Prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo. L'apertura della prima forma il 27 ottobre. Interessati 13,5 milioni di ebrei nel mondo e 12,5 milioni di consumatori di prodotti Kosher già presenti negli Usa. -

Reggio Emilia, 24 ottobre 2015 -

Spicca sicuramente tra le novità di Expo 2015 e sarà protagonista dell'evento in programma il 27 ottobre nel padiglione di Israele: si tratta della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher", prodotta in stretta osservanza dell'insieme di regole religiose (denominate Kasherut) che da tremila anni, ispirandosi alla Torah, governano l'alimentazione degli ebrei osservanti in tutto il mondo.

Prodotta un anno fa dall'azienda agricola Bertinelli di Parma, la forma che sarà aperta ad Expo fa parte della produzione marchiata pochi giorni fa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano (operazione che non può avvenire prima di 12 mesi di stagionatura), ed è stata certificata "Kosher" (ossia "conforme alla legge" ebraica) da uno dei più autorevoli enti in materia: OK Kosher Certification, con sede a New York, dove vive una delle più importanti comunità ebraiche del mondo.

L'ordine di grandezza dell'interesse e dei possibili scambi commerciali che ruotano attorno al Parmigiano Reggiano "Kosher" emergono da cifre che parlano di 13,5 milioni di persone di fede ebraica nel mondo (40.000 in Italia), ma anche di milioni di consumatori che acquistano prodotti Kosher come simbolo di particolare rigore su qualità e processi produttivi: negli Stati Uniti, ad esempio, si tratta di 12,5 milioni di persone, con i prodotti Kosher che rappresentano quasi il 30% degli alimenti venduti nei supermercati.

L'evento in programma il 27 ottobre ad Expo - promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal padiglione israeliano ad Expo - prevede, come si è detto, l'apertura della prima forma di Parmigiano Reggiano "Kosher" alle ore 11,00 nel Padiglione di Israele ad Expo 2015, alla presenza del Commissario generale del padiglione, Elazar Choen, del presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, dell'amministratore delegato dell'Azienda Bertinelli di Parma, Nicola Bertinelli, e del Rabbi Yeshaya Prizant, rappresentante dell'ente certificatore OK Kosher.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Immediato l'effetto alle dichiarazioni del numero uno della BCE, Mario Draghi. Le borse s'impennano e per la prima volta il rendimento del BTP a due anni sconfina in segno negativo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 ottobre 2015 -
Il numero uno di Francoforte ha gettato l'asso di briscola ed ha chiarito che la Bce è pronta, se necessario, ad aumentare lo stimolo monetario già a dicembre e di non aver a disposizione soltanto il quantitative easing (QE), ma anche la possibilità di ridurre il tasso sui depositi, attualmente a -0,20%.

Un'affermazione che ha immediatamente registrato l'apprezzamento delle borse con conseguente riduzione dello spread e dell'euro.

Effetti che, a cascata, si sono riversati anche sul settore dei cereali in ragione della connessione diretta con gli indici valutari di cambio. Ancora qualche giorno prima di poter osservare la reale tendenza delle borse cerealicole che nel frattempo ha visto Chicago chiudere in riduzione come di seguito riportato:

Chicago 22 ottobre 2015
SEMI novembre 898,60 (-6.4) gennaio 901,00 (-8,4)
FARINA dicembre 307,80 (-2,7) gennaio 306,80 (-3)
CORN dicembre 378,20 (-2,4) marzo 388,00 (-2,2)
GRANO dicembre 490,60 (-4) marzo 497,00 (-4,2)

Dal Mar Nero, nella giornata di ieri, il corn ucraino per ottobre/dicembre quotava a dollari 172, il gennaio/marzo aprile a dollari 184. ll corn rumeno/bulgaro/ungherese/serbo per l'ottobre/novembre/dicembre quotava ad euro 154, il gennaio/marzo invariato ad euro 160, Il grano feed dall'Ucraina quotava per l'ottobre/dicembre dollari 185.Il gennaio/marzo dollari 189. L'aprile veniva quotato a dollari 192. Dagli altri paesi della EU il feed per l'ottobre/dicembre ad euro 167. Il gennaio/marzo ad euro 171. Il marzo/maggio ad euro 1747. La trasformazione da fob porti del Mar Nero a franco porti dell'adriatico si può stimare in circa euro 20-23/tonnellata per navi da 35/45.000 tons.
Nel settore bionergie continua la caccia al mais in granella quasi introvabile, e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati. Negli ultimi giorni sono stati sottoscritti contratti di cruscami a 140 euro alla tonnellata da Novembre 2015 a Febbraio 2016.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è sceso a 786 punti, il petrolio staziona attorno a 45,50 dollari al barile e il cambio ha subito una leggera flessione negativa segnando 1,11093.

MP 23ott2105

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Da Belluno a Ragusa, una serata all'insegna del "re" dei formaggi. Il maggior numero di adesioni da Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Campania. Ben 160 i ristoranti italiani che sabato 24 ottobre saranno impegnati nella "Parmigiano Reggiano Night". Per partecipare all'evento basta inserire sul sito la propria città di appartenenza, consultare la lista dei ristoranti più vicini e prenotare. -

Reggio Emilia, 22 ottobre 2015 -

Da nord a sud, passando per le isole, sono ben 160 i ristoranti italiani che sabato 24 ottobre saranno impegnati nella "Parmigiano Reggiano Night", l'evento che unisce simbolicamente tutti gli appassionati del "re" dei formaggi celebrando il gusto della tavola e il gusto di stare insieme.
I 160 ristoranti che hanno aderito all'iniziativa del Consorzio di tutela prepareranno un piatto, o un intero menù, a base di Parmigiano Reggiano e distribuiranno un simpatico gadget a tutti i clienti che parteciperanno alla serata. Nei giorni successivi, i locali che caricheranno sul sito web dell'evento le foto della propria serata potranno partecipare all'estrazione di una intera forma di Parmigiano Reggiano del peso di 40 kilogrammi.

"Siamo grati ai ristoranti italiani che hanno aderito ad una iniziativa giunta alla quarta edizione", sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti, "perché in questo modo aggiungono un motivo di interesse in più attorno ad un prodotto che in questi anni ha costantemente aumentato la propria presenza all'interno del mondo della ristorazione di qualità, che abbiamo puntato a coinvolgere in modo sempre più diffuso e attivo in un'opera di marketing diretto e conoscenza del prodotto che passa dalle mani, dalla creatività e dalla passione di tanti chef".

La suddivisione geografica dei ristoranti che hanno aderito alla "Parmigiano Reggiano Night" vede in testa l'Emilia-Romagna con 64 esercizi (equamente divisi tra province di produzione e aree fuori dal comprensorio produttivo), seguiti dai 23 della Lombardia, dai 10 del Veneto e poi via via dai ristoranti di Piemonte e Campania (8 a testa), Liguria, Marche, Calabria, Sicilia, Puglia e altre regioni italiane.
Tra le città al di fuori del comprensorio di produzione (nel cui ambito il primato va a Bologna, con 11 ristoranti), la graduatoria è guidata da Rimini (10 ristoranti), seguita da Milano e Piacenza (7 ristoranti ciascuna), Roma e Verona (entrambe con 6) e poi Napoli (4) e Torino (3).

I consumatori che intendono partecipare all'evento possono visitare il sito dedicato night.parmigianoreggiano.com, inserire la propria città di appartenenza, consultare la lista dei ristoranti più vicini e prenotare (menù e prezzi sono a discrezione dei singoli esercizi).

La "Parmigiano Reggiano Night" - che giunge alla quarta edizione - è nata nel 2012, a seguito del terremoto che colpì duramente anche tanti caseifici del Parmigiano Reggiano, e da allora si è ripetuta ogni anno "come momento di coinvolgimento e unione - sottolinea Deserti - per tutti gli amici del Parmigiano Reggiano e per gli chef che interpretano il nostro prodotto valorizzandolo secondo i propri gusti e il proprio stile".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Latte spot in altalena. Leggero calo del latte spot sia nazionale sia di provenienza estera (Germania - Austria). In sensibile ascesa i listini del burro mentre hanno subito una battuta d'arresto la crema e la panna a uso alimentare. Niente nuove dal fronte delle due principali DOP sempre più in crisi.

di Virgilio, Parma 21 ottobre 2015

LATTE SPOT Andamento altalenante per il Latte spot rilevato alla borsa di Verona. Con la perdita dell'1,39% il prezzo del latte crudo spot nazionale torna ai valori del 14 settembre scorso (36,09 - 37,12/€/100 litri). Con una flessione del -2,94% il listino del latte intero pastorizzato spot estero atterra tra 33,51 e 34,54€/100 litri mentre il latte scremato pastorizzato estero cede ben 7,32 punti percentuali (19,15 - 20,18€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Prosegue la poderosa risalita del burro. Tra i 5 e i 10 centesimi i guadagni registrati alla borsa milanese, mentre registrano un battuta d'arresto la crema e la panna che fissano i medesimi valori dell'ottava precedente. Tre e 5 centesimi recuperati invece dallo zangolato a Parma e Reggio Emilia rispettivamente.

Borsa di Milano 19 ottobre:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,95€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,95€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,75€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 19 ottobre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 16 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,30€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 20 ottobre
BURRO ZANGOLATO: 1,35 1,35€/kg.

Burro 43 2015

GRANA PADANO A Milano ancora nessuna variazione di prezzi ha riguardato il Grana Padano che, nel complesso, con una media di 6,39€/kg (9 mesi di stagionatura) cede il 6,56% rispetto l'anno precedente e limita, si fa per dire, a -4,77% (media 7,39€/ Kg.) la flessione del 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Non va meglio al Parmigiano Reggiano che, pur nella stabilità di prezzi settimanali, perde il -7,72% e il -8,22% rispetto l'anno precedente con medie 7,62€/Kg e 8,82€/Kg per il 12 e il 24 mesi di stagionatura rispettivamente.

