Il giovane aveva raccontato di essere stato aggredito da due stranieri che lo avevano derubato di denaro e cellulare. Ma il suo racconto ha insospettito i Carabinieri di Carpi, che lo hanno smascherato e denunciato per simulazione di reato. 

CARPI (MO) –

Aveva denunciato di essere stato affrontato e aggredito in via Fassi da due stranieri dai tratti asiatici, che lo avevano prima minacciato con un coltello, poi malmenato e derubato di soldi e cellulare. Si era anche recato al Pronto Soccorso, dicendo di accusare dolore al petto dove, a suo dire, i malviventi lo avevano ripetutamente colpito a pugni, ottenendo una prognosi di sette giorni

Qualcosa, però, non tornava nel racconto di un 28 enne carpigiano, residente in città. Le indagini svolte dai Carabinieri di Carpi lo hanno infatti “smascherato”. Il ragazzo si era inventato tutto per giustificare agli occhi dei genitori gli ammanchi di denaro, che il 28nne spendeva e spandeva in prestazioni sessuali. Al punto da avere dato in pegno anche il proprio cellulare. Un “passatempo” non solo “costoso”, ma che gli ha causato anche un mare di guai, dal momento che la sua fantasiosa giustificazione gli è costata una denuncia per simulazione di reato. 

 

Al Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie di Parma la tradizionale benedizione degli animali. La celebrazione in occasione della ricorrenza di Sant’Antonio Abate.

Parma -

Anche quest’anno, come di consueto, al Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie dell’Università di Parma è stata celebrata la benedizione degli animali, un’antica tradizione del mondo contadino legata alla ricorrenza di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.

La celebrazione, introdotta dai saluti del Direttore del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie Giacomo Gnudi, è stata presieduta dal Cappellano dell’Università don Umberto Cocconi, alla presenza tra gli altri di Cecilia Quintavalla, Direttrice Sanitaria dell'Ospedale Veterinario Universitario Didattico - OVUD.

Al termine della cerimonia si è svolta la benedizione degli animali ospitati nelle stalle del Dipartimento, ai quali si sono aggiunti quelli di tanti parmigiani intervenuti con i loro animali domestici.

 

Foto a cura di Francesca Bocchia 

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Il gruppo di Parma di volontarie dell’ A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), che da 13 anni combatte per creare consapevolezza attraverso incontri di sostegno, formazione nelle scuole, convegni e tavoli informativi, ha organizzato un interessante incontro presso il Liceo Respighi di Piacenza, il prossimo 18 gennaio alle ore 9.50, nell’ambito del campagna informativa “ComprendENDO” che si rivolge alle giovani donne delle ultime classi delle scuole medie superiori, alle quali si dedicano importanti momenti formativi per spiegare cos’è l’endometriosi.

PIACENZA -

Annalisa Frassineti a 20 anni si è trovata sola a lottare contro tutti per avere una diagnosi e prima di scoprire di avere l'endometriosi ha versato molte lacrime, è stata sottoposta a visite e interventi traumatici e ha dovuto tirar fuori tanta grinta per non perdere la fiducia in se stessa. 

Tanto stanno tutte male durante le mestruazioni" si sentiva dire dai medici e quando i dolori hanno cominciato a intensificarsi, non riusciva più a sopportare l'idea che questo fosse normale e dipendesse da un suo problema psicologico. Esattamente come Jessica Fiorini e tante altre donne affette da endometriosi. 

Spesso passano più di dieci anni, prima di ricevere una diagnosi, perché l’endometriosi è una malattia cronica che non si vede, subdola, di cui non si conoscono le cause e non esistono cure definitive, né percorsi medici di prevenzione.

Annalisa e Jessica sono oggi Presidente e Vicepresidente di A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di donne con storie di endometriosi vissute in prima persona, che si basa sul reciproco sostegno e conforto, che tanti passi ha fatto in 13 anni per aiutare ad affrontare la malattia e sensibilizzare, organizzando incontri di sostegno, conferenze pubbliche, convegni, tavoli informativi e formazione nelle scuole, grazie a gruppi di volontarie in tutto il territorio nazionale. La campagna informativa ComprendEndo si rivolge alle giovani donne delle ultime classi delle scuole medie superiori, alle quali si dedicano importanti momenti formativi alla presenza di figure specializzate, quali il ginecologo e lo psicologo. 

 

L’ENDOMETRIOSI SPIEGATA ALLE STUDENTESSE DEL LICEO RESPIGHI DI PIACENZA

Venerdì 18 gennaio la vicepresidente dell’A.P.E. Onlus Jessica Fiorini sarà dalle 9.50 presso il Liceo Respighi di Piacenza, grazie all’interessamento della Prof.ssa Cinzia Catalano, per incontrare le studentesse delle IV e V classi e parlare del progetto “ComprendEndo, endometriosi informazione nelle scuole”. Interverranno all’incontro le Dr.sse Antonia Infranco e Sara Ciavarella, Medici Specializzandi in Ginecologia e Ostetricia Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma e la Dr.ssa Micaela Fusi, Psicologa e Psicoterapeuta, che da anni collabora con il Gruppo A.P.E. di Parma. Nell’incontro spiegheranno alle giovani partecipanti cos’è l’endometriosi, sia dal punto di vista medico che nei suoi risvolti psicologici, affrontando anche il tema dell’importanza dell’informazione quale arma di prevenzione. 

 

COS’È L’ENDOMETRIOSI 

Per molti, infatti, è una perfetta sconosciuta, spesso anche per il personale sanitario, eppure colpisce in Italia 3 milioni di donne e nel mondo ben 150 milioni. L’endometriosi sconvolge la vita, provoca sofferenza e paura. Sofferenza perché può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile. Paura, perché forse si dovranno subire numerosi interventi. Informare in questo caso è prevenire e intervenire in tempo. 

 

I CENTRI SPECIALIZZATI E LE GUIDE INFORMATIVE

Sul sito www.apeonlus.it sotto la voce “Aiuto alle donne”, è possibile scaricare gratuitamente l’elenco dei centri specializzati e anche le guide informative che vogliono essere un consiglio pratico per le donne. 

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La 56 enne era stata sospesa dall’insegnamento nello scorso mese di settembre. Le intercettazioni ambientali e le telecamere nascoste hanno consentito agli investigatori di documentare decine di episodi tra maltrattamenti, minacce, violenze nei confronti di otto bambini di quattro anni tra settembre 2017 e giugno 2018.

REGGIO EMILIA –

“Piangi pure, non mi interessa sentirti piangere… Se continui così non vieni neanche a tavola. Vuoi vedere che finisce male davvero?”. Erano questi i toni e le frasi minacciose e perentorie con cui un’insegnante di 56 anni, originaria di Sassuolo e residente a Scandiano, si rivolgeva ai bambini dell’asilo comunale “Loris Malaguzzi”, considerato per i suoi modelli educativi “l’asilo più bello del mondo”. 

Non solo, parole, purtroppo. Le indagini, partite in seguito alla denuncia di una mamma, la cui bambina di 4 anni appariva terrorizzata, aveva ricominciato a farsi la pipì addosso e mostrava lividi per i pizzicotti che “le aveva fatto la maestra”, hanno consentito di documentare, attraverso intercettazioni ambientali e telecamere, decine di episodi, tra maltrattamenti, vessazioni, minacce ai danni di piccoli di 4 anni, rilevati tra settembre 2017 e giugno 2018. 

Come riportato dai capi di accusa, la 56 enne strattonava violentemente i bambini, li afferrava per il collo e li tirava per i capelli. Inoltre, “li rovesciava dalla brandina sulla quale erano sdraiati per il riposino, li stringeva con forza per le braccia e dava loro pizzicotti alle braccia e alle gambe causando lividi”. La donna, in più di un’occasione, ha anche “strappato i peluche dalle mani dei bambini e li ha schiaffeggiati all’altezza di gambe e natiche”, incutendo in loro paura e disagio”.

Di fronte a queste prove ritenute “inconfutabili”, per l’insegnante, che era già stata sospesa dall’insegnamento per sei mesi nello scorso mese di settembre, è stato chiesto e ottenuto il decreto di giudizio immediato, cioè senza udienza preliminare, con l’accusa di maltrattamenti verso otto bambini. 

Diverse famiglie, assistite dagli avvocati Marco e Marcello Fornaciari, hanno poi deciso di costituirsi parte civile e di chiedere i danni alla maestra. Per quanto riguarda invece la scuola, durante un incontro con i genitori l’assessore comunale all’educazione Raffaella Curioni ha annunciato un’indagine interna e l’avvio di un percorso per promuovere il dialogo tra la scuola e le famiglie.

 

BOLOGNA, 17 GEN - Sono circa 300 i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, con il supporto di Comandi Territoriali contermini ed Unità Specializzate, che dalle prime ore del mattino stanno eseguendo un provvedimento restrittivo emesso dal GIP del Tribunale di Bologna nei confronti di 30 soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di "associazione per delinquere finalizzata alla corruzione", "corruzione di incaricato di pubblico servizio", "riciclaggio" e svariate violazioni connesse alla responsabilità amministrativa degli Enti.

Le indagini, sviluppate dal Reparto Operativo - Nucleo Investigativo e dalla Compagnia Bologna Centro, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna diretta dal Procuratore Capo dott. Giuseppe AMATO, hanno consentito di disarticolare un radicato sistema corruttivo ruotante attorno al delicato comparto funerario. Lo stesso risultava incentrato, in particolare, sulle dinamiche spartitorie caratterizzanti due cartelli di imprese in grado di "controllare", ognuno per la parte di competenza, le camere mortuarie sedenti presso i due principali nosocomi cittadini - l'Ospedale Maggiore ed il Policlinico Sant'Orsola - Malpighi - al fine di mantenere e consolidare il monopolio nella lucrosa gestione dei servizi funebri.

Il tutto attraverso un modus operandi consolidato nel tempo, strutturato su più livelli:
- alla base gli infermieri ivi operativi, a libro paga, che provvedevano ad "agganciare" i familiari dei defunti mettendoli in contatto con i rispettivi referenti delle varie agenzie di servizi (previa presentazione di quelle di interesse come le più economiche, piuttosto che efficienti e/o rapidamente reperibili);
- al livello intermedio questi ultimi che attraverso una stabile presenza presso gli ospedali - in contravvenzione a quanto normativamente previsto - fornivano nell'immediatezza tutti i dettagli del caso ed indirizzavano i nuovi clienti verso i loro uffici per la definizione della pratica;
- all'apice i due massimi rappresentanti i consorzi, in grado di dirigere le rispettive associazioni sotto tutti gli aspetti: dalla sistematica suddivisione dei vari "lavori" tra le varie ditte funebri partecipi al progetto delittuoso, alle complessive attività di gestione e redistribuzione delle ingentissime somme introitate.

Nel senso le investigazioni hanno chiaramente documentato le sistematiche condotte di riciclaggio promosse e coordinate dagli indagati di vertice con il reinvestimento del rilevante "nero" aziendale, realizzato con la sistematica mancata fatturazione di parte dei servizi funerari e gestito attraverso specifiche contabilità parallele da parte di sodali incaricati della specifica mansione. Lo stesso veniva di fatto impiegato al fine di soddisfare la provvista corruttiva ed implementare le singole fette di guadagno.

Nel corso dell'operazione, condotta tra le province di Bologna, Modena, Ferrara, Rimini e Gorizia, i militari stanno procedendo anche ad un sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per circa 13 milioni di euro.
Tutti i particolari saranno resi noti nel corso della conferenza stampa prevista per le ore 10.45 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bologna, alla presenza del Procuratore Giuseppe AMATO.

(Videohttps://youtu.be/EcREPaJnWNM  - https://youtu.be/QH-X34KSfeQ )

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Giovedì, 17 Gennaio 2019 10:36

Spaccata al Bancomat di Viarolo.

La Cassa Padana resiste. Malviventi tentano di rubare il contenuto del Bancomat della Cassa Padana di Viarolo utilizzando l'esplosivo.

L'esplosione, avvertita dai residenti della località di Viarolo, è avvenuta intorno alle 3,40 di questa notte e. oltre a danneggiare il bancomat non sembra vi sia stata la sottrazione di banconote dalla cassa automatica.

Il 26 maggio del 2015 era stata la volta dello sportello automatico della Cariparma di Trecasali a essere preso di mira.

 

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Apprendo e colgo il grido di dolore di un Cittadino che segnala, dopo aver denunciato, una rapina a mano armata subita ieri alle ore 18,00 circa nei pressi dei "Giardinetti Pubblici" in Via Tarozzi ad opera di due uomini di colore armati di coltello che, dopo averlo seguito, schiaffeggiato e dopo avergli puntato il coltello alla gola, lo hanno rapinato della somma appena prelevata allo sportello automatico. Alla vittima va la mia piena vicinanza e solidarietà.

Ormai la situazione è diventata insostenibile, in quella zona come in altre dove non è più possibile girare con tranquillità soprattutto per le donne. E' urgente assumere provvedimenti incisivi, aumentare il controllo del territorio e non tacere su fatti di una simile gravità ed in primis non deve farlo la Giunta PD chiamata già più volta ad intervenire in proposito.
La sicurezza va praticata e tutelata con i fatti e non solo a parole o delegandola ai volontari ai quali va sempre il nostro ringraziamento e sostegno come va anche e di più alle nostre Forze dell'Ordine.

