L'Assistenza Pubblica di Parma nel 2017 ha totalizzato più di 275.000 ore di volontariato. Il corso per diventare militi prevede lezioni teoriche alternate a prove pratiche, ogni lunedì e giovedì sera.

Parma, 9 febbraio 2018

«Sognai, e vidi che la vita è gioia; mi destai, e vidi che la vita è servizio. Servii, e vidi che nel servire c'è gioia». Queste le parole di Rabindranath Tagore, famoso poeta bengalese. Fare qualcosa per gli altri è fonte di gioia. Quindi perché non mettersi in gioco, partecipando al corso per aspiranti militi dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus?

Il primo incontro si terrà lunedì 12 febbraio 2018, presso la sede dell'associazione (Viale Gorizia, 2/A), alle 20.45. In questa serata avverrà la presentazione di quello che la Pubblica rappresenta per la città: tutte le iniziative, i progetti, gli obiettivi e i principi su cui si fonda. L'incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

L'Assistenza Pubblica, nata nel 1902, è una grande famiglia, uno dei cuori pulsanti della comunità parmigiana.
I servizi sono attivi 365 giorni l'anno, 24 ore su 24, e ciò è possibile grazie al sostegno di 2.800 soci contribuenti e all'impegno e alla costanza di 900 militi volontari e soci attivi. La maggior parte degli angeli della Pubblica hanno tra i 40 e i 50 anni (età media: 46,6), ma molti sono anche gli under 40 e under 30 che, con grinta e passione, si dedicano alla causa.

Nel 2017, questa grande associazione ha totalizzato più di 275.000 ore di volontariato.
Sono stati effettuati 54.000 servizi, con ambulanze e automediche (rispettivamente 30.000 e 2.000 servizi) e con pulmini per il trasporto disabili (oltre 22.000), per un totale di 735.000 chilometri percorsi. La Centrale Operativa Otto ha gestito oltre 31.000 servizi, sia per la città che per la provincia.
L'Assistenza Pubblica si occupa anche di altri servizi: lo scorso anno, le uscite del Pulmino di Padre Lino sono state 199 e le ore di ascolto offerto da Telefono Amico 1.300.

Il corso per diventare militi prevede lezioni teoriche alternate a prove pratiche, ogni lunedì e giovedì sera. Incaricati di formare gli aspiranti soccorritori saranno i volontari qualificati. In qualità di docenti, spiegheranno come intervenire in servizi ordinari, di urgenza o di emergenza, secondo gli standard Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) approvati dalla regione Emilia-Romagna.
Il corso durerà per tre mesi, più due weekend, dove si verrà abilitati all'utilizzo del defibrillatore automatico esterno per la rianimazione cardio-polmonare.
Il percorso terminerà con una prova scritta e le prime esperienze in ambulanza, a cui seguirà un esame finale.

«L'Assistenza Pubblica– afferma Andrea Camin, Comandante del Corpo Militi – è una grande famiglia. Un ente di volontariato, un punto di aggregazione dove ti senti a casa. Essere volontario vuol dire scegliere di impegnare il proprio tempo attivamente a favore del prossimo. Chiunque voglia dedicarsi alla città ed entrare a far parte di questo grande gruppo è il benvenuto».

Per ulteriori informazioni su come diventare militi dell'Assistenza Pubblica di Parma: consultare il sito www.apparma.org  o la pagina Facebook www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma, contattare l'Ufficio Comando ai numeri 0521.224981-224982 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Lunedì 12 febbraio 2018
ore 20.45

ASSISTENZA PUBBLICA – PARMA (ONLUS)
Viale Gorizia, 2/A – Parma

Un'accurata e paziente indagine della Tenenza della Guardia di Finanza di Fidenza ha consentito di scovare e cogliere sul fatto una cosiddetta "furbetta del cartellino".

A cadere nelle maglie degli inquirenti una dipendente di un'Azienda pubblica di Fidenza la quale, dopo aver timbrato il proprio badge sul posto di lavoro, era solita allontanarsi per scopi personali, talora per fare rientro presso la propria abitazione, altre volte per raggiungere vari esercizi commerciali ed acquistare i prodotti necessari a soddisfare le esigenze quotidiane della propria famiglia.

Per più di un mese i finanzieri fidentini hanno tenuto la dipendente sotto stretta osservazione, pedinandola e riprendendola con le telecamere appositamente installate sul luogo di lavoro e nei pressi dell'abitazione personale.

Il raffronto tra i dati emersi da tale monitoraggio ed i prospetti mensili delle timbrature eseguite dalla dipendente, hanno confermato l'illecita pratica, evidenziando un danno per l'ente erogatore dello stipendio.

L'impiegata infedele dovrà rispondere all'Autorità Giudiziaria dei reati di false attestazioni e truffa ai danni di un Ente pubblico.

Rischia inoltre, come previsto dal decreto Madia, l'immediata sospensione cautelare, senza stipendio, e, in tempi brevi, l'azione disciplinare di licenziamento.

Oltre a ciò, il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Parma, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha coordinato le indagini, ha disposto - nei suoi confronti - l'applicazione della misura cautelare personale dell'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

Le condotte illecite accertate dai finanzieri, oltre al danno economico arrecato, comportano un grave pregiudizio all'efficienza del servizio offerto all'utenza nonché al buon andamento della Pubblica Amministrazione, compromettendo il legittimo affidamento e la fiducia che la collettività ripone in chi svolge funzioni pubbliche.

Rischi degli acquisti online. Donna ordina cappello da sauna su Amazon e riceve un pacco dal contenuto scioccante: droga a base di veleno di scorpione. Servono più controlli da parte delle piattaforme online e gli spedizionieri

Può accadere che occasionalmente i pacchi di prodotti acquistati sulle piattaforme online vengano scambiati e finiscano all'indirizzo di un altro destinatario o che ci venga recapitato qualcosa di completamente diverso da quello ordinato. Il caso accaduto ad una donna americana ci fa capire che può capitare davvero di tutto quando compriamo in rete.

Nella fattispecie alla signora non solo è stato inviato qualcosa di completamente diverso da quello acquistato, ma ha anche ricevuto un prodotto completamente illegale.

L'americana Meagan Day, questo il nome della donna, che lavora per una rivista, voleva solo ordinare un copricapo da sauna su Amazon. Un mese dopo arrivò finalmente il pacchetto tanto atteso. Ma invece del prodotto ordinato, Meagan ha ottenuto qualcosa di completamente diverso: una droga illegale in America, contenente veleno di scorpioni. Completamente perplessa ha scritto su un social: "In realtà, volevo solo sudare con stile e ora possiedo veleno di scorpione illegale".

Amazon si è tuttavia giustificata sull'anomala consegna "Sembra una confusione del venditore", ha affermato un portavoce di Amazon per il portale online SFGate in merito all'incidente.

Secondo Meagan Day , il gigante della spedizione le ha consegnato il cappello da sauna solo qualche giorno dopo. Per la verità quanto segnalato dalla signora Day non è l'unico caso di consegna illegale tramite piattaforme online: una coppia negli Stati Uniti è stata recentemente sorpresa con chili di marijuana.

È evidente, quindi, che nonostante la tecnologia e l'evoluzione della logistica, non solo vengono smarriti i nostri pacchi o consegnati ad altri soggetti, diversi dai reali destinatari, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Questo c'induce a pensare che siano necessari più controlli da parte dei titolari delle piattaforme online nella gestione delle compravendite e degli spedizionieri in quelle di stoccaggio e consegna dei beni acquistati.

Perché non è giusto che ignari acquirenti si trovino nei guai per colpa degli errori dei primi.

