Un nigeriano, classe 1991, con la scusa di farsi offrire una sigaretta, ha sottratto due banconote per un totale di 15 euro, a un malcapitato cittadino tunisino in Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa. 

Quest'ultimo accortosi di esser stato derubato pretendeva la restituzione del denaro, ma per tutta risposta veniva raggiunto da un pugno al volto. In seguito si accendeva una lite tra i due, ove anche il malfattore si procurava varie escoriazioni al collo. Altri due cittadini Nigeriani, probabilmente ignari delle intenzioni del loro connazionale, cercavano di dividere i due litiganti. Infine il reo scappava in direzione via Trento.

Due equipaggi delle volanti sono immediatamente intervenute e si sono messi alla ricerca del nigeriano il quale ha tentato di sottrarsi all'identificazione cambiandosi gli abiti. Rintracciato in via Palermo, il nigeriano è stato però identificato dalla vittima e arrestato per il reato di rapina improrpia e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

 

L'ennesima lite fra due vicini di casa, residenti nel Comune di Carpi, il primo di 59 anni e l'altro di 83, ha portato qualche giorno fa ad una denuncia nei confronti di quest'ultimo.

Il motivo, la presenza di numerosi piccioni che quotidianamente facevano visita alla persona anziana rea, a dire del 59enne, di dargli da mangiare. Alle continue richieste di non dar loro cibo poiché arrivano in stormi, sporcano e creano fastidio, l'anziano ha replicato addirittura minacciando il vicino di sparargli alle gambe.

L'uomo preoccupato per la sua incolumità si è quindi recato presso il locale Commissariato di PS dove ha raccontato tutti agli Agenti che da accertamenti specifici hanno appurato che l'anziano era in possesso di regolare porto d'armi e deteneva due fucili e diverse munizioni.

Si è proceduto quindi alla denuncia dell'83enne per minaccia aggravata e al sequestro preventivo delle armi e delle munizioni in attesa del provvedimento di revoca dell'autorizzazione da parte del Prefetto.

Ieri pomeriggio, la Polizia di Modena ha prestato soccorso ad una donna che, in evidente stato di agitazione, cercava aiuto poiché minacciata ed inseguita dal marito violento. Gli operatori sono tempestivamente intervenuti in strada Montanara, proprio nel momento in cui l'uomo le ha strappato di mano il cellulare e lo ha gettato in un vicino canale.

Il rapporto fra i due, sposati dal 2016, si è definitivamente interrotto nel mese scorso per volontà della moglie, a causa di numerosi episodi di gelosia e comportamenti aggressivi del giovane, mai denunciati alle Forze dell'Ordine.
Il marocchino, che non ha mai accettato la separazione, ha continuato a cercarla e presentandosi sul posto di lavoro della donna, si è offerto di accompagnarla in auto a casa. La giovane, accettando per paura di una scenata che l'avrebbe compromessa in ambito lavorativo, dopo averci pranzato insieme, si è accorta dello strano percorso utilizzato dal marito che portava fuori dal centro abitato.
Accostato il veicolo, l'uomo l'ha implorata di ritornare insieme, cercando un approccio amoroso ma al rifiuto della moglie, le ha chiesto di ucciderlo fornendogli una forbice ed un coltellino. La donna, inorridita dalla richiesta, ha gettato gli arnesi nel corso d'acqua scatenando la reazione del marito che ha indirizzato l'autovettura verso il canale al grido "Se non torni con me, ci ammazziamo tutti e due", fermandola in bilico sull'argine del canale. Riuscendo a divincolarsi, la donna ha tentato di allontanarsi scappando e chiamando nel mentre la Polizia che è tempestivamente giunta a prestarle soccorso.

I due sono stati accompagnati presso la Questura per accertamenti, dove la signora ha sporto querela nei confronti dell'uomo, clandestino sul territorio nazionale, con precedenti di polizia per reati di droga. Nei confronti del marocchino è scattato l'arresto per violenza privata ed è stato trattenuto nelle celle di sicurezza, dove in preda ad una presumibile crisi d'ansia, si è procurato abrasioni alla fronte per le quali è stato trasferito presso l'Ospedale di Baggiovara, in attesa di processo con rito direttissimo.

La Squadra Mobile della Questura di Modena ha dato esecuzione a 10 misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini nordafricani, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

MO_conferenza_stampa2_1.jpgNel corso della scorsa serata e nelle prime ore dell'alba è scattata l'operazione denominata "Express 2016" con cui si è data esecuzione all'Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere n.4603/2016 R.G. GIP e 5161/2016 R.G.N.R. emessa in data 13.06.2018 dal GIP del Tribunale di Modena nei confronti di 10 cittadini tunisini, tutti di età compresa tra i 28 ai 54 anni, in Italia senza fissa dimora, ma di fatto dimoranti nel comune di Modena.

L'attività investigativa iniziata a metà anno 2016 a seguito di alcuni arresti di cittadini albanesi e al sequestro di ingenti quantità di droga.

Nel corso dell'operazione sono stati sequestrati complessivamente 11 kg di eroina, 3 kg di cocaina, 43 kg di Marijuana e 400 grammi di Hashish, oltre alla somma di Euro 50.000 frutto dell'attività di spaccio.

Tutti gli individui colpiti da provvedimento sono stati associati presso la locale casa circondariale.

 

Il commento del Senatore Aimi (FI): 'Basta alibi, occorre pugno di ferro. Il CPR apra al più presto"

"Basta alibi. La realtà modenese è inquietante. Orde di pericolosi delinquenti clandestini hanno trovato in questo territorio, grazie al permissivismo dalla sinistra, unito alle scellerate politiche d'accoglienza attuate fino all'altro giorno, un terreno particolarmente prospero in cui insediarsi. Adesso basta, occorre il pugno di ferro". Lo ha affermato il Senatore di Forza Italia Enrico Aimi a commento dell'ultima operazione di Polizia che ha portato all'arresto di 10 clandestini tunisini per spaccio e alla denuncia di altri 26 per reati legati allo spaccio.
" Forza Italia plaude alle politiche del Ministro degli Interni Salvini che sta attuando il programma di centro destra. Con l'arrivo dei rinforzi è necessario che al più presto riapra il CPR di via La Marmora al fine di consentire i rimpatri e la bonifica dei territori assediati da una criminalità di origine africana sempre più pericolosa e spietata. Occorre una inversione di rotta in tutti i sensi. Non solo delle imbarcazione cariche di clandestini dalla Libia che vanno respinte, ma anche in senso culturale per riportare ordine e sicurezza in Italia".

La Polizia di Stato risolve in tempo brevissimo il caso dell'omicidio dell'imprenditore edile ucciso a coltellate.

E' stato risolto in meno di 24 ore, il caso dell'omicidio dell'imprenditore edile, Raffaele Cavaliere di 66 anni, ucciso da numerosi e profondi fendenti su diverse parti del corpo e trovato privo di vita all'interno della propria autovettura, Alfa 156, in via Emilia Est angolo via Mavora nella serata di martedì 12 giugno.

Le indagini dirette dal Sostituto Procuratore Marco Niccolini hanno consentito alla Squadra Mobile di procedere al fermo di indiziato di delitto per omicidio di un cittadino italiano 50enne, residente a Modena, pregiudicato per reati contro il patrimonio, muratore, socio della ditta "Millennium due Srls" (per un errore nella precedente comunicazione era stata citata la società Millennium srl - impianti di sicurezza - totalmente estranea ai fatti) di Modena.

Il movente dell'omicidio è da ricondurre presumibilmente a cause di carattere economico-lavorative, infatti vi erano stati numerosi alterchi fra i due.

