Ruba in un centro commerciale, 28enne ghanese bloccato da una Guardia giurata ed arrestato dalla Polizia di Stato
Nel tardo pomeriggio di sabato scorso, personale della Squadra Volante ha proceduto all’arresto di un cittadino ghanese di 28 anni, clandestino sul territorio nazionale, responsabile del reato di tentato furto aggravato, ai danni dell’ipermercato Conad del Centro Commerciale “La Rotonda”.


Lo straniero, dopo aver prelevato dal reparto hi-fi delle cuffie bluetooth e averle riposte all’interno del cestino della spesa coprendole con una busta di colore rosso, si è recato nel reparto tessili prendendo una t-shirt bianca per poi entrare in un camerino da dove dopo pochi minuti è uscito abbandonando all’interno il cestino.


Il ghanese in tutti i suoi spostamenti era stato controllato a distanza per mezzo del sistema di videosorveglianza da una Guardia Particolare Giurata, che avendolo riconosciuto come soggetto dedito alla commissione di furti, non lo aveva perso di vista per tutta la durata della sua permanenza all’interno del supermercato. Una volta oltrepassata la barriera dell’uscita “senza acquisti”, l’addetto alla sorveglianza lo ha invitato a fermarsi; il malvivente per tutta risposta ha cercato di darsi alla fuga, ma è stato bloccato dopo pochi metri.


Gli agenti intervenuti lo hanno accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi sulla sua persona, dai quali sono emersi numerosi precedenti specifici di Polizia a suo carico.
Trattenuto presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato, sarà processato questa mattina con rito direttissimo.


La merce, per un valore commerciale complessivo di quasi 300 euro, è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale in quanto non danneggiata e ritenuta rivendibile.

 

Martedì, 06 Agosto 2019 07:20

Reggio Emilia, quattro arresti per rissa

Rissa nelle vicinanze di Via Roma, quattro arresti.

Reggio Emilia 5 agosto 2019 - Ieri sera verso le 22.00 una Squadra Volante è intervenuta in via Bellaria per la segnalazione di una rissa in strada con utilizzo di bottiglie ed altri oggetti contundenti. Giunti sul posto gli operatori della Polizia di Stato hanno individuato due fratelli tunisini che avevano riportato ferite alla testa uno, ed al collo l’altro e nella adiacente via Roma altri due stranieri che venivano accompagnati in Questura.

Dalle immagini del sistema di videosorveglianza della zona ove si era svolta la colluttazione, infatti, è stato possibile accertare la responsabilità di tutti e  quattro gli stranieri nella partecipazione alla rissa.

Al termine degli accertamenti sanitari, uno dei soggetti risultava essere stato gravemente ferito nel corso della lotta ed è stato ricoverato per la frattura delle ossa craniche e trauma toracico con fratture costali multiple.

Pertanto, al termine delle ricostruzione degli eventi e raccolti chiari elementi di responsabilità, i quattro venivano arrestati  per i reati di rissa aggravata, mentre uno di loro dovrà rispondere anche di resistenza a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato ai danni dello Stato.

Il mistero del villaggio in cui non nascono più bambini maschi. Miejsce Odrzańskie, il villaggio polacco dove da 9 anni nascono solo femmine.

Succede in un piccolo villaggio a sud della Polonia. A Miejsce Odrzańskie, al confine con la Repubblica Ceca, non nasce un bambino maschio da ben 12 anni, con gravi problemi sia per i cittadini locali che per l'amministrazione comunale. La popolazione è composta da meno di 300 abitanti e la maggior parte di essi sono donne.

La situazione è talmente inusuale che i ricercatori hanno deciso di indagare sulla genetica degli abitanti oltre sulle condizioni ambientali in cui crescono gli abitanti di Miejsce Odrzańskie, monitorando queste aree per scoprire cosa sta accadendo e scoprire la verità. Anche una task force di investigatori si occuperà del caso e di scoprire se vi siano stati aborti selettivi o forzati. Mentre c’è chi lo definirebbe un incubo, chi una benedizione. Chi semplicemente una stranissima curiosità. Ciò che importa è che è tutto vero.

Il sindaco del piccolo paese, Ragman Frischko, ha offerto un premio a chiunque abbia un figlio maschio. Non c’entrano né fanatismo e neppure maschilismo, bensì una situazione fuori dal comune. Christina Zedziak, presidente del consiglio comunale locale, ha dichiarato alla stampa che l’ultimo bambino maschio è nato 12 anni fa. Il capo dei vigili del fuoco, che sono prevalentemente donne, ha dichiarato: "Sono arrivato in paese, ho sposato una ragazza del luogo e ho avuto due figlie. Mi piacerebbe avere un figlio ma è probabilmente poco realistico. Anche il mio vicino ha provato e ha avuto due ragazze. Penso che le donne qui non diano alla luce maschi."

L’inusuale evento ha fatto sì che alcuni membri del consiglio locale ricercassero delle motivazioni o qualsiasi altro precedente nella storia di Miejsce Odrzańskie. E pare che dalle ricerche sia venuto fuori che da sempre la presenza di bambini maschi sia rara nel piccolo villaggio polacco.

Tuttavia, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti, ci sono diversi fattori che possono determinare la vittoria del cromosoma Y quindi maschile, rispetto a quello X che è femminile nella gara per fecondare l'ovulo. Dipende sostanzialmente: dall'età dei genitori, dal ciclo di ovulazione della donna, dai livelli di stress, dalla dieta, dalla posizione mentre si fa sesso. Una teoria molto popolare sostiene che le possibilità di avere una bambina aumentino se si fa sesso diversi giorni prima dell'ovulazione. Questo perché lo sperma che trasporta il cromosoma femminile vive più a lungo, ma è più lento. Di conseguenza se si fa sesso vicino all'ovulazione è più facile mettere al mondo un maschietto. In realtà il mondo scientifico sostiene che ci siano poche prove che sostengano questa tesi.

(4 agosto 2019)

Il ministero della Salute mette in guardia dal consumo del budino al cioccolato Bio Sobbeke in vasetto che potrebbe contenere schegge di vetro. L'azienda ha immediatamente ritirato il prodotto dalla vendita e ha avviato un richiamo. Consumando il prodotto ci si espone al rischio di ferimento. Nello specifico si tratta del lotto con scadenza 09-08-2019 del "Budino al cioccolato bio" in vasetto da 150 g, prodotto dall'azienda Molkerei Sobbeke con sede dello stabilimento in Germania all'indirizzo Amelandsbruckenweg 131 a Gronau -

Epe. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda tutti i clienti di non consumare più il prodotto interessato poichè non è possibile escludere rischi per la salute.

Un 39 enne della Guinea con precedenti ha chiamato la Polizia denunciando di essere stato pestato da tre magrebini in seguito alla sua richiesta di riavere il cellulare, rubato la sera prima alla stazione di Modena, ma nel suo racconto emergono particolari poco chiari.

MODENA –

Ha chiamato la centrale di Polizia denunciando di essere stato vittima di un pestaggio in seguito a una rapina. Gli agenti, intervenuti presso il Parco Pertini, alle spalle del Teatro Storchi di Modena, luogo tristemente noto per essere la “base” di spacciatori e malviventi, hanno effettivamente trovato uno straniero dolorante, in seguito identificato come un 39 della Guinea, con precedenti e con un permesso di soggiorno oggetto di revisione da parte della Questura. L’uomo, infatti, avrebbe presentato ricorso dopo il diniego al rinnovo. 