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(8 febbraio 2018)

Personale della D.I.G.O.S. della Questura di Modena ha deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni dell'Emilia Romagna, un cittadino italiano di anni 15, tifoso dello Spezia Calcio, responsabile di lancio di materiale pericoloso in occasione di una manifestazione sportiva.
In particolare, il 27 gennaio scorso durante l'incontro calcistico Carpi – Spezia, svoltosi presso lo stadio "Cabassi" di Carpi, il giovane tifoso aveva acceso e lanciato nei pressi della rete di recinzione del terreno di gioco due artifizi pirotecnici. Nei confronti del minorenne è stata, altresì, avviata la procedura amministrativa del divieto di assistere alle manifestazioni sportive (D.A.S.P.O.).
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Evade dai domiciliari: ventiquattrenne denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato
Personale della Squadra Volante ha segnalato all'Autorità Giudiziaria un cittadino italiano, classe 1994, residente a Modena, per evasione. L'uomo, sottoposto alla misura detentiva degli arresti domiciliari, all'atto del controllo non si trovava presso la propria abitazione.
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Sassuolo, San Martino Spino, Spezzano e Sorbara le nuove tappe del progetto – concorso "PretenDiamo Legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa".
Il concorso-progetto "PretenDiamo Legalità, a scuola con il Commissario Mascherpa", realizzato dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, è finalizzato alla promozione della cultura della legalità nelle scuole. Attraverso tale progetto, la Polizia di Stato di propone di far riflettere i giovani sulla necessità di superare ogni chiusura e isolamento per una rinnovata capacità di impegno civile e rispetto delle leggi.
L'iniziativa rivolta agli alunni di ogni livello del percorso formativo ha visto una larghissima adesione da parte degli istituti scolastici di Modena e provincia.
Così, anche nella giornata di ieri si sono svolti in contemporanea quattro incontri presso le scuole primarie "Menotti" di Sorbara e "San Martino Spino", sita nell'omonimo comune, nonché presso le scuole secondarie di 1°grado "Bursi" di Spezzano e "Cavedoni" di Sassuolo.
Personale specializzato della Questura di Modena ha incontrato e coinvolto i giovani studenti, cercando di accrescere in loro il senso civico e invitandoli al rispetto delle regole, presupposto imprescindibile per esercitare la libertà individuale.
Entro la fine di marzo le scolaresche dovranno presentare degli elaborati sul tema (manifesti, fotografie, tecniche varie, graphic novel e cine tv), che concorreranno a livello provinciale e nazionale.
Gli incontri non sono ancora terminati: il prossimo 20 febbraio saranno interessate la scuola secondaria di 1° grado Montanari di Mirandola ed ancora la "Cavedoni" di Sassuolo.

Un commerciante all'ingrosso non ha dichiarato redditi, scoperta evasione fiscale da oltre 33 milioni di euro. 

Reggio Emilia 7 febbraio 2018 - Aveva costituito una società per il commercio all'ingrosso di saponi e detersivi, ma da 10 anni ometteva sistematicamente di dichiarare i propri redditi al fisco.

Con questa accusa il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia un sessantottenne di origini marchigiane residente a Reggio Emilia, socio unico e legale rappresentante della società reggiana investigata.

Più in particolare è stato accertato che detta società, in questo lungo lasso di tempo, ha nascosto al fisco ricavi per circa 27 milioni di euro e violazioni all'IVA per quasi 6 milioni di euro, qualificandosi come evasore totale, avendo omesso la presentazione di tutte le dichiarazioni obbligatorie a fini fiscali.

Le indagini dei Finanzieri, scattate a seguito del rilevamento di numerosi indizi di pericolosità fiscale, si sono sviluppate attraverso l'analisi delle banche dati in uso al Corpo ed accertamenti presso fornitori e clienti della società.

Trattandosi di società unipersonale, oltre alla segnalazione degli imponibili sottratti a tassazione, è stato proposto all'Agenzia delle Entrate di traslare sulla persona fisica dell'unico socio, gli effetti fiscali dei recuperi a tassazione.

Nella mattina di ieri (6 febbraio 2018 ndr), personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha effettuato mirati controlli straordinari presso internet point, esercizi pubblici e luoghi di aggregazione della città.

Gli accertamenti hanno interessato quattro bar, due internet point, la stazione ferroviaria e la stazione delle autocorriere.

24 le persone controllate, di cui 6 con precedenti di Polizia. Ad un cittadino nigeriano di 30 anni, irregolare sul territorio nazionale, sono stati notificati i provvedimenti di espulsione e l'ordine di lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni, emessi rispettivamente dal Prefetto e dal Questore di Modena.

Inoltre il 2 febbraio scorso, durante la normale attività di controllo del territorio, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, ha rintracciato un minore all'interno di una sala giochi ubicata nel centro cittadino e gestita da un cittadino cinese. La violazione, che prevede una sanzione amministrativa da 5.000 a 20.000 € e la sanzione accessoria della chiusura dell'esercizio da 10 a 30 giorni, è stata segnalata all'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.

I Carabinieri della Stazione di Dozza hanno arrestato due marocchini di ventiquattro e trentasette anni. E' successo ieri pomeriggio, quando la Centrale Operativa del 112 di Imola è stata informata che da un taxi fermo nella zona commerciale di Dozza erano scese quattro persone sospette.

Dozza 7 febbraio 2018 - La segnalazione è stata trasmessa subito a una pattuglia dei Carabinieri di Dozza che stava controllando il territorio. Appresa la notizia, i militari si sono diretti velocemente sul posto e ivi giunti, nonostante l'inferiorità numerica, sono intervenuti per fermare i quattro soggetti che si erano resi responsabili di rapina impropria in concorso ai danni del negozio "Zama Calzature". Alla vista dei militari che stavano arrivando, due appartenenti della banda sono riusciti a fuggire, mentre gli altri due sono stati arrestati con una certa difficoltà perché invece di collaborare, hanno opposto resistenza ferendo i militari. La refurtiva è stata restituita al legittimo proprietario. I due malviventi sono disoccupati e hanno precedenti di polizia in materia di reati concernenti il Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero. In particolare nei confronti del più giovane dei due marocchini è emerso un provvedimento del Questore di Catania per abbandonare il territorio nazionale a seguito di un decreto di espulsione che aveva emesso la Prefettura di Catania. Il trentasettenne ha precedenti di polizia specifici (v. comunicato stampa del 16 novembre 2015 – all'epoca trentacinquenne). Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, i due rapinatori sono stati rinchiusi in carcere.

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Crevalcore, 7 febbraio 2018 – Viale Antonio Gramsci: spacciatore marocchino arrestato dai Carabinieri.
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Crevalcore, durante un servizio anti droga in viale Antonio Gramsci, hanno arrestato un ventisettenne marocchino, senza fissa dimora, per spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno sorpreso il marocchino mentre stava vendendo una dose di hashish a un automobilista italiano di trentaquattro anni che si era recato sul posto col chiaro intento di acquistare la droga dal pusher, noto ai militari per i suoi precedenti di polizia specifici. Il marocchino è stato rinchiuso in camera di sicurezza in attesa di essere tradotto in Tribunale per l'udienza di convalida dell'arresto, prevista per la mattina odierna. L'acquirente è stato segnalato alla Prefettura di Bologna per uso personale di sostanze stupefacenti. Il servizio è terminato col sequestro di una ventina di grammi di droga. In sede di giudizio direttissimo, l'arresto è stato convalidato e nei confronti del soggetto è stato applicato il divieto di dimora nel comune di Crevalcore.

Nei giorni scorsi, in esecuzione di un Ordine di Carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, personale della Divisione Anticrimine della Questura ha proceduto all'arresto di un cittadino italiano, A.O. , nato a Parma nel 1996 in quanto, quando era ancora minorenne, aveva commesso diversi reati, con una evidente "escalation" criminale che lascia trasparire un temperamento delinquenziale .

