Martedì, 26 Dicembre 2017 08:16

Tragedia di Natale a Reggio Emilia

Un uomo di 70 anni, Franco Govi, ha ucciso la sorella Franca di 61 anni. Dopo aver tentato invano di suicidarsi con un coltello ma procurandosi solo ferite lievi, ha deciso di confessare telefonando al 118. I soccorsi, giunti in località Canali dove si è consumata la tragedia, hanno trovato l'uomo in stato di shock e la vittima in bagno strangolandola, come ha poi confermato ai poliziotti lo stesso omicida che è stato tratto in arresto.

E' intervenuta la polizia scientifica e il medico legale ha confermato la causa del decesso.

Il 70enne verrà ascoltato nelle prossime ore dal Magistrato.

Martedì, 26 Dicembre 2017 07:57

Cena di Natale con i City Angels - Le foto

Cena di Natale in Stazione con i City Angels. Al primo piano della Stazione erano presenti circa 100 ospiti ai quali è stato servito il menù tipico della tradizione: pasta al forno, zuppa di legumi, pasta zucchine e gamberetti, pollo arrosto e patate, arance e acqua.

Oltre ai 15 volontari City Angels erano presenti anche i volontari della Assistenza Pubblica, Marco Bosi, Ines Seletti, Barbara Sartori e Stefano Fornari che hanno contribuito al servizio ai tavoli degli ospiti.

(Foto Francesca Bocchia)

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Il Buon Natale del CAI all'Ospedale dei Bambini di Parma. La Scalata dei Babbi Natale! Le foto di Francesca Bocchia.

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Domenica, 24 Dicembre 2017 09:06

Buon Natale!

L'augurio di un Sereno Natale ai nostri affezionati lettori e alle loro famiglie, dai soci e dalle redazioni di Nuova Editoriale Società Cooperativa.

In occasione delle festività consegnati i regali ai giovani pazienti. Ad accompagnare i rappresentanti istituzionali e del volontariato presente, al gran completo, il personale medico e infermieristico delle pediatrie

Tradizioni rispettate. Questa mattina la slitta carica di regali di Fondazione Cariparma ha fatto tappa all'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla". Gioia e emozione nei volti dei piccoli pazienti dell'Ospedale Maggiore alla consegna dei doni svolta insieme ai rappresentanti delle Aziende sanitarie, Università, Diocesi, Comune e Provincia.

I regali sono stati consegnati da Luigi Amore e Margherita Campanini, direttore generale e consigliera di Fondazione Cariparma, il Vescovo Don Enrico Solmi, Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria, Paolo Andrei, rettore Università di Parma, Elena Saccenti, direttore generale Azienda Usl, Federico Pizzarotti e Ines Seletti, sindaco e assessora ai servizi educativi del Comune di Parma e Gianpaolo Cantoni, per la Provincia di Parma. Insieme ai rappresentanti istituzionali, erano presenti Corrado Vecchi e Nella Capretti delle Associazioni di volontariato Giocamico e Noi per Loro e il personale medico e infermieristico del dipartimento Materno-Infantile, diretto dal prof. Gian Luigi de'Angelis.

(Foto di Francesca Bocchia)

 

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Nei giorni scorsi la Compagnia di Ferrara ha effettuato una denuncia nei confronti di una società operante nel settore della locazione immobiliare di beni propri, che ha falsamente rappresentato la condizione di un immobile per il quale era stato richiesto un contributo indebito di circa 2 milioni di Euro.

Si tratta dell'ultimo caso di una sistematica azione di controllo che ha visto, sulla base dell'autonoma azione investigativa della Guardia di Finanza, l'esecuzione di oltre 100 ispezioni nei confronti sia di imprese che di persone fisiche della provincia di Ferrara, che avevano inoltrato domande al fine di ottenere dalla Regione Emilia-Romagna contributi per la ricostruzione e/o la riqualificazione degli immobili danneggiati a seguito degli eventi sismici del 2012.

Oltre il 30% delle istanze controllate sono risultate irregolari.
I contributi illecitamente richiesti ammontano complessivamente a circa 10 milioni di €, dei quali 3 milioni risultano essere già stati erogati, mentre altri 7 milioni sono stati oggetto di revoca.

Le persone indagate a vario titolo per truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica sono state 50.
Le verifiche effettuate rientrano fra le attività delle Fiamme Gialle in materia di spesa pubblica, finalizzate a contrastare fenomeni di malversazione, indebita richiesta e percezione, truffa e truffa aggravata in danno dei bilanci pubblici.

In particolare, i casi indagati, hanno permesso di accertare che gli immobili di proprietà sia delle imprese sia delle persone fisiche controllate erano già inagibili in epoca antecedente agli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012.

Dall'esame della documentazione istruttoria acquisita presso la Regione Emilia-Romagna e gli altri Uffici pubblici e gli Enti preposti all'attività di controllo e al rilascio di autorizzazioni e di pareri, è stato rilevato che i soggetti beneficiari avevano falsamente attestato i requisiti richiesti per poter usufruire del finanziamento. In particolare gli immobili:
- risultavano già in precarie condizioni strutturali antecedentemente all'evento sismico;
- non erano idonei a ospitare attività produttive già prima degli eventi sismici.

A seguito delle comunicazioni inviate dai Reparti del Corpo alle competenti Autorità Giudiziarie, i contributi già elargiti sono stati proposti per il sequestro anche nella misura "per equivalente" e in parte già eseguiti su beni immobili, autovetture e conti correnti nella disponibilità delle persone indagate, mentre i fondi illecitamente richiesti ma non ancora erogati sono stati bloccati.

La Corte dei Conti è stata attivata per la contestazione e il recupero dei danni erariali conseguiti dai beneficiari indagati.
L'attività di controllo è stata effettuata in collaborazione e con il supporto della Regione Emilia Romagna e dei comuni interessati.

A Vasco Rossi la cittadinanza onoraria di Modena. E il "rocker inaugurerà l'area riqualificata dell'ex AEM il prossimo 17 gennaio.

Lo ha annunciato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli durante il consueto incontro prenatalizio con la stampa modenese. Ma si è parlato anche di urbanistica, viabilità, sicurezza e ius soli.

Di Manuela Fiorini – MODENA – Vasco Rossi sarà cittadino onorario di Modena. È questa la notizia "bomba" che ha dominato il consueto incontro prenatalizio tra il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e la stampa, promosso in collaborazione con l'Associazione Stampa Modenese.

L'eco del successo del Modena Park non si è ancora spenta, complice anche il successo delle vendite dei DVD del concerto, che continuano a celebrare, insieme al cantautore di Zocca, anche il "brand" di Modena. E proprio nell'immediatezza del dopo evento è partito l'iter per il conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi, attraverso una lettera mandata all'artista, nella quale veniva sottolineata l'importanza di rafforzare ulteriormente il rapporto con la città, ma anche "quel sentimento di affetto e gratitudine reciproca che ci lega, per averti sempre più modenese tra i modenesi".

/20171222-Sindaco-Modena-DSC00835L'appuntamento per il conferimento della cittadinanza a Vasco è per il prossimo 17 gennaio, nell'ambito di un Consiglio Comunale Straordinario che si terrà nel pomeriggio (orario da definire) nell'area dell'ex AEM, a conclusione dell'intervento di riqualificazione. Sarà proprio il rocker di Zocca a tagliare il nastro inaugurale dell'edificio rimesso a nuovo, situato nell'area dell'ex AMCM, in viale Carlo Sigonio, che diventerà un Laboratorio aperto sul tema "cultura, spettacolo e creatività". La cerimonia potrà essere seguita anche da un maxi schermo e sarà trasmessa in diretta.