L’uomo ha dichiarato di essersi recato al parco per rintracciare un gruppo di nordafricani, sulle cui frequentazioni e abitudini era evidentemente bene informato, che la sera prima, nelle vicinanze della stazione dei treni, lo aveva derubato di un telefono cellulare. Alla sua richiesta di riavere quanto sottratto, tuttavia, sarebbe stato accerchiato da tre nordafricani che lo avrebbero colpito con calci e pugni, per poi lasciarlo dolorante a terra e dileguarsi.

Durante l’intervento delle Forze dell’Ordine, tuttavia, gli agenti hanno perquisito lo straniero e gli hanno trovato addosso un grosso coltello, con il quale, presumibilmente, aveva intenzione di difendersi in un eventuale alterco con i rapinatori o presunti tali. Il porto abusivo d’armi ha fatto tuttavia scattare la denuncia nei suoi confronti.

Per quanto riguarda le sue dichiarazioni, invece, esse sono al vaglio degli investigatori che dovranno ricostruire i fatti e identificare i tre magrebini responsabili del pestaggio, unico dato di fatto in una vicenda che presenta diversi punti oscuri.

Lunedì, 05 Agosto 2019 14:46

Ferisce a coltellate la rivale in amore

L’episodio si è verificato nella notte tra sabato e domenica al parco Le Querce. Una 49 enne con precedenti si è scagliata contro una ventenne ferendola alle braccia. Sul posto Carabinieri e 118.

SASSUOLO (MO) -

È stata arrestata e sarà sottoposta a processo per direttissima una 49 enne con precedenti che nella notte tra sabato e domenica ha aggredito e preso a coltellate una ventenne, che ha riportato ferite, per fortuna non gravi, alle braccia e alle mani.

Era circa mezzanotte quando i Carabinieri e il personale del 118 è intervenuto presso il parco Le Querce, in via del Tricolore, a Sassuolo, dove una giovane donna ha denunciato di essere stata aggredita da un’altra donna che, armata di un coltellino multiuso, si è avventata su di lei. Alla luce dell’aggressione ci sarebbero motivi sentimentali. 

Per la 49 enne sono quindi scattate le manette con l’accusa di lesioni personali aggravate.

Vittima una 99 enne, trovata dalla figlia dolorante dopo aver ricevuto le percosse dalla donna di nazionalità ucraina. Per fortuna non ha riportato lesioni gravi.

MODENA –

Ormai sono sempre di più le famiglie che devono ricorrere a una “badante” per assistere familiari anziani e non autosufficienti. Così è anche per una famiglia di Modena, che per “sostituire” la persona che si occupava di un’anziana 99 enne per il periodo delle ferie della collaboratrice si è fidata del “passaparola”.

Ad assistere l’anziana è arrivata quindi una “conoscenza” della badante che abitualmente si occupava di lei, una 49 enne di nazionalità ucraina. Mai scelta si è rivelata più sbagliata. Un paio di sere fa, rientrando in casa a tarda ora, la figlia dell’anziana ha trovato la madre dolorante sul letto e la badante completamente ubriaca.

Attorno alle 22, la figlia dell’anziana ha quindi richiesto l’intervento della Polizia che, intervenuta presso l’abitazione, ha appurato che la badante aveva in effetti bevuto fino a perdere il controllo di sé. Non solo. Nel corso delle verifiche, è emerso che la 49 enne ucraina risulta essere clandestina ed entrata irregolarmente nel nostro paese, oltre a essere completamente sconosciuta all’Ufficio Immigrazione. La donna, pertanto, è stata denunciata a piede libero.

Per l’anziana, invece, che ha riferito di avere ricevuto alcuni schiaffi in viso e un colpo alla schiena, non è stato necessario l’intervento dei sanitari. Resta comunque la “ferita” psicologica di fronte all’accanimento di chi avrebbe dovuto prendersi cura di lei. La famiglia, tuttavia, non ha sporto querela nei confronti della badante. 

A fine giugno un marocchino di 49 anni, residente a Fabbrico, aveva afferrato al collo il fratello di una vicina di casa, con la quale aveva un cattivo rapporto da tempo. Quando l’uomo, un 34enne abitante nello stesso paese, si era recato al condominio per controllare la posta della sorella, fuori paese in vacanza, il marocchino 49enne lo avrebbe aggredito, colpendolo prima con dei pugni. Poi, una volta divisi da un passante, il magrebino era salito in casa per poi scendere con un coltello con lama da tredici centimetri, che aveva raggiunto una guancia e un dito, provocando tagli per fortuna lievi al 34enne. Non era andata peggio solo grazie alla reazione della vittima, che era riuscito a divincolarsi e a fuggire. Le indagini svolte in queste settimane dai carabinieri hanno portato a considerare l’intenzione di uccidere da parte del nordafricano, il quale è stato arrestato su ordine del giudice. I carabinieri, che da subito avevano recuperato il coltello sul lavabo della cucina del nordafricano, hanno ritenuto che l’azione dell’aggressore fosse mirata a provocare la morte del fratello della vicina di casa. E per questo è scattato il provvedimento d’arresto. 

La partenza per le due “capitali” del divertimento estivo era già stata programmata prima del blitz che ha portato in carcere cinque giovani residenti nel modenese. Intanto dalle indagini emergono nuovi particolari sul loro modus operandi e altre persone che potrebbero essere coinvolte.

MODENA –

Emergono nuovi particolari dall’inchiesta che ha portato nei giorni scorsi all’arresto di sei giovani di età compresa tra i 19 e i 22 anni, tutti residenti nel modenese, accusati di essere i responsabili della strage di Corinaldo, in cui persero la vita cinque giovanissimi e una mamma di 39 anni che alla discoteca Lanterna Azzurra stavano aspettando di assistere al concerto del trapper Sfera Ebbasta.

Si tratta, ricordiamolo, di Ugo Di Puorto, 19 anni, figlio del boss Sigismondo, referente del clan dei Casalesi nella zona di Modena, tutt’ora in carcere, Raffaele Mormone, 19 anni, residente a San Cesario sul Panaro, Andrea Cavallari, 20 anni, residente a Bomporto, Moez Akari, 22 anni, residente a Castelnuovo Rangone, Badr Amouiyah, 19 anni, di San Prospero come Di Puorto, Sohuibab Haddada, 21 anni, anche lui di Bomporto. Un settimo ragazzo Eros Amoruso, anch’egli facente parte della “banda dello spray peperoncino”, è deceduto lo scorso aprile in un incidente stradale. Tra gli arrestati anche il 65 enne Andrea Balugani, titolare di un “compro oro” a Castelfranco Emilia e accusato di ricettazione. A lui si rivolgeva infatti la banda per vendere i proventi dei furti, per introiti che arrivavano anche a 15 mila euro al mese e che consentivano ai giovani di permettersi una vita agiata, tra auto e vacanze di lusso e abiti firmati. 

