La Commissione Europea ha deciso di sospendere l'ammasso privato che aveva introdotto per un tetto di 155mila tonnellate a favore dei formaggi duri. Coldiretti stima un danno di circa 16,5 milioni di euro.

di Virgilio Parma, 28 settembre 2014 –

L'Italia conferma di non avere un buon rapporto con l'UE soprattutto nel settore lattiero caseario. Alla vigilia del rinnovo di tutta la politica di sostegno a favore del settore lattiero, dopo quasi trent'anni, non si è ancora concluso il contenzioso relativamente alle "Quote Latte" e conseguenti multe assegnate ai produttori, che siamo incappati nell'ennesima figuraccia in occasione dei provvedimenti adottati dalla Commissione per ammortizzare gli effetti dell'embargo russo rivolto ai prodotti agroalimentari europei.
La Commissione Europea ha infatti deciso di "di porre fine, a partire da oggi (23 settembre 2014 ndr), all'ammasso privato per i formaggi", che aveva introdotto per contrastare i danni subiti dai produttori europei in seguito all'embargo russo.
Le domande fino ad oggi ricevute - scrive l'Esecutivo Ue sulla Gazzetta Ufficiale - "mostrano che il regime è utilizzato in modo sproporzionato da produttori di formaggio, in aree che tradizionalmente non esportano quantità significative verso la Russia".

L'esportazione di prodotti lattiero caseari italiani in Russia è stata pari a 45 milioni di euro nel 2013 tra i quali un peso rilevante è rappresentato da Parmigiano Reggiano e Grana Padano per un totale di circa 15 milioni mentre vale 1,5 milioni l'export di Pecorino e Fiore Sardo. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisione della Commissione europea. Ai danni diretti si aggiungono quelli indiretti che - sottolinea la Coldiretti - hanno portato al calo dei prezzi sul mercato interno con il Parmigiano Reggiano che si vendeva all'ingrosso prima dell'embargo Russo a 7.70 euro al chilo mentre ora si vende a 7 euro mentre il Grana Padano si vendeva a 6.80 ed ora a 6.10 euro al chilo e se consideriamo che il magazzino di Parmigiano Reggiano è normalmente di 20 mesi mentre sono 15 per il Grana Padano in un rapido conto la perdita solo per i due grandi formaggi supera sicuramente i 250 milioni di euro. Peraltro rilevanti – conclude la Coldiretti - sono anche le esportazioni di formaggi freschi per un importo di 13 milioni di euro come le mozzarelle che sono stati escluse dagli aiuti ora sospesi.

La norma abrogativa - Regolamento delegato (UE) n. 992/2014 - è applicabile con effetto immediato, ma si precisa che le domande presentate prima del 22 settembre saranno prese in considerazione.


La misura di aiuto allo stoccaggio privato rimane per il latte scremato in polvere e il burro, per i quali i volumi notificati sono considerati molto in linea con le aspettative della Commissione.

Si rafforza il binomio Gruppo Emak e Pallacanestro Reggiana. Per il quarto anno consecutivo, diventa co-sponsor

Bagnolo in Piano (RE), 23 settembre 2014 - L'azienda di Bagnolo in Piano (RE) - uno dei principali produttori europei di macchine, componenti e accessori per il giardinaggio, l'agricoltura, l'attività forestale e l'industria - si conferma, per il quarto anno consecutivo, tra i sostenitori del club: dopo tre anni trascorsi tra le fila del Basket Pool (le aziende che affiancano il main sponsor Grissin Bon e i co-sponsor), Gruppo Emak ha deciso di intensificare il rapporto di collaborazione per la stagione 2014-2015. Il logo del Gruppo Emak apparirà sul pantaloncino della Grissin Bon.

"Ringrazio a nome di tutta la Pallacanestro Reggiana il Gruppo Emak ed il suo presidente dott. Fausto Bellamico per il sostegno che hanno deciso di accordare al nostro club – ha spiegato l'amministratore delegato biancorosso Alessandro Dalla Salda – Avere al fianco un'azienda così prestigiosa proveniente dal nostro territorio che dimostra di credere in noi e nel basket come veicolo per la valorizzazione del proprio marchio, ci regala un ulteriore stimolo a fare del nostro meglio per raggiungere obiettivi importanti".

"Siamo orgogliosi di rinnovare e potenziare la collaborazione con la Pallacanestro Reggiana con la quale abbiamo condiviso il cammino in serie A e la conquista dell'EuroChallenge. Oltre a testimoniare la volontà della nostra azienda di investire sul territorio di Reggio Emilia e supportare le eccellenze locali, l'impegno dei biancorossi contribuisce a elevare i valori universali dello sport che da sempre fanno parte anche della cultura Emak: fiducia, spirito di squadra, rispetto dei ruoli e delle regole, passione e volontà di migliorarsi sempre. L'augurio è che la Pallacanestro Reggiana continui a regalarci emozioni anche nella nuova stagione che sta per cominciare" - ha commentato Fausto Bellamico, presidente di Emak.

Nata nel 1992 dalla fusione di Oleo-Mac ed Efco, due importanti realtà già attive nel panorama imprenditoriale reggiano fin dagli anni '70, Emak ha saputo strutturarsi su standard qualitativi di assoluto livello, posizionandosi di diritto tra le principali realtà del mercato internazionale nella produzione e distribuzione di macchine, componenti e accessori per il giardinaggio, l'agricoltura, l'attività forestale e l'industria quali motoseghe, decespugliatori, rasaerba, trattorini, motozappe, troncatori, pompe ad alta pressione, idropulitrici. Il Gruppo distribuisce i propri prodotti attraverso filiali commerciali e una rete di distributori e rivenditori specializzati che copre oltre 80 Paesi nei cinque continenti offrendo un'ampia e completa gamma di prodotti con marchi riconosciuti: Oleo-Mac, Efco, Bertolini, Nibbi, Tecomec, Geoline, Mecline, Comet e HPP.
Dal 1998 il Gruppo Emak è quotato alla Borsa di Milano, mentre è del 2001 il suo ingresso nel segmento Star.
Nel 2013 il Gruppo ha realizzato vendite per 355 milioni di euro con oltre 1.500 dipendenti.

Il primo appuntamento della stagione 2014/2015 è fissato per domenica 12 ottobre e vedrà la Pallacanestro Reggiana affrontare in trasferta la Dolomiti Energia Trento.

CODACONS: politici piangono sul calo dei consumi e poi multano i negozi che vogliono vendere. Misure ridicole che penalizzano il commercio -

Roma, 25 settembre 2014

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Durissimo il Codacons contro le novità in tema di commercio introdotte dalla commissione Attività produttive della Camera, che prevedono un incremento dei giorni di chiusura dei negozi e multe salate per gli esercizi che non rispetteranno tale obbligo. 
"I nostri politici da un lato piangono per la caduta dei consumi, dall'altro puniscono con sanzioni quei negozi che vogliono vendere e decidono di rimanere aperti – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Si tratta di misure assurde e ridicole, in totale contrasto con quanto avviene nel resto del mondo, dove il commercio è liberalizzato a seconda delle esigenze degli esercenti. Le novità introdotte alla Camera rappresentano un ulteriore danno per il commercio, perché introducono vincoli e divieti che finiranno per penalizzare il settore riducendo le possibilità di acquisto per i consumatori" – conclude Rienzi.

(fonte codacons)

L'edizione 2014 del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, si terrà a Villa d'Este a Cernobbio, sul lago di Como, dal 17 al 18 ottobre.

Roma 23 settembre 2014 -Il Forum, giunto alla quattordicesima edizione, costituisce l'appuntamento annuale dell'agroalimentare Made in Italy che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere.
L'edizione di quest'anno si apre alle ore 10,00 di venerdì 17 ottobre e si chiude alle 14,00 di sabato 18 ottobre in una due giorni dedicata a "La via italiana alla crescita sostenibile" in cui si susseguiranno presentazioni di ricerche innovative su temi di attualità curate dalla Coldiretti insieme a Censis e Ixe', approfondimenti ed indagini esclusive, esposizioni e mostre in anteprima assoluta e qualificati ed autorevoli interventi.


(Fonte Coldiretti)

Domenica, 28 Settembre 2014 09:02

Deforestazione, stop entro il 2030.

Deforestazione, firmata a New York dichiarazione per fermarla entro il 2030. Legambiente: "Accordo importante se si attuerà davvero"

Roma, 25 settembre 2014. "Un buon accordo purché non viva solo sulla carta ma venga attuato e rispettato da tutte la parti coinvolte". Così Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente sulla "New York Declaration on Forests", l'accordo siglato ieri in occasione del vertice Onu Climate summit 2014 nella città statunitense da oltre 130 governi, compresi Usa e Ue, da imprese, organizzazioni della società civile e popolazioni indigene. L'impegno è quello di dimezzare la deforestazione entro il 2020 e a bloccarla definitivamente entro il 2030.
"Le foreste sono un tassello fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici - prosegue Nicoletti - perché fungono da veri e propri serbatoi di carbonio: basti pensare che ogni anno esse assorbono 289 miliardi di tonnellate di anidride carbonica. Combattono inoltre la desertificazione e la perdita di produttività dei terreni che ne deriva, e prevengono il dissesto idrogeologico affondando le radici nel suolo e rallentando lo scorrimento dell'acqua in superficie".
Lo stop al taglio di alberi nel 2030 e il ripristino di oltre 350 milioni di ettari di foreste e di campi coltivati, come previsto dalla Dichiarazione, potrebbero tagliare tra 4,5 e 8,8 miliardi di tonnellate di CO2 all'anno.
(Fonte Legambiente)

Nei primi sette mesi di quest'anno i dati del Panel famiglie Ismea-Gfk-Eurisko rivelano in Italia un'ulteriore contrazione dei consumi alimentari, in calo su base annua dello 0,7% in valore e dell'1% in volume.

- Roma, 22 settembre 2014 -

Una conferma di quanto già riscontrato nel 2013, quando la spesa alimentare aveva però subito una riduzione di oltre il 3%. La tendenza, seppure negativa, sembra dunque attenuarsi, mentre prosegue grosso modo allo stesso ritmo la caduta dei volumi di acquisto, in calo ormai dal 2010.

 Nel dettaglio, i dati confermano un pesante bilancio per il comparto dei lattiero caseari (-4,8% le quantità acquistate dalle famiglie italiane), con riduzioni soprattutto a scapito di latte e formaggi freschi. Si attenua invece la dinamica negativa nel reparto ortofrutticolo (-1%), a fronte però di prezzi al consumo inferiori ai livelli dello scorso anno.



Risalgono la china gli acquisti di carni che, dopo il pesante stop del 2013, recuperano complessivamente mezzo punto percentuale. A trainare il comparto è ancora il pollame, il meno caro, ma qualche miglioramento si registra anche per le carni bovine. Stessa dinamica per pesci e prodotti ittici in generale, con il più 0,8% che ribalta l'andamento negativo del 2013.

Più spazio nel carrello degli italiani per gli oli extra vergine di oliva (+2,5% su base annua), ma anche per i biscotti e i prodotti della pasticceria industriale (+4%). In affanno le uova, che, in controtendenza rispetto al dato 2013, perdono il 2,8%, mentre restano negativi i dati sui consumi di pasta, che in quantità segnano un meno 0,8%, e di vini che arretrano di un altro 2,8%.
(Fonte Ismea)

Tre bandi per le imprese, pacchetti turistici, un cartellone unico di eventi emiliano romagnoli, la mostra delle Regioni, la settimana dell'Emilia-Romagna e tre mesi di presenza nella "Piazzetta" a Milano. Progetto regionale di eccellenza: World Food research and innovation Forum -

Bologna, 27 settembre 2014 -

'Valori e idee per nutrire la terra' è il filo conduttore della partecipazione della Regione Emilia Romagna a Expo Milano 2015 che si svolgerà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. L'obiettivo è fare dell'Esposizione universale non solo una vetrina, ma soprattutto un' occasione per promuovere le eccellenze del sistema Emilia-Romagna nel mondo.

La partecipazione dell'Emilia-Romagna alla Esposizione Universale di Milano 2015 è stata illustrata giovedì dagli assessori regionali Tiberio Rabboni (Agricoltura), Luciano Vecchi (Attività produttive) e Maurizio Melucci (Turismo).
Un' agricoltura di qualità, forte di prodotti che rappresentano il meglio del Made in Italy, grandi marchi dell'agroalimentare conosciuti in tutto il mondo, una rete di centri della ricerca e dell'innovazione impegnati sui temi della sicurezza alimentare, della tracciabilità e sostenibilità ambientale, ma anche il volto della solidarietà, del no profit e della cooperazione per raccontare una regione e la sua identità. In questa prospettiva Expo 2015 potrà diventare per l'Emilia-Romagna un'occasione concreta di crescita, di internazionalizzazione e di promozione sui mercati internazionali.

