Modena 10 ottobre 2019 - Dalla Polizia di Stato: Individuato il responsabile dell'aggressione di via Fabriani e eseguito un arresto per il furto di un prezioso PC.

Aggressione in via Fabriani: la Polizia di Stato individua il responsabile. 
Personale del Posto di Polizia Centro, nella giornata di ieri, ha denunciato in stato di libertà per il reato di lesione personale aggravata un 17enne di nazionalità tunisina, corresponsabile dell’aggressione ai danni di un connazionale avvenuta a Modena presso la stazione delle autocorriere il 7 ottobre scorso.
Attraverso un’accurata quanto immediata attività di indagine supportata dall’analisi delle immagini della videosorveglianza cittadina, gli agenti sono riusciti a ricostruire quanto avvenuto e ad inquadrare i quattro aggressori, che avevano colpito con pugni, calci e un sellino di una bicicletta la loro vittima, la quale una volta a terra era stata attinta all’altezza del gluteo sinistro da un fendente, inferto proprio dal 17enne.
Gli agenti del Posto di Polizia Centro, grazie ad un attento monitoraggio della zona e alla particolare conoscenza del territorio, hanno immediatamente riconosciuto, associandolo ai fotogrammi delle riprese video, il giovane tunisino che si trovava nei pressi della fermata degli autobus.
Alla vista della Polizia, il giovane si è mostrato subito particolarmente agitato e nervoso; la perquisizione personale ha dato esito positivo in quanto sulla sua persona, nella parte interna della scarpa destra, è stato rinvenuto un coltello a serramanico di 15 cm.. Sono in corso ulteriori accertamenti da parte del gabinetto di Polizia Scientifica per verificare se si tratta della stessa arma utilizzata nel corso dell’aggressione.
Il 17enne, regolare sul territorio italiano, è risultato gravato da numerosi precedenti di Polizia ed è stato deferito all’Autorità Giudiziaria anche in quanto privo di documenti di riconoscimento al seguito.
Al termine degli accertamenti il tunisino, è stato affidato ad un educatore di una comunità per minori con sede a Parma, struttura alla quale risulta assegnato.
La vittima ha riportato la frattura di un dito, un trauma contusivo al viso e una ferita al gluteo, refertate dal Pronto Soccorso con prognosi di 15 giorni.

Ruba un PC da oltre 2.700 euro: arrestato dalla Polizia di Stato
Un cittadino georgiano di 33 anni è stato tratto in arresto dalla Squadra Volante a seguito di un tentato furto di un personal computer ai danni del negozio MediaWord all’interno del Centro Commerciale “GrandEmilia”.
L’uomo era stato notato da una commessa del negozio aggirarsi con fare sospetto tra i banchi espositori e fermato dall’addetto alla sicurezza dopo aver oltrepassato la barriera delle casse pagando il corrispettivo di una lampadina.
Il 33enne di fatto aveva occultato sotto la giacca un notebook del valore commerciale di oltre 2.700 euro, dal quale aveva asportato il dispositivo antifurto. Gli agenti della Squadra Volante hanno rinvenuto sulla sua persona un tronchese da elettricista e materiale costruito in maniera artigianale utilizzato per l’apertura delle confezioni antitaccheggio.
A carico del georgiano sono emersi numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Dopo gli accertamenti di rito, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.
Il malvivente è stato anche denunciato in stato di libertà per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e per inosservanza delle norme sugli stranieri.

Venerdì, 11 Ottobre 2019 11:18

Botte alla moglie, arrestato albanese

Felino: insulti e botte alla moglie, arrestato un 50enne albanese.

Nella serata di mercoledì i Carabinieri della Stazione di Sala Baganza hanno eseguito una misura cautelare in carcere disposta dal GIP a carico di un 50enne cittadino albanese, da tempo residente in Italia, per i ripetuti maltrattamenti nei confronti della moglie.


Le indagini dei Carabinieri, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Parma (PM dott. Bianchi), hanno consentito di far emergere un drammatico quadro familiare, caratterizzato da violenze fisiche e verbali poste in essere dall’indagato ai danni della moglie, sua connazionale.


Tali condotte illecite andavano avanti da anni, e sarebbero avvenute anche in presenza dei figli. L’uomo, spesso ubriaco, ossessionato da una morbosa gelosia, avrebbe sottoposto la donna a continue violenze fisiche e verbali tra le mura domestiche, finché, ormai giunta al limite, la donna si è determinata a denunciare il suo dramma ai carabinieri.


Le indagini, dirette dal magistrato titolare, sono iniziate lo scorso aprile ed hanno permesso di ricostruire il grave quadro indiziario di colpevolezza, che ha portato all’emissione della misura restrittiva a carico del 50enne, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Parma.

Parma: Continua il grande lavoro di controllo del territorio e di prevenzione dei reati predatori da parte della Squadra Volante. Mercoledi sorso in zona viale Langhirano, all’altezza della stazione di servizio Eni, una volante, procedeva a fermare un’autovettura Skoda Fabia con targa Polacca con tre persone a bordo, che sin da subito sono risultate sospette.

I tre soggetti sono risultati essere cittadini rumeni, con pregiudizi per reati contro il patrimonio. Dal controllo visivo effettuato all’interno dell’autovettura, venivano notate numerose confezioni di coltelli, distribuite nella parte anteriore, nella parte posteriore e nel bagagliaio della stessa. La merce trovata in loro possesso, veniva sottoposta a sequestro.

A termine dei controlli, nei confronti dei tre cittadini rumeni, veniva emesso un Foglio di via Obbligatorio dal comune di Parma, della durata di tre anni, contestualmente notificato.

I tre soggetti sono stati altresì denunciati ai sensi degli artt. 17 e 37 tulps, poiché impegnati nella vendita di coltelli senza la prevista licenza da parte del comune.

 

 

Parma, 11 ottobre 2019. Si è svolta ieri la cerimonia in onore del Maestro Giuseppe Verdi nel giorno del suo 206° compleanno, alla presenza del sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio Federico Pizzarotti, di Anna Maria Meo, direttore generale della Fondazione, di Michele Guerra, assessore alla Cultura del Comune di Parma, e delle massime autorità cittadine, che, insieme ai rappresentanti delle associazioni musicali del territorio e a Ursula Riccio, presidente dell'associazione "Viva Verdi" di Norimberga, si sono raccolte davanti al monumento dedicato al Maestro, in piazza della Pilotta.

