Il Consiglio della Federazione Bancaria Europea ha eletto oggi il Ceo del Gruppo UniCredit, Jean Pierre Mustier, Presidente della Federazione Bancaria Europea (Fbe) per il biennio 1° luglio 2019 - 30 giugno 2021.

"Sono lieto di assumere il ruolo di Presidente in un momento così importante nell'evoluzione del settore bancario – ha dichiarato Jean Pierre Mustier - e ringrazio il Consiglio della Federazione Bancaria Europea per la fiducia che mi è stata data. Non vedo l'ora di lavorare con tutti i membri della Federazione per sviluppare un'agenda comune di riforme in modo che le nostre banche possano sostenere in modo sempre più efficace l'economia in tutta Europa ".

Mustier succede al Ceo del Gruppo Société Générale, Frédéric Oudea, il cui mandato è in scadenza a fine giugno. Oudea è stato eletto Presidente della Federazione nel 2015 e poi rinnovato per il successivo biennio.

La Federazione Bancaria Europea è la voce del settore bancario a livello europeo: ad essa aderiscono 32 Associazioni bancarie nazionali, inclusa l'Associazione Bancaria Italiana, che rappresentano nel complesso circa 3.500 banche e 2 milioni di addetti.

Tra gli organi direttivi della Federazione Bancaria Europea, oltre al Consiglio, vi è il Comitato Esecutivo, nel quale siedono esponenti direttivi delle Associazioni bancarie che aderiscono alla Fbe. Attuale presidente del Comitato Esecutivo della Federazione è il Direttore generale dell'Abi, Giovanni Sabatini, che ha ricoperto il mandato di Presidente nel biennio 2016-2017 ed è stato riconfermato per il periodo 2018-2019.

Roma, 10 maggio 2019

Il festival, incentrato sul futuro del food, andrà in scena dal 16 al 19 maggio alla Fabbrica del Vapore di Milano. Il Consorzio sarà presente con uno stand di degustazione. Sabato 18 maggio il talk show con Nicola Bertinelli, la nutrizionista Sara Farnetti e l'atleta Paolo Venturini.

Reggio Emilia, 10 maggio 2019 – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano sarà partner di Cibo a Regola d'Arte. Il festival, organizzato da Corriere della Sera sotto la direzione artistica di Angela Frenda, andrà in scena dal 16 al 19 maggio alla Fabbrica del Vapore di Milano. Quattro giorni di dibattiti, performance e discussioni con, sotteso, un filo conduttore ben preciso: il futuro.

Un tema, il futuro, che ha permesso al Parmigiano Reggiano di trovare nell'agorà di Cibo a Regola d'Arte il suo palcoscenico ideale. Dalla vetta dell'Everest allo spazio, dai ghiacci della Siberia fino alle competizione sportive più estreme, la Dop è da sempre l'alimento che accompagna i pionieri del genere umano nelle loro imprese più rivoluzionarie.

Le proprietà che rendono il Re dei Formaggi un autentico "alimento del futuro" sono molteplici e tutte legate alle qualità intrinseche del prodotto: digeribilità, alto contenuto di calcio presente in forma biodisponibile, assenza di conservanti, fonte di minerali, piacevolezza e gradimento organolettico.

Nei quattro giorni di Cibo a Regola d'Arte, Il Consorzio organizzerà degustazioni di Parmigiano Reggiano di diverse stagionature: venerdì 17 e sabato 18 maggio alle ore 14, alle 16 e alle 18; domenica 19 maggio alle ore 12, alle 14 e alle 16. Da oltre nove secoli il Parmigiano Reggiano è prodotto con gli stessi ingredienti (latte, sale e caglio), con la stessa cura artigianale e con una tecnica di produzione che ha subito pochi cambiamenti nel corso del tempo.

L'evento principale sarà però sabato 18 maggio alle ore 12:15 quando Manuela Croci - giornalista Corsera - modererà il talk show dal titolo "Il Parmigiano Reggiano e le sue qualità nutraceutiche".

A illustrare i motivi per cui la Dop è un cibo della tradizione ma proiettato verso l'avvenire saranno Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, la nutrizionista Sara Farnetti e Paolo Venturini, atleta delle Fiamme Oro che – anche grazie all'energia del Parmgiano Reggiano – ha trionfato lo scorso 20 gennaio nella Monster Frozen: la corsa in solitaria di 39 chilometri in Jakutia, il luogo abitato più freddo del pianeta, nella Siberia orientale.

 

Le offerte e i contributi di solidarietà raccolti dalla Provincia di Reggio Emilia dopo l'esondazione dell'Enza che, nel dicembre 2017, colpì l'abitato di Lentigione di Brescello, saranno destinati a lavori di riqualificazione del parco del Centro sociale di Lentigione.

I fondi – pari a 39.888,97 euro – sono stati consegnati dal presidente della Provincia, Giorgio Zanni, alla sindaca Elena Benassi sabato scorso, in occasione della tavola rotonda sulla viabilità e sull'autostrada Cispadana tenutasi a Brescello. "Il parco del centro sociale è stato individuato, d'intesa con lo stesso Comune, che provvederà ad affidare i lavori, e con il Comitato Cittadino Alluvione Lentigione, in quanto rappresenta un rilevante centro di aggregazione della frazione", spiega il presidente della Provincia, Giorgio Zanni.

La consegna dei circa quarantamila euro fa infatti seguito all'accordo sottoscritto da Provincia di Reggio Emilia e Comune di Brescello con il comitato formato fin da subito dai cittadini colpiti dall'alluvione, che si è poi costantemente coordinato con le istituzioni per facilitare il ritorno alla normalità e l'erogazione dei risarcimenti disposti da Stato e Regione.

Alla raccolta fondi lanciata dalla Provincia di Reggio Emilia hanno contribuito numerosi privati (tra cui i genitori del liceo Ariosto-Spallanzani di Reggio e del Polo educativo di Barco) nonché l'associazione di volontariato Auser, Circolo dei colli, Arci Tricolore, Sematic spa, Pd di Campagnola e di Castelnovo Sotto, Wittur spa, Centro sociale La Mirandola, Coge Poviglio, Cgil, Off. Meccanica Mingazzini srl, Centro sociale Espansione sud e associazione sportiva Centro danza Nefe. Altri importanti contributi sono arrivati da due iniziative benefiche che si erano tenute nel gennaio 2018: il pranzo solidale promosso dall'Arci e la sfida al PalaBigi tra amministratori pubblici e giornalisti "Un canestro per Lentigione".

La richiesta ufficiale di Cia alle istituzioni dopo i gravi danni per il maltempo. L'allerta non è ancora finita.

Reggio Emilia 8 maggio 2019 - "Chiediamo ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità per i territori reggiani flagellati dall'ondata di maltempo e freddo polare". Ad annunciarlo è Antenore Cervi, presidente Cia di Reggio, dopo le attente verifiche sul territorio da parte dei tecnici della confederazione e le precise segnalazioni degli agricoltori.

"La neve caduta e il forte vento hanno causato gravissimi danni in montagna al foraggio per le bovine da latte per la produzione del Parmigiano Reggiano e alle coltivazioni di orzo e frumento - entra nel dettaglio Cervi -. Ma anche ettari di vitigni, alberi da frutto, boschi e l'apicoltura sono stati messi letteralmente in ginocchio. Non dimentichiamo che buona parte di quelle colture sono biologiche e per questo l'entità dei danni è ancora maggiore". Sottolinea: "Siamo fermamente convinti esistano tutti i presupposti per ottenere il giusto riconoscimento per un settore fondamentale dell'economia reggiana".

Il presidente Cia sollecita gli imprenditori agricoli a "proseguire con le circostanziate segnalazioni dei danni: i nostri uffici sono a disposizione per la presentazione delle eventuali denunce. In queste ore stiamo ricevendo materiale fotografico e video che verrà poi utilizzato per supportare la nostra richiesta".

Cervi plaude alla Regione "che si è prontamente mobilitata per monitorare la difficile situazione che con il passare delle ore si mostra in tutta la sua gravità. Basti pensare che a oggi vi sono foraggi ancora sotto il manto di neve: il concreto rischio è di perdere completamente il primo taglio, che sul territorio montano rappresenta l'80% del totale".

L'invito alle istituzioni è di "fare presto per non lasciare gli agricoltori soli a fare i conti con gli effetti del disastroso evento meteorologico. La burocrazia non può e non deve ostacolare gli aiuti, in molti casi fondamentali per la sopravvivenza stessa delle aziende".

Ma l'emergenza meteo non è ancora finita: "Siamo preoccupati per l'allerta meteo della Protezione Civile per una nuova ondata di maltempo che nelle prossime ore si abbatterà sui territori montani già martoriati. La pioggia e i forti temporali scioglieranno la neve ma rischiano di causare smottamenti, frane, piene di fiume e torrenti. Una previsione che rischia di aggravare ulteriormente la già critica situazione".

 

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Regione al fianco di agricoltori e imprese: tecnici già al lavoro per la ricognizione dei danni, possibile la richiesta al Governo dello stato di calamità
Una prima verifica già venerdì 10 in Regione con le associazioni agricole riunite nella Consulta. L'assessore Caselli: "Attiveremo tutte le procedure di indennizzo possibili"

Bologna 7 maggio 2019  – La Regione non perde tempo ed è già al lavoro con i suoi tecnici per la ricognizione puntuale dei danni subiti dalle coltivazioni agricole in tutta l'Emilia-Romagna, da Piacenza a Rimini. Appena passata l'ondata di maltempo del week end scorso - con precipitazioni oltre i 100 millimetri in 36 ore e neve sopra i 400 metri, evento che a primavera inoltrata qui non si vedeva da oltre 60 anni – l'assessorato all'Agricoltura ha attivato da subito i servizi territoriali per le verifiche sul campo e avviato la procedura per raccogliere le segnalazioni dei danni, che si prospettano ingenti per molte colture, dalla frutta ai cereali.

Procedura che, se accertate le condizioni previste dalla legge nazionale per i risarcimenti, porterà alla richiesta al Governo del riconoscimento dello stato di calamità.
I tecnici regionali sono e saranno sul territorio per fornire tutto il supporto utile agli agricoltori colpiti. E per avere un quadro più aggiornato possibile, saranno ascoltate tutte le associazioni di categoria.

