Mercoledì, 13 Agosto 2014 11:18

Nasce il Consorzio Artigiani Modenesi

Una quindicina di piccole imprese si organizzano danno vita ad una nuova realtà in campo edilizio.

Modena, 13 agosto 2014. Non capita spesso, nel bel mezzo di una congiuntura economica tutt'altro che felice, di assistere alla nascita di una nuova aggregazione aziendale, tanto meno in un settore in crisi come quello dell'edilizia.
Ecco perché la nascita di C.M. - CONSORZIO ARTIGIANI MODENESI – va salutata come un'opportunità di sviluppo per l'intero settore.
Si tratta di una quindicina di imprese artigiane che svolgono le attività di movimento terra, gestione macchine operatrici di cantiere, trasporto e movimentazione di terra, ghiaia ed inerti in genere, oltre che tutte le attività connesse alla preparazione dei cantieri (sbancamenti, inghiaiamenti, fondi stradali, preparazione di infrastrutture nell'edilizia, attività di bonifica e tutela del territorio).
Il nuovo Consorzio, uno strumento importante per dar modo alle piccole imprese di potenziare la propria attività e aumentare così la propria competitività, ha sede a Modena, in via Malavolti n 5, ed ha come presidente l'artigiano Appio Luigi, che, insieme al Vice presidente Francesco Malavasi e a Stefano Cremaschi, Claudio Labelli Venturelli Claudio e Paolo Vandelli, fa parte del Consiglio Direttivo del Consorzio.

Mercoledì, 13 Agosto 2014 08:33

"Parmigiano Reggiano" in flessione

"Parmigiano Reggiano". Conferme al ribasso anche sulla piazza di Parma. Piazze chiuse per la pausa ferragostana.

di Virgilio, Parma - 13 agosto 2014 --

LATTE SPOT Nessuna variazione di prezzo è da segnalare riguardo al Latte Crudo Spot nazionale. 41,24 e 42,27€/100 litri di latte le quotazioni registrate anche in questa prima settimana di agosto alla borsa veronese. In leggera crescita invece il valore del Latte di provenienza estera (Germania e Austria). +1,33% l'incremento registrato per il latte spot intero pastorizzato e +2,22% per il latte scremato pastorizzato estero che per la terza settimana consecutiva registra valori in crescita. Nello specifico il Latte Intero estero è stato quotato tra 38,66 e 39,69€/100 litri di latte mentre il Latte spot scremato pastorizzato estero è stato fissato tra 23,29 e 24,32 €/100 litri.

BURRO E CREMA Leggera perdita di valore è registrata in questo inizio di agosto. Aggiornato al ribasso anche il Burro zangolato da creme fresche quotato a Parma (1,90€/kg) che ha registrato un perdita di 5 centesimi (-2,56% venerdì 8 agosto). 5 centesimi la perdita fatta registrare dal Burro CEE che alla borsa merci di Milano lo scorso 4 agosto scendendo perciò a 3,20€/kg (-1,54%). Analogamente hanno registrato perdite di 5 centesimi anche tutte le altre referenze trattate alla borsa di Milano. 4 centesimi invece le perdite registrate a Milano e Verona per le creme a uso alimentare (40% mg) che si collocano a 1,70€/kg a milano e tra 1,70 e 1,72 alla borsa veronese.

GRANA PADANO Dopo la temporanea battuta d'arresto di fine luglio, agosto apre con la conferma dei prezzi sia a Mantova sia Milano per entrambe le stagionature trattate. Nello specifico, per il 10 mesi le quotazioni registrate a Mantova rientrano nella forbice tra 6,60 e 6,90€/kg mentre il 14-16 mesi di stagionatura i prezzi sono tra 7,45 e 7,70€/kg. Milano ha perciò confermato i prezzi della precedente settimana compresi tra 6,80 e 6,90€/kg per il 9 mesi di stagionatura e tra 7,40 e 8,05€/kg per il 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO La Borsa di Parma lo scorso 8 agosto ha registrato un ulteriore ribasso dei listini sia per il 12 sia per il 24 mesi di stagionatura adeguandosi perciò alla tendenza registrata alla borsa milanese.
Entrando nel dettaglio, il 12 mesi è quotato tra 7,70 e 8,10€/kg a Parma e tra 7,85 e 8,15€/kg a Milano. Il 24 mesi di stagionatura è fissato tra 9,05 e 9,40€/kg a Parma, tra 9,60 e 10,35€/kg a Milano.

Andamento negativo se confrontato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma che migliora se, invece, lo si mette a confronto con i dati del primo trimestre.

Modena, 12 agosto 2014. Più ombre che luci sulle piccole imprese modenesi, in particolare per ciò che riguarda le prospettive di sviluppo. Questi i risultati di un'indagine condotta dall'Ufficio Studi di CNA su un campione di 250 imprese con meno di cinquanta dipendenti del settore manifatturiero, delle quali CNA ha cercato di misurare l'andamento nel secondo trimestre dell'anno.

Andamento negativo se confrontato rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, ma che migliora se, invece, lo si mette a confronto con i dati del primo trimestre.
Per ciò che riguarda il fatturato, ad esempio, il 22% delle imprese segnala un miglioramento rispetto ai risultati dello stesso trimestre del 2013, contro il 24% che, al contrario, denuncia un peggioramento, valori che salgano al 26,4% nel primo e caso e scendono al 17,6% nel secondo se paragonate al primo trimestre del 2014.

Più o meno in linea con i dati precedenti sono quelli relativi alla produzione. In questo caso, infatti, le imprese che manifestano un aumento, rispetto all'anno scorso, scendono al 21,2%, ma scendono (23,6%) anche quelle che rilevano una diminuzione. Se si sposta il confronto al primo trimestre 2014, invece, le aziende in aumento sono circa un quarto del campione (25,2%) mentre quelle in calo sono al 17,2%.

Insomma, una situazione non certo rosea, che si rispecchia nelle prospettive, sia occupazionali sia di lavoro. Le piccole impresa che prevedono assunzioni, infatti, sono appena il 2,4% del campione, mentre sono l'8,4% quelle che stimano una riduzione della forza lavoro, non tanto a causa di licenziamenti, quanto per il mancato rinnovo di contratti temporanei o la mancata sostituzione di eventuali licenziamenti. Una forbice, tra "positivi" e "negativi" che si riduce rispetto alle prospettive produttive: il 10,8% delle imprese intervistate, infatti, si aspetta un aumento, mentre quasi una su cinque – il 18% - attende, invece, un'ulteriore contrazione.

Di fatto, si conferma una congiuntura economica debole, nelle quali le imprese, soprattutto quelle più piccole, si muovono a vista.

L'Ufficio Stampa CNA

Martedì, 12 Agosto 2014 10:01

Un "alberello di Natale" a Ferragosto.

In clima di spending review anche un'aiuola fa la differenza. La strategia del Comune di Parma per il verde urbano.

di LGC
Parma 12 agosto 2014 --
Quando le risorse languono l'ingegno si aguzza. Questo deve avere pensato il Sindaco Federico Pizzarotti quando ha dato risalto, postando sul suo profilo facebook, la notizia del poderoso intervento di verde pubblico. L'aiuola che delimita la zona pedonale di via Garibaldi ha un nuovo ospite "intelligente" e "risparmioso".
"Avete visto? - scrive su Facebook il Sindaco lo scorso 6 agosto - Rimesse le fioriere in centro storico, ma con un accorgimento in più. Abbiamo richiesto piante che vivono anche durante le stagioni più rigide e in carenza d'acqua, senza la necessità di doverle curare ogni giorno. Piante che vivranno di più con meno rischio di rivederle morire e ingrigire la città."
Ed è subito valanga di complimenti, "mi piace" (751) e condivisioni (65).
Però anche qualche critica in tono simpatico e cordiale come quella di "Matteo S." che posta: "Dailà pisarot..inveci che pianter di elber in ti ves..mèta a post al busi in streda, a g'ho na machina bàsa da mandarè e gla chev mei a tirer al merci... Firmato UN TUO FAN"
Fortunatamente la questione del verde pubblico di Parma è affrontata anche in modo diverso dalla amministrazione comunale. A seguire il recente intervento dell'Assessore Alinovi riguardo il patrimonio arboreo del Comune di Parma e i recenti inconvenienti causati dal maltempo.
"Grazie all'impegno degli uffici comunali preposti e nonostante l'esiguità delle risorse – ha spiegato Alinovi - è stato possibile effettuare interventi puntuali sul tutto il territorio del Comune e porre rimedio, attraverso l'uso di squadre ad hoc, ai disagi che si sono verificati nei giorni scorsi".
A questo si aggiunge che il Comune, sempre per il 2014, ha stanziato 1.680.000 euro per la manutenzione ordinaria del verde, che comprende, per esempio, gli sfalci.
Il "patrimonio verde" della città è costituito da 3.200.000. metri quadrati di aree verdi fruibili dalla cittadinanza; 40 mila sono gli alberi presenti dotati di caratteristiche diverse in rapporto alla specie ed anche all'età: nel Parco Ducale esistono esemplari messi a dimora nel 1730, per esempio. Il piano di "Incremento del patrimonio arboreo cittadino" ha posto rimedio alle mancanze di alcuni alberi lungo i viali, nei parcheggi e nei Parchi urbani come al Parco Ferrari, al Parco del Dono, in viale Piacenza, via Buffolara e nei campi di Moletolo.

Tra novembre e marzo, sono stati anche potati 1.095 alberi con costi pari a poco più di 200 mila euro. Gli interventi di potatura hanno interessato alcune scuole dell'infanzia comunali, piazzale Salvo D'Acquisto, il Parco Ducale, il Parco della Cittadella, Parco Ferrari e alcune strade ed aree urbane.

 

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 32 11 agosto 14

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

SOMMARIO Anno 13 - n° 32 11 Agosto 14

1.1 editoriale Spiaggiati?
2.1 ambiente SANA, le novità della prossima edizione
4.1 pomodoro Pomodoro da industria: stime di produzione 2014
5.1 Emilia Romagna Credito agevolato imprese agricole, priorità a giovani e aree svantaggiate.
5.2 gestione idrica Risparmio idrico, accademici indiani a "scuola" dal CER
6.1 lattiero caseario Cresce il Latte Spot Estero.
7.1 biodiversità Giornata della Biodiversità Parmense
7.2 vino Vino e Miti tra le stelle
8.1 lavoro Newlat - prorogata la CIGS

Domenica, 10 Agosto 2014 11:13

SANA, le novità della prossima edizione

Dal Baby food ai cosmetici bio e naturali ai detergenti biologici per la casa. BolognaFiere - sabato 6 settembre, martedì 9 settembre. 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.

