Gazzetta dell’Emilia è entrata nel comando provinciale di Parma, sito in Via Chiavari, per conoscere e raccontare da vicino i Vigili del Fuoco, un Corpo Nazionale al servizio dei cittadini, sempre in prima linea durante le situazioni di emergenza.
Articolo di Sara Bondani
Parma -
Sono da poco passate le nove e il telefono squilla. In caso di emergenza, il primo soccorso parte dalla Sala Operativa. E’ questo, infatti, l’ufficio che riceve le chiamate dei cittadini o delle altre Forze dell’Ordine e proprio da lì inizia la nostra visita al Comando provinciale di Parma, accompagnati da Fabrizio Finuoli, Sostituto Direttore Antincendi Capo Esperto e Responsabile Informazione e Comunicazione.
A rispondere al 115 è uno dei due addetti di turno preposti. Un momento fondamentale, per adempiere al meglio alla richiesta di soccorso. Il primo contatto telefonico e la tempestiva raccolta di informazioni precise servono, infatti, a valutare a dovere il numero di unità e i mezzi di soccorso da mettere in campo. Mentre siamo lì, assistiamo in diretta ad una richiesta di intervento per fuga di gas. In 60 secondi i Vigili del Fuoco sono pronti a partire. Il mezzo è appena stato controllato, come avviene alla fine di ogni turno di 12 ore, e gli uomini scattano subito all’avviso della campanella. In un attimo sono tutti sul mezzo di soccorso che esce a sirene spiegate.
Una vera corsa contro il tempo. L’obiettivo ministeriale è infatti quello di coprire l’intero territorio di competenza di ciascuna sede in soli 20 minuti, cosa non facile data la vastità di ogni pertinenza.
Nella provincia di Parma, oltre al Comando di Via Chiavari, sono presenti quattro Distaccamenti quali Fidenza, Langhirano, il Distaccamento Aeroportuale e quello dei Volontari di Borgotaro. Quando capita che i mezzi impiegati non siano sufficienti per raggiungere le zone più periferiche del territorio in breve tempo, viene chiesto l’aiuto del Nucleo Elicotteri Vigili del Fuoco di Bologna.
In caso di emergenza pochi minuti fanno davvero la differenza. Servono prontezza, efficienza ed una buona dose di coraggio e prestanza fisica, ma non solo, servono nervi saldi e lucidità nell’agire nonostante l’alto tasso di stress.
Per questo motivo, - ci spiega Fabrizio Finuoli - l’attenzione del Ministero dell’Interno è sempre più rivolta al sostegno degli operatori in ambito psicologico, che si rende necessario per affrontare le situazioni a forte impatto emotivo, evitando possibili disturbi post-traumatici. Il Corpo, infatti, è sempre in prima linea a fronteggiare le emergenze, sia a livello locale che nazionale. Nel recente tragico caso del crollo del Ponte Morandi a Genova, avvenuto nel mese di agosto, anche personale del Comando dei Vigili del Fuoco di Parma si è unito a prestare soccorso fra le macerie. Sicuramente uno dei momenti più significativi di questo ultimo anno di attività.
L’essere sempre in prima linea a fronteggiare calamità naturali e grandi eventi disastrosi fa assumere alla figura dei Vigili del Fuoco una veste eroica rendendoli molto amati dalla gente. Ne sono prova tangibile i numerosi gesti di affetto da parte dei cittadini. Capita spesso - ci dicono - che giungano al Comando donazioni spontanee di persone grate e affezionate al Corpo. Gesti che ripagano della grande umanità dimostrata nel servizio a favore degli altri, giorno e notte, a soccorso di persone, ma anche a salvaguardia di beni e a tutela dell’ambiente.
Le richieste di intervento giunte al Comando di Parma nel 2017 sono state più di 4mila e hanno riguardato per lo più, incendi, incidenti stradali e infortuni sul lavoro.
Le attività svolte includono poi, oltre al soccorso tecnico urgente, la prevenzione incendi, la formazione dei lavoratori e i servizi di vigilanza nelle manifestazioni pubbliche. Numerose anche le collaborazioni con Enti pubblici e privati per diffondere la cultura sulla sicurezza, tramite esercitazioni e visite di istruzione per le strutture scolastiche. Grazie ad attività come “Pompieropoli” lo scorso anno sono stati coinvolti circa 1000 studenti delle scuole di Parma. Ed è proprio l’ampio ventaglio di attività che, negli ultimi vent’anni, ha agevolato l’ingresso di quote rosa all’interno di un lavoro considerato da sempre prerogativa maschile. Presso il Comando di Parma attualmente sono in servizio tre donne, fra cui il Vice Comandante Annalicia Vitullo, fuori sede durante la nostra visita.
“E’ una concezione un pò vetusta quella che associa al nostro lavoro l’immagine del Vigile del Fuoco solamente uomo” - ci spiega Ilenia Casiddu, 34enne originaria di Cagliari e da Settembre 2016 operativa in via Chiavari.
“Fermo restando che la prestanza fisica abbia un ruolo fondamentale in taluni servizi e anche per entrare in questo Corpo sia necessario superare dure prove pratiche - uguali per ambo i sessi -, ci sono molti casi in cui non serve dare prova di forza, proprio per l’ampia casistica di interventi effettuati regolarmente.” - racconta. Quando le chiediamo poi di possibili pregiudizi dovuti al suo essere una bella e giovane donna, in un ambito lavorativo a forte prevalenza maschile, non fa che confermare il clima sereno che si respira in Caserma. “Per fortuna non sono trattata diversamente da un uomo e con i colleghi ho instaurato un bellissimo rapporto. Siamo tutti uguali e vige un atteggiamento molto collaborativo”.
Inutile quindi farne un discorso di genere, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è una grande famiglia unita dalla volontà di prestare servizio a favore degli altri, come recita la frase storica del Comando di via Chiavari “Omne pro alieno bono - tutto per l'altrui bene”.
Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia