Dopo la dichiarazione di fallimento e la chiusura inaspettata di tutti i punti vendita della catena “Mercatone Uno” che ha lasciato a casa 1.800 lavoratori, è alla ribalta anche la vicenda dei 20 mila clienti che avevano ordinato e già versato acconti per 3,8 milioni di euro o addirittura già saldato l’intera somma per mobili mai ricevuti.
 
Per non parlare poi di chi aveva acquistato la merce tramite un finanziamento. Le strutture territoriali Adiconsum sono allertate e pronte a fornire tutta l’assistenza necessaria ai consumatori coinvolti, che possono recarsi presso la sede Adiconsum più vicina, portando con sé tutte le carte relative all’ordinazione della merce. 
 
Adiconsum invita i consumatori che hanno pagato la merce con carta di credito ad attivarsi subito per recuperare quanto versato richiedendo l’attivazione della procedura charge back. La richiesta va inoltrata alla società emittente la carta di credito. Il charge back viene concesso per legge in caso di frode o a discrezione della società emittente la carta di credito per inadempimento del commerciante. È il caso di Mercatone Uno, che non ha adempiuto alla consegna della merce. Adiconsum consiglia, pertanto, i consumatori di contattare subito la società per accertare la possibilità di richiedere il charge back e conoscere i tempi per la sua attivazione. Tale procedura può essere richiesta sia per i pagamenti effettuati con carta di credito per la merce acquistata online che presso il punto vendita. 
 
I consumatori che hanno scelto di acquistare la merce a rate stipulando un contratto di finanziamento potranno chiedere alla finanziaria la risoluzione del contratto e la restituzione delle somme già versate per grave inadempimento del fornitore (Testo Unico bancario – dlgs. 385/93). 
 
Non appena saranno resi noti termini e condizioni, Adiconsum consiglia comunque i consumatori di richiedere l’insinuazione al passivo fallimentare, tenendo presente che i primi a essere ristorati saranno i fornitori (creditori privilegiati), poi i lavoratori e per ultimi i consumatori, in qualità di creditori chirografari.

Donazione del Lions Club Parma Maria Luigia per i bambini colpiti da tumore. La presidente Catarsi: “L’Ospedale dei bambini di Parma  è un fiore all’occhiello per il nostro territorio e come tale merita il sostegno da parte di tutti”.

Parma -

Il Lions Club Parma Maria Luigia non ha avuto dubbi quando si è trattato di decidere a chi destinare il ricavato di una loro attività benefica: a favore dei bambini e dei ragazzi in cura presso il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Maggiore di Parma. Il loro impegno si è tradotto in una donazione di bilancia elettronica con altimetro e di due sfigmomanometri pediatrici, completi di bracciali di diverse misure, che è stata consegnata questa mattina nei locali del reparto alla presenza della presidente Manuela Catarsi e di una nutrita delegazione di socie del Club che si sono volute rendere partecipi di questa cerimonia molto sentita.

“Il Club Lions Parma Maria Luigia – ha dichiarato Manuela Catarsi – dedica da sempre una particolare attenzione alle tematiche che riguardano la cura del malato, soprattutto giovane: dalle malattie rare come la FOP, ai tumori infantili. Certamente i bisogni dei bambini dell’Ospedale “Pietro Barilla” sono i primi ad essere presi in considerazione”. “Anche perché – ha aggiunto la presidente – l’Ospedale dei bambini di Parma è un fiore all’occhiello per il nostro il territorio e come tale va mantenuto e sostenuto da parte di tutti”.

A ricevere la preziosa donazione la direttrice dell’unità operativa Patrizia Bertolini e la coordinatrice infermieristica Maria Luisa Zou che hanno ringraziato per la vicinanza dimostrata e per il prezioso sostegno, a nome dei piccoli pazienti che necessitano di cure e del personale medico e assistenziale del reparto che ha già iniziato ad utilizzare quegli strumenti.

 

Venerdì, 31 Maggio 2019 11:09

“Bella Nonno!”: via al progetto a Parma

Presentato a Parma “Bella Nonno!”: gli studenti del Maria Luigia studiano per essere consumatori consapevoli e digitali: in autunno saranno loro i “tutor” per gli over65.

Parma, 31 maggio 2019 –

Da lunedì 3 giugno una ventina di studenti del liceo Maria Luigia di Parma inizieranno un inedito percorso di alternanza scuola-lavoro per diventare “tutor” dei nonni ultra65enni nel progettoBella nonno! Corso di formazione intergenerazionale per anziani attivi”. L’iniziativa è stata presentata da Confconsumatori nel teatro del Convitto Maria Luigia di Parma: si tratta di un originale corso per consumatori attivi e consapevoli, articolato in un ciclo di incontri tematici rivolti a cittadini over 65, che coinvolge in qualità di “tutor” giovani dai 16 ai 19 anni. Gli studenti insegneranno ai “nonni” come gestire al meglio le utenze, i rapporti con la banca, la spesa alimentare e gli acquisti in genere, sfruttando le potenzialità del web in sicurezza. Oltre che a Parma il progetto pilota sarà sperimentato nel corso dell’anno anche a Minturno (LT) e ad Altamura (BA).