Un lavoro che vuole essere efficace e rapido: già venerdì prossimo 10 maggio, infatti, un primo punto della situazione verrà fatto in Regione nel corso dell'incontro della Consulta agricola insieme all'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli.

"Ci siamo da subito attivati per raccogliere le segnalazioni e verificare in campo lo stato dei danni. Verificheremo insieme anche alle associazioni agricole se vi sono le condizioni per richiedere lo stato di calamità, ai sensi di quanto previsto dalla legge nazionale, e quali altri istituti di indennizzo è possibile attivare. Per la parte di competenza regionale – sottolinea l'assessore – attiveremo le procedure per ottenere quanto possibile in merito a sgravi fiscali e previdenziali e rimodulazioni bancarie a favore delle imprese colpite."
"Come sempre, la Regione sta facendo e farà la sua parte e metterà in campo tutte le misure possibili nell'attesa che anche il Governo faccia la propria. Diversamente da quanto accaduto per i danni da gelate 2018 (Burian)- chiude Caselli- che, nonostante le ripetute sollecitazioni fatte dalla Regione al Governo, non ha trovato a Roma il giusto riscontro". /BB

(Foto di repertorio - 26 marzo 2018 - gelate BURIAN su actinidia)

 

I prezzi del latte scremato e intero estero aumentano, mentre cala il crudo spot nazionale. Crema in lieve crescita, invariate le quote del burro. Nessun cambiamento da due mesi nel 2019 per le cifre del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano.

di Virgilio e Jacopo Parma 7 maggio 2019 -

LATTE SPOT – Dopo più di due mesi di leggeri ma continui cali dei prezzi, questa settimana gli indici registrano un'improvvisa quanto decisa inversione di tendenza. Il latte scremato pastorizzato spot estero, vede un +11,5% delle quotazioni, con prezzi tra 14,49 e 15,53 €/100 al litro. Si ferma invece il calo di -1,3% del latte crudo spot nazionale dopo diverse settimane, attestandosi tra 39,69 e 40,72 €/100 al litro; si alza del 3,1% anche il prezzo del latte intero pastorizzato spot estero, tra 34,02 e 35,05 €/100 al litro.

BURRO E PANNA – Non cambiano i prezzi delle tipologie di burro e della panna, sia a Verona che a Milano. Torna invece in salita la crema a uso alimentare, con +1,1% e un prezzo al 1,90 €/Kg.

Borsa di Milano 6 maggio 2019:
BURRO CEE: 3,85 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,10 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,25 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,05 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,90 €/Kg. (+1,1%)
MARGARINA aprile 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)

Borsa di Verona 6 maggio 2019: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90 – 2,00€/Kg.

Borsa di Parma 3 maggio 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,65 €/Kg.

Borsa di Reggio Emilia 7 maggio 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,65 - 1,65 €/kg.

GRANA PADANO – Milano 6 maggio 2019 – Nessuna variazione dei prezzi per tutte le le classificazioni di stagionatura del Grana Padano.

- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,90 - 8.00 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,35 - 8,55 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 - 9,05 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,50 - 6,65 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO – Parma 3 maggio 2019 – Stessa situazione di fissità nel listino del Parmigiano Reggiano.

-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,30 - 11,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 12,05 - 12,50 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,80 - 13,30 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,85 - 14,25 €/Kg. (=)

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Martedì, 07 Maggio 2019 09:09

Sissa: verrà abbattuto il "fungo"

La dismissione del serbatoio pensile di viale Battei, ormai inattuale, avverrà nel 2020

Si avvia verso la demolizione il serbatoio pensile di viale Battei, a Sissa: EmiliAmbiente – gestore del Servizio Idrico Integrato del Comune di Sissa Trecasali - ha infatti avviato l'iter per l'abbattimento del "fungo", che avverrà nel del 2020.

Il serbatoio è rimasto in esercizio fino al 2010; questa consisteva, in particolare, nella possibilità di utilizzare l'acqua stoccata al suo interno per limitare al massimo le interruzioni del servizio nel centro abitato in caso di guasti o interventi di manutenzione sulla rete di adduzione (cioè il reticolo di grandi condotte che trasportano l'acqua dalle centrali di captazione alle reti di distribuzioni dei singoli Comuni).

Nel tempo, tuttavia, gli investimenti compiuti da EmiliAmbiente sul territorio servito lo hanno reso inattuale: ad oggi, infatti, la distribuzione dell'acqua a Sissa è garantita anche in caso di guasto sulla rete di adduzione, perché questa può essere "sezionata" isolando la parte su cui si deve fare manutenzione, senza interrompere il flusso idrico verso l'abitato.

Nel 2011 il Comune di Sissa ed EmiliAmbiente, verificate le buone condizioni della rete di adduzione a monte del serbatoio e le necessità di approvvigionamento della rete, hanno quindi deciso di isolare il manufatto dal circuito della distribuzione idrica, pur mantenendo intatta la struttura.

Nel 2015, inoltre, è stato realizzato in zona un nuovo punto di interconnessione tra la rete di grande adduzione e la rete di distribuzione: la posizione di questo nuovo nodo è un ulteriore garanzia del fatto che nel caso di manutenzione sulla rete di adduzione il servizio idrico a Sissa non venga interrotto.

EmiliAmbiente sta avviando in queste settimane la progettazione dell'intervento di demolizione e salvo imprevisti affiderà i lavori entro fine anno; il costo complessivo di tutta l'operazione, sostenuto interamente dalla SpA, è stimato in circa 330mila euro.

 

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UniCredit lancia la più grande piattaforma di capitali pazienti a supporto della crescita delle PMI italiane.

 In qualità di sponsor istituzionale, UniCredit investirà nelle imprese al fianco di un selezionato gruppo di importanti gestori di investimenti, acquisendo partecipazioni di
minoranza in un'ottica di lungo periodo
 La dotazione di capitali pazienti finalizzati allo sviluppo delle migliori PMI italiane potrà arrivare fino a 2 miliardi di euro

UniCredit ha annunciato oggi il lancio di un'iniziativa che, con potenziale fino a 2 miliardi di euro, rappresenta la più ampia piattaforma di capitali pazienti finalizzati alla crescita finora resa disponibile in Italia.

Al fianco di un gruppo di importanti gestori di investimenti, UniCredit si impegna a sostenere la crescita delle migliori PMI italiane fornendo loro accesso a una fonte di capitale alternativa e più flessibile.

Le PMI sono l'asse portante dell'economia in molti Paesi europei, e in particolare in Italia.
Tra il sessanta e il settanta per cento dei posti di lavoro in Europa sono creati, o direttamente legati, alle PMI, che rappresentano circa il sessanta per cento del valore aggiunto prodotto.

L'iniziativa è dedicata a società dei settori manifatturieri italiani d'eccellenza, compresi quelli industriale, aerospaziale, delle tecnologie per il packaging, farmaceutico, del design, dell'alimentare, e si focalizzerà su imprese alla ricerca di capitali per accelerare i loro piani di espansione a medio-lungo termine.

In coerenza con le abituali strategie di crescita delle PMI, il gruppo di investitori metterà a disposizione capitale paziente, acquisendo partecipazioni di minoranza con un orizzonte temporale più lungo rispetto a quello dei tipici strumenti di private equity e fornendo consulenza strategica e supporto nello sviluppo del business.
Andrea Casini, Co-CEO Commercial Banking Italy di UniCredit, ha commentato: "Questa iniziativa si rivolge in primo luogo alle circa 4.500 PMI clienti che hanno le migliori
performance. L'Innovation Scoreboard 2018 della Commissione Europea ha registrato che i due terzi della crescita economica nell'ultimo decennio è stata conseguita grazie
all'innovazione. Molti imprenditori sono alla ricerca di opportunità per innovare, con l'obiettivo di crescere e internazionalizzare, ma faticano a trovare adeguate fonti di capitale paziente che supporti tali piani. Con questo progetto supportiamo concretamente l'economia reale italiana e contemporaneamente costruiamo forti e durature relazioni con le imprese clienti più promettenti."

Richard Burton, Head of Corporate & Investment Banking di UniCredit, ha aggiunto: "Siamo fortemente impegnati a supportare le imprese clienti al fianco del Commercial Banking Italy. Con questa iniziativa, confermiamo il nostro ruolo di partner strategico di lungo termine nei loro processi di crescita e innovazione. E' solo uno dei modi in cui creiamo valore per i nostri clienti, mettendo in connessione imprese eccellenti e potenziali investitori. Questa iniziativa fornirà supporto strategico e manageriale alle imprese italiane nostre clienti, sostenendo le migliori nel fare il salto di qualità e dimensionale."

Il selezionato gruppo di gestori comprenderà investitori italiani e internazionali, tutti con una forte esperienza e presenza sul mercato italiano, unite alla capacità e volontà di investire a lungo termine, una strategia che meglio si adatta alla tipologia di imprese target.
L'iniziativa sarà dapprima implementata sul mercato italiano, dove la necessità di capitale paziente è più sentita. In seguito, operazioni simili verranno estese anche in altre geografie in cui UniCredit è presente, come Germania e Centro Est Europa.

Milano, 6 maggio 2019

In relazione all'allerta meteorologica arancione diramata dalla Protezione Civile Regionale alle ore 12,00 di domenica 5 maggio per rischio idraulico in tutta la provincia, il Prefetto di Modena ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi - C.C.S. e disposto l'attivazione della Sala Operativa presso il Centro Unificato di Marzaglia e dei Centri Operativi Comunali.

Secondo il quadro informativo disponibile, alle nevicate fin da quota 400 mt si aggiunge un'intensa pioggia che si prevede continuerà in nottata.

Il reticolo idrografico minore è soggetto ad un importante piena con conseguenti riflessi sui fiumi Secchia e Panaro.

Sono attivi, la Protezione Civile Regionale, i Vigili del Fuoco , la Poli zia Stradale , le Forze dell' Ordine, le Polizie Municipali , i gestori delle strade e il volontariato per il monitoraggio dei fiumi e della viabilità e per gli interventi necessari.