(In Galleria immagini i grafici CLAL)

SOMMARIO Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015 - Mercati agricoli. I derivati del latte ancora in ripresa e il frumento tra alti e bassi tende al rialzo. Reggianito fa bella mostra all'Anuga di Colonia. Corona si beve la Peroni. Olivicoltura, la raccolta migliore con Agristore. Olio in aumento del 60% ma prezzi in calo. Tutti pazzi per le Poste
(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015
1.1 editoriale Tutti pazzi per le Poste
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Derivati del latte nuovamente in ripresa.
5.1 cereali 2 Effetto soia, frumento in rialzo
6.1 sequestri "Reggianito" denunciato e ritirato all'Anuga di Colonia.
6.2 beverage La Corona si beve la Peroni
7.1 olivicoltura Una raccolta migliore con le offerte Agristore
7.2 expo 2015 Expo2015 - un successo, tanti disagi e il Codacons interviene
8.1 prezzi agricoli Ismea, Olio +60% ma prezzi in discesa
9.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 42 18ott 15 COP

La cooperativa ha ottenuto i "Tre Bicchieri dell'Emilia-Romagna" nella guida Vini d'Italia 2016 del Gambero Rosso. Premiato il Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann. -

Modena, 16 ottobre 2015 -

La Cantina di Carpi e Sorbara continua a riscuotere consensi di critica e pubblico. Anche quest'anno la cooperativa ha ottenuto i "Tre Bicchieri dell'Emilia-Romagna" nella guida Vini d'Italia 2016 del Gambero Rosso. Il riconoscimento è andato al Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann FB '14. Il vino, che aveva avuto i "Tre Bicchieri" anche l'anno scorso, rappresenta un omaggio a Gino Friedmann, discendente di una famiglia israelita considerato un pioniere della vitivinicoltura cooperativa. Nel 1913 Friedmann fondò la Cantina sociale di Nonantola, rimasta attiva fino al 1998, anno in cui i soci sono confluiti nella Cantina di Sorbara. Durante la seconda guerra mondiale, in qualità di presidente della comunità israelita modenese, Friedmann organizzò un centro clandestino di ricovero e assistenza presso la dimora di famiglia a Nonantola, dove furono accolti e salvati numerosi giovani ebrei fuggiti dall'est europeo occupato dalle truppe tedesche.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

L'Onav organizza incontri e degustazioni a tema, nel Reggiano, per insegnare ad 'interpretare' e a conoscere uno dei più grandi patrimoni nazionali. -

Reggio Emilia, 17, ottobre 2015 –

Il vino ci appartiene. E' una parte delle nostre tradizioni. Va conosciuto e degustato.
Una consapevolezza che viene sostenuta anche dalle associazioni come l'ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) che sta promuovendo iniziative per educare ad un consumo consapevole e ragionato.
Domani, domenica 18 ottobre, in occasione della Fiera di San Luca, in collaborazione con il Comune di Correggio, propone una degustazione con una selezione di vini d'Italia strutturata a banchi di assaggio aperti dalle ore 15:00 alle 19:00. L'evento avrà luogo nel cortile del Municipio di Correggio in Corso Mazzini.

Sarà un evento conviviale, aperto a tutti. Una buona occasione per scambiare impressioni e commenti sui vini in degustazione con gli Assaggiatori di ONAV, nonchè per apprendere le nozioni base per approcciarsi ad un buon calice di vino. Perchè bisogna uscire dall'errata demonizzazione attribuita al vino: il vino è un importante elemento delle storia nazionale.

"Questo è il primo evento che organizziamo sulla piazza di Correggio - spiega Silvio Oliva, delegato provinciale di ONAV e l'abbiamo pensato come un evento informale perchè il vino è piacere e racconta aneddoti di un vitigno, di un territorio, del lavoro dell'uomo che lo produce. Un vino può piacere o no, è comunque positivo parlarne con chi vuole esprimere più aggettivi di un semplice 'mi piace' . La nostra organizzazione è presente in tutte le province d'Italia ed avvicina appassionati del vino attraverso corsi, degustazioni guidate, manifestazioni enologiche, concorsi; anche a Reggio Emilia siamo attivi con degustazioni mensili ed un corso per Aspiranti assaggiatori in partenza il 4 novembre a Reggio Emilia ( www.onav.it )."

I prossimi eventi di ONAV Reggio Emilia 

Giovedì 22 ottobre: cena con degustazione di vini da antichi vitigni locali
Mercoledì 4 novembre: avvio del Corso di 1° livello per "Assaggiatore di Vino". Il corso è articolato in 18 lezioni teoricopratiche
durante le quali saranno assaggiati oltre 60 vini. Al superamento dell'esame finale si conseguirà la patente di Assaggiatore di Vino (riconoscimento giuridico D.P.R. 8/7/1981 n. 563). Sede del corso AscomConfcommercio a Reggio Emilia.

L'Europa rimane il primo mercato di sbocco ma le esportazioni aumentano in tutti i continenti con la sola eccezione dell'Africa. Exploit in Oceania, ottimi risultati in America e soprattutto negli Stati Uniti. -

Parma, 15 ottobre 2015 -

Nei primi sei mesi del 2015 il valore delle esportazioni parmensi è aumentato del 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2014 e ha superato del 28,5% il valore del 2008, il più alto prima della crisi internazionale.

Sono cresciute le esportazioni dei prodotti farmaceutici (+21,2 per cento), alimentari (+4,1 per cento), chimici (+13,3 per cento), della lavorazione di minerali non metalliferi (+9,3 per cento), gli autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (+86,1 per cento) e i prodotti in metallo (+10,9 per cento).
E' cresciuto meno il settore dei macchinari ed apparecchiature, poco più di un punto percentuale. Diminuzioni anche per gli articoli di abbigliamento (-6,3 per cento), gli articoli in pelle (-23,8 per cento) e per le apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-9,5 per cento).

In valore assoluto Parma, tra gennaio e giugno 2015, ha esportato merci per oltre 3.096 milioni di euro, in gran parte provenienti dai settori di "macchinari ed apparecchiature" (28,5 per cento), dei "prodotti alimentari" (22,7 per cento), dei "prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici" (13,0 per cento), dei "prodotti chimici" (6,4 per cento), degli "altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi" (5,9 per cento), di "autoveicoli, rimorchi e semirimorchi" (3,9 per cento) dei "prodotti della metallurgia" (3,2 per cento), degli "articoli in gomma e materie plastiche" (3,0 per cento), dei "prodotti in metallo" (2,8 per cento) e di "articoli di abbigliamento" (2,2 per cento).

Le esportazioni sono aumentate in tutti i continenti ad eccezione dell'Africa. La crescita è stata trainata dall'ottimo risultato ottenuto verso il continente americano (+22,2 per cento), grazie soprattutto al successo delle nostre esportazioni negli Stati Uniti (+47,4 per cento). L'America assorbe il 13,2 per cento dell'export provinciale, gli USA l'8,3 per cento.
Significativo anche l'incremento verso l'Asia (+8,0 per cento) che, a sua volta, assorbe il 14,5 per cento dell'export parmense. Ottimi i risultati verso il Giappone (+32,5 per cento), la Cina (+10,8 per cento) e l'India (+93,2 per cento), per una quota sul totale provinciale che però supera di poco il mezzo punto percentuale.
Da segnalare l'eccezionale crescita delle esportazioni verso l'Oceania e altri territori (+134,8 per cento) che arrivano a rappresentare il 3,2 per cento delle esportazioni provinciali. Negative invece le vendite verso l'Africa (-4,8 per cento) dove si indirizza il 5,1 per cento del totale delle esportazioni.

In Europa l'aumento delle esportazioni è stato del 2,3 per cento. Il dato è inferiore al valore medio provinciale ma le vendite in questo mercato rappresentano il 64,1 per cento delle esportazioni provinciali. La tendenza positiva si accentua verso i paesi appartenenti all'Unione Europea che hanno segnato un incremento del 2,8 per cento: è qui che si è indirizzato il 55,9 per cento delle esportazioni provinciali.

Per quanto riguarda i principali partner europei, hanno segnato ottime performance le esportazioni verso la Spagna (+18,3 per cento) e il Regno Unito (+21,7 per cento), mentre risultano in flessione verso la Francia (-3,1 per cento) e la Germania (-3,8 per cento).
Al di fuori dell'Unione europea diminuiscono ancora le vendite sul mercato russo (-9,8 per cento), a causa delle difficoltà dell'economia russa e delle sanzioni conseguenza della crisi Ucraina.

(fonte: ufficio stampa Camera di commercio di Parma)

Domenica, 18 Ottobre 2015 10:34

La Corona si beve la Peroni

In attesa della decisione dell'antitrust, la numero due della birra, la sudafricana Sab-Miller passa alla Belga AB-Inbev. Con 90 miliardi di euro finalmente accolti alla quarta offerta si tratta della terza acquisizione più importante della storia.

di Virgilio Parma - 18 ottobre 2015

Sab-Miller (South African Breweries), titolare del marchio Peroni e di altri 200 esportati in oltre 80 paesi, dopo molti e seducenti inviti da parte del colosso belga Anheuser-Busch InBev, cede alle tentazioni e si porta a casa 90 miliardi di euro centrando il podio mondiale in tema di valore di cessione di tutti i tempi.

Si tratta infatti della terza acquisizione più grande della storia dopo quella di Mannesmann da parte di Vodafone nel 1999 e del 100% di Verizon Wireless da parte di Verizon Communications nel 2013.

Anheuser-Busch InBev è una società quotata in borsa con sede a Leuven in Belgio, e nata nel 2008 dalla fusione tra la belga InBev e l'americana Anheuser-Busch. E 'il produttore di birra leader a livello mondiale e una delle prime cinque aziende di prodotti di consumo a livello mondiale.

La società belga possiede uno straordinario portafoglio di oltre 200 marche di birra di consistenza globale come Budweiser®, Corona® e Stella Artois®; marchi internazionali Beck's®, Leffe®, e Hoegaarden®; e campioni locali Bud Light®, Skol®, Brahma®, Antarctica®, Quilmes®, Victoria®, Modelo Especial®, Michelob Ultra®, Harbin®, Sedrin®, Klinskoye®, Sibirskaya Korona®, Chernigivske®, Cass®, e Jupiler®.

Attraverso la nuova acquisizione dell'ormai ex numero due della birra, Sab-Miller, una birra su tre al mondo uscirà dagli impianti del nuovo colosso.

Corona Stella Artois

E' tempo di raccolta delle olive. Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Tanti nuovi sconti su rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.

Reggio Emilia, 18 ottobre 2015 –
Come ogni anno a ottobre inizia la raccolta delle olive, che durerà fino a dicembre.

In Italia il momento ideale è influenzato dalle condizioni climatiche, ma per mantenere alta la qualità dell'olio occorre rispettare rigorose procedure di raccolta e lavorazione dei frutti.

Fondamentale disporre di una strumentazione adeguata.

Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Oltre agli articoli già in offerta, fino a dicembre il sito e-commerce propone sconti su tanti prodotti per la raccolta e la lavorazione delle olive quali: rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.
www.Agristore.it è Il supermercato di chi lavora la terra, con una vasta gamma di attrezzature per la cura del verde, ricambi per macchine movimento terra e tanti altri articoli per il mondo dell'agricoltura.

Domenica, 18 Ottobre 2015 08:38

Ismea, Olio +60% ma prezzi in discesa

L'Overview sui mercati agroalimentari. Olio di oliva, produzioni in crescita del 60%. Lievemente più dinamico il settore lattiero-caseario sia nazionale che europeo anche se sul fronte interno il mercato dei formaggi è ancora fiacco.