Per l'occasione, numerosamente partecipata da tanti appassionati e che ha visto l'intervento dei cantanti lirici Leo Nucci, Michele Pertusi, Luca Salsi e Armando Gabba, il coro del Teatro Regio e la Corale Giuseppe Verdi hanno infine intonato il “Va pensiero”, accompagnati da Claudia Zucconi al pianoforte e diretti da Massimo Fiocchi Malaspina.

A conclusione della cerimonia si è svolta, nell’ambito del Festival Verdiano, l’inaugurazione al Gran Caffè Teatro Regio della Mostra dedicata ai ritratti di Leo Nucci di Vittorio Ferrarini, alla presenza del Maestro, dell'artista e delle autorità.

 

(Foto di Francesca Bocchia)

Di Nicola Comparato 9 ottobre 2019 - Alcuni scatti della manifestazione di ieri sera in piazza Garibaldi a Parma organizzata da Rete Kurdistan Parma per dire NO all' invasione turca del Rojava. A Serkan Xozatli portavoce di Rete Kurdistan Parma il compito di condurre il dibattito, che ha coinvolto molti dei presenti alla manifestazione, invocando giustizia e libertà per il popolo Curdo!

Il video dell'evento: https://youtu.be/ORvcbb-ZuUU

Mercoledì, 09 Ottobre 2019 16:48

Parma - Nuova truffa dei rilevatori del gas

Numerose le segnalazioni arrivate negli ultimi giorni al 113 da parte di anziani di Parma contattati da operatori che si presentavano alla porta per vendere rilevatori di fuga di gas a prezzi che neanche lontanamente si avvicinavano a quelli di mercato.

I malcapitati si sono visti proporre dispositivi contro le fughe di gas dal valore di 10 euro al prezzo di quasi 300 euro.

Diversi i quartieri cittadini battuti dai truffatori, che ben vestiti e muniti di falso cartellino recante il nome molto simile ad una ditta che si occupa di fornitura di gas, cercavano di attuare la truffa, spacciando talvolta il prodotto come obbligatorio. 

Pos alla mano per facilitare la credibilità e il pagamento, un 20enne, ieri, stava per attuare la truffa ai danni di una 92enne, ma fortunatamente il nipote insospettitosi ha chiamato la Polizia. Per il truffatore è scattata la denuncia e il foglio di allontanamento da Parma.

Tra i premiati, della quinta edizione del Premio Mario Fiore nella sala “Giulio Cesare” dell’Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio a Roma, anche il comandante Compagnia Carabinieri di Parma Azzurra Ammirati, con la seguente motivazione:

«Il Capitano Azzurra Ammirati è uno delle esponenti più qualificate delle donne nelle Forze Armate. Grazie alla sua brillante carriera, alla sua professionalità e determinazione  si è distinta nel suo operato sia in Italia che all’estero. Nonostante la giovane età é riuscita a coniugare un considerevole bagaglio di valori umani e di una matura personalità che l’hanno fatta apprezzare dai suoi superiori, dai suoi collaboratori, ma soprattutto dalle persone comuni che, quotidianamente, si rivolgono a lei e all’Arma. Una donna ed un Carabiniere orgoglio della nostra Italia».

Il comandante, recentemente insignita dell’onorificenza dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio come Cavaliere di Prima Classe, è nata a Vico Equense ed ha frequentato i corsi dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola di Applicazione di Roma dal 2007 al 2012, anche se aveva già intrapreso la carriera militare nel 2005, come Volontario in Ferma Prefissata nell’ Esercito Italiano presso il Comando Logistico Sud Napoli, per poi proseguire come Carabiniere a partire dal 2006.

Si è laureata in Giurisprudenza e in Scienza della Sicurezza Interna ed Esterna presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” ove ha proseguito gli studi con il Master in Scienze Criminologiche.

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Dopo una prima esperienza come Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montecatini Terme è stata Comandante di Plotone ed Insegnante presso la Scuola Allievi Carabinieri di Roma, dove ha ricoperto il ruolo di Alfiere dalla Bandiera di Guerra dell’Arma dei Carabinieri. Ha comandato per tre anni la Compagnia Carabinieri di Ortisei, dove è stata destinata grazie alla sua conoscenza della lingua tedesca, ha svolto due missioni addestrative all’estero una in Iraq ed una in Africa che l’hanno vista protagonista nella formazione delle colleghe poliziotte.

La cerimonia di consegna del premio Mario Fiore, uno dei 13 eroi del Solstizio combattuta nel giugno del 1918, Medaglia d’oro, è rivolta a personalità che si sono distinte nelle più svariate discipline, dal giornalismo, alla ricerca, alla medicina, al valor militare ed è stata aperta con la voce del soprano Maria Teresa.

L'evento è stato organizzato dal presidente dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori, sezione di Napoli (Anget), il sottotenente Adriano Esposito che ha ringraziato tutti i presenti e la grande ospitalità dell’Istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio, il Comandante Generale di Brigata Francesco Bindi, il Direttore del Museo il Colonnello Giulio Milone, il Monsignore Santo Marcianò Ordinario Militare per l’Italia, l’Arma dei Carabinieri ed in particolare il Comandante Generale Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, il Presidente Nazionale dell’ANGeT il Generale Carlo Mittoni, il Presidente di commissione Generale di Corpo d’Armata Maurizio Cicolin, i discendenti di Fiore e i familiari di Cuomo.

La nostra intervista al Capitano di Parma Azzurra Ammirati

La salute della donna e i consultori dell’Azienda USL di Parma sono stati protagonisti della puntata di Presa diretta, andato in onda lunedì sera su RAI 3.

Il servizio del giornalista RAI Giuseppe Laganà ha acceso i riflettori sul progetto di dimissione appropriata della mamma e del neonatounica esperienza in Emilia-Romagna, che da vent’anni ha l’obiettivo di accompagnare e assistere in modo sicuro la neo  mamma e il suo bebè al loro rientro a casa, dopo il parto. 

Dai locali del consultorio familiare della Casa della Salute Parma centro, sono intervenute alcune mamme, insieme alle professioniste dell’AUSL Carla Verrotti, responsabile della Salute Donna e Maria Cristina Lottici, referente ostetrica del progetto dimissione appropriata, oltre ad Emanuele Voccia, pediatra di famiglia tra i fondatori dell’iniziativa.

