“Gli attacchi terroristici possono scuotere le fondamenta dei nostri edifici più grandi, ma non possono toccare le fondamenta dell’America. Questi atti possono frantumare l’acciaio, ma non possono intaccare l’acciaio della determinazione dell’America” (George W. Bush 11 Settembre 2001)

Di Nicola Comparato Parma 11 settembre 2019 - Il cuore dell' America fu colpito martedì 11 settembre 2001 quando 19 affiliati all'organizzazione terroristica di matrice fondamentalista islamica Al-Qāʿida dirottarono quattro aerei civili. I terroristi fecero schiantare i primi 2 aeroplani contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center di New York, un terzo aereo fu dirottato contro il Pentagono. Il quarto aereo, diretto probabilmente contro il Campidoglio o la Casa Bianca a Washington, si schiantò in un campo vicino a Shanksville, nella Contea di Somerset (Pennsylvania).

Il numero delle vittime degli attacchi fu di 2 995 persone, per la maggioranza civili, provenienti da almeno 70 diversi paesi del mondo. Molti di loro, imprigionati nelle Torri e in preda alla disperazione, scelsero di morire lanciandosi nel vuoto non vedendo alcuna via di fuga.

Gli aerei partirono dagli aeroporti Logan di Boston, Washington Dulles di Dulles e Newark, in New Jersey. La risposta statunitense fu immediata, con operazioni in Afghanistan atte ad eliminare il terrorismo islamico, a quel tempo guidato da Osama Bin Laden, accusato fin da subito degli attacchi alle Torri, ucciso poi nel 2011 in Pakistan dalle forze speciali USA.

Da quel fatidico giorno, il mondo non è più stato lo stesso.

Di seguito il link Youtube per il videoracconto de "La Repubblica" sull'attentato dell' 11 Settembre 2001 https://m.youtube.com/watch?v=egwQcscJ5_Y

Breve cronologia degli eventi:

Alle 8.46 il volo American Airlines 11 si schianta fra il 93º e il 99º piano della Torre Nord del World Trade Center. L'onda d'urto e il carburante del velivolo provocheranno un violento incendio.

Alle 9.03 Il volo United Airlines 175 si schianta fra il 78º e l'84º piano della Torre Sud del World Trade Center. L'impatto sarà trasmesso in diretta mondiale da varie troupe televisive presenti sul posto.

Alle 09:37 il volo American Airlines 77 colpisce la facciata ovest del Pentagono.

Alle 09:59 la Torre Sud del World Trade Center crolla

Alle 10:03 il Volo United Airlines 93 si schianta a Shanksville (Pennsylvania).

Alle 10:28 crolla anche la Torre Nord del World Trade Center

Ieri pomeriggio, le Volanti della Questura di Parma sono intervenute in urgenza presso il Parco ducale, per la segnalazione, ricevuta al 113, di un’aggressione in atto con l’uso di un grosso coltello.

Senza apparenti motivi, un uomo è stato minacciato da un cittadino straniero di colore che si è rivolto a lui con fare minaccioso dicendo: “Spostati Nigeriano!”. 

La vittima non si è fatta intimorire e a questo punto l’aggressore, un somalo di 19 anni con svariati pregiudizi di Polizia, ha estratto un grosso coltello a lama seghettata di circa 30 - 35 centimetri, con impugnatura bianca e grigia. Si è avvicinato minacciosamente urlando frasi in lingua straniera a tentato di colpirlo. A quel punto la vittima, un cittadino ivoriano, ha schivato i colpi e contattato immediatamente il 113. Il somalo, nel mentre, per sfogare la sua rabbia, ha colpito con la punta del coltello il muro della costruzione vicino a dove si trovava, agitandosi ed urlando alla vittima che gli avrebbe fatto del male. Quando l’aggressore si è reso conto che era al telefono con la Polizia, è fuggito buttando il coltello in un vicino tombino.

L’autore dell’aggressione è stato immediatamente rintracciato dagli Agenti della Squadra Volante, grazie anche alle informazioni fornite dalla vittima, a poca distanza dal Parco Ducale. Dopo averlo fermato è stato riconosciuto senz’ombra di dubbio dalla sua vittima e alla luce della condotta delittuosa tenuta è stato denunciato per minacce aggravate dall’uso di armi e per porto di oggetti atti ad offendere. Il coltello è stato rintracciato esattamente nel luogo in cui la vittima aveva raccontato che il suo aggressore l’aveva nascosto.

«Ancora una volta siamo di fronte all’inaccettabile atteggiamento di aziende straniere che vengono in Italia per saccheggiare i nostri marchi storici». È durissima la reazione dei sindacati dopo l’esito negativo della trattativa con Kale Italia srl, l’azienda di proprietà turca nata nel 2011 dal concordato Fincuoghi, che il 14 maggio scorso ha aperto la procedura di licenziamento collettivo. La lunga trattativa presso la sede dell’Agenzia regionale per il Lavoro di Modena si è conclusa con un mancato accordo che consentirà all’azienda di licenziare i 21 lavoratori dichiarati in esubero già da oggi. 
 
«A nulla sono valsi tutti i tentativi messi in atto dalla rsu (rappresentanza sindacale unitaria) e da noi – affermano i rappresentanti di Femca Cisl Emilia Centrale e Filctem Cgil Modena - per trovare una modalità condivisa e meno drastica sulla gestione degli esuberi, che prevedesse l’eventuale uscita dei lavoratori in esubero attraverso il criterio della disponibilità individuale al licenziamento e la contemporanea apertura di un ammortizzatore sociale - quale la cassa integrazione guadagni straordinaria - per valutare meglio l’evolversi della situazione aziendale. 
 
Questo atteggiamento indisponente dell’azienda è del tutto privo di ogni rispetto per quanto le parti sociali, soprattutto in Emilia-Romagna, hanno fatto e stanno facendo con molti sforzi, ormai da diverso tempo e anche nei periodi più duri della crisi, per la tutela dei posti di lavoro, come previsto nel “Patto per attraversare la crisi” e nel successivo “Patto per il Lavoro”. 
Non è questo il modo di affrontare le crisi aziendali, è troppo comodo scaricare solo sui lavoratori le cattive gestioni, le inefficienze organizzative, le incapacità manageriali e i mancati investimenti». 
 
I sindacati ricordano che nel 2011 la Kale Italia ha rilevato dal concordato Fincuoghi marchi storici della ceramiche di Sassuolo, quali Edilcuoghi, Edilgres e Campani, ma non ha mai dimostrato nei fatti di credere seriamente nel rilancio delle produzioni. Tanto è vero che nel 2015 ha chiuso lo stabilimento di Borgotaro (Parma), lasciando a casa 122 persone, e subito dopo ha spostato la produzione presso la casa madre in Turchia e altri fornitori, avviando così una lenta ma costante riduzione del personale e dismissione di funzioni. 
 
«Le motivazioni sono sempre state legate alle difficoltà competitive sul mercato e agli eccessivi costi della struttura aziendale. In realtà, come da noi evidenziato già in passato, - sottolineano i ceramisti Cisl e Cgil - sta emergendo ormai chiaramente come fin dall’inizio l’obiettivo fosse acquisire i marchi e trasformare progressivamente l’azienda in un’entità commerciale, con produzioni realizzate prevalentemente all’estero, in barba alle ampie rassicurazioni fornite nel 2011 alle istituzioni, organizzazioni sindacali e Confindustria Ceramica in fase di acquisizione. Non possiamo permettere che tutto ciò avvenga senza reagire. Pertanto avvieremo ogni azione, comprese impugnazioni di licenziamenti e vertenze giudiziarie, per contrastare – concludono Femca Cisl Emilia Centrale e Filctem Cgil Modena - scelte unilaterali che hanno ricadute così pesanti per i lavoratori».

Nella giornata di ieri, a Modena, personale della Squadra Mobile, in stretta collaborazione con la locale Polizia Municipale, ha tratto in arresto tre cittadini italiani, pregiudicati, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’attività è nata a seguito di una perquisizione dell’autovettura di un 68enne presentatosi in Questura per la notifica di alcuni atti. L’uomo, un pregiudicato arrestato nel 2004 in quanto trovato in possesso di 9 kg di sostanza stupefacente, è apparso agli agenti della Squadra Mobile particolarmente agitato, motivo per il quale, considerati anche i trascorsi, hanno deciso di procedere ad un suo controllo. L’uomo custodiva all’interno di un marsupio 1610 euro in contanti e nell’auto alcuni grammi di cocaina. 

La perquisizione, effettuata insieme alla Polizia Municipale e ad una unità cinofila della Polizia di Stato, è stata estesa all’appartamento del 68enne, in zona Buon Pastore, dove vive anche un giovane di 29 anni, anch’egli pregiudicato, arrestato in Spagna nel 2016 con 6,5 kg di cocaina. 

