Arrivano dalle giovanili del Parma e dalla ditta ADR di Sala Baganza i doni per i bambini ricoverati nella struttura pediatrica del Maggiore.

Parma -

“Siamo felici di essere qui per incoraggiare i nostri amici oggi meno fortunati di noi, li aspettiamo presto in campo”: a parlare sono i due capitani delle giovanili del Parma Calcio under 13 e under 15, Gabriel Ramaj e Simone Torri, che si sono dati appuntamento con i compagni di squadra, mister e accompagnatori nell’atrio dell’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” per consegnare i giochi donati da loro e dalla famiglia D’Angelo all’associazione Giocamico che, a sua volta, li distribuirà nei reparti.

Da anni Chiara e Benedetto D’Angelo, della ditta ADR  srl (a Company of CFT spa) hanno scelto questa formula per sostenere i reparti pediatrici dell’Ospedale di Parma e di Reggio Emilia: acquistare giochi per i ragazzi ricoverati, affiancati da dipendenti, fornitori, clienti, e molti sostenitori, che scelgono di rinunciare ai regali di Natale per solidarietà. Il gesto di questa grande squadra segue un intento educativo, coinvolgendo i calciatori in erba che si confrontano così con la realtà dei coetanei ricoverati. “Per chi è fuori è scontato andare in campo e giocare – spiega Chiara D’Angelo - ma per chi è ricoverato anche quello diventa un lusso, così come andare a scuola e tutte le altre attività di cui troppo spesso ci lamentiamo”.

Con lei il direttore settore giovanile del Parma Calcio Luca Piazzi, che ha sottolineato l’importanza di un momento ludico che offre uno spunto di riflessione per i ragazzi, e gli allenatori dei 2004 Michele Saltori e 2006 Giuseppe Manarin, con l’allenatore dei portieri 2006 Alessandro Pedretti il dirigente accompagnatore Michele Alicino e “il mago” Roberto Savi che di mestiere fa proprio il mago “quando c’è da vincere intervengo io”, dice scherzando con i ragazzi mentre firmano la maglietta testimonianza per un ragazzino ricoverato che la indossa felice.

“Il vostro impegno di giovani calciatori porta la solidarietà in Ospedale”, ha sottolineato Icilio Dodi, direttore della Pediatria Generale e d’urgenza che si è congratulato per i loro risultati calcistici “e poi perché ho saputo che siete davanti alla Juve e a me fa molto piacere!”.

Un ringraziamento caloroso alla famiglia D’Angelo e ai giovani calciatori arriva dal presidente di Giocamico Corrado Vecchi che è stato tramite di questa squadra scesa in campo per la solidarietà.

 

Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

In occasione delle festività natalizie, solo piccole variazioni al consueto orario per alcuni servizi e uffici amministrativi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

Lunedì 24 e lunedì 31 dicembre anticiperanno la chiusura alle 12 il Centro Servizi, l’ufficio cartelle cliniche e lo sportello per il ritiro dei referti del Centro prelievi dei poliambulatori, dove sarà possibile effettuare i prelievi dalle 7.30 alle 9.00.

Vigilia di Natale e ultimo giorno dell’anno - lunedì 24 e lunedì 31 dicembre - chiudono invece tutta la giornata gli Uffici amministrativi, tra cui anche l’Ufficio relazioni con il pubblico.  

Attivo per la prenotazione delle prestazioni del Servizio sanitario nazionale il numero verde gratuito 800 629444Il sito aziendale, all’indirizzo www.ao.pr.it, riepiloga il dettaglio di tutte le variazioni.

 

Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

Storia a lieto fine per un 66enne bolognese che si è visto restituire dai Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme un portafogli che aveva perso.

E' successo ieri pomeriggio in via Cavour, quando i Carabinieri sono stati contattati da un fruttivendolo che riferiva di aver rinvenuto un portafogli contenente diverse banconote, carte di credito, bancomat e altre tessere varie. L'esercente, raro esempio di onestà, ha restituito il borsello ai militari i quali, dopo aver accertato la presenza di 1.180 euro in banconote di vario taglio, si sono messi alla ricerca del proprietario e lo hanno trovato in brevissimo tempo.

Il 66enne, inizialmente incredulo alla notizia, ha ringraziato per l'ottimo lavoro di squadra: "Cittadinanza – Arma dei Carabinieri".

Operazione Wanted della Polizia di Stato: un arresto a Modena. Si è conclusa nei giorni scorsi una vasta operazione coordinata dalla Squadra Mobile di Bologna e condotta da tutti gli Uffici investigativi dell'Emilia Romagna.