Sono otto finora nel 2019 le vittime di infortuni mortali sul lavoro a Modena, addirittura sedici se si considerano anche gli infortuni in itinere (cioè nel tragitto casa-lavoro). La nostra provincia è al 19 esimo posto nella classifica nazionale dei casi di morte sul lavoro e al secondo in Emilia-Romagna, dove si contano 46 vittime (66 compresi i casi mortali in itinere). Con un’incidenza di 25,2 infortuni mortali ogni milione di occupati, Modena è al 43 esimo posto in Italia. I dati (aggiornati al 31 agosto) sono stati diffusi dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro Vega Engineering di Mestre. 
 
«È una statistica inaccettabile in una provincia come la nostra - dichiara Domenico Chiatto, componente della segreteria Cisl Emilia Centrale - Al di là delle dinamiche e responsabilità dei singoli infortuni, che saranno accertate dagli organi competenti, viene da chiedersi se le aziende applicano scrupolosamente le norme sulla sicurezza. Per esempio, in caso di appalti, le imprese committenti presidiano a dovere i cantieri? – si chiede il sindacalista Cisl - Le aziende sanno che quando affidano lavori all’esterno devono predisporre tutte le misure atte a consentire l’accesso solo alle persone autorizzate e, soprattutto, formate e munite di tutti i dispositivi di protezione. In particolare non è più tollerabile che si continui a cadere dai tetti, sarebbe sufficiente applicare le norma sui rischi di cadute dall’alto. Non possiamo sempre parlare di tragica fatalità, quando spesso invece ci troviamo di fronte al mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza». 
 
Per il segretario Cisl manca un’adeguata cultura della sicurezza che spinga imprese e lavoratori ad agire insieme nella formazione, informazione e prevenzione. Non aiuta, poi, lo scarso coordinamento di Ausl, Inail, Inps e Ispettorato del Lavoro, per giunta con un numero di operatori insufficienti per controllare le oltre 55 mila attività produttive modenesi. 
«Le morti bianche aumentano ovunque, quindi si tratta di un’emergenza nazionale – sottolinea Chiatto - Per questo Cgil Cisl Uil chiedono al governo l'approvazione di un decreto d'urgenza che dia immediate risposte ad alcune questioni irrimandabili, come una sorta di “patente a punti” con cui misurare la correttezza delle imprese, il reintegro del taglio di risorse imposto al fondo contro gli infortuni dell'Inail, la modifica del decreto “Sblocca cantieri” nelle parti relative alla gestione degli appalti. Sono tutte misure necessarie affinché – conclude il componente della segreteria Cisl Emilia Centrale – non sia vanificata l’azione di prevenzione degli incidenti e diffusione della cultura della sicurezza messa in atto negli ultimi anni sia a livello nazionale che locale».  

Elisabetta Aldrovandi: "Le vittime non vogliono vendetta, ma solo giustizia". Nel convegno di Langhirano dello scorso lunedi, organizzato dalla UGL, sono state affrontate le importanti novità introdotte dal "Codice Rosso". "Siamo consapevoli che vi è ancora della strada da percorrere, come, ad esempio, aumentare il Fondo di Garanzia per le vittime dei reati violenti, ma la direzione intrapresa è quella giusta”, ha commentato Matteo Impagnatiello (UGL Parma).

Di Lamberto Colla Langhirano 7 ottobre 2019 -

“L’iniziativa è stata pensata come un momento di riflessione su un tema di stretta attualità. Il varo del Codice Rosso, da parte del precedente Esecutivo, è stato un passo importante, da apprezzare, poiché va nella giusta direzione, nonostante la clausola di invarianza finanziaria”- così spiega il segretario provinciale Ugl Matteo Impagnatiello, organizzatore dell'evento al quale era affidato il compito di introdurre i lavori presentando i suoi autorevoli ospiti.

A discutere sull'argomento, tanto importante quanto delicato, sono intervenuti l’avvocato Elisabetta Aldrovandi, neo Garante delle vittime di reato della Regione Lombardia, presidente dell’Osservatorio nazionale sostegno vittime, nonché volto noto per la partecipazione a numerose trasmissioni televisive, in qualità di esperta della materia e la deputata Laura Cavandoli, avvocato e membro della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza. Presente anche Enrico Sicuri, consigliere comunale e capogruppo di minoranza del comune di Langhirano, al quale è spettato il compito avviare gli interventi rimarcando la necessità che "alle denunce devono seguire i fatti" arrivando anche a sottolineare l'importanza e la responsabilità che i media hanno nel comunicare le notizie nella consapevolezza della loro grande forza di influenza pubblica. "Alle vittime, conclude Sicuri, occorre portare rispetto".

Ospite d'eccezione William Pezzullo il ragazzo che sette anni fa, all'epoca dei fatti aveva 26 anni, venne sfregiato con l'acido da due complici dell'ex fidanzata, intervenuto all'evento con un "intenso" video messaggio. Un documento nel quale il ragazzo, con una serenità e dignità quasi invidiabile, ha raccontato la sua storia e il suo calvario passato attraverso 39 interventi chirurgici e una segregazione in casa dovuta alla infermità (tra le altre cose il sole non fa bene alle parti ustionate), ma anche alla vergogna di presentarsi in pubblico in quello stato così sfigurato e anche dal fatto di non avere la possibilità di lavorare per le sue condizioni.
Sette anni di sofferenze e di "carcere", di umiliazioni e con l'aggravante di dover affrontare costi enormi (le operazioni chirurgiche non sono coperte dalla assicurazione sanitaria pubblica) in una condizione economica familiare non certamente agiata. Con la pensione che gli viene riconosciuta, a mala pena, riesce a pagare gli unguenti di base "tra colliri e creme spendo 750 euro al mese" ha dichiarato William Pezzullo. Al contrario però - riconosce William - ha incontrato una grande solidarietà e sostegni anche al di fuori della sua stretta cerchia familiare.


La carnefice, invece, Elena Perotti condannata a 8 anni di carcere, ha scontato solo 3 mesi di detenzione carceraria. Poi tra le due maternità, che nel frattempo ha avuto, e il riconoscimento di una malattia tumorale è riuscita nell'intento di vivere in libertà, senza pagare il becco di un quattrino di risarcimento nonostante le fosse stato intimato il pagamento di oltre un milione di euro a favore del suo ex fidanzato.

