Nella mattinata odierna, nella chiesa “Corpus Domini” di Parma, si è svolta la celebrazione della Santa Messa in occasione della festa liturgica di San Matteo Apostolo, Patrono della Guardia di Finanza.

La funzione religiosa, alla quale hanno partecipato i Finanzieri in servizio al Comando Provinciale della Guardia di Finanza ed i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia della Sezione di Parma, è stata officiata da S.E. il Vescovo di Parma, Mons. Enrico Solmi.

Alla celebrazione hanno presenziato, accolti dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, le massime Autorità civili e militari.

San Matteo apostolo ed evangelista, la cui festa liturgica cade il 21 settembre, è stato proclamato patrono della Guardia di finanza da Papa Pio XII nel 1934, affinché tutti gli appartenenti al Corpo potessero, sul suo esempio, coniugare l’adempimento del dovere verso lo Stato con la fedele sequela degli insegnamenti cristiani. 

In questo senso, l’omelia di Sua Eccellenza Enrico Solmi ha rappresentato un importante momento di riflessione per le Fiamme Gialle ed i loro familiari. 

Il Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca De Benedictis, al termine della cerimonia religiosa ha ringraziato tutte le Fiamme Gialle della provincia per “l’impegno e la professionalità profuse in servizio e tutte le Istituzioni operanti sul territorio”.

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Secondo Avviso Pubblico sono 18 milioni gli italiani che giocano d’azzardo almeno una volta l’anno: per un milione di essi è una dipendenza a tutti gli effetti, che andrebbe curata. Il 10% sono giovanissimi (14-17 anni) considerati ormai “problematici”. Nel 2018 la spesa per il gioco in Italia (cioè la raccolta meno le vincite) è stata di 18,6 miliardi di euro (7,miliardi solo dalle slot machine). 

A Modena città (dati 2018) sono in carico 31 persone per fenomeni di dipendenza dal gioco d’azzardo, mentre in provincia sono complessivamente 158. Si tratta in prevalenza di maschi (121) di età superiore ai 40 anni. 

Per l’Azienda Usl di Modena è il Sert che si occupa dell'assistenza ai giocatori patologici. L'accesso può avvenire sia in modo autonomo, sia tramite medico curante, servizio di salute mentale, assistente sociale, famigliari o amici della persona. Il servizio si rivolge non solo al giocatore, ma anche al suo nucleo familiare, inevitabilmente coinvolto nelle dinamiche relative al gioco d'azzardo. 

Oltre all’Ausl, nel contrasto al gioco patologico sono attivi anche altri enti. Il 4 luglio scorso è stato aperto a Modena uno sportello di ascolto presso il Centro per le famiglie (piazza Redecocca 1). Nasce da un progetto di Comune, Ausl e Fondazione Ceis nell’ambito degli interventi distrettuali per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico per il biennio 2019-2020. 

Con lo sportello di ascolto esperti e operatori del Ceis escono dai centri preposti negli ambiti sanitari per entrare più facilmente in relazione con le famiglie toccate da un problema che può seriamente minare i rapporti all’interno del nucleo. 

Aperto il giovedì dalle 15.30 alle 18.30, lo sportello offre accoglienza, ascolto e informazioni relative ai problemi del gioco d’azzardo, consulenza telefonica, informazioni e orientamento sulla rete dei servizi territoriali, incontri individuali e di gruppo. Il progetto prevede anche l’attivazione di gruppi di confronto e supporto di mutuo aiuto, oltre che iniziative di sensibilizzazione. Allo sportello si accede di persona presso il Centro per le Famiglie (tel. 059 2033343-3614 - 392 5837487 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). 

La Fondazione Ceis si occupa di gioco d'azzardo patologico da diversi anni, anche in collaborazione con il Sert. Attualmente sono attivi tre gruppi di auto mutuo aiuto con facilitatore: uno a Modena, uno a Mirandola e uno a Carpi. In totale nel corso del 2019 i pazienti in carico sono 54, di cui 16 nel gruppo di Modena, dove è presente da circa un anno anche un gruppo di sostegno per familiari. 

Il Piano regionale di contrasto al gioco d'azzardo ha permesso il potenziamento e implementazione delle attività di accoglienza, cura e trattamento nei servizi dipendenze patologiche Ausl anche attraverso l'acquisizione di tre psicologi e un tecnico della riabilitazione psichiatrica che operano in modo trasversale a livello provinciale.

Molestie sessuali. È allarme nella metropolitana di Londra. Denunce aumentate del 42% in 5 anni. La linea più a “rischio” è la Central.

23 settembre 2019

Nonostante la lotta mondiale contro le molestie sessuali si continua a registrare una crescita esponenziale in ogni dove anche nei luoghi che riteniamo tradizionalmente più “civili”. Una vera e propria impennata delle molestie e delle aggressioni a sfondo sessuale è stata segnalata dalla British Transport Police nelle stazioni e sui treni di una delle metropolitane più famose e antiche del mondo, quella di Londra.

Ovviamente le segnalazioni ed i dati ufficiali riportati, riguardano solo i casi registrati che evidenziano un aumento a dir poco preoccupante di denunce pari al 42% negli ultimi 5 anni (dalle 844 del 2015-16 alle 1.206 del 2018-19). L’autorità ritiene che uno dei motivi della crescita del numero delle denunce sia dovuto alle campagne lanciate in questo periodo per incoraggiare le donne (vittime in larga prevalenza di maniaci e molestatori) a venire allo scoperto. Ma le attiviste di varie ong britanniche anti-violenza e femministe sottolineano come in realtà l'aumento dei casi sia reale e i dati ufficiali restino ampiamente sottostimati, invocando una maggiore presenza di agenti, più tutele per chi denuncia e più rigore nelle indagini e nella punizione dei responsabili.

La linea della metro col numero di abusi censiti nettamente più alto è la Central: linea che attraversa il cuore della capitale britannica e che è segnata dal colore rosso. Ovviamente i dati in questione dovrebbero invitare le autorità ad un effettivo aumento dei controlli, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che sottolinea come il fenomeno lungi dal conoscere un arretramento continui ad essere una vera e propria piaga della nostra società e non solo di quella britannica che merita la più ampia attenzione da parte delle istituzioni e la punizione certa e severa di chiunque si macchi di qualsiasi atto molesto.

Novità di quest’anno sulla base dei posti disponibili nei corsi a libero accesso. Domande on line sul sito web di Ateneo.

Parma, 23 settembre 2019 

Sono riaperte fino al 31 ottobre le immatricolazioni a 12 corsi di laurea dell’Università di Parma. Dopo la chiusura, il 20 settembre, delle immatricolazioni ai corsi di laurea triennali e al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, l’Ateneo, come indicato nel Manifesto degli Studi 2019-2020, ha infatti deciso quest’anno, sulla base dei posti disponibili, di aprire le iscrizioni senza il pagamento di una mora ai seguenti 12 corsi a libero accesso:

  • ·Beni artistici e dello spettacolo
  • ·Fisica
  • ·Giurisprudenza
  • ·Informatica
  • ·Ingegneria civile e ambientale
  • ·Ingegneria dei sistemi informativi
  • ·Lettere
  • ·Matematica
  • ·Scienze geologiche
  • ·Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  • ·Sistema alimentare: sostenibilità, management e tecnologie
  • ·Studi filosofici

Per accedere alla procedura di immatricolazione, esclusivamente on line, dall’home page del sito web di Ateneo www.unipr.it occorre cliccare sul banner “Iscrizioni a.a. 2010-2020”www.unipr.it/iscrizioni e seguire le istruzioni.

Tutte le informazioni relative ai corsi dell’Ateneo a cui immatricolarsi sono visibili sul sito Ilmondochetiaspetta.unipr.it  

Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un 24enne italiano, responsabile del reato di furto aggravato in danno dell’ipermercato Extracoop, presso il Centro Commerciale “Grandemilia”, di Modena.

L’uomo è stato fermato oltre la barriera delle casse, dopo aver pagato il corrispettivo di un succo di frutta e di un pacco di tovaglioli, da una Guardia Particolare Giurata, che aveva notato da parte del ladro una serie di movimenti estremamente sospetti all’interno dell’esercizio commerciale. 

Di fatto, il giovane si era portato più volte all’interno di un camerino, fermandosi per parecchio tempo, con prodotti di vario genere, dall’abbigliamento agli alimentari, occultandoli di nascosto in una borsa dopo averli privati delle tacche antitaccheggio e dei codici a barre.

Gli agenti a seguito di perquisizione personale hanno rinvenuto sulla sua persona anche una tenaglia e un paio di forbici, utilizzati per la commissione del reato. In uno zaino recuperato nel camerino erano state nascoste le placche strappate e i codici a barre tagliati. La refurtiva, non rivendibile, ammonta a oltre 370 euro.

Il 24enne, gravato da numerosi precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio, ricettazione, porto d’armi, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, evasione, danneggiamento e lesioni personali, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della locale Questura, in attesa del processo con rito direttissimo.

 

Un drone, a volo di colomba, simbolo di purezza e di speranza, ha accompagnato sabato 21 settembre 2019, l’apertura del Duomo di Santa Maria Maggiore in Mirandola. Riprese fatte dall’alto del Duomo e della Città in festa, sono state proiettate sul maxischermo posizionato per l’occasione nella piazza antistante il tempio, per offrire ai cittadini la possibilità di condividere la bellezza dei luoghi e l’emozione per una giornata che rimarrà nella storia della comunità mirandolese, e di quanti hanno vissuto il dramma del sisma del 2012.

di Guido Zaccarelli Mirandola, 22 settembre 2019 - Il Duomo è tornato al suo antico splendore, grazie al lavoro sinergico delle istituzioni, delle persone che con saggezza, competenza e passione hanno dedicato tutte le loro energie per ottenere un risultato che illumina gli sguardi delle persone accorse all’evento. La grande attesa è terminata e tra i presenti si respirava il profumo della nostalgia, e di una grande emozione, dopo sette lunghi anni trascorsi nell’attesa del compimento da vivere con gioia, da quando il 22 e il 29 maggio l’Emilia è stata colpita dal terremoto che ha visto spazzare via aziende, scuole e i luoghi del culto, che ha tentato invano di affossare la cultura e di piegare la schiena degli uomini. La rinascita è fonte di vita, simbolo della ripartenza e della speranza che rende l’uomo mai domo innanzi alle avversità che si ergono innanzi all’improvviso e ai quali corre l’urgenza di dare una risposta ferma e risoluta. L’occasione giunge propizia, come il volo di una colomba, durante la visita del Santo Padre Papa Francesco in visita nei luoghi del sisma. In quel preciso istante il Vescovo Emerito S.E. Mons. Francesco Cavina ha espresso la volontà di ridare alla città di Mirandola il Duomo, posando la pietra sulla terra ferma che contraddistingue l’identità delle gente, che ha permesso, oggi, di vedere brillare gli occhi di tutta la comunità innanzi alla luce del Duomo illuminato a festa.