L'operazione denominata "Wanted" ha portato all'arresto complessivo di 16 persone di varia nazionalità, destinatari della pena della reclusione per un totale di circa 30 anni, per reati contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti.

Gli agenti della Squadra Mobile di Modena hanno tratto in arresto un italiano di 40 anni che dovrà espiare la pena detentiva di 1 anno e 6 mesi.

 

Controllo del Territorio: nella notte due arresti ad opera degli agenti della Polizia di Stato
Questa notte, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto, in due diversi interventi, due persone di 19 e di 21 anni.

Intorno mezzanotte e mezza, nel transitare in via Nazionale per Carpi, gli agenti hanno sottoposto a controllo un veicolo con a bordo due uomini. Da accertamenti nella banca dati nazionale, a carico del passeggero sono risultati precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, nonché un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il tunisino, 21enne, già sottoposto al divieto di dimora nella Provincia di Modena, era stato trovato in possesso di una biciletta risultante oggetto di furto, che gli è costata il deferimento per ricettazione e la richiesta di aggravamento della misura cautelare. Pertanto, il 21enne è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa di essere condotto presso la locale Casa Circondariale.

All'1:40 circa, invece, un istituto di vigilanza ha segnalato alla sala operativa della Questura, un'intrusione all'interno di un Bar del centro storico.
La Volante, che si trovava a transitare a 100 metri di distanza, è tempestivamente arrivata sul posto sorprendendo il 19enne mentre tentava di nascondersi sotto ad un tavolino. Il giovane, colombiano, dopo aver forzato una porta, si era introdotto all'interno dell'esercizio commerciale riuscendo a prelevare un palmare elettronico.
Accompagnato presso gli Uffici di Polizia, il colombiano è risultato essere gravato da diversi precedenti in materia di stupefacenti, reati contro la persona ed il patrimonio. Su disposizione del Magistrato di Turno, è stato trattenuto in stato di arresto all'interno delle camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo con rito direttissimo.

Cittadino pakistano sequestrato e picchiato per tutta la notte da connazionali: la Polizia di Stato arresta 3 dei 4 rapitori.

Alle ore 02.00 dello scorso 29 novembre, la Volante è intervenuta in via Lazio a seguito di una segnalazione per rissa. Giunti "in loco", gli agenti operanti hanno identificato 2 cittadini pakistani i quali riferivano di essere stati aggrediti e sequestrati da alcuni connazionali ed indicavano nel terzo soggetto presente sul posto, poi identificato in ASLAM Muhammad Shaban, uno dei responsabili; spiegavano, inoltre, che un loro amico, anch'egli vittima dell'aggressione, era ancora nelle mani degli aggressori chiuso in un immobile in località Collecchio (PR).

Sul posto giungeva personale della Squadra Mobile e, attraverso le dichiarazioni rese dai tre cittadini pakistani, si comprendeva che gli aggressori erano complessivamente 4, tutti pakistani, e che il grave episodio delittuoso era stato causato da un'irrisolta questione d'affari che vedeva contrapposti la terza vittima A.S. ed un tale IFTIKHAR. Ed invero, poche ore prima, quest'ultimo, accompagnato da ASLAM ed altri due connazionali aveva chiesto ad A.S. di incontrarsi in via Lazio proprio per discutere d'affari, ma appena l'uomo, insieme ai due amici, era giunto sul posto, erano stati aggrediti da IFTIKHAR (accompagnato da tre connazionali), caricati su di un furgone e portati via. Seguendo le indicazioni di ASLAM, che dichiarava di essere completamente estraneo ai fatti ed intervenuto solamente per sedare la lite che ne era nata ed incaricato di riaccompagnare a Parma le altre due vittime che "non interessavano" ad IFTIKHAR, il personale della Polizia di Stato si portava presso un negozio di KEBAB, dove, secondo l'uomo, si sarebbero dovuti trovare gli altri tre aggressori insieme alla terza vittima. Qui veniva rintracciato un dipendente dell'esercizio, che si accertava essere intestato alla terza vittima A.S., il quale confermava che, durante la serata, era giunto il suo titolare, visibilmente ferito al capo, accompagnato da altri soggetti a lui sconosciuti e che il gruppo si era fermato all'interno della cantina del locale, dove avevano discusso a lungo, per poi allontanarsi tutti insieme.