Nel giugno 2011, infatti, il ragazzo era stato denunciato per deturpamento ed imbrattamento di cose altrui (art.639 co.2 C.P.), in concorso con tre minorenni di nazionalità straniera, avendo imbrattato con bombolette spray i muri del "Barilla Center".

Nel febbraio 2013, era stato segnalato come assuntore di sostanze stupefacenti.
Nel settembre 2013, infine, era stato denunciato per estorsione, avendo minacciato un minore straniero di consegnargli del denaro, anche con appostamenti sotto casa e lettere minatorie; inoltre era stato denunciato per furto con strappo, sempre in concorso con altri tre minori di nazionalità straniera.

Il luogo prescelto per compiere le azioni scellerate dell'arrestato era sempre il "Barilla Center" ma lui non agiva mai da solo, bensì accompagnandosi sempre ad altri minori stranieri e sempre in danno di minori, prede più facili da intimorire e da minacciare con la forza intimidatoria del gruppo.

Il trasferimento in un'altra camera dell'Ospedale di Parma, per assecondare le volontà di una paziente musulmana: questo è quanto denunciato alla Gazzetta di Parma, dalla figlia dell'anziana trasferita di letto.

Secondo la donna, il trasferimento sarebbe scaturito dalle richieste della paziente di religione islamica che non poteva condividere la camera con suo fratello, venuto ad assistere la madre 89enne.

La direzione dell'Azienda ospedaliero-Universitaria per ora ha scelto di non pronunciarsi sulla vicenda.

Importante operazione conclusa, nella serata di ieri, dalla Polizia di Stato che ha tratto in arresto in flagranza di reato un cittadino italiano M.B. di 37 anni responsabile di furto continuato aggravato presso l'abitazione del noto soprano Raina Kabaivanska da diversi anni residente a Modena e nota per essere stata una delle cantanti liriche più affermate del panorama mondiale.

L'uomo, da diverso tempo, si recava presso l'abitazione della Kabaivanska per prestare assistenza ad un familiare e nella giornata di ieri, grazie all'utilizzo di microtelecamere installate nell'abitazione, è stato ripreso mentre asportava il trentaquattrattesimo dipinto della collezione privata.
Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti, oltre ai 34 dipinti del soprano, altre 89 tele -tutte di autori contemporanei- recuperate nel corso della perquisizione domiciliare dell'uomo: il valore complessivo delle opere d'arte sarebbe di diverse centinaia di migliaia di euro.

Le attività finalizzate a consumare i furti sono probabilmente perdurate diversi mesi e non si esclude la possibilità che siano avvenuti in altre abitazioni dove l'uomo si recava per prestare assistenza.

Modena, 7 febbraio 2018

Ieri mattina sono iniziati servizi straordinari di Controllo del Territorio della Polizia di Stato. Una grossa operazione finalizzata al contrasto dello spaccio di stupefacenti e dei reati in genere, in particolar modo nelle zone sensibli e presso gli istituti scolastici di Parma, nei quali, sempre più spesso, si verificano episodi di spaccio.
Il servizio è stato effettuato sotto il coordinamento del Dirigente dell'UPGSP della Questura di Parma con l'impiego, oltre che delle Volanti della Polizia di Stato in servizio sul territorio, anche da un'unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e dalla Polizia Municipale di Parma.

I controlli si sono concentrati in diverse aree cittadine, oggetto di segnalazioni tramite esposti da parte dei cittadini, quali Viale Vittoria, Via dei Mille, le aree verdi dei Parchi cittadini nonché, con la collaborazione dei dirigenti scolastici,fra cui l'Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore Pietro Giordani, l'I.t.i.s. "Leonardo da Vinci", il Liceo "Attilio Bertolucci".
Grazie al prezioso ausilio di Jago, un Poliziotto a quattro zampe del Reparto cinofili della Polizia di Stato di Bologna, sono stati rinvenuti vari involucri contenenti sostanza stupefacente nelle aree circostanti gli istituti scolastici.

Numerosi gli studenti, sia maggiorenni sia minorenni, fiutati dal cane antidroga in quanto i loro vestiti o i loro zaini risultavano "contaminati".

Importante è stata la collaborazione in tutte le scuole, fornita dagli insegnanti, dal personale parascolastico e da parte di quegli studenti che seguono le regole e, in qualche modo, contrastano il fenomeno dello spaccio. Questo progetto, che sarà attivato in via sistematica dalla Questura di Parma, ha lo scopo di impedire il dilagare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, e di educare le giovani generazioni alla legalità.

 

I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione, questa mattina, ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Monza, nei confronti di 18 persone – residenti in alcuni comuni brianzoli e in provincia di Milano – indagate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.

Le indagini sono scaturite da una denuncia per truffa presentata, a novembre 2015, alla Guardia di Finanza di Ivrea (TO) da un sessantasettenne che era stato indotto, attraverso numerose e pressanti telefonate ricevute da un sedicente avvocato, a pagare con bonifici circa 8.000 euro per saldare dei presunti debiti – in realtà inesistenti – relativi ad abbonamenti a riviste.

Dopo i primi accertamenti condotti dai Finanzieri piemontesi, in collaborazione con i colleghi di Monza, si scopriva che le basi operative dei truffatori erano già da tempo attive a Brugherio (MB) e a Cologno Monzese (MI) e quindi il fascicolo penale veniva trasferito dalla Procura di Ivrea a quella di Monza, che delegava le ulteriori indagini al locale Gruppo della Guardia di Finanza.

Il Nucleo Mobile delle Fiamme Gialle monzesi proseguiva così l'attività investigativa, che si è articolata in intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione e pedinamento, nonché indagini finanziarie ed ha consentito di ricostruire una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla commissione sistematica di truffe in danno di persone che in passato avevano effettivamente sottoscritto abbonamenti a riviste apparentemente riconducibili alle Forze dell'ordine.

I militari hanno infatti accertato come alcuni membri del gruppo criminale, spacciandosi per avvocati, giudici, ufficiali giudiziari, funzionari dell'Agenzia delle entrate ed appartenenti alla Guardia di Finanza, contattavano telefonicamente in tutta Italia ex abbonati alle predette riviste, ai quali comunicavano debiti – in realtà inesistenti – derivanti dai pregressi abbonamenti, con conseguenti atti di pignoramento già emessi nei loro confronti, e proponevano una transazione bonaria mediante il pagamento tramite bonifico di somme di denaro per svariate migliaia di euro. Qualora le vittime non avessero accettato – questa la minaccia dei truffatori – sarebbe proseguita la procedura di recupero forzoso del credito.

Tra i casi più eclatanti, si può citare il raggiro commesso nei confronti di una donna ultra ottantenne, residente a Milano, che ha effettuato in un anno bonifici a favore dei truffatori per circa 150.000 euro.

I numeri telefonici delle vittime, per lo più persone anziane e talvolta anche disabili, venivano "comprati" illecitamente da dipendenti di imprese operanti nel settore dell'editoria e della distribuzione di riviste.
Le vittime delle truffe versavano con bonifici le somme richieste dai criminali "telefonisti" su conti correnti e carte prepagate, intestati ad altri membri dell'associazione o a dei "prestanome", i cui codici IBAN erano forniti nel corso delle telefonate. Il denaro bonificato – provento delle truffe – veniva poi prelevato, con cadenza quotidiana, presso i vari sportelli bancari e postali dagli intestatari delle carte prepagate, accompagnati dagli associati che di fatto ne avevano la disponibilità detenendo i relativi P.I.N.

A due dei promotori del sistema criminale è stato, inoltre, contestato il reato di autoriciclaggio, avendo utilizzato una parte del profitto derivante dall'attività truffaldina (225.000 euro) per acquistare un immobile intestato ad una società dagli stessi amministrata.