Sono stati intensificati i servizi della Polizia Stradale e dei Vigili del Fuoco.

Si invita la cittadinanza a limitare gli spostamenti in automobile ai casi strettamente necessari, soprattutto verso le zone di montagna dove continua a nevicare.

Si invita, inoltre, a non avvicinarsi e sostare in prossimità dei corsi d'acqua.

Per le segnalazioni in relazione a situazioni di rischio si potrà contattare il numero del Centro Operativo di Marzaglia 059/ 200210.

(Modena 5 maggio 2019 18,20)

(Foto di repertorio Gazzetta dell'emilia alluvione 2014)

"Pesanti danni causati dall'ondata eccezionale di maltempo: valutiamo se chiedere lo stato di calamità". Lo annuncia Antenore Cervi, presidente Cia Reggio, a fronte della perturbazione che sta flagellando l'agricoltura reggiana

"I nostri peggiori timori si sono verificati: neve, forte vento e basse temperature stanno flagellando l'agricoltura reggiana. Quando finirà l'ondata di maltempo verificheremo sui campi la precisa entità dei danni e valuteremo con attenzione, insieme ai nostri tecnici e associati, se chiedere lo stato di calamità".

Lo annuncia Antenore Cervi, presidente Cia di Reggio, dopo la perturbazione polare che ha investito nelle scorse ore il nostro territorio portando indietro la lancetta delle stagioni.

"Siamo dinnanzi a una situazione eccezionale che, ancora una volta, dimostra come i cambiamenti climatici siano una realtà concreta con la quale dobbiamo fare i conti - sottolinea Cervi -. E, in questo momento, i conti più salati li sta pagando l'agricoltura. Dalla prima collina alla montagna, i fiocchi di neve sono infatti caduti sui vitigni e rischiano di compromettere l'annata. Ma non è tutto. Oltre alla forte preoccupazione per la neve caduta, c'è molta apprensione anche per le prossime notti quando le temperature saranno vicine allo zero: le gelate sarebbero il colpo di grazia. Numerosi agricoltori ci hanno già comunicato di voler contattare già da domani l'assicurazione per chiedere i danni. Ma potrebbe non bastare. Per questo stiamo pensando allo stato di calamità: nei prossimi giorni, quando il quadro della difficile situazione sarà pienamente delineato, prenderemo la decisione finale. Al momento, l'ipotesi è concreta".

Ma il maltempo non ha portato solo la neve. In pianura, pioggia battente e vento molto forte, oltre a far cadere rami e alberi, "hanno allettato le coltivazioni di frumento e orzo. Una situazione, anche questa, che rischia di incidere molto negativamente sulla produzione".

Cervi ci tiene a ringraziare tutti gli agricoltori che in queste ore "sono in prima fila per aiutare a tenere pulite le strade e segnalare le situazioni a rischio idrogeologico. Questo conferma come l'attività agricola, oltre al fondamentale ruolo di produzione alimentare, abbia anche quello di governo del territorio".

Il presidente Cia ricorda infine che la siccità autunnale aveva già inciso molto negativamente su decine di ettari di lambrusco "che non hanno praticamente germogliato, benché la stagione sia già avanzata. Alcuni vigneti sono addirittura collassati, con perdite economiche molto ingenti. Il fenomeno è stato osservato anche in alcune varietà di pere".

I tecnici ipotizzano che la scarsa umidità del terreno non abbia permesso alle gemme di giungere a maturazione, tant'è che il fenomeno tipico del 'pianto della vite' in alcune zone non è avvento, proprio a causa della marcata siccità. È mancata anche la nebbia, e il tipico microclima padano che favorisce l'idratazione delle piante. In Trentino chiamanoo queste situazioni da inverno da 'gelo secco' cioè particolari condizioni di siccità che determinano fenomeni di forte stress per le piante. Stress che può portare al collasso delle coltivazioni, come in alcuni casi è appunto successo.

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Editoriale: - Che vincano i migliori e più generosi! - Lattiero caseari. Latte crudo nazionale, crema e panna al ribasso. - Cereali e dintorni. Un sussulto per il mais e il grano - Penny Market, rischio microbiologico nei Tramezzini salmone e maionese -

SOMMARIO Anno 18 - n° 18 05 maggio 2019
1.1 editoriale: Che vincano i migliori e più generosi!
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte crudo nazionale, crema e panna al ribasso.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero tendenze
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Un sussulto per il mais e il grano
3.1 bis cereali e dintorni Cereali tendenze
5.1 eventi eno-gastro-turistici Parte da Parma, il 12 maggio, il Grand Tour Emil Banca
6.1 in cucina - parmigiano reggiano Col Parmigiano Reggiano si può osare
8.1 sicurezza alimentare Penny Market, rischio microbiologico nei Tramezzini salmone e maionese .
8.2 filiera agroalimentare Comunicare la filiera cooperativa agroalimentare: venerdí 3 maggio al Palazzo della Cooperazione
9.1 pesca e condanne Piccioni vivi come esche, condannati
9.2 1° Maggio festa dei lavoratori? Festa dei lavoratori. Oggi i sindacati ce ne suoneranno di belle!
10.1 molini aperti Molino Grassi apre le porte l'11 maggio
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

 

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Di Mario Vacca Parma 5 maggio 2019 - La riforma della crisi d'impresa tra le altre cose prevede nuove responsabilità in capo agli amministratori ed ai membri dei CdA prevedendo l'obbligo della creazione di un corretto assetto organizzativo, amministrativo e contabile, oltre al costante monitoraggio dei flussi di cassa, cioè la capacità di far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate.

È un bell'aggravio di responsabilità ed aumento del lavoro di controllo.
L'evoluzione del compito degli amministratori è partita dall'attribuzione dei doveri nel controllo dell'andamento generale della società, passando per l'obbligo di attivarsi per impedire eventi pregiudizievoli dei quali gli amministratori hanno avuto conoscenza o avrebbero dovuto avere conoscenza; infine ciò non basta più, oggi il componente del Cda (e non solo l'amministratore delegato) è tenuto a monitorare costantemente anche i flussi di cassa generati dalla società, verificando che siano sufficienti a garantire la sostenibilità dei debiti per almeno sei mesi successivi e a garantire la continuità aziendale per l'esercizio in corso . In tutto ciò assume un ruolo fondamentale il monitoraggio dei flussi finanziari perché è la mancanza di liquidità la causa di gran lunga prevalente delle crisi d'impresa.

L'ampliamento delle responsabilità dei componenti del consiglio di amministrazione risponde all'esigenza di evitare che la crisi di una singola impresa danneggi un intero settore, arrecando problemi non solo a creditori, dipendenti, fisco, pubblica amministrazione, ma anche alla collettività nel suo complesso.

In quest'ottica sempre maggiori responsabilità sono addossate a chi detiene le leve del potere aziendale o è in posizione tale da poter effettuare un controllo efficace, quindi l'incompetenza ed un atteggiamento passivo – come viene definito in gergo l'attività di un amministratore poco presente – possono costare cari poiché in caso di default aziendale i creditori potranno chiedere al giudice l'espropriazione del patrimonio personale degli amministratori.

In questa fattispecie si apre ancora di più la forbice tra grandi imprese e PMI.

Le prime avranno sicuramente possibilità di adottare consigli di amministrazione con persone di comprovata esperienza mentre le imprese più piccole, spesso a conduzione familiare e che costituiscono la spina dorsale del nostro paese avranno più difficoltà tanto per la ricerca di comprovate figure quando per la concessione delle deleghe, che come sappiamo sono molto spesso la genesi dei problemi aziendali ove regna l'autorità del fondatore.

Il monitoraggio dei flussi finanziari dell'azienda, con un idoneo sistema, può essere inserito nel più ampio sistema del controllo di gestione introducendo nuove routine organizzative e gestionali che andranno implementate e successivamente lette da collaboratori o professionisti competenti e di comprovata esperienza.

Per saperne di più scrivi pure un commento all'articolo.....

Recuperare i tessuti usati per ridar loro nuova vita, rendendoli da rifiuto un nuovo bene economico. Ciò è quanto si prefigge di fare la cooperativa Di Mano in Mano che, forte di una convenzione pluridecennale con Caritas, raccoglie con propri cassonetti svariate tonnellate di indumenti. L'argomento è stato al centro della seconda conferenza organizzata all’interno della Biblioteca Sociale 'Roberta Venturini' dall’associazione Intesa San Martino di Parma. Questa ha accolto gli attori primari di questa importante riuscita economica e, in compagnia di una folta platea, ha posto al centro del dibattito i forti vantaggi dell’economia circolare. 

Maria Cecilia Scaffardi, Presidente della Fondazione Caritas Sant’Ilario e ospite dell'evento, ha ben esposto e presentato le tante attività che sul territorio Caritas svolge nell’ambito dell’economia del riuso sin dalla sua fondazione che, avvenuta in seguito all’intuizione di Papa Paolo VI, che sviluppa anche sul territorio diocesano la sua opera con l’obiettivo di creare una “carità vissuta come popolo di Dio”. Molti i progetti avviati da Caritas che mirano proprio al riutilizzo dei beni al proprio interno, ponendoli a favore dei soggetti meno abbienti, poveri e bisognosi. Ciò partendo dal recupero dei pasti avanzati nelle proprie mense, alla gestione di una boutique interna per la raccolta di abiti usati da donare come prima necessità a chi ne è privo, al sostegno anche economico dei bisognosi, facendosi carico con non pochi sforzi di piccole spese o donazioni. 

Gianfranco Carrera, Coordinatore della cooperativa sociale Di Mano in Mano e membro della omonima onlus, espone in veste di relatore il caso di successo rappresentato dalla sua cooperativa, il cui settore primario si basa proprio sul recupero dei beni scartati, operando: “sulla sostenibilità di tre aspetti: quello sociale, quello ambientale e quello economico”. La cooperativa incentra il proprio lavoro sul recupero dei materiali scartati: “lavoriamo con la materia più povera che esiste, la materia scartata, ciò che la gente ci offre. Cerchiamo di ridare vita alle cose, riponendole in circolo - e ciò - togliendo questo materiale dalle discariche che sono ogni anno tonnellate e tonnellate”. 