Dopo i saluti in differita di William Pezzullo, è stata la volta di Elisabetta Aldrovandi intervenire nel cuore delle novità introdotte dal "Codice Rosso".
"Con la legge 69/2019 - informa Elisabetta Aldrovandi - è stato introdotto l'Omicidio di Identità (sfregio permanente) al quale è associata una pena detentiva che va da 8 a 14 anni elevabile all'ergastolo nel caso in cui la vittima dovesse morire".
Per Omicidio di Identità si intende quel delitto a causa del quale la vittima viene segnata in modo irreversibile della sua immagine originaria. "Il volto distrutto e volutamente sfregiato per sempre ha - commentava la Puppato, una delle firmatarie del disegno di legge poi approvato - il valore di una morte civile, inferta con inaudito cinismo e frutto o causa, sopra ogni cosa, della volontà violenta di restare unici padroni dell'io profondo della vittima che si sarebbe voluta possedere. Per tali atti non bastano le pene previste per la lesione grave o gravissima subita in qualunque altre parte del corpo umano."

Ma altre grandi novità sono state introdotte dalla normativa. Innanzitutto, - prosegue la Garante lombarda - ed è il fattore che giustifica il nome volgare della norma (Codice Rosso) è stato introdotto "l'obbligo di essere ascoltati dal PM (Pubblico Ministero ndr) entro le 72 ore dalla denuncia e non è indispensabile che questa venga redatta dalla diretta interessata, ma anche da altri venuti a conoscenza dei fatti e in qual caso a venire ascoltato sarà comunque il denunciante".
Tutte le pene riguardanti i reati alla persona, dallo stalking alla violenza sessuale, sono state inasprite così come pure i termini per la denuncia querela sono stati aumentati a 12 mesi contro i sei in precedenza previsti per il caso di stupro. Se la violenza viene perpetrata di fronte a dei minori (Violenza Assistita), anche se assistita indirettamente, vi è un ulteriore aggravamento delle pene.
Elisabetta Aldrovandi , concludendo il suo interessante intervento, sottolinea come molta strada sia ancora da percorrere ma che il Codice Rosso è un buon punto di partenza e infine rimarca il concetto che "le vittime non cercano vendette ma solo giustizia".

E' il turno della Onorevole Laura Cavandoli la quale innanzitutto si dispiace che, con l'introduzione della legge "Molteni", non si sia riusciti a far passare anche la violenza sessuale tra i reati che non potranno godere degli sconti di pena come lo è per l'ergastolo. Un altro elemento negativo di cui ci si è resi conto dalle prime applicazioni del Codice Rosso, prosegue l'onorevole leghista, sta nelle "false denunce", operate per lo più da donne, che tentano di ottenere migliori benefici da una situazione matrimoniale traballante. "Le false denunce, sottraggono tutela legale alle vere denunce", sottolinea la deputata, in quanto distraggono gli organi inquirenti dalla attività verso i casi di reali maltrattamenti.


Tra gli argomenti contemplati nella normativa, prosegue Laura Cavandoli, vi è l'Induzione forzata del Matrimonio. In questo caso viene punito l'obbligo di far sposare qualcun contro la propria volontà. Un costume molto radicato in determinate etnie, per esempio alcuni arabi, abanesi e infine indiani. Una pratica consentita nei loro paesi d'origine ma che oggi potrà essere punita in Italia per colpire quei cittadini residenti o stabilmente domiciliati nel Bel Paese e che avessero celebrato all'estero il matrimonio contro l'altrui volontà.


Per concludere la carrellata delle novità introdotte, Laura Cavandoli si sofferma sul Revenge Porn ovvero la diffusione non autorizzata di contenuti espliciti di scene di sesso privato. In alcuni casi, le immagini oggetto della "Porno Vendetta" possono essere state immortalate da un partner intimo e con consenso della vittima, in altri senza che la vittima ne fosse a conoscenza. In ogni caso risultano punibili, nella stessa misura, sia per colui che per primo ha dato avvio alla distribuzione delle immagini e sia tutti gli altri che hanno contribuito a una ulteriore diffusione del prodotto.
Una norma che, per quanto di difficile applicazione, oltre a punire intende educare alla responsabilità delle proprie azioni.
L'"abuso basato su immagini sessuali", come tecnicamente è preferibile identificare il reato, solitamente si pone lo scopo di umiliare nel profondo la persona coinvolta, per ritorsione o vendetta al punto tale da indurre al suicidio la vittima stessa, come alcuni casi di cronaca hanno purtroppo confermato.

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Di Nicola Comparato 7 ottobre 2019 - Con il ritiro delle truppe Statunitensi dal confine Turco/Siriano, dopo un periodo di stabilità nella zona, si apre nuovamente una triste pagina nella storia del popolo Curdo. Questo permetterà alla Turchia di invadere la Siria con il rischio che venga compiuto un vero e proprio genocidio ai danni dei Curdi, gli unici veri combattenti contro l'avanzata dello Stato Islamico.

Secondo le fonti, l'accordo tra Erdogan e Trump prevede la consegna dei prigionieri membri dell'Isis, catturati dai curdi, nelle mani dei turchi. Se la matematica non è un'opinione, tutto fa pensare ad una imminemente rinascita di Daesh. Con l'invasione turca, dovuta al tradimento degli States, si prospetta un periodo di scontri e di lunghe scie di sangue curdo/siriano versato.

Per dire NO all'invasione del "Rojava", il territorio Curdo situato in Siria, da parte delle truppe di Erdogan, Rete Kurdistan Parma invita tutti a partecipare al presidio di protesta mercoledì 9 ottobre a Parma in piazza Garibaldi dalle 18 alle 19.

Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook di Rete Kurdistan Emilia Romagna a questo link

https://www.facebook.com/Rete-Kurdistan-Emilia-Romagna-655510344965603/ 

(Locandina realizzata da Rete Kurdistan Parma)

 

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A scoprire che il povero animale era obbligato a indossare un collare ad impulsi elettrici è stata una giovane animalista che ha denunciato la cosa alla polizia di Reggio Emilia.

L’uomo, un cacciatore 69enne modenese, è stato rintracciato domenica mattina da una Volante e denunciato. Ovviamente sono stati sequestrati il collare, il telecomando e gli elettrodi. 