Secondo le intercettazioni del Gip di Ancona, che ha coordinato le indagini e disposto le misure cautelari, dopo Corinaldo, la banda non aveva affatto sospeso la propria attività criminale, anzi, proprio in questi giorni era loro intenzione partire prima per Ibiza, dove la gang aveva intenzione di partecipare “attivamente” al festival musicale Elrow per rapinare con il metodo ormai collaudato dello spray al peperoncino i giovani partecipante ai concerti. Attorno a Ferragosto, invece, la banda si sarebbe spostata in Sardegna, altra meta del turismo di lusso, con lo stesso intento di fare “man bassa” di preziosi. Programmi criminali fortunatamente sventati dall’arresto dei membri della banda.

Dalle indagini, tuttavia, emerge anche come i giovanissimi criminali si siano resi responsabili di un altro colpo, lo scorso 25 luglio, sempre nelle Marche, a Porto San Giorgio, sempre in occasione di un concerto di musica trap. Per l’occasione alcuni membri della banda hanno coinvolto altri due giovani, tra cui una ragazza, nella trasferta criminale.

In quell’occasione i colpi erano andati a segno, anziché con lo spray al peperoncino, con una “taser”; la pistola elettrica in dotazione alle Forze dell’Ordine. Quella sera stessa, tuttavia, la banca era incappata in un banale controllo stradale a Monte San Pietrangeli, nell’ambito del quale erano stati rinvenuti sia il taser, nell’auto della ragazza coinvolta, sia un bottino di due collane d’oro.

Si potrebbe ora aprire un fascicolo parallelo all’inchiesta principale, con almeno altre cinque persone coinvolte, anche se in maniera sporadica, che entrerebbero nel processo.

Era l'8 dicembre quando a Corinaldo, nell'affollatissima discoteca "Lanterna Azzurra" durante il concerto di Sfera Ebbasta, il panico si scatena e alla fine saranno 6 le vittime decedute per il crollo di una passerella durante la fuga dal locale. Tra di loro anche una mamma di 39 anni che aveva accompagnato la sua adolescente al concerto del suo beniamino.

di LGC Parma 3 agosto 2019 - Lo spray urticante è stata la causa scatenante. Ma quella che poteva apparire una ragazzata, alla luce delle indagini diffuse alla stampa in queste ore, si è invece concretizzata come una vera e propria strategia di furto nei locali, messa in campo da una banda di giovanissimi (tra i 19 e 22 anni) modenesi che pare abbiano scorrazzato il centro-nord Italia, raggranellando anche 15.000€/mese.

Delinquenti seriali che hanno avuto anche l'ardire di derubare un soccorritore.

Questo è quanto è emerso dalle indagini, i cui contenuti diffusi dall'ANSA, lasciano basiti.

Gli investigatori stanno ora indagando su una serie di episodi analoghi avvenuti in ben 60 locali, dove la presenza dei giovani sarebbe stata confermata, del Centro Nord e all’estero (uno di questi sarebbe stato realizzato nel parco divertimenti Disneyland a Parigi.)

Sei i giovani arrestati mentre un settimo è deceduto in un recente incidente stradale.

“Piena giustizia per le vittime di Corinaldo”.
"Un doveroso ringraziamento agli inquirenti che, con il loro meticoloso lavoro, hanno consentito la svolta nelle indagini per l’individuazione dei responsabili della strage di Corinaldo, scoperchiando un terribile calderone, fatto di malaffare e delinquenza. I fermati sono giovanissimi, indicati come professionisti dello scippo, italiani e stranieri insieme, un campanello d’allarme fortissimo sui tempi terribili che la nostra società sta vivendo. Altro che integrazione, qui è il caso di parlare, tristemente, di “disintegrazione”. Auspico che si vada in fondo alla vicenda e che sia fatta piena giustizia per le vittime e i loro familiari. E che i colpevoli scontino la pena che meritano."
Lo dichiara Enrico Aimi, senatore per Forza Italia

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Venerdì 2 agosto 2019, alle ore 10:30, in Bologna, presso la sede distaccata della Pinacoteca Nazionale, Palazzo Pepoli Campogrande, Via Castiglione n. 7, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, ha presentato l’operazione “PALOMA”, che ha consentito di individuare un gruppo criminale, con base a Bologna e dedito alla commercializzazione illecita, in Italia ed in Svizzera, di opere d’arte contemporanea contraffatte.

In particolare, al termine di una complessa attività d’indagine della Procura della Repubblica di Bologna, diretta dal Procuratore distrettuale Dottore Giuseppe Amato, in Bologna e San Lazzaro di Savena (BO), i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Bologna, coadiuvati da quelli delle Compagnie di Bologna Centro e San Lazzaro di Savena, hanno dato esecuzione a 2 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emesse dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale Ordinario di Bologna, Dottore Gianluca Petragnani Gelosi, nei confronti di altrettanti indagati.

I provvedimenti scaturiscono dall’esito di un’indagine, convenzionalmente denominata “PALOMA”, svolta dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna e coordinata dal Sostituto Procuratore Dottore Antonio Gustapane, condotta da dicembre 2017 fino a settembre 2018.

Ad entrambi gli arrestati sono contestati, a vario titolo, singolarmente o in concorso tra loro, i reati di:
− ricettazione del dipinto contraffatto olio su tela a firma Pablo Picasso denominato “El Pintor”, posto in circolazione, come autentico, offrendolo in vendita a numerose persone tra esperti d’arte, ignari acquirenti ed intermediari;
− ricettazione continuata dei dipinti contraffatti olio su tela, uno a firma Pablo Picasso denominato “Buste de jeune garcon” e l’altro a firma Monet denominato “La roche –blond au soleil couchant”, posti in circolazione, come autentici, offrendoli in vendita a varie persone tra esperti d’arte, ignari acquirenti ed intermediari;
Ad uno dei due indagati sono attribuiti anche i reati più gravi di:
− ricettazione continuata di ulteriori 23 opere contraffatte di artisti di arte contemporanea (Fontana, Degas, Crippa, Castellani, Pecora, Morandi, Balla, Miro’, Reggiani, Kandinsky E Schifano) già sequestrate a Bologna, il 4 maggio 2018 insieme ai 3 dipinti falsi già sopra indicati di Picasso e Monet, nel corso dell’attività investigativa;
− riciclaggio continuato dei suindicati dipinti contraffatti a firma Pablo Picasso, su cui eseguiva operazioni mirate a camuffarne la provenienza illecita, corredandoli di attestazioni di autenticità e provenienza false, al fine di impedirne l’identificazione dell’origine delittuosa;
− induzione alla falsità ideologica commessa da Pubblico Ufficiale per aver ingannato i membri della commissione dell’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Torino circa l’autenticità dei due dipinti più volte indicati a firma Picasso per i quali veniva emesso attestato di libera circolazione.
Le investigazioni, avviate a dicembre 2017 da un controllo presso una galleria di arte contemporanea e successivamente corroborate anche da attività tecniche e di riscontro, compresi alcuni accertamenti svolti in Francia con la collaborazione di INTERPOL, permettevano di:
- documentare l’operatività dei due nel tentare di portare a termine la vendita per svariati milioni di euro di numerose opere contraffatte, in particolar dei due dipinti a firma Pablo Picasso, di cui uno abilmente custodito per la commercializzazione in favore degli ignari acquirenti presso un caveau noleggiato allo scopo;
- sequestrare, oltre alle 26 opere indicate, copiosa documentazione afferente la loro falsificazione;
- interrompere la pericolosa attività criminosa, che vedeva il coinvolgimento di ulteriori tre correi, denunciati in stato di libertà per reati inerenti la contraffazione.
Il valore economico di tutti i beni falsi sequestrati è stato stimato, qualora commercializzati come autentici, in circa 10.000.000 Euro.

