Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che con le principali misure di interesse agricolo contenute nella Legge di Stabilità 2016 la pressione tributaria sulle aziende agricole viene tagliata di oltre il 25%, passando dai 2.360 milioni di euro di quest'anno ai 1.760 milioni dell'anno prossimo.

Roma, dicembre 2015 "Si tratta di una svolta fiscale senza precedenti per il settore agricolo nell'anno di Expo. - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - Grazie alle scelte fatte con la Legge di Stabilità, raggiungiamo un obiettivo importante di riduzione tributaria per la tutela reale del reddito dei nostri agricoltori, in un passaggio delicato per il settore e a sostegno del rilancio di investimenti e occupazione. Proprio così l'agroalimentare italiano è oggi al centro delle politiche economiche e di sviluppo del Paese come non accadeva da anni."

Nel dettaglio il riepilogo delle principali misure:

VIA IMU E IRAP DAI TERRENI AGRICOLI
600 milioni di euro di risparmio per le aziende agricole con l'eliminazione totale delle due imposte.
AUMENTO COMPENSAZIONI IVA PER PRODUZIONE DI LATTE E CARNI
Oltre 50 milioni di euro per alzare subito la compensazione Iva sulla produzione di latte al 10% e sulle carni bovine e suine (rispettivamente al 7,7% e all'8%).
CREDITO D'IMPOSTA
Esteso il credito d'imposta per gli investimenti produttivi anche all'agricoltura e alla pesca nelle aree del Mezzogiorno.
CONTRIBUTI PER LE ASSUNZIONI IN AGRICOLTURA
Prevista l'estensione degli sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato anche per il settore agricolo.
CASSA INTEGRAZIONE PESCA
Per la tutela del reddito dei pescatori e degli operatori ittici viene rifinanziata la cassa integrazione della pesca per 18 milioni per il 2016.
ASSICURAZIONI CONTRO LE CALAMITÁ
Confermato il budget di 140 milioni in due anni a sostegno delle assicurazioni contro le calamità.
PROROGA PROGRAMMA NAZIONALE TRIENNALE DELLA PESCA E DELL'ACQUACOLTURA
Il programma 2013-2015 viene prorogato fino al 31 dicembre 2016 e rifinanziato per 3 milioni per il 2016.
RAZIONALIZZAZIONE ENTI: ACCORPAMENTO ISA E SGFA IN ISMEA
Per aumentare l'efficienza dell'amministrazione e favorire l'accesso al credito delle imprese agricole, l'Istituto Sviluppo Agroalimentare (ISA) e la Società Gestione Fondi per l'Agroalimentare (SGFA) vengono incorporati nell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA).
FONDO MACCHINE AGRICOLE
Stanziati 45 milioni per il rinnovo delle macchine agricole. Il fondo, creato presso l'Inail, è destinato a finanziare gli investimenti per l'acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchine o trattori agricoli e forestali. La misura ha l'obiettivo di favorire l'innalzamento degli standard di sicurezza a favore dei lavoratori, l'abbattimento delle emissioni inquinanti e l'aumento dell'efficienza delle prestazioni.

Ufficio Stampa Mipaaf Roma 22 dicembre 2015

Cereali, tentativo di recupero in atto ma rischio siccità. Natale buono con le due principali DOP. Legge di Stabilità: taglio delle tasse, -25% per le aziende agricole . Centro Agroalimentare di Parma verso la ristrutturazione del debito. Equitalia, tregua per 13 giorni ma...

(in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 52 27 dicembre 2015
1.1 editoriale Equitalia, dalla parte del cittadino. O no?
3.1 cereali Cereali, tentativo di recupero in atto.
4.1 cereali Cereali a rischio siccità.
5.1 Lattiero caseario Babbo Natale porta ricchi e inaspettati doni alle due Dop principali.
6.1 ortofrutta Valfrutta Fresco e Colle d'Oro, siglato accordo strategico
6.2 crisi CAL, c'è l'accordo con i creditori
7.1 pomodoro OI Pomodoro da Industria Nord Italia in assemblea. Bene il 2015 e già proiettati al futuro.
8.1 mercati agricoli Agromercati, Natale senza scossoni
9.1 agricoltura e fisco Agricoltura, tasse tagliate del 25% per le aziende agricole
9.2 crisi CAL di Parma verso la ristrutturazione del debito
10.1 crisi Fallimenti, in lieve diminuzione nel corso del 2015
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 52 2015-COP

Resta in montagna la gestione dell'acqua. Il sindaco e il vice: "Abbiamo rischiato di scomparire ma a Roma ci hanno ascoltato e la nostra realtà, che soddisfa tutti i requisiti ambientali e di efficienza, ora è salva"

Toano - Reggio Emilia, 24 dicembre 2015. Domani i toanesi troveranno sotto l'albero di Natale una bella notizia. "L'acquedotto comunale, che abbiamo difeso fino all'ultima goccia - annuncia il sindaco Vincenzo Volpi - continuerà ad esistere".

Spiegano il primo cittadino e il vicesindaco Carlo Benassi: "E' un fatto storico per il territorio, perché la rete locale dell'acqua costituisce un vero e proprio simbolo dell'identità di Toano, in grado ancora oggi di rappresentare un fortissimo elemento di unità tra i nostri borghi e fra le nuove e le vecchie generazioni".

Il provvedimento governativo "sblocca Italia", convertito in legge il 24 novembre 2014, "che in effetti definisce l'affidamento delle gestioni idriche integrate a realtà con dimensioni minime di carattere provinciale - sottolineano i due amministratori pubblici - aveva messo di fatto a rischio la conduzione diretta che da oltre cinquant'anni caratterizza il nostro acquedotto, attualmente tramite la municipalizzata Ast, Azienda servizi Toano. Siamo però riusciti a far inserire un articolo, il 62, nel 'collegato ambientale alla legge di stabilità', approvato a novembre in senato e martedì scorso alla camera, che ha praticamente salvato la nostra realtà e quelle di altri comuni italiani 'virtuosi', cioè con determinati requisiti ambientali e di efficienza, che hanno così beneficiato della nostra azione".
Inaugurato ufficialmente il 31 marzo 1963, l'acquedotto toanese "ha festeggiato nel 2013 - racconta Luigi Fioroni, amministratore unico di Ast - i cinquant'anni di vita. Nel tempo sono stati realizzati importanti investimenti per fornire un servizio sempre migliore, che oggi riguarda il ciclo integrato dell'acqua, cioè captazione, immissione in rete, raccolta e depurazione dei reflui".

Ribadisce il vicesindaco Benassi, assessore al servizio idrico integrato: "La legge sembrava condannare il futuro del nostro acquedotto, e sarebbe stato un provvedimento profondamente ingiusto poiché si tratta di una risorsa che arricchisce il nostro comune e che ha dato prova, nei decenni, della sua funzionalità e validità". E così rincalza il sindaco Volpi: "Non potevamo proprio accettare che finisse così. In questi mesi abbiamo sempre confermato una totale e assoluta determinazione nel difendere la 'nostra' acqua pubblica, sia a Reggio che a Bologna e soprattutto a Roma, salvaguardando l'autonomia di un servizio che esprime un'eccellenza per la comunità toanese e la montagna reggiana".

Concludono Vincenzo Volpi e Carlo Benassi: "Per difendere l'acquedotto eravamo pronti a tutto. Fin dal primo momento abbiamo comunque cercato di individuare un percorso per risolvere al meglio la situazione, muovendoci in vari ambiti, provinciale, regionale e nazionale, al fine di arrivare a una soluzione del problema. Dopo vari tentativi, abbiamo ricevuto il sostegno di alcuni politici, in particolare della senatrice Leana Pignedoli e del senatore Stefano Vaccari, che hanno capito la gravità del problema e hanno contribuito in modo significativo a risolverlo. Oltre a loro, intendiamo ringraziare anche tutte le altre persone che si sono impegnate al nostro fianco in questa importante battaglia, con particolare riferimento alla popolazione toanese, che ci ha trasmesso la forza per non arrenderci, all'assessore del Comune di Reggio Emilia, Mirco Tutino, e al presidente della Provincia, Giammaria Manghi".

 

Mercoledì, 23 Dicembre 2015 18:03

CAL, c'è l'accordo con i creditori

Con la sottoscrizione dell'accordo con i creditori si è conclusa, il 22 dicembre scorso, una parte importante del complesso iter che porterà all'omologa del Piano di Risanamento del debito della società partecipata dal Comune di Parma.

Parma 23 dicembre 2015 -
E' stato sottoscritto presso lo Studio del Notaio Canali l'accordo con i creditori del Centro Agroalimentare e Logistica, società di gestione a maggioranza di capitale pubblico, i cui soci di riferimento sono il Comune di Parma, la Regione Emilia-Romagna, la Camera di Commercio di Parma, Cariparma Crédit Agricole, Banca del Monte (ora Banca Intesa) e la Provincia di Parma.

Facendo seguito al deposito in Tribunale della richiesta di sospensiva di tutte le azioni di carattere esecutivo contro il Cal, avvenuto il 23 novembre scorso, e all'udienza del 17 dicembre con creditori e debitori, in vista della presentazione del Piano di Ristrutturazione del debito, si è conclusa il 22 dicembre una parte importante del complesso iter che porterà all'omologa del Piano di Risanamento del debito della società partecipata.

"L'obiettivo del piano – precisa l'assessore Marco Ferretti - è quello di valorizzare il core business della società stessa, il Mercato Agroalimentare, prevedendo la ristrutturazione del debito attraverso la vendita delle proprietà immobiliari non strumentali all'attività di mercato, in un arco temporale di 5 anni.
Con questo atto, si aggiunge pertanto un ulteriore e fondamentale tassello nella messa in sicurezza delle società partecipate: dopo l'omologa dei piani di ristrutturazione di STT Holding SpA, Alfa e STU Authority e la messa in sicurezza dei conti di Parma Infrastrutture SpA, prende avvio il percorso volto a garantire un futuro certo anche al Centro Agroalimentare e Logistica".

L'approvazione del Piano di Risanamento del debito è volta a garantire il pagamento di tutti i creditori, tra cui diverse Cooperative Sociali del territorio.
L'Assessore Ferretti, al termine della sottoscrizione dell'atto presso il notaio, ha voluto ringraziare i membri del Consiglio di Amministrazione, che con spirito di servizio hanno seguito la complicata vicenda, e senza il cui prezioso lavoro difficilmente si sarebbe trovata una soluzione.

(Fonte Comune di Parma)

Secondo la analisi del CERVED il 2015 ha registrato un lieve calo dei procedimenti. Meno chiusure volontarie ma più fallimenti. Dal Governo un inasprimento del quadro sanzionatorio penale nella disciplina dell'accordo di ristrutturazione del debito.

di Redazione economica Parma 27 dicembre 2015
Come è ormai consuetudine, in chiusura d'anno, cerchiamo di fotografare la crisi attraverso l'analisi delle procedure fallimentari. Ci corre in aiuto il CERVED segnalando che nel terzo trimestre del 2015 "è proseguito, rafforzandosi, il calo delle chiusure aziendali, in atto dall'inizio del 2014. Il miglioramento è dovuto soprattutto alla forte diminuzione delle liquidazioni volontarie, un dato che riflette aspettative più ottimistiche da parte degli imprenditori, mentre è tornato ad aumentare il numero dei fallimenti."

Un dato che sta a indicare come stia crescendo la fiducia degli imprenditori verso un più roseo futuro. Nel periodo luglio - settembre infatti, si sono registrate liquidazioni volontarie inferiori dell'11% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente, aziende in bonis, i cui imprenditori invece di decidere di tirare i remi in barca scommettono per il futuro.
"Nei primi nove mesi del 2015 - segnala CERVED - sono state chiuse da soci e imprenditori 41 mila società in bonis, cui corrisponde un netto calo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-9,1%) e il livello più basso tra gennaio e settembre dal 2006."

Già nel primo trimestre dell'anno i primi segnali di un miglioramento si erano manifestati.
In media nel primo periodo dell'anno, erano fallite 43 imprese ogni giorno, quasi due imprese ogni ora. Dal 2009 a aprile 2015 inoltre si contarono 78.978 imprese che abbandonarono il campo portando i libri in tribunale.
In questo contesto, dove è indispensabile raccogliere ogni timido segnale di positività, il 2015 verrà ricorderà anche per l'inasprimento delle pene introdotte dal DL 83/2015.

Fallimenti anni

Le novità introdotte dal DL 83/2015.
A partire da giugno di quest'anno però, sugli amministratori delle società, potrebbe cadere una nuova tegola in forza del decreto legge 83/2015 che va a integrare la disciplina dell'accordo di ristrutturazione dei debiti, che può essere concluso se vi aderiscono creditori finanziari che rappresentano il 75% del credito, fermo restando l'integrale pagamento dei creditori non finanziari.
La nuova disciplina va a integrare anche il quadro sanzionatorio penale estendendone la rilevanza alle ipotesi di illecito anche ai nuovi istituti di ristrutturazione del credito e non soltanto per i consueti reati fallimentari come il Concordato Preventivo e l'Amministrazione Controllate.
Con il DL 83/2015 vengono pertanto estesi a "ristrutturazione" e "convenzione" i reati di Bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice, simulazione di crediti o distrazione di beni, mercato di voto.

Il Quadro fallimentare dell'Emilia Occidentale
Piacenza: 79 fallimenti e 7 altre procedure nel 2015.
In complesso: n. 521 fallimenti di cui 370 aperti e 151 chiusi. n. 77 procedure di cui 64 aperte e 13 chiuse
Parma: 176 fallimenti e 40 altre procedure aperte nel 2015.
Complessivamente: n. 255 procedure di cui 146 aperte e 109 chiuse e n. 1128 fallimenti di cui 790 aperti e 338 chiusi
Reggio Emilia: 106 fallimenti e 17 altre procedure nel 2015.
In complesso: 1457 fallimenti di cui 813 aperti e 644 chiusi e n. 235 procedure di cui 114 aperte e 121 chiuse
Modena: 210 fallimenti e 48 altre procedure nel 2015
Complessivamente: n. 2292 fallimenti di cui 1077 aperti e 1215 chiusi. n. 207 procedure di cui 184 aperte e 23 chiuse

La speciale classifica vede quindi in testa Modena seguita da Parma, Reggio Emilia infine Piacenza. Significativo il divario tra la prima e l'ultima classificata. A Modena infatti si sono registrati quasi il triplo di fallimenti rispetto alla quasi "lombarda" Piacenza, forse una coda ai disastri naturali che hanno investito la patria delle ceramiche e dei motori, dal terremoto alla tromba d'aria e per finire l'alluvione. Una terra martoriata che, in silenzio e con orgoglio, sta cercando di rialzarsi per tornare a svettare tra i distretti più efficaci e produttivi d'italia.

fallimenti regioni

Giovedì, 24 Dicembre 2015 08:37

Cereali a rischio siccità

Le notizie positive compensano le negative traducendosi in una previsione di mercato imperniata sulla stabilità. Il settore zootecnico trema per la scarsità d'acqua.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 dicembre 2015 -
Il mercato sembra stia trovando una base di sostegno sulle notizie meteo globali: effetto del Nino più forte del previsto per il Nord America, problemi di secco in alcune aree del Brasile, forte carenza di copertura nevosa dei cereali autunno vernini in Europa dove una prevista ondata di gelo potrebbe causare ingenti danni alle coltivazioni.
A tutto questo si aggiunga la notizia proveniente dalla Russia che sarebbe intenzionata a eliminare il dazio imposto alla esportazione del grano. Ipotizzando di sommare algebricamente i fattori positivi e negativi, molto probabilmente il risultato sarebbe prossimo allo zero e perciò il prossimo futuro potrebbe essere all'insegna della stabilità.

Intanto i premi sulle farine di soya si sono stabilizzati sui 36/37 dollari per la proteica per il 2016 mentre per il 2017 sono più fermi a 43 dollari.

Mercato nazionale
Sul fronte del mercato interno la situazione rimane inchiodata alle settimane precedenti con le crusche quasi introvabili che hanno raggiunto e superato quota 170 euro alla tonnellata, le polpe in forte costante recupero di valori e i cereali sostanzialmente stabili o cedenti in base alle diverse ricerche di qualità. Come era stato previsto i maggiori problemi vengono dal settore dei trasporti gommati che, si presume, torneranno alla normalità solo dopo la prima decade di gennaio.

Il settore delle bioenergie rimane in fibrillazione e sempre alla ricerca di amidacei ed energetici per fronteggiare le scarse rese dei trinciati.
Cominciano a serpeggiare pensieri preoccupati in relazione alla prossima campagna maidicola a causa dello straordinario periodo di siccità che sta colpendo la penisola da ormai molti mesi con impoverimento delle falde irrigue. Una dotazione d'acqua perciò insufficiente per irrigare il mais e le altre coltivazioni connesse al comparto zootecnico e orticolo industriale.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è risalito a 485 punti, il petrolio  rincara a 46,50 $/barile e il cambio vira a 1,091860.

 MP 23dic2015

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Il regime dei minimi in vigore, nonostanete le agevolazioni, presentava dei limiti. Uno di questi, deducibile già in modo automatico, era rappresentato dal paletto dei 10.000 euro, limite facilmente raggiungibile una volta che il volume di affari si innalza leggermente. Di seguito le novità previste per il 2016. -

Parma, 23 dicembre 2015

Oggi Simone redattore di inprestiti.com ci spiegherà il regime dei minimi e le novità previste per il 2016.

Il regime fiscale italiano è da sempre caratterizzato da un alto livello di imposizione che penalizza imprese, dipendenti e lavoratori autonomi. Tuttavia, per la piccola imprenditoria, soprattutto quella che scaturisce dalle idee di freschi laureati oppure da lavoratori dipendenti succubi del precariato, un'attività eccessivamente penalizzata fiscalmente avrebbe scoraggiato visibilmente l'intraprendenza in essere, portando alla lunga il proprio progetto verso il naufragio. Per evitare contesti di questo tipo, era stata ideata una nuova proposta per questa categoria di impresa: il regime dei nuovi minimi. Questo sistema fiscale ridotto ritrova la sua fonte normativa nel Dl n.98 del 2011, poi trasformato in Legge 111 (che nel tempo si è sviluppato e perfezionato di anno in anno), con lo scopo appunto di agevolare i giovani, e meno giovani, nell'apertura di impresa poiché la tassazione sul reddito fino a 10.000 euro veniva sottoposta solo al 5% sul totale, cifra irrisoria, se vogliamo, rispetto al tradizionale regime di imposta. Inoltre, chi accedeva a questo sistema veniva esentato dal pagamento della seconda forma di imposta, cioè quella sulle attività produttive (IRAP). Ma non solo, nessun obbligo di Partita Iva (e di ritenute d'acconto), studi di settore, spesometro e così via. Gli unici adempimenti venivano rappresentati dalla numerazione delle singole fatture che di volta in volta sono emesse ai propri clienti (nel caso di attività commerciale con l'apposizione di marca da bollo del valore di 2 euro), l'iscrizione al VIES nel caso la propria attività intrattenesse rapporti all'interno dell'Unione Europea con paesi diversi dall'Italia, con conseguente presentazione di modello intrastat e dichiarazione per lo stato italiano circa l'imposizione di attività svolta all'estero. Altro non veniva previsto. Un sistema quindi snello e alla portata di chi vuole gestire una piccola impresa senza troppi affanni o responsabilità crescenti. Questo quantomeno per quanto riguarda la riforma originaria.

Il regime dei minimi in programma per il 2016

Nonostante le agevolazioni sopraindicate, il regime dei minimi attualmente in vigore, presentava dei limiti. Uno di questi, deducibile già in modo automatico, era rappresentato dal paletto dei 10.000 euro, limite facilmente raggiungibile una volta che il volume di affari si innalza leggermente, rischiando di cadere nelle fasce reddituali più elevate e portando così l'imprenditoria a cadere nel lavoro non dichiarato per preservare tale regime. Oppure i contribuiti previdenziali, onerosi perché disciplinati separatamente ma necessari molto spesso per esercitare la propria attività. Per il 2016, quindi, è stato messo in programma di innalzare a 30.000 euro la soglia massima di reddito tra lavoro dipendente e lavoro autonomo per usufruire del regime dei minimi, di scalare il costo per i contributi sociali e di garantire, per le aziende in start up fino ad un massimo di 5 anni, il regime di 5% per poi spostarsi al 15%. Non è ancora diventata legge, ma il programma inserito nella legge stabilità, pare orientarsi verso una normativa più flessibile e più diretto verso un criterio basato sui ricavi ottenuti e sui costi effettuati e non verso quello della competenza economica, scoraggiante in fase di dichiarazione.

Latte e derivati in crisi profonda. Cede il burro su tutti i fronti e crolla il latte spot. Se l'ultimo mese ha riportato il sorriso sui volti dei produttori di Parmigiano Reggiano e in parte anche dei padanisti, al contrario i produttori di latte hanno ben ragione di lamentarsi.

di Virgilio 23 dicembre 2015

LATTE SPOT Profondo rosso. Il latte spot crolla nell'ultima settimana del 2015. Il latte scremato spot di provenienza estera addirittura cede quasi il -30% nelle ultime 5 settimane. Più contenuta la perdita del latte crudo spot nazionale che, nella settimana in corso, cede il -1,49% mentre il pastorizzato spa di provenienza estera lascia sul campo il -6,67%. Nello specifico, le quotazioni scaligere, delle tre merceologia, sono così riassumibili:
- latte crudo spot nazionale: 32,99 - 35,05 €/100lt. latte
- latte pastorizzato spot estero: 27,84 - 29,90 €/100lt. latte
- latte scremato pastorizzato spot estero: 11,39 - 13,46 €/100lt. latte.

BURRO E PANNA Indietro tutta. Unica nota positiva è il mantenimento del valore della panna di centrifuga a uso alimentare quotata a Verona che mantiene il prezzo delle ultime otto settimane. Tutti gli altri prodotti oggetto di analisi sono in arretramento di 5 centesimi e addirittura -10 centesimi perduti dalla crema milanese.

Borsa di Milano 21 dicembre:
BURRO CEE: 2,75€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,42€/Kg.

Borsa Verona 21 dicembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 18 dicembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/kg.

Borsa di Reggio Emilia 22 dicembre
BURRO ZANGOLATO: 1,30 - 1,30€/kg.

GRANA PADANO Continua la leggera crescita del Grana Padano. Ancora +5 centesimi al chilo guadagnati sia dal 9 che dal 15 mesi e oltre di stagionatura. In particolare:
9 mesi: 6,45 - 6,55 €/Kg
15 mesi: 7,20 - 7,85/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Mercato euforico per il re dei formaggi. + 10 centesimi guadagnati dal 12 mesi e ben +15 centesimi dal 24 mesi. Una cavalcata che porta a valorizzare i magazzini a vantaggio di coloro che hanno creduto nella ripresa tanto agognata.
12 mesi: 7,85 - 8,15 €/kg.
24 mesi: 9,05 - 9,35 €/kg.

 

Accordo per la fornitura di grano duro alta qualità dell'Emilia-Romagna per la pasta Barilla. Interessata una superficie agricola di 20 mila ettari per 120 mila tonnellate di frumento. L'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli: "La nostra regione polo produttivo d'eccellenza. Un esempio virtuoso di organizzazione". 

