La nota stampa di Aldo Caffagnini sull'inceneritore di Parma che in luglio ha funzionato per il 40%, meno della metà delle sue capacità. La fase di spegnimento e di accensione di questi impianti è la più pericolosa. -

Parma, 26 agosto 2014 -

L'inceneritore di Parma langue: è la solitudine del camino. Luglio è stato il mese di minor operatività con la linea 1 sempre spenta e la linea 2 con una attività limitata a 25 giorni. Agosto segue a ruota.

In luglio ha funzionato per il 40%, meno della metà delle sue capacità. E' la raccolta differenziata del capoluogo che sta facendo la differenza.
In poco tempo è schizzata al 70% e i rifiuti da bruciare sono calati di 15 mila tonnellate. Un pozzo di carburante che non c'è più e che mai più ci sarà, anzi. E' sfumata anche la possibilità di ottenere il via libera ai rifiuti regionali.
La caduta di Errani ha portato con sé anche la mancata approvazione del nuovo piano rifiuti regionale, che includeva un sistema di rifiuti legato al territorio di tutta la regione e non più a quello della singola provincia, nulla osta che avrebbe consentito a Iren di bruciare tutti i rifiuti emiliano romagnoli a disposizione.
Ora si gioca sui rifiuti speciali, di cui Iren ha 65 mila tonnellate autorizzate.
Come?
Semplice: si fanno arrivare i rifiuti al Cornocchio (che è autorizzato a ricevere rifiuti da fuori provincia), gli si da una mescolata, e voilà, il gioco è fatto: il carico è pronto e utile per l'avvio al forno di Ugozzolo.
Da gennaio Rossoparma racconta di oltre mille viaggi da Oltrenza: http://goo.gl/oUjfX0

Un camino a singhiozzo. Ma la fase di spegnimento e di accensione di questi impianti è la più pericolosa.
Il calo di temperatura mette a dura prova i sistemi di filtraggio delle tante pericolose molecole che si formano durante l'incenerimento dei materiali.
Questo continuo accendi spegni non fa certo bene all'ambiente.
L'inceneritore di Ugozzolo è partito lo scorso gennaio.
Ebbene è stato acceso e spento 15 volte, 6 volte la linea 1, 9 volte la linea 2.
Linea 1: accesa il 15 febbraio, spenta il 27 marzo, accesa il 30 marzo, spenta il 1° aprile, accesa il 3 aprile, spenta il 27 giugno.
Linea 2; accesa il 7 gennaio, spenta l'11 febbraio, accesa il 18 febbraio, spenta il 1° aprile, accesa il 3 aprile, spenta il 17 maggio, accesa il 16 giugno, spenta il 24 giugno, accesa il 7 luglio.
Che tipo di gestione è mai questa?
Non sarebbe il caso di ripensare il Paip e ragionare su una exit strategy?
Il clamoroso sovradimensionamento dell'impianto (i decisori politici di allora si guardano bene oggi da commentarlo) porta al semplice ragionamento sul "che farne" di questo impianto esagerato.
Ci si sieda ad un tavolo e si cominci a ragionare sullo spegnimento definitivo di una linea e dei possibili modi per parare il danno economico.
Che tanto già oggi il debito è tra noi, visto l'andamento a singhiozzo del camino.

(Fonte: ufficio stampa Gestione Corrette dei Rifiuti Parma)

Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 34 25 agosto 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 34 25 agosto 14
(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
1.1 editoriale Terza Guerra Mondiale
2.1 salute SANA: I segreti per stare bene a tavola
4.1 expo2015 MIPAAF, bando per expo 2015
4.2 ex MONTANA Ferie pericolose
5.1 MAIS E SOIA Mais & Soia: agosto 2014
6.1 Lattiero caseario "Ribassi sul Parmigiano"
7.1 frutta Crisi Frutta, urgenza nei ritiri
7.2 pomodoro Pomodoro, campagna a rilento per il maltempo
8.1 eventi export Lambrusco in Cina con la Cantina di Formigine
9.1 sicurezza Allarme Salmonella

Cibus 34 COP

Domenica, 24 Agosto 2014 11:17

SANA: I segreti per stare bene a tavola

Salute e Nutraceutica. I segreti per stare bene a tavola negli incontri scientifici al prossimo SANA. Super Pasta, Super Vino, e Super Caffè conditi con una camminata.

Bologna 21 agosto 2014 -
Parola d'ordine: promuovere sani stili di vita, cominciando con una bella camminata fino ad arrivare a tavola con la "super pasta", un bicchiere di "super vino" e per chiudere un caffè, super anche questo. Disseminare nella società questa cultura è quanto si prefigge la terza edizione del programma di incontri di alto profilo scientifico dedicati alla salute e agli apporti della nutraceutica, coordinato anche quest'anno dal professor Enrico Roda, noto gastroenterologo di fama internazionale e presidente della Fondazione Istituto di Scienze della Salute (www.fondazionescienzedellasalute.org).

Gli incontri, come ormai è tradizione, si terranno tutti nelle sale convegno di BolognaFiere durante il SANA, il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale organizzato da BolognaFiere in programma da sabato 6 a martedì 9 settembre (www.sana.it). Quest'anno però il programma di incontri prevede una novità: sarà inaugurato infatti da una "Camminata per la salute" che si snoderà da Piazza Santo Stefano, nel cuore del centro storico di Bologna, fino al Santuario della Madonna di San Luca, la basilica che si trova sul Colle della Guardia che domina la città. "Siamo impegnati in collaborazione con il SANA in un'opera di disseminazione divulgativa della cultura della salute – spiega il professor Roda – e abbiamo pensato di cominciare con una camminata per promuovere l'attività fisica, in particolare il camminare, come ingrediente fondamentale per mantenersi in buona salute. L'iniziativa sarà solo la prima di una lunga serie: in futuro vorremmo infatti organizzare una camminata al mese, magari per raggiungere punti di interesse culturale e artistico con l'aiuto di tutor ed esperti". Intanto alla prima Camminata per la salute hanno aderito, tra gli altri, i ministri Federica Guidi e Gian Luca Galletti, Romano Prodi, Piero Gnudi, il sindaco di Bologna Virginio Merola, il presidente di Genus Bononiae Fabio Roversi Monaco, il presidente della Virtus Pallacanestro Renato Villalta, il patron di Valsoia Lorenzo Sassoli de Bianchi, l'Ordine dei Medici di Bologna.
La camminata darà il via alla serie di convegni promossi dalla Fondazione Istituto di Scienze della Salute nell'ambito di SANA. I congressi medici, indirizzati anche alla comunità scientifica, andranno ad integrare il mondo della salute con quello della produzione alimentare, con particolare attenzione alla produzione di alimenti che utilizzano l'impiego di elementi nutraceutici e che rappresentano gli ingredienti-base della Dieta Mediterranea. Il programma è di grande interesse e coinvolgerà scienziati ed esperti di altissimo livello internazionale.
Una parte di approfondimenti, come ormai è tradizione, verranno dedicati alla celiachia e in particolare a quella che Roda chiama "l'emersione dell'iceberg": si stima infatti che tre persone su dieci siano celiache senza sapere di esserlo, anche se, pur lentamente, questa consapevolezza si sta allargando. Non solo: durante i convegni sarà dimostrato attraverso dati clinici che la dieta senza glutine è utile anche nel caso di patologie come il colon irritabile o il morbo di Chron.
Protagonista di gran parte dei lavori sarà la Dieta Mediterranea, non solo come abitudine alimentare ma come intera filiera, dal campo alla tavola. Si parlerà di prodotti da forno, frutta e verdura ad alta densità nutraceutica, e delle loro ricadute sul mondo della produzione alimentare e sulla salute. Si alterneranno esperti di genetica, rappresentanti di centri di ricerca d'eccellenza e scienziati, tutti impegnati in una divulgazione pensata apposta per i non addetti ai lavori, "per riuscire ad arrivare alla gente comune e disseminare la cultura della salute", insiste Roda.
La parte del leone la faranno ancora le proteine vegetali, che hanno un ruolo fondamentale nella salute perché sono "svestite" dai grassi. "Daremo un'enfasi particolare alla pasta e alle cosiddette super paste – spiega il gastroenterologo – cioè alle paste che da sole condensano i tradizionali primo e secondo piatto. Se infatti integriamo nella pasta le proteine vegetali e come condimento utilizziamo prodotti ricchi di nutraceutici oppure di verdure, abbiamo già l'apporto necessario per il nostro corpo". In questo modo, secondo gli esperti, si può sconfiggere l'obesità e si possono ridurre i rischi di cancro e malattie cardiovascolari. Lo stesso discorso vale per il caffè e per il vino, che grazie agli studi scientifici possono essere integrati e diventare super caffè e super vino. "Ormai tutti gli studi hanno abbattuto il vecchio pregiudizio della medicina secondo il quale il caffè fa male: non è così. Anzi, la durata della vita – afferma Roda – dipende anche dal numero di caffè bevuti. Recenti studi hanno dimostrato, per esempio, che chi beve caffè riduce della metà la probabilità di ammalarsi di cancro al fegato".
Infine anche l'acqua sarà al centro di un incontro che si occuperà di questa preziosa e insostituibile risorsa a rischio, dell'importanza dell'idratazione nel bambino e nell'anziano e nella cura dell'obesità, nonché di acque minerali e termali, di bevande funzionali (energy e sport drink), di tè e caffè.
Per ulteriori informazioni: Progetto Meeting, telefono 051585792, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Domenica, 24 Agosto 2014 10:11

MIPAAF, bando per expo 2015

Expo, Mipaaf: pubblicato avviso per selezione pubblica nazionale per progetti in campo agroalimentare e pesca

Roma, 08 agosto 2014 --
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato pubblicato l'avviso pubblico per la selezione nazionale di progetti in campo agricolo, alimentare, forestale, della pesca e dell'acquacoltura per Expo 2015. La selezione rientra nel quadro di operazioni di attuazione del protocollo Mipaaf per l'Esposizione Universale di Milano. Il budget complessivo è di 2 milioni di euro. 