I destinatari delle misure cautelari personali degli arresti domiciliari sono:
1. VERDE Bruno, di anni 64;
2. RUGGIERI Angelo, di anni 70.

Tre delle opere contraffatte sequestrate:

 

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Da Manifesto San Leonardo riceviamo e pubblichiamo le considerazioni in merito all'OSTELLO DELLA GIOVENTU' e alla sua utilità nel processo di rigenerazione territoriale. 

 

Egregio Assessore CASA (Turismo e Commercio)

Egregio Vice Sindaco BOSI (Sport e Patrimonio)

Egregio Assessore GUERRA (Cultura e Politiche Giovanili)

Egregio Assessore FERRETTI (Partecipate)

 

e p.c. CCV CORTILE SAN MARTINO

e p.c. CCV SAN LEONARDO

e p.c. Capigruppo Consiglio Comunale

 

Gentili

in data 26/7/2019 abbiamo avuto l’occasione di incontrare il Presidente della Cooperativa Ballarò, società che si è aggiudicata nel novembre 2018 il bando per la gestione dell’Ostello della Gioventù di via San Leonardo.

Come abbiamo avuto più volte modo di esprimere (vedi email allegate) e come abbiamo anche confermato al Sig. Lombardo di Ballarò, la ri-apertura della struttura secondo noi riveste un carattere rilevante nell’ottica di una rigenerazione del territorio. Per questo abbiamo seguito e stiamo seguendo con molta attenzione gli sviluppi della situazione. Riteniamo che le funzioni attribuite a tale struttura, il tipo di attività già svolta dalla Cooperativa Ballarò anche in altre Provincie e la collocazione territoriale dell’Ostello, possano costituire una “risorsa/opportunità/presidio” per la zona e per la città.

Ci rivolgiamo pertanto agli Assessorati in indirizzo affinché ciascuno nel proprio ambito (turismo, sport, cultura, sicurezza, patrimonio) possa farsi parte attiva nello sbloccare tutte le eventuali situazioni di intoppo burocratico che impediscono la rapida ri-apertura dell’Ostello.

Evidentemente il nostro non è un invito ad “agevolare” quanto piuttosto a “risolvere” una situazione il cui sblocco aprirebbe tante opportunità al quartiere, alla città, in diversi settori quali lo Sport (ad esempio rapporti con Zebre Rugby, Amatori Rugby Parma, Inzani, .......), le Attività Produttive (ad esempio Chiesi Farmaceutici, Gardner Dencer, l'Ocme....), il Turismo (cicloturismo ad esempio visto che l’Ostello è proprio ubicato nel percorso Parma - Ciclabile del Taro - Roccabianca - San Secondo - Fontanellato – Noceto....) , la Cultura (possibilità di svolgere all’interno della struttura momenti di incontro, mostre......peraltro esperienza già fatta da Ballarò in altre città....), le Politiche Giovanili (l’Ostello è intitolato a Luciano Ferraris ancora oggi un importante riferimento nell’ambito dell’associazionismo giovanile in particolare nel mondo dello scoutismo.....), il Patrimonio (considerando la proprietà del Comune e la Conduzione da parte di Parma Infrastrutture si impedirebbe l’abbandono di un edificio pubblico, mettendolo a rendita ed incrementandone il valore....)

Siamo certi che, trattandosi di un edificio già precedentemente adibito alle stesse funzioni, non sarà difficile rintracciare le necessarie autorizzazioni e che sarà presto possibile ridare vita a questo luogo.

 

Restiamo in attesa di cortese riscontro.
Cordialmente

MANIFESTO PER SAN LEONARDO

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Lettera a Cooperativa Ballarò

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Data: 16 luglio 2019 alle 21.05
Oggetto: Re: OSTELLO DELLA GIOVENTU' - PARMA

Spett.le

 

COOPERATIVA BALLARO’

 

facciamo seguito alla precedente nostra del 27/2/2019 ed allo scambio di messaggi del 28/2/2019. Rileviamo con preoccupazione la mancata apertura dell’Ostello della Gioventù a voi affidato, prevista inizialmente per la metà di aprile 2019 e poi, a detta dell’Amministrazione Comunale, per l’inizio di luglio.

 

Ritenendo la riapertura della struttura di particolare interesse per il nostro Quartiere, senza alcuna volontà di intromissione nella vostra organizzazione, chiediamo di conoscere quali siano gli ostacoli che la impediscono, anche per poter, all’occorrenza, intervenire come cittadini nei confronti dell’Amministrazione Comunale e/o della Società Parma Infrastrutture SpA per sollecitarli rispetto ad eventuali inadempienze.

 

Ci auguriamo che lo Student's Hostel San Leonardo (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. così da voi nominato sul sito internet) possa presto rivedere i cancelli aperti.

 

Ringraziando per un cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.

 

MANIFESTO PER SAN LEONARDO

 

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Tentano di compiere più furti in abitazione: arrestata dagli Agenti dell’UPGSP Georgiana in flagranza di reato.

Parma 3 agosto 2019 -  nella trascorsa notte gli Agenti della Squadra Volante della Questura hanno arrestato in flagranza di reato una Georgiana classe 91 per i reati di tentato furto in abitazione in concorso e per violenza nei confronti di un pubblico ufficiale.
Sono circa le 2 di notte quando giunge una chiamata al 113 da parte di una residente di Strada Vincenzo Zileri, la quale aveva sentito e visto 3 soggetti che stavano tentando di intrufolarsi in casa sua.
Il ricordo della signora si era focalizzato in particolare su alcuni dettagli circa l’abbigliamento della ladra di sesso femminile, dettagli che saranno importanti per individuarla e trarla in arresto.
I tre criminali, non contenti, nel frattempo, sempre osservati dalla residente, avevano tentato di svaligiare anche gli appartamenti delle palazzine limitrofe.
Gli agenti, giunti sul posto dopo pochi istanti, sono riusciti ad individuare a pochi metri dal luogo dei delitti una donna corrispondente alle descrizioni fornite dalla testimone. Nel frattempo, con ogni probabilità, viste le auto della Polizia, i due complici riescono a darsi alla fuga.

Intimato l’alt alla rea, quest’ultima, non senza difficoltà viene fermata, infatti, oltre a non voler fornire le proprie generalità morde uno degli agenti, e anche per questo motivo verrà tratta in arresto. Vicino alla donna viene trovata l’autovettura utilizzata dai malviventi, infatti, ivi vengono trovati i documenti della georgiana nonché tutti gli strumenti da “lavoro” dei criminali, ovvero una valigetta con tutti gli attrezzi da scasso a loro necessari per compiere i furti in abitazione.
Anche per questi motivi, unitamente alle testimonianze fornite da alcuni cittadini, la donna è stata tratta in arresto, oltre che per violenza a p.u., per tentato furto in abitazione in concorso con altri due soggetti.
Grazie all’attento lavoro degli uomini della polizia di Stato, durante le perquisizioni, la donna viene trovata in possesso di un cellullare sospetto. A seguito degli approfondimenti investigativi si scopre che quest’ultimo era l’oggetto di un furto in abitazione compiuto qualche mese fa. Per questo motivo la donna è stata anche denunciata a piede libero per il reato di ricettazione e lo smartphone verrà restituito al suo legittimo proprietario.
Sono in corso approfondimenti investigativi per individuare gli altri due correi che con la donna hanno tentato di compiere diversi furti in abitazione.