L'attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato, in particolare dalla Squadra Mobile e dalla Polizia Scientifica, ha permesso di ricostruire la dinamica dell'omicidio e di acquisire gli elementi probatori. Attraverso l'esame dei tabulati telefonici e la visione delle telecamere di sorveglianza presenti in zona, unitamente alle testimonianze raccolte, si accertava la presenza del fermato sul luogo del rinvenimento del cadavere.

L'arma del delitto, un cutter, è stata rinvenuta nelle disponibilità dell'indagato ed è stata posta sotto sequestro.

Al termine delle formalità di rito, il fermato è stato associato presso la locale casa circondariale, a disposizione dell'A.G. competente.

La vittima è Raffaele Cavaliere, 67 anni, originario di San Cipriano d'Aversa. Il cadavere è stato trovato nell'auto, rintracciata grazie al GPS

di Manuela Fiorini Modena 13 giugno 2018 – Mancava da casa da ieri pomeriggio ed era stato il figlio a lanciare l'allarme. Raffaele Cavaliere, 67 anni, imprenditore edile originario di San Cipriano d'Aversa è stato trovato cadavere, questa mattina, in via Mavora, tra Modena e Castelfranco Emilia, a poca distanza da via Emilia Est.

L'uomo, incensurato, era riverso sul sedile posteriore della sua auto, un'Alfa 156, e aveva sul corpo i segni di numerose coltellate, tra cui quella fatali, al collo. Il ritrovamento del corpo è stato possibile grazie al segnale GPS. Sul posto sono intervenuti la Polizia, i Carabinieri e il magistrato di turno Marco Niccolini.
Si tratta sicuramente di omicidio.

La Polizia Scientifica è ora al lavoro per raccogliere elementi utili a ricostruire le circostanze della morte dell'uomo. Si attendono sviluppi.

Nel primo pomeriggio di ieri, personale della Sottosezione di Polizia Stradale "Modena Nord", ha tratto in arresto un cittadino albanese di 38 anni per possesso di sostanza stupefacente.

Durante il servizio di vigilanza autostradale, nei pressi dell'uscita di Campogalliano, gli operatori di polizia hanno notato una Volkswagen Golf, targa italiana, procedere ad alta velocità nonostante le condizioni di traffico intenso.

Da una prima ispezione del veicolo gli agenti hanno notato strani aloni di sporco in corrispondenza della plafoniera delle luci interne dei sedili posteriori e insospettiti, hanno proceduto allo smontaggio della stessa, scoprendo un'intercapedine tra la lamiera del tettuccio e il rivestimento interno, ove era stato occultato un grosso involucro che poi è risultato contenere della sostanza stupefacente del tipo cocaina per un quantitativo pari a 1,184 kg lordi.

L'albanese, con precedenti di polizia per uso di atto falso, è stato arrestato per detenzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti ed associato alla locale casa circondariale in attesa di convalida dell'arresto.

Salto di corsia in tangenziale, guard rail distrutto. Disagi al traffico anche per consentire i lavori di messa in sicurezza della barriera danneggiata dall'autocarro. Polizia municipale sul posto per regolare la viabilità.

Modena -

Verso le ore 9.20 della mattinata di ieri, martedì 12 giugno, un autocarro che procedeva nella corsia di sorpasso della tangenziale Pasternak di Modena, in direzione Milano, all'altezza dell'uscita 7 ha fatto un salto di corsia che lo ha catapultato contro mano nella carreggiata in direzione Bologna, falciando il guard rail centrale.

Fortunatamente l'incidente non ha coinvolto altri veicoli e il conducente del camion è rimasto illeso. Significativi sono però stati i disagi al traffico. Sul posto per svolgere il servizio di viabilità la Polizia municipale di Modena, mentre il sinistro è stato rilevato dalla Polizia stradale.

Per tutta la mattinata il tratto della corsia di sorpasso in direzione Bologna, tra le uscite 7 e 10 è stato chiuso al traffico per sgomberare la strada dal mezzo pesante, ripulire la carreggiata dal gasolio perso dall'automezzo e, soprattutto, per i rischi che il guard rail pesantemente danneggiato e ripiegato verso l'interno della strada avrebbe costituito per i veicoli in transito.

Verso le 12, coordinati dal Servizio Manutenzione dei Lavori pubblici del Comune, sono iniziati i lavori di messa in sicurezza provvisoria del guard rail, che hanno comportato l'asportazione del tratto incidentato e la collocazione temporanea di new jersy in plastica per separare le carreggiate di marcia della tangenziale. Nel primo pomeriggio I lavori hanno richiesto la chiusura di un breve tratto delle corsie di sorpasso di entrambe le direzioni di marcia, in prossimità dell'uscita 7. Poco dopo le 15 la situazione era completamente ripristinata e il traffico ha ripreso a scorrere regolarmente.

Già nei prossimi giorni si procederà alla riparazione definitiva del guard rail con l'installazione della barriera permanente.

Il progetto Agroalimentare Idrointelligente (ALADIN) del Centro CIDEA dell'Università di Parma premiato da Silvano Bertini della Regione Emilia Romagna alla Manifestazione Research to Business (R2B) - SMAU a Bologna.

Parma, 13 giugno 2018 -

Nei mesi scorsi la Regione Emilia-Romagna ha chiamato i beneficiari dei finanziamenti europei a presentare per mezzo di un video di 90 secondi i raggiungimenti dei progetti e il contributo apportato alla crescita economica e all'attrattività del territorio, anche con l'obiettivo di favorire la diffusione dei risultati verso il pubblico.

I Centri e Laboratori di ricerca emiliano-romagnoli hanno presentato complessivamente 94 video all'interno delle cinque aree della Strategia di specializzazione intelligente (S3): Agroalimentare, Meccatronica e Motoristica, Edilizia e Costruzioni, Industrie della salute e del benessere, Industrie culturali e creative.

L'Università di Parma continua a primeggiare nel settore Agroalimentare, in questo caso con il progetto Agroalimentare Idrointelligente sull'irrigazione di precisione (ALADIN), coordinato dal prof. Renzo Valloni che ha ritirato il premio nell'ambito del Contest Video "Io Investo Qui", consegnato da Silvano Bertini della Regione Emilia-Romagna alla manifestazione Research to Business (R2B)-SMAU tenutasi a Bologna.

Il progetto, partecipato da nove gruppi di ricerca e sei imprese distribuite tra Parma e Bologna, è cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna per 1 M € sui fondi di ricerca industriale strategica POR-FESR 2014-20. In due anni di attività è stato sviluppato un protocollo irriguo automatizzato in cui l'agricoltore deve solo registrare campi e colture su un server dell'Università e mettere in postazione la macchina irrigatrice. Il resto viene fatto dai dispositivi elettronici e robotici messi a punto dal gruppo di ricerca del prof. Stefano Caselli.

Il prof. Agostino Gambarotta, direttore del CIDEA-Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente, considera ormai reale lo scenario dell'irrigazione 4.0 in cui, a partire dalla misura da remoto dello stress idrico delle coltivazioni si generano delle ricette irrigue da tradurre in comandi elettronici per una macchina intelligente che irrigherà l'appezzamento in modo differenziato.

A partire dai prossimi mesi i ricercatori ALADIN organizzeranno delle dimostrazioni pratiche per gli addetti ai lavori in cui i partner di progetto dell'Azienda Agraria Sperimentale Stuard di San Pancrazio si collegheranno via rete col server posto nel Campus per dar corso a dei turni irrigui totalmente automatizzati.

