Giorgio Valle, 69 anni, originario di Sondrio, era ricercato da anni e deve scontare 5 anni e 6 mesi in carcere. Nella sua carriera di abile truffatore aveva assunto diversi alias, professioni e nazionalità, mettendo a segno colpi sia in Italia che all’estero. È stato fermato a Formigine, dove viveva da insospettabile.

FORMIGINE –

Banchiere, giornalista, uomo d’affari, con diversi alias, personalità e nazionalità in base alla truffa da mettere in atto. E, naturalmente, abile a fare perdere le proprie tracce, nonostante le diverse condanne e una pena di 5 anni e 6 mesi da scontare in carcere. 

Sembra uscita dal film con Leonardo di Caprio “Prova a prendermi”, la carriera criminale di Giorgio Valle, 69 anni, originario di Sondrio, basata su truffe e raggiri. Ma questa volta, a prenderlo ci hanno pensato i Carabinieri di Formigine, che lo hanno rintracciato in una zona inaspettata del Comune in provincia di Modena, dove Valle si era recentemente trasferito, “interpretando” la parte del tranquillo e insospettabile vicino.

A mettere gli uomini dell’Arma sulle sue tracce è stata la segnalazione di un’azienda del comprensorio ceramico, probabile prossimo “bersaglio” del truffatore. Insospettiti da alcuni suoi atteggiamenti poco chiari, si sono rivolti ai Carabinieri, che dopo alcune approfondite indagini e accertamenti, sono riusciti a individuarlo e ad arrestarlo, mettendo così fine alla sua carriera criminale “da film”.

Venerdì, 06 Settembre 2019 06:31

Intensa attività di controlli

Ieri intensa attività di controlli. 5 pattuglie polizia, municipale, ispettorato del lavoro, ausl e personale della divisione amministrativa, hanno passato al setaccio vari della zona del San Leonardo del oltretorrente.

Alla fine sono state controllate circa 80 persone, 20 veicoli e 8 i locali.

Agili e ad impatto ambientale zero, molto adatti per muoversi in centro storico e poter arrivare comodamente ovunque: dal primo settembre si può visitare Parma in risciò con Veloleo.

La novità è promossa dall'Assessorato alle Politiche di sostenibilità ambientale, guidato da Tiziana Benassi, in vista di Parma Capitale della Cultura Italiana per il 2020

Mezzi elettrici a pedalata assistita, che girano il centro di Parma, con la possibilità di poter trasportare due o tre persone fra i monumenti più significativi della città ducale promuovendone le bellezze artistiche, culturali, storiche e le eccellenze enogastornomiche, nell'ambito dei progetti legati a Parma Città Creativa per la Gastronomia UNESCO.

Si tratta di un servizio che può essere prima di tutto utilizzato dai turisti, ma che costituisce anche una proposta accattivante per quei parmigiani curiosi di riscoprire, in tranquillità, le bellezze della loro città attraverso differenti percorsi. Fra le proposte anche un tour gastonomico per assaggiare le bontà del nostro territorio.

A raccontarci l'iniziativa Andrea Saccon, meglio noto come La Sajetta.

Foto a cura di Francesca Bocchia

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La Cisl giudica favorevolmente la proposta di un nuovo Patto per lo sviluppo di Modena lanciata ieri dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli al Tavolo dell’economia riunito in municipio. il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta: «Anche governo Conte bis coinvolga parti sociali».

Modena -

«Il Patto per la crescita, firmato cinque anni fa, ha dato buoni risultati, ma è opportuno non sedersi sugli allori e rilanciarlo – afferma il segretario generale della Cisl Emilia Centrale William Ballotta – Apprezziamo, innanzitutto, la conferma del metodo adottato dal sindaco, cioè il coinvolgimento delle parti sociali e l’invito a una loro partecipazione attiva, che consente di arrivare alla condivisione dei progetti. Per parte nostra, - ribadisce Ballotta - siamo pronti e disponibili a continuare a offrire il nostro contributo di idee. 
Per noi, per esempio, è fondamentale il massimo sostegno al sistema scolastico e della formazione professionale, affinché i nostri ragazzi abbiano le conoscenze e competenze necessarie per le imprese modenesi che competono sui mercati mondiali». 
 
Ricordando che un “patto di comunità” per il rilancio del territorio è uno degli obiettivi principali che la Cisl si era data fin dal suo congresso 2013, Ballotta auspica che anche il nascente governo “Conte bis” possa in qualche modo adottare il modus operandi modenese. 
 
«Di fronte alla crescita zero e un Paese politicamente spaccato, è indispensabile un dialogo sui problemi, sia sociali che economici, e sulle loro possibili soluzioni – dichiara Ballotta – Dal nuovo esecutivo ci aspettiamo un'equa riforma fiscale fondata sulla lotta all’evasione e la riduzione delle tasse per lavoratori dipendenti e pensionati, una politica industriale rispettosa dell'ambiente, politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali, la revisione dello “sblocca cantieri” e avvio dei lavori per le infrastrutture, discontinuità sulle questioni della sicurezza e immigrazione rispetto al governo precedente. Vanno, inoltre, affrontati – conclude il segretario generale della Cisl Emilia Centrale - i temi delle pensioni, dei rinnovi contrattuali dei lavoratori pubblici e privati, nuove assunzioni in tutta la pubblica amministrazione (a cominciare dall’istruzione e sanità) per far fronte ai pensionati con quota 100».~

Parma 5 settembre 2019 - I carabinieri di Parma centro hanno denunciato, per tentato furto aggravato in concorso, due minorenni classe 2003 e 2004, italiane originarie e residenti a Parma. Le giovani, peraltro incensurate, sono state fermate, nella tarda serata di ieri, mentre tentavano di oltrepassare i varchi di uscita del negozio Oviesse di via Mazzini con vari prodotti cosmetici, non pagati , per un valore complessivo pari a circa 150 €. Refurtiva recuperata e restituita.

Sempre nella giornata di ieri, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno denunciato a piede libero, per il reato di tentato furto aggravato, un moldavo classe 88, in Italia senza fissa dimora e già censurato, per aver tentato di asportare i generi alimentari ai danni del supermercato sito nel centro cittadino. Anche in questo caso la refurtiva è stata recuperata e restituita alla proprietà.

 

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Oltre 10 unità dei Carabinieri della compagnia di Parma hanno svolto un servizio coordinato nelle zone di Piazzale Pablo, Parco Ducale, Piazzale della Pace e viale Piacenza

Parma 4 settembre 2019 - È stato arrestato un cittadino nigeriano classe '90 in Italia senza fissa dimora. Fermato in via Emilia Est per un controllo il nigeriano, censurato, nel tentativo di sottrarsi ai militari, pur reagendo con violenza, è stato trattenuto dagli opertaori e arrestato. Con rito per direttissima sono state confermate le accuse e tradotto in carcere in attesa dei termini a difesa.

I risultati dell'operazione sono così riassunti:
⁃ denunciati ai sensi dell’art 73 del dpr 309/90 (testo unico stupefacenti)
Un cittadino parmigiano classe 85 trovato in possesso di 10 gr di marijuana
Un cittadino nigeriano classe 82 trovato in possesso di 10 gr di cocaina
Un cittadino filippino classe 93 trovato in possesso di 3 gr di metanfetamina “shaboo”
Un cittadino italiano classe 85 trovato in possesso di 10 gr di marijuana,14 gr di hashish e 0,5 gr di eroina
⁃ segnalati alla locale prefettura per uso di sostanze stupefacenti ai sensi dell’art 75 del dpr309/90 (tossicodipendenza)
Due cittadini tunisini classe 95/96
Un cittadino Giordano classe 93

Sono state identificate 50 persone di cui 20 extracomunitari e sono state effettuate oltre 6 perquisizioni.

 

I volontari di Emporio rilanciano per il sesto anno la campagna che raccoglie materiale scolastico usato e nuovo per i bambini delle famiglie di Parma in difficoltà economica. 