Roma, 12 ottobre 2015

Il mercato degli oli di oliva mantiene sia in Italia che all'estero un profilo negativo. La previsione di un aumento della produzione nazionale del 60% circa, che farebbe recuperare almeno in parte le perdite della scorsa campagna, così come l'attesa di recuperi altrettanto significati, seppure parziali, per la produzione spagnola, spiegano le attuali tendenze dei mercati e le aspettative che restano orientate, nel breve, a ulteriori correzioni al ribasso dei valori.

Lo rileva l'Ismea nell'Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, da cui emerge una situazione invece di stasi totale sui mercati vinicoli nazionali, in un contesto di scambi ancora frenati. In Francia le previsioni sulla vendemmia 2015 sono state riviste leggermente al rialzo, mentre in Spagna si stima adesso una contrazione della produzione vinicola rispetto al 2014 dell'8%. A novembre si avranno indicazioni più chiare sull'orientamento dei mercati che sembrano nel frattempo scontare un peggioramento degli umori da parte degli operatori per il protrarsi di una situazione di stagnazione.

Nel comparto zootecnico mantengono un andamento leggermente negativo le quotazioni dei suini da macello, pur in assenza di particolari pressioni dal lato dell'offerta. La prospettiva resta orientata a una stabilità o a una ulteriore correzione al ribasso dei prezzi nel corso della settimana, mentre i tagli freschi dovrebbero mantenere un andamento complessivamente stazionario.
Scambi regolari con una domanda ancora vivace per gli avicoli, in presenza di una buona movimentazione di carni sui circuiti all'ingrosso. Gli alti prezzi e gli ulteriori rincari dei conigli, motivati da una carenza di offerta, stanno iniziando invece a condizionare i consumi finali, in graduale rallentamento.
Le attese di una maggiore vitalità nel comparto delle uova non trovano per il momento riscontro in un mercato che resta piuttosto piatto e privo di slanci.
Con riferimento ai bovini, in attesa di un eventuale sblocco delle importazioni dalla Francia, non prima però di metà novembre, i condizionamenti determinati dall'emergenza Blue tongue appaiono piuttosto evidenti. Al momento gli approvvigionamenti del ristallo avvengono o da allevamenti nazionali o dall'estero, in prevalenza dall'Irlanda. In questo contesto i prezzi dei vitelloni nazionali, data la scarsa affluenza di capi nei centri di macellazione, hanno potuto ancora beneficiare di aumenti, al pari delle carni, anche se i consumi mantengono un andamento fortemente critico. In ribasso i tagli di bovino adulto, pressati dalla concorrenza delle carni soprattutto polacche, mentre restano stazionarie le quotazioni del vitello.

Circa i lattiero-caseari, il mercato europeo e internazionale si mostra lievemente più dinamico, con i rincari del latte scremato in polvere e del burro che, per quanto contenuti, potrebbero proseguire anche nei prossimi giorni. Gli ultimi dati disponibili sul commercio internazionale attestano che, nello scorso mese di luglio, la dinamica negativa delle importazioni cinesi si è, se non altro, attenuata, mentre la domanda statunitense di burro ha fatto segnare un'inattesa impennata con incrementi a tre cifre soprattutto a vantaggio degli esportatori europei.
Va comunque considerato che l'offerta oceanica, già abbondante, potrebbe a breve ulteriormente aumentare, con l'avvicinarsi dei picchi di produzione, sostenuta dalla buona evoluzione climatica che sta interessando l'emisfero Sud.
Il mercato nazionale, al contrario, denota fiacchezza: in un contesto di generale stazionarietà degli scambi, i prezzi dei formaggi grana dovrebbero rimanere stabili anche nei prossimi giorni, come anche le quotazioni delle materie grasse, dopo i lievi recuperi della scorsa settimana. Prosegue invece positivamente l'andamento nel comparto ovino: il prezzo del latte di pecora, nell'esordio di campagna in Toscana e Lazio, si colloca su livelli più alti di quelli dello scorso anno (rispettivamente, del 7,2% e dell'8,7%). Prezzi ancora sostenuti per il Pecorino Romano, con valori ben oltre i 9 euro/chilo, in aumento su base annua di quasi il 20% nella media dei primi nove mesi del 2015.

Sui mercati ortofrutticoli, l'andamento climatico di questi giorni ha di fatto determinato la conclusione della campagna di commercializzazione per gran parte delle ortive estive di pieno campo. Quanto alle specie autunnali, si registra l'esordio positivo per i cavolfiori sulla piazza di Salerno, in lieve anticipo e con prezzi decisamente migliori rispetto allo scorso anno. Primi scambi per i finocchi in Emilia Romagna, anche in questo caso sulla base di quotazioni più sostenute. Da rilevare l'impennata dei sedani, con i prezzi balzati su livelli eccezionalmente elevati a causa degli scarsi raccolti, pesantemente compromessi dalla siccità estiva. Nelle prossime settimane con il graduale ampliamento dell'offerta di ortaggi di stagione (cavoli, finocchi, radicchi, scarole) si prevede un fisiologico posizionamento al ribasso delle quotazioni.
Nel comparto frutticolo il mercato prosegue all'insegna della stabilità per mele e pere. Scendono ancora le quotazioni delle uve da tavola, con la varietà Italia ormai su livelli inferiori allo scorso anno. In controtendenza la varietà Red globe, la cui offerta si fortemente ridotta a causa dei fenomeni di cracking (spaccatura degli acini) che hanno danneggiato diverse partite. Buono l'inizio della campagna dei loti che confermano quotazioni superiori rispetto allo scorso anno, grazie a una domanda interessata e una qualità complessivamente soddisfacente.

I mercati cerealicoli nazionali confermano l'andamento negativo del frumento duro, con scambi al momento molto contenuti. In aumento, al contrario, i listini di frumento tenero, mais, orzo, soia e girasole, grazie anche alla positiva evoluzione riscontrata sui mercati internazionali nella settimana del "riscatto delle commodity". I prodotti della macinazione seguono l'andamento delle materie prime, con quotazioni in ulteriore flessione solo per le semole.

cereali orzo
(Fonte Ismea 12 ottobre 2015)

Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Lambrusco e Parmigiano Reggiano sono stati protagonisti di un evento organizzato nell'ambito della 49 esima Fiera del Riso a Isola della Scala (Verona). -

Modena, 15 ottobre 2015 -

Grazie a tre cooperative modenesi, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Lambrusco e Parmigiano Reggiano sono stati protagonisti di un evento organizzato nell'ambito della 49 esima Fiera del Riso che si è conclusa nei giorni scorsi a Isola della Scala (Verona). La cooperativa La Tradizione di Modena, la Cantina Settecani di Castelvetro e il caseificio S. Lucio di Montardone di Serramazzoni hanno infatti partecipato con i loro prodotti a "Sua Maestà l'Aceto Balsamico", una cena, con cucina a vista, nella quale sono stati serviti piatti di riso vialone nano conditi con "l'oro nero" modenese. Alla Fiera del Riso erano presenti sessanta ristoratori, cuochi e maestri risottari da otto regioni italiane, 800 persone al lavoro tra stand, espositori e organizzazione, dieci riserie; durante i 26 giorni della manifestazione sono stati serviti oltre 380 mila piatti di riso.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Un po' di storia e qualche curiosità per scoprire un vino vivace e semplice ma che non è solo 'frizzantino'. E' molto di più, soprattutto se lo si fa sposare con le pietanze emiliane. -

Parma, 17 ottobre 2015 - di Alexa Kuhne -

Mogli e buoi dei paesi tuoi. Detto antico che vale anche per uno dei connubi più equilibrati che ci possa essere: quello fra il Lambrusco e i prodotti delle terre emiliane.
Il Lambrusco è divino con tanti piatti della tradizione dell'Emilia per caratteristiche che non ne fanno solo un comune frizzantino. Gioca le sue carte vincenti su colori intensi, profumi fragranti, grande freschezzaRicco di sorprese per gusto e olfatto ha la capacità di esaltare cibi lontanissimi fra loro.
Cogliere il carattere di un Lambrusco significa entrare in contatto con radici profonde di una terra ubertosa e ricca di tradizioni.
La sua storia si perde in tempi lontanissimi perché è davvero uno dei vini più antichi. Proviene dalla linea genealogica delle viti antiche. I romani chiamavano questa vite labrum - margine - e ruscum, selvatica. I primi vini della storia sono stati fatti con queste uve e con quelle che oggi definiamo uve non addomesticate.

Reperti archeologici ci informano che l'arte del vino era già nota ai sumeri e agli egizi e che i romani bevevano l'antenato del Lambrusco persino in versione frizzante. Lo facevano attraverso una rifermentazione in anfora. Dopo aver riempito e ben tappato questi contenitori, li ponevano sotto terra o immersi per metà in acqua gelata, in modo da tenere bassa la temperatura del vino in esse contenuto. Quando volevano fare il 'frizzantino' lo mettevano in una condizione termica di maggiore temperatura e dopo qualche giorno bevevano il vino mosso.
A proposito di ritrovamenti archeologici, nella zona di Modena sono stati rinvenuti molti di questi semi, a testimonianza di una importante produzione di vino. Nel Modenese la vite labrusca trovò una perfetta adattabilità.

Matilde di Canossa, regina di quelle terre ed eroina dell'epoca, sui territori conquistati dava sempre impulso alla coltura della vite perché consapevole dei vantaggi economici. Carteggi commerciali testimoniano come da Modena partissero partite di vino che raggiungevano anche la Francia. Il cuore pulsante era Carpi e una sua frazione oggi attribuisce il nome a una delle denominazioni più famose, il 'Santacroce'. Questa zona era considerata una delle più famose per qualità. Qui si usava allevare la vite sui pali quando ancora nei paesi vicini la 'maritavano' agli alberi. Il Lambrusco salamino è il più coltivato. E' di un rubino intenso, con note di more, lamponi, mirtilli, fragoline di bosco e ciliegie, fresco e sapido. Il Lambrusco marani, reggiano, ha un colore intenso, con spiccate note fruttare, fresco e di buona struttura, così come il lambrusco maestri, presente anche nel Parmense.

Nel '900 si dava una bottiglia di vino ai braccianti per dar loro un nutrimento pari a quello del pane.
Quando si vinificava, si divideva la prima spremitura, il mosto fiore, dalla seconda. Quest'ultima, detta torchiato, era conosciuta come sottile e puntalone che, allungato con acqua, veniva dato ai braccianti.
Questo rosso con le bolle non è solo patrocinio di Reggio o di Modena, perché esiste il Lambrusco di Parma, Cremona, Mantova, Bologna e del Trentino.