Tuttavia, nel corso dell'incontro con la stampa si è parlato anche di ius soli, una battaglia di civiltà "da approvare al più presto, per garantire diritti, ma anche per far rispettare i doveri", ha sottolineato Muzzarelli.

Altro tema sentito e toccato dal sindaco di Modena è stato quello della sicurezza, sul quale "non possiamo cantare vittoria, ma nemmeno perdere la fiducia". E, sottolineando l'impegno e la collaborazione avviata con i quattordici comitati di Controllo di Vicinato, il sindaco ha comunicato di avere chiesto al Governo di rispettare il patto "Modena Sicura", chiedendo un aumento dell'organico di Polizia e Carabinieri.

"Non abbiamo bisogno di occupazioni abusive per sapere che ci sono immobili da recuperare", ha poi detto Muzzarelli sul tema scottante dell'urbanistica, facendo riferimento ai recenti fatti di cronaca che hanno visto il Collettivo Guernica occupare le aree degli ex cinema Olimpia e Cavour.

Muzzarelli ha poi enumerato gli interventi di recupero e riqualificazione portati a termine, quelli in corso d'opera e il "pacchetto" dei progetti futuri, dove al centro ci saranno interventi e investimenti per fare fronte a una popolazione che invecchia, ma anche per attrarre giovani e arginare la fuga verso le periferie. Modena, tuttavia, in futuro sarà anche una città "verde". Dal progetto urbanistico dei prossimi anni, infatti, sono stati "tagliati" 100 ettari di previsione urbanistica in favore di spazi verdi, tra cui il primo bosco "urbano" nell'area delle Morane.

Parlando poi di economia, il sindaco ha sottolineato come quella modenese abbia fatto registrare quest'anno un segno più e che gli investimenti, diretti e indiretti, per lo sviluppo sono stati di 157 milioni a fronte di un bilancio di previsione di 80/90 mila.

Arriva puntuale dalla platea la domanda sul Modena Calcio, spina nel fianco del Sindaco e di tutti i modenesi. Dopo il fallimento della Società, Muzzarelli ha dichiarato che "l'obiettivo è il Campionato 2018-2019" e il terreno è sgombro, anche se "in concreto, nessuna cordata si ancora è presentata da me" per riscattare la squadra.

(foto di Claudio Vincenzi)

A dieci giorni dell'alluvione che ha colpito Lentigione, nella scorsa sera in Provincia i vertici della Regione – il presidente Stefano Bonaccini, l'assessore alla Difesa del suolo Paola Gazzolo e il direttore dell'Agenzia della Protezione civile Maurizio Mainetti - hanno incontrato imprenditori, commercianti e agricoltori, insieme alle rispettive categorie.

20171223-alluvione-imprenditori2 1"Obiettivo – come ha spiegato il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – assicurare una celere ripartenza tanto al comparto industriale di Lentigione, quanto alle attività commerciali che in ogni frazione rappresentano punto di riferimento importanti per le comunità. E perché ciò possa avvenire al più presto, è indispensabile incrociare la grande disponibilità agli aiuti che da più parti del territorio è stata manifestata con le concrete esigenze di imprenditori e commercianti, assistendoli nella fase di stima dei danni e dell'iter procedurale indispensabile per ottenere un risarcimento il più ampio possibile".

L'auspicio manifestato dal presidente della Regione Stefano Bonaccini "è quello di arrivare a un risarcimento del 100% dei danni così come siamo riusciti ad ottenere in occasione degli ultimi stati di emergenza che sono stati riconosciuti in Emilia-Romagna tra il 2013 e il 2016". "Come Regione abbiamo già avanzato in tempi rapidi la richiesta di dichiarazione di stato di emergenza, che dovrebbe essere accolta dal Consiglio dei ministri che si terrà tra Natale e Capodanno, ma abbiamo anche effettuato una prima stima dei danni che nelle tre province colpite dall'ultima ondata di maltempo ammontano ad oggi a 31 milioni di euro per gli edifici privati e superano gli 80 milioni quelli alle attività produttive", ha aggiunto il governatore ricordando anche "i 2 milioni stanziati dalla Giunta regionale a 48 ore dall'alluvione, risorse in parte già utilizzate per il ripristino delle arginature".

Inoltre, proprio oggi il presidente Stefano Bonaccini ha scritto al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan per chiedere sei mesi di sospensione dal pagamento delle tasse (dall'8 dicembre al 6 giugno 2018) da parte di cittadini di Brescello, Ponte Alto, San Pancrazio, Campogalliano, Modena e Colorno colpiti dalla recente alluvione.
Per quanto riguarda i risarcimenti, nel'incontro di questa sera sono state date le prime indicazioni procedurali (autocerticazione, contabilità spese sostenute, foto) per poter trasmettere al più presto la documentazione a Roma nell'attesa della dichiarazione dello stato di emergenza che sarà fondamentale per avere ristoro.

La prima conta dei danni
Seppur ancora in corso, la prima quantificazione del danno agli edifici privati sulla base delle 660 segnalazioni ad oggi pervenute da 39 comuni, è di oltre 31 milioni di euro. Per quanto riguarda i danni alle attività produttive sempre ad oggi, sono pervenute 227 segnalazioni (molte in corso di definizione) da 28 comuni, per un totale di oltre 80 milioni di euro.

La macchina dei soccorsi, il lavoro svolto
Ripercorrendo le fasi delle operazioni di soccorso, l'assessore Paola Gazzolo ha ricordato che subito dopo l'allagamento, sono state evacuate oltre 1.150 persone a Lentigione: 580 registrate e accolte lo stesso 12 dicembre in quattro Centri di accoglienza - uno a Novellara e Castelnovo Sotto, due a Poviglio – o in sistemazione autonoma; alcuni cittadini non erano presenti al momento dell'esondazione o sono rimasti volontariamente ai piani alti delle abitazioni. Ad oggi, sono ancora 154 le persone assistite: 95 in alberghi, 5 ricoverate presso la casa protetta di Brescello e 54 in autonoma sistemazione.

Per la gestione dell'emergenza nelle province di Reggio Emilia, Modena e Parma, oltre ai mezzi e alle attrezzature dislocate sul territorio, il sistema regionale ha impiegato 11 mila sacchi di iuta, 680 coperte, 410 brandine, 19 fuoristrada con dotazioni specifiche per la pulizia, 3 torri faro. Solo a Lentigione per le operazioni di svuotamento dell'area allagata 12 elettropompe, 4 motopompe, 3 torri faro e 2 gruppi elettrogeni.

Preziosissimo il ruolo del volontariato di protezione civile: nell'arco di 10 giorni sono intervenuti circa mille volontari, anche da fuori da regione, che hanno prestato oltre 1.800 giornate/uomo di lavoro. Hanno operato per la sorveglianza degli argini dei fiumi Enza e Secchia in supporto ad Aipo, per lo sgombero di alberi, rami caduti e detriti, per l'assistenza alla popolazione e per garantire i servizi essenziali, oltre che per la pulizia degli immobili nelle aree allagate.

A Lentigione, in media, è intervenuta una squadra per ogni famiglia. Da martedì pomeriggio l'intera zona è stata svuotata, la maggior parte dell'area è stata ripulita, ci sono ancora poche decine di case da ultimare su cui stanno operando circa 100 volontari.

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Nella pomeriggio di giovedì scorso, un equipaggio della Questura di Parma è  intervenuto in Via Mazzin,i presso l'esercizio COIN, per donne autrici di furto bloccate dagli addetti alla sorveglianza.