Le azioni ammissibili sono: 

a) attività di ricerche di mercato, per l'ideazione e la progettazione di un prodotto; 
b) trasferimento di conoscenze, azioni di informazione ed educazione alimentare; 
c) azioni promozionali relative a organizzazione di eventi e pubblicazioni destinate a sensibilizzare il grande pubblico in merito alle tematiche dell'evento Expo 2015; 
d) azioni divulgative inerenti attività di ricerca e sviluppo nel settore agricolo, forestale, della pesca e dell'acquacoltura; 
e) azioni di divulgazione in tema di sostenibilità sociale ed ambientale, della biodiversità e 
della cultura della legalità. 
 
I progetti dovranno prevedere attività che siano coerenti con le finalità di Expo 2015 e non abbiano finalità di lucro. Dovranno essere inoltre proposte da un unico soggetto o da un'aggregazione, anche temporanea, di soggetti, purché la domanda sia sottoscritta dal soggetto capofila. 

Le proposte potranno essere presentate dal 1° settembre al 30 settembre 2014, al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali - Direzione Generale della Qualità Agroalimentare e dell'Ippica, tramite posta elettronica certificata (PEC) all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Ufficio Stampa MIPAAF
SCARICA IL BANDO DELLA SELEZIONE PUBBLICA

 

Domenica, 24 Agosto 2014 10:03

Mais & Soia: agosto 2014

Mais & Soia dati previsionai 2014 2015 - agosto 2014

MAIS: Dati previsionali per 2014-15

La produzione globale di Mais per la stagione 2014-15, che inizierà il 1° Settembre, è prevista a 985.39 Mio t, in aumento rispetto alle stime formulate a Luglio, con maggiori raccolti previsti negli Stati Uniti e in Unione Europea.
Negli Stati Uniti si prevede una produzione di Mais di 356.43 Mio t, +4.4 Mio t rispetto alle previsioni del mese scorso, con una resa dei terreni record di 167.4 bushels/acro (equivalenti a 10.63 tons/ettaro). Con l'aumento della produzione, si attende anche una maggiore produzione di etanolo e un incremento dell'export.
Nell'Unione Europea la produzione di Mais è attesa a 67.05 Mio t, +1.4 Mio t rispetto alle stime precedenti, grazie alle precipitazioni abbondanti ed al clima favorevole di Luglio. I consumi europei di Mais sono previsti in diminuzione (-2 Mio t): le piogge estive hanno peggiorato al qualità del frumento, aumentando le previsioni per un suo utilizzo nell'alimentazione.

SOJA: Dati previsionali per 2014-15

La produzione globale di semi di Soia per la stagione 2014-15, che inizierà il 1° Ottobre, è prevista a 304.69 Mio t, pressochè invariata rispetto alle previsioni formulate a Luglio.
L'aumento produttivo negli Stati Uniti è bilanciato da una riduzione attesa in India.
Si conferma il raccolto record degli Stati Uniti (103.85 Mio t), +16% rispetto alla stagione 2013-14, con una resa dei terreni prevista di 45.4 bushels/acro (3.09 tons/ettaro) ed una superficie coltivata di 84.1 milioni di acri (33.64 ettari).
La minor produzione attesa in India è dovuta al ritardo dei monsoni che ha comportato la riduzione dell'area destinata alla coltivazione di semi di Soia.

STOCK FINALI

Fonte: CLAL

Domenica, 24 Agosto 2014 09:08

Crisi Frutta, urgenza nei ritiri

Crisi frutta estiva, Rabboni: procedere con urgenza ai ritiri, ma servono modifiche al provvedimento europeo, che altrimenti rischia di essere inefficace. Convocata per il 29 agosto una riunione in Regione con i produttori emiliano-romagnoli

Bologna 21 agosto 2014 - "In questo momento l'unico provvedimento utile a dare ristoro ai produttori e contribuire al rialzo dei prezzi all'origine é il ritiro indennizzato, con valenza retroattiva, di una quantità adeguata di frutta, in eccesso rispetto alla domanda di mercato. Per questo é urgente dare immediatamente corso al provvedimento europeo che ha destinato allo scopo 32,7 milioni di euro, accogliendo però le principali proposte di modifica formulate al ministro Maurizio Martina dalle rappresentanze nazionali dei produttori e dalle professionali agricole. Senza queste modifiche il provvedimento messo a punto dalla Commissione rischia di avere un' efficacia molto bassa ed un impatto non significativo". Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni dopo l'incontro svoltosi ieri a Roma presso il ministero delle Politiche agricole sulla crisi dell'ortofrutta.
In particolare, sottolinea Rabboni "bisogna che la retroattività dei ritiri inizi da metà dello scorso luglio, che la frutta ritirata sia destinata oltre che alle persone indigenti attraverso le associazioni no profit, anche ad altri impieghi di carattere non alimentare, che i prezzi di ritiro siano adeguati ai costi reali di produzione e trasporto". Secondo Rabboni è anche necessario che le risorse per la promozione dei consumi confluiscano in un'unica campagna nazionale e che i 32,7 milioni previsti vengano integrati sulla base delle effettive richieste di ritiro.
"Il Ministro porterà queste proposte a Bruxelles – sottolinea l'Assessore emiliano-romagnolo - noi lo sosterremo assieme al mondo agricolo regionale. Per il 29 agosto abbiamo fissato un incontro con tutte le parti interessate per avviare gli interventi previsti per la gestione dei ritiri. Mi auguro che a quel momento ci siano tutti gli elementi per procedere operativamente."
(Fonte Regione Emilia Romagna)

La cooperativa ha partecipato alla principale fiera cinese dedicata al vino.

Bologna 21 agosto 2014 -.

La Cantina Formigine Pedemontana fa assaggiare il Lambrusco ai cinesi. Nei giorni scorsi la cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena ha partecipato al Beijing Yanqing International Wine Expo, uno dei principali eventi del 2014 dedicati al vino in Cina. L'evento si è tenuto nella città di Yanqing, a 60 km da Pechino; la Cantina Formigine Pedemontana, che esporta da qualche anno nella zona sud di Pechino, era l'unico produttore di Lambrusco modenese presente. «L'affluenza di pubblico ha superato le nostre aspettative e ci ha permesso di stringere contatti con alcuni distributori non solo di Pechino, ma anche di altre regioni della Cina e dell'Estremo Oriente», riferisce l'export manager della Cantina Formigine Pedemontana Matteo Torelli. La zona di Yanqing, la città che ha ospitato la fiera, ha centinaia di ettari coltivati a vigna, una cinquantina di cantine, un museo del vino. «Quello cinese è un mercato immenso che vale la pena di esplorare – aggiunge il presidente della cooperativa formiginese Alberto Vaccari – I cinesi desiderano conoscere i vini italiani e francesi. Del Lambrusco apprezzano il frizzante e i profumi, anche se sono ancora attenti più che altro al prezzo e faticano a riconoscere la qualità dei prodotti. Comunque il nostro Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc amabile "Rosso Fosco" è stato molto apprezzato. Per questo - conclude il presidente della Cantina Formigine Pedemontana – speriamo di poter presto consolidare la nostra presenza in quel grande mercato».

(Confcooperative Modena)

Domenica, 24 Agosto 2014 09:40

Allarme Salmonella

La presenza di Salmonella spp. riscontrata in origano proveniente dalla Turchia.

Roma, 20 agosto 2014 -
L'Italia ha attivato, il 18 agosto 2014, il Sistema rapido di allerta europeo (Rasff n° 2014.BIN) avvisando le autorità sanitarie dei diversi Paesi europei circa la presenza di salmonella spp. presente in origano fresco dalla Turchia e commercializzata in Italia.
I batteri appartenenti a questo genere sono responsabili della "salmonellosi", una delle più frequenti malattie a trasmissione alimentare.
La Salmonella spp. ha come habitat il tratto intestinale dell'uomo e degli animali e la sua presenza nell'ambiente è conseguente a contaminazione fecale. Si distinguono salmonelle adattate all'ospite, responsabili di tifo e paratifo nell'uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo, e salmonelle non ospite-specifiche che possono infettare l'uomo e gli L'infezione si trasmette principalmente per via oro-fecale. In Europa la principale via di contaminazione dell'uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati: in particolare carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi bivalvi, semi germogliati pronti al consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari a base di latte crudo, frutta e verdura crude. Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli, roditori e rettili (iguane e tartarughe d'acqua) possono rappresentare, seppur raramente, una fonte di infezione per l'uomo.
Possono variare dai semplici disturbi del tratto gastro-intestinale ( dolori addominali, nausea, vomito, diarrea, febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali) soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall'ingestione degli alimenti contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso benigno e autolimitante.
Sebbene il numero totale di infezioni sostenute dal genere Salmonella abbia subito un decremento nel corso degli ultimi anni, sia in Europa che in Italia, essa continua a rimanere l'agente di malattia trasmessa da alimenti più frequentemente isolato. In Europa, nel 2010 il numero totale di casi confermati di salmonellosi è risultato pari a 99,020 (21,5 casi su 100.000 abitanti), diminuiti dell'8,8% rispetto al 2009, mentre nel nostro Paese è stato di 2,730 (4,5 casi su 100.000 abitanti). Non è la prima volta, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che viene segnalata la presenza di questo pericoloso batterio in prodotti alimentari e quindi dannosi per la salute. Ecco, perchè è necessario mantenere sempre alta l'attenzione ed il sistema di allerta europeo, in questo senso, ci aiuta a segnalare tempestivamente i pericoli per i consumatori. Pertanto si raccomanda massima allerta e di rispettare le basilari norme igieniche.

508,3 milioni di euro il valore esportato nei Paesi "caldi" dalle imprese reggiane nel 2013.