L’importante collaborazione tra queste due realtà, Caritas e Di Mano in Mano, concorre quotidianamente al recupero di tantissimi indumenti che, donati dalla gente, dopo un ampio trattamento di igienizzazione, ritornano beni utili da porre sul mercato tramite un negozio interamente incentrato. Il ricavato, al netto delle spese, concorre attivamente a sostenere l’opera sul territorio di Caritas che, come ricorda la Presidente Scaffardi, vive grazie al supporto fondamentale dell’8x1000 alla Chiesa Cattolica. 

Il terzo ed ultimo evento della rassegna TERRITORI 2.0, sarà la conferenza dal titolo “La terra locale e i suoi buoni frutti (a km zero)” previsto nel giorno di martedì 14 maggio alle ore 18.30 all’interno della Biblioteca Sociale 'Roberta Venturini', sita in via Venezia 123 B a Parma.  

Parma 2 maggio 2019 - Sta per concludersi l'intensa trasferta canadese per Mulino Formaggi srl, l'azienda parmense nata nel 2018 a seguito del conferimento delle attività industriali e commerciali di Mulino Alimentare SpA e Gennari Italia Srl con l'intento di rafforzare l'idea di "Innovazione nella Tradizione", in un settore importante e strategico per il nostro paese e il territorio di Parma, Reggio Emilia e Modena, con l'aggiunta di qualche comune di Mantova e Bologna.

Mulino Formaggi Srl è perciò il frutto dell'unione di due percorsi aziendali di successo che hanno, nella capacità di innovare, il loro minimo comune denominatore.

Tradizionalmente grande esportatore di formaggi, Mulino Formaggi srl per primo scommise sul Paese dell'Acero e la partecipazione al SIAL di Toronto è diventato un appuntamento irrinunciabile.

Il SIAL Canada, organizzata a Toronto dal 30 aprile al 2 maggio, infatti, è una manifestazione che sta assumendo importanza crescente nel panorama dell'industria alimentare nordamericana e si configura come piattaforma di incontro ideale sia alla luce della vicinanza strategica con gli Stati Uniti, sia alla luce della recente entrata in vigore provvisoria dell'Accordo CETA con l'Unione Europea (l'Italia è il primo paese fornitore agroalimentare del Canda).

La scorsa edizione aveva visto la partecipazione di circa 1.000 espositori provenienti da oltre 50 Paesi e ben 18.500 visitatori professionali accreditati.

 

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Dopo la settimana di fermo per le festività di Pasqua, i prezzi del latte spot estero rimangono perlopiù invariati, mentre cala il crudo spot nazionale. Crema e panna in discesa, mentre fisse sono le quotazioni del burro. Nessun cambiamento nei prezzi all'ingrosso del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano (Parma Borsa chiusa il 26/4/2019).

di Virgilio e Jacopo Parma 30 aprile 2019 - 

LATTE SPOT – Dopo diverse settimane di decisi abbassamenti dei prezzi, per il latte scremato pastorizzato spot estero, arriva una battuta di arresto, con cifre di acquisto tra 12,94 e 13,97 €/100 al litro. Si conferma il continuo calo di -1,3% del latte crudo spot nazionale, tra 39,69 e 40,72 €/100 al litro; rimane fisso il prezzo del latte intero pastorizzato spot estero, a -1,5% tra 32,99 e 34,02 €/100 al litro.

BURRO E PANNA – A Verona leggero calo della panna, scendendo a 1,90 – 2,00 €/Kg. Nessun cambiamento dei prezzi dei listini del burro a Milano, mentre c'è lieve calo dei punti percentuali della crema a uso alimentare. Invariati prezzi della panna e dello zangolato parmigiano e reggiano. Nuovo aggiornamento mensile sulla margarina senza alcun cambiamento

Borsa di Milano 29 aprile 2019:
BURRO CEE: 3,85 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,10 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,25 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,05 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,88 €/Kg. (-1,1%)
MARGARINA aprile 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)

Borsa di Verona 30 aprile 2019: (-2,50 %)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90 – 2,00€/Kg.

Borsa di Parma 19 aprile 2019 (=) Borsa chiusa il 26/4
BURRO ZANGOLATO: 1,65 €/Kg.

Borsa di Reggio Emilia 30 aprile 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,65 - 1,65 €/kg.

GRANA PADANO – Milano 29 aprile 2019 – Il Grana Padano rimane stabile nei prezzi di tutte le classificazioni di stagionatura.

- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,90 - 8.00 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,35 - 8,55 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 - 9,05 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,50 - 6,65 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO – Parma 19 aprile 2019 – Borsa chiusa il 26/4 - listino del Parmigiano Reggiano.

-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,30 - 11,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 12,05 - 12,50 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,80 - 13,30 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,85 - 14,25 €/Kg. (=)

@MulinoAlimentar #Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan
@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly

 

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Rischio microbiologico: Tramezzini salmone e maionese venduti dalla catena Penny Market richiamati per presenza di Listeria monocytogenes. Lo segnala il Ministero della salute

Il Ministero della salute, oggi, ha diffuso un nuovo richiamo di due lotti di "Tramezzini salmone e maionese" prodotti da Due A.A. e venduti dalla catena Penny Market per la presenza di Listeria monocytogenes.

Le confezioni interessate sono vendute in formato da 140 grammi (due tramezzini), con i numeri di lotto 9455 1 e 9455 2 e la data di scadenza 13/05/2019. I tramezzini richiamati sono stati prodotti dal Laboratorio Gastronomico Due A.A. Srl nello stabilimento di via Galvani 5/7 a Sedriano, in provincia di Milano.

A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", raccomanda di non consumare i tramezzini con i numeri di lotto segnalati e di restituirli al punto vendita d'acquisto, dove saranno sostituiti o rimborsati. Penny Market, sul sito internet, precisa che il richiamo interessa i punti vendita di Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche.

 

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(29 aprile 2019)

L'inquinamento e la sostenibilità, ora più che mai, sono una battaglia quotidiana per la salute del nostro pianeta: ridurre l'impatto ambientale è un'impresa che parte da noi. Il primo sistema da rivoluzionare è sicuramente quello delle automobili, fonte di maggiore inquinamento; ormai sempre più automobili stanno passando all'elettrico, ma è importante capire cos'è e perché bisogna scegliere la mobilità elettrica.

Il concetto di sostenibilità

Se ne sente parlare ormai da anni eppure su cosa sia la sostenibilità ancora molti tentennano. Per sostenibilità si intende la riduzione delle emissioni di inquinanti locali e di de-carbonizzazione che comporta un miglioramento della qualità dell'aria che respiriamo. Un benessere per il cittadino e per la città stessa: non si tratta di voler salvare l'ambiente, ma di pensare anche alla propria salute. La mobilità elettrica punta a ridurre il tasso di inquinamento che i mezzi di locomozione comportano. Nel 2018 il numero di auto elettriche nel mondo vendute è stato di 2,1 milioni ma non è ancora abbastanza.

Perché è così importante scegliere questa opzione? I motivi principali, oltre alla salvaguardia dell'ambiente sono due: flessibilità e risparmio. Da una parte, infatti, è possibile ricaricare l'auto elettrica sia a casa che presso spazi pubblici in base alle proprie esigenze, dall'altra parte si risparmia sui costi di rifornimento. Molte aziende mettono a disposizione anche un servizio di noleggio a lungo termine che prevede il noleggio di un veicolo elettrico e l'acquisto dell'infrastruttura di ricarica, oltre ai servizi di consulenza.

Utilizzare la mobilità elettrica è una scelta dettata da molti vantaggi, primi tra tutti: è chiaramente un mezzo sostenibile, si acquista a prezzi ormai sempre più accessibili e in più hanno un'autonomia adeguata anche a trasferimenti giornalieri. Vantaggi economici e pratici riguardano anche ulteriori agevolazioni, come la completa esenzione dal pagamento del bollo per i cinque anni seguenti all'immatricolazioni o sconti successivi. L'obiettivo della mobilità elettrica è quello di ridurre l'impatto ambientale degli spostamenti e di promuovere i valori della sostenibilità, ma non è un sistema che riguarda solamente le autovetture. Anche le bici sono soggette a quest'innovazione:
le e-bike: sono biciclette di ultima generazione equipaggiate con un motore elettrico che assiste la pedalata, chiamate anche per questo bicilette a pedalata assistita. Si ricaricano in assoluta semplicità nelle ciclostazioni. Da questa definizione le e-bike potrebbero sembrare una variante di motorino ma non è così: il motore della bicicletta si attiva esclusivamente quando si pedale. Una E-bike con il motore disattivato, è in pratica, assimilabile ad una normalissima bicicletta tradizionale. I vantaggi dell'e-bike? L'e-bike è una bicicletta ecologica con bassi costi di gestione, agevola gli spostamenti alleggerendo la fatica e rispecchia le tendenze necessarie di sviluppo sostenibile del pianeta.

E le stazioni di ricarica?
Molte aziende danno la possibilità di acquistare colonnine per la ricarica scegliendo la potenza, la modalità di accesso alla ricarica e il numero di prese. In base alle proprie esigenze ci saranno cataloghi di mobilità elettrica che soddisferanno ogni cliente. La mobilità elettrica è il futuro, ma già presente.