"Racconteremo la nostra identità e le nostre risposte alla domanda che guida questa edizione di Expo - ha detto l'assessore Rabboni - ovvero come garantire in modo sostenibile per l'ambiente, cibo sicuro per un'umanità che è in crescita. Parleremo di legalità e diritti, di biodiversità, del valore della ricerca e dell'attitudine tipica di questa terra a cooperare e fare insieme".
L'assessore Vecchi ha rimarcato che "l'approccio della Regione a Expo è complesso e complessivo e ha la finalità di valorizzare sinergicamente il sistema dell'Emilia-Romagna fatto di conoscenza, innovazione tecnologica, saperi, produzioni e tradizioni".

All'Esposizione universale 2015 – che ha scelto il tema 'Nutrire il pianeta. Energia per la vita' - il progetto regionale di eccellenza, coordinato da Aster, sarà il World Food research and innovation Forum, un percorso che coinvolgerà esperti, ricercatori, grandi imprese, policy maker di fama internazionale, per affermare l'Emilia-Romagna quale 'capitale' mondiale del cibo di qualità. Il Forum si pone l'obiettivo di creare in Emilia-Romagna un think tank internazionale consolidato, dedicato alle strategie di sviluppo del settore dell'alimentazione globale, focalizzato su sostenibilità e sicurezza, che diventi un punto di riferimento per gli stakeholder globali nella ricerca, nell'industria, nel governo e nella finanza, grazie al quale potersi confrontare e definire gli scenari di ricerca e sviluppo sostenibile. Prossimo appuntamento – dopo una serie di iniziative già realizzate - sarà il 28 ottobre a Parma a CibusTec mentre l'evento finale 2014 si svolgerà a Bruxelles il prossimo 11 novembre presso la sede del Parlamento europeo in occasione del semestre italiano di presidenza dell'Unione europea. A Milano il 22-23 settembre 2015, all'interno di Expo, si svolgerà il meeting mondiale sulla ricerca alimentare ed il meeting mondiale delle Autorità ed attori strategici per la sicurezza alimentare (quali l'europea EFSA, l'americana FDA, la cinese CFDA, la brasiliana ANVISA, la canadese FDA).

Expo può essere una straordinaria occasione di promozione anche turistica dell'Emilia-Romagna grazie anche alla vicinanza della regione a Milano e alla straordinaria piattaforma logistica dell'accoglienza che può contare su un milione di posti letto e un rapporto qualità-prezzo tra i migliori nel mondo. L'assessore Melucci ha aggiunto che "per l'Emilia-Romagna uno tra gli obiettivi dovrà essere quello di riuscire a "geo referenziare" i grandi brand del territorio: la Ferrari è il marchio più conosciuto al mondo ma pochissimi sanno in quale parte d'Italia viene costruita".

UN PROGRAMMA DI INCOMING PER LE DELEGAZIONI PRESENTI ALL'EXPO

Tre bandi per le imprese: due milioni le risorse disponibili

Portare l'Expo in Emilia-Romagna. Cuore dell'attività regionale sarà il coinvolgimento, per tutta la durata dell'Esposizione universale, delle delegazioni internazionali presenti a Milano nelle iniziative realizzate in regione con incontri istituzionali, visite aziendali, seminari e tavole rotonde con i centri di ricerca e le imprese. Per fare questo è stato predisposto un format "imprese porte aperte" con tre bandi per sostenere le aziende che intendono organizzare eventi in occasione di Expo: a disposizione risorse per 2 milioni di euro. In particolare il primo bando è rivolto a eventi promozionali di Associazioni imprenditoriali, Camere di commercio, Università ed Enti di ricerca, Enti locali, Fondazioni; il secondo alle imprese singole o associate per progetti di promozione del sistema produttivo regionale; il terzo ad aggregazioni di imprese turistiche (club di prodotto).
È già online il sito "Cogli l'Expo" expo2015.regione.emilia-romagna.it/it pensato espressamente per aiutare la partecipazione ad Expo del territorio emiliano-romagnolo. Da gennaio il sito avrà anche una versione in lingua inglese.

L'offerta turistica: il progetto "Via Emilia"

Apt e Unioncamere, in collaborazione con il sistema degli agriturismi, le Strade dei Vini e dei Sapori, i Musei rurali e del Gusto, la Rete rurale hanno predisposto pacchetti turistici ed enogastronomici pensati espressamente per il pubblico di Expo.
Si colloca in questo ambito il Progetto Via Emilia: Il turismo dell'esperienza, ovvero la Via Emilia come filo conduttore per lo sviluppo di nuovi prodotti turistici orientati ad una domanda internazionale di alta qualità e definiti attraverso specifici disciplinari sottoscritti dai Club di Prodotto della regione. Cinque i filoni di intervento: Wellness Valley – Romagna Benessere per fare della Romagna il primo distretto internazionale sui temi del benessere e della qualità della vita; Motor Valley Experience, per promuovere la grande tradizione motoristica dell'Emilia-Romagna; Food Valley – Turismo enogastronomico di eccellenza: 14 Club di Prodotto e offerte integrate per promuovere il legame tra il patrimonio agro-alimentare regionale e il territorio e valorizzare l'intera filiera produttiva; Progetto Musica – Ravenna Festival Expo 2015: per la creazione di pacchetti turistici dedicati a Giuseppe Verdi e abbinati a tour verso Expo. Previste anche collaborazioni interregionali con la Regione Lombardia (Progetto Quadrilatero dell'Unesco), con il Veneto (Slow Tourism nel Parco del Delta del Po), con Marche, Toscana e Umbria (Sulle strade di Piero della Francesca).

Un Cartellone per tutti gli eventi emiliano-romagnoli

E' in fase di predisposizione un cartellone di tutti gli eventi che verranno realizzati in Emilia-Romagna in occasione di Expo da Comuni, Province, mondo della ricerca e dell'Università, istituzioni culturali, associazioni di categoria. Per realizzare il cartellone si è svolto negli scorsi mesi un road show con 12 incontri in altrettante località emiliano-romagnole. Sono al momento 134 le proposte pervenute alla Regione relativamente ad attività che i territori desiderano inserire nel cartellone.

Le Fiere: un gate d'accesso sui mercati esteri

E' già realtà il coinvolgimento delle Fiere dell'Emilia-Romagna. A partire da Fiere Parma/Cibus che curerà il padiglione di Federalimentare e di BolognaFiere con Sana, cui è stata affidata la gestione del padiglione del biologico e della sostenibilità ambientale. Ma oltre a Sana sono ben 14 gli eventi fieristici internazionali che nel 2015 si svolgeranno in Emilia-Romagna sui temi legati a Expo (Fieravicola, Apimell, Macfrut, Sigep, Remtech, H2O, Ecomondo, TTG, Marca,) o su temi che possono avere dirette implicazioni (Cersaie, Saie, Cosmoprof, Rimini Wellness, R2b).

MOSTRA DELLE REGIONI, SETTIMANA DELL'EMILIA-ROMAGNA, LA PIAZZETTA

La partecipazione della Regione Emilia-Romagna a Expo prevede una presenza permanente nella 'Mostra delle Regioni' nel Palazzo Italia; una settimana di protagonismo dal 18 al 24 settembre 2015 con uno spazio espositivo di circa 200 metri quadri, nonché una 'Piazzetta' di circa 80 mq sul Cardo per l'organizzazione di eventi per un periodo di 3 mesi (agosto-ottobre 2015). Inoltre per tutta la durata di Expo sarà attivo un Ufficio dell'Emilia-Romagna dentro Palazzo Italia dedicato ai rapporto con le delegazioni internazionali.
Lo spazio dell'Emilia-Romagna alla Mostra delle Regioni, per tutto il periodo di durata di Expo, offrirà un percorso attraverso l'agricoltura emiliano-romagnola, declinato intorno ai tre temi proposti da Expo: il "Saper fare", la "Potenza del limite", la "Potenza della bellezza".

Ad Expo l'Emilia-Romagna porterà gli studenti delle scuole alberghiere e di cucina della Regione. A loro, sotto la guida degli chef stellati dell'associazione "Chef to Chef" sarà affidata la gestione del ristorante, durante la settimana da protagonista. Sempre nella settimana dal 18 al 24 settembre l'Auditorium organizzerà eventi e iniziative emiliano-romagnole, tra cui un convegno dedicato alla cooperazione e l'appuntamento del World Food Forum.
La Piazzetta dell'Emilia-Romagna per tre mesi sarà gestita a rotazione da soggetti no profit provenienti da tutta l'Emilia-Romagna, selezionati tramite una manifestazione di interesse che uscirà nei prossimi giorni, rivolta a associazioni imprenditoriali; Camere di commercio; Università; strutture di ricerca industriale, centri per l'innovazione e il trasferimento tecnologico accreditate dalla Regione Emilia-Romagna; Enti locali; Fondazioni; Scuole, Istituti professionali ed Enti di formazione; Associazioni culturali.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Mercoledì, 24 Settembre 2014 08:37

La calata delle DOP.

In ripresa la quotazione della crema a uso alimentare mentre il burro rimane stazionario. Invariato il latte spot nazionale. Prosegue il periodo nero delle due principali DOP nazionali.

di Virgilio, Parma - 24 settembre 2014

LATTE SPOT Frenata per il Latte Crudo Spot quotato a Verona. Finalmente, dopo quattro settimane consecutive, il prezzo del Latte crudo spot nazionale è rimasto invariato confermando quindi a 38,66€/100 litri di latte la quotazione minima e 40,00€/100 litri la massima.
Al contrario il latte spot pastorizzato di provenienza estera, dopo il fermo della precedente ottava, ho registrato il segno positivo. +2,76% l'incremento registrato con i prezzi compresi entro i due estremi di 38,15 e 38,66 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA prosegue, anche nella settimana in corso, il fermo delle quotazioni del Burro dopo la cruenta fase discendente che prese avvio all'inizio d'agosto.
2,85€ il Burro CEE, 3,05€/kg il Burro da centrifuga, 2,10€/kg il burro pastorizzato e 1,90€/kg il burro zangolato di creme fresche per burrificazione secondo la borsa milanese del 22 settembre. In attesa della quotazione del prossimo venerdì, il Burro Zangolato contrattato a Parma ha confermato il prezzo di 1,50€ kg nell'ultima seduta dello scorso 19 settembre. Confermato il rimbalzo della quotazione della crema di latte contrattata a Milano che, con il +5,33% di lunedì 22/9, porta a 1,58€/kg. Altrettanto si è verificato per la crema a uso alimentare quotata a Verona che con il +6,56% registrato porta le quotazioni comprese tra 1,60 e 1,65€/kg.

GRANA PADANO Cede di 5 centesimi la quotazione dal grana padano alla borsa di Mantova di giovedì scorso 18 settembre. Più consistente invece la perdita registrata in questo inizio di settimana alla borsa milanese. 10 centesimi perduti da entrambe le stagionature contrattate che hanno portato il 10 mesi di stagionatura a collocarsi tra 6,60 e 6,60€/kg e tra 7,10 e 7,75€/kg la stagionatura di 15 mesi.

PARMIGIANO REGGIANO
Chiusure al ribasso anche per il re dei formaggi. 10 centesimi è l'ulteriore perdita registrata alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma lo scorso 19 settembre per entrambe le stagionature a listino. 7,50 e 7,90€/kg la quotazione minima e massima fissata per il 12 mesi di stagionatura e tra 8,85 e 9,20 la forbice del listino del 24 mesi.

 

PRRE 12M PR

50 imprese reggiane affiancate da due giovani digital marketing manager già attivi in Camera di Commercio. Le domande a partire dal 23 settembre. Interessate le imprese del Parmigiano Reggiano, del Lambrusco, dell'Aceto balsamico e dell'Ars Canusina -

Reggio Emilia, 23 settembre 2014 -

Dopo l'azione che ha recentemente portato ad inserire quattro eccellenze reggiane (Parmigiano Reggiano, Aceto balsamico, Ars Canusina e Tarsia di Rolo) all'interno del portale lanciato da Google e legato al progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale", la Camera di Commercio di Reggio Emilia rafforza l'impegno per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari reggiani attraverso il web.
Nella sede dell'Ente, infatti, sono già a disposizione delle aziende reggiane due giovani Digital Marketing Manager che, affiancati da tutor dedicati, svolgeranno attività di supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo alcune delle eccellenze locali, con particolare riferimento a Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Aceto balsamico e Ars Canusina.