Reggio Emilia 23 agosto 2014 --
Mentre non si fermano lo sdegno e l'orrore per le sofferenze della popolazione civile e le migliaia di vittime innocenti che i conflitti stanno provocando, aumentano anche le preoccupazioni degli operatori economici reggiani rispetto alle guerre che si stanno consumando, dichiarate o no, in tante parti del mondo, con in primo piano la situazione di Ucraina e Russia, Iraq, Palestina e Israele, Gaza, Siria, Libia.
Verso queste zone "calde", le imprese reggiane esportano ogni anno prodotti per diversi milioni di euro: più di 473 nel 2012, 508,3 nel 2013 e già 117 nei primi tre mesi del 2014.
Nel 2013, come evidenziano i dati elaborati dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio, le esportazioni reggiane hanno raggiunto gli 8,6 miliardi, e il 6% dei prodotti ha avuto come destinazione questi territori, nei quali l'industria manifatturiera, con 507,8 milioni di euro, rappresenta la quasi totalità del venduto. I restanti 466,3 mila euro riguardano prodotti agricoli, dell'estrazione e delle attività dei servizi di comunicazione e informazione.

RE Esport interscambi 1
- Tabella 1 Interscambi commerciali della provincia di Reggio Emilia con territori interessati da conflitti - Anno 2013 -
Al primo posto per valore di esportato si sono collocati i prodotti della metalmeccanica: i 192,6 milioni di euro (il 37,9% del totale manifatturiero) hanno trovato sbocco principalmente in Russia (123,5 milioni) e, a seguire, in Ucraina (23,2), in Israele (19,4), in Libia (16,8) e in Iraq (9,5).
Il tessile-abbigliamento, con 177,7 milioni (il 35% dei prodotti manifatturieri in complesso), rappresenta il secondo settore per valore di esportato. La Russia è il principale acquirente di prodotti reggiani del sistema moda (169,3 milioni, il 95,3% del totale); al secondo posto si colloca l'Ucraina con 7,5 milioni.
A distanza, con 41,8 milioni - che rappresentano l'8,2% del settore manifatturiero - si pone il ceramico che vede, fra i maggiori acquirenti dopo la Russia (25,1 milioni), lo Stato d'Israele, verso il quale sono diretti prodotti "made in Reggio Emilia" per 10,8 milioni, il 25,8% del comparto. Seguono l'Ucraina (3,3 milioni) e la Libia (2,2). Una minima parte (225 mila euro) è destinata anche ai territori palestinesi e 206mila all'Iraq.

RE Esportazioni guerre 2

- Tabella 2 Esportazioni di prodotto manifatturieri della provincia di Reggio Emilia verso i territori interessati da conflitti - Anno 2013 (valori in euro) - Fonte: elaborazione Ufficio Studi CCIAA Reggio Emilia su dati Istat

Computer, apparecchi elettrico-elettronici ed ottici, per complessivi 39,4 milioni di euro (il 7,8% del manifatturiero), occupano il quarto posto per valore di esportato: Russia (20,1 milioni), Israele (7,4), Libia (quasi 6 milioni) e Ucraina (5,2) sono i principali acquirenti.
Dei 23,3 milioni di euro della filiera agroalimentare, 8,4 milioni (il 36,2% del settore) riguardano l'esportazione di vino destinato - per più del 90% - alla Russia (7,7 milioni). Seguono, con un valore di 6,4 milioni, gli "altri prodotti alimentari" (che comprendono anche condimenti e spezie). I prodotti delle industrie lattiero-casearie - fra i quali eccelle il Parmigiano-Reggiano - con 3,5 milioni, costituiscono circa il 15% del venduto e hanno come destinazione la Russia (3,2 milioni), l'Ucraina (251mila) e Israele (quasi 44mila euro).
Oggi gli occhi sono particolarmente puntati su Erbil, nel Kurdistan iracheno, territorio che la guerra sta devastando e nel quale, in questi ultimi anni, si sono realizzate diverse missioni della Camera di Commercio con la partecipazione di tante imprese reggiane delle costruzioni e della meccanica, che proprio qui avevano trovato un terreno decisamente favorevole alle esportazioni.
Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia

Terme di Salsomaggiore: "Azienda ormai da tempo tecnicamente fallita", Villani (FI-PDL): come intende attivarsi la Regione?

Bologna 23 agosto 2014 --
La società Terme di Salsomaggiore e Tabiano spa, "di cui la Regione Emilia-Romagna detiene il 23,45 per cento del pacchetto azionario", "presenta bilanci in disavanzo ormai da diversi anni" e, "addirittura, la chiusura del bilancio 2013" sarebbe "peggiorativa rispetto a quella del bilancio 2012", tanto che la Giunta si vedrebbe "costretta a vincolare, nel prossimo bilancio di previsione, una somma pari alla perdita dell'esercizio 2013, quasi 2,5 milioni di euro, in proporzione alle quote di proprietà secondo i dettami di legge".
E' quanto denuncia Luigi Giuseppe Villani (Fi-Pdl) in un'interrogazione rivolta all'esecutivo regionale, in cui segnala che "nel conteggio della passività non figura il conto complessivo e reale del costo del lavoro, che è sgravato dall'utilizzo continuativo, per un consistente numero di unità, della cassa integrazione in deroga. Cassa integrazione - rileva - che, in questo caso, passa da strumento di supporto temporaneo in attesa di un rilancio aziendale a una sorta di anticamera per un licenziamento collettivo (e questo pericolosamente in spregio della normativa vigente)".
Il consigliere evidenzia quindi che "il conto reale del disavanzo rischia di essere ben peggiore ed è testimoniato dal crollo della redditività della gestione".
Villani chiede quindi alla Giunta quali azioni ritenga opportuno intraprendere di fronte alla considerazione che "l'azienda è ormai da tempo tecnicamente fallita, con bilanci in disavanzo da quasi 10 anni", e come intenda attivarsi per evitare il perpetuarsi di uno "sperpero di denaro pubblico da parte della società che ormai ha raggiunto dimensioni macroscopiche".
L'esponente di Fi-Pdl vuole anche sapere se si intenda accertare la responsabilità dei "reiterati falliti piani industriali approvati" e se si ritenga di "mettere in opera un'azione di responsabilità nei confronti degli amministratori" della società "prima che detta potestà cada in prescrizione e che il danno non sia più risarcibile".
Il consigliere domanda, infine, se il collegio dei Revisori dei Conti della Regione sia stato messo a conoscenza della situazione fallimentare delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano Spa e, nel caso, vuole avere copia dei documenti prodotti nel merito. (AC) Bologna 22 agosto 2014

I dati Terna elaborati dall'Ufficio Studi di CNA Modena.

Modena, 23 agosto 2014. Al di là dei parametri aziendali (fatturato, produzione e via dicendo) ci sono dati oggettivi che consentono di valutare l'andamento dell'economia. Uno di questi è senz'altro quello dei consumi elettrici, quelli che l'ufficio studi di CNA Modena ha preso in esame per verificare, sulla base appunto di numeri "reali", come si sono comportate le aziende del nostro territorio nel 2013, ultimo dato storico disponibile.
Ebbene, il 2013 ha visto una crescita complessiva dei consumi elettrici del 3,8%. Attenzione, però, perché se si vanno a indagare i numeri, si rileva come questo aumento si concentri nel consumo domestico (62%) ed il rimanente net terziario, mentre il settore manifatturiero, che da solo rappresenta la metà del consumo elettrico modenese, ha visto una riduzione del 3,8%, segno inconfutabile delle difficoltà del nostro sistema produttivo.

 MO consumi elettrici grafico

Il grafico mostra in giallo l'incidenza sui consumi complessivi dei singoli macrosettori, ed in azzurrino la variazione misurata mettendo a confronto i consumi 2013 con quelli dell'anno precedente.

Affinando ancora l'analisi, il comparto che, consumi alla mano, appare più in difficoltà è quello alimentare (-7,3%), seguito dalla lavorazione di materie plastiche (-4,6%) e dalla meccanica (-1,7%), con la sola eccezione, nell'ambito di quest'ultima, dei mezzi di trasporto (+2,8%).
In controtendenza il settore tessile (+4,4%) e la ceramica (+0,6%, a fronte, però, di un'incidenza piuttosto elevata sul totale dei consumi, il 22,4%, anche a causa dei processi produttivi).
Da segnalare il -2,5% del commercio, ma anche il +12,2% del settore costruzioni, sul quale con ogni probabilità ha inviso l'attività di ricostruzione nell'Area Nord, colpita dal sisma 2012.
"Risparmioso", potremmo definirlo così, il consumo pubblico, con una diminuzione del 2,3% fatta registrare sia dalla pubblica amministrazione che dall'illuminazione pubblica.
"Sono numeri – commenta Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – che offrono un'ulteriore chiave di valutazione dello stato di salute della nostra economia, e da questo punto di vista certo non rassicura il fatto che, su base nazionale, tra luglio 2014 e luglio 2013 sia stato registrato un calo dei consumi di energia elettrica dell'1,6%".

Venerdì, 22 Agosto 2014 09:37

Chiazze oleose sul PO.


"La Polizia Municipale di Boretto sempre in prima linea anche sul grande Fiume"

Boretto, 22 agosto 2014 --
- Giunta in Comando una presunta segnalazione di una macchia oleosa tra il ponte che conduce nel Viadanese e il Lido di Boretto, il Comandante Dott. Davide Grazioli nonostante la scarsità di personale dovuto anche dal periodo di ferie, si è attivato immediatamente, unitamente alla Presidente delle GGEV prof. Luisa Borettini predisponendo un sopralluogo utilizzando un natante messo a disposizione dalle "Infrastrutture Fluviali".
Non è stato riscontrato fortunatamente nessun tipo di sversamento in acqua, anche se non è stato possibile entrare nell'Enza a causa della profondità insufficiente, la vista di una patina oleosa di colore verde, potrebbe essere riconducibile ad alghe.
E' stata coinvolta l'ARPA territorialmente competente per le campionature del caso, nonchè la Provincia di Reggio Emilia relativamente la pulizia e manutenzione dei piloni del ponte, dove erano presenti diversi ammassi di grossi tronchi d'albero.
Resta attivo il pattugliamento P.M./GGEV relativamente al controllo dei natanti ed al rispetto delle regole sulla pesca.

Venerdì, 22 Agosto 2014 08:58

Ferie pericolose.