Chiedo con urgenza la convocazione della Commissione Sicurezza e non solo per avere i dati già divulgati alla stampa o in diretta Facebook dall'Assessore alla Sicurezza Gargano, ma per sollecitare interventi adeguati e idonei a fronteggiare la situazione critica attuale.

Inutile negare che a Castelfranco Emilia ci siano gravi problemi di sicurezza, i fatti sono purtroppo agli "onori" della cronaca quasi ogni giorno. Invito tutti i Cittadini al nostro "banchetto in piazza" sabato 19/01/2019 dalle 10,00 alle 13,00 onde raccogliere le loro testimonianze e richieste.

Il tempo dei "sorrisi" è finito, ora bisogna agire senza tentennamenti.

Castél - Castelfranco Emilia (Mòdna-Modena), 16/01/2019
Cristina Girotti Zirotti
Capogruppo Lega

 

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I Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per controllare gli ultimi focolai del vasto incendio divampato, ieri pomeriggio, in un fienile di un'azienda agricola di Medesano, in provincia di Parma.

Le fiamme, altissime, hanno arso circa 300 mq di fienile sito in Strada Cervo 38 e hanno coinvolto anche un escavatore gommato. 

Non si conoscono ancora le cause dell'incendio.

A questo link le foto dell'incendio e il video trasmesso dai Vigili del Fuoco

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L’incidente oggi alle 14 in via Bellaria, a Modena, nei pressi di un distributore. Il mezzo pubblico è finito con due ruote nel fossato. Sul posto una decina di ambulanze, l’elisoccorso, mezzi dei Vigili del Fuoco e pattuglie dei Carabinieri.

MODENA – 

Un’autovettura, due camion e un autobus di Seta con a bordo decine di studenti di ritorno da diversi istituti scolastici di Modena sono stati coinvolti in un incidente accaduto oggi, attorno alle 14in via Bellaria, all’altezza del distributore Beyfin.

Secondo la ricostruzione, un’auto avrebbe frenato all’improvviso per svoltare a sinistra ed entrare nell’area di servizio. L’autista del mezzo pesante che la seguiva, tuttavia, non è riuscito a frenare in tempo e ha tamponato la vettura.  Dietro al camion viaggiava a sua volta una corriera di Seta con a bordo decine di studenti di ritorno dalle lezioni. L’autista del mezzo pubblico è riuscito invece a frenare, evitando di travolgere i mezzi che lo precedevano. Lo stesso, purtroppo, non è riuscito a fare l’autista dell’altro mezzo pesante, che invece seguiva l’autobus. 

Quest’ultimo ha quindi tamponato la corriera, che a questo punto è finita contro il cassone del camion che la precedeva ed è capitolata con due ruote nel fossato che costeggia la carreggiata, rimanendo con le altre due sollevate in aria e a rischio ribaltamento. Al suo interno, incastrato nell’abitacolo, è rimasto il conducente e gli studenti, di cui una ventina feriti o doloranti. 

Immediati i soccorsi, che sono intervenuti sul posto con diverse ambulanze del 118 e una pattuglia della Polizia Municipale. Successivamente, sono sopraggiunti anche i Vigili del Fuoco, che hanno puntellato l’autobus per far scendere gli studenti dal lunotto posteriore, pattuglie dei Carabinieri e l’elisoccorso. Accanto al luogo del sinistro è stato allestito un campo di primo soccorso con medici e infermieri, che si sono occupati dei feriti. Un primo bilancio parla di qualche ferito lieve, altri studenti hanno riportato invece contusioni e lesioni. 

L’autista, le cui condizioni sono apparse più serie, e alcuni feriti un po’ più gravi sono stati caricati sulle ambulanze e trasferiti in ospedale per ulteriori accertamenti. Chi è rimasto illeso è invece potuto tornare a casa con i familiari, che nel frattempo erano giunti sul posto. Chi era da solo ha potuto contare sul un pulmino messo a disposizione della Protezione Civile per fare rientro a casa. La strada è stata chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso. Tanta paura, ma poteva andare molto peggio. 

 

Nella giornata di ieri, sin dalle prime ore della mattina, gli agenti della Squadra Volante della Questura, hanno iniziato una serie di controlli volti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone calde di Parma.

 

CONTROLLI IN PIAZZALE SALVO D'ACQUISTO

Alle ore 11, durante un controllo d'iniziativa su un cittadino nigeriano, all'altezza di Pz.le Salvo D'Acquisto, è stato rinvenuto, nascosto nella giacca dell'uomo, un involucro contenente 6,2 grammi di sostanza stupefacente di tipo marijuana. Il soggetto è stato denunciato a piede libero per spaccio di sostanze stupefacenti.

 

10 SPACCIATORI IN PIAZZALE SANTA CROCE

I controlli sono proseguiti durante l'arco di tutta la giornata, quando intorno alle ore 21, grazie ad una segnalazione da parte di rappresentanti del quartiere Pablo, che segnalavano la presenza di una decina di spacciatori, in Pz.le Santa Croce, tre volanti vi si sono portate precipitosamente.
La segnalazione, frutto di una stretta collaborazione tra la Polizia di Stato e i rappresentanti dei vari quartieri cittadini, ha permesso di sequestrare, a carico d'ignoti, 21grammi di Marijuana e 1 grammo di cocaina. Sostanza debitamente nascoste lungo traverse di via D'azeglio, dove gli spacciatori sono riusciti a guadagnarsi la fuga.

 

CONTROLLI IN OLTRETORRENTE

I controlli sono proseguiti nel corso della notte e della mattinata odierna, grazie anche all'ausilio da parte del Reparto Mobile di Bologna.
Durante la mattinata di oggi, nel controllare la zona Oltretorrente, in particolare Viale Vittoria, Via dei Mille e le vie limitrofe, sono stati recuperati 35 grammi di Marijuana, ben nascosta dagli spacciatori nei cespugli.

 

ANCORA IN CORSO I CONTROLLI DELLA POLIZIA

 

Il lavoro della Polizia di Stato, finalizzato a contrastare lo spaccio di stupefacenti, sta proseguendo da oltre 24 ore, e proseguirà anche nel corso della sera e della notte.

Mercoledì, 16 Gennaio 2019 15:35

Nuovi bus TEP in servizio sulle strade di Parma

Saranno in servizio a Parma dal prossimo fine settimana 9 nuovi autobus urbani acquistati da TEP come parte dell’ampio piano di rinnovo della flotta di trasporto pubblico locale.

Si tratta di veicoli marchiati IIA (Industria Italiana Autobus, ex Breda Menarinibus) lunghi 12 metri a 3 porte (due per la salita e una centrale per la discesa) consegnati dall’azienda bolognese in questi giorni.

Le nuove vetture, con alimentazione diesel Euro 6, sono in grado di ospitare fino a 100 persone – 78 in piedi e 22 sedute. Hanno inoltre una postazione riservata a persone con difficoltà motorie in carrozzella e una separata per i genitori che viaggiano con bimbi in passeggino o carrozzina. Data l’elevata capienza, sono adatti alle tratte cittadine e saranno in servizio nei prossimi giorni in tutte le zone del centro città, in prevalenza sulle linee 2, 6, 8, 11 e 13.

L’accessibilità per i passeggeri non deambulanti è garantita dalle pedane a ribaltamento manuale che, insieme alla funzione che consente l’inclinazione laterale del veicolo in fermata, offrono una salita comoda e sicura. Il pianale è interamente ribassato, privo cioè di gradini e dislivelli per una migliore fruizione degli spazi interni. I bus sono dotati di aria climatizzata per tutto l’abitacolo.

La sicurezza del mezzo è potenziata dalle telecamere di sicurezza installate su tutte le vetture e dall’impianto antincendio presente nel vano motore che, in presenza di fiammate, vaporizza una schiuma ignifuga per estinguere il fuoco su nascere.

La fornitura dei nuovi autobus è avvenuta tramite una gara regionale che ha consentito di centralizzare l’acquisto di mezzi per tutte le aziende dell’Emilia Romagna. L’investimento complessivo per i 9 bus di Parma è pari a 1,9 milioni di euro interamente finanziati da TEP.

Il piano triennale 2018-2020 di TEP da 86 nuovi autobus per il rinnovo della flotta, ad oggi, è stato completato per il 53% dei mezzi previsti. Le prossime tappe del piano sono programmate per il mese di aprile, con la consegna di 7 nuovi autobus urbani, cui si aggiungeranno ulteriori 10 urbani a metano prevedibilmente a inizio estate 2019. E’ attesa per luglio, invece, la consegna di 4 nuove corriere extraurbane che andranno a potenziare i servizi sulle tratte più lunghe del nostro territorio. Novità in vista anche sul fronte filobus: sono già in produzione e in arrivo il prossimo anno 10 nuovi filobus full-electric.

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Fonte: Ufficio Stampa TEP spa

Nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio, nella giornata di ieri gli agenti del Commissariato di P.S. di Sassuolo, unitamente a quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, un’unità cinofila della Questura di Bologna e personale della Polizia Municipale di Sassuolo, hanno effettuato un servizio straordinario volto al contrasto dell’immigrazione clandestina e dello spaccio di stupefacenti nei parchi cittadini e nella zona delle stazioni ferroviarie.

Nel corso dell’attività sono stati effettuati 7 posti di controllo che hanno permesso di identificare 73 persone, di cui 27 con precedenti di Polizia

All’interno del Parco “Ex Edil Carani” sono stati rintracciati 4 cittadini stranieri, tutti con precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti e di immigrazione clandestina, nei confronti dei quali sono stati emessi altrettanti decreti di espulsione dal territorio dello Stato.

Un cittadino marocchino, di 48 anni, irregolare sul territorio nazionale, pregiudicato, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di gr. 27 di sostanza stupefacente del tipo hashish e di alcune banconote per un totale di 245 euro. L’uomo è stato trattenuto all’interno delle camere di sicurezza per essere sottoposto nella giornata odierna a giudizio direttissimo.

Il 25 enne tunisino, clandestino e con una lunga lista di precedenti, è stato sorpreso all’interno della pizzeria “I Dissonanti” di via Berengario. Intercettato dagli agenti, aveva addosso un cutter e 15,50 euro in monetine. Ma a suo carico pendeva anche un provvedimento di allontanamento. 

MODENA –

Un bottino davvero magro: 15,50 euro in monetine, rubate dalla cassa della pizzeria “I Dissonanti” di via Berengario, ha messo fine alla “carriera” criminale di un 25 enne tunisino, pluripregiudicato e con diverse condanne a suo carico per reati contro la persona e il patrimonio, in materia di stupefacenti, nonché per immigrazione clandestina.

Attorno alle 23 di ieri sera, la Sala Operativa della Questura ha ricevuto una richiesta di intervento per l’intrusione di un soggetto all’interno della pizzeria. Il ladro era riuscito a introdursi nel locale piegando le grate di protezione con un tubo di ferro, ricavato da un cartello stradale, ritrovato nelle vicinanze dell’entrata, per poi infrangere la vetrata della porta di accesso. Scoperto, si era poi dato alla fuga, inseguito dal titolare. 

Una Volante lo ha poi intercettato all’altezza di via Cavour. Un agente lo ha inseguito a piedi ed è riuscito a bloccarlo e ad assicurarlo all’interno di un’auto di servizio, grazie anche all’ausilio di un secondo equipaggio intervenuto sul posto.

Nella tasca destra del giubbotto l’uomo aveva un cutter con una lama di 11 cm, per la detenzione del quale è stato denunciato per porto ingiustificato di oggetti atti a offendere. Inoltre, sono state recuperate anche le monetine (ben 15,50 euro di bottino!) oggetto del furto appena commesso. 

Una volta in Questura, è emersa la lunga lista di precedenti e condanne a carico dell’uomo, che è risultato clandestino ed è stato anche denunciato per inottemperanza all’ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale. Il tunisino è stato quindi trattenuto all’interno delle celle di sicurezza in attesa di essere sottoposto a processo per direttissima. 

 

Arrestato il terzo componente della banda. Dallo scorso luglio i “pendolari del crimine” avevano messo a segno rapine particolarmente violenti ai danni di esercizi commerciali, minacciando e malmenando i titolari. L’ultimo componente della banda ancora in libertà è stato arrestato ieri. Si tratta di un 54 enne casertano pluripregiudicato.  

CARPI (MO) –

Con l’arresto dell’ultimo componente, un pluripregiudicato di 54 anni di origine casertana, i Carabinieri della Compagnia di Carpi hanno sgominato la banda di “pendolari del crimine” che nello scorso mese di luglio aveva messo a punto diverse rapine a mano armata, caratterizzate da particolare violenza.

La prima era avvenuta ai danni di un distributore di benzina di Medolla. Il quell’occasione, il titolare era stato immobilizzato e colpito alla testa con il calcio di una pistola, riportando traumi multipli. Il secondo colpo era stato messo a segno presso il supermercato Eurospin di Cavezzo e, anche in quel caso, un dipendente era stato minacciato con una pistola puntata alla testa, mentre un altro con un coltello alla gola. 

Dopo entrambe le rapine, tuttavia, la banda era fuggita a bordo di un’auto risultata rubata. Proprio il suo ritrovamento aveva consentito, nello scorso mese di ottobre, di identificare due dei tre componenti. Rimaneva da acciuffare il terzo, considerato pericoloso. Per questo le indagini si sono fatte sempre più serrate, fino a giungere alla sua localizzazione. 