La nuova iniziativa sarà presentata il 1° ottobre alle 9,00 nella sede di Piazza della Vittoria 3, ma già dal 23 settembre le imprese reggiane interessate (e ne saranno ammesse 50) possono presentare domanda per accedere al nuovo servizio di affiancamento lanciato dalla Camera di Commercio.
"L'obiettivo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – è quello accompagnare le aziende al maggior uso di nuovi canali digitali sui quali cresce fortemente la domanda di "made in Italy" (+12%, in un anno, le ricerche su Google dedicate al tema), mentre è ancora modesta la presenza online delle tante piccole e medie imprese italiane e reggiane".
"In questo passaggio – prosegue Landi – abbiamo ritenuto particolarmente importante valorizzare le competenze dei giovani, così da realizzare una proficua ed efficace collaborazione con le tante piccole e medie imprese del nostro territorio che difficilmente, senza supporti qualificati e condivisi, possono affrontare percorsi di questo genere". "Nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari reggiane – conclude il presidente della Camera di Commercio – puntiamo soprattutto sui mercati esteri, anche alla luce di un interesse e di una competitività dei nostri prodotti che nel primo semestre 2014 ha determinato una crescita dell'export pari al 5%, mentre continua a stagnare la domanda interna".

Ad affiancare le aziende reggiane saranno Giulia Forghieri (reggiana 22 anni, laureata in Economia e Marketing Internazionale all'Università Marco Biagi di Modena) e Michele Chietera (emiliano di adozione 27 anni, con laurea magistrale in Trade Marketing e Strategie Commerciali all'Università di Parma), che opereranno a stretto contatto con le imprese impegnate nella produzione di Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Aceto Balsamico e nell'artigianato dell'Ars Canusina.

Alle 50 imprese selezionate sarà assicurata assistenza e formazione alla digitalizzazione, il supporto per sviluppare siti web e commercio online, un piano editoriale per la gestione dei social network, l'assistenza per lo sviluppo di campagne di web advertising, l'attività di analisi della funzionalità dei siti web, l'ottimizzazione totale della strategia di web marketing per la fruizione ed interazione da dispositivi mobile (cellulari e tablet), l'assistenza all'internazionalizzazione attraverso il web. I servizi sono del tutto gratuiti.

Info: www.re.camcom.gov.it

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

L'Unione delle bonifiche dell'Emilia Romagna raccoglie e premia le esperienze più significative vissute dagli studenti nei territori maggiormente a rischio grazie al concorso "Acqua e Territorio". Più di 4000 i partecipanti all'ultima edizione -

Parma, 23 settembre 2014 -

Raccontare la propria storia personale di disagio sui territori a rischio idrogeologico e allo stesso tempo denunciarla attraverso una narrazione fatta di immagini, video e parole che tratteggino con la semplicità e la spontaneità dei più giovani un quadro regionale sempre più minacciato dal dissesto. L'Urber ha da poco denunciato che il livello del rischio è altissimo e all'oggi comporterebbe un costo complessivo di prevenzione che oltrepasserebbe il miliardo di euro per la sola Emilia Romagna.
L'Unione Regionale delle Bonifiche (insieme ai Consorzi di bonifica associati) ha così pensato di dedicare la 7a edizione del concorso "Acqua e Territorio" a queste tematiche e chiede a migliaia di giovani ( più di 4000 mila nel 2013-2014) di raccontare come vivono il rischio causato dal fenomeno del dissesto idrogeologico sul loro territorio. Quello del dissesto idrogeologico è un tema di grande attualità e rilevanza sociale.

L' Emilia-Romagna è sotto scacco-dissesto a causa di numerose frane, smottamenti, erosioni, infiltrazioni di acqua costanti e pericolose. Le aree colpite da questo fenomeno sono costantemente monitorate dai tecnici e dagli esperti dei consorzi di bonifica che svolgendo un utile lavoro di rilevazione e studio cercano di arginare una parte rilevante delle problematiche anticipandone spesso il peggioramento.
Il problema non riguarda solo la regione Emilia-Romagna ma tutta Italia, la maggior parte dei comuni italiani vive sotto scacco della paura di frane improvvise e smottamenti, causa di ingenti danni e talvolta di vittime. Come spesso, purtroppo, accade le infrastrutture più a rischio sono quelle che dovrebbero essere le più sicure ovvero scuole e ospedali. Ecco perché l'Urber quest'anno ha scelto questo tema, strettamente legato a quello dell'acqua in quanto risorsa che se non gestita correttamente va ad aggravare l'intero fenomeno.
Il Concorso è rivolto alle classi e ai singoli alunni delle elementari e delle medie che quest'anno dovranno sviluppare, attraverso contenuti multimediali, il titolo "Viviamo d'acqua, viviamo con l'acqua ma non sott'acqua - Il dissesto idrogeologico (frane e alluvione) minacciano il tuo comune? Testimonia con fotografie e video l'elevato rischio per la tua comunità".

Regolamento

Il concorso ogni anno propone temi che mirano a sensibilizzare le nuove generazioni sull'importanza dell'acqua e su come le attività, svolte dai Consorzi di bonifica, siano di grande importanza da un punto di vista sociale, nella gestione della risorsa idrica e nel preservare il territorio. Affrontare e interessare le nuove generazioni su questi temi rappresenta quantomai un dovere che per essere realmente efficace, dev'essere svolto con gli strumenti e i linguaggi dei ragazzi, ovvero quelli multimediali e del web. E' importante, anche, coinvolgerli attivamente, rendendoli protagonisti del processo di sensibilizzazione e non semplici ascoltatori. Tutti ingredienti presenti all'interno di questa iniziativa comunicativa messa in atto dal sistema regionale di bonifica rendendola, ormai da qualche anno, un appuntamento sempre più partecipato, che proprio per il suo crescente successo trova riscontro, anche, sulle principali testate nazionali. L'iscrizione al Concorso, patrocinato nell'edizione 2014 da Regione Emilia-Romagna e dall'Ufficio Scolastico Regionale, è gratuita e il termine presentazione è previsto per il 16 marzo 2015. Cinque le sezioni in concorso: Migliore Progetto Multimediale 2.0 - scelto tra le scuole elementari e medie - premio € 500,00; Migliore Slogan e Logo - scelto tra le scuole elementari - premio € 400,00; Migliore Slogan e Logo - scelto tra le scuole medie - premio € 400,00; Migliore video –

scelto tra le scuole elementari - premio € 400,00; Migliore video - scelto tra le scuole medie - premio € 400,00. Inoltre la Commissione Regionale del concorso assegnerà due premi speciali: Migliore fotografia, scelto tra le scuole elementari e Migliore fotografia, scelto tra le scuole medie. I lavori selezionati saranno pubblicati sul sito web, Canale Youtube e Facebook di URBER e su quello dei Consorzi di bonifica e all'interno della rubrica Acqua e Territorio in onda sull'emittente Telesanterno-Antenna Verde. Nell'intento di valorizzare e dare maggiore visibilità ai lavori dei ragazzi i vincitori saranno premiati durante l'evento della "Settimana della bonifica 2015" che si svolgerà nel mese di maggio 2015.

(Fonte: Ufficio Stampa Urber)

Vendite in netto peggioramento nel I° semestre 2014 tra le MPMI di commercio, turismo e servizi. Non s'arresta nemmeno l'emorragia di chiusure tra gli esercizi commerciali: nei primi otto mesi dell'anno, ha in media cessato l'attività più di un negozio al giorno -

Modena, 22 settembre 2014 -

"In una situazione in cui il reddito disponibile continua a calare, si riducono gli affari e sul nostro territorio chiude mediamente un impresa al giorno, un nuovo ed ulteriore incremento delle aliquote Iva, significherebbe un tracollo per i consumi con ulteriori effetti nefasti sull'economia. Si apre con questa riflessione l'analisi di Confesercenti Modena rispetto l'andamento delle vendite nei settori del commercio al dettaglio, pubblici esercizi e servizi d'intermediazione nei primi sei mesi dell'anno. Dall'Osservatorio economico dell'Associazione imprenditoriale, emerge infatti che i ricavi segnano al 30 giugno 2014 un -5,4% rispetto al primo semestre dell'anno precedente. Dati fortemente negativi che confermano un trend in netto peggioramento rispetto all'ultimo trimestre 2013 ed al primo 2014, con una accentuazione della contrazione delle vendite soprattutto nel commercio al dettaglio, sia alimentare che extra alimentare. In controtendenza solamente l'ingrosso con un incremento del +5%, determinato in prevalenza da imprese che si rivolgono al settore manifatturiero.

Andamento del volume d'affari per settori

Commercio al minuto di alimentari: -8,2%. E' quello che più di tutti sconta il crollo delle vendite nel primo semestre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013. E' lo specchio evidente di quanto le famiglie siano costretta a tagliare pesantemente anche rispetto ai prodotti di prima necessità, compresa la loro qualità.

Commercio al minuto extra alimentare: -5,1%. Torna ad accentuarsi la contrazione delle vendite nelle piccole imprese di questo settore. Calo che aveva registrato un'attenuazione nei due trimestri precedenti. Più penalizzati soprattutto abbigliamento, articoli per la casa e cartolibreria.

Ristorazione e pubblici esercizi: -4,4%. Anche tra i pubblici esercizi il trend è negativo. La flessione accomuna sia la ristorazione che i consumi nei bar. Oltre alle conseguenze della crisi in atto, in questo settore già al 30 giugno si sono manifestati gli effetti negativi del maltempo diffuso, che ha caratterizzato l'estate 2014 e che non ha consentito l'adeguato sfruttamento degli spazi aggiuntivi costituiti dai dehor. Visto l'andamento meteo dei mesi successivi, le aspettative sui dati del terzo trimestre sono di una ulteriore accentuazione del calo dei ricavi.

Servizi di intermediazione: -4,1%. Continua l'erosione dei fatturati anche tra questa tipologia d'imprese. Dati che si sommano a quelli dei trimestri precedenti, segno della difficoltà attraversata da tutto il comparto dell'intermediazione, martoriato dai pesanti effetti della recessione.

Commercio all'ingrosso: +5,1%. Il settore appare in netta controtendenza rispetto agli altri, soprattutto laddove si rivolge al manifatturiero, beneficiando in questo caso dell'andamento positivo che ha caratterizzato la ripresa della produzione e del fatturato in alcuni ambiti produttivi segnatamente in quelli che hanno maggiori quote di esportazioni.

"Questi dati purtroppo – pone in evidenza Confesercenti - testimoniano il progressivo peggioramento, anche nella nostra provincia, di una lunghissima recessione che sta producendo un crescente impoverimento delle famiglie e di conseguenza un crollo dei consumi, senza precedenti nella nostra storia recente. Diversi indicatori poi, come il tasso di disoccupazione che si mantiene su livelli insostenibili, il reddito disponibile delle famiglie e la fiducia dei consumatori che permangono in costante calo, fanno si che le aspettative a breve restino ancora estremamente negative. Diventa pertanto prioritario e necessario, in questa situazione adottare misure volte ad invertire la tendenza e far ripartire il mercato interno. Solo così il PIL, che ricordiamo nel nostro Paese per il 60% è costituito dai consumi, potrà tornare a crescere.

"E' quindi improponibile un nuovo aumento delle aliquote IVA che produrrebbe un'ulteriore caduta dei consumi, con conseguenze disastrose sull'economia ed in particolare sulle imprese del commercio e del turismo che stanno pagando in maniera pesantissima la crisi. Ne sono limpida e drammatica dimostrazione i dati relativi alla chiusura d'impresa che nella nostra provincia sono state 330 nei primi otto mesi dell'anno: più di una al giorno. Serve invece un rilancio dell'economia attraverso una riduzione della pressione fiscale, un efficace sistema di incentivi per gli investimenti, una nuova politica del credito, una forte riduzione del carico burocratico sulle imprese. I dati che ogni giorno siamo chiamati a produrre ed analizzare purtroppo ci dicono che questo è un percorso che non ha alternative, da imboccare immediatamente e con determinazione. Perché è il solo che può evitare che al Paese di intraprendere la strada di una depressione economica e sociale che può diventare senza ritorno", conclude Confesercenti Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

Il Filo conduttore della giornata di lavori del Rotary distretto 2072 a Rimini: Contemporaneità, Innovazione, Italianità.