Sta diventando lo sport preferito d'agosto giocare a nascondino con gli operai in ferie?

di Virgilio - Parma, 22 agosto 2014 --
Non deve essere stata una bella sorpresa constatare che, non appena chiusi i battenti per il periodo delle ferie, entro le successive trentasei ore tutto è stato trasferito, macchinari e stock.
E' successo in un opificio del Gruppo Cremonini, nello specifico, Italia Alimentari Spa di Paliano, in provincia di Frosinone.
Italia Alimentari Spa del Gruppo Cremonini, colosso alimentare con sede a Busseto, in provincia di Parma, leader nella produzione di prosciutti cotti, arrosti e specialità da forno venduti nei principali supermercati italiani, ha voluto replicare le infelici esperienze di un anno fa di FIREM di Modena e di DOMETIC di Forli.
Per le prime avevamo espresso un giudizio negativo per l'immoralità del comportamento e non possiamo che replicare tale considerazione negativa anche per quest'ultima operazione di trasloco e messa in mobilità. Ignota la destinazione degli impianti anche se voci , raccolte da "ciociaria notizie", indicano nella Polonia il Paese d'accoglienza delle linee produttive.
36 le famiglie coinvolte che arrivano a una cinquantina considerando gli addetti non direttamente alle dipendenze dell'azienda.
Tre linee di lavorazione dell'ex stabilimento "Montana" smantellate nell'arco di poche ore tra il 18 e il 19 di agosto e la comunicazione di cessata attività trasmessa alle 15 del del 19 ai sindacati dei lavoratori stando a quanto riportato da "il Fatto quotidiano.it". "E' accaduto tutto molto in fretta – ricostruisce Stefano Morea, segretario generale della Flai Cgil di Frosinone al "Fatto quotidiano.it" – mentre i dipendenti erano in vacanza per la settimana di Ferragosto, l'azienda ha atteso la fine del turno degli addetti alle pulizie, gli unici al lavoro in questi giorni, e in poco più di una notte ha svuotato la fabbrica. La mattina dopo, quindi, sono stati gli stessi addetti alle pulizie a telefonare ai colleghi per avvisarli di ciò che era successo. Ovviamente ci siamo precipitati subito qui, ma quando siamo arrivati era già troppo tardi".
In attesa del comunicato ufficiale da parte dell'azienda e dell'incontro a Roma tra sindacati e impresa previsto per la prossima settimana non rimane che censurare il comportamento aziendale.
Un sospetto però rimane. Non è che per caso quest'atto estremo sia il risultato di relazioni sindacali poco equilibrate? Per sciogliere i dubbi non rimane che attendere il 27 d'agosto giorno nel quale, a Roma, le parti si confronteranno. In quell'occasione si comprenderà anche la sorte che spetterà a questi 50 addetti ai quali per ora non resta che presidiare nottetempo lo stabilimento.

 

Sono ben 18 i comuni emiliani che rientrano nei TOP 150.

di Virgilio - Parma 21 agosto 2014 --
7 comuni in provincia di Reggio Emilia, 6 nel modenese, 4 nel parmense e fanalino di coda Piacenza con un solo comune in classifica.
E' quanto emerge dalla speciale classifica elaborata dal Centro Studi Sintesi e che vede primeggiare Brunico (BZ) per qualità della vita: "grazie ai buoni risultati nelle condizioni di vita materiali (sia per reddito irpef medio superiore alla media dei 176 comuni, che per i depositi pro-capite), alla buona posizione nell'asse dell'istruzione e della cultura e a una particolare attenzione all'ambiente (raccolta differenziata, dotazione di stazioni di monitoraggio dell'aria). Se negli altri ambiti le performance si collocano comunque tra le prime posizioni, è decisamente bassa la partecipazione alla vita politica."
Ma un ottimo posizionamento lo raggiungono ben 18 comuni dell'asse Piacenza - Modena.

I COMUNI in ordine di classifica Generale
Castelnuovo Rangone (MO) - 20 esimo
Campogalliano (MO) - 22 esimo
Rubiera (RE) - 26 esimo
Torrile (PR) - 27 esimo
Castelvetro (MO) - 31 esimo
Casalgrande (RE) - 35 esimo
Bibbiano (RE) - 46 esimo
Sorbolo (PR) - 53 esimo
Quattro Castella (RE) - 61 esimo
Maranello (MO) - 63 esimo
Sissa Trecasali - 65 esimo
Fiorano Modenese - 79 esimo
Gattatico (RE) - 84 esimo
San Secondo (PR) - 86 esimo
Castellaranao (RE) - 101 esimo
Sant'Ilario d'Enza (RE) - 109 esimo
Carpaneto (PC) - 122 esimo
Nonantola (MO) - 139 esimo

Considerando i diversi parametri presi in esame dalla ricerca, degno di nota la posizione riguardo l'istruzione e cultura che vede i comuni parmensi di Torrile e Sissa Trecasali al 5° e 18 esimo posto seguiti al 21 esimo da Sant'Ilario (RE). Invece per condizioni di vita e materiali Castelnuovo Rangone (MO) è davanti a tutti al 14 esimo posto, seguito al 28 esimo e trentaduesimo posto da altri due modenesi e nello specifico da Maranello e Fiorano Modenese.

In Allegato la classifica completa.

Parte il percorso di accompagnamento sui mercati esteri - How to start Export Business - Impariamo ad esportare.

Reggio Emilia 21 Gennaio 2014 --
BENE I VALORI, POCHE LE IMPRESE: LA CCIAA "INSEGNA" AD ESPORTARE
E' con l'obiettivo di incrementare il numero di imprese reggiane che si approcciano ai mercati esteri (oggi poco più di 2.000 su oltre 50.000 presenti in provincia) che la Camera di commercio propone un percorso di accompagnamento ai mercati esteri riservato a 20 imprese potenziali esportatrici che non hanno mai operato sui mercati esteri o lo abbiamo fatto solo occasionalmente.
In questo periodo in cui perdurano le difficoltà economiche, i mercati esteri continuano a rappresentare l'unico fattore trainante per il nostro territorio. Nonostante le esportazioni della provincia di Reggio Emilia abbiano raggiunto, nel 2013, l'importo record di 8,6 miliardi di euro, resta comunque ancora modesto il numero delle imprese reggiane abituali esportatrici, ed è per questo che la Camera di Commercio intende sostenere in modo efficace altre realtà interessate ad apprendere e condividere un modello di lavoro che consenta di avviare un percorso di crescita strutturata sui mercati esteri, convinti che qui vi siano ancora molte opportunità da cogliere.
Il progetto camerale, rivolto a micro, piccole o piccole e medie imprese, si articola in una fase di formazione in aula ed in una successiva valutazione ed elaborazione di un piano aziendale.
Le domande possono essere presentate dal 1° al 30 settembre prossimi esclusivamente mediante l'apposito modulo scaricabile dal sito camerale www.re.camcom.gov.it alla sezione "Sviluppo Imprese, Incentivi camerali alle imprese, Bandi ed interventi camerali a favore delle imprese" Bando "How to start Export Business" - Anno 2014 ed inviate per posta con raccomandata A/R o per via telematica.
Le aziende saranno selezionate sulla base dell'ordine cronologico di presentazione della domanda di partecipazione.
Per informazioni è possibile contattare il Servizio Promozione della Camera di Commercio (tel.0522 796523 - 529; mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia

Giovedì, 21 Agosto 2014 09:25

Emil Banca, prima in Italia

Emil Banca premiata da Iccrea: prima in Italia 
per lo sviluppo di prodotti e servizi del gruppo.

Modena, 21 agosto 2014.
Più di 5,5 milioni di euro per le start up e quasi undici milioni di euro di prestiti a giovani under 35. Grazie a questi numeri Emil Banca è stata premiata da Iccrea Holding (la cassaforte nazionale delle banche di credito cooperativo) come la prima banca di credito cooperativo di tutta Italia nello sviluppo di prodotti e servizi delle società del gruppo. Emil Banca, che con 22 mila soci e 48 filiali nelle province di Modena, Bologna e Ferrara è stata inserita nella categoria "maxi bcc", è risultata prima in tre categorie del premio nazionale: gestione crediti, banca impresa, assicurazioni. Inoltre, essendo arrivata sul podio nelle restanti quattro categorie (corporate, risparmio&previdenza, vita, credito al consumo), ha vinto la classifica aggregata. «Questo premio è un riconoscimento dell'impegno e dell'evoluzione della nostra banca nell'interpretazione delle esigenze del mercato e della vicinanza al sistema locale – afferma il presidente di Emil Banca Giulio Magagni - Evidenzia, inoltre, la sinergia che il credito cooperativo sa mettere in campo attraverso la rete di banche locali e Iccrea». I numeri degli ultimi 18 mesi di Emil Banca confermano i giudizi positivi di Iccrea. Nel credito erogato a giovani under 35 da inizio 2013 a oggi spiccano i 9,7 milioni di euro per i mutui prima casa, mentre i finanziamenti concessi per l'avvio di start up ammontano a 5,6 milioni di euro, per un totale di circa 160 aziende finanziate, di cui oltre la metà nei primi mesi del 2014. «Puntando su giovani e imprese continuiamo a essere motore dello sviluppo locale – commenta il direttore generale Emil Banca Daniele Ravaglia – Il futuro della nostra economia continua a essere avvolto nella nebbia, stretto tra le difficoltà che derivano dal perdurare della crisi e dalle ulteriori incertezze figlie dell'instabilità internazionale che oggi mette in pericolo anche le nostre esportazioni. Noi, però, - continua Ravaglia - non ci tireremo indietro e metteremo in campo tutte le risorse necessarie per vincere la sfida. Partendo dal progetto Fico (Fabbrica italiana contadina), che porterà lavoro e turismo, e dal sostegno alle eccellenze agricole che la Disneyland del cibo – conclude il direttore di Emil Banca - mostrerà al mondo intero».
(Confcooperative Modena)