Colorno 6 ottobre 2019 - Per l'ennesima volta Colorno è "sotto attacco" da parte di incivili e vandali. Stavolta tocca nuovamente al parco di Via Pasini. Nel tempo diversi sono stati gli episodi di maleducazione perpetrati in questa area verde comunale. Un luogo importante per i residenti del Quartiere Oratorio che trovano svago per i propri bambini presso il suo parco giochi. Pochi mesi fa l'amministrazione comunale aveva eseguito un lavoro di riqualificazione dell'area, sostituendo alcuni giochi per bambini, ormai usurati e poco sicuri, con scivoli ed altalene nuove. Aveva anche provveduto a ripulire i muretti e le panchine di legno da graffiti e scritte volgari.

Un lavoro che ha avuto un costo per la collettività e che a causa di ignoti è risultato vano. Nella giornata odierna – riferisce il gruppo “AMO Colorno” particolarmente attivo a quanto accade in paese nelle zone limitrofe - abbiamo riscontrato che uno schienale in legno di una panchina è stato abbattuto, tramite lo sfondamento dei supporti di metallo poste in verticale. Inoltre oltre ad una bicicletta malmessa ed abbandonata tra le aiuole, sono stati abbandonati diversi rifiuti, come bottiglie di birra e addirittura una sedia da giardino distrutta nel piccolo canale che costeggia il parco". 

Situazioni che fanno male a Colorno e ai colornesi, e che si verificano da moltissimo tempo.

“A tal proposito lanciamo una proposta. – prosegue Amo Colorno - Perché non recintare il parco e stabilire degli orari giornalieri, con la chiusura in orario notturno? A due passi dal parco è presente la società del baseball che potrebbe dare una mano nella gestione di tale parco. Perché l'amministrazione comunale non prova a valutare questa soluzione, trovando un accordo con la società offrendole dei vantaggi in cambio di una mano?”

Gli episodi di vandalismo si susseguono da molto tempo e con alta frequenza. Era infatti solamente lo scorso 3 ottobre quando a essere colpita da atti vandalici fu la stazione di Colorno.

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Ancora una volta la stazione di Colorno è oggetto di episodi criminosi. Questa volta ad essere presa di mira è stata la biglietteria automatica, sfondata e divelta, forse nel tentativo di rubare le poche monete presenti all’interno. Chi ha commesso il fatto deve aver potuto agire indisturbato, presumibilmente nelle scorse notti. La stazione ad oggi è accessibile anche in orario notturno, quando nessun treno passa, e non è la prima volta che viene vandalizzata e utilizzata come luogo di bivacco, atti illeciti, e pernottamento. Non è purtroppo videosorvegliata, nonostante diverse siano state le richieste fatte a Rfi e alla regione Emilia Romagna da parte del gruppo Amo Colorno. Non è illuminata a dovere specie nei pressi dell’ex capanno abbandonato del carbone. Capanno che da tempo ormai funge da rifugio per soggetti poco raccomandabili. Un’area decisamente pericolosa il cui accesso andrebbe bloccato quanto prima.

Dopo quest’ennesimo sfregio al paese di Maria Luigia, ad una stazione unica nel suo genere (tutelata dalle belle arti e datata 1884); chiediamo nuovamente ad Rfi di provvedere per delle telecamere, per una maggiore illuminazione e per far si che venga chiusa nelle ore notturne.

"Non è più tollerabile una situazione del genere. Prima che capiti l’irreparabile, ha commentato il gruppo “Amo Colorno”, è opportuno provvedere a bonificare l’area e a renderla sicura e controllata".

Di Nicola Comparato 5 ottobre 2019 - Alcuni scatti della giornata di sabato 5 ottobre a Berceto, dove il sindaco Luigi Lucchi ha consegnato la cittadinanza onoraria ad Abdullah Öcalan e il riconoscimento della nazione Curda nelle mani di Newroz Uysal, l'avvocato di Ocalan. Grande la partecipazione del pubblico accorso da varie zone d'Italia.

A rendere ancora più interessante l'evento anche la presenza del musicista cantante Ashti Abdo, il poeta Allawi Hisam Jamil Hisam, l'avvocato Alessandro Martire, il professor Franco Gardini e il musicista/polistrumentista parmigiano Rocco Rosignoli.

Durante la celebrazione però non sono mancate le polemiche da parte di alcuni consiglieri comunali della minoranza, in disaccordo col sindaco Luigi Lucchi di Berceto sul conferimento della cittadinanza onoraria ad Öcalan, che dopo aver espresso il loro disappunto hanno deciso di abbandonare il tavolo del consiglio.

Nonostante tutto la magia non si è interrotta e l'evento è perfettamente riuscito.

 

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(Luigi Lucchi a sinistra con Nicola Comparato a destra)

Domenica, 06 Ottobre 2019 06:25

Onore ai caduti di Trieste

Ieri mattina, davanti il monumento dei caduti in Questura, si è tenuto un momento di preghiera e ricordo in memoria dei colleghi di Trieste deceduti in servizio. Erano presenti anche il Prefetto, il Comandante provinciale dell' Arma dei Carabinieri,della Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.

Venerdì, 04 Ottobre 2019 15:51

Verdi Off all’Ospedale dei bambini di Parma

Gradito ritorno di Verdi Off all’Ospedale dei bambini. Il coro di voci bianche della Corale Verdi diretto da Beniamina Carretta ha commosso il giovane pubblico con le note di Va’ pensiero.

Parma

Gradito ritorno all’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” di Verdi off, la rassegna di appuntamenti collaterali al Festival Verdi che il Teatro Regio realizza con il Comune di Parma e il sostegno dell’Associazione “Parma, io ci sto!”. 

Questa mattina infatti, dalle 11 alle 12,  nel cavedio al primo piano della struttura pediatrica del Maggiore, il Coro di voci bianche della Corale Verdi diretto da Beniamina Carretta ha tenuto un concerto per i giovani pazienti dei reparti proponendo le più belle canzoni dello Zecchino d’oro accompagnate dalla voce di Gabriella Carrozza del Teatro del Cerchio che ha intrattenuto l’attento pubblico raccontando una favola, lasciando la conclusione del partecipato momento musicale, alle note verdiane del Va Pensiero, il famosissimo coro del Nabucco. 

Verdi off in Ospedale, iniziativa proposta dal Teatro Regio ed organizzata grazie alla collaborazione di Marzia Fusi insegnante di musica della Scuola in Ospedale, ha visto la partecipazione del personale medico sanitario dei reparti insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria Massimo Fabi che ha voluto ringraziare personalmente Gabriella Meo, direttrice del Teatro Regio, per questo impegno a favore dei bambini e della diffusione della musica.

Proseguono sotto più fronti i servizi volti al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle zone sensibili di Parma.