L’arcivescovo di Modena e Amministratore Apostolico della Diocesi di Carpi, S.E. Mons. Don Erio Castellucci ha inviato un messaggio ben augurante a tutta la comunità mirandolese, e anche a coloro che non potendo partecipare seguivano in collegamento televisione l’evento, ringraziando Mons. Francesco Cavina per il lavoro svolto e l’impegno per restituire alla città di Mirandola il suo Duomo. Non sono mancati i ringraziamenti ai sacerdoti, alle maestranze e alle istituzioni che hanno condiviso l’ambito progetto di ricostruzione: «è arrivata d'Alba della Resurrezione e la chiesa è restituita al popolo di Dio nel suo splendore».

La cerimonia è stata particolarmente toccante quando l’ing. Marco Soglia della Diocesi di Carpi ha consegnato le chiavi del tempio al Vescovo emerito, S.E. Mons. Francesco Cavina che ha posto successivamente nelle mani del parroco Don Flavio Segalina come simbolo del passaggio verso il nuovo che avanza. Un gesto simbolico che unisce il desiderio di vedere la grandezza dell’uomo espressa nell’arte del fare a stretto contatto con l’armonia, e il silenzio, della propria anima. Presenti le istituzioni che hanno espresso vivo apprezzamento per il lavoro svolto per raggiungere questo importante traguardo. Il sindaco di Mirandola, avv. Alberto Greco ha messo in evidenza il lavoro compiuto da tutte le persone coinvolte nel progetto di ricostruzione e ha donato un quadro fiammingo di una scuola modenese raffigurante la Spoliazione di Gesù. Il Presidente della Regione Emilia Romagna e commissario straordinario alla ricostruzione e terremoto Stefano Bonacini, ha ringraziato e ricordato che il terremoto dell’Emilia ha colpito l’economia, le scuole, le chiese ma non ha piegato l’azione dell’uomo, dando prova del valore della gente che hanno immediatamente capito che bisognava ripartire.

Lo scopo era di portare le persone a lavorare vivere e studiare a pregare esattamente nei luoghi dove lo facevano prima di fronte ad una tragedia, ed eccoci ora qui ad osservare la bellezza del Duomo di Mirandola. Per i mirandolesi l’attesa è terminata e a detta di molti non è stato invano: è stato speso per dare continuità alla comunità di Mirandola e alla cultura che è l’energia che spinge l’uomo ad avanzare nel suo cammino di vita quotidiano.

 

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, giornalista, saggista, consulente aziendale e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)


Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

Il salotto di Parma, piazza della Pace, torna alla città: il sindaco, Federico Pizzarotti, ha tagliato il nastro dopo i lavori di riqualificazione: “I parmigiani siano custodi di un luogo e dei suoi valori” -  (Foto di Francesca Bocchia) -

Parma, 21 settembre 2019. Le note di “Va, Pensiero” hanno inondato piazza della Pace e con esse la luce: uno spettacolo suggestivo ha contrassegnato l’inaugurazione del nuovo volto della piazza che preserva simboli e valori della città: l’Ara Verdiana con i suoi riferimenti al Cigno di Busseto, al melodramma, al Risorgimento ed all’unità d’Italia; il monumento al Partigiano, che rimanda alla lotta di liberazione, alla Resistenza, a chi ha immolato la propria vita per la Libertà, ad una città, Parma, decorata con la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Una piazza che si presenta rinnovata a seguito degli interventi di riqualificazione che hanno interessato il rifacimento delle trottatoie, gli spazi attorno al monumento a Verdi, trasformati in un’ampia piazza teatro, e soprattutto la realizzazione del Sentiero delle Lettere che taglia in due la piazza, da via Verdi fino all’ex palazzo della Provincia, e contraddistinto dalla presenza di due poesie di Attilio Bertolucci scolpite lungo il percorso: una dedicata alla Giovanna D'Arco e l'altra in memoria di Giacomo Ulivi. Tutto questo si sintetizza in un nome, quello della piazza: Pace.

Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza del sindaco, Federico Pizzarotti; dell'Assessore alla Cultura Michele Guerra; dell'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi; di Simone Verde, Direttore del Complesso Monumentale della Pilotta; dell’Architetto Paola Madoni, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, assieme alle massime autorità cittadine.

“Benvenuti in una piazza della Pace rinnovata – ha detto il primo cittadino, rivolgendosi ai numerosi presenti – in questi mesi avete avuto modo di assistere alla prosecuzione dei lavori che hanno interessato la piazza: dalle nuove trottatoie, all’ampia area a piazzale realizzata attorno al monumento a Verdi, al nuovo impianto di illuminazione, per concludersi con la realizzazione del nuovo Sentiero delle Lettere. Sono ormai lontani i tempi in cui la piazza, per molti decenni dopo la guerra, è stata un parcheggio per auto, un luogo della vergogna: oggi la piazza si ripropone adatta ad ospitare nuove funzioni, aperta, punto di incontro e di transito per cittadini e turisti. Uno spazio adatto ad ospitare manifestazioni ed eventi anche in connessione con il Polo Museale della Pilotta. Per questo sarà necessario che tutti la rispettino ed abbiano le stesse attenzioni che riservano al giardino di casa propria, con la stessa cura , perché sia un luogo di tutti e di ciascuno. Un luogo da vivere, vedere e poter apprezzare, uno spazio, quindi, della città, che deve saperlo valorizzare. In esso sono racchiusi valori importanti e il progetto di riqualificazione ha inteso riprenderli: dal melodramma a Verdi, dal Risorgimento all’Unità del’Italia, dalla Resistenza alla Pace. Questi valori ci devono accompagnare per esserne custodi, così come delle tradizioni della nostra città”.

Il professor Paolo Brigati ha, poi, dato lettura delle due poesie di Attilio Bertolucci.

L'inaugurazione è coincisa con il transito dalla piazza della VERDI STREET PARADE , il corteo itinerante che inaugura Verdi Off 2019, a cura di Fondazione Teatro Regio Parma.

Il progetto di riqualificazione ha comportato investimenti pari a 2 milioni e 200 mila euro per rendere la piazza uno spazio più vivibile, maggiormente accessibile e funzionale anche alla rinascita del Polo Museale della Pilotta ed in vista di Parma Capitale della Cultura Italiana per il 2020.

La scelta della due poesie di Attilio Bertolucci è stata il frutto di un percorso che ha visto anche Paolo Lagazzi collaborare con il Comune di Parma.

A queste due testimonianze si aggiungono altre due stele: una in corrispondenza di via Garibaldi all'inizio delle trottatoie che narra la storia di piazza della Pace, l'altra si attesta verso via Verdi, con un riferimenti al Cigno di Busseto.

Di seguito i testi presenti nelle due stele e lungo il “Sentiero delle Lettere”

TESTO STELE COLLOCATA IN PROSSIMITA' MONUMENTO A GIUSEPPE VERDI.

Monumento a Giuseppe Verdi - Universalmente riconosciuto come il simbolo del melodramma italiano del Romanticismo, Giuseppe Fortunino Francesco Verdi (Le Roncole, 10 ottobre 1813 – Milano, 27 gennaio 1901) ha rispecchiato gli stati d’animo del suo tempo. L’ara centrale in granito con altorilievi in bronzo dello scultore palermitano Ettore Ximenes è ciò che rimane del maestoso complesso monumentale precedentemente collocato frontalmente alla stazione. La parte anteriore dell’Ara verdiana riporta un altorilievo bronzeo nel quale è rappresentato Giuseppe Verdi assorto in meditazione, attorniato dalle Muse che sembrano sussurrargli l’Ispirazione, la Melodia, il Canto, il Ritmo della Danza, l’Amore e la Morte. Nella parte posteriore, emergono tre ulteriori altorilievi. Da sinistra e destra: la scena della proclamazione all’unanimità dell’annessione al regno dell’Alta Italia, tenutasi il 12 settembre 1859; la festosa accoglienza del popolo riservata a Verdi al suo arrivo a Torino; la consegna da parte di Verdi al Re Vittorio Emanuele II, dei risultati del Plebiscito di annessione al Piemonte da parte delle province emiliane.


TESTO STELE COLLOCATA ALL'INIZIO DELLE TROTTATOIE SU VIA GARIBALDI.
Piazza della Pace - Il maestoso Palazzo della Pilotta deriva il proprio nome dal gioco basco della pelota, praticato all’interno dei suoi cortili in particolari occasioni di rappresentanza. Il Complesso Monumentale, edificato tra gli ultimi decenni del XVI secolo e i primi del XVII, nel corso dei secoli ha subito molteplici trasformazioni, mantenendo tuttavia la sua dimensione eccezionale all’interno del tessuto urbano, contenitore di servizi accessori alla residenza ducale, successivamente cuore delle attività culturali della corte e della città. Simbolo del potere della famiglia Farnese, oggi il Complesso ospita la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico, il Museo Bodoniano, la Biblioteca Palatina e il Teatro Farnese. L’antica fabbrica farnesiana affaccia ora su un nuovo spazio pubblico pedonale, esperienza dinamica della vita collettiva e dello scambio culturale, luogo di incontro e di attraversamento, sintesi tra cultura materiale e spazio dei flussi, dove il dialogo, la sosta e la contemplazione costituiscono esperienze sempre nuove, entro una rappresentazione del quotidiano di cui il complesso costituisce la naturale scenografia.


SENTIERO DELLE LETTERE POETARIO
Il Sentiero delle Lettere area Sud Ovest - L’epigrafe cifrata, scolpita nella pietra lungo il percorso, area sud – ovest, cela i versi del poeta Attilio Bertolucci in memoria di Giacomo Ulivi. Si intende in tal modo rendere omaggio alla città di Parma insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare, il 9 settembre 1947, per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Guerra di Liberazione.
Testo del Poetario:
1945 - a Giacomo Ulivi
È giunta la notizia della tua morte
nei giorni delle bandiere spiegate,
nei caldi giorni di un maggio cittadino
in festa al suono d’antiche fanfare.
Non sapevamo più nulla di te...
Ora sei tornato nel pallore
della tua passione, la morte
non può vincere la tua giovinezza tenace.
Attilio Bertolucci - Tratto da La lucertola di Casarola, 1997.