Il Lambrusco si presta agli abbinamenti più disparati. Dissetante e perfetto come aperitivo, è anche 'sgrassante': si sposa divinamente con salumi, bolliti e insalate elaborate, paste al forno, formaggi freschi e leggeri o stagionati, ma anche a pesce alla griglia e zuppe. In due parole la sua è capacità di adattamento.
Ad esempio, un Grasparossa è più adatto ai piatti di carne, formaggi invecchiati e paste elaborate per via della sua naturale forza tannica. Mentre un Sorbara è l'ideale per piatti di pesce, salumi e formaggi freschi.

*Fonte: AIS, Associazione italiana sommelier

Il commercio dà segnali di miglioramento tra consumi e vendite ma i negozi sfitti in Emilia Romagna sono oltre 44.000. serve una norma per i canoni concordati. Tra maggio ed agosto di quest'anno si registrano 276 PMI in meno rispetto al 1° quadrimestre 2015. -

Parma, 15 ottobre 2015

Il commercio dà segnali di miglioramento, ma la crisi non è ancora finita. Nonostante il ritorno in territorio positivo di consumi e vendite, i negozi tradizionali continuano a diminuire: in Emilia Romagna tra maggio ed agosto di quest'anno si registrano 276 PMI in meno rispetto al 1° quadrimestre 2015.

Per quanto riguarda Parma continuano a diminuire le imprese di commercio al dettaglio (-41), quelle che operano nel commercio di carburanti (-6) e quelle del commercio di giornali, riviste e periodici (-1) registrando in tutto 103 cancellazioni di imprese.
Sul nostro territorio ad avere un saldo positivo tra nuove iscrizioni e cancellazioni sono: le imprese del commercio ambulante (+1).
Altro settore in controtendenza è quello delle imprese che operano via internet (+1).
Questo è quanto emerge dalle rilevazioni dell'Osservatorio Confesercenti sulla natimortalità delle imprese di commercio e turismo tra maggio e agosto 2015.
Un dato rilevato sempre dall'Osservatorio, sulla base di rilevazioni delle imprese di intermediazione immobiliare (elaborazione ANAMA Confesercenti) per l'Emilia Romagna, è che ci sarebbe la presenza di ben 44.272 negozi sfitti sul territorio regionale. Problema ben noto anche a Parma.

"Rispetto agli scorsi anni – spiega Roberto Manzoni, presidente regionale Confesercenti – il mercato interno mostra qualche segnale di miglioramento, ma per i negozi tradizionali è sempre una fase difficile. A pesare su questi ultimi sono soprattutto la deregulation delle aperture delle attività commerciali: il regime attuale, che prevede la possibilità di rimanere aperti h24 per 365 giorni l'anno, è insostenibile per i piccoli negozi che continuano a perdere quote di mercato a favore della grande distribuzione. Se non si modificherà la normativa, i negozi non agganceranno mai la "ripresina" e continueranno a chiudere. Occorre, inoltre, un rilancio dei consumi più robusto se vogliamo arrivare a una vera inversione di tendenza."

"La crisi economica, le liberalizzazioni e gli affitti che, soprattutto nelle aree di pregio commerciale, sono sempre più elevati, stanno svuotando le città di negozi - afferma il direttore regionale Confesercenti Stefano Bollettinari. Per agevolare il ripopolamento delle attività commerciali, Confesercenti propone l'inserimento nella prossima legge di stabilità di un meccanismo 'combinato' per riportare i negozi della città: una norma che permetta di introdurre canoni concordati e cedolare secca anche per gli affitti di locali commerciali, un sistema già previsto per le locazioni abitative e che potrebbe essere declinato anche per il commercio attraverso un accordo tra proprietari immobiliari, rappresentanti delle imprese commerciali e amministrazioni territoriali competenti. In questo modo si favorirebbe, in un momento di ripartenza dell'economia, la ripresa del mercato immobiliare, dando allo stesso tempo nuovo impulso alla rinascita del commercio urbano e delle botteghe. Si creerebbe quindi valore per tutti i soggetti interessati".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti ER)

Giovedì, 15 Ottobre 2015 08:34

Effetto soia, frumento in rialzo

Dopo un lungo periodo caratterizzato da una sostanziale stabilità, sulla base probabilmente dell'effetto trascinamento del comparto soia, il frumento ha iniziato a dare segnali di ripresa.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 15 ottobre 2015 -
Un inizio di settimana caratterizzato da una serie di sensibili rincari. Le motivazioni sono probabilmente da ricercare sui dati relativi all'esportazione cinese e all'effetto trascinamento del comparto della soia.
In serata il mercato telematico stava registrando modesti valori negativi a conferma che la volatilità del settore non si è esaurita. Un rally dei prezzi che comunque segnano una tendenza al rialzo.

La reazione dei mercati di martedi 13 ottobre
SEMI novembre 914,00 (+26,4) gennaio 918,20 (+25,6)
FARINA ottobre 310,70 (+11,4) dicembre 317,70 (+8,2) gennaio 316,60 (+8)
OLIO ottobre 28,60 (+0,59) dicembre 28,79 (+0,61) gennaio 29,08 (+0,62)
CORN dicembre 384,40 (+3,6) marzo 395,40 (+3,6)
GRANO dicembre 519,00 (+12,2) marzo 527,00 (+12,2)

Sul mercato interno è da segnalare anche la crescita dell'orzo così come delle crusche e i cruscami in genere.
Prosegue la caccia al mais da granella e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati utilizzati nel settore bionergetico.

Indicatori internazionali 14 ottobre 2015
l'Indice dei noli è sceso a 804 punti, il petrolio staziona attorno a 47 dollari al barile e il cambio è in leggera crescita salendo a 1,14099.

 

 

USDA 12ott2015

 



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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Le Associazioni del circuito parmense trovano soluzioni per il pianeta insieme ad 80 ricercatori dal mondo. A Parma la due giorni di meeting, organizzati dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN), sono stati ospitati presso l'Auditorium Paganini. -

Parma, 14 ottobre 2015 -

Se "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita" è il filo logico che attraversa tutti gli eventi organizzati sia all'interno che all'esterno di Expo, c'è chi a Parma è riuscito realmente a confrontarsi su come trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo. Per due giorni la città ha visto la genesi dello Youth Manifesto, un insieme di proposte concrete per risolvere i paradossi del sistema alimentare. Due giorni di meeting, organizzati dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (BCFN), sono stati ospitati presso l'Auditorium Paganini e hanno visto l'interazione tra 80 ricercatori da tutto il mondo, le aziende e le Associazioni del circuito Cibopertutti di Parma. Un progetto che ha identificato alcune proposte riconoscendo nei 7 ruoli chiave del sistema alimentare globale, le 7 figure professionali a cui è affidata la gestione del pianeta: policymaker, agricoltori, attivisti, educatori, industria alimentare, giornalisti e ricercatori. Ancora una volta le Associazioni locali si sono messe in gioco per il diritto al cibo con soluzioni concrete, questa volta dialogando con entità diverse per scrivere il Manifesto sul futuro dell'alimentazione nel mondo.

LE PROPOSTE

Per i policymaker: valutare l'impatto ambientale, sociale, culturale e sulla salute delle proposte e delle scelte politiche, senza limitarsi alla semplice analisi economica dei costi e benefici.
Per gli agricoltori: favorire il ritorno dei giovani all'agricoltura, l'attività che ci nutre. Lavorare con i Governi per dare a ogni persona un miglior accesso alla terra in contesti rurali e urbani, per ottenere maggiori finanziamenti e ideare migliori strategie per far crescere una nuova generazione di agricoltori.
Per gli educatori: impegnarsi a insegnare ai giovani la relazione che lega il cibo, le persone, la salute e il pianeta, rendendo obbligatoria nei programmi scolastici di tutto il mondo l'educazione alimentare e all'agricoltura.
Per i manager dell'industria alimentare: guidare le aziende creando filiere sostenibili, supportando gli agricoltori e sviluppando prodotti sani che ispirino i consumatori ad adottare stili di vita sostenibili.
Per i giornalisti: valorizzare l'informazione sui temi della fame, del cibo, dell'obesità, dell'alimentazione e dell'agricoltura basata sui fatti, anche creando un "Foodlitzer", premio internazionale per il giornalismo indipendente sulla sostenibilità agroalimentare.
Per gli attivisti: chiedere alle aziende agricole e alimentari di organizzare dei tavoli di lavoro con i nostri rappresentanti, favorendo la cooperazione tra il mondo del business e gli attivisti, ad esempio nell'ambito di agricoltura sostenibile, della riduzione degli sprechi alimentari e della formulazione di prodotti più sani.
Per i ricercatori: fornire dati aperti e imparziali, per connettere tra loro discipline diverse e far sì che concetti complessi su cibo, agricoltura e nutrizione diventino comprensibili, accessibili e utilizzabili.

IL CONTRIBUTO DELLE ASSOCIAZIONI

Un grande contributo alla realizzazione dello Youth Manifesto è stato dato dalle Associazioni del circuito Cibopertutti, rete della società civile che conta 30 organizzazioni del volontariato e della cooperazione sociale sul territorio parmense. Guidate dal loro "capogruppo" Cibopertutti, tutte le Associazioni partecipanti sono anche sostenitrici del progetto Kuminda, primo festival in Italia dedicato al diritto al cibo e alla sovranità alimentare sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Parma, supportato nella sua organizzazione da Fondazione CariParma, dall'Università di Parma ma in particolar modo dal Centro Servizi per il Volontariato di Parma, Forum Solidarietà.

La ricchezza della differenza e del confronto hanno guidato la due giorni di meeting al Paganini, tra giovani e mentors: "Abbiamo da sempre strutturato il nostro pensiero ed il nostro lavoro sul dialogo tra locale e globale – sottolinea Veronica Federico dell'Associazione MANI –. Per questo vale la pena fare uno sforzo affinché i linguaggi del mondo del "for profit" e del "no profit" interagiscano".
Parla della sua associazione Carlotta Pioli, responsabile progetti per Parma per gli Altri, l'Organizzazione presente nel territorio parmense da oltre 25 anni: "Operiamo in Africa, soprattutto in Etiopia e in Eritrea. Come un ponte, da Parma ci colleghiamo al mondo esattamente come i dialoghi creati grazie al BCFN, sono partiti dalla piccola realtà di Parma per portare i valori e gli interrogativi della nostra generazione ad un livello più elevato".

Non casuale è stata pertanto la scelta di Parma come location per "un evento internazionale che ha fatto confluire in città giovani donne e giovani uomini di provenienze geografiche, culturali e religiose diverse – come osserva Anna Paini, Docente di Antropologia dell'Università di Verona che collabora con l'Associazione Cibopertutti –. Un networking di saperi, expertise e generazioni che guardano al futuro". Un futuro oggi nelle mani dei giovani, che è importante sappiano "osare nelle proprie idee con passione e gentilezza", come ha ricordato la Docente riportando le parole pronunciate da Paolo Barilla durante la presentazione del Manifesto ad Expo.