Mercoledì, 20 Agosto 2014 09:16

I 65 anni della Batea di Concordia


La cooperativa è impegnata in uno dei cantieri per Expo 2015.
Modena 20 agosto 2014 - La cooperativa Batea di Concordia compie 65 anni, essendo stata costituita il 20 agosto 1949. Più che la ricorrenza, la cooperativa festeggia il lavoro che non manca. «A dispetto della crisi dell'edilizia abbiamo un andamento soddisfacente - conferma Leonardo Luppi, presidente della Batea dal 2005 - Lavoriamo prevalentemente con gli enti pubblici (Comuni, Provincia e Aipo) e, nonostante un calo degli appalti, non abbiamo subito flessioni». Aderente a Confcooperative Modena, per 40 anni la Batea – acronimo di "braccianti, agricoli, terrazzieri, edili e affini" - ha svolto la sua attività attorno ai fiumi, prevalentemente Secchia, Panaro e Po. La cooperativa era specializzata, infatti, in lavori fluviali e difesa del suolo, cioè protezione delle arginature, rialzi, ringrossi, movimenti di terra nei bacini ecc. All'inizio degli anni Novanta la Batea ha cominciato a realizzare anche attività infrastrutturali, urbanizzazioni primarie e secondarie, condotte, fognature. Nel 2000 ha ottenuto la certificazione di qualità Iso 9001 per i lavori fluviali e le opere infrastrutturali in genere. Oggi la cooperativa concordiese lavora in tutto il Nord Italia. L'anno scorso Batea ha vinto l'appalto per i lavori di ricostruzione del canale Villoresi, uno dei canali artificiali più lunghi d'Italia. Servirà per approvvigionare di acqua la piastra che ospiterà l'esposizione; si tratta di un'opera imponente che sarà pronta entro la fine dell'anno e che dopo l'Expo sarà utilizzata dai consorzi di bonifica per l'irrigazione. In questo periodo la Batea è impegnata anche a Reggio Emilia nella ristrutturazione della pavimentazione esterna dei padiglioni dell'università che si trovano nell'area dell'ex ospedale psichiatrico S. Lazzaro. La cooperativa, che oggi ha quindici soci, trenta dipendenti e un fatturato annuo di cinque milioni di euro, costruisce anche edilizia privata residenziale e ultimamente si è lanciata nel settore dei rifiuti. «Abbiamo costruito già alcune discariche e ne stiamo ristrutturando un paio per Hera. Di recente, inoltre, – conclude Luppi – sempre da Hera abbiamo acquisito i lavori per la messa in sicurezza e chiusura della discarica di Ravenna»

MO Batea LEONARDO LUPPI 1
(Confcooperative Modena)

Mercoledì, 20 Agosto 2014 08:45

Pomodoro, campagna a rilento per il maltempo

La campagna 2014 procede a rilento a causa del continuo susseguirsi di piogge. Notevoli gli sforzi per garantire qualità e quantità del prodotto. La posizione ufficiale della OI Pomodoro.

Parma 20 agosto 2014 --
La campagna 2014 nel territorio dell'Oi Pomodoro da Industria Nord Italia sta procedendo a rilento a causa dell'andamento climatico e, in particolare, a causa delle continue e abbondanti piogge succedutesi per tutto il mese di luglio sino ad oggi. Nonostante fosse iniziata con i migliori auspici - con una contrattazione anticipata e con una programmazione delle superfici in risposta al fabbisogno delle imprese di trasformazione del territorio nonché con un buon clima nel periodo dei trapianti – la campagna 2014 ad oggi è contraddistinta da diverse difficoltà agronomiche che i produttori si trovano a fronteggiare in campo, al fine di garantire la raccolta di un prodotto di qualità nel rispetto della produzione integrata.

Dal report settimanale sull'andamento della campagna elaborato dall'OI, spicca il dato del brix medio del territorio del Nord che, al 10 agosto, si attestava ad un valore di un brix di 4,61 a confronto del dato della media triennale nel medesimo periodo di 5,03. .
(Fonte Oi Pomodoro)

Bassa parmense: messa in sicurezza di Mezzani e Roccabianca. Nei prossimi giorni la Bonifica effettuerà lo svuotamento dei corsi d'acqua.

Parma - 19 agosto 2014 - Il Consorzio della Bonifica Parmense con provvedimento del direttore generale Meuccio Berselli comunica che nei prossimi giorni provvederà al progressivo abbassamento del livello delle acque in due importanti snodi idrici della Bassa. Nella fattispecie i due corsi d'acqua interessati dall'operazione di "svuotamento" effettuato dai tecnici consortili fino al loro completo prosciugamento generale sono il collettore Parmetta nel comprensorio del Comune di Mezzani e il Cavo Rigosa Bassa nel Comune di Roccabianca.
I lavori, che saranno eseguiti interamente con le risorse della Bonifica Parmense, sono quantomai urgenti e indifferibili e consentiranno la ulteriore messa in sicurezza di un territorio che ha dimostrato tutta la sua fragilità dal punto di vista idraulico soprattutto quando sottoposto al continuo alternarsi di fenomeni metereologici violenti come nell'ultimo periodo. Le opere di difesa idraulica e ammodernamento si estenderanno su un'area complessiva di 10700 ettari (impianto di Mezzani Parmetta 3998 ha, impianto di Rigosa Bassa ha 6705) . Le operazioni concrete prevedono un immediato risezionamento dei canali che dopo svariati anni di utilizzo idraulico presentano un considerevole accumulo di terreno sul fondo tale da non permette più un efficiente scorrimento dell'acqua in occasione di eventi di pioggia.
"Si deve procedere con massima urgenza al dragaggio di questi corsi – ha sottolineato Berselli - asporteremo il materiale depositato al fine di ripristinare al più presto la corretta sezione d'alveo". Per questo motivo i tecnici specializzati del Consorzio della Bonifica Parmense hanno già preso accordi con il personale della Provincia di Parma e con alcune associazioni dei volontari per procedere alle operazioni di svuotamento dei canali cercando di ridurre al minimo possibile l'impatto ambientale. "Sono operazioni essenziali per la difesa del territorio e vanno fatte immediatamente al manifestarsi del primo sintomo di eventuali problematiche– ha tenuto a precisato il presidente dell'ente Luigi Spinazzi – e però è altrettanto essenziale spiegare alla cittadinanza quel che si sta facendo nell'ottica di rispettare l'ambiente e al contempo svolgere importantissime opere per la cittadinanza che va salvaguardata in caso di tracimazione".

PR canali bassa3

Imprenditori stranieri in volo. A Reggio +20% in 5 anni. 

Reggio Emilia 18 agosto 2014 - Mentre la costante diminuzione del numero degli imprenditori italiani genera una flessione complessiva del numero delle persone con cariche amministrative iscritte al Registro imprese della Camera di Commercio, gli imprenditori stranieri continuano a crescere. A sostenere questo flusso non sono tanto quelli di nazionalità comunitaria, ma principalmente quelli nati in un Paese extraUE.
In poco più di cinque anni - secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia - le persone con cariche amministrative di provenienza extracomunitaria hanno registrato un incremento del 19,8%, passando dai 6.600 del 2009 ai 7.910 di giugno 2014, mentre quelle dai provenienti da Paesi comunitari sono cresciuti del 7,7% (da 1.374 a 1.476) e quelle italiane sono diminuite del 6,2%, passando da 91.718 a 86.002. Considerando il maggior peso di queste ultime, quindi, i primi sei mesi del 2014 hanno chiuso con una flessione complessiva degli iscritti che si è attestata al 4,4% (da 99.910 a 95.530).

RE imprenditori stranieri gde

Un Registro Imprese multietnico che, se nel 2009 contava 93 nazionalità differenti, attualmente ha raggiunto le 113 etnie. Nelle prime dieci posizioni della graduatoria per numero di iscritti si concentra oltre l'80% del totale delle provenienze extracomunitarie, corrispondente a 6.348 persone.
Da sempre al primo posto, restano saldi in vetta i cinesi, che negli ultimi cinque anni sono passati da 1.212 (nel 2009) a 1.502 (giugno 2014), con un incremento del 23,9%. La lavorazione nell'ambito del sistema moda resta la principale attività, nonostante si sia registrato un calo del 6,4% che, in cinque anni, ha portato a 730 le persone impegnate imprenditorialmente nel settore.
Sono più che raddoppiati, invece, i cinesi che gestiscono un pubblico esercizio: dai 134 del 2009 sono passati agli attuali 319 (+138%). In crescita anche i titolari di attività di commercio al dettaglio (da 141 a 169 pari ad un +19,9%) e di servizi per la persona (parrucchieri, trattamenti estetici, centri benessere, ecc.) che sono passati da 7 a 69.
I cittadini-imprenditori albanesi (1.047 iscritti alla Camera di Commercio di Reggio Emilia a giugno 2014), tunisini (875) ed egiziani (867), che si collocano ai successivi posti della graduatoria, sono anch'essi progressivamente cresciuti di numero negli ultimi cinque anni ma, a differenza dei cinesi che con il tempo hanno diversificato l'ambito di attività economica svolta, sono rimasti presenti prevalentemente - circa l'80% del totale iscritti per ogni nazionalità - nel comparto edile.
Rimanendo in Africa, il Marocco - al quinto posto della graduatoria - è rappresentato da 860 imprenditori le cui attività principali si suddividono fra edilizia (35,2% del totale iscritti) e commercio (31,3%).
L'attività svolta prevalentemente da pakistani e indiani - che contano rispettivamente 397 e 177 imprenditori e che si collocano sempre fra le prime dieci nazionalità presenti nel Registro Imprese - è per più del 30% rappresentata dal commercio.
Svizzera, Moldavia, Argentina, Serbia-Montenegro, Turchia, Kosovo, Nigeria e Ucraina sono tutti Paesi con più di cento imprenditori iscritti alla Camera di Commercio e che negli ultimi anni hanno registrato, per la maggior parte, aumenti che vanno dal +5% per gli svizzeri al raddoppio per i cittadini negeriani.