Secondo la ricostruzione dei flussi finanziari riconducibili agli indagati eseguita dai Finanzieri, i proventi illeciti complessivamente conseguiti dall'associazione criminale tra il 2015 e il 2016 ammontano a circa 2.000.000 di euro.

Le risultanze investigative acquisite dalla Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno portato all'emissione da parte del G.I.P. di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per 8 indagati e ai domiciliari per altri 10.

Nei giorni scorsi, personale del Nucleo Volanti della Questura di Parma, diretto dal Commissario Capo Pasquale Cusano, ha arrestato un cittadino italiano per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni, perpetrati, sotto gli occhi del figlio, ai danni della compagna.

L'uomo, in preda ad un raptus di follia, dopo aver divelto la porta d'ingresso dell'appartamento della compagna, ha iniziato a percuotere la compagna in presenza del figlio di otto anni.
La donna, approfittando di un momento di distrazione dell'uomo, si è rifugiata insieme al bambino nell'appartamento dei vicini di casa che, udendo il trambusto al piano di sopra, hanno prontamente richiesto un intervento della Polizia. La Volante giunta prontamente sul posto, ha intercettato l'uomo evidentemente alterato, sulle scale condominiali, arrestandolo.

La vittima delle percosse, con evidenti tumefazioni al volto e al corpo, è stata trasportata dal personale sanitario presso l'Ospedale per ricevere le cure del caso, giudicate guaribili in 15 giorni.
Il bambino, che non ha riportato lesioni, era fortemente scosso per la scena alla quale aveva assistito.
L'arrestato è stato condotto in carcere, dove è tuttora recluso.

Parma, 6 febbraio 2018

Indagine della guardia di Finanza sulla Banca Popolare di Vicenza eseguito dal nucleo di polizia economico-finanziaria: sequestro preventivo del profitto illecito per l'importo di oltre 106 milioni di euro nei confronti della banca attualmente in liquidazione coatta amministrativa.

5 febbraio 2018

Questa mattina, i finanzieri del Nucleo di Polizia EconomicoFinanziaria di Vicenza, su incarico della locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione, nei confronti della "Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa", ad un sequestro preventivo ai fini della confisca in via diretta per l'importo di 106 milioni di euro, nell'ambito della nota indagine penale concernente le responsabilità individuate nella gestione del citato Istituto bancario berico, che versa attualmente nella fase dell'udienza preliminare.

Si tratta dell'originario provvedimento di sequestro disposto, dal G.I.P. presso il Tribunale di Vicenza, riguardante il profitto del reato contestato di ostacolo all'esercizio delle funzioni di vigilanza della CONSOB che è stato posto in essere in occasione dell'operazione di aumento di capitale compiuta dalla banca popolare nel 2014.

In particolare, in esecuzione del citato provvedimento, la polizia economico-finanziaria ha sottoposto a sequestro, per l'importo di 106 milioni di euro, disponibilità finanziarie giacenti su un rapporto di conto corrente acceso presso la filiale di Milano di un Istituto di credito nazionale ed intestato alla menzionata "Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in liquidazione coatta amministrativa", derivanti dalla pregressa liquidazione di asset rimasti nel patrimonio della banca popolare.

Le Nazioni Unite stimano che una donna su tre sul pianeta sarà picchiata o stuprata nel corso della vita: questo significa un miliardo di donne e bambine. Anche quest'anno, One Billion Rising vuole far sentire la propria voce contro la violenza. Un evento mondiale, che si esprime e trova forma nel flash mob internazionale ideato Dalla 
drammaturga e attivista femminista Eve Ensler e si svolge in 200 paesi del pianeta, mobilitando un miliardo di persone unite nell'affermare una cultura del rispetto e della solidarietà. Ed è proprio questo il messaggio di OneBillion Rising 2018 che si tiene il 14 febbraio: sottolineare l'importanza della solidarietà come linfa vitale per una rivoluzione pacifica e arma contro ogni violenza

In Italia la rivoluzione a passi di danza si svolge in circa 100 città. Il Coordinamento dei Centri antiviolenza dell'Emilia-Romagna aderisce alla manifestazione con una serie di iniziative ed eventi organizzati dai centri territoriali. Si balla tutti insieme per porre fine ad ogni forma di abuso contro le donne e per riportare al centro del dibattito pubblico i diritti e la parità di genere.

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Di Seguito alcune delle Iniziative organizzate Dai Centri aderenti al Coordinamento. 


L'appuntamento a Bologna

Casa delle donne per non subito violenza Onlus (Bologna): Ore 15:00 Piazza Nettuno - Bologna Flash mob Ripercussioni brasiliane Afroeira. Ore 16:00 Flash mob drum circle con tamburi sciamanici e con il Laboratorio Sociale Afrobeat. Ore 17.00 Flash mob Lezione aperta di samba con il gruppo di musica brasiliana Sambaradàn. Ore 18.00 Flash mob Parata da Piazza Maggiore al Parco della Montagnola (via Indipendenza).


L'appuntamento a Reggio Emilia

Associazione Non da sola: ore 16.00 - p.za Prampolini - Reggio Emilia: Flash mob. 
 

L'appuntamento a Parma

Il Centro Antiviolenza, 17 febbraio alle ore 16:30 in Piazza Garibaldi - link all'evento su Facebook. Le prove del Centro Antiviolenza di Parma si terranno giovedì 8 e mercoledì 14 alle ore 18:00 presso il Centro Esprit, in via Emilia Ovest, 18/A.  

A questo link troverete la mappa con tutte le iniziative organizzate in Italia.

Di seguito le strade controllate dalla Polizia Municipale di Parma nella settimana da lunedì 5 febbraio a venerdì 9 febbraio, con sistema di autovelox mobili.

Parma, 5 febbario 2018

Da oggi a venerdì 9 febbraio, il Comando di Polizia Municipale di Parma, proseguirà i controlli per contrastare il superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini; di seguito riportiamo il calendario delle postazioni in cui saranno posizionati autovelox mobili.

Lunedì 05 Zona SUD (Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto); GAIONE in postazione SPEEDCHECK.

Martedì 06 – zona EST (Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro).

Mercoledì 07 Zona NORD (Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta ); BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK.

Giovedì 08 – zona OVEST (Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno); VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK; VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK.

Venerdì 09 – Zona CENTRO (Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille).

 

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 05- Montanara -Centro

Martedì 06 - Cittadella - San Lazzaro

Mercoledì 07 - Pablo - San Leonardo

Giovedì 08- Pablo- Oltretorrente

Venerdì 09 - Centro-Oltretorrente

Una festa in reparto per consegnare ai bambini le foto scattate dai volontari dell'associazione I Folletti sul set allestito in Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma. 

Parma, 5 febbario 2018

"Guarda mamma, sono Superman!", esclama Andrea tutto orgoglioso mentre ritira la mega foto che lo ritrae nei panni del suo super eroe preferito. C'è chi si è trasformato in Batman, chi in Spider Man, chi in Capitan America. Ogni piccolo paziente ha scelto un personaggio che più lo rappresentava e i volontari dell'associazione I folletti li hanno immortalati in una foto che è stata riconsegnata sabato mattina con un festa nel reparto di Pediatria e Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla".

"Abbiamo cavalcato l'idea realizzata dal fotografo italo-statunitense Josh Rossi – spiega Enza Salvati, presidente dei Folletti – e abbiamo trasformato i piccoli pazienti nei supereroi dei loro sogni. Un modo per cercare un sorriso e trasmettere ai ragazzi che frequentano questo reparto che loro sono i veri super eroi, capaci di affrontare la sfida più impegnativa della loro giovane esistenza. Perché, come dice Bebe Vio, se è impossibile, si può fare".