Il Sentiero delle Lettere
Area nord-est del piazzale, prospiciente l’Ala dei Contrafforti. La pavimentazione del camminamento ingloba la base del monumento a Giuseppe Verdi. L’epigrafe cifrata, scolpita nella pietra lungo il percorso, cela i versi del poeta Attilio Bertolucci e intende rendere omaggio al Maestro Giuseppe Verdi.
Testo del Poetario:
La «Giovanna d’Arco» di Giuseppe Verdi
Guerriera ma cedevole
alle lusinghe d'amore
vedendola atterrata
in una pozza di luce
sentendola gareggiare
con merli e usignoli
filiale ma resistente
alle lagne paterne
piangendola caduta
sul campo di battaglia
riconoscendola santa
perché conoscendola donna
portandomela dentro
perché mi protegga e mi salvi.
Attilio Bertolucci - Tratto da Verso le sorgenti del Cinghio, 1993.

I fondi sono destinati ai coltivatori del Presidio Slow Food del Fagiolo di Laverino, ai coltivatori della Comunità Slow Food di Favalanciata, ai produttori del Presidio Slow Food Giuncata dei Monti Reatini e ai produttori del Presidio Slow Food Ricotta salata della Valnerina. Bertinelli: “Grazie ancora a chi ci aiutò nel 2012, grazie a chi si è unito nel sostegno che oggi vogliamo assicurare ad altri”.

Reggio Emilia, 18 settembre 2019 – “La Rinascita è possibile” è il titolo dell’evento che si è tenuto sabato 21 settembre al Cheese di Bra e durante il quale il Consorzio Parmigiano Reggiano ha donato 31.793,89 euro ai coltivatori e ai produttori di quattro Presìdi Slow Food del Centro Italia colpiti dal terremoto del 24 agosto 2016.

La cifra è stata raccolta grazie alla generosità dei caseifici che hanno aderito all’iniziativa “1 euro per rinascere – aiuto alle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma”, destinando ai terremotati un euro per ogni chilogrammo di Parmigiano Reggiano venduto.

I fondi sono destinati alla rinascita di alcune aree rurali di Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio colpite dal terremoto e, in particolare, ai coltivatori del Presidio Slow Food Fagiolo di Laverino, ai coltivatori della Comunità Slow Food di Favalanciata (Comune di Acquasanta Terme) - futuro Presidio Slow Food, ai produttori del Presidio Slow Food Giuncata dei Monti Reatini e ai produttori del Presidio Slow Food Ricotta salata della Valnerina.

Il legame tra le realtà terremotate del Centro Italia e la filiera del Parmigiano Reggiano è profondo. Nel 2012 infatti anche i produttori del Re dei Formaggi furono colpiti da un sisma che devastò gran parte dell’Emilia e del mantovano, spezzando vite, distruggendo case e storie di lavoro. Oltre 600mila forme di Parmigiano Reggiano caddero a terra, mettendo a repentaglio i conti e l’esistenza stessa di 35 caseifici. La rinascita fu possibile solo grazie all’aiuto di milioni di persone e alla solidarietà di ogni caseificio nei confronti di chi era stato colpito: furono raccolti 1,2 milioni di euro in poche settimane e nessun caseificio fu costretto a chiudere in seguito al sisma.

Il Consorzio, forte di quell’esperienza, ha valutato attentamente quale fosse il modo migliore per dimostrare la propria solidarietà e ha deciso di aiutare i quattro Presìdi Slow Food del Centro Italia per agevolare la rinascita del territorio messo in ginocchio dal sisma del 2016.

“Il nostro contributo – afferma il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli – andrà a beneficio di chi ha perso tanto, perché non abbandoni la speranza di una rinascita che è stata possibile per le donne, gli uomini e i caseifici del Parmigiano Reggiano e deve essere possibile per tutti. Grazie ancora a chi ci aiutò nel 2012, grazie a chi si è unito nel sostegno che oggi vogliamo assicurare ad altri”.

 

Parma, 21 settembre 2019 – Una folla che ha applaudito muovendo le mani al cielo, gli stendardi ANPI ed ANED e tante autorità militari e civili insieme ai rappresentanti nazionali e locali di ENS (Ente Nazionale Sordi) ha partecipato alla cerimonia di intitolazione ad Edgardo Carli del piccolo parco di Via Minghetti. "Una storia singolare, di riscatto e di coraggio di un uomo che ha fatto la Resistenza e successivamente non si è fermato, ma ha fondato, in Toscana, l'Associazione che raccoglie i non udenti" ha detto il Sindaco Federico Pizzarotti dopo lo svelamento della targa toponomastica che da oggi dedica un'oasi di verde nella zona Ovest di Parma ad uno dei suoi cittadini che non si sono arresi nè alla storia nè alle difficoltà fisiche.
"Questa intitolazione" ha proseguito il Sindaco, il cui intervento, come gli altri successivi, è stato tradotto in diretta nella lingua dei segni, "è certamente motivo di orgoglio per la famiglia, ma anche l'occasione per i parmigiani di incontrare una pagina della nostra storia, un esempio di lotta in anni storicamente complicati".

Edgardo Carli è stato uno dei protagonisti dell’associazione ENS ed ha lasciato un segno profondo. Tra le tante iniziative e incarichi ricoperti nella comunità sorda, bisogna ricordare che fu uno dei dieci componenti della Commissione Nazionale per la gestione dell’ENS, il primo passo verso la fondazione dell’Ente stesso. Fondò con Francesco Rubino la rivista “Rinascita”, dal 1946 al 1951 diresse il giornale “ENS-RINASCITA”, lavorò nella Regione Toscana per unire le persone sorde del territorio e poi nella Sede Centrale di Roma nell'Ufficio Collocamento.

Edgardo Carli non si impegnò soltanto per la comunità sorda, ma anche per la libertà e i diritti di tutti; durante la seconda guerra mondiale scelse ideologicamente e attivamente la lotta partigiana entrando a far parte della “Brigata Garibaldi” che operava nel parmense. Per il suo impegno e il suo valore fu onorato della stella garibaldina e della croce di guerra.

L’intitolazione del parco pubblico è avvenuta alla presenza delle massime autorità civili e istituzionali, dei rappresentanti nazionali e locali dell'ENS, tra cui il Presidente Giuseppe Petrucci, di una rappresentanza dell'ANPI (l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) di Parma e della figlia di Edgardo, Fulvia Carli che orgogliosa e commossa ha tirato insieme al Sindaco Pizzarotti il drappo che ha scoperto la targa con il nome del padre.

 

Biografia di CARLI EDGARDO
Nato a Parma il 16 giugno 1914. Morto a Roma il 28 giugno 1995
Dall’età di quattro anni, Edgardo Carli, ebbe gravi problemi di udito, tuttavia gestiva la sua condizione sì da per continuare a vivere nel mondo degli udenti. La sordità degenerò e a 20 anni divenne completamente sordo. Per lui fu uno choc. Cadde in uno stato di prostrazione preoccupante, si isolò da tutti. Un giorno incontrò casualmente a Milano i Sordi di Via Boscovich: fu un nuovo choc, ma positivo, nacque così a nuova vita.
Con il suo ingresso nella comunità sorda scoprì un mondo, il suo mondo. Da quel momento ci fu un patto di sangue tra lui e coloro che gli avevano teso la mano nel bisogno. La sua vita, il suo lavoro saranno perennemente dedicati ai suoi fratelli Sordi.
Nelle sue memorie, lui stesso scrisse: “il mio debito non l’ho mai considerato estinto, ormai è quasi tutta una vita che lavoro con loro e per loro, con gioia, e anche con fatica e difficoltà non lievi. Anche perché mi hanno dato una vita che considero nel suo insieme interessante, bella e utile”.

Visse intensamente tutta la sua vita: fu chiamato sotto le armi; invano tentò di far capire e accettare la sua sordità; fece la ferma militare tra Bari e Casale Monferrato. Durante la seconda guerra mondiale scelse ideologicamente e attivamente la lotta partigiana: entrato a far parte di una “Brigata Garibaldi”, che operava nel parmense, divenne ben presto commissario politico guadagnandosi la stessa garibaldina e la croce di guerra.
Anche nel mondo dei Sordi la sua presenza è stata molto significativa: fondò con Francesco Rubino la rivista “Rinascita”, organo dell’Unione Federativa Sordomuti Italiani; dal 1946 al 1951 diresse il giornale “ENS-RINASCITA”, nel quale si informava la comunità sorda dell’attività associativa e del lavoro che veniva svolto dai dirigenti dell’ENS per conquistare quel ruolo che competeva ai Sordi nella società italiana. In seguito questo giornale lo venne stampato a Roma e diventò “La Settimana del Sordomuto”. Fu uno dei componenti della Commissione per l’organizzazione legislativa dell’ENS; il primo passo verso la fondazione dell’Ente stesso.

(servizio fotografico di Francesca Bocchia)

Personale della Squadra Mobile ha eseguito ieri la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena il 18 settembre scorso a carico di un italiano di 30 anni, indagato per i reati di atti persecutori, sequestro di persona e violenza privata nei confronti della ex fidanzata.


È un altro caso di stalking da inizio anno, trattato dalla Sezione della Squadra Mobile specializzata nei reati contro la persona e conclusosi con l’emissione di una misura cautelare in attesa degli sviluppi processuali.
Il 30enne, nel corso della relazione durata all’incirca tre anni e anche successivamente alla fine del legame sentimentale, ha posto in essere reiterate condotte assillanti ed invasive nei confronti della donna, realizzate mediante telefonate, appostamenti, pedinamenti, incontri indesiderati, ovvero una serie di azioni persecutorie dirette ed indirette tali da incutere uno stato di soggezione nella vittima e da provocarle un disagio fisico e psichico, nonché un inevitabile grave stato di ansia e timore per la propria incolumità.