Rimini, 21 Settembre 2014 --
Un successo di presenze, attenzione e condivisione: questo è stato l'istituto di formazione rotariana, organizzato dal Distretto 2072 (Emilia Romagna e Rep.di San Marino), che si è tenuto al Palazzo dei Congressi di Rimini.
Una giornata di lavori e relatori di grande spessore che ha visto, fra l'altro, la presenza del Presidente di Piccola Industria Confindustria il Dott. Alberto Baban, all'interno di una tavola rotonda condotta dal Capo Redazione politica ed economia QN, Dott. Davide Nitrosi, incentrata sul tema "Progettare il futuro: aiutiamo i nostri giovani talenti".
"Viviamo in un Paese meraviglioso dove non c'è un senso di sfiducia, c'è un senso di rinuncia e noi tutti abbiamo la responsabilità di avere la volontà di riuscire a spiegare perché questo Paese deve trovare un posto dignitoso dove l'unità di misura non sia il pil ma l'occupazione e, quindi, le prospettive di lavoro per le generazioni future.
Abbiamo l'obbligo di restituire quello che i nostri padri ci hanno lasciato. E' un'Italia che sta perdendo l'italianità, svendendo all'estero. Se non si può fare impresa, si rinuncia alla libertà di questo paese e non si tratta di un discorso economico ma di un valore più alto." la lucida analisi di Alberto Baban, Presidente di Piccola Industria Confindustria "Dobbiamo andare avanti con le potenzialità che ci appartengono, occorre rilanciare l'italianità, investire e reinventare il modo di lavorare, dimostrare cos'è e cos'ha rappresentato l'Italia. Occorre fare valutazioni in merito al mercato e trasmettere l'innovazione e una connotazione, con un accompagnamento delle start up all'interno di imprese esistenti".
Una giornata significativa ed emozionante che ha segnato un passo in avanti importante per il Rotary e i vari club presenti a Rimini.
"Questo è il Rotary dell'oggi, della contemporaneità, abbiamo portato alla ribalta problemi importanti con soluzioni. Il Rotary cerca le soluzioni ai problemi dell'oggi, e in particolare della disoccupazione giovanile con il bando sulle start up e i spin off delle università. Noi ci saremo e faremo la nostra parte.
Il Rotary deve essere al fianco della gente e dei suoi problemi, al servizio degli altri, al di sopra di ogni interesse personale. Dobbiamo fare il nostro dovere fino in fondo." il Governatore Ferdinando Del Sante, a conclusione della giornata.

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 38 22 settembre 14

Anno 13 - n° 38 22 settembre 14
(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

1.1 editoriale Lavoro, questo sconosciuto
2.1 export Embargo Russia: nuove regole per la ripartizione
3.1 mais & soia Mais & Soia: settembre 2014:
4.1 lattiero caseario Lento declino dei DOP
5.1 expo2015 Expo2015- roadshow vinitaly per presentare "Vino-a taste of Italy"
6.1 latte ue Continuano a crescere le consegne di latte nell'UE
7.2 miele 470.000€ per gli apicoltori emiliano romagnoli
8.1 turismo e territorio "Un matrimonio che s'ha da fare"

 

Cibus-On-Line-Copertina

Domenica, 21 Settembre 2014 10:14

Embargo Russia: nuove regole per la ripartizione

Alleanza Cooperative Agroalimentari «Positive le nuove regole per aiuti UE a ortofrutta, ma occorre trovare nuove risorse»

Roma, 19 settembre 2014 –

«Il nuovo schema di ripartizione degli aiuti per i produttori ortofrutticoli colpiti dall'embargo russo è sicuramente più flessibile ed adeguato alle esigenze nazionali anche perché, basandosi su una ripartizione di volumi per Paese, supera le gravi distorsioni causate dal meccanismo attuato con il precedente provvedimento varato da Ciolos e di cui avevamo subito messo in luce tutti i limiti e le carenze».
Questo il commento dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari in merito al nuovo sistema di aiuti UE per l'ortofrutta annunciato in questi giorni e che sarà pubblicato all'inizio della prossima settimana in Gazzetta Ufficiale.
«Ci auguriamo che le misure vengano attuate in maniera uniforme in tutta Europa in modo da ridurre effettivamente l'offerta sui mercati e che, in virtù del nuovo margine di gestione nazionale, vengano colte appieno tutte le opportunità offerte dal nuovo schema. In ogni caso, è impensabile sostituire un paese con 150 milioni di abitanti come la federazione russa senza l'introduzione di altre misure».
«Continuiamo comunque a ritenere che le risorse stanziate dalla Ue costituiscano solo una prima misura straordinaria per i produttori operanti nel comparto. Auspichiamo che l'Europa riesca a trovare presto un budget aggiuntivo, per introdurre altre misure di sostegno e garantire equità di trattamento tra i produttori: è inaccettabile il vuoto giuridico ed economico sulle operazioni effettuate dal 4 settembre in poi».
«Occorre inoltre, come abbiamo più volte sottolineato, che il problema dell'embargo venga affrontato come un problema politico nella sua interezza, dal momento che la chiusura dello sbocco commerciale in Russia è una decisione scaturita da problemi di politica internazionale e di rapporti diplomatici tra paesi».
Nel merito del nuovo meccanismo approvato, l'Alleanza delle cooperative agroalimentari ritiene sia «positivo che la Commissione, sollecitata in maniera determinante dal nostro Ministero dell'Agricoltura, abbia considerato una ridistribuzione tra i paesi esportatori delle quote di prodotto che giungono attraverso triangolazioni con altri Stati membri, calcolo che ha consentito al nostro Paese di recuperare i suoi effettivi volumi di export, ed anche l'inserimento degli agrumi (arance, clementine e mandarini), nell'elenco dei prodotti per i quali si può richiedere il sostegno».
(Fonte Alleanza Cooperative)

Domenica, 21 Settembre 2014 09:38

Mais & Soia: settembre 2014

Mais & Soia: settembre 2014 - dati previsionali 2014-2015

MAIS: Dati previsionali per 2014-15

La produzione globale di Mais per la stagione 2014-15, iniziata il 1° Settembre, è stimata a 987.52 Mio t, in aumento rispetto alle previsioni formulate in Agosto, riflettendo maggiori raccolti attesi negli Stati Uniti (+9.23 Mio t), in Brasile (+1 Mio t) e nella Unione Europea (+1.3 Mio t).
La produzione statunitense è prevista a livelli record (365.66 Mio t), con una resa dei terreni di 171.7 bushels/acro ( = 10.90 tons/ettaro).
Le esportazioni sono stimate in aumento a 44.45 Mio t, grazie ai prezzi in diminuzione e ad una minore concorrenza del Sud America.
La persistente siccità estiva nella Pianura Settentrionale e nell'area Nord-Est della Cina ha ridotto di 5 Mio t le stime di produzione di Mais a 217 Mio t.
Anche in Russia ed Ucraina le previsioni sui raccolti risentono del clima arido.
Gli stock globali finali di Mais si confermano a livelli record (189.91 Mio t).

Mais gde

SOJA: Dati previsionali per 2014-15

La produzione globale di semi di Soia per la stagione 2014-15 (inizio della stagione: 1° ottobre) è prevista a 311.13 Mio t, in aumento rispetto alle stime formulate da Maggio ad Agosto, per le maggiori produzioni attese nei principali Paesi Esportatori.
Negli Stati Uniti la produzione è prevista a 106.50 Mio t (+2.65 Mio t rispetto alle previsioni di Agosto), grazie ad una maggiore resa dei terreni.
Si prevede un aumento della produzione di semi di Soia in Brasile e Argentina, dove i produttori scelgono di seminare Soia invece di Mais, data la significativa produzione di Mais.
Le importazioni cinesi sono attese a 74 Mio t, in aumento del +7% rispetto alla stagione 2013-14 e del +24% rispetto alla stagione 2012-13.
Gli stock globali finali di semi di Soia si confermano a livelli record (90.17 Mio t).

soia gde

(Fonte CLAL)

Il padiglione del vino a EXPO2015 che guarda al futuro per emozionare e raccontare storie e prodotti di tutto il comparto. Bari, Napoli, Ancona, Siena, Cuneo e Gorizia le prime tappe del roadshow vinitaly.

A pochi mesi dall'assegnazione al Vinitaly dell'incarico per la realizzazione del padiglione del vino a EXPO MILANO 2015, sulla base del protocollo d'intesta tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Padiglione Italia e Expo 2015 S.p.A., i vertici del Vinitaly di Veronafiere danno il via al roadshow di presentazione sul territorio del progetto e del listino.

Verona, 15 settembre 2014.
Partirà domani, 16 settembre, da Bari il roadshow che vedrà impegnati i vertici del Vinitaly di Veronafiere nella presentazione del padiglione "VINO – A TASTE OF ITALY" per EXPO 2015. Seguiranno le tappe di Napoli il 17 settembre, Ancona il 18 settembre, Siena il 23 settembre, Cuneo il 25 settembre, Gorizia il 26 settembre.
Luoghi e orari disponibili su http://www.vinitaly.com
Il roadshow è l'occasione per illustrare nel dettaglio a regioni, associazioni, consorzi e a tutti i produttori, il progetto del padiglione concepito per rappresentare e raccontare la storia e i prodotti di tutto il comparto, ambasciatore indiscusso del "Made in Italy" nel mondo.
Un obiettivo quello della "rappresentazione democratica" di tutti gli eccellenti produttori, grandi e piccoli, che contribuiscono alla ricchezza e unicità del nostro sistema che si riflette oltre che nel concept del progetto anche nel listino, pensato per offrire realmente a tutti la possibilità di partecipare ad un evento unico.
Duemila metri quadrati, situati all'incrocio strategico tra cardo e decumano dell'area Expo, sull'arteria centrale che porta verso la Lake Arena; un padiglione indipendente, contiguo all'area della Comunità Europea e proprio di fronte a Palazzo Italia e al padiglione delle Regioni, tutti spazi che insieme ai due blocchi situati al di là del cardo costituiscono lo spazio del Padiglione Italia.
Partendo da un percorso emozionale di scoperta e conoscenza multisensoriale del primo livello, si passerà poi al piano superiore, vero e proprio cuore del padiglione. Il vino italiano troverà qui spazio in tutte le sue innumerevoli storie e sfumature, una vera e propria "Biblioteca del Vino", dove ciascun prodotto rappresenta un titolo con una specifica storia da raccontare, una moltitudine di storie scritte, che i visitatori potranno leggere degustando e conoscendo, per immaginare insieme la storia da scrivere, il futuro. Infine, al terzo livello, gli spazi dedicati agli incontri.
Un padiglione ad alto contenuto tecnologico, pensato in un'ottica di totale sostenibilità poiché ogni singolo elemento sarà riutilizzato.
"Il progetto del Padiglione del Vino all'EXPO è perfettamente in linea con la storica mission di Vinitaly ed è frutto della precisa visione strategica portata avanti negli ultimi anni da Veronafiere, che qui potrà valorizzare la sua esperienza a beneficio del settore e del Paese, arricchendo un evento già unico per natura con la messa a punto di un'azione di promozione e supporto che prenderà vita prima, durante e anche dopo la manifestazione", ha commentato Ettore Riello, Presidente di Veronafiere.
"Avevamo dichiarato che l'obiettivo era quello di dare massima e piena rappresentazione del comparto, della sua storia e identità e delle sue potenzialità, e infatti questo progetto fonda su una filosofia inclusiva e democratica, poiché crediamo fermamente che solo dando spazio all'immensa ricchezza e varietà dei nostri vini si possa realmente rappresentare l'esclusivo valore della produzione italiana", ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
L'offerta "entry level" per poter posizionare una bottiglia nella prestigiosa e suggestiva area de "La Biblioteca del Vino", al primo piano del Padiglione per un periodo di tre mesi, è infatti di 3.000 euro + IVA (più un primo numero di bottiglie necessarie alle degustazioni), sale a 5.000 euro + IVA per due bottiglie e a 9.000 euro + IVA per 4 bottiglie. In tali tariffe è compresa la presenza dei prodotti nell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione.
Nell'area è stato inoltre previsto un meccanismo di wine dispenser che consente ai produttori di poter considerare una presenza del proprio prodotto senza l'aggravio di costi aggiuntivi di personale, assicurando tuttavia al contempo la massima valorizzazione delle etichette grazie alla presenza di sommelier professionisti in grado di affiancare e guidare il pubblico nella degustazione.
Per i produttori che desiderano essere presenti per tutti i sei mesi dell'EXPO, l'offerta per posizionare una, due o quattro bottiglie è rispettivamente di 4.500, 8.000 e 15.000 euro + IVA.