I volontari dell'associazione hanno acquistato costumi e trucco mentre i fotografi - primi fra tutti Fausto Accorsi e il Circolo fotografico Brozzi di Traversetolo coordinato da Andrea Ferrari - si sono messi all'opera con grande professionalità. Grazie alla disponibilità della psicologa Federica Guidotti e al personale del reparto, hanno infatti allestito un vero e proprio set fotografico dove i protagonisti sono stati loro, i pazienti in cura presso il centro diretto dalla dottoressa Patrizia Bertolini. Così se la preparazione è stata divertente altrettanto lo è stato il risultato, con Macxs Oppici che ha curato l'aspetto grafico del lavoro ottenendo fotografie degne di una locandina di un film d'azione.

"Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con tanto entusiasmo per realizzare questo progetto – conclude Enza Salvati - a cominciare dai bambini che sono stati i nostri protagonisti con le loro famiglie, al personale tutto del reparto, ai fotografici, al grafico e ai benefattori che hanno permesso, con le loro donazioni, che questo progetto prendesse forma". E così ogni ragazzo se ne è tornato a casa con la prova sotto il braccio di essere entrato nella schiera dei supereroi.

 

Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

È stato presentato in anteprima Il docufilm prodotto da Anmic Parma e Assistenza Pubblica Parma (Onlus), diretto da Alberto Rugolotto, con la collaborazione giornalistica di Giuseppe Milano e le musiche originali di Alessandro Nidi.

Parma, 2 febbraio 2018 –

Giovedì sera è stato presentato in anteprima alla città, in un incontro moderato dal giornalista Giuseppe Milano, il docufilm "Desiderio Antico. Viaggio ad Auschwitz: la vita rende liberi", diretto da Alberto Rugolotto, con le musiche originali di Alessandro Nidi.

Per far fronte a un'affluenza straordinaria di 400 persone, la serata si è svolta presso l'Auditorium dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus, ma è stata trasmessa in streaming anche nell'Auditorium di Parma Lirica.

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Il documentario, prodotto da Anmic Parma e Assistenza Pubblica Parma (Onlus), ha raccontato la realizzazione di un "desiderio antico". Grazie al progetto "L'ambulanza dei desideri" – promosso dalla Pubblica in collaborazione con Anmic e il sostegno di Olmedo Special Vehicles – Giorgio Foglia, parmigiano di 56 anni, malato di Sclerosi Multipla, è arrivato ad Auschwitz.

Dopo i saluti di Luca Bellingeri, presidente di Assistenza Pubblica Parma Onlus, e di Alberto Mutti, presidente di Anmic Parma, sono intervenuti Emma Tassi-Carboni, moglie di Giorgio, Aberto Rugolotto, regista del docufilm, Alessandro Nidi, autore delle musiche originali, Luca Quintavalli, amministratore di Olmedo Spa e Aricar Spa, e il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che ha voluto chiudere l'incontro a nome di tutta la città.

La serata ha mostrato la grande partecipazione di tutti i parmigiani al racconto di questo docufilm – ventisette minuti che hanno commosso nel profondo ogni spettatore - e si è conclusa con il commento dello stesso Giorgio, presente in sala, che ha definito tutto questo: «una cosa incredibile che, da piccola, è diventata più grande di quanto io mi potessi immaginare».

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La Squadra Volanti, in occasione dei servizi predisposti per San Geminiano –patrono del capoluogo-, ha proceduto a una serie di controlli nell'area cittadina. Al termine dei controlli il bilancio delle attività è di un nigeriano cl. 93 tratto in arresto in via Archirola responsabile del reato di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti e 5 marocchini indagati a piede libero per violazione alla normativa sull'immigrazione.

L'arrestato, alla vista della Volante impegnata in un posto di controllo, ha abbandonato lo zaino che recava addosso e si è dato alla fuga.
Immediatamente bloccato nello zaino sono stati rinvenuti 133 gr di eroina suddivisi in dosi; 8 gr di cocaina e 80 gr di marjuana oltre alla somma contanti per 580 euro, probabile provento di spaccio, due telefoni cellulari utilizzati per mantenere i contatti con gli acquirenti.
Al termine delle attività l'arrestato, che risulta censurato, è stato associato presso la Casa Circondariale di Modena a disposizione dell'A.G.

Il giornalista, corrispondente della Gazzetta di Modena e cronista di SassuoloOggi se n'è andato all'improvviso, a soli 25 anni, a causa di un infarto fulminante che lo ha colpito mentre era in redazione.

Di Manuela Fiorini

SASSUOLO – Un grave lutto ha colpito il mondo del giornalismo modenese. Se ne è andato, in maniera tragica e improvvisa, a soli 25 anni, Andrea Gilioli, corrispondente della Gazzetta di Modena e cronista di SassuoloOggi.

A stroncare la vita del giovane giornalista sarebbe stato un infarto fulminante, che lo ha colpito nella serata di ieri, mentre si trovava presso la redazione di SassuoloOggi, in Piazza Garibaldi. Qui il giovane aveva appena finito di scrivere un servizio e si apprestava a seguire il Consiglio Comunale serale. Il malore fatale lo ha colpito proprio mentre svolgeva il lavoro che amava. Lo hanno trovato senza vita i colleghi, questa mattina. Lascia la mamma Giovanna e il papà Oreste.

Andrea Gilioli si era laureato in Giurisprudenza lo scorso marzo e da diversi anni era un cronista stimato e puntuale. Al cordoglio dei colleghi e degli amici si aggiunge quello del sindaco di Sassuolo Claudio Pistoni: "Una tragedia, inspiegabile quanto dolorosa, ancor di più perché ha colpito un ragazzo giovanissimo, preparato e corretto, attento e scrupoloso, un amico. Andrea lascia un vuoto enorme a Sassuolo, tra le tante persone che gli hanno voluto bene e tra tutta la società a cui mancherà la sua penna puntuale e la sua cronaca attenta. Alla mamma Giovanna e al papà Oreste, a tutta la famiglia ed ai tantissimi amici, vanno le più sincere e sentite condoglianze a nome di tutta l'Amministrazione Comunale e dell'intera città di Sassuolo".

Anche il sindaco di Formigine Maria Costi, a nome di tutta l'amministrazione comunale e di tutta la città esprime le più sentite condoglianze alla famiglia, ai colleghi e agli amici di Andrea: "Andrea era uno di noi, cresciuto a Corlo", ha ricordato il sindaco Costi, "ho avuto modo di conoscerlo ancora bambino, quando già dimostrava quella passione per la scrittura, per il suo territorio e i nostri valori, che lo hanno portato a diventare un giovane giornalista di belle prospettive, competente e sempre corretto. Oltre a leggere i suoi articoli sulla Gazzetta di Modena, avevamo tutti salutato con favore la sua nuova avventura professionale con il sito Formigine Oggi. Come ogni giovane morte, anche quella di Andrea lascia esterrefatti, con un senso di vuoto difficile anche solo da descrivere. Formigine si stringe intorno alla famiglia e a tutti quanti hanno avuto la fortuna di conoscere Andrea, in un dolore che è quello di un'intera comunità".

Anche la redazione della Gazzetta dell'Emilia partecipa al dolore di amici e familiari per la scomparsa del giovane collega.

Alla Messa pontificale, celebrata nella Chiesa di San Francesco, hanno assistito, seduti in prima fila, il ministro della salute Beatrice Lorenzin, capolista PD, i deputati Matteo Richetti ed Edoardo Patriarca e il sanatore Stefano Vaccari, tutti del PD. Migliaia, invece, i modenesi che hanno invaso il centro storico per la tradizionale fiera, tra piadine, palloncini e "ciocapiàt".