Bologna, 07 agosto 2014 -
Prosegue il percorso di anticipazione dei contenuti delle prossima edizione, la 26 esima, di SANA, il Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.
Muffin biologici senza lattosio e pasticcini bio senza glutine; grissini bio iposodici per diete a basso contenuto di sodio; polpettine vegetariane ripiene di verdura; medaglioni vegani a base di tofu, riso e alghe; dorate cotolette al seitan naturale; appetitosi burger vegetali preparati con spinaci e lupini, un antico legume altamente proteico e ricco di fibre; sfogliatine vegane proteiche; fettuccine ottenute da grani antichi prive di uova; pani e piadine bio; pasta secca (penne) e olio ricavati dai semi di canapa; tempeh pronto all'uso come secondo piatto o farcitura, ottenuto dalla fermentazione di soia gialla biologica italiana e aromatizzato con cipolla, mandorle, limone e prezzemolo; impasti privi di uova per friggere verdure, tofu e pesce per croccanti finger food dal sapore esotico; formaggi vegetali a base di mandorla; spiedini vegani pronti in una manciata di minuti sulla graticola di casa; maionese vegana a base di olio di mandorla e curcuma; un condimento a base di soia italiana ottimo anche per mantecare piatti a base di verdure; paté di ceci trapanesi; latte a base di latte di capra biologico specifico per lattanti a partire dal 6° mese di vita: sono solo alcuni degli alimenti novità rigorosamente a marchio biologico che si troveranno esposti a SANA 2014, il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, in programma a BolognaFiere da sabato 6 settembre a martedì 9 settembre. Organizzato da BolognaFiere, in collaborazione con FederBio, il Salone ha il patrocinio dei Ministeri delle Politiche Agricole e Forestali, dell'Ambiente, dello Sviluppo Economico, di EXPO 2015 e di Ifoam.
Tra i prodotti novità per il benessere, la salute e la cosmetica a tutta natura troviamo poi tinture anallergiche per capelli a base di oli essenziali; miscele di oli essenziali puri al 30% con il 70% di olio di jojoba per la cosiddetta Colour Therapy che assicura di donare "il benessere armonico di corpo, mente e spirito"; integratori alimentari che promettono di ridurre l'assorbimento di grassi e zuccheri; un integratore a base di Argilla verde e Cardo Mariano che favorisce la depurazione dell'organismo; un collutorio ottenuto da argilla verde, acqua d'argento, estratto di ananas, ratania e calendula, oli essenziali con azione antibatterica, antiplacca e antinfiammatoria per le gengive; rimedi floreali frutto di rivisitazioni dei Fiori di Bach benché ottenuti con lo stesso metodo tradizionale; un plantare che migliora la postura, favorisce la circolazione sanguigna e combatte la ritenzione idrica, adatto quindi in particolare per chi fa vita sedentaria; make-up biologici certificati; prodotti erboristici a base di pappa reale.
La lista dei prodotti novità che concorrono al premio SANA Novità 2014 si allunga di giorno in giorno e sarà a breve disponibile sulle pagine del sito web della manifestazione (www.sana.it). Come per le passate edizioni, saranno i visitatori di SANA con il loro voto a decretare i prodotti che si aggiudicheranno il premio, uno per ciascun settore in cui è articolato il Salone: Alimentazione, Benessere e Salute, Altri Prodotti Ecologici per il vivere quotidiano.
I prodotti novità, che saranno esposti in un'area dedicata posta nel cuore della manifestazione, saranno reperibili anche nell'ampia esposizione dei prodotti presenti nei tre settori di SANA 2014.
Nel settore Alimentazione si troveranno esclusivamente prodotti alimentari a marchio bio: cereali, farine, fiocchi e derivati, legumi secchi; prodotti da forno dolci e salati; paste alimentari secche, fresche, ripiene; confetture, marmellate, miele; bevande, preparati e altre conserve di frutta e ortaggi; formaggi; gelati e surgelati; carni e prodotti a base di carne; pesci conservati e trasformati, prodotti a base di pesce; oli e vini; alimenti per neonati e bambini.
Il settore Benessere ospiterà aziende produttrici di cosmetici derivati da ingredienti naturali e biologici, integratori alimentari, prodotti fitoterapici ed erboristici, cibi funzionali, alimenti destinati a una dieta particolare (per esempio privi di glutine, per diabetici, per sportivi).
Infine, nel settore dedicato ad Altri Prodotti Naturali ci sarà spazio per prodotti ecologici per la pulizia della casa, mobili in legno non trattato, innovativi materassi in fibre naturali per un riposo sano e rigeneratore, elementi di arredamento, abiti e calzature in fibre naturali biologiche, prodotti per il tempo libero e l'hobbistica.
I visitatori potranno acquistare i prodotti degli espositori nell'ampia area SANA SHOP, che nei giorni della manifestazione farà di SANA il più grande supermercato bio e naturale.

In aumento di circa il 19% le superfici investite a pomodoro da industria in Italia nel 2014 rispetto all'anno prima. Questa la stima dell'Ismea, in base ad un'indagine condotta dall'Istituto in collaborazione con Italia Ortofrutta, Unaproa e l'Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI).

Roma, 6 agosto 2014 -


La campagna 2013 è stata caratterizzata da uno dei dati produttivi più bassi degli ultimi venti anni sia a causa della ridotta superficie investita (55.835 ettari), sia a causa di una resa per ettaro che si è attestata su valori non particolarmente elevati (732 quintali per ettaro), penalizzata dal clima sfavorevole, soprattutto nelle aree centro settentrionali del Paese.

Le stime di Ismea per il 2014 sono il frutto di un indagine condotta presso le Organizzazioni di Produttori a fine giugno. In quel periodo si era già verificato qualche episodio climatico negativo (precipitazioni violente e grandinate) ma l'andamento meteo registrato a luglio ha seriamente preoccupato gli agricoltori. Infatti, copiose precipitazioni e grandinate accompagnate da temperature al di sotto delle medie di stagione hanno interessato tutte le principali aree di coltivazione del pomodoro (Emilia Romagna, Puglia, Lombardia, Basilicata, Campania, Lazio, Toscana, Piemonte). Queste condizioni climatiche hanno ostacolato lo sviluppo delle piante e delle bacche ed hanno favorito la diffusione di crittogame quali l'alternaria e la peronospora.

In conseguenza di ciò, le stime che sono scaturite dall'indagine e che prevedevano una ripresa della resa per ettaro rispetto al 2013, andranno riconsiderate alla luce delle anomale condizioni meteo e delle condizioni fitosanitarie della coltura, che potrebbero evidentemente attenuare gli effetti dell'incremento delle superfici sul risultato produttivo finale.

Molto dipenderà dall'evoluzione del clima nei mesi di agosto e settembre, in quanto un andamento climatico favorevole influirà positivamente, sia in termini di resa sia di qualità, sul pomodoro a raccolta medio-tardiva.
Per quanto concerne la ripartizione geografica delle superfici investite, l'Emilia Romagna si conferma la principale area di produzione, con una quota del 47% delle superfici totali nazionali. In questa regione, la produzione è localizzata prevalentemente nelle province di Piacenza, Ferrara e Parma.

Foggia, invece, si conferma la provincia con la maggiore superficie dedicata a questa coltura. Infatti, qui si concentra il 23% della superficie nazionale ed il 24% della produzione. 

Nella top ten delle regioni che producono pomodoro da industria alle spalle di Emilia Romagna (47%) e Puglia (24%) si piazzano Lombardia (11%), Campania (4%), Toscana (4%) e Veneto (3%).

(Fonte ISMEA 6 agosto 2014)

Dalla Regione Emilia Romagna 1 milione 625 mila euro per attivare finanziamenti per circa 108 milioni di euro.

Bologna, 30 luglio 2014 --
Credito a tasso agevolato per le aziende agricole dell'Emilia-Romagna grazie alla Regione che ha stanziato 1 milione 625 mila euro per abbattere il costo del denaro.
L'iniziativa, votata dalla Giunta regionale nell'ultima seduta su proposta dell'assessore all'Agricoltura Tiberio Rabboni, permetterà di attivare un volume complessivo di finanziamenti per circa 108 milioni di euro.
La riduzione del costo del denaro sarà fino a 1,50 punti percentuali rispetto ai tassi applicati normalmente dalle banche. Il programma operativo per l'annata agraria 2014-2015 è rivolto all'insieme delle imprese, senza distinzioni tra settori di produzione, attraverso la concessione di un aiuto de minimis sotto forma di concorso interesse sui prestiti di conduzione richiesti dagli agricoltori alle banche per il tramite degli Agrifidi, gli organismi di garanzia che operano in agricoltura.
Le imprese potranno presentare domanda al proprio istituto di credito e all'Organismo di Garanzia di appartenenza fino al 3 ottobre 2014.
L'importo massimo del prestito per azienda è di 150 mila euro ed è calcolato attraverso parametri quali le superfici coltivate, i capi allevati o le attività svolte. Si tratta di prestiti a breve termine con durata fino a 12 mesi per le spese che l'imprenditore agricolo deve anticipare per il completamento del ciclo produttivo-colturale, fino alla vendita dei prodotti. Sono ammesse le imprese che presentano richieste non inferiori a 6 mila euro. Oltre all'abbattimento del tasso di interesse di 1,5 punti percentuali, i prestiti potranno contare sulla garanzia offerta, con capitali propri, dagli Agrifidi nonché sulle condizioni di favore ricomprese all'interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con gli istituti bancari.
"Con questo stanziamento deciso dalla Giunta dopo la recente variazione del bilancio 2014 continuiamo il nostro impegno a fianco delle imprese agricole per contrastare la stretta creditizia – spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – Dal 2008 ad oggi abbiamo destinato oltre 10,2 milioni di euro all'abbattimento del tasso di interesse del credito d'esercizio ed attivato finanziamenti bancari alle imprese agricole per oltre 624 milioni di euro. Anche questa volta abbiamo deciso di riservare una priorità alle aziende agricole condotte da giovani imprenditori, under 40, a quelle che nel corso della precedente campagna agraria hanno già contratto prestito di conduzione in regime de minimis così come a quelle che operano in un'area svantaggiata".
Per informazioni vai alla pagina: Interventi sul credito a breve termine in regime "de minimis".
(Fonte Regione Emilia Romagna 30 luglio 2014)


Water4crops: Accademici indiani a lezione dal Cer per apprendere tecniche di risparmio idrico.

Bologna, 30 luglio 2014 --
Lunedì 28 luglio - Per due giorni il Cer è stato protagonista del progetto internazionale Water4Crops per l'innovazione tecnologica sul risparmio idrico. Progetto di cui il Consorzio per il canale emiliano romagnolo è parte attiva e che vede la collaborazione tra i paesi dell' Unione Europea e l'India per un uso oculato dell'acqua, risorsa preziosa ma sempre più scarsamente disponibile.
Con questo obiettivo due professori universitari indiani sono giunti in Italia per apprendere dal Cer gli studi, i risultati e le tecniche, che il Consorzio ha prodotto in questi anni, di grande interesse dal punto di vista dell'innovazione.
Il progetto, iniziato nel 2012 e con scadenza nel 2016, mira allo sviluppo di nuove tecnologie irrigue. In particolare si focalizza sul possibile riutilizzo delle acque reflue in agricoltura pur mantenendo alti i livelli qualitativi dei prodotti.
Lo studio e la ricerca vengono effettuati in due contesti così diversi, Europa e India, proprio per rintracciare modalità d'irrigazione, nuove tipologie di bio-trattamenti e innovazioni agricole che limitino l'impatto sull'acqua, attraverso un processo di coordinamento e cooperazione.
Il CER da sempre impegnato negli studi sul riutilizzo delle acque reflue e già protagonista dell'importante progetto SAFIR, è stato oggetto d'interesse internazionale grazie all'attività di ricerca che svolge ed ai risultati di rilievo che continua ad ottenere.
La giornata dei due professori universitari indiani è stata ricca di appuntamenti. Dapprima hanno potuto osservare, sul campo, l'impegno concreto del Cer all'interno di questo progetto.
Mentre attraverso la visita del campo mostra dell'azienda Marsili (località Budrio), i due delegati hanno potuto apprendere l'attività e i risultati ottenuti dal Consorzio in questi anni. Proprio a questo proposito sono stati illustrati gli esiti dei progetti sulla coltivazione del pomodoro, sulla fitodepurazione e sull'irrigazione ad energia solare in un'ottica di risparmio, uso efficiente della risorsa idrica e di salvaguardia ambientale.
Gli ospiti si sono detti soddisfatti e hanno dichiarato, interessanti ed importanti gli studi e i risultati ottenuti dal Cer in questi anni. "Il Cer lavora su un vasto numero di colture la maggior parte delle quali è coltivata anche in India per cui il lavoro svolto qui è, per noi, di enorme importanza ed interesse"-questo quanto affermato dal Ordinario di agronomia al dipartimento di Scienze Agrarie dell'università di Dharwad, karnataka, il professor Angadi.
Considerando, inoltre, la ricerca e l'impegno all'interno del progetto internazionale, di grande valenza e utilità ai fini del raggiungimento degli obiettivi per il quale è nato.
(Fonte Ufficio stampa CER)