Parma -

Anche quest’anno, oltre all’astuccio, mettiamo nello zaino di ogni bambino dignità, leggerezza e la gioia di tornare a scuola sentendosi pari agli altri. È questo l’appello di Emporio che rilancia la raccolta di materiale scolastico per quei bambini che devono fare i conti con la povertà delle loro famiglie. Solo all’Emporio di Parma, sono circa mille i giovani studenti che rischiano di affrontare il primo giorno di scuola senza avere il materiale necessario. 

Gli “attrezzi del mestiere” che i volontari chiedono a ciascuno di donare, sono zaini, quaderni, astucci, colori, penne, squadre, album da disegno, carpette, insomma tutto ciò che la scuola richiede; una spesa troppo elevata per chi già tira la cinghia. 

Chi vorrà fare la sua parte potrà portare il materiale in uno dei tanti punti di raccolta. Un gesto di solidarietà ma anche di sobrietà: quanti zaini che non usiamo più possono tornare fra i banchi sulle spalle di un altro bimbo? Se ognuno fa una piccola parte, basterà poco per mandare a scuola centinaia di bambini con il sorriso.

La rete di chi ci crede è ampia; sono tante le associazioni e gli enti che hanno aderito a questa sesta edizione della campagna.

Ecco dove si possono portare i materiali: 

Emporio Solidale di Parma, via Veterani dello Sport 3/a: lunedì 14 –18; martedì e giovedì 10 – 18; mercoledì e venerdì dalle 10 alle 15.

Sindacati CIGL, CISL e UIL, nelle loro sedi

Caritas Diocesana, Piazza Duomo 3, da lunedì a venerdì 9 – 12 e 15-17; sabato 9 – 12

Centro Aiuto alla Vita, Strada Bixio 71, da lunedì e martedì 9 - 12.00 e giovedì 9.30 -12 e 15 – 17; via Cima Palone 14, da lunedì a venerdì 9 –  13; giovedì 9 – 13 e 15 – 17  (0521 233566)

Bar Circolo ANSPI “Corpus Domini”, via De Giovanni 8 c/o Corpus Domini, tutti i giorni eccetto il martedì, 7.30- 20,30 (0521 493519)

Centro Giovani Federale, Via XXIV Maggio, da lunedì a venerdì 15-19. 

Centro giovani – Gruppo Scuola – Casa nel Parco, Via Naviglio Alto, 13

INTERCRAL Parma, viale Caprera 13/a da lunedì a venerdì, (Mauro Pinardi, 0521 969637).

Informagiovani Via Melloni 1/B Tel. 0521 218749 da lunedì a sabato 15 – 18

Spazio Giovani in Civica (ex Tana dell’Orso) c/o Biblioteca Civica, vicolo Santa Maria, da lunedì a venerdì 15-19.

Centro interculturale, via Bandini 6, da lunedì a venerdì 9-18 

Comune di Parma: c/o i Servizi educativi (assessore Seletti)

ADAS FIDAS Parma (Adas per la Vita, Banca Intesa San Paolo, Barilla, Bormioli Luigi, Bormioli Rocco, Cedacri, Cerve, Davines, Chiesi, Ferrovieri, Intercral, Scuola Albertelli Newton, Scuola per L’Europa, Schiaffino, Simonazzi, Zacmi)

E per chi vorrà mettere nel carrello un quaderno in più, sabato 14 settembre troverà i volontari di Emporio presso le Coop al Centro Commerciale Eurosia, Gramsci, Centro Torri dove raccoglieranno anche il materiale usato. 

 

Forum Solidarietà – Centro Servizi per il volontariato in Parma
0521/228330 
 www.forumsolidarieta.it 

Notte magica per l'evento simbolo di “Settembre Gastronomico”. Per la suggestiva “Cena dei Mille”, ieri sera, il centro storico di Parma si è trasformato in un ristorante gourmet sotto le stelle. Mille ospiti seduti alla tavola lunga 500 metri tra Strada della Repubblica e Piazza Garibaldi. 

Il racconto e le foto delle portate nell'articolo a cura di Chiara Marando

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Sempre più spesso a caccia di uomini giovani da ammaliare e sedurre.

CougarItalia.com, il portale specializzato negli incontri tra donne quarantenni ed uomini più piccoli, ha stilato la classifica dei giovani attori con le quali idealmente esse vorrebbero fare l'amore.

Sul podio degli uomini più hot di questa calda estate troviamo il il "Marco Polo" Lorenzo Richelmy (29 anni) al primo posto, l'"Uomo Ragno" Tom Holland (23 anni) al secondo posto, ed Ansel Elgort (25 anni), che è terzo. A stilare la graduatoria è CougarItalia.com, il portale che promuove incontri tra donne 35-50enni e uomini più giovani.

Tra gli attori che quest'estate hanno catturato il cuore del pubblico femminile, al quarto posto si colloca Nick Robinson (24 anni). E, poi ancora, è quinto Edoardo Strano (26 anni), un giovane attore siciiiano che ha debuttato per la prima volta al ci¬ne¬ma nel nuo¬vo film di Mar¬co Bel¬loc¬chio "Il tra¬di¬to¬re".

In sesta posizione troviamo quindi il gallese Taron Egerton (29 anni) che in "Kingsman - Secret Service" ha il ruolo del favorito del personaggio interpretato da Colin Firth: il film si rivela un grande successo incassando oltre 400 milioni di dollari. E settimo segue Tye Sheridan (22 anni), che ha debuttato con il film "The Tree of Life" di Terrence Malicke.

Al numero otto della classifica stilata da CougarItalia.com troviamo Daniel Kaluuya (30 anni) che ha recitato sul grande schermo nei film "Johnny English - La rinascita", "Kick-Ass 2" e "Sicario". E chiudono poi la graduatoria, rispettivamente al nono e decimo posto, l'attore franco-statunitense Timothée Chalamet (23 anni) che ha esordito sul grande schermo con "Men, Women & Children" e con "Interstellar", e Lucas Hedges (22 anni) che ha avuto ruoli in film molto applauditi in "Manchester by the Sea" e "Lady Bird".

Certo è che le quarantenni italiane sono prevalentemente «donne cougar», dall'inglese puma o pantera, vale a dire predatrici, le più propense alle esperienze per rendere la loro vita sessuale più varia.

Come vivono la propria vita sessuale? «Nella fascia di età compresa tra i 40 ed i 48 anni, il 75% delle donne dichiara di esserne soddisfatta o pienamente soddisfatta. Solo un 2% è insoddisfatto o decisamente insoddisfatto, mentre un 18% dichiara di non avere al momento un partner. E vi è infine anche un 5% di indecise nel giudizio» risponde Alex Fantini, fondatore di CougarItalia.com.

 

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Mercoledì, 04 Settembre 2019 09:54

Incidente mortale a Medicina

Medicina, incidente stradale mortale in via San Vitale Ovest. 

Medicina (BO), 4 settembre 2019. Ieri sera i Carabinieri della Tenenza di Medicina e del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Imola sono stati impegnati a rilevare un incidente stradale grave sulla via San Vitale Ovest. Una 32enne italiana alla guida di una Fiat Punto è finita fuori strada. A causa dell'impatto violentissimo, la donna e le due figlie di 4 e 14 anni sono state trasportate in elicottero in gravi condizioni al Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna.

Questa mattina, la bambina di 4 anni è deceduta.


All: Foto – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.

 

Al via l’ottava edizione di La Cultura si fa Sport, l’evento ideato e organizzato da Net Project, agenzia di comunicazione di Parma e patrocinato e co-organizzato dal Comune di Parma.

Ma che cos’è “La Cultura si fa Sport”?

Come dice Andrea Fiore, titolare di Net Project “Non solo un evento ma un vero e proprio progetto che coinvolge anno dopo anno un numero sempre maggiore di partner, sostenitori e pubblico”.

“La Cultura si fa Sport” prende vita per l’ottavo anno consecutivo portando in scena un tema sensibile e attuale, quello dell’inclusione. “Abbiamo voluto fortemente dedicare l’edizione 2019 al tema dell’inclusione che consideriamo un fattore-chiave dei valori dello sport praticato a tutti i livelli”, sostiene Andrea Fiore. La serata che si terrà sabato 7 settembre nello spazio Ipogea dell’Auditorium Paganini ospiterà Daniele Cassioli, pluricampione di sci nautico non vedente dalla nascita, il Dottor Umberto Battista con la sua Apsd Sport Benessere e Salute Mentale, Matteo Vitali, campione del mondo di calcio a 5 nella Dream World Cup, competizione riservata a ragazzi provenienti da percorsi di fragilità psichica e mentale che hanno trovato nello sport la loro ancora di salvezza, Carlo Volpi, COO di Pharmanutra imprenditore impegnato nel sostegno di Obiettivo 3 Associazione fondata da Alex Zanardi, Claudio Arrigoni, giornalista di Gazzetta dello Sport presente come moderatore del talk show.