All’interno dell’appartamento sono stati recuperati altri 5 grammi di cocaina e 390 grammi di hashish, oltre alla somma in contanti di quasi 7000 euro, suddivisa in mazzette da 1000 euro.

Mentre era in corso la perquisizione, si è presentato presso l’appartamento un terzo uomo, un 19enne già noto alle Forze dell’ordine, che ha bussato alla porta, ignaro di quanto stava accadendo.

La perquisizione si è quindi spostata all’appartamento di quest’ultimo e proprio qui sono state rinvenute un 1 kg e 100 grammi di infiorescenze di marijuana. 

Al termine degli accertamenti di rito, i tre sono stati tradotti presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Settimana Europea della Mobilità Sostenibile a Parma - dal 16 al 22 settembre - al centro il tema della “mobilità attiva”, con lo slogan: “Camminiamo insieme”.

Parma -

Dal 16 al 22 settembre si svolgerà anche a Parma la 18° Edizione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, iniziativa promossa dalla Commissione Europea e dal Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio. Il ricco programma delle iniziative è stato illustrato da Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma; Roberto Prada,Presidente di Tep Spa; Paolo Rezoagli, Presidenet di Smtp Spa e da Michele Ziveri, Amministratore Unico di Infomobility Spa.

Parma, come sempre, ci sarà, e sarà in prima fila con una serie di iniziative che avranno al centro il tema della “mobilità attiva”, intesa prevalentemente come mobilità pedonale e ciclistica; slogan della Settimana Europea della Mobilità edizione 2019 è, infatti, “Walk with us!” - “Camminiamo insieme”.

Sono molteplici i vantaggi che questo tipo di mobilità ha per la salute e per l'ambiente, ma anche per il portafoglio:le modalità di trasporto attivo sono, infatti, prive di emissioni; concorrono al benessere personale e collettivo riducendo l'inquinamento atmosferico. Le città che promuovono la marcia e il ciclismo sono più attraenti, meno congestionate e offrono una qualità della vita migliore. In termini di benefici individuali per la salute i dati sono eloquenti: gli studi dimostrano, infatti, che i ciclisti vivono in media due anni in più rispetto ai non ciclisti e trascorrono il 15% in meno di giorni di lavoro in malattia, mentre 25 minuti di camminata veloce al giorno hanno risvolti positivi sull'aspettativa di vita di chi la pratica. 

Sabato 21 settembre la Giornata senza auto (P - DAY): dalle 8.30 alle 18.30. Il Centro Storico, entro i viali di circonvallazione, sarà chiuso al traffico veicolare con tante iniziative per i cittadini. 

La Settimana Europea della mobilità sarà l'occasione per presentare le novità legate ad alcuni servizi che il Comune di Parma gestisce attraverso società di scopo come Infomobility Spa, Tep Spa, Smtp Spa e che riguardano Car Sharing, Bike Sharing e Trasporto Pubblico Locale. In programma anche un importante convegno sul tema del Mobility Management, la gestione della mobilità nel percorso casa – lavoro che vede coinvolte diverse aziende del territorio. In questi anni il Comune di Parma, Assessorato alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, ha puntato molto sulla diffusione di una “Cultura della mobilità sostenibile”, attraverso un piano ad hoc per dare seguito alla “Riforma della Mobilità”, in cui rientrano anche le attività di Mobility Management con la realizzazione di una rete di aziende del territorio che hanno risposto positivamente alla sollecitazioni per un mobilità sostenibile casa – lavoro.

 

Una mobilità sempre più intermodale punta anche sull'utilizzo di mezzi poco inquinanti e l'abbandono dell'auto privata. L'intermodalità intende promuovere l'uso di diversi mezzi: dalla bici al treno, dai mezzi pubblici allo spostamento a piedi, a scapito dell'auto privata. Il Comune di Parma, inoltre, è coinvolto in importanti progetti europei per il miglioramento del trasporto merci in città e sulla logistica.

 

PROGRAMMA INZIATIVE DA LUNEDI 16 A DOMENICA 22 SETTEMBRE

 

Lunedì 16 settembre 2019

Dalle 7.30 alle 8.30 è in programma a cura del Comune di Parma e Fiab Parma Bicinsieme e Aci Parma il conteggio dei mezzi bici, moto e auto in ingresso in centro storico, in quattro punti della città: barriera Garibaldi, barriera Farini, barriera Repubblica e barriera Santa Croce. Verranno raccolti dati sugli spostamenti casa – lavoro, per capire con che mezzi si spostano i parmigiani.

 

Alle 10.30, Conferenza Stampa – Sala Stampa Comune di Parma -:“Il Nuovo Car Sharing” e presentazione in piazza Garibaldi delle novità legate alla nuova piattaforma del Servizio di Car Sharing a Parma, nell'ambito delle azioni legate alla Riforma della Mobilità. Si tratta di un servizio che si rinnova per essere ancor più performante rispetto alle esigenze degli utenti. L'Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi, e l'Amministratore Unico di Infomobility Spa, Michele Ziveri, illustreranno alla stampa e ai cittadini i cambiamenti introdotti, soprattutto per agevolare le modalità di pagamento e fruizione del servizio con smart phone.

 

Martedì 17 settembre 2019

Dalle 10 alla 18, in piazza Garibaldi, punto informativo di Tep Spa, Infomobility Spa inerente i nuovi servizi di TPL, Bike e Car Sharing, nell'ambito delle azioni legate alla Riforma della Mobilità .

  

Mercoledì 18 settembre 2019

Dalle 9.30 alle 17 – nella sede dell'azienda Davines – Convegno e workshop: “Azioni di Mobility Management: una rete sempre più estesa. Politiche condivise di mobilità sostenibile per gli spostamenti casa - lavoro”, promosso da Comune di Parma, in collaborazione con Davines, Tep Spa, Smtp Spa, Euromobility, Infomobility Spa, Ascom Confcommercio Parma, Confesercenti Parma, Fiab Parma Bicinsieme, UP2GO, Movesion, ed il progetto europeo Low-Carb che si attua nell'ambito del programma Interreg Central Europe.

 

Convegno - Alle 9.30 – registrazione dei partecipanti.

Alle 9.45 - Apertura dei lavori. Modera Angela Chiari - Mobility Manager d'Area del Comune di Parma.

Alle 10 – Saluti Istituzionali

Davide Bollati – Presidente di Davines Sp.A.

Tiziana Benassi – Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma.

Nuove aziende aderenti alla rete di mobility management.

Alle 10.20 – Sistemi di Protezione contro il furto delle biciclette – a cura di Andrea Mozzarelli, Presidente Fiab Parma Bicinsieme.

Alle 10.30 – Il Bike to Shop – a cura di Claudio Franchini, Direttore Ascom Parma, e Antonio Vinci, Vice Direttore Confesercenti Parma.

Alle 10.40 – Come cambia la rete del TPL – a cura di Roberto Prada, Presidente TEP S.p.A e Paolo Rezoagli, Presidente SMTP S.p.A.

Alle 10.50 – Coffee Break

Alle 11.10 – Novità sui servizi di Sharing - a cura di Michele Ziveri, Amministratore Unico di Infomobility S.p.A.

Alle 11.20 – Premiazione di quattro Aziende Virtuose, alla presenza dell'Assessore Alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi, che consegnerà i premi, e dei rappresentanti di TEP S.p.A., SMTP S.p.A e Infomobilty S.p.A.

Alle 11.30 – Presentazione della Piattaforma del Mobility Manager – a cura di Valerio Pedico di Movesion S.r.L. ed Angela Chiari Mobility Manager d'Area Comune di Parma.

Alle 12 – Presentazione dell'Applicazione “UP2GO” per la gestione di Carpooling Aziendale – a cura di Andrea Tomei di Up2Go.

Alle 12.30 – Plan de Movilidad: un'esperienza sudamericana - a cura di Elisabetta Cocconi, Consulente per il Plan de Movilidad di Cusco in Perù.

Alle 12.40 – Comunicazioni varie 

Alle 13 – Visita guidata allo stabilimento Davines S.p.A.

Alle 13.30 – Light Lunch a cura di Davines

Alle 14.45 – Inizio Workshop di formazione per Mobility Manager sulle seguenti tematiche: Esame di quattro Piani di Spostamenti Casa – Lavoro e Definizione di questionario per la redazione di Piani di Spostamenti Casa – Lavoro. Workshop condotto da Lorenzo Bertuccio, Presidente di Euromobility. 

Conclusioni

Alle 17 Chiusura lavori. 

 

Giovedì 19 settembre 2019

Alle 10.30, Conferenza Stampa – Sala Stampa Comune di Parma -, presentazione delle novità legate al Trasporto Pubblico Locale Urbano, nell'ambito delle azioni previste dalla Riforma della Mobilità, dal titolo: “Il Nuovo TPL: green, notturno, esteso e frequente”. L'Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi; il Presidente di Tep Spa, Roberto Prada; Paolo Rezoagli, Presidente di Smtp Spa illustreranno alla stampa i cambiamenti più significativi.