Questa mattina il 54 enne è stato individuato e arrestato con l’accusa di rapina aggravata e continuata, lesioni personali gravi e ricettazione. È stato quindi trasferito per la detenzione presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

Nelle prime ore della mattinata di venerdì scorso, personale dipendente della Sezione Polizia Stradale di Modena era intervenuto al Km. 143,500 della S.S. n. 9 (via Emilia) nel tratto tra lo svincolo di via Montecatini e Ponte Sant'Ambrogio, in quanto un automobilista in transito aveva segnalato la presenza del corpo inanimato di una persona sul ciglio destro della strada in direzione Castelfranco Emilia.

Verso le sette circa infatti, il conducente di una mountain bike in transito sulla via Emilia direzione Castelfranco Emilia, era stato travolto ed ucciso, verosimilmente da un veicolo industriale, che viaggiava nella medesima direzione di marcia.

TAOUS Mourad, classe 1973, originario del Marocco ma residente a Modena, si stava recando in bici al lavoro presso una azienda di San Cesario Sul Panaro (Mo), dove avrebbe iniziato il proprio turno alle ore 08,00.

Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica -  Sost.proc. Dr.ssa Lucia De Santis – basandosi sull'assunzione delle diverse testimonianze, ma soprattutto sull'esame delle immagini delle diverse telecamere installate sulla via Emilia e sulle varie strade che con questa si intersecano, avevano consentito di individuare alcuni mezzi di trasporto pesanti che, per tipologia ed orari di transito, potevano essere ricollegati al sinistro; tuttavia le immagini acquisite, pur consentendo di individuare le sagome dei veicoli, non consentivano di leggerne il numero di targa, rendendo difficoltosa la precisa individuazione del veicolo.

Ulteriori attività di appostamento hanno poi consentito di individuare, nella mattinata di lunedì 14, un veicolo corrispondente per caratteristiche e tipologia di merce trasportata (calce per edilizia) quello coinvolto nel sinistro, risultato però estraneo; tuttavia si apprendeva dal conducente che nella giornata di venerdì, analogo trasporto era stato effettuato da altro conducente della medesima azienda – operante nella provincia di Bergamo - con altro veicolo.

La Procura della Repubblica, immediatamente informata degli sviluppi investigativi, disponeva la perquisizione dell'azienda proprietaria del mezzo e ed il sequestro dello stesso e delle eventuali tracce riconducibili al sinistro.

Nelle prime ore di ieri, 15 gennaio, personale dipendente della Sezione di Modena, coadiuvato da personale della Sezione Polizia Stradale di Bergamo ha individuato, presso l'azienda propritaria del mezzo, tra i numerosi veicoli, il camion costituito da autocarro più rimorchio tipo biga, utilizzato per il trasporto di calce da Bergamo a  San Cesario sul Panaro (Mo) la mattina dell'11 gennaio; sul veicolo si potevano riscontrare ancora le tracce del sinistro ed in particolare quelle relative all'impatto con il velocipede nonché tracce biologiche verosimilmente riconducibili al povero TAOUS Mourad, che venivano repertate a cura del Gabinetto provinciale di Polizia Scientifica di Bergamo.

Il conducente del veicolo, identificato per P.I., classe 1962, cittadino italiano, di intesa con la locale Procura che ha seguito costantemente in ogni sua fase le indagini condotte, veniva deferito in stato di libertà, non essendo emersi elementi per l'applicazione del fermo di indiziato di delitto, per il reato di Omicidio stradale.

 

 

Progetto di Valorizzazione e recupero del lato nord-est del Parco Ducale: abbattuto l'attuale muro cieco posto su viale Piacenza, al suo posto una nuova cancellata metallica in posizione più arretrata

Parma, 15 gennaio 2019 - "Riqualifichiamo e restituiamo la luce ad un momento storico della città come è il Palazzo Ducale che diventa cosi un patrimonio visibile a tutti sempre", ha così aperto la conferenza stampa di presentazione della nuova apertura su viale Piacenza che conduce a Villa Ducale il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Parma, il Colonnello Salvatore Altavilla.

Questa mattina alla presenza del Sindaco Federico Pizzarotti, del Colonello Salvatore Altavilla, dell'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma Michele Alinovi, del rup Luigi Campanini, di Parma Infrastrutture è stato demolito l'attuale muro cieco posto su Viale Piacenza in corrispondenza della sede ESFA.

Il progetto ha visto la realizzazione di una nuova cancellata metallica, figurativamente il più possibile rarefatta matericamente. Il riferimento per il disegno di questa è nella cancellata tardo ottocentesca presente ai due lati del prospetto principale di Palazzo Ducale, a separane le pertinenze dal Giardino Pubblico. La nuova cancellata è stata posta in posizione più arretrata rispetto al margine viabilistico attuale, in questo modo, lo spazio rimanente è stato riqualificato a parco pubblico con l'inserimento di percorsi pedonali, sedute e idonea illuminazione pubblica.

L'abbattimento rientra nel Progetto di Valorizzazione e recupero del lato nord-est del Parco Ducale.

"Aspettavamo questo momento da diversi anni è il primo stralcio dei lavori che interessano quest'area che riqualificata diventerà così sempre più vivibile e più sicura. Scopriamo un luogo storico di Parma e fa bene agli occhi ammirare questo tesoro" ha commentato il sindaco Pizzarotti.
L'assessore ai Lavori Pubblici Michele Alinovi ha illustrato i passi successivi dei lavori di riqualificazione che vedranno la realizzazione di una pista ciclopedonale con l'apertura di un accesso ad una nuova porzione di parco sul fianco di Palazzo Ducale che diventerà pubblica. Verrà anche restaurato l'ultimo frammento di muro farnesiano della città.

Attualmente, l'area di Palazzo Ducale è occupata dal Comando Provinciale Carabinieri; il progetto ha previsto la sistemazione dell'area interna tramite riorganizzazione dei vialetti, dell'apparato arboreo e dell'illuminazione. La nuova recinzione soddisfa le necessità di sicurezza del Comando Provinciale Carabinieri, ed è attrezzata con sistema di videosorveglianza.
Punto importante del progetto è stata la realizzazione di nuove trottatoie per l'accesso diretto alla Villa da viale Piacenza, in posizione frontale rispetto alla sede EFSA, con l'inserimento di un cancello carrabile e di dissuasori a tutela dell'accesso ad uso del Comando Provinciale Carabinieri.

L'importo di quadro economico della riqualificazione è pari a 1.281.719,63 euro finanziamento del Ministero delle Infrastrutture sull'insediamento EFSA. L'intervento è stato realizzato da Parma Infrastrutture per conto dell'Assessorato Lavori Pubblici del Comune di Parma.

 

Rubrica sul sociale a cura di Intesa San Martino - Parma -

Alcuni canoni alla base della nostra civiltà sono stati consumati. Non vi è più rispetto per il prossimo e oggi più che mai domina la cultura della superficialità, che porta l'identità a fondarsi sul nemico. Sembra che senza un nemico non si riesca a caratterizzarsi. È sicuramente un istinto presente nella nostra natura - la lotta per la sopravvivenza di cui parlava Darwin - ma tipico dell'uomo non è la sola biologia ma anche la ragione, quella condizione in cui rispettiamo gli altri e riusciamo a frenare un istinto.

Un motivo che aggrava questa situazione è la carenza delle relazioni affettive in famiglia, dove spesso il padre e la madre sono impegnati nella propria professione e non hanno il tempo di dedicarsi a una completa educazione dei figli. Si è diffusa un'immagine negativa degli adolescenti che sembrano sempre meno inclini allo studio, non più pronti a lavorare per guadagnarsi da vivere e interessati solo a ciò che li diverte. L'eccessiva ricerca di piacere che ci impone la nostra società condiziona anche i più giovani nella loro quotidianità. Mentre diversi anni fa, per cercare di soddisfare i bisogni primari, s''impegnavano tutte le proprie energie, oggi l'attenzione si sposta soprattutto su capricci e mode, sicuramente più difficili da seguire.

Occorre quindi recuperare i valori ormai perduti, non quelli legati ai beni materiali, ma i veri valori autentici, come la famiglia, la comunicazione e, non meno importante, la conoscenza reciproca che si è andata a perdere con gli anni anche a causa dei social network.
Ma la ragione che caratterizza l'uomo e consiste nel controllo delle pulsioni a volte non c'è, quella che si era costruita con i principi dell'amore, della fratellanza, della solidarietà per una società più giusta, sono stati da tutti noi spazzati via nel volgere di una generazione e ora siamo tutti più poveri, questa è la vera crisi sociale dell'Occidente che sta regredendo.

Rino Basili
Segretario
Intesa San Martino

Mercoledì, 16 Gennaio 2019 06:50

La Polizia Stradale nel 2018

Con l'impiego di n. 6753 pattuglie, nel corso dell'anno 2018 la Polizia Stradale di Modena ha complessivamente accertato n. 20643 infrazioni al codice della strada, delle quali n.9930 in ambito autostradale e n.10713 sulla viabilità ordinaria.

A seguito dell'accertamento di infrazioni connesse alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, all'utilizzo del telefono durante la guida o al superamento del limite di velocità di oltre 40 Km/h, comportamenti frequentemente causa di gravi incidenti anche con esito mortale, nel medesimo periodo sono state ritirate n._594 patenti di guida, mentre i punti decurtati per le medesime infrazioni oltre che per il mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta di conducente e passeggeri o di seggiolini per i bambini, sono stati complessivamente n.31362; infine si segnala che sono state ritirate n. 527 carte di circolazione di veicoli a seguito di infrazioni alle norme di comportamento previste dal Codice della Strada nonché per mancanza della prevista revisione periodica o della copertura assicurativa oltre che per violazioni alle norme che regolano il trasporto merci in conto proprio ed in conto terzi.

Attività infortunistica.
L'andamento del fenomeno infortunistico ha fatto registrare da una parte un aumento del numero complessivo degli incidenti (1088, +15% rispetto al 2017) ma una leggera diminuzione delle persone ferite (420, - 7%), dall'altra ha espresso una sensibile diminuzione dei sinistri con esito mortale (7 - 80%).
In particolare sono stati rilevati 838 incidenti in ambito autostradale dei quali 4 mortali, 124 con feriti e 710 con danni a cose, mentre sulla viabilità ordinaria sono stati rilevati 3 incidenti mortali, 118 con feriti e 129 con danni a cose.

Contrasto della guida sotto effetto di alcool e di sostanze stupefacenti.
Nel 2018 è proseguita la campagna straordinaria di controllo sulle condizioni psicofisiche dei conducenti, di veicoli sia in ambito autostradale che sulla viabilità ordinaria, per l'accertamento sull'eventuale assunzione di alcool; nelle ore serali e notturne sono state impiegate n. 2145 pattuglie che hanno proceduto al controllo del tasso alcolemico nei confronti di n. 18927 persone, mentre nel corso di n. 26 servizi specifici sono state complessivamente elevate n. 155 sanzioni ai sensi dell'art. 186 del Codice della Strada.

Autotrasporto
In ossequio agli obbiettivi delineati nel protocollo d'intesa tra il Ministro dell'Interno e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Luglio 2009, nel corso del 2018 la Polizia Stradale di Modena ha continuato a dare forte impulso ai servizi di controllo nel settore dell'autotrasporto professionale. In particolare sono stati organizzati n. 96 servizi di Controllo Trasporto Merci con l'apporto del Centro Mobile di Revisione.

Gite scolastiche in sicurezza
D'intesa con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, sono stati attivati servizi d'iniziativa o su segnalazione dell'istituto scolastico mirati al controllo degli autobus destinati al trasporto di scolaresche per gite o viaggi di istruzione.
In particolare sono state impiegate n. 85 pattuglie che hanno proceduto al controllo di n. 176 pullman, 37 dei quali sanzionati per alcune irregolarità rispetto al Codice della Strada.
Operazioni ad Alto Impatto
Nel corso dell'anno 2018, ai servizi programmati mensilmente sono stati affiancati dispositivi specifici pianificati a livello nazionale, secondo il modello delle "Operazioni ad Alto Impatto", nella misura di circa n. 4 al mese, su materie particolarmente avvertite nella sensibilità collettiva.

Le operazioni in oggetto hanno riguardato i seguenti settori:
• Cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta (n. 12 operazioni);
• Assicurazione obbligatoria (n. 6 operazioni);
• Autotrasporto nazionale ed internazionale di persone (n. 5 operazioni);
• Trasporto di animali vivi (n. 5 operazioni);
• Uso corretto di apparati radio e telefoni cellulari durante la guida (n. 4 operazioni);
• Stato di efficienza dei pneumatici (n. 3 operazioni).

• Campagna di informazione ed educazione stradale
• Nell'anno 2018. numerose sono le campagne di educazione ed informazione stradale, organizzate sia a livello nazionale che a livello locale, cui ha partecipato la Polizia Stradale di Modena.
• Sono state inoltre effettuate docenze in tema di Sicurezza Stradale che hanno coinvolto complessivamente n. 330 studenti di scuole di primo e secondo grado della provincia di Modena, organizzate dall'Associazione Italiana Giovani Vittime della Strada, con cui la Polizia Stradale di Modena collabora da diversi anni.