Il talk show verrà alternato alla straordinaria esibizione della compagnia di teatro Fonderia Mercury, che porterà in scena Olimpicamente, audio-drammi ad elevato impatto emozionale. Il tema della rappresentazione? Naturalmente lo sport con i suoi personaggi iconici, quelli nella memoria e nel cuore di tutti.

La scelta di affiancare spettacolo e dibattito rappresenta il nucleo che meglio può descrivere l’essenza di La Cultura si fa Sport, come sostiene Andrea Fiore “Siamo convinti che lo sport abbia un impareggiabile potere di aggregazione e condivisione, capace di infrangere muri, barriere e diversità di tipo sociale, fisico e razziale. Il nostro obiettivo è generare contenuti di valore e come sempre sottolineiamo che non abbiamo l’ambizione di risolvere problemi, ma di portarli alla luce, sensibilizzare e dare spunti, quella sì è una nostra ambizione, per questo ogni anno cerchiamo di aggiungere un tassello in più con nuovi contenuti e collaborazioni”.

Una delle novità 2019 è che l’evento si terrà il giorno prima della manifestazione podistica targata Cus Parma “Parma Mezza Maratona” prevista per domenica 8 settembre e come è intuibile non si tratta di una coincidenza di date. Spiega Andrea Fiore “Net Project supporta Cus Parma nella comunicazione e nell’organizzazione dell’evento sportivo e quest’anno abbiamo lavorato sodo per ottenere che Parma Mezza Maratona potesse diventare la prima gara inclusiva nazionale sulle distanze di 10 e 21 km. Abbiamo voluto apportare concretezza e nuove opportunità per le persone e per la città”.

Il ricavato di “La Cultura si fa Sport” verrà destinato all’Associazione Giocamico per il quinto anno di seguito con risultati sempre più consistenti.

“La Cultura si fa Sport” è un evento trasversale dedicato a tutti, appassionati di sport, famiglie, ragazzi e bambini, un appuntamento consolidato per la città a cui ognuno con la propria presenza può contribuire a un progetto di solidarietà.

Appuntamento sabato 7 settembre 2019 ore 19 alla Sala Ipogea Auditorium Paganini.

A partire dalle ore 18.00 una degustazione delle eccellenze di Parma offerto dagli sponsor della manifestazione.

Martedì, 03 Settembre 2019 15:05

Caso accertato di Chikungunya a Novellara

La Direzione del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia informa che è stato accertato un caso di Chikungunya in una persona residente a Novellara, recentemente rientrata da un viaggio all’estero in zone tropicali, in un’area in cui il virus è endemico. La persona si è prontamente ripresa ed è già in buone condizioni di salute.

La Chikungunya è una malattia virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara tigre ed è caratterizzata da febbre alta, forti dolori muscolari e rash cutaneo.

Ogni anno, visto il grande numero di viaggiatori in aree in cui la malattia è ormai diffusa, si registrano alcuni casi in Italia e anche nella nostra regione, in persone al rientro da viaggi all'estero.

Come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle malattie che possono essere trasmesse dalla zanzara tigre si interviene con un protocollo per la disinfestazione che ha la finalità di abbattere la popolazione di zanzare presente nell'area dove la persona ha soggiornato al rientro dal viaggio.

Per tale motivo, in collaborazione con il Comune di Novellara, nell’area potenzialmente interessata dalla trasmissione del virus si è provveduto ad eseguire un primo trattamento adulticida che dovrà essere seguito nei prossimi giorni da un ulteriore specifico intervento di disinfestazione larvicida nei confronti delle zanzare, così come previsto dal Piano regionale di sorveglianza.

Si ricorda che la zanzara tigre è l’unico vettore di questa patologia: la Chikungunya non si trasmette direttamente da uomo a uomo, ma solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta. Non vi è, al momento, nessun altro caso sospetto e non sussiste alcun allarme sanitario. 

Per maggiori informazioni sugli interventi messi in atto dalla Regione Emilia-Romagna per la protezione nei confronti delle zanzare invasive: www.zanzaratigreonline.it 

Protagonista una coppia di cittadini stranieri. L’uomo non era nuovo alle violenze domestiche e la compagna si era munita dello spray urticante che al momento del bisogno ha però spruzzato solo un liquido rossastro che ha fatto imbestialire ancora di più un 50 enne turco. La donna è stata portata prima al Pronto Soccorso, poi in un centro Antiviolenza insieme ai due figli minori.

MODENA –

Aveva acquistato una bomboletta di spray al peperoncino proprio per difendersi dalle violenze domestiche del compagno, un 50 enne di origine turca già noto alle Forze dell’Ordine per aver cercato di darsi fuoco davanti alla Caserma dei Carabinieri, ma al momento “del bisogno”, lo spray non ha funzionato e al posto del liquido urticante ha spruzzato un colorante rosso, che è finito sul viso dell’uomo, facendolo imbestialire ancora di più. Il 50 enne, infatti, ha infierito ulteriormente sulla compagna, una 43 enne originaria dell’Est Europa e madre di due figli piccoli, costringendola a ricorrere alle cure dei sanitari.

Protagonista dell’ennesimo fatto di violenza domestica una coppia che, lunedì attorno alle 20, ha litigato per futili motivi. Ad avere la peggio è stata la donna che, di fronte alla violenza crescente del compagno, ha estratto lo spray al peperoncino, che tuttavia ha fatto “cilecca”. All’arrivo delle Forze dell’Ordine, il 50 enne turco è stato fermato e accompagnato in caserma. La donna, invece, è stata prima medicata al Pronto Soccorso per alcune ferite, per fortuna non gravi, poi è stata accompagnata presso un Centro Antiviolenza insieme ai due figli minori.

Per il compagno è invece scattata la denuncia a piede libero, mentre nei prossimi giorni spetterà all’autorità giudiziaria esprimersi su quali misure adottare nei suoi confronti, alla luce dei nuovi tempi imposti dalla normativa Codice Rosso in contrasto alle violenze domestiche. Sull’uomo infatti grava un precedente importante: all’origine del suo tentativo di darsi fuoco davanti alla caserma dei Carabinieri c’era infatti la protesta per non poter rivedere il figlio dopo un allontanamento dalla compagna.

Nella mattinata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino nigeriano di 26 anni responsabile dei reati di lesioni personali aggravate e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Gli agenti sono intervenuti presso un appartamento in via Zurlini a Modena, a seguito di una chiamata alla centrale operativa tramite numero di emergenza 112NUE che segnalava una lite in corso tra due coinquilini stranieri richiedenti asilo politico. 

All’arrivo della Polizia, il nigeriano era ancora fuori di sé ed inveiva contro l’altro ragazzo, un 28enne originario del Bangladesh, che precedentemente aveva colpito con un pugno.

Gli operatori hanno cercato di tranquillizzarlo: per tutta risposta lo straniero ha rivolto la propria rabbia nei loro confronti, minacciandoli di lanciargli degli oggetti che aveva a portata di mano, tra cui due cellulari; prima che gli agenti riuscissero a sottrarglieli, ha estratto le due SIM, gettandone una dal balcone dopo aver cercato di ingoiarla e piegando l’altra in modo da danneggiarla.

Il nigeriano, rifiutandosi categoricamente di andare in Questura, ha addirittura minacciato di gettarsi dal balcone ed ha innescato una colluttazione con gli agenti, colpendoli con pugni e calci. Solo grazie all’intervento di un’altra volante, i poliziotti sono riusciti a bloccarlo definitivamente.

Accompagnato in Questura, al termine degli accertamenti di rito, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo, come disposto dal Magistrato di turno.