La pattuglia, giunta tempestivamente sul posto, accertava come due donne italiane M.F. classe 1987 e D.J. classe 1995, entrambe incensurate, dopo aver girato a lungo nel reparto profumeria, cominciavano a riempire le proprie borsette di numerosi prodotto quali smalti, rossetti, fondotinta, creme, ed altri articoli, per poi uscire dall'esercizio senza passare dalle casse, momento in cui venivano poi bloccate dagli addetti alla vigilanza.

I prodotti asportati, le cui confezioni risultavano in parte danneggiata dall'asportazione violenta delle placche antitaccheggio, risultante avere un valore complessivo di circa euro 1.000, venivano opportunamente inventariati e posti in sequestro in quanto non più rivendibili.

Le autrici del furto, trovate anche in possesso di un paio di forbici utilizzate per l'asportazione delle lingue antitaccheggio, venivano tratte in arresto e poste agli arresti domiciliari presso la loro residenza in Parma.

Nella giornata di ieri, giudicate con rito direttissimo venivano entrambe condannate ad anni 1 di reclusione e 140,00 di multa.

Sabato, 23 Dicembre 2017 06:56

Dal bullo di paese al cyber bullo

di Guido Zaccarelli 23 dicembre 2017 - Il bullo è una figura carismatica che illumina gli angoli anche più remoti di ogni paese o città. Lo puoi trovare in ogni luogo e in ogni momento attorniato da persone che ne esaltano le qualità, oppure essere al centro di una contesa irridente per i comportamenti assunti e gli atteggiamenti messi in atto nella quotidianità.

È il riferimento positivo per alcuni, da cui trarre esempio, e negativo per altri, da cui tenersi "alla larga", per non essere inclusi nella stretta cerchia dell'amicizia.

Un personaggio, quello del bullo, che si colloca tra l'eroe del momento che riesce a compiere gesta impossibili e il tesoro di casa perché dotato di uno spirito buono e avvolto dall'aria di bravo ragazzo. "un bell'eroe, l'eroe del giorno". Un mito accomunato agli Dei quale frutto dell'amore tra una divinità e una creatura mortale alla perenne ricerca dell'attenzione, e un debole da ricondurre a stili di vita e comportamenti sociali condivisi. Un artista che esprime il desiderio della gloria soffocato dall'IO incapace di dare un senso compiuto alla sua esistenza.

Anche l'etimologia aiuta a descrivere con un'ampia accezione positiva il bullo, boel, che in olandese significa fratello. Il tempo ha cambiato il senso originale del termine riconducendo il bullo ad assumere una accezione negativa, un eroe, da cui tenersi "alla larga".

L'evoluzione dei tempi ha aggravato la sua posizione sociale soprattutto innanzi alla spavalda presenza della tecnologia capace di nascondere nell'intimo del bit le emozioni e i sentimenti di chi subisce l'ingerenza del bullo digitale.

20171223-bullismo 3Nel mondo analogico il bullo prendeva di mira il malcapitato e esprimeva in bella vista l'immagine del bellimbusto con azioni dirette o condivise con alcuni amici di quartiere. In paese, tutti sapevano e vedevano. Il dito era il gesto che accomunava la comunità per indicare il bullo, spesso apostrofato nel linguaggio corrente del dialetto locale, che completava l'identità del personaggio, conferendogli una etichetta indelebile per tutta la vita. Sapevano chi era e come si muoveva. Molti in quel mondo hanno sicuramente subito la sua influenza mettendo a dura prova la propria serenità. La presenza della famiglia e il grado di relazione esistente con i figli hanno contribuito, in molti casi, a superare le difficoltà e il disagio del momento e accedere ad una via di fuga, per non rimanere imbrigliati nella sua stretta morsa. La famiglia il punto da cui partire.

Nel mondo digitale tutto cambia. La tecnologia mette a disposizione delle persone una scatola nera che contiene il DNA di ogni singolo individuo. I dati e le informazioni raggiungono le profondità marine dei bit fino a sprofondare nelle tenebre lontane dalla luce del giorno, dove tutti sanno e conoscono. Il bullo si muove nelle ramificazioni sotterranee e invisibili delle connessioni digitali che mettono in contatto le scatole nere di ogni individuo. Approfitta della debolezza altrui e in modo lucido sferra l'attacco, attraendo l'intima curiosità di altri individui disposti a prestare il fianco in forma anonima, dietro la maschera dei bit.

Tutto quello che poteva rimanere confinato all'interno di una comunità analogica, che vedeva, sapeva e poteva intervenire, ora è confinato all'interno di una comunità digitale che promuove nell'ombra, e senza controllo, le attività del bullo. La tecnologia da sola non è in grado di arginare il bellimbusto e confinarlo in un territorio oltre confine.

Serve la presenza forte della famiglia in grado di mantenere un dialogo aperto e costruttivo tra gli stessi membri, evitando di comunicare al proprio interno, con la tecnologia. Serve riconquistare il dialogo scuola – famiglia per godere della stima e della fiducia reciproca e avviare piani di comunicazione orizzontali orientati alla crescita del benessere personale, sociale e culturale.

Il dialogo scuola – famiglia è un faro a cui puntare per ricondurre il bullo alla etimologia iniziale di bravo ragazzo e di eroe per la vita. Non è facile arginare il comportamento dell'eroe digitale quando si muove nell'ombra della caverna di Platone e appare in tutta la sua evidenza il contrasto tra il sole e le tenebre, che s'incontrano camminando nei cunicoli sotterranei della grotta privi di luce. Innanzi alla possibilità di illuminare passaggi interrati e riportare il bullo alla luce della comunità, il legislatore ha ravvisato la necessità d'intervenire con una legge per contrastare i comportamenti messi in atto dal bullo, e i fenomeni da essi derivati, con azioni preventive unite a piani educativi integrati a tutela nei confronti, dei minori.

20171223-DSCN0382R 2La Senatrice Elena Ferrara è stata la prima firmataria della Legge 29 maggio 2017, n. 71: disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo che agisce sul versante della scuola e del trattamento dei dati coinvolgendo i gestori dei siti web.

Il bullo e il fenomeno ad esso associato, il bullismo, diventato cyber-bullismo, per la sua esistenza a contatto con il mondo digitale del bit, può trovare una risposta chiara e precisa solo agendo sul recupero della fiducia, della stima e del dialogo tra genitori e figli, aperto alla capacità di ascolto e di intesa con tutte le istituzioni, intente ad elevare fronti comuni per osteggiare l'avanzata di episodi che ledono l'immagine, la serenità e la vita individuale e sociale di molte persone e, spesso, di un intero paese. Serve riconquistare il dialogo famiglia¬ – scuola – istituzioni per accerchiare e isolare il bullo e il bullismo, come fenomeno di massa in continua evoluzione, al quale è necessario rispondere con fermezza cercando tutti di volgere lo sguardo oltre la nostra personale linea di confine che separa la luce dall'oscurità perché «l'essenziale è invisibile agli occhi.»

Giocattoli, libri e una somma di denaro sono stati donati nei giorni scorsi da Primo Pellicciari, a nome dell'azienda Pellicciari srl, che opera a Reggio Emilia nel campo degli impianti tecnologici, al reparto di Pediatria dell'ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

Come ha spiegato il titolare: "Quest'anno abbiamo scelto di destinare le risorse solitamente impegnate nell'acquisto di strenne natalizie a clienti e collaboratori a beneficio dei bambini che, in quanto ricoverati, non potranno trascorrere le festività nelle loro case".

