva questa importante realtà della Val Baganza.

Protezione Civile Gruppo Il Falco, sempre pronti ad aiutare le persone ed impegnati a svolgere ogni tipo di intervento in forza dell'elevatissimo livello di preparazione.
Un gruppo unito, che non si tira mai indietro, sul quale i cittadini sanno di poter contare in ogni momento.
Le persone chiamano e "Gruppo Il Falco" risponde! Sono loro i veri Super Eroi.

Domenica, 09 Dicembre 2018 09:39

Tanti i parmigiani a Roma con Salvini

Prima gli italiani: Tanti i parmigiani alla manifestazione con Salvini. Occhi, Cavandoli e Campari (Lega): "Il cambiamento non si ferma più"

Roma, 8 dicembre 2018 - Un grande striscione sovrasta Piazza del Popolo stracolma di cittadini che hanno risposto all'appello di Matteo Salvini per la manifestazione "Prima gli italiani", c'è scritto "L'Italia rialza la testa!". E' un messaggio al Paese, ai sostenitori, agli avversari e all'Europa: l'Italia non farà più gli interessi altrui, ma solo quelli degli italiani.

Da Parma sono partiti oltre 200 leghisti con pullman, treno e auto private, per essere in Piazza con il "Capitano", guidati da Emiliano Occhi, segretario provinciale del Carroccio: "Siamo davvero tanti oggi in Piazza del Popolo, da tutta Italia per dire che il cambiamento non si ferma".

"Prima gli italiani – spiega – significa che la prima responsabilità di un Governo è verso i suoi cittadini. Un Paese con 6 milioni di poveri non può permettersi di sprecare risorse pubbliche per dare vitto, alloggio, formazione a falsi profughi, ma deve concentrare le sue risorse sui soggetti deboli come gli italiani in difficoltà, i disabili e i coloro che davvero scappano da guerre e persecuzioni. Il decreto Salvini è molto chiaro: il business dell'accoglienza è finito, da oggi si aiuta solo chi ne ha diritto".

"In questi sei mesi di governo – aggiunge Laura Cavandoli parlamentare parmigiana – abbiamo pensato al Lavoro, alla Sicurezza, alla lotta alla Povertà, alla dignità internazionale del nostro Paese. Tutte cose che chi ha governato prima aveva dimenticato. Non ci fermeremo e questa piazza piena ed entusiasta è un segnale sia per i burocrati di Bruxelles che vogliono un'Italia senza voce in capitolo, sia per i loro fiancheggiatori di casa nostra".

"Con l'azione di Governo e con questa manifestazione stiamo dando un segnale importante – aggiunge il senatore Maurizio Campari – l'Italia è finalmente cambiata e anche l'Europa cambierà. Dalle parole ai fatti non è uno slogan è la cifra politica della Lega e il consenso che abbiamo nel Paese è dovuto alla concretezza della nostra azione politica: noi manteniamo le promesse e dove ci sono i problemi lavoriamo per trovare soluzioni, non chiacchiere. Hanno provato a fermarci con le campagne d'odio, con lo spread, con i ricatti. Questa piazza lancia un messaggio chiaro: il cambiamento non si fermerà".

Prima i ministri leghisti e poi Salvini hanno ricordato alla piazza i risultati di 6 mesi di Governo del Cambiamento nel campo della lotta al business dell'immigrazione, alla mafia, alla violenza sulle donne, alla povertà, allo spaccio, al crimine organizzato e di strada, agli sprechi dell'amministrazione pubblica, il sostegno all'economia, all'innovazione, alla famiglia.

 

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Inaugurata con una festa la nuova sede di Effetto Parma e Italia in Comune a Parma. In via Emilio Lepido civico 70 nasce lo spazio condiviso dai due movimenti che vogliono guardare nella stessa direzione, per la città e la nazione.

All'occasione era presente il presidente di Italia in Comune, Federico Pizzarotti, l'onorevole e referente regionale, Serse Soverini, il presidente di Effetto Parma, Marco Vagnozzi, il capogruppo in consiglio, Cristian Salzano, e i sostenitori e attivisti dei due manifesti politici.

"Una doppia inaugurazione – dichiara Federico Pizzarotti – che vuole raccontare cosa stiamo facendo nei vari ambiti, locale e nazionale, e spiegare le sfide che vogliamo affrontare. Non abbiamo la pretesa di aprire sedi dappertutto ma vogliamo esserci dove ci sono persone che credono come noi in un'alternativa possibile alle posizioni politiche che vediamo oggi".
"Vogliamo fare un percorso con altre identità civiche, - continua il presidente di Italia in Comune, Pizzarotti - mantenendo tuttavia un'identità chiara e precisa. La carta dei valori ora non basta più, dobbiamo guardare a un buon programma per affrontare le prossime sfide elettorali". Tra le sfide che Italia in Comune vuole affrontare infatti ci sarà l'ambiente. "Si discute dello stop ai diesel Euro 4, dimenticandoci dell'elefante che è il problema. E' il momento di parlare e spiegare ai cittadini del perchè sia arrivato il momento di cambiare le regole del vivere quotidiano".
"Parma è la tana del lupo per Italia in Comune – dichiara il deputato Serse Soverini – dove è nato infatti il progetto. Tutti guardano a Parma come a un modello. Qui ci sarà un punto d'appoggio importante per dare speranza ai cittadini. Sono molto contento di questa avventura perchè stiamo lavorando in tutta la regione e tutti i capoluoghi. Lavoriamo stimolando la partecipazione civile. Ci scrivono in tante persone che arrivano da tutti gli schieramenti. Nonostante la varietà di famiglie politiche, abbiamo nominato a unanimità Federica Salsi coordinatrice della sezione bolognese d'Italia in Comune. Questo ci fa ben sperare. Italia in Comune credo infatti sia l'unico soggetto che può affrontare davvero il M5S e Lega sulle proposte. Basta votare uomini forti, votiamo uomini competenti".

"Bisogna mettersi in discussione, prendesi le proprie responsabilità per dare un piccolo contribito e fare un passo avanti, anche a livello comunale. – dichiara Marco Vagnozzi - A Parma siamo partiti da una situazione terribile ma ora in alcuni ambiti siamo un'eccellenza e un esempio. Possiamo portare quello che è successo a livello locale anche a livello nazionale e, perchè no, europeo".

"La nuova sede sarà la nostra piazza. – spiega Cristian Salzano– Un luogo di incontro non solo per sostenitori e consiglieri ma per tutti i cittadini, convinti che serva aprirsi a tutte le esperienze positive del territorio per crescere. Non serve ragionare solo a livello locale, ma bisogna guardare a livello nazionale su alcuni temi come inquinamento e sostenibilità. L'obiettivo è creare una 'fabbrica di idee' dove chiunque potrà unirsi a noi e discutere delle politiche del paese e della città".

 

 

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