Domenica, 10 Agosto 2014 08:30

Giornata della Biodiversità Parmense

Domenica 31 Agosto 2014 dalle ore 9,30. Parco del Monte Fuso - Fraz. Scurano

Parma, 7 agosto 2014 -

Domenica 31 Agosto 2014, dalle ore 9,30, presso il Parco del Monte Fuso (Fraz. Scurano - Neviano degli Arduini), la Provincia di Parma, in occasione della cerimonia di donazione di un ariete di razza Cornigliese (nato presso il Dipartimento di scienze Veterinarie dell'Università di Parma), organizza la "Giornata della Biodiversità Parmense" con protagonisti i nostri antichi animali.
Lo spirito che anima questa iniziativa nasce dalla volontà di mettere in rete e fare conoscere il lavoro e i risultati ottenuti dal recupero di tre razze animali locali: Pecora Cornigliese, Suino Nero di Parma e Tacchino di Parma e Piacenza. L'iniziativa fa parte delle attività di promozione che stanno svolgendo, Provincia di Parma, Università di Parma, Consorzio del Suino Nero e Stazione Sperimentale delle Conserve, unite da tempo in questo progetto.
La giornata di divulgazione, dopo i saluti del Sindaco di Neviano degli Arduini, proseguirà con vari momenti: dalla proiezione di video documentario alle parole di tecnici e allevatori che conoscono da vicino questi animali.
Le conclusioni, affidate al Vicepresidente della Provincia di Parma, saranno l'occasione per presentare il progetto di coordinamento per la biodiversità animale in provincia di Parma, volto alla custodia e alla promozione delle preziose risorse genetiche.
La volontà di promuovere i prodotti di pecora Cornigliese e di Suino Nero di Parma e l'intenzione di proporle ai consumatori, ha suggerito al ristoratore del Parco un menù a base di queste carni, che potrà essere degustato da tutti gli interessati.
La giornata prosegue con la visita guidata ai recinti degli animali domestici e selvatici del Parco, con laboratori di tessitura rivolti ai bambini all'interno di un allestimento sugli antichi mestieri messo a disposizione dal Museo Uomo e Ambiente di Bazzano.(Fonte Agriparma)

Domenica, 10 Agosto 2014 09:35

Vino e Miti tra le stelle

Ai Musei della Fondazione Lungarotti in agosto si brinda di notte.

Torgiano (PG), 05 agosto 2014. A Torgiano in agosto la cultura non va in vacanza, ma raddoppia l'offerta con sette aperture straordinarie serali. Il Museo del Vino (MUVIT) e il Museo dell'Olivo e dell'Olio (MOO) della Fondazione Lungarotti aprono le porte ai visitatori nelle ore serali in occasione dell'"Agosto Torgianese". L'8, il 14 e il 16 agosto, dalle 21.30 alle 23.00, il Museo dell'Olivo e dell'Olio prolunga l'orario di apertura per svelare anche la sera i suoi tesori che raccontano, attraverso 600 testimonianze, la storia di uno dei prodotti simbolo del Mediterraneo.
Quattro, invece, gli appuntamenti serali in programma al MUVIT con partenza sabato 9 agosto per proseguire domenica 17 e lunedì 18 (dalle 21.30 alle 23.00). Il 10 agosto, la Notte di San Lorenzo, al Museo del Vino i miti della cultura classica salgono tra le stelle con una visita guidata e letture animate dedicate a Dioniso e Arianna, in un percorso creato ad hoc per conoscere le origini mitologiche del nettare di Bacco. Al termine della visita guidata "Miti tra le stelle" (su prenotazione) brindisi con Lungarotti Brezza Rosa, in occasione di 'Calici di Stelle', l'evento promosso dal Movimento Turismo del Vino in collaborazione con Città del Vino (dalle 21.30 alle 23.30, costo del biglietto 8€ a persona).

Serata Calici di Stelle al MUVIT, "Miti tra le stelle", Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – 075.9880200
www.lungarotti.it/fondazione
(immagine:MUVIT Museo del Vino, Fondazione Lungarotti - Mastro Giorgio, Infanzia di Bacco, Gubbio 1528)

Cantine Casabella, aumenta in maniera esponenziale la presenza in Sudamerica nel 2014 per i vini piacentini. La produzione raddoppia ed il fatturato raggiunge il mezzo milione di euro nel mercato latinoamericano.

Piacenza, 9 agosto 2014 -

Ottima annata per le Cantine Casabella sul fronte del territorio latino-americano: il 2014, stando alle stime ed ai numeri fin qui riportati, raddoppierà il numero di esportazione, con una lievitazione del fatturato pari a circa mezzo milione di euro. Una conquista significativa, in un paese in cui la consumazione di vino è ancora messa in penombra dalla forte presenza della birra. Ma il vino piacentino pare piacere e questo risultato, importantissimo, è la conferma di un ottimo lavoro di squadra ed una buona riuscita dei rapporti intrecciati dall'export manager del continente americano, Antonio Maccieri. Cantine Casabella, sul territorio transoceanico dal 2009, presenta già diversi importatori, interessati alla qualità ed alla tipicità del prodotto italiano, piacentino in particolare.

«I vini più richiesti sono quelli della tradizione locale. Quindi siamo su importanti numeri di imbottigliamento per quanto riguarda malvasia, bonarda, i vini della linea "Mont'Arquato" come cabernet-sauvignon, gutturnio riserva e barbera. Quest'anno i numeri saranno incrementati anche grazie alla forte entrata sul mercato del nostro "Lambrusco Emilia IGT", molto amato per la sua tipicità italiana» spiega il direttore di Cantine Casabella Gianfranco Rossi. «Questo è un ottimo risultato che rafforza la nostra presenza nel settore dell'esportazione e che rappresenta la forza di un prodotto tipico, il vino, in cui questo territorio deve continuare a credere. È senza dubbio il risultato di un lavoro di squadra; ma accanto a noi produttori, che ogni giorno dimostriamo la capacità del nostro lavoro e del nostro impegno, chiediamo la presenza delle istituzioni: per un maggior dialogo ed una migliore resa produttiva che riconosca la potenza di un mercato ancora sottovalutato».

(fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

Obiettivo raggiunto: la 48^ edizione si chiude con 20 mila presenze e 2 mila kg di formaggio venduto in 4 giorni. Vince il 3^ Palio "Città di Casina" il Caseificio Sociale di Querciola di Lizzano in Belvedere -

Reggio Emilia, 6 agosto 2014 -

Si è conclusa lunedì, la 48^ edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano che, per quattro giorni, ha celebrato il Re dei formaggi e animato il centro di Casina.
La manifestazione ha, ancora una volta, confermato l'alto livello di gradimento da parte del pubblico: nonostante le perturbazioni che hanno colpito la provincia di Reggio, la Fiera ha registrato oltre 20 mila presenze e circa 2 mila kg di Parmigiano Reggiano di Montagna venduto nell'arco delle quattro giornate. Un successo confermato dal pubblico e dagli ottimi numeri raggiunti con le vendite, che hanno affermato nuovamente la centralità del territorio e della sua eccellenza, il Parmigiano Reggiano realizzato esclusivamente con il latte di montagna.

Lunedì il terzo Palio "Città di Casina", vinto quest'anno dal Caseificio Sociale di Querciola di Lizzano in Belvedere nel bolognese.
Migliaia di persone hanno presenziato alla competizione dove 14 latterie, provenienti da Reggio, Parma, Modena e Bologna, si sono contese la palma di miglior Parmigiano Reggiano di Montagna con stagionatura 30 mesi. Le 14 forme intere presentate dalle latterie sono state aperte davanti al pubblico, che ha potuto così degustare l'alta qualità dei prodotti, e giudicate in modo anonimo da sei assaggiatori diplomati APR (Assaggiatori Parmigiano Reggiano).

Un momento importante per celebrare il Parmigiano Reggiano di montagna, ma anche la maestria dei suoi produttori: durante la serata infatti le impronte delle mani dei casari presenti sono state impresse su "forme" di terracotta che, grazie alla collaborazione con artigiani professionisti, andranno a formare un'installazione artistica che ogni anno si arricchirà delle impronte dei nuovi casari, che parteciperanno con il loro formaggio alla Fiera di Casina. La scultura sarà poi collocata in piazza IV Novembre. La kermesse si è chiusa, a fine serata, con un suggestivo spettacolo pirotecnico che ha concluso in modo spettacolare una 48^ edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano caratterizzata da risultati in costante crescita.

La Fiera del Parmigiano Reggiano è organizzata dal Comune di Casina, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano ed Effettonotte, con il contributo di Credito Cooperativo Reggiano, Generali Agenzia di Reggio Emilia e La Nuova Tipolito.

(Fonte: Ufficio Stampa Kaiti expansion srl)

Mercoledì, 06 Agosto 2014 08:32

Lattiero Caseario. Cresce il Latte Spot Estero.