Bologna, 22 dicembre 2015 

Al via l'accordo per la fornitura di grano duro alta qualità dell'Emilia-Romagna per la pasta Barilla. Valido per la campagna cerealicola 2015-2016, l'accordo prevede un quantitativo di 120 mila tonnellate, per una superficie agricola interessata di circa 20 mila ettari.
Compie così dieci anni l'iniziativa, promossa dalla Regione, che ha permesso di rilanciare la coltivazione del grano duro in Emilia-Romagna, garantendo qualità e redditività, in un mercato globale caratterizzato da un' estrema volatilità dei prezzi. "Grazie a intese come questa - ha sottolineato oggi a Bologna l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli – Barilla può contare su una filiera interamente emiliano-romagnola e su un prodotto di elevata qualità anche da un punto di vista ambientale, mentre gli agricoltori possono programmare la produzione e avere certezza di uno sbocco commerciale, sottraendosi alla logica delle commodity. Siamo di fronte a un esempio virtuoso di organizzazione che permette al territorio emiliano-romagnolo di qualificarsi come polo d'eccellenza per la produzione del grano duro" .
"Il grano duro dell'Emilia-Romagna contribuisce alla realizzazione della nuova linea di pasta ad elevato contenuto proteico lanciata da Barilla – ha spiegato Luigi Ganazzoli, responsabile acquisti della Barilla – questo accordo è in linea con la vocazione del Gruppo alla qualità, innanzi tutto per i consumatori, ma anche per l'ambiente e il territorio, grazie al raccordo ferroviario realizzato al servizio del nuovo centro di stoccaggio e che, sostituendo il trasporto su gomma, permette un risparmio di 1.100 tonnellate di Co2 all'anno".
L'accordo interessa tutta la filiera: dal seme alla pasta. A firmarlo, oltre al Gruppo Barilla, Maria Grazia De Feo della Società Produttori Sementi di Bologna, Raimondo Ricci Bitti per OP Cereali, Alberto Stefanati per OP Grandi Colture Italiane, Matteo Negretto per OP Capa Ferrara e Ivan Cremonini per CerealCap.
Il contratto quadro si articola in singoli accordi firmati dal Gruppo Barilla e dai fornitori. A loro volta questi ultimi (OP Cereali, OP Grandi Colture Italiane, Capa Ferrara OP e CerealCap) stipulano con i singoli agricoltori soci gli impegni di coltivazione, con le specifiche tecniche e le opzioni di valorizzazione del grano duro. Società Produttori Sementi S.p.A. selezionatrice e costitutrice delle principali varietà identificate dal disciplinare, sviluppate con un'attività di ricerca e sperimentazione in parte sostenuta anche dalla Regione, fornisce il seme necessario alla maggior parte delle coltivazioni.

I contenuti dell'accordo 2015-2016

Barilla può dunque contare su varietà appositamente selezionate, particolarmente adatte all'industria pastaria e su un'alternativa competitiva ai grani di alta qualità d'importazione; gli agricoltori possono programmare la produzione contando su uno sbocco di mercato e avvalendosi di un prezzo di vendita concordato (su medie di listino in base alla Borsa merci di Bologna o a prezzo garantito fino a una quota del 30%) che include anche specifiche premialità legate alla qualità (qualità prodotto, adesione al disciplinare di produzione, assistenza tecnica prestata, durata e modalità di stoccaggio).
L'accordo 2015-2016 prevede la modifica delle norme di coltivazione che terranno conto dell'aggiornamento in corso dei Disciplinari di Produzione Integrata della Regione Emilia-Romagna. Gli adeguamenti a nuove conoscenze e all'evoluzione delle norme sull'uso dei fitofarmaci, oltre a garantire tecniche di coltivazione più sostenibili da un punto di vista ambientale, con effetti anche sulla qualità finale del prodotto, agevolano l'adesione degli agricoltori alle misure agro-clima-ambientali del Psr 2014-2020, dove sono previsti, tra gli altri, aiuti specifici per favorire la corretta rotazione per prevenire il rischio micotossine.
Viene confermata la possibilità di avvalersi di un apposito sistema informatico ( granoduro.net ), che supporta i produttori nell'individuazione delle scelte tecniche per ottenere un prodotto di alta qualità, ma anche pienamente sostenibile da un punto di vista ambientale.

La coltivazione del grano duro in Emilia-Romagna

Il grano duro è il cereale utilizzato per la pasta, prodotto simbolo del made in Italy. In Italia, che è il principale produttore mondiale di grano duro insieme al Canada, si registra attualmente un grado di approvvigionamento interno del 60-65%. A fronte di un consumo di circa 5,5 milioni di tonnellate da parte dell'industria molitoria, la produzione interna si aggira sulle 3,5 milioni di tonnellate. L'Emilia-Romagna è da sempre una delle regioni più vocate per quanto riguarda la produzione di grano duro di qualità. Gli accordi con il gruppo Barilla hanno certamente contribuito alla ripresa delle superfici coltivate, oltre ad un innalzamento delle capacità professionali necessarie al miglioramento della qualità del prodotto, sia in campo che nella fase di gestione e stoccaggio. Il primo accordo quadro risale al 2006 e prevedeva un quantitativo di 30 mila tonnellate. Da allora a oggi le superfici a grano duro coltivate in Emilia-Romagna sono triplicate, passando da circa 20 mila a 60 mila ettari. L'accordo vale circa un terzo della produzione di grano duro regionale.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Martedì, 22 Dicembre 2015 17:08

CAL verso la ristrutturazione del debito

Buone notizie per il Centro Agroalimentare e Logistica di Parma. Il Comune, dopo il piano di risanamento della Holding Stt e la messa in sicurezza dei conti di Parma Infrastrutture Spa, ha avviato il percorso per garantire un futuro certo anche al Centro Agro Alimentare attraverso un Piano di Risanamento del debito volto a garantire il pagamento di tutti i creditori.

di Redazione economica  Parma 22 dicembre 2015 - 
Il 23 novembre scorso è stata depositata in tribunale la richiesta di sospendere tutte le azioni di carattere esecutivo contro il Cal (centro Agroalimentare e Logistico), in attesa della presentazione di un Piano di Ristrutturazione del Debito, indicativamente di 16 milioni di euro, che verrà sottoposto alla riunione dei creditori.

"L'obiettivo del piano, scrive in una nota stampa il Comune di Parma, è quello di valorizzare il core business della società stessa: il Mercato Agroalimentare.
Il Cal conta 5 dipendenti e detiene la proprietà del Mercato Agroalimentare dove operano una dozzina di società del territorio. Il Mercato Agroalimentare di Parma si pone come realtà importante anche a fronte delle criticità di alcune realtà limitrofe. Il Piano di Ristrutturazione del debito prevede la vendita delle proprietà immobiliari non strumentali al mercatale."

I tre principali creditori – Cariparma, Banca Monte e la cooperativa Colser –, i primi due appartengono alla classe dei creditori finanziari, secondo quanto scrive "PQ Parma Quotidiano, sempre ben informato sui fatti di cronaca fallimentare parmense, avrebbero espresso l'intenzione di accettare la ristrutturazione del debito: da soli attendono oltre 13 milioni di euro. Ci sono poi circa 400mila euro dovuti al Comune per varie tasse arretrate, che Cal pagherà solo a fine 2017.
In sostanza, fatto salvo che la vendita degli immobili si concluda secondo le aspettative dei redattori del piano di risanamento (circa 8 milioni di euro è stimata la vendita del complesso immobiliare), il CAL risorgerà dalle ceneri concentrando la sua azione sul Core Business, l'attività mercatale, e imprimendo una maggiore pressione sulla Mission Agroalimentare.

Per effetto del DL 83/2015, del giugno scorso, si applicano, a questo tipo di procedure, le disposizioni penali in materia di delitti fallimentari.

CAL - Centro direzionale

Lunedì, 21 Dicembre 2015 17:35

Cereali, tentativo di recupero in atto.

Petrolio sempre più giù, raggiunge quota 34,40$/barile e intanto i cereali iniziano la scalata di recupero. Le chiusure di venerdi 18 dicembre.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 dicembre 2015 -
Prosegue il tentativo di recupero dei cereali che lo scorso dicembre hanno registrato segni positivi anche di entità significativa per alcune merceologie.
Un secondo buon recupero che potrebbe essere stato indotto da potenziali problemi meteorologici che potrebbero investire il Brasile.
Intanto l'indice dei noli prosegue il percorso discendente potendo perciò contribuire a favorire i mercati più lontani ma il risultato sarà visibile tra qualche settimana.

Cereali 18dic2015
Mercato nazionale
Prosegue la cavalcata dei cruscami e delle polpe in attesa di verificare la reazione dei proteici alle nuove condizioni di mercato. Sempre ricercati i prodotti per i biodigestori.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 477 punti, il petrolio scende a 34,40 $/barile e il cambio a 1,08790.

 MP 18dic15-bis

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Lunedì, 21 Dicembre 2015 11:37

Il "Re di Birmingham" in Sala del Tricolore

A Reggio Emilia premio per i caseifici della Nazionale del Parmigiano Reggiano. La celebrazione di una squadra che ha ottenuto 28 medaglie e due supergold al World Cheese Award. Taglio e vendita all'asta per beneficenza di una forma di 15 anni. -

Reggio Emilia, 21 dicembre 2015 -

Saranno premiati martedì 22 dicembre in Sala del Tricolore, a Reggio Emilia, i 36 caseifici che hanno partecipato alla spedizione della nazionale del Parmigiano Reggiano al World Cheese Awards 2015 di Birmingham, conseguendo un autentico record di medaglie (28) e il riconoscimento di due "supergold".
Il Parmigiano Reggiano è così risultato il formaggio più premiato in un concorso internazionale che ha visto scendere in campo 2.727 formaggi provenienti da 26 Paesi e valutati da 250 giurati in rappresentanza di 22 nazioni.
Sono dunque questi risultati che il Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano andrà a celebrare il 22 dicembre, "per rendere il giusto merito - sottolinea il presidente, Giuseppe Alai - a chi ha tenuto alto il nome e il prestigio del nostro formaggio agli occhi del mondo, rappresentando al meglio il frutto di un impegno quotidiano e individuale che - come attestano i risultati complessivi della nostra squadra - è anche l'impegno di un intero sistema".
Nell'ambito della manifestazione, che inizierà alle ore 16,30, uno spazio centrale verrà anche riservato alla solidarietà internazionale e alla montagna: sarà infatti battuta, tagliata e venduta all'asta una forma antesignana di quel Parmigiano Reggiano che, dopo il recente via libera della UE, può ora avvalersi del marchio di prodotto di montagna.
Prodotta dalla latteria sociale di Tabiano (frazione del comune di Viano, nella montagna reggiana), la forma è stata stagionata 15 anni e conservata dal presidente del caseificio, Erio Bertani, e il ricavato dell'asta andrà a sostenere le attività dell'Associazione "Aiutiamo il mondo di Padre Marco", Onlus che sostiene le attività del religioso impegnato da 40 anni in missione in Uganda e originario, anch'egli, dell'Appennino reggiano. Nel corso della cerimonia sarà anche consegnato il ricavato del progetto "La Forma del Cuore" della Nazionale del Parmigiano Reggiano alle missioni Centrafricane di Bozoum.

forma 15 anni rid

                          forma di Parmigiano Reggiano stagionata 15 anni

"Ci auguriamo - sottolinea Alai - che la contemporaneità del doppio evento, celebrativo e benefico, venga colta da tanti come occasione per ringraziare gli esponenti di un sistema produttivo profondamente legato al territorio e alla storia quotidiana delle comunità locali e, al tempo stesso, come movente per portare in luoghi tra i più poveri del mondo il segno tangibile della solidarietà che le nostre terre hanno sempre espresso".
In Sala del Tricolore confluiranno, come si è detto, gli esponenti dei 35 caseifici impegnati a fine novembre a Birmingham per il World Cheese Awards 2015.
Si tratta di 12 caseifici della provincia di Parma (Cooperativa Casearia Agrinascente; Il Battistero; Beretinazza; Consorzio Produttori Latte; Caseificio Gennari Sergio e figli; Società Agricola Giansanti; Latteria Coop. di Marano; Parmabio di Carpanini M. e Brugnoli F.; Caseificio Sociale di Ravarano e Casaselvatica; Caseificio La Traversetolese; Caseificio Sociale di Urzano; Società Agricola La Vittoria s.s.); 14 caseifici della provincia di Reggio Emilia (Caseificio Sociale Allegro; Latteria Sociale Barchessone; Caseificio Sociale Castellazzo; La Famigliare; Fattoria Fiori di Fiori Pierpaolo; Grana d'Oro; Latteria La Grande; Latteria Nuova Lago Razza; Caseificio Sociale del Parco; Latteria Sociale San Giorgio; Latteria Sociale San Girolamo; Latteria Sociale San Giovanni della Fossa; Latteria San Giovanni di Querciola; Antica Fattoria Caseificio Scalabrini); 4 caseifici della provincia di Modena (Caseificio Sociale La Cappelletta; Caseificio Dismano; Cooperativa Casearia del Frignano; Punto Latte); 3 caseifici della provincia di Mantova (Caseificio Caramasche; Latteria Agricola Venera Vecchia; Latteria Agricola Mogliese); 2 caseifici della provincia di Bologna (Caseificio Sociale Fior di Latte, Caseificio Sociale di Querciola).