Immediatamente partivano le ricerche dei rapitori e della vittima, passando al setaccio, per tutta la notte, tutti i luoghi in Parma e Provincia, riconducibili a questi. Solo nella mattinata, personale della Squadra Mobile veniva allertato, da alcuni soggetti contattati durante la notte, che la vittima, ferita e sotto shock, si era presentato da loro. AS veniva immediatamente raggiunto dagli uomini della Squadra Mobile ai quali spiegava che, dopo esser stato trattenuto e picchiato, per circa un'ora nella cantina di Collecchio, era stato nuovamente caricato sul furgone e portato in giro per tutta la notte, per poi fermarsi in un appartamento in via San Leonardo, dove alloggiavano vari suoi connazionali. AS forniva le generalità dei suoi aggressori e spiegava che era giunto all'interno dell'appartamento accompagnato da uno solo di questi, mentre gli altri due si erano allontanati in precedenza. Raccolte queste informazioni, gli Agenti della Squadra Mobile accedevano all'interno dell'appartamento indicato dalla vittima e rintracciavano il secondo aggressore identificato in SAJJAD Tamoor classe '91. Le successive ricerche consentivano di rintracciare, altresì, il terzo rapitore identificato in IFTIKHAR Hussain classe '76 irregolare sul Territorio Nazionale, il quale si era rifugiato presso l'abitazione della ex moglie.

All'esito dell'attività SAJJAD ed IFTIKHAR sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per il reato di sequestro di persona e lesioni personali aggravate, mentre ASLAM è stato indagato in stato di libertà per i medesimi reati.

Su richiesta del PM titolare dr. Andrea BIANCHI, nei confronti dei primi due è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere, mentre il terzo è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Sono tuttora in corso le ricerche del quarto ed ultimo rapitore K.A. che ha fatto perdere le proprie tracce già dalla prima mattina del 29 novembre.

 

Giovedì, 20 Dicembre 2018 10:20

Il Buongiorno da Giovanni dal Poggio di Felino.

Il Buongiorno da Giovanni dal Poggio di Felino. Mandate il vostro bianco risveglio alla nostra redazione e pubblicheremo le Vostre cartoline della prima leggera nevicata.
Scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  e indicate la località dove è stata scattata la foto.
Grazie e BUON DIVERTIMENTO!

 

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Si tratta di Luciano Cardone, 37 anni, di professione muratore e pregiudicato. Avrebbe messo in atto estorsioni tramite minacce e intimidazioni ai danni di imprenditori e professionisti per tutelare il clan da eventuali azioni dei creditori.

SOLIERA (MO) –

C’è anche un 37 enne di origine napoletana, ma residente a Soliera, tra le sette persone arrestate ieri mattina dalla Compagnia dei Carabinieri di Carpi, con l’ausilio della DIA di Bologna, su disposizione della Procura distrettuale antimafia di Trieste. Si tratta di Luciano Cardone, ufficialmente di professione muratore, pregiudicato, di fatto estorsore per conto del clan dei Casalesi

A lui si è arrivati dopo una complessa indagine, che ha portato a indagare 12 persone, che ha origine in Croazia e ruota attorno alla figura di Fabio Gaiatto, sedicente intermediario finanziario di Portogruaro, tutt’ora in carcere, che avrebbe investito circa 12 milioni di euro, appartenenti al clan dei Casalesi, in società croate. In seguito al mancato pagamento di debiti contratti con imprenditori locali, le autorità croate gli hanno di fatto pignorato le aziende all’inizio del 2018, impedendo, di fatto, al clan di rientrare in possesso delle somme investite. 

A questo punto, il Gaiatto si è trovato impossibilitato a restituire ai Casalesi i loro soldi. Le richieste del clan si sono fatte sempre più pressanti. Ed è a questo punto che, in una sorta di tutela contro le ritorsioni nei suoi confronti, Gaiatto mette in atto una serie di estorsioni ai danni di imprenditori e professionisti, alcuni dei quali italiani operanti nella città di Pola. Attraverso minacce e intimidazioni, le vittime venivano costrette e rinunciare ai loro ingenti crediti e spesso anche a cedere allo stesso Gaiatto, prestiti, beni mobili e immobili senza alcun corrispettivo in cambio, per un giro d’affari di decine di migliaia di euro. 

Il Cardone sarebbe stato uno degli esecutori delle estorsioni. Nell’ambito dell’operazione sono state eseguite a Modena ulteriori perquisizioni. 