 

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Editoriale: - Lavoro, la strage continua, anzi si intensifica - Lattiero caseari. Zangolati e Parmigiano Reggiano stabili. - Cereali e dintorni. Fondi sempre più scoperti. - Noceto (PR), Presentata in Comune la V° edizione della FarmRun. Novità per i giovanissimi e gli appassionati cinofili - Sversamento petrolio in Val d'Agri, arrestato dirigente Eni, il Ministro Costa: "chi inquina non resta impunito, l'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno - Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei -

SOMMARIO Anno 18 - n° 17 28 aprile 2019

1.1 editoriale
Lavoro, la strage continua, anzi si intensifica
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Zangolati e Parmigiano Reggiano stabili.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Fondi sempre più scoperti.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
5.1 sport e salute FarmRun 2019 Noceto (PR), Presentata in Comune la V° edizione della FarmRun. Novità per i giovanissimi e gli appassionati cinofili.
6.1 liberazione - 25 aprile 25 aprile, una ricorrenza importante su cui meditare.
8.1 pomodoro «Politiche agricole, presto un tavolo per il pomodoro»
8.2 alimenti e materiali di contatto Indagine sui materiali a contatto con gli alimenti
9.1 bonifica piacenza Finanziato un nuovo impianto di sollevamento a Ronchi di Caorso
9.2 ambiente Sversamento petrolio in Val d'Agri, arrestato dirigente Eni, il Ministro Costa: "chi inquina non resta impunito, l'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno
10.1 sicurezza alimentare Crema di marroni da agricoltura biologica: altro richiamo per possibili corpi estranei
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 28 Aprile 2019 06:27

Il finanziamento delle imprese in crisi

Particolare rilevanza nella ristrutturazione di un'azienda in crisi è quella legata alla capacità di finanziamento per le imprese in stato di crisi, sia durante la fase di esecuzione del piano, sia durante fase intercorrente tra la redazione del piano e la sua effettiva esecuzione.

di Mario Vacca Parma 27 aprile 2019 - Ancorché la ristrutturazione di un'impresa in crisi sia talvolta possibile anche senza il ricorso a nuovi finanziamenti a titolo di debito, le opzioni disponibili sono più numerose se la ristrutturazione è accompagnata da nuova finanza. La nuova finanza, infatti, consente di disporre di maggiori risorse sia per la gestione della fase di emergenza, sia per la successiva impostazione del processo di ritorno al valore.

A riguardo la disciplina è dettata negli artt. 182-quater e 182-quinquies, L.F. ed è valida per i finanziamenti ottenuti sia nell'ambito degli accordi di ristrutturazione dei debiti (ex art. 182-bis L.F.), sia in quello del concordato preventivo (ex artt. 160 ss. L.F.).

Finanziamenti erogati prima della presentazione della domanda
I crediti derivanti da finanziamenti erogati prima ed funzione della presentazione della domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo o della domanda di omologazione dell'accordo di ristrutturazione dei debiti sono prededucibili solo se siano previsti dal piano di cui all'art. 160 L.F. o dall'accordo di ristrutturazione e purché successivamente la prededuzione sia espressamente disposta nel provvedimento con cui il tribunale accoglie la domanda di ammissione al concordato preventivo ovvero l'accordo sia omologato.

Finanziamenti erogati in fase di esecuzione delle procedure
I crediti derivanti da finanziamenti effettuati in esecuzione di un concordato preventivo ovvero di un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato sono prededucibili.

Finanziamenti soci
La prededucibilità si applica anche ai finanziamenti effettuati dai soci fino alla concorrenza dell'80 per cento del loro ammontare in deroga agli artt. 2467 e 2497-quinquies c.c. Non vi è limitazione nel caso in cui il finanziatore ha acquisito la qualità di socio in esecuzione dell'accordo di ristrutturazione dei debiti o del concordato preventivo.

Finanziamenti espressamente autorizzati dal Tribunale
Nel novero di una domanda di concordato o di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti il tribunale - verificato il complessivo fabbisogno finanziario dell'impresa sino all'omologazione - può autorizzare a contrarre finanziamenti prededucibili a condizione che un professionista designato dal debitore ed in possesso dei requisiti di cui all'art. 67, comma 3 , lett. d), L.F., attesti che tali finanziamenti siano funzionali alla migliore soddisfazione dei creditori.

Per saperne di più scrivi pure un commento all'articolo.....

Sversamento petrolio in Val d'Agri, arrestato dirigente Eni, il Ministro Costa: "chi inquina non resta impunito, l'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno.

Potenza, 23 aprile 2019 – "Oggi è una giornata importante per la regione Basilicata e per la nostra attività di tutela dell'ambiente. Ancora una volta dimostriamo con i fatti che chi inquina non può restare e non resterà impunito. I miei complimenti quindi ai carabinieri del Noe e alla Procura della Repubblica di Potenza per le indagini che hanno portato all'accertamento dei responsabili della fuoriuscita di petrolio che, nel febbraio 2017, contaminò gravemente il reticolo idrografico della Val D'Agri. Questo è solo l'inizio di un'offensiva mirata contro chi inquina la Basilicata, e più in generale il nostro territorio. L'ambiente è di tutti e non faremo sconti a nessuno".

Così il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa commenta l'esito delle indagini della Procura di Potenza grazie alle quali i Carabinieri del Noe, funzionalmente dipendenti dal Mattm, hanno eseguito un'ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un dirigente dell'Eni spa, all'epoca dei fatti responsabile del C.O.V.A. di Viggiano (Potenza).
Il procedimento penale riguarda non solo alcuni dirigenti della compagnia petrolifera, ma anche pubblici ufficiali facenti parte del CTR (Comitato Tecnico Regionale) della Basilicata, il cui compito era quello di controllare, sotto il profilo della sicurezza e dei rischi ambientali, l'attività estrattiva dell'Eni.

In particolare sono indagate tredici persone fisiche ed una persona giuridica, l'Eni, per i reati di disastro, disastro ambientale, abuso d'ufficio, falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale.

Gli idrocarburi dispersi dal Cova si erano insinuati nella rete fognaria consortile, contaminando il reticolo idrografico della Val d'Agri, distante solo 2 chilometri dall'invaso del Pertusillo, fonte primaria di approvvigionamento di gran parte dell'acqua destinata al consumo umano della Regione Puglia, nonché la fonte da cui proviene l'acqua indispensabile per l'irrigazione di un'area di oltre 35mila ettari di terreno, incidente qualificato come rilevante dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Al termine delle indagini è stato possibile constatare la contaminazione e la compromissione di 26mila mq di suolo e sottosuolo dell'area industriale di Viggiano e del reticolo idrografico, una situazione di incombente pericolo per uno dei più importanti bacini idrici dell'Italia meridionale, nonché la compromissione di una vasta area che si trova a cavallo degli impianti Eni e dell'invaso del Pertusillo.

L'opera di bonifica dell'area contaminata, tuttora in corso, ha imposto di estrarre in modo continuo tutte le acque di falda dell'area e trattarle come rifiuto. Un'attività necessaria per impedire il diffondersi della contaminazione, che però ha portato a privare delle indispensabili risorse idriche una vasta area della Regione, con inevitabile gravi conseguenze sulla matrice ambientale.

(Nella Foto il Ministro Sergio Costa - da Ministero dell'Ambiente)

Altro richiamo di oggi da parte degli operatori del settore alimentare della Arc en Ciel Società Agricola Coop per quanto riguarda la Crema di marroni da agricoltura biologica della linea Sanabios da loro commercializzata.

Divulgata sul nuovo portale dedicato alle allerte alimentari del Ministero della salute, la nota segnala il ritiro dal mercato della crema di marroni per rischio fisico. Una segnalazione a scopo precauzionale, in quanto si sospetta la presenza di un corpo estraneo all'interno del prodotto.

La nota di richiamo segnala ai consumatori che la crema di marroni sotto esame è il vasetto da 350 grammi e appartiene al lotto di produzione 17.07.21 con data di scadenza o termine minimo di conservazione al 17 luglio 2021.

Pertanto, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", invita i consumatori a restituire al punto vendita in cui si è acquistato il vasetto della suddetta crema per la pronta sostituzione. Il richiamo non riguarda altri prodotti della stessa linea e con altri lotti di produzione in etichetta.

 

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LETTERA APERTA AGLI ASSESSORI da Manifesto per San Leonardo.

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Egregrio Assessore Alinovi

Egregio Assessore Casa

Egregio Assessore Benassi

....e così dopo anni di "blocco" sono ripresi i lavori relativi alla realizzazione del nuovo insediamento di Via Treves o, sarebbe meglio dire, di via Brodolini.

Sul tema ci siamo già espressi in modo critico fin dal 2011 e, recentemente, nel gennaio 2018 (vedi email a seguire).

Nonostante le precisazioni dell'Assessore Alinovi "Con la delibera adottata ora abbiamo semplicemente approvato alcune attività di vicinato a servizio del quartiere ed in particolare alle sue parti residenziali: esercizi di ristorazione, terziario di servizio alla persona, artigianato, ricettività e servizi sanitari professionali." e "non si tratta di un centro commerciale" (sito del Comune 17/1/2018 ) e "in questo modo si può togliere qualche elemento di periferizzazione e rendere più appetibile la zona dal punto di vista commerciale" (Gazzetta di Parma 22/12/2017) restiamo molto perplessi e continuiamo ad avere forti preoccupazioni per le conseguenze e l'impatto su un'area già molto caotica anche a causa della "strozzatura" tra l'imbocco di Via Silva da/verso il Centro Commerciale Eurotorri e Via Guerci e dell' incremento del traffico (anche autocarri carico/scarico).

Questa zona della città avrebbe avuto bisogno di tante nuove alberature per contrastare e compensare l'elevata presenza di fonti inquinanti e non certo di nuova cementificazione.

Ma vista la indisponibilità a rimette in gioco le carte chiediamo agli Assessori in indirizzo di farsi garanti ed impegnarsi affinché la realizzazione del suddetto insediamento, che avrà, come detto, pesanti ripercussioni sulla viabilità della zona e conseguentemente sulla sua vivibilità, non diventi per questa parte del Quartiere l'ennesimo fattore di disagio e di danni, ed in particolare di:

- salvaguardare la vivibilità locale facendo si che l'ingresso e l'uscita principali siano collocati su Via San Leonardo, evitando che si determini un flusso anche intenso di veicoli, diretti a questo comparto o in uscita da esso, per le piccole strade interne al quartiere (Via Brodolini, Guerci, Treves, Milano ecc.).
- ripensare gli accessi da/verso il Centro Commerciale Eurotorri
- allargare anche a questo nuovo comparto la "Zona 30" per una circolazione prettamente residenziale/locale
- di provvedere alla piantumazione di nuovi alberi seguendone la cura e la manutenzione, evitando quanto già avvenuto nella vicina via Silva – via Tebaldi
- diventi l'occasione anche per una "sistemazione" della confinante area ex-Stazione di Servizio Tangenziale
- diventi l'occasione del recupero del "giardinetto" di via Brodolini, nonché della creazione di una barriera verde lungo tutta la striscia della tangenziale

Ci pare evidente, lo ripetiamo, che questa soluzione si realizza in una zona già ampiamente servita dal punto di vista di Centri Commerciali (vedi anche nuovi insediamenti area Ex –Tarasconi) e ci chiediamo, come già espresso nella nostra lettera alla commissione Qualità Architettonica e Paesaggistica (28/10/2018), se "il futuro della città è quindi destinato solo ad una progettazione quantitativa espressione del massimo sfruttamento delle "cubature" ammesse? O è possibile una "rigenerazione paesaggistica" che diventi opportunità per uno sviluppo "ambientalmente" sostenibile, che valorizzi il territorio, in un equo bilanciamento fra le giuste esigenze di progresso e di business degli imprenditori e le legittime aspettative dei cittadini?

