In occasione della ricorrenza delle vittime della Shoah, questa mattina è stata deposta una corona presso la stele dedicata a Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume e Medaglia d'Oro al Valore Civile.

Il Prefetto della Provincia di Modena Maria Patrizia Paba, il Questore Filippo Santarelli, il Sindaco Giancarlo Muzzarelli, unitamente al Referente dell'Associazione Giovanni Palatucci Davide Rioli, hanno ricordato la figura del giovane funzionario di Polizia.

Presente alla cerimonia, in rappresentanza della Comunità Ebraica di Modena e Reggio Emilia, anche il Rabbino Capo, Rav. Beniamino Goldstein.
Palatucci, nacque a Montella (Avellino) il 29 maggio 1909, venne trasferito alla Questura di Fiume nel 1937, dove si adoperò per salvare migliaia di ebrei. Il 22 ottobre 1944 venne trasferito nel campo di sterminio di Dachau, dove morì, a soli 36 anni, il 10 febbraio 1945. Nel 1990 lo Yad Vashem lo ha giudicato "Giusto tra le Nazioni".

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Modena 25 gennaio 2018 - Alle ore 15.00 di ieri personale della Squadra Volante ha tratto in arresto una cittadina bulgara di 24 anni per tentato furto aggravato, presso il negozio H&M di via Emilia Centro, nei confronti di una italiana di 32 anni a cui ha cercato di sottrarre il borsello dalla propria borsa.

La bulgara sarà processata questa mattina con rito direttissimo e risulta avere precedenti specifici.

Un altro cittadino italiano di 56 anni è stato invece denunciato a piede libero perché sorpreso da una Volante, in servizio di controllo del territorio, in via san Faustino nel tentativo di rubare i pneumatici da una Fiat Punto della cooperativa Gulliver.

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Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà una cittadina romena di 31 anni residente a Torino responsabile di truffa a mezzo internet. La donna dopo aver messo in vendita un telefono cellulare per la somma di 270 euro ha incassato il versamento su una Postepay non consegnando l'oggetto all'acquirente.

Alle ore 14.25 del 22 gennaio le Volanti della Questura di Parma sono intervenute nel parco Cittadella dove, presso il chiosco, si era rifugiata una ragazza che affermava di essere molestata dal suo ex fidanzato.

Giunte immediatamente sul posto, nei pressi del chiosco vi era infatti il ragazzo in questione, che improvvisamente, notando le auto di servizio, si è dato alla fuga.

Inseguito dagli agenti a bordo delle auto di servizio, nella sua fuga repentina a piedi tra le auto, senza prestare attenzione ai veicoli che sopraggiungevano, ha terminato la fuga andando a sbattere su un'auto che transitava in Via Duca Alessandro, finendo in terra. Qui è stato finalmente bloccato.

Dai successivi accertamenti, il giovane è stato identificato per O.K., 25enne senegalese richiedente asilo politico e regolarmente residente in provincia ma domiciliato a Parma presso la comunità Betania, già conosciuto alla Polizia di Stato perché arrestato lo scorso 18 dicembre per atti persecutori e violenza sessuale in danno della sua ex ragazza, una 25enne parmigiana, nonché denunciato in stato di libertà per lesioni personali in danno dell'attuale compagno di lei. Il rapporto sentimentale con la ragazza sarebbe stato da sempre difficoltoso per la gelosia e le condotte vessatorie di lui.

A seguito di quell'episodio e della relativa udienza di convalida dell'arresto, il giorno seguente era stato scarcerato con l'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo.

Nonostante la misura cautelare in atto, però, O.K. non avrebbe mai smesso di cercare di entrare in contatto con la ragazza, sia di persona che mediante diverse applicazioni telefoniche, nonostante la ragazza ne avesse bloccato il contatto.

Il 22 gennaio la ragazza aveva ricevuto una chiamata tramite l'applicazione "Google Duo" da parte dell'ex ragazzo, alla quale aveva risposto proprio per ribadire la volontà di non volere avere a che fare con lui in alcun modo. Lo stesso però aveva replicato dicendo che voleva stare con lei, che la voleva a tutti i costi e che non l'avrebbe lasciata in pace fino a che lei non avrei acconsentito ad accettare passivamente la sua volontà.

Terminata la telefonata, mentre la ragazza stava camminando verso il parco, era stata raggiunta alle spalle da O.K., che aveva tentato di intraprendere una conversazione con lei nonostante lei lo ignorasse ascoltando musica.

Una volta giunti presso il parco lei aveva continuato ad ignorarlo, come se non ci fosse, e lui infastidito dal suo comportamento si era innervosito, premendo con forza la sua fronte a quella della ex fidanzata e tentando di baciarla più volte in bocca con violenza.

Lei era riuscita ad evitare i suoi baci spingendolo via. Dopo quell'atto di violenza, lei si era diretta verso il chiosco bar, mentre O.K. le chiedeva di prestargli il suo telefono cellulare, cosa che lei aveva rifiutato di fare. Arrivata al chiosco, lei aveva chiesto al titolare del bar di custodirle il telefono cellulare poiché avevo paura che il ragazzo potesse prenderlo contro la sua volontà. Questi, dal canto suo, aveva continuato a seguirla e a starle accanto: dopo il colloquio con il titolare del chiosco, era poi diventato ancora più nervoso ed aveva iniziato a scalciare delle sedie lì presenti.

A quel punto il titolare del chiosco aveva chiamato il 113.
Acquisita pertanto la denuncia della ragazza e la testimonianza delle altre persone presenti, alla luce dei fatti e vista anche la flagrante violazione della misura cautelare, O.K. è stato tratto in arresto per i reati di atti persecutori, violenza sessuale e resistenza a Pubblico Ufficiale e condotto in carcere, dove è tuttora recluso in attesa di processo.

(Ingresso Monumentale Parco Cittadella - credit Parma1983)

Continua senza sosta l'impegno dei Finanzieri di Rimini a salvaguardia della legalità economica nel settore del mercato dei beni e servizi, finalizzata alla tutela dei consumatori ed orientata ad accertare la conformità e la veridicità in ordine all'apposizione sui prodotti commercializzati di una serie di obbligatorie indicazioni da fornire al consumatore, come quelle relative al nome o ragione sociale o marchio e alla sede legale del produttore o di un importatore stabilito nell'Unione Europea.

Rimini 24 gennaio 2018 - Per il notevole numero dei prodotti sottratti dal mercato, rilevante è il dato degli ultimi due interventi effettuati nei giorni 19 e 22 gennaio dalla Fiamme gialle del Gruppo di Rimini - nell'ambito dell'operazione "fake buster", pianificata e coordinata dal Comando Provinciale, che prevede di eseguire mirati interventi sulla base dello sviluppo investigativo di quanto rilevato nel corso della costante attività di controllo economico del territorio, anche avvalendosi dell'incrocio di elementi acquisiti sul campo e di quelli tratti dalla banche dati in uso al Corpo.

In due distinti esercizi commerciali, siti nel capoluogo di provincia e gestiti entrambi da cittadini bengalesi sono stati individuati e sequestrati, infatti, complessivamente oltre 1.600.000 prodotti; si tratta di articoli per lo più provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, da considerare pericolosi per la salute del consumatore, sulla maggior parte dei quali è stata rilevata altresì l'omessa indicazione delle informazioni in lingua italiana riguardanti la composizione merceologica, la provenienza, i materiali impiegati, le istruzioni, nonché tutte le ulteriori prescrizioni d'impiego previste dal Codice del Consumo, dirette a garantire la corretta e completa informazione a beneficio dell'acquirente finale (consumatore), relativamente alle caratteristiche dei beni riconoscibili in prodotti sicuri.

Assoluta importanza riveste la riscontrata assenza di tali informazioni soprattutto in relazione ai potenziali danni conseguenti al contatto con la pelle di alcuni prodotti sequestrati quali orologi, bracciali, anelli, collane ed orecchini, composti di materiali diversi tra metallo, gomma e legno, spesso destinati ad un'ampia platea di consumatori minorenni, ovvero, più in generale, per la sicurezza d'uso, quali batterie non sicure o chiavette USB di incerta qualità e sicurezza tecnica.

Per i due esercenti non in regola, si profilano, oltre alla possibile confisca della merce cautelata dai Finanzieri, le previste sanzioni pecuniarie che saranno applicate dalla Camera di Commercio di Rimini, alla quale gli stessi sono stati segnalati.

In ordine alla provenienza degli articoli sono in corso gli opportuni approfondimenti di polizia economico-finanziaria mirati a verificare anche le eventuali responsabilità in capo agli importatori; su di essi, peraltro, ricade per legge l'obbligo di fornire ai propri distributori/clienti le schede di conformità e l'analisi di certificazione della qualità dei prodotti immessi in commercio.

I risultati complessivamente raggiunti in queste prime settimane del 2018 testimoniano quanto sia alta l'attenzione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Rimini nell'attività di tutela dei consumatori e delle imprese che rispettano le regole del mercato.