Nell’ambito della attività di controllo a tutela del Made in Italy le Fiamme Gialle hanno rilevato la mancanza di qualsiasi etichetta sulle confezioni che ne indicasse la tracciabilità. Tra la merce non sicura anche addobbi natalizi e giocattoli destinati ai più piccoli.

MODENA –

Addobbi natalizi, ma anche giocattoli, gadget e articoli per la casa. Tutti privi di regolare etichetta che ne certificasse la provenienza e, soprattutto, la sicurezza. Per questo la Guardia di Finanza, nell’ambito dei controlli per la tutela del Made in Italy, ha sequestrato 1148 prodotti, per un valore commerciale di circa 7000 euro, in un supermarket gestito da un cittadino cinese, situato nelle vicinanze di Viale Gramsci.

La merce sottoposta a sequestro amministrativo è stata immediatamente rimossa dagli scaffali e dalla vetrina in quanto potenzialmente pericolosi per la salute pubblica. 

 

Un giovane colombiano di 19 anni è stato trovato all’interno di un esercizio del centro storico di Modena, dove si era introdotto per rubare. 

MODENA –

Serata sfortunata per un 19 enne colombiano, che la scorsa notte ha pensato di introdursi in un locale del centro storico di Modena forzando la porta. I suoi movimenti, però, non sono sfuggiti a un Istituto di Vigilanza, che ha segnalato la sua intrusione alla sala operativa della Questura.

La seconda circostanza sfortunata per il giovane è stata che una volante della Polizia si trovava a soli 100 metri dal locale dove si era introdotto e, al suo arrivo, lo ha trovato ancora all’interno. Il giovane, colto sul fatto, ha tentato di nascondersi sotto un tavolino, ma è stato facilmente scoperto. Gli agenti gli hanno anche trovato un tablet di cui era riuscito di proprietà dell’esercizio di cui era riuscito nel frattempo a impossessarsi.

L’uomo è quindi stato bloccato e accompagnato presso gli uffici della Questura. Qui, attraverso una verifica nella banca dati, è emerso che a carico del giovane sudamericano gravavano diversi precedenti penali in materia di reati contro la persona, reati contro il patrimonio e reati legati agli stupefacenti. Il Magistrato di turno ha quindi disposto per lui l’arresto all’interno delle camere di sicurezza, in attesa del processo per direttissima.

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini da Sorbolo (PR), dove ha consegnato alloggi sequestrati alla 'Ndrangheta alla Guardia di Finanza, ha fatto la solenne promessa che le mafie perderanno la guerra contro lo Stato. 

"Siamo più forti noi. Possono tener duro ancora qualche mese o qualche anno, ma mafia, camorra e `ndrangheta saranno cancellate dalla faccia di questo splendido paese, ce la metteremo tutta", sottolinea il Vice Presidente del Consiglio che poi aggiunge "Parma sarà la Capitale della Cultura ma ha quartieri che soffrono".

(Gallery di Francesca Bocchia)

 

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A Sorbolo, in provincia di Parma, consegnati alla Guardia di Finanza 13 appartamenti confiscati alla 'ndrangheta nell'ambito del processo Aemilia. Sono 119 i beni sottratti alla criminalità organizzata in Emilia-Romagna. Il presidente Bonaccini: "Istituzioni unite contro le mafie, l'azione di contrasto non deve conoscere differenze politiche". Presenti alla cerimonia il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e, per la Regione, l'assessore Palma Costi.

Parma -

Tredici appartamenti, oltre a 10 autorimesse, una cantina e un locale tecnico che dalle mani della criminalità organizzata passano in quelle della Guardia di Finanza, che ne farà una propria sede. E' la destinazione dell'immobile confiscato alla 'ndrangheta a Sorbolo, in provincia di Parma, che oggi è stato consegnato alla Guardia di Finanza dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), nel corso di una cerimonia che si è svolta nella Sala civica comunale alla presenza del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e, per la Regione Emilia-Romagna, dell'assessore Palma Costi.

I locali, confiscati nell'ambito del processo "Aemilia", situati in via Montefiorino 2, sono stati assegnati in comodato gratuito alla Guardia di Finanza (Reparto logistico-amministrativo dell'Emilia-Romagna) che li utilizzerà come foresteria e alloggi di servizio in base ad un accordo firmato lo scorso ottobre con l'Anbsc.