Flessione del Burro e del "Parmigiano". Stazionario il Grana Padano DOP. Latte spot estero in risalita.

di Virgilio, Parma - 06 agosto 2014
LATTE SPOT Nessuna variazione di prezzo è da segnalare riguardo al Latte Crudo Spot nazionale. 41,24 e 42,27€/100 litri di latte le quotazioni registrate anche in questa prima settimana di agosto alla borsa veronese. In leggera crescita invece il valore del Latte di provenienza estera (Germania e Austria). +1,33% l'incremento registrato per il latte spot intero pastorizzato e +2,22% per il latte scremato pastorizzato estero che per la terza settimana consecutiva registra valori in crescita. Nello specifico il Latte Intero estero è stato quotato tra 38,66 e 39,69€/100 litri di latte mentre il Latte spot scremato pastorizzato estero è stato fissato tra 23,29 e 24,32 €/100 litri.
BURRO E CREMA Probabilmente con la complicità della stagione estiva il Burro ha registrato, in questa prima settimana di agosto (lunedì 4 agosto), una leggera perdita di valore. 5 centesimi la perdita fatta registrare dal Burro CEE che alla borsa merci di Milano è stato quotato a 3,20€/kg (-1,54%). Analogamente hanno registrato perdite di 5 centesimi anche tutte le altre referenze trattate alla borsa di Milano. 4 centesimi invece le perdite registrate a Milano e Verona per le creme a uso alimentare (40% mg) che si collocano a 1,70€/kg a milano e tra 1,70 e 1,72 alla borsa veronese. Rimane invariato invece il valore del Burro zangolato da creme fresche quotato a Parma (1,95€/kg) lo scorso venerdì 1/8. Si tratta di verificare se, nella prossima seduta, anche questa tipologia di derivato subirà una variazione negativa riflettendo l'andamento milanese.
GRANA PADANO Dopo la temporanea battuta d'arresto di fine luglio, agosto apre con la conferma dei prezzi sia a Mantova sia Milano per entrambe le stagionature trattate. Nello specifico, per il 10 mesi le quotazioni registrate a Mantova rientrano nella forbice tra 6,60 e 6,90€/kg mentre il 14-16 mesi di stagionatura i prezzi sono tra 7,45 e 7,70€/kg. Milano ha perciò confermato i prezzi della precedente settimana compresi tra 6,80 e 6,90€/kg per il 9 mesi di stagionatura e tra 7,40 e 8,05€/kg per il 15 mesi d'invecchiamento.
PARMIGIANO REGGIANO Chiusura di Luglio in ribasso per il Parmigiano Reggiano slavo per la piazza di Parma che ha confermato i listini precedenti. 5 centesimi perduti alla borsa di Milano e 10 centesimi in quella reggiana nell'ultima quotazione del mese di luglio.
Entrando nel dettaglio, il 12 mesi è quotato tra 7,80 e 8,15€/kg a Parma e tra 7,85 e 8,15€/kg a Milano. Il 24 mesi di stagionatura è fissato tra 9,15 e 9,50€/kg a Parma, tra 9,60 e 10,35€/kg a Milano.

Rischio aggravato da un'estate atipica che incrementa la fragilità del territorio. Pronto un primo pacchetto di interventi cantierabili in zone ad "alto rischio" segnalato dai Consorzi di bonifica dell'Emilia Romagna. L' Urber richiama attenzione sui processi per accelerare la prevenzione prima che sia troppo tardi. I Consorzi, già operativi, sono pronti ad un sostegno immediato.

Bologna, 5 Agosto 2014 –

In Emilia Romagna il valore del dissesto idrogeologico sta superando la soglia del miliardo di euro, una quantificazione direttamente proporzionale al numero e al valore degli auspicabili interventi da fare al più presto per mettere in sicurezza le zone ad alto rischio. Interventi che i Consorzi di bonifica hanno monitorato per tempo in modo capillare e che continuano a segnalare proprio in considerazione della loro attività quotidiana sui territori più fragili.

Sono passate poche settimane infatti da quando il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio ha presentato a Palazzo Chigi la Unità di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro il "dissesto idrogeologico", affidandola ad Erasmo D'Angelis, che nell'occasione ha detto: "La logica è quella di non rincorrere le emergenze ma di prevenire e di mettere in sicurezza i territori. Individuando nei Presidenti delle Regioni i nuovi "commissari per la prevenzione del dissesto idrogeologico", un fenomeno gigantesco che interessa oltre l'80 percento di Comuni Italiani. Da pochi giorni, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro Gian Luca Galletti, ha provveduto alla nomina di Paola Gazzolo, commissario ad acta per il territorio della Regione Emilia Romagna. Si stanno accelerando le tappe, ma rimaniamo sempre in ritardo rispetto ai bisogni, in quanto i fenomeni estremi continuano a mettere alla frusta l'intero territorio nazionale, creando non solo danni ma anche vittime. A tale proposito, la rete dei Consorzi di bonifica, che da tempo si è resa disponibile a fare la propria parte, come ripetutamente dichiarato dal Presidente nazionale ANBI Massimo Gargano, per "affrancare il territorio dal rischio idrogeologico", aggiungendo che presso i Consorzi di bonifica a livello nazionale esiste una mappatura operativa del rischio ed i progetti cantierabili per oltre 3.500 interventi.

Anche a livello Regionale, proprio in questi giorni dai Consorzi di bonifica, è stato segnalato alla Regione Emilia-Romagna un primo pacchetto di interventi "anti dissesto" da inserire in questo primo lotto di interventi da finanziare. "Un Paese che vuole governare il proprio futuro deve saper prevenire questi tipi di interventi – è stato il commento di Massimiliano Pederzoli, Presidente dell'Unione Regionale delle Bonifiche dell'Emilia Romagna, a seguito degli ultimi disastri capitati nel primo weekend di agosto in molti territori del Paese –. A questo punto, non resta altro che fare presto e bene, visto che abbiamo appena messo in archivio un mese di luglio (simile a novembre) in cui al Centro Nord si sono abbattute piogge in aumento del 100% rispetto alla media degli ultimi decenni; per essere più precisi, per trovare un luglio simile bisogna risalire al lontano 1932".

(Fonte: ufficio stampa Urber)

Per le aliquote Imu sugli immobili strumentali spiccano i primi comuni virtuosi come Scandiano e Reggio al contrario di Montecchio -

Reggio Emilia, 5 agosto 2014 -

"È arrivato il momento per i Comuni di giocare a carte scoperte e approvare i bilanci previsionali 2014. CNA guarda con attenzione le decisioni delle amministrazioni in primis per quanto riguarda la tassazione sugli immobili. Da una prima fotografia, prendendo ad esempio i Comuni capo distretto, emerge che Scandiano, Correggio, Guastalla, Reggio Emilia, hanno recepito le sollecitazioni presentate dall'Associazione mantenendo pressoché inalterate le aliquote IMU su capannoni, laboratori, negozi e pubblici esercizi (Castelnovo Né Monti deve ancora deliberare), mentre Montecchio non ha dimostrato la stessa sensibilità".

Il Presidente di CNA Reggio Emilia Nunzio Dallari invita per questo motivo i Comuni che non hanno ancora deliberato a tener fede al patto tra enti locali e imprese presentato negli incontri territoriali con tutti i candidati sindaci, in occasione delle elezioni di maggio 2014.

"Prendiamo atto degli sforzi e delle mille difficoltà per razionalizzare le spese, considerando i tagli delle risorse ogni anno più ingenti da parte del Governo, che ha pensato bene di prorogare entro il 30 settembre l'approvazione dei bilanci a seguito delle elezioni. Tutto questo però non giustifica lo scaricare la tassazione sempre e solo sulle imprese".

"Riteniamo – continua Dallari - che prendere la scorciatoia dell'aumento Imu sugli immobili strumentali sia una scelta da contrastare perché, come abbiamo ribadito più volte, il capannone è la prima casa dell'imprenditore e tassarlo fino all'inverosimile in un momento di crisi come quello in cui ci troviamo non può che far crescere gli insoluti. Il risultato è che invece di aumentare le entrate dei Comuni crescono i crediti verso le imprese".

"Ricordiamoci – conclude il Presidente CNA - che un imprenditore onesto, che fa di tutto per mantenere in piedi la sua azienda nei momenti di difficoltà, preferisce pagare lo stipendio ai suoi dipendenti prima di pagare le tasse. E se le imprese sono strozzate dalla pressione fiscale, oltre che dalla mancanza di liquidità e dalla crisi dei consumi, chi è che può far girare l'economia?".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

L'Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti denuncia i dati mancanti sul sito dedicato da Iren ai monitoraggi dell'inceneritore di Parma: "Il pulsante cilecca clicca qui non riporta i campionamenti mensili dei diversi inquinanti" -

Parma, 5 agosto 2014 -

La nota stampa di Aldo Caffagnini presidente di GCR -

Andamento temporale delle emissioni.
Se vuoi conoscere il comportamento delle emissioni dei diversi inquinanti nel tempo clicca qui per visualizzare i grafici.
Campionamenti mensili di Diossine e IPA.
Se vuoi conoscere i dati dei campionamenti mensili clicca qui per visualizzare i dati.
Sono 7 mesi che io clicco e sono 7 mesi che nulla succede.
Il sito web dedicato da Iren ai monitoraggi dell'inceneritore di Parma riporta le informazioni giornaliere di 9 inquinanti tra le centinaia di molecole in uscita dal camino.
Ogni giorno quindi si può osservare come il forno si sia comportato nelle 24 ore precedenti.
I dati si riferiscono al valore medio giornaliero e non fanno emergere picchi eventuali, se non per la crescita del dato medio, che fa pensare ad un malfunzionamento occorso durante la giornata.
I monitor dislocati in Comune e in Provincia sono la copia di questi dati giornalieri.
Peccato che ad esempio segnalino una linea "ferma" anche quando sia solo in fase di spegnimento, proprio il momento più delicato (e pericoloso), insieme alla ripartenza, per quanto riguarda le emissioni.
Ma i dati giornalieri non dicono ovviamente tutto e avere la possibilità di osservare lo svolgersi dei dati lungo archi temporali più lunghi fornirebbe maggiori dati sulla salute delle linee di incenerimento di Ugozzolo.
In più l'impianto è sottoposto ad un monitoraggio in continuo delle diossine emesse, sottoforma di prelievi mensili che riflettono l'accumulo nei filtri di questa pericolosissima molecola.
Ma questi dati non ci sono.
I "clicca qui" sono mestamente inconcludenti dal gennaio scorso.
I nostri appelli ad attivare la funzione sono rimasti inascoltati e nell'opinione pubblica non cresce certo la fiducia nelle trasparenze del Paip di Parma.
In effetti stiamo parlando di fumi.

(Fonte: Aldo Caffagnini, Associazione Gestione Corretta dei Rifiuti Parma)

Fisco e pensioni: se ne parlerà alla Festa dell'Unità di Castellarano mercoledì pomeriggio, nel corso di un incontro organizzato dallo Spi-Cgil dei distretti di Scandiano e Sassuolo. Tra i partecipanti, le segretarie di Reggio Emilia e Modena e l'onorevole Antonella Incerti. Cgil, Cisl e Uil ritengono che agendo sulla leva redistributiva si possano liberare capitali per contrastare la crisi produttiva.

Reggio Emilia, 4 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

Fisco e previdenza saranno i temi al centro di un incontro organizzato per mercoledì 6 agosto dallo Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. A partire dalle 16.30, alla Festa dell'Unità di Casalgrande presso il Parco Secchia, saranno presenti le segretarie generali Marzia Dall'Aglio (Reggio Emilia) e Luisa Zuffi (Modena). E con loro, per discutere di tasse e pensioni, ci sarà anche la parlamentare parmigiana Antonella Incerti (Pd), componente della Commissione Lavoro della Camera.

Cgil, Cisl e Uil hanno presentato un documento unitario con diverse proposte, tra le quali c'è la modifica della riforma Fornero sulle pensioni. "La riforma delle pensioni Monti-Fornero – si legge nel comunicato Spi-Cgil – è stata una gigantesca manovra finanziaria, che toglie circa 80 miliardi di euro al sistema previdenziale e ha creato pesanti ingiustizie nei confronti delle donne, dei giovani, dei lavoratori e degli stessi pensionati".

Secondo il sindacato dei pensionati, infatti, partendo da concreti interventi su pensioni e fisco si possono fare nuove politiche di sviluppo e di creazione del lavoro, salvaguardando nel contempo equità e coesione sociale. "La situazione economica del nostro Paese – si conclude il comunicato - è tuttora caratterizzata da una crisi che ha visto esplodere la disoccupazione e la messa a rischio del sistema produttivo, con la perdita del 25% delle imprese manifatturiere e dei servizi".