Due degli agenti coinvolti nella colluttazione sono stati refertati dal Pronto Soccorso con prognosi, rispettivamente, di due e sette giorni per lievi contusioni e percosse.

 

Martedì, 03 Settembre 2019 13:57

Hai provato le scarpe? Sono 10 euro…

La segnalazione a Federconsumatori Modena è arrivata da diverse persone, ultima una ragazza, che dopo aver provato alcune scarpe sportive al negozio Kiki Sport di Mirandola senza però acquistare nulla si è sentita fare la richiesta. Secondo il negoziante si tratterebbe di un disincentivo alla “moda” di provare la merce in negozio e acquistarla poi su internet, ma i pareri sono discordanti.

 MIRANDOLA (MO) –

“Scusi, dove va? Sono dieci euro…”. “Come dieci euro?! Ma se non ho acquistato nulla?!”. “Appunto! Sono dieci euro per aver provato le scarpe…perché magari, lei adesso va a casa e le acquista su internet, quindi sono dovuti per la “consulenza”.

Il dialogo è surreale, ma riassume quanto denunciato a Federconsumatori Modena da una ragazza (ma ci sono anche altre segnalazioni a riguardo), su quanto accadutole al negozio Kiki Sport di Mirandola, dove la giovane si aveva provato alcune paia di scarpe, uscendo però senza acquistare nulla.

Ma la storia prosegue in maniera ancora più paradossale, quando la ragazza, sorpresa per la richiesta, fa notare al negoziante che la cosa non è segnalata in alcun modo nel negozio e domanda anche se questa richiesta di pagamento viene rivolta a tutti coloro che non acquistano oppure a discrezione del negoziante. Si sente rispondere che non è necessario che sia indicato, perché, secondo il commerciante, nel suo negozio le regole sono quelle, e che decide lui chi deve pagare e chi no. La giustificazione? Un modo per scoraggiare il malcostume di chi si reca nei negozi, prova taglie e misure di abbigliamento e scarpe per poi acquistare il tutto su internet “perché lo pago molto meno”, come si sono sentiti rispondere il commerciante di Mirandola e molti altri. 

La ragazza, però, non ci sta e si rifiuta di pagare i dieci euro per la “prova scarpe”. Nei giorni successivi, poi, ripassando davanti al negozio, nota che in vetrina è stato esposto un cartello con la dicitura “Prova scarpe 10 €”.

Paradossale? Non proprio. Se quello di Mirandola è infatti il primo caso del genere in Emilia Romagna, si sono verificate “misure” simili anche in Toscana, a Sarzana e Prato e a Trento. Legittimo o no? A riguardo i pareri sono contrastanti. Secondo alcuni, infatti, sarebbe legittimo richiedere una quota per la “consulenza”, magari da scontare su un prossimo acquisto, per altri invece si tratta di una richiesta del tutto legittima, che va segnalata alle autorità competenti, che dovrebbero provvedere a sanzionate il negoziante.

Così, invece, si esprime Federconsumatori: “In ogni caso è necessario che una regola così discutibile come quella di far pagare la prova di abiti o calzature sia indicata con grande evidenza all’ingresso del locale commerciale, e non al proprio interno. Questo per consentire al cliente di scegliere se entrare o meno. Inoltre, deve essere specificato che la regola sarà applicata a tutti i non acquirenti, e non in modo arbitrario”. 

“Con queste chiare indicazioni”, continua Federconsumatori, “il commerciante si troverebbe probabilmente con una clientela “selezionata”, ma altrettanto probabilmente con una notevole riduzione del volume d'affari. Perché pare evidente che non siano modalità “artigianali” come questa a consentire al piccolo commercio di competere coi giganti del web; una modalità che al contrario crea soltanto effetti controproducenti. Ma il tema esiste, e come Federconsumatori siamo disponibili a ragionare di modalità legittime, come ad esempio il divieto di fotografare le merci in negozio ed i dati posti sulle relative scatole, segnale assai probabile dell'intenzione di acquistare sul web quanto si è provato in negozio".

Ieri la Polizia ha svolto servizi di controllo straordinario del territorio di Parma. Conotrollato l'Oltretorrente, con particolare attenzione a viale Vittoria e viale dei Mille, nonché le zone interne, come via Maggio, via Zara e via Gulli e via Minzoni.

Ulteriori controlli sono stati effettuati nel quartiere Pablo e nel quartiere San Leonardo.

Numeroso il personale della Polizia di Stato impiegato, fra cui una pattuglia della squadra volante, tre del Reparto prevenzione crimine ed una della Polizia municipale.

Durante i controlli sono stati identificate circa 80 persone e 40 veicoli ed effettuati anche diversi posti di blocco, grazie alle quali la Polizia locale ha effettuato due sanzioni per violazioni al codice della strada. Nei pressi della zona della stazione, durante la serata è anche stato sanzionato per ubriachezza manifesta un cittadino africano.

 

Al sopralluogo dei RIS era presente anchel a criminologa Roberta Bruzzone incaricata dalla difesa di Massimo Sebastiani.

Di LGC Piacenza 2 settembre 2019 - Il sopralluogo dei RIS all'interno dell'abitazione di Massimo Sebastiani, di cui gli inquirenti ancora mantengono il massimo riserbo, è stato condotto alla presenza della famosa psicologa forense e criminologa Roberta Bruzzone la quale ha rilasciato una breve ma oltremodo inquietante dichiarazione soprattutto alla luce del fatto che sia stata incaricata dalla difesa stessa di Massimo Sebastiani.

"E' stata una sorpresa non mi sarei mai aspettata una situazione così grave da una persona che pare avesse una minima vita sociale.  Dopo questo sopralluogo le preoccupazioni per le sorti della ragazza sono elevatissime“. Una casa quindi, sempre a detta della professinista, tipica di un accumulatore seriale "ma in peggio - ha proseguito la psicologa - perché qua è tutto alla rinfusa e sporco, un quadro incompatibile con una qualità di vita minima. Uno scenario così ce lo si aspetta da soggetti schizofrenici che non riescono a badare a se stessi". Insomma per la dottoressa Bruzzone "Un soggetto del genere è in grado di fare qualsiasi cosa".

E' evidente che le preoccupazioni per la sorte della ragazza si elevano a dismisura e dopo le affermazioni della criminologa si innalza anche la preoccupazione per una eventuale via di fuga dal carcere, sempre che Massimo Sebastiani sia ancora vivo e venisse ritrovato, grazie alla potenziale "incapacità di intendere e di volere". 

Un altro caso analogo a  "Filomena Cataldi" non lo vorremmo più vedere.

 

Nel pomeriggio di sabato scorso, la Polizia ha tratto in arresto un cittadino italiano di 26 anni, responsabile del reato di tentato furto aggravato.

Erano circa le 17.30, quando gli agenti sono intervenuti in via 3 febbraio a Modena su segnalazione della Centrale Operativa, perché una ragazza, era appena stata derubata del proprio telefono cellulare mentre si trovava in compagnia di un’amica in un locale in Largo San Giorgio.

Grazie anche all’aiuto di alcuni passanti, la ragazza, accortasi del furto, ha inseguito l’uomo ed è riuscita a bloccarlo, recuperando la refurtiva.

Gli agenti giunti subito sul posto hanno proceduto all’arresto del malvivente. La perquisizione personale ha fatto trovare all’interno di una borsa in suo possesso un tronchese lungo 22 cm e un tubo metallico di 32 cm, di quelli utilizzati solitamente per rompere lucchetti o catene. Il tutto è stato sottoposto a sequestro.

L’uomo, che si trova in regime di libertà vigilata, annovera a proprio carico precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio. 

La Squadra Volante il 27 agosto scorso lo aveva arrestato per furto aggravato di una bicicletta in corso Canalgrande nei pressi della Biblioteca “Delfini”. All’esito del processo per direttissima era stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Modena e gli era stato confermato il regime di libertà vigilata.

Trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di turno, sarà processato con rito direttissimo.

 

Di ora in ora aumentano le preoccupazioni per la scomparsa di Elisa Pomarelli, la 27enne di Carpaneto piacentino della quale non si hanno più notizie da otto giorni.

di LGC Piacenza 1 settembre 2019 - L'uomo che è stato visto con lei l'ultima volta e con il quale aveva pranzato poco prima della scomparsa, anch'egli irrintracciabile, è ora indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Un passaggio che la dice lunga sulla speranza di trovare ancora in vita la giovane. 