LA STAMPA E' INVITATA: 22 DICEMBRE, ORE 16,30 - REGGIO EMILIA, SALA TRICOLORE

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Clima, accordo raggiunto ma... Latte sempre più giù e parmigiano sempre più su. Cereali, cala il petrolio, calano i noli, la FED alza i tassi e gli scambi stagnano. Renzi pigliatutto, con Bonaccini si accaparra le regioni. Emilia Romagna, Xylella Free.

(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 51 20 dicembre 2015
1.1 editoriale Clima, accordo raggiunto, ma...
3.1 cereali Cereali cala l'indice dei noli e sono favoriti gli scambi tra mercati distanti.
4.1 Lattiero caseario Latte sempre più giù e Parmigiano sempre più su.
5.1 turismo Itinerari verdi, all'Alta via dei Parchi dell'Emilia Romagna è andato un abito riconoscimento
5.2 salute Il Formaggio può creare dipendenza'
5.3 educazione alimentare Frutta e latte nelle scuole
6.1 fitosanità Emilia Romagna, Xylella Free
6.2 cereali. 2°  aggiornamento Mercati internazionali. La Fed ha alzato i tassi.
7.1 alimentazione "Sono come mangio". Il consorzio torna nelle scuole.
8.1 export Dalla CCIAA di Reggio finanziamenti per partecipare a fiere internazionali
8.1 regioni Con Bonaccini, Renzi si piglia anche le Regioni
9.1 export emilia romagna Qualche timido rialzo per i vini bianchi.
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 51 2015 COP

All'Alta Via dei Parchi dell'Emilia-Romagna il premio come "uno dei migliori itinerari verdi". Il riconoscimento attribuito dall'associazione "Go Slow Social Club" in collaborazione con la Confederazione nazionale della mobilità dolce. Encomio speciale dal magazine Viaggiatori.com

Bologna – Un premio per l'Alta Via dei Parchi dell'Emilia-Romagna, per essere fra le migliori realizzazioni di itinerari verdi e di reti di mobilità dolce. E' il riconoscimento attribuito all'itinerario sabato scorso, 12 dicembre, a Milano dall'associazione culturale no profit Go Slow Social Club in collaborazione con la Confederazione nazionale della mobilità dolce (Co.Mo.Do.).

L'Alta Via dei Parchi, il cui progetto era stato candidato alla sesta edizione di questo Premio, ha ottenuto una menzione speciale "per la notevole estensione territoriale della Rete, per la pluralità delle proposte e l'integrazione con il trasporto pubblico e la cura degli apparati cartografici, per offrire un prodotto turistico continuativo e destagionalizzato che rappresenta un eccellente esempio di governo e uso consapevole del territorio, attraverso il quale valorizzare il turismo escursionistico e la protezione dell'ambiente naturale".

In ex aequo col progetto "Via Francigena Toscana", l'itinerario ha ottenuto anche un Encomio speciale dal magazine Viaggiatori.com , media partner di Go Slow Club, "per aver sapientemente coinvolto in un unico discorso visivo le bellezze paesaggistiche dell'Appennino Tosco-Emiliano. Per l'alto livello della fotografia e per la storia narrata nei video che hanno voluto celebrare la memoria degli elementi e la magia della Natura, mostrandola intatta nella sua performance più intensa. Per aver valorizzato con le immagini ambiente, bellezze paesaggistiche e storiche del territorio, ripercorso a piedi lentamente volto a riscoprire ogni sua ricchezza culturale, estetica ed emozionale".

L'assessore alle Politiche ambientali Paola Gazzolo ha espresso "grande soddisfazione per questo riconoscimento che va a un progetto che ha il merito di valorizzare l'intero Appennino come importante corridoio ecologico e al tempo stesso opportunità straordinaria per il turismo responsabile".
L'Alta Via dei Parchi attraversa l'Appennino fra l'Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche unendo due Parchi nazionali, cinque Parchi regionali e uno interregionale: è un percorso escursionistico di alta quota lungo 501 chilometri e suddiviso in 27 tappe che parte da Berceto (Pr), nei pressi del Passo della Cisa e arriva fino alla rupe della Verna (Ar), per poi raggiungere il Monte Carpegna (Pu), nel Parco del Sasso Simone e Simoncello.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato l'Alta Via dei Parchi e i criteri per la realizzazione degli interventi previsti con un itinerario individuato di concerto con i Parchi e il Club Alpino Italiano.

(Fonte Regione Emilia Romagna 15 dicembre 2015)

Domenica, 20 Dicembre 2015 11:00

Il Formaggio può creare dipendenza

Il formaggio può creare dipendenza, almeno stando ai risultati di una ricerca dell'Università del Michigan. Nulla di pericolo, spiega la ricercatrice, solo un processo naturale. La caseina agisce sui recettori oppioidi del cervelo.

Verona, 15 dicembre 2015.
Nulla di pericoloso, si tratta di un processo che non può innescare alcuna patologia, come ha spiegato l'autrice dello studio Erica Schulte.
 Il processo è assolutamente naturale, anzi fisiologico: la caseina, una proteina contenuta nel latte e nei formaggi, viene scissa durante la digestione e rilascia una serie di oppiacei, le casomorfine.

I ricercatori dell'università statunitense hanno scoperto dunque che la caseina contenuta nel formaggio agisce sui recettori oppioidi del cervello, stimolando il consumo ed è questa la ragione per cui non ci si accontenta, spesso, solo di una porzione di formaggio ma ci si abbuffa. Una cosa analoga è accaduta a una parte degli studenti statunitensi utilizzati per la ricerca, che hanno sviluppato una predilezione per la pizza abbondantemente condita con formaggio fuso.

Durante l'osservazione, i ricercatori hanno anche scoperto che gli alimenti in grado di generare maggiore dipendenza sono quelli ricchi di grassi e più difficili da digerire. Era già noto che un consumo eccessivo di grassi nella dieta può portare a una sorta di dipendenza. In ogni caso, secondo Erica Schulte, "il cibo grasso genera comunque problemi nella dieta, indipendentemente dal fatto che i soggetti sperimentino i sintomi della dipendenza da cibo".

[Fonte Veronafiere da: Teatro Naturale – www.teatronaturale.it]

Domenica, 20 Dicembre 2015 09:55

Frutta e latte nelle scuole

Mercuri (Alleanza Cooperative Italiane): Bene il piano europeo di educazione alimentare. Siamo pronti a collaborare con il MIPAAF.

Roma, 15 dicembre 2015. "Apprezziamo il ruolo strategico riconosciuto dal Parlamento europeo all'educazione alimentare attraverso la scuola, luogo d'eccellenza per la formazione delle coscienze, fondamentale per trasmettere già in giovane età le buone abitudini per una corretta e sana alimentazione. La cooperazione è a disposizione del ministero delle Politiche Agricole per una proficua collaborazione in tal senso".

Così il presidente dell'Alleanza delle Cooperative - settore agroalimentare, Giorgio Mercuri, ha espresso soddisfazione per la nuova proposta di regolamento su latte e frutta nelle scuole presentata ieri in occasione del Consiglio dei ministri dell'agricoltura e della pesca dell'Unione Europea. "Potrebbe essere interessante – ha continuato Mercuri – incentivare, tra le misure da proporre, gite scolastiche e visite di studio presso cooperative di raccolta, trasformazione e fattorie didattiche, da realizzarsi anche con contributi economici da parte delle aziende per coprire i costi di trasporto sostenuti dagli istituti scolastici".

(Fonte Alleanza delle Cooperative Italiane)

Domenica, 20 Dicembre 2015 09:50

Emilia Romagna, Xylella Free

Agricoltura. Risoluzione PD: "Giunta lavori con il Ministero Politiche Agricole per l'identificazione dell'Emilia Romagna come area "Xylella Free"".

Bologna 15 dicembre 2015 - L'atto, primo firmatario Gianni Bessi, per tutelare il settore floro-vivaistico regionale dopo le misure restrittive adottate da Paesi stranieri in seguito all'epidemia che colpito esclusivamente gli oliveti pugliesi: "L'Emilia-Romagna leader mondiale nell'attività vivaistica".

"Il batterio Xylella, individuato in Puglia, nella provincia di Lecce, ha generato una epidemia che ad oggi ha interessato esclusivamente gli oliveti pugliesi, ma sta provocando danni alle esportazioni di prodotti vivaistici a livello nazionale, poiché nonostante siano in corso azioni e misure per impedirne la diffusione, si assiste ad una situazione di chiusura ingiustificata dei mercati esteri rispetto a tutta la produzione vivaistica italiana".

Lo scrive il Gruppo Pd in una risoluzione presentata all'Assemblea legislativa - primo firmatario Gianni Bessi - per chiedere alla Giunta di continuare ad agire presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (MiPaaf) "perché l'Emilia-Romagna e tutto il territorio nazionale al di fuori delle aree delimitate sia identificata formalmente quale area xylella free".

Nel documento si chiede inoltre di rafforzare le azioni diplomatiche, anche per il tramite della Commissione Ue, nei confronti di quei Paesi terzi che hanno adottato misure restrittive "che colpiscono gravemente e in modo indiscriminato le nostre produzioni vivaistiche" e di intervenire "a tutela del settore in modo tempestivo e prioritario onde evitare l'impatto economico ed occupazionale che altrimenti questa prolungata situazione di chiusura dei mercati comporterebbe". "La Regione Emilia-Romagna- viene ricordato nella risoluzione- si attesta quale leader mondiale, nell'attività vivaistica esportando il 50% della propria produzione nei mercati europei ed internazionali, e costituisce un bacino di produzione territoriale con specificità e caratteristiche di grande rilievo tecnico ed economico". La stessa Regione vanta inoltre "un'efficiente rete tecnica di supporto alle aziende che garantisce un controllo capillare del territorio e che può fungere da sistema di rilevamento di eventuali focolai iniziali della batteriosi".

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cc)

La FED ha finalmente deciso per l'aumento dei tassi. Il petrolio, e l'indice dei noli continuano a scendere. In sudamerica l'Argentina mette accende i motori per una svalutazione della moneta.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 18 dicembre 2015 -
Era nell'aria e è avvenuto. La FED ha alzato i tassi a conferma della consolidata ripresa dell'economia statunitense. Solo un +0,25% è la correzione intervenuta dalla FED ma quanto basta per spingere il dollaro a rafforzarsi ancora.
Nel frattempo il nuovo Presidente Argentino dopo aver agito sui dazi, ha comunicato la liberazione del cambio Peso/Dollaro che di fatto aprirà una stagione di svalutazione della moneta sud americana.