Auspichiamo invece che l'annunciato piano di interventi a supporto del "commercio" di quartiere (Gazzetta di Parma 24/4/2019) consenta di realizzare interventi di rivalorizzazione e ricollegamento di via San Leonardo/Via Trento con il centro (Stazione/Via Garibaldi) assolutamente necessario a generare un mix funzionale che generi vitalità, e che venga rivisto il PIANO COMMERCIALE COMUNALE quanto meno nella nostra zona.

Di fronte a pensieri a lungo termine (vedi Kilometro Verde, grande viabilità cittadina soprattutto sull'arco Nord della città....) noi restiamo in attesa di interventi a breve: ....., un grande investimento in alberature lungo la tangenziale, lungo gli assi di penetrazione, nei quartieri artigianali, presso i Centri Commerciali.......il blocco della costruzione di supermercati.............insomma ci auguriamo che si possa concretizzare quel PATTO PER SAN LEONARDO che non sembra "decollare"......

Speriamo infine che i nuovi marciapiedi dell'erigendo insediamento di via Brodolini non diventino ulteriore "sede" per lo "spaccio libero".............

Distinti saluti.

MANIFESTO PER SAN LEONARDO

Piacenza, 24 aprile 2019 - Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti premia nuovamente l'attività di progettazione del Consorzio di Bonifica di Piacenza con il finanziamento di Ronchi, impianto di sollevamento delle acque a fini irrigui e ambientali.

Ad annunciarlo è Fausto Zermani, Presidente del Consorzio: "Un plauso ai tecnici dell'Ente per l'operato e un ringraziamento alle istituzioni che, grazie a sinergie forti tra amministrazioni centrali e Autorità di distretto, hanno investito sul nostro territorio con un'infrastruttura, Ronchi, che persegue la finalità di efficientamento della gestione e distribuzione della risorsa idrica da un lato e dall'altro garantisce il ricircolo del torrente Chiavenna per esigenze ambientali".

A licenziare il progetto è il Governo tramite il Piano Straordinario Infrastrutture Idriche riguardante opere per invasi multiobiettivo e per il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili (Legge finanziaria 2017 art. 1, comma 523, Piano Straordinario Invasi, e comma 1072, Fondo investimenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti).

Il progetto, del valore di 7 milioni di euro, ha l'obiettivo di razionalizzare ed efficientare il sistema irriguo della Val d'Arda - nella sua parte più depressa - mediante il mantenimento dell'impianto di sollevamento di San Nazzaro in Comune di Monticelli d'Ongina (costruito negli anni 50 e tutt'ora in esercizio) integrato ad un nuovo impianto posto a monte di quello esistente (e posizionato in località Ronchi).

I due impianti potranno derivare un massimo di 5 metri cubi al secondo con la facoltà di sollevare portate modulabili, rispondendo così sia all'esigenza di flessibilità gestionale nei periodi di massima domanda dell'irrigazione sia alle esigenze ambientali di Caorso.

Per questo secondo aspetto (i due impianti) potranno sollevare meccanicamente le acque del Torrente Chiavenna anche nei periodi non irrigui e immetterle nel reticolo artificiale di bonifica restituendole a Po a valle dello sbarramento; si tornerà così a dare ossigeno alle acque creando un corretto equilibrio ambientale e ravvivando l'abitato di Caorso.

Conclude Fausto Zermani: "Questo nuovo finanziamento ci permette di investire sul territorio, contribuendo alla crescita del settore agroalimentare della vallata e migliorando il bel paese che ci emoziona ogni giorno".

Consultazione della Commissione Europea alle imprese sulla legislazione vigente.

Unioncamere Emilia-Romagna, nell'ambito delle attività Enterprise Europe Network, promuove la partecipazione delle imprese regionali alla consultazione lanciata dalla Commissione europea relativa alla legislazione sui "materiali a contatto con gli alimenti" (o anche "MCA") e cioè su tutti i materiali e gli oggetti che vengono a contatto o sono destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

La Commissione europea, attraverso questa consultazione, intende raccogliere le opinioni delle imprese che operano nella catena di approvvigionamento dei materiali che vengono a contatto con prodotti alimentari per indagare sul funzionamento della legislazione MCA e sul modo in cui incide sulle attività aziendali.

Tutte le imprese interessate sono invitate a partecipare a rispondendo all'apposito questionario disponibile sul sito di Unioncamere Emilia-Romagna ( www.ucer.camcom.it ), da inviare via e-mail entro lunedì 29 aprile 2019 a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
Per informazioni: Valentina Patano tel. 051- 6377034 email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

MCA: cosa sono I materiali a contatto con gli alimenti (MCA)

Includono tutti gli imballaggi alimentari, nonché gli oggetti per il servizio da tavola e da cucina, come posate, bicchieri, piatti, ciotole, ecc. Possono comprendere anche articoli in origine non destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, ma che potrebbero prevedibilmente farlo. Gli MCA comprendono inoltre i materiali usati nelle industrie alimentari professionali in fase di produzione, preparazione, stoccaggio e distribuzione, dai nastri trasportatori per il cioccolato alle cisterne per la raccolta del latte. Molti tipi di materiali possono essere usati come MCA, tra cui plastica, carta, gomma, metallo e vetro, ma anche adesivi, inchiostri da stampa e rivestimenti usati per il finissaggio dei prodotti finiti, nonché materiali compositi. Lo scopo principale della legislazione dell'UE sui materiali a contatto con gli alimenti è quello di fornire una base per garantire un elevato livello di tutela della salute umana e degli interessi dei consumatori.

Il Regolamento (CE) n. 1935/2004 impone alle imprese di fabbricare gli MCA in un ambiente controllato, affinché siano prodotti in maniera coerente e secondo standard elevati, nonché per scongiurare che costituiscano un pericolo per la salute umana; comportino una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari o un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche, per esempio del gusto e dell'odore. Il Regolamento contempla la sicurezza degli MCA solo per quanto riguarda il trasferimento di sostanze chimiche nei prodotti alimentari dagli MCA.

Le norme non fissano alcun requisito igienico per gli MCA; né contemplano l'impatto sui rifiuti e sull'ambiente degli MCA, che viene disciplinato da altre normative dell'UE. La normativa mira inoltre a garantire il buon funzionamento del mercato dell'Unione europea, per esempio evitando restrizioni o dazi doganali. Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link: https://ec.europa.eu/food/safety/chemical_safety/food_contact_materials_en 

Vallardi (presidente commissione Agricoltura del Senato) incontra il mondo agricolo piacentino: «Stanziati 600 milioni per la montagna». Pisani: «Presto un incontro con la Liguria sull'acqua dal Brugneto»

Piacenza, 23 apr. 2019 - Mezzo miliardo di euro per la tutela del Made in Italy, impegno per l'acqua, attenzione alla montagna con finanziamenti - «chi fa agricoltura in montagna è eroico» - e poi un tavolo del pomodoro, sul modello di quello per il latte, da convocare subito dopo la madre di tutte battaglie che è l'etichettatura dei prodotti, la loro riconoscibilità e la loro difesa nel mondo.

Dei principali temi del settore ha parlato, il 23 aprile, il senatore della Lega Gianpaolo Vallardi (presidente della commissione Agricoltura del Senato) che ha incontrato il mondo agricolo piacentino, invitato dal senatore Pietro Pisani, alla presenza anche dei colleghi Tony Iwobi e Cesare Pianasso. E Pisani ha annunciato che presto «il senatore ligure Francesco Bruzzone verrà in Valtrebbia per rendersi conto della situazione e trovare una soluzione sul rilascio dell'acqua dalla diga del Brugneto. Auspico un accordo con la Regione Liguria, un'intesa che vada oltre le crisi periodiche. E sulla traversa di Sant'Agata ci batteremo per far sì che gli agricoltori abbiano più acqua a disposizione».

All'incontro, erano presenti i tre presidenti provinciali delle organizzazioni sindacali degli agricoltori: Marco Crotti (Coldiretti), Filippo Gasparini (Confagricoltura) e Franco Boeri (Cia-agricoltori italiani).

Vallardi ha sottolineato l'importanza di un tavolo sul pomodoro al ministero delle Politiche agricole, sollecitato dagli agricoltori che hanno ricordato la difficoltà di arrivare a un prezzo, con l'industria, per la prossima campagna. Sul tema cruciale dell'acqua, il presidente della commissione, ha detto di conoscere bene il problema e di essere al lavoro per cercare una soluzione conveniente per tutti.

Ma Vallardi ha anche parlato dei 600 milioni per l'agricoltura di montagna, stimolato da alcuni agricoltori piacentini che hanno chiesto più semplificazione, meno frammentazione delle proprietà e hanno sottolineato come loro abbiano cura del territorio e cerchino di contrastare lo spopolamento. «Dopo le alluvioni in Veneto siamo convinti - ha affermato Vallardi - che sia meglio aiutare la montagna piuttosto che intervenire per ripianare i disastri».

 

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Mercoledì, 24 Aprile 2019 06:48

Bloomberg: Italia cresciuta più della Germania

Padovani (lega): "bloomberg: italia cresciuta piu' della germania. Gli euroburocrati tacciono perche' tremano..."

Gabriele Padovani, candidato leghista all'Europarlamento, nella circoscrizione del Nord-Est: "L'agenzia ha calcolato che l'industria italiana ha dato il maggior contributo nell'aumento della produzione industriale dell'Eurozona nel primo trimestre del 2019. Cambiata l'aria in Italia, ora occorre cambiarla anche a Bruxelles e Strasburgo..."