Lunedì, 04 Agosto 2014 12:44

Parma - Segnali di ripresa per l'industria

Dopo oltre 2 anni torna il segno positivo sulla produzione industriale di Parma (+0,7%), spinta da alimentare e moda. In crescita anche fatturato e ordini. L'indagine sulla congiuntura economica delle PMI parmensi nei primi tre mesi dell'anno, svolta da Camera di Commercio con Unioncamere nazionale e regionale, rivela come artigianato, edilizia e commercio rimangano invece in un quadro recessivo.

Parma, 4 agosto 2014 -

Dopo 9 trimestri consecutivi in cui la produzione industriale parmense è rimasta in calo (con il picco negativo a fine 2012) il dato è finalmente tornato a crescere nel periodo gennaio-marzo del 2014 attestandosi a +0,7%: un valore migliore di quello regionale (+0,1%) e che può restituire un minimo di speranza sulla ripresa, soprattutto se visto insieme all'andamento di fatturato (+1,1%), export (+2,7%) e ordini (+0,3%, tra cui quelli dall'estero pure in crescita, +1,4%) del primo trimestre dell'anno.

Numeri che nascono però dalle performance delle imprese più robuste fra quelle considerate dall'indagine congiunturale della Camera di Commercio, focalizzata sulle PMI (fino a 499 dipedenti) della provincia nei primi tre mesi del 2014. Le aziende manifatturiere industriali fino a 9 dipendenti restano in un quadro di contrazione, sebbene meno pesante del quarto trimestre 2013.
In recessione restano anche le imprese artigiane, le costruzioni e il commercio. In particolare, l'artigianato vede in crescita il fatturato estero (+1,5%) e gli ordini esteri (+2,6%) mentre tutte le altre dimensioni (produzione, fatturato complessivo, ordini complessivi) registrano valori negativi, ma in alleggerimento rispetto al trimestre precedente. L'edilizia riduce il volume di affari del 7,4%, le vendite al dettaglio si contraggono del 3,5%.

Industria

Nel primo trimestre del 2014 tutti gli indicatori congiunturali sull'andamento dell'industria in senso stretto evidenziano dati positivi. La produzione industriale segna una crescita dello 0,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2013: un risultato migliore di quello dell'industria regionale (+0,1 per cento) e in controtendenza rispetto al trend negativo del 2,8 per cento dei dodici mesi precedenti. L'incremento è stato determinato dalle industrie alimentari (+4,5 per cento) e della moda (+5,3 per cento), mentre tutti gli altri settori hanno segnato variazioni negative.

L'andamento congiunturale positivo del primo trimestre è stato determinato dalla classe dimensionale più strutturata, da 50 a 499 dipendenti. Per le imprese fino a 49 dipendenti il primo trimestre si è chiuso con un nuovo calo, però di entità più ridotta rispetto al trend degli ultimi dodici mesi.
Il fatturato è aumentato dell'1,1 per cento, in contro tendenza rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-2,4 per cento). Anche per il fatturato un ruolo decisivolo lo hanno svolto le industrie alimentari (+4,4 per cento). Vendite in crescita anche nelle industrie meccaniche elettriche e i mezzi di trasporto (circa +1%), in contro tendenza rispetto al trend negativo dei quattro trimestri precedenti (-1,0 per cento). Gli altri settori hanno evidenziato variazioni negative ad eccezione delle imprese del legno e mobile (+0,1 per cento). Sotto l'aspetto dimensionale, le imprese fino a 9 dipendenti registrano un nuovo calo (-1,9 per cento) mentre segnano una crescita del 3 per cento quelle da 50 a 499 dipendenti. Le imprese da 10 a 49 dipendenti presentano un dato leggermente positivo, +0,4 per cento.

L'export provinciale è cresciuto del 2,7 per cento, in miglioramento rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (+2 per cento). Meglio di Parma fa l'Emilia-Romagna dove si è registrata una crescita più ampia (+4,8 per cento). Le industrie alimentari e le "altre industrie manifatturiere" (tra queste chimica, ceramica, carta-stampa-editoria) hanno realizzato ottimi risultati segnando rispettivamente +11,9 e +6,4 per cento. Al contrario, le industrie della moda e quelle meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto hanno accusato un calo delle vendite all'estero (rispettivamente -5,6 e -2,7 per cento).
La domanda è cresciuta (+0,3 per cento) dopo tredici trimestri caratterizzati da cali, mentre a livello regionale è rimasta stabile. Gli ordini alle industrie alimentari parmensi sono aumentati del 4,9 per cento; la moda e le altre industrie manifatturiere hanno visto incrementi rispettivamente del +0,8 e +0,5 per cento. Tutti gli altri settori hanno espresso variazioni tendenziali negative.
Per quanto concerne la dimensione d'impresa, anche per gli ordini sono le imprese minori (fino a 9 dipendenti) a perdere nuovamente terreno, mentre l'andamento risulta in aumento per le altre classi dimensionali.
Crescono gli ordini esteri (+1,4 per cento) soprattutto rivolti alle industrie alimentari (+9,9 per cento), alle altre industrie manifatturiere (+5,4 per cento) e alle industrie del legno e mobile (+1,8 per cento). Al contrario, è apparso particolarmente critico l'andamento della domanda estera delle industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto, che accusano un calo del 4,2 per cento. A muoversi meglio sull'estero sono state le imprese tra 10 e 49 dipendenti che hanno visto incrementare gli ordini del 2,5 per cento.

Artigianato manifatturiero

Il primo trimestre del 2014 si è chiuso con un bilancio nuovamente negativo per le imprese artigiane di Parma, ma in misura meno pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti. Solo l'estero offre alcuni segnali positivi.
Rispetto al primo trimestre del 2013 la produzione è diminuita dello 0,8 per cento; calano anche le vendite (-1,4 per cento) ma meno che a livello regionale (-1,9 per cento). Le vendite all'estero aumentano invece dell'1,5 per cento (+2,7 per cento il dato regionale).
La domanda diminuisce ancora (-1,1 per cento) anche se meno rispetto al trend dei dodici mesi precedenti, rispecchiando l'andamento di produzione e fatturato. Gli ordini dall'estero crescono a conferma del trend positivo iniziato alla fine dell'estate scorsa (+2,6 per cento).
Costruzioni
Nel primo trimestre dell'anno il volume d'affari dell'industria delle costruzioni è calato del 7,4 per cento, meno rispetto al trend negativo dei dodici mesi precedenti (-9,9 per cento).
Commercio al dettaglio
Gli incassi nel commercio al dettaglio sono diminuiti del 3,1 per cento. Dopo sei anni di contrazione delle vendite l'intensità della crisi rallenta, ma la situazione resta difficile. Anche le vendite di ipermercati, supermercati e grandi magazzini mostrano una nuova contrazione (-3,5 per cento), in questo caso più pesante rispetto al trend dei dodici mesi precedenti (-1,4 per cento).
Tutte le classi dimensionali hanno andamenti negativi. A soffrire di più sono ancora gli esercizi di piccola dimensione, fino a 5 dipendenti, con una flessione delle vendite del 3,7 per cento.

(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio Parma)

Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 31 4 agosto 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 31 4 agosto 14

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)

SOMMARIO Anno 13 - n° 31 04 Agosto 14
1.1 editoriale Luglio, buone nuove?
2.1 ambiente SANA, a settembre si rinnova l'appuntamento con il "Bio
4.1 Emilia Romagna 1,2 miliardi per la nuova PAC
4.1 Lattiero caseario Il "Parmigiano" scende e il "Padano" non brilla.
5.1 consumi ISMEA, si riduce la spesa alimentare
5.2 ambiente Sempre colpa dell'agricoltore
6.1 ortofrutta A rischio 6.000 stagionali

BolognaFiere - sabato 6 settembre, martedì 9 settembre. 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale

Bologna, 24.07.2014 -

Il 26° Salone internazionale del Biologico e del Naturale aprirà i battenti nel quartiere fieristico di Bologna sabato 6 settembre, per concludersi martedì 9 settembre. Organizzato da BolognaFiere in collaborazione con FederBio, e con il patrocinio dei Ministeri delle Politiche Agricole, dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, di EXPO 2015 e il supporto di IFOAM, SANA si conferma come la più importante manifestazione fieristica in Italia per gli alimenti esclusivamente a marchio biologico , l'erboristica e la cosmetica naturale e bio.
IL SALONE È STRUTTURATO IN TRE SETTORI. Nei padiglioni di SANA dedicati all'Alimentazione i visitatori troveranno esposte le ultime novità in materia di prodotti biologici certificati, freschi e conservati. Nel settore Benessere saranno in mostra prodotti per la salute e la cura della persona: alimenti destinati ad una dieta particolare (ad esempio cibi privi di glutine, per diabetici, per sportivi), cosmetici a base di ingredienti naturali e bio, erbe officinali, integratori alimentari, cibi funzionali e trattamenti naturali. Infine, nel settore Altri prodotti naturali dedicato al vivere ecologico quotidiano, si troveranno prodotti per la pulizia della casa, capi di abbigliamento bio, mobili non trattati con sostanze chimiche.
SANA NOVITA'. Nel cuore della manifestazione fieristica saranno esposti i prodotti innovativi segnalati dagli espositori e immessi sul mercato dopo il 1° ottobre 2013. Saranno i visitatori di SANA a decretare con il loro voto i vincitori del premio per ogni settore espositivo.

SANA SHOP. Visto l'altissimo indice di gradimento raggiunto l'anno scorso tornerà lo spazio in cui solo gli espositori di SANA potranno vendere i loro prodotti ai visitatori.
SANA FORUM. Come per le passate edizioni, SANA 2014 sarà accompagnata da un ricco cartellone di seminari e convegni di approfondimento che offriranno a operatori e visitatori qualificate opportunità di aggiornamento, a partire dai corsi di SANA Academy.
SANA SPORT. Una novità dell'edizione 2014 riguarda i corsi che Akesios Group organizzerà all'interno del Salone in collaborazione con SANIS (Scuola di Nutrizione e Integrazione nello Sport) e la società scientifica SINSeB (Società Italiana Nutrizione Sport e Benessere) su integratori specifici per l'attività sportiva, amatoriale e professionale, e diete alimentari associate all'attività fisica.
A SANA LA PREVENZIONE, I CIBI FUNZIONALI, LA NUTRACEUTICA. Di sicuro interesse si preannunciano anche i convegni sulla prevenzione e sul mantenimento della salute programmati dalla Fondazione Istituto di Scienze della Salute presieduta dal professor Enrico Roda.
L'OSSERVATORIO DI SANA 2014. Come ogni anno, l'Osservatorio di SANA, in collaborazione con SINAB (il Servizio informativo sul biologico del Ministero delle Politiche Agricole), e ISMEA (Istituto di Servizi per il mercato agricolo alimentare) fornirà le informazioni sull'andamento del settore agroalimentare bio italiano: dai numeri chiave della filiera biologica alla lettura delle dinamiche di mercato, all'evoluzione del comportamento del consumatore.
INTERNATIONAL BUYER LOUNGE. L'area dedicata agli incontri B2B tra gli espositori di SANA e i buyer esteri ospiterà delegazioni provenienti da Australia, Austria, Cina, Corea del sud, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania, Giappone, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Serbia, Slovenia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera.
INGRESSO. L'ingresso a SANA è gratuito per gli operatori del settore, previa registrazione online sul sito sana.it. Per il pubblico di visitatori non professionali il costo del biglietto è di 5 euro sabato 6 e domenica 7, e di 20 euro lunedì 8 e martedì 9. L'abbonamento ai 4 giorni di manifestazione costa 20 euro. Orario di apertura: dalle 9.30 alle 18.30 da sabato a lunedì, e dalle 9.30 alle 17.00 martedì.