Manifestazioni
Nel corso dell'anno 2018, la Polizia Stradale di Modena ha preso parte attiva in n. 5 manifestazioni,
MODENA " TERRA DEI MOTORI"
CASTELFRANCO EMILIA " FESTA EDUCAZIONE STRADALE"
VIGNOLA " BAMBINOPOLI"
MODENA " MOTOR GALLERY"
MODENA " PROGETTO VET"
ove è stata messa a disposizione un'area da destinare alla dimostrazione delle attrezzature e dotazioni della Polizia Stradale.

Attività di polizia giudiziaria
In materia di polizia giudiziaria, l'impegno profuso ha permesso di conseguire risultati soddisfacenti in tutti gli ambiti di competenza.
In particolare, l'attività investigativa in materia di riciclaggio dei veicoli di illecita provenienza, anche estera, furto di autovetture, truffe ed illecito conseguimento di patenti di guida ha portato all'arresto di 15 persone ed al deferimento all'A.G. di altre 164.
Sono stati rintracciati 70 clandestini e sono stati sequestrati e/o rinvenuti 33 veicoli oggetto di reato.
Nel corso dell'attività investigativa, sono state inoltre sequestrate patenti di guida e carte di circolazione false, per un totale di 50 documenti.
Si è proceduto infine al sequestro di Kg 140 di cannabinoidi e di Kg 24 di cocaina.

 

 

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Vasto incendio, ancora in atto, in Provincia di Parma. Il rogo, divampato in un fienile di Medesano, ha coinvolto anche un deposito agricolo. 

Sono sul posto, in questo momento, - ore 18.51 - quattro squadre dei Vigili del fuoco per spegnere le fiamme.

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il progetto "Ambulanza dei desideri", promosso dalla Fondazione Assistenza Pubblica Parma, da Assistenza Pubblica e dalla sezione parmigiana di ANMIC, si è aggiudicato il Premio Armando Prada. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato scorso al Teatro Verdi di Busseto.

Parma –

Il progetto "Ambulanza dei desideri", promosso da Fondazione Assistenza Pubblica Parma, Assistenza Pubblica Parma e Anmic Parma, ha ricevuto il premio "Armando Prada", ideato tredici anni fa dall'Assistenza Pubblica Croce Azzurra di Traversetolo. La premiazione si è svolta sabato scorso, presso il Teatro Giuseppe Verdi di Busseto. A ritirare il premio, Filippo Mordacci, presidente di Fondazione Assistenza Pubblica Parma, insieme a una rappresentanza dei volontari che hanno esaudito il primo desiderio, accompagnando il parmigiano Giorgio Foglia ad Auschwitz.

 

PREMIO ARMANDO PRADA

Il premio dei volontari per i volontari: questo è il Premio "Armando Prada", intitolato alla memoria di un milite, scomparso il 9 gennaio 2005, che ha saputo rendersi utile e solidale, operando nel mondo del volontariato provinciale e regionale. Si svolge ogni anno, ospitato da una diversa Assistenza Pubblica della provincia di Parma, e prevede l'assegnazione di un premio a tre differenti categorie: un volontario, il più meritevole per il suo impegno e la sua devozione, un'associazione, quella che si è distinta per idee e iniziative ammirevoli, e un progetto, quello che un'associazione ha saputo proporre per soddisfare nuovi bisogni.

Quest'anno la manifestazione, giunta alla tredicesima edizione, è stata organizzata dalla Croce Azzurra di Traversetolo, dall'ANPAS Emilia-Romagna e dall'Assistenza Pubblica di Busseto, con il patrocinio delle amministrazioni comunali di Busseto e di Traversetolo, e ha premiato il progetto "Ambulanza dei desideri" con la seguente motivazione: «perché aiuta a credere che i desideri si possono realizzare e che i sogni ci aiutano a vivere».

 

L'AMBULANZA DEI DESIDERI

L'Ambulanza dei desideri è nata nell'autunno 2017, quando l'associazione Anmic Parma ha contattato la Onlus Assistenza Pubblica Parma, cercando sostegno in un'impresa ambiziosa: il parmigiano Giorgio Foglia, gravemente malato di sclerosi multipla, voleva realizzare il suo sogno, andando a visitare il campo di concentramento di Auschwitz. E la Pubblica ha accettato la sfida. Dopo le necessarie valutazioni sanitarie, sono stati percorsi i 2.500 chilometri che separano Parma dalla città polacca, con un'ambulanza, un pulmino e cinque volontari, garantendo a Giorgio un viaggio nel totale rispetto della sua sicurezza e del suo comfort. Assieme a lui e ai volontari, sono partiti anche due giornalisti di TV Parma, Giuseppe Milano e Alberto Rugolotto, che hanno realizzato un toccante documentario sull'esperienza, musicato dal maestro Alessandro Nidi.
Quello di Giorgio è stato più di un viaggio. È stato un esempio di collaborazione tra enti di volontariato che si sono uniti per realizzare il desiderio di qualcuno che, a causa delle sue condizioni, non avrebbe potuto realizzarlo altrimenti. E il progetto "Ambulanza dei desideri" non si esaurirà con l'esperienza di Giorgio, ma continuerà per coronare molti altri sogni.

 

FILIPPO MORDACCI, PRESIDENTE DI FONDAZIONE ASSISTENZA PUBBLICA PARMA

«Non possiamo dirci i primi – ha affermato Filippo Mordacci, presidente di Fondazione Assistenza Pubblica Parma, nel ritirare il premio –, perché questo tipo d'iniziativa esiste già da anni in Nord Europa. Ma era nostro desiderio dare inizio anche qui a quest'attività. Quando ANMIC, che ringrazio, ci ha comunicato la richiesta - che sembrava così azzardata - di Giorgio, abbiamo pensato che fosse l'occasione giusta per dare inizio al progetto. Si è trattato quindi di un incontro tra due desideri: quello della Fondazione Assistenza Pubblica Parma e quello di Giorgio. Abbiamo intenzione di proseguire, accogliere e soddisfare altri desideri: la Fondazione, insieme ad ANMIC e ad Assistenza Pubblica Parma, sta definendo un regolamento per strutturare in modo stabile "l'ambulanza dei desideri". Concludo, aggiungendo che, se quest'iniziativa fosse stata fatta anni fa, sono certo che Armando sarebbe stato il primo a partire, abbracciando l'idea con entusiasmo».

l'INGV Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha reso noto che, poco dopo la mezzanotte di ieri, si è verificata una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 in provincia di Ravenna. A 11 km dalla città e ad una profondità di 25 chilometri. L’area è in una zona considerata ad alta pericolosità sismica. A causa della profondità del terremoto (25 km), la scossa è stata avvertita su un’area molto vasta dell'Emilia Romagna, ma anche nelle Marche e in Veneto, come hanno subito riportato gli utenti su diversi social network.

Dopo un’ora dal terremoto si è verificata un’unica replica, di magnitudo 3.0, alle ore 0:29. 

 

Basilicanova si mobilita per l’Ospedale dei bambini di Parma e con il ricavato del mercatino solidale dona una poltrona letto al reparto.

Parma -

Giocattoli artigianali, vecchi trenini, bambole fatte a mano, libri usati: tutti hanno contribuito ad arricchire il mercatino solidale che si è tenuto lo scorso dicembre a Basilicanova promosso ogni anno dall’associazione Don Bosco. E il ricavato di quelle vendite, unito ai biglietti della tradizionale lotteria, si è trasformato in una donazione per migliorare l’accoglienza all’Ospedale dei bambini di Parma, in particolare del reparto di Oncoematologia pediatrica della dottoressa Patrizia Bertolini dove i ricoveri possono durare anche alcune settimane. 

Avevamo bisogno di una poltrona letto da mettere a disposizione dei genitori che devono assistere un figlio per tanti giorni e tante notti – spiega la coordinatrice infermieristica Maria Luisa Zou – e l’associazione Don Bosco ha risposto con generosità a questa nostra esigenza. Già lo scorso anno avevano portato regali utili al nostro reparto e quest’anno hanno pensato ancora all’Ospedale dei bambini”. “Un’attenzione che ci fa molto piacere – ha commentato la dottoressa Bertolini – e che consente ai genitori di avere una poltrona letto su cui riposare in aggiunta al divano letto presente in ogni stanza di degenza”.

A consegnare il gradito dono il vicepresidente dell’associazione Davide Chiussi con Massimiliano Cavagni che hanno precisato come “il grazie vada a tutti i volontari che rendono possibili queste donazioni. E speriamo di rivederci presto”.

Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

Da Novembre a oggi oltre 11.000 iscritti e 20 coordinamenti regionali. I Gilet Gialli Italiani raccolgono consensi e facebook è ancora una volta lo strumento più efficace per aggregarsi e condividere informazioni. Giancarlo Nardozzi, cofondatore insieme all'ex deputato grillino Ivan Della Valle, ci ha rilasciato una dichiarazione sul movimento e gli obiettivi che si prefigge.

Intervista Di Nicola Comparato - 14 gennaio 2019 -

Le "gesta " dei Gilet Gialli francesi, quelli originali, che da due mesi stanno tenendo sotto scacco Emmanuel Macron mettendo, purtroppo, anche a ferro e fuoco Parigi, altre città della Francia con qualche puntata anche a Bruxelles, stanno raccogliendo consensi ammirevoli un po' in tutta Europa e l'Italia non è da meno.

E' infatti da novembre scorso, all'indomani dei primi moti transalpini, che da Torino sono state gettate le basi per un movimento nazionale. A mettere a dimora il primo seme italiano sono stati Giancarlo Nardozzi, venditore ambulante torinese, presidente del GOIA (Gruppo Organizzato Indipendente Ambulanti), e Ivan Dalla Valle ex deputato del Movimento 5 Stelle che hanno dato vita al "Coordinamento Gilet Gialli Italia".

Per saperne di più, abbiamo contattato Giancarlo Nardozzi, uno dei fondatori del movimento, che ci ha rilasciato un'intervista, sintesi della origine e dell'obiettivo del movimento dei Gilet Gialli domestici.

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(Giancarlo Nardozzi)

Buon giorno Signor Nardozzi, quando e con quale scopo è nato il coordinamento dei Gilet Gialli Italiani?
Siamo nati a fine Novembre prendendo spunto dai Francesi. Abbiamo creato questo coordinamento per poter avere una cassa di risonanza verso le istituzioni tutte , per generare attenzione ai veri problemi del popolo.

Ponete delle condizioni particolari per entrare a far parte del coordinamento?
Possono entrare tutti , anzi è di tutti purché non ci siano scopi personali, secondi fini e zero violenza. Nel qual caso verranno allontanati.

Attualmente dove siete attivi e quali i punti di contatto e di differenza con i francesi?
Nonostante il tempo trascorso sia stato breve, abbiamo creato coordinamenti in tutte le regioni italiane. Il punto in comunione con il movimento francese è nel ritenere prioritaria la sovranità del popolo. Le differenze tra noi e i Francesi, sono che loro stanno attraversando una situazione che avevamo noi con il governo passato e con grande coraggio si stanno battendo. Noi invece stiamo creando una situazione anche per far si che non accada mai più.

Avete un sito internet di riferimento?
Al momento no, siamo su Facebook e Whatsapp con un gruppo per ogni regione.

Per caso puntate ad eventuali elezioni?
Non siamo nati con l'intenzione di fare politica anche se, vedendo lo scenario attuale, sarebbe una cosa buona un terzo partito che tenesse lontano le vecchie lobby partitiche, ormai da anni nelle istituzioni e che hanno portato il nostro paese a questi bassi livelli. Chi vivrà vedrà!

Che genere di persone militano nei Gilet Gialli Italiani?
Di tutti i generi dal disoccupato al laureato affermato.

Avete già fissato una data per un raduno ufficiale dei Gilet Gialli Italiani?
Da quando io e Ivan Dalla Valle abbiamo pensato di fondare il movimento il gruppo ha superato le 11000 presenze. Per ora intendiamo farlo crescere ancora e che sia un popolo unito e sulla stessa linea ideale.

Riuscirete a sensibilizzare l'opinione pubblica italianai?
Se riusciremo a sensibilizzare l'opinione pubblica lo vedremo, diamo per scontato che ci isolino. Siamo in Italia il paese dei venduti.

Un'ultima domanda: si è sentito parlare di un altro gruppo di Gilet Gialli Italiani, con tanto di marchio depositato, hanno qualcosa a che fare con voi?
Come già detto prima, noi non ci siamo costituiti con l'intenzione di dar vita a un partito, se sarà lo condivideremo apertamente. Non abbiamo idea di chi siano quelle persone cui fate riferimento.

Il link della pagina Facebook dei Gilet Gialli Italiani https://www.facebook.com/Coordinamento-Nazionale-Gilet-Gialli-Italia-293057177993124 

Giancarlo Nardozzi e Ivan Della Valle si presentano e presentano il programma del movimento. https://www.facebook.com/MovimentoGiletGialli/videos/1968652113170641/ 

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(Giancarlo Nardozzi e Ivan Dalla Valle)

 

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(Ivan Dalla Valle)

 

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#giletsjaunes #giletgialli

Servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio a Modena, in particolare nelle zone ricomprese tra via Vignolese, via Marzabotto, viale Monreali e piazzale Manzoni. Nella serata di sabato, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto due fratelli nigeriani di anni 31 e 34.