Altrettanto interessante ed equilibrata l'offerta messa a punto per le grandi realtà (Regioni, Consorzi e grandi produttori) che desiderano o necessitano di ampi spazi dedicati. Per loro nelle aree Diamante e Platino saranno disponibili spazi che verranno completamente allestiti e personalizzati, dotati di banchi multimediali con video e tablet, attraverso i quali sarà possibile arricchire la presentazione della storia dei vini proposti. Inoltre verrà messa a loro disposizione un sala per l'organizzazione di una degustazione a settimana. I vini saranno anche inclusi nell'offerta dell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione. Ad ogni visitatore inoltre sarà offerta la possibilità di avvalersi di una Applicazione Mobile che, grazie al collegamento wireless con le postazioni wine dispenser, sarà in grado di fornire dettagliate informazioni sui vini in degustazione, guidando il visitatore alla scoperta del mondo del vino italiano con la possibilità poi di acquistare direttamente online i vini appena degustati.

Tali spazi, inclusivi di tutti i servizi qui descritti, saranno dotati nell'area Diamante di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di ben 100 bottiglie (per un valore totale di 4.200 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di 6.000 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi).
Nell'area Platino saranno invece dotati di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di 72 bottiglie (al costo totale di circa 4.860 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di circa 6.940 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi). Nell'offerta di queste aree è inclusa la possibilità di utilizzo della sala degustazione per master class o specifiche presentazioni.
Tutte le offerte prevedono inoltre una gestione flessibile delle bottiglie, consentendo almeno un cambio di etichetta durante il periodo e la presenza di sommelier per l'assistenza alla degustazione dei visitatori.

(Verona Fiere)

In testa la Francia ma anche l'Italia ha dato il suo contributo.

Roma, 10/09/2014 - 
Le consegne di latte nell'Unione Europea sono in continua e significativa crescita. A comunicarlo è l'Ismea che sulla base degli 
ultimi dati disponibili, nel primo semestre 2014 le consegne hanno superato i 75 milioni di tonnellate, evidenziando un aumento del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per un ammontare di 3,7 milioni di tonnellate di latte in più. 
A trainare la crescita produttiva hanno concorso tutti i grandi Paesi produttori capitanati dalla Francia, che con circa 765 mila tonnellate in più su base annua, ha registrato un aumento di quasi 6 punti percentuali. Seguono poi, in ordine di maggior quantità consegnate, Regno Unito (circa 738 mila tonnellate in più), Germania (circa 555 mila tonnellate in più) e Polonia (circa 372 mila tonnellate in più).
Anche in Italia, sulla base dei dati Agea, l'aumento della produzione di latte dei primi sei mesi dell'anno è stato significativo, con circa 141 mila tonnellate in più rispetto al 2013 (+2,5%). In controtendenza Spagna e Repubblica ceca, le cui consegne hanno mostrato una contrazione dell'1% circa, pari a una diminuzione rispettivamente di 31 e 9 mila tonnellate.
Il continuo aumento dei volumi di latte, tuttavia, sta avvenendo in un contesto di mercato abbastanza delicato. 
Da un lato si registrano buoni andamenti produttivi in tutti i grandi Paesi esportatori (in particolare USA e Oceania) con conseguente espansione delle disponibilità mondiali,dall'altro lato le tensioni sul fronte della domanda innescate a seguito della crisi diplomatica con la Russia, primo mercato di sbocco per i formaggi e il burro europei.
(Fonte Ismea 10 settembre 2014)

Latte consegne UE paesi gde

Calo export Russia e Ucraina: a salvare il settore ci pensa la moda femminile con la carta Europa -

Modena, 18 settembre -

Il botta e risposta di sanzioni tra Europa e Russia sul caso Ucraina, una questione che ha tenuto banco nelle scorse settimane, ha alzato l'asticella dell'attenzione dell'economia modenese coinvolgendo non solo l'agroalimentare, ma anche l'arredamento, il design e il tessile abbigliamento: ad ogni sanzione europea, Putin risponde con misure sempre più restrittive che interessano anche prodotti a marchio Made in Italy. Dall'alimentare all'arredamento, passando per il settore moda e accessori. Settori, questi ultimi, che classificano l'Italia come secondo fornitore della Russia.

Archiviato un primo semestre 2014 già in calo sull'anno precedente (-4,2%, questa la diminuzione denunciata dalle esportazioni modenesi nel settore), il pericolo di perdere clientela russa (un mercato che, assieme a quello ucraino vale quasi 58 milioni di euro) diventa un fattore davvero destabilizzante per il tessile-abbigliamento di casa nostra. "E non solo per chi produce direttamente – ammonisce Tamara Gualandi, presidente di CNA Federmoda Modena – c'è un'intera filiera che rischia le conseguenze di un blocco del mercato russo-ucraino: imprese del tessile, ricamifici, persino i trasporti". In questo contesto cala la fiducia delle imprese e quindi la propensione ad investire".

Del resto, se guardiamo alla nostra Provincia, i dati che emergono dall'indagine statistica congiunturale sul II trimestre della Camera di Commercio di Modena, svolta in collaborazione con CNA e Confindustria, mostra segnali precisi. La maglieria ha subito, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, un calo produttivo del -14,7% e il fatturato del -5,2%, al contrario della percentuale di vendita estera che è salita dell' 1,5%. Uguale dinamica per il settore abbigliamento: produzione (-4,9%) e fatturato interno (-2,3%) con segno meno, fatturato all'estero con segno più (+6,2%). Nonostante il calo degli ordini esteri (-3,8% per la maglieria e -26% per l'abbigliamento rispetto al 2013) per le imprese della moda, in particolare quella femminile, continuare a investire sull'export è la chiave di successo per uscire dalla stagnazione che blocca il mercato del nostro paese.

"Importante è quindi individuare nuovi mercati e costruire rapporti commerciali e in questo senso le fiere di settore possono aiutare. Tra le più importanti per le nostre imprese sicuramente rientrano le edizioni di maggio e novembre di Modaprima. Puntare sulla qualità, sperando che la diplomazia, quella buona, abbia la meglio sulla minaccia. È questo di cui abbiamo bisogno e non solo per una questione economica", chiosa Tamara Gualandi. Allora via libera alle spedizioni verso i Paesi UE, tra i mercati più dinamici in questo momento e che assorbe il 50,7% del totale export moda donna.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Mercoledì, 17 Settembre 2014 08:30

Lento declino dei DOP

Forte cedimento del latte crudo spot nazionale. Pausa di riposo del Burro con qualche segnale di positività. La crisi delle DOP.

di Virgilio, Parma - 17 settembre 2014

LATTE SPOT Quarta settimana di depressione del latte spot. 80 centesimi volatilizzati nella seduta veronese di lunedì 15 settembre con il prezzo del latte crudo spot nazionale in caduta libera. Tra 38,66€ e 40,00 €/100 litri sono rispettivamente il prezzo minimo e massimo registrato a Verona, mentre è rimasto invariato il latte spot pastorizzato estero. Con quest'ultima quotazione il prezzo medio del 2014 registra una perdita complessiva del 8,9% rispetto l'anno precedente.

Latte

BURRO E PANNA La trentottesima settimana si apre nel segno della stabilità. L'ultima borsa a chiudere negativamente è stata Parma che, confermando il ciclo negativo in corso, lo scorso venerdi 12 settembre aveva segnato l'ultimo crollo dello zangolato da creme fresche. 1,50€/Kg quindi l'ultima prezzo di Parma (-9,09%) mentre segnali di controtendenza si sono registrati in quest'inizio di 38esima. Ferme le quotazioni del burro in quest'inizio di settimana salvo il rimbalzo registrato alla borsa di Milano relativamente alle creme a uso alimentare. Un c +4,17% utile a riportare il prezzo a quota 1,50€/kg in armonia con il prezzo minimo fissato a Verona (1,50-1,55€/kg).

GRANA PADANO Prosegue il lento declino del Grana Padano che ha ceduto altri 5 centesimi alla borsa di Milano in entrambe le stagionature trattate. Tra 6,60 e 6,70€/kg la quotazione del 9 mesi e tra 7,20 e 7,85 €/kg il prezzo minimo e massimo del 16 mesi di stagionatura. Fermi invece i listini della borsa di Mantova.

PARMIGIANO REGGIANO Anche per il Parmigiano Reggiano non si arresta il logoramento dei listini su tutte le piazze nelle quali viene trattato il re dei formaggi. 5 centesimi ancora ceduti sia a Parma sia a Reggio Emilia. La Borsa di Milano invece ha differenziato maggiormente le due stagionature; 5 centesimi ceduti dal 12 mesi e 10 centesimi persi dal 24 mesi.

Il Consorzio per il Canale Emiliano-Romagnolo ha presentato all'Europa i risultati ottenuti in ambito tecnologico in materia di risparmio idrico e di uso efficiente della risorsa acqua in occasione dell'incontro organizzato dall'EUWMA, European Union of Water Management Associations -

Parma, 16 settembre 2014 -

Il CER mostra all'Europa gli importanti risultati ottenuti dall'attività di ricerca e sperimentazione, svolta in questi anni, in materia di risparmio idrico e di uso efficiente della risorsa acqua.
Gli esiti del lavoro svolto dal Cer sono stati presentati dal direttore generale Paolo Mannini e dal Presidente dell'ANBI (Associazione Nazionale Bonifiche ed Irrigazioni) Massimo Gargano, in occasione dell'incontro organizzato dall'EUWMA (European Union of Water Management Associations), organismo europeo, cui aderiscono le Associazioni Nazionali delle Bonifiche e Irrigazioni operanti in 9 Paesi. L'incontro mira ad incrementare la cooperazione, in materia di gestione idrica, attraverso lo scambio di conoscenze, esperienze e punti di vista tra i vari membri.

In particolare il CER, visti gli importanti risultati ottenuti, è stato chiamato a trattare il tema dell'innovazione tecnologica delle modalità irrigue italiane. Da sempre, infatti, l'attività del Consorzio è sviluppata intorno all'agricoltura, settore trainante dell'intera economia dell'Emilia-Romagna, produttrice di eccellenze agroalimentari di livello internazionale.
Il Canale Emiliano-Romagnolo grazie allo studio e all'impiego di tecniche irrigue, tra le più innovative a livello internazionale, fornisce un supporto fondamentale alle aziende agricole, contribuendo a mantenere alti gli standard delle produzioni.
Il CER, inoltre, progetta e mette a disposizione strumenti che mirano al raggiungimento di obiettivi, sia in termini di risparmio idrico che di ottimizzazione dell'uso dell'acqua, in particolare per l'irrigazione.
Quello che ha riscosso maggior successo a livello internazionale è sicuramente Irriframe, un portale web che aiuta gli agricoltori a scegliere il momento irriguo e il volume di portata di acqua, con il duplice obbiettivo di risparmiare acqua e denaro, migliorando la produttività delle colture.

(Fonte: ufficio stampa CER)

Domande per partecipare al bando entro il 14 novembre. In arrivo linee guida per tagliare l'uso dei pesticidi nelle aree verdi urbane -

Parma, 15 settembre 2014 -

Oltre 470 mila euro dalla Regione per sostenere l'apicoltura. Si tratta della seconda annualità del Programma triennale 2014-2016, cofinanziato dalla Ue e dello Stato italiano nell'ambito dell'Organizzazione comune di mercato, e che stanzia complessivamente circa 1 milione 500 mila euro per migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.

"Le cattive condizioni meteo di questa estate hanno influenzato la produzione di miele che registra perdite significative anche intorno al 50% - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – per questo le risorse in arrivo sono oltremodo importanti. Purtroppo però non c'è solo il clima impazzito a danneggiare la vita dell'ape, insetto fondamentale per l'impollinazione e la riproduzione dei principali vegetali. Gli apicoltori italiani hanno denunciato nuovi fenomeni di spopolamento e di moria in conseguenza di un uso non corretto dei pesticidi. In Emilia-Romagna il fenomeno è molto contenuto. Tuttavia attiveremo in chiave preventiva un programma di controlli mirati e, come già deciso, aumenteremo le risorse del nuovo Psr destinate agli agricoltori che riducono i trattamenti chimici. A breve, inoltre, pubblicheremo le linee guida per l'eliminazione o la forte riduzione dei pesticidi nelle aree verdi urbane e nei parchi pubblici".

Il bando scade il 14 novembre 2014 e le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea.