Di Manuela Fiorini

MODENA – A vederli lì, schierati in prima fila, silenziosi e attenti, veniva da pensare che fossero venuti a chiedere la grazia a San Geminiano in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. In occasione della Messa pontificale nel giorno del Santo Patrono di Modena, infatti, la prima fila della Chiesa di San Francesco, che ha ospitato la funzione al posto della Cattedrale, oggetto di un importante recupero, era occupata dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin della Lista Civica Popolare, capolista del PD, dal deputato Edoardo Patriarca, candidato del PD a Carpi, dal senatore Stefano Vaccari, capolista sempre PD nella Bassa, e dal deputato Matteo Richetti, che aspira al Senato. Se gli ultimi tre sono volti modenesi, a sorpresa ha fatto la sua comparsa la Lorenzin, che pare abbia approfittato proprio della festa del patrono, non senza qualche polemica, per presentarsi ai modenesi in qualità di candidata del centrosinistra.

"Questa terra ha bisogno di essere aiutata ad essere valorizzata sempre di più", ha detto la Ministra. "In questi anni ho preso il modello emiliano come modello della sanità a livello nazionale". Poi, prendendo spunto dall'omelia del vescovo Erio Castellucci, che ha avuto come tema centrale l'immigrazione, si è tornato a parlare di ius soli: "Un provvedimento che, se andremo al Governo", riporremmo tra i primi punti della nuova legislatura, ma riportandolo sui binari del dialogo e fuori dallo scontro politico", ha dichiarato la Lorenzin.

Altro momento storico religioso, il corteo dei valletti in livrea con i colori giallo e blu della città di Modena, che alle 10.30 sfilato dallo scalone del Palazzo Comunale alla cripta del Duomo per portare in offerta al sepolcro del Santo Patrono i ceri e l'olio per la lampada perenne. Al corteo hanno preso parte anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e la presidente del Consiglio Comunale Francesca Maletti, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni. La banda cittadina ha poi guidato la sfilata da Piazzetta delle Ova, alla via Emilia e a Corso Duomo, per poi giungere in Canalchiaro e alla Chiesa di San Francesco.

Sono stati migliaia, invece, i modenesi che, nonostante i lavori di restauro che stanno interessando il Duomo, hanno atteso pazientemente di entrare nella cattedrale per rendere omaggio alle reliquie di San Geminiano, esposte ai fedeli come ogni anno.
Poi, la marea di gente si è riversata nelle vie del centro storico prendendo d'assalto le oltre 500 bancarelle, complice una giornata nuvolosa, ma decisamente non fredda. Curiosando qua e là, non potevano mancare la tradizionale piadina con la porchetta o la salsiccia, o in versione "vegetariana" con verdure e squacquerone. E poi profumi deliziosi di dolci, tra zucchero filato, frutta secca caramellata, sfogliatine all'anice, fragole e mele caramellate.

Immancabili anche i "ciocapiàt", bancarelle dove veri e propri showman tengono banco testando la resistenza di porcellane indistruttibili. E poi, padelle, le inossidabili scope allungabili per imprigionare anche le ragnatele annidate nei soffitti più alte, la scopa rotante, la spugna miracolosa e gli "outlet" per gli amici a quattro zampe.
Di tanto in tanto, un palloncino colorato prende la via del cielo, mentre tutti, con il naso all'insù, ne seguono il percorso, finché non sparisce tra le nuvole.

Ma San Geminiano vuol dire anche Corrida. Professionisti e amatori si sono dati appuntamento per la tradizionale corsa che si rinnova da ormai 44 anni. E nel fiume umano che colora l'anello che abbraccio il centro storico, c'è chi all'abbigliamento tecnico preferisce una parrucca colorata, chi corre con accanto l'amico peloso, chi spinge un passeggino e chi ci prova ad arrivare in fondo indossando i roller.

 

Parco Novi Sad, zona Crocetta, complesso R-Nord, viale Gramsci e via Nonantolana sono le aree interessate, nella serata di ieri, dai controlli straordinari di Squadra Volante e Nucleo Prevenzione Crimine di Reggio Emilia

Modena 30 gennaio 2018 - Complessivamente sono state identificate 101 persone, di cui 38 straniere e controllate 21 autovetture. Sono state altresì effettuate verifiche, estese agli avventori, in 16 esercizi commerciali.

Proseguono anche i controlli della Squadra Volante finalizzati a contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi nell'area di sosta dell'Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico e dei Poliambulatori.

Così nella mattinata odierna sono stati fermati ed accompagnati in Questura per accertamenti tre cittadini romeni, che nella zona dei poliambulatori esercitavano abusivamente la professione di parcheggiatori. I tre, di età compresa tra i 29 e i 39 anni, con precedenti di Polizia, sono stati sanzionati ai sensi dell'art. 7 comma 15 bis del Codice della Strada con una sanzione pecuniaria di 1.750 euro.

Inoltre, in forza alla recente normativa concernente le "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città", è stato intimato loro di allontanarsi dal luogo in cui il fatto è stato commesso.

A chiamare i Carabinieri è stato uno dei tre figli della donna. In passato l'uomo era già stato protagonista di episodi di maltrattamenti in famiglia e percosse.

NOVI (MO) – Di fronte all'ennesimo episodio di violenza e minacce nei confronti della madre e dei fratelli, un giovane di Novi di Modena non ce l'ha fatta più e ha chiamato i Carabinieri prima che la situazione degenerasse ulteriormente.

Le Forze dell'Ordine hanno subito mandato una pattuglia che, di fronte all'evidenza dei fatti, hanno tratto in arresto un 52 enne del luogo, già noto per precedenti specifici di maltrattamenti in famiglia e percosse.

L'uomo non voleva rassegnarsi alla fine della relazione con una 43 enne, con la quale non conviveva più già da tempo. Così, si è recato presso l'abitazione della ex, che vive con i suoi tre figli, di cui uno minorenne. Una volta in casa ha preteso le chiavi dell'auto ma, al rifiuto della donna, si è messo a devastare la cucina, rompendo tutto quello che gli capitava a tiro, il tutto accompagnato da urla e minacce nei confronti della ex e dei figli.

Poi, non contento, si è impossessato di un coltello, è sceso in strada e ha tagliato le gomme dell'auto della donna. Spaventato, uno dei ragazzi ha fatto quello che la madre non aveva mai avuto il coraggio di fare in anni di relazione turbolenta: ha chiamato i Carabinieri.

I militari sono quindi intervenuti sorprendendo il 52 in flagranza di reato. Lo hanno quindi arrestato e sistemato in cella di sicurezza. Toccherà ora al giudice stabilire la sua sorte, tenendo conto di anni di vessazioni fisiche e psicologiche che l'uomo ha riservato all'ex compagna e ai suoi figli.

Martedì, 30 Gennaio 2018 14:24

Tentata estorsione a imprenditore: due arresti

I Carabinieri di Pavullo hanno fermato un 59 enne e un 41 enne per aver preteso un milione di euro. Per intimidire la vittima gli avevano anche bruciato l'auto.

Modena, 30 gennaio 2018

Avevano tentato di estorcere a un imprenditore di Pavullo un milione di euro, e per essere più convincenti riguardo alle loro intenzioni, gli avevano anche bruciato l'auto. La vittima, tuttavia, non si è fatta intimidire e ha denunciato tutto ai Carabinieri.

Le indagini ha portato a due fermi, emessi dalla Procura di Modena, nei confronti di un 59 enne e di un 41 enne, che avrebbero agito in concorso, il primo come mandante, il secondo come esecutore materiale del rogo dell'auto.

I fatti risalgono allo scorso 23 agosto, quando l'imprenditore pavullese viene avvicinato dal 59 enne, che pretende dall'uomo un milione di euro con fare minaccioso. Non ottenendo quanto richiesto, nella notte tra il 25 e il 26 settembre, l'estorsore, con la complicità del 41 enne, passa ai fatti dando alle fiamme l'auto della sua vittima.