RE Imprenditori stranieri2 gde

Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia 

Confesercenti: "Inclusa area con buon numero di MPMI. Possibilità di accedere a finanziamenti per la riqualificazione delle attività commerciali"

Castelvetro (MO) 18 agosto 2014 - "Un'opportunità per le imprese del capoluogo; un sostegno utile, in un periodo ancora contrassegnato da forti difficoltà". Questa l'opinione di Confesercenti Terre dei Castelli a fronte della decisione presa recentemente dall'Amministrazione comunale di Castelvetro di allargare il perimetro urbano che offre la possibilità alle MPMI commerciali di vicinato di accedere a finanziamenti pubblici per la sostituzione degli arredi esterni.

Con la delibera assunta dal Consiglio comunale di Castelvetro, in occasione della seduta tenutasi 7 agosto 2014, il tessuto commerciale del capoluogo si è di fatto allargato oltre la zona originaria. "Riteniamo questo provvedimento oltre che adeguato anche opportuno, dato che la nuova perimetrazione comprende anche una area in cui sono presenti parecchie attività commerciali. Si è così contribuito a dare continuità al centro commerciale naturale del capoluogo".

Aspetto questo, rimarca l'Associazione imprenditoriale importante, visto che consente per le imprese che ne faranno richiesta di ottenere fondi pubblici da destinare ad interventi di ammodernamento e sostituzione di arredi e capottine esterne degli esercizi. "La linea di intervento 'Astambein' volge alla riqualificazione degli esercizi commerciali localizzati all'interno delle aree dei Centri Commerciali Naturali destinando loro risorse atte a co-finanziare investimenti coordinati relativi al sistema di arredi commerciali della linea che prende appunto il nome dell'intervento 'Astambein'", conclude Confesercenti.

(Fonte Confesercenti Modena)

Domenica, 17 Agosto 2014 09:53

Fermata una frana a Marzabotto

Nonostante le piogge estive, fermata una frana a Marzabotto.

Marzabotto – Una primavera ed un'estate con bombe d'acqua a ripetizione hanno lasciato nel bacino del Reno un'eredità pesante: secondo i dati della Provincia i soli danni alla rete stradale appenninica superano i 4 milioni di euro.

Gli interventi a ripristino della sicurezza idrogeologica e a salvaguardia della viabilità comunale sono stati quindi la maggioranza tra i 25 conclusi dalla Bonifica Renana nell'area montana bolognese.
Francesca Dallabetta, ingegnere e direttore dell'area tecnica ha fatto il punto sugli ultimi cantieri chiusi dal Consorzio in collina e montagna: "Da gennaio ad oggi sono stati completati 25 interventi, per un investimento complessivo di 1.034.551 euro di cui il 30% finanziato direttamente dalla Renana".

Tra questi il ripristino della strada comunale di via Teggia, in località Mirandola a Marzabotto: strada che era stata più volte interrotta a causa di un movimento franoso proveniente dal pendio soprastante.
Il versante in dissesto è stato consolidato grazie ad un drenaggio in trincea, corredato da opere di regimazione delle acque superficiali. La scarpata a monte della via è stata invece protetta con un'opera in pietrame ciclopico della lunghezza di 15 metri.

(fonte Consorzio della Bonifica Renana)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - SOMMARIO Anno 13 - n° 33 18 agosto 14

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

SOMMARIO Anno 13 - n° 33 18 Agosto 14

1.1 editoriale Emergenza Ebola E Etica
2.1 salute Spellature e arrossamenti? Il fitoterapeuta consiglia,
4.1 frutta Crisi frutta estiva.
5.1 tornado modenese Tromba d'aria modenese. Le domande entro il 22 settembre
5.2 finanziamenti Dalle regione finanziamenti alle Cantine
6.1 lattiero caseario "Parmigiano Reggiano" in flessione
7.1 pera Pera di qualità. La scelta dell'OI Pera
7.2 vino "Casabella" raddoppia in sudamerica
8.1 frutta La posizione di Fedagri

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Cibus 33 COP cibus

Curry e te' verde possono aiutare a proteggere la pelle. Contro le infezioni batteriche ci sono gli oli essenziali. La parola al fitoterapeuta Marco Valussi ospite al SANA 2014.

Bologna 13 agosto 2014 -
Sole e mare sono per molti gli ingredienti preferiti delle vacanze estive. Spesso però sono anche la causa di spellature e arrossamenti, dovuti a un'esposizione ai raggi solari azzardata o eccessiva. Un sollievo per la nostra pelle può arrivare dalla natura, con le proprietà antiossidanti e antinvecchiamento di piante come, ad esempio, il tè verde e la curcuma, componente principale dal caratteristico colore giallo ocra del curry indiano. Gli estratti di tè verde e curcuma sono molto diffusi ma, raccomanda Marco Valussi, fitoterapeuta e membro della EHTPA (European Herbal & Traditional Medicine Practitioners Association), meglio assumerli come alimenti. Più tisane e pietanze al curry quindi, e meno compresse. La ricerca più recente, spiega infatti il fitoterapeuta, ha messo in luce che il ricco ventaglio di antiossidanti presenti negli alimenti è molto più efficace del singolo antiossidante concentrato in pillole.
Proprio la cura della pelle a base di prodotti naturali sarà al centro di un workshop che Valussi terrà martedì 9 settembre nell'ambito di SANA ACADEMY, il programma di corsi di formazione e aggiornamento professionale, a ingresso gratuito, promossi da SANA 2014, il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale (BolognaFiere, sabato 6 - martedì 9 settembre). In particolare l'attenzione sarà rivolta alle infezioni della pelle e all'allarme, lanciato anche di recente dall'OMS – l'Organizzazione Mondiale della Sanità – sull'aumento dei batteri farmaco resistenti. Siamo dunque disarmati? No: un aiuto potrebbe venire dagli oli essenziali, prodotti indicati per combattere, in particolare, le infezioni batteriche e micotiche della pelle, delle vie aeree e delle mucose gastrointestinali, e che sono facilmente reperibili in erboristeria e nelle farmacie che dispongano di un reparto erboristico. Gli oli essenziali al momento non sono invece indicati per il trattamento delle infezioni sistemiche, tipo quelle a carico del tratto genito-urinario.
In genere, spiega Valussi, gli oli essenziali per combattere le infezioni si dividono in due classi, ovvero tra quelli contenenti fenoli – più efficaci ma più irritanti - e quelli contenenti alcoli - meno efficaci ma poco irritanti. Alla prima classe appartengono gli oli essenziali di timo, origano, santoreggia, chiodi di garofano e cannella, per citare i più famosi, che funzionano come ottimi antibatteri, in particolare contro i gram positivi, mentre sono meno efficaci contro i gram negativi. Della seconda classe fanno parte gli oli essenziali, come quelli, ad esempio, di teatree, lavanda, geranio, basilico, maggiorana che, come specificato sopra, si collocano a un gradino inferiore di efficacia rispetto ai primi ma che presentano il vantaggio di caratterizzarsi per una maggior facilità di applicazione topica (sulla pelle) o sulle mucose (nel caso di assunzioni per via orale per combattere le infezioni del tratto gastro-intestinale) in quanto sono meno irritanti.
Anche nel caso del ricorso agli oli essenziali, sottolinea Valussi, è sempre sconsigliato il fai-da-te: si tratta, infatti, di rimedi che è bene utilizzare rivolgendosi ad uno specialista fitoterapeuta per la scelta del prodotto più adatto all'infezione da trattare e per farsi indicare le appropriate modalità di impiego. Si eviteranno, così, fastidiosi effetti collaterali che possono insorgere se il prodotto non è assunto con le dovute modalità, come irritazioni della pelle nei casi di uso topico. A maggior ragione lo specialista va interpellato se il prodotto viene assunto per via orale perché in questo caso è maggiore il rischio di controindicazioni. In genere, per qualsiasi uso esterno è consigliabile mescolare l'olio essenziale a normale olio da cucina per facilitare l'applicazione e ridurre il rischio di irritazioni.
Resta il fatto che gli oli essenziali presentano un diverso meccanismo di azione rispetto agli antibiotici e non ne possiedono la medesima specificità. Il dato interessante evidenziato da svariati studi è semmai che l'associazione tra antibiotici e alcuni oli essenziali (in particolare quelli della prima classe, i più studiati e in grado di offrire un buon livello di combinazione e di efficacia) aumenta l'efficacia del farmaco e ne riduce il dosaggio necessario.
(Fonte Bologna Fiere)

Domenica, 17 Agosto 2014 10:01

Crisi frutta estiva

Rabboni: bene provvedimento annunciato da Ciolos, pur se tardivo. Ora però bisogna comprendere anche la produzione destinata alla Russia e meccanismi di ritiro diretti ed immediati.

Bologna  - "Anche se tardivo il provvedimento di ritiro straordinario annunciato dal commissario europeo all'Agricoltura Ciolos va nella giusta direzione e riconosce l' estrema eccezionalità e gravità della congiuntura che ha colpito il settore della frutta estiva. Da questo punto di vista l'onorevole de Castro e il ministro Martina hanno svolto un ottimo lavoro assieme ai loro colleghi francesi e spagnoli. Giovedì prossimo é convocata una riunione a Bruxelles per la definizione degli aspetti tecnici e gestionali del provvedimento. Chiediamo a tutti di includere nel provvedimento la produzione ortofrutticola già destinata e respinta dalla Russia a seguito della ritorsione anti Ucraina voluta da Putin."
Così l'assessore regionale all'agricoltura dell'Emilia-Romagna Tiberio Rabboni commenta le misure straordinarie decise dalla Ue per far fronte alla grave crisi dei prezzi che ha colpito il settore ortofrutticolo. "Centinaia di autotreni sono bloccati alle frontiere o sulla via del ritorno – ha spiegato Rabboni - quella produzione si riverserà sui mercati europei acuendo ulteriormente una crisi di mercato senza precedenti. Bisogna convincere Ciolos e i suoi collaboratori che non ha alcun senso rinviare ad un secondo eventuale provvedimento la soluzione per questa produzione." 
Rabboni chiede anche di "definire meccanismi di ritiro diretti ed immediati. Le indiscrezioni parlano della possibilità di un raddoppio dei ritiri previsti dall'Ocm destinabili alle persone indigenti ed in difficoltà. E' un'ottima idea sia per i produttori soci delle Organizzazioni di produttori che vedrebbero indennizzato il 100% del valore della produzione, sia per la popolazione in difficoltà economiche che potrebbe ricevere gratuitamente importanti quantità di derrate ortofrutticole."
L'assessore regionale emiliano-romgnolo sottolinea tuttavia che "per far funzionare questa tipologia di ritiri occorre la certezza del destinatario finale, cioè la certezza di soggetti no profit con vaste reti di relazioni con persone indigenti in grado di prendersi la responsabilità della distribuzione non commerciale del prodotto ritirato. Attualmente in Europa e nella stessa Italia una delle poche realtà dove il ritiro per indigenti funziona è l'Emilia-Romagna, grazie alla collaborazione tra Regione, OP, Caritas e Banco Alimentare. Tant'è che nella nostra regione negli ultimi due mesi i ritiri di ortofrutta per indigenti sono aumentati del 350% rispetto alla media degli ultimi anni. In altri termini prima di accettare esclusivamente questa tipologia di ritiro é indispensabile valutare la effettiva capacità del sistema di collocare in pochi giorni grandi quantità di prodotto deperibile ad altrettante grandi quantità di persone economicamente in difficoltà o comunque è indispensabile contemplare un piano straordinario nazionale di collocazione del prodotto ritirabile.".
(Fonte Regione Emilia Romagna - Bologna 12 agosto 2014)