Inoltre, nelle scorse ore, è stato deciso di sospendere le ricerche dei gruppi di volontari in forza della potenziale pericolosità di Massimo Sebastiani, il 47enne che si dichiarava fisanzato di Elisa. Ai volontari, nelle prossime ore, verranno affiancati dei militari dei carabinieri per poter proseguire con le ricerche in sicurezza.

E' stato deciso di procedere, per domani, con un sopralluogo del Ris dei carabinieri, alla ricerca di tracce nella casa, nell'auto e nel cortile di Sebastiani, a Campogrande di Carpaneto.

Tre le persone denunciate, al momento per il reato di ricettazione. Ma le indagini, coordinate dal pm Matteo Centini, proseguono su un caso di sette sataniche ed esoteriche.

Piacenza 30 agosto 2019 - La scoperta di un teschio umano e di oggetti esoterici che costituivano "altarino" domestico all'interno di una abitazione nella periferia di Piacenza ha dato avvio a una indagine per satanismo da parte della Questura locale. I denunciati, riporta l'ANSA, sono una donna di 42 anni che potrebbe avere un ruolo apicale, paragonabile a quello di una sacerdotessa, un 39enne e un 60enne emiliano che sarebbe stato visto aggirarsi in alcuni cimiteri della zona. 

La preoccupazione degli inquierenti è rappresentata dal dubbio che possano essere state utilizzate droghe ipnotiche per l'assoggettamento di persone "catturate in rete".

 

 

L’Università di Parma fa un altro importante passo nella direzione della sostenibilità. Dalla prima settimana di settembre debuttano in tre punti dell’Ateneo gli erogatori d’acqua, nei quali si potranno riempire borracce e bottiglie con acqua “alla spina” microfiltrata, sanificata e biologicamente pura.

I nuovi erogatori, allacciati alla rete idrica dell’Università, saranno collocati nella Sede centrale dell’Ateneo (corridoio di fronte all’Aula Magna), nel nuovo Plesso didattico via Kennedy – vicolo Santa Maria e nella Sede scientifica di Ingegneria al Campus Scienze e Tecnologie.

Si potrà scegliere acqua naturale, frizzante o lievemente frizzante, a temperatura ambiente, fredda o fresca. Il costo per l’utenza è stato fissato in 0,15 euro per erogazione (pari a 75 cl – la capienza delle borracce Unipr).

È importate sottolineareche gli erogatori sono dotati di un sistema di filtraggio che trattiene efficacemente i residui presenti nell’acqua potabile, i quali possono comprometterne il gusto, l’odore o l’aspetto. In questo modo, dunque, si ottiene una filtrazione completa dell’acqua trattata che risulta gradevole al gusto e all’olfatto.

Quella che partirà a inizio settembre sarà una fase sperimentale di 3 mesi. Al termine, sulla base dei risultati, l’Ateneo valuterà le modalità di installazione degli erogatori negli altri plessi.

Nella prima settimana di settembre nelle tre “Aree test” (i tre punti in cui avviene la sperimentazione), sempre in un’ottica di sostenibilità, nei distributori di bevande fredde si provvederà a sostituire le bottigliette in PET delle bibite con lattine (se presenti sul mercato), purché si tratti dello stesso prodotto, con le stesse caratteristiche (ad esempio lo stesso quantitativo) e con lo stesso prezzo.

Inoltre, sempre nella prima settimana di settembre, nelle tre “Aree test”, nei distributori delle bevande calde ci sarà la possibilità di utilizzare la propria tazza evitando così l’uso del bicchierino monouso. I distributori saranno dotati di una fotocellula capace di rilevare l’inserimento della propria tazza.

L’Ateneo di Parma, anche raccogliendo l’invito della CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, è fermamente consapevole che si debba procedere nell’ottica della sensibilizzazione sul tema della sostenibilità, e ribadisce la propria intenzione di pervenire a una progressiva eliminazione della plastica monouso. Il tema della sostenibilità vede coinvolta in modo particolare l’Università di Parma, che ha sottoscritto il Manifesto "Le Università per la sostenibilità. La Sostenibilità è nell'Università", un "patto tra i Rettori delle università italiane", in cui si sottolinea la volontà della CRUI, e di tutte le Università, di "proporre percorsi di potenziamento della sostenibilità e azioni nei contesti locali e nazionali sulla base degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030”.

Vanno in questa direzione, ad esempio, iniziative come la realizzazione delle borracce in alluminio “targate” Unipr, in vendita a un prezzo estremamente contenuto e ulteriormente scontato per dipendenti e studenti dell’Ateneo.

Per la nostra Università, la sostenibilità è un impegno “trasversale”, sul quale si sta lavorando e su cui è necessario imprimere una forte accelerazione.
Il principio di sostenibilità, inserito nel nuovo Statuto e nel Piano Strategico dell’Ateneo, ha portato anche alla costituzione di un Gruppo di lavoro ad hoc con il compito di mettere a punto una strategia di sostenibilità orientata anche al rafforzamento del rapporto dell’Università con la comunità, le istituzioni e le realtà produttive del territorio.

Polizia di Stato: denunciato a piede libero cittadino nigeriano per falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche, autoriciclaggio e sostituzione di persona a seguito di truffa ai danni di un uomo residente a Ferrara.


Parma 30 agosto 2019 - Un cittadino nigeriano sfruttando la tecnica del cosiddetto “man in the middle” ha cercato di frodare un ignaro cittadino residente a Ferrara convinto di aver effettuato un bonifico ad un concessionario di automobili per acquistare un’autovettura.

Il meccanismo della frode informatica è semplice. L’hacker si introduce nello scambio di corrispondenza telematico tra una concessionaria ed un cliente. Dissimulando l’invio di una mail da parte della concessionaria, trasmette alla vittima una fattura contenente la somma necessaria per l’acquisto di un’automobile, indicando tuttavia coordinate bancarie diverse da quelle originali del mittente. Di conseguenza, la vittima ignara effettua regolarmente il pagamento e si accorge che qualcosa non quadra, quando i beneficiari reali rappresentano di non aver ricevuto il compenso pattuito.

È questo quanto verificatosi nella giornata di ieri quando la vittima si è recata a presentare denuncia alla Polizia di Stato. A seguito delle attività investigative condotte, ieri pomeriggio, personale della Polizia Postale ha segnalato la presenza di un cittadino extracomunitario che, trovandosi presso un istituto bancario della città, ha cercato di effettuare alcune operazioni a suo vantaggio. L’uomo, al cui iban era stata versata la somma dalla vittima, ha cercato di prelevare del denaro contante ed effettuare, senza riuscirvi, una serie di bonifici a terze persone.


Allertato il 113, in brevissimo tempo, i componenti della Volante hanno raggiunto l’Istituto di Credito e, dopo aver preso contatti con i dipendenti della banca, hanno appreso che un uomo di nazionalità africana era entrato all’interno della filiale e, dopo aver tentato di effettuare alcune operazioni senza riuscirvi, si era da poco allontanato a piedi. Gli agenti a questo punto hanno iniziato a perlustrare tutte le vie limitrofe all’Istituto di credito e sulla base delle descrizioni ricevute hanno individuato poco dopo il sospetto.
Immediatamente gli Agenti di Polizia, scesi dall’autovettura di servizio, hanno bloccato l’uomo. Nella circostanza è sopraggiunto anche il personale della Polizia Postale. Il soggetto fermato è stato accompagnato dalla Volante in Questura per essere sottoposto alla sua identificazione. Si tratta di un 31enne nigeriano incensurato.


Alla luce di quanto accertato e così come disposto dal Pubblico Ministero di turno, l’uomo è stato deferito all’A.G. in stato di libertà per i reati di falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche, autoriciclaggio e sostituzione di persona.