 

Fonte: U.O. Comunicazione Istituzionale Università di Parma

Temporale e vento forte ieri pomeriggio a Parma e provincia. Le precipitazioni che si sono abbattute sulla città sono state un evento eccezionale. Il vento è aumentato da 7 km a 54 km/h in meno di un'ora. L'intensità è stata acuita dalla pioggia molta intensa.

L'incidente più grave si è verificato verso le 16. Un grosso ramo ha ferito una signora che stava transitando in bicicletta al Parco Ducale, poco prima che venisse chiuso. Si tratta di una signora anziana che è stata subito soccorsa dal 118 e trasportata al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore.

Al fine di verificare opportunamente tutte le alberature questa mattina il Giardino Pubblico resterà chiuso per le verifiche agronomiche del caso.

Da ieri pomerggio sono in corso i sopralluoghi da parte dei tecnici dell'ufficio del Verde Pubblico (che sovrintende ai 40.000 alberi che compongono il patrimonio arboreo del Comune di Parma) che hanno verificato la caduta di un grosso ramo sulla recinzione di una casa privata in Viale Mentana. La porzione di alberatura è stata messa in sicurezza e la pianta verrà rimossa.

In via Sidoli sono cadute ramaglie di piccole dimensioni, senza danni. In Stradello Gronchi è caduto un pioppo, dall'adiacente area ex militare, messo subito in sicurezza. In via Pontasso è caduto un albero da una villa privata che ha colpito un'auto fortunatamente senza danni alle persone.

Il Comune di Parma vuole anche precisare che la manutenzione del verde pubblico di Parma avviene con costanza ed è stata fatta da poco tempo la rimonda del secco e tutti gli alberi sono soggetti ad uno screening costante.

Tragico incidente nella tarda mattina di oggi sul raccordo A1-A14 all'altezza di Bologna. Due persone sono rimaste ferite e una purtroppo è deceduta. Autostrade per l'Italia comunica che lo scontro ha coinvolto tre mezzi pesanti di cui una cisterna che, oltre ad occupare l'intera carreggiata, ha urtato lo spartitraffico con la Tangenziale di Bologna. Sono prontamente intervenute le pattuglie della Polizia Stradale, i soccorsi sanitari e meccanici oltre al personale della Direzione del 3° Tronco di Bologna.

Sul Raccordo di Casalecchio è stato chiuso il tratto tra l'uscita di Bologna Casalecchio ed il bivio con l'A14 in direzione di Ancona.
Per gli utenti che dall'A1 sono diretti sulla A14 si consiglia di uscire a Bologna Casalecchio per poi prendere la Tangenziale di Bologna, e rientrare in A14 a Bologna Arcoveggio.

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità saranno diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24 e su Sky TG24 (canali 100 e 500 di Sky e canale 50 del Digitale Terrestre); sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD; sul sito www.autostrade.it; su RTL 102.5; su Isoradio 103.3 FM; attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il Call Center Autostrade al numero 840.04.21.21, attivo 24 ore su 24.

12 giugno 2018 

Nella mattina di oggi, nell'Aula Convegni del Complesso Universitario San Geminiano di Modena, si è svolto il corso di formazione "La violenza di genere. Profili sostanziali, processuali e modalità operative", iniziativa che ha come promotori la Questura di Modena e l'Università di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con il Centro Studi e Documentazione sulla Legalità e contro le Mafie e con il Comune di Modena.

L'evento, preceduto dai saluti introduttivi pronunciati dal Rettore Unimore prof. Angelo O. Andrisano, del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza prof. Luigi Foffani, e del Questore di Modena dott. Filippo Santarelli, è dedicato alla violenza di genere, analizzata da un punto di vista sostanziale, attraverso i contributi del dott. Francesco Diamanti, assegnista di Ricerca dell'Università Ferrara e professore a contratto Unimore, processuale, su cui si è soffermato l'avv. Guido Sola, Presidente della Camera penale di Modena, e operativo, seguito dalla dott.ssa Maria Laura Barbera, Primo Dirigente Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Modena.

Con il termine "violenza di genere" si intende ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica, subita in particolare dalle donne, incluse le minacce di violenza, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà che avvenga nella vita pubblica o privata. La violenza di genere è intesa come una forma di squilibrio relazionale, dove il desiderio di controllo e possesso si articola nell'esercizio di potere finalizzato al dominio di un'altra persona.

Questo è il terzo appuntamento, frutto della collaborazione fra la Polizia di Stato e il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore, riguardante tematiche di diritto penale e di polizia, di grande attualità e interesse pratico per tutte le forze dell'ordine e per la Polizia Municipale.

Il seminario si è svolto nell'attuazione delle direttive contenute nel "Patto per Modena Sicura" che prevede forme di aggiornamento integrato tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Municipale, finalizzate ai diversi aspetti di prevenzione e gestione dei fenomeni che minacciano la sicurezza urbana.

Nel primo semestre 2018, la Squadra Volante di Modena, ha attivato per ben 86 volte il noto protocollo "EVA", acronimo di Esame Violenze Agite, che codifica in linee guida le "best practices" per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere. La Polizia Anticrimine inoltre ha emesso un totale di 18 ammonimenti per violenza domestica e per stalking.

Si ricorda che è attivo il numero rosa 1522, servizio gratuito di pubblica utilità della rete nazionale antiviolenza, attivo 24 h su 24, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari opportunità, che si occupa della tutela delle vittime di maltrattamenti e violenza domestica, attraverso una rete di case-rifugio, criteri di valutazione del rischio e individuazione delle misure di protezione da violenza domestica e stalking. Della raccolta e monitoraggio dei dati si occupa l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), organismo interforze Polizia-Carabinieri, incardinato presso la Direzione Centrale Polizia Criminale.

Sono 40 i provvedimenti espulsivi eseguiti sino a oggi dalla III Sezione "Allontanamenti ed Espulsioni" della Questura di Parma. Un incremento sensibile (+25%), rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, dei quali ben 12 sono stati eseguiti con accompagnamento coatto in frontiera.

A comunicarlo è l'ufficio preposto della Questura di Parma nell'aggiornamento settimanale dell'attività svolta. Nello specifico, la scorsa settimana, il personale della III Sezione dell'Ufficio Immigrazione abbia eseguito ben 3 espulsioni con accompagnamento immediato alla frontiera, nei riguardi di cittadini extracomunitari il cui profilo criminale è risultato essere di particolare spessore.

In particolare, il 05.06.2018 si è provveduto all'espulsione di K.M, un cittadino Guineiano accompagnato alla frontiera aerea di Milano Malpensa, il quale risultava gravato da numerose condanne per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, nonché da numerosi precedenti di polizia per reati della stessa indole.

Il 07.06.2018 si procedeva negli stessi termini, ma eseguendo un'espulsione emessa dall'Autorità Giudiziaria, nei riguardi di H.D., un giovane cittadino albanese anch'egli gravato da numerosi pendenti di polizia e da una condanna emessa per furto in abitazione.

Stessa sorte, da ultimo, è toccata al cittadino moldavo D.A, avente a proprio carico numerosi pregiudizi di polizia e diverse condanne per reati contro il patrimonio.
In tutti i casi sin qui riportati, il personale dell'Ufficio Immigrazione si è impegnato e si è notevolmente distinto per il fatto di aver provveduto a dare esecuzione ai provvedimenti di espulsione rintracciando sul territorio i menzionati cittadini extracomunitari irregolari, ed anche, nelle ultime due operazioni riferite, prelevandoli presso il proprio domicilio.

Indebito utilizzo di carta di credito: a Carpi due denunciati dalla Polizia di Stato - Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica, due coniugi per "indebito utilizzo in concorso di carta di credito", la donna è stata altresì deferita all'A.G. per il reato di furto aggravato.