E se è dal confronto che scaturiscono le idee migliori, "mai come ora è fondamentale costruire spazi di dibattito e di formazione – suggerisce Francesca Bigliardi di Forum Solidarietà – per compiere azioni comuni su temi che non possono essere delegati né solo ai tecnici né solo ai volontari. Temi come quello, appunto, del cibo che sarà presto al centro del seminario "Nutrire il Pianeta. Cosa manca e cosa ci attende. Cosa inserire in agenda e come attivarsi", che si svolgerà nell'ambito del Festival Kuminda, sabato 24 ottobre". L'auspicio di tutti è che l'evento del BCFN possa diventare un appuntamento fisso a Parma, sostenuto in particolare da chi, come Michele Maccari, giovane collaboratore di ICEA, ha seguito le edizioni precedenti svoltesi a Milano: "Il festival Kuminda da dieci anni propone sul nostro territorio tematiche in linea con gli obiettivi del BCFN. In primis l'agricoltura sostenibile, biologica e famigliare che hanno un ruolo fondamentale nello sfamare il Mondo, così come il recupero delle sementi locali, la tutela del suolo e della biodiversità in genere".

Sostenibilità, dunque, ma anche educazione: "Il nostro gruppo di lavoro – racconta Carlotta Valesi parte del CUCI, Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale dell'Università di Parma – è stato arricchito dalla presenza di giovani provenienti da USA, Italia, Taiwan, India, Indonesia, Francia e Nepal con l'obiettivo di elaborare buone pratiche che gli "Educators" possono implementare nei vari Paesi del mondo e nei diversi settori educativi". Al meeting globale non è mancata poi la partecipazione dei media, ai quali si è unita in altre vesti Rosanna Pippa rappresentante dell'Associazione "madre" Cibopertutti: "Il mezzo comunicativo è essenziale nel mondo odierno. Si è parlato quindi di accessibilità di tutti all'informazione, un'informazione libera da pressioni delle lobby del cibo, di etica del lavoro e di responsabilità educativa del giornalismo". Tanto si è detto e tanto resta da dire. "Questa grande opportunità – dice Anna Vittoria Sarli di MANI – è solo il primo passo verso una vera apertura del privato al pubblico che può e deve continuare". Come rappresentante della Food Industry, Marco Ubaldi di Cibopertutti si è calato infine in un ruolo del tutto nuovo per "contrastare il divario tra sostenibilità ed insostenibilità, aspetti sui quali non sembra tuttavia esservi ancora completo accordo tra le classi dirigenziali attuali. Perché dunque le nostre idee, non sempre rivoluzionarie, non sono ancora applicate da tutti gli attori del settore agroalimentare?".

Il risultato dell'evento BCFN, la creazione dello Youth Manifesto, è consultabile –insieme ad altri approfondimenti - al sito bcfn.youthmanifesto.org  della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition.

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 12:42

A Cesena l'Export Manager Day di UniCredit

Giovedì 15 ottobre, Cesena Fiera ospita una giornata di formazione e approfondimento dedicata alle imprese. Tema dell'incontro: E-commerce e sistemi di pagamento, due leve vincenti per crescere all'estero. -

Cesena, 14 ottobre 2015 –

Fa tappa a Cesena l'Export Manager Day Go International! di UniCredit: una giornata di confronto attivo tra imprenditori, export manager e rappresentanti di rilevo del territorio che, utilizzando la leva della formazione e dell'informazione di Go International! – programma messo a punto dal Gruppo Bancario e focalizzato sull'approfondimento di tematiche legate al commercio internazionale – potranno condividere un'importante opportunità di crescita, per sapere scegliere e muoversi con maggiore consapevolezza sui mercati esteri.
L'Export Manager Day Go International! è quindi in programma a Cesena giovedì 15 ottobre, con inizio alle 9, presso Cesena Fiera (via Dismano, 3845). L'incontro è realizzato in partnership con Macfrut, la grande fiera dell'Agroalimentare di Cesena Fiera che si è conclusa con enorme successo il 25 settembre scorso e che ha visto proprio UniCredit partner strategico e operativo.

Le imprese interessate possono iscriversi, gratuitamente, dal sito

La giornata sarà aperta dai saluti di Renzo Piraccini, Presidente Cesena Fiera – Macfrut; e di Livio Stellati, Area Manager Romagna UniCredit. Subito dopo prenderà il via il workshop sui temi "Affrontare l'import export in sicurezza, il Credito Documentario", a cura di Mauro Pondini, Responsabile UniCredit Foreign Trade Office Forlì; e su "Le nuove sfide del web marketing" a cura di Miriam Bertoli, esperta di consulenza, divulgazione e formazione su web e digital marketing per PMI e grandi aziende. A seguire, "North Africa: Focus Marocco & Tunisia - Il contesto operativo e il supporto di UniCredit alle imprese" è il tema trattato da Nigel Zanenga, Delegate Morocco, Tunisia & France UniCredit. Chiude i lavori Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Region Centro Nord UniCredit.

L'obiettivo del Programma Go International! di UniCredit è mettere a disposizione della propria clientela il patrimonio di esperienze e know-how del Gruppo tramite professionisti qualificati (interni ed esterni) per accompagnare le aziende ad affrontare adeguatamente le opportunità offerte dai mercati internazionali in un contesto che richiede, molto più che in passato, una conoscenza approfondita e aggiornata degli aspetti di riferimento, dei principali punti di attenzione, delle possibili criticità e rischi.

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 08:39

Materie grasse nuovamente in ripresa

La crema di centrifuga milanese cede e si riallinea sostanzialmente alla panna a uso alimentare quotata a Verona. 3 centesimi guadagnati a milano dai listini del burro così come lo zangolato reggiano che presumibilmente anticipa la quotazione di Parma del prossimo venerdì.

di Virgilio Parma, 14 ottobre 2015

LATTE SPOT Rimane stazionario il listino del latte spot, sia nazionale, sia estero. Nello specifico il latte intero pastorizzato spot di provenienza estera registrato a Verona conferma il prezzo di 34,54 - 35,57€/100 litri di latte). Il listino del crudo nazionale spot, nella seduta veronese del 12 ottobre scorso si è mantenuto tra 36,60 e 37,63€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Riprende nuovamente quota il burro dopo la pausa della scorsa settimana. Unica battuta di arresto è stata rilevata a Verona relativamente alla panna di centrifuga che si riallinea sostanzialmente con la crema uso alimentare milanese che, con un recupero del 1,32%, raggiunge quota 1,54€/kg.

Borsa di Milano 12 ottobre:
BURRO CEE: 2,70€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 12 ottobre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 9 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,27€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 13 ottobre
BURRO ZANGOLATO: 1,30 1,30€/kg.

GRANA PADANO Anche nel corso della 42esima settimana non si è assistito a alcuna variazione riguardo ai listini del Grano Padano.
Nello specifico i listini milanesi hanno confermato la forbice compresa tra 6,30 e 6,40 €/kg per la quotazione del 9 mesi e tra 7,05 e 7,70 è l'intervallo di prezzo che identifica il valore del 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Analogamente al Grana Padano, anche il Parmigiano Reggiano ha replicato i listini della precedente ottava. Confermati quindi i prezzi alla piazza di riferimento comprensoriale di Tra 7,40-7,75€/kg relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi d'invecchiamento.

Burro 12ot15

 

(in fondo pagina la galleria immagini con grafici CLAL)

Nuovo intervento del Consorzio contro prodotti illegittimi esposti in fiera. Tre prodotti, con denominazioni chiaramente evocative rispetto a quelle in esclusivo uso al Parmigiano Reggiano, denunciati alle autorità tedesche. Ritirato il "Reggianito", mentre per gli altri due il ritiro è avvenuto anche per ragioni sanitarie riscontrate dalle autorità. -

Reggio Emilia, 13 ottobre 2015 -

Tre prodotti con denominazioni chiaramente evocative rispetto a quelle in esclusivo uso al Parmigiano Reggiano sono stati individuati all'Anuga di Colonia e denunciati dal Consorzio di tutela alle autorità tedesche.
L'intervento del Consorzio - che ha portato al ritiro di un prodotto denominato "Reggianito", mentre per altri due il ritiro è avvenuto anche per ragioni sanitarie riscontrate dalle autorità - è scattato pochi minuti dopo l'apertura dei cancelli di una delle più importanti rassegne internazionali dell'agroalimentare, che si tiene biennalmente a Colonia in alternanza con il Sial di Parigi.

E proprio nella capitale francese, nell'ottobre di un anno fa, l'Ente di tutela era analogamente intervenuto ottenendo il ritiro di 7 prodotti recanti denominazioni in palese conflitto con la sentenza ottenuta dal Consorzio nel febbraio 2008 presso la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, quando venne sancito che il termine "Parmesan" non è generico, ma rappresenta una evocazione della denominazione "Parmigiano Reggiano" e non può essere utilizzato per formaggi non conformi al disciplinare della Dop italiana.

All'Anuga 2015 si è ripetuta una situazione analoga, con l'immediato intervento degli uffici legali del Consorzio del Parmigiano Reggiano in Italia e Germania, la denuncia dei prodotti illegittimi esposti in fiera e l'intervento dell'autorità tedesca che ne ha sancito il ritiro.
"La tempestività dell'intervento delle autorità tedesche a seguito della nostra denuncia - sottolinea il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai - si lega al fatto che, dopo anni di contenziosi, abbiamo ottenuto dall'Unione Europea una legislazione che non lascia dubbi in materia di tutela, prevedendo, tra l'altro, anche l'obbligo di tutela delle Dop "ex officio" in tutti gli Stati membri della UE, con una responsabilità diretta dei Paesi membri in materia di vigilanza".

"Dopo diverse decisioni favorevoli ottenute in questi anni dal Consorzio dai giudici tedeschi in situazioni analoghe - precisa al proposito Alai - questo è proprio il primo intervento, ad Anuga, della autorità pubblica tedesca che vigila sulle Dop".
"E' proprio su queste basi - prosegue Alai - che in Europa il nostro sistema di vigilanza e repressione ha quei livelli di efficacia che ancora non sono possibili in tutto il mondo e ai quali l'Unione Europea deve assolutamente puntare nell'ambito dei negoziati TTIP con gli Stati Uniti, dove si registra un diffuso utilizzo ingannevole di richiami alla nostra denominazione e all'origine geografica del Parmigiano Reggiano, con evidenti ripercussioni negative sulle nostre possibili esportazioni".
"L'intervento realizzato all'Anuga grazie alla collaborazione con le autorità tedesche - osserva il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano - ci soddisfa nel risultato, che è anche un deterrente rispetto ai fenomeni delle evocazioni illegittime, ma è urgente un più severo intervento legislativo e una vigilanza europea che stronchi sul nascere le azioni di chi, comunque, continua a presentarsi illegittimamente e ingannevolmente anche in vetrine così importanti".

(fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Segnali contraddittori provengono dai mercati dopo la pubblicazione dei dati USDA. Il frumento conferma la caratteristica di volatilità con tendenza comunque flessiva. Un venerdi nero per mais. Semi e farina in crescita.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 ottobre 2015 -
A Chicago l'andamento dei prezzi del Frumento tenero è molto volatile e tendenzialmente in ribasso, nonostante che le ultime stime dell'USDA sulla campagna in corso prevedano superfici, rese e scorte finali lievemente più basse.
Non si sottrae alla volatilità nè tantomeno alla tendenza ribassista il Corn. A Chicago per il future di dicembre è stato un vero e proprio "venerdì nero" dopo la pubblicazione delle stime aggiornate dell'Usda: quasi -9 cent/bushel.

USDA 12ott2015

La reazione alla pubblicazione dei dati. sabato 10 ottobre
SEMI novembre 885,60 (+4,4) gennaio 890,40 (+4,1)
FARINA ottobre 306,90 (+3,1) dicembre 307,80 (+3,5)
CORN dicembre 382,60 (-8,4) marzo 393,40 (-8,2)
GRANO dicembre 509,20 (-2,2) marzo 516,60 (-2)

Quotazioni in rialzo, lunedi 12/10/2015, per i semi e la farina di soya. Andamento misto invece per il mais mentre il grano ha reagito confermando la tendenza al ribasso.

Indicatori internazionali 6 ottobre 2015
l'Indice dei noli è sceso a 881 punti, il petrolio staziona attorno a 46,35 dollari al barile e il cambio ha subito una leggera flessione positiva salendo a 1,1204 ma con segni di notevole instabilità.

MP 7ott15

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Mercati agricoli, segnali di nervosismo. In aumento la domanda di latte in Oceania. Discarica abusiva con rifiuti tossici scoperta a La Spezia sulla collina Pitelli. Le bollicine possono dare alla testa. Blue Tongue condiziona l'export di carne francese. Inizia la raccolta delle olive... In Agristore per le attrezzature. MPS, bocche troppo cucite.

(in allegato il formato pdf scaricabile)

Anno 14 - n° 41 11 ottobre 2015
1.1 editoriale MPS, parte il processo ma bocche cucite
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Aumenta la domanda di latte in Oceania.
5.1 ambiente Fusti tossici sulla collina Pitelli di La Spezia
5.2 vino Le bollicine possono dare alla testa...
6.1 olivicoltura Inizia la raccolta delle olive... le offerte Agristore
6.2 educazione alimentare Musei del Cibo ancora più interattivi
per la Giornata dell'Alimentazione 2015
7.1 prezzi agricoli Ismea, la blue tongue condiziona gli approvvigionamenti di bovini dalla Francia.
8.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 41 11ott15 COP

Trovati anche fusti metallici da 200 litri ciascuno contenenti un amalgama densa, che sarà oggetto di successive analisi. L'area oggetto di accertamenti è quella denominata "Campetto" e ricade planimetrie del Sito Interesse Nazionale.

Roma - Il personale Forestale del Comando Provinciale della Spezia, su delega dell'Autorità Giudiziaria ha proceduto ad effettuare degli scavi in un area limitrofa alla nota discarica di Ruffino-Pitelli. L'area oggetto di accertamenti è quella denominata "Campetto" e ricade planimetrie del Sito Interesse Nazionale.

Le indagini del CFS nell'area Campetto sono iniziate nel giugno 2014 con una delega di indagine da parte della Procura della Repubblica della Spezia emessa a seguito di una lunga attività investigativa. Durante gli scavi effettuati con un escavatore nell'area indicata, è stato individuato un consistente abbancamento di rifiuti costituito da ceneri, scorie di fonderia, materiali sciolti intrisi di idrocarburi e oli esausti.

L'area in questione ha un estensione di circa 1200 metri quadri. In base alla profondità raggiunta dagli scavi si può stimare che la cubatura dei rifiuti presenti sia di svariate migliaia di metri cubi e durante gli scavi, a una profondità di circa 3 metri sono stati individuati anche 30 fusti metallici da 200 litri ciascuno contenenti un amalgama densa, che sarà oggetto di successive analisi.

(Fonte CFS Corpo Forestale dello Stato)

Domenica, 11 Ottobre 2015 09:43

Le bollicine possono dare alla testa...

Tutti pazzi per il Prosecco. La caduta del re dell'export doveva essere prevenuta. In un momento di crisi, generale ma anche di settore vitivinicolo, occorreva un maggiore autocontrollo per non arrivare all'intervento della forza dell'ordine.

di Virgilio Parma - 11 ottobre 2015

Un danno di immagine, se verranno confermati i sequestri dei NAS, per la rinomata DOC e e DOCG e per tutto il settore vinicolo italiano che tentava di risalire la china riguadagnando volumi di vendita ma soprattutto redditività.

E' perciò giusta la preoccupazione del Sindaco di Conegliano Veneto, Floriano Zambon, quando afferma che "se il prosieguo dell'indagine confermerà la prima ipotesi di reato, ne scaturirà un danno d'immagine gravissimo, ben superiore a qualche versante di collina sbancato". Infatti potrebbe addirittura essere posta in discussione la candidatura delle colline a patrimonio dell'umanità Unesco che proprio in questi giorni il Governatore Zaia stava riprendendo in mano per portarlo a definitiva conclusione.

Un fulmine a ciel sereno che arriva a seguito dei consueti controlli annuali sui documenti di conferimento delle uve alle cantine.

A non tornare, ai militari che stanno ancora proseguendo nelle indagini, sono i dati delle bolle di carico delle uve conferite confrontati con i quantitativi di vino prodotti.
L'uva registrata in entrata di lavorazione, in molti casi è troppo poca per garantire i quantitativi di vino che stavano per essere immessi sul mercato.
Il sospetto è perciò che qualche grappolo non meglio identificato (e mai registrato né dai venditori né dalle cantine) era finito a fare compagnia alle uve di pregio (glera) registrate regolarmente e stava per finire imbottigliato quale Prosecco "di qualità".

A farne le spese saranno soprattutto il buon nome del prosecco e la fiducia dei consumatori.
Le aziende produttrici invece se la caveranno con una sanzione amministrativa (potrà essere di qualche migliaia di euro) posto che i reati i esame non sono penalmente rilevanti. I vini in lavorazione verranno presumibilmente declassati o al più distrutti. Le multe, come si diceva, potranno essere importanti ma non tanto da compromettere l'azienda e molto probabilmente erano già state conteggiate alla fonte nella quota di "rischio di impresa".

Tutti pazzi per il prosecco. Un'escalation dirompente quella del prosecco che nei primi anni 2000 ha iniziato una scalata fenomenale, anche e soprattutto all'estero, conquistando i palati e, nel corso del 2014, il podio di vino più venduto al mondo superando persino lo champagne. Alla produzione sono dedicate oltre 8000 cantine vitivinicole e 269 case spumantistiche, che immettono sul mercato oltre 330 milioni di bottiglie all'anno - in buona parte esportate - per un giro d'affari complessivo superiore ai 3 miliardi di euro.

Ma segnali che qualcosa non andava per il verso giusto c'erano. Non solo vini taroccati all'estero, come più volte denunciato da Coldiretti, ma produzioni DOC e DOCG esposte sugli scaffali di discount stranieri a prezzi al pubblico irrisori che a mala pena potevano coprire i costi di produzione e commercializzazione.

Anche a chi scrive è capitato di osservare, acquistare e fotografare, il prezioso prosecco in vendita nelle grandi catene tedesche a prezzi talmente bassi da mettere in dubbio la qualità del contenuto della bottiglia.

Ma sulle strategie commerciali delle aziende non si discute e ciascuno i conti in casa sua li sa fare meglio di tutti.

Però, alla luce del sequestro di milioni di bottiglie di dubbia regolarità operato dai NAS in diverse cantine, si è portati a confermare i dubbi che qualche operazione illecita possa essere stata condotta proprio dal cuore del territorio.

Ben venga quindi l'auspicio del Sindaco Zambon di pene severe se verranno confermate le ipotesi di reato.

E' un peccato che si sia dovuti arrivare al clamore determinato dall'intervento dei NAS e non siano riusciti i produttori stessi a bloccare per tempo questo malcostume.

A questo punto viene spontaneo chiedersi a cosa servano gli organismi di controllo e tutela.

E' tempo di raccolta delle olive. Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Tanti nuovi sconti su rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.

Reggio Emilia, 11 ottobre 2015 –
Come ogni anno a ottobre inizia la raccolta delle olive, che durerà fino a dicembre.

In Italia il momento ideale è influenzato dalle condizioni climatiche, ma per mantenere alta la qualità dell'olio occorre rispettare rigorose procedure di raccolta e lavorazione dei frutti.

Fondamentale disporre di una strumentazione adeguata.

Pensando a tutti gli olivicoltori, Agristore ha preparato una speciale promozione. Oltre agli articoli già in offerta, fino a dicembre il sito e-commerce propone sconti su tanti prodotti per la raccolta e la lavorazione delle olive quali: rotoli di rete, raccogli olive e defogliatori elettrici e manuali.
www.Agristore.it è Il supermercato di chi lavora la terra, con una vasta gamma di attrezzature per la cura del verde, ricambi per macchine movimento terra e tanti altri articoli per il mondo dell'agricoltura.

Lattiero caseario. Nel corso degli ultimi quattro anni, la tendenza del prezzo è stata negativa per entrambe le Dop, con toni comunque più sfavorevoli per il Parmigiano Reggiano che il Grana Padano.

Roma - Il mercato dei bovini da ristallo rimane condizionato dal blocco degli approvvigionamenti dalla Francia, dove per l'emergenza Blue tongue è stato sancito un allargamento dei territori soggetti a restrizioni di movimentazione. Di riflesso, come segnalato dall'Overview di Ismea di questa settimana, anche nei prossimi giorni è prevedibile un ulteriore rialzo dei prezzi dei capi nazionali e dei ristalli di provenienza estera, specie irlandesi e polacchi, che sul mercato internazionale si stanno sostituendo a quelli d'Oltralpe. Tale situazione sta condizionando e rallentando anche l'attività di macellazione nazionale, per le incertezze sui successivi ristalli e per la difficoltà dei macellatori di trasferire i rincari alla distribuzione, nonostante per i quarti anteriori e le mezzene si stia già assistendo ad una fase rialzista.