E' presto per trarre delle conclusioni e le reazioni dei mercati però non tarderanno a farsi sentire. La sensazione degli operatori prevedono un Bord in ribasso per recuperare concorrenzialità sul fronte sud americano e un Dollaro in recupero sull'Euro.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è ancora in flessione negativa a 471 punti, il petrolio cede sino a 35,50 $/barile e il cambio a 1,0855.

MP 18dic 15

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

700.000 euro dalla CCIAA per favorire la partecipazione delle imprese reggiane a manifestazioni fieristiche internazionali. Negli USA esportati prodotti reggiani per 525,4 milioni di euro.

Reggio Emilia 15 dicembre 2015 - Ha sfiorato i 7 miliardi di euro - con un incremento del 3% - il valore dell'export reggiano dei primi nove mesi del 2015. Anche nel terzo trimestre, infatti, è continuato il trend positivo già registrato nei mesi precedenti, con un autentico boom dei flussi verso gli Stati Uniti.
Al buon andamento delle esportazioni in Europa - con un +1,6% che ha portato il valore delle esportazioni provinciali nel vecchio continente a quasi 5 miliardi – si è infatti associato un deciso aumento sul continente americano che, con un +14,1% e 832 milioni di prodotti "made in Reggio Emilia" acquistati, ha superato il continente asiatico.

Gli Stati Uniti, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio sui dati diffusi dall'Istat, in nove mesi hanno importato prodotti reggiani per 525,4 milioni, registrando un incremento del 15,2% e confermandosi il nostro terzo maggior acquirente dopo la Germania - verso la quale sono destinate merci per 971,4 milioni (+3,4% da gennaio a settembre 2015) - e la Francia. Il valore delle esportazioni verso quest'ultima, pur rimanendo superiore ai 900 milioni, è però in flessione del 3,7%.
Rimanendo in Europa, ma fissando l'attenzione sui Paesi extra UE, si osserva la continua diminuzione dell'export verso la Russia, che nel periodo gennaio-settembre di quest'anno ha registrato una flessione del 33,2% rispetto allo stesso periodo del 2014, portando il valore a 174,6 milioni. In crescita del 18,9%, invece, le vendite dirette in Turchia che hanno raggiunto i 121,8 milioni.

Ritornando al continente americano, l'export reggiano segna un picco di crescita dell'85,4% in Messico, dove i valori dei primi nove mesi 2015 (81,3 milioni) sono pressoché raddoppiati rispetto al 2014 (43,8 milioni). Andamento positivo anche per le vendite verso il Canada, che raggiungono i 69,8 milioni (+0,9%), mentre è in flessione il mercato brasiliano (58,2 milioni; -5,6%).

In ambito extraeuropeo, le analisi della Camera di Commercio registrano un ulteriore miglioramento delle vendite verso il continente asiatico, che dall'inizio di quest'anno a settembre ha acquistato prodotti per 812,6 milioni di euro (+3,6%). La crescita è da imputare solo in parte alla Cina, che ha incrementato solo dello 0,5% le importazioni di manufatti reggiani; altri Paesi, infatti, hanno registrato incrementi a doppia cifra. Tra questi, nell'Asia occidentale spicca l'Arabia Saudita (+14,9%), a oriente primeggia Hong Kong (+11%) e nell'area meridionale del continente brilla l'India (+10,2%). In flessione del 5,5%, invece, le vendite verso il Giappone, che sono passate da quasi 87 a 82,2 milioni.
Andamenti positivi si rilevano per tutti i prodotti che caratterizzano l'economia provinciale, anche se quelli metalmeccanici, che rappresentano circa la metà delle vendite reggiane all'estero, in nove mesi sono aumentati solo dello 0,6% a causa di una flessione dell'1,3% relativa ai mezzi di trasporto. Si è così assistito ad un rallentamento rispetto al ritmo di crescita dei primi sei mesi dell'anno, attestato all'1,9%.

Fra i comparti segnati dai più rilevanti incrementi delle esportazioni spicca il tessile-abbigliamento, che con un +6,3% ha raggiunto il valore di 1,2 miliardi. Bene anche la ceramica, che da 744,9 milioni di euro è passata a 781,4 (+4,9%), i prodotti elettrici ed elettronici (+16,4%, per un valore salito a 620,8 milioni di euro), gli alimentari e le bevande (+1,1%, con un valore passato da 455,2 a 460,2 milioni) e gli articoli del settore gomma-plastica (97 milioni di euro con un +6,9%).
I segnali positivi che continuano a giungere dai mercati esteri confermano il percorso che la Camera di Commercio di Reggio Emilia sta compiendo a favore dell'internazionalizzazione delle imprese reggiane e della loro promozione nel mondo. Saranno infatti pari a 700mila euro, nel 2016, le risorse messe a disposizione del sistema economico locale per favorire la partecipazione delle imprese della provincia di Reggio Emilia a manifestazioni fieristiche internazionali.
Il bando sarà consultabile nei prossimi giorni sul sito dell'Ente: www.re.camcom.gov.it

(Fonte CCIAA Reggio Emilia)

Domenica, 20 Dicembre 2015 08:31

Qualche timido rialzo per i vini bianchi.

Come da tradizione in questo periodo dell'anno l'approssimarsi delle festività sta imprimendo un maggiore dinamismo sui mercati agricoli alla prima fase di scambio, seppure con i dovuti distinguo da settore a settore.

Roma, dicembre 2015 - Tra gli avicoli, segnala l'Ismea nella consueta Overview settimanale, faraone, galline e tacchini dovrebbero beneficiare anche nei prossimi giorni di una domanda piuttosto vivace, con ricadute positive sui listini. Per i polli, dopo l'interruzione dell'attività di macellazione delle settimane precedenti, la minore disponibilità di prodotto sta riequilibrando il mercato, che rimane invece critico per le carni di coniglio, poco richieste dal consumatore. Risulta stabile la domanda di uova che, per la categoria piccola destinata all'industria, viene comunque considerata insoddisfacente rispetto alle aspettative.

Un mercato a due velocità si evidenzia, invece, per i suini, con i capi da allevamento ancora penalizzati da scambi poco dinamici e quotazioni tendenti al ribasso, seppure in misura più mitigata rispetto alle scorse settimane. Per i suini da macello, i listini dovrebbero invece stabilizzarsi dopo i significativi ribassi delle scorse settimane, nonostante le previsioni indichino una buona ripresa dell'attività di macellazione. In questo caso la spinta rialzista viene contrastata dalla buona disponibilità dal lato dell'offerta e dalla pressione esercitata dai macellatori, forti di un prezzo a livello Ue sostanzialmente stabile. Lo scenario si profila difficile nel mercato dei tagli, con la Cun che indica ribassi per cosce, pancette e coppe e aumenti solo per i lombi.

L'attuale griglia dei prezzi di capi e carni bovine non dovrebbe registrare variazioni di rilievo nel corso della settimana appena cominciata, situazione questa che non delude comunque gli operatori del settore specie nel confronto con lo stesso periodo del 2014. Le macellazioni bovine dovrebbero proseguire ad un ritmo sostenuto in vista dei giorni di fermo delle prossime due settimane per le festività di fine anno, con capi avviati alla macellazione che risultano in buona parte appesantiti, per i riporti di novembre e anche di ottobre. Nei giorni scorsi, solo i listini dei vitelli da macello hanno registrato segnali di ripresa, con riflessi immediati sui tagli di tutte le tipologie.

Nel caso degli ovi-caprini, nonostante l'esordio si sia rivelato buono nelle diverse piazze di contrattazione, il mercato prosegue bene soltanto nelle zone del Centro-Italia, mentre nelle Isole maggiori denota segni di sofferenza per le pressioni concorrenziali del prodotto estero.

Riguardo ai lattiero-caseari, il calo dei listini delle materie grasse osservato in precedenza sembra essersi arrestato su un livello che dovrebbe rimanere stabile anche nei prossimi giorni. Le quotazioni dei grana a denominazione, specie delle tipologie a stagionatura più lunga, potrebbero invece spuntare qualche ulteriore rialzo, rafforzando così i recuperi registrati nelle ultime contrattazioni. La dinamicità della domanda estera, soprattutto statunitense e nipponica, sta di fatto trainando il mercato dei formaggi europei e anche i prodotti italiani, in associazione a una domanda interna, che come di tradizione in questo periodo dell'anno, sta mostrando una maggiore vivacità rispetto ai mesi scorsi.

Sui mercati ortofrutticoli le condizioni generali restano analoghe a quella delle ultime sedute, con un'offerta generalmente abbondante e prezzi stazionari o in ulteriore contrazione, specialmente per i carciofi.
Dopo la breve ondata di freddo che ha colpito soprattutto le regioni del Centro-Nord, le temperature si sono riportate su valori stagionali senza interferire né sui livelli di produzione né sui prezzi. Il quadro è andato progressivamente stabilizzandosi anche per gli ortaggi in serra, dopo una prima fase di tensione successivamente rientrata.
Riguardo alla frutta, non emergono novità per le mele, di cui la Polonia, a causa del blocco russo, ha perso quest'anno il primato dell'export, passato a Italia ed Usa. Mercato senza novità anche per gli agrumi, nonostante i problemi qualitativi segnalati nel Catanese con la caduta della cenere vulcanica sui frutti.

Nel comparto cerealicolo, dopo una breve pausa di stabilità hanno ripreso a scendere le quotazioni del frumento duro, in un mercato che fatica in questa fase a tenere le posizioni e dove gli scambi proseguono per limitati quantitativi.
Mercato calmo, con valori stazionari, per il frumento tenero, in un contesto di prezzi invariati anche per mais e orzo. Al contrario, è proseguita la discesa dei prezzi della soia, di nuovo penalizzata dalle dinamiche internazionali, mentre le crusche, a seguito di alcuni vuoti d'offerta, stanno registrando una tendenza alla rivalutazione prevedibile anche nel prosieguo del mese.

Positiva l'evoluzione sui mercati floricoli trainati dalle vendite delle specie natalizie (stelle di Natale e fronde ornamentali). La richiesta, vivacizzata dall'approssimarsi delle festività, ha favorito anche le altre referenze commerciali, intensificando gli scambi e spingendo i prezzi al rialzo.

Nel mercato dei vini, infine, dove le trattative proseguono regolari, è previsto il protrarsi della buona stabilità di fondo dei listini per tutte le tipologie, anche se qualche timido rialzo sta interessando sia i bianchi comuni che i rossi, sulla scia di quanto sta accadendo sul mercato spagnolo. Risultato questo già positivo, vista la lunga serie di flessioni messa a segno nel corso degli ultimi mesi.

Per quanto riguarda gli oli di oliva, invece, il mercato si rivela dinamico ma ancora in fase di assestamento e l'evoluzione delle quotazioni si profila pertanto altalenante ma su fondo cedente. Nel corso delle ultime sedute i prezzi dell'extravergine si sono attestati sotto la soglia dei 3,70 euro al chilo, tornando ai livelli di un anno e mezzo fa, seguendo la dinamica ribassista dei mercati internazionali, spagnolo in testa. E tale trend potrebbe proseguire anche nella seconda metà di dicembre, quando il mercato avrà a disposizione importanti volumi proveniente dai frantoi iberici.
(Fonte ismea 15 dicembre 2015)

Progetto di educazione alimentare "Sono come mangio", lanciato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano. Un percorso di educazione alimentare che coinvolge oltre 1.000 insegnanti di materne e scuole primarie di primo e secondo grado. Grazie a metodologie interattive e coinvolgenti e all'uso dei linguaggi preferiti dai bambini e dai ragazzi, gli alunni acquisiscono gli strumenti per conoscere e riconoscere meglio i cibi e vengono guidati ad abitudini alimentari sane. -

Reggio Emilia, 18 dicembre 2015 -

E' già in pieno svolgimento una delle parti più importanti - per la formazione degli insegnanti - del progetto di educazione alimentare "Sono come mangio", lanciato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano un anno fa e destinato a coinvolgere in modo attivo oltre 1.000 insegnanti e più di 25.000 ragazzi in quella che, sulla base di queste cifre, si configura come una delle più importanti campagne di educazione alimentare in atto nel nostro Paese.
In queste settimane, infatti, si stanno concentrando gli incontri degli insegnanti all'interno dei caseifici presenti nelle 5 province in cui nasce il Parmigiano Reggiano; un confronto diretto con la realtà produttiva che comprende la visita guidata del caseificio, la formazione all'analisi sensoriale del Parmigiano Reggiano e la presentazione del piano di lavoro e delle attività ludico-didattiche per i ragazzi previste dal progetto educativo proposto.