Ad accogliere e ringraziare a nome dell'Azienda Usl il sig. Pellicciari e i collaboratori era il coordinatore del reparto Nicoletta Vinsani insieme a una parte della équipe pediatrica.

Reggio Emilia, 22 dicembre 2017

Trentacinquenne tenta il suicidio: la Polizia di Stato interviene e lo salva. Il tempestivo intervento della Squadra Volante ha evitato che l'intento suicida finisse in tragedia.

Intorno alle ore 3.00 di questa mattina (20 dicembre ndr), a seguito di una segnalazione giunta sulla linea di emergenza 112 NUE, la Sala Operativa ha allertato gli operatori della Volante, che arrivati tempestivamente sul posto, sono riusciti a bloccare il trentacinquenne, già cosparso di un liquido altamente infiammabile, che stava tentando di darsi fuoco con un accendino.

Uno degli agenti è riuscito ad afferrare il braccio dell'uomo in modo tale da obbligarlo a lasciare la presa, facendo scivolare a terra l'accendino.
Immobilizzato in modo da non poter più nuocere a se stesso, l'uomo è stato trasportato da personale del 118 presso il locale nosocomio per le cure del caso.

Nell'ambito dell'attività di prevenzione e contrasto dei reati predatori, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà un giovane moldavo di anni 20, in Italia senza fissa dimora, per il reato di ricettazione.

Lo straniero in sella ad una costosa mountain bike, alla vista della Polizia aveva cercato di eludere un eventuale controllo, aumentando la velocità e facendo perdere le proprie tracce.

Rintracciato nei pressi dell'Agenzia delle Entrate, il giovane non è riuscito a dare valide spiegazioni circa la provenienza del velocipede.

Ritendo che il mezzo potesse essere oggetto di furto, gli operatori di Polizia sono riusciti, per il tramite dei rivenditori e riparatori di biciclette di Carpi, ai quali è stata portata in visione una fotografia della mountain bike, a risalire al legittimo proprietario, a cui era stata sottratta pochi giorni prima nel garage della propria abitazione.

Personale della Squadra Mobile ha notato fuori dall'uscita del casello autostradale di Modena Sud, un furgone cassonato FIAT Ducato che nascondeva oltre cento chili di droga.

Modena, 20 dicembre 2017

Nel corso di mirati servizi volti a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti in città, nel corso della nottata, personale della locale Squadra Mobile ha notato fuori dall'uscita del casello autostradale di Modena Sud, un furgone cassonato FIAT Ducato sospetto.
Da accertamenti sulla targa è emerso che il veicolo era di proprietà di un cittadino albanese, R.B., di anni 32, residente nella provincia di La Spezia, incensurato, il quale aveva più volte pernottato in zona in compagnia di altri connazionali con precedenti in materia di stupefacenti.

R.B. al momento del controllo ha mostrato evidenti segni di nervosismo e agitazione; è stato, pertanto, accompagnato in Questura per procedere a più accurate verifiche sul mezzo, che sembrava avere nella parte sottostante il cassone dei particolari modificati.
Dopo che il controllo con l'ausilio dei cani antidroga della Guardia di Finanza, il furgone è stato trasportato presso un'autofficina dove su indicazione degli operatori di Polizia sono stati effettuati gli interventi tecnici meccanici volti a riscontrare l'ipotesi prospettata.

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Occultata all'interno del Ducato, infatti, vi era una leva di comando che opportunamente azionata sollevava una parte del cassone che nascondeva un vasto doppio fondo appositamente costruito, dove sono state rinvenute diverse balle di marijuana per un peso complessivo di oltre cento chilogrammi, per un valore di vendita sul mercato di oltre 2 milioni di euro.
L'albanese, proprietario del mezzo, è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale Sant'Anna a disposizione dell'A.G. competente.
Sono in corso ulteriori indagini per accertare la provenienza e la destinazione dell'ingente carico di sostanza stupefacente.

Mercoledì, 20 Dicembre 2017 11:22

Truffe. Allerta della questura di Parma

La Questura di Parma comunica che alcuni giorni orsono, una uomo e una donna, di circa 40 anni, avvicinavano una anziana nella zona centrale della città e, spacciandosi per poliziotti, la invitavano ad esibire le banconote che aveva al seguito con la scusa di verificare se fossero false.
La donna presa alla sprovvista, consegnava ai 2 finti poliziotti il denaro che aveva con se - circa 1.000 euro, somma che aveva al seguito per affrontare un imminente viaggio-.

L'uomo e la donna ricevuto il denaro si davano a precipitosa fuga facendo perdere le loro tracce.

La polizia raccomanda alla cittadinanza di fare massima attenzione, di diffidare degli sconosciuti che si presentano con le più disparate scuse, quali verifiche per fughe di gas, controllo contatori, presenza di mercurio nell'acqua dell'abitazione, incidenti stradali che vedono coinvolti familiari, trattandosi di pretesti per introdursi in casa, prelevare soldi ed oggetti in oro e/o comunque farsi consegnare ingenti somme di denaro richieste come necessarie per evitare l'arresto di parenti.
Si ribadisce l'invito a contattare i numeri di pronto intervento, 112 e 113, in caso di ogni qualsivoglia dubbio o sospetto.

Mercoledì, 20 Dicembre 2017 11:15

Cittadino senegalese arrestato per stalking

Nel pomeriggio di lunedì 18 dicembre, equipaggio di questo Ufficio interveniva in Via Modigliani in quanto una ragazza italiana riferiva essere infastidita dal suo ex fidanzato senegalese.

La pattuglia intervenuta, giunta tempestivamente sul posto, ha trovato la giovane in un forte stato di agitazione e fosse fortemente impaurita. Dopo essere stata posta in disparte e comunque lontana dall'uomo, sentendosi parzialmente rassicurata dalla presenza degli operatori, la giovane spiegava, con non poca fatica, come l'uomo lì presente tale K.O. classe 1992, senegalese, s.f.d., incensurato, e con ricorso in atto avverso il provvedimento di rifiuto del permesso di soggiorno, fosse soggetto con il quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale della durata di circa 1 anno, storia terminata nell'agosto del c.a.

La giovane raccontava, come sin da subito la relazione fosse stata molto tormentata causa la forte gelosia dell'uomo, le continue minacce di ritorsioni qualora lo avesse lasciato e le condotte, in alcuni casi violente, che l'uomo aveva agito nei suoi confronti come nell'occasione in cui l'aveva afferrata per il collo, stringendo con forza, impedendole di chiamare il 113.

Sempre la giovane, raccontava poi come ad agosto 2017, approfittando del fatto che l'uomo si era recato in Spagna alla ricerca di lavoro, ne aveva approfittato per comunicargli la fine della relazione, cosa che aveva scatenato la reazione dell'uomo che aveva cominciato ad assillarla con numerose chiamate e plurimi sms - alcuni ancora ricchi di minacce e propositi di vendetta – tanto da indurla a bloccare il numero del senegalese.

Aggiungeva poi che da circa una settimana, avendo fatto ritorno in Parma, l'uomo aveva cominciato ad assillarla presentandosi sotto la sua abitazione, citofonandole più volte, aspettando per ore sotto la sua abitazione, condotte che le facevano temere per la propria incolumità, stante anche le pregresse minacce.

Tornando al giorno dell'intervento la donna riferiva che poco prima dell'intervento, K.O. si era ripresentato per l'ennesima volta presso la sua abitazione, suonando insistentemente il citofono; nell'occasione, il nuovo fidanzato della giovane scendeva in strada per spiegare al senegalese che la storia era finita circostanza nella quale veniva anche lui minacciato, strattonato con forza tanto da subire anche il danneggiamento dei propri capi di abbigliamento.