Nei giorni scorsi, una donna di 45 anni si è recata presso gli uffici del Commissariato per denunciare lo smarrimento della propria carta di credito che, nel frattempo, era stata utilizzata da ignoti per effettuare acquisti in due diversi negozi, per un valore totale di 1.000 euro.

A seguito di indagini, gli agenti di polizia hanno scoperto che un'amica della denunciante, approfittando di un attimo di distrazione, le aveva rubato dalla borsetta la carta di credito per poi utilizzarla per fare acquisti, insieme al marito, in due diversi negozi.

La coppia è stata rintracciata, dal personale del Commissariato, all'interno del Centro Commerciale denominato "Borgogioioso" di Carpi, intenta ad effettuare altre compere

Lunedì, 11 Giugno 2018 17:15

Parma: senza luce diverse zone della città

Danneggiato un cavo di media tensione durante lavori di scavo in via Einstein. Scattano le protezioni alla cabina primaria di via toscana.

Parma, 11 giugno 2018 -

Questo pomeriggio, verso le 14,45, una ditta che stava effettuando lavori di scavo in Via Einstein ha urtato un cavo di media tensione nel sottosuolo. Il cavo distribuisce l'elettricità alla zona ad una tensione di 15.000 Volt, ed è connesso direttamente alla cabina di trasformazione primaria di Via Toscana, che a sua volta preleva l'elettricità dalla rete ad alta tensione (132.000 Volt) di TERNA per distribuirla a buona parte del centro città e nella zona est.

Il danneggiamento del cavo in Via Einstein ha fatto scattare immediatamente le protezioni sulla linea di media tensione ed anche alla cabina primaria di Via Toscana. Pertanto buona parte del centro cittadino e della zona est (zone del centro, Vie San Paolo, Rasori, Casa Bianca, La Grola, San Lazzaro, Portilia, Toscana, Milazzo, Stadio Tardini, Caprazzucca, Lungoparma, Barilla Center per citarne solo alcune) sono rimaste senza elettricità.

Subito coordinate dal centro di telecontrollo aziendale, sono accorse le squadre di pronto intervento che hanno cominciato a risolvere l'interruzione, dapprima ripristinando l'erogazione dalla cabina primaria di Via Toscana, e poi andando a ricollegare le cabine di media tensione. Alle ore 15,10 circa, gran parte delle zone interessate dalla interruzione era stato rialimentato, con l'esclusione di Via Einstein, Via Galimberti, Via Zarotto, Via Battei e zone limitrofe, dove la mancanza di elettricità si protraeva fin verso alle 16.

Iren ringrazia i cittadini per la collaborazione e si scusa per gli involontari disagi.

La cagnolina è stata aggredita in strada mentre era al guinzaglio di un 87enne cardiopatico, all'ospedale per lo choc. La Polizia municipale ha identificato il fuggitivo: denunciato e animali sequestrati. 

11 giugno 2018

Due Rottweiler di grossa taglia senza guinzaglio e museruola hanno aggredito e ucciso in strada una cagnolina, una Bichon maltese, mentre era al guinzaglio del padrone, un 87enne che, cardiopatico, è stato ricoverato al Policlinico per lo choc. Il padrone dei due Rottweiler, invece, si è allontanato con i cani. La Polizia municipale lo ha identificato alcune ore dopo, incrociando le testimonianze raccolte, vecchie segnalazioni e indizi ricavati dai Social, per poi denunciarlo: si tratta di un 32enne di Serramazzoni, D.C. le iniziali. In accordo con il magistrato, i due cani sono stati sequestrati e sono in custodia al Canile comunale.

È successo nel tardo pomeriggio di sabato 9 giugno in via San Giovanni Bosco a Modena. L'anziano, di origine rumena, residente da tempo nel quartiere, stava rientrando da una passeggiata nel parchetto vicino alla chiesa con la cagnolina al guinzaglio quando intorno alle 18.15 è stato raggiunto dai due Rottweiler di colore nero e marrone, liberi e seguiti a pochi metri di distanza da chi pareva essere il loro padrone. I due cani hanno aggredito la cagnolina, azzannandola a più riprese, con l'anziano che ha cercato di sottrarla alla loro furia tirandola con il guinzaglio. Per lo sforzo si è anche procurato delle ferite alla mano (la prognosi è di dieci giorni).

Ai due animali sono bastati pochi minuti per lasciare la bestiola senza vita sull'asfalto. A quel punto il loro padrone è intervenuto prendendoli per il manico da conduzione che portavano sulla pettorina scura e si è allontanato di buon passo in direzione di via Divisione Acqui, senza particolari parole di scuse e limitandosi a rassicurare l'anziano e le persone che nel frattempo stavano accorrendo con un laconico: "Porto a casa i cani e torno subito".

L'anziano è stato soccorso dal 118, mentre la Polizia municipale, giunta sul posto pochi minuti dopo l'aggressione, ha iniziato a raccogliere testimonianze ed elementi per risalire all'identità della persona scappata. All'identificazione si è arrivati in tarda serata recuperando una vecchia segnalazione riferita a due Rottweiler su di un furgone, proprio in quella zona della città. Il furgone apparteneva a una persona di Serramazzoni le cui immagini postate sui Social per gli operatori della Polizia municipale hanno rappresentato ben più di un indizio: foto di lui corrispondenti alla descrizione dei testimoni e anche diverse dedicate a due Rottweiler del tutto simili a quelli che avevano ucciso la cagnolina.

Non solo, mentre il 32enne risiede a Serramazzoni, la madre abita proprio nella zona di via Divisione Acqui, a due passi da dove si sono svolti i fatti. Coordinandosi con il magistrato di turno, la Polizia municipale è quindi andata a casa della madre dove ha trovato sia i due cani, poi affidati al Canile, sia il giovane, che è stato accompagnato al Comando dove è stata formalizzata la denuncia per l'uccisione dell'animale e per le lesioni colpose.

Notti insonni a causa del piccolo rapace, una specie protetta, che emette un particolare canto monosillabico. Il 'gufetto' è alla ricerca di una compagna.

Modena, 11 giugno 2018

È un piccolo rapace della lunghezza di una ventina di centimetri, difficile da avvistare durante il giorno. Ma nelle ore notturne sono in parecchi a sentirlo, stando alle telefonate giunte alla Polizia municipale di Modena.

Alcuni modenesi, residenti in zone diverse della città, stanno passando notti insonni disturbati da quello che sembra il suono continuato di una strana sirena, come di "una sonda" e qualcuno ha anche chiesto l'intervento della Polizia municipale. L'ispettore in servizio notturno, per altro residente in una zona collinare, non ci ha messo molto a riconoscere il caratteristico canto che l'Assiolo emette soprattutto nelle stagione primaverile ed estiva per richiamare un'eventuale compagna. Il verso emesso ininterrottamente per ore è quasi sempre monosillabico e assomiglia a un "djü" o "chiù", come sanno bene gli estimatori di Giovanni Pascoli che lo ricorda nella sua "L'assiuolo" in Myricae.

L'attività di canto dell'Assiolo comincia poco dopo il tramonto e finisce all'alba, proprio come lamentano i cittadini che hanno segnalato la presenza dell'incessante rumore; al sorgere del sole, il "gufetto", tanto attivo di notte quando caccia insetti e topolini, solitamente scompare nella cavità di un albero.

 

Comune di Modena

Rapporto AlmaLaurea: il 74,6% dei laureati triennali e il 76,4% dei laureati magistrali biennali occupati a un anno dal titolo; l'89,7% dei magistrali biennali a cinque anni. Stipendi più alti della media italiana.