Estorsione con il metodo mafioso. Arrestati, tra Emilia Romagna, Calabria e Lazio, tre affiliati della cosca reggina dei "Bellocco".

I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e dello S.C.I.C.O. (Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata) di Roma stanno dando esecuzione, in Emilia Romagna, Lazio e Calabria, ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre pregiudicati ritenuti affiliati alla 'ndrina dei Bellocco di Rosarno (RC), responsabili di un episodio di estorsione ai danni dei familiari di un collaboratore di giustizia in provincia di Ravenna. Contemporaneamente all'esecuzione del provvedimento cautelare sono in corso numerose perquisizioni.

Proseguono anche a Carpi i controlli straordinari del territorio finalizzati alla repressione e alla prevenzione dei reati predatori.

Nel pomeriggio di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha identificato 71 persone, di cui 30 cittadini stranieri e controllate 30 autoveicoli.

Sono stati effettuati anche diversi posti di controllo lungo le arterie principali in ingresso e in uscita dalla città. Ci si è avvalsi del sistema "Mercurio" per il rilevamento delle targhe dei veicoli in sosta e in movimento, che ne permette l'immediata comparazione con quelle segnalate nella banca dati interforze.

Ulteriori verifiche hanno interessato il campo nomadi di Cortile, i profughi inseriti nel progetto di accoglienza "Mare Nostrum" e "Triton" e gli avventori di alcune sale scommesse.

Sempre personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà una coppia di originaria della provincia di Savona, responsabile di una truffa on-line ai danni di un cittadino carpigiano, il quale attraverso un portale web di annunci gratuiti aveva effettuato un bonifico di 180 euro per l'acquisto di una borsa da donna Louis Vuitton, senza che la stessa gli venisse recapitata. La Polizia di Stato mette in guardia gli utenti della Rete da questo genere di truffe. Spesso, infatti, una compravendita particolarmente vantaggiosa per l'acquirente nasconde un'insidia: prodotti contraffatti, con difetti di fabbricazione o addirittura il mancato recapito della merce.

Si tratta di una ventitreenne ungherese, censita dalle Forze dell'Ordine come prostituta. Il suo corpo è stato rinvenuto all'alba di domenica sulla linea ferroviaria tra Modena e Castelfranco Emilia.

Modena, 23 gennaio 2018

È di Arjeta Mata, 23 anni, cittadina ungherese, il corpo rinvenuto all'alba di domenica sulla linea ferroviaria tra Modena e Castelfranco Emilia, all'altezza di via Bonvino. Lo ha accertato la Squadra Mobile della Questura, che ha aperto un'inchiesta per verificare le circostanze della morte.

La giovane, infatti, negli ultimi 24 mesi era stata censita dalle Forze dell'Ordine come prostituta e segnalata in diverse località del Nord Italia, da Asti a Rimini. Modena era solo l'ultima delle destinazioni. I protettori, infatti, sono soliti spostare le ragazze di città in città per proporre sul mercato del sesso "merce" sempre nuova. Sì, perché proprio alla stregua di merce sono considerate queste giovani donne, provenienti dai paesi dell'Est o da quelli africani, spesso con la promessa di un lavoro, che si rivela poi essere, loro malgrado, il "mestiere più antico del mondo".

Proprio sulle circostanze che hanno avuto come seguito la morte della 23 enne la Questura ha aperto un'inchiesta. L'area in cui è stato trovato il corpo della giovane è una strada chiusa con pochissime case, circondata dalla campagna. Proprio questo paesaggio desolato fa sì che spesso venga scelta dalle prostitute che stanziano lungo via Emilia Est e i loro clienti per consumare i rapporti. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi, da quella del suicidio a quella dell'incidente, magari in seguito a una fuga da un cliente o da un protettore, ma la ragazza potrebbe anche essere stata uccisa altrove e poi trasportata sui binari per simulare un investimento. Solo l'autopsia potrà fornire ulteriori informazioni.

Arjeta Mata risulta essere senza fissa dimora e non ci sarebbero parenti della ragazza residenti in Italia. Si sa solo che era ospite presso conoscenti a San Damaso e che era solita svolgere la sua attività di prostituta lungo via Emilia Est. Attualmente, gli inquirenti stanno cercando di contattare i familiari in Ungheria per dare loro la tragica notizia della morte della ragazza.

Il 38 enne sarebbe subentrato ai fratelli in qualità di reggente della cosca Grande Aracri di Cutro. Al suo attivo una carriera ventennale. Ha militato nell'organizzazione criminale fin da adolescente, senza tuttavia lasciare tracce del suo coinvolgimento diretto. Attesa la decisione del GIP per la convalida del fermo.

Modena, 23 gennaio 2018

Un altro importante capitolo dell'Operazione Aemilia è stato scritto. Questa mattina gli uomini del Comando Provinciale dei Carabinieri di Modena hanno eseguito il provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Carmine Sarcone, 38 anni. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Bologna che ha indagato Sarcone per associazione di tipo mafioso.

L'uomo, nato in Calabria, ma da tempo trapiantato a Bibbiano di Reggio Emilia, sarebbe infatti il nuovo reggente della 'Ndrangheta emiliana e sarebbe subentrato ai vertici della cosca Grande Aracri di Cutro (KR) in seguito all'arresto e alla detenzione in carcere dei fratelli maggiori, Nicolino e Gianluigi Sarcone, anch'essi figure di spicco all'interno della malavita organizzata.

Le indagini che hanno portato al fermo del più giovane dei fratelli Sarcone, dirette dal Procuratore Distrettuale Giuseppe Amato e dai Sostituti Procuratori Marco Mescolini e Beatrice Ronchi hanno preso le mosse da alcune dichiarazione di numerosi collaboratori di giustizia, che hanno dato ulteriore riscontro a precedenti attività di indagine, volte proprio a fare emergere il ruolo del fermato all'interno della cosca.

È stata infatti provata la partecipazione di Sarcone a riunioni di esponenti della cosca, in occasione delle quali venivano presi decisioni fondamentali sulle attività criminose, per il mantenimento e per mediare sui contrasti interni. Sarcone è stato inoltre accusato di gestire direttamente i proventi illeciti della consorteria, che operava tra le province di Modena e Reggio Emilia. Inoltre, l'attività investigativa ha raccolto elementi indiziari a carico di Carmine Sarcone, che durante alcune udienze del processo Aemilia, attualmente in corso presso il Tribunale di Reggio Emilia, avrebbe tenuto condotte mirate alle minacce nei confronti di alcuni testimoni.

Nel corso delle indagini, la Procura ha anche ricostruito la "carriera" criminale di Sarcone, già soggetto di provvedimenti per reati quali la detenzione abusiva di armi e rapina. La militanza nelle fila della cosca risalirebbe addirittura alla sua adolescenza. Anche se il suo coinvolgimento non è mai stato provato con certezza, ci sarebbero tracce del suo operato nell'inchiesta del 1998 sull'attentato al Bar Pendolino, in quella del 2003 denominata "Emilpiovra", in quella del 2011 chiamata "Scacco Matto" e, infine, nell'inchiesta "Valpolicella" dello scorso anno condotta dalla DDA del Veneto.

Gli ultimi vent'anni di attività criminale di Carmine Sarcone sono stati riassunti in 300 pagine di verbale, consegnate nelle mani del GIP che nelle prossime ore dovrà decidere sulla convalida del fermo. È la prima volta, infatti, che la DDA dell'Emilia Romagna decide di fermare direttamente un sospettato di associazione mafiosa.

Su 571 controlli effettuati dalla Municipale, oltre il 10 per cento dei segnali risultano non regolari o scaduti. Salgono al 35 % gli impianti pubblicitari irregolari.

Modena, 22 gennaio 2018

Segnali di passo carrabili clonati e utilizzati su diversi cancelli oppure posizionati tra due garage in modo da indurre l'automobilista a non capire dove sia consentito parcheggiare o addirittura scaduti da oltre 15 anni e riutilizzati. Sono 571 i controlli mirati e a campione sui segnali di passo carrabile, effettuati dalla Polizia municipale di Modena nel 2017. Gli interventi del Nucleo Antievasione Tributi hanno riguardato richieste di apertura, verifica cessazioni e controlli a campione.

In 61 casi, pari all'11 per cento dei casi, i segnali sono risultati irregolari o le autorizzazioni erano da tempo scadute, cioè i titolari avevano effettuato richiesta di cessazione all'Ufficio Tributi senza poi togliere il segnale. Lo scorso dicembre gli agenti hanno addirittura individuato, sul cancello di una ditta, un segnale di passo carrabile cessato dal titolare diciotto anni prima, nel 1999.

Nell'anno sono state elevate sanzioni in violazione al Codice della strada per un importo complessivo di poco più di 25 mila e alla segnalazione all'ufficio comunale preposto, ha fatto seguito il recupero dei canoni evasi per gli anni di riferimento quantificabili in quasi 10 mila euro. Ordinanze di revoca sono invece scattate per 15 passi carrabili che, pur autorizzati, non rispondevano più alle caratteristiche previste dal nuovo Codice della Strada.