Modena -

Gli agenti hanno fermato un 31enne, i cui movimenti avevano destato sospetti, mentre percorreva via Paolo Ferrari in bicicletta; al momento del controllo il nigeriano ha cercato di disfarsi di tre confezioni termosaldate contenenti 19 grammi di cocaina, immediatamente recuperate dagli operatori.

La perquisizione sulla sua persona ha permesso di rinvenire la somma in contanti pari a 90 euro e un mazzo di chiavi. Poiché l’uomo era stato visto uscire da un palazzo in zona, gli agenti hanno ritenuto verosimile che le chiavi potessero permettere l’accesso ad un’abitazione all’interno di detto edificio. Proprio mentre aprivano il portone del palazzo, un altro cittadino nigeriano – che successivamente è stato accertato essere il fratello del 31enne, stava uscendo con in mano un grosso borsone. 

Gli operatori hanno proceduto al suo controllo, rinvenendo in una tasca un bilancino di precisione, mentre nel borsone erano contenuti 142,4 grammi di eroina e 230,5 grammi di cocaina. 

La perquisizione domiciliare ha dato ulteriore esito positivo. Infatti, all’interno di una stanza a loro esclusivo uso e chiusa a chiave di un appartamento che i due fratelli condividevano con un altro connazionale, sono stati recuperati altri 250.8 grammi di eroina, 68.6 grammi di cocaina e 280 grammi di sostanza da taglio, oltre alla somma contante di 2.520 euro, probabile provento di spaccio.

I due nigeriani, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla locale Casa Circondariale a disposizione della Autorità Giudiziaria.

Premio Sant'Ilario 2019 – Una Medaglia d'oro, sette Attestati di Civica Benemerenza e una Menzione Speciale. (Foto di Francesca Bocchia)

Parma 13 gennaio 2019. Parma ha celebrato il proprio patrono, Sant'Ilario, all'Auditorium Paganini, dove si è svolta la cerimonia solenne di consegna della medaglia d'oro e degli attestati di civica benemerenza e, novità di quest'anno, della menzione speciale. La cerimonia è stata trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Parma.

La medaglia d'oro è stata conferita ad Albino Ivardi Ganapini. Sono stati consegnati sette attestati di civica benemerenza a: Davide Bollati, Federazione Maestri del Lavoro d'Italia Consolato Provinciale di Parma (ha ritirato il riconoscimento il presidente Elio Giovati), Kiara Fontanesi, Help For Children Parma (ha ritirato il riconoscimento il presidente Giancarlo Veneri), Luigi Roncoroni, Franca Tragni e Carlo Ferrari e all'Associazione Seirs Croce Gialla Parma Onlus (ha ritirato il riconoscimento il presidente Lugi Iannaccone) . La menzione speciale è stata assegnata alla famiglia Spaggiari (Giancarlo e Roberto Spaggiari).

(I premiati e le motivazioni: LINK)

La cerimonia è stata aperta dal presidente del consiglio comunale, Alessandro Tassi Carboni, che ha ricordato la leggenda del Santo Patrono Sant'Ilario. E' seguito, come tradizione, l'intervento di Enrico Maletti che ha letto una poesia in vernacolo. La cerimonia è stata contraddistinta dell'esecuzione dell'Inno Nazionale e dall'esecuzione di alcuni brani a cura del Coro Storie dai Monti, diretto dal Maestro Gianluigi Giacomoni.

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IL DISCORSO DEL SINDACO

Concittadini e autorità, buongiorno a tutti.
Vi ringrazio per essere presenti in un giorno così importante e sentito.
Ringrazio per la presenza le istituzioni di Parma, le forze imprenditoriali e della società civile, i consiglieri comunali e la giunta.
Ringrazio i miei concittadini, numerosi e interessati a conoscere le storie di chi riceverà la menzione, le benemerenze, e il premio Sant'Ilario.
Ringrazio a nome di Parma e dei parmigiani chi sarà insignito della menzione, della civica benemerenza e della medaglia d'oro, simboli di sacrificio, impegno e tenacia.
Di sacrificio, perché la vita è fatta anche di fatiche e di rinunce.
Di impegno, perché le cose migliori si ottengono con la passione.
Di tenacia, perché si cade mille volte ma mille e una ci si rialza.
Sacrificio, impegno e tenacia sono state le modalità attraverso cui Parma si è fatta spazio nella storia.
Un cammino che ha richiesto tanto tempo e molta costanza.
Questo cammino noi lo chiamiamo progresso.
In linea con il nostro modo d'essere, riceverà i riconoscimenti chi ha saputo valorizzare il suo buon nome nell'arco di una vita intera, perché occorre il tempo di una vita affinché germoglino i buoni esempi da imitare.

Il detto: "Roma non fu fatta in un giorno" vale per chiunque di noi, dall'imprenditore al sindaco, dall'atleta allo studente, dal dipendente al libero professionista: per progredire e farsi spazio nel mondo occorrono tempo e coraggio.

Così, per prosperare una città ha bisogno di molti anni. Anni in cui le maniche devono essere rimboccate.
Eppure questa è l'epoca in cui le certezze si sono spezzate, in Europa e nel mondo il paradigma del progresso è stato ribaltato.
Non più la pazienza di edificare; non più il tempo di imparare; non più il sangue freddo di realizzare:
oggi si è convinti che i problemi abbiano soluzioni facili, per giunta che si potrebbero risolvere di colpo.
Che si devono risolvere di colpo.
Si ha sempre meno fiducia nel progresso, perché il progresso deve essere immediato.
Non si vive più per edificare la società del domani, ma per vivere il "qui e ora".
Di questo disegno distorto, tutti condividiamo un pezzo di responsabilità: l'Europa, le istituzioni, la politica, la società, ogni cittadino.
Abbiamo disegnato un mondo in cui Bruxelles o Roma sono più vicine a Piazza Affari che alle periferie delle nostre città; in cui il pezzo di terra davanti a casa racchiude tutto ciò che ci potrebbe interessare; ormai ci chiediamo solo che cosa lo Stato può fare per noi, ma non cosa noi possiamo fare per lo Stato.
Abbiamo abbandonato la via del progresso per ricevere in cambio parole accomodanti e promesse immediate.
Ma nessuno sfugge alla realtà: la politica resta l'arte di coniugare gli ideali con il mondo del realizzabile.
Se oggi siamo qui è per rendere omaggio a persone che hanno rivolto le intuizioni e il sapere sul sentiero del progresso.
Un sentiero stretto che si percorre giorno dopo giorno, nella polvere e nel sudore, lungo un arco di tempo che dura quanto è necessario che duri.

In controtendenza rispetto alla moda dell'epoca, negli ultimi anni Parma ha scelto il progresso, consapevole che è un viaggio difficile ma redditizio.
Scegliendolo ha messo in conto che il cammino ha avuto un inizio ma non avrà una fine, perché la via del progresso è un viaggio continuo. Lo spirito del progresso ci parla di un perpetuo movimento in avanti.

Siamo tutti in attesa e in grande fermento per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.
Abbiamo trascorso mesi di lavoro incessante sin dal momento della candidatura, quando la sfida sembrava impossibile.
Davanti a noi ci saranno altrettanti mesi che richiedono impegno e dedizione non comuni.
Nelle strade, nelle piazze, negli uffici e nei luoghi della cultura c'è fermento, si respira voglia di vita.
C'è il sogno di poter regalare all'Italia che ci osserva l'anno più bello che Parma avrà da almeno vent'anni.
L'anno della Capitale non è arrivato per caso, per fortuna o per fatalità, ma grazie a un mix di competenza e intuizione. Ci siamo arrivati compiendo i passi giusti uno alla volta, perché essere Capitale Italiana non è un premio ma un merito.
Il merito di chi come il settore Cultura e il suo assessore hanno saputo concentrare gli sforzi in un mese intenso di lavoro, che ci ha condotto alla candidatura.
Il merito di grandi forze imprenditoriali e sociali che ringrazio e saluto, perché hanno messo in campo energie, intelligenza e saper fare.
Il merito del mondo universitario, che ci ha fornito scienza e conoscenza.
Il merito di un Comitato Scientifico per Parma Capitale di assoluto prestigio. Qui voglio rivolgere un commosso ricordo alla memoria di Bernardo Bertolucci, membro del Comitato e ultimo grande Maestro del Cinema contemporaneo:
Bernardo, ovunque tu sia Parma ti ringrazia, perché l'hai portata nel mondo e dal mondo l'hai fatta amare.
Il merito, infine, della nostra città che in sei anni si è rimessa in carreggiata, raddrizzando le storture e lanciandosi consapevole verso le sfide del mondo odierno: saper fare cultura, essere città internazionale, rilanciarsi nell'immagine e riformulare i propri obiettivi.
Ecco che cosa significa essere Capitale Italiana della Cultura: il progresso di chi ha saputo essere formica e non cicala, avendo la pazienza di costruire, passo dopo passo, il proprio successo.
Il 2020 sarà un anno fondamentale per Parma e l'Emilia Romagna, ma all'alba di questo 2019 sento il dovere di affermare che dobbiamo guardare già oltre.
Il 2020 non è come l'ultimo giro di valzer, né la grande festa di capodanno, che nelle piazze lascia il vuoto e il silenzio di chi ha dato tutto e ritorna alla vita di ogni giorno.
Se così fosse, tradiremmo l'idea stessa di progresso.
Noi guardiamo dalla parte dell'alba e della nascita: il 2020 sarà l'anticipazione di cosa sarà Parma nei prossimi 10, 20 e 30 anni.
Parma 2020 è importante, ma lo sarà ancora di più Parma nel 2030, perché il progresso ci chiede di guardare oltre gli orizzonti e di non sederci al tavolo di chi si accontenta.
Il progresso si realizza quando non pensiamo al traguardo di oggi, ma a quello di domani.
Un detto infatti recita: C'è qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.
Faccio appello alla gente di Parma che si rimbocca le maniche, alle forze imprenditoriali, all'Università, alle istituzioni e a tutti i parmigiani che amano questa nostra grande città:
il futuro non appartiene a chi si accontenta dell'oggi, noi prepariamo la città che ci meritiamo secondo i nostri sforzi. Se viviamo nella passività e nella pigrizia, domani i nostri figli vivranno nella frustrazione.

Il futuro appartiene a chi sa mescolare sudore, passione, ideali e visione.
Il domani va edificato nello stesso modo in cui abbiamo ottenuto i successi più importanti: con una salda alleanza tra pubblico e privato, che da questo palco sancisco e rinforzo.
L'amministrazione comunale è il volto istituzionale della città, i parmigiani e le associazioni ne rappresentano il volto umano che dà la misura dello stile di vita, le forze private invece ne sono il motore.
È questa l'alleanza che serve a Parma per crescere in Italia e nel mondo:
Parma 2020 è alle porte ed è il traguardo di un percorso compiuto negli anni, ma il giorno successivo rappresenta la sfida che dobbiamo affrontare insieme.
È la sfida per il progresso, che chiede alla politica e alla città risposte ai problemi odierni, ma con lo sguardo rivolto al domani.

Se Parliamo di Parma tra 10 anni dobbiamo essere consapevoli di vivere in un mondo instabile: anno dopo anno il suo volto muta col mutare degli eventi sociali ed economici.
Il fenomeno migratorio, la rabbia nelle periferie, l'altalena economica, la richiesta di cambiamento e di sicurezza, l'Europa lontana, il riemergere di nostalgiche visioni politiche.
Quando tutto si trasforma accade che qualcuno rimanga indietro, e qualcun altro governi il cambiamento. Alcune città si fanno spazio, altre si eclissano lentamente.

Milano cresce, Roma no.
Parma non resta alla finestra e richiama a sé un'esigenza: la competitività.
Non c'è altra via per il progresso.
Certo, potremmo dirci: "restiamo una città di provincia e accontentiamoci di vivere dei nostri bisogni: un Festival Verdi a misura di parmigiano, un'industria a misura di parmigiano, un panorama culturale a misura di parmigiano, una qualità della vita da città media e un'offerta turistica di corto respiro, magari solo per gli emiliano-romagnoli".
C'è chi oggi ha preso questa strada. Liberissimi di farlo.
Ma guardiamoci negli occhi: noi nella storia ci siamo mai accontentati di questo? No.
Ora abbiamo un Festival Verdi riconosciuto a livello internazionale; abbiamo aziende di servizi e industriali leader nel mondo; un'offerta culturale da Capitale Italiana, una qualità della vita sempre tra le più alte nel Paese, un turismo finalmente europeo e tuttora in crescita.
La competitività richiama il progresso, il progresso la competitività.
In un mondo senza certezze Parma non può permettersi di essere marginale.
Perciò per affermarci in Italia e in Europa, Parma del 2030 dovrà reggersi su tre pilastri: qualità della vita, vocazione internazionale, rispetto e salvaguardia della parmigianità.