L’uomo, durante la relazione affettiva, in occasione di un litigio era addirittura arrivato a segregarla all’interno della camera da letto, chiudendo a chiave la porta e bloccando la tapparella dall’esterno, motivo per cui è stato accusato di sequestro di persona. In altre occasioni l’aveva aggredita non solo verbalmente, ma anche sferrandole schiaffi al volto, tirandole i capelli e afferrandola con forza per poi lasciarle lividi sul corpo.
La donna sfinita dalle continue vessazioni ed impaurita dall’atteggiamento dell’ex fidanzato, che l’aveva anche minacciata di morte, si è rivolta alla Polizia di Stato.
Gli investigatori, grazie ad una minuziosa attività di indagine, hanno raccolto una serie di fonti di prova che hanno permesso alla Procura della Repubblica di Modena, nella persona del dott. Amara, di richiedere in via d’urgenza al G.I.P. l’emissione della misura coercitiva del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, quantificato in 200 metri, a cui si aggiunge il divieto di comunicare con la vittima attraverso qualsiasi mezzo.

Arrestato in flagranza di reato per spaccio di sostanze stupefacenti nel locale “Gusto Parma”. Dopo due giorni il locale é stato chiuso dal questore per motivi di ordine e sicurezza pubblica

Parma 21 settembre 2019, grazie anche alle segnalazioni dei cittadini circa l'attività di spaccio in un locale di Via D'azeglio, Gusto Parma, i polizziotti sono tornati due giorni fa, nello stesso locale, questa volta  con l'ausilio anche delle unità cinofile.


Durante il controllo alla vista degli agenti, Okoduwa Daniel, Cittadino Nigeriano classe 91', è scappato verso il retrobottega ed ha tentato di disfarsi di 3 sacchetti pieni di sostanza stupefacente. L'uomo è subito stato bloccato dagli Agenti e tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti. Era in possesso di circa 50grammi di Marijuana pronti per essere smerciati, così come era in possesso di 305 euro, divisi in banconote di piccolo taglio, chiaro provento della sua attività delittuosa.


Il giorno successivo è stato processato per direttissima, e condannato alla pena di mesi 10 di reclusione e 2000 euro di multa, con pena sospesa.
Oggi, con provvedimento adottato ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), il Questore di Parma ha disposto la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande all’interno del ristorante “GUSTO PARMA”, ubicato in via D’Azeglio nr. 72/B, per un periodo di 10 giorni.
Il provvedimento, che ha come finalità la tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, è stato adottato a seguito di più controlli effettuati all’interno del locale dove sono stati identificati avventori gravati da precedenti penali. In particolare due soggetti pregiudicati sono stati trovati all’interno negli ultimi due controlli e nell’ultimo in ordine di tempo, avvenuto il 18 u.s., uno di essi è stato tratto in arresto da personale dell’UPGSP perché trovato in possesso di sostanza stupefacente finalizzato allo spaccio.


L’accertata costante presenza di alcuni avventori pregiudicati proprio per reati in materia di stupefacenti ha configurato una situazione di sicuro pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, circostanza di fatto che ha indotto a sostenere un giudizio prognostico di pericolosità, attesa anche l’eventuale possibilità di “scontri” tra i vari soggetti che gravitano all’interno del locale, per il predominio territoriale nell’attività illecita dello spaccio di stupefacenti.
Il provvedimento è stato notificato ed eseguito da personale della Divisione di Polizia Amministrativa collaborato da personale dell’UPGSP.

 

Nella serata di ieri, in esecuzione dell'ordinanza del GIP del 18.09.2019, i Carabinieri del NOR di Borgo Val di Taro hanno dato esecuzione alla misura degli arresti domiciliari nei confronti di un giovane ventenne per i reati di corruzione di minorenne e atti osceni in luogo pubblico.


Le indagini -condotte dalla Procura della Repubblica di Parma (PM dott. Fabrizio Pensa)- sono state avviate in data 16 agosto 2019 a seguito di una denuncia presentata al N.O.R. CC di Borgo Val di Taro dal padre della persona offesa, una bambina di 12 anni, il quale ha riferito che, alcuni giorni prima, un giovane di circa 20 anni, a bordo dell'auto, passando davanti ad un cinema, nei pressi del quale c'era la bambina, si era masturbato in presenza della predetta, facendole anche segno di salire in macchina.


Tale condotta integra contemporaneamente le ipotesi di reato di corruzione di minorenne (compimento di atti sessuali davanti a minori di anni quattordici al fine di farli assistere) e di atti osceni in luogo pubblico (che costituisce ancora reato quando è commesso nei luoghi abitualmente frequentati da minori, con conseguente pericolo che questi vi assistano).


Le indagini, condotte attraverso l'escussione a sommarie informazioni di diversi soggetti, tra cui i genitori della bambina e la madre di una sua amica, che la piccola stava aspettando fuori al cinema per poi essere accompagnata in piscina, hanno portato all'identificazione dell'indagato.


Raccogliendo, inoltre, le dichiarazioni di altre donne, è emerso che l'indagato, benché conosciuto come un bravo ragazzo privo di qualsivoglia precedente penale e di polizia, negli ultimi tempi aveva più volte assunto strani comportamenti, analoghi a quelli descritti, denudandosi anche per strada davanti a loro e in talune occasioni toccando le proprie parti intime.

Donne in Corsa, la sesta edizione
Torna l’iniziativa che sostiene i progetti del volontariato al femminile: domenica 6 ottobre si corre per il ben-essere e la tutela dei diritti delle donne. 

Domenica 6 ottobre torna la sesta edizione di “Donne in corsa” e una città bellissima indosserà tuta e scarpette per correre o camminare in una festa di colori e stare dalla parte delle donne, dei loro diritti e del loro ben-essere. Un’iniziativa ogni anno più grande e condivisa pensata per sostenere l’operato di otto associazioni: ANDOS, APE, Casa della Giovane, Centro Antiviolenza, Centro di Aiuto alla Vita, Famiglia Più, Futura e Pozzo di Sicar. Partecipando daremo loro modo, per esempio, di ampliare uno sportello di ascolto alleviando le difficoltà di donne sole o vittime di violenza, di sostenere madri fragili, di accompagnare al meglio donne che stanno combattendo una malattia ... Progetti concreti che le volontarie portano avanti da anni, con passione e competenza. 

Come ha detto Daniela Manici a nome di tutte le associazioni coinvolte, “siamo donne unite dalla passione per la solidarietà declinata al femminile, ci accomuna una battaglia forte e coraggiosa per tutelare e aiutare le altre donne”.

Il fischio che d’avvio sarà alle 10, davanti a Palazzo Ducale all’interno del Parco Ducale; da lì la corsa si snoderà per cinque chilometri nelle strade della città senza traffico per poi ritornare al punto di partenza. Nello stesso giorno, dalle 9 sarà possibile iscriversi per chi ancora non lo avrà ancora fatto nei diversi punti già attivi: Forum Solidarietà, in via Bandini 6 e i punti vendita Conad di Parma e provincia (pre-iscrizione entro domenica 22 settembre, ritiro KIT gara da lunedì 30 settembre). Il kit di gara, al costo di 10 euro, dà diritto alla maglietta (da scegliere fra cinque tinte e sei taglie) e a un buono sconto per un percorso benessere alle Terme Berzieri di Salsomaggiore Terme.

“E’ una manifestazione ormai attesa – ha detto Elena Dondi, presidente di Forum Solidarietà che promuove e organizza l’evento – dove la corsa è sinonimo di benessere sia fisico che sociale, e dove il  valore è soprattutto nello stare insieme; un momento divertente che vede le associazioni collaborare nella condivisione dello stesso obiettivo”. 

Ed è una grande squadra quella che rende possibile questa iniziativa, fatta di enti e organizzazioni che mettono a disposizione le proprie competenze e aziende grandi e piccole che non si limitano a sostenere l’evento ma che invitano i propri dipendenti a farne parte. 

Siamo felici di aver sostenuto questa manifestazione – ha affermato Nicoletta Paci, assessore del Comune di Parma con delega all’Associazionismo e volontariato, Pari opportunità e Partecipazione - perché mette in luce tutto ciò che le donne sanno e possono fare, anche in tema di solidarietà. 

Rosanna Cattini per Conad Centro Nord ha proseguito: “Negli anni è cresciuta sempre più la voglia di essere presenti in questo progetto e forti dell’entusiasmo espresso dai nostri soci imprenditori Conad in occasione dell’Anolino Solidale abbiamo cercato di agevolare tutti i nostri clienti anche della provincia di Parma dando a tutti la possibilità di iscriversi e avere tutto il kit in anticipo nei nostri punti vendita. Come sempre pensiamo che la partecipazione corale sia il primo importante passo per questo cammino a favore del benessere e la tutela dei diritti delle donne”. 

“Con grande piacere – spiega Anna Maria Gherardi, Presidente Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Parma - anche quest’anno abbiamo deciso di sostenere Donne In corsa. Le motivazioni risiedono nel nostro desiderio di farci portavoce delle tematiche di genere della nostra comunità. La corsa è l’espressione perfetta per dimostrare che passo dopo passo, insieme, con passione e determinazione, tutte le donne possono avanzare verso un traguardo che preveda, nella vita quotidiana, l’eliminazione di comportamenti e circostanze che portano a discriminazione e disparità tra i generi”.

Oltre al patrocinio e la co-organizzazione dell’Assessorato Partecipazione e Diritti dei Cittadini del Comune di Parma, a CONAD Centro Nord, al Comitato Pari Opportunità Ordine dei Dottori Commercialisti di Parma ci sono Chiesi Farmaceutici, OCM, Systab Srl, , DAVINES, Cellular Line, Consorzio Terme Berzieri, Erreà, Cavarretta Assicurazioni, Consorzio Melinda, Consorzio Terme Berzieri. Fra i partner tecnici troviamo CUS Parma e IREN, Comeser e De Simoni. Infine, determinante sarà la collaborazione delle associazioni Impronte dell’anima con l’angolo dog-care, SEIRS Croce Gialla e Cucina & Logistica Aics – Volontari Protezione Civile. Un ringraziamento particolare va al Comando Provinciale Carabinieri di Parma.

Lo scorso anno i partecipanti hanno sfiorato il migliaio: uomini e donne di ogni età, animati dalla voglia di trascorrere una bella mattina insieme e di far sentire la propria solidarietà a chi, ogni giorno volontariamente, si impegna per dare voce ai diritti delle donne, che sono anche i diritti di una società evoluta.

Paolo Orsi è il nuovo direttore del Dipartimento Chirurgico del Presidio Ospedaliero dell’AUSL di Parma, che comprende i due ospedali di Vaio a Fidenza e Santa Maria a Borgotaro.