"Sono come mangio" - sottolinea il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – si pone due grandi obiettivi: da una parte, infatti, vuole accompagnare i ragazzi verso la consapevolezza dell'infinita ricchezza alimentare del nostro Paese e, dall'altra, offre agli insegnanti nuovi strumenti e metodologie per sviluppare al meglio quelle responsabilità che li hanno progressivamente investiti anche sul versante della cultura alimentare, concepita come strumento fondamentale per una più ampia educazione alla salute e al benessere psico-fisico".
Destinato a insegnanti e alunni delle scuole d'infanzia, delle primarie e secondarie di primo grado, il progetto del Consorzio propone un vero e proprio viaggio educativo alla scoperta del cibo, delle buone abitudini alimentari e del territorio, valorizzando in tal modo anche la storia, la cultura, le tradizioni e le risorse ambientali che danno origine ai nostri alimenti.
L'iniziativa - realizzata in partnership con la cooperativa Creativ Cise di Reggio Emilia, da anni impegnata nella formazione e nell'animazione - si realizza attraverso un percorso multidisciplinare che crea un filo conduttore tra le diverse discipline scolastiche (dalla storia alla geografia, alle scienze, alla matematica).

Grazie a metodologie interattive e coinvolgenti e all'uso dei linguaggi preferiti dai bambini e dai ragazzi (ludico, musicale, espressivo, corporeo, ecc.), gli alunni acquisiscono gli strumenti per conoscere e riconoscere meglio i cibi e vengono guidati ad abitudini alimentari sane, ampliando ed affinando conoscenze e, soprattutto, allenando i cinque sensi ad un rapporto inedito (specie per ciò che riguarda il tatto, i colori e i "suoni" del cibo) con ciò che consumano e con ciò che non deve mancare nella loro alimentazione.
Conclusa la prima fase di formazione/informazione degli insegnanti, il progetto proseguirà durante l'anno scolastico con attività ludiche nelle classi, un costante affiancamento del docente in tutte le fasi di implementazione delle attività proposte e culminerà con una delle tappe più appassionanti del percorso: "Avventura al caseificio", una visita guidata animata ed interattiva per le classi all'interno dei caseifici del Parmigiano Reggiano alla scoperta dei segreti del "Re dei Formaggi".
A "Sono come mangio" è anche abbinato il concorso "Avventura al caseificio", rivolto alle classi che effettueranno visite guidate ad un caseificio del Parmigiano Reggiano.
A quanti realizzeranno la migliore presentazione grafica e multimediale dell'esperienza saranno assegnati una Apple Tv, un computer portatile, un videoproiettore, una fotocamera e altri premi per categorie speciali.
Al progetto è stata dedicata una specifica sezione del sito del Consorzio di tutela ( www.parmigianoreggiano.it ), nella quale sono riportate le informazioni dettagliate.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale. Domande entro il 15 febbraio 2016. Obiettivo: ridurre le emissioni inquinanti, incidendo sugli spostamenti casa – lavoro.

Parma, 19 dicembre 2015 -

La nuova Provincia che sta delineandosi con la riforma istituzionale conserva funzioni proprie in materia di mobilità sostenibile.
"E' proprio in questo ambito della mobilità sostenibile che si collocano gli interventi che stiamo mettendo in campo per ridurre le emissioni inquinanti, in particolare quelle derivanti dall'uso dei mezzi di trasporto privati negli spostamenti casa-lavoro – spiega il Delegato ai Trasporti della Provincia Andrea Censi – La Provincia ha infatti emanato in questi giorni uno specifico bando con il quale vengono finanziate iniziative di mobilità sostenibile a favore di aziende, enti pubblici e privati con sede nel territorio provinciale, escluse quelle con sede nel capoluogo, che sono già oggetto di un analogo bando emesso dal Comune di Parma."

Il bando è pubblicato sul sito internet della Provincia (sezione Avvisi, raggiungibile dalla home, sulla sinistra) e le domande potranno essere presentate entro il 15 febbraio 2016.

Gli interventi di mobility management cofinanziati (fino al 70% delle spese sostenute) dalla Provincia riguarderanno:
redazione/aggiornamento dei Piani Spostamento Casa Lavoro (PSCL);
azioni operative di mobilità sostenibile (es. acquisto abbonamenti TPL, organizzazione servizi di mobilità aziendale, azioni di comunicazione volte a promuovere l'utilizzo di mezzi pubblici o di forme di trasporto alternative all'auto privata, etc.);
azioni operative per sostituzione mezzi aziendali con mezzi a basso impatto ambientale (es. Mobilità elettrica, gas metano, etc.).

L'iniziativa della Provincia è stata resa possibile da un contributo di 45 mila euro di Smtp Spa (Società per la Mobilità e il Trasporto Pubblico).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Cala il petrolio, cala l'indice dei noli ma gli scambi sono ancora ridotti. In attesa della decisone della Federal Reserve gli operatori sembrano osservare piuttosto che speculare.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 dicembre 2015 -
Il nuovo Presidente Argentino ha agito sui dazi, ma la notizia i mercati la avevano già scontata, mentre per la svalutazione della moneta la strada è ancora lunga. Intanto il mercato non ha sussulti, e i fondi continuano a guardare. Un'attesa che potrebbe essere giustificata dalla mancanza di liquidit, dalla incertezza degli scenari mondiali o dall'effetto Glencore, il colosso delle materie prime che, nel giro di pochi giorni, ha visto il titolo borsistico precipitare e risorgere, "Follia Glencore" titolava lo scorso 5 ottobre il Sole 24 Ore (da -31% a +72% in sette giorni senza motivo).
Intanto i noli così bassi dovrebbero favorire i mercati più lontani ma il risultato sarà visibile tra qualche settimana. L'ultima variabile incerta da non sottovalutare sta nella decisione che èrenderà la FED che, come ormai appare una certezza, sembra orientarsi verso l'innalzamento dei tassi.
La farina di soia su base annua per il 2016 ieri sera (15/12) ndr) prima dell'ultimo calo quotava circa 311 per la 44 e 320 per la proteica normale 46,50% porto di Ravenna.

Mercato nazionale
Comunque, come si diceva, gli scambi sono ancora ridotti e questo vale anche per il mercato interno normale, dove stagnano i consumi e il "commercio". Le uniche merci in contro tendenza sono per il momento i cruscami di frumento che martedi, nel dopo listino, erano ancora in aumento, e le polpe di barbabietola a causa di una scopertura. Un fenomeno analogo potrebbe presto verificarsi anche per altre materie provenienti dall'estero e con trasporto vaicolare, come ad esempio orzo-grano-mais distiller colza e girasole-piselli ecc... Il periodo critico per la logistica gommata avrà le sue punte massime tra la 52esima settimana e la seconda del nuovo anno.
Intanto i prodotti per i biodigestori sempre ricercati, e il grosso lotto di mais inquinato derivazione Ravenna, nel frattempo si è quasi volatilizzato su biodigestori industriali ben attrezzati a superare gli ostacoli burocratici non impressionati dalla mole di burocrazia.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 484 punti, il petrolio rimbalza a 37,10 $/barile e il cambio a 1,09341.

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Mentre rimane stazionario il valore del burro e della panna, i listini del latte spot continuano a segnare quotazioni negative da 5 settimane consecutive. In ripresa invece i listini delle due principali DOP con il Parmigiano in testa nel tentativo di recuperare, almeno parzialmente, le perdite subite durante il lungo periodo di crisi.

di Virgilio, 16 dicembre 2015

LATTE SPOT Non si argina la crisi del latte spot. Una perdita meno marcata del latte nazionale rispetto a quello estero.
Tra 34,02 e 35,05 €/100 litri di latte la quotazione scaligera del crudo spot nazionale (-0,74%. Più marcata la perdita del late intero spot estero che cede il -3,23% (30,41-31,45 €/100 litri di latte) mentre crolla di quasi dieci punti percentuali lo scremato di provenienza estera assestandosi tra 14,49% e 15,53% (-9,38%).

BURRO E PANNA Stazionario il prezzo del burro in tutte le piazze prese a riferimento. Nessuna variazione registrata nemmeno per la crema di latte e la panna di centrifuga a uso alimentare contrattate a Milano e a Verona rispettivamente.

Borsa di Milano 14 dicembre:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,95€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,95€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,75€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,52€/Kg.

Borsa Verona 14 dicembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 11 dicembre:
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 15 dicembre
BURRO ZANGOLATO: 1,35 - 1,35€/kg.

GRANA PADANO La prossimità delle festività natalizie fa bene anche al Grana Padano. Un nuovo rimbalzo di 5 centesimi registrato alla borsa di Milano per il 9 mesi di stagionatura e per il 15 mesi e oltre. Tra 6,40 e 6,50€/kg. (+0,78%) il valore fissato per il 9 mesi e tra 7,15 e 7,80€/kg il prezzo indicato alla borsa milanese (+0,67%)

PARMIGIANO REGGIANO Impensabile sino a poche settimane fa che il Parmigiano Reggiano potesse riprendere fiato in modo così sensibile. 5 centesimi nuovamente recuperati dal 12 mesi e addirittura altri 10 conquistati dal 24 mesi di stagionatura. Nello specifico, alla borsa merci di riferimento comprensoriale di Parma il 12 mesi è stato quotato tra 7,75 e 8,05€/kg (+0,64%) e tra 8,90-9,20€/kg (+1,12%) è la quotazione riferibile al 24 mesi di stagionatura.

PRRE 51 2015

Martedì, 15 Dicembre 2015 12:40

Presentati i progetti dei "Parchi del Ducato"

Sabato 12 dicembre si è tenuta la conferenza stampa di presentazione sul tema "7 GRANDI PROGETTI -1.500.000 €. PER BIODIVERSITA' E SVILUPPO SOSTENIBILE", organizzata dai Parchi del Ducato per illustrare i Progetti finanziati grazie al Piano di Azione Ambientale 2014/2015 della Regione Emilia Romagna. -

Parma, 15 Dicembre 2015 -

Nei giorni scorsi si è tenuto l'incontro sul tema "7 GRANDI PROGETTI -1.500.000 €. PER BIODIVERSITA' E SVILUPPO SOSTENIBILE", un appuntamento organizzato dai Parchi del Ducato per illustrare i Progetti finanziati grazie al Piano di Azione Ambientale 2014/2015 della Regione Emilia Romagna.

In questa occasione, il Presidente dell'Ente Parchi Agostino Maggiali ha ricordato come "tutti gli interventi previsti in questa nuova tornata di investimenti si pongono come obiettivo comune quello di rafforzare il ruolo dei Parchi come motore di sviluppo sostenibile e di tutela della biodiversità, in un quadro di relazioni istituzionali sempre più "inclusive".