Qualità della vita
Per assicurare un'alta qualità della vita non è più sufficiente garantire servizi migliori.
Calvino diceva che una città riceve forma dal deserto a cui si oppone.
Cementificazione, mobilità selvaggia, smog intollerabile, periferie sorte senza coerenza, ambiente maltrattato, fare debito senza produrre crescita: sono il deserto a cui le città, il Paese e l'Europa si devono opporre.
La difesa dell'ambiente è una delle grandi sfide di quest'epoca, forse la più grande e la più difficile. Noi ci saremo.
Nel 2015, Parma era all'incontro mondiale dei sindaci e delle città a sostegno degli accordi mondiali di Parigi sulla difesa del clima e della qualità ambientale.
Come siamo stati presenti all'incontro organizzato dal Vaticano, sempre sui temi dell'ambiente, a seguito dell'enciclica "Laudato sì" alla presenza di Papa Francesco.
Andremo avanti in quella direzione, unendo sviluppo e qualità.
Dei tre pilastri, questo sarà quello portante perché darà forma e sostanza alla città del 2030.
A cosa ambiamo? La risposta arriva dalle riforme in atto.
Avremo una raccolta differenziata oltre l'80%, un consumo di suolo "verde", cioè pari a zero, periferie legate al centro da corridoi ciclabili e autobus ecologici, un pass digitale di accesso alla città e una mobilità nuova, libera per il cittadino ma limitata alle auto sin dalle tangenziali.
Ancora: scuole ecosostenibili, luoghi della periferia riqualificati con progetti pubblici e privati - come già avviene per l'ex Bormioli e il Workout Pasubio -, cittadinanza digitale nei servizi, nel welfare e nel pagamento delle imposte.
Una città che unisce la qualità della vita alla difesa dell'ambiente, e la difesa dell'ambiente al progresso: le imprese sceglieranno Parma perché metterà al primo posto il benessere di tutti.
Sono riforme che compiremo senza passi indietro, né per consenso né per altre ragioni.
L'Italia sembra essere diventata il Paese dei "faremo" e delle finte rivoluzioni. Lo abbiamo vissuto recentemente con il dietrofront del blocco degli euro 4, con i Comuni della Romagna che si sono sfilati all'ultimo per paura delle elezioni comunali di primavera.
Non accadrà più.
Chi ha fatto il passo indietro deve sapere che la politica non è tutto, l'ambiente e una amministrazione che guarda al benessere dei suoi cittadini, non guarda al consenso del momento.

Vocazione internazionale
Benessere e qualità della vita rappresentano l'intimo della città, invece la vocazione internazionale ne è l'immagine esteriore, quindi la sua dimensione di crescita.
Vogliamo superare definitivamente i limiti di piccola provincia per essere città europea: del benessere e dell'impresa, della cultura e del turismo, dell'Università e della ricerca.
L'abbiamo affermato più volte: il tempo dei campanili è al tramonto.
Visioni politiche contrarie al progresso pensano che isolarsi sia la risposta ai problemi della crescita economica, dello sviluppo, della sicurezza, della salvaguardia delle eccellenze.
Pensano a Parma o all'Italia come fortezze divise dal resto del mondo, convinti che per vivere in pace sia sufficiente far da sé, agendo isolati.
Ma quanto può contare il Pil italiano rispetto a quello del Brasile, degli Stati Uniti o della Cina?
Quale reale competitività può avere una Nazione di 60 milioni di abitanti a confronto con Paesi con 200 milioni, 300 milioni e 1 un miliardo di abitanti?
Isolarsi in un mondo che cresce significa rifiutare la via del progresso e temere il futuro, è mancanza di fiducia nel presente per rifarsi a un passato tranquillo che, in realtà, non è mai esistito.
Essere sovrani nel proprio orticello, circondati da un mondo caotico, non ci salverà.
Ecco perché esiste l'Europa ed ecco perché, più in piccolo, abbiamo abbandonato i porti del provincialismo.

La dimensione di una Nazione come di una città deve essere europea.
Oggi la sfida non è guardare cosa fanno le città vicine, ma competere con Firenze o Verona, Monaco o Copenaghen, Stoccolma o Edimburgo. Pensare in grande.
Lo faremo saldando alleanze con le antiche rivali: Reggio Emilia e Piacenza. All'indomani della nomina a Capitale abbiamo chiesto loro di essere partner della sfida.
Non ci siamo tenuti la vittoria, né abbiamo ceduto alle sirene del campanilismo: abbiamo condiviso le opportunità.
L'alleanza nasce per dare vita a un'Area Vasta che abbracci l'intera Emilia occidentale quale polo di sviluppo, attrattività, turismo e comunicazioni.
Si chiama, ancora una volta, progresso, che vuol dire benessere e qualità della vita ma anche fiducia e crescita.
Se tutti insieme saremo capaci, e lo saremo, di realizzare questi propositi, penso che dopo il 2020 potremo ambire ad altre candidature di titoli europei, e non solo italiani.
Le opportunità di crescita e promozione internazionale non dipenderanno solo da Parma, ma anche dalle scelte politiche del governo, che ha il dovere di non tagliarci le nostre risorse, né di mettere in difficoltà la crescita delle città, vero motore delle Nazioni.
Dirò quello che ho già sostenuto in passato: se il governo saprà ascoltare le esigenze dei Comuni, avrà in Parma una interlocutrice. Se il governo non ascolterà i territori tagliandoci le risorse per dirottarle a Roma, Parma ne trarrà inevitabili conclusioni e risponderà con fermezza.

Parmigianità
Ora chiediamoci: essere una città a vocazione internazionale significa snaturare le proprie tradizioni e il modo di vivere?
La risposta è chiara: no.
Parmigianità e dimensione internazionale possono e devono convivere.
Maria Luigia diceva di noi:
I Parmigiani sono la più gran buona pasta del mondo, generosi di cuore e di spirito, anche se di lingua pronta e tagliente. Non sopportano le offese ma non sono permalosi: hanno affabilità, cortesia, gaiezza e amano il bel vivere e la buona tavola.

Duecento anni sono trascorsi da allora, sono caduti e sorti nuovi imperi, l'Italia è diventata una Nazione, due guerre mondiali sono state combattute, ma direi che non siamo cambiati di una virgola.
Se c'è qualcosa che amo di più dell'indipendenza è appartenere alla mia terra.
Appartengo al profumo caldo della buona tavola, alla musica di Verdi sotto la Pilotta, ai grilli del Ducale in un pomeriggio di sole, alla cordialità di un saluto in dialetto, all'orgoglio un po' altezzoso di essere stati Ducato, alla malvasia e agli anolini fumanti.
Fanno parte di me come, sono sicuro, di ognuno di voi.
Esci da Parma e ti dicono: "questi parmigiani campanilisti, questi provincialotti che si sentono grandi". Essere campanilisti vuol dire non avere occhi per il progresso.
Il nostro si chiama orgoglio. La parmigianità è l'affermazione di una realtà che si è fatta storia.
Parmigianità è il modo di vivere e di essere dei parmigiani: caschi il mondo o si inverta l'asse terrestre, non ce la toglie nessuno.
Siamo custodi gelosi delle tradizioni e della città, ma solidali con gli ultimi e generosi con chi chiede aiuto, perché figlie e figli di Padre Lino.
Siamo donne e uomini che difendono la libertà, perché sul greto del torrente nessun uomo e nessun tempo cancellerà la scritta: "Balbo t'è pasè l'Atlantic mo miga la Perma" ("Balbo, hai passato l'Atlantico ma non la Parma").
Siamo lavoratori instancabili che alzano la saracinesca all'alba, che dalla piccola bottega arrivano a insegnare i segreti della qualità dagli Usa al Giappone.
Siamo persone che apprezzano il benessere e la bellezza, che portano sul palmo di mano la propria città e che ovunque si trovino nel mondo, prima dell'Italia la propria casa è Parma.
Siamo, e saremo sempre, la città dei diritti. E sui diritti Parma non compirà nessun passo indietro, perché un diritto in più significa un passo in più verso il progresso.
Il progresso è benessere e qualità, fiducia e crescita mantenendo viva la fiamma delle nostre tradizioni.

Conclusione
Ecco, alla fine, il percorso che ci condurrà alla Parma del 2030: qualità della vita, vocazione internazionale e salvaguardia della parmigianità.
Tutti e tre i pilastri legati da un unico destino.
Ci arriveremo continuando a unire mondi diversi ma complementari: le istituzioni, le forze private, la città con i suoi cittadini.
Ci arriveremo con un unico cuore e una sola anima, perché i tempi richiedono un cambiamento, ma il cambiamento richiede che si percorra la via del progresso.
Il progresso, infine, richiede di non ascoltare il canto delle sirene di chi garantisce una vita migliore adesso, ma di avere la giusta pazienza per edificare una Parma migliore domani.
Quando si parla di futuro nulla è scritto e tutto è da fare, ogni generazione eredita un mondo che non ha scelto.
I successi e le conquiste, i torti, le ingiustizie e gli errori: senza volerlo, ci viene chiesto di essere responsabili di questo mondo.
Alla fine quando stanchi cederemo il passo a chi viene dopo di noi, potremo dire ai nostri figli che abbiamo fatto il nostro compito.
Non me la sento di dire ai giovani: sbrigatevela voi, noi viviamo l'oggi.
Ecco perché dobbiamo occuparci di loro, se necessario ricominciando dall'inizio e guardando a un domani che non è immediato, ma va costruito.
Dobbiamo solo credere che un futuro migliore, più giusto, più equo sia possibile, e dopo averlo pensato metterci all'opera. per realizzarlo
Grazie.

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Vi sono povertà che vanno ben oltre la condizione economica di un soggetto che, rapportandosi con la società, si ritrova a vivere una situazione di disagio dettata dalla propria condizione educativa. Vi sono povertà che trascurate a lungo producono un impatto negativo sul territorio, le cui ripercussioni sociali permangono e si manifestano nelle generazioni avvenire per decenni. Vi sono povertà evitabili dettate da semplici distrazioni alle quali, per porvi rimedio, basterebbero poche attenzioni ed un impegno concreto della società affinché queste si colmino divenendo risorsa.

L'esempio più noto che giunge ad oggi ed in grado di contrastare questo fenomeno cosiddetto di "povertà educativa", utile a risolvere un problema sociale dall'elevata importanza, ruota attorno a ciò che potremmo definire un miracolo: gli oratori.

Diffusissimi nella storia d'Italia ed al centro di tante e positive storie nostrane, rappresentano da secoli luoghi di incontro, crescita e comunità, in cui non solo riuscire con successo nell'aggregazione dei giovani, ma in grado di concorrere ad educare in pieno le future generazioni, basandosi su quegli imprescindibili valori cristiani certi e duraturi. Ad oggi ne risultano censiti circa 8000 con un'attività proficua che persiste dal 1500, epoca in cui ad opera di San Filippo Neri, si diede vita a questa realtà con l'idea di unire persone di ogni ceto dietro la forza motrice di un grande valore: l'amicizia.

Nell'efficace contrasto alla povertà educativa gli oratori con la sola attività di dopo-scuola prestata alle famiglie, svolgono un ruolo centrale nella formazione del minore. Prettamente incentrati sul lavoro dei volontari, gli oratori si dimostrano utili strumenti di socializzazione, affiancando alla formazione scolastica le tante attività sportive, artistiche e ludiche avviate all'interno.

E' grazie anche a simili esperienze che la nostra associazione si spende attivamente intorno al tema dei minori, cercando con proprie risorse e nei limiti dei propri spazi e tempi dei preziosi soci volontari, di dedicare sempre maggiore attenzione alle giovani generazioni, coinvolgendole in progetti, laboratori ed eventi in grado di simularne gli effetti ed i benefici, nella speranza che vi siano future generazione dall'elevata cultura, dalla profonda preparazione ma soprattutto dotati di un'ampia e benevola sensibilità verso il prossimo.

Andrea Coppola
Tesoriere e Responsabile organizzativo
Intesa San Martino

A seguito anche della segnalazione pervenuta dalla Stazione Carabinieri di Sorbolo (PR) e di una serie di mirati controlli agli avventori all'interno dell'esercizio pubblico "BAR Magic" ubicato in Sorbolo (PR) alla via Gramsci 12, il Questore di Parma ha firmato il provvedimento amministrativo ex art.100 T.U.L.P.S. con cui è stata sospesa per la durata di quindici giorni l'autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande alla titolare del bar.

Il provvedimento, che ha come finalità la tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica, ha avuto scaturigine da numerosi controlli avvenuti negli ultimi mesi con identificazione abituale di pregiudicati, alcuni dei quali con gravi precedenti polizia in materia di armi e stupefacenti nonché destinatari della misura di prevenzione dell'avviso orale.

Nel corso di un controllo, in particolare, due soggetti erano stati poi denunciati per la violazione dell'art.4 legge 110/75 in quanto uno trovato in possesso di un coltello con lama di 11 cm e l'altro segnalato ex art.75 DPR 309/90 perché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Il bar in questione, nel tempo, era stato anche teatro di diversi episodi di violenza che avevano messo in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica.

Di qui la necessità della misura cautelare adottata dal Questore di Parma la cui finalità non è sanzionare la soggettiva condotta del gestore del pubblico esercizio per avere consentito la presenza nel proprio locale di persone potenzialmente pericolose per l'ordine pubblico, ma soprattutto quella di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale, ragion per cui si ha riguardo esclusivamente all'obiettiva esigenza di tutelare l'ordine e la sicurezza dei cittadini, anche a prescindere da ogni personale responsabilità dell'esercente.

Il provvedimento del Questore è stato eseguito dal personale della Stazione Carabinieri di Sorbolo mediante l'apposizione del relativo cartello.

 

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Premio Sant'Ilario 2019 – Una Medaglia d'oro, sette Attestati di Civica Benemerenza e una Menzione Speciale.