 

Dalle 15 alle 18, biciclettata/cicloturismo, promossa da Comune di Parma e Cooperativa Sociale Cigno Verde, con partenza dal bar area camper del Parcheggio Scambiatore Ovest, per raggiungere il Podere Stuard su una distanza di 3 chilometri, sotto la guida esperta Davide Pagani di Bike Food Stories, con aperitivo finale. Prenotazioni e informazioni al Link: https://www.bikefoodstories.it/

Tel 349.7838492

 

Venerdì 20 settembre 2019

Dalle 7.30 alle 9 - Giornata Nazionale “Bike to work”, sono previste azioni mirate da parte delle aziende e degli enti del territorio per promuovere la mobilità sostenibile nel tragitto casa – lavoro.

 

Alle 10.30, Conferenza Stampa – Sala Stampa Comune di Parma - e presentazione in piazza Garibaldi delle novità legate al Servizio di Bike Sharing, nell'ambito delle iniziative legate alla Riforma della Mobilità. Titolo della conferenza: “Il Nuovo Bike Sharing: free floating e a pedalata assistita”. L'Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, Tiziana Benassi, e l'Amministratore Unico di Infomobility Spa, Michele Ziveri, illustreranno alla stampa ed ai cittadini le maggiori novità.

 

Alle 11 – Premiazione Scuole – Sala Consiglio Comunale - “BiciinMovimento”– Saranno coinvolti studenti e rappresentanti scolastici di 6 Istituti Comprensivi. Iniziativa a cura di Comune di Parma, Fiab Parma Bicinsieme.

 

Dalle 21 alle 22, in piazza Garibaldi, concerto a bordo del filobus con l'iniziativa “Attacchi di Swing”, e punto informativo TEP S.p.A., preceduto, alle 20, da aperitivo. Iscrizioni: http://bit.ly/attacchidiswingTEP.

 

Sabato 21 settembre 2019

Alle 5.15 , biciclettata non competitiva, “A la maten'na bonora”, con ritrovo in via Teano a Parma a cura di Comune di Parma, La Sajetta e Le Petit Vélo. Iscrizioni: https://www.facebook.com/pages/category/Just-For-Fun/A-la-mat%C3%A8nna-bon%C3%B2ra-con-La-Sajetta-949086695291694/ 

 

Dalle 8.30 alle 18.30 , P – Day – Tutti a piedi nel centro di Parma, Giornata senza auto entro i viali di circonvallazione con giro turistico con Risciò a prezzi promozionali.

 

Dalle 9.30 alle 10.30 – Visita all'Archivio Storico TEP S.p.A. in via Taro 12. L’archivio storico TEP è stato allestito lo scorso anno al 1° piano della sede dell’azienda in via Taro 12. Giancarlo Gonizzi guiderà i visitatori attraverso oltre 100 anni di storia dei trasporti pubblici di Parma e provincia. Iscrizioni: http://bit.ly/visitaarchivioTEP

 

Dalle 9.30 alle 15.30, camminata “I Love Cammini Emilia Romagna – Via Di Linari”, ritrovo presso la chiesa di Santa Croce a Parma, iniziativa rivolta agli appassionati di natura, cultura, spiritualità e camminate e promossa da Comune di Parma ed APT. Necessaria iscrizione: https://camminiemiliaromagna.it/it/via_di_linari/eventi_luoghi/262-via-dei-linari

 

Dalle 11 alle 13 e dalle 15.30 alle 17.30 – Parma City Tour, comminata con percorso guidato a piedi, con ritrovo all'Ufficio Turistico – IAT di piazza Garibaldi. La camminata è organizzata su due turni ed ha una durata di 2 ore. L'iniziativa è curata dal Settore Cultura del Comune di Parma. Iscrizione obbligatoria: 0521 – 218889, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., specificando Settimana delle Mobilità Sostenibile 2019. 

 

Dalle 10 alle 17 – Piazza della Steccata – Comune di Parma e Fiab Parma Bicinsieme propongono: “SICURIinBICI”, Educazione stradale ai bambini, con simulazione di circuito stradale. Sarà presente un gazebo con materiale informativo.

 

Dalle 18 alle 22.30 – con ritrovo davanti al Teatro Regio - Verdi Street Parade, attori, cantanti, ballerini e circensi sull'ali dorate percorreranno le via della città. Iniziativa organizzata nell'ambito del programma “Verdi Street Parade” - Teatro Regio

 

Domenica 22 settembre 2019

Dalle 9 alle 13 – Biciclettata “PARMAinBICI”, itinerario Parco Ducale – Campus con rinfresco al Campus, iniziativa promossa da Comune, Ausl Parma, Aci Parma, Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Università di Parma e Fiab Parma.

Martedì, 10 Settembre 2019 14:15

Cani maltrattati e uccisi: due casi nel modenese

Nella Bassa modenese una cucciola di pittbull di 18 mesi veniva tenuta segregata in una gabbia, senza acqua né luce. Sull’Appennino modenese, invece, i Carabinieri hanno rinvenuto la carcassa di un segugio maschio con le zampe legate.

MODENA –

Dopo la storia del cane Thor, altre due brutte storie che riguardano altrettanti cani arrivano dal modenese.

La prima che vi raccontiamo, fortunatamente andata a buon fine, è quella di Jessica, una cucciola di pittbull di appena 18 mesi, “salvata” dalle grinfie del suo proprietario, un 43 enne di Mirandola, che la teneva segregata in una gabbia, senza acqua né luce, in un sotterraneo di un casolare nelle campagne.

Jessica, però, non si è rassegnata e ha continuato a guaire, finché la sua straziante richiesta di aiuto non ha attirato l’attenzione di quanti passavano in quella zona piuttosto isolata. Le segnalazioni alle Forze dell’Ordine si sono così moltiplicate. 

I Carabinieri, nonostante la difficoltà di localizzare da dove venissero quei guaiti, sono finalmente riusciti a raggiungere la povera cucciola, che è stata trovata sporca, denutrita, impaurita e immersa nel buio di quel casolare abbandonato. Il cane è quindi stato liberato, rifocillato e rassicurato. Il proprietario, ormai ex, dal momento che il cane è stato sequestrato, invece, è stato denunciato per il reato di maltrattamento di animali. Jessica, invece, è stata affidata alle cure del Canile di Mirandola dove, una volta ripresa dalle ferite dell’anima, potrà trovare una famiglia che la ami.

Il finale non è invece lo stesso per il povero segugio, un maschio adulto, trovato ormai privo di vita in una zona impervia in località Pietraguisa, nel Comune di Palagano. L’animale è stato trovato con le quattro zampe legate nella giornata di sabato. Del suo recupero si è occupata la Polizia Municipale di Palagano e il corpo dell’animale è tutt’ora a disposizione dell’Istituto Zooprofilattico per le analisi atte a determinarne le cause della morte.

La Stazione Carabinieri della Forestale di Montefiorino sta invece svolgendo le indagini per valutare eventuali responsabilità in questa brutta faccenda. Il cane, infatti, era provvisto di regolare microchip, intestato a un 83 enne di Palagano. 

Diverse le ipotesi formulate. Il cane potrebbe essere morto in altre circostanze e il suo corpo abbandonato, ma potrebbe anche essere stato “punito” per uno sgarro commesso solo nella testa del suo aguzzino, incaprettato e lasciato morire in quella zona impervia senza la possibilità di fuggire, mangiare e bere. Si attendono i risultati dell’autopsia per formulare i capi di accusa contro chi potrebbe aver commesso un atto tanto crudele nei confronti di un animale indifeso.

PARCO EX ERIDANIA: riparazioni in corso alla casetta dell'acqua. A causa di un guasto agli impianti. Prevista la riapertura a breve.

Parma, 10 settembre 2019 - A causa di un guasto tecnico da ricollegarsi alle violente precipitazioni atmosferiche di domenica scorsa, l'erogazione presso la casetta dell'acqua del Parco ex Eridania è temporaneamente sospesa. La riapertura avverrà a breve, una volta ultimate le riparazioni del caso, che verranno completate nel giro di qualche giorno.

Iren ringrazia i cittadini per la collaborazione.

 

(Foto di Francesca Bocchia)

Martedì, 10 Settembre 2019 11:32

Un furto "con stranezza"

Uno strano caso di "furto". Sottratte due foto da un furgone rubato e abbandonato in un parcheggio condominiale. Grazie alle segnalazioni dei cottadini il mezzo è stato riconsegnato al legittimo proprietrio il quale però rileva come siano scomparse due foto raffiguranti un cane e una lepre.

Reggio Emilia 9 settembre 2019 - Le segnalazioni dei cittadini si rivelano spesso una grande risorsa per l'attività quotidiana delle forze dell'ordine.

Nella serata del 7 settembre la Squadra Volante è intervenuta in via Beethoven a seguito della segnalazione di alcuni residenti circa la presenza anomala di un furgone bianco parcheggiato in corrispondenza del civico indicato.