Ieri, personale della Squadra Mobile in via San Leonardo, angolo via De Ambris, ha fermato un soggetto già noto, mentre era in sella alla bici e invitava un automobilista a seguirlo nel parcheggio del supermercato Interspar. O. A., le iniziali, nigeriano 21enne, che è salito a bordo dell’auto per poi estrarre qualcosa dalla bocca ed usciva subito dopo per tornare in sella alla bici in via San Leonardo. 

Mentre alcuni agenti lo seguivano, altri nel contempo hanno bloccato l’acquirente, trovato in possesso della cocaina appena acquistata, come da sua ammissione, dietro corrispettivo di 40euro. Il P.M. di turno presso la locale Procura della Repubblica, ha diposto che l’arrestato venisse trattenuto presso i locali della Questura di Parma in attesa di giudizio direttissimo. Lo spacciatore arrestato era stato già denunciato a piede libero per un episodio simile qualche giorno prima. 

In città è stata condotta un’attività di controllo straordinario del territorio, che ha visto impiegate quattro auto della polizia di stato ed un’unità cinofila, sempre della Polizia di Stato, proveniente da Bologna. 

Durante i controlli, presso il Parco Ducale ed il Parco Falcone e Borsellino, sono stati sequestrati 119 grammi di Marijuana e 67 grammi di Hashish. È stata, inoltre, passata al setaccio la zona dell’Oltretorrente, identificando 68 persone e controllando 38 veicoli.

La strategia della Questura è quella di garantire la sicurezza del territorio continuando ad operare su più fronti, anche contemporaneamente, al fine di contrastare con più efficacia possibile il fenomeno dello spaccio.

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Aumenta il comfort per i pazienti della Chirurgia Oncologica diretta dal dottor Claudio Pedrazzoli del Santa Maria Nuova con la donazione di 20 nuovi televisori, per un valore complessivo di 5mila euro. La consegna è avvenuta nei giorni scorsi alla presenza del direttore del Presidio ospedaliero Santa Maria Nuova Giorgio Mazzi che ha ringraziato di cuore l’azienda Fast 2 e la Fondazione Grade Onlus per avere sostenuto la spesa e la ditta Corrado Corradini per avere offerto il montaggio gratuito di tutti gli apparecchi.

L’Azienda Fast 2 nata nel 1989 da un’idea imprenditoriale di Lino Padovani, è presente sul mercato moda donna con i brand Corte dei Gonzaga, Giulia Valli e Sologioie e svolge la sua attività a Reggio Emilia nel Parco Industriale di Mancasale. Fast 2 si propone come esempio di una moda impegnata nelle questioni sociali del nostro tempo e conferma questo carattere con la donazione al Core per festeggiare insieme i 30 anni di attività aziendaleL’azienda, nelle persone di Camilla e Riccardo Padovani e Patrizia Sberveglieri, ha simbolicamente consegnato la sua donazione lunedì mattina con un messaggio concreto di sostegno alla comunità.

Corrado Corradini, titolare di un’azienda di impianti elettrici da oltre 40 anni, non nuovo a collaborazioni con il Core, già nel 2015 aveva donato 6 TV 40 pollici per le stanze della Bassa Carica Microbica, ha contribuito con l’installazione gratuita delle Smart TV donate.

Domenica 6 ottobre sui mezzi urbani di Modena, Reggio Emilia e Piacenza il biglietto di corsa semplice da 1,50 euro sara’ valido per l’intera giornata. L’iniziativa è promossa da Seta in occasione della domenica ecologica.

In occasione della giornata ecologica in programma per domenica 6 ottobre, Seta ripropone l’iniziativa finalizzata ad incentivare l'uso dei mezzi pubblici ed a promuovere forme di mobilità collettiva a beneficio dell'ambiente: il biglietto urbano di corsa semplice – acquistato a terra o a bordo - sarà valido per l’intera giornata.

Sarà quindi possibile utilizzare i bus Seta in servizio sulle reti urbane di Modena, Reggio Emilia e Piacenza per tutta la giornata, senza alcuna limitazione di validità oraria al costo di 1,50 euro per i biglietti acquistati a terra, tramite app Muver/Roger, a bordo tramite emettitrice automatica e convalidati in giornata - o di 2,00 euro per i biglietti venduti dall'autista. Sono esclusi dall’iniziativa le altre tipologie di biglietti.

Lunedì 7 ottobre, a partire dalle 8.30, più di 100 studenti conseguiranno il titolo di Dottore in Ingegneria Gestionale dell’Università di Parma. La cerimonia avrà luogo nelle Aule I ed A della Sede Didattica di Ingegneria (Campus Scienze e Tecnologie – Parco Area delle Scienze 69/A). Durante la seduta, plenaria, ci saranno sia discussioni per le tesi sperimentali che le proclamazioni per tesi compilative. Nella prima parte della mattinata sono previste le proclamazioni e, a seguire, la presentazione delle tesi sperimentali.

Si tratta di un ottimo traguardo per il corso di laurea in Ingegneria gestionale dell’Ateneo. Il 53% dei laureandi risulta essere in corso, e il 37% è costituito da candidate femminili. Ingegneria si conferma essere una materia di studio che attrae sia studenti che studentesse, entrambi con una forte motivazione al completamento del corso di studi in tempi brevi.

La tendenza crescente delle immatricolazioni al corso di laurea in Ingegneria Gestionale degli ultimi anni conferma i dati rilevati da Almalaurea: Ingegneria è oggi uno dei settori con il più rapido e soddisfacente accesso al mondo del lavoro. A 5 anni dal titolo, gli ingegneri gestionali sono tra i primi a trovare stabile occupazione, con un tasso vicino al 90%.

Per la prima volta è stato celebrato ieri, il Transito tra le antiche mura di San Francesco del Prato, con la guida del Vescovo di Parma e con la partecipazione dei Francescani delle comunità di Parma. La celebrazione è stata arricchita dal canto delle voci bianche del Singknaben St. Ursenkathedrale di Solothurn (Svizzera).

Una veglia di circa un'ora, a cui è seguito un breve concerto di musica sacra. 

Foto a cura di Francesca Bocchia

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Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte d’Appello di Bologna il 30 settembre scorso, un giovane 20enne, di origini senegalesi.


L’arrestato è uno degli autori del furto dei mezzi di SETA, che erano stati poi utilizzati come ariete contro l’Istituto Meucci il 21 aprile 2017.