Proteggersi contro questo tipo di cyber attacchi è abbastanza semplice. Se non si dispone di elevate conoscenze informatiche è sufficiente una telefonata. Quando si riceve una fattura o la riemissione della stessa, è sufficiente chiamare l’emittente per confermare i dati riportati prima di procedere al pagamento. Soprattutto è importante verificare i beneficiari, gli importi e le coordinate bancarie di destinazione. Per qualsiasi dubbio gli operatori della Polizia Postale sono sempre a disposizione per meglio indirizzare e guidare chi dovesse incappare in queste truffe informatiche. Ulteriori dettagli verranno forniti sulla pagina Facebook della Questura di Parma nello spazio appositamente dedicato chiamato “Sportello Virtuale”.

L'uomo aveva investito due operai addetti al rifacimento della segnaletica in via Mantova e poi si era dato alla fuga senza prestare soccorso. Si è costituito al Comando di Polizia Locale di Parma. 
 
Parma, 30 agosto 2019 -
 
Ieri sera alle 20.00 circa si è presentato al Comando della Polizia Locale di Parma un giovane quasi quarantenne di Sorbolo accompagnato dal suo Legale costituendosi ammettendo la sua responsabilità nell'incidente accaduto alle 02.00 della notte scorsa.
 
"ll sistema di video sorveglianza del Comune di Parma, in sinergia anche con quelli dei Comuni limitrofi, è molto capillare e riesce a dare la giusta protezione alla cittadinanza. Ringrazio quindi il Corpo della Polizia Locale per l’impegno e la competenza profusa per arrivare a dare soluzione anche a questo caso". Ieri sera alle 20.00 circa si è presentato al Comando della Polizia Locale di Parma un giovane quasi quarantenne di Sorbolo accompagnato dal suo Legale costituendosi ammettendo la sua responsabilità nell'incidente accaduto alle 02.00 della notte scorsa. Questo il commento dell'assessore alla Sicurezza Cristiano Casa.
 
L'impatto, avvenuto nella notte tra mercoledì 28 e giovedì 29 agosto, ai confini del Comune di Parma e il Comune di Sorbolo, ha causato il ferimento in modo serio di due operai che stavano eseguendo lavori stradali in via Mantova. Sin dalle prime ore di ieri mattina sono immediatamente partite serrate indagini che hanno coinvolto molti equipaggi della Polizia Locale: sono state controllate le carrozzerie della zona, sono stati visionati gli impianti di videosorveglianza privati e pubblici e, vista la direzione di fuga del soggetto, è stato attivato anche il Comando di Polizia Locale di Sorbolo che ha prestato una fattiva collaborazione nel verificare le possibili tracce lasciate dall'investitore, passando in rassegna anche le immagini dell'apparato di videosorveglianza delpriprio Comune.
Le attività di controllo, coordinate nei due Comuni che, mano a mano che passavano le ore si stringevano, hanno sicuramente indotto la persona a presentarsi spontaneamente ammettendo il coinvolgimento nell'incidente.
L'uomo si è costituito spontaneamente, ieri, al Comando di Polizia Locale di Parma. 
 
"Innanzitutto un pensiero va ai due uomini investiti mentre stavano svolgendo il loro lavoro. Auguro loro di riprendersi al meglio da questo brutto incidente. 
Bene che il responsabile dell’incidente si sia costituito prendendosi le proprie responsabilità per quanto accaduto. Sono stato in contatto costante per tutto il giorno con il Comandante Riva Cambrino per avere gli aggiornamenti sulle indagini condotte dalla Polizia Locale. I nostri operatori erano ormai sulle tracce del responsabile e lo avrebbero sicuramente identificato a breve, così come avvenuto in altri casi di fughe dopo incidenti avvenuti in questi anni. Ormai il sistema di video sorveglianza del Comune di Parma, in sinergia anche con quelli dei comuni limitrofi, è molto capillare e riesce a dare la giusta protezione alla cittadinanza. Ringrazio quindi il Corpo della Polizia Locale per l’impegno e la competenza profusa per arrivare a dare soluzione anche a questo caso" ha concluso l'assessore alla Sicurezza Cristiano Casa.
 

Il 3 settembre Medicina e Odontoiatria, il 4 Medicina Veterinaria, il 5 Architettura Rigenerazione Sostenibilità. L’11 settembre i corsi delle Professioni sanitarie.

Prendono il via martedì 3 settembre all’Università di Parma i test di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato nazionale. Martedì 3 sono in calendario le prove di Medicina e Chirurgia e di Odontoiatria e protesi dentaria, mercoledì 4 quelle di Medicina Veterinaria e giovedì 5 quelle di Architettura Rigenerazione Sostenibilità. Mercoledì 11 settembre sarà invece la volta delle prove di ammissione per i corsi delle Professioni sanitarie (Fisioterapia, Infermieristica, Logopedia, Ortottica e assistenza oftalmologica, Ostetricia, Tecniche audioprotesiche, Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia).

Sul sito web dell’Ateneo, al banner “Test di ammissione” si possono trovare tutte le informazioni utili.

Ecco i dettagli corso per corso:

martedì 3 settembre: Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria
Campus Scienze e Tecnologie (Parco Area delle Scienze), convocazione ore 8, inizio prova ore 11. L’Aula di destinazione di ogni candidato verrà indicata sul sito del Dipartimento di Medicina e Chirurgia almeno due giorni prima della data dell’esame. Numero di posti disponibili per Medicina e Chirurgia: 260 (di cui 20 riservati a extracomunitari). Numero di posti disponibili per Odontoiatria e protesi dentaria: 30 (di cui 2 riservati a studenti del Progetto Marco Polo). Numero di domande presentate, cumulative tra i due corsi: 970.

mercoledì 4 settembre: Medicina Veterinaria
Sede Didattica di Ingegneria (Campus Scienze e Tecnologie, Parco Area delle Scienze 69/A), convocazione ore 9, inizio prova ore 11. Numero di posti disponibili: 50 (di cui 3 riservati a studenti extracomunitari), numero di domande presentate 347.

giovedì 5 settembre: Architettura Rigenerazione Sostenibilità
Sede Didattica di Ingegneria (Campus Scienze e Tecnologie, Parco Area delle Scienze 69/A), convocazione ore 9.30, inizio prova ore 11. Numero di posti disponibili: 123 (di cui 3 riservati a studenti extracomunitari), numero di domande presentate 86.

mercoledì 11 settembre: corsi delle Professioni sanitarie
Campus Scienze e Tecnologie (Parco Area delle Scienze), convocazione ore 8, inizio prova ore 11. L’Aula di destinazione di ogni candidato verrà indicata sul sito del Dipartimento di Medicina e Chirurgia almeno due giorni prima della data dell’esame. Numero di posti complessivi disponibili 431 (di cui 24 riservati a studenti extracomunitari e 3 riservati a studenti cinesi), numero di domande presentate 1.099.

Per tutte le prove di ammissione i candidati dovranno presentarsi muniti di documento d’identità personale, ricevuta dell’avvenuto pagamento entro i termini previsti dalla tassa di ammissione e copia del modulo di avvenuta iscrizione. Tale documentazione non va trasmessa alla Segreteria Studenti.

Errori giudiziari. Scandalo clamoroso in Danimarca: imprecisioni nel tracciamento dei telefoni cellulari potrebbero aver influito su 10.000 casi giudiziari. Possibile revisione di tutte le sentenze coinvolte. Lo “Sportello dei Diritti”: il nostro Ministero della Giustizia chiarisca se analoghi problemi possano riguardare anche e solo potenzialmente le indagini in Italia 

Nessuno è infallibile quando si parla di Giustizia né tantomeno la tecnologia. E quanto sta accadendo in Danimarca ci spinge sempre più verso la via del garantismo e nel ribadire l’importanza di approfondimenti giudiziari che devono scandagliare a 360 gradi i fatti criminosi, perché di mezzo ci vanno possibili innocenti, ma anche le vittime. Per comprendere meglio la valenza di quanto stiamo affermando è sufficiente riportare che in questi giorni le autorità danesi hanno dichiarato di voler rivedere oltre 10.000 sentenze giudiziarie a causa di errori nei dati di localizzazione dei cellulari offerti come prova. Lunedì il direttore delle pubbliche accuse del paese ha anche ordinato una sospensione di due mesi nell'uso dei dati del cellulare da parte dei pubblici ministeri nei casi penali mentre vengono indagati i difetti e le loro potenziali conseguenze.