"Un giorno importante. Un altro bene, e sono 119 in Emilia-Romagna, confiscato alla criminalità organizzata e ora nella piena disponibilità della Guardia di Finanza, e quindi della collettività- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Del contrasto alle mafie abbiamo fatto una priorità in questi anni. Per questo abbiamo investito oltre un milione di euro per far svolgere il  processo Aemilia  qui, prima a Bologna e poi a Reggio Emilia, proprio perché volevamo che in questa terra si potesse vedere cosa era successo e che fosse chiaro a tutti che dobbiamo stroncare chi pensa di fare affari stravolgendo le regole e il tessuto socioeconomico, che chi infrange la legge viene prima giudicato e poi condannato e costretto a scontare la pena. Ringrazio la Magistratura e gli inquirenti, così come il ministro Salvini per la sua presenza a Sorbolo: la lotta alle mafie non deve conoscere differenze politiche e vedere le istituzioni unite come un sol uomo in una dura azione di contrasto e a favore della legalità".

 

BENI CONFISCATI IN EMILIA-ROMAGNA

Il totale dei beni immobili confiscati in Emilia-Romagna è di 119, mentre dal 2011 (anno in cui è entrata in vigore la prima legge regionale in materia, poi sostituita nel 2016 dal Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili) sono 25 gli Accordi di programma sottoscritti su 15 beni immobili, con un contributo regionale di oltre 1,5 milioni.

Unica in Italia, la Regione ha finanziato, in collaborazione con l'Università di Bologna, una mappatura on line dei beni immobili confiscati alle mafie. Un impegno rafforzato con la sottoscrizione nel 2017 del Protocollo d'Intesa sulla gestione dei beni sequestrati e confiscati proposto dal Tribunale di Bologna per accelerare la destinazione a fini sociali dei beni immobili.

 

Foto a cura di Francesca Bocchia

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Fonte: Regione ER

Il gruppo AMO - COLORNO ha deciso di scrivere alle più alte cariche dello stato per ciò che sta accadendo in merito alla vicenda di Filomena Cataldi, brutalmente assassinata da un vicino di casa di origini cinesi a San Polo di Torrile. La missiva è stata indirizzata al presidente della repubblica Sergio Mattarella e ai ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Nello scritto si chiede di intervenire sulle leggi attuali, al fine di garantire pene certe per gli autori di femminicidi, indipendentemente dall'eventuale capacità di intendere e volere, intervenendo anche sul caso proprio di Filomena, e l'istituzione di un fondo governativo per il pagamento delle spese legali in favore delle famiglie delle vittime, da elargire come si fa con il patrocinio gratuito per gli aventi diritto.

Dopo un lungo colloquio con Rosangela (la sorella di Filomena), membra di AMO - COLORNO, si è deciso di fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per far si che ciò che accade alla famiglia Cataldi, non capiti più. Rosangela sta attraversando un momento terribile, e nonostante ciò deve farsi forza per cercare di "consolare" le sofferenze dei genitori settantenni e di sua figlia, che da un pò di tempo non riesce più a dormire la notte e che ha iniziato a frequentare uno psicologo temendo di subire la stessa sorte della zia. Rosangela è una ragazza forte e di cuore che ha visto spegnere il suo sorriso perdendo una delle persone più importanti della sua vita. Per lei Filomena era tutto, era più di una sorella. Era un'amica, una confidente, la metà del suo cuore e il suo ossigeno. La sua perdita è stata la fine di un bellissimo percorso d'amore famigliare; la perdita di due vite anziché di una sola. La fine di una bellissima favola.

Filomena manca da morire ai suoi cari e anche a tutti noi del territorio di Colorno e Torrile. Una mancanza che sente anche chi non la conosceva, continuandosi quotidianamente a chiedersi perchè tanta violenza e crudeltà nei confronti di una donna poco più che quarantenne, dal fisico esile e dal carattere gentile che mai avrebbe fatto male ad una mosca. Il dolore non se ne vuole andare e il giudizio della legge è stato crudele. E' come se Filomena fosse stata uccisa per la seconda volta". Il suo assassino è stato riconosciuto completamente incapace d'intendere di volere e quindi non farà nemmeno un giorno di carcere. Farà l'ergastolo presso una struttura REMS e alla famiglia di Filomena toccherà pagarsi addirittura le spese legali. Pensiamo che non sia giusto tutto questo. Che non sia giusto che la famiglia debba pagare un prezzo ancora più alto di quello che già ha dato.

Auspichiamo nella sensibiltà delle istituzioni perchè le famiglie di queste atroci disgrazie non possono e non devono essere lasciate sole. Hanno bisogno della vicinanza dello stato.