L'idea che i Parchi "ingessino" i territori è ormai sempre più un vecchio ricordo, - ha spiegato Maggiali - e la presenza oggi di tanti amministratori locali, testimonia una volta di più la consapevolezza crescente che l'idea di uno sviluppo socio-economico equilibrato e duraturo non può prescindere dalla "dimensione ambientale". Infine, il Presidente Maggiali ha posto l'attenzione su quanto questi interventi servano come slancio per accrescere le capacità di realizzare obiettivi comuni che fondano sviluppo e tutela ambientale per la valorizzazione del patrimonio naturale come "bene comune".

A completare il quadro è stato un excursus dei singoli interventi progettati, con un focus su localizzazione, finalità specifiche, contenuti progettuali e costi. Un lavoro che si è potuto realizzare grazie agli sforzi dei Responsabili dell'Area Comunicazione Marco Rossi e dell'Area Lavori Pubblici Michele Zanelli.

In chiusura l'Assessore Regionale all'Ambiente Paola Gazzolo ha sottolineato che – l'entusiastica partecipazione di tanti amministratori locali è un segnale che evidenzia la capacità dell'Ente di Gestione dei Parchi dell'area vasta Emilia Occidentale di coinvolgere nelle sue scelte strategiche tutti i territori.

L'Assessore Gazzolo ha ricordato il ruolo di coordinamento, indirizzo e finanziamento svolto dalla Regione a favore delle sue Aree Protette e l'importanza dei tanti strumenti legislativi e di pianificazione che riguarderanno materie legate allo sviluppo sostenibile, come la riforma della Legge sul Turismo, il Piano Aria, la legge sui Rifiuti, la Conferenza sulla Montagna e tanto altro ancora.

In rappresentanza degli amministratori locali presenti, sono intervenuti, sollecitati dal giornalista Andrea Gavazzoli, Claudio Moretti Sindaco di Monchio delle Corti, l'Assessore del Comune di Piacenza, Giorgio Cisini, Paolo Canepari Assessore di Salsomaggiore, Romeo Azzali, Sindaco di Mezzani.

Erano presenti all'incontro anche i tre Consiglieri Regionali Iotti, Lori e Cardinali i sindaci di Collecchio, Bianchi, di Tizzano Val Parma, Bodria, di Corniglio Giuseppe Delsante, di Fornovo Taro, Grenti, il Consigliere provinciale di Parma delegato ai Parchi, Cantoni, diversi Assessori e consiglieri dei Comuni di Sissa-Trecasali, Salsomaggiore e altri.

Mercati, l'USDA lascia inalterati i mercati. Ritrovata vivacità per il Parmigiano. Il Latte spot in picchiata. Italian Sounding: ingannati due terzi dei consumatori USA. Elezioni in Bonifica. Chi chiede il commissariamento? I migranti e la ragione degli UEmanoidi. FOOD e export è record.

(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 50 13 dicembre 2015
1.1 editoriale Migranti, hanno ragione gli "UEmanoidi"
3.1 cereali L'USDA lascia inalterati i mercati.
4.1 Lattiero caseario Ritrovata vivacità per il Parmigiano. Il Latte spot in picchiata
5.1 federconsorzi CIA: inaccettabile qualsiasi ipotesi di riesumare Federconsorzi
5.2 vino E' Piacentino il miglior spumante dolce italiano
6.1 Giovani e agricoltura Emilia Romagna, 411 domande per iniziare l'attività agricola
6.2 Aceto Balsamico De Nigris premiato in Parlamento
7.1 made in italy Italian Sounding: ingannati due terzi dei consumatori USA.
8.1 bonifica Elezioni Bonifica, poca trasparenza. C'è chi invoca il commissariamento per rinviare le elezioni
9.1 export emilia romagna Export Food: record storico nel 2015
11.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 50 13dic15-COP

 

Domenica, 13 Dicembre 2015 11:11

L'USDA lascia inalterati i mercati.

In attesa delle decisioni del nuovo Presidente dell'Argentina che potrebbe svalutare la moneta con riduzione dei dazi all'esportazione, i mercati non manifestano particolari variazioni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 dicembre 2015 -
Nessuno scossone dalla pubblicazione dei dati USDA e i mercati perciò non reagiscono a conferma di una notevole consistenza degli stock. Le variabili che potrebbero condizionare i mercati potrebbero provenire dal sud america e in particolare dall'Argentina. Il nuovo Presidente Argentino con tre mosse potrebbe scombussolare il mercato attraverso: svalutazione della moneta e contemporanea riduzione dei dazi all'esportazione, quindi vendita delle scorte strategiche di seme di soya per introitare valuta forte.
Esiste anche la possibilità che gli Usa concedano aiuti alla produzione del biodiesel destinando le risorse alla produzione e non alla miscelazione innescando un sistema incentivante alla spremitura che condurrebbe, presumibilmente, a tendenze ribassiste delle farine e rialziste invece per l'olio e del seme, sempre che siano ancora valide le logiche convenzionali di mercato.
Tutto ciò è comunque circoscritto al campo delle ipotesi e nel frattempo si assite a una maggiore resistenza sui cereali, sui semi, e sull'olio. Ancora debole il mercato della farina di soya.
La farina di soia su base annua per il 2016 nella serata di giovedi, prima dell'ultimo calo, quotava circa 311 per la 44 e 318 per la proteica normale 46,50% porto di Ravenna.


Mercato nazionale

Momento di difficile interpretazione dei mercati che da un lato sembrano senza rete e tendenti al basso, mentre al contrario la sensazione è di avere raggiunto i minimi storici e perciò in attesa di imminenti probabili ripartenze.
Scambi ridotti e questo vale anche per il mercato interno normale. L'unico segmento in contro tendenza sembra per il momento essere solo il comparto cruscami di frumento e i prodotti per i biodigestori, sempre molto ricercati.

Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è in flessione negativa a 534 punti, il petrolio crolla a 36 $/barile e il cambio recupera ancora a 1,09423.

MP 11dic15

___________________________________________________________________

(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

____________________________________________________________________


            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Legge di Stabilità. Il presidente della Cia, Dino Scanavino, sulle voci della presentazione di un emendamento per rifinanziare l'ente: "Speriamo siano infondate ma pronti a dare battaglia"

Roma, 11 dicembre 2015 - Speriamo sia infondata la notizia che vuole in arrivo un emendamento alla legge di Stabilità per riesumare la Federconsorzi, un ente che la legge in vigore qualifica come meritevole di liquidazione ed estinzione. Sarebbe assurdo e inaccettabile decidere di riservare a un ristretto gruppo di persone che oggi gestiscono la Federconsorzi quello che è un vero e proprio "tesoretto", pari a 400 milioni di euro, che potrebbe invece essere destinato dal governo a risolvere problemi veri che riguardano tutta l'agricoltura, come la questione aperta dell'eliminazione dell'Imu a chi affitta ai giovani agricoltori. Lo afferma il presidente della Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino.

Sarebbe l'ennesima volta in cui si prova, nel mezzo della discussione della legge di Stabilità, a tentare un vero e proprio colpo di mano per riportare in vita la Federconsorzi. Siamo pronti a dare battaglia per impedire un'operazione del genere -aggiunge Scanavino- che definiamo a dir poco scandalosa.

LA VICENDA ATTUALE
E' dal 2010 che quasi ad ogni legge di Stabilità qualche parlamentare – di ogni schieramento - prova ad inserire nella legge stessa un emendamento che 'regala' il residuo attivo della vecchia Federconsorzi a quella attuale, controllata totalmente da una ben individuata associazione agricola.

LO 'SCANDALO'
La storia è nota, si tratta di uno dei più grandi disastri economici dell'Italia: in seguito al crack del 1991 da oltre 4.400 miliardi di vecchie lire per Il quale le banche revocarono il fido alla Federconsorzi, tutto il pacchetto fu commissariato. E passò in concordato preventivo, in mano a una Società di gestione per la realizzazione Sgr costituita ad hoc nel 1993. Il valore dei beni provenienti dalla Federconsorzi in liquidazione giudiziaria furono stimati all'epoca in 3.900 miliardi di lire. Vale a dire più o meno 2 miliardi di euro di 20 anni fa. Ma il prezzo pagato dalla Sgr costituita da una cordata di banche e imprese fu di "soli" 2.150 miliardi di lire. Generando un plusvalore di 1.750 miliardi di lire.

Tutti contenti quindi? No, la bancarotta di Federconsorzi coinvolse migliaia di agricoltori, oltre alle aziende fornitrici: a loro i danni, ad altri i vantaggi.

(Fonte Cia)

Giovani, 411 le domande per avviare un'azienda agricola. Ad aprile un secondo bando del Psr. La classifica per provincia vede Reggio Emilia in testa. Caselli: una conferma dell'interesse che c'è per il settore primario. La nostra agricoltura ha bisogno di ricambio generazionale.

Bologna - Oltre 400 giovani aspiranti agricoltori in Emilia-Romagna. Sono 411 infatti le domande arrivate negli uffici regionali da chi vuole avviare un'attività agricola, usufruendo degli aiuti previsti dal Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020. Il bando regionale si è chiuso lo scorso 1 dicembre e metteva a disposizione risorse complessive per 38 milioni di euro, di cui circa 19 milioni per avviare una nuova azienda agricola (premio di primo insediamento) e 18.800.000 come contributo aggiuntivo per i piani di investimento aziendale.

"E' importante che i giovani tornino all'agricoltura – commenta l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli - la buona accoglienza di questo bando conferma un rinnovato interesse per il settore primario e lascia ben sperare sul futuro della nostra agricoltura, che più che mai ha bisogno di ricambio generazionale e di quel dinamismo e voglia di innovare che è tipica delle giovani generazioni. Ora gli uffici regionali dovranno esaminare le domande. La graduatoria uscirà entro il 16 marzo. Per coloro che non dovessero rientrare in questo primo pacchetto desidero però già fin d'ora ricordare che ad aprile è prevista l'uscita di un secondo bando rivolto ai giovani."
In base al bando regionale, i giovani potevano presentare oltre alla domanda di primo insediamento (un premio per chi avvia un'azienda agricola di 30 mila euro, che possono salire a 50 mila euro se l'azienda si trova in una zona svantaggiata), anche una richiesta di contributo a fronte di un Piano di investimento aziendale. Su 411, sono 315 gli under 40 che hanno fatto anche questa scelta, dimostrando la volontà di un impegno durevole nel settore. Le richieste di primo insediamento ammontano a 15.600.000, quelle per l'ammodernamento aziendale a 28.900.000 euro, per un valore complessivo degli investimenti proposti che supera i 73 milioni di euro.

La classifica per provincia
La classifica per provincia vede al primo posto Reggio Emilia con 62 domande, seguita da Ravenna (61), Piacenza (55), Parma (54), Bologna (52), Modena (49), Forlì-Cesena(48), Ferrara (25), Rimini (5). Delle 411 domande, 273 si riferiscono ad aziende che si trovano prevalentemente in zona non svantaggiata, 138 quelle il cui territorio ricade per oltre il 50% in area collinare o montana.

(Fonte Regione Emilia Romagna 4 dicembre 2015 )

Domenica, 13 Dicembre 2015 09:36

De Nigris premiato in Parlamento

De Nigris, protagonista nel mondo degli aceti, premiato in Parlamento con l'Italian Talent Award. La consegna del premio da parte del Presidente del Senato Pietro Grasso il quale ha sottolineato l'impegno imprenditoriale della famiglia De Nigris sia in Emilia Romagna sia in Campania.