SANT'ILARIO DI POITIERS – (Poitiers, 315 circa – Poitiers, 367) E' il Santo Patrono della città di Parma, teologo, filosofo e scrittore, è stato proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1851. La sua elezione a patrono di Parma è collegata a vicende politiche che interessarono la città nel medioevo, tra i secoli XII e XIII. Originario di famiglia aristocratica pagana, Gallo – Romana, nel 353 venne acclamato vescovo di Poitiers (Aquitania – Francia), partecipò al sinodo di Béziers nel 356 ed al concilio Seleucita in Isauria nel 359. L'imperatore Costanzo II lo esiliò in Frigia, l'attuale Turchia, nel 356, per la sua ferma opposizione all'arianesimo; è il protettore degli esiliati. La Chiesa cattolica lo ricorda il 13 gennaio, giorno della sua morte. Fra le sue opere si annoverano: De Trinitate, Hymni, Contra Arianos, Contra Costantinum Augustum, Tractatus super Salmos, De synodis, De mysteriis. Da secoli i cittadini di Parma gli sono devoti riconoscendone la protezione. La città lo ha invocato per superare diverse circostanze critiche legate alla sua storia plurisecolare.

La leggenda narra che un calzolaio, vedendo Sant'Ilario attraversare Parma scalzo, durante una giornata di neve, impietosito, gli regalò un paio di scarpe. Il giorno dopo, l'uomo ritrovò un paio di scarpe d'oro al posto delle scarpe donate a Sant'Ilario. Questa è la leggenda che ha dato origine alla tradizione secondo cui nel giorno del patrono vengono preparate le famose "scarpette", tipici dolci legati alla festività del patrono.

IL PREMIO SANT'ILARIO fu istituito con delibera di Giunta Comunale n° 1584/94 del 18 dicembre 1986. La Giunta, guidata dal sindaco Lauro Grossi, approvò in quell'occasione il "Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza", modificato con delibera di Consiglio Comunale n° 78 del 17/9/2013 in "Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza e della cittadinanza civica". Il Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza è stato recentemente modificato, con Delibera del Consiglio Comunale N. 98/2018 del 19/11/2018, prevedendo oltre alla medaglia d'oro della Città di Parma (Premio Sant'Ilario) e agli attestati di civica benemerenza anche le menzioni speciali. La prima edizione del Premio si tenne nel 1987. Le proposte di concessione, in base al regolamento, possono essere formulate da singoli cittadini, da Enti, dai membri del Consiglio Comunale, della Giunta Comunale e dai rappresentanti dei Consigli dei Cittadini Volontari al fine di segnalare l'attività di tutti coloro che abbiano in qualsiasi modo contribuito a migliorare la vita dei singoli e della comunità e ad elevare il prestigio della città. Le benemerenze cittadine sono destinate a premiare le persone, gli enti, le associazioni e gli organismi che, nell'ambito cittadino, si siano particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'industria, del lavoro, dello sport, dell'assistenza, delle iniziative filantropiche, della collaborazione all'attività della pubblica amministrazione e che si siano distinti per atti di coraggio e di abnegazione in nome dei valori di umanità e solidarietà. In casi particolari le dichiarazioni di benemerenza possono esser conferite alla memoria. La cerimonia di premiazione del Sant'Ilario è in programma all'Auditorium Paganini al Parco ex Eridania, domenica 13, alle 11. Sempre domenica 13 gennaio, come da tradizione, è in programma la Santa Messa nell'Oratorio Sant'Ilario, alle 9, in via Massimo D'Azeglio. La solenne celebrazione del Santo Patrono avverrà in Cattedrale con la Santa Messa, alle 17, officiata dal vescovo, monsignor Enrico Solmi.

COME SONO STATE PRESENTATE LE CANDIDATURE

L'Amministrazione ha previsto la presentazione delle candidature attraverso l'attivazione di un indirizzo di posta elettronica dedicato ed attraverso la loro presentazione in forma cartacea all'Ufficio Protocollo dell'Ente. In totale, sono pervenute una trentina di richieste di candidature, spesso sostenute da diversi proponenti.

MODALITA' DI ASSEGNAZIONE DEL PREMIO
I premiati e la tipologia del premio vengono scelti dalla Giunta Municipale, sentita la Conferenza dei Capigruppo, partendo dalle segnalazioni dei cittadini.

I PREMIATI DEL 2019

A seguito della modifiche previste al Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza, con Delibera del Consiglio Comunale N. 98/2018 del 19/11/2018, oltre alla medaglia d'oro della Città di Parma (Premio Sant'Ilario) e agli Attestati di Civica Benemerenza, da quest'anno, sono previste anche le Menzioni Speciali.

Ogni anno l'Amministrazione ha la possibilità di assegnare fino ad un massimo di 5 medaglie d'oro e 7 attestati di benemerenza. I Segni di Benemerenza possono essere: Medaglia d'oro, Attestato di Civica Benemerenza, Menzioni Speciali e Sigillo della città di Parma (previsto solo in casi eccezionali).

MEDAGLIA D'ORO

ALBINO IVARDI GANAPINI

Albino Ivardi Ganapini ha prestato la sua opera per 35 anni nell'azienda Barilla, arrivando a ricoprire l'incarico di responsabile dell'ufficio di presidenza accanto a Pietro Barilla. In questa esperienza apprende e mette in pratica le tecniche manageriali e di creatività che, dopo il '96, metterà a disposizione di Parma e del suo territorio. Nel '96, infatti, sceglie di occuparsi di politica accanto a Romano Prodi e contribuisce alla vittoria di Andrea Borri come Presidente della Provincia di Parma, nella cui Giunta è chiamato ricoprire l'incarico di assessore all'Agricoltura e alle Attività produttive. In tale ruolo si dedica alla ideazione e realizzazione degli ambiziosi progetti delle Strade dei Vini e dei Sapori e della rete dei Musei del Cibo, con l'obiettivo di valorizzare l'intero territorio attraverso le risorse culturali, economiche e turistiche rappresentate dall'enogastronomia parmense. Nel corso del suo mandato di Amministratore in Provincia Ganapini, dal 1999, immagina e sviluppa inoltre, la coraggiosa scommessa che è diventata poi la preziosa realtà di Alma, di cui è stato Presidente dal 2002 al 2012. Alma oggi rappresenta il più importante centro di formazione al mondo dedicato alla cucina italiana, una realtà internazionale nata dal lavoro meticoloso di una equipe di professionisti e di esperti che, insieme alle Istituzioni, hanno saputo mettere in atto un virtuoso modello di sinergia tra pubblico e privato. Queste realizzazioni hanno contribuito all'affermazione di Parma come capitale della Food Vallley italiana e al conseguimento del riconoscimento Unesco di Città Creativa della Gastronomia. Ganapini si è inoltre distinto nel campo sociale, dell'associazionismo e del volontariato, contribuendo allo sviluppo di realtà quali il Circolo culturale "Il Borgo", la Comunità di accoglienza "Betania" e "Gli Amici di Padre Lino".

ATTESTATI DI CIVICA BENEMERENZA

DAVIDE BOLLATI

Davide Bollati è il Presidente del Gruppo Davines, azienda con sede in Italia che, attraverso i marchi Davines e [comfort zone], vuole ispirare e migliorare la qualità della vita professionale dei creatori di bellezza in tutto il mondo. Laureato in Farmacia all'Università di Parma, si trasferisce, poi, negli Stati Uniti per frequentare il Master in Scienze Cosmetiche alla Farleigh Dickinson University. Successivamente si laurea alla Harvard Business School.
Nel 1992, dopo un'esperienza in aziende internazionali del settore cosmetico, entra nel gruppo di famiglia come chimico per lo sviluppo "prodotto" nel laboratorio di Ricerca e Sviluppo dell'azienda. Oggi è alla guida di una realtà imprenditoriale caratterizzata da un forte impegno verso l'etica e la sostenibilità, l'innovazione del prodotto e la crescita del business a livello internazionale. A livello locale, nel 2018, il Gruppo Davines ha promosso una delle mostre più significative che si sono svolte a Parma, "Il Terzo Giorno", a testimonianza dell'apertura dell'azienda nei confronti del sostengo e della promozione dell'arte e della cultura di alto profilo a Parma. La sua visione di "Bellezza Sostenibile", un insieme di chimica all'avanguardia e rispetto per l'ambiente e la società, ha portato il Gruppo alla certificazione quale B Corporation nel 2016. Grande appassionato di arte e design, ha avuto un ruolo attivo nel progetto del Davines Village, la casa della Bellezza Sostenibile, inaugurata a Parma nel 2018.

FEDERAZIONE MAESTRI DEL LAVORO D'ITALIA CONSOLATO PROVINCIALE DI PARMA

La Federazione dei Maestri del Lavoro D'Italia è una Associazione senza fini di lucro, costituita il 27 marzo 1954 e riconosciuta con D.P.R. no 1625 del 14 aprile 1956. Il Consolato Provinciale di Parma è stato fondato nel 1962 e conta oggi 229 soci. I soci dell'Associazione sono cittadini Italiani che hanno ricevuto, su proposta del ministro del Lavoro e Decreto del Presidente della Repubblica, la "Stella al merito del lavoro", per essersi particolarmente distinti per meriti di perizia, innovazione, laboriosità e di buona condotta morale. Tra i requisiti richiesti ai Maestri del Lavoro vi sono: un'età minima di 50 anni, 25 anni di lavoro dipendente ininterrotto; aver contribuito alla formazione delle giovani leve, migliorato la sicurezza del lavoro e acquisito stima ed autorevolezza nella propria funzione. L'Associazione è sorta con l'impegno di prodigarsi al di sopra di ogni indirizzo politico e sindacale per assolvere all'esemplare missione sociale ed umana che ai benemeriti del lavoro compete nella società italiana con particolare riferimento ai giovani. Fra gli obiettivi della Federazione dei Maestri Del lavoro vi sono, infatti, quelli di: aiutare i giovani studenti ad accrescere autostima e comprendere l'importanza dello studio; trasmettere la cultura ed i valori del Lavoro; aiutare i giovani nel momento di passaggio dalla Scuola al Lavoro; favorire l'aggiornamento professionale. In sintesi, testimoniare, alle giovani generazioni, il proprio bagaglio di esperienze e conoscenze. I Maestri del Lavoro del Consolato Provinciale di Parma, hanno dato e danno seguito alle finalità proprie della Federazione Maestri del Lavoro d'Italia, favorendo l'inserimento delle giovani leve nel mondo del lavoro, aiutandole nella loro formazione e scelte professionali attraverso progetti ad hoc che coinvolgono la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e la scuola secondaria di secondo grado.

KIARA FONTANESI

Kiara Fontanesi, classe 1994, ha imparato prima ad andare in moto che in bicicletta. Aveva tre anni quando un pomeriggio il papà le portò a casa una Yamaha Pw 50: fu amore a prima vista, salì e da lì iniziò il suo cammino come pilota. La prima gara della sua carriera l'ha vinta quanto aveva 6 anni. Il primo successo era arrivato a Felino, ad una manifestazione che richiamava tanti piloti e pubblico. In quell'anno trionfò anche nel trofeo Lemm. Poi una serie di vittorie nel regionale Minicross e nel 2007 il primo alloro importante: Kiara vince il trofeo Loretta Lynns, la gara più importante in America per i giovani piloti. Aveva superato le selezioni tra oltre 400 piloti, per poi conquistare il main events: la prima italiana a riuscirci. Chiusa in modo vittorioso la sua permanenza nel minicross, nel 2008 il passaggio alla 125 e subito conquista il campionato italiano femminile. Il debutto nel Mondiale risale al 2009, Kiara è la più giovane del Circus ma non si lascia intimorire e conquistata la sua prima vittoria in una manche mondiale. La sua è una escalation di risultati: nel 2010 è quarta, nel 2011 si gioca il mondiale fino alla fine ed è seconda. Poi i quattro titoli consecutivi dal 2012 al 2015. A fine 2015, Kiara, saluta la Yamaha per la Honda. Un anno difficile il 2016 e a fine stagione, torna sulla sua adorata Yamaha. L'obiettivo è tornare sugli scudi e conquistare nel 2017 il quinto iride. Missione compiuta: la Fontanesi ci riesce in un ultimo intenso round sulla pista francese di Vilars sous Ecot. Il mondiale 2018 è intenso come quello dell'anno precedente. Vuole vincere e ricevere il calore del pubblico a Imola. In riva al Santerno, in un ultimo round da cardiopalma, Kiara realizza il suo sogno: conquista il mondiale numero sei al termine di un anno combattuto in cui non ha mai mollato. Allunga così la striscia dei record e si conferma la ragazza più veloce al mondo.