Il 20enne era stato sottoposto agli arresti domiciliari a seguito di un cumulo di pene per i fatti sopra descritti e per una serie di altri reati, da ultimo la violenta rapina ai danni di una tabaccheria di Cortile di Carpi, perpetrata il 13 ottobre 2018, per la quale era stato arrestato in flagranza.


Il giovane era evaso più volte dal regime di detenzione a cui era sottoposto; puntualmente segnalato per tale condotta dagli agenti del Commissariato di Carpi all’Autorità Giudiziaria, quest’ultima ha emesso l’ordinanza di ripristino della detenzione in carcere.


Rintracciato presso la propria abitazione, è stato associato alla locale Casa Circondariale

Venerdì, 04 Ottobre 2019 08:14

Operazione Stazioni Sicure

Operazione Stazioni Sicure. Continuano i controlli della Polizia Ferroviaria

Parma: 1.222 persone identificate, 42 stazioni ferroviarie controlalte, 415 bagagli ispezionati, 2 persone denunciate in stato di libertà, (una per ubriachezza e molestie ai viaggiatori e l’altra per oltraggio a Pubblico Ufficiale) e 11 sanzioni contestate a viaggiatori per violazioni al Regolamento di Polizia Ferroviaria.


Questi i risultati dell’operazione straordinaria di controllo a viaggiatori e bagagli denominata Stazioni Sicure, coordinata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria del Ministero dell’Interno, che nella giornata di ieri 1° Ottobre ha visto impegnati sull’intero territorio regionale, 165 operatori della Specialità Polizia Ferroviaria.


Nella sola provincia di Parma, con l’impiego di 14 operatori, sono state identificate 37 persone, controllate 7 stazioni ferroviarie, ed ispezionati 45 bagagli. Le attività, coordinate dal Centro Operativo Compartimentale, che si avvale dei moderni sistemi di geolocalizzazione delle pattuglie e remotizzazione delle immagini di stazione, sono state ottimizzate grazie all’utilizzo degli smartphone in dotazione per il controllo in tempo reale dei documenti elettronici ed estese ai depositi bagagli, anche con il ricorso ad unità cinofile della Polizia di Stato e di metal detector.


Il dispositivo adottato dalla Polizia Ferroviaria nella stazione di Bologna Centrale, in collaborazione con Unità Cinofile della Polizia di Stato e con il contributo di personale di Protezione Aziendale delle Ferrovie dello Stato e Guardie Particolari Giurate, è stato attuato con l’impiego di transenne e nastri tendiflex, al fine di agevolare le attività di osservazione e di intervento attraverso la canalizzazione dei flussi di viaggiatori su un numero limitato di varchi di accesso alla stazione presenziati dagli operatori.

La scorsa settimana Assistenza Pubblica Parma Onlus ha ricevuto un’importante donazione da parte dei parenti di Liliana Montali, recentemente scomparsa. 

Alla cerimonia, avvenuta nella sede dello storico ente di volontariato dell’Oltretorrente, erano presenti i famigliari della signora Montali, il Presidente dell’Assistenza Pubblica Parma, Luca Bellingeri, e il Comandante del corpo militi volontari, Filippo Mordacci.

I parenti della signora Montali, per ricordarla, hanno deciso di donare alla Pubblica dei nuovi zaini che presto entreranno a far parte dei presidi sanitari a disposizione dei medici che svolgono servizio sull’automedica.

«La donazione – spiega Mariagrazia Fava, figlia della signora Montali – nasce dal legame che la nostra famiglia ha nei confronti delle attività di volontariato e sociali della città di Parma. La mamma, recentemente scomparsa, era socia dell'associazione e il fratello e la nipote sono volontari da diversi anni. Il sostegno del volontariato è vitale per garantire la presenza di un servizio attento, continuativo e puntuale».

«Siamo molto grati alla famiglia della signora Liliana – afferma Luca Bellingeri, Presidente della Pubblica che ha voluto, con questo gesto, sostenere la Pubblica in segno di riconoscenza per quanto fa quotidianamente per la comunità. Gli zaini entreranno subito a far parte dell’equipaggiamento dei nostri mezzi per migliorare ancora una volta i nostri servizi».

Nella Bassa Parmense il primo punto di ricarica per mezzi elettrici in struttura ricettiva. Inaugurata la stazione di ricarica nel parcheggio dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR).

Per i fratelli Luciano e Massimo Spigaroli, l’innovazione virtuosa e l’attenzione all’ambiente non si fermano in cucina. Le due anime dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR) hanno infatti stabilito di estendere la filosofia green al tema dell’energia, installando nel parcheggio del loro regno un punto di ricarica per auto elettriche che è stato inaugurato sabato 28 settembre 2019.

D’ora in poi, frequentatori del relais, in possesso di un’auto elettrica, potranno approfittare del tempo di una cena, di un pranzo o del pernottamento al relais Antica Corte Pallavicina o all’Hosteria del Maiale e contestualmente poter ricaricare il proprio mezzo elettrico.

Il punto di ricarica, proposto ed installato da Energetica srl di Parma, è visualizzabile sui dispositivi Android ed Ios attraverso l’APP gratuita NEXTCHARGE, spesso utilizzata dai possessori di auto elettriche, ad esempio le Tesla, marchio simbolo del nuovo corso della mobilità e di un nuovo “lifestyle” moderno ed attento alla preservazione dell’ambiente.  

Compatibile con la maggior parte dei veicoli a trazione elettrica (Type 2) sarà disponibile esclusivamente su prenotazione e per i clienti dell’Antica Corte Pallavicina, per i quali la ricarica sarà promozionalmente gratuita fino alla fine dell’anno in corso.

Ancora una volta l’Antica Corte Pallavicina si distingue per l’innovazione ed il rispetto della natura, proponendosi tra i primi hotel ed agriturismi della provincia di Parma e per prima nella Bassa Parmense ad offrire questo servizio.

La potenza di ricarica disponibile è di 11 kW, per cui ogni ora di sosta consentirà una percorrenza media di circa 60 km a zero emissioni.

Se siete clienti Vodafone, Wind Tre o Fastweb e non avete ancora ricevuto il rimborso dei giorni erosi con la fatturazione a 28 giorni per la telefonia fissa, segnalate il ritardo a un’associazione di consumatori.