Il gruppo Amo Colorno
18/12/2018

La cartolina di Nicola Comparato che ci scrive: "Buona a giornata a tutti con questa bellissima immagine del Torrente Baganza innevato. Nella foto si può notare anche la Ponticella. Ci troviamo tra Poggio e San Vitale (Felino-Sala Baganza) in provincia di Parma."

Anche quest'anno, l'associazione Culturale Portos si è recata all'Ospedale di Parma  per portare i doni ai bambini ricoverati nei reparti di Chirurgia Plastica e Centro Ustioni diretti dal professor Edoardo Caleffi. Un gesto d'amore per portare gioia ai piccoli e grandi pazienti.

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Cgil Reggio Emilia, Cisl Emilia Centrale e Uil Modena e Reggio hanno firmato con la rappresentanza del mondo cooperativo LegaCoop Emilia Ovest, Confcooperative Reggio Emilia e Agci un importante protocollo per prevenire le molestie e violenze sui luoghi di lavoro.

Solo negli ultimi tre anni, secondo i dati Istat, su base nazionale, sono state 167mila le donne che sul luogo di lavoro o in fase di colloquio assuntivo, hanno subito forme di violenza, con una prevalenza a livello di comparti, nei settori delle attività professionali, scientifiche e tecniche ed in quello del lavoro domestico.

Ed è emblematico che nell'80% dei casi le vittime non ne abbiano parlato sul posto di lavoro, quasi nessuna abbia denunciato quanto accaduto alle forze dell'ordine. Su base locale una recente indagine di Associazione Donne Giustizia, parla del 40% di lavoratrici vittime di molestie.

L'accordo siglato, che dà attuazione a quanto sottoscritto dalle tre centrali nella scorsa primavera a livello Regionale "è molto importante – spiegano le organizzazioni sindacali e le associazioni cooperative per voce di Elvira Meglioli, segretaria Cgil di Reggio Emilia, Rosamaria Papaleo, segretaria Cisl, Ferdinando Guidetti, segretario Uil di Modena e Reggio, Antonella Albertini responsabile settore lavoro e servizi di Confcooperative, Loretta Losi responsabile settore sociale di Legacoop Emilia Ovest, Milena Avanzini, Agci - per fare fronte comune e contrastare questo fenomeno. Ora intendiamo rafforzare le alleanze già costruite e costruirne altre in modo da ridurre sempre più, fino a raggiungere un auspicabile azzeramento di questi fenomeni per garantire un ambiente di lavoro sano".

"L'accordo – proseguono – sarà diffuso sul territorio e sarà richiesto alle imprese aderenti di sottoscrivere il principio, sotteso, di inammissibilità di qualsiasi atto o comportamento che si configuri come violenza e molestia sui luoghi di lavoro attraverso una dichiarazione formale e introdurre una capillare attività di informazione. Dal punto di vista operativo saranno promosse adeguate iniziative formative finalizzate alla prevenzione delle violenze e delle molestie e per garantire il rispetto della salute, del benessere e della dignità della persona, di promuovere attività per l'inserimento lavorativo di vittime delle violenze, e di monitorare la realizzazione e gli esiti delle suddette azioni attraverso l'attivazione di tavoli congiunti".

Infine, "nell'ambito della contrattazione di secondo livello le Rsu potranno contribuire a definire codici di condotta, linee guida e buone prassi per prevenire e contrastare le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro, con l'obiettivo di rafforzare la presente intesa".


Fonte: Cisl Emilia Centrale

Esibizionista recidivo: l’uomo, un 38 enne residente a Rubiera, aveva preso di mira per ben due volte una 15 enne di Campogalliano. Ma la minorenne ha annotato la targa dell’auto e lo ha denunciato. Il singolare provvedimento è stato preso poiché il mezzo è stato riconosciuto come “strumento utilizzato per compiere il reato”.

CAMPOGALLIANO (MO) –

La Fiat Punto a bordo della quale aveva avvicinato per due volte una quindicenne di Campogalliano è stata ritenuta dal giudicestrumento utilizzato per compiere il reato”. Per questo un 38 enne residente a Rubiera, oltre alla denuncia per atti osceni in luoghi frequentati da minorenni si è visto di fatto sequestrare l’auto.