L’incarico ha una durata di cinque anni ed è stato assegnato a luglio, dopo un periodo di transizione che ha visto Orsi alla guida del Dipartimento come facente funzione in seguito al pensionamento del precedente direttore Aldo Guardoli.

 

CHI E’ IL NUOVO DIRETTORE

Paolo Orsi è specializzato in Chirurgia generale e in Gastroenterologia, ed endoscopia digestiva. Oltre alla direzione dipartimentale, mantiene gli incarichi di Direttore dell’Unità Operativa complessa (UOC) di Endoscopia digestiva e Gastroenterologia del Presidio Ospedaliero dell’AUSL (assegnato nel marzo 2012) e di Responsabile provinciale del Programma di screening per il tumore del colon retto (dal 2016). 

 

GLI OBIETTIVI DELL’INCARICO

Oltre alle funzioni di direzione e organizzazione del Dipartimento, quindi di coordinamento delle attività, del personale e del budget, l’incarico di Orsi lo vede impegnato nel perseguire alcuni obiettivi specifici: sviluppare percorsi integrati di presa in carico dei pazienti negli Ospedali di  Borgotaro e Vaio; promuovere lo sviluppo delle attività di chirurgia generale dell’Ospedale di Borgotaro, privilegiando l’innovazione organizzativa (ad esempio in regimi di degenza non solo ordinaria, ma anche ambulatoriale protetta) e tecnologica (chirurgia mininvasiva), in particolare negli interventi programmabili; sviluppo dell’integrazione delle attività ortopediche ed urologiche dei due Ospedali aziendali; la gestione e il monitoraggio dei tempi d’attesa degli interventi chirurgici programmati nelle Unità operative dipartimentali. 

 

IL DIPARTIMENTO CHIRURGICO E ALCUNI DATI ATTIVITÀ

Con oltre 350 professionisti in servizio, il Dipartimento Chirurgico del Presidio Ospedaliero dell’AUSL dispone di 141 posti letto e comprende le seguenti Unità Operative (UO):

all’Ospedale di Vaio: Chirurgia generale; Ortopedia e Traumatologia; Ostetricia e Ginecologia; Pediatria; Urologia; Endoscopia digestiva e Gastroenterologia; Anestesia, Rianimazione e Camera iperbarica; Otorinoloringoiatria;

- all’Ospedale Santa Maria di Borgotaro: Chirurgia generale; Ortopedia e Traumatologia; Ginecologia; Riabilitazione estensiva di Ortopedia; Endoscopia digestiva; Anestesia.

 

Nel 2018 nelle Unità operative del Dipartimento sono stati dimessi complessivamente 3.367 pazienti, per i quali nel 39,5% dei casi si è trattato di ricovero urgente, con una degenza media di poco superiore ai cinque giorni. Sono stati invece 962 i dimessi dal day hospital, che dispone di 20 posti letto totali. Significativa anche l’attività ambulatoriale delle U.O. del Dipartimento che l’anno scorso nel complesso hanno garantito 69.418 prestazioni. L’attività ambulatoriale rivolta anche a pazienti esterni, invece, nel 2018 ha registrato un totale di 46.403 prestazioni, di cui oltre 16mila visite e più di 11mila tra accertamenti diagnostici ed esami. 

I carabinieri del norm della compagnia di Parma hanno arrestato per resistenza un cittadino nigeriano classe 86

Ieri nel primo pomeriggio,nel tentativo di sottrarsi al controllo dei militari, alla vista della vettura con i colori delll'arma,  si allontanava precipitosamente fuori dall’automobile dov’era passeggero e si dava alla fuga.
Prontamente inseguito da militari veniva raggiunto dopo breve inseguimento a piedi. Al momento del fermo ha tentato di sottrarsi dalla presa dei militari scalciando e spintonando con veemenza. 
Trattenuto ieri presso le camere di sicurezza in attesa del rito del direttissima, è stato sottoposto alla misura di obbligo di presentazione quotidiana alla p.g. e condannato con rito abbreviato ad 1 anno.

Questa mattina la Squadra Mobile di Caltanissetta, con l’ausilio della Squadra Mobile di Parma, ha dato esecuzione a 4 ordinanze di applicazione di misura cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica.

Sono finiti in carcere l’avvocato del Foro di Gela Grazio Ferrara, 39 anni; Rinzivillo Benedetto, 55 anni, imprenditore gelese attivo nel commercio delle carni; Incorvaia  Giuseppe, imprenditore di Licata (AG) in pensione, 73 anni; Zuppardo Emanuele, 62 anni, di fatto domiciliato a Parma. Tutti sono accusati di associazione mafiosa, aggravata dall’essere armata per avere fatto parte di cosa nostra, clan Rinzivillo.

Emanuele Zuppardo, attualmente sottoposto alla misura di prevenzione della libertà vigilata con obbligo di presentazione alla PG, è stato rintracciato e tratto in arresto presso la sua abitazione nella prima periferia di Parma, dove si era trasferito nel corso di quest’anno.

Il servizio di trasporto gratuito per pazienti oncologici dall’abitazione alle strutture sanitarie prosegue per i prossimi tre anni grazie al rinnovo della convenzione avvenuta questa mattina. Un servizio ai pazienti e ai loro famigliari offerto da Intercral.

Parma -

Un servizio per il trasporto gratuito dei pazienti oncologici dalla propria abitazione alle strutture sanitarie dell’Ospedale Maggiore: il progetto promosso da Intercral Parma e Verso il sereno, in collaborazione con Azienda Ospedaliero-Universitaria Provincia e Comune di Parma, proseguirà anche per i prossimi tre anni grazie al rinnovo della convenzione avvenuta questa mattina nella palazzina direzionale di via Gramsci. Con due importanti novità: l’aumento della flotta dei mezzi e il coinvolgimento dei giovani nell’attività di volontariato.

Rispetto alla precedente convenzione (il servizio è attivo dal gennaio del 2014) Intercral Parma ha infatti messo a disposizione ben tre Opel Vivaro da 9 posti, di cui uno dotato di piattaforma per il trasporto dei pazienti disabili. Il servizio è rivolto a coloro che devono effettuare trattamenti in regime ambulatoriale o di day hospital come cure chemioterapiche, ma anche per esami clinici, radio terapie, visite e controlli e prevede la collaborazione diretta  con l’associazione Verso il Sereno che indirizza le persone che hanno diritto a tale servizio. Da febbraio di quest’anno il trasporto gratuito è stato esteso anche a coloro che sono in cura presso il Day Hospital dell'Ematologia e può contare sulla collaborazione del personale del reparto.

La finalità principale è quella di rendere più agevole l’accesso alle cure oncologiche dei cittadini di Parma e della provincia garantendo un trasporto assistito alle cure che si estende ai famigliari accompagnatori.

Ma c’è un altro elemento che sottolinea il presidente di Intecral Mauro Pinardi: “Oltre ai mezzi si è estesa anche la ‘flotta’ dei volontari che comprende pensionati,  lavoratori, studenti e anche a coloro che a seguito di infrazioni del Codice della strada possono svolgere, come accompagnatori, lavori socialmente utili. Tutte queste persone hanno un denominatore comune, altruismo e solidarietà, valori richiamati dalla nostra Costituzione, ma che non invecchiamo mai, in quanto i sentimenti non hanno età o data”.

In questi anni Intercral ha puntato molto sui giovani coinvolgendoli sia come accompagnatori che come autisti. Ad esempio offrendo un’opportunità ai ragazzi/e del servizio civile, (si ricorda che è possibile fare la domanda fino al 10 ottobre); agli studenti delle scuole superiori attraverso l’alternanza scuola/lavoro ed anche agli studenti universitari che possono svolgere questa attività usufruendo dei crediti formativi Universitari per le attività di volontariato di valore sociale, che consiste in 50 ore di attività, attraverso la convenzione sottoscritta con l'Università di Parma e Forum Solidarietà Sociale.

Gli oltre 50 volontari dedicati al servizio, attivo tutti i giorni feriali e i prefestivi previo appuntamento, hanno effettuato 500 viaggi percorrendo 20.000 chilometri in 14 comuni della provincia di Parma.

Giovedì, 19 Settembre 2019 14:22

A Parma 10 nuovi autobus a metano

Sono stati inaugurati questa settimana 10 nuovi autobus a metano, in circolazione già da qualche giorno sulle strade cittadine di Parma. Si tratta di vetture modello LION’S CITY prodotte dalla tedesca MAN, lunghe 12 metri.

I nuovi MAN a metano sono in grado di trasportare fino a 91 persone, delle quali 29 sedute e le rimanenti in piedi. A bordo è presente una postazione a disposizione di passeggeri in carrozzina o, in alternativa, per le mamme con bimbi in passeggino.

Questi nuovi bus sono particolarmente ampi e confortevoli. Hanno il pianale completamente ribassato e senza gradini interni per un più facile accesso a bordo. Dispongono inoltre di una funzione che consente all’autobus di inclinarsi lateralmente quando giunge in fermata, così da ridurre l’altezza dello scalino d’ingresso a soli 24 centimetri. Il dispositivo rende più agevole l’accesso anche per i passeggeri con disabilità motorie in carrozzina poiché riduce sensibilmente il dislivello fra il pianale e il marciapiede e, di conseguenza, la pendenza della pedana a ribaltamento manuale da estrarre in corrispondenza della porta centrale in caso di necessità.

Il sistema d’aria condizionata del vano passeggeri è regolabile separatamente rispetto a quello del conducente, per garantire un viaggio più confortevole anche sulle tratte urbane, dove le fermate sono ravvicinate e le porte vengono aperte e chiuse con maggiore frequenza.

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I nuovi bus sono stati scelti con un’attenzione particolare all’ambiente. Oltre ad essere alimentati a gas metano, hanno emissioni gassose ampiamente inferiori ai limiti Euro 6. Con questo nuovo acquisto salgono quindi a 149 i mezzi urbani TEP a bassissimo impatto ambientale (Diesel Euro 6, EEV, a metano ed elettrici).

Dai prossimi giorni saranno in servizio a rotazione sulle principali linee di trasporto pubblico cittadine e su quelle prolungate alla prima cintura extraurbana.