Il Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea ha presentato oggi il XX Rapporto sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati al Convegno Mutamenti strutturali, laureati e posti di lavoro.

Le indagini hanno coinvolto i laureati di 74 università delle 75 ad oggi aderenti al Consorzio (la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia ha aderito al Consorzio successivamente all'avvio delle indagini). Il Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di oltre 276 mila laureati nel 2017: in particolare, 157 mila laureati di primo livello, 81 mila laureati nei percorsi magistrali biennali e 36 mila laureati a ciclo unico; il Rapporto di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale ha analizzato oltre 630 mila laureati di primo e secondo livello nel 2016, 2014 e 2012 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.

Il presente documento riguarda i laureati dell'Università di Parma; il confronto con i relativi dati nazionali è riportato nelle tabelle di sintesi in allegato.

IL PROFILO DEI LAUREATI DELL'UNIVERSITÀ DI PARMA

I laureati nel 2017 dell'Università di Parma coinvolti nel XX Rapporto sul Profilo dei laureati sono 4.580. Si tratta di 2.377 di primo livello, 1.533 magistrali biennali e 653 a ciclo unico; i restanti sono laureati in altri corsi pre-riforma.
Per esigenze di sintesi si riporta in questa sede l'analisi delle performance formative dei laureati di primo livello e dei laureati magistrali biennali, ma si rimanda alle tabelle di sintesi per i dati sui laureati magistrali a ciclo unico.

Cittadinanza, provenienza e background formativo: il 45,9% dei laureati proviene da fuori regione
La quota di laureati di cittadinanza estera è complessivamente pari al 4,6%: il 5,2% tra i triennali e il 3,6% tra i magistrali biennali.
Il 45,9% dei laureati proviene da fuori regione; in particolare è il 41,1% tra i triennali e il 51,7% tra i magistrali biennali.
È in possesso di un diploma di tipo liceale (classico, scientifico e linguistico) il 63,9% dei laureati: è il 58,6% per il primo livello e il 63,8% per i magistrali biennali. Possiede un diploma tecnico il 21,4% dei laureati: è il 25,3% per il primo livello e il 21,4% per i magistrali biennali. Residuale la quota dei laureati con diploma professionale.

Età, regolarità e voto di laurea: 26 anni l'età media alla laurea, voto medio 101,3
L'età media alla laurea è 26,0 anni per il complesso dei laureati, nello specifico di 24,8 anni per i laureati di primo livello e di 27,3 anni per i magistrali biennali. Un dato su cui incide il ritardo nell'iscrizione al percorso universitario: non tutti i diplomati, infatti, si immatricolano subito dopo aver ottenuto il titolo di scuola secondaria superiore.
Il 50,5% dei laureati termina l'università in corso: in particolare è il 50,6% tra i triennali e il 60,1% tra i magistrali biennali.
Il voto medio di laurea è 101,3 su 110: 98,2 per i laureati di primo livello e 105,8 per i magistrali biennali.

Tirocini curriculari, studio all'estero e lavoro durante gli studi: tirocini riconosciuti per il 67,1% dei laureati
Il 67,1% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi: è il 70,1% tra i laureati di primo livello e il 68,9% tra i magistrali biennali (valore che cresce al 79,6% considerando anche coloro che l'hanno svolto solo nel triennio).
Ha compiuto un'esperienza di studio all'estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo) il 10,1% dei laureati: il 6,0% per i triennali e il 13,3% per magistrali biennali (quota che sale al 17,1% considerando anche coloro che le hanno compiute solo nel triennio).
Il 64,9% dei laureati ha svolto un'attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 67,5% tra i laureati di primo livello e il 65,5% tra i magistrali biennali.

La soddisfazione per l'esperienza universitaria: l'88,8% dei laureati soddisfatto
Per analizzare la soddisfazione per l'esperienza universitaria appena conclusa si è scelto di prendere in considerazione l'opinione espressa dal complesso dei laureati in merito ad alcuni aspetti.
L'86,9% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l'83,1% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall'Ateneo, l'80,0% dei laureati considera le aule adeguate. Più in generale, l'88,8% dei laureati si dichiara soddisfatto dell'esperienza universitaria nel suo complesso.
E quanti si iscriverebbero di nuovo all'Università? Il 67,9% dei laureati sceglierebbe nuovamente lo stesso corso e lo stesso Ateneo, mentre il 7,6% si riscriverebbe allo stesso Ateneo, ma cambiando corso.

LA CONDIZIONE OCCUPAZIONALE DEI LAUREATI DELL'UNIVERSITÀ DI PARMA

L'Indagine sulla Condizione occupazionale ha riguardato complessivamente 8.615 laureati dell'Università di Parma. I dati si concentrano sull'analisi delle performance dei laureati triennali e magistrali biennali usciti nel 2016 e intervistati a un anno dal titolo e su quelle dei laureati magistrali biennali usciti nel 2012 e intervistati dopo cinque anni.
Data la natura dei laureati magistrali a ciclo unico, caratterizzati da un'elevata prosecuzione degli studi con formazione propedeutica all'avvio delle carriere libero professionali (ad esempio praticantati, specializzazioni), per esigenze di sintesi non si riporta in questa sede l'analisi delle loro performance occupazionali.

Lavoro, i laureati triennali a un anno dalla laurea: tasso di occupazione 74,6% (media italiana 71.1%)
L'Indagine ha coinvolto 2.348 laureati triennali del 2016 contattati dopo un anno dal titolo (nel 2017).
Il 57,4% dei laureati di primo livello, dopo il conseguimento del titolo, decide di proseguire il percorso formativo iscrivendosi ad un corso di secondo livello (marginale la quota di chi si iscrive ad un corso triennale). Dopo un anno il 56,7% risulta ancora iscritto. Per un'analisi più puntuale, pertanto, vengono di seguito fotografate le performance occupazionali dei laureati di primo livello che, dopo la conquista del titolo, hanno scelto di non proseguire gli studi universitari e di immettersi direttamente nel mercato del lavoro.

Isolando quindi i laureati triennali dell'Università di Parma che, dopo il titolo, non si sono mai iscritti a un corso di laurea (41,2%), è possibile indagare le loro performance occupazionali a un anno dal titolo.

A un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione (si considerano occupati, seguendo la definizione adottata dall'Istat, tutti coloro che sono impegnati in un'attività retribuita, di lavoro o di formazione) è del 74,6%, mentre quello di disoccupazione (calcolato sulle forze di lavoro, cioè su coloro che sono già inseriti o intenzionati a inserirsi nel mercato del lavoro) è pari al 16,5%.
Tra gli occupati, il 25,9% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 16,1% ha invece cambiato lavoro; il 58,0% ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo.
Il 25,7% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 44,3% su un lavoro non standard (in particolare su un contratto alle dipendenze a tempo determinato). Il 9,4% svolge un'attività autonoma (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.).
Il lavoro part-time coinvolge il 31,6% degli occupati. La retribuzione è in media di 1.156 euro mensili netti.
Ma quanti fanno quello per cui hanno studiato? Si è presa in esame l'efficacia del titolo, che combina la richiesta della laurea per l'esercizio del lavoro svolto e l'utilizzo, nel lavoro, delle competenze apprese all'università. Sono il 59,1% gli occupati che considerano il titolo molto efficace o efficace per il lavoro che svolgono. Più nel dettaglio, il 49,0% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all'università.

Lavoro, i laureati magistrali biennali a uno e cinque anni dalla laurea
I laureati magistrali biennali del 2016 contattati dopo un anno dal titolo sono 1.473, quelli del 2012 contattati a cinque anni sono 1.524.