"L'agenzia Bloomberg ha calcolato che l'industria italiana ha dato il maggior contributo nell'aumento della produzione industriale dell'Eurozona nel primo trimestre del 2019. L'agenzia ha tenuto conto dei dati Eurostat sui mesi di gennaio e febbraio, secondo cui l'Italia si è aggiudicata il primo posto con un contributo del 35,7% (+1,9 a gennaio e +0,8 a febbraio), seguita da Francia con il 32,2% e Spagna con il 18%. Brutte notizie, invece, dal fronte tedesco: nel primo trimestre dell'anno, la Germania ha registrato un contributo negativo del 21%".

Il leghista Gabriele Padovani, candidato in quota Lega all'Europarlamento nella circoscrizione del Nord-Est, non usa mezzi termini per commentare i dati pubblicati dall'agenzia: "In Italia l'aria è cambiata, ora occorre aprire le finestre anche nelle aule di Bruxelles e Strasburgo. Benché nel silenzio più assordante dei media mainstream, "camerieri" da sempre di questa Europa a trazione franco tedesca, ci ha pensato l'agenzia Bloomberg a diffondere dati incontrovertibili di un cambiamento ormai inarrestabile, che attraversa trasversalmente l'intera Europa. Un cambiamento irreversibile che gli euroburocrati di Bruxelles cercano di silenziare con l'appoggio dei media amici, perché stanno tremando, consapevoli che le elezioni del 26 maggio ci restituiranno un' Europa diversa".

"Il rimbalzo della produzione dell'Italia fa ben sperare per una prossima uscita dalla recessione anche se la nostra economia, che è la terza maggiore dell'area euro, deve ancora fare molto per recuperare il terreno perso nell'ultimo decennio, grazie ai governi Pd che avevano nelle politiche di austerity fine a se stesse l'unica ricetta economica. Ora – conclude l'esponente leghista – non resta che lavorare per colmare quel gap del 17% di produzione che ancora ci separa dal picco pre-crisi del 2007".

 

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A causa della chiusura della borsa di Milano e Verona per la festività di Pasquetta, le quotazioni relativi a latte spot, burro e panna e Grana Padano sono rimaste ferme alla settimana scorsa, mentre i dati relativi a zangolati e Parmigiano Reggiano non registrano nessuna variazione alle borse di Parma e Reggio Emilia.

di Virgilio e Jacopo Parma 23 aprile 2019

LATTE SPOT – Borse chiuse.

BURRO E PANNA – Borse chiuse per burro e crema. Immutati i prezzi degli zangolati parmigiano e reggiano.

Borsa di Milano 15 aprile 2019:
BURRO CEE: 3,85 €/Kg (=)
BURRO CENTRIFUGA: 4,10 €/Kg. (=)
BURRO PASTORIZZATO: 2,25 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 2,05 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,90 €/Kg. (-3,1%)
MARGARINA marzo 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)

Borsa di Verona 15 aprile 2019: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,95 – 2,05€/Kg.

Borsa di Parma 19 aprile 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,65 €/Kg.

Borsa di Reggio Emilia 23 aprile 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,65 - 1,65 €/kg.

GRANA PADANO – Borsa chiusa.

- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,90 - 8.00 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,35 - 8,55 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,75 - 9,05 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,50 - 6,65 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO – Parma 19 aprile 2019 – Nessun cambiamento dei listini nelle varie tipologie di Parmigiano Reggiano.

-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,15 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,30 - 11,40 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 12,05 - 12,50 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,80 - 13,30 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,85 - 14,25 €/Kg. (=)

@MulinoAlimentar #Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan
@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly

 

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La situazione immobiliare in Italia è piuttosto complicata, al momento, anche solo da comprendere. La tendenza, che dura ormai da quantomeno tre anni, è quella che vede la quantità di compravendite aumentare, così come il numero di mutui che vengono erogati, grazie soprattutto al fatto che i tassi sono rimasti piuttosto bassi, con i tempi medi di vendita che proseguono a diminuire. 

Eppure, i prezzi su gran parte dell’Italia proseguono nel loro percorso in ribasso. Anche durante l’anno scorso, a parte qualche rara eccezione (come ad esempio Milano, Verona e Bologna), le quotazioni sono state registrate in diminuzione tra l’1% e il 2% praticamente dappertutto. Anche la situazione immobiliare Treviso rispecchia l’andamento di gran parte del territorio italiano.

 

LA POPOLAZIONE STA INVECCHIANDO

In Italia si registra uno dei tassi di invecchiamento più alti al mondo e ovviamente il numero di giovani è sempre più risicato. Una notizia che non si riflette di certo positivamente sul mercato immobiliare. Infatti, nella maggior parte dei casi, chi compra una casa, scegliendo magari di attivare un mutuo ventennale, ha davanti a sé tutta una vita: capita davvero molto di rado di trovare una persona intorno ai 70 anni che compia un’operazione del genere. 

Anzi, sempre più soggetti anziani decidono di vendere il loro appartamento, optando per soluzioni meno costose, oppure scegliendo anche di fuggire dall’Italia e andare a vivere all’estero. Un patrimonio immobiliare in vendita che aumenta di mese in mese e che sicuramente non favorisce un aumento dei prezzi. 

 

LA PRECARIZZAZIONE È UN ALTRO FATTORE CHE INCIDE

Anche se non sono tanti come in passato, di giovani che contraggono matrimonio e che vogliono costruire una famiglia, comprando una casa, ce ne sono comunque ancora. Il principale ostacolo che deve essere superato è prettamente economico: capita molto di rado che abbiano una fonte di reddito a tal punto stabile da poter sopportare una spesa abitudinaria come il mutuo per tanti anni. 

Secondo le ultime stime, pare che qualcosa come 800 mila famiglie vorrebbero comprare un’abitazione, ma solo una ridotta percentuale ha a disposizione un reddito tale per potersela permettere effettivamente.

 

TROPPE ABITAZIONI DI BASSO VALORE

Sul mercato immobiliare, quindi, ci sono abitazioni in vendita davvero di ogni tipo, di cui buona parte che ha un valore veramente molto basso. Una gran parte delle case che sono sul mercato hanno difficilmente delle richieste, proprio per via delle loro caratteristiche. 

Se fino a qualche decennio fa, ad esempio, un appartamento posto esattamente in periferia manteneva comunque un certo fascino, oggi questa situazione è completamente scomparsa. Al giorno d’oggi, chi decide di comprare una casa, non prende nemmeno in considerazione l’idea di farlo in periferia di una grande città: spesso, la richiesta è per un’abitazione in zone residenziali, con dei balconi e vicine a zone ben servite dai pubblici trasporti. 

Così, la tendenza si delinea in men che non si dica: nel momento in cui una casa con quelle caratteristiche viene messa in vendita, le richieste sono così tante che spesso la compravendita si chiude in maniera fulminea. E sono esattamente tali abitazioni a rimpolpare il quantitativo delle compravendite in Italia. 

Gran parte delle altre case, invece, finisce per restare ai margini, senza opportunità di essere vendute per tanti anni, a patto che il proprietario non decida di applicare un consistente sconto al prezzo iniziale, spesso svalutandola.

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Editoriale: -Parigi, Notre Dame e i super ricchi, roba su cui meditare. Serena Pasqua a Tutti! - Cereali e dintorni. Immobilità persistente-

SOMMARIO Anno 18 - n° 16 21 aprile 2019
1.1 editoriale
Parigi, Notre Dame e i super ricchi, roba su cui meditare. Serena Pasqua a Tutti! - Cereali e dintorni. Immobilità persistente. - Zenzero: 5 benefici per la salute dell'uomo - Parmigiano Reggiano: fatturato record, vola l'export - Parmacotto, con i piedi per terra verso una nuova storia tutta da riscrivere -
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte scremato estero e crema in discesa.
2.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. GRAFICI TENDENZA
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Immobilità persistente.
3.1 bis cereali e dintorni Cereali e dintorni: tendenze
5.1 salute e benessere Zenzero: 5 benefici per la salute dell'uomo
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: fatturato record, vola l'export
8.1 consorzio agrario parma Sissa-Trecasali inaugurata la nuova grande agenzia del Consorzio Agrario di Parma
8.2 politica europee Rischio Brexit sulle elezioni europee. E Noi chi eleggeremo? (vota il sondaggio)
9.1 bonifica piacenza Terminati i lavori sul Rio Borla a Gragnano
9.2 bonifica parmense La Bonifica Parmense interviene su tre canali contro il dissesto idrogeologico a protezione di 8500 ettari di territorio
10.1 parmacotto Parmacotto, con i piedi per terra verso una nuova storia tutta da riscrivere
11.1 bonifica Gli interventi di messa in sicurezza idrogeologica dei consorzi come modello per valorizzare il territorio
13.1promozioni "vino" e partners
14.1 promozioni "birra" e partners

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di Mario Vacca Parma 20 aprile 2019 - Il presupposto soggettivo delle procedure richiamate nei precedenti articoli prevede che possano accedervi le imprese (siano imprenditori individuali o società commerciali) ritenute fallibili. Rimarrebbero esclusi le società o gli imprenditori che non rappresentino i requisiti minimi e che, quindi, rimarrebbero in un limbo in quanto non fallibili ma senza una procedura atta a tutelare un accordo con i creditori.

La disciplina del sovraindebitamento, prevista dalla legge 27.01.2012, n. 3, rappresenta una novità assoluta per l'ordinamento italiano in quanto introduce la possibilità dell'esdebitazione. La proposta di accordo di ristrutturazione dei debiti, che il debitore può presentare ai Creditori, presuppone, a pena d'inammissibilità, la non assoggettabilità a procedure concorsuali diverse da quelle regolate dalla legge fallimentare. Prevedendo nel proprio ordinamento una procedura dedicata all'insolvente civile persona fisica, l'Italia si è allineata agli altri Paesi occidentali, come raccomandato dalla Banca Mondiale, ed ha completato le fattispecie astratte delle procedure concorsuali.