L’acquisto dei 10 nuovi bus a metano ha comportato un investimento di oltre 2,3 milioni di euro, finanziati per una quota parte pari a 952.411 euro da un contributo POR FESR (Programma Operativo Regionale del Fondo europeo di sviluppo regionale). Questo lotto è parte di un più ampio progetto di rinnovamento del parco mezzi del valore complessivo di 24 milioni di euro per il triennio 2018-2020.  Al termine di questo periodo saranno 86 in tutto i nuovi bus di nuova generazione messi in servizio a Parma e provincia.

Regista, produttore esecutivo, scrittore, art director, giornalista ed esperto di comunicazione con quarant’anni di esperienza, sarà a Parma il 21 e 22 settembre per un corso di formazione su come creare format per la tv. Il miglior lavoro creativo parteciperà ad una produzione televisiva.

di Francesca Caggiati Parma 19 settembre 2019 - Incontriamo Roberto Manfredi, autore, regista, produttore esecutivo, volto molto conosciuto e apprezzato dagli addetti ai lavori, forse meno al grande pubblico, ma è colui che da oltre trent’anni crea e dirige programmi televisivi, spot, campagne di comunicazione, grandi eventi, programmi radiofonici, e nel – poco – tempo libero scrive articoli e ben sei libri.


Un vulcano di idee, insomma, molto pragmatico e lungimirante, che è riuscito a catturare l’attenzione del pubblico italiano con programmi come Markette, Sos Tata, Chiambretti SuperMarket, Top Secret, X Factor, Sex Therapy, Crozza Alive e molti altri, campagne pubblicitarie per Coca Cola, Fiat, Algida, Samsung solo per citarne alcune e per giocare in casa Barilla e il centenario del Parma Calcio.


Poter incontrare Roberto Manfredi è un privilegio e per chi ama scrivere e cimentarsi in un ambito, quello dello spettacolo - nel senso più allargato del temine - è arrivata l’occasione. Un’opportunità unica perché solitamente questi corsi si tengono in città come Milano o Roma, che sono il fulcro della produzione televisiva, musicale e cinematografica italiana e averlo oggi a Parma è sicuramente di buon auspicio per la serie di eventi che si terrà nella nostra città in occasione della kermesse culturale Parma 2020.


1. Un corso per fare format tv. Come è nata questa idea?
“È nata dalla mia lunga esperienza professionale, sia come autore televisivo, sia come produttore esecutivo. Sono due ruoli fortemente comparati, ma spesso distinti e a volte poco allineati nella produzione dei format televisivi. Ho applicato sempre il modello estero, soprattutto quello americano dove i produttori esecutivi lavorano a fianco degli sceneggiatori e autori occupandosi del format a 360 gradi.
Spesso ho constatato che in Italia, questo modello non viene applicato correttamente. Gli autori scrivono e progettano senza aver conoscenza del budget del programma e del meccanismo produttivo, esattamente come i produttori esecutivi a volte, per eccesso di ottimizzazione e risparmio, non favoriscono gli autori nelle ideazioni dei programmi stessi.
Avendo coperto i due ruoli per oltre trentacinque anni sono in grado di mettere a disposizione le mie competenze a tutti gli aspiranti autori e produttori televisivi, dall’ideazione a una vendita di un format originale”.


2. Quando si terrà il prossimo corso?
“Il corso si terrà il 21 e 22 settembre presso l’Accademia centro polivalente in via Tartini a Parma. Un lungo weekend intensivo dalle ore 10.00 alle 18.00 circa. Il numero minimo di partecipanti è di minimo di cinque fino a un massimo di dieci”.


3. A chi si rivolge principalmente questo corso?
“Agli aspiranti autori, autori junior, come a chi vuole conoscere tutti i meccanismi della produzione televisiva nei vari comparti: intrattenimento, infotainment, sit come, fiction, reality, talk show, ad esempio”.


4. Che possibilità di sbocco offre ai partecipanti?
“Il miglior allievo che scriverà un format originale idoneo alla contemporaneità televisiva e compilerà un budget complessivo, potrà passare dalla formazione teorica alla pratica partecipando a un programma televisivo o a un documentario seguendo le fasi di produzione, dallo shooting all’editing”.


5. Come è cambiato il mondo della tv da quando ha iniziato?
“In modo totale. Non c’è più nessuna traccia della televisione di 40 o 50 anni fa. Il 70 % dei programmi che vediamo su tute le reti televisive sono format esteri. Il mio obiettivo e speranza è che l’ingegno creativo e produttivo italiano possa invertire la tendenza, dato che non abbiamo nulla da invidiare ai colleghi stranieri.
È solo un problema di mercato. Siamo i primi a non credere nel nostro export ed è un errore clamoroso in un mercato ormai globale. Ad esempio il mercato cinese è fortemente interessato a format originali e i cinesi adorano il made in Italy. Credo sia finalmente arrivato il momento di valorizzare il made in Italy nel settore televisivo”.


6. Quali prospettive vede per il futuro nell'ambito televisivo e più in generale della comunicazione?
“La televisione tradizionale deve adattarsi ai nuovi linguaggi della comunicazione dove, sintesi, approfondimento e velocità sono fondamentali. In poche parole la tv deve integrarsi alla comunicazione digitale altrimenti il pubblico televisivo, come già accade rimarrà composto da over sessanta.
Ecco perché il ricambio generazionale nel mondo televisivo è necessario. Non riesco a immaginare che tra vent’anni possano ancora andare in onda format già oggi fortemente vintage.
Credo che in futuro si tornerà a una composizione di format più snelli, visivamente e tecnicamente di altissima qualità e di durata inferiore. Ritorneranno le seconde e le terze serate, le fasce di target differenziate. Una tv generalista come è concepita oggi sparirà per sempre”.

Per ulteriori informazioni sul corso “Fare Format TV” che si terrà a Parma il 21 e 22 settembre prossimi è possibile consultare le pagine Fb “Associazione Culturale Esplora” e “L’Accademia” o contattare Pierangelo Pettenati al numero 347.0694258 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere tutti i dettagli e le modalità di iscrizione.

 

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Parma, 18 settembre 2019 - La strategia della Questura per garantire la sicurezza della città e contrastare efficacemente il fenomeno dello spaccio è operare attraverso tutte le sue articolazioni, anche contemporaneamente. 

Da una parte gli uffici investigativi operano attraverso perquisizioni ed arresti, andando a scovare i responsabili dell’attività di spaccio sin dentro alle loro abitazioni, dall’altra la Squadra Volante si occupa di controllare il territorio, facendo si che lungo le strade coloro che delinquono siano assicurati alla giustizia e se irregolari e pericolosi espulsi. Proprio sotto quest’ultimo aspetto entra in gioco un altro ufficio fondamentale, ovvero l’Ufficio Immigrazione, che si occupa di prendere in carico cittadini stranieri irregolari e pericolosi al fine di allontanarli dal territorio nazionale.


La vicenda che andiamo a raccontare rappresenta proprio la predetta strategia, in cui tutte le componenti della Questura lavorano fianco a fianco per il raggiungimento di un unico obiettivo, ovvero la sicurezza della Città.
Il rifugio del soggetto tratto in arresto era un appartamento nei pressi dello stadio, regolarmente locato ad una coppia di ghanesi regolari sul territorio nazionale.
All’interno della casa, però, lui aveva in uso esclusivo una stanza dove si organizzava per il suo lavoro tutt’altro che regolare.


Anche in questa occasione, lo spunto iniziale è giunto dalla segnalazione di alcuni residenti del quartiere, che avevano notato un paio di persone che entravano ed uscivano da quell’appartamento con una strana frequenza.
L’attività di monitoraggio condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, ha consentito di riscontrare questa segnalazione e di individuare il giovane cittadino nigeriano che abitava presso l’appartamento indicato, poi identificato in IYORE Darlington classe ‘92, cittadino nigeriano, ricorrente contro il diniego al riconoscimento dello status di rifugiato decretato dalla Commissione territoriale.


Il monitoraggio degli spostamenti e degli incontri dell’uomo ha consentito di identificare alcuni suoi clienti che, sentiti dagli agenti dell’antidroga, hanno confermato di essere consumatori di stupefacenti e di rifornirsi da IYORE per “qualunque” loro necessità; IYORE Darlington, infatti, riusciva a soddisfare tutte le richieste dilla marijuana, cocaina ed eroina.
I suoi principali luoghi di spaccio erano sicuramente collocati nel quartiere Oltretorrente; IYORE, infatti, dal 2016, anno del suo arrivo in Italia, ad oggi, è stato controllato numerosissime volte in p.le Santa Croce, via D’Azeglio e nel Parco Ducale. Tuttavia, come confermato da alcuni clienti che hanno riferito di averlo incontrato sempre in via Traversetolo, lavorava anche in zone limitrofe alla sua abitazione.


Nella mattinata di ieri, gli agenti della sezione Antidroga, si sono presentati presso l’appartamento per procedere a perquisizione e, all’interno della stanza in uso ad IYORE, è stato rinvenuto una dose di eroina del peso di circa 1 gr. e un bilancino di precisione. Sulla scorta di tale rinvenimento, la perquisizione proseguiva e, alla fine, occultata, sotto ad un materasso, veniva rinvenuta una bustina all’interno della quale vi erano circa 10 gr. di eroina.
Tale circostanza confermava che l’abitazione in oggetto rappresentava la base di IYORE: lontana dalle principali piazze di spaccio, regolarmente locata da una coppia di ghanesi regolari e da anni stanziali ed utile per preparare le dosi da spacciare in strada.


IYORE Darlington veniva tratto in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di Turno dr. Fabrizio PENSA, veniva trattenuto presso le camere di sicurezza di Borgo della Posta in attesa del giudizio direttissimo che si celebrerà nella mattinata di oggi.