Domenica, 03 Agosto 2014 08:42

ISMEA, si riduce la spesa alimentare

Nonostante il rallentamento del primo semestre 2014, rispetto alla dinamica del 2013, ISMEA rileva un rallentamento della flessione della spesa alimentare.

Roma, 28 luglio 2014 -
I consumi alimentari delle famiglie italiane mantengono un trend negativo anche nella prima metà di quest'anno. E' quanto emerge dai dati Panel Famiglie ISMEA-GfK/Eurisko che indicano, rispetto al primo semestre 2013, una flessione degli acquisti domestici dell'1,4% in quantità e dell'1,1% in valore.

Rispetto a quanto osservato nel 2013 si accentua la flessione nel reparto dei lattiero-caseari (-4,6% i volumi d'acquisto), con riduzioni soprattutto per latte e formaggi freschi, e in quello dell'ortofrutta (-1,2%), nonostante la generale riduzione dei prezzi.
Al contrario, dopo lo scivolone dell'anno scorso, si stabilizzano i consumi di carni, grazie all'aumento del pollame e al lieve recupero dei tagli di bovino.
Cambia la direzione per le uova e i prodotti ittici: le prime segnano una pesante battuta d'arresto (-3,4%), dopo la crescita sostenuta del 2013, mentre gli acquisti di pesci, crostacei e molluschi (freschi, surgelati e lavorati) crescono, sempre con riferimento ai volumi, dell'1,4%.

Inverte la marcia anche l'olio extra vergine di oliva che, dopo un biennio negativo, risale la china con un più 3,3% e una spesa lievitata del 4,8%. Tra i derivati dei cereali, non emergono variazioni su base annua per gli acquisti domestici di pasta, mentre avanzano del 4% i biscotti e i prodotti per la prima colazione, in un semestre positivo inoltre per i dolciumi (+1,9%), segmento che comprende le merendine e la pasticceria industriale.
Nel beverage, infine, segnano il passo sia i vini (-2,9%), sia le altre bevande alcoliche e analcoliche (-2%).

In generale, conclude l'Ismea, rispetto alla dinamica del 2013 si rileva un rallentamento della flessione della spesa alimentare: il meno 1,1% del semestre in esame si confronta infatti con un calo del 3,1% dell'anno scorso, seguito a un biennio già fortemente negativo.
(Fonte Ismea)


Presentate le novità del PSR, in via di approvazione da parte della Commissione Europea, in occasione della 145 esima edizione della Fiera Agricola di Trecasali. Pierluigi Ferrari, "La vera novità è che i finanziamenti vengono dati ai veri professionisti del mondo agricolo".

di Lgc Trecasali, 31 luglio 2014 --
Nell'ambito del ricco programma di eventi in calendario a Trecasali per la Fiera Agricola si è svolto, ieri sera in presenza di folto pubblico, il convegno dedicato all'illustrazione della Nuova PAC con particolare attenzione riguardo agli interventi finanziabili sui territori di pianura.
A fare gli onori di casa il Sindaco di Sissa-Trecasali, Nicola Bernardi, e Igino Zanichelli, Assessore Attività Produttive, che ha assunto il ruolo di moderatore del convegno.
Molte e sostanziali le novità che il nuovo programma di sviluppo rurale 2014 2020 porta in dote e frutto di una impegnativa negoziazione sia a livello nazionale sia a livello d'Unione Europea. "Per portare a casa questi risultati, sottolinea Pierluigi Ferrari vice presidente provinciale, si è combattuto a tutti i livelli da quello locale a quello europeo. Non è stato facile perché l'europa dei 28 ha logiche diverse. Permettetemi, in questa sede, di ringraziare l'assessore Rabboni per quello che riguarda la nostra regione che ha fatto una battaglia grande. Ma consentitemi di ringraziare Paolo De Castro che, nel suo ruolo di presidente della commissione agricoltura del parlamento europeo, ha fatto una azione mirabilissima. E ogni tanto, quando la gente lavora, bisogna sapere riconoscere le cose che vengono fatte."
E i risultati, infatti, sono stati conseguiti. Un miliardo 190 milioni di euro per l'agricoltura emiliano-romagnola. Sono le risorse in arrivo grazie al nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 dopo l'accordo Stato-Regioni dei giorni scorsi. Si tratta di 131 milioni in più rispetto al precedente settennato, oltre che del budget più alto tra le Regioni del centro nord.
A illustrare il nuovo programma si sono alternati Vittorio Romanini e Francesco Rozzi del Servizio Agricoltura i quali hanno, per quanto possibile sinteticamente, illustrato le caratteristiche tecniche del Programma di Sviluppo Rurale 2014 2020 mettendo anche in evidenza le similitudini e le sostanziali differenze con il programma 2007 - 2013. "Presumibilmente, dichiara Vittorio Romanini, il programma di sviluppo rurale entro l'anno sarà approvato dalla Commissione e i bandi regionali saranno quindi disponibili verso il febbraio 2015".
Un Programma, quello 2014 2020, che intende stimolare la competitività del settore agricolo, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro attraverso le 6 priorità:
priorità 1: promuovere il trasferimento della conoscenza e l'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali.
priorità 2: potenziare la redditività delle aziende agricole e la competitività dell'agricoltura in tutte le sue forma, promuovere tecniche innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste.
priorità 3: promuovere l'organizzazione della filiera alimentare, compresa la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere animale e la gestione dei rischi nel settore agricolo.
priorità 4: preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all'agricoltura e alla silvicoltura.
priorità 5: incentivare l'uso efficiente delle risorse e il passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale.
priorità 6: adoperarsi per l'inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nella zone rurali.
Molto più elastico del precedente PSR, elaborato in ASSI, il nuovo Programma invece apre alla massimazione degli obiettivi quindi delle 6 priorità sopra esposte. Se nel programma precedente i finanziamenti assegnati alle diverse misure di cui si componeva ASSE dovevano obbligatoriamente essere destinati all'obiettivo specifico dell'asse, con la nuova PAC, spiega Romanini "tutto è stato stravolto. Le misure sono ampie ovvero possono, a seconda di come sono utilizzate, raggiungere diverse priorità (le 6 di cui sopra che hanno di fatto preso il poso degli Assi - ndr). Infine, ultima novità, il programma 2014 2020 sarà a gestione regionale" il che comporta che la Regione, per gestire questa complessa macchina, utilizzerà le risorse umane presenti nei territori e troverà il modo, conclude il dirigente provinciale, "che le risorse finanziarie vengano equamente distribuite tra i territori, evitando perciò che ci sia concentrazione di finanziamenti."
Pierluigi Ferrari, rivolgendosi ai molti giovani presenti all'incontro, sprona a "non mollare" "Ricordate, chiosa Ferrari, al primario si torna, dal primario non ci si allontana. Il mondo agricolo è l'elemento fondante del sistema agroalimentare e agroindustriale di questo nostro Paese."

Indagine Confesercenti: nei primi sei mesi del 2014 si sono monitorate 615 chiusure di attività a fronte di 297 nuove aperture. Di queste chiusure, 299 si sono verificate in città, mentre le restanti in provincia.

Parma, 30 luglio 2014 -

Arrivano dati preoccupanti dall'Osservatorio Nazionale di Confesercenti: commercio e turismo restano ai minimi anche nel 2014. Continua la crisi per il commercio al dettaglio con i negozi di abbigliamento e le sigarette elettroniche (unico boom che si era verificato in questi anni). Confesercenti lancia l'allarme «Prospettive al ribasso, rischio crescita zero: serve svolta fiscale forte. Usare Garanzia Giovani per favorire l'autoimprenditorialità».
Il dato Istat negativo sulle vendite al dettaglio segnala che la stagnazione dell'economia prosegue. Di questo passo l'eventualità di una crescita zero rischia di rafforzarsi pericolosamente. Attendiamo ora di vedere se lo scenario cambierà con l'ingresso in campo da giugno e luglio del bonus fiscale e dei saldi. C'è bisogno di una svolta fiscale forte, tempestiva e vasta, sostenuta da interventi coraggiosi sulla spesa pubblica. Il prezzo più salato di questa situazione lo pagano soprattutto i piccoli negozi mentre prosegue in modo inarrestabile l'emorragia di chiusure di attività.

Parma e provincia seguono il trend negativo italiano

In particolare sul nostro territorio nei primi sei mesi del 2014 si sono monitorate 615 chiusure di attività a fronte di 297 nuove aperture. Di queste chiusure, 299 si sono verificate in città, mentre le restanti in provincia. I numeri più preoccupanti sono dati da turismo e commercio al dettaglio, seguono bar, ristorazione e negozi di calzature.

Il commercio al dettaglio registra un saldo negativo in tutta la provincia: 181 cessazioni di attività di cui 22 alimentari. In particolare a Parma i dati parlano di 90 cessazioni a fronte di 30 aperture, monitorando dunque un saldo negativo di -60 solo in città. Per quanto riguarda il turismo si parla di 121 imprese di alloggio e somministrazione chiuse, di cui 59 in città. Le aperture in tutta la provincia sono state 49.
La corrente negativa investe anche la ristorazione: si registrano 50 chiusure di cui 20 solo in città - a fronte di 23 nuove iscrizioni su tutto il territorio.
Per quanto riguarda i bar tra Parma e provincia sono stati chiusi ben 57 locali di cui più della metà solo a Parma (32).
Anche quest'anno le imprese lavorano per più di metà anno per il fisco e a Parma con le addizionali e le tariffe alle stelle occorre aggiungerci quasi un mese in più.
Il nostro caro e rinomato commercio di abbigliamento e calzature va in negativo: tra Parma e provincia sono stati chiusi 38 negozi, di cui 14 solo in città.
Anche l'importante settore alimentare prosegue la discesa in negativo: chiuse 9 macellerie, di cui 2 in città. Un primo saldo positivo (+1) lo registrano invece i negozi di ortofrutta con 5 nuove aperture (tutte fuori città) e 4 chiusure tra Parma e provincia. Negativi anche i dati riguardanti il commercio ambulante, negli ultimi mesi a Parma si sono monitorate 26 cancellazioni.
Per quanto riguarda i negozi di sigarette elettroniche si sono chiuse 7 attività, di cui 5 in città e ovviamente nessuna nuova iscrizione su tutto il territorio.
Anche il settore imprese di intermediari del commercio chiude il semestre in negativo con 99 imprese chiuse, a fronte di 73 nuove iscritte.
Le edicole chiudono il semestre in negativo, anche se con dati meno allarmanti: su Parma e provincia si registrano 2 chiusure di cui solo una in città.
In stallo i distributori di carburante: da gennaio a giugno non si sono verificate né chiusure né nuove aperture.
Gli unici dati positivi riguardano il commercio via internet - 8 nuove iscrizioni e 4 cancellazioni – e il commercio di automobili che ha monitorato sì chiusure di imprese (10), ma anche nuove iscrizioni (27), di queste 15 sono a Parma città.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Parma)

Stazionario il Burro e leggera flessione per il Grana Padano DOP.

di Virgilio, Parma - 30 luglio 2014

LATTE SPOT Quotazioni stazionarie nelle ultime due settimane di luglio. Dopo l'ondata ribassista della prima quindicina il latte spot crudo ferma i listini di Verona a 41,24 e 42,27 €/100 litri rispettivamente come valore minimo e massimo. la media mese quindi si assesta a 42,01 con una perdita rispetto il mese precedente di 1,81% e del 9,65% rispetto al 2013.
Il Latte Spot Pastorizzato Estero invece chiude con una media mese di 38,92€/100 litri registrando quindi una perdita di valore del 6,95% sul mese precedete e del 16,30% nel confronto con l'anno precedente.