"Sta scuotendo la nostra fiducia nel sistema legale", ha dichiarato il ministro della giustizia Nick Haekkerup in una nota. Il primo errore è stato riscontrato in un sistema informatico che converte i dati grezzi delle compagnie telefoniche in prove che la polizia e i pubblici ministeri possono utilizzare per individuare la posizione di una persona ed eventualmente se la stessa si trovasse o meno sulla scena di un crimine. Durante le conversioni, il sistema ha omesso alcuni dati, creando un riferimento meno dettagliato di quanto si pensasse di dove fosse geolocalizzato un cellulare. L'errore è stato corretto a marzo dopo che la polizia nazionale l'ha scoperto. In altri casi, alcuni dati di localizzazione dei cellulari hanno collegato i telefoni alle torri sbagliate, associando potenzialmente persone innocenti a scene del crimine, ha affermato Jan Reckendorff, direttore delle accuse pubbliche.

"È un caso molto, ma molto serio", ha dichiarato Reckendorff all'emittente statale danese. "Non possiamo convivere con informazioni errate che possono mandare le persone in prigione." Le autorità hanno affermato che i problemi derivavano in parte dai sistemi informatici della polizia e in parte dai sistemi delle compagnie telefoniche, sebbene un rappresentante del settore delle telecomunicazioni affermasse di non essere in grado di capire come le compagnie telefoniche avrebbero potuto causare gli errori. La polizia nazionale ha stabilito che i difetti sono riferibili a 10.700 casi giudiziari risalenti sino al 2012, ma non è chiaro se i dati errati siano stati un fattore decisivo in qualsiasi verdetto. Il ministro della giustizia danese ha, quindi, istituito un gruppo direttivo per tenere traccia dell'entità dei problemi legali che potrebbero aver causato e monitorare le revisioni dei casi che potrebbero essere stati inficiati da questi problemi.

Tali revisioni inizieranno con i procedimenti pendenti innanzi ai tribunali, i verdetti collegati alle persone che attualmente scontano pene detentive e i casi sottoposti dagli avvocati difensori, ha dichiarato il ministero della Giustizia in una lettera al Parlamento. Un rapporto su ogni revisione sarà trasmesso al tribunale e all'avvocato difensore del caso e i procedimenti saranno revisionati, se necessario, secondo la legge vigente. Un portavoce del direttore delle procure ha dichiarato che la Danimarca sta informando le autorità europee degli errori, ma che non era a conoscenza di eventuali implicazioni per processi o indagini in altri paesi. L'idea che gli errori nei dati possano aver portato a procedimenti penali errati in Danimarca è inquietante, ha affermato Mikael Sjoberg, capo dell'Associazione dei giudici danesi, omologa della nostrana ANM.

"Ci mette in una situazione molto spiacevole che la base delle nostre decisioni venga messa in discussione", ha precisato. Non sono disponibili statistiche sul numero di verdetti raggiunti sulla base dei dati relativi alle torri dei telefoni cellulari nel paese, ma i dati vengono spesso utilizzati in combinazione con altre prove e potrebbero aiutare a dare una decisione al tribunale in entrambe le direzioni - di assoluzione o condanna - affermano gli esperti. Karoline Normann, che dirige il comitato di diritto penale della Danish Bar and Law Society, ha affermato che mentre gli avvocati avrebbero potuto discutere sul significato dei dati dei cellulari, in genere non ne avevano messo in dubbio l'accuratezza prima che venissero alla luce gli errori di sistema. Ora, ha detto, gli avvocati dovranno essere consapevoli del fatto che "le prove che possono apparire oggettive e tecniche non equivalgono necessariamente a un alto valore di prova".

Perfino il direttore della Telecom Industry Association del paese ha affermato che mentre le compagnie telefoniche erano disposte ad assistere la polizia nelle indagini, l'uso dei dati delle torri dei cellulari nelle cause giudiziarie andava oltre il suo scopo originale. "Non abbiamo creato la rete per realizzare sistemi di sorveglianza, ma per creare reti telefoniche", ha dichiarato il direttore Jakob Willer. "I nostri dati sono per i nostri scopi in modo che le persone possano comunicare tra di loro." Ci vorrà un certo sforzo per ristabilire l'affidabilità di tali dati in tribunale, ha affermato Sjoberg dell'associazione dei giudici. "La tecnologia è pericolosa, lo sappiamo tutti", ha detto. "Devo presumere che la polizia si stia concentrando sui loro sistemi IT, quindi questo non accadrà più".

Tuttavia, riconquistare la fiducia è fondamentale, ha affermato l’avvocato Normann. "I dati relativi ai telefoni cellulari sono stati, nel bene o nel male, una parte significativa dei casi criminali, poiché hanno anche contribuito a documentare che le persone non si trovavano in una determinata scena del crimine", ha detto. "Tutti hanno beneficiato dell'elevato valore di evidenza ed è nell'interesse di tutti che ritorni." Tuttavia, al di là di queste giuste riflessioni, per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” questo vero e proprio scandalo a dir poco clamoroso e che a detta degli stessi operatori giudiziari colpisce alla base la fiducia dei cittadini in una Giustizia “Giusta”, pone un serio problema globale circa l’affidabilità dei dati in questione per i casi precedenti allo scoppiare di questo enorme problema. E poiché non è dato sapere, sempre per quanto riferito anche dalle autorità danesi, se il problema sia globale o riguardi solo la Danimarca, è assolutamente imprescindibile ed urgente che il nostro Ministero della Giustizia, anche se in sede d’insediamento in ragione della formazione del nuovo governo, chiarisca se analoghi problemi possano riguardare anche e solo potenzialmente le indagini in Italia.

(29 agosto 2019)

Controlli straordinari della Polizia di Stato presso negozi e attività commerciali siti nel comune di Carpi. 

Nella giornata del 27 agosto scorso, personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carpi, unitamente a personale della Polizia Municipale di Carpi, nell'ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio, hanno proceduto a controlli e verifiche di alcuni negozi etnici e altre attività commerciali.

I controlli hanno interessato la stazione ferroviaria, quella delle autocorriere, 3 phone center ubicati in via Galilei, via Santa Chiara e via Ugo da Carpi, 3 bar e 2 esercizi commerciali.

L'attività ha portato all'identificazione di 79 persone di cui 34 stranieri extracomunitari, tutti in possesso di regolare permesso di soggiorno, 8 dei quali con precedenti di Polizia.

Dagli accertamenti svolti sono state altresì riscontrate alcune violazioni amministrative a carico di alcuni esercizi commerciali controllati, che non rispettavano le norme sulla etichettatura dei prodotti alimentari, esposizione dei prezzi ed occupazione di suolo pubblico senza autorizzazione.

 

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Alle prime luci dell'alba di ieri, personale della Polizia di Stato in servizio presso i Posti di Polizia Ferroviaria di Parma e Fidenza, hanno eseguito tre provvedimenti di custodia ca utelare in carcere, emessi dall' Autorità Giudiziaria di Parma nei confronti di altrettanti soggetti, due dei quali residenti nella provincia di Piacenza ed uno senza fissa dimora ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina pluriaggravata in concorso, percosse e porto abusivo di armi.
I provvedimenti sono il risultato di una attività di indagine svolta dal personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Parma a seguito di una rapina perpetrata il 27 luglio u.s. a bordo del treno R. 1 1545 nella tratta Fidenza - Parma, in danno di un ragazzo salito sul convoglio nella stazione di Piacenza.


In particolare i tre rapinatori, un italiano e due nord africani di età compresa tra 19 e 23 anni,
saliti sul treno verosimilmente nella stazione di Fidenza, sottraevano il portafoglio ed a ltri effetti personali ad un ragazzo italiano di 26 anni, dopo averlo percosso e tenuto sotto la minaccia di un coltello, per poi darsi alla fuga non appena il convoglio giungeva nella stazione di Parma.