Questo arresto è particolarmente significativo e rispecchia la grande attenzione che la Questura e quindi gli uomini deputati al controllo del territorio hanno rispetto ad un reato tanto odioso quale il furto in abitazione.

I Carabinieri della Stazione di Fontanellato hanno dato esecuzione ad una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Parma a carico di un cittadino albanese L.L. di anni 35, ritenuto responsabile di Maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e atti persecutori.

I fatti risalgono al periodo compreso fra i mesi di Maggio e Luglio 2019, periodo durante il quale L.L. scopre una serie di messaggi fra la moglie ed un soggetto che accusa di essere l’amante. Il marito inizia una serie di atti di ritorsione e minacce nei confronti del presunto amante, costretto per paura a lasciare l’Italia. Analogo comportamento lo assume con la moglie, che inizia a subire ripetute minacce, maltrattamenti, violenze psicologiche e sessuali.

La vittima si è confidata con un’amica che, appreso degli episodi di violenza, si è rivolta ai Carabinieri di Fontanellato. I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, hanno immediatamente avviato le indagini.

Nonostante le difficoltà oggettive per riuscire ad avere conferma dei gravi comportamenti violenti da parte di L.L., gli investigatori in stretta collaborazione con la Procura, hanno effettuato atti istruttori che hanno permesso di acquisire elementi probatori inconfutabili in ordine alle ipotesi delittuose. La vittima, concluso il colloquio con il pubblico ministero, è stata immediatamente collocata in una struttura protetta.

Il G.I.P. presso il Tribunale di Parma su richiesta della Procura della Repubblica ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.

L.L. è stato quindi tratto in arresto da Carabinieri di Fontanellato e tradotto presso il carcere di Parma.

I Carabinieri di Fidenza hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma un ventunenne, residente a Parola di Fontanellato, ritenuto responsabile della rapina alla Parafarmacia di Parola.

I fatti risalgono al pomeriggio del 24 aprile scorso, quando l'uomo completamente travisato nonchè armato di un grosso coltello da caccia, si è introdotto nella Parafarmacia S. Caterina e, minacciando la farmacista, ha asportato l’incasso.

Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri della Stazione di Fontanellato, supportati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile di Fidenza, hanno avuto una prima svolta pochi giorni dopo la rapina, quando gli investigatori hanno rinvenuto occultato in aperta campagna il coltello utilizzato per la rapina.

Appostamenti, pedinamenti ed attività investigative coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma hanno portato all’identificazione dell’autore. La successiva perquisizione ha permesso di rinvenire anche gli abiti indossati dall’uomo durante l’azione delittuosa e parte dell’incasso rapinato. L’arma del delitto ed il vestiario sono stati posti sotto sequestro. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per rapina aggravata e porto abusivo di armi. 

Le condizioni economiche e contrattuali del mercato dell’energia, la scadenza del mercato tutelato, le aziende presenti sul libero mercato, gli eventuali costi per cambiare fornitore. 
Sono alcune delle domande contenute nel questionario intitolato “Quanto ne sai di mercato libero?”, scaricabile e compilabile sul sito www.adiconsumemiliaromagna.it
 
«Questa iniziativa nasce nell’abito del progetto “Formiamo consumAUTORI del futuro”, con il quale Adiconsum Emilia-Romagna sta realizzando scuole civiche in tutto il territorio regionale – spiega Massimo Rancati, operatore Adiconsum Emilia Centrale - L’obiettivo è non solo insegnare le principali tematiche legate al mondo del consumo, ma soprattutto stimolare partecipazione, coinvolgimento e condivisione nella risoluzione di problemi sentiti comuni. 
 
Ecco, quindi, che dalla scuola civica di Modena, che ha tenuto le prime lezioni il 10, 24 maggio e 7 giugno scorsi, è arrivata una prima iniziativa di cittadinanza attiva. 
I partecipanti, scoprendosi vulnerabili al cambiamento imminente del mercato dell’energia, hanno ritenuto fondamentale realizzare un’indagine al fine di sondare il sentire e sapere comune della cittadinanza per calibrare ulteriori interventi della nostra associazione e/o di vicinato (es. passaparola funzionale), nonché portare eventuali proposte di miglioramento agli interlocutori interessati. 
L’indagine si rivolge in particolare ai territori di Modena e Reggio Emilia, ma – conclude Massimo Rancati - si è scelto di lasciare aperto il campo “provincia di residenza” al fine di consentire a tutti di cimentarsi nel questionario».

Roma, 1 ago. – “Dal sistema informativo SISAM-ER, il sistema informativo regionale dell’Emilia Romagna che rileva i dati relativi ai bambini ed ai ragazzi assistiti dai servizi sociali territoriali, emerge con ogni evidenza la differenza tra il numero dei minori in affido nel reggiano e quelli in affido nelle altre province. Dati anomali che avrebbero dovuto rappresentare un campanello d’allarme per le istituzioni locali e gli organi competenti per effettuare tutte le verifiche del caso, ma purtroppo prima dell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ nulla è stato fatto. Anzi si è anche spinto in senso contrario, cioè si è mirato a far passare il concetto che proprio questi numeri rappresentassero un’eccellenza del sistema. Si è ragionato al contrario. E nessuna voce si è alzata per sollevare almeno dubbi”.

Lo afferma la deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini.

“Se si confrontano le percentuali dei minori in affidamento sul totale dei minori in carico ai servizi sociali dal 2014 al 2017 - continua la Fiorini - si nota che la provincia di Reggio Emilia ha una percentuale più che doppia rispetto alla provincia di Bologna e quasi doppia rispetto alla media regionale. Se a Bologna, al 31 dicembre del 2017, la percentuale di minori con un intervento di affidamento familiare in corso era del 2,3%, a Reggio Emilia, alla stessa data, era al 5,2%. Come mai queste percentuali così diverse non hanno insospettito chi doveva vigilare? Evidentemente questo sistema di affidi svelato dagli organi inquirenti per la val d’Enza era così ben collaudato che i presunti malfattori non temevano di essere scoperti. Ho presentato un’altra interrogazione al Governo - conclude l’onorevole Fiorini - per sapere di quali elementi disponga circa il numero dei minori in affido in Emilia-Romagna negli ultimi 5 anni, quante siano le comunità e gli istituti che accolgono minori in affido nella nostra regione e quale sia il costo complessivo sostenuto, nonché quello per ogni giorno di permanenza nelle strutture per ciascun minore. Bisogna andare fino in fondo per scoprire tutta la verità”.

 

Parma: Il 18 Luglio, in tutto ii territorio nazionale, si ê tenuto un "Action Day" dedicato alla lotta alla contraffazione e all'abusivismo commerciale.

L'attività ha coinvolto Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Corpo della Guardia di Finanza, Polizie Municipali e Capitanerie di Porto, che hanno messo in campo circa 11.200 operatori.

