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2 gennaio 2020 - Le previsioni meteo per i prossimi giorni annunciano l'arrivo di freddo intenso che irromperà in Emilia con temperature al di sotto dello zero. In queste condizioni il contatore dell'acqua può congelare e quindi scoppiare se non adeguatamente protetto. Il repentino abbassamento delle temperature e le previsioni di un clima sempre più rigido rendono quindi necessari alcuni accorgimenti per garantirne il corretto funzionamento ed impedire spiacevoli rotture a causa del gelo con la conseguente interruzione dell’erogazione e successive possibili perdite e allagamenti.

Occorre dunque controllare l'ubicazione del proprio contatore e le sue protezioni contro le basse temperature, a maggior ragione anche nelle seconde case o nelle case vuote. Se il contatore risulta scoperto o in luoghi troppo esposti alle variazioni climatiche è assolutamente necessario provvedere alla sua coibentazione con materiali isolanti (polistirolo, poliuretano ecc.) facilmente reperibili presso il ferramenta. Se si è impossibilitati a fare altrimenti, è possibile proteggere il contatore con stracci e cartoni, anche se si tratta di un sistema meno efficace. Per i contatori posti in fabbricati disabitati si consiglia di chiudere il rubinetto generale e provvedere allo svuotamento delle tubature.

Nel caso il contatore sia congelato ma non ancora scoppiato, non tentare di sbloccarlo con l'utilizzo di fiamme o fonti intense di calore che potrebbero danneggiare irrimediabilmente l'apparecchiatura, ma utilizzare acqua tiepida sui raccordi metallici e successivamente limitarsi a coprirlo assieme ai tubi scoperti con un panno di lana assieme a più strati di materiale isolante in attesa che le valvole si scongelino.

Nel caso in cui il contatore sia scoppiato a causa del gelo, chiudere immediatamente le due valvole a monte e a valle del contatore e chiamare il Numero Verde per la segnalazione guasti 800 038 038 per la sostituzione dell'apparecchio: Iren ricorda tuttavia che la protezione del contatore è un onere dell’utente, che si deve accollare le spese di una eventuale sostituzione del contatore in caso di rottura. Meglio quindi provvedere per tempo a proteggerlo.

Un invito anche alle aziende: va controllata la tenuta degli impianti antincendio, in particolare degli idranti esterni più soggetti agli effetti del gelo.

Giovedì, 09 Maggio 2019 08:25

"Stato di calamità per il territorio reggiano"

La richiesta ufficiale di Cia alle istituzioni dopo i gravi danni per il maltempo. L'allerta non è ancora finita.

Reggio Emilia 8 maggio 2019 - "Chiediamo ufficialmente il riconoscimento dello stato di calamità per i territori reggiani flagellati dall'ondata di maltempo e freddo polare". Ad annunciarlo è Antenore Cervi, presidente Cia di Reggio, dopo le attente verifiche sul territorio da parte dei tecnici della confederazione e le precise segnalazioni degli agricoltori.

"La neve caduta e il forte vento hanno causato gravissimi danni in montagna al foraggio per le bovine da latte per la produzione del Parmigiano Reggiano e alle coltivazioni di orzo e frumento - entra nel dettaglio Cervi -. Ma anche ettari di vitigni, alberi da frutto, boschi e l'apicoltura sono stati messi letteralmente in ginocchio. Non dimentichiamo che buona parte di quelle colture sono biologiche e per questo l'entità dei danni è ancora maggiore". Sottolinea: "Siamo fermamente convinti esistano tutti i presupposti per ottenere il giusto riconoscimento per un settore fondamentale dell'economia reggiana".

Il presidente Cia sollecita gli imprenditori agricoli a "proseguire con le circostanziate segnalazioni dei danni: i nostri uffici sono a disposizione per la presentazione delle eventuali denunce. In queste ore stiamo ricevendo materiale fotografico e video che verrà poi utilizzato per supportare la nostra richiesta".

Cervi plaude alla Regione "che si è prontamente mobilitata per monitorare la difficile situazione che con il passare delle ore si mostra in tutta la sua gravità. Basti pensare che a oggi vi sono foraggi ancora sotto il manto di neve: il concreto rischio è di perdere completamente il primo taglio, che sul territorio montano rappresenta l'80% del totale".

L'invito alle istituzioni è di "fare presto per non lasciare gli agricoltori soli a fare i conti con gli effetti del disastroso evento meteorologico. La burocrazia non può e non deve ostacolare gli aiuti, in molti casi fondamentali per la sopravvivenza stessa delle aziende".

Ma l'emergenza meteo non è ancora finita: "Siamo preoccupati per l'allerta meteo della Protezione Civile per una nuova ondata di maltempo che nelle prossime ore si abbatterà sui territori montani già martoriati. La pioggia e i forti temporali scioglieranno la neve ma rischiano di causare smottamenti, frane, piene di fiume e torrenti. Una previsione che rischia di aggravare ulteriormente la già critica situazione".