Le intuizioni dei cittadini che hanno, con ogni evidenza, dimostrato una buona capacità di osservazione, hanno permesso di recuperare e restituire il furgone ai legittimi proprietari.

E, in effetti, l'autocarro, dagli accertamenti in banca dati, è risultato oggetto di furto avvenuto cinque giorni prima all’interno di un'azienda agricola di Guastalla, da dove era stato asportato con le relative chiavi di accensione.

Il veicolo veniva ritrovato aperto, privo delle chiavi di accensione e senza alcuna forzatura sia delle portiere che del nottolino di accensione.

All’atto del rinvenimento sia il furgone che il materiale trasportato erano intatti. A detta del proprietario mancavano solo due foto raffiguranti una lepre e un cane non più presenti all'interno del portaoggetti della portiera dove erano state riposte.

Si è svolta sabato 7 settembre la consegna formale di una carrozzina speciale al reparto di Medicina dell’Ospedale di Montecchio da parte di Avis S. Ilario d’Enza e Associazione Giro della Castellana.

Con questa donazione salgono a 4 le carrozzine per la prevenzione delle piaghe da decubito accessoriate con tavolino, poggiatesta e asta porta flebo donate dalle due associazioni.

Alla consegna, avvenuta in reparto, erano presenti il direttore della struttura di Medicina Paolo Montanari, il responsabile di Direzione medica dell’ospedale Franchini Patrizia Camerlengo, l’infermiera Marta Salustri, il Presidente Avis S. Ilario Pietro Micucci e i referenti dell’Associazione Giro della Castellana Samuele Bertani e Martina Ghinolfi.

La donazione è frutto dell’iniziativa “4° Giro della Castellana” del 2 giugno scorso, organizzata dalle due Associazioni con il sostegno di altre realtà associative del territorio, che ha visto oltre 750 partecipanti di tutte le età. La corsa non competitiva di 5 e 9,5 km, che si snoda tra le campagne e i borghi del Comune di Sant’Ilario, nasce per coinvolgere la cittadinanza e promuovere obiettivi condivisi quali il mantenimento di sani stili di vita e la solidarietà. 

La corsa ha avuto il contributo e il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Sant’Ilario che ne ha accolto in pieno le finalità. 

Oltre che all’acquisto delle carrozzine, il ricavato dell’iniziativa è stato destinato al Fondo Luigi Samuele Colacino della Fondazione Munus di Parma e alla Coop Soc.“Madre Teresa” di Reggio Emilia.

Una giornata dedicata agli amici a quattro zampe, quella tenutasi ieri presso il centro commerciale Euro Torri di Parma. Tante le iniziative, a cui hanno partecipato anche i cinofili della Polizia di Stato. Al Torri Dog Show, il cui ricavato della manifestazione è andato tutto in beneficenza all'associazione Onlus "il rifugio di Noè" e al nucleo cinofilo da soccorso Fidenza, si sono tenute dimostrazioni di recupero, soccorso e prove di agility.

La Polizia di Stato, ed in particolare la Questura di Parma, ha accolto con entusiasmo la partecipazione a questo evento benefico, come occasione per stare a contatto con i cittadini e dare dimostrazione di come lavorino le unità cinofile, componente preziosa del servizio alla cittadinanza.

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Terminato l’intervento di restauro dell’ingresso settentrionale della Fortezza della Cittadella di Parma. L'intervento è stato promosso dall'assessorato ai lavori pubblici, guidato da Michele Alinovi e sarà completato con altre azioni di riqualificazione del parco.

Foto di Francesca Bocchia

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Alcune foto di come si presenta la situazione oggi, dopo che ieri pomeriggio un fulmine ha colpito la ciminiera del Parco Ex Eridania creando molta paura fra i presenti.

Erano le 18.30 circa, a causa del violento temporale, una parte della muratura si è staccata facendo cadere i mattoni per oltre 50 metri di altezza. Per fortuna non ci sono stati feriti, nonostante fosse in atto uno spettacolo all’interno dell’auditorium, ma alcuni danni alle auto nel parcheggio retrostante

Foto di Francesca Bocchia

 

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In occasione della Festa Matildica, è stata riaperta alla comunità la pieve, restaurata dopo i danni subiti durante il sisma del 2012.  L’intervento è stato finanziato dalla Regione Emilia Romagna per 1 milione e 132 mila euro. Per l’occasione, anche un annullo filatelico.

Di Manuela Fiorini – foto Claudio Vincenzi 

SORBARA (Bomporto -MO) – Una giornata importante, quella di domenica 8 settembre, per la comunità sorbarese: è infatti tornata fruibile l’antica pieve matildica della Chiesa Parrocchiale di Sant’Agata, “sbarrata” dopo i danni subiti durante il sisma del 2012. 

Alla presenza dell’assessore della Ricostruzione post sisma Palma Costi, del sindaco di Bomporto Angelo Giovannini, dell’arcivescovo di Modena-Nonantola Erio Castellucci, che ha celebrato la messa inaugurale, e del parroco Don Filippo Guaraldi, i sorbaresi hanno potuto di nuovo entrare nella loro amata chiese e rimanere letteralmente a bocca aperta per la bellezza e lo splendore del suo interno.

Gli interventi di ricostruzione e miglioramento sismico sono stati finanziati con oltre 1 milione e 132 mila euro, stanziati dalla Regione Emilia Romagna con i fondi del Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini.

I lavori, iniziati nel gennaio 2018, hanno riguardato la riparazione degli elementi architettonici danneggiati dal terremoto e il miglioramento del comportamento del fabbricato nei confronti dell’azione sismica. Tra questi, il ripristino e consolidamento della cupola, della lanterna e delle volte il laterizio, mediante fasciatura e rinforzi in fibra di acciaio e la riparazione delle lesioni passanti sulle, pareti, oltre al consolidamento della torre campanaria.

“È sempre una grande soddisfazione poter riconsegnare a una comunità un luogo simbolico” ha commentato l’assessore regionale Palma Costi, “Il ripristino degli antichi luoghi di culto, oltre che importante per la dimensione religiosa, rappresenta anche il segno tangibile della bellezza e dell’identità del territorio ed è quindi necessario, oltre che doveroso, per il pieno ritorno alla normalità delle comunità che hanno subìto il sisma. Oggi la Pieve è fruibile dai cittadini in totale sicurezza e questo rappresenta un ulteriore passo avanti nel quadro della completa ricostruzione degli edifici danneggiati. Una ricostruzione realizzata in stretta collaborazione con la Diocesi e il Ministero dei Beni culturali”. 

La pieve matildica di Sorbara è un piccolo gioiello storico, la cui esistenza è attestata già nell’816 d.C in un documento dell’Archivio Capitolare di Modena. Dopo la battaglia del 2 luglio 1084, la chiesa venne distrutta e fatta ricostruire da Matilde di Canossa, che la intitolò a Santa Agnese. La conformazione odierna è invece il risultato di ulteriori interventi realizzati nella seconda metà dell’Ottocento. Spicca il bel campanile del 1884, realizzato ispirandosi alla Ghirlandina, la torre della cattedrale modenese.

L’inaugurazione della pieve è avvenuta nell’ambito della Festa Maldica, durante la quale è stato predisposto anche uno speciale annullo filatelico. Nonostante il tempo non troppo clemente, i sorbaresi e non hanno potuto vivere momenti partecipativi e conviviali, tra l’aperitivo matildico, la tradizionale “pesca” di beneficienza e il “banchetto matildico” nei locali dell’oratorio. 

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“Una vicenda drammatica che ha avuto purtroppo l’epilogo più tragico. Con profonda commozione esprimo anche a nome dell’Amministrazione e dell’intera comunità piacentina la massima vicinanza alla famiglia, ai parenti e agli amici della povera Elisa, in questo momento di profondo sconforto e dolore”.

Queste le parole del Sindaco di Piacenza e Presidente della Provincia, Patrizia Barbieri, che aggiunge:

“Rivolgo un sentito ringraziamento a tutti i Carabinieri, al Comando Provinciale e al Comandante Michele Piras, per il grande impegno, la professionalità, lo sprezzo del pericolo e l’abnegazione ancora una volta dimostrate in queste settimane di intense operazioni.
Un grazie a tutte le organizzazioni, le associazioni e i volontari che in queste settimane hanno partecipato alle ricerche, ai Sindaci dei territori interessati per l’incessante supporto e un ringraziamento particolare in particolare al Prefetto Maurizio Falco per l’encomiabile lavoro di coordinamento delle operazioni”.

Ieri mattina, durante un’operazione di servizio, presso gli Istituti Penali di Parma, un detenuto albanese è andato in escandescenza perché “almeno di domenica” voleva“essere lasciato in pace”.