Potranno presentare domanda: gli apicoltori, singoli o associati, comprese le Associazioni dei produttori, l'Osservatorio nazionale miele e il Cra-Api-Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura. I contributi saranno variabili nella misura dal 20 al 100% in relazione alla tipologia di intervento.
Verranno finanziati l'acquisto di arnie anti varroa (un acaro che provoca la distruzione delle famiglie di api) e di arnie ed attrezzature per la transumanza (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire le fioriture).
Risorse anche per l'assistenza tecnica e l' aggiornamento, l'acquisto di sciami per il ripopolamento del patrimonio apistico, le analisi chimico-fisiche del miele, la ricerca.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Aziende agricole e cittadini possono contare sull'impegno costante del Consorzio nella lotta al dissesto. I tre impianti che necessitano di ampliamento o manutenzione straordinaria e che contribuiscono in modo decisivo ad evitare esondazioni e tracimazioni in caso di bombe d'acqua o alluvioni sono il Cantonale (cantiere tra i territori di Zibello e Busseto), Travacone a Colorno e Bocca d'Enza a Mezzani -

Parma, 15 settembre 2014 –

Sei milioni di euro è la cifra che il Consorzio della Bonifica Parmense si appresta ad investire in opere a tutela del territorio, attraverso lavori di sistemazioni idrauliche e di prevenzione contro il fenomeno del dissesto idrogeologico, causa dei numerosi eventi franosi che affliggono il territorio collinare e montano della provincia di Parma.

Durante l'assemblea, convocata dal Consorzio, sono stati presentati i lavori e i progetti in programmazione per il 2015. Programmazione ricca di interventi che vede l'ente impegnato nella tutela dell'intera area di propria competenza (325.899 ha), che comprende terreni agricoli e città.

L'attenzione del Consorzio della Bonifica parmense per la salute e il benessere del territorio in cui opera, si riflette anche nei numerosi interventi di sfalcio e messa in sicurezza dei canali in programma per il 2015. Lavori e progetti volti ad assicurare un approvvigionamento idrico adeguato, sia in termini qualitativi che quantitativi, alle aziende produttrici di eccellenze di livello internazionale, di cui il territorio è ricco, sia sotto il profilo agroalimentare che industriale e la cui produzione è tutelata dagli interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) per il drenaggio delle acque nei 1.500 km di canali di competenza del Consorzio.

L'attività svolta dall'ente di bonifica è diventata molto importante per tutte le realtà presenti sul territorio, in quanto si occupa, tra le altre cose, della ristrutturazione stradale un tempo di competenza della provincia.

A dimostrazione dell'impegno e della trasparenza dell'attività che il Consorzio svolge è stato organizzato un tour, riservato alle componenti del consiglio, dei principali impianti idrovori. Si è potuto osservare, in pieno corso d'opera, la ristrutturazione e il potenziamento dell'impianto del Cantonale (cantiere tra i territori di Zibello e Busseto) i cui lavori murari e meccanici vengono eseguiti con mezzi e maestranze consortili. Mentre, la visita degli impianti di Travacone e di Bocca d'Enza, già precedentemente ristrutturati e potenziati, ha costituito un'importante occasione per osservare il risultato finale dell'impegno e degli sforzi del Consorzio nel mantenere le strutture in condizioni ottimali per il loro funzionamento. Nel dettaglio, l'impianto di Travacone è stato costruito nel 1935 e potenziato nel 2003 mentre quello di Bocca d'Enza a Mezzani è stato edificato fra il 1908 e il 1917 e potenziato nel 2007.

Questo conferma l'attenzione che l'ente pone al proprio lavoro, di grande importanza per l'intero territorio sia da un punto di vista di messa in sicurezza che sotto il profilo economico. Nel corso dell'assemblea, tutte le componenti del consiglio hanno espresso pareri positivi sull'operato del management guidato dal presidente Luigi Spinazzi, dal direttore generale Meuccio Berselli insieme ai dirigenti e a tutte le maestranze consortili.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio Bonifica Parmense)

Lunedì, 15 Settembre 2014 09:01

"Un matrimonio che s'ha da fare"

Prodotto, territorio, turismo. Una miscela esplosiva non ancora innescata. Le motivazioni e le possibili soluzioni sono state evidenziate nell'incontro promosso dalla "Strada dei sapori del prosciutto e dei vini dei colli" con il contributo dei professori Filippo Arfini (Università di Parma) e Giovanni Viganò (MET - Bocconi).

di Lgc - Langhirano (PR), 14 settembre 2014 -
"Un dibattito franco e privo di interessi personali credo sia sempre produttivo" è il cappello introduttivo al convegno del presidente della strada dei sapori Mario Schianchi. "Troppe, prosegue il presidente, sono le realtà sul territorio impegnate sulla stessa materia, scoordinate e spesso mal gestite. E' dimostrato che il turismo se ben progettato e gestito può diventare una vera risorsa per l'economia e contribuire al valore aggiunto del territorio." In sintesi l'intervento di Mario Schianchi tende la mano a una più stretta collaborazione tra istituzioni e soggetti privati per definire un progetto organico di sviluppo territoriale che metta al centro dell'analisi gli obiettivi collettivi e non i soli interessi privati.
Per Filippo Arfini deve essere il territorio a valorizzare il prodotto. Il territorio, secondo l'accezione francese Terroir, ovvero quell'insieme di caratteristiche distintive di un'area geografica, superando il concetto di distretto produttivo e di qualità rinchiusa nella DOP. Con il moltiplicarsi delle DOP, sottolinea il professore dell'Università di Parma, il consumatore si trova di fronte a una ampia scelta di prodotti a caratteristiche simili e, almeno in teoria, con analoghe caratteristiche qualitative. La DOP quindi è un fattore limitante alla valorizzazione del prodotto. Nonostante il significativo incremento dell'export e dell'innovazione tecnologica, connessa soprattutto all'introduzione degli affettati, il mercato del Prosciutto di Parma sta evidenziando comportamenti economici tipici delle commodities, ovvero quei prodotti indifferenziati (frumento, petrolio, metalli ndr) il cui prezzo non è legato all'aumento o diminuzione dell'offerta. Infatti, secondo quanto esposto dal professor Arfini, la disponibilità di prodotto "cosce" e conseguentemente di prosciutti è sensibilmente diminuito ma, al contrario, il prezzo invece di aumentare è anch'esso diminuito. La praticità di consumo la dolcezza, la DOP, non sono sufficienti a affermare delle caratteristiche di forte distintività del Prosciutto di Parma.
In conclusione, "il prosciutto di Parma, afferma Filippo Arfini, è un bene fiducia la cui bontà è legata alle aspettative del consumatore." Il territorio potrebbe quindi fare la differenza e attraverso di esso promuovere il prodotto e non il contrario come si è fatto sino ad ora.
"Il turista vuole fare un'esperienza di vita" chiosa Giovanni Viganò, docente del MET - Bocconi. L'esperienza, prosegue Viganò, è legata all'uomo e quindi agli artefici del prodotto.
Nonostante sia diffusa la convinzione che il mercato del turismo cambi rapidamente si continua a utilizzare i medesimi modelli di un tempo. E' questo uno dei tanti paradossi legati al turismo è il commento di Viganò. "Sappiamo - sottolinea l'accademico della Bocconi, che oggi la comunicazione è immediata, One to One, ma rimaniamo legati al cartaceo".
"Perché un turista deve venire a Parma" è la domanda alla quale occorre dare una risposta organica superando la convinzione che un territorio vada bene per chiunque. "Nel momento in cui troveremo la risposta - prosegue Viganò - riusciremo a segmentare il mercato turistico" Il primo prodotto che si pone sul mercato è quindi il territorio, la destinazione turistica che abbia una forte identità. "La crisi peggiore, conclude il professor Viganò, è quella dell'identità, quella che definisco la crisi del camaleonte". La risposta a tutto questa sta nel comunicare il Brand Turistico e progettare l'esperienza turistica del consumatore. Anche l'intervento del professor Viganò converge sulla necessità di realizzare un progetto condiviso che abbia nella cooperazione, come scelta strategica, il plus territoriale da esportare e che trovi nella competitività interna la forza rigenerativa. In sintesi, parafrasando il pensiero del docente, uniti verso l'esterno e competitivi verso l'interno.

L'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giordano Bricoli e dall'assessore alle attività produttive Mauro Lamoretti, in forza degli interessanti spunti evidenziati, si è impegnata a dare seguito con approfondimenti. "E' stato solo un antipasto, chiosa Lamoretti, ma non finisce qui, ci sarà un seguito".

 

 

Il circolo dell'associazione Nazionale Marinai d'Italia in occasione di Mytiliade ha accolto come simpatica anteprima una cena-degustazione in cui i protagonisti sono stati il prosciutto ed i vini di Parma, i fritti napoletani e i muscoli di La Spezia.

di redazione La Spezia - 
"Muscoli e muscoli, quel matrimonio osceno tra prosciutto e muscoli" è stata invece un'unione felice in cui due prosciutti del salumificio Corradi Guerrino, il primo di ventiquattro mesi di stagionatura ed il secondo di trentasei, hanno sorpreso i partecipanti per dolcezza, profumo e gusto.
Da applausi le zeppole ripiene di muscoli preparate dal maestro friggitore Luigi De Rosa, applausi meritatissimi anche per i muscoli alla marinara preparati dalla cooperativa mitilicoltori della Spezia. Degni ministri i vini di Parma quali la Malvasia dell'azienda Oinoe e il Sauvignon della casa vinicola La Bandina. Perché questo abbinamento tra muscoli e prosciutto? Lo ha spiegato Marco Epifani ideatore della serata:"l'aria del Tirreno e il sale sono due elementi comuni tra muscoli e prosciutti. Inoltre, è questo il gioco, la coscia del maiale è un insieme di muscoli!"

C.A.S.E.A. - Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 settembre 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 Settembre 2014

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
1.1 editoriale 11 settembre: dal terrorismo all'esercito
3.1 sana 2014 Sana 2014: prove d'EXPO
5.1 in giro per il sana Oh, bio mio!
7.1 Biologico Bio: in alto consumi, produzione e clima di fiducia
8.1 Lattiero caseario Derivati del latte alla deriva
9.2 vino Vino: -15% causa maltempo
10.1 pomodoro Campagna pomodoro 2014: consegnato il 58,55% del pomodoro
11.1 embargo russo Embargo russo: Agea e altri organismi pagatori pronti
11.2 sana 2014 SANA 2014 da Record
12.1 eventi Macfrut | 24 – 25 – 26 Settembre

Da Ismea emerge un incremento record degli acquisti di prodotti biologici confezionati, pari a un più 17,3% nei primi 5 mesi del 2014.

Roma 8 settembre 2014

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Dai dati diffusi da Ismea sabato 6 settembre, nel corso del convegno di apertura di Sana 2014, emerge un incremento record degli acquisti di prodotti biologici confezionati, pari a un più 17,3% nei primi 5 mesi del 2014. Per la prima volta l'Istituto ha anche presentato una stima della produzione potenziale di prodotti bio e i risultati di un'indagine sul clima di fiducia degli operatori del settore ( imprenditori agricoli e imprese di trasformazione).



CONSUMI 
I dati del panel famiglie Ismea-Gfk/Eurisko evidenziano la prosecuzione del trend positivo intrapreso dai consumi "bio" da alcuni anni. Nei primi cinque mesi di quest'anno si è rilevato un incremento record della spesa in alimenti bio confezionati (+17% sullo scorso anno), che si rivela la crescita più elevata degli ultimi 12 anni. La dinamica dell'anno in corso è dipesa in modo particolare dai forti aumenti fatti registrare all'interno della categoria: "pasta, riso e sostituti del pane" e "zucchero, caffè e tè". Incrementi compresi tra l'11 e il 15% hanno interessato gli ortofrutticoli freschi e trasformati e i biscotti, i dolciumi e gli snack. Più contenute la variazioni registrate da uova (+5,2%), lattiero-caseari (+3,2%) e bevande bio (+2,5%), mentre molto buoni sono risultati gli incrementi per il miele e per gli omogeneizzati, sebbene in associazione a valori di mercato abbastanza contenuti. Le ragioni dell'impennata dei consumi nel segmento bio, che risulta in netta controtendenza rispetto alla dinamica degli acquisti alimentari nel loro complesso (-1,2% nei primi 6 mesi del 2014) vanno ricercate anche nell'aumento del numero di referenze e della profondità di gamma dei prodotti bio tra gli scaffali della Gdo, nella presenza di nuove linee di prodotto, anche private label, e nell'introduzione di marchi bio nei discount. Parallelamente i prezzi hanno mostrato una dinamica meno inflattiva rispetto agli alimenti convenzionali, favorendo l'avvicinamento di fasce più ampie di consumatori. Nonostante in un periodo di prolungata crisi come quello attuale il risparmio si affermi come principale driver nelle scelte di acquisto degli italiani, il bio ha espresso in questa prima parte dell'anno tassi di crescita sorprendenti, confermando una crescente attenzione dei consumatori alla qualità e alla salubrità di cosa si porta a tavola.