La domanda per ottenere il cartello di passo carrabile, che individua l'area antistante l'accesso carrabile e vieta la sosta ai veicoli, va inoltrata al Servizio Tributi di via Santi 40. Il canone è annuale, commisurato alla larghezza dell'accesso e alla zona di pertinenza (centro storico, città, forese); in caso di variazione del proprietario, si può chiedere la voltura dell'intestazione del cartello.

Nell'anno trascorso, sono stati, inoltre, 264 i controlli sugli impianti pubblicitari effettuati dalla Municipale. In 93 casi, il 35 per cento del totale, sono state riscontrare violazioni sia al Codice della strada che al Regolamento comunale ed elevate sanzioni complessivamente per 42.543 euro. In 21 casi è seguita anche la segnalazione al concessionario ICA per la pubblicità del Comune per il recupero della dovuta tassa pubblicitaria.

Da lunedi 22 a venerdì 26 gennaio 2018, il Comando di Polizia Municipale di Parma, proseguirà la sua opera di contrasto al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini.

A seguire il calendario delle postazioni di accertamenti strumentali di velocità con postazioni mobili, ove le nostre pattuglie potrebbero essere impiegate, con particolare attenzione.

Lunedì 22 Zona CENTRO (Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille)

Martedì 23 – zona EST (Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro) .

Mercoledì 24 Zona SUD (Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto); GAIONE in postazione SPEEDCHECK

Giovedì 25 – Zona NORD (Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta ); BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK

Venerdì 26 – zona OVEST (Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno); VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK; VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 22- San Leonardo- Pablo

Martedì 23 - Cittadella - Oltretorrente

Mercoledì 24 - Centro - San Lazzaro

Giovedì 25- Montanara -Pablo

Venerdì 26 - Centro - Oltretorrente

Modena 20 gennaio 2018 - Questura di Modena, tra parcheggiatori abusivi, radicalizzazione islamista e aggressioni.

Sanzionati dalla Polizia di Stato quattro parcheggiatori abusivi sopresi nell'area dei poliambulatori
Nella giornata di ieri, sono stati effettuati da personale del Posto di Polizia presso il Policlinico, con l'ausilio della Squadra Mobile, della Squadra Volante e del Nucleo Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, specifici servizi per contrastare il fenomeno dei parcheggiatori abusivi nell'area di sosta dell'Azienda Ospedaliero -Universitaria Policlinico e dei Poliambulatori.
I controlli sono stati concordati dal Questore Filippo Santarelli con il Direttore Generale del Policlinico Ivan Trenti, nel corso di un incontro tenutosi nei giorni scorsi a cui hanno partecipato anche il Responsabile del Posto di Polizia presso il nosocomio cittadino e il Responsabile della Sicurezza dell'ospedale.
La predisposizione dei servizi si è resa necessaria anche alla luce delle numerose lamentele pervenute soprattutto da persone anziane che si recano presso le strutture sanitarie per le cure mediche e dagli studenti universitari.

Quattro cittadini di nazionalità romena, sopresi a fare i parcheggiatori abusivi nell'area dei poliambulatori, sono stati sanzionati ai sensi dell'art. 7 comma 15 bis del Codice della Strada con una sanzione pecuniaria di 1.750 euro. Inoltre, in forza alla recente normativa concernente le "Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città", è stato intimato agli stessi di allontanarsi dal luogo in cui è stato commesso il fatto.
Analoghi controlli, che proseguiranno nei prossimi giorni, saranno effettuati anche con la collaborazione della Polizia Municipale.

 

Espulso dalla Polizia di Stato marocchino di 40 anni a rischio proselitismo e radicalizzazione islamista

È stato eseguito da personale della Questura di Modena, nel pomeriggio di ieri, il rimpatrio con volo dall'aeroporto di Bologna, di un cittadino marocchino di 40 anni, detenuto presso la locale Casa Circondariale di Modena. L'uomo, con numerosi precedenti per rapina, furto, porto abusivo di armi, invasione di terreni ed edifici e inosservanza delle norme sugli stranieri, tutti reati commessi in Lombardia, è stato riconosciuto a rischio proselitismo e radicalizzazione violenta di matrice confessionale islamista. In particolare, dopo aver appreso dai media dell'attacco terroristico di Stoccolma nell'aprile 2017, aveva inneggiato alla strage.Il provvedimento è stato emesso dall'Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Modena.

Carpi: la Polizia di Stato denuncia tre persone per reati contro la persona

Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha denunciato in stato di libertà una cittadina nigeriana di 36 anni per resistenza a Pubblico Ufficiale. Durante un controllo presso un esercizio commerciale etnico, la titolare si è rifiutata di fornire le proprie generalità, invitando anche gli avventori a comportarsi nello stesso modo, per poi dare in escandescenza spintonando gli operatori di Polizia.

Un'altra donna italiana classe 1964 è stata denunciata sempre da personale del Commissariato di P.S. di Carpi per il reato di diffamazione e minaccia in quanto dal 2013, attraverso il proprio profilo facebook, pubblicava immagini di una ex amica con commenti oltraggiosi.

A queste due denunce, se ne aggiunge una terza per il reato di lesioni personali e minaccia nei confronti di un georgiano trentunenne che ubriaco, avvicinando la ex compagna in strada, l'ha minacciata e colpita con pugni e calci, procurandole un trauma facciale. Gli agenti hanno prestato soccorso alla vittima accompagnandola presso il Pronto Soccorso locale.

Ieri mattina la Polizia Municipale, dando seguito a precedenti accertamenti e in esecuzione dell'ordinanza sindacale n. 33/2018, ha disposto la chiusura e la sospensione per cinque giorni (decorrenti da oggi) dell'attività del pubblico esercizio posto in via Torricella 1 all'angolo con piazzale Marconi, già teatro nei giorni scorsi di una rissa tra opposte fazioni di cittadini stranieri.

In particolare il provvedimento, reso esecutivo tramite l'apposizione dei sigilli alle porte di ingresso dell'esercizio da parte degli agenti della Sezione di Polizia Commerciale, Tributaria e P.E. della Polizia Municipale, è stato adottato a seguito dell'accertamento di due distinte violazioni: il mancato rispetto delle norme di cui all'articolo 18 del Regolamento di Polizia urbana che vietano, dopo le ore 21, la vendita per asporto di bevande alcoliche in contenitori di vetro nella zona del centro storico e l'accertata presenza di clienti e persone all'interno del bar dopo l'orario di chiusura notturno.

"Proseguiremo su questa strada della tolleranza zero – commenta l'assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella – verso chi non rispetta le ordinanze comunali, mettendo così a repentaglio l'igiene, il decoro e il diritto alla quiete delle persone. Sono in corso ulteriori verifiche da parte della Polizia Municipale, al fine di assicurare una serena e civile convivenza nel territorio urbano. Porteremo avanti la nostra azione con il massimo impegno - conclude l'assessore -, intervenendo nei confronti di quegli esercizi commerciali che, direttamente o indirettamente, contribuiscono alle criticità in materia di degrado e pericolo per l'incolumità dei cittadini".

Celebrato con una Messa solenne, officiata dal Vescovo, il Patrono della Polizia Municipale. Il Corpo di Polizia Municipale celebra il 20 di gennaio il proprio Santo Patrono, San Sebastiano.

Nella chiesa della Steccata, alla presenza delle autorità cittadine, dell'assessore alla Sicurezza Cristiano Casa, del Direttore Generale Marco Giorgi, del Comandante della Polizia Municipale Donatella Signifredi, del delegato alla Sicurezza del Comune di Parma Sauro Fontanesi e dei rappresentanti del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Parma, è stata celebrata la ricorrenza del Santo Patrono della Polizia Locale con una messa, officiata dal vescovo Sua Eccellenza Monsignor Enrico Solmi.

La tradizionale celebrazione ha visto agenti in alta uniforme a presidio del portale della Basilica e all'ambone per le letture previste dal rito della Santa Messa.

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(A seguire la Galleria immagini - Foto di Francesca Bocchia)

 

Tre giovani di colore tentano il furto da Zara ma insospettiscono il personale dipendente che chiede l'intervento della Polizia. In via D'azeglio invece uno straniero, completamente ubriaco, aveva cominciato a minacciare i clienti puntando loro al volto bottiglie in vetro.  