Stagnante il mercato dei suini da macello, per i quali è prevedibile un leggero ritocco al ribasso delle quotazioni, in un contesto nazionale comunque di sostanziale equilibrio tra domanda e offerta. Anche per le carni suine è prevista una conferma delle quotazioni della scorsa settimana. Nel caso degli avicoli, l'offerta di polli risulta meno pressante e meglio adeguata alla domanda: nel corso di questa settimana, le quotazioni dovrebbero rimanere stabili. Sul mercato dei tacchini potrebbe invece assistersi a qualche rialzo, per la ripresa dei consumi della fesa, prodotto guida di questo segmento. Nessuna variazione di rilievo, infine, dovrebbe interessare i listini dei conigli e delle uova, prodotti per i quali gli scambi si stanno svolgendo in un contesto mercantile equilibrato.

Per quanto riguarda i prodotti lattiero-caseari, sul mercato nazionale, qualche lieve aumento potrebbe verificarsi per il burro, sulla scia della fase lievemente rialzista della scorsa settimana. Il mercato dei formaggi rimane invece fermo per il Parmigiano Reggiano, ma mostra qualche cedimento per il Grana Padano. Nel corso degli ultimi quattro anni, la tendenza del prezzo è stata negativa per entrambe le Dop, con toni comunque più sfavorevoli per la prima. A inizio ottobre il divario di prezzo, a vantaggio del Parmigiano, si è ulteriormente ridotto, scendendo a 1,18 euro (un anno fa era a 1,28).

Riguardo all'olio di oliva, le quotazioni di tutte le categorie risultano adesso in flessione - come anche osservato sul mercato spagnolo - dopo i picchi conseguiti nei mesi precedenti. A tale proposito va evidenziato, come rilevato dall'Ismea, che il prezzo di 4,17 euro/chilo per l'extravergine spagnolo non si riscontrava nel Paese dal 2006.
Ad agosto, inoltre, le quotazioni del lampante, sempre sulla piazza iberica, avevano raggiunto i 3,80 euro/chilo, registrando un rincaro del 50% su base annua. E in Italia a settembre, rispetto allo stesso mese del 2014, si è assistito ad un analogo rialzo del prezzo del lampante - con punte di 3,24 euro/chilo - e ad un rincaro del 40% dei raffinati di oliva e sansa.

Per i vini, la Commissione europea ha reso nota una prima stima sulla produzione nella Ue, indicando una crescita del 2,7%, grazie soprattutto al contributo dell'Italia. Il mercato nazionale resta stazionario in assenza di scambi anche nella prospettiva di breve termine.

Sui mercati ortofrutticoli il progressivo ampliamento delle affluenze di prodotti autunnali nei circuiti all'ingrosso, con l'intensificarsi delle operazioni di raccolta soprattutto di radicchi e fagiolini, sta ulteriormente frenando i listini il cui calo, comunque fisiologico, dovrebbe proseguire anche nelle prossime settimane. Si segnala l'avvio della commercializzazione delle ortive in serra sulla piazza di Vittoria, in un mercato poco movimentato e appesantito, in questa fase, da un'offerta ancora significativa di prodotto di pieno campo proveniente da altri areali di coltivazione.

Per la frutta di stagione le contrattazioni proseguono in un quadro di sostanziale equilibrio per mele e pere, ma in un contesto di ulteriore fragilità per l'uva da tavola, che sconta una tiepida accoglienza della domanda finale. Esordio con ottime quotazioni franco azienda per i loti, grazie a una buona richiesta e a una disponibilità che nell'immediato appare piuttosto contenuta.

Nel comparto cerealicolo, infine, le contrattazioni continuano a subire l'influenza dei mercati internazionali. Le aspettative di un'ulteriore flessione dei prezzi hanno tenuto a freno gli scambi e i listini, stazionari per frumento tenero, mais e orzo, ma in ulteriore diminuzione per il grano duro.
L'avvio della commercializzazione è avvenuto, nel frattempo, sulla base di prezzi più alti rispetto allo scorso anno per semi di soia e girasole, in presenza di rese ad ettaro nettamente più contenute.
(Fonte Ismea 5 ottobre 2015)

Domenica, 11 Ottobre 2015 10:34

Il nuovo ISEE: ecco cosa cambia

Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE): le differenze della nuova versione evoluta, non più frutto di autodichiarazioni del cittadino. In cosa consiste e cosa cambia. -

Parma, 11 ottobre 2015 - di Cristiano Alberti -

Nell'ottica di garantire una migliore erogazione dei servizi ai cittadini, l'Amministrazione dello Stato ed alcuni Enti, hanno adottato, ormai da anni, uno strumento che ha come scopo quello di misurare la reale situazione economica e patrimoniale del cittadino o del suo nucleo familiare.

L'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) consente di identificare le diverse categorie sociali, utili a definire le politiche di ripartizione delle risorse che, lo Stato o gli Enti, devono destinare alla collettività, secondo il principio fondamentale secondo cui chi ha meno deve avere diritto a ricevere sostegno maggiore rispetto a chi ha di più. Una volta quindi individuata, tramite il calcolo dell'ISEE, la propria "classe" di appartenenza, il cittadino potrà capire a quali vantaggi può accedere: infatti, assegni di maternità, bonus famiglia, carta acquisti, riduzione tasse universitarie e rette di asili, ecc., sono tutti servizi ancorati alla presentazione dell'indicatore.

Nel 2015 nasce una versione evoluta dell'ISEE, non più frutto di autodichiarazioni del cittadino, spesso non totalmente veritiere e complete, ma legate ad una più complessa elaborazione di dati acquisiti dalle numerose banche dati disponibili. In buona sostanza, la ratio di tale indicatore rimane immutata, ma si modifica la fonte dei dati che confluiscono nel "paniere ISEE", ora oggetto di incrocio e verifica, con ovvie positive ripercussioni sulla equità sociale dell'intero sistema.

Gli elementi presi a base per la determinazione dell'indicatore, sono:
Redditi conseguiti (non solo quelli che appaiono all'interno del modello UNICO/730);
Patrimonio mobiliare ed immobiliare;
Eventuale certificazione portatore di handicap;
Automezzi e imbarcazioni.

Ovviamente tutti i dati fanno riferimento al nucleo familiare come risulta dallo stato di famiglia nel comune di residenza.
Soggetti in grado di elaborare l'ISEE sono i Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.)

Code al "supermercato del futuro", dove si alternano 72 caseifici. Incontri con 500 delegati internazionali a Cibus Italia e 1,5 milioni di euro di vendite con "Scegli la qualità, vinci Expo"

Reggio Emilia, 11 ottobre 2015 -

Sono quasi due milioni i visitatori di Expo che sono entrati in contatto con il Parmigiano Reggiano e, di questi, grazie alla mobilitazione più di 100 caseifici del comprensorio, oltre un milione hanno degustato il prodotto.
A tre settimane dalla chiusura dell'Esposizione universale, sono questi i dati principali del bilancio che il Consorzio del Parmigiano Reggiano completerà nei primi giorni di novembre.

"L'aspetto più rilevante della partecipazione ad Expo - spiega il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai - è legato al fatto che abbiamo potuto presentare adeguatamente il nostro prodotto, scegliendo luoghi ed eventi nell'ambito dei quali era possibile parlare con i consumatori delle caratteristiche del Parmigiano Reggiano, dei suoi valori distintivi e delle sue proprietà, fornendo elementi di conoscenza tali da stimolare un consumo consapevole e un acquisto duraturo nel tempo, proprio perchè fondato su ragioni (dalla naturalità all'alta digeribilità, all'artigianalità, al contenuto in proteine, vitamine, sali minerali, ecc.) legate ad una sana alimentazione, oltre che sulla versatilità del prodotto come alimento e ingrediente".

"Il maggior numero di contatti - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - lo abbiamo registrato grazie alla presenza in esclusiva nel padiglione "Supermercato del futuro" (capace di accogliere contemporaneamente 700 visitatori) che ai primi di settembre contava oltre 1,2 milioni di ingressi e chiuderà probabilmente oltre gli 1,5 milioni, anche in considerazione delle code che continuano a registrarsi all'ingresso".

"Qui - prosegue il direttore del Consorzio - si sono alternati 72 caseifici del Parmigiano Reggiano: in un esclusivo corner di 30 mq, personale specializzato ha presentato e continua a presentare, per 11 ore consecutive al giorno, il prodotto di due diverse stagionature, mentre uno spazio specifico è dedicato alla gamma delle particolari eccellenze del Parmigiano Reggiano, con stagionature classiche e lunghissime, il prodotto di montagna, il biologico e quello derivante dal latte di razze di bovine autoctone".
"Nel solo corner, che si è aggiunto alla vendita del prodotto in corsia - osserva Deserti - oltre 10.000 consumatori, di cui oltre il 20% stranieri, hanno anche effettuato l'acquisto, nonostante Expo non fosse e non sia un luogo di vendita, bensì una vetrina delle eccellenze mondiali nel campo dell'alimentazione".

"In questo senso - spiega il presidente Giuseppe Alai - sono sino ad ora giunti ottimi risultati dalla nostra partecipazione al padiglione Cibus Italia, che prevediamo chiuderà Expo con oltre 250.000 visitatori, dove sono state effettuate 5 settimane di degustazioni e, soprattutto, abbiamo partecipato ad incontri con oltre 500 delegati internazionali".
"Le iniziative promosse ad Expo e in contemporanea all'Esposizione - prosegue Alai - ci hanno consentito di parlare a centinaia di medici ed esponenti della ristorazione di qualità e di portare nel comprensorio di produzione decine di delegazioni di giornalisti ed operatori commerciali, in prevalenza stranieri, che hanno potuto toccare con mano tutti gli aspetti legati alla nostra produzione, grazie anche alla preziosa collaborazione di tanti enti presenti nel territorio".