BURRO E CREMA All'insegna della stabilità il prezzo del Burro. Nessuna variazione hanno registrato i listini delle principali piazze per tutto il mese di luglio. Il Burro CEE, quotato a Milano, è quindi fermo a 3,25€/kg e lo zangolato di creme fresche per la burrificazione staziona da diverse settimane a 1,95€/kg alla borsa di Parma. Seppure in ritardo di due settimane anche la Borsa di Verona adegua al ribasso le quotazioni della panna di centrifuga a uso alimentare (40% mg) avvicinando i prezzi alla crema a uso alimentare di Milano. 1,74€/kg il listino milanese della crema a uso alimentare e tra 1,74 e 1,76 i valori minimo e massimo registrati a Verona per la panna di centrifuga registrando perciò una perdita, su questa piazza, del 2,33% lo scorso 28 luglio rispetto la predente ottava.

GRANA PADANO Leggera contrazione del "Padano". -5 centesimi sulla piazza milanese per entrambe le stagionature a listino (9 mesi e 15 mesi e oltre). Invariati invece i listini di Mantova. Nello specifico Milano chiude la borsa del 28/7 con un -0,72% ( 6,80 - 6,90€/kg) per il 9 mesi e con uno 0,64% (7,40 - 8,05€/kg) per il 15 mesi e oltre.

PARMIGIANO REGGIANO Maggiore invece è la perdita dei listini del Parmigiano Reggiano. 10 centesimi perduti dal 24 mesi di stagionatura sia sulla piazza di Parma sia su quella milanese mentre si è limitata a 5 centesimi la svalutazione del 12 mesi su entrambe le piazze.
Più in dettaglio le quotazioni del "Parmigiano", sulla piazza di riferimento comprensoriale, si attestano tra 7,80 e 8,15€/kg per il 12 mesi e 9,15 e 9,50€/kg per il 24 mesi. Con un valore medio mensile di 8,01€/kg il 12 mesi di stagionatura realizza una perdita complessiva del 7,10% rispetto al 2013 e del 7,35% per il 24 mesi equivalente a una media mese di 9,45€/kg.

Confesercenti Modena: "Consumi a picco, domanda interna ferma, oneri troppo elevati e politiche economiche mal calibrate alimentano la sfiducia" -

Modena, 29 luglio 2014 -

Un bilancio che va via via peggiorando. Nei settori modenesi del commercio, turismo e servizi, l'auspicato rallentamento del numero delle attività modenesi cessate rimane un miraggio: -591 quelle che hanno chiuso nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2014. Mentre, il saldo tra aperture e chiusure resta fortemente negativo: -276 imprese. A rilevarlo è l'Osservatorio di Confesercenti Modena che commenta: "Un crollo inarrestabile; il territorio va verso il depauperamento di una parte importante del suo tessuto produttivo e della ripresa, troppe volte annunciata ancora non c'è traccia".

E la drammatica contabilità non può che partire dal commercio al dettaglio alimentare e non, dove a fronte di 112 nuove iscrizioni, al 30 giugno 2014 le cessazioni sono state ben 277, con un saldo negativo di 165 unità. Il peggiore, quello modenese in regione che supera Bologna (saldo aperture/chiusure -160) e Parma (saldo -119) Guardando al capoluogo, Modena sono 103 i negozi che hanno chiuso e solo – meno della metà oltretutto – quelli che hanno aperto, 45, con un saldo negativo di 58 attività. Pesante poi il bilancio tra le imprese del commercio al dettaglio di tessile, abbigliamento e calzature, altro brutto primato: le 20 aperture non colmano le 63 cessazioni di attività e il saldo si assesta ad un pesante -43 MPMI.

Discorso che non cambia analizzando l'andamento del settore turismo alloggio e somministrazione: mancano a giugno 2014, 124 imprese all'appello e solo 75 sono le nuove aperture (saldo -49). Tra quelle che offrono il solo servizio di alloggio si registra nessuna nuova impresa nei primi sei mesi dell'anno, mentre 6 sono le attività dismesse di cui 2 nel capoluogo. Anche tra ristoranti e bar è il segno meno a prevalere. La tenuta, coadiuvata dall'apertura di qualche nuovo esercizio in città, 8 in tutto, è presto messa in ombra dai dati provinciali: 115 le cessazioni nel semestre contro 81 nuovi locali entrati in attività con un saldo di -34.

Per nulla positiva poi anche la situazione del commercio ambulante che (a differenza dell'ambito nazionale in cui segna maggior tenuta ed incremento) a livello locale continua perdere posizioni: 51 le imprese cancellate in sei mesi, contro solo19 quelle aperte (saldo -32). Come non si discosta di molto l'andamento delle MPMI che operano dell'intermediazione commerciale tra nuove aperture (109) e chiusure (139), il saldo risulta negativo di ben 30 unità. L'unico segno '+' arriva da quelle attività imprenditoriali specializzate nel commercio via internet. Sul territorio: su un totale di 183 imprese attive, 17 sono quelle aperte nel primo semestre 2014, e 14 le cessazioni (+3).

"Le chiusure continuano – evidenzia Confesercenti Modena – e si registra un'allarmante diminuzione delle aperture: l'alto tasso di imprenditorialità che ha sempre caratterizzato il nostro territorio pare venir meno per il clima di sfiducia causato dalla stretta del credito e da un mercato che sta cannibalizzando le imprese più piccole. Schiacciate da oneri troppo alti, compresi quelli locali e da una domanda interna nulla che non da segni di ripresa. Sono molti gli imprenditori che in queste condizioni rinunciano a portare avanti, l'impresa, vittime come sono di politiche economiche mal calibrate che penalizzano i consumi e che stanno distruggendo un tessuto di grande importanza sociale, portando ad una rapida avanzata della desertificazione, nei centri urbani e in quelli periferici. Se non si trova il modo di risollevare la domanda interna, le MPMI che ad essa fanno riferimento chiuderanno sempre in numero maggiore, continuando ad esacerbare la spirale di disoccupazione e povertà imboccata dal Paese".

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

La libreria Feltrinelli stracolma di gente per ascoltare il Rossano Ercolini, assurto a Goldman Prize 2013, il "Nobel" per l'ambiente, per il suo impegno vincente verso rifiuti zero -

Parma, 29 luglio 2014 -

La risposta convinta dei cittadini di Parma ha di fatto rinnovato l'impegno di Gcr per lo spegnimento dell'inceneritore di Ugozzolo.
La libreria Feltrinelli stracolma di gente, un pomeriggio datato 28 luglio, non è cosa da poco.
Ma certamente ne valeva la pena per ascoltare la trama di vita di Rossano Ercolini, maestro elementare di Capannori assurto a Goldman Prize 2013, il "Nobel" per l'ambiente, per il suo impegno vincente verso rifiuti zero.
Una fatica iniziata con poche anime contro l'inceneritore che volevano costruire a Capannori, 40 mila anime poco fuori Lucca, che è diventato un movimento che ha valicato i confini italiani.
Oggi Rossano Ercolini è presidente di Zero Waste Europe, il movimento Rifiuti Zero annovera 205 comuni italiani, 4,5 milioni di abitanti equivalenti, Parma inclusa, e gira l'Italia e i Paesi Europei a seminare il verbo zero-waste, sostenendo le battaglie locali contro i mostri voraci che bruciano e inquinano senza risolvere.
L'impegno di Ercolini si è spesso intrecciato con le vicende parmigiane.
Rossano ha portato a Parma Paul Connett, il chimico americano ideatore della strategia rifiuti zero, e sempre lui si appellò sotto casa dell'ex sindaco Vignali, affinché si facesse un passo indietro sul progetto del forno.
Un amico di Parma che ha confermato ancora una volta il saldo legame con gli attivisti di Gcr, il particolare affetto che lo lega alla città che oggi è prima in Italia per raccolta differenziata, che sta affamando il forno fermo al 40% del suo potenziale e a rischio fallimento.
Ieri la conversazione con il sindaco Pizzarotti è stata animata da Pietro Ferraguti, direttore di Teleducato, lo stesso che governò la sfida tra l'oggi sindaco e l'aspirante tale Bernazzoli, finita come sappiamo.
Presente anche l'assessore Folli, che ha riletto i numeri del nuovo corso del porta a porta, evidenziano i 3 milioni di euro che il comune, e i cittadini, risparmieranno nel 2014 grazie alla messa a regime del sistema, sotto la regia di Raphael Rossi.
Non è finita.
Questa mattina Ercolini verrà ricevuto da Paolo Barilla per portare la preoccupazione che nel cuore della food valley, nei pressi di aziende leader nel mondo per la qualità dei loro prodotti, si annidi un impianto che potrebbe attrarre rifiuti non solo da tutta la regione ma anche da tutta Italia.
Un orizzonte molto cupo cui tutta la città è chiamata a far fronte comune.
Per evitare disastri e non bruciare il suo futuro.

(Fonte: ufficio stampa Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)

Martedì, 29 Luglio 2014 08:50

Sempre colpa dell'agricoltore

La Cia di Reggio Emilia interviene su recenti polemiche tra cacciatori: chiediamo più rispetto per chi vive e lavora sul territorio

Reggio Emilia, 25 luglio 2014 -

Calano le lepri, muore qualche selvatico: per fortuna abbiamo sempre un colpevole da indicare: l'agricoltore.

Due interventi recenti, l'uno di un fantomatico comitato per la tutela della lepre autoctona, l'altro in un'intervista a un quotidiano di un coadiutore di Atc, sul calo delle lepri. Ne nasce una polemica sulla vera o presunta moria di lepri, che in ogni caso ha un colpevole: l'agricoltore.
"Chiediamo un po' più di rispetto per chi vive e lavora, spesso in condizioni non semplici, sul territorio come gli agricoltori, che ne sono i primi tutori ed i più interessati". E' la riflessione del responsabile della Cia di Reggio Emilia per l'attività faunistico venatoria, Francesco Zambonini. "Leggiamo invece che chi ha il solo interesse a far vivere qualche selvatico giusto il tempo per farne un bersaglio mobile – aggiunge -, accusa gli agricoltori per una 'moria' di lepri che non si sa se sia vera o presunta. Infatti da un lato si segnala un forte calo di catture, dall'altro si dice che le catture non sono state fatte causa maltempo!".
"in ogni caso, sia che il problema esista o no, il colpevole c'è già, a priori: l'agricoltore che 'avvelena' forse con diserbanti. E lo farebbe metodicamente dal crinale appenninico fino al Po, dato che questo calo o moria sarebbe sostanzialmente omogeneo in tutta la provincia. Affermazioni che dimostrano la non conoscenza della nostra agricoltura, dei tempi in cui si effettuano eventuali interventi, delle colture sulle quali si fanno i diserbi".
"Ma no, sono le macchine agricole a fare stragi di selvatici – afferma l'altra voce – macchine così innovative che sono concepite per l'aratura ma contemporaneamente tagliano l'erba a velocità da strada!".
"Noi – conclude Zambonini – che siamo da sempre per un rapporto dialettico tra agricoltori, ambientalisti e cacciatori, non possiamo però accettare di leggere spiegazioni semplicistiche o vere e proprie stupidaggini, su fenomeni che laddove esistono hanno cause che vanno individuate e rimediate. Aggiungiamo però, che gli agricoltori, che sono quelli che si ritrovano i terreni calpestati e le colture danneggiate dai selvatici, chiedono rispetto e non hanno certo bisogno che qualcuno insegni loro il mestiere!".