A livello locale, su tutto il territoritorio nazionale., col coordinamento dalle Autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza, sono stati controllati litorali, centri storici, arterie nazionali e locali, laboratori abusivi, mercati ed aree commerciali. In ambito web sono stati oggetto di monitoraggio i "negozi virtuali" ed i profili social dedicati alla vendita di prodotti falsificati.


I fenomeni della contraffazione, della pirateria multimediale e dell'abusivismo commerciale sono forme di criminalità economica che attirano sempre di più gli interessi della criminalità organizzata, sottraggono risorse al mercato legale ed hanno ripercussioni sulla sicurezza e, in alcuni casi, anche sulla salute dei cittadini.


L' "Action Day" dedicato alla lotta alla contraffazione ed all'abusivismo commerciale, che si affianca alle attività di prevenzione e contrasto che giornalmente vengono effettuate dalle Forze di Polizia, si ê svolto nel contesto delle direttive del Ministro dell'Interno e del Piano Strategico Nazionale 2018-2020 del Consiglio Nazionale Anticontraffazione ed è stato promosso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per il tramite della Direzione Centrale della Polizia Criminale, che ha curato l’attività di "analisi e monitoraggio interforze", anche mediante l'uso di programmi informatici che alimentano le banche dati dedicate alla geolocalizzazione dei fenomeni criminali di maggiore diffusione.


Nel corso degli interventi sono state controllate 25.556 persone, tra queste 15 sono state arrestate, 886 denunciate e 1.436 sanzionate amministrativamente. Complessivamente sono stati effettuati 622 sequestri penali e 1.317 sequestri amministrativi, che hanno consentito di sottrarre dal mercato illecito un ingente quantitativo di prodotti appartenenti ad una vasta gamma di categorie merceologiche, da quelle più tradizionali, rappresentate da abbigliamento, calzature ed accessori per la moda alle più moderne, come elettronica ed informatica. Particolarmente significativi, perché rivelatori dei rischi per la salute ai quali la contraffazione espone i consumatori, sono stati i sequestri di medicinali e prodotti agroalimentari, nonché quelli di giocattoli, potenzialmente dannosi per la sicurezza dei bambini.


Le operazioni hanno condotto, in totale, al sequestro di un numero di articoli pan i a 2.569.896 unità e di altri prodotti per un peso complessivo di 3.903 chilogrammi ed un ammontare di 594 litri.
La particolare attenzione rivolta anche al commercio "on line", che rappresenta un canale di immissione dei prodotti falsificati sempre pia rilevante, ha consentito l'oscuramento di 51 siti internet e la rimozione di 57 contenuti web.

A Parma i controlli sono stati svolti, sotto il coordinamento dell’autorità provinciale di P.s., il Questore, dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura, unitamente alla Polizia Locale. 

I controlli sono stati effettuati presso il mercatino rionale del quartiere Montanara per verificare la presenza di venditori abusivi. Ivi veniva individuato un cittadino straniero che si apprestava a mettere in mostra della merce nei pressi di una delle vie che adducono al mercato. Lo stesso, però, alla vista degli operatori, si dava a precipitosa fuga facendo perdere le proprie tracce ed abbandonando la merce.
La stessa, consistente in nr. 9 borse da donna di varie note marche verosimilmente contraffatte, è posta sotto sequestro.
Successivamente, davanti all’ingresso del supermercato COOP ivi esistente, è stato controllato e sanzionato un venditore ambulante che anziché svolgere l’attività in maniera itinerante, aveva esposto la merce nei pressi del citato ingresso .
È stato altresì controllato un secondo mercatino rionale ubicato in via Pertini, zona via Traversetolo. Anche in questo caso un soggetto di colore, che aveva esposto della merce a terra, si avvedeva della presenza, in lontananza, degli operatori della Polizia di Stato e si dava alla fuga facendo perdere le proprie tracce, ma abbandonando la merce. La stessa, consistente in nr. 18 borse da donna di varie note marche, verosimilmente contraffatte, sono state sequestrate. · In seguito ci si è portati in via Venezia, presso il supermercato CONAD, davanti al quale era presente un soggetto di colore con esposta della merce varia. Lo stesso è stato identificato e si è accertato che non era in possesso della licenza di commercio. Per tale motivo si è proceduto alla contestazione della violazione amministrativa ed al sequestro amministrativo della merce esposta .


Attività di questo tipo, continueranno nelle prossime settimane, concentrandosi su altre zone della città.




Venerdì, 02 Agosto 2019 06:17

Marco D'Elia è il nuovo Mister Mondo Italia

E’ Marco D’Elia, 22enne di Verona il neo Mister Mondo Italia che rappresenterà il nostro paese a Manila (Filippine) alla finale mondiale del più celebre concorso di bellezza del mondo, in Italia abbinato a Mister Italia.

Marco, che è alto 186 con capelli lunghi biondi e occhi castani, alla finale 2018 di Mister Italia, piazzandosi al secondo posto, si è aggiudicato la fascia di Mister Cinema. Grazie a questo piazzamento sarà lui che sostituirà Mirko Pividore – Mister Italia 2018 che ha rinunciato a questa opportunità per motivi di studio e per esami universitari inderogabili.

Il neo Mister Mondo, grazie al supporto della Santero wines, il 6 agosto partirà per Manila dove il 23 agosto si terrà lo show della finale mondiale al quale parteciperanno 100 concorrenti provenienti dai 5 continenti. Durante i circa 20 giorni in diverse località delle Filippine si terranno varie tipologie di prove e sfide, il concorso non prevede infatti solo valutazioni di bellezza in passerella e in momenti moda ma anche test di abilità, di resistenza fisica, di orientamento e addirittura una prova in un campo di addestramento dei battaglioni d’assalto militari.

Marco D’Elia che è del segno dell’ariete oltre a lavorare come modello è iscritto a scienze della comunicazione. Si definisce determinato, ambizioso e positivo. La sua ambizione è diventare un attore negli USA. Lo sport preferito è il nuoto a livello agonistico. Marco ha dichiarato … non vedo l’ora di partire, con la mente sono già la, credo che sarà un’esperienza che rimarrà nel mio cuore per tutta la vita, almeno questo è quello che mi hanno detto ragazzi che ci sono già stati e che, grazie a Mister Italia ho conosciuto in altri contest internazionali meno importanti …Mister Mondo è il “fratello” di Miss Mondo, il celebre concorso di bellezza femminile che in Italia è organizzato dalla ADM International di Lecce.

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Sempre gentile con tutti e di rara bontà, Don Sergio Aldigeri è stato per circa 30 anni il parroco di Sant’Uldarico, la chiesa di Parma, tra via Farini e Borgo Felino. 

Molto amato dai giovani, lascerà sicuramente un grande vuoto fra i suoi parrocchiani. Un uomo di profonda cultura ma semplice, chiaro, diretto e con la profonda intelligenza di chi sa anche scherzare ed essere autoironico. Un punto di riferimento per tantissimi fedeli. Una persona capace di mettersi a disposizione degli altri, sempre, come dimostra l’affetto riservatogli dalla comunità filippina di Parma, che grazie a lui ha un luogo in cui pregare.  