La donna impaurita scendeva in strada nel tentativo di dividere gli uomini circostanza nella quale K.O. la baciava con forza e contro la sua volontà, in segno di sfregio verso la donna, irridendo il nuovo fidanzato.

Stante quanto sopra riportato, raccolta dettagliata denuncia sporta dalla giovane, K.O. veniva tratto in arresto per il reato di stalking, nonché indagato per violenza sessuale, minacce e danneggiamento.

Al termine dell'udienza per direttissima tenutasi nella mattinata di ieri il senegalese K.O. veniva condannato al divieto di avvicinamento alla donna, con obbligo di rimanere a distanza dall'abitazione della medesima e dai luoghi dalla stessa solitamente frequentati e quindi rimesso in libertà.

Denunciato un 40enne originario di Parma, quale responsabile della frode e di numerosi reati tributari, cui facevano capo un gruppo di società collegate tra loro, aventi sede legale a Roma ma effettiva a Poviglio (RE).

Reggio Emilia, 19 dicembre 2017

Il Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha individuato un soggetto cui facevano capo un gruppo di società collegate tra loro, aventi sede legale a Roma ma effettiva a Poviglio (RE), operanti nel settore delle costruzioni meccaniche ma dedite stabilmente alle frodi fiscali (da qui il nome dell'operazione: "fabbrica del nero").

Le indagini dei Finanzieri sono durate alcuni mesi ed hanno preso in esame l'operatività di alcune società che venivano costituite per poi trasferire, dopo poco tempo, fittiziamente la sede in altre provincie; acquistavano beni in esenzione di I.V.A. e li rivendevano senza dichiarare i proventi al fisco; distruggevano sistematicamente le scritture contabili; facevano ricorso anche ad emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, al fine di consentire ad altre società collegate di ottenere ulteriori indebiti risparmi di imposte.

L'ammontare complessivo degli imponibili sottratti a tassazione è di oltre 60 milioni di euro e le violazioni all'IVA oltre 15 milioni di euro. Come se non bastasse, a tale forma di frode fiscale le società coinvolte hanno aggiunto anche un ulteriore meccanismo truffaldino capace di assicurare un ingente "risparmio" fiscale: utilizzando falsi crediti IVA, quantificati in oltre 3 milioni di euro, maturati anche attraverso l'annotazione di fatture per operazioni inesistenti, le imprese controllate attestavano falsamente di versare all'Erario qualsiasi onere derivante dall'attività svolta, mediante il sistema delle compensazioni tributarie.

Con lo stesso meccanismo tali società dichiaravano di aver versato contributi previdenziali ed assistenziali relativi ai propri dipendenti per oltre 2 milioni di euro, quando in realtà tali oneri non risultavano essere stati corrisposti né all'INPS nè all'INAIL.

Le indagini hanno consentito di rilevare una ingente frode fiscale che, tra imposte dirette ed IVA, supera gli 80 milioni di euro sottratti a tassazione, oltre a numerose altre irregolarità fiscali. Attraverso mirate verifiche e controlli fiscali sono stati definiti i contorni del meccanismo fraudolento individuando, tra l'altro, 2 evasori totali, cioè soggetti completamente sconosciuti al fisco, avendo omesso di presentare qualsiasi dichiarazione reddituale.

Allo stato attuale la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha denunciato alla competente A.G. un 40enne originario della Provincia di Parma, quale responsabile della frode e di numerosi reati tributari, ma molte sono le posizioni ancora sottoposte ad accertamenti di natura fiscale al fine di definire compiutamente i contorni dell'ingente frode.

Martedì, 19 Dicembre 2017 16:59

A Modena arriva la truffa del foglietto

Il tono è vagamente intimidatorio e non ammette repliche: "Oggi mi hai segnato la fiancata dell'auto, ho le foto», oppure "Mi hai tamponato e sei fuggito, ma ti ho preso la targa". Sono le frasi scritte a mano sui foglietti che alcuni modenesi hanno trovato nei giorni scorsi sotto i tergicristalli o attaccati sulla portiera della propria auto.

Gli episodi sono segnalati dall'Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl), alla quale questi automobilisti si sono rivolti essendo sicuri della propria "innocenza" e di non aver urtato alcun veicolo.

«La prima cosa da fare è avvertire la propria compagnia di assicurazione per disconoscere eventuali denunce di sinistro presentate da un'altra compagnia – consiglia la responsabile di Adiconsum Emilia Centrale Adele Chiara Cangini – Se, invece, il fantomatico danneggiato si fa vivo di persona per chiudere la faccenda senza tirare in ballo l'assicurazione – si suppone dietro versamento di denaro -, allora suggeriamo di chiamare subito le forze dell'ordine».

Naturalmente vale anche il contrario. Se, cioè, sappiamo di aver effettivamente danneggiato un'auto in un parcheggio o nel traffico, correttezza e buona educazione ci impongono di ammettere le nostre responsabilità, lasciare un recapito per farci contattare e mettere la pratica nelle mani degli assicuratori, senza scambio di denaro in nero.

Grazie ai concerti della rassegna "Angelo Mazza", la Scuola in Ospedale ha consegnato un corso di chitarra a Pietro e una tastiera elettrica ad Arianna.

Parma, 19 dicembre 2017

Il coro Voci di Parma ha donato questa mattina due borse di studio a un ragazzo e una ragazza che hanno manifestato la loro passione per la musica e che sono in cura presso la Pediatria e Oncoematologia diretta dalla dottoressa Patrizia Bertolini.

L'obiettivo del coro è infatti quello di coltivare tale passione e sono infatti tantissimi gli strumenti musicali o i corsi di perfezionamento musicale donati in questi anni a bambini e ragazzi ricoverati all'Ospedale dei Bambini, grazie all'interessamento di Marzia Fusi, insegnante di educazione musicale della Scuola in Ospedale.

Quest'anno il ricavato, ottenuto attraverso i concerti della XIII Rassegna Angelo Mazza, un corista scomparso che ha lasciato l'incarico di devolvere fondi a favore della promozione musicale soprattutto tra i giovani, è stato destinato a due borse di studio che si sono tradotte in un corso di chitarra elettrica per Pietro, 16 anni, e una tastiera elettronica per Arianna di 12 anni.

Alla consegna era presente, insieme a Patrizia Bertolini e Marzia Fusi, Stefania Nocciolati presidente del Coro Voci Bianche di Parma che ha espresso grande soddisfazione nel poter contribuire a sviluppare una sensibilità musicale già manifestata da questi ragazzi.

(Fonte: Ufficio stampa e comunicazione Azienda ospedaliero-universitaria di Parma)

Martedì, 19 Dicembre 2017 15:55

Sequestrate 3 tonnellate di vongole veraci

Nell'ambito di un servizio di controllo del territorio nella frazione di Lido di Volano, in provincia di Ferrara, nella serata di ieri, 18 dicembre, le Fiamme Gialle di Comacchio hanno controllato due furgoni isotermici, a bordo dei quali sono stati complessivamente rinvenuti circa 3 tonnellate di novellame di vongole veraci privi di ogni tipo di documentazione, compresa quella sanitaria prevista per attestarne la provenienza.

Nei confronti del responsabile, un padovano residente in provincia di Rovigo, sono state comminate sanzioni amministrative comprese tra i 1.000 e i 6.000 €, per le violazioni in materia di sicurezza alimentare; è stata altresì contestata un'ulteriore sanzione prevista dalla normativa in materia di pesca e acquacoltura che, in virtù dell'ingente carico trasportato, è compresa fra i 12.500 e i 75.000 €.