FURTO PRESSO NEGOZIO "ZARA"
Alle ore 12.00 di ieri personale dipendente interveniva in Via Cavour presso il negozio denominato "ZARA" in quanto il personale dipendente aveva bloccato 2 giovani responsabili di furto.
All'arrivo della pattuglia la responsabile del negozio riferiva che poco prima aveva notato 3 giovani di colore entrare nell'esercizio e recarsi velocemente al piano -1 dedicato all'abbigliamento uomo. Seguiti a distanza l'addetta al negozio si avvedeva che i tre arraffavano diversi giubbotti dagli espositori e si dirigevano verso i camerini di prova, chiudendosi all'interno, per poi riuscire, scambiarsi i giubbotti tra di loro – come per provare gli stessi capi di abbigliamento - e poi ritornare a chiudersi nei camerini.
Insospettita da tale atteggiamento la donna chiamava un addetto alle vendite ma prima che questi potesse giungere per aiutarla a monitorare la situazione uno dei 3 giovani, accortosi della sua presenza, le andava incontro, le si parava davanti e, al chiaro scopo di intimorirla, le urlava che lui se ne andava perché doveva fumare, di fatto sopravanzandola ed allontanandosi.
Solo a quel punto la donna si avvedeva della presenza di almeno 3 placche antitaccheggio presenti sul banco vicino ai camerini; tramite lettore si avvedeva che il codice delle placche era riferibile proprio ai modelli di giubbotto che i giovani stavano provando.
I due giovani rimasti nel negozio si dividevano e cercavano di allontanarsi; il primo accortosi della presenza della responsabile del negozio si liberava di un giubbotto che aveva in mano poggiandolo su un banco asserendo che non gli andava bene, mentre il secondo veniva bloccato e trovato in possesso di n. 2 giubbotti, piegati e nascosti sotto il giaccone che indossava.
Tutti e tre i giubbotti, valore circa 100 euro, risultavano privi dei dispositivi antitaccheggio e pure danneggiati e quindi non più rivendibili.
I due giovani, E. F. H. classe 2000, marocchino e B. A. M. S. classe 1998, tunisino, incensurati e residenti in altre province, venivano indagati in stato di libertà per tentato furto aggravato in concorso ed il minore riaffidato ai genitori.

DANNEGGIAMENTO IN VIA D'AZEGLIO
Nella decorsa notte, alle ore 01.25 circa, personale dipendente interveniva in Via D'Azeglio, 66 in quanto erano giunte segnalazioni di soggetto che lanciava delle bottiglie contro le vetrate dell'esercizio denominato "Los Cornettos".
Gli equipaggi prontamente intervenuti notavano un soggetto fuggire a piedi corrispondente alle descrizioni prima ricevute, rincorso da altra persona che gli intimava di fermarsi.
Gli operatori, postisi all'inseguimento di entrambe le persone, le raggiungevano mentre erano rovinati a terra; il fuggitivo, E. G. M., classe 1990, marocchino, residente a Traversetolo (PR) gravato da precedenti di polizia, ingaggiava un vero corpo a corpo con gli operanti, colpendoli con calci e pugni, fino a quando non veniva bloccato ed ammanettato. Si apprendeva quindi dall'inseguitore, risultato essere il titolare dell'esercizio che poco prima lo straniero, completamente ubriaco, aveva cominciato a minacciare i clienti puntando loro al volto bottiglie in vetro e che poi invitato ad uscire dal locale, prelevate bottiglie di vetro da un raccoglitore, aveva cominciato a lanciarle con forza contro le vetrine del locale danneggiandole.
Marocchino accompagnato in questi Uffici e denunciato in stato di libertà per minacce aggravate, danneggiamento aggravato e resistenza a P.U.

GDF Bologna: Imola - operazione congiunta Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Confiscati immobili e autovetture per un valore di oltre 400.000 euro a un ex dipendente infedele dell'INPS.

Nei giorni scorsi la Squadra Mobile della Questura di Bologna e la Compagnia della Guardia di Finanza di Imola, in prosecuzione di attività congiunte già svolte nel 2013, hanno dato esecuzione a un provvedimento del Tribunale di Bologna con cui è stata disposta la confisca di due immobili e due autovetture, per un valore complessivo di oltre 400.000 euro.

In particolare i finanzieri Imolesi e il personale della Squadra Mobile della Questura felsinea, avevano portato a termine una complessa indagine di polizia giudiziaria che aveva permesso di smascherare un infedele dipendente dell'I.N.P.S., che, abusando della propria funzione di addetto al pagamento delle pensioni, con la complicità di altri due soggetti, si era indebitamente appropriato di ratei di pensione non riscossi dai familiari di persone decedute, per circa 400 mila euro.

Nello specifico, i responsabili, tutti condannati per "Frode informatica" con pene che variano da un anno e due mesi a due anni e 8 mesi di reclusione, si fingevano eredi legittimi di persone defunte e, in tal modo, intascavano, in maniera truffaldina, i ratei pensionistici non dovuti.

Le indagini avevano portato all'esecuzione di numerose perquisizioni e di un'ordinanza di arresti domiciliari nei confronti del dipendente dell'ente pubblico.

Dando esecuzione alla sentenza definitiva di condanna, emessa dal Tribunale di Bologna, i beni in precedenza sequestrati sono stati confiscati, sottraendoli definitivamente alla disponibilità dei soggetti condannati.

L'attività condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, costituisce un'ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dalle Forze dell'Ordine felsinee volto alla "Tutela dei Cittadini" ed alla "Tutela dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica".

Nella mattinata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto per il reato di rapina impropria K.C.T., cittadino senegalese classe 1995, irregolare sul territorio nazionale, con numerosi precedenti di Polizia.

Modena 19 gennaio 2018 - L'addetto alla sorveglianza dell'esercizio commerciale "Zara" di Via Emilia Centro, violentemente spintonato dal malvivente, che ha cercato così di guadagnarsi la fuga, è riuscito a bloccarlo all'altezza di corso Canalgrande, dopo un breve inseguimento lungo la via Emilia Centro.

Una pattuglia della Volante, intervenuta immediatamente sul posto, ha proceduto all'arresto del ventitreenne e al sequestro di uno zainetto, appositamente schermato per evitare l'attivazione delle barriere antitaccheggio, contenente alcuni profumi, una giacca ed un paio di pantaloni per un valore complessivo di 95,88 euro, sottratti all'interno dell'esercizio commerciale.

La merce risultata rivendibile è stata riconsegnata al responsabile del punto vendita

L'attore Luca Zingaretti, interprete del famoso personaggio nato dalla fantasia di Andrea Camilleri, è stato fermato nei pressi di Medolla durante uno dei consueti controlli della Municipale. E gli agenti non lo hanno riconosciuto se non quando hanno visto i documenti.

MIRANDOLA (MO)

Anche il Commissario più famoso d'Italia deve fare i conti con...la Polizia Municipale. Così, anche Salvo Montalbano, cioè l'attore Luca Zingaretti, che presta il volto al celebre personaggio nato dalla fantasia di Andrea Camilleri, ha dovuto porgere "patente e libretto" ed è stato sottoposto persino al pre-alcool test durante uno dei consueti controlli stradali.

L'attore, mercoledì attorno alle 23.30 stava percorrendo la Statale Canaletto da Mirandola verso Modena. Poco prima, infatti, aveva tenuto uno spettacolo all'Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, dove aveva diretto e interpretato "La Sirena"; tratto dal racconto "Lighea" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

All'altezza di Medolla, Zingaretti è incappato nella classica "paletta" alzata, che lo invitava ad accostare per un controllo. Forse per la poca luce, forse perché l'attore indossava un cappello, fatto sta che l'agente in servizio, che probabilmente oppure non è un fan della fortunata serie di Rai Uno, non l'ha riconosciuto.

A quel punto, Zingaretti avrebbe potuto pronunciare la celebre battuta: "Montalbano sono", invece, ha diligentemente consegnato "patente e libretto" e si è sottoposto al pre alcool test, l'esame che serve per accertare l'assunzione di alcoolici e che, se positivo, viene poi seguito dall'alcooltest vero e proprio.

Finalmente, quando l'agente ha verificato i documenti, si è reso conto di avere fermato...il commissario Montalbano! Appurato che il pre alcool test era negativo, gli agenti lo hanno salutato e ringraziato. E chissà che, per una volta, al posto della multa non poteva scattare un autografo!

L'uomo, un 34 enne, è stato fermato in autostrada dalla Polizia Stradale Modena Nord, che ha notato una strana intercapedine tra i sedili e ha così scoperto 6,7 kg di droga.

MODENA – Trasportava un carico milionario. Di cocaina. Ma è andata male a un cittadino albanese di 34 anni, residente a Treviso, che nella notte tra mercoledì e giovedì stava transitando tra i caselli di Modena Nord e Modena Sud. È stato infatti fermato nei pressi dell'uscita Valsamoggia dalla Polizia Stradale di Modena Nord, forse insospettita dalla lenta andatura della Hyundai, oppure dalla targa.

Da un controllo, infatti, l'auto risultava essere sottoposta a fermo amministrativo per debiti del proprietario nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. Una volta fermato, l'uomo ha però dimostrato un certo nervosismo, mentre nell'auto è stata notata un'intercapedine tra il sedile passeggero e la parte posteriore del veicolo.
Qui gli agenti hanno trovato nascosti ben 6,7 kg di cocaina, che avrebbero fruttato sul mercato 1,5 milioni di euro. Immediatamente è scattato l'arresto per il 34 enne albanese, che è stato portato nel carcere della Dozza, da dove dovrà spiegare la provenienza e la destinazione del carico di droga.