Successivamente, ancora in evidente stato di agitazione, ha aggredito un Poliziotto Penitenziario con un violento schiaffo al volto.​

A renderlo noto è Antonio Fellone, Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe che, con un comunicato stampa dai toni allarmati, racconta l’accaduto, sottolineando come gli eventi critici negli Istituti di Pena italiani stiano aumentando in maniera esponenziale.

​“Il Poliziotto aggredito, comprensibilmente scosso per l’accaduto, è stato successivamente accompagnatopresso il P.S. del nosocomio cittadino, ove è stato giudicato guaribile in 3 giorni, s.c.” – commenta Fellone.

​“Siamo in attesa di conoscere l’esatta dinamica dei fatti –continua Fellone – nonché le reali ragioni che avrebbero portato il detenuto ad aggredire il collega, ma la cosa che va da subito evidenziata è come tali episodi stiano diventando sempre più frequenti anche negli Istituti regionali”.

​“Oltre a chiedere l’immediato trasferimento del detenuto coinvolto nell’evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, – chiosa Fellone – riteniamo sia necessario adottare i dovuti provvedimenti a salvaguardia del personale di Polizia Penitenziaria impiegato presso un istituto tanto complesso quanto peculiare, a cominciare da un immediato adeguamento dell’organico, carente in ogni ruolo”.

Domenica, 08 Settembre 2019 21:10

Fulmine sull'ex Eridania, danni a auto e cose

E' accaduto durante l'esibizione del concerto La Grande Onda, quando "come una fucilata secca nelle orecchie " ha dicharato un testimone diretto, un fulmine si è scaricato sulla ciminiera dell'ex Eridania.

Rilevati danni collaterali a auto e cose. 

(Foto di Ettore Di Gennaro)

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Parma 8 settembre 2019 - Nei giorni scorsi, personale del Posto di Polizia Ferroviaria di Fidenza, durante predisposti servizi di prevenzione e repressione, identificava e segnalava all’Autorità Amministrativa, per il reato di atti osceni, V.M., classe 1980 originario di Crotone, ma residente in provincia di Parma, che su di un treno regionale in viaggio nella tratta Parma-Fidenza, si era denudato davanti una viaggiatrice.

In particolare l’uomo, approfittando del momento in cui la donna consultava il proprio smartphone e si trovava da sola nello scompartimento del treno, si denudava ed iniziava una esibizione di autoerotismo, costringendo la donna, sconvolta da tale dall’oscenità, ad allontanarsi e richiedere l’intervento della Polizia.


Il Personale Polfer di Fidenza, allertato dalla Sala Operativa Compartimentale, interveniva all’arrivo del treno nella stazione, e grazie anche alla testimonianza degli altri viaggiatori identificava il soggetto e procedeva alla relativa segnalazione amministrativa.

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Esplode auto a gas, in gravi condizioni il conducente. Incidente insolito che ha visto suo malgrado una vettura di nuova generazione alimentata a gas.

Alla guida il proprietario, un uomo di 68 anni è rimasto ustionato al volto e al collo, è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda a Milano.Non si è ancora appurata la causa dell’esplosione della sua vettura alimentata a gas, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ,avvenuta in un parcheggio pubblico a Mazzano, nel Bresciano.

(7 settembre 2019)

Grazie, è una parola che sembra scomparsa dal vocabolario della lingua italiana. Grazie evoca la reciprocità, il “vivere” grato la piacevolezza dell’incontro con l’altro senza “vivere” l’attesa dell’aspettativa, dove il beneficio reciproco si muove in forma circolare, ricorrente e senza fine: «grazie per il tempo che mi hai donato, per avermi pensato, per l’attenzione riservata».

Di Guido Zaccarelli Mirandola, 8 settembre 2019 - Grazie è una parola che trova la sua natura nella dimensione autopoietica impiegata in ogni circostanza senza indugio, o timore, di essere abusata nell’utilizzo. Sembra che la parola abbia smarrito il senso di appartenenza e diventata un sopramobile al quale togliere la polvere al mutare delle stagioni, che si dispiegano innanzi agli albori di questo terzo millennio, dove i bit corrono veloci, uno di seguito all’altro, senza sosta.
Scriverla, o pronunciarla, ha un significato enorme per l’energia luminosa che è in grado di infondere nell’uomo e il beneficio che è capace di trasmettere negli altri, quale espressione autentica della virtù che adorna e nobilita l’essere Persona immerso nell’alveo della gratitudine.

L’essere grato conduce l’uomo a riconoscere il gesto come l’espressione autentica del sentimento emotivo che va oltre la ragione e la pura razionalità. I benefici che ne derivano si ritrovano nella sua etimologia che esprime il piacere di “fare del bene” che conduce l’anima in uno stato di gioviale serenità. Grazie è l’espressione autentica di rara bellezza eufonica, e visiva, che rientra nell’immagine comune dei comportamenti legati all’eleganza dei costumi e dei comportamenti, “grazie ai quali” la persona esprime la sua identità.

La parola riporta alla semplicità per mostrare il volto di “chi sei” spesso tenuto in ombra dalla maschera velata della quotidianità. È talmente semplice ringraziare che la quotidianità l’ha persa per strada ritenendola ridondante rispetto alla sua forza energizzante che è in grado di esprimere. La velocità degli scambi comunicativi digitali toglie tutto ciò che adorna qualsiasi corpo testuale, o vocale, (buongiorno, cordiali saluti), facendolo rimanere solo con se stesso all’interno di un contesto enunciativo arido e freddo, “senza grazia”.

Il quotidiano è legato alla scansione del tempo dove le abitudini fanno parte della vita delle persone che si ripetono al momento e nelle circostanze in cui si trovano. Non ripetere la parola grazie significa, come afferma lo psicologo e filosofo tedesco Hermann Ebbinghaus , che identificò la curva dell’apprendimento e la curva dell’oblio, dimenticare. Il ricordo perde la traccia e gradualmente non ringraziare rientra nelle abitudini quotidiane. Ma grazie, possiede dentro di sé il carisma e l’autorevolezza proveniente dal latino charis che conduce a vedere l’altro come caro che infonde sentimenti di tenerezza.

Grazie, fin dalle sue origini, porta con sé il desiderio di coinvolgere emotivamente gli altri agendo sul fascino che l’autorevolezza è in grado di esprimere per accompagnare le persone a vivere uno “stato di grazia” dove abbracciare il sentimento della felicità. Grazie e felicità hanno qualcosa che le lega, il dono e la reciprocità, che trovano nel “dare senza perdere e prendere senza togliere” la vera natura della loro esistenza.
Qui si aprono le vie respiratorie verso il benessere che conduce ad armonizzare l’anima in ogni sua parte che inizia con “l’ascolto interiore” per approdare “all’ascolto esteriore” in un continuo andirivieni per ricordare all’uomo che grazie fa parte della vita quotidiana e deve essere ricordata per il bene che è in grado di esprimere, evitando di non ritrovarla quando viene ricercata nel vocabolario della lingua italiana. Grazie.

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell’azienda, Franco Angeli Editore.

Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

Di Nicola Comparato Piacenza 7 settembre 2019 - Massimo Sebastiani, operaio di Campogrande, ed Elisa Pomarelli assicuratrice di Borgotrebbia, scompaiano domenica 25 agosto, dopo essere stati visti insieme per l'ultima volta presso il ristorante "Il Lupo" a Carpaneto. I due abbandonano il locale poco dopo le 14, probabilmente per dirigersi verso l'abitazione di Massimo Sebastiani. Poco dopo, intorno alle 14.45, l'uomo viene ripreso da solo, da una videocamera di sorveglianza intento a fare rifornimento alla propria automobile e qui si rivolge al titolare del distributore esclamando:

"Volevo fare un giro con la mia ragazza, ma lei non è voluta venire quindi vado a lavorare in campagna".

elisa pomarelli.jpgIl Sebastiani viene nuovamente visto prima a casa del padre di una sua ex fidanzata e successivamente al bar del paese, infine viene notato a cena con un'amica, per poi terminare la giornata parcheggiando l'automobile a casa propria, lasciando il cellulare spento all' interno della vettura decidendo infine di incamminarsi verso i boschi munito di uno zaino e una felpa. Da quel momento Elisa e Massimo saranno considerati ufficialmente persone scomparse.

Per giorni le ricerche vedono impegnati Protezione civile, vigili del fuoco, carabinieri, volontari e sommozzatori che setacciano senza sosta le zone di Carpaneto e Sariano. Inizialmente la Procura decide di indagare per sequestro di persona, ma successivamente le indagini si concentrano su Massimo Sebastiani come unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere ai danni di Elisa Pomarelli. Il Sebastiani viene descritto da tutti come "innamorato pazzo di Elisa ma non ricambiato".

Dopo le perquisizioni dei RIS a casa del presunto assassino, vengono rinvenute tracce biologiche di Elisa nel bagagliaio dell'auto del Sebastiani, ma secondo Mauro Pontini, legale di quest'ultimo, ciò non significa che Massimo abbia commesso il crimine. La criminologa Roberta Bruzzone, presente in qualità di consulente della difesa, giudica il Sebastiani come un disagiato in fuga per la vergogna dell'omicidio commesso, un uomo disordinato che viveva in una casa che aveva più l'aspetto di una discarica piuttosto che di un'abitazione.