STIME SULLA PRODUZIONE BIO IN ITALIA


Per la prima volta dopo molti anni l'Ismea ha diffuso i dati in volume delle principali produzioni biologiche agricole nazionali riferite al 2013. Si tratta di stime della produzione potenziale, dedotte a partire dalle superfici investite e dalle rese. Secondo tali stime sono stati prodotti in Italia, in relazione ai soli prodotti monitorati, quasi 7 mila quintali di frutta bio, oltre 6 mila quintali di cereali, e circa 1.400 q.li di ortaggi. La produzione di uva biologica da vino si stima abbia raggiunto nel 2013 un quantitativo di quasi 5 mila quintali, mentre la produzione di olive da olio viene indicata superiore ai 7 mila quintali. 



CLIMA DI FIDUCIA DEGLI OPERATORI DEL BIOLOGICO IN ITALIA (AGRICOLTORI E TRASFORMATORI ALLE FASE INDUSTRIALE)


Nell'ambito dell'indagine che l'Ismea conduce a cadenza trimestrale, ormai da anni, su un panel complessivo di circa 800 aziende agricole e 1300 industrie di trasformazione, è stato messo a punto un sotto campione di imprese che operano nel settore del bio. Per la prima volta sono stati diffusi i risultati di questo specifico Panel da cui si evince, per gli operatori specializzati nel biologico, un Indice del clima di fiducia mediamente più elevato rispetto all'agricoltura e all'alimentare "convenzionale" in coerenza con le favorevoli indicazioni provenienti dai consumi. In particolare alla fase industriale, il clima di fiducia delle aziende bio risulta ampiamente positivo, grazie a un andamento degli ordini giudicato soddisfacente, a un livello delle scorte inferiore alla media del periodo e alle favorevoli attese sulla produzione nei prossimi mesi, spinte dal buon ritmo di crescita della domanda.
(ISMEA 8 settembre 2014)

Domenica, 14 Settembre 2014 09:17

Vino: -15% causa maltempo

Maltempo taglia del 15 per cento la produzione e la Francia sorpassa l'Italia.

Roma, 9 settembre 2014 -
Con un taglio di oltre il 15 per cento rispetto allo scorso anno la vendemmia 2014 rischia di classificarsi come la piu' scarsa dal 1950, con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche delle prossime settimane. E' quanto stima la Coldiretti nell'evidenziare che a condizionare i risultati sono stati gli effetti del maltempo che ha colpito gran parte del vigneto italiano. Nonostante l'ampia forbice delle previsioni in questa fase, è ormai certo che l'Italia perderà quest'anno il primato mondiale nella produzione di vino a vantaggio della Francia dove - sottolinea la Coldiretti - le stime per il 2014 danno una produzione di 47 milioni di ettolitri, secondo l'Istituto del Ministero dell'agricoltura d'oltralpe.
I tagli produttivi maggiori - precisa la Coldiretti - si dovrebbero verificare nelle Regioni del Sud ed in particolare in Puglia e Sicilia dove si stimano cali fino al 30 mentre le regioni del Centro sono le uniche a far registrare un aumento produttivo, stimato attorno al 10 per cento, e il raccolto è invece in calo in tutte le regioni del Nord. Le stime saranno pero' progressivamente definite perché molto dipenderà dalle prossime settimane perché restano ancora da raccogliere le uve nell'80 per cento del vigneto italiano, con la vendemmia che quest'anno sarà tardiva e non dovrebbe completarsi prima di novembre. Dal punto di vista qualitativo la stagione è stata fortemente influenzata dalla piovosità che ha alimentato incertezza e impegnato notevolmente gli agricoltori nella difesa dei grappoli, ma se non ci saranno sconvolgimenti – continua la Coldiretti - si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
La vendemmia in Italia – sottolinea la Coldiretti - coinvolge 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e Igt e oltre 200mila aziende vitivinicole dalle quali si attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino, realizzato per oltre la metà all'estero.
(Fonte Coldiretti 9 settembre 2014)

Embargo russo: Agea e altri organismi pagatori pronti a ricevere domande di aiuto per l'ammasso privato.

Roma, 09/09/2014 - 

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, secondo quanto previsto dalla circolare del Mipaaf del 5 settembre scorso, Agea ha provveduto ad attivare le procedure necessarie per l'inoltro delle domande di aiuti per l'ammasso privato di 155mila tonnellate di formaggi per far fronte alle conseguenze derivanti dai divieti di importazione dei prodotti europei imposti dalla Federazione Russa. 

È stata pubblicata sul sito Agea (www.agea.gov.it) la circolare con la quale vengono indicati gli Organismi Pagatori competenti per territorio ai quali potranno essere inoltrate le domande.

Sempre sul sito di Agea è stata pubblicata la circolare dell'Organismo Pagatore Agea, con la quale vengono stabilite le modalità di presentazione, altrettanto stanno facendo gli altri Organismi Pagatori affinché tutti gli interessati possano presentare quanto prima la domanda di aiuto.
(MIPAAF)

Domenica, 14 Settembre 2014 10:50

SANA 2014 da record

+ 36% di visitatori, + 10% DI espositori, + 40% di espositori esteri.

Bologna - Più 36% di visitatori rispetto all'edizione 2013 per un totale di oltre 43.500 presenze (43.768) con un +28% di operatori esteri e un + 35% di operatori italiani, + 10% di espositori, + 40% di espositori esteri e 1500 buyer esteri che hanno visitato SANA: sono numeri record quelli con cui martedì scorso ha chiuso SANA 2014, 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.
Numeri record che non si limitano ai padiglioni e agli stand affollati di espositori, visitatori e buyer italiani ed esteri: con oltre 5000 presenze stimate, hanno registrato il pienone anche le sale convegno in cui si sono svolte le decine di incontri di approfondimento culturale e scientifico che hanno accompagnato la fiera - dai convegni SANA FOR EXPO ai corsi di SANA Academy organizzati da BolognaFiere, agli incontri su salute e attività sportiva professionale e amatoriale nell'ambito della new entry SANA Sport, ai congressi medico-scientifici organizzati dalla Fondazione Istituto di Scienze della Salute su celiachia ed educazione alimentare del terzo millennio. A conferma che SANA è la manifestazione italiana di riferimento a 360 gradi per il biologico e il naturale, con una proiezione internazionale sempre più accentuata e riconosciuta per la promozione del bio Made in Italy nel mondo. Lo attestano le delegazioni di buyer provenienti da Australia, Austria, Cina, Corea del sud, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Germania, Giappone, Grecia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Serbia, Slovenia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e i 2613 incontri B2B che si sono svolti nella International Buyer lounge tra gli operatori esteri presenti a SANA e le aziende espositrici.

Risultati di enorme soddisfazione per BolognaFiere che organizza SANA in collaborazione con Federbio; risultati ai quali si aggiunge il prestigioso incarico assegnato a BolognaFiere di global partner per la realizzazione del Parco della Biodiversità di EXPO 2015, l'area dell'esposizione universale in cui sarà protagonista il biologico. L'annuncio ufficiale dell'accordo tra la Fiera di Bologna e gli organizzatori dell'EXPO è stato fatto congiuntamente sabato 6 settembre dal Presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, e dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, nel corso del convegno inaugurale di SANA 2014 "Con SANA il biologico e la biodiversità protagonisti dell'EXPO 2015".

Sana bellezza naturale - Foto FieraBologna

"E' un traguardo che ci riempie di legittima soddisfazione per aver visto riconosciuto il ruolo di BolognaFiere come global partner di EXPO 2015 per portare il biologico e la biodiversità all'esposizione. Sarà un appuntamento di straordinaria importanza per tutto il settore di riferimento ed anche per il ruolo di Bologna di Città del Cibo, in chiave innanzi tutto di cultura di un nuovo modello agroindustriale sostenibile e dell'alimentazione di qualità, sostenibile e sicura. Per far fronte a questo impegno che ci onora - ha dichiarato il Presidente Campagnoli - chiamiamo fin da ora a raccolta tutto il mondo associativo e i partner e le competenze imprenditoriali del settore del biologico, da anni protagonisti a SANA, e che, con l'edizione 2014, ci hanno premiato con il considerevole aumento di espositori, sia italiani che esteri, confermando SANA come la piattaforma leader in Italia per il biologico, la cosmesi bio e naturale e i prodotti per il vivere quotidiano ecologico. Il tema 'Nutrire il Pianeta' di EXPO 2015 – ha concluso Campagnoli - ci pone di fronte alla sfida mondiale di garantire l'accesso ad una sana alimentazione per tutti, superando il paradosso odierno che vede centinaia di migliaia di esseri umani che mangiano troppo o male, mentre altrettanti non mangiano affatto. E ci richiama anche all'imperativo di nutrire la biodiversità stessa del Pianeta con il metodo di coltivazione biologico che è rispettoso dell'ambiente, dei cicli naturali e del ricco patrimonio genetico che solo la tutela della biodiversità può preservare dalla sparizione. Per questo nell'area che ci è stata affidata all'EXPO come global partner coniugheremo biologico e biodiversità, evidenziando il legame indissolubile che li lega".

SANA Presidente Fiera - Sindaco Bologna e Ministro Galletti 7 sett - foto FieraBologna
"Con SANA BolognaFiere sarà partner fondamentale di quel padiglione dell'EXPO 2015 che abbiamo sempre chiamato Padiglione delle Biodiversità, un'area che racconterà uno dei tratti fondamentali di questo Paese, cioè lo straordinario patrimonio di biodiversità che l'Italia può vantare e il mondo ci invidia", ha confermato nel suo intervento il ministro Martina. "I numeri ci dicono che il biologico è una grande opportunità per l'agricoltura italiana e per tutto il paese - ha aggiunto. Basta vedere cosa è accaduto negli ultimi anni per capire quanto futuro c'è nel settore biologico italiano. Qui a SANA c'è una forza straordinaria. Il fatto di poter annunciare la collaborazione tra questa esperienza e Expo Milano 2015 è un ulteriore tassello di quel progetto a cui stiamo dedicando tante energie per raccontare in Expo l'esperienza agroalimentare italiana".
Commenti molto positivi anche da parte degli espositori. "La ventiseiesima edizione di SANA, che ha visto l'aumento significativo degli espositori, dei buyer esteri e dei visitatori – ha dichiarato il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla, "conferma il ruolo insostituibile del Salone sia come evento leader per il biologico in Italia, sia come piattaforma per l'internazionalizzazione del bio Made in Italy e per la sua presenza all'EXPO 2015."
L'altro grande risultato culturale dell'edizione 2014 del Salone è rappresentato dal successo della prima edizione di SANACITY, il programma "off" di iniziative e di eventi nato con l'obiettivo di mettere in vetrina - nella prospettiva della partecipazione di Bologna a EXPO 2015 - le competenze e le eccellenze del capoluogo bolognese come Città del Cibo sano e sostenibile: più di 140 eventi organizzati in collaborazione con Eco Bio Confesercenti - tra degustazioni bio e vegan, assaggi di gelati, tè e tisane, colazioni, aperitivi e cene bio, "cicchetti" di vini bio e show cooking, oltre agli appuntamenti per i più piccoli della Città dello Zecchino a cura di Antoniano Bologna - hanno invaso i portici, le strade e le piazze di Bologna a partire dal 5 settembre e proseguiranno fino al 14 settembre, continuando a fare di Bologna la capitale verde d'Italia del vivere ecologico. E come hanno annunciato nel corso della manifestazione il Presidente di BolognaFiere Campagnoli e l'Assessore del Comune di Bologna, Matteo Lepore, l'anno prossimo SANA CITY sarà uno degli appuntamenti clou del programma promozionale di Bologna in relazione all'EXPO 2015 nell'ambito delle iniziative di EXBO.