 

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Mercoledì, 28 Febbraio 2018 10:48

Il ritorno del freddo - Alcuni consigli per difendersi

Il freddo eccessivo, come quello che registriamo in questo periodo, rappresenta una minaccia per la salute soprattutto degli anziani, dei bambini e delle persone affette da particolari patologie, notoriamente più vulnerabili e a rischio di infezioni. Ma anche le persone giovani in apparente benessere possono subire conseguenze sulla salute, a volte gravi, se esposte a valori di temperatura eccessivamente bassi.

Di seguito alcuni consigli contenuti nella Guida contro il freddo del Ministero della salute.
Ecco cosa si deve fare per proteggersi dai malanni dell'inverno, di cui l'influenza è il più comune, ma non il solo:
1. Prestare particolare attenzione ai bambini molto piccoli e alle persone anziane non autosufficienti, controllando anche la loro temperatura corporea.
2. Mantenere contatti frequenti con anziani che vivono soli (familiari, amici o vicini di casa) verificando che dispongano di sufficienti riserve di cibo e medicinali.
3. Assumere pasti e bevande calde (almeno 1 litro e ½ di liquidi), evitando gli alcolici perché non aiutano contro il freddo, al contrario, favoriscono la dispersione del calore prodotto dal corpo.
4. Uscire nelle ore meno fredde della giornata, evitando, se possibile, la mattina presto e la sera soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o respiratorie.
5. Indossare vestiti idonei: sciarpa, guanti, cappello, cappotto sono ottimi ausili contro il freddo.
6. In caso di ghiaccio, indossare scarpe antiscivolo per prevenire le cadute che, soprattutto nella popolazione anziana, possono essere causa di fratture.

Quali sono le persone più a rischio quando fa molto freddo?
· I neonati ed i lattanti sono particolarmente suscettibili agli effetti delle basse temperature sia per la diminuzione della risposta del sistema di termoregolazione, sia perché i bambini molto piccoli non possono manifestare apertamente il disagio causato dal freddo.
· Gli anziani sono più suscettibili agli effetti delle basse temperature per una diminuita risposta del sistema di termoregolazione e per una ridotta percezione del freddo. Gli anziani con deficit fisici e/o psichici (es. malati di Alzheimer) sono più a rischio, perché non sono in grado di gestire correttamente il riscaldamento domestico e di adottare comportamenti adeguati.
· I malati cronici. Un episodio di grande freddo può peggiorare condizioni di salute già precarie e, soprattutto, aggravare patologie croniche quali: malattia cardiovascolare, broncopatia cronica ostruttiva, asma bronchiale, diabete e disturbi neurologici (soprattutto se in trattamento con sostanze psicotrope).
· Le persone con deficit motori e/o psichici sono a rischio soprattutto se vivono sole.

Cosa è meglio mangiare quando fa freddo
Durante la stagione invernale si consiglia una dieta equilibrata preferendo pasti e bevande caldi, che aiutano a soddisfare le aumentate richieste metaboliche per la produzione di una maggiore quota di calore interno. Quando le temperature sono particolarmente basse si consigliano alcune misure precauzionali:
- Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno, salvo diverso parere medico; preferire bevande calde come té e tisane, o anche semplici spremute d'arancia.
- Assumere pasti a base di frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali, molto utili per difendersi dalle insidie del freddo. In generale sono consigliati tutti gli alimenti contenenti vitamina E ed il beta carotene (un precursore della vitamina A), in grado di stimolare le difese immunitarie. Si ricorda che i cibi contenenti carotenoidi sono: carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni, mentre quelli contenenti la vitamina E sono le mandorle, le nocciole, olio extravergine d'oliva, etc.
- Alimenti consigliati sono: la pasta con i legumi o la pasta con le verdure, che forniscono energia e fibre, ed il brodo caldo perché apporta liquidi e proteine digeribili. Il latte ed il miele possono essere un ottimo rimedio, tranne in caso di persone malate di diabete. La carne ed il pesce garantiscono il giusto apporto di proteine, indispensabili per l'organismo, perché forniscono calore ed energia.

(AUSL-IRCCS di Reggio Emilia 26 febbraio 2018)

Venerdì, 23 Febbraio 2018 10:06

Temperature in calo: proteggere il contatore idrico

In previsione del drastico calo di temperatura in programma per i prossimi giorni EmiliAmbiente ricorda che è opportuno proteggere dal gelo i contatori d'acqua, specialmente se posizionati all'esterno o in luoghi non riparati.

Ogni utente infatti, come disciplinato dall'articolo 36 del regolamento d'utenza (consultabile sul sito www.emiliambiente.it ), è responsabile della buona conservazione e manutenzione degli impianti: eventuali spese di riparazione o sostituzione saranno perciò a suo carico.

Per evitare che il contatore si danneggi basta coprirlo con stracci sintetici o comunque con materiali termoisolanti.

In caso di temperatura costantemente e abbondantemente sotto lo zero - come nelle ore notturne delle giornate più fredde - potrebbe essere opportuno lasciar correre dal rubinetto un filo d'acqua per impedire la formazione di ghiaccio.

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