Il progetto è organizzato da Confconsumatori in collaborazione con UniCredit, nell’ambito dell’accordo Noi&UniCredit, Eni gas e luce e Nestlé Health Science e si avvarrà del supporto di enti pubblici, associazioni attive a livello nazionale e locale. Noi&UniCredit è il programma di partnership fra la banca e 14 Associazioni dei Consumatori, avviato nel 2005 per accrescere la fiducia e la consapevolezza dei consumatori sui temi di banca e finanza e contribuire a rafforzarne la tutela.

A Parma “Bella Nonno!” ha anche il patrocinio del Comune di Parma e dell’Ausl di Parma, che contribuiranno alla formazione dei giovani, insieme alla Polizia Municipale – Nucleo Antiviolenza e agli esperti di alfabetizzazione informatica del progetto della Regione Emilia Romagna “Pane & Internet”. Anche Fidapa Parma e Aidm Parma sostengono il progetto.

GLI INTERVENTI - L’evento di presentazione a Parma si è aperto con i saluti dell’assessore alle politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma Tiziana Benassi che ha messo in evidenza l’importanza di affiancare le Istituzioni nell’educazione del cittadino e ha ricordato che il Comune contribuirà alla formazione di “Bella Nonno!” mettendo a disposizione esperti nella gestione dei rifiuti. Sandra Vattini Responsabile Unità Organizzativa Nutrizione Azienda Usl Parma, ha espresso entusiasmo per il progetto, ricordando l’impegno dell’Ausl di Parma nella stesura e nella divulgazione delle linee guida sulla corretta alimentazione, oltre che nella diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Luca Di Vittorio, docente e coordinatore interno del progetto, ha ricordato che il Maria Luigia è stato pioniere nell’alternanza scuola-lavoro a Parma: «“Bella Nonno!” sarà per i ragazzi un’esperienza completa, che consentirà di fare emergere talenti e competenze trasversali e che sarà valorizzata nel percorso scolastico». Debora Veluti, Ispettore Capo Polizia Municipale e responsabile Nucleo Antiviolenza NAV, ha parlato dei rischi che si celano per chi naviga online, cui sono più esposti i giovani e gli anziani. «In questi anni abbiamo assistito, purtroppo, a tante brutte esperienze – ha detto la Veluti – che ci hanno convinto dell’importanza di impegnarci nella prevenzione e formazione degli utenti». In conclusione Mara Colla, presidente di Confconsumatori, si è soffermata sul respiro nazionale del progetto e sul sostegno delle Aziende (Unicredit, Eni gas e luce e Nestlé Health Science) che hanno compreso l’importanza di contribuire concretamente all’educazione dei consumatori, lavorando insieme ad associazioni, scuole ed enti locali. «Chi non sa usare il web oggi è a rischio di esclusione, come chi un tempo non sapeva leggere e scrivere – ha detto Mara Colla – è dovere di tutti contribuire alla formazione dei consumatori utenti affinché, ad ogni età, possano migliorare i propri comportamenti ed esercitare a pieno i propri diritti e doveri».

LE LEZIONI - I moduli tematici riguardano: l’alfabetizzazione informatica, la gestione delle utenze (in particolare Energia e rifiuti), alimentazione e salute, strumenti innovativi di pagamento e di accesso ai servizi bancari e, dove possibile acquisti. Il tutto con un occhio rivolto alle potenzialità di internet, da conoscere e sfruttare in sicurezza. A giugno saranno formati i “tutor”, mentre in autunno si terranno le lezioni per gli over65.

LO SCAMBIO INTERGENERAZIONALE - Ai più giovani, più abituati a navigare online, sarà chiesto di accompagnare una generazione spesso diffidente e “resistente” verso le nuove tecnologie. In cambio, i nonni potranno condividere con i loro giovani tutor, l’esperienza maturata negli anni. Attraverso laboratori intergenerazionali, infatti, studenti e anziani saranno chiamati a confrontare le esperienze di consumatori in un Paese in cui servizi e mercato sono in continua evoluzione.

UniCredit supporterà l’iniziativa anche con il contributo della “Social Impact Banking”, mettendo a disposizione i contenuti formativi e le competenze di dipendenti della Banca e divolontari UniGens, un’associazione di volontariato di competenza formata da dipendenti ed ex dipendenti di UniCredit. Obiettivo della “Social Impact Banking” è quello di contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva, attraverso l’individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che indirizzino le principali sfide sociali e producano un impatto sociale positivo sui territori. L’Educazione Finanziaria ed Imprenditoriale rappresenta uno dei pilastri della Social Impact Banking e ha lo scopo di favorire l’inclusione economica e la cittadinanza attiva dei giovani. 