A un anno: tasso di occupazione 76.4% (media italiana 73.9%)
Tra i laureati magistrali biennali del 2016 intervistati a un anno dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione (si considerano occupati quanti sono impegnati in un'attività retribuita, di lavoro o di formazione) è pari al 76,4%. Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, è pari al 15,3%.
Il 24,3% prosegue il lavoro iniziato prima della laurea, il 17,1% ha invece cambiato lavoro; il 58,6% ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo.
Il 21,9% degli occupati può contare su un contratto alle dipendenze a tempo indeterminato mentre il 40,2% su un lavoro non standard (in particolare su un contratto alle dipendenze a tempo determinato). Il 7,4% svolge un'attività autonoma (come libero professionista, lavoratore in proprio, imprenditore, ecc.).
Il lavoro part-time coinvolge il 20,1% degli occupati. La retribuzione è in media di 1.202 euro mensili netti.
Il 48,7% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo; inoltre, il 41,6% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi.

A cinque anni: tasso di occupazione 89.7% (media italiana 87.3%)
Il tasso di occupazione dei laureati magistrali biennali del 2012, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari all'89,7%. Il tasso di disoccupazione è pari al 5,6%.
Gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 54,4%, mentre gli occupati che svolgono un lavoro non standard sono il 16,0%. Svolge un lavoro autonomo il 21,6%.
Il lavoro part-time coinvolge il 13,9% degli occupati. Le retribuzioni arrivano in media a 1.457 euro mensili netti. Il 52,3% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo; il 40,6% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all'università.
Ma dove vanno a lavorare? L'83,5% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 12,1% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (3,6%). L'ambito dei servizi assorbe il 60,2%, mentre l'industria accoglie il 36,7% degli occupati. Marginale la quota di chi lavora nel settore dell'agricoltura.

Fonte: Università degli Studi di Parma

Lunedì, 11 Giugno 2018 08:28

Autovelox attivi dal 11 al 15 giugno

Il Comando di Polizia Municipale di Parma comunica che, 11 giugno al 15 giugno 2018, proseguirà la sua opera di contrasto verso quei comportamenti volti al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini; di seguito riportiamo a titolo esemplificativo, le strade dove potrebbero essere posizionate le postazioni di accertamenti strumentali di velocità.

Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille, Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro,Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto, GAIONE in postazione SPEEDCHECK, Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta, BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK, Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno, VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK, VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 11- Centro-San Lazzaro

Martedi 12- San Lazzaro-San Leonardo

Mercoledì 13 - Pablo - Oltretorrente

Giovedì 14- Centro- San Lazzaro

Venerdì 15 - San Leonardo- Centro

Un gremitissimo Duomo è stato il luogo dell'ultimo commosso saluto di tanti Parmigiani e soprattutto dei parrocchiani di Via Isola dove Don Sergio Sacchi è stato lo storico parroco. 

L'apice della commozione è stata raggiunta qundo il Vescovo Enrico Solmi ha ricordato il grande impegno di Don Sacchi verso i bisognosi e la sua comunità.

Cinque minuti di applausi hanno accompagnato l'uscita dal Duomo nel quale si erano radunate molte le personalità della politica cittadina e dello sport.  

(Foto di Francesca Bocchia)

 

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Operazione "Alto Impatto". Tre cittadini stranieri arrestati dalla Polizia di Stato. Detenevano mezzo chilo di shaboo.

Nell'ambito dell'operazione "Alto Impatto" mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei parchi cittadini di Modena, personale della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, dopo una lunga e attenta attività di osservazione e pedinamento, avvenuto anche sui mezzi di trasporto pubblico, ha tratto in arresto due fratelli nigeriani per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo "shaboo" per un peso complessivo pari a 482 grammi e 5 grammi di marijuana.

I due cittadini nigeriani, residenti entrambi in Spagna, in possesso di permesso di soggiorno spagnolo, ma di fatto domiciliati in città, alla discesa dall'autobus sono stati bloccati dagli agenti che a seguito della perquisizione personale estesa al domicilio ha rinvenuto oltre al notevole quantitativo di sostanza stupefacente anche diversi telefoni cellulari, materiale per il preconfezionamento, bilancini di precisione e un ingente somma di denaro.

Sempre nell'ambito di questi controlli è stato individuato e arrestato un cittadino filippino, residente a Modena con regolare permesso di soggiorno, sorpreso nel tentativo di spacciare una dose di sostanza stupefacente ad alcuni avventori giunti sul posto a bordo di un taxi. La successiva perquisizione effettuata all'interno di un garage a lui in uso, ha portato al rinvenimento e sequestro sempre di "shaboo" per un peso pari a 16,3 grammi.
Al termine degli accertamenti di rito i tre sono stati associati presso la locale Casa Circondariale.

Aperta oggi l'area di sgambamento cani del Parco Montecucco. -  Tutti coloro che frequentano il Parco Montecucco e che sono proprietari di animali, da oggi possono finalmente utilizzare la nuova area di sgambamento per cani: "L'Amministrazione Comunale aveva promesso ai numerosi cittadini che ne chiedevano la realizzazione, che entro il mese di giugno la nuova area sarebbe stata fruibile e così è – spiegano gli assessori alla Tutela agli animali e alle Opere pubbliche Elena Baio e Paolo Garetti – abbiamo mantenuto la parola data, garantendo un servizio importante per la cittadinanza. Organizzeremo un'inaugurazione con le varie varie associazioni il 30 giugno alle 10".

L'area sgambamento è collocata nell'enorme polmone verde del quartiere Besurica al confine con via Malchioda. "E' stata dotata di un punto acqua – aggiungono gli assessori – di alcune panchine e un cestino per l'immondizia e le deiezioni. L'area ha una superficie di 3.800 metri quadrati ed è limitata da una recinzione metallica alta un metro e mezzo in parte già esistente, come cinta del parco". Si tratta di una realizzazione particolarmente voluta dagli abitanti della Besurica, che da tempo, anche attraverso una raccolta firme, chiedevano una zona per cani in quell'area molto frequentata in un quartiere di oltre seimila abitanti".

Tutto ciò migliorerà la situazione del parco, dove spesso gli animali venivano lasciati liberi e correvano sul prato, data la mancanza di un'area apposita, differentemente dalla Galleana. Nei mesi scorsi, la Polizia Municipale ha multato alcuni possessori di animali colti sul fatto: il regolamento di Polizia urbana, infatti, obbliga a utilizzare il guinzaglio "nei luoghi pubblici o liberamente accessibili, fatta eccezione per le aree di sgambamento adeguatamente individuate". In proposito i due assessori raccomandano ai frequentatori dell'areea, di raccogliere le deiezioni per evitare che si creino spicavoli inconvenienti e che questa possa essere deturpata dal mancato senso civico di alcuni cittadini.

Polizia Municipale, controlli antidegrado e a tutela dei consumatori nelle aree mercatali.

Mercoledì 6 giugno, nell'ambito dei periodici controlli antidegrado e a tutela dei consumatori nelle aree mercatali, la Polizia Municipale ha accertato quattro violazioni all'articolo 17 del Regolamento comunale di Polizia locale, per comportamenti contrari all'igiene e al quieto vivere.

Ne è conseguita la notifica di altrettanti ordini di allontanamento (Oda), i provvedimenti previsti dalla recente normativa in tema di sicurezza e decoro di particolari aree urbane, che impongono l'allontanamento della persona per 48 ore dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Gli Oda sono stati trasmessi al Questore per l'adozione dei successivi atti di competenza.