In termini di contatti e degustazioni - aggiunge il direttore Deserti - particolarmente rilevante è stata, poi, l'incidenza della partecipazione del Parmigiano Reggiano alle iniziative della Regione Emilia-Romagna, a quelle realizzate in collaborazione con Unioncamere e Slow Food, dove nel padiglione delle biodiversità si è tenuto un mese di degustazioni guidate".
"Sul versante delle vendite dirette da parte dei caseifici - conclude Deserti - il maggior peso l'ha avuto il concorso "Scegli la qualità, vinci Expo" con 50 caseifici aderenti ed oltre 30.000 cartoline informative distribuite, per oltre 1,5 milioni di euro di vendite negli spacci aziendali".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Il concorso Acqua e Territorio, arrivato all'ottava edizione, ideato da ANBI Emilia Romagna coinvolgerà i giovani studenti di tutta la provincia nella produzione di video sul tema dei cambiamenti climatici. -

Parma, 7 ottobre 2015 -

Il Consorzio di Bonifica Parmense torna in classe e grazie all'ANBI Emilia Romagna coinvolgerà migliaia di studenti di tutta la provincia in Acqua e Territorio, un concorso rinnovato, giunto quest'anno alla sua ottava edizione, che porrà al centro del dibattito i rilevanti temi portati all'attenzione universale dalla recente enciclica di Papa Francesco "Laudato si'". I giovanissimi studenti delle scuole Primarie e Secondarie di I grado del parmense dovranno ideare e produrre in classe, con l'aiuto dei loro insegnanti e del tutor tecnico del Consorzio, dei veri e propri progetti video multimediali in grado di emozionare il pubblico e la giuria di esperti descrivendo in modo suggestivo e coinvolgente gli effetti che i repentini e spesso disastrosi cambiamenti climatici hanno sulle comunità e sull'ambiente che ci circonda. Criticità globali che comportano gravi implicazioni sociali ed economiche e che costituiscono una delle principali sfide per tutta l'umanità del domani. Tra le molteplici problematiche evidenziate c'è anche l'esaurimento delle risorse naturali e tra queste anche l'acqua, bene prezioso, essenziale ed indispensabile per la vita, che necessita di tutela costante e una gestione sempre più consapevole.

"Il nostro ruolo in queste iniziative didattiche – ha sottolineato il presidente del Consorzio Luigi Spinazzi - è quello di stimolare i giovani a conoscere il loro territorio dal punto di vista ambientale, evidenziandone l'estrema ricchezza e la complessità di una terra, tra l'Appennino e il Po, che in pochi km si differenzia notevolmente a livello morfologico. I nostri tecnici e operai specializzati vivono ogni giorno un territorio che ha bisogno di una prevenzione estesa ed è importantissimo che già in giovane età scolare si venga sensibilizzati sul valore della cura e manutenzione dell'ambiente in cui si vive".

Acqua e Territorio, che quest'anno ha come titolo "Vivi-Amo l' Acqua", premierà i migliori lavori degli alunni che sapranno regalare agli adulti e a chi opera nel settore ambientale uno sguardo diverso, mai banale su una realtà climatica in grande e velocissima evoluzione in cui al grande cambiamento globale si auspica faccia eco un nuovo comportamento dell'uomo virtuoso, che fa uso razionale delle risorse, attento ad uno sviluppo sostenibile.

"Oggi tutto è connesso e interdipendente - sottolinea il presidente dell'ANBI ER Massimiliano Pederzoli - l'enciclica di Papa Francesco ci insegna anche come ogni piccola variazione climatica in una parte del pianeta possa incidere su pesanti mutazioni nell'altra ed è per questo che è sempre più necessario essere consapevoli di ciò che ognuno di noi può fare nella sua vita quotidiana per conservare l'unicità delle risorse e non alterare all'eccesso le ricchezze che la natura ci ha regalato".

Gli elaborati degli studenti, inviati al Consorzio di Bonifica Parmense, dovranno pervenire entro il 18 marzo del prossimo anno e successivamente saranno valutati dalla giuria all' ANBI Emilia Romagna. In Primavera poi i migliori lavori, alla presenza di tutte le classi regionali premiate, saranno celebrati all'interno di una giornata di festa e di sensibilizzazione sulle tematiche trattate nel concorso.

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Parmense)

Non ha subito contraccolpi significativi il mercato delle materie prime a seguito dei risultati pubblicati da USDA sugli stock. Molto probabilmente saranno più determinanti i dati USDA che verranno resi noti il prossimo 9 ottobre e già si avvertono i primi segnali di nervosismo.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 ottobre 2015 -
Se da un lato l'attesa dei dati USDA genera nervosismo, l'accordo firmato ad Atlanta per i commerci nell'area del Pacifico "la Trans-Pacific Partnership, la storica intesa che liberalizza il commercio tra gli Stati Uniti e 11 Paesi dell'Area del Pacifico, ha già generato ondate di rialzi.

SEMI novembre 884,20 (+10) gennaio 888,20 (+10)
FARINA ottobre 301,00 (+2,5) dicembre 303,80 (+2,6)
CORN dicembre 393,40 (+4,2) marzo 403,60 (+4,2)
GRANO dicembre 515,40 (+2,2) marzo 521,40 (+2,4)

Indicatori internazionali 6 ottobre 2015
l'Indice dei noli è sceso a 881 punti, il petrolio staziona attorno a 46,35 dollari al barile e il cambio ha subito una leggera flessione positiva salendo a 1,1204 ma con segni di notevole instabilità.

MP 7ott15
In generale i prezzi, nonostante i segnali di nervosismo, stazionano ancora sul fondo a prezzi "popolari". Le incertezze di natura geopolitica, come ad esempio l'appoggio Russo alla Siria o piuttosto la stazionarietà del petrolio e i mercati finanziari cominciano a riprendere quota rendono difficile l'interpretazione delle tendenze anche nel breve periodo.

Mercato interno
Mercati sempre calmi per le proteine. La farina di soia proteica è stata trattata, su tutto il 2016, a 340 euro partenza al porto di Ravenna mentre la normale a 330 euro partenza dal porto di Ravenna.
Per i cereali il Mais mostra molto meno segni di dinamicità rispetto all'orzo e al grano. Il mais contratto 103(base) va per la maggiore a discapito di quello di qualità.
Crusche e cruscami mantengono le quotazioni.

Il mercato delle bioenergie sembra risvegliarsi a favore del Mais e dei suoi sostitutivi per recuperare il gap energetico riscontrato in varie aree a causa di trinciati poveri di amido.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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In Oceania cresce la domanda ma anche la produzione di latte. Sul fronte nazionale prosegue la crescita del latte spot. Speculare il comportamento della crema milanese nei confronti della panna veronese.

di Virgilio Parma 7 ottobre 2015

LATTE SPOT Ha ripreso a salire il valore del latte spot. Dopo una sola settimana di fermo il latte intero pastorizzato spot estero ha recuperato 1 euro con un recupero percentuale dll'1,49% registrato nell'ultima seduta di borsa veronese (34,54 - 35,57€/100 litri di latte). Il listino del nazionale, grazie a un recupero del 1,41% nel corso dell'ultima seduta, si è attestato tra 36,60 e 37,63€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Fermi i listini di burro salvo lo zangolato parmense che lo scorso venerdì, come da previsione, ha recuperato il gap fissando il prezzo a 1,27€/kg (+5,83%). Completamente speculare invece il comportamento della crema e della panna a uso alimentare. Mentre a Milano la Crema cede 6 centesimi (-3,8%) a Verona la panna ne guadagna 3 (+1,97%)

Borsa di Milano 5 ottobre:
BURRO CEE: 2,67€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,87€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,87€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,67€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,52€/Kg.

Borsa Verona 5 ottobre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,53-1,58 €/Kg.

Borsa di Parma 2 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,27€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 6 ottobre
BURRO ZANGOLATO: 1,27 1,27€/kg.

Crema MI

GRANA PADANO Anche nel corso della 41esima settimana nessuna variazione ha riguardato i listini del Grano Padano.
Nello specifico i listini milanesi hanno confermato la forbice compresa tra 6,30 e 6,40 €/kg per la quotazione del 9 mesi e tra 7,05 e 7,70 è l'intervallo di prezzo per il 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Di pari passo al cugino padano, anche il Parmigiano Reggiano ha replicato i listini della 40esima settimana. Confermati quindi i prezzi alla piazza di Parma che lo lo scorso 18 settembre ha registrato l'intervallo 7,40-7,75€/kg relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi d'invecchiamento.

(a seguire la Galleria Immagini con i grafici CLAL)

Tappa a Parma del "Dream Team Zero Waste". Una squadra di massimi esperti a livello mondiale sul tema dell'inquinamento sarà per la prima volta in Italia. Sarà approfondito l'inquinamento marino causato dalle plastiche e il protagonista assoluto sarà Charles Moore, scopritore, del "continente di plastica"- il "Great Pacific Garbage Patch" e fondatore dell'Algalita Marine Research Foundation. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

Oggi, una squadra di massimi esperti a livello mondiale sul tema dei rifiuti - "Dream Team Zero Waste" - sarà per la prima volta in Italia, toccando anche la nostra città. Protagonista assoluto, Charles Moore il navigatore e studioso americano, che scoprì nel 1997 l'isola di plastica nell'oceano Pacifico, un'enorme massa galleggiante di rifiuti, chiamata Great Pacific Garbage Patch, che ha l'estensione pari alla superficie del Canada. Tutti gli appuntamenti con "L'isola che non c'era" sono a ingresso libero senza necessità di registrazione.

L'incarico di interpretariato e traduzione di questa giornata di approfondimento dedicata all'inquinamento marino e alle concrete proposte di una economia circolare, è affidato a Interconsul società di Parma che si distingue per la qualità delle traduzioni, per competenza linguistica e conoscenza del contesto, tecnico e culturale. Un servizio che si adatta alle esigenze del cliente e che oggi è scelto da oltre 1.300 enti e aziende.

INTERCONSUL AZZERA I COSTI DI INCOMPRENSIONE!

Interconsul s.r.l.
Vicolo Politi, 7
Parma 43124
Emilia-Romagna Italy
Telefono: +39 0521 28 24 42 - 0521 20 03 68
Fax: +39 0521 28 58 58

 

Una giornata dedicata alla sostenibilità ambientale. Il "Dream Team Zero Waste", squadra di massimi esperti a livello mondiale, per la prima volta in Italia, fa tappa a Parma: una giornata sul tema dell'inquinamento marino e sulle concrete proposte di una economia circolare.  -

Parma, 5 ottobre 2015 -

Una squadra di massimi esperti a livello mondiale sul tema dei rifiuti - "Dream Team Zero Waste" - sarà per la prima volta in Italia, toccando anche la nostra città. Protagonista assoluto, Charles Moore il navigatore e studioso americano, che scoprì nel 1997 l' isola di plastica nell'oceano Pacifico, un' enorme massa galleggiante di rifiuti, chiamata Great Pacific Garbage Patch, che ha l'estensione pari alla superficie del Canada. Tutti gli appuntamenti con "L'isola che non c'era" sono a ingresso libero senza necessità di registrazione.

L'incarico di interpretariato e traduzione di questa giornata speciale, dedicata all'inquinamento marino e alle concrete proposte di una economia circolare, è affidato a Interconsul società di Parma che si distingue per la qualità delle traduzioni, per competenza linguistica e conoscenza del contesto, tecnico e culturale. Un servizio che si adatta alle esigenze del cliente e che oggi è scelto da oltre 1.300 enti e aziende.

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