Un sacerdote molto stimato e che ha donato tanto a Parma e non solo. Don Sergio Aldigeri si è spento ieri pomeriggio, mercoledì 31 luglio 2019, presso l'Hospital Piccole Figlie, all’età di 87 anni.

Il santo rosario verrà recitato oggi, giovedì 1° agosto alle 20,30 presso la chiesa parrocchiale di Sant'Uldarico; le esequie avranno luogo nella stessa chiesa, domani, venerdì 2 agosto alle ore 10,30.

Dopo i circa 100 casi che nel 2018 hanno colpito l'Emilia-Romagna, di cui 21 mortali, vi è un nuovo caso di West Nile, chiamata anche Febbre del Nilo. Si tratta di un uomo residente a Carpi, in provincia di Modena e ricoverato a Ferrara.

La Regione rende noto che sono in corso tutte le analisi necessarie per accertare se il quadro clinico presentato sia riconducibile a una nuova infezione da virus West Nile o piuttosto all’infezione pregressa contratta nel 2018.  

Gli esiti - recentissimi - della sorveglianza per circolazione del virus West Nile sul territorio modenese sono tuttora negativi; motivo per cui al momento non sono state attivate le misure straordinarie previste dal piano arbovirosi della Regione. 

 

WEST NILE DISEASE O MALATTIA DEL NILO OCCIDENTALE

La West Nile Disease o Malattia del Nilo Occidentale è un'infezione virale trasmessa dalle zanzare, che trova negli uccelli (corvidi) il serbatoio naturale. Può essere contratta dall'uomo e dal cavallo, se punti da una zanzara portatrice del virus. Con maggiore frequenza i vettori della malattia West Nile sono le zanzare comuni ( del genere culex), anche se non è possibile escludere che anche le zanzare tigre, attive prevalentemente di giorno e che sono considerate i principali vettori delle forme di malattia Chikungunya e Dengue, possano trasmettere la malattia.

Le zanzare comuni pungono più frequentemente nelle ore crepuscolari e serali, e si sviluppano vicino a terreni ricchi di vegetazione in prossimità di grandi raccolte di acqua. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre o febbricola, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee (febbre di West Nile). Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare in modo significativo a seconda dell'età della persona.

 

SINTOMI

I sintomi più gravi (malattia neuroinvasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici. Nei casi più gravi il virus può causare un'encefalite letale o esiti permanenti. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane e/o con ridotta efficienza del sistema immunitario.

Anche gli animali possono essere colpiti da questo virus, in particolare uccelli selvatici e cavalli. La zanzara rappresenta l'unico vettore del virus e quindi l'unica possibilità di contrarre l'infezione, che non si trasmette da uomo a uomo.

Giovedì, 01 Agosto 2019 08:29

Non svegliare il Pipistrel che dorme!

Un nuovo amico dei libri… Stamattina all'apertura della Biblioteca Comunale di Palazzo Frattini, in piazza Garibaldi 1 a Guastalla (RE), è stata trovata una simpatica sorpresa:

UN PIPISTRELLO felicemente addormentato sull'imposta di una finestra al primo piano

Per non disturbare il riposo di questo nuovo amico, le bibliotecarie si sono premurate di incollare un foglio con questo avviso agli utenti:

PIPISTRELLO CHE DORME, NON APRIRE LA FINIESTRA


Il simpatico animaletto sta ancora riposando. Al calare della notte potrebbe prendere il volo e andarsene per sempre… o forse fare ritorno a Palazzo…
Chissà che non decida di prendere fissa dimora al Frattini…


Lo scopriremo domani e nei prossimi giorni

Intanto, in allegato le foto del PIPISTRELLO CHE DORME A PALAZZO FRATTINI

 

PIPISTRELLO.jpg

 

Bloccato da un operaio dopo aver rubato in un cantiere edile: tunisino pregiudicato e clandestino arrestato dalla Polizia di Stato


Modena 31 luglio 2019 - Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 41 anni rientrato in Italia dopo essere stato espulso con accompagnamento coatto alla frontiera.
Intorno alle ore 11.00 di ieri, è stata segnalata al numero di emergenza 112 NUE una lite animata tra due persone in via Giardini nei pressi di un cantiere edile.


Sul posto gli agenti hanno trovato un uomo a terra tenuto fermo da un altro uomo, un egiziano di 49 anni, il quale lo aveva bloccato perché si era accorto che il tunisino aveva poco prima asportato un portafoglio ed un cellulare da un capanno all’interno del cantiere.
Dopo aver contatto i sanitari del 118 in quanto l’egiziano durante le fasi dell’inseguimento aveva perso l’equilibrio rovinando a terra e al momento lamentava forti dolori ad un polso, gli agenti hanno accompagnato il tunisino in Questura per più approfonditi accertamenti.
L’uomo è risultato gravato da numerosi precedenti penali e di polizia per furto in abitazione, furto con strappo, furto aggravato, violenza sessuale e possesso di documenti contraffatti. Nel giugno 2017 lo straniero era stato rimpatriato coattivamente per poi rientrare in Italia illegalmente.


Il tunisino è stato trattenuto in stato di arresto presso le celle di sicurezza della Questura in attesa del processo con rito direttissimo ed è stato, altresì, denunciato per il reato di furto.
L’egiziano è stato dimesso dal Pronto Soccorso con una prognosi di 30 giorni per frattura al polso sinistro. Portafoglio e telefono cellulare sono stati restituiti ai legittimi proprietari.

 

 





 

Arresto cardiaco: 118 e Polizia di Stato salvano la vita ad un uomo colto da malore in un’area di servizio sull’A22.


Modena 31 luglio 2019 - Nel pomeriggio di ieri, personale della Sottosezione della Polizia Stradale di Modena Nord è intervenuto presso l’area di servizio “Campogalliano Est” della Autostrada A22 in quanto era stata segnalata una persona colta da un probabile arresto cardiaco.


Gli agenti che si trovano nei pressi del casello autostradale di Campogalliano sono immediatamente intervenuti per prestare soccorso.
Sul posto si trovava già personale del 118, al quale gli agenti hanno dato immediato ausilio. La situazione, infatti, si presentava molto grave: l’uomo, un italiano di 58 anni residente in provincia di Verona, era disteso a terra, privo di conoscenza. Gli agenti, in perfetta sinergia con il personale medico, impegnato nella somministrazione dei farmaci salvavita, e seguendone puntualmente le indicazioni per operare nella maniera più corretta possibile, hanno effettuato le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo di tecniche di compressione toracica esterna, ventilazione mediante ambu e defibrillatore semiautomatico. Dopo 45 minuti l’uomo ha ripreso alcuni parametri vitali, senza però stabilizzarli del tutto.


I sanitari hanno, pertanto, deciso di trasportare il paziente presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Baggiovara, che è avvenuto, dato il codice rosso di emergenza, con l’ausilio della pattuglia della Polizia Stradale, che ha scortato fino al nosocomio l’ambulanza.
Fondamentale è stato anche l’intervento immediato prestato dal personale della stazione di servizio che non ha esitato ad utilizzare il defibrillatore presente presso la stessa area di servizio.