"Mi fa piacere sottolineare – commenta l'assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – che la collaborazione instauratasi tra la Polizia Municipale e i commercianti, per contrastare il fenomeno dell'abusivismo, ha dato i suoi frutti: in occasione dell'ultimo servizio di controllo sul mercato cittadino, non si è rilevata la presenza di alcun venditore non autorizzato nel corso della mattinata. Anche per quanta riguarda gli episodi di questua richiesta con eccessiva insistenza o molestie ai passanti, per cui erano state ricevute diverse segnalazioni nei mesi scorsi, l'impegno degli agenti è capillare: l'applicazione di ben 4 Oda, nell'area del mercato, ne è la dimostrazione".

Durante il servizio serale, una pattuglia della Polizia Municipale ha partecipato a un servizio congiunto con altre forze di Polizia, predisposto dalla Questura per il controllo del territorio nella zona di Piazzale Libertà e aree limitrofe. In precedenza, nel corso della stessa giornata, gli agenti avevano fermato una persona di nazionalità straniera, priva di documenti; accompagnato presso l'Ufficio di fotosegnalamento della Questura per l'identificazione, l'uomo è risultato essere in regola.

"La collaborazione con i cittadini – chiosa l'assessore – è fondamentale e rende la Polizia Municipale sempre più vicina alle quotidiane esigenze delle persone. Per l'Amministrazione, tutelare il decoro e la tranquillità del territorio è una priorità; a questo proposito, crediamo sia molto importante che la Polizia Municipale partecipi ai controlli congiunti con le altre Forze dell'ordine, l'ultimo dei quali effettuato nella zona del Fascal dove, come è noto, di recente si sono verificati gravi episodi".

 

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Questa mattina, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Parma per XXIV Congresso Nazionale delle Fondazioni di Origine Bancaria e delle Casse di Risparmio.

Durante il suo breve intervento, alla cerimonia di inaugurazione, tenutosi presso l'Auditorium Paganini, ha elogiato il contributo dato dall'ACRI - Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa - alla stabilità finanziaria, prezioso per il risparmio degli italiani e dell'intero Paese. A conclusione ha poi promesso di tornare nella nostra città in occasione di Parma 2020, Capitale italiana della Cultura.

Ad accogliere il capo dello Stato, erano presenti il sindaco Federico Pizzarotti, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il presidente dell'Acri Giuseppe Guzzetti. La visita del è durata circa un'ora e mezza e ha dato il via alla due giorni del Congresso.

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Torna la pet therapy nel giardino dell'Ospedale dei bambini. Attività assistita con gli asini Giannetta e Maurizio proposta dall'associazione "Impronte... nell'anima" nel giardino della pediatria.

Trasmettere benessere e autostima attraverso la cura e il contatto con un animale, questo l'obiettivo che si pone la pet therapy ed è questo l'intento dell'associazione "Impronte... nell'anima" che ha riproposto, anche per quest'anno, l'incontro degli animali con i piccoli pazienti dell'Ospedale dei bambini di Parma.

Il progetto alla Pediatria del Maggiore è partito a maggio in collaborazione con "Asini nel cuore" di Elisa Lorenzani che ha portato gli asini Giannetta e Maurizio nel giardino della struttura pediatrica per essere accuditi dai bambini presenti. "Gli asini invitano alla dolcezza – afferma Elisa – Inoltre Giannetta e Maurizio sono animali abituati a lavorare con i ragazzi e non si spaventano di fronte ad un movimento brusco per questo li abbiamo scelti per il progetto con i pazienti più piccoli".

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E' Marta Viappiani, presidente dell'associazione che spiega il valore della pet therapy o IAA (interventi assistiti con animali) e il significato del progetto proposto all'Ospedale dei bambini: "Gli animali ci insegnano il rispetto della natura, ma allo stesso tempo ripagano chi si prende cura di loro con un senso di benessere e di tranquillità interiore, così importante per chi è alle prese con i trattamenti sanitari".

Le volontarie dell'associazione hanno organizzato inoltre una serie di attività per coinvolgere i pazienti che non possono uscire dal reparto sfruttando una sagoma dell'animale a grandezza naturale. L'ultimo incontro con Giannetta e Maurizio nel giardino dell'Ospedale dei bambini si terrà domenica 10 giugno.

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"Questi progetti di pet therapy – conclude Viappiani - sono possibili grazie alla sensibilità dimostrata da tante persone e professionisti che offrono il loro impegno come volontari e dagli sponsor che li sostengono. Voglio ringraziarli tutti di cuore. E mi auguro siano sempre più numerosi perché gli animali possono insegnarci davvero tanto e possono aiutare a superare momenti di difficoltà, per grandi e piccini".

È bastata una piccola distrazione della nonna, che era andata a prenderlo al nido, perché la portiera si chiudesse con le chiavi dentro all'auto. Tempestivo l'intervento degli agenti, che hanno liberato il piccolo rompendo il finestrino.

Modena –

La sua mente deve essere andata subito ai tristi fatti di cronaca, mentre il peggiore degli incubi si materializzava davanti ai suoi occhi: il suo nipotino di due anni chiuso in auto, sotto il sole cocente, mentre, all'interno dell'abitacolo, la temperatura continuava a salire.

Erano le 13 di ieri quando una nonna di 62 anni si è recata, come di consueto, al nido comunale di via Loschi per prendere il nipotino di due. Ha poi sistemato il piccolo sul sedile posteriore, assicurandolo all'apposito seggiolino con le cinture, come prevede la legge. La donna ha fatto poi per mettersi alla guida, ma in quel momento, si è accorta che il bimbo si era divincolato, liberandosi dal seggiolino. Si è quindi spostata dalla sua parte per rimetterlo a posto. Ma proprio qui è entrata in gioco la fatalità: la portiera del lato del guidatore si è chiusa prima che la donna raggiungesse quella posteriore per sistemare il bambino, mentre le chiavi erano rimaste sul cruscotto.

Il bimbo si è quindi trovato imprigionato nell'abitacolo, sotto il sole cocente e ha cominciato ad agitarsi. La nonna ha immediatamente chiamato aiuto e ha allertato la Polizia che ha girato la richiesta di soccorso a una Volante, subito intervenuta. Gli agenti hanno rotto un finestrino e liberato il piccolo, che era accaldato e spaventato. Lo hanno poi portato all'interno dell'asilo, dove è stato reidratato e calmato.

Sul posto è arrivata successivamente anche un'ambulanza che ha trasportato il bimbo, accompagnato dalla nonna, all'ospedale per verificare le sue condizioni di salute dopo il grande spavento.

Ieri mattina un grosso pannello ha ceduto e si è schiantato al suolo sulla banchina 4 della stazione dell'Alta Velocità. I viaggiatori si erano appena spostati per raggiungere il convoglio appena annunciato.

REGGIO EMILIA - Tragedia sfiorata, o, per chi preferisce, un vero miracolo quello che si è verificato nella mattinata di ieri presso la stazione della Mediopadana di Reggio Emilia, tanto bella quanto...pericolosa.

Sulla banchina numero quattro si è infatti staccata una delle lastre di vetro che formano la dinamica forma creata dal celebre architetto Santiago Calatrava, schiantandosi al suolo, proprio pochi minuti dopo che i viaggiatori, circa una ventina, si erano spostati per disporsi a salire sul proprio convoglio annunciato.

Secondo quanto raccontano i testimoni, erano le prime ore del mattino quando i passeggeri che sostavano lungo il binario quattro dell'Alta Velocità, quello dove sostano i treni diretti verso la capitale e verso il Sud, hanno sentito l'annuncio dell'arrivo del loro treno. I pannelli a led hanno quindi annunciato i numeri corrispondenti alle carrozze e i passeggeri si sono quindi spostati verso la propria posizione. Proprio in quel momento, senza alcun preavviso, dal tetto si è staccato un grosso pannello di vetro che si è schiantato sul marciapiede della banchina, dove poco prima stavano sostando i viaggiatori.