Modena, dicembre 2015.
Alla Camera dei Deputati si è recentemente tenuta la cerimonia di consegna del premio "Italian Talent Award": Armando de Nigris, presidente dell'omonimo Gruppo industriale, noto nel mondo per la produzione di aceto balsamico e condimenti, è stato premiato quale ambasciatore del Food "made in Italy".
A consegnare l'ambito riconoscimento è stato il presidente del Senato, Pietro Grasso, il quale ha voluto ringraziare l'impegno imprenditoriale di questa famiglia che, con i fratelli Armando, Raffaele e Luca, opera in Italia dal 1889, con stabilimenti in Emilia Romagna e Campania. E proprio in questa Regione con l'apertura del nuovo sito produttivo a Caivano in provincia di Napoli, che la sana imprenditoria del nostro paese ha offerto a molti giovani la possibilità, attraverso l'Academy de Nigris, di inserirsi nel mondo del lavoro in piena "Terra dei Fuochi". Riconoscimento attribuito ancora ad Armando de Nigris per aver creato il Balsamico Village in provincia di Modena, dove su un'area di 700.000mq sorge un vero e proprio distretto produttivo nel mondo dell'Aceto Balsamico con i soli colori e brand della de Nigris.

La giuria di Italian Talent Award era presieduta dal direttore del Giorno, on. Giancarlo Mazzucca, e composta, tra gli altri, dal direttore del Messaggero, Virman Cusenza, dal direttore del Tempo, Gian Marco Chiocci, dal direttore di TgCom24, Paolo Liguori, dal direttore del TG2 RAI Marcello Masi, da Luciano Ferraro del Corriere della Sera, Stefania Giacomini, direttore GoodinItaly Web Tv, Annalisa Monfreda direttore Donna Moderna, Tiziana Panella – LA7, Sarah Varetto direttore Sky TG24, Alessia Cipolla dello studio Archipass. La giuria ha riconosciuto "nello star system italiano le vere eccellenze del "made in Italy" nel mondo. Riconoscimenti sono stati conferiti anche ad Oscar Farinetti, Bona Frescobaldi, Giancarlo Moretti Polegato, Pasquale Natuzzi. Premiati fra i giornalisti Antonella Clerici e Lidia Bastianich, oltre che il Comando generale dei Nas nella persona del generale Claudio Vincelli.

La manifestazione si è svolta con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
La storia che ha portato a questo importante riconoscimento parte da lontano, e precisamente dalla fine dell'800, quando gli antenati dell'attuale presidente diedero vita a quella che rappresenta oggi una realtà di punta nel settore dell'aceto balsamico, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo grazie all'elevata qualità dei suoi prodotti, all'ampiezza dell'offerta e alla capacità di assecondare, e spesso anticipare, le tendenze del mercato globale.

"L'azienda – dichiara Armando de Nigris – controlla direttamente più del 90% delle materie prime necessarie alle produzioni, avvalendosi di serbatoi con capacità totale di 60 milioni di litri per lo stoccaggio e di 20 linee di imbottigliamento automatico e 3 linee per i prodotti speciali, distribuite nei 3 siti produttivi di Afragola (NA), Carpi (MO) - patria dell'Aceto Balsamico - dove dal 1994 si trova la sede degli Acetifici Italiani Modena, e San Donnino (RE). In Campania, alla sede storica di Afragola si è poi affiancato recentemente un nuovo sito nell'area di Caivano, che su una superficie di 10.000 metri quadrati dispone delle più avanzate tecnologie in campo enologico".

"Essere ambasciatori nel mondo della cultura e della qualità italiana che nasce dalla ricerca del bello e del buono, sia nel core business aceto balsamico e derivati, che nella gamma più ampia di prodotti alimentari rappresentativi del made in Italy, – conclude il presidente – è la visione globale di de Nigris, che rappresenta il primo gruppo italiano per volumi esportati nella categoria aceti coprendo ben il 27% dell'intero export italiano di questo prodotto nel mondo. Complessivamente, la nostra azienda commercializza oltre confine l'85% della propria produzione ed è presente in 52 paesi, nei 5 Continenti, e in particolare negli USA. Dalla passione artigianale di fine '800 siamo passati alla leadership internazionale di oggi, all'inizio del terzo millennio".
(Centro Stampa Modena, 3 dicembre 2015)

Elezioni Bonifica - Poca trasparenza e alcune procedure al limite della illegittimità. Interrogazione di Foti (FI) e la posizione di Polledri (Lega Nord).

FOTI (FDI): ASSENZA ELEMENTARI REGOLE TRASPARENZA PRIMA DELLE ELEZIONI DEI CDA, REGIONE NOMINI UN COMMISSARIO PER RINVIARE IL VOTO
Il consigliere in una interrogazione ricorda che "sono già stati denunciati alla Giunta regionale da mesi comportamenti ostruzionistici volti a limitare la partecipazione al voto" e cita i casi del Consorzio di Burana, del Consorzio della Romagna occidentale e del Consorzio dell'Emilia centrale
Dal momento che "si registra una diffusa spregiudicatezza, irresponsabilità e l'illegittimità, nonché l'assenza delle più elementari regole di trasparenza, nella fase che precede le elezioni per il rinnovo dei consigli di amministrazione dei Consorzi di bonifica", la Regione Emilia-Romagna dovrebbe "disporre la nomina di un commissario ad acta con il compito di adottare con ogni urgenza il provvedimento di rinvio delle elezioni".

Lo sostiene Tommaso Foti (Fdi), in una interrogazione alla Giunta in cui rimarca che il rinvio sarebbe "un provvedimento necessario a garantire la correttezza della procedura e ad individuare gli atti adottati in violazione di legge, al fine dei conseguenti adempimenti correttivi da parte degli organi ordinari e di ogni provvedimento utile alla conclusione della procedura, in conformita' alle vigenti disposizioni normative".
Il consigliere ricorda infatti che "sono già stati denunciati alla Giunta regionale da mesi comportamenti ostruzionistici volti a limitare la partecipazione al voto", come "il mancato inoltro del tempestivo avviso della celebrazione delle elezioni in occasione dell'invio dell'avviso di pagamento ai consorziati, nonché l'omessa adozione ed attuazione delle procedure volte a consentire il voto telematico". Inoltre, aggiunge, "i Consorzi hanno continuato a 'gestire' indisturbati norme e regole in violazione di legge, senza curarsi della trasparenza dovuta nei confronti dei consorziati".

Tra gli esempi Foti cita il Consorzio di Burana e il Consorzio della Romagna occidentale, che "non hanno pubblicato né l'elenco degli aventi diritto al voto né l'estratto di tale elenco", e il Consorzio dell'Emilia centrale, dove "il termine perentorio previsto dalle regole elettorali che lo stesso Consorzio si è dato può essere prorogato dal direttore generale del Consorzio, anche con riferimento a specifici adempimenti, eventualmente anche fino alla data delle elezioni"; inoltre, "nel corso dell'iter di presentazione delle candidature il Comitato amministrativo del Consorzio dell'Emilia centrale ha rettificato con procedura d'urgenza quanto stabilito dal Consiglio di amministrazione sul punto, senza motivare né l'urgenza, né lo scopo della rettifica".
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell'Assemblea legislativa al link:http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(jf) (Bologna 7 dicembre 2015)

"Consorzio di Bonifica: esclusione della lista "Equità per tutti" prova di debolezza e protervia. Ora la Regione rimedi"

Che i Consorzi di bonifica vivano in un mondo separato dal comune sentire è dato assodato -afferma nel suo intervento il già deputato ed ora consigliere Comunale della Lega Nord Masimo Polledri. "La gente fa fatica a realizzare la corrispondenza tra il beneficio e il contributo versato, soprattutto nel Comune Capoluogo-prosegue. Ora dobbiamo anche vedere l'autoreferenzialità e la paura di un normale confronto tra due liste nelle prossime elezioni dell'organo direttivo del Consorzio di Bonifica"
"Vedere un Consiglio di Amministrazione costituito da cinque membri tutti candidati nella lista "Acqua amica" che, per un vizio presunto di forma imputabile alla loro modulistica, esclude la lista oppositrice, oltre a costituire un evidente fatto illegittimo, evidenzia una protervia degna di una dittatura sud-americana."
"Inutile poi mostrare i muscoli- prosegue Polledri- quando si sapeva che da tale lista sarebbero al massimo derivati due consiglieri di minoranza"
"Forse non si voleva avere controllo o rendere conto da vicino di scelte ed impegni - ipotizza Polledri - ed allora bene farebbe al regione a nominare un Commissario per rinviare le elezioni e consentire di riaprire le iscrizioni."
"Non si può pensare che solo la politica sia trasparente. Il Consorzio deve garantire trasparenza e partecipazione, ne va del suo interesse e della sua onorabilità- conclude Polledri. (Piacenza 7 dicembre 2015)

Domenica, 13 Dicembre 2015 08:29

Food: export, record storico nel 2015

Per l'export di food made in Italy record storico nel 2015: 29,6 miliardi, Parma fa registrare un +3%, Emilia-Romagna al quinto posto per crescita. Dopo 9 anni, in ripresa anche i consumi interni. I dolci natalizi italiani 'volano' all'estero: + 10,2% in 1 anno.

Nella classifica delle regioni con il maggiore aumento di export alimentare nei primi sei mesi del 2015, l'Emilia-Romagna si piazza al quinto posto con un più 4,7%, prima è la Toscana con +18,4%, seguono Campania, con +14,8%, Veneto (+11,9%) e Piemonte (+5,1%). Questi dati emergano da un'analisi dell'Ufficio studi di Confartigianato che ha analizzato anche la dinamica dell'export del settore alimentare nelle 30 principali province italiane. Il record di crescita è per Napoli (+36,1%) e Bergamo (+26,1%). Sono quattro le città emiliano-romagnole che fanno registrare un segno positivo: Bologna al sesto posto con un +13,7%, Modena con +7,7%, Parma con +3% e Reggio Emilia con +0,8%. In negativo invece Ravenna con -8,1%.

«Queste sono certamente buone notizie per la nostra città e complessivamente per la regione, ma i risultati potrebbero essere migliori se ci fosse una maggior tutela del 'Made in Italy'. Basta pensare a quanto vale il giro d'affari degli alimenti che pur essendo non prodotti in Italia ingannano i consumatori con vari stratagemmi – afferma Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma. In ogni caso sono ripartiti i consumi interni e questo non può che far ben sperare per la ripresa».
Secondo l'Ufficio studi di Confartigianato a far crescere la passione degli stranieri per i nostri prodotti della buona tavola è anche il numero di specialità alimentari italiane riconosciute e tutelate dall'Unione Europea con i marchi Dop, Igp e Stg. L'Italia è leader nell'Ue per quantità di prodotti difesi da questi marchi di qualità: ben 277, vale a dire un quinto (21,5%) del totale dei prodotti di qualità europei.

In ripresa, dopo 9 anni, anche i consumi interni: le vendite di alimentari nei primi 9 mesi del 2015 registrano una crescita dello 0,5%, per la prima volta dal 2006. Le festività natalizie, stimolano gli acquisti: i consumi di alimenti, a dicembre, mostrano un valore di 15,2 miliardi, vale a dire 2,6 miliardi in più (+21,2%) rispetto alla media dei consumi mensili di tutto l'anno.

E se la qualità non si discute, i prezzi rimangono sotto controllo: Confartigianato fa rilevare che a ottobre 2015, a fronte di una crescita dei prezzi dei prodotti alimentari del 2%, i prezzi dei prodotti di pasticceria fresca crescono dell'1%, con una riduzione rispetto all'1,2% di ottobre 2014.
All'estero piacciono sempre di più i dolci natalizi della tradizione artigiana italiana. Nell'ultimo anno, tra panettoni, pandoro, cioccolato e prelibatezze made in Italy, sono volati nel mondo prodotti per un valore di 309,1 milioni di euro, con un aumento del 10,2% rispetto all'anno precedente.

Confartigianato ha stilato una classifica dei Paesi più 'golosi' di prodotti italiani: in testa c'è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito. Ma l'exploit di crescita nel 2015 si registra negli Stati Uniti che hanno comprato il 45,5% di dolci in più rispetto al 2014. Secondo il rapporto di Confartigianato l'aumento dell'export di specialità natalizie è in linea con il record storico di vendite all'estero di food made in Italy registrato nel 2015: ben 29,6 miliardi.
Parma, 7 dicembre 2015

Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"