Giovedì, 01 Agosto 2019 06:59

Abolire la scuola

di Paolo Maria Buttiglieri - sociologo - I giornali per lo più abbondano di notizie che alimentano l'odio sociale ed il senso di colpa. Da una parte ci sono quelli che di fronte al male invocano la galera a vita, la pena di morte, un sacco di legnate, la castrazione "comica" etc.


Dall'altra ci sono altre persone, i cosiddetti buonisti che farebbero sbarcare liberamente tutti quelli senza documenti, e li vegani fondamentalisti che manderebbero al plotone di esecuzione chi pesca, caccia e mangia carne.
Ritengo importante che i giornali diano spazio a tutte le situazioni in cui trionfa l'amore.

Perche' è l'amore l'ingrediente fondamentale di una società felice.
E soprattutto quando si parla di crimini bisogna che i giornalisti non si limitino a esprimere sdegno e a ricostruire come si sono svolti i fatti. La cosa più importante è spiegare le dinamiche psicologiche che portano al crimine. Solo in questo modo i crimini potrebbero diminuire.
Per esempio lo sapete che la devianza sociale ( tossicodipendenza e bullismo) ha origine anche da una scuola autoritaria e repressiva?
Quasi tutti coloro che vanno a scuola imparano a fare uso di droga, a diventare violenti e trasgressivi questo significa che la scuola è la causa prima della devianza sociale, infatti sempre più genitori ritirano i figli dalla scuola statale per portarli in scuole ispirate all'amore come la scuola di Don Milani. O per nominare anche un sociologo famoso, Ivan Illich, si dovrebbe abolire la scuola e costruire più biblioteche.


Paolo Mario Buttiglieri, sociologo 
via liberazione 37, 29017 Fiorenzuola d'Arda (PC)
347.2983592
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Iren ha avviato una campagna informativa dedicata al servizio di prenotazione online per il ritiro dei rifiuti ingombranti, in un periodo, quello estivo, che tradizionalmente vede molti cittadini dedicarsi ad attività di sgombero e pulizia con un conseguente aumento dei rifiuti ingombranti da smaltire.

Chiunque abbia un rifiuto ingombrante da smaltire (da mobili ad elettrodomestici di grandi dimensioni, da materassi a sanitari…) ed è impossibilitato a portarlo nei centri di raccolta presenti in città, può scegliere la comoda e veloce prenotazione di ritiro a domicilio attraverso il canale telefonico 800-212607 e ora anche attraverso la prenotazione online, disponibile sul sito https://servizi.irenambiente.it.Le nuove tecnologie stanno progressivamente cambiando le modalità di contatto fra cittadini ed azienda, con una netta crescita di contatti attraverso il sito internet. Un dato che sta manifestando ulteriori segnali di crescita in questi primi mesi del 2019.

La campagna di comunicazione, veicolata sul web tramite banner pubblicitari, costituisce un richiamo a non abbandonare i propri rifiuti ingombranti per strada, con conseguenze negative sulla collettività. 

Mercoledì, 31 Luglio 2019 16:11

Tentano di rubare oltre 100 litri di birra

È successo in una ditta che distribuisce bibite ai locali, a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza. Due ragazzi pregiudicati, hanno cercato di approfittarsi dell’assenza assenza del titolare per introdursi nel magazzino e rubare la notevole quantità di birra, facendo razzia di fusti. Colti sul fatto dal titolare rientrato prima del previsto, sono stati arrestati dai Carabinieri.

Le zone preferite dallo spacciatore erano via Trento, via Emilia Est e nei pressi del Barilla Center o della Stazione di Parma. I suoi clienti hanno però spiegato che bastava una chiamata per essere raggiunti in qualsiasi luogo concordato.

Le indagini hanno preso il via dalla denuncia a piede libero ad opera dei Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente a fine marzo, a seguito di una perquisizione personale che aveva consentito di rinvenire 5 involucri in cellophane di sostanza stupefacente di cocaina del peso complessivo di oltre 12 grammi, (debitamente sequestrata) unitamente a cinque telefoni cellulari ed alla somma in contanti di oltre 700 euro, provento dell’illecita attività. 

Sono stati identificati anche 6 assuntori, soggetti per lo più giovani, che hanno riferito tutti i dettagli, i tempi e i modi con cui avevano, nel corso degli anni acquistato la droga, indicando periodi, quantità e somme pagate e che hanno riconosciuto il loro pusher tra le fotografie mostrate loro dai carabinieri. 

Un’organizzazione finalizzata allo spaccio di cocaina su vasta scala, con importi rilevanti che durava dal 2017. In particolare, le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare una mole di spaccio pari a circa 2.005 dosi di cocaina per un valore economico stimato in circa 74.800,00 euro.

I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente hanno dato esecuzione ad un'ordinanza del Gip di Parma di applicazione della misura cautelare della custodia nei confronti di E. M., 29enne, nigeriano e domiciliato in città.

Si tratta dell’ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività di sequestro occasionale, ma che ha impegnato la Polizia giudiziaria nel tentativo di ricostruire in maniera più capillare e scientifica possibile l’attività di spaccio effettuata nel territorio di Parma.

Mercoledì, 31 Luglio 2019 14:12

Divieto di balneazione nel litorale di Rimini

A seguito dei prelievi eseguiti lunedì da Arpae, è in vigore il divieto di balneazione per lo sforamento dei parametri di legge di escherichia coli, in 13 punti del litorale riminese, per circa 9km. Il divieto si estende anche a Cattolica e Misano, comprendendo anche due zone a Lido di Volano (Ferrara), uno a Savignano, uno a Cesenatico e uno San Mauro, nella provincia di Forlì-Cesena. 

Sono in corso i campionamenti volti a verificare il rientro nei limiti di legge dei parametri batteriologici risultati non conformi. I prelievi sono stati ripetuti oggi e se i parametri domani rientreranno nella norma, la balneazione non sarà più vietata. 

Nel pomeriggio di ieri, 30 luglio 2019, si è verificata una aggressione a un Poliziotto Penitenziario da parte di un detenuto ganese durante l'ora d'aria nella Casa circondariale di Bologna.

Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che il detenuto, proveniente dalla sezione detentiva per fruire del passaggio, sarebbe andato in escandescenze alla vista del crocefisso presente nei box agenti adiacente i cortili passaggi.Il malcapitato addetto alla sicurezza sarebbe quindi stato trasportato al locale nosocomio per le cure del caso.

"Purtroppo, simili episodi stanno diventando sempre più frequenti, sottolinea il SiNAPPe per voce del Segretario Regionale Gianluca Giliberti, nella casa Circndariale di Bologna e, più in generale negli Istituti di Pena della regione. Il Sinappe, oltre a solecitare l'immediato trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870U del Dipartimento dell'mministrazione Penitenziaria, continua a chiedere ai superiori Uffici di farsi carico della Problematica relativa alla gestione dei detenuti facinorosi e/o psichiatrici che stanno mettendo a soqquadro gli istituti della Regione, compromettendone seriamente l'ordine e la sicurezza."

Solo pochi giorni fa, infatti, nello specifico era il 26 luglio, all'interno del carcere di Parma, un detenuto italiano appartenente al circuito dell'Alta Sicurezza, durante il colloquio visivo con i familiari, si sarebbe avventato contro il personale addetto alla vigilanza ed osservazione dei colloqui visivi. In quel caso furono due i polizziotti che necessitarono delle cure mediche del Pronto Soccorso.

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