Bar ristorante 212 SRLS: contestata dalla Polizia di Stato l'attività abusiva di pubblico spettacolo.

I20180118-MG 2521 1Nella giornata odierna (ieri ndr), personale della Squadra Amministrativa della Questura di Modena ha contestato l'illecito amministrativo di spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza ai titolari del "Bar Ristorante 212 SRLS", di via Galilei n. 212, e li ha segnalati all'A.G. per il reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo.
Gli accertamenti sul bar locale, effettuati nella giornata del 12 gennaio scorso, hanno permesso di riscontrare elementi utili a definire un'attività abusiva di pubblico spettacolo del tutto incompatibile con l'attività di ristorazione. In particolare, era in corso una serata danzante con circa 400 persone, due D.J. set con altrettanti intrattenitori e un vocalist.
Le serate danzanti del venerdì sera sono, altresì, oggetto di pubblicità sulla pagina Facebook del locale.
In relazione all'eventuale permanenza del reato, sarà richiesto alla Procura della Repubblica il sequestro preventivo di tutti i beni (consolle, impianto luci, ecc.) utilizzati per l'attività di pubblico spettacolo.
"Questa tipologia di controlli – spiega il Questore Santarelli – è diretta a garantire un divertimento sicuro nel rispetto delle regole che disciplinano il pubblico spettacolo. Non si tratta di impedire le attività, ma di innalzare gli standard di sicurezza e il rispetto delle regole che riguardano l'incolumità delle persone".

 

__________ Altre notizie dalla Questura di Modena___________

 

Arrestato dalla Polizia di Stato minorenne per furto aggravato all'interno di un istituto scolastico
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto in flagranza di reato, un minorenne di anni 17, responsabile di furto aggravato all'interno della scuola secondaria di primo grado "Cavour".
Il giovane, introdottosi furtivamente nella portineria del suddetto istituto scolastico, si è impossessato della borsa di una collaboratrice scolastica, nascondendola sotto il proprio giubbotto.

Nella mattinata di ieri, sempre personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto in esecuzione di due ordini di carcerazione emessi dal Tribunale di Modena il 16 gennaio scorso, T.D., italiano di anni 46.
L'uomo, condannato per reati contro il patrimonio, deve espiare due pene residue rispettivamente di mesi 6, giorni 29 di reclusione e di giorni 11 di reclusione.
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Denunciati dalla Polizia di Stato due sindacalisti SI-COBAS e quattro operai
Nella giornata di ieri sono stati denunciati dal Commissariato di P.S. di Carpi, per il reato di violenza privata, due sindacalisti dei SI-COBAS, di cui uno dovrà rispondere anche per violazione dell'art.18 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, e quattro operai.
I fatti risalgono al 7 dicembre 2017, quando i sei soggetti hanno effettuato un presidio non preannunciato davanti ai cancelli della ditta di trasporti UPS di Fossoli di Carpi.
I manifestanti, per la maggior parte di origine magrebina, giunti quasi tutti da fuori provincia, avevano bloccato l'accesso e l'uscita dei mezzi diretti ai magazzini/logistica della predetta ditta dalle ore 16.00 alle ore 22.00. Solo a quell'ora l'azienda è potuta tornare alla piena operatività.
Nonostante i tentativi effettuati dal personale del Commissariato di P.S. di Carpi nei confronti degli organizzatori della manifestazione, per farli desistere dal compiere tale azione, gli scioperanti hanno fatto blocco rifiutando di sciogliere il presidio.
Questo blocco dell'attività lavorativa, mai autorizzato, ha messo in difficoltà - ancor prima della UPS - gli operai addetti al carico scarico merci.

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In classe con un coltello: denunciato dalla Polizia di Stato uno studente dell'I.P.S.I.A. Corni.
Nella tarda mattinata di ieri, personale della Squadra Volante è intervenuta presso l'Istituto scolastico I.T.C. IPSIA Corni di via Tassoni, su segnalazione di un'insegnante che aveva recuperato un coltello che alcuni studenti stavano maneggiando in classe.
Accertata la provenienza del coltello, gli agenti hanno denunciato in stato di libertà uno studente straniero di 18 anni.
Il coltello, mod. a farfalla con un'impugnatura metallica e lama a taglio appuntita di 10 cm, è stata sottoposta a sequestro.
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Ospedale di Baggiovara: la Polizia di Stato mette in guardia da possibili truffe e raggiri.
Si muove a bordo di una Ford Focus vecchio modello di colore grigio metallizzato, si presenta alla propria vittima come un vecchio conoscente, circuisce le persone anziane asserendo di occuparsi di moda regalando un capo di abbigliamento in nome di una vecchia amicizia, poi, con un raggiro o con la scusa di aver bisogno di soldi per fare benzina, riesce a farsi consegnare il denaro.
Questo il modus operandi di un uomo di circa 55/60 anni, dalla corporatura robusta, alto circa 1,75 cm, stempiato, capelli grigi, che si aggira nei parcheggi delle camere ardenti e del Centro Servizi dell'Ospedale di Baggiovara e nei pressi del cimitero di Casinalbo, nei confronti del quale la Polizia di Stato mette in guardia i cittadini, possibili vittime, raccomandando di non consegnare denaro e di avvisare immediatamente le Forze dell'Ordine e invitando a denunciare anche solo eventuali tentativi di raggiro.
Sono in corso approfonditi accertamenti da parte del Posto di Polizia presso il nosocomio cittadino per risalire all'identità del truffatore.
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Al via anche a Modena il progetto concorso "PretenDiamo Legalità, a scuola con il commissario Mascherpa"
Si sono svolti questa mattina i primi due incontri del progetto/concorso della Polizia di Stato, realizzato in collaborazione con il MIUR, "PretenDiamo Legalità, a scuola con il commissario Mascherpa", a cui hanno partecipato gli alunni delle scuole primarie "Collodi" di Modena e "Rodari" di Carpi.
Testimonial dell'iniziativa è il "Commissario Mascherpa", protagonista del fumetto a episodi edito in esclusiva da Polizia Moderna, la rivista ufficiale della Polizia di Stato, che sarà altresì fonte di ispirazione per gli elaborati che gli studenti dovranno realizzare nell'ambito del concorso.
Il Vice Questore Mascherpa, "il Commissario" per tutti, poliziotto per vocazione, ha scelto questo lavoro per seguire le orme dello zio, ucciso in un conflitto a fuoco con alcuni "uomini d'onore" durante la guerra di 'ndrangheta negli anni '80. Pronto all'azione, è disposto a sacrificare ogni cosa per raggiungere l'obiettivo e per risolvere le situazioni più complicate.
A fare le veci del Commissario Mascherpa, i Vice Questori Paola Convertino e Laura Amato che con il supporto di esperti operatori della Polizia Scientifica e della Squadra Volante hanno "svelato" ai piccoli studenti tecniche investigative e modalità operative, di cui si avvale la Polizia di Stato.
Argomento centrale la "legalità" per accrescere il senso civico nei giovani e far comprendere loro l'importanza del rispetto delle regole.

Giovedì, 18 Gennaio 2018 14:40

Incidente mortale: vittima un ciclista 61enne

All'incrocio tra via Cadiane e via Fornaci la collisione con una Polo guidata da una donna alle 8.30 di giovedì 18 gennaio.

Modena, 18 gennaio 2018

Un uomo di 61 anni, M.R. le sue iniziali, originario di San Felice sul Panaro e residente a Verona, è deceduto all'ospedale di Baggiovara dove era stato trasportato d'urgenza dopo il grave incidente stradale in cui è rimasto coinvolto.

L'incidente è avvenuto intorno alle 8.30 di giovedì 18 gennaio all'incrocio tra strada Cadiane e strada delle Fornaci: l'uomo proveniva in bicicletta da strada delle Fornaci e all'altezza dell'incrocio è entrato in collisione con una Polo guidata da una donna italiana di quarant'anni, F. C. le sue iniziali, che percorreva strada Cadiane in direzione di via Giardini.

La dinamica dell'incidente è in fase di accertamento da parte degli agenti della Polizia Municipale di Modena immediatamente intervenuti sul posto insieme al 118.

È stato notificato questo pomeriggio dal personale della Divisione P.A.S.I., il provvedimento di sospensione della licenza per 15 giorni, adottato dal Questore di Modena ex art. 100 TULPS, nei confronti del titolare dell'esercizio pubblico "Glamour Restaurant s.n.c.", sito in questa via Mazzoni n.27/b.

L'esercizio di proprietà di I.A., nigeriano classe 1978, è stato oggetto di controlli di polizia nel corso dei quali sono state rilevate presenze di cittadini stranieri gravati da precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Il provvedimento è stato, pertanto, adottato per ragioni di salvaguardia dell'Ordine e della Sicurezza Pubblica.