L'imprenditore, a questo punto, anziché soccombere alle richieste criminali dei due, denuncia il fatto ai Carabinieri. Le indagini successive, coordinate dal sostituto procuratore di Modena Claudia Natalini, hanno consentito di ricostruire le fasi dell'azione intimidatoria, inclusa la volontà di proseguirla per ottenere quanto era stato loro negato. Da qui, l'emissione urgente del provvedimento restrittivo nei confronti dei due.

176 persone denunciate, 44 arresti e più di 33 kg di droga sequestrati. Questi i dati emersi durante la riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto di Modena Maria Patrizia Paba.

Modena, 30 gennaio 2018

2656 operazioni di controllo da parte di Carabinieri, Polizia, Municipale e Guardia di Finanza, che hanno postato a 176 denunce, di cui la maggior parte per immigrazione irregolare, 41 arresti, 22 persone allontanate con provvedimenti vari. Di questi, 148 denunce riguardano spacciatori, 35 gli arresti di pusher e 42 segnalazioni a carico di consumatori di sostanze stupefacenti. Sono invece 33,5 i chilogrammi di droga sequestrata.

Nell'ambito del contrasto alla prostituzione, invece, sono stati svolti 102 controlli, che hanno portato a un arresto, a tre denunce e all'allontanamento di sei prostitute.

Un vero e proprio bollettino di guerra il bilancio delle attività svolte lo scorso anno dalle Forze dell'Ordine nell'area compresa tra Viale Gramsci e Parco XXII Aprile, con particolare attenzione tra via del Mercato, Strada Nazionale Canaletto e Condominio RNord. I risultati dell'intensa attività di controllo, resa necessaria dopo la "ribellione" di residenti e cittadini nei confronti di spacciatori e prostitute, che la scorsa primavera aveva portato ad organizzare autonomamente "ronde" notturne e affissioni di manifesti con le foto dei pusher e dei loro clienti.

I risultati di un anno di attività di controlli "mirati" in una delle zone più "calde" di Modena sono stati presentati nel corso di una riunione del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, presieduto dal Prefetto Maria Patrizia Paba, alla quale hanno partecipato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, i vertici delle Forze dell'Ordine e i rappresentanti del Comitato dei residenti, delle organizzazioni religiose e di volontariato, oltre agli operatori economici e commerciali della zona.

Durante l'incontro sono state illustrate non solo le attività in favore della sicurezza operate dalle Forze dell'Ordine, ma anche gli interventi di recupero e riqualificazione da parte dell'Amministrazione Comunale. Il Comitato di cittadini, le organizzazioni di volontariato e le rappresentanze religiose hanno invece esposto le iniziative a favore del rafforzamento dell'inclusione e della partecipazione attiva dei cittadini alla vita di comunità, in particolare attraverso l'adesione al progetto di Controllo di Vicinato, che si svolge in collaborazione con le istituzioni, in un'ottica sinergica di controllo e sicurezza partecipata.

Sono stati due gli arresti effettuati dalla Squadra Volante, nella giornata di ieri: si tratta di due italiani responsabili di furto aggravato in concorso.

Alle ore 14.30, nel piazzale antistante la stazione centrale ferroviaria un equipaggio Volante, durante il servizio di pattugliamento, ha individuato i due malviventi, un uomo di 29 anni e una donna di 34 anni - entrambi con precedenti di polizia - intenti a rubare una bicicletta elettrica da una rastrelliera mediante l'utilizzo di una tronchese: per i due è scattato il provvedimento di arresto per furto aggravato in concorso.

La bicicletta, dal valore di 1.000,00 euro, è stata riconsegnata alla proprietaria, una cittadina filippina residente in città.

Inaugurata la prima di 5 nuove Mini Ecostation, attive 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Nuove postazioni fisse in Centro Storico e in Oltretorrente.

Parma, 29 gennaio 2018

E' stata inaugurata oggi la prima di cinque nuove Mini EcoStation che saranno dislocate in Centro Storico - Oltretorrente con l'obiettivo di rendere più flessibile la raccolta differenziata grazie alla presenza di punti fissi di raccolta che i cittadini potranno sfruttare nel caso siano in difficoltà nel rispettare orari e giorni di conferimento dei rifiuti secondo il calendario prestabilito.

Al momento hanno preso parte Tiziana Benassi, Assessora alle Politiche di Sostenibilità Ambientale del Comune di Parma; Massimiliano Spaggiari di Iren Ambiente, Alessandra Feliziani, Architetto progettista; Antonio Maria Tedeschi delegato al decoro urbano del Comune di Parma ed i tecnici di Iren, del Comune e di Parma Infrastrutture Spa.

"La nuova Mini EcoStation – ha spiegato l'assessora Tiziana Benassi – è una risposta concreta alla richiesta di flessibilità legata al sistema di raccolta differenziata. Si tratta di strutture perfettamente inserite nel contesto urbano in cui sono collocate. Sono aperte 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Vogliono essere non solo di punti fissi di raccolta ma strutture con funzioni integrate che coinvolgono aspetti legati alla cultura, alla promozione del territorio ed anche la sicurezza. Grazie ai QR code abbinati alle singole foto di monumenti e luoghi di interesse presenti sulle Mini EcoStation, infatti, i fruitori potranno avere informazioni su edifici e luoghi di interesse storico culturale di Parma e provincia".

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Massimiliano Spaggiari di Iren Ambiente ne ha illustrato il funzionamento tramite l'utilizzo della tessere Ecocard Iren o con tessera sanitaria. E' possibile conferire due frazioni di rifiuto: residuo e plastica-barattolame - tetrapak.

Le nuove Mini EcoStation, di dimensioni ridotte rispetto alle Ecostation già attive nei parcheggi scambiatori e aree periferiche di Parma, saranno dislocate in cinque punti strategici del Centro Storico/Oltretorrente. A quella inaugurata oggi in piazzale Paer, seguiranno altre 4 postazioni: via Verdi, borgo Felino, piazzale San Lorenzo e via Antelami. A cui seguirà il completamento dell'attivazione della postazione interrata in piazzale Bertozzi. Complessivamente, si tratta di 6 nuove postazioni.

Funzionano, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, in esse si potranno conferire due frazioni di rifiuto: residuo e plastica-barattolame - tetrapak. Il conferimento è possibile tramite l'utilizzo dell'Ecocard Iren o con la tessera sanitaria dell'intestatario del contratto.

Il progetto delle cinque nuove Mini EcoStation è stato pensato in armonia con il contesto urbano e per garantirne la massima funzionalità. Il loro posizionamento, infatti, ha richiesto uno studio particolare dal momento che si tratta di strutture, anche se di ridotte dimensioni, collocate nel cuore della città, in prossimità di monumenti e nel contesto urbano esistente. Per questo la progettazione ha rivestito un ruolo importante per fare in modo che le nuove Mini EcoStation si integrino al meglio nel tessuto urbano e non risultino avulse dal contesto in cui sono collocate.

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E' stata studiata una veste grafica che riporta grandi immagini di luoghi significativi della città e della provincia (differenziate per le diverse postazioni) e sono stati predisposti due pannelli informativi con foto di luoghi di cultura e di interesse a cui è associato un QR code che consentirà, in tempo reale, un collegamento ai siti dei luoghi ed alle informazioni di interesse. La comunicazione della prestigiosa storia di Parma e della sua cultura potrà, così, essere un'occasione per far convergere nelle nuove Mini EcoStation una pluralità di funzioni a servizio del cittadino e anche del turista.

Le 5 nuove Mini EcoStation sono state realizzate dalla progettista Alessandra Feliziani, con il benestare della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza e grazie alla collaborazione con la Direzione del complesso monumentale della Pilotta. Alla buona riuscita dell'iniziativa hanno collaborato la fotografa parmigiana Francesca Bocchia, la professoressa ed artista Francesca Dosi, i realizzatori Iren Ambiente e la ditta appaltatrice Altares, con i collaboratori degli uffici interni al Comune e delle società partecipate che hanno seguito il progetto in tutte le sue fasi.