I molluschi sequestrati, per un valore stimato all'ingrosso di circa 20.000 €, erano verosimilmente destinati alla vendita in nero allo scopo di conseguire un ingente vantaggio economico con l'immissione in commercio del pescato a un prezzo notevolmente ricaricato, soprattutto in vista delle imminenti festività natalizie.

L'attività, svolta dal Nucleo Mobile della Tenenza di Comacchio, si inserisce nell'ambito del dispositivo attuato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ferrara, volto a prevenire e reprimere i traffici illeciti presso i lidi comacchiesi e contribuisce a rafforzare il ruolo delle Fiamme Gialle, quale Istituzione a tutela delle imprese regolari e dei consumatori.
Al termine delle operazioni i molluschi sequestrati sono stati tempestivamente reimmessi in mare.

Arrestato dalla Polizia di Stato un quarantenne di origini campane in possesso di 2 kg di stupefacenti.

Modena, 19 dicembre 2017

Nell'ambito di mirati servizi finalizzati alla repressione di reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile, nelle prime ore di questa mattina, ha arrestato un cittadino italiano, S.S., quarantenne di origini campane, colto nella flagranza del reato di detenzione a scopo di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini sono partite da alcune segnalazioni circa la presenza ingiustificata di persone che avevano libero accesso ad uno stabile di via Vaciglio Sud, pur non essendo residenti. La Polizia ha individuato l'appartamento, abituale meta di tossicodipendenti. All'interno sono stati rinvenuti e sequestrati la somma in contanti di 3.975,00 euro, due pistole giocattolo, materiale per il confezionamento di dosi di sostanza stupefacente, nonché 59,4 grammi di cocaina, 1171,5 grammi di hashish e 752,5 grammi di marijuana.

Questa mattina il centro di Parma si è animato grazie alla presenza di artisti di strada che hanno ammaliato tutti i presenti.

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L'occasione è stata l'inaugurazione del nuovo "Spazio Iren" dedicato ai clienti, nella centralissima via Dante. Lo spazio, dove sarà possibile sottoscrivere contratti gas e luce, fornirà assistenza ai clienti e una vetrina esclusiva per tutti i prodotti e servizi.
All'inaugurazione era presente il Sindaco Federico Pizzarotti e per il Gruppo Iren il Presidente Paolo Peveraro e l'Amministratore Delegato Massimiliano Bianco.

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Martedì, 19 Dicembre 2017 14:11

Tentata truffa all'Unieuro di Carpi

Truffatore trentatreenne denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato: era solito consumare i reati presso negozi di elettronica.

Modena, 19 dicembre 2017

Ieri mattina, un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato di Polizia di Carpi ha bloccato un truffatore seriale mentre tentava di raggirare una cassiera del locale punto vendita Unieuro, dopo aver acquistato alcuni prodotti Apple (due I Phone 8 Plus ed un computer portatile I Mac) per un valore di oltre 4.000 €.

Il malvivente, un trentatreenne napoletano, in possesso di documenti di riconoscimento falsi e buste paga contraffatte, è stato accompagnato in Commissariato dove sono stati effettuati accertamenti più approfonditi sulla sua identità.

L'uomo era solito partire da Napoli per perpetrare raggiri nel nord Italia presso grossi punti vendita di articoli di elettronica, dove acquistava prodotti di ingente valore economico, chiedendo di pagarli con un finanziamento che otteneva presentando documenti contraffatti.

Oltre al tentativo di truffa a danno dell'Unieuro di Carpi è stato accertato che D.E., alcune settimane fa, aveva perpetrato una truffa analoga presso l'Unieuro di Reggio Emilia. E' stato denunciato in stato di libertà mentre i documenti contraffatti e lo smartphone in suo uso sono stati sequestrati.

Sono in corso indagini per risalire all'identità dei complici e dei ricettatori, con i quali manteneva i contatti.

Questura di Parma - l'impegnativa giornata della Polizia di Parma. Una signora Anziana derubata e Furti in abitazioni, all'Oviesse e al Bricoman.

DONNA ANZIANA DERUBATA
Nella giornata di ieri, alle ore 18.20 circa, equipaggio di questo Ufficio interveniva in Via Emilia est, 140 per donna anziana derubata.
La richiedente riferiva che poco prima, rientrando in condominio, veniva avvicinata e seguita da una donna, che le si presentava come amica di sua sorella, donna della quale riferiva nome e cognome, corrispondenti al vero. La donna, poi, giovane alta circa 160/170 cm. di carnagione chiara e corporatura robusta, viso rotondo e zigomi molto marcati, truccata in maniera vistosa, aggiungeva, in perfetto italiano, di avere necessità di lasciare in custodia all'anziana dei propri oggetti in oro, non sapendo dove custodirli causa trasloco.
L'anziana confusa dalle dichiarazioni della donna, le permetteva l'accesso in casa, nonché di rovistare nei cassetti della camera da letto, condotta agita con la scusa di ricercare un luogo sicuro dove custodire i propri gioielli.
Poco dopo la donna anziana si ritrovava sola in casa accertando che le era stata asportata una catenina in oro con piccolo brillante.

FURTI IN ABITAZIONE
Nelle giornate scorse gli equipaggi hanno effettuato interventi per diversi sopralluoghi di furto in ambito cittadino come di seguito riportato:
h. 19.05 Via Rosa Gertrude Orzi, 3; la richiedente riferiva che poco prima, facendo rientro in abitazione unitamente al coniuge – posta al piano terra - notava nella camera da letto un uomo che rovistava all'interno dell'armadio e per lo spavento iniziava ad urlare.
Il ladro, vistosi scoperto, correva verso il salone dell'abitazione e con un balzo usciva dalla finestra atterrando in cortile, dove scavalcata una recinzione, si dirigeva di corsa in strada dove veniva visto salire - dal marito della richiedente che nel frattempo si era precipitato fuori dall'abitazione nel tentativo di bloccarlo – a bordo di atv Fiat Punto di colore scuro con la quale si dava alla fuga. Da una prima verifica nulla sembrava essere stato asportato.
Sul posto nessuna traccia utile per eventuali sviluppi investigativi.

h. 19.30 Via Ricasoli, 8; il richiedente riferiva che alle ore 19.00, facendo rientro in casa, abitazione che aveva lasciato alle ore 11.00 precedenti, notava il portoncino aperto e una volta all'interno una finestra di servizio forzata e danneggiata.
La pattuglia accertava come fossero state messe a soqquadro tutte le camere da letto senza apparentemente asportare nulla, anche in considerazione di un precedente furto patito dal richiedente, circa 40 giorni prima.
Sul posto nessuna traccia utile per eventuali sviluppi investigativi.

1 INDAGATO STRANIERO PER FURTO PRESSO BRICOMAN
Nella mattinata di sabato 16 dicembre u.s., personale dipendente interveniva in Via Bertolucci presso l'esercizio commerciale denominato BRICOMAN, in quanto un addetto alla vigilanza aveva sorpreso una persona a rubare della merce.
Nello specifico si accertava come un cittadino moldavo S.I. classe 1985, incensurato, residente in città, dopo aver girovagato per diverso tempo tra le corsie ed i vari espositori, raggiungeva le corsie dedicate al reparto elettricità prelevando ed occultando sulla propria persona e nella borsa che aveva al seguito diverse confezioni di prese elettriche.
Il giovane successivamente si recava alle casse pagando altri articoli per un valore di soli 28,00 euro circa.
Una volta all'uscita il giovane veniva fermato e nonostante venisse invitato a mostrare quanto aveva occultato, lo stesso si rifiutava fino all'intervento della pattuglia; solo a quel punto si accertava che il giovane aveva occultato sulla propria persona diverse confezioni di prese elettriche del valore di circa 95,00 euro.
Giovane indagato e merce restituita agli aventi diritto.