La storia si conclude sabato 7 settembre con la cattura di Massimo Sebastiani da parte del comando dei carabinieri di Piacenza, col contributo determinante dei "Cacciatori di Sardegna" particolarmente esperti in ricerche in zone impervie, che localizzano l'uomo mentre cerca di nascondersi nel solaio di una casa nelle colline piacentine nei pressi di Lugagnano. Dopo essere stato ascoltato dai militari, sarà lo stesso Sebastiani a condurre gli agenti a Gropparello, nella località di Costa di Sariano, luogo dove verrà poi rinvenuto in un fossato il cadavere di Elisa Pomarelli.

 

Commemorazione dell’Appuntato di P.S. Osvaldo Cantore, Vittima del Dovere e Medaglia d’Oro al Valore Civile


Ricorre oggi il 41° anniversario della scomparsa dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Osvaldo Cantore, Vittima del Dovere.
Nella mattinata odierna, il Questore Agricola lo ha ricordato con una cerimonia svoltasi presso il cimitero di Carpi, alla presenza dei familiari, delle autorità cittadine e di una rappresentanza dell’A.N.P.S. di Modena.
Osvaldo Cantore, nato a Grottaglie (TA) il 14 settembre 1923, Medaglia d’oro al Valore Civile, è morto il 7 settembre 1978 a causa delle ferite riportate nel corso di una sparatoria in Piazza Garibaldi a Carpi.


Cantore aveva cercato di bloccare due criminali mentre uscivano da una oreficeria all’interno della quale avevano appena perpetrato una rapina, ma è stato colpito alle spalle da un terzo complice, che fungeva da “palo”.
In via Guido Mazzali, nei pressi della storica ex sede del Commissariato di P.S. di Carpi, sorge un'area verde, con uno spazio giochi, intitolata alla sua memoria.

La tradizione dei grandi tamburi giapponesi ha invaso piazzale della Steccata. Introdotto in Giappone dalla Cina in epoca Kamakura (1192-1333), il Taiko divenne parte integrante della cultura giapponese come strumento per comunicare con gli dei ma anche per cacciare, per infondere coraggio in battaglia. Nei monasteri buddisti segna il tempo e ritma la recitazione dei Sutra.

(Foto di Francesca Bocchia)

Sabato, 07 Settembre 2019 10:18

Polfer, il bilancio di fine estate

Bilancio attività operativa della Polizia Ferroviaria relativa al periodo giugno/agosto 2019

Bologna 7 settembre 2019 - 33.487 persone identificate, 14 persone arrestate, 175 denunciate a piede libero di cui 13 minorenni, 40 soggetti segnalati all’Autorità Amministrativa, 19 minori non accompagnati sono stati rintracciati e riaffidati alle rispettive famiglie o collocati presso strutture protette, tre chilogrammi di sostanza stupefacente sequestrata, 230 violazioni amministrative elevate di cui 68 in materia di sicurezza ferroviaria e decine di stazioni controllate.

La stagione estiva appena conclusasi ha visto un’intensificazione dei servizi di vigilanza con un particolare impegno per le donne e gli uomini della Polizia di Stato in servizio presso il Compartimento Polizia Ferroviaria Emilia Romagna, sia per la quotidiana opera di prevenzione e repressione dei reati nelle stazioni ed a bordo dei treni, che per le particolari misure adottate per garantire la sicurezza dei viaggiatori nelle stazioni ed a bordo dei treni.

Si segnalano in termini di prevenzione le giornate di controllo straordinario del 17 e 27 giugno, 4 e 26 luglio, 9 e 28 agosto disposte dal Servizio Polizia Ferroviaria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per l'intensificazione dei controlli in chiave antiterrorismo e di contrasto a ogni forma di criminalità e abusivismo nell'ambito ferroviario e nelle immediate adiacenze.

Sono state, inoltre, effettuate scorte su 931 treni ed esperiti controlli su 529 veicoli circolanti nelle zone immediatamente adiacenti gli scali ferroviari.

Gli arresti eseguiti si riferiscono a traffico e detenzione di sostanze stupefacenti , furto aggravato, esecuzione di ordinanze di custodia cautelare eseguite nei confronti di soggetti latitanti, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Le denunce in stato di libertà riguardano i reati di truffa, lesioni, resistenza a Pubblico Ufficiale, commercio di prodotti con marchi contraffatti, violazione al foglio di via obbligatorio, violazione delle norme sul soggiorno degli stranieri in Italia e rifiuto di generalità.

In particolare:

11 luglio: arresto effettuato da personale del Settore Operativo di Bologna Centrale unitamente ad elementi della Squadra di P.G Compartimentale, di un cittadino nigeriano trovato in possesso di 110 grammi di eroina, suddivisa in 10 ovuli occultati nell’intestino;

4 agosto: arresto effettuato da personale del Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Bologna a carico di un cittadino nigeriano trovato in possesso di circa 600 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina, suddivisa in 54 ovuli occultati nell’intestino.

25 agosto: personale del Settore Operativo Polizia Ferroviaria di Bologna Centrale procedeva all’arresto di un cittadino nigeriano resosi responsabile del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una minore e resistenza a Pubblico Ufficiale.

29 agosto: personale in servizio presso i Posti di Polizia Ferroviaria di Parma e Fidenza, coadiuvati da operatori della Squadra di Polizia Giudiziaria di questo Compartimento, hanno eseguito tre provvedimenti di custodia cautelare in carcere, emessi dall’Autorità Giudiziaria di Parma nei confronti di altrettanti soggetti, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di rapina pluriaggravata in concorso, percosse e porto abusivo di armi, commessi a bordo del treno R. 11545 nella tratta Fidenza – Parma, in danno di un ragazzo salito sul convoglio nella stazione di Piacenza.

Sabato, 07 Settembre 2019 09:59

Anziano ucciso dal cinghiale nel suo orto

Anziano ucciso dal cinghiale nel suo orto in Liguria. Un 78enne di Lavagna è stato ferito mortalmente all'arteria femorale da un ungulato

Lavagna 7 settebre 2019 - Anziano ucciso da un cinghiale che lo ha attaccato nel suo orto. La vittima è Antonio Mazzoni, un pensionato di 78 anni di Lavagna che d’estate si trasferiva sempre nella casa di famiglia nell’entroterra Ligure a Rovegno, in provincia di Genova, per curare l’orto.

Ad uccidere l'uomo una ferita mortale procurata da un cinghiale: è questa, probabilmente, la causa del decesso. A far scattare le ricerche era stato il nipote che aveva allertato le forze dell'ordine non riuscendo a mettersi in contatto con l'anziano. A trovare il corpo poco prima di mezzanotte è stato un parente dell'uomo, che lavora come vigile urbano nella cittadina. Mazzoni è stato trovato in un lago di sangue nei pressi del suo orto. Sul posto intervenuti i medici del 118 di Genova: ma ogni tentativo di rianimare l’anziano è stato inutile. In un primo momento era stato ipotizzato che l’anziano fosse stato centrato da un colpo di fucile da lui esploso accidentalmente mentre cacciava i cinghiali. Ma l’eventualità è stata esclusa dal medico legale che non ha trovato ferite da arma da fuoco sul corpo. I Carabinieri di Chiavari stanno ricostruendo la vicenda.

Tra le ipotesi al vaglio, quella secondo la quale l'uomo abbia ferito inavvertitamente l'ungulato che ha poi furiosamente attaccato l'uomo lacerandogli l’arteria femorale ieri notte. L'altra ipotesi suggerita dai parenti è che il 78enne abbia cercato di allontanare un gruppo di cinghiali che stava provocando danni al suo orto. Il Mazzoni era ossessionato dal continuo passaggio dei cinghiali nel suo orto.

Gli stessi carabinieri giunti sul posto durante il sopralluogo hanno avvistato numerosi ungulati nelle radure della zona. Sul web, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si è scatenata una violenta polemica alimentata anche da forti dichiarazioni di “animalisti” per i quali Il pensionato se l’è cercata”,difendendo di fatto l’ungulato. Dall’estremo opposto della Regione, a Camporosso, nell’Imperiese, un uomo che ha sparato col suo fucile da caccia ad un cinghiale che era entrato nel suo orto, è stato denunciato dai carabinieri forestali perche’ accusato di esercizio della caccia in periodo vietato.

(7 settembre 2019)

"Nella nostra città l’emergenza sicurezza è ancora una volta  protagonista della cronaca nera. Purtroppo sono sempre le donne a pagare il prezzo più alto, anche se per  fortuna in questo caso tutto si è risolto senza gravi conseguenze, ma  solamente con tanta paura". Lo scrive in una nota Alessandro Corvi,  presidente dell'associazione culturale Forza Civica.