Nel contempo, l’ufficio immigrazione, negli ultimi 7 giorni della sua attività ha sottoposto al provvedimento dell’espulsione 4 cittadini stranieri irregolari e pericolosi:
• Persone gravate da ordine del Questore a lasciare il t.n.:
1. Cittadino del Gambia nato il 01.07.1986 arrestato per resistenza e ricettazione, nonchè indagato in stato di libertà per il reato di lesioni e diverse volte indagato in stato di libertà per Violazioni dell’ordine del Questore ;

• Persone accompagnate coattivamente al CPR nr.3, queste ultime grazie all’allontanamento coatto da Parma non saranno più in grado di delinquere sul nostro territorio, e permarranno al cpr in attesa del loro accompagnamento in frontiera:
1. Cittadino nigeriano nato il 09.09.1989 gravato da precedenti per spaccio. Accompagnato CPR Potenza
2. Cittadino nigeriano nato il 07.06.1987 gravato precedenti per spaccio. Accompagnato CPR Potenza
3. Cittadino filippino nato il 25.11.1985 arrestato poco tempo fa per spaccio; accompagnato CPR di Roma


Molti di questi accompagnamenti coatti sono frutto dell’attività di controllo del territorio, ovvero sono soggetti rintracciati dagli Agenti delle Volanti in zone note per la presenza di spacciatori

 

Mercoledì, 18 Settembre 2019 16:20

Parma - Il degrado del Parco di Via Milano - FOTO

Queste fotografie testimoniano la situazione di degrado del Parco dei Vetrai di via Milano. A mandarle è Matteo che a nome degli gli abitanti del quartiere San Leonardo di Parma ci scrive: "Innumerevoli volte è stato segnalato il problema agli organi competenti ma purtroppo non è cambiato nulla. Chiediamo un reale e concreto interessamento per il quartiere S. Leonardo perché ormai i residenti sono stremati."

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9-18-26-43-60-79 - Jolly 57 - SuperStar 35: questi sono i numeri vincenti di martedì 17 settembre 2019, grazie ai quali il fortunato giocatore della provincia di Parma si è aggiudicato il jackpot da 66,4 milioni di euro.

Grande festa a Basilicagoiano, nella frazione di Montechiarugolo, dove è stata giocata la schedina contenente i sei numeri vincenti della combinazione grazie a una schedina precompilata da 5 euro, acquistata presso la ricevitoria “Tabacchi e non solo” di via Parma 61.

E ora in paese non si parla che del vincitore, per capire chi possa essere il fortunato.

La vincita del jackpot di ieri sera è la numero 122 della storia del Superenalotto ed è avvenuta a poche settimane da quella di 209 milioni di Lodi, entrata nella storia come la più alta di sempre.

L’Emilia Romagna raggiunge quota 13 vincite del jackpot, confermandosi terza nella classifica delle regioni più fortunate con i premi del Superenalotto, preceduta da Campania con 18 e Lazio con 16. 

Nella provincia di Parma, un altro jackpot era stato sbancato il 9 febbraio 2010: in quell'occasione il premio fu di 69,5 milioni di euro.

Nella mattinata odierna il Questore di Modena ha ricevuto i cinque Vice Ispettori della Polizia di Stato, vincitori di concorso interno, rientrati a Modena dopo aver frequentato l'11° corso di formazione, della durata di tre mesi, presso la Scuola della Polizia di Stato di Piacenza e il C.A.P.S. di Cesena.

Nel dare il benvenuto ai neo Vice ispettori, il dott. Agricola ha espresso le più vive congratulazioni, augurando loro un buon lavoro.

Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, nell’ambito di mirati servizi ha effettuato, con l’ausilio della Polizia Municipale, controlli in otto appartamenti locati a cittadini stranieri, dove era stata segnalata la presenza di occupanti non in regola con le norme in materia di immigrazione

L’attività svolta ha permesso di identificare 14 persone, di cui 12 stranieri e 3 con precedenti di Polizia.

Nel corso del predetto servizio è stata contestata ad un cittadino di nazionalità pakistana la violazione di cui all’art. 7 del Decreto legislativo 286/98 e successive modifiche ed integrazioni, per aver ospitato, oltre le 48 ore, un connazionale, senza averne dato comunicazione alla Autorità di P.S..

In uno degli appartamenti controllati, ricavato al piano terra di un condominio, è stato rilevato un abuso edilizio in quanto era stata variata la destinazione d’uso da ufficio/magazzino ad abitazione. Per tale violazione procederà il locale Comando Polizia Municipale.

Complessivamente sono state identificate 66 persone, di cui 29 di nazionalità straniera, e controllate 12 veicoli.

 

 

 

37enne maltrattato e picchiato, viveva in uno stato di soggezione da anni: la Polizia di Stato arresta il suo aguzzino

Nelle prime ore di questa mattina, personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Mirandola ha proceduto all’arresto di un cittadino italiano di 38 anni, ritenuto responsabile di una aggressione avvenuta il 3 settembre scorso a Mirandola nei confronti di un 37enne, a seguito della quale la vittima, risvegliatasi dal coma farmacologico alcuni giorni fa, era stata ricoverata presso l’Ospedale di Carpi in prognosi riservata per le lesioni gravissime cagionategli in quella circostanza.


Esclusa l’ipotesi di una aggressione avvenuta a Ferrara ad opera di ignoti, come aveva inizialmente affermato la stessa vittima, prima di entrare in coma, gli agenti, grazie ad una serrata e approfondita attività di indagine, sono riusciti a restringere il quadro investigativo attorno alla cerchia di amici e conoscenti, fino ad individuare il reo nella persona del datore di lavoro, nonché affittuario dell’immobile, ove risiede il 37enne.
Gli inquirenti hanno ricostruito un quadro di comportamenti violenti, aggressivi ed intimidatori, risalenti ad almeno due anni orsono, subiti dalla vittima, la quale versava in una situazione di piena soggezione e completa dipendenza, anche materiale, nei confronti del suo aguzzino, capace addirittura di gestirne le risorse economiche; di fatto, il 37enne viveva in uno stato di paura di ripercussioni e del verificarsi di azioni violente commesse dall’indagato senza alcun reale motivo, se non quello di dare sfogo alle proprie frustrazioni o istinti brutali.


La vittima, una volta risvegliatasi dal coma farmacologico, grazie alla sensibilità e alla bravura degli agenti, che sono riusciti a guadagnarsi la sua fiducia, ha avuto il coraggio di confidarsi e raccontare non solo quanto accaduto il 3 settembre, ma anche le aggressioni e i maltrattamenti subiti negli ultimi anni, confermando il risultato delle indagini.


Lesioni gravissime, maltrattamenti e violenza sessuale sono i capi di imputazione contestati nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena.

 

Mercoledì, 18 Settembre 2019 10:35

Obbligo di legge per i detentori di armi

Con l’entrata in vigore del decreto legislativo nr. 104 del 10.08.2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale -serie generale - nr. 209 dell’8.9.2018, è stato disposto che a partire dal 14 settembre 2019 è scaduto il termine di 1 anno entro il quale i soggetti detentori di armi (che non abbiano conseguito una licenza di porto di fucile o pistola negli ultimi cinque anni), devono presentare il certificato medico per il rilascio del nulla osta all’acquisto di armi comuni da fuoco, che non sia stato già prodotto nei cinque anni antecedenti alla data di entrata in vigore della suddetta disposizione.

Si tratta, del resto, di una disposizione non nuova, infatti l’obbligo della produzione della documentazione sanitaria in argomento era stata già prevista nel Decreto Legislativo 29 settembre 2013 nr. 121, ma la nuova normativa – ovvero il citato D.L.vo 104/2018 – nella fase di prima applicazione aveva concesso ai detentori di armi un anno di tempo per ottemperare.

Gli Uffici di P.S., pertanto, stanno provvedendo a diffidare formalmente i singoli interessati, affinché procedano alla produzione della certificazione entro i successivi 60 giorni dal ricevimento dell’atto, decorsi infruttuosamente i quali sarà data comunicazione al Prefetto per l’emissione di un decreto di divieto di detenzione delle armi denunciate, ai sensi dell’art. 39 del Testo Unico delle Leggi di P.S., per mancanza dei requisiti soggettivi.

Le certificazioni dovranno essere presentate all’Ufficio di Polizia competente (Questura o Commissariati di Pubblica Sicurezza nei comuni dove sono presenti tali uffici, ovvero Comandi Stazione dell’Arma dei Carabinieri).

Il certificato dovrà essere rilasciato dal settore medico legale delle Aziende sanitarie locali, o da un medico militare, delle Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, previa esibizione del certificato anamnestico rilasciato dal medico di base, avente data non anteriore a tre mesi dal giorno della presentazione.

 

(Foto di Valentina Carpin) 

Martedì, 17 Settembre 2019 15:20

Lost in Pop…una giornata a Modena Nerd - FOTO

Chiude con il botto la IV edizione di Modena Nerd, con oltre 23 mila visitatori nel weekend d’apertura. La manifestazione dedicata alla cultura Pop piace perché riesce a catalizzare l’entusiasmo di giovani e non. 

Di Manuela Fiorini – foto di Manuela Fiorini

Modena –

Lo confesso, sono orgogliosamente Nerd, lo ero anche quando il termine era dispregiativo, perché tra fumetti, manga, anime giapponesi ed action figures ci ho sempre sguazzato. Ho avuto anche il periodo del disegno, in cui disegnavo fumetti dalla mattina alla sera, immaginandomi un futuro da mangaka o da cartoonist…Così, quando la parola “nerd” è stata sdoganata, anzi, è diventata la bandiera della cultura Pop, non nego che sul mio viso è affiorato un sorriso di soddisfazione, che è diventato di entusiasmo quando è stata pensata una manifestazione, Modena Nerd, dedicata alla cultura Pop, che quest’anno ha festeggiato il suo 4° compleanno. 

Vedere come questa fiera sia sempre più frequentata (quest’anno i dati hanno fatto registrare 23 mila visitatori in due giorni, provenienti da tutta Italia) non può fare che piacere, soprattutto perché il nerd che è in te, e che per parecchi anni hai lasciato ben nascosto, è anche in migliaia di persone di tutte le età. 

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Così, anche quest’anno, eccomi qui, insieme alla mia amica blogger, orgogliosamente nerd pure lei, a goderci la fiera, parlando a ruota libera e senza timore di essere guardate in tralice da chi, invece, ha preferito il più dotto Festival Filosofia. La prima cosa che colpisce, il sabato di apertura, è l’enorme serpentone umana che attende di fare il biglietto. Se il buongiorno si vede dal mattino, oggi ci sarà il pienone. 

Viro verso il mio padiglione preferito, quello dei gadget. Sono cresciuta a pane e Lady Oscar, e a tutti i cartoni animati “quelli belli”, degli anni 80 e 90, con una trama, quelli che ti facevano innamorare dei protagonisti, quelli che…quando scattava la sigla di fine puntata, non vedevi l’ora che arrivasse il giorno dopo per il seguito, quelli, che…sì, insomma, i bambini di oggi si sognano perché trattavano di temi adulti che avrebbero scomodato il Moige, quindi meglio virare sui grugniti di Peppa Pig o sui suoni non sense dei Teletubbies. 