Tale procedura si sostanzia nel diritto alla cancellazione di tutti i debiti non soddisfatti dalla liquidazione dell'attivo della procedura concorsuale dopo la conclusione di quella aperta con la sentenza dichiarativa di fallimento. Alla persona fisica, (consumatore/privato cittadino ma anche all'imprenditore agricolo) in sostanza, è stata riconosciuta la possibilità concreta di ripartire con una nuova attività commerciale.

La legge consente di accedere alla procedura di risanamento del debiti e rivolgersi all'organismo di composizione della crisi o ad un professionista abilitato e presentare al giudice un piano di rientro del debito. L'accordo approvato dal giudice genera la cd. esdebitazione quindi la riduzione del debito a quanto effettivamente il debitore è in grado di pagare mentre la parte residuale viene cancellata. Nell'eventualità che il piano non venisse approvato è prevista comunque la possibilità di accedere alla procedura di liquidazione del patrimonio.

La disciplina prevede tre procedure:
I soggetti diversi dal consumatore (imprenditori sotto-soglia, liberi professionisti, enti non commerciali) che hanno contratto debiti durante l'esercizio di impresa possono accedere alternativamente a 2 tipi di procedure: Accordo da sovraindebitamento e Liquidazione dei beni con possibile esdebitazione.

Il consumatore invece può accedere a 3 procedure diverse che sono:
1) Accordo con i creditori: è previsto dall'articolo 7 della legge sul sovraidebitamento delle famiglie e prevede che il debitore possa proporre al creditore o ai creditori un accordo di una ristrutturazione del debito in base ad un piano; procedura meno favorevole rispetto al piano, dal momento che potrà essere approvata con il raggiungimento della maggioranza del 60% dei creditori.
2) Piano del consumatore: Tale procedura, non ha bisogno dell'accordo tra i creditori, perché è il Giudice a decidere anche se la proposta deve essere comunque superiore rispetto a quanto i creditori potrebbero ottenere attraverso la liquidazione del patrimonio; trattasi quindi della procedura più vantaggiosa per le persone fisiche che hanno contratto dei debiti al di fuori della attività imprenditoriale o professionale. Per accedere al piano consumatore occorre che vi siano le seguenti condizioni:
 Sovraindebitamento;
 Il debitore deve essere un soggetto escluso dalle procedure concorsuali previste nella legge fallimentare, per cui è applicabile solo ai consumatori, imprenditori agricoli, start up innovativa ecc.
 Il debitore non deve aver fatto ricorso al piano del consumatore nei 5 anni precedenti e non deve aver subito la risoluzione, cessazione o revoca degli effetti del piano.
 Il debitore deve fornire tutta la documentazione per ricostruire la sua situazione economica e patrimoniale.
3) Liquidazione del patrimonio di tutti i beni: "Procedura Salvagente" a cui il cittadino può accedere non avendo i requisiti per poter scegliere quali dei suoi beni cedere. Fatta eccezione dei beni impignorabili verrano liquidati tutti i beni necessari per pagare i debiti ed ottenere l'esdebitazione
Le prime due procedure sono affini al concordato, mentre la terza è più vicina alla procedura fallimentare
Chi usufruisce della Legge 3/2012, può ottenere che i creditori siano soddisfatti da quanto può realmente pagare e che l'ammontare del debito al di sopra delle sue disponibilità venga esdebitato, quindi cancellato con piena riabilitazione.
In tali procedure, e in particolar modo con la Liquidazione del Patrimonio, rientra lo stralcio del debito con il fisco. In alcuni casi il debito con l'Erario è stato stralciato al 10%,  ottenendo risorse liquide a favore di altri creditori.

Con la legge del sovraindebitamento a decidere è quindi il giudice, dopo un'attenta analisi dei redditi e valutando anche il merito creditizio. Semplificando, il sovraindebitamento permette quindi alla persona fallita di risanare con modalità sostenibili la propria posizione debitoria, sgravarsi del peso dei debiti e reinserirsi nella società.

Per quest'ultimo articolo della serie dedicata agli strumenti per la risoluzione della crisi mi sono ispirato alla procedura presentata dalla collega Virginia De Rose agli organi competenti e da quest'ultimi accettati a favore del consumatore.

Per ogni eventuale approfondimento:
https://www.gruppor1.eu/public/userfiles/files/R1_Temporary%20Management.pdf 

Per saperne di più scrivi pure un commento al presente articolo.....

Cibus Connect è stata l'occasione per incontrare il Presidente Giovanni Zaccanti e l'Amministratore Delegato Andrea Schivazappa di uno dei più affascinanti marchi locali, autori del processo di stabilizzazione prima e di espansione poi di "Parmacotto".

di Lamberto Colla Parma, 20 aprile 2019 -

Una ferita presto rimarginata, quella di Parmacotto, a conferma di una continuità garantita, in primis dalle "persone" ma non da ultimo dagli standard qualitativi espressi dai "prodotti" della gamma "Parmacotto".

E i numeri confermano questa chiara propensione alla crescita che dai 58 milioni di fatturato del 2017, si è passati a 72 milioni del 2018 con una previsione, assolutamente attendibile, di + 20 milioni di "nuovo fatturato" proveniente da oltre oceano attraverso la recente acquisizione di Cibo Italia, azienda che commercializza salumi italiani nel mercato statunitense sia tramite la Grande distribuzione, sia tramite il dettaglio.
Parmacotto LLC è quindi il nuovo player americano (controllato al 70% dalla azienda italia e per il 30% dagli originari fondatori di Cibo Italia, Larry Sala e Alessandro Sità), che con depositi dalla Est Coast alla West Coast svilupperà le linee strategiche che dovranno portare a una crescita del 25% annuo del fatturato USA.

"Quando abbiamo deciso di acquistare Parmacotto, in testa avevamo un progetto. Quello che abbiamo discusso con Schivazappa è stato di consolidare il marchio Parmacotto in tutta la sua presenza in Italia e come secondo punto era di progettare l'estero." Così inizia a raccontare la sua avventura parmense il Presidente Giovanni Zaccanti, già co-fondatore di SAECO e Caffitaly, che prosegue illustrando i fattori di forza che aveva rilevato in Parmacotto, dall'entusiasmo e competenza del personale alla solida validità del Marchio in Italia e all'estero.
"Chiaramente dopo un anno abbiamo cominciato a affrontare il problema con delle basi molto solide e soprattutto in modo organico e programmato per far sì che i progetti futuri esteri possano avere successo e non creino invece difficoltà."

L'obiettivo della nuova proprietà è pertanto di progredire sul mercato statunitense con una lenta ma costante progressione, ponendo attenzione alle note difficoltà del mercato d'oltre oceano ma che al contrario offre delle grandissime potenzialità.

Parmacotto_Federica-Brignone-Pres-ADIMG_4734.jpg"Tornerei sull'argomento iniziale di Parmacotto come azienda di Parma e del territorio. Noi, insieme ai ragazzi del team, - prende la parola l'amministratore delegato Andrea Schivazappa, ci siamo impegnati, facendo uno sforzo enorme, per lasciare l'autonomia a Parmacotto scongiurando la possibilità di venire aggregata a altre aziende del settore e di mantenere l'azienda sul territorio d'origine. Crediamo che una marca di tale appeal debba procedere in modo autonomo.
Con questa operazione non solo affermiamo che Parmacotto non doveva essere aggregata a altri ma deve diventare un polo aggregante per tutti quegli operatori che credono nei medesimi valori: di marca, di qualità e di affidabilità. Circa il mercato americano lo abbiamo studiato approfonditamente. Siamo andati là, abbiamo fatto le fiere, abbiamo parlato con gli operatori, abbiamo fatto store check, analisi con Nielsen, e la cosa importante che abbiamo capito è che la nostra marca e i nostri prodotti potevano avere uno spazio e uno sviluppo sul mercato americano. Dopo di ché ci siamo posti il problema di come entrare nel mercato statunitense. Abbiamo incontrato gli attuali partner e prima di tutto con loro abbiamo cercato di capire se avessero potuto condividere i nostri stessi valori. Come noi questi ragazzi, abbiamo appurato, condividono i medesimi valori compreso la qualità di servizio verso i consumatori. Da dieci anni sono sul mercato sia della GD che del dettaglio e sono riconosciuti come grandi professionisti. Con questa operazione quindi sfruttiamo le sinergie che troviamo nella società americana (ora Parmacotto LLC) andando a innestare quella che è la marca Parmacotto e i prodotti Parmacotto. Abbiamo già fatto operazioni di referenziamento presso i clienti e i primi feed back sono molto positivi, una positività che deriva da un consumatore che sta rapidamente cambiando i propri gusti."

Un aspetto non indifferente anche perché consentirà all'azienda italiana di ridurre al minimo l'ingredientistica nella costante ricerca della clean label.

I vertici di Parmacotto confermano l'obiettivo recentemente dichiarato di 20 milioni di euro da realizzare entro il 2020 nel mercato USA.

 

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Fino al 15 maggio 2019, se hai tra i 15 e i 25 anni, puoi partecipare con i tuoi progetti innovativi alla call “Riparare il mondo”. I vincitori potranno rendere concreta la propria idea di cambiamento.

I ragazzi e le ragazze tra i 15 e i 25 anni con le loro idee possono “Riparare il mondo”, partecipando al concorso del Festival della Lentezza - dal 14 al 16 giugno 2019 alla Reggia di Colorno (PR) - che premia i progetti più innovativi a sostegno del pianeta.

Un invito a riprogrammare il futuro alla generazione scesa in piazza con Greta Thunberg. La call è aperta fino al 15 maggio. Per candidarsi, entro le ore 23.59, bisogna inviare all’indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite WeTransfer un testo di massimo 4000 caratteri e/o un video artigianale di massimo 2 minuti spiegando la propria idea. I progetti ammessi alla selezione saranno caricati sul sito www.lentezza.org e saranno votati tramite social dal 16 maggio al 3 giugno. Le 3 idee più votate saranno presentate dai protagonisti durante il Festival della Lentezza.

Il vincitore sarà affiancato da professionisti della comunicazione per girare un video professionale e realizzare un sito internet per raccontare il proprio progetto, cercare potenziali finanziatori e renderlo concreto.

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