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La sicurezza attorno alle Mini EcoStation sarà garantita da un sistema di videosorveglianza che sarà attivato a breve.

Da lunedi 29 a venerdì 2 febbraio 2018, il Comando di Polizia Municipale di Parma, proseguirà la sua opera di contrasto al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini.

Di seguito il calendario delle postazioni di accertamenti strumentali di velocità con postazioni mobili, ove le  pattuglie potrebbero essere impiegate, con particolare attenzione.

Lunedì 29 zona EST (Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro)

Martedì 30 – .Zona CENTRO (Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille)

Mercoledì 31 Zona SUD (Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto); GAIONE in postazione SPEEDCHECK

Giovedì 01 – zona OVEST (Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno); VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK; VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Venerdì 02 – Zona NORD (Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta ); BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 29- San Leonardo- Oltretorrente

Martedì 30 - Cittadella - Pablo

Mercoledì 31 - Pablo - San Lazzaro

Giovedì 01- Montanara -Centro

Venerdì 02 - Centro - Montanara

Ancora controlli straordinari della Polizia di Stato nelle zone a più alta criticità: un arresto

Modena 27 gennaio 2018 - Nella serata del 25 gennaio scorso, personale della Squadra Volante ha effettuato un servizio straordinario del territorio con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia all'interno del parco Novi SAD e nella zona della Stazione Ferroviaria.

Sono state effettuate verifiche a tre esercizi commerciali, estese anche agli avventori. Proprio all'interno di uno di questi locali sono stati rinvenuti 15 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana nelle tasche del giubbotto di un cittadino ghanese, il quale è stato accompagnato per ulteriori accertamenti in Questura e segnalato alla Prefettura.
Complessivamente sono 36 le persone identificate (30 cittadini stranieri), di cui 15 con precedenti penali.
A questi controlli si aggiungono quelli effettuati nella mattinata di ieri dalla Squadra Mobile, unitamente a due unità cinofile antidroga e al Nucleo Prevenzione Crimine, con l'identificazione di una quarantina di persone, che hanno interessato la zona della Stazione FS, il Parco Novi SAD e l'Istituto Scolastico IPSIA "Fermo Corni" di Modena.
Proprio durante i controlli nella scuola, estesi anche all'area cortiliva, ai corridoi e ai bagni oltre che alle aule, grazie anche ai cani antidroga Irvin e Iago, sono stati recuperati 43,7 grammi di hashish e 2,6 grammi di marijuana suddivisi in vari frammenti, occultati dietro ai termosifoni e sotto una piastrella dove era stato appositamente creato un vano. Nel corso dell'attività è stato denunciato in stato di libertà uno studente di origini magrebine di 16 anni, che nel mese di novembre 2017 aveva perpetrato una rapina in danno di un altro studente, anch'egli minorenne, strappandogli dal collo la catenina.
Nel corso dei controlli al Parco Novi SAD, gli agenti hanno tratto in arresto un cittadino nigeriano di anni 22, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Occultati all'interno della biancheria intima dello straniero, sono stati rinvenuti 6 involucri contenenti complessivamente grammi 1,3 di eroina, pronti per lo spaccio, e grammi 10,4 di marijuana essiccata. Il nigeriano, irregolare sul territorio italiano e per questo motivo denunciato in stato di libertà, annovera a proprio carico precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e la persona.
Droga 2______________
Altro arresto della Polizia di Stato nel contrasto al narcotraffico

Nella mattinata di ieri, nell'ambito dell'attività di repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, è stato tratto in arresto da personale della Squadra Mobile, con la collaborazione della Squadra Mobile di Reggio Emilia, un magrebino classe 1985 per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso della perquisizione personale e locale, eseguita su delega della A.G., a carico del malvivente sono stati sequestrati 22,10 grammi di hashish, rivenuti all'interno di un pacchetto di sigarette posto sul comodino della camera da letto e grammi 15,6 di cocaina, oltre ad un bilancino di precisione, nascosti in un calzino all'interno del portaoggetti di una portiera della sua autovettura. (Vedasi foto allegata)
Il magrebino, con precedenti specifici, verrà processato questa mattina con rito direttissimo.
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Sempre nella mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 42, destinatario di un provvedimento di cumulo di pene e contestuale ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 23.01.2018 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, dovendo lo stesso espiare la pena residua di mesi 2 di reclusione per furto aggravato. L'uomo è stato rintracciato nella propria abitazione in Modena e, dopo le formalità di rito, associato presso la locale Casa Circondariale

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Titolare di una società indagato per truffa.

Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato per il reato di truffa il titolare di una società di compravendita di auto usate di Rovereto sulla Secchia. L'uomo dopo aver pattuito il pagamento a rate di una BMW ad un trentaduenne di Soliera allo scadere dell'ultima rata ha rifiutato la consegna dell'auto.
Per il titolare della società un italiano di 32 anni è quindi scattata la denuncia a piede libero per truffa.

 

Fermato un 49 enne per l'omicidio della giovane prostituta ungherese, il cui corpo è stato ritrovato sui binari. Si tratta di un uomo di origini sarde residente a Modena. Negli anni Novanta aveva scontato una pena detentiva di 23 anni per un altro omicidio avvenuto in Sardegna.

MODENA – Non si è trattato di un suicidio e nemmeno di un tragico incidente. Arieta Mata, la giovane prostituta ungherese di 24 anni,  il cui corpo è stato trovato all'alba di domenica 21 gennaio sui binari della linea Modena-Castelfranco  sarebbe stata uccisa.

Le indagini della Squadra Mobile della Questura hanno portato al fermo del presunto colpevole, un quarantanovenne di origine sarda, da alcuni anni residente nella zona di Montale Rangone e impiegato come magazziniere in una ditta di provincia. L'uomo, nativo di Sassari, negli anni Novanta, aveva già scontato 23 anni di carcere per un omicidio di una donna, conseguente a una rapina.

Le modalità del ritrovamento della ragazza, che era vestita con abiti leggeri e priva della borsetta con i documenti, hanno fatto propendere per una rapina finita in tragedia. Le indagini si sono quindi concentrate sul mondo della prostituzione modenese. Oltre alle testimonianze di "colleghe" della ragazza uccisa, a veicolare i sospetti verso il quarantanovenne, su cui pesa anche il tragico precedente, sono state le immagini delle telecamere posizionate in via Emilia Est che hanno ripreso i movimenti delle auto di passaggio. Tra questa, anche la Renault del fermato, che è stato visto contrattare una prestazione con la ragazza.

L'auto, inoltre, presentava alcune caratteristiche che la rendevano particolarmente riconoscibile. È stato così possibile ricostruirne gli spostamenti e confrontarli con i "movimenti" registrati dal suo telefono cellulare e ad altri indizi emersi grazie alla collaborazione della Polizia Scientifica.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il 49 enne si sarebbe appartato con la ragazza in via Bonvino, anche nei giorni precedenti il presunto omicidio. La notte tra sabato e domenica, avrebbe minacciato e rapinato la giovane, aggredendola fisicamente al punto da ucciderla. Poi, per simulare il suicidio o la morte per investimento, avrebbe trascinato il corpo oltre la staccionata che delimita l'accesso alla ferrovia e lo avrebbe posizionato sui binari. Il primo treno di passaggio avrebbe infine straziato il cadavere della poveretta, impartendole ferite compatibili con l'investimento e che avrebbero anche dovuto "coprire" quelle che ne hanno effettivamente causato la morte.

L'uomo, che tutti descrivono come solitario, senza alcun legame familiare nel modenese, e frequentatore di prostitute e sale scommesse, all'atto del fermo non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Dopo le formalità di rito è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Sant'Anna, dove rimane a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, che dovrà convalidare o meno il fermo dopo l'interrogatorio.

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