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Uff. stampa e comunicazione
Cia di Reggio Emilia'

 

FLAI CGIL – FAI CISL – UILA UIL SU CAMPAGNA ORTOFRUTTICOLA "Senza procedura emergenza UE a rischio 6.000 posti di lavoro".

Bologna, 28 luglio 2014 –

"In Emilia Romagna più di un milione di giornate di lavoro, vale a dire quasi 6000 posti di lavoro "stagionali", rischiano di saltare se la Commissione Europea non darà subito il proprio assenso ad attivare la procedura di emergenza per la crisi della frutta estiva. Procedura che garantirebbe al "settore ortofrutticolo estivo", di cui quello emiliano-romagnolo è leader indiscusso, un prezzo minimo di ritiro del prodotto".

A lanciare l'allarme sono le tre categorie del settore di Cgil, Cisl e Uil dell'Emilia Romagna, dopo che nei giorni scorsi i dati dei prezzi delle vendite hanno fatto registrare un calo vertiginoso, con il rischio concreto che le ripercussioni più gravi potrebbero abbattersi sull'occupazione.

"La nostra regione – continuano le tre organizzazioni sindacali - e in particolare la zona della Romagna e le provincie di Ferrara e Modena, sono i territori più vocati a queste tipologie di produzioni, e quindi i più a rischio. Difatti, gli attuali prezzi al produttore della frutta estiva, in media pari a circa 20 centesimi al chilo, specie per pesche, albicocche e susine, non rendono economicamente conveniente sia la raccolta del prodotto sia, in prospettiva, gli investimenti sulla futura coltivazione".

"Una situazione – concludono i sindacati – che potrebbe diventare irreversibile, e non più congiunturale, nel caso in cui i frutticoltori decidessero di estirpare i frutteti.
Per queste ragioni chiediamo al Governo, e al premier Renzi in particolare, un impegno straordinario per indurre la Commissione Europea ad attivare la procedura di emergenza per la crisi della frutta estiva.

Un passo preliminare e indispensabile per far sì che istituzioni, politica e sindacati costituiscano un fronte comune in grado di muovere i primi passi verso la messa in sicurezza del settore che argini la piaga, purtroppo presente anche nel nostro territorio ,del sotto salario, del lavoro nero e dell'illegalità.La drammaticità della situazione non la si affronta con soluzioni territoriali di basso profilo, ricercando, ancora una volta, sul costo del lavoro la soluzione dei problemi di competitività.
Se è vero che la fase ha le caratteristiche di drammaticità, che s'inseriscono in una crisi congiunturale che il paese sta attraversando, risulterebbe miope e bizzarro ritenere che, abbassando il salario dei lavoratori addetti alla raccolta e non solo quelli (salario già basso ora), possa risultare l'arma vincente.

Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 30 28 Luglio 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 30 28 Luglio 14

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
SOMMARIO Anno 13 - n° 30 28 Luglio 14

1.1 editoriale Mentre l'Italia si spegne...
2.1 ambiente Maltempo Emilia Romagna: prorogata al 8 agosto la scadenza per le domande
3.1 fotovoltaico Fotovoltaico, No a rimodulazione obbligatoria degli incentivi
3.2 ambiente Aumenta il verde in città
4.1 Lattiero caseario "Parmigiano", leggero calo per il 24 mesi.
5.1 consumi CIA, il 65% delle famiglie taglia anche sul cibo
5.2 export vino Bene il vino italiano all'estero
6.1 Mais e Soja Mais & Soia: dati previsionali. Luglio 2014
7.1 meteo e crisi Il meteo fa strage

Alluvione 2014 e tromba d'aria 2013 - modifiche e integrazioni all'ordinanza 2/2014 relativa ai contributi ai privati per beni immobili, mobili e mobili registrati.

Bologna, 24.07.2014 -
Prorogata al prossimo 8 agosto la scadenza per presentare le domande di contributo, raccordato il testo con le disposizioni dell'ordinanza commissariale relativa alle attività produttive, recepite alcune osservazioni proposte dai Comuni e dalle Province in sede di Comitato istituzionale. Sono queste alcune delle novità introdotte dall'ordinanza, la numero 8 del 24 luglio 2014, che modifica ed integra la disciplina dei criteri, delle modalità ed i termini per la concessione di contributi per gli interventi di ripristino della funzionalità degli immobili ad uso abitativo nei comuni colpiti dalla recente alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d'aria del 3 maggio 2013.
Ad oggi ammontano al 60% del totale previsto le domande di contributo già presentate dai cittadini nei comuni colpiti dall'alluvione di gennaio 2014 e dalla tromba d'aria del maggio 2013 ai sensi della direttiva approvata con ordinanza 2 del 5 giugno scorso. Le modifiche e le integrazioni apportate alla direttiva disciplinano, ampliandole, casistiche precedentemente non contemplate o comunque non esaurientemente regolate, mentre non è stata cambiata la modulistica per presentare la domanda di contributo ed i successivi modelli riepilogativi di spesa per i quali i cittadini possono pertanto continuare ad usare quelli approvati con la precedente ordinanza.
«Stiamo affinando sempre più gli strumenti per rispondere ai cittadini e alle imprese. Questa ordinanza, come le altre, è anche – ha sottolineato l'assessore regionale alle Attività produttive Luciano Vecchi – il frutto del contributo dei sindaci, dei tecnici e della cittadinanza per accogliere le esigenze e le aspettative di imprese e cittadini colpiti dall'alluvione e dalle trombe d'aria».
Su richiesta dei sindaci sono state apportate alcune proroghe rispetto ai tempi e alle scadenze fino ad oggi in vigore. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo è prorogata dal 31 luglio all'8 agosto. La scadenza entro cui sostenere le spese per la riparazione o l'acquisto di beni mobili equivalenti a quelli distrutti o danneggiati è prorogata al 30 giugno 2015 allineandola quindi con il termine previsto per la fine lavori degli interventi di ripristino dei beni immobili. La spesa per la riparazione o il riacquisto di beni mobili registrati è prorogata al 31 dicembre 2014.
La domanda di contributo deve essere obbligatoriamente presentata completa in tutte le sue parti entro l'8 agosto mentre le documentazioni delle spese ammissibili devono essere fornite in originale ai comuni anche successivamente e comunque non oltre i termini previsti dalla direttiva stessa.
Tra altre modifiche introdotte è stato chiarito l'iter per la richiesta di contributi in caso di abitazioni principali danneggiate, di agricoltori o imprenditori. Limitatamente all'abitazione principale, i soggetti che hanno segnalato i relativi danni mediante le schede previste per le attività produttive (schede C) e l'agricoltura (schede D), devono presentare domanda ai sensi della presente direttiva a condizione che l'abitazione non sia collegata strutturalmente o ubicata in immobili ad uso produttivo. In quest'ultimo caso la domanda va presentata congiuntamente a quella relativa all'attività produttiva e segue modalità e tempi disciplinati dall'ordinanza 6/2014.
Tutte le documentazioni delle spese ammissibili sono liquidabili da parte dei Comuni solo se giustificate da fatture, ricevute fiscali o altri documenti intestati al beneficiario che ha presentato domanda di contributo. Per i beni immobili, nel caso i danni segnalati in sede di ricognizione siano stati superiori ai 15 mila euro, occorre presentare contestualmente alla domanda perizia asseverata. Per i beni mobili registrati, in caso di distruzione o danno non riparabile deve essere presentato il certificato di rottamazione.
Devono presentare domanda di contributo: i proprietari delle abitazioni danneggiate; l'amministratore condominiale o un condomino delegato dagli altri condomini; i proprietari dei beni mobili ubicati in abitazioni danneggiate; i proprietari dei beni mobili registrati.
Altre modifiche e integrazioni sono state introdotte relativamente a situazioni particolari quali i casi riguardanti: le abitazioni danneggiate dall'alluvione o dalla tromba d'aria e già dichiarate inagibili in conseguenza del sisma del maggio 2012; il decesso del proprietario dei beni distrutti e/o danneggiati successivamente alla presentazione della scheda di segnalazione dei danni o della domanda di contributo; la definizione di pertinenze; i casi di autoveicoli per i quali non sia disponibile la quotazione Eurotax, la non cumulabilità dei contributi con le detrazioni di imposta.
(Regione Emilia Romagna - 24 luglio 2014)

Confagricoltura chiede la soppressione della rimodulazione obbligatoria degli incentivi al fotovoltaico.

Roma – 24 Luglio 2014 –
Confagricoltura chiede alle Commissioni riunite Industria ed Ambiente del Senato di intervenire in sede di conversione in legge del decreto legge 91/14 (Competitività), sopprimendo l'art. 26 che prevede la rimodulazione obbligatoria degli incentivi per il fotovoltaico, che provocherebbe effetti devastanti sull'intero settore ed in particolare sulle imprese agricole. Anche perché le proposte di emendamento di modifica dell'art.26, in discussione al Senato, non solo non migliorerebbero l'attuale impostazione, ma in alcuni casi la peggiorerebbero.
Confagricoltura sottolinea come i diversi interventi normativi degli ultimi mesi introdotti dal Governo e dal Parlamento stiano destabilizzando il settore delle rinnovabili senza alcun tipo di strategia e quindi di prospettive future.
Dopo gli interventi che hanno riguardato l'abbattimento dei prezzi minimi garantiti attraverso la loro equiparazione ai prezzi zonali medi e la tassazione della produzione di energia riconducibile alle imprese agricole, ora tocca alla rimodulazione degli incentivi, che coinvolge obbligatoriamente gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW e che a breve potrebbe interessare le altre fonti rinnovabili volontariamente. Tutte disposizioni palesemente retroattive, che incidono su contratti di diritto privato già stipulati, e che costringono le imprese a rinegoziare con gli Istituti di credito le condizioni di finanziamento.
L'organizzazione degli imprenditori agricoli rimarca che si tratta di un problema che riguarda un numero significativo di imprese agricole.
Almeno uno dei circa 18 GW di potenza attualmente installata è relativo ad aziende agricole con impianti di potenza compresa tra i 200 kW ed 1 MW, anche perché, ai sensi della normativa vigente, fino allo scorso aprile, tali impianti erano riconducibili al reddito agrario; motivo per cui gli imprenditori agricoli, spinti dall'esigenza di diversificare i propri redditi, hanno investito in innovazione ed energia verde, utilizzando legittimamente uno strumento di incentivazione dello Stato che oggi, nonostante i contratti siglati con il Gestore dei Servizi Energetici, rischiano di veder fallire non solo l'attività energetica, ma più in generale l' azienda.
"Per questo – conclude l'Organizzazione agricola - è indispensabile escludere quantomeno dalle misura gli impianti di potenza inferiore ad 1 MW, con particolare riferimento a quelli realizzati dalle imprese agricole, tenendo fuori in ogni caso dalla rimodulazione gli impianti realizzati sugli edifici, incluse le serre, a prescindere dalla potenza". (Fonte Confagricoltura)

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