Il consiglio è di Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl), spiegando che le prime restituzioni avrebbero dovuto arrivare tra agosto e settembre.
«Il Consiglio di Stato ha confermato che le compagnie telefoniche devono rimborsare i consumatori per il caso della fatturazione ogni 28 giorni – ricorda Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Cisl Emilia Centrale - Il meccanismo è la compensazione con le bollette future. La decisione riguarda Vodafone, Wind Tre e Fastweb. Per Tim, che ha presentato ricorso successivamente, non è stata ancora emessa la sentenza. Quindi siamo di fronte a una decisione definitiva: le compagnie telefoniche non hanno più scuse per rimandare il rimborso automatico in bolletta dovuto ai giorni erosi con la tariffazione a 28 giorni». 


Adiconsum sottolinea che il Consiglio di Stato ha pubblicato il dispositivo della sentenza con cui afferma che “respinge l’appello principale e quello incidentale” degli operatori contro l’impugnata delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, e lo fa “definitivamente”. 
Si tratta di una vicenda che ha visto milioni di consumatori costretti ad attendere un anno e mezzo per avere giustizia. Tutto partì con la delibera n. 498/17/CONS del 19 dicembre 2017, in cui l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) chiariva che gli operatori dovevano restituire i giorni sottratti con lo stratagemma della tredicesima bolletta annua. Da allora si sono succeduti i ricorsi e i tentativi di Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb di rimborsare i consumatori con compensazioni per il tramite di servizi extra. 
«A seguito della decisione del Consiglio di Stato le somme erose per la fatturazione a 28 giorni per i contratti di telefonia fissa e integrata dovranno essere restituite nella prima bolletta utile – chiarisce Cangini - Le compagnie telefoniche hanno tentato in ogni modo di opporsi a tale automatismo. Ora non hanno più alibi e sono costrette a restituire quanto addebitato nel periodo intercorso tra il 23 giugno 2017 e aprile 2018, giacché gli operatori sono tornati alla fatturazione a 30 giorni in momenti diversi».


Chi in questi mesi ha modificato il proprio gestore e non è, quindi, più cliente dell’operatore che aveva fatturato a 28 giorni, per ottenere il rimborso di quanto pagato in più deve subito presentare un reclamo alla vecchia compagnia chiedendo il rimborso e l’importo esatto. 
Il reclamo deve essere inviato con una modalità tracciabile (raccomandata a/r, posta certificata (Pec), numero di reclamo). In caso di 45 giorni senza risposta da parte dell’operatore o di risposta insoddisfacente, è possibile chiedere attraverso le sedi Adiconsum Emilia Centrale la conciliazione paritetica, per ottenere quanto previsto dalla legge. 
«Si chiude così un’annosa vicenda, ma il vero problema – dice Cangini - è l’art. 70 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, il quale permette alle aziende di modificare unilateralmente le clausole contrattuali. Il consumatore, nel momento in cui firma un contratto, deve essere certo che non avrà sorprese, che non ci saranno cambi o modifiche “in corso d’opera”. Finché non sarà così – conclude la responsabile Adiconsum Emilia Centrale - la tutela sarà solo post decisione dell'azienda e solo se il consumatore se ne rende conto».

CONAD Soc. Coop. ha ordinato in via precauzionale il richiamo del seguente lotto di Mortadella Igp in vaschetta prodotta da Grandi Salumifici Italiani S.p.A. a Noceto, in provincia di Parma.


Mortadella Bologna IGP Freschi & Convenienti Conad g 100
Lotto 26937039
cod. EAN 8003170017634
Da consumarsi pref. entro 01/11/2019


Nel lotto è stata riscontrata una non conformità (presenza di microrganismi potenzialmente patogeni).


Al fine di tutelare la sicurezza dei consumatori, Conad raccomanda ai clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al medesimo lotto di riconsegnarlo in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso.

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Martedì, 01 Ottobre 2019 16:19

Tragico incidente sulla Modena-Sassuolo

L’incidente è avvenuto verso le 12 di oggi, sulla tangenziale Modena-Sassuolo. L’impatto è stato tra due auto, una Fiat 600 e una Kiat Sportage, che procedevano nella stessa direzione. Ad avere la peggio una signora di modenese di 73anni alla guida dell’auto tamponata, che è è deceduta sul colpo ed è stata estratta dall’abitacolo grazie all’intervento dei Vigli del Fuoco. Illesi invece il conducente dell’altra vettura e la moglie che gli era accanto.

Ancora non sono certe le cause dell’incidente. 

Personale del Commissariato di Polizia di Carpi ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 40 anni per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’arresto è scaturito a seguito di una articolata attività di indagine mirata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti a Carpi, nel corso della quale è stato individuato, quale personaggio di spicco di una complessa rete di spacciatori, lo straniero arrestato. 

Durante il controllo, l’uomo è stato trovato in possesso di 64 grammi di sostanza stupefacenti del tipo di cocaina e hashish

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire un chilo di hashish, 15 grammi di cocaina e la somma in contanti di circa 1000 euro, oltre ad un bilancino di precisione e a materiale per il confezionamento della droga.

Era già stato arrestato nel 2015 per spaccio di sostanze stupefacenti. A giugno del 2018, quando la condanna è diventata definitiva doveva scontare un residuo pena di 8 mesi di reclusione, aveva fatto perdere le sue tracce.

J. D., le sue iniziali, nigeriano irregolare sul territorio nazionale, sabato pomeriggio è stato intercettato da personale della Squadra Mobile di Parma, nel corso di un servizio di pattugliamento, mentre usciva da un immobile di via Brescia.

Appena varcata la soglia, l’uomo, con fare circospetto, ha nascosto un mazzo di chiavi che aveva tra le mani all’interno della biancheria intima. Gli agenti della sezione antidroga, dopo averlo seguito per alcuni passi per accertarsi della sua identità, lo hanno bloccato recuperando il mazzo di chiavi ed una somma di 195 € in contanti custodita in tasca. Nel corso della perquisizione dell’appartamento e, in particolare, della sua stanza, sono stati trovati 6 ovuletti contenenti cocaina per un peso complessivo di 9 grammi (nel tipico confezionamento con cui i pusher nigeriani smerciano la droga lungo la strada) e 2 sacchetti di plastica nera contenenti marijuana per un peso complessivo di 12 grammi. 

All’interno della stanza, inoltre, gli agenti hanno ritrovato 3 confezioni da 22 grammi di mannitolo, utilizzata dagli spacciatori per “tagliare” lo stupefacente.

Al termine della redazione degli atti lo spacciatore è stato condotto nel carcere di via Burla.

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