HELP FOR CHILDREN PARMA

Help for Children Parma nasce il 10 novembre 1998 per iniziativa di 11 soci fondatori, che costituiscono un comitato denominato "Help for Children - ANPAS solidarietà internazionale Comitato di Parma", con sede presso Legambiente. Lo scopo dell'associazione è quello di aiutare le persone, in particolare i bambini in precarie condizioni di salute e in gravi difficoltà economiche, o privi di assistenza morale o materiale. Nasce per favorire l' ospitalità dei bimbi provenienti dalle zone bielorusse, sconvolte dal disastro nucleare di Chernobyl. Nel 2000, l'associazione si è costituita come ONLUS, iscrivendosi all'Albo Regionale del Volontariato, per perseguire in modo più autonomo i propri fini istituzionali ed ha assunto la denominazione di "Help for Children Parma", mantenendo inalterati gli scopi sociali. L'impegno di Help for Children Parma è cominciato come una sfida, è continuato come un impegno profondo, assunto in nome della solidarietà e della dignità umana, al di sopra dei popoli, delle razze, delle ideologie e delle religioni. L'Associazione "Help for Children" è attualmente composta da circa 120 soci, molti dei quali provenienti da famiglie che hanno ospitato in passato bambini nell'ambito del "Progetto Chernobyl". L'associazione opera in modo autonomo. Ha sede a Parma, nel centro civico di via Argonne, ed è attiva su tutto il territorio provinciale e nelle provincie limitrofe con l'obiettivo di estendere i progetti di accoglienza. A questo scopo si è articolata in comitati locali sorti in diversi paesi della provincia, che fanno capo ad "Help" di Parma, nel perseguimento delle proprie finalità.

LUIGI RONCORONI

Già Direttore della struttura complessa Clinica chirurgica generale (Dipartimento chirurgico generale e specialistico) dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, docente universitario e nazionale di pallavolo (in serie A, ha vinto lo scudetto nel 1969), Luigi Roncoroni è nato nel 1947 a Parma, si è laureato in Medicina e chirurgia con lode, presso l'Università di Parma nel 1971, dove si è specializzato in Chirurgia generale e, in seguito, in chirurgia Vascolare. Dal 1971 presta servizio presso l'Università degli studi di Parma, prima come assistente universitario e, dal 1980, come professore associato di Anatomia chirurgica e corso di operazione. Ha avuto come maestri i professori Pierangelo Goffrini e Anacleto Peracchia. Dal 1997 presta servizio presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con responsabilità sempre crescenti, ricoprendo l'incarico di direttore del dipartimento Chirurgico ad attività integrata. Dal 1999 al 2002 è professore straordinario e, dal 2002, con la qualifica di professore ordinario, è titolare della cattedra di clinica chirurgica generale e Direttore della scuola di specializzazione in Chirurgia Generale dell'Università di Parma. Dal 2013 è coordinatore del dottorato di ricerca in "Scienze chirurgiche e microbiologia applicata". Dal 1999 al 2016 è stato direttore di struttura complessa Clinica chirurgica e terapia chirurgica e dal 2017, fino al pensionamento alla fine dello stesso anno, direttore della struttura complessa Clinica chirurgica generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. E' autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste nazionali ed internazionali con particolare riferimento ai temi della chirurgia gastroenterologica ed alla patologia oncologica dell'apparato digerente, chirurgia eseguita con tecniche tradizionali ed in particolare con tecniche laparoscopiche avanzate.

FRANCA TRAGNI E CARLO FERRARI

Un sodalizio artistico che dura da oltre 25 anni: Franca Tragni e Carlo Ferrari rappresentano una vera e propria istituzione culturale cittadina. Attraverso i loro spettacoli, fondati su di un ironico tratteggio della realtà e costellati di personaggi "diversamente normali", sono stati in grado di sfondare il soffitto di vetro della distinzione tra realtà e finzione, portando avanti una idea di teatro improntata sull'attenzione alle tematiche sociali, alla disabilità, all'emarginazione, alle difficoltà, alle paure, al disagio, attraverso la magia e la comicità dei loro spettacoli.
Nascono dalla coerente volontà di portare il teatro a contatto con le persone al di fuori dei luoghi canonici i laboratori teatrali in carcere di Progetti&Teatro, associazione culturale fortemente voluta e portata avanti dai due artisti, che, da più di quattordici anni, hanno creduto nelle potenzialità dell'esperienza teatrale per i detenuti come costante ricerca sulla verità, sulle emozioni, sulle intenzioni attraverso i catartici toni e tempi comici.
Autori, registi e attori delle proprie piece, Franca Tragni e Carlo Ferrari son inoltre impegnati in associazioni (Zonafranca e L.O.F.T. Libera Organizzazione di Forme Teatrali) che favoriscono attraverso il teatro la sensibilizzazione verso l'idea di dignità sociale e di inclusione, ma anche di valorizzazione del patrimonio storico e culturale cittadino, con la capacità di creare una rete di artisti del territorio ricca di esperienze professionali ed espressive molto diverse tra loro.

ASSOCIAZIONE SEIRS CROCE GIALLA PARMA ONLUS

SEIRS Croce Gialla Parma è un'associazione di pubblica assistenza che, grazie all'impegno gratuito, organizzato e continuativo di tutti i suoi volontari, offre servizio di ambulanza, pronto soccorso, trasporto infermi e disabili. La sua presenza sul territorio rappresenta una risorsa importante da oltre 25 anni. Fu fondata nel 1991 da un piccolo gruppo formato da medici, infermieri e caposala. Da allora di strada ne è stata fatta tanta, seguendo il motto dell'Associazione stessa: "Ci siamo sempre, senza ma e senza se": le sue squadre di volontari, competenti e preparati, svolgono servizio 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Oggi il sodalizio è una "famiglia" a cui fanno riferimento quasi 150 volontari, che costituiscono l'ossatura di una realtà che opera su diversi fronti fornendo un supporto importante per la sicurezza ed il benessere dalla città. L'Associazione SEIRS Croce Gialla Parma onlus organizza e certifica corsi di primo soccorso e corsi di rianimazione cardiopolmonare con utilizzo del defibrillatore ed è riconosciuta anche come Centro di Formazione SEIRS – IRC e ANPAS. SEIRS fa parte dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS) dal 2001 e, nell'ambito di questo grande movimento di volontari, collabora a livello locale, provinciale e nazionale, ovunque vi sia bisogno. All'interno dell'organizzazione ANPAS, collabora nell'ambito della Protezione Civile e della Colonna Mobile Regionale di Soccorso, con proprie attrezzature e mezzi, in tutte le emergenze che hanno colpito il nostro Paese. Diversi volontari svolgono attività di formatore nel sistema di formazione ANPAS Emilia Romagna e Nazionale.

MENZIONE SPECIALE

FAMIGLIA SPAGGIARI

Il primo bosco urbano con undicimila alberi autoctoni a soli sette chilometri dal centro città, ecco cosa hanno realizzato Giancarlo e Roberto Spaggiari, padre e figlio. Un sogno e nello stesso tempo una sfida quella che hanno intrapreso, ma che oggi è ben visibile. L'area su cui si estende occupa ben dieci ettari di suolo, terra che gli Spaggiari hanno scelto di destinare a bosco. Tutto è partito nel 2000 con l'arrivo dei primi alberi, oggi manca ancora qualche piccola rifinitura ma il progetto ha preso forma e tra qualche tempo si vedrà la rigogliosa conclusione. Giancarlo Spaggiari è un contadino, si definisce orgogliosamente un "coltivatore diretto" e, sui suoi terreni, da sempre coltivava pomodori e cresceva una piccola vigna. Roberto, il figlio, è un impiegato dipendente pubblico con laurea in legge e in lettere ad indirizzo archeologico quest'ultima specializzazione ha dato un ulteriore stimolo e valore al progetto infatti il bosco sorge in prossimità di una zona con forte vocazione archeologica (cultura delle Terremare). Nel 2000 vennero fatte alcune proposte economiche alla famiglia per l'acquisto delle terre in quanto, il piano regolatore, prevedeva la possibilità di edificare, ma Giancarlo e Roberto non hanno mai ceduto l'area convinti che tra un albero e il cemento avrebbero scelto sempre un albero. Gli Spaggiari otterranno solo un incentivo per lo sviluppo rurale promosso dall'Unione europea che concederà per dodici anni una cifra di "mancato introito". I primi quattro mila alberi sono stati piantati nel 2000 su tre ettari, il resto 7.036 tra querce, noci e frassini è arrivato quest'anno, spedito da un vivaio nel Reggiano. Ci sono anche arbusti tipo cornioli, prugnoli e sanguinelli, oltre a piante secondarie come peri selvatici, meli e olmi. Il tassello che manca al sogno ora è la riqualificazione dell'area a primo bosco urbano perenne in Italia.

I PREMIATI DAL 2010 Al 2018

Anno 2010. Medaglie d'oro: "Comunità educativa Biondi", Gianni Grassi, "Istituto Salesiano San Benedetto", Giuseppe Marchetti, "Parma Football Club".
Attestati di Civica Benemerenza: Paolo Camaioni, Emilia Borrella Contino, "Comitato Provinciale di Parma degli organismi di volontariato per la Protezione Civile", "Comunità di Sant'Egidio di Parma", Famiglia Gianfranco e Anna Carrera, Francesco Mineo, Alberto Zanchetti

Anno 2011. Medaglie d'oro: Francesco Canali, Mauro Del Rio, Giancarlo Izzi, "Liceo Ginnasio Statale G.D. Romagnosi", "Mensa di Padre Lino".
Attestati di Civica Benemerenza: Gentian Alimadhi, "Amici del Presepio", "U. S. Carignano"
Tonino Fereoli, Famiglia Luigi e Franca Giampellegrini, Isa Guastalla.

Anno 2012. Medaglie d'oro: Maria Grazia Beccari, Carlo Gabbi.
Attestati di Civica Benemerenza: "Conferenze di San Vincenzo", "Associazione Giocamico", Famiglia Ernesto e Micaela Magnani, Padre Silvio Turazzi

Anno 2013. Medaglia d'oro: Hospice Piccole Figlie. Attestati di Civica Benemerenza: Consorzio di Solidarietà Sociale, Ensemble Attori Teatro Due, Roman Sili, P.g.s. – Or.Sa. Oratorio Salesiano, Umberto Squarcia, Opem Spa.

Anno 2014. Medaglia d'oro: Clelia Buratti. Attestati di Civica Benemerenza: Consorzio del Prosciutto di Parma, Centro Grandi Ustionati – Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Rodolfi Mansueto SpA, Learco Tiberti, Fondazione Arturo Toscanini, Norbeto De Angelis, Tiro a Segno Nazionale – Sezione di Parma.

Anno 2015. Medaglie d'oro: "Associazione Italiana Malati di Alzheimer – Aima". Attestati di Civica Benemerenza: Polisportiva Coop Consumatori Nordest; Paola Mattiazzi; Università Popolare di Parma, Manfredi Saginario, Gli Angeli del Fango, Coppini Arte Olearia.

Anno 2016. Medaglie d'oro: "Croce Rossa Italiana – Comitato di Parma"; Medaglia d'oro alla Memoria a Giuseppe Malpeli. Attestati di Civica Benemerenza: Centro Sportivo Italiano – Comitato di Parma; Don Luciano Scaccaglia; Alberto Nodolini; Associazione Volontari Italiani Sangue Comunale di Parma; Mutti SPA; Carlo Magri – Presidente FIPAV; Franco Del Chicca.

Anno 2017. Medaglie d'oro: Arturo Carlo Quintavalle. Attestati di Civica Benemerenza: Giulia Ghiretti, Lanzi Trasporti, Unione Nazionale Veterani dello Sport Sezione di Parma; Emporio Solidale Parma; Associazione Nazionale Centri Sociali Comitati Anziani e Orti – Parma; Giovanni Ballarini; Cus Parma.

Anno 2018 – Medaglie d'oro: Alberto Bormioli. Attestati di Civica Benemerenza: SNUPI Onlus (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), A.S.D. San Leo 1946, Gianni e Vittorio Ferrarini, Teatro delle Briciole, Paolo Colombo, Famiglia Romani, Svoltare Onlus.

Nelle prime ore della mattinata di ieiri, personale dipendente della Sezione Polizia Stradale di Modena è intervenuto al Km. 143,500 della S.S. n. 9 (via Emilia), nel tratto tra lo svincolo di via Montecatini e Ponte Sant'Ambrogio, in quanto un automobilista in transito aveva segnalato la presenza del corpo inanimato di una persona sul ciglio destro della strada in direzione Castelfranco Emilia.

Sul posto si poteva accertare che verso le ore 7.00 circa il conducente di una bicicletta tipo mountain bike in transito sulla via Emilia direzione Castelfranco Emilia, era stato travolto ed ucciso, verosimilmente da un veicolo industriale, allo stato non individuato, che viaggiava nella medesima direzione di marcia.

Il sinistro è avvenuto in orario prossimo alle ore 7.00, in condizioni di buio, e sul velocipede non risultano installati sistemi di illuminazione anteriori e posteriori né catarifrangenti.

Il conducente del velocipede, un cittadino originario del Marocco e residente a Modena di anni 46, si stava recando al lavoro presso un'azienda di San Cesario Sul Panaro (Mo), dove avrebbe iniziato il proprio turno alle ore 8.00.

Per il sinistro è stata inoltrata segnalazione alla locale Procura della Repubblica per i reati di omicidio stradale con fuga e omissione di soccorso a carico di ignoti; sono in corso accertamenti per addivenire all'individuazione del veicolo coinvolto nel sinistro e all'identificazione del conducente.

(in copertina Foto di repertorio)

Il Sindacato Professionale SHC Sanità Human Caring ha indetto uno sciopero di 24 ore del personale OSS (operatore socio sanitario) e OSA-ASA SHC del settore della Sanità Pubblica – Privata e Terzo Settore per la giornata di martedì 15 gennaio 2019 si potrebbero quindi verificare disagi nella consueta attività.

Saranno, comunque, garantiti i servizi sanitari urgenti.

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