Solo per miracolo nessuno è stato investito dalla caduta del pannello.

Il personale della Rete Ferroviaria Italiana è stato immediatamente allertato e ha subito provveduto a ripulire la banchina dai frammenti del pannello precipitato. La stazione della Mediopadana, proprio per la sua struttura d'autore, splendida quanto delicata, è sottoposta a controlli e a manutenzione periodica. Durante l'ultima ispezione, tuttavia, non era emerso nulla di rilevante. Ora saranno eseguiti approfondimenti per capire le ragioni del crollo e prevenire episodi simili, ma che potrebbero avere un esito ben diverso.

 

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L'episodio è accaduto alla periferia di Bologna, al culmine di una lite che ha visto protagonista un 56 enne modenese e l'ormai ex compagna, una bolognese di 21 anni

di Manuela Fiorini Bologna 5 giugno 2018  – La notizia richiama alla mente la scena in cui Mike Tyson stacca a morsi l'orecchio del rivale Evander Holyfield durante il match per aggiudicarsi il titolo dei pesi massimi.

La protagonista, invece, questa volta è una 21 enne bolognese e, a fare da sfondo alla vicenda, non il ring ma via Piave, alla periferia di Bologna.
Qui, infatti, la scorsa notte, al culmine dell'ennesima lite, la ragazza ha aggredito il compagno, un modenese di 56 anni, che intendeva porre fine alla loro relazione, dopo sette mesi piuttosto burrascosi.

Richiamati dalle grida che provenivano dalla strada, i residenti hanno avvertito la Polizia che, intervenuta sul luogo, ha trovato la ragazza in lacrime, forse pentita di quello che aveva fatto. Poco dopo, è sopraggiunto anche il compagno, sanguinante e sotto choc.
È stata quindi avvertita anche un'ambulanza. Nel frattempo, il pezzo di orecchio staccato, una parte del padiglione auricolare destro, è stato ritrovato a terra e recuperato.

L'uomo è stato ricoverato all'Ospedale Maggiore di Bologna, dove il frammento di orecchio gli è stato riattaccato.

L'uomo ha poi deciso di sporgere denuncia nei confronti dell'ormai ex compagna, che ha precedenti per droga, reati contro il patrimonio e resistenza da pubblico ufficiale.

La donna, nel frattempo, di fronte all'evidenza dei fatti, era già stata arrestata con l'accusa di lesioni aggravate da crudeltà.

Automedica e medici per tutto il giorno in Piazza Garibaldi in occasione del trentennale dall'avvio del servizio. 

Questa mattina è iniziata la tradizionale "Settimana della Pubblica" organizzata da Assistenza Pubblica Parma Onlus con il patrocinio del Comune di Parma. Fino a domenica 10 giugno eventi e iniziative speciali.

Oggi tutta la cittadinanza è attesa, fino alle 19, per celebrare il trentennale dell' automedica, con "Papa 30 in piazza". Trent'anni dall'avvio del servizio di Automedica, primo di questo tipo in Italia e i militi sono a disposizione per misurare gratuitamente i parametri vitali.

PROGRAMMA "SETTIMANA DELLA PUBBLICA" 2018

MARTEDÌ 5 GIUGNO

Dalle ore 9.00 alle 19.00 "Papa 30 in piazza" (per tutta la cittadinanza)
Festeggiamo il trentennale della prima automedica
italiana. Vi sarà inoltre la possibilità di misurazione
gratuita dei parametri vitali a cura dei medici del servizio.
Parma - Piazza Garibaldi

ore 20.45 "Obiettivo Sicurezza"
La protezione dei volontari in ambito infettivologico
Relatore: dott. Giacomo Magnani
Assistenza Pubblica – Viale Gorizia, 2/A

MERCOLEDÌ 6 GIUGNO

ore 19.00 APERIPIZZA (ingresso a offerta)
In collaborazione con Pizzeria "La Barchetta"
Assistenza Pubblica - Viale Gorizia, 2/A

ore 21.30 Coro CAI Mariotti
Appuntamento con il bel canto, grazie al coro nato nel 1970, in senso alla sezione di Parma del Club Alpino Italiano
Assistenza Pubblica - Viale Gorizia, 2/A

GIOVEDÌ 7 GIUGNO

ore 20.45 "WONDER" (ingresso libero)
Proiezione del film a cura di Telefono Amico Parma
In collaborazione con Ufficio Cinema – Comune di Parma
Cinema Astra d'Essai - Piazzale Volta, 3

VENERDÌ 8 GIUGNO

ore 19.30 Biciclettata per le vie del centro
Iniziativa per tutti
Ritrovo e arrivo in Assistenza Pubblica - Viale Gorizia, 2/A

dalle ore 20.30 Torta fritta e salume (ingresso a offerta)
In collaborazione con Protezione Civile Parma
Assistenza Pubblica - Viale Gorizia, 2/A

SABATO 9 GIUGNO

ore 18.00 Inaugurazione nuova Papa 7
nell'ambito del progetto Ambulanza dei desideri,
in memoria di Giuseppe Varesi, con il contributo della Fondazione Assistenza Pubblica Parma
Assistenza Pubblica - Viale Gorizia, 2/A

DOMENICA 10 GIUGNO

ore 15.30 "Bimbi in Pubblica!" (ingresso libero)
Pompieropoli (In collaborazione con i Vigili del Fuoco in congedo di Parma)
Ambulanza dei Pupazzi
Educazione Stradale
Simulazioni Di Protezione Civile
Merenda per tutti i piccoli partecipanti
Assistenza Pubblica - Viale Gorizia, 2/A

Maggiori info sulla pagina facebook

Foto di Francesca Bocchia

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Il pacchetto si rivela un "pacco". La truffa online scorre via email. Il corriere SDA nel mirino degli hacker e truffatori telematici. L'allerta della Polizia Postale. Lo "Sportello dei Diritti": non cliccate nè rispondete mai a questi messaggi

Non passa giorno che lo "Sportello dei Diritti" non continui a segnalare la miriade di modalità che i truffatori della rete utilizzano per accedere abusivamente ai nostri dispositivi, spillarci denaro o appropriarsi fraudolentemente dei nostri dati, anche bancari. Proprio in data odierna la Polizia Postale tramite un post sulla pagina Facebook "Commissariato di PS On Line – Italia" ha pubblicato lo screenshot di uno dei tipici messaggi che possono pervenire sui nostri account e che per impostazione grafica, utilizzo di loghi e contenuto possono farci cadere nella trappola come quello che simula una comunicazione del corriere SDA del gruppo Poste Italiane. "Questo tipo di messaggio" - ricorda la Polizia Postale - "diventa ancora più forviante quando lo riceviamo in concomitanza dell'attesa per un ordine effettuato. Se abbiamo dei dubbi sulla genuinità del messaggio contattiamo telefonicamente il corriere e accertiamoci della reale situazione.".

Ancora una volta, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", il modo migliore per difendersi è quello di non rispondere mai a questi messaggi e quindi di non cliccare sui link indicati. Il problema però è sempre lo stesso: molti utenti della rete continuano a cascarci perché troppo spesso non si riflette e si agisce d'istinto dando seguito alla convinzione che sia proprio il pacco che stiamo tanto aspettando. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione e accertarsi sempre della provenienza del messaggio anche perché gli spedizionieri non utilizzano mai questo tipo di procedure.

Nel caso siate comunque incappati in frodi analoghe potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

(04 giugno 2018)

 

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