"L’aggressione con scippo ad una donna in Via Palermo è l’ennesimo  esempio di una situazione che caratterizza oramai da due anni Parma e  dintorni. La città reale non è quella che ci fa vedere il sindaco, c'è
anche una città che ha paura e che ogni giorno deve fare i conti con il  degrado, la delinquenza e lo spaccio. Auspico che il nuovo Governo non revochi i decreti sicurezza perchè  sarebbe come consegnare la città a ladri, spacciatori e balordi".

(Parma 6 settembre 2019) 

Sabato, 07 Settembre 2019 08:34

Il personaggio: da Colorno Nicola Scillitani

Oggi conosciamo Nicola Scillitani, nato a Foggia il 6 giugno 1980 da padre che ha lavorato nelle poste fino alla pensione e mamma casalinga da sempre sostenitrice dei valori della famiglia.

Di Nicola Comparato Colorno, 7 settembre 2019

Nicola, che ha un fratello disabile, ha trovato conforto nell’aiutare gli altri per star bene con se stesso e cperciò svolge moltissimo volontariato. Risiede a Colorno dopo aver vissuto due anni a Parma dal 2010 al 2012, non è sposato ma reputa la sua vita comunque completa, grazie al suo lavoro e all’impegno atto a rendere sempre migliore il paese in cui vive, grazie alla creazione di un gruppo denominato Amo - Colorno, che oggi consta di 338 tesserati e circa 1300 simpatizzanti.

Attualmente Nicola lavora nel settore della sicurezza informatica e di quella logistica (sistemi d’allarme e videosorveglianza) e possiede un buon bagaglio culturale di ragioneria e infrastrutture di rete informatiche.

Nicola Scillitani si appassiona alla politica fin da ragazzo, quando discuteva animatamente con persone molto più grandi di lui sui valori della vita e sul bene che un politico deve arrecare al popolo. Ha sempre reputato essenziale che un politico debba essere “al servizio della gente” e non cercare di ottenere solo un tornaconto personale. Questa sua passione è nata dalla conoscenza del suo lontano parente “Lorenzo Scillitani” primo sindaco della città di Foggia. Lorenzo fu anche al governo nel secolo XIX. Lorenzo riuscì ad acculturare la città di Foggia realizzando scuole e biblioteche, e seppe impegnarsi a rendere la città sempre più a misura di cittadino dando vita a infrastrutture stradali per migliorare gli scambi commerciali e ospedali per il sollievo e la cura della malattia. Edificò anche l’Opera Pia che fu a lui dedicata con l’appellativo di “Opera Pia Lorenzo Scillitani”. Un luogo di formazione e di alloggio per i bambini orfani e le donne vittime di violenza. La frase più famosa che i libri di storia ricordano è la seguente: “Il popolo che ha le migliori scuole è il primo popolo, ed il nostro se non l'è oggi lo sarà domani.” La determinazione e la bontà di Lorenzo lo colpirono fin dalla più tenera età e lo spinsero a lavorare per la collettività. Nicola svolto per diverso tempo volontariato presso la Croce Rossa Italiana e la Pubblica di Torremaggiore (FG) e quando gli è stata data l’opportunità di conoscere la politica e provare ad entrarci col volere del popolo, ha accettato la candidatura per il comune di Colorno, con il partito LSU (Liberi Socialisti Uniti). Dopo un breve percorso come consigliere comunale nel comune di Foggia (dimettendosi poi per scelta) ha continuato a studiare politica, ad informarsi e a cercare di capire il vero segreto per governare un territorio con saggezza e sapienza. Successivamente negli anni ebbe la possibilità di entrare a coordinare il gruppo provinciale di Colorno di Fratelli d’Italia e lì trovò il modo di apprendere molte nozioni nuove.

"Mi trovai benissimo, spiega Nicola, ma decisi per ragioni personali che non era la mia strada. Avevo in testa altro. Volevo amare il territorio in cui vivo. Vedevo Colorno trascurata e abbandonata a sè stessa. Ovunque mi girassi riscontravo problemi da risolvere. Ovunque andassi la gente si lamentava ed era scontenta, insoddisfatta, si sentiva tradita. Ebbi così l’input il 12 marzo del 2018 di dar vita ad un gruppo di cittadini uniti con uno scopo comune, quello di lavorare per il territorio. Cittadini uniti indipendentemente dal colore politico. Nacque così Amo - Colorno. Inizialmente non fu facile. Eravamo in 4. Con il tempo siamo cresciuti e ad oggi siamo apprezzati e siamo un punto di riferimento non solo per Colorno, ma anche per tutta la bassa est Parmense. Per Torrile e anche per Sorbolo - Mezzani. Amo - Colorno è vedetta sul territorio. Segnala all’amministrazione i problemi da risolvere e propone soluzioni. Amo - Colorno pulisce i parchi comunali, cerca di aiutare persone in difficoltà di lavoro. Amo Colorno porta la spesa agli anziani del paese e le medicine. Amo Colorno nelle proprie possibilità cerca di dare viveri a coloro che fanno fatica a comprarli. Ricordo quest’anno, prima di natale, quando abbiamo fatto una raccolta di giocattoli e coperte da consegnare direttamente a persone bisognose a noi conosciute. Il cuore si è scaldato d’amore, ed è stata una sensazione meravigliosa. Si le sensazioni sono importanti. Quelle sensazioni che mi portano ai miei hobby e alle mie passioni. Tra le mie passioni principali c’è la lettura. Adoro leggere. Leggendo posso vivere altre 100 vite diverse dalle mie. Posso sentire l’anima di un libro ed acculturarmi. Adoro la storia e conoscere fino all’esasperazione il passato che ci ha resi ciò che siamo. Amo dipingere olio su tela. Amo scrivere poesie e sto iniziando a scrivere un libro sulla vita di un giovane forestiero di paese trasferitosi al nord italia per dare una svolta alla propria vita, tra difficoltà ed errori ma anche gioie e soddisfazioni. Non diniego la musica. Amo suonare ma sono autodidatta. Pianoforte e chitarra sono gli strumenti che utilizzo, ma non so cantare proprio per niente. I miei generi preferiti? Un pò tutti. Io credo che per ogni momento della vita esista una giusta colonna sonora. Una musica adatta all’occasione. Ad esempio quando la tristezza mi colpisce, ascolto colonne sonore di epici film o del solo pianoforte. Quando sono molto felice, il rock anni 80’ è l’ideale. Quando sono arrabbiato ecco spuntare la battagliera colonna sonora del gladiatore o della battaglia di William Wallace l’eroe scozzese. Ho una passione per i viaggi. Amo scoprire luoghi e culture diverse, usanze e costumi e cimentarmi con i diversi stili di vita. I miei cibi preferiti sono la pizza e gli spaghetti. Da buon italiano. Il tutto condito con dell’ottimo vino italiano. Sarei meschino se non citassi la tecnologia come passione. Fin da piccolo amavo smontare di tutto, per vedere com’erano costruiti e come funzionavano gli oggetti. Mi è sempre piaciuto scoprirne il funzionamento. Dall’orologio sveglia digitale, alla bobina della bicicletta. La stessa curiosità ho da sempre applicato nel linguaggio di programmazione di siti web e programmi. Capirne il linguaggio. L’anima del loro funzionamento, il loro sviluppo. Miele per il mio palato. Qualcuno potrebbe domandarmi, ma alle donne ci pensi mai?... Bè mi sono posto anch’io spesso questa domanda. Tanti amici mi hanno soprannominato il “priore di Colorno”. Ebbene lo confido, sappiate che sono fatto anch’io di carne e istinto, ma d’amore si può vivere ma non morire. Vengo da una difficile storia d’amore, diventata soffocante, difficile e piena di menzogna e tradimento. Ad oggi sono ancora ferito. Io credo che l’amore debba andare aldilà di quello fisico. Che l’amore tra uomo e donna, debba essere sincero, leale, incondizionato, senza un proprio fine personale, per per la necessità di completarsi entrambi come due pezzi di cuore della stessa medaglia. Ci sarà tempo per l’amore forse. Del resto sono ancora giovane no? Per ora mi godo la famiglia, mi godo le amicizie, quelle vere e sincere. Mi godo la possibilità di fare qualcosa di buono per qualcuno. Di fare del bene agli altri, per ripagare i miei tanti errori del passato. Errori che ognuno può compiere nella vita. Nel bene e nel male siamo umani e c’è sempre un tempo di riscatto. Un tempo in cui si decide di lottare per gli altri."

Per maggiori informazioni la pagina Facebook di Amo Colorno

https://www.facebook.com/amocolorno/ 

 

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Venerdì, 06 Settembre 2019 16:44

Sospetto caso di Dengue in provincia di Parma

Sospetto caso di Dengue in provincia: attivate le misure di prevenzione a Noceto e Salsomaggiore. Per tre notti interventi di disinfestazione contro la zanzara tigre e non.