2 INDAGATI STRANIERI PER FURTO PRESSO OVIESSE
Nella mattinata di ieri, personale dipendente interveniva in Via S. Pellico, 20 presso l'OVIESSE del centro commerciale denominato PANORAMA in quanto un addetto alla vigilanza aveva sorpreso due persone a rubare dei capi di abbigliamento.
Nello specifico si accertava come 2 cittadini ghanesi B.K, classe 1979, con a carico un piccolo precedente di polizia, residente a Langhirano (PR) e S.E.K., classe 1980, incensurato, domiciliato in città, dopo essere entrati all'interno dell'OVIESSE, venivano visti prelevare – dall'addetto alla vigilanza, 2 paia di pantaloni ciascuno.
Poiché gli stessi risultavano occupati, i due giovani cercavano di mettersi in disparte e contestualmente vedevano visti strappare le placche antitaccheggio poste a protezione dei capi di abbigliamento.
Entrati quindi in due distinti camerini i due ne uscivano poco dopo senza apparentemente avere al seguito alcun capo di abbigliamento.
L'addetto alla vigilanza, portatosi immediatamente preso i camerini poteva riscontrare che all'interno non vi era nessun capo di abbigliamento, sospettando quindi che i 2 stranieri li avessero occultati sulla propria persona, dopo aver lasciato in terra, danneggiate, le rispettive placche antitaccheggio.
Uscita dal negozio i due soggetti venivano fermati e contestualmente veniva chiamato il 113. Vistisi scoperti, i due ghanesi restituivano spontaneamente 2 paia di pantaloni ciascuno, che avevano occultato indossandoli uno sopra l'altro e sotto a quelli a loro già in uso.
La merce restituita risultava irrimediabilmente danneggiata e quindi non più rivendibile.
Soggetti indagato per furto aggravato in concorso.

Nella giornata di ieri, in un clima di serenità e allegria, si è tenuto il tradizionale pranzo sociale di fine anno organizzato dalla Sezione ANPS di Modena.

Quasi 200 persone, tra soci, parenti, amici e simpatizzanti, hanno accolto l'invito a partecipare a questo importante appuntamento per trascorrere, in occasione delle festività natalizie, qualche ora all'insegna della spensieratezza e della socializzazione.

Presenti tra gli altri gli ex Questori di Modena, Benedetto Pansini e Elio Graziano, e l'ex Questore di Bologna Vincenzo Stingone.
Nel corso dei festeggiamenti è stata organizzata anche una lotteria con ricchi premi.

Il taglio della torta è stato riservato al neo Questore di Modena, Filippo Santarelli, che con l'occasione ha ringraziato il Presidente, Primo Salucci, e i soci per il gradito invito e ha rivolto a tutti i commensali gli auguri di un felice Natale e un sereno 2018.

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Oltre 280.000 articoli pericolosi o con false etichettature sequestrati dalla Guardia di Finanza di Bologna tra cui, migliaia di giocattoli e addobbi natalizi. Questo il bilancio di un duplice intervento effettuato dai Finanzieri del II Gruppo di Bologna che hanno individuato due esercizi commerciali all'ingrosso situati rispettivamente a Bologna e Castelmaggiore (BO), gestiti da due imprenditori di origine cinese, dove venivano venduti migliaia di prodotti senza alcuna indicazione circa i dati dell'importatore, la presenza di materiali o sostanze pericolose, le modalità di smaltimento e, non da ultimo, le precauzioni d'uso di sicurezza.

Ingente inoltre il sequestro di materiale elettrico e di dispositivi elettronici, anche per la cura della persona, tutti articoli sprovvisti della etichettatura di conformità oltreché della certificazione della qualità del prodotto.

Diverse le irregolarità riscontrate dai militari della Guardia di Finanza: violazione delle norme in materia di sicurezza dei giocattoli, false certificazioni di conformità e violazioni al codice del consumo.

Entrambi i soggetti sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Bologna per le relative sanzioni amministrative. L'operazione rientra nel quadro di un più ampio piano di intensificazione dei controlli in materia di sicurezza prodotti in vista dell'approssimarsi delle festività Natalizie, finalizzato al monitoraggio nell'intera provincia degli esercizi commerciali che pongono in vendita giocattoli per bambini e addobbi natalizi a tutela dell'economia legale e finalizzate a preservare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa nazionale e dell'Unione Europea.

Lunedì, 18 Dicembre 2017 19:55

Incendio a Siccomonte. Foto

I Vigili del Fuoco sono intervenuti con alcune squadre per domare un incendio che si è sviluppato, nel tardo pomeriggio, in una casa in località Siccomonte. Le foto dei Vigili del Fuoco.

 

È nato il Ponte dell'Arcobaleno: inaugurato il primo servizio della nostra provincia dedicato alla cremazione degli animali d'affezione. Promosso e realizzato da Fondazione Assistenza Pubblica Parma, destinerà i propri proventi all'Assistenza Pubblica Parma Onlus.

Parma, 18 dicembre 2017

Sabato mattina, alla presenza di Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, e di Nicoletta Paci, assessore all'Associazionismo e volontariato, con una delega al Benessere animale, è stato inaugurato il Ponte dell'Arcobaleno, il primo servizio di cremazione degli animali d'affezione della nostra provincia.

La struttura, promossa e realizzata da Fondazione Assistenza Pubblica Parma, sorge in località Pilastrello (Parma) e propone una reperibilità 24 ore su 24, sette giorni su sette, 365 giorni l'anno (tel. 0521643033, fax 0521643414, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., sito: www.ponte-arcobaleno.it). Fornisce un servizio completo, con la possibilità di concordare preventivamente la modalità di cremazione più vicina alle proprie esigenze, di usufruire del servizio di ritiro dell'animale a domicilio, dell'uso delle sale del commiato predisposte per l'ultimo saluto e del ritiro delle ceneri e della loro eventuale dispersione.

Costruito nel rispetto di tutta la normativa vigente sugli impianti di cremazione delle spoglie degli animali di affezione, con un particolare investimento economico per ottenere una struttura a impatto ambientale zero (i monitoraggi e i campionamenti di collaudo sono già stati eseguiti e, periodicamente, saranno effettuati i controlli previsti dalla legge), il Ponte dell'Arcobaleno nasce per accompagnare nel suo ultimo viaggio chi ci è stato fedele per tutta la vita. Un modo per dirgli addio, onorandone la memoria.

«La pubblica amministrazione - ha ricordato il sindaco di Parma, durante l'inaugurazione – aveva già dimostrato attenzione verso gli animali d'affezione, attraverso un regolamento che prevedeva un servizio di cremazione e un campo di sepoltura. Ci fa piacere che a realizzare questo impianto sia stata l'Assistenza Pubblica: è come se lo avessimo fatto noi perché, benché sia un'operazione privata, possiede un grande valore pubblico».

«Abbiamo creato questa nuova realtà – ha spiegato Filippo Mordacci, presidente di Fondazione Assistenza Pubblica Parma e amministratore unico del Ponte dell'Arcobaleno – per colmare una lacuna sul territorio locale e rispondere alle tante richieste ricevute negli ultimi anni. Dallo studio preliminare di fattibilità alla proposta vagliata dagli enti pubblici di competenza fino alla verifica dei requisiti e all'esecuzione finale, il progetto ha richiesto tempo, energia e risorse, ma ne è valsa la pena. Con il Ponte dell'Arcobaleno ci facciamo promotori di un passo culturale importante: il rispetto degli animali, spesso parte integrante delle nostre famiglie, dei nostri affetti e della nostra esistenza quotidiana».