Il primo episodio risale allo scorso 13 settembre, quando, nei pressi dell’oratorio parrocchiale di Campogalliano, si è avvicinato in auto alla ragazzina, con la scusa di chiederle un’informazione. Con un’altra scusa, le aveva anche chiesto di sporgersi all’interno dell’abitacolo. A quel punto il 38 enne aveva sollevato una coperta che teneva sulle gambe, mostrandole i genitali. La minorenne, tuttavia, dopo lo sconcerto era andata a denunciare il fatto. 

Appena un mese dopo, il 12 ottobre, l’uomo ha riconosciuto la quindicenne ferma alla fermata dell’autobus e ci ha riprovato, sempre con la stessa tecnica. La giovane, però, ha riconosciuto la Fiat Punto e, prontamente, prima di allontanarsi, ne ha annotato la targa, consentendo agli uomini dell’Arma di risalire all’identità dell’esibizionista recidivo.

Una volta esaminato il caso, il sostituto procuratore Giuseppe di Giorgio, ha deciso di chiedere al Gip il sequestro preventivo dell’auto del 38 enne. In un primo momento, il Gip ha rigettato l’istanza ma il Pm ha fatto appello al Tribunale del Riesame, che questa volta ha accolto la richiesta, concordando sul rischio concreto che il mezzo potesse servire all’uomo per commettere altri gesti analoghi. 

Anche Zeus ha voluto mandare la sua cartolina con neve da Parma. 

Mandate il vostro bianco risveglio alla nostra redazione e pubblicheremo le Vostre cartoline della prima leggera nevicata.

Scrivete a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e indicate la località dove è stata scattata la foto.

Grazie e BUON DIVERTIMENTO!

 

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Parma- Ieri mattina il risveglio di Laura da via Sidoli - Mandate il vostro bianco risveglio alla nostra redazione e pubblicheremo le Vostre cartoline della prima leggera nevicata.
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Grazie e BUON DIVERTIMENTO!

 

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Stop ai diesel euro 4 e all'utilizzo di biomasse legnose per il riscaldamento domestico di classe inferiore a 4 stelle. Le misure in vigore fino al 20 dicembre compreso.

17 dicembre 2018

Allerta smog nei comuni PAIR di tutta la regione. A partire da martedì 18 dicembre e, fino giovedì 20 dicembre compreso, sono in vigore le misure emergenziali nei comuni aderenti al PAIR della regione Emilia-Romagna, delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena.

 

SITUAZIONE

Nella giornata di lunedì 17 dicembre i dati rilevati dalla rete di qualità dell'aria mostrano il superamento del limite di 50 ug/m3 per tre giorni consecutivi in almeno una stazione delle province di Reggio Emilia e Parma e per quattro giorni relativamente alla provincia di Modena.
Piacenza e Ferrara nei 3 giorni precedenti hanno riportato due giorni consecutivi di superamento e Bologna un superamento; si rileva su tutto il territorio regionale un generale aumento delle concentrazioni nella giornata di domenica 16 dicembre, nonostante le precipitazioni in atto in serata.

TENDENZA

La perturbazione che ha interessato gran parte dell'Emilia-Romagna fra domenica 16 e lunedì 17, portando neve anche in pianura, è in esaurimento. Per la giornata di lunedì 17 si prevedono concentrazioni di PM10 prossime al limite di legge, con tendenza all´aumento nei successivi due giorni. Pertanto, le misure emergenziali vengono attivate da martedì 18 a giovedì 20 compreso, nei comuni PAIR di Parma, Reggio Emilia e Modena. 

 

LE MISURE EMERGENZIALI

Le misure emergenziali previste a livello regionale prevedono l'estensione dei limiti alla circolazione anche ai veicoli DIESEL EURO 4 (nelle aree delimitate dai Comuni - vedi le ordinanze dei Comuni di interesse). I limiti alla circolazione nei centri urbani per i veicoli più inquinanti restano validi, inoltre, tutti i giorni - compresi il sabato e la domenica - dalle 8,30 alle 18,30. 

Sono inoltre previste ulteriori misure:

  • divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle
  • abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C nelle abitaizioni e 17°C nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali
  • divieto di combustione all´aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d´artificio ecc...)
  • divieto di sosta con motore accso per tutti i veicoli
  • potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani e sulle altre misure
  • divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tenciche ecosostenibili

 

 

Buon pomeriggio da Giovanni Conciatori, del Poggio di Sant'Ilario Baganza, Felino (PR) - 

 

 

Lunedì, 17 Dicembre 2018 16:08

Nebbia e Neve da Colorno

Colorno - Via Giulio Onesti. In foto si scorge la palestra Ferrari. 

da Amo-Colorno

 

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Dal Castello di Bosco di Corniglio - Prima leggera nevicata -  La cartolina di Simona ...