A seguito della denuncia sporta dalla vittima, gli uomini della Polizia Ferroviaria di Parma riuscivano ad identificare i tre autori della rapina, che nel corso delle ultim e ore sono stati rintracciati e tratti in arresto in esecuzione dei provvedimenti restrittivi emessi dalla Autorità Giudiziaria di Parma ed accompagnati presso la Casa Circondariale del capoluogo

 

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Nuova organizzazione per l’Azienda Ospedaliero-Universitaria che ottimizza assistenza, didattica e ricerca. Presentati i direttori di dipartimento ad attività integrata Università-Ospedale e i direttori di Unità Operativa Complessa di nomina nell’ultimo biennio che completano l’intera squadra.

Parma -

Con l’istituzione di tre nuovi Dipartimenti ad Attività Integrata Ospedale-Università, il Dipartimento Chirurgico Generale e specialistico, il Cardio Toracico-Vascolare e il Testa-Collo, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria registra un cambiamento organizzativo volto a dare impulso al ruolo di promotore delle funzioni di assistenza, didattica e ricerca, a favore di prestazioni e servizi centrati sul bisogno della persona. Alla guida dei tre dipartimenti sono nominati, rispettivamente, Paolo del Rio, Michele Rusca e Enrico Sesenna, incaricati d’intesa tra il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi e il Rettore dell’Ateneo Paolo Andrei. La riorganizzazione conferma il ruolo del Maggiore come ospedale di eccellenza e perfeziona un sistema sempre più centrato sul bisogno dell’utenza di Parma e provincia, oltre che della regione Emilia-Romagna e del territorio nazionale, per le funzioni di elevata complessità.
L’intero assetto organizzativo, condiviso dall’Ufficio di Presidenza della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, allargato alle Confederazioni sindacali, si articola su sette dipartimenti assistenziali, oltre al dipartimento provinciale interaziendale Ospedale-Usl di Emergenza-Urgenza alla guida di Sandra Rossi, direttore della 1° Anestesia e Rianimazione.
I nuovi dipartimenti si affiancano agli esistenti, di cui sono confermati i direttori: Medicina generale e specialistica a Francesco Leonardi, Medico-Geriatrico-Riabilitativo a Tiziana Meschi, Dipartimento Materno-infantile a Gian Luigi de’ Angelis e Dipartimento Diagnostico a Girolamo Crisi.

Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi, con il Rettore dell’Università Paolo Andrei colgono l’occasione per presentare anche i direttori di struttura complessa, di nomina nell’ultimo biennio. Nel Dipartimento DAI Chirurgico generale e specialistico, Paolo Del Rio a Clinica chirurgia generale e Elena Giovanni Bignami alla 2° Anestesia e rianimazione.
Nel Dipartimento DAI Medicina generale e specialistica, Enrico Fiaccadori a Nefrologia. Nel Dipartimento DAI Testa-Collo, Enrico Pasanisi a Otorinolaringoiatria e Otoneurochirurgia. Nel Dipartimento DAI Medico Geriatrico Riabilitativo, Marcello Maggio a Clinica geriatrica. All’interno del Dipartimento DAI Materno-Infantile, Patrizia Bertolini a Pediatria e Oncoematologia, Icilio Dodi a Pediatria generale e d’Urgenza, Emilio Casolari a Chirurgia pediatrica, Serafina Perrone a Neonatologia; nomine con cui si completa il disegno organizzativo dell’Ospedale dei bambini, che offre strutture di elevata complessità con eccellenze nell’area internistica, chirurgica e di emergenza, riferimento provinciale e regionale all’interno della rete hub and spoke, in stretto raccordo con i servizi della rete territoriale. Da ultimo, nel Dipartimento DAI Diagnostico, Nicola Sverzellati a Scienze radiologiche e Massimo De’ Filippo a Radiologia.

“Presentiamo ai cittadini il nuovo assetto organizzativo, frutto di un lavoro di condivisione tra Aziende sanitarie e Università – illustra il direttore generale del Maggiore, Massimo Fabi- che rafforza il ruolo dei professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria all’interno della rete del sistema di cura regionale”.
“La riorganizzazione va nella direzione di un’attenzione ancor più capillare ai bisogni della persona, in un’ottica di piena integrazione tra assistenza, didattica e ricerca – spiega il Rettore dell’Università, Paolo Andrei – pienamente in linea con il ruolo e i compiti dell’Ateneo”.
Il direttore sanitario del Maggiore, Ettore Brianti, sottolinea che “il nascente assetto organizzativo dipartimentale e l’inserimento di nuovi e importanti professionisti nelle équipe esistenti imprimeranno un rinnovato impulso di crescita organizzativa e clinico-assistenziale all’Azienda, oltre che sviluppo alla ricerca scientifica”.
“Un traguardo raggiunto che ci spinge sempre a nuove sfide è quello del dipartimento interaziendale Emergenza-Urgenza – sottolinea Elena Saccenti, direttore generale dell’Azienda Usl di Parma - nato dall’impegno di tutti i professionisti, che rinnova e migliora le prestazioni per gli assistiti, facendo leva sulla integrazione delle competenze cliniche e organizzative”.

Erano specializzati in furti di batterie di alimentazione di ponti radio di telefonia, ma sono stati trovati in flagranza di reato. È successo a Modena, dove due cittadini del sud Italia, rispettivamente di anni 48 e 56, entrambi censurati, per i reati di furto aggravato e continuato e ricettazione in concorso sono stati arrestati lunedì dal Personale della Squadra Mobile.

Le indagini si erano attivate dopo diverse denunce in merito a furti di batterie di alimentazione perpetrati presso degli impianti/antenne avente funzione di ponti radio di telefonia, situati nei comuni della provincia di Modena, in particolare Savignano sul Panaro, Vignola, Spilamberto e Castelnuovo Rangone.

L’attività della Squadra Mobile ha portato all’individuazione e all’arresto dei due uomini specializzati nel furto di batterie di alimentazione di ponti radio che consentono il funzionamento delle antenne, custodite all’interno di armadietti allarmati e chiusi da apposite chiavi. Gli autori del furto sono stati arrestati in flagranza di reato dopo aver prelevato e caricato 20 batterie sul furgone, con i quali i malfattori si spostavano tra i vari siti, come appurato dalla perquisizione effettuata sul veicolo che ha portato al rinvenimento e sequestro delle stesse.Gli autori del furto, al termine del processo svolto con giudizio direttissimo, sono stati associati presso la locale Casa Circondariale.

Commissione speciale d’inchiesta circa il sistema di tutela dei minori. Nella seduta odierna, oltre ad aver deciso la programmazione dei lavori che seguirà la Commissione, i consiglieri hanno ascoltato Giuliano Limonta, Presidente della Commissione tecnica regionale di valutazione del sistema di tutela dei minori, e altri componenti della stessa commissione.


Di seguito i nomi dei consiglieri che appaiono nelle immagini https://youtu.be/M2jDGk-iiPg


Igor Taruffi, vicepresidente commissione (min 1.35)
Raffaella Sensoli, vicepresidente commissione (min 2.44)
Paolo Calvano, Pd (min 3.27)
Da sx Massimo Iotti, Antonio Mumolo, Pd (min 3.56)
Da sx Lia Montalti, Paolo Zoffoli, Pd (min 4.01)
Da dx Barbara Lori (Pd), Silvia Prodi (Misto), Valentina Ravaioli (Pd) (min 4.11)
Da dx Roberta Mori, Marcella Zappaterra (Pd), Yuri Torri (Si) (min 4.16)
Roberta Mori, Pd (min 4.32)
Da sx Gianluigi Molinari, Manuela Rontini (pd), Andrea Galli (Fi) (Min 4.36)
Fabio Rainieri, Lega (min 4.59)
Matteo Rancan, Lega (min 5.15)
Massimiliano Pompignoli, Lega (min 5.33)
Stefano Bargi, Lega (min 5.40)
Fabio Callori, Fdi (min 6.01)
Michele Facci, Fdi (min 6.10)
Giancarlo Tagliaferri, Fdi (min 6.18)
Silvia Piccinini, M5s (min 6.38)
Andrea Galli, Fi (min 7.08)
Silvia Prodi, Misto (min 7.16)
Gian Luca Sassi, Misto (min 7.31)

RE-Bibbiano-Minori-commissione7.jpg

(Giuliano Limonta - Presidnte commissione tecnica)

 

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