Dichiarazione del Questore "il gruppo di cittadini stranieri identificati si è accertato essere il medesimo che abitualmente frequentava il negozio etnico Joy Unique Collection di via F. Crispi destinatario, nel gennaio 2017, di analogo provvedimento di sospensione delle licenze per 30 giorni"

Giovedì, 18 Gennaio 2018 09:24

Vasco Rossi è cittadino onorario di Modena

Nel segno di "Modena Park" ha ricevuto le chiavi della città. Consiglio comunale nell'edificio dell'ex Aem riqualificato: sarà Laboratorio Aperto sulla creatività
"Sono legato profondamente alla città di Modena, con cui ho un rapporto splendido. Sono commosso e contento di ricevere questo riconoscimento: grazie, adesso che sono diventato grande mi avete dato le chiavi di casa e posso entrare e uscire quando voglio".

Lo ha detto Vasco Rossi ricevendo le chiavi della città dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria. La seduta del Consiglio comunale si è svolta oggi, mercoledì 17 gennaio, nell'edificio riqualificato dell'ex Aem, nel comparto Amcm, che, con il tema "cultura, spettacolo, creatività", entra a far parte della rete regionale dei Laboratori Aperti. Oltre al rocker e al sindaco, al taglio del nastro hanno preso parte la presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti e l'assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti.

muzzarelli 1Proprio ricordando il recupero dell'architettura industriale dell'edificio che a inizio Novecento produceva energia elettrica, il sindaco Muzzarelli ha sottolineato come ora nello stesso luogo si produrrà energia creativa "e siamo sicuri che la scossa che ci hai dato al Modena Park – ha detto rivolgendosi all'artista – arriverà anche qui. Per costruire un mondo migliore".

Le motivazioni della cittadinanza onoraria sono state sintetizzate dalla presidente del Consiglio comunale Maletti prima del voto della delibera: "Per il contributo offerto alla musica italiana d'autore e per la promozione dell'immagine della città nel mondo". Il provvedimento è stato approvato con il voto di tutti i gruppi consiliari eccetto Idea Popolo e Libertà che ha votato contro.

Nella sala dove si è svolto il Consiglio comunale erano presenti i gonfaloni della Città di Modena, della Provincia e del Comune di Zocca, paese natale di Vasco Rossi. In sala, tra le autorità, anche il sindaco di Zocca Gianfranco Tanari, oltre al prefetto Maria Patrizia Paba, al procuratore capo Lucia Musti, al comandante dell'Accademia militare Stefano Mannino, al rettore di Unimore Angelo O. Andrisano, al questore Filippo Santarelli, al comandante dei Carabinieri Giovanni Balboni, al comandante dei Vigili del Fuoco Gennaro Tornatore, al direttore generale dell'Azienda Usl Massimo Annicchiarico. Tra gli ospiti anche collaboratori, amici e familiari dell'artista. La cerimonia è stata seguita sul maxi schermo allestito nel piazzale del comparto Amcm da oltre 200 persone che al termine hanno potuto visitare i locali dell'edificio riqualificato.

I lavori realizzati hanno avuto un costo di due milioni e 400 mila euro cofinanziato con contributo europeo di un milione e 800 mila euro nell'ambito dell'Asse 6 ("Città sostenibili, intelligenti e attrattive") del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020, il Programma operativo regionale per l'utilizzo delle risorse europee. Alle risorse per il cantiere, si aggiungono quelle per la gestione, la valorizzazione e la promozione del Laboratorio Aperto, per un contributo europeo complessivo di poco più di tre milioni di euro.

Nell'edificio trova sede anche la scuola di teatro di Ert (Emilia Romagna Teatro), che in questa fase ha la gestione della struttura e ha collaborato nell'organizzazione dell'evento.

Il sindaco ha ringraziato l'artista per il Modena Park "che ha promosso l'immagine di Modena nel mondo". Maletti: "Giornata doppiamente importante per Modena"
"Grazie, mille volte grazie, Vasco. La cittadinanza onoraria che siamo lieti di conferirti è il sigillo di questa straordinaria esperienza del Modena Park, che ha promosso l'immagine di Modena nel mondo, è un riconoscimento alla tua produzione artistica e la conferma del tuo legame con Modena".
Queste le parole con cui il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, durante il Consiglio comunale che si è svolto oggi, mercoledì 17 gennaio, nell'edificio recuperato dell'ex Aem, all'ex Amcm, ha conferito la cittadinanza onoraria a Vasco Rossi.

"Un legame che parte da lontano – ha proseguito – almeno da quando, e credo sia simpatico ricordarlo, a 13 anni vincesti il Concorso dell'Usignolo d'Oro della nostra Società del Sandrone. Un legame che oggi si arricchisce di un altro evento altamente simbolico per la cultura, l'arte e la città, perché nella tua nuova veste di cittadino onorario sei qui con noi per inaugurare questo splendido recupero dell'architettura industriale del novecento, che abbiamo realizzato con soldi nostri e con fondi europei assegnati dalla Regione Emilia-Romagna, per un investimento totale di 2,4 milioni, più 400 mila euro per la scuola teatro. Dall'industria di ieri passiamo all'arte di oggi e di domani, per liberare energia e creatività. Dalla produzione di energia elettrica
, che avveniva in questi storici edifici dell'azienda municipalizzata, passiamo a una nuova energia, l'energia creativa di chi in queste sedi si dedicherà alla ricerca e alla produzione teatrale e più in generale alla ricerca e alla produzione di arte e spettacolo. E siamo sicuri – ha aggiunto rivolgendosi a Vasco – che la scossa che ci hai dato al Modena Park arriverà anche qui per costruire un mondo migliore. A Modena la rigenerazione urbana non è uno slogan. Accade".

Il sindaco ha ringraziato l'artista per le sue canzoni, "che hanno fatto divertire, emozionare e pensare intere generazioni di modenesi e di italiani, interpretando le tensioni e le contraddizioni dei nostri tempi, dando voce a delusioni e speranze, a sofferenze e gioie intime, a crude esperienze di vita, di piacere e di dolore, a meravigliosi sogni ad occhi aperti. Grazie per il Modena Park, a te, a Gaetano Curreri e a tutta la band", ha continuato. "È stato un successo enorme. Per te e tuoi quarant'anni di vita sul palco. Per Modena, che ha dimostrato che quando vuole sa andare al massimo. È stata una grande festa di musica. Un grande incontro di popolo e di generazioni. Una grande festa nazionale, di italiani che sono arrivati da ogni angolo dello stivale. Per una volta, come ha osservato il nostro Vescovo Don Erio Castellucci, abbiamo parlato bene di noi. E tutti coloro che ci hanno seguito hanno parlato bene di noi, hanno parlato di te, di te e di Modena, di Modena che per un giorno è stata la capitale mondiale del rock, di Modena e delle sue eccellenze".
Riprendendo l'appello lanciato da Vasco durante il concerto, Muzzarelli ha sottolineato: "Abbiamo detto no alla paura e detto sì alla libertà perché siamo certi che è possibile un mondo migliore. Oggi, che tutto è andato bene, sembra tutto facile. Prima sembrava impossibile. Ma ci siamo riusciti. Insieme. Con un grande gioco di squadra. Ci siamo riusciti grazie a uno spettacolo unico e indimenticabile: 225 mila biglietti venduti, record mondiale, 200 sale cinematografiche collegate in diretta, 16 piazze con schermi giganti e diretta di Rai 1 in eurovisione con 5 milioni e 633 mila spettatori, il 36,1 per cento di share. Un record che pone Modena Park al primo posto degli eventi musicali di tutti i tempi. Ci siamo riusciti grazie a una città unica e inimitabile".

Il ringraziamento del sindaco si è poi esteso "ai modenesi, che hanno capito e si sono sobbarcati i disagi dell'organizzazione, prima di godersi la festa; grazie alle istituzioni nazionali e locali, che hanno cooperato gomito a gomito e finalmente hanno dato una bella immagine dell'Italia; grazie al prezioso ed encomiabile impegno della Protezione Civile regionale e locale e dei suoi volontari, alla professionalità e all'impegno del prefetto Paba, della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia Municipale, dei dipendenti pubblici del Comune, degli operatori sanitari e delle Aziende Sanitarie, di Hera, degli organizzatori del concerto, la società Bing Bang e tutti i componenti, dei mezzi di comunicazione, degli operai e dei tecnici che hanno gestito l'evento".
La presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti ha parlato di "giornata molto importante per la città di Modena per due motivi: l'inaugurazione della palazzina ex Aem, primo intervento di riqualificazione nell'area ex Amcm, che grazie a contributi europei e della regione Emilia-Romagna è stata riqualificata e sarà a disposizione di giovani e meno giovani per attività culturali ed imprenditoriali, come questo Consiglio comunale ha definito con la delibera di indirizzi per l'affidamento della gestione dello spazio; il conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi, un artista che ha sempre tenuto i collegamenti con la città di Modena e che ha 'recato lustro all'immagine di Modena nel mondo' scegliendo di fare a Modena il grande concerto dell'1 luglio 2017". La presidente ha sottolineato innfine che "questo momento vuole essere anche un segno di ringraziamento a tutte le persone, a tutti i volontari e lavoratori che hanno collaborato e che hanno reso possibile il grande evento di luglio".