Parma -

A partire da ieri notte (tra il 5 e 6 settembre) e nelle due notti successive sono programmati interventi di disinfestazione contro la zanzare tigre e non a Noceto (Pontetaro) e Salsomaggiore per evitare ogni rischio di possibile diffusione del virus Dengue.

Il provvedimento è stato deciso dall’Azienda Usl insieme ai due Comuni, per contrastare un’eventuale diffusione di febbre Dengue, in attesa di conoscere gli esiti degli esami fatti su una residente a Pontetaro (Noceto) che lavora a Salsomaggiore che, di ritorno da un viaggio in centro America, ha manifestato i sintomi di questa malattia. Attualmente le condizioni sanitarie della donna sono buone, non è stato necessario il ricorso al ricovero ospedaliero.

La disinfestazione avviene tramite mezzi dotati di nebulizzatori, che intervengono in strade e giardini in un raggio di 100 metri dall’abitazione (località Pontetaro zona via Mari) e dal luogo di lavoro (zona via Milano a Salsomaggiore) della donna. 

Il  Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl invita i cittadini, residenti nella zona oggetto di intervento di disinfestazione a tenere questi comportamenti: durante il trattamento, stare al chiuso, senza aprire porte e finestre; se possibile, tenere gli animali domestici al chiuso o comunque proteggerli, così come le cucce, le ciotole del mangiare e dell’acqua; non utilizzare condizionatori o climatizzatori; non stendere la biancheria, né lasciare all’esterno giochi o altri oggetti; per i 3 giorni del trattamento per il giorno successivo non innaffiare; prima di raccogliere frutta e verdura coltivate nella zona interessata dalla disinfestazione far passare almeno 5 giorni dal termine del trattamento; a disinfestazione finita, pulire con cura mobili, giochi e altri oggetti che sono stati esposti al trattamento. E’ consigliato l’uso di guanti, in caso contrario, lavarsi con cura le mani.

Febbre Dengue

È una malattia febbrile acuta causata dall'infezione da parte d'un virus ad RNA: il virus Dengue ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

Sintomi e diagnosi
Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

Recuperati dalla Polizia di Stato quattro miniescavatori e due autocarri rubati. 

Modena -

Nella serata del 2 settembre scorso, nell’ambito di un servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dei furti di mezzi industriali e da cantiere nella bassa modenese, effettuato dalla Polizia Stradale, gli agenti hanno notato sulla Sp 2 in località Ca’ Bianca (Finale Emilia) un autocarro Iveco con un mini escavatore caricato sul cassone

L’autocarro, giunto a Massa Finalese attraverso strade secondarie alcune sterrate, si è fermato in un’area dove erano presenti alcuni capannoni. Visto l’orario e le modalità del trasporto del mezzo, gli operatori hanno ipotizzato che tale movimento celasse dei fini poco leciti e si sono appostati presso l’accesso dell’area artigianale per osservare quanto accadeva, constatando il transito ripetuto sia di autocarri che trasportavano miniescavatori sia di autovetture che, alternandosi, sorvegliavano la zona.

Nelle prime ore della mattinata un autoarticolato, con targhe straniere bulgare, è entrato nella medesima area artigianale. L'arrivo del mezzo, per di più straniero, viste le piccole attività artigianali presenti nel complesso non ha fatto che aumentare i sospetti degli agenti i quali hanno deciso di intervenire e procedere ad un controllo di tutta la zona.

Sono stati così rinvenuti a bordo dell’autoarticolato con targa bulgara quattro miniescavatori, risultati oggetto di furto, sui quali erano state applicate targhette di identificazioni apocrife per eludere successivi controlli durante il trasporto in Bulgaria e due autocarri Fiat IVECO, anch’essi rubati.

Sono stati anche sequestrati euro 25.835, probabile provento della vendita dei mini escavatori, dei punzoni numerici per alterare i numeri di telaio, rampe da carico in alluminio, nonché 11 targhe di autoveicoli e 2 carte di circolazione, allo stato non oggetto di furto ma in ordine ai quali sono in corso accertamenti. 

Sono stati denunciati a piede libero per ricettazione in concorso quattro cittadini italiani, tra i 25 e 53 anni.

 

 

Venerdì, 06 Settembre 2019 15:36

Truffa da 25mila euro per una 48enne parmigiana

Due truffatori hanno guadagnato la fiducia della malcapitata su un sito d’incontri online dove nascevano amori e amicizie e si sono finti rispettivamente segretaria e avvocato conquistando la fiducia della 48enne parmigiana. 

In particolare con artifizi e raggiri sono riusciti a richiedere a suo nome prestiti ingenti utilizzando senza alcuna procura i suoi documenti, i dati personali e la firma, facendosi consegnare complessivamente 25.000 euro. La signora parmigiana l'ha scoperto solo a seguito delle continue ingiunzioni di pagamento che riceveva da parte delle società di prestito ove erano state erogate le richieste.

I carabinieri di Parma centro hanno denunciato due italiani per il reato di truffa in concorso, falsità materiale commessa dal privato sostituzione di persona, una ragazza di Cesena e un uomo della provincia di Potenza.

Venerdì, 06 Settembre 2019 15:09

Il nuovo Centro Oncologico di Parma

Nuovo Centro Oncologico di Parma: pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori. Base d’asta di 12.739.220. Tre anni i tempi di costruzione.

Parma 

Impegni e tempi rispettati per il nuovo centro oncologico di Parma. Terminate le fasi progettuali ora si passa a quelle più operative con la pubblicazione del bando per l’affidamento dei lavori di costruzione della struttura.  Proprio a fine agosto è stata indetta la gara con importo a base d’asta di 12.739.220 euro e tempi di costruzioni di circa tre anni. Più precisamente, come da disciplinare di gara, di 992 giorni. L’importo per le opere in appalto è finanziato da Stato, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.


La gara sarà tutta on line. “Ai sensi dell’articolo 58 del codice dei contratti pubblici – spiega la dottoressa Michela Boschi direttore della struttura complessa interaziendale Logistica e Gestione amministrativa lavori pubblici - l’iter di gara sarà svolto interamente mediante piattaforma telematica . Per l’espletamento delle procedure ci avvaliamo del sistema per gli acquisti telematici dell’Emilia Romagna (Sater)”. I tempi del percorso di gara si aggirano attorno ai 4 mesi dal termine di presentazione delle domande, fissato per il prossimo 14 ottobre.
“Nel disciplinare – precisa l’ingegnere Paolo Canepari, responsabile del  procedimento - abbiamo privilegiato la qualità, puntando su proposte migliorative sul lato estetico e sulle caratteristiche tecniche, funzionali e sanitarie dell’edificio”.


La nuova struttura sorgerà all’ingresso di via Volturno dell’Ospedale Maggiore, a fianco della Torre delle Medicine alla quale sarà collegata attraverso percorsi interni. Il Centro Oncologico si svilupperà su 6 piani e ospiterà la Radioterapia, l’Oncologia medica con l’area prelievi e ambulatoriale (ex day hospital) e il reparto di degenza. In totale circa 9.000 metri di superficie lorda, con un raddoppio delle aree attualmente a disposizione delle singole strutture.

A completamento del nuovo Centro Oncologico, infine, sempre a fine agosto è già stata aggiudicata la gara per la demolizione dell’ex scuola infermieri, lavori propedeutici alla realizzazione del nuovo parcheggio.
Nello spazio attualmente occupato dall’edificio sarà infatti ampliato il parcheggio esistente che passerà da 100 a 300 posti auto. In totale l’ospedale Maggiore avrà 200 nuovi stalli, oltre a nuovi spazi verdi e una pista ciclabile che collegherà il centro oncologico alla rete ciclabile cittadina.



Come sarà il Centro


Partendo dall’alto, il quarto piano della struttura sarà dedicato alla degenza di Oncologia; il terzo ospiterà gli ambulatori per le terapie oncologiche e gli studi medici, mentre il secondo sarà dedicato agli ambulatori per le visite oncologiche e i prelievi a cui gli utenti accederanno da un’ampia sala d’attesa. Da questo piano si potranno raggiungere facilmente anche i principali servizi ospedalieri e l’accesso di Via Volturno;
Il primo piano rappresenterà l’ingresso vero e proprio del Centro Oncologico con un collegamento diretto al parcheggio di Via Abbeveratoia e al Poliblocco Ospedaliero. In quest’area un vasto spazio sarà dedicato all’accoglienza con servizi per gli utenti, sala d’attesa e un’aula polivalente. Il fronte ovest ospiterà gli studi medici di oncologia.
Il piano terra comprenderà, invece, l’area di Radioterapia, gli ambulatori e gli studi medici, i laboratori e gli spogliatoi del personale. Infine l’unico piano interrato ospiterà la Centrale Termica e la Radioterapia con 3 grandi locali per i trattamenti oncologici ad alta tecnologia e spazi di supporto per la diagnosi e la preparazione dei pazienti.

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