E a noi che…volevamo essere Candy per innamorarci di Terence, che davanti a una puntata di Georgie facevamo il tifo per Abel o per Arthur, che volevamo anche noi incontrare i folletti spaziali che ci donassero la bacchetta magica per trasformaci nell’Incantevole Creamy…e che collezionavamo le figurine degli album Panini che ci venivano regalati davanti alla scuola…non resta che crogiolarci nella nostalgia.

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Ogni edizione di Modena Nerd è un viaggio indietro nel tempo, che risveglia il “bambino interiore” di molti trenta-quarantenni. Così, eccomi a spulciare tra i manga giapponesi, ammirare le action figure dei beniamini di ieri e di oggi, oppure passare in rassegna i DVD alla ricerca di film di Miyazaki da aggiungere alla collezione. 

E poi tante curiosità, dalle katane giapponesi agli snack provenienti dal paese del Sol Levante, dai bastoncini Mikado ai gusti più curiosi, ai dolcetti ripieni ai fagioli azuki, fino agli immancabili noodles in bicchiere, da “rianimare” con l’acqua calda. E, per i nostalgici, ecco i chewing-gum Frizzy Pazzi, che in bocca scatenavano la Seconda Guerra Mondiale! E poi, ancora, la cherry Cola, la versione alla ciliegia della Coca Cola, pensata per il mercato giapponese, fino agli energy drink con le lattine da collezione dei Pokemon. 

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E, a proposito di collezione, tanti i gadget a tema Harry Potter, dalle bacchette a sciarpe, calzini e magliette con i simboli delle “case” di Hogwarts e tanti, tantissimi Funko Pop, i pupazzetti in vinile, versione “pucciosa” di cantanti, attori, personaggi di serie TV, cartoni animati, videogames, film, che hanno scatenato una vera e propria mania tra i collezionisti. Se devo andare a cercare classico pelo nell’uovo, i prezzi dei gadget mi sono sembrati un po’alti, non solo rispetto a internet, che ormai non teme concorrenza, ma anche rispetto ai negozi tradizionali. Ma ormai, si sa, l’”effetto fiera” è anche questo.

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Ad Artist Alley, l’area dedicata agli artisti e disegnatori, ci sarei rimasta per ore. Guardare la “magia” che esce dalle mani degli illustratori, dei fumettisti, di come i personaggi escano magicamente dalla matita per poi prendere forma e colore è qualcosa di estremamente affascinante. L’arte scorre a fiumi, così come la passione per questo lavoro. Quando leggiamo un fumetto, dovremmo sempre ricordare l’arte che ci sta dietro…

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Altro padiglione, altra forma di arte: quella di creare con i mattoncini Lego…Un altro ritorno all’infanzia, quando con i mattoncini ci si costruiva al massimo una casetta o la stazione della Polizia. Invece, i mattoncini dati in mano ad artisti, e anche un po’ ingegneri, danno vita a interi mondi, dalle città ai castelli e villaggi medievali, dai monumenti (quest’anno c’era anche una Ghirlandina, la torre campanaria simbolo di Modena) nazionali e non. Tutti con dovizia di particolari che potrebbero sfuggire agli sguardi meno attenti, ma che denotano l’attenzione dell’artista.

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Tanti anche i cosplayer, appassionati vestiti come i personaggi di fumetti, videogiochi, ma anche film, soprattutto horror, eroi Marvel, ma anche Harry Potter e il Trono di Spade hanno riscosso molto successo. Colpisce la perizia con cui sono realizzati i costumi e come il cosplayer riesca a entrare nel personaggio da attore consumato, replicandone espressioni e atteggiamenti. Al punto che scattarsi un selfie con il clone di Iron Man ha la stessa soddisfazione di uno scatto con quello originale.

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Forse non ho l’età per apprezzare gli Youtuber o i videogiochi di ultima generazione, ma certamente davanti a quelli da tavolo o ai videogiochi vintage una lacrimuccia mi è sorta. E la cosa più bella ed emozionante è stata vedere insieme nonni e nipoti, genitori e figli, ma anche nonni senza nipoti e genitori che hanno lasciato i figli a casa, per dare sfogo al Nerd che è in ognuno di noi. 

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Emersa una storia di abusi e violenze. Il 39 enne era stato accompagnato dallo stesso aguzzino al pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola lo scorso 3 settembre, ma le sue condizioni erano così gravi che era stato trasferito al Ramazzini di Carpi, dove aveva subito tre interventi e dove è ancora ricoverato per una sepsi. La Polizia è riuscita a ricostruire una brutta storia di abusi e violenze, sessuali, fisiche e psicologiche che andavano avanti da anni. 

Mirandola (MO) –

Svolta nella vicenda dell’uomo di 39 anni, residente a Mirandola, che lo scorso 3 settembre era stato ricoverato in ospedale con lesioni gravissime in seguito a una violenza sessuale, che, secondo il suo racconto, era avvenuta in un parco nel ferrarese.

A portarlo al pronto soccorso dell’ospedale di Mirandola era stato proprio il suo carnefice, un 38 enne di origine napoletana, proprietario della casa che il mirandolese aveva preso in affitto e titolare della ditta di tinteggiature dove la vittima lavora.

Le condizioni dell’uomo, arrivato al nosocomio mirandolese sanguinante e quasi incapace di muoversi, avevano reso necessario il trasferimento al Ramazzini di Carpi, dove era stato sottoposto a ben tre interventi chirurgici ed è tutt’ora in cura per una sepsi. Non solo, nel corso del ricovero, sono emerse diverse “cicatrici” agli organi interni e una frattura pregressa a un braccio. 

Solo quando l’uomo si è risvegliato dal coma farmacologico, gli inquirenti del Commissariato di Mirandola e della Squadra Mobile sono riusciti a parlare con lui, ma anche con amici e conoscenti dell’uomo. Piano piano è emerso un quadro sconcertante, una storia di violenza psicologica, fisica e sessuale che legava la vittima al suo carnefice e datore di lavoro e che durava da almeno 24 mesi

Pare, infatti, che il 39 enne fosse completamente succube del suo padrone di casa e datore di lavoro, che non solo sfogava sistematicamente su di lui i peggiori istinti, ma era arrivato a manovrare completamente la sua vita. Non solo non gli pagava gli stipendi dovuti, ma amministrava il denaro della vittima, controllandone ogni aspetto dell’esistenza, acquistando sigarette e alimenti a sua discrezione. 

A conclusione delle indagini svolte dalla Polizia di Stato, coordinata dal sostituto procuratore Francesca Graziano, nei confronti del 38 enne è scattata la custodia cautelare in carcere con l’accusa di lesioni personali gravissime, maltrattamenti e violenza sessuale. La vittima, invece, è ancora ricoverata in ospedale dove sta proseguendo le cure per le lesioni interne e l’infezione, particolarmente estese. Difficile curare invece, le ferite dell’anima. Intanto, continuano le indagini per ricostruire questo rapporto “malato” tra vittima e carnefice e fare emergere ulteriori particolari che potrebbero aggravare la posizione del 38 enne arrestato.

Una ricerca di nuovi bersagli per combattere i tumori resistenti alle terapie. Importante progetto frutto della collaborazione tra Ospedale Maggiore di Parma e Università, per lo studio sui carcinomi al colon retto.

Parma -

Ha preso avvio da alcuni mesi all’Ospedale Maggiore di Parma un progetto di ricerca per indagare i marcatori molecolari di resistenza dei carcinomi del colon retto alla terapia antitumorale con anti VEGF.

Il progetto è promosso dall'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e vede il coinvolgimento delle strutture di Oncologia Medica con la dottoressa Francesca Negri quale Principal Investigator, di Anatomia Patologica con il prof. Enrico Maria Silinie del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Parma con i professori Roberto Sala e Giuseppe Pedrazzi.

Il progetto ha l’obiettivo di indagare in vitro nuovi marcatori molecolari utili per una migliore definizione delle caratteristiche dei tumori del colon resistente alla terapia farmacologica (farmaci anti VEGF, fattore di crescita dell'endotelio vascolare). 

Si tratta di farmaci a bersaglio molecolare, approvati nel trattamento del carcinoma colorettale metastatico, che legandosi al VEGF bloccano la crescita di nuovi vasi sanguigni (angiogenesi). Come nel caso di altre terapie a bersaglio molecolare, anche per i farmaci antiangiogenetici, dopo un periodo variabile di trattamento, possono insorgere fenomeni di resistenza, ossia di mancata risposta alla terapia.

Con lo studio si intende indagare i meccanismi potenzialmente coinvolti nella resistenza al trattamento con farmaci anti VEGF per migliorare le conoscenze in merito ai tumori colorettali ed alla loro prognosi ed intraprendere nuovi approcci terapeutici specifici per la cura della malattia.

L'associazione SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali), nata a sostegno della Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva diretta dal prof. Gian Luigi de' Angelis e che da anni è al fianco di pazienti affetti da patologie intestinali, ha messo a disposizione un contributo pari a 11mila euro a favore del progetto di ricerca.         

Alla conferenza di presentazione del progetto e della donazione erano presenti i professionisti che stanno portando avanti la ricerca insieme al direttore di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, oltre al direttore dell’Oncologia medica Francesco Leonardi, al direttore sanitario dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Ettore Brianti e al direttore generale del Maggiore Massimo Fabi che ha sottolineato il valore che portano le associazioni alla comunità ospedaliera quando sostengono progetti di ricerca che coinvolgano tante specialità e soprattutto giovani ricercatori “siete voi il carburante di un ospedale che vuole migliorare continuamente le cure per i pazienti”, ha concluso Fabi rivolgendosi a loro.

L’uomo, di circa 40 anni, era steso a terra sull’erba. Inutile l’intervento del 118 che ha potuto solo costatarne il decesso. Sul posto anche la Municipale. Si indaga sulle cause della morte.

Modena -

Il corpo senza vita di un uomo di età apparente di circa 40 anni, è stato rinvenuto questa mattina attorno alle 11 nel Parco delle Rimembranze, nei prezzi dei giochi per bambini, tra via Fogliani e l’area verde.

Inutile l’intervento del 118. I sanitari, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, avvenuto non molto tempo prima. Sul posto anche la Municipale, che ha circoscritto l’area del ritrovamento del cadavere, in attesa degli accertamenti di rito, che dovranno fare luce sulle cause della morte. 

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