CITTADINANZA A VASCO – INAUGURATI SPAZI LABORATORIO APERTO
Taglio del nastro per l'ex Aem, il primo edificio recuperato all'ex Amcm
Con il conferimento della cittadinanza onoraria a Vasco Rossi, mercoledì 17 gennaio sono stati inaugurati gli spazi che, dentro il Parco della creatività, ospiteranno il Laboratorio Aperto sul tema "cultura, spettacolo, creatività".

L'edificio dell'ex Aem, il primo recuperato all'interno dell'ex Amcm in via Sigonio, è stato sottoposto a un intervento di restauro e riqualificazione: sono stati completati in questi giorni i lavori avviati a settembre 2016, per un valore complessivo a base di gara di due milioni 400 mila euro, cofinanziato con contributo europeo di un milione e 800 mila euro nell'ambito dell'Asse 6 (Città sostenibili, intelligenti e attrattive) del Por Fesr Emilia-Romagna 2014-2020.
Progettato dal settore Lavori pubblici del Comune di Modena, l'intervento è stato realizzato da un raggruppamento temporaneo di imprese con capogruppo Sacogen srl di Modena nel pieno rispetto della destinazione industriale dell'edificio e del comparto, tutelati in quanto valutati di interesse storico-architettonico. Si è intervenuto su di una superficie utile di 1.400 metri quadrati (2.500 quella complessiva), non interessando, se non per le predisposizioni impiantistiche, il "Teatro Drama" e i piani superiori del corpo nord a destinazione uffici, oggetto di un ulteriore stralcio.

L'area riqualificata sarà allestita con uno spazio per il co-working, due sale riunioni, quattro ambienti Labspace con superfici variabili e una sala conferenze da 50 posti. Tutti gli ambienti sorgono attorno alla galleria centrale, una piazza coperta di 700 metri quadri. E' presente una zona bar accessibile dall'area esterna, così da garantirne un utilizzo indipendente, e un'area wi-fi di metratura compresa tra i 150 e i 200 metri quadrati a disposizione dei Labspace.
Sono stati realizzati servizi igienici idonei all'utilizzo da parte di persone con disabilità, è stato realizzato un corpo scala con rampe di 120 centimetri di larghezza, un ascensore e una passerella di collegamento tra quest'ultimo e la zona dei Labspace, in modo da abbattere le barriere architettoniche. Le pareti tra la sala riunioni e i Labspace saranno realizzate mediante elementi mobili compattabili e manovrabili insonorizzati, mentre per delimitarli rispetto alla galleria centrale sono stati installati serramenti metallici vetrati. Anche le scale esistenti sono delimitate con vetro stratificato al fine di garantire la visibilità ma anche l'isolamento acustico delle zone di passaggio rispetto alle zone di lavoro. Sono inoltre stati sostituiti i serramenti esterni e predisposto l'impianto di riscaldamento a pavimento, rivestito con resine industriali. Il recupero ha riguardato anche le facciate dell'edificio, con il risanamento delle parti in cemento armato, il restauro di stemmi e insegne e l'intonacatura.
All'ex Aem sono inoltre stati completati anche i lavori di ristrutturazione dei locali che ospiteranno la nuova scuola di teatro di Ert, con un'aula di teatro di 160 metri quadrati corredata di spogliatoi e servizi igienici al primo piano e un'aula di musica, un ufficio e una sala riunioni al secondo piano. L'intervento, oggetto di un altro appalto, per un costo di 400 mila euro è stato coperto in autofinanziamento dal Comune di Modena.

Il Laboratorio Aperto sarà uno spazio della creatività, della cultura e dello spettacolo, con una forte propensione all'innovazione e alla sperimentazione generata anche dal dialogo continuo con il sistema istituzionale e produttivo locale e con la rete dei luoghi dell'innovazione già presenti in città. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale ha approvato le linee di indirizzo per l'affidamento della gestione 2018-2026.
La struttura fa parte della rete regionale di Laboratori Aperti tematici sostenuti dall'Unione europea e dalla Regione Emilia-Romagna. Per gestione e allestimento è previsto un finanziamento di un milione e 250 mila euro (con un contributo del Pro Fesr 2014-2020 di un milione), mentre altri 250 mila euro (200 mila di fondi europei) saranno utilizzati per la promozione.

La rigenerazione prosegue all'interno del comparto ex Amcm con le procedure in corso per l'affidamento dei lavori del primo stralcio funzionale per il recupero dell'ex Enel, che ospiterà il nuovo Teatro delle Passioni di Ert. Nei prossimi giorni, l'Associazione temporanea d'imprese che ha partecipato al bando per la realizzazione del "Parco della Creatività" presenterà all'Amministrazione l'offerta vincolante per la completa rigenerazione dell'area. In estate inoltre partiranno i lavori per la pavimentazione di una prima porzione di piazza pedonale, nell'area perimetrale dell'ex Aem e dell'ex Enel. Nel comparto sono infine previsti anche interventi di efficientamento energetico grazie a risorse europee dell'Asse 4 ("Promozione della low carbon economy nei territori e nel sistema produttivo" del Por Fesr 2014-2020) per un valore di circa 178 mila euro.

L'episodio è accaduto a Castelnuovo Rangone, dove un marocchino di 45 anni, sorpreso a rubare da alcuni veicoli, ha prima preso a pugni una ragazza di 25 anni, poi un giovane di 29, proprietario dell'auto, accorso in suo aiuto.

Castelnuovo Rangone (MO) – Una ragazza di 25 anni stava passando in via Botticelli alle 2 della notte tra lunedì e martedì, quando ha notato un uomo che stava armeggiando attorno ad alcuni veicoli parcheggiati nei pressi di alcune villette. Intuendo che egli stava tentando di commettere un furto, ha quindi tentato di dissuaderlo alzando la voce per attirare l'attenzione dei proprietari.

L'uomo, che aveva già asportato alcuni oggetti da un'auto e da un autocarro, per nulla intimorito, anzi disturbato dall'intervento della giovane, non si è fatto scrupolo e ha cominciato a prenderla a pugni. La venticinquenne ha preso a gridare ancora più forte e, per fortuna, questa volta ha attirato l'attenzione di un 29 enne, proprietario dell'auto derubata dal ladro.

Il ragazzo, accorso in aiuto della concittadina, ha poi ingaggiato una lotta con il malvivente e anche lui ha rimediato qualche pugno ben assestato. Il caso ha voluto che in quel momento passasse una pattuglia dei Carabinieri, che è intervenuta bloccando e ammanettando l'uomo, che è risultato essere un 45 enne di origine marocchina regolare sul territorio e residente in zona. I due giovani, invece, sono stati medicati al Pronto Soccorso per le escoriazioni dovute alla colluttazione con una prognosi di qualche giorno.

Gli uomini dell'Arma hanno compiuto un'altra incursione "a sopresa" al parco Novi Sad con l'ausilio di un'unità cinofila specializzata nelle azioni antidroghe. Segnalato anche un minorenne modenese per detenzione di "fumo" a uso personale.

MODENA - Resta alta l'attenzione attorno al Parco Novi Sad, tristemente noto per essere un "supermarket della droga". È qui, infatti che la domanda e l'offerta di stupefacenti si incontrano. Da una parte gli spacciatori di origine africana, dall'altra i clienti, tra cui molti minorenni che frequentano le vicine scuole superiori.

Ieri, dopo le incursioni della Polizia dello scorso fine settimana, è stata la volta dei Carabinieri, che si sono presentati con una task force di diciotto uomini e un cane antidroga, setacciando il parco palmo a palmo.

"Il mercato dello spaccio" era ripreso a pieno ritmo proprio perché il passaggio della Polizia era avvenuto appena qualche giorno prima e questo secondo blitz non era probabilmente atteso. Grazie all'"effetto sorpresa" sono stati identificate 58 persone, di cui 42 di origine straniera.

Due nigeriani di 23 anni sono invece stati denunciati per il reato di spaccio. Un terzo giovane, loro connazionale, è stato invece "beccato" in zona, nonostante, appena dieci giorni fa, era stato oggetto di un provvedimento emesso dal giudice che ne vietava la dimora a Modena, in seguito a una condanna per spaccio.

Durante il blitz sono stati anche denunciati a piede libero anche un cittadino albanese di trent'anni e un marocchino di 19 non in regola con il permesso di soggiorno. Nella rete sono caduti anche due italiani: un 48 enne fermato per guida senza patente, poiché revocata, e uno studente minorenne, che è stato segnalato alla Prefettura come consumatore di stupefacenti per il possesso di una piccola quantità di "fumo" nei limiti dell'uso personale.