I BabbiRun sono atleti che hanno partecipato alla corsa non competitiva organizzata dalla sede parmigiana di Decathlon. Sette chilometri per portare un saluto e un dono ai pazienti ricoverati nella struttura pediatrica del Maggiore di Parma.

Parma -

Hanno sfidato il freddo che ha imbiancato i campi di brina nella domenica prenatalizia per portare un saluto all’Ospedale dei Bambini di Parma, correndo con il classico cappellino di Babbo Natale ben calato sulla fronte. Sono partiti da San Pancrazio di rosso vestiti e dopo un percorso nelle stradine della prima periferia della città sono arrivati in via Abbeveratoia per consegnare giochi e attrezzi sportivi adatti ai bambini all’Associazione Giocamico che si farà carico di distribuirli ai pazienti ricoverati nei reparti pediatrici.

Loro sono i BabbiRun, gli atleti che hanno partecipato alla corsa non competitiva organizzata dalla sede parmigiana di Decathlon che prevedeva l’arrivo al “Pietro Barilla” di Parma per salutare fisicamente i bambini che dalle finestre hanno potuto assistere al loro colorato arrivo. Ad accoglierli i volontari di Giocamico e la responsabile assistenziale Rita Dicembrino che li ha ringraziati per l’impresa e ovviamente per il gentile pensiero.

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Questa mattina Castelvetro di Modena - @CiaoEmilia - 

 

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Saluti da Michela, che da Goiano, frazione di Terenzo (PR), augura a tutti un buon pomeriggio.

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Danno un passaggio a uno sconosciuto e lo rapinano. Poi aggrediscono due poliziotti. Arrestati due cittadini marocchini. 

Notte brava per un 38 enne con precedenti penale e un 26enne incensurato, senza fissa dimora ma regolari sul territorio. Alla vista degli agenti hanno reagito con violenza ferendo lievemente un agente. 

MODENA –

Due cittadini marocchini, un 38 enne con precedenti penali e un 26 enne incensurato, entrambi regolari in Italia, ma senza fissa dimora, sono stati arrestati per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale, oltre a essere denunciati per rapina impropria dopo aver derubato un connazionale e avere scatenato una colluttazione con gli agenti, intervenuti per “sedare gli animi”.

Il tutto è iniziato ieri mattina attorno alle 9, quando una Volante è intervenuta presso un bar di San Damaso, su segnalazione di un cittadino, dove era in atto una colluttazione fra tre cittadini stranieri. All’arrivo degli agenti è emerso che uno dei tre, un marocchino 34 enne, che non conosceva gli altri due, suoi connazionali, era stato rapinato dopo che gli era stato offerto un passaggio all’uscita di una discoteca.

La “gentilezza”, infatti, nascondeva un secondo fine, ben meno nobile. Una volta a bordo, il 34 enne era stato malmenato e costretto a consegnare il bancomat e il portafogli. I tre hanno poi raggiunto il bar, dove i due, già visibilmente alterati da alcool e probabilmente da qualche sostanza stupefacente, hanno ordinato da bere come se nulla fosse. 

Quando, tuttavia, sono arrivati gli agenti e hanno chiesto loro i documenti, i due si sono scagliati con violenza contro i poliziotti, tempestandoli di calci e pugni. Quando, a fatica, sono state messe le manette ai polsi al più violento dei due magrebini, questo, come una furia, ha colpito un poliziotto alla testa servendosi proprio delle manette. L’agente è rimasto ferito in modo lieve. È stata necessaria una pattuglia di supporto per avere la meglio sui due esagitati, che sono stati infine immobilizzati e trasportati nelle celle della Questura. 

Ma la furia dei due magrebini non si è fermata nemmeno a bordo della Volante, dove hanno continuato a sferrare colpi danneggiando il plexiglass che separa l’abitacolo del conducente dai sedili posteriori. Irrimediabilmente, è scattato l’arresto. 

 

Lunedì, 17 Dicembre 2018 10:13

Il buongiorno arriva anche da Modena

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Lunedì, 17 Dicembre 2018 10:03

Un candido buongiorno da Sant'Ilario D'Enza

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Lunedì, 17 Dicembre 2018 09:56

Buongiorno da Parma

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Lunedì, 17 Dicembre 2018 09:29

Cartolina da Sissa

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