Domenica, 17 Agosto 2014 09:05

Dalle regione finanziamenti alle Cantine

Vino, in arrivo 3 milioni 852 mila euro per lo sviluppo delle cantine, dei punti vendita e del commercio elettronico. Il bando scade il 29 settembre. Rabboni: investimenti per continuare a crescere. Negli ultimi cinque anni +59% di export.

Bologna, 11 agosto 2014 --
- Nuove risorse dalla Regione per i vini dell'Emilia-Romagna. Si tratta di 3 milioni 852 mila euro per sostenere progetti di sviluppo delle aziende agricole e vitivinicole con attività di trasformazione e commercializzazione. Il termine per presentare le domande scade il 29 settembre.
"E' un ulteriore intervento a sostegno di un comparto che negli ultimi anni ha conosciuto un'evoluzione positiva – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni – . Lo scorso anno l'export di vino emiliano-romagnolo è cresciuto del 9,8% e addirittura del 59,3% nel periodo 2013-2008, contro un dato nazionale del 37,2%. Uno stato di salute molto buono, determinato sia dagli investimenti sulla qualità che da quelli sull'export. Dal 2008 a oggi le risorse europee, statali e regionali per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna ai 200 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri. Alle risorse pubbliche, naturalmente, si sono affiancate quelle private. Ora non bisogna rallentare. Per continuare a crescere bisogna continuare a investire sulla qualità e su nuovi mercati e consumatori".
Il bando per presentare le domande è stato approvato dalla giunta nella seduta del 14 luglio (delibera n. 1135). Si tratta di risorse dell'Ocm vino e i contributi vanno alla costruzione o ristrutturazione di immobili, l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, la realizzazione di punti vendita diretta o di siti di e-commerce. Gli aiuti vanno dal 20% al 40% della spesa ammissibile. Gli investimenti proposti dovranno essere compresi tra i 20 mila e 1 milione di euro.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea: http://agrea.regione.emilia-romagna.it.

Domenica, 17 Agosto 2014 08:47

Pera di qualità. La scelta dell'OI Pera

I frutti di calibro inferiore a 60 mm non saranno commercializzati sul mercato fresco. Vernocchi: una decisione che consentirà di qualificare ulteriormente la produzione

Bologna  - "Un provvedimento senza dubbio molto importante, che potrà contribuire ad innalzare ulteriormente il livello qualitativo della produzione nella prossima campagna": così Davide Vernocchi, presidente nazionale del Settore Ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, commenta la decisione dell'Organizzazione Interprofessionale Pera di non commercializzare sul mercato fresco i frutti della varietà Abate Fetel con calibro inferiore ai 60 millimetri, che saranno invece destinati esclusivamente all'industria di trasformazione.
"Si tratta di una novità assoluta – dichiara Adriano Aldrovandi, presidente della cooperativa Fruit Modena Group di Campogalliano (Mo), realtà leader nel settore delle pere con una produzione di oltre 70.000 tonnellate – che favorirà l'andamento commerciale di questo importante frutto che trova nell'Emilia Romagna l'area più vocata in assoluto a livello europeo. L'elevata qualità organolettica del prodotto garantita anche da questa misura adottata dall'OI Pera costituirà infatti un'arma in più per 'conquistare' i consumatori, italiani e stranieri". I mercati principali per la "regina" delle pere sono quelli europei, ma negli ultimi anni è aumentata sensibilmente la domanda anche in altre aree come Russia, paesi Baltici, Stati Uniti, Canada e Nord Africa.
"Anche attraverso questa decisione, che rappresenta una delle prime azioni realizzata dalla sua nascita, avvenuta nel mese di marzo di quest'anno – concludono Vernocchi e Aldrovandi – l'OI Pera si pone come strumento per qualificare e valorizzare l'offerta con regole condivise, aspetto decisamente strategico, in particolare in questo momento di crisi economica e di stagnazione dei consumi".
(Fonte Fedagri - Bologna 8 agosto 2014)

Sabato, 16 Agosto 2014 09:32

La CCIAA seleziona 20 startupper

Nell'ambito delle azioni finalizzate allo sviluppo del sistema economico locale, la Camera di Commercio di Reggio Emilia lancia il percorso "Fare Impresa" 2014.

Reggio Emilia, 14 agosto 2014 - L'iniziativa ha come obiettivo la creazione di nuove imprese nella provincia di Reggio Emilia, permettendo a 20 aspiranti imprenditrici e imprenditori reggiani di avviare un percorso di accompagnamento per start up d'impresa. Il bando, scaricabile dal sito www.re.camcom.gov.it dalla sezione "Incentivi camerali alle Imprese", prevede la riserva di una parte dei posti a favore di progetti d'impresa femminili e giovanili.
In una prima fase i candidati selezionati potranno accedere ad attività formative finalizzate a sostenere lo sviluppo di start up, dall'idea d'impresa alla sua concreta attuazione. A chi frequenta almeno il 70% degli incontri formativi, il bando offre ulteriori 3 sessioni di consulenza per singolo progetto, allo scopo di personalizzare lo sviluppo del Business Plan. La partecipazione al bando è gratuita, previo superamento della selezione in base ai criteri previsti dall' art. 7 del regolamento.

Dal 2007 ad oggi la crisi ha prodotto un aumento del tasso di disoccupazione pari a tre punti, con un particolare appesantimento della situazione del lavoro femminile. Il tasso di disoccupazione, infatti, è passato dall'1,8% al 4% per gli uomini, mentre per le donne è salito dall'1,9% al 5,8%, con un picco particolarmente negativo nel 2010, quando si è attestato al 6,2%. Proprio per questo il percorso sostenuto dalla Camera di Commercio riserva particolare attenzione all'imprenditoria femminile, unitamente a quella giovanile.

Il titolo del progetto riprende il nome del profilo Facebook Fare Impresa (https://www.facebook.com/FareImpresaCCIAARE) già utilizzato dagli operatori camerali per interagire con imprese e altri utenti, al fine di veicolare al meglio le informazioni sulle iniziative camerali proposte dallo Sportello Nuove Imprese.
Le domande di accesso al bando possono essere inviate sia con raccomandata che in via telematica.
Per info e modulistica: www.re.camcom.gov.it - tel.0522/796505-530 - Servizio Promozione

Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia con cortese preghiera di pubblicazione e diffusione.

Giovedì, 14 Agosto 2014 13:16

Parma, raccolta rifiuti a ferragosto


Di seguito i calendari per l'esposizione dei rifiuti nella giornata di venerdì 15 agosto.

Venerdì 15 Agosto (Ferragosto) verrà effettuata solo la raccolta del rifiuto residuo, se questo è previsto nei calendari settimanali di vuotatura.

Quindi intutte le zone del Comune di Parma che prevedono l'esposizione nella giornata di Venerdì, la raccolta verrà regolarmente effettuata.

Invece, per le altre frazioni (organico, carta, vetro, plastica, barattolame) la raccolta non verrà effettuata e quindi, come indicato nei calendari consegnati a tutte le utenze, nelle zone dove è prevista l'esposizione delle suddette frazioni nella giornata di venerdì, i contenitori non dovranno essere esposti.

Il turno saltato verrà recuperato nella giornata successiva prevista dal calendario di raccolta.

Farà eccezione solo la raccolta di vetro, plastica e barattolame per i residenti dellasola zona esterna alle tangenziali fino ai confini comunali (zona 3), che – nelle aree incui è previsto il Venerdì quale giorno di vuotatura – potranno regolarmente esporre talifrazioni differenziate.I centri di raccolta differenziata del Comune di Parma nella giornata del 15 Agostosaranno chiusi.

Il centro informativo di via Lazio resterà chiuso dall'11 al 17 agosto e riaprirà regolarmente lunedì 18 Agosto.

Punti di raccolta straordinaria per le festività: per agevolare i cittadini che intendonolasciare la città per le festività in corso d'anno, è possibile conferire i rifiuti in luoghi dedicati alla raccolta straordinaria. Tale servizio, in via sperimentale, mira a dare la possibilità perchi parte di conferire i rifiuti in giorni diversi da quelli di esposizione stabiliti dal calendario della zona dove risiede.

Il punto di raccolta individuato per la giornata di Ferragosto è in strada Baganzola 36/a, presso la sede operativa di Iren Ambiente, attivo tutto il giorno per le 24 ore.

Cosa serve per accedere al punto di raccolta? E' sufficiente presentare al personale di sorveglianza la tessera per accedere ai Centri di Raccolta, distribuita a tutte le utenze, oppure copia della bolletta rifiuti.

Chi non fosse ancorain possesso della tessera per i Centri di Raccolta, può richiederla al Numero Verde 800212607 oppure via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Cosa si può conferire? Il rifiuto secco residuo (pattumiera o sacco da 50 litri o due borse della spesa), la plastica,il barattolame (sacco giallo), l'organico (nel sacco biodegradabile), la carta ed il cartone.