Come nel caso dell'Assistenza Pubblica Onoranze Funebri, di cui la Fondazione è socia unica, anche gli introiti del Ponte dell'Arcobaleno saranno interamente reinvestiti a sostegno dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus, che opera tutti i giorni a favore della cittadinanza.

«La Pubblica – ha affermato il presidente Luca Bellingeri – è profondamente grata alla Fondazione, per le molteplici donazioni che le ha erogato negli ultimi anni attraverso l'attività delle Onoranze Funebri. Da oggi, la sua solidarietà si potrà manifestare anche attraverso questo nuovo servizio, rivolto a persone colpite dalla perdita di un animale domestico. Nel ringraziare la Fondazione e le istituzioni pubbliche per il continuo e insostituibile sostegno, auguriamo a questa iniziativa, unica in provincia di Parma e innovativa rispetto a realtà analoghe in Emilia Romagna, un buon inizio e un lungo futuro».

FONDAZIONE ASSISTENZA PUBBLICA PARMA

Fondazione Assistenza Pubblica Parma è una realtà solidaristica ed è stata costituita nell'ottobre 2013. Il suo unico scopo sociale è di sostenere economicamente l'attività dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus, la storica associazione di volontariato che dal 1902 risponde, 365 giorni l'anno 24 ore al giorno, ai bisogni delle persone, attraverso servizi specializzati e di qualità, dal trasporto in ambulanza in situazioni di emergenza o ordinarie al trasporto disabili, dal Telefono amico all'Unità di strada per i senza fissa dimora. Con convinzione, impegno e senso di responsabilità.
Attraverso l'Assistenza Pubblica Onoranze Funebri e, da oggi, anche attraverso il Ponte dell'Arcobaleno, il servizio di cremazione per gli animali d'affezione, la Fondazione persegue il progetto di aiutare la vita. Gli utili realizzati dall'Assistenza Pubblica Onoranze Funebri e dal Ponte dell'Arcobaleno servono, infatti, a sostenere i progetti della Onlus e a contribuire al graduale rinnovo dei suoi mezzi di soccorso.
La Fondazione Assistenza Pubblica Parma ha sede in viale Gorizia, 2/A, a Parma.
Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

IL PONTE DELL'ARCOBALENO

Il Ponte dell'Arcobaleno è un servizio di cremazione degli animali d'affezione ed è stato costituito nel luglio 2016, su iniziativa di Fondazione Assistenza Pubblica Parma.
Il suo nome si richiama alla leggenda del Ponte dell'Arcobaleno. Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, essa va all'inizio del Ponte dell'Arcobaleno. Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici, così che possano correre e giocare insieme. C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene; quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi; quelli che erano feriti e storpi sono di nuovo integri, come quando erano sulla Terra. Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che ha dovuto lasciare indietro... Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza: tutto a un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce. Ha riconosciuto il suo "umano", e quando finalmente saranno insieme, si stringeranno in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarsi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il viso dell'umano; le sue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisseranno ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla sua vita ma mai assente dal cuore. Allora, attraverseranno insieme il Ponte dell'Arcobaleno...
La perdita di un animale domestico è sempre un momento di grande tristezza e difficoltà. In quell'occasione diventa emotivamente problematico, occuparsi del distacco dal nostro amico fedele che ci ha tenuto compagnia per tanti anni.
Il Ponte dell'Arcobaleno offre il suo aiuto in questo momento difficile, fornendo un servizio completo, con disponibilità, sensibilità e professionalità, nel rispetto dei sentimenti delle persone e della dignità dell'animale. Accompagna chiunque stia vivendo questo momento luttuoso ad affrontare l'addio al loro amico d'affezione nei seguenti modi:
reperibilità massima: 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per 365 giorni all'anno;
disbrigo pratiche burocratiche;
svolgimento del servizio secondo le modalità concordate;
eventuale ritiro a domicilio dell'animale;
prenotazione di una delle due sale del commiato per l'ultimo saluto;
cremazione singola o collettiva;
possibilità di assistere alla cremazione da video;
possibilità di ritiro ceneri o di dispersione.

Il Ponte dell'Arcobaleno sorge in via Koch, 46/A, in località Pilastrello (Parma).
Per informazioni: tel. 0521643033, fax 0521643414, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. sito: www.ponte-arcobaleno.it

Il Comando di Polizia Municipale di Parma comunica  che dal 18 al 22 dicembre 2017,  proseguirà la sua opera di contrasto verso quei comportamenti volti al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini; di seguito riportiamo il calendario delle postazioni di accertamenti strumentali di velocità con postazioni mobili, ove le nostre pattuglie potrebbero essere impiegate, con particolare attenzione.

Lunedì 18 Zona SUD (Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto); GAIONE in postazione SPEEDCHECK

Martedì 19 – .Zona NORD (Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta ); BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK

Mercoledì 20 zona OVEST (Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno); VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK; VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Giovedì 21 – zona EST (Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro)

Venerdì 22- Zona CENTRO (Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille)

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 18- Centro - Pablo

Martedì 19 - Cittadella - Oltretorrente

Mercoledì 20 -Montanara -Pablo

Giovedì 21- San Leonardo- San Lazzaro

Venerdì 22- Otretorrente-Centro

N.M. cittadino Senegalese, indagato in stato di ARRESTO per RAPINA IMPROPRIA AGGRAVATA IN CONCORSO, con persona in corso di identificazione.

Alle ore 17:15 circa, del giorno 14.12.2017 personale della Squadra Volanti, interveniva presso la COIN di via Mazzini 6/A, a seguito della segnalazione da parte di personale addetto all'accoglienza che aveva sorpreso due soggetti di colore che si erano resi responsabili di un furto di capi di abbigliamento. I due, una volta fermati sul marciapiede di via Mazzini dopo aver fatto scattare l'allarme sonoro, aggredivano l'addetto all'accoglienza che riusciva a trattenere soltanto uno dei due che però riusciva a passare lo zaino con la refurtiva al complice. L'addetto all'accoglienza riportava lesioni personali guaribili in giorni 10. Per quanto accaduto, gli operatori della volante traevano in arresto N.M. classe '86, richiedente asilo politico, contestando il reato di rapina impropria aggravata in concorso. Lo stesso su disposizione del Magistrato di Turno veniva associato alla locale Casa Circondariale. Sono in corso le indagini per l'identificazione del complice.

D.P. classe '97 e E.L.K. classe '01 originari del GHANA indagati in stato di liberta per il reato di FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO.
Alle ore 17:15 circa del 14.12.2017 personale della Squadra Volanti, interveniva alla COIN di via Mazzini 6/A, per la segnalazione di due giovani di colore che avevano asportato della merce, occultandola e danneggiandola. I due ragazzi, dopo aver tolto i dispositivi anti taccheggio apposti su diversi capi di abbigliamento, li occultavano all'interno dei rispettivi zaini ed uscivano dal negozio. Quivi veniva richiesto di effettuare una verifica da parte di personale addetto all'accoglienza, che riscontrava il danneggiamento di merce per un valore totale di circa 600 Euro. Per quanto accaduto, personale della Squadra Volante indagava in stato di libertà i due ragazzi, incensurati, per il reato di FURTO AGGRAVATO IN CONCORSO.

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