Eni gas e luce, in linea con la propria mission aziendale, supporterà i giovani tutor, mettendo a disposizione le proprie competenze nell’ambito dell’efficienza energetica, istruendoli sulle tecnologie e sui comportamenti da adottare per fare un utilizzo consapevole dell’energia:l’obiettivo è di consumarne meno e di utilizzarla al meglio, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale.

Nestlé Health Science supporterà i giovani tutor mettendo a disposizione le proprie competenze in ambito medico-scientifico per sensibilizzare i nonni verso problematiche poco note e sottovalutate come la disfagia e la malnutrizione negli over 65. Dopo un’adeguata formazione, i giovani tutor potranno anche somministrare ai partecipanti due questionari per uno screening preventivo delle due problematiche.

Si avvicina il 40esimo dallo scoppio del Cattani: dedicata ai famigliari delle vittime l’inchiesta degli studenti del corso di laurea in giornalismo, guidati dal cronista Gabriele Balestrazzi.

Parma -

Un martedì nero rivisto con gli occhi di oggi: è la presentazione della ricerca che gli studenti del Corso di Laurea in giornalismo Carmine Albanese, Martina Alfieri, Giulia Gessa, Karin Piffer, Pier Paolo Polimeno, Eleonora Puggioni e Giorgia Tecchiati regalano al Maggiore di Parma e alla città intera. 

Il lavoro amalgama gli aspetti storici del resoconto con gli occhi della stampa e dell’opinione pubblica, offrendo all’Ospedale l’identità di luogo simbolo, e portando alla luce numerose storie di persone e famiglie, legate da un’esperienza fortissima. Per questo la ricerca è il risultato dell’incrocio del lavoro di cronista con un grande evento, come ha sottolineato Gabriele Balestrazzi, guida del corso di Laurea.

La ricostruzione tratteggia i momenti dello scoppio del padiglione Cattani, la più grande strage civica del dopoguerra ad oggi a Parma, la descrizione delle ore successive -con i primi soccorsi e lo strazio per le vittime - e i mesi a seguire - con la ricerca delle cause e la ricostruzione. “Avete colto il senso della rivisitazione collettiva di un evento di cui si può perdere la memoria, ma non la traccia emotiva”, ha sottolineato il direttore generale del Maggiore Massimo Fabi, ringraziando gli studenti. La ricerca, pronta per la stampa, sarà donata alle famiglie delle vittime in occasione della prossima cerimonia di commemorazione, in calendario per il mese di novembre, promossa dall’associazione Sodales e dal suo presidente Fabrizio Savani che in queste settimane predispone un nuovo lavoro di rivisitazione emotiva dell’evento.

Per questo, si offre ai famigliari o amici delle vittime l’opportunità di segnalare all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il desiderio di partecipare alla cerimonia o di contribuire con una testimonianza, o di partecipare all’attività dell’associazione nella cura del “Bosco del Ricordo” messo a dimora, davanti alla Torre Medicine, per onorare le vittime della tragedia.

La lobectomia videotoracoscopica consente di intervenire attraverso tre piccole incisioni toraciche. Nel mese di maggio 2019 la Struttura Complessa di Chirurgia Toracica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dal prof. Uliano Morandi, ha raggiunto il traguardo dei 100 interventi di lobectomia polmonare eseguiti in videotoracoscopia, affermandosi come centro di riferimento per l'applicazione di questa metodica.

La lobectomia videotoracoscopica o VATS (video-assisted thoracoscopic) lobectomy è una tecnica mini-invasiva di avanguardia che consente di eseguire l'asportazione di un lobo polmonare attraverso 3 piccole incisioni sulla parete del torace, senza divaricazione delle coste, mediante l'utilizzo di un sistema video e di strumenti chirurgici dedicati. Un'ottica collegata a una telecamera è introdotta nel cavo pleurico e il chirurgo opera a torace chiuso basandosi sulle immagini proiettate su un monitor. La lobectomia polmonare in videotoracoscopia è indicata per i pazienti affetti da tumore del polmone allo stadio precoce, per i quali rappresenta un intervento meno invasivo rispetto alla toracotomia e con identici risultati sul piano oncologico. Rispetto all'approccio tradizionale in toracotomia, che prevede un'incisione più ampia della parete toracica con divaricazione delle coste, la videotoracoscopia comporta infatti una serie di vantaggi, quali minor dolore postoperatorio, minori complicanze postoperatorie, tempi di drenaggio e di degenza postoperatoria più brevi, recupero più rapido della funzione respiratoria e, in generale, un miglioramento della qualità della vita dopo l'intervento.

Questa tecnica si è diffusa largamente in tutto il mondo negli ultimi 5-10 anni ed è oggi considerata il gold standard per l'esecuzione della lobectomia nei