Grazie al fiuto del cane antidroga sono poi stati sequestrati 25 grammi totali di marijuana, alcuni trovati addosso agli spacciatori, altri nascosti sotto ai cespugli.

La giovane professionista, praticante presso l'Ufficio Legale dell'Università di Modena e Reggio Emilia stava assistendo a un'udienza del Tar di Bologna. "Sono sconvolta, non mi era mai successo prima", ha dichiarato.

MODENA - Si era recata insieme a una collega ad assistere a un'udienza del Tar di Bologna per assistere a un ricorso e a una contestuale istanza di sospensione cautelare in materia di appalti. Ma quando presidente della seconda sezione del Tar, Giancarlo Mozzarelli, ha visto che Asmae Belfakir, 25 anni, marocchina, giovane praticante avvocato presso l'ufficio legale dell'Università di Modena e Reggio Emilia indossava il velo islamico, l'ha messa di fronte a un aut-aut: toglierlo o lasciare l'aula.

La giovane, sconvolta, si è quindi alzata in piedi ed è uscita, rifiutando l'invito del giudice e preferendo la seconda ipotesi.
"Ho assistito a decine di udienze", ha poi dichiarato, "anche qui al Tar, e nessuno mi aveva mai chiesto di togliermi il velo, nemmeno al Consiglio di Stato". E ha aggiunto: "Non si può parlare di problema di sicurezza, perché il velo tiene il volto scoperto e quindi sono perfettamente identificabile".
Da parte sua, il presidente Mozzarelli, mentre la giovane lasciava l'aula, aveva parlato di rispetto della cultura italiana, non di legge, non ha voluto rilasciare ulteriori dichiarazioni.
Intanto, davanti all'aula dove stamattina si è svolta l'udienza tetro della vicenda, qualcuno ha affisso un foglio con alcune indicazioni: "Chi interviene o assiste all'udienza non può portare armi o bastoni e deve stare a capo scoperto e in silenzio".

Al Dipartimento di Scienze medico-veterinarie dell'Università di Parma, la tradizionale benedizione degli animali in occasione della ricorrenza di Sant'Antonio Abate. Foto di Francesca Bocchia.

Parma, 17 gennaio 2018

Anche quest'anno, come di consueto, al Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie dell'Università di Parma è stata celebrata la benedizione degli animali, un'antica tradizione del mondo contadino legata alla ricorrenza di Sant'Antonio Abate, protettore degli animali.

La celebrazione, introdotta dai saluti del Vice Direttore del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie prof. Franco Brindani, è stata tenuta da fra Francesco Ravaioli, collaboratore dell'Ufficio Pastorale Universitaria. Presente all'evento anche la prof.ssa Sara Rainieri, Pro Rettore con delega per la Didattica e servizi agli studenti.

Al termine della cerimonia si è svolta la benedizione degli animali ospitati nelle stalle del Dipartimento (cavalli, vacche e altri animali), ai quali si sono aggiunti quelli di tanti cittadini intervenuti con i loro animali domestici.

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Una bella serata di alta cucina e solidarietà, quella svoltasi ieri presso il circolo Inzani di via Montebello.

Un binomio speciale reso possibile dagli chef di Parma Quality Restaurant - consorzio promosso da Ascom, per la promozione della cucina parmigiana - che diversi mesi fa ha sposato il progetto del corso di cucina della Cooperativa Sociale Fiorente, conclusosi con la cena solidale di ieri, in cui i ragazzi della cooperativa hanno potuto testare le conoscenze acquisite.

Succulenti le portate di un menù tutto parmigiano. All'opera, in aiuto agli chef, cuochi e camerieri della Cooperativa pronti a mettere a tavola ben 150 persone.

Tutto il ricavato della serata sarà devoluto alla Cooperativa social onlus Fiorente che si occupa, da molti anni, di svolgere attività socio educative e di formazione al lavoro per persone disabili adulte.

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Tutte le foto di Francesca Bocchia nella galleria qui sotto, cliccate sul lato di ogni foto per scorrere alla successiva!

Nei guai un 41 enne palermitano e un 40 enne napoletano, entrambi residenti a Carpi, che da mesi sottraevano alle isole ecologiche prodotti elettronici ancora in buono stato e ne traevano profitto.

CARPI (MO)

"L'occasione fa l'uomo ladro", recita un vecchio adagio. E quella grande quantità di prodotti elettronici ancora in buono stato, o con anche solo alcune parti riutilizzabili, a portata di mano devono subito essere sembrati "una manna" a due dipendenti Aimag. I due, un palermitano 41 enne e un napoletano 40 enne, entrambi residenti a Carpi, da mesi sottraevano rifiuti elettronici dalle i Isole Ecologiche gestite da Aimag, in particolare in quella situata in via Lucrezio, a Carpi, e un'altra in Strada Morello, a Soliera.

I due selezionavano i pezzi ancora in buono stato, in tutto o in parte, poi li rivendevano ai mercatini dell'usato di cui erano assidui frequentatori. Probabilmente, la storia andava avanti da parecchi mesi, circa nove, secondo la ricostruzione dei fatti. L'azienda, a un certo punto, si è accorta degli ammanchi e ha segnalato i furti ai Carabinieri.

Gli uomini del Nucleo Operativo di Carpi hanno quindi messo sotto controllo le isole ecologiche del territorio gestite da Aimag, concentrando, tuttavia, le indagini sullo stesso personale dell'azienda, che ha libero accesso e libertà di movimento proprio nelle zone dove si verificavano i furti.

I sospetti si sono poi concentrati sui due uomini, addetti al trasporto dei rifiuti. Un paio di giorni fa uno dei due è stato sorpreso mentre si appropriava di alcuni elettrodomestici, che aveva poi consegnato al complice, che li occultava per poi conferirli, a fine giornata, presso la casa del primo. I Carabinieri sono quindi andati "a colpo sicuro", decidendo di perquisire i garage dei due, che, in effetti, era stato adibito a "magazzino" per custodire i rifiuti elettronici rubati in attesa di rivenderli.

I militari hanno trovato quasi un migliaio di oggetti, tra elettrodomestici, televisori, telefoni cellulari, dispositivi elettronici e materiale elettrico di vario tipo che i cittadini solerti portavano in discarica per smaltirli a norma di legge.

I due dipendenti infedeli sono quindi stati denunciati per i reati di furto e ricettazione e dovranno comparire davanti al giudice. Anche l'azienda, che era all'oscuro di tutto, probabilmente prenderà provvedimenti nei loro confronti.

Dalla Spagna è arrivata la conferma che le pistole sequestrate a Norbert Feher sono quella rapinata il 30 marzo a Consandolo di Argenta (Ferrara) alla guardia giurata Piero Di Marco e quella rubata l'8 aprile all'agente di polizia provinciale Marco Ravaglia, ferito nell'agguato a Portomaggiore in cui fu ucciso il volontario Valerio Verri.

Secondo quanto riportato dall'ANSA, si escluderebbe quindi "la presenza di quella rapinata il 30 dicembre 2015 nell'omicidio al metronotte Salvatore Chianese, a Ravenna, terzo delitto per cui in Italia Feher è indagato".

Ricordiamo che il serbo, meglio noto come Igor il Russo, era stato catturato in Spagna lo scorso dicembre, dopo un conflito a fuoco nel quale avevano perso la vita due uomini della Guardia Civil.

 

Velocità, semplicità e sicurezza. Sono le caratteristiche degli sportelli automatici di nuova generazione attivati presso gli uffici postali di Parma Sud Montebello (Via Pastrengo), Parma 1 (Largo Mercantini), Parma 5 (Strada Costituente), Parma 6 (Piazzale Santa Croce), Parma 8 (Via Venezia), Parma 9 (Vicolo Lago Le Ore), Parma 11 (Largo Novaro), San Lazzaro Parmense e San Pancrazio Parmense.

Dotati di monitor con schermo tattile a elevata luminosità e dispensatore innovativo, i nuovi Atm Postamat dispongono di moderni dispositivi di sicurezza, tra cui il macchiatore di banconote, che impedisce la sottrazione del denaro in caso di atto vandalico. A maggior tutela della clientela è presente anche un nuovo sistema elettronico "antiskimming" per impedire la clonazione delle carte di credito.

Disponibili tutti i giorni della settimana, e in funzione 24 ore su 24, gli Atm Postamat consentono di effettuare operazioni di prelievo contanti, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricaricare tutti i telefoni cellulari, pagare le principali utenze e oltre 2mila bollettini di conto corrente postale, ricaricare la carta prepagata Postepay. Lo sportello automatico postale può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro, dai titolari di carte Postepay e carte di credito aderenti ai circuiti Visa, VPay, Union Pay, Mastercard, Maestro, Bancomat, Plus e American Express.

(Fonte: Poste Italiane)

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