(Fonte Comune di Parma)

Giovedì, 14 Agosto 2014 11:05

Prosciutto di Modena in Riviera

Il Consorzio partecipa a un mare di sapori - Il Prosciutto protagonista il 22 agosto a Milano Marittima

Modena, 134 agosto 2014 - Il Prosciutto di Modena come una vera rock star, va in tour per le spiagge romagnole, partecipando attivamente ad "Un Mare di Sapori", la manifestazione che da luglio a settembre anima l'Emilia e la Riviera Romagnola con eventi e prodotti tipici.
Un viaggio lungo la Via Emilia per raccontare i prodotti tipici regionali lungo le 177 miglia romane che collegano Rimini a Piacenza. E' dedicata infatti alla via Emilia nei suoi 2200 anni di storia - e alla pasta ripiena - l'edizione 2014 della rassegna, promossa dall'assessorato regionale all'Agricoltura. La via Emilia è stata nei secoli snodo e crocevia di culture diverse. Luogo di contaminazioni culturali, ma anche culinarie. Forse è per questo che siamo la regione con la più alto numero di prodotti tutelati per la loro unicità con 39 Dop e Igp, 29 vini Doc, Igt e Docg, oltre 300 piatti della tradizione.

"Un Mare di Sapori" toccherà dal 10 luglio al 19 settembre le principali località dell'Emilia e della Romagna, con un ricco programma di eventi, spettacoli, in cui il Prosciutto di Modena sarà sempre presente in degustazione, per raccontare in particolare ai turisti l'identità agricola, agroalimentare ed enogastronomica della regione. Tra le novità di questa edizione, uno spettacolo di Matteo Belli dedicato alla pasta, anteprime a Bologna e Ferrara del Porretta Soul Festival accompagnate da vini del territorio, lo chef Marcello Leoni a Bologna con menù di pesce e, tra gli appuntamenti ormai tradizionali, 'Fuoco al Mito' (cottura sul fuoco del Re dei Formaggi, il Parmigiano-Reggiano) e il Tramonto DiVino, ovvero il meglio dei prodotti Dop e Igp abbinati ai grandi vini dell'Emilia-Romagna. Ed è proprio nella sezione Tramonto DiVino che il 22 agosto a Milano Marittina, in viale Gramsci, sarà protagonista il Prosciutto di Modena.
Consorzio del Prosciutto di Modena
E' lunga la storia del Consorzio del Prosciutto di Modena, che si è costituito in forma volontaria nel 1969, mentre la denominazione d'origine è stata riconosciuta ufficialmente in Italia dal 1990, e alla fine si è aggiudicato il marchio DOP nel 1996.
Attualmente il Consorzio del Prosciutto di Modena conta 9 produttori. La produzione di prosciutto stagionato "Modena" avviene in prosciuttifici di diverse dimensioni, per lo più contenute, ma con identiche modalità.
L'attività del Consorzio è finalizzata alla promozione e valorizzazione del Prosciutto di Modena ed in particolare al mantenimento ed alla salvaguardia delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto per fornire al consumatore le garanzie di salubrità e genuinità richieste ad un prodotto tipico.

Confesercenti: "Serranda alzata per un'attività ogni due. Aperti sì, per chi rimane in città, ma anche per contrastare gli effetti della crisi"

Modena 14 agosto 2014 - Strade deserte e saracinesche abbassate d'agosto? Un'immagine che ormai appartiene al passato. "Sono sempre meno, infatti – rileva Confesercenti Modena - i pubblici esercizi ed i negozi modenesi che chiudono nel periodo clou dell'estate, e con ogni probabilità almeno un'impresa su due quest'anno rimarrà aperta per tutto il mese. Le eventuali chiusure si limiteranno al fine settimana di Ferragosto, fatta eccezione però di diversi bar e ristoranti".

Guardando al capoluogo, sono in tanti quelli che hanno scelto di rimanere aperti in agosto: per continuare ad offrire un servizio, per intercettare quanti rimangono in città, così come gli eventuali turisti, o più semplicemente per lavorare e così contrastare le difficoltà economiche indotte dalla crisi. Si va dalle attività di vendita di generi alimentari (forni e rivendite di frutta e verdure per ovvie ragione non mancano nei diversi quartieri), ai negozi di abbigliamento (compresi quelli di alta moda in centro storico), dato che è periodo di saldi, fino ai centri estetici (per trattamenti viso e corpo), che pare registrino un vero e proprio incremento di presenze in questi giorni. Segno che chi è rimasto in città non rinuncia ad una pausa di benessere.

Appena differente la situazione riguardo bar e ristoranti: a colpo d'occhio risulta aperto almeno il 40%. "Riteniamo sia un po' azzardato pensare ad una città deserta di locali pubblici ad agosto ed in particolare al suo centro storico. Non lo è stato gli anni scorsi, pensiamo non lo sarà nemmeno questo. La città non si svuota ormai nemmeno a ridosso della metà del mese e i locali che optano per l'apertura sono diversi". Riguardo a quelli chiusi invece Confesercenti fa notare che: "È risaputo, ad esempio che (dati di Hera) il conferimento dei rifiuti diminuisce normalmente del 35% nelle due settimane centrali di agosto: dato che combacia con la minor presenza dei cittadini. Risulta normale quindi che una parte di bar e ristoranti siano chiusi. Senza contare inoltre che un certo numero di pubblici esercizi del cuore cittadino e non solo si regolano anche in conseguenza allo svolgimento delle attività lavorative presenti nelle loro zone: è naturale perciò pensare che un consistente numero di imprese chiuda per ferie. Oltre a questo c'è da considerare anche il calo dei consumi nei pubblici esercizi: -3,2% nel 2013 sull'intero 2012 e -1,4 % solo nei primi sei mesi di quest'anno. Si tratta di pranzi e colazioni venuti a mancare a causa delle ristrettezze economiche delle famiglie. Un calo fronte al quale le spese di gestione – costi energetici e del personale - sono aumentate e così le difficoltà nel far quadrare i bilanci. Mettendoci nei panni degli operatori, ci pare che la scelta di chiudere 10 o 15 giorno, oltre che meritato periodo di riposo, risulta quasi obbligata."

"Incertezze economiche e meteo – continua poi Confesercenti – hanno rallentato inoltre l'esodo dalla città, e le imprese commerciali si sono adeguate nella speranza di recuperare un po' di vendite. Sono le motivazioni economiche, infatti, a pesare più di tutti. Considerato inoltre che nei primi 6 mesi del 2014 a livello nazionale si sono persi circa 1,7 miliardi di consumi, cui si aggiunge la scomparsa sempre nello stesso periodo e sempre in ambito nazionale di oltre 20mila attività nel commercio e nel turismo. Si rimane aperti d'estate, dunque, per non chiudere per sempre in autunno, quando assisteremo a un diluvio di balzelli, a partire da Tari e Tasi, che potrebbero trasformarsi in una vera e propria stangata per le imprese".

Agricoltura - Tromba d'aria nel modenese: riconosciuto l'evento eccezionale. Le domande di aiuto entro il 22 settembre. Rabboni: "Un provvedimento che si affianca agli 80 milioni di euro già stanziati a luglio e a un sostegno in seguito alle grandinate del 30 aprile scorso".

Bologna, 14 agosto 2014 --
E' stata accolta la proposta della Regione Emilia-Romagna per il riconoscimento di evento eccezionale per la tromba d'aria che il 30 aprile 2014 ha interessato il modenese. Il relativo decreto del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 183 del 8 agosto 2014.
Le aziende che hanno subito danni alle strutture agricole e che si trovano all'interno delle aree individuate nei singoli fogli di mappa indicati nella delibera della Regione n. 872 del 17 giugno 2014(parte del territorio del comune di Nonantola), possono presentare domanda per gli aiuti previsti entro il 22 settembre 2014. La domanda deve essere presentata all'amministrazione provinciale di Modena.
Inoltre, a seguito delle forti grandinate verificatesi il 30 aprile 2014 per le quali non sussistono le condizioni per attivare interventi compensativi a parziale indennizzo dei danni subiti dalle coltivazioni in quanto assicurabili, è stata adottata su proposta della provincia di Modena una delibera di Giunta regionale (n. 874/2014). Con questa delibera si sono delimitate alcune aree del modenese relative ai comuni di Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Carpi, Cavezzo, Medolla, San Prospero e Soliera per l'attuazione di un trattamento di integrazione salariale dei lavoratori (legge 296/2006), valido anche per uno sgravio fiscale ai fini della produzione del reddito per le imprese agricole (Dpr n. 597/73).
"Il provvedimento relativo alla tromba d'aria – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni - permetterà di accedere alle sia pur limitate risorse del Fondo di solidarietà nazionale. Si tratta di un ulteriore intervento a favore di un territorio particolarmente martoriato dalle avversità naturali e che, insieme a un sostegno in seguito alle forti grandinate di aprile, si aggiunge agli 80 milioni di euro già stanziati dalla Regione Emilia-Romagna con l'ordinanza del Commissario Errani di luglio, per il risarcimento dei danni alle attività economiche nei territori colpiti dall'alluvione del 2014, dalla tromba d'aria del 3 maggio 2013 e appunto dagli eccezionali eventi atmosferici dello scorso aprile".
Al momento della presentazione della richiesta di aiuto, l'azienda deve essere iscritta al Registro delle imprese della Camera di Commercio, nonché all´anagrafe delle aziende agricole della Regione Emilia-Romagna e avere il fascicolo aziendale validato, in modo da evitare di ripresentare la documentazione per i dati già presenti in anagrafe.
Per la presentazione della domanda è stato predisposto un apposito programma informatico. La domanda potrà essere presentata direttamente dall'azienda agricola o dai centri di assistenza autorizzati, in forma digitale o cartacea, utilizzando la modulistica predisposta dalla Regione Emilia-Romagna.
Info:  http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/servizi-online/fai-da-te/sportello-agricoltore  http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/servizi-online/servizi-per-gli-addetti
(Fonte Regione Emilia Romagna)

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