SANA REPARTO-VEGAN-7SETT
Il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale appena concluso ha confermato non solo la dinamicità positiva del settore biologico dal punto di vista della attività produttive, di trasformazione e commercializzazione, ma anche l'aumento dei consumatori bio, in controtendenza rispetto alla crisi economica che ha colpito in Italia il settore manifatturiero e i consumi delle famiglie. Lo rilevano i dati dell'Osservatorio SANA 2014, curato da Nomisma su incarico di BolognaFiere, che sono stati illustrati nel corso del convegno di sabato 6 settembre "Tutti i numeri del bio in Italia": per il terzo anno consecutivo cresce in Italia il tasso di penetrazione degli alimenti a marchio bio, ovvero la percentuale di consumatori che negli ultimi 12 mesi hanno fatto l'acquisto di almeno un prodotto bio, percentuale che nel 2014 è salita al 59% sui consumatori totali, registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%) sia rispetto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%). E tra coloro che hanno fatto almeno un acquisto a marchio bio, il 37% dichiara di consumare prodotti bio almeno 1 volta alla settimana, e il 22% ogni giorno.
L'incremento del consumo di alimenti bio certificati, registrato dall'indagine dell'Osservatorio di SANA 2014, si rispecchia nei dati presentati a SANA, nell'ambito del medesimo convegno su menzionato, da SINAB (Sistema di Informazione Nazionale dell'Agricoltura Biologica, istituito dal Ministero per le Politiche Forestali) che fotografano la situazione della produzione biologica nel nostro paese al 31 dicembre 2013, e da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) sulla vendita di prodotti a marchio bio nel canale di vendita della Grande Distribuzione (GDO).
Sulla base dei dati SINAB risulta che gli operatori biologici certificati in Italia al 31 dicembre 2013 sono 52.383 (erano 49.709 al 31 dicembre 2012), con un incremento rispetto ai dati 2012 del 5,4%. In aumento anche la superficie coltivata secondo il metodo biologico, che risulta pari a 1.317.177 ettari (erano 1.167.362 nel 2012), con una crescita complessiva, rispetto al 2012, del 12,8%.
Sul fronte del consumo interno i dati presentati da ISMEA, su rilevazione del Panel famiglie Ismea/GFK-Eurisko nei primi cinque mesi del 2014, evidenziano una spesa di prodotti confezionati a marchio bio nel canale della GDO ancora in espansione con addirittura un + 17,3% in valore rispetto allo stesso periodo del 2013.
Trend positivo anche per la vendita di cosmetici di derivazione naturale nel canale delle erboristerie: i dati diffusi a SANA 2014 da Cosmetica Italia dicono che, pur risentendo della congiuntura negativa, questo canale di vendita ha sofferto meno di altri registrando un + 1,8% nel primo semestre 2014, con proiezioni del +2% a fine esercizio, per un valore di mercato superiore ai 410 milioni di euro.

Infine è stato boom anche di "visitatori virtuali" sul sito sana.it e sui social: più di 10.000 utenti unici al giorno negli ultimi 7 giorni, con un + 38% rispetto al 2013 nei 4 giorni di manifestazione, e 41.732 visite al sito nei 4 giorni di manifestazione, pari a + 58% rispetto all'anno passato. Su YOUTUBE sono stati caricati 60 video riferiti a SANA2014 che hanno registrato 14.200 visualizzazioni. Un milione e 400mila le visualizzazioni complessive sulla pagina FB di SANA, e 115.000 le interazioni attive FB e Twitter nei soli 4 giorni di manifestazioni.

SANA 2014 ha chiuso lanciando un doppio arrivederci agli operatori di settore del biologico e ai visitatori: da maggio ad ottobre al Parco della Biodiversità di EXPO 2015 e a BolognaFiere per l'edizione speciale di SANA 2015, 27° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.

SANA BO kids L5573

(Fonte FiereBologna)
Informazioni e materiali presentati a SANA 2014 su sana.it
Bologna, 11 settembre 2014
Ufficio Stampa SANA: Silvia Zamboni – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 051 260569 – cell.3487945426
Ufficio Stampa BolognaFiere: Gregory Picco – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 051 282862

Domenica, 14 Settembre 2014 08:43

Macfrut, 24 – 25 – 26 Settembre

Macfrut rappresenta un punto di incontro e di confronto per i professionisti dell'ortofrutta, da coloro che si occupano di produzione, di commercio, a chi è impegnato nella logistica, nel packaging, nei macchinari e nella distribuzione.

Cesena, 10 settembre 2014 -
Quasi 30 convegni programmati senza contare gli incontri bilaterali fra imprese e delegazioni estere. Anche l'edizione 2014 di Macfrut si conferma ricca di appuntamenti formativi sulla ricerca e sull'innovazione.
Un'anteprima si avrà martedì 23 settembre, in sala Verde, con il convegno dal titolo: "Asparago, una coltivazione che guarda al futuro". L'appuntamento è per le ore 9 e i relatori si succederanno sia al mattino, sia al pomeriggio dalle 14.
In sala Europa, sempre martedì 23 ma dalle ore 15, si svolgerà il convegno: "La situazione produttiva e commerciale delle pere: criticità, prospettive e opportunità". A seguire la tavola rotonda sulla commercializzazione delle pere alla luce dei nuovi scenari internazionali.
Si entra nel vivo mercoledì 24 settembre (sala Verde): dalle 10 si affronta il tema dell'innovazione e della tracciabilità per una orticoltura sostenibile e di qualità. A seguire la tavola rotonda sulla tracciabilità della filiera come strumento essenziale per produzioni di qualità.
Alle 9,30 in sala Agricoltura sarà protagonista l'università. Saranno affrontati i temi legati al Tecnopolo di Cesena Ciri agroalimentare per l'ortofrutta.
Alle 10 si terrà l'inaugurazione ufficiale della fiera.
In sala Delegazioni, alle 11, si svolgerà un incontro sui rapporti fra Italia e Brasile concentrandosi sullo scambio di tecnologie e confronto di filiera orticola.
In sala Gialla, alle 11.30, si farà il punto sul programma di "Frutta nelle scuole".
Ricco anche il calendario del pomeriggio. Alle 15 Coldiretti nazionale, in sala Europa, promuove un convegno sul tema "Quali strategie per il futuro dell'ortofrutta made in Italy". Sempre ricco il programma eventi di mercoledì: in sala Agricoltura alle 15,30 si disserterà su App e internet, tema declinato sulla App della mela rossa di Cuneo Igp e del suo territorio.
Alle 15 in sala Gialla sarà affrontato un tema di stretta attualità: le opportunità commerciali tecnologiche con la Russia.
Dopo una giornata ricca come quella di mercoledì, giovedì 25 settembre si replica, anzi, si aumenta.

(Il programma dei Convegni MACFRUT 2014)

A fronte dei dati presentati ieri dal proprio Ufficio Studi nazionale, che mostrano il calo del reddito disponibile pro capite e della spesa delle famiglie ma anche l'aumento delle spese obbligate (abitazione, sanità, mobilità, ecc.), Confcommercio Reggio Emilia richiama la necessità di rilanciare la crescita valorizzando i servizi di mercato e riducendo le tasse a tutti i livelli di Governo -

Reggio Emilia, 12 settembre 2014 -

«Come evidenziato dai numeri che escono in queste settimane, in Italia la ripresa non c'è ancora e a soffrire sono soprattutto le aziende che vivono di mercato interno, come quelle del settore commercio e servizi»: è il commento di Donatella Prampolini Manzini, presidente di Confcommercio Reggio Emilia, ai dati presentati ieri dall'Ufficio Studi nazionale dell'associazione.

In otto anni il reddito reale disponibile pro capite è calato del 13,1% e la spesa delle famiglie ha registrato una flessione del 7,6%. Nei consumi le diminuzioni più sensibili hanno interessato i pasti in casa e fuori casa (-4,1%), in particolare l'alimentazione domestica (-4,6%), i viaggi e le vacanze (-3,8%) e la cura del sé e la salute (-3,5%), al cui interno si è registrata la netta flessione della spesa per abbigliamento e calzature (-6,3%).
L'altro grande e preoccupante fenomeno che emerge è la crescita delle spese per consumi di beni e servizi obbligati, salita al 41% sul totale dei consumi (era al 32,3% nel 1992), mentre crolla l'acquisto di beni commercializzabili (dal 51,4% del 1992 al 39% del 2014). Tra gli obbligati, in poco più di 20 anni è cresciuta significativamente la spesa per l'abitazione, passata dal 17,1% al 23,9%, e per l'acquisto di carburanti e servizi per la gestione dei mezzi di trasporto. Tra i commercializzabili si conferma il progressivo ridimensionamento della spesa per alimentari e bevande, fenomeno che ha caratterizzato anche altri segmenti di consumo considerati "maturi" quali l'abbigliamento e le calzature, i mobili, e l'acquisto di autovetture. Tra il 1992 e il 2014, infine, i prezzi dei beni e dei servizi obbligati sono più che raddoppiati, a fronte di un aumento molto più contenuto dei beni e servizi commercializzabili. Mediamente e in ciascun anno tra il 1992 e il 2014 le dinamiche di prezzo degli obbligati sono state del 63% circa superiori a quelle osservate per l'area dei commercializzabili.

«Per ridare slancio all'economia –spiega Donatella Prampolini Manzini- bisogna puntare sulla crescita avendo ben chiaro quale sia la priorità assoluta: la riduzione delle tasse a tutti i livelli di governo. Anche la situazione reggiana non fa eccezione, i redditi sono ai livelli di 30 anni fa, le banche poco coraggiose nell'erogazione del credito e la complessità della burocrazia disincentiva anche i più coraggiosi. Un ulteriore freno alla ripresa dei consumi viene dall'aumento delle spese obbligate che hanno raggiunto il 41% del totale delle spese delle famiglie: un record assoluto. La strada per rilanciare la crescita è la valorizzazione dei servizi di mercato, con un occhio di riguardo al terziario, troppo spesso dimenticato nella nostra provincia, come fosse una Cenerentola.»

(Fonte: Ufficio Stampa Confcommercio Reggio Emilia)

I prototipi di un'azienda CNA premiati in un concorso nazionale sullo sviluppo di edifici ecocompatibili -

Reggio Emilia, 10 settembre 2014 -

La crisi dell'edilizia tradizionale può essere superata solo andando incontro a nuove forme di rigenerazione urbana che si adattano all'ambiente in cui sono inserite nel pieno rispetto della natura.

CasaAttiva, marchio dell'azienda "Il legno su misura srl" associata a CNA Reggio Emilia, ha sviluppato i prototipi di due tra i 10 progetti vincitori della seconda edizione del concorso "Eco Luoghi, CASE PER UN ABITARE SOSTENIBILE", promosso con il patrocinio di Mecenate 90, Unioncamere e del Ministero dell'Ambiente, per lo sviluppo di abitazioni monofamiliari, su una superficie di 45 mq, che s'integrassero in modo armonioso al paesaggio italiano, oltre a dover rispettare specificità tecnologiche che ne garantissero la certificazione energetica "classe A".

L'azienda di Correggioverde di Dosolo è stata scelta dagli studi di architettura reggiani che hanno partecipato al concorso per il know how e le abilità sviluppate nella realizzazione di edifici biocompatibili ad elevata efficienza energetica, realizzati con sistema costruttivo a secco. I modelli vincitori sono un chiaro segno delle abilità italiane su diversi fronti, dove competenza progettuale e costruttiva ed efficienza energetica si coniugano in modo sinergico con design e architettura moderna.

Si tratta, nello specifico, del progetto ECO SISTEMA45 (dello studio M2R architettura), un'abitazione concepita con sistema costruttivo in legno altamente personalizzabile, che si caratterizza per uno spazio interno aperto e flessibile, con facciate libere da strutture ed impianti, e del progetto ZEROPOSITIVO (del Laboratorio di architettura) con un'abitazione che consuma meno energia di quella che produce, interamente costruita in legno con sistema a secco, consentendo il recupero delle materie prime al termine del ciclo di vita dell'edificio.

zero positivo rid

"Siamo particolarmente orgogliosi – afferma Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA - quando i nostri Associati ricevono riconoscimenti così importanti. 'Il legno su misura' è l'esempio perfetto di un'azienda artigiana che ha saputo coniugare tradizione e innovazione, con un'attività che dura dal 1960. CNA sostiene da tempo la necessità per le pmi di essere al passo con i tempi ed evolvere il proprio business per fronteggiare le nuove sfide imposte dal mercato globale".

I prototipi, in scala reale, saranno esposti presso il museo di arte contemporanea MACRO TESTACCIO di Roma fino al 20 Settembre 2014, dal martedì alla domenica dalle 16 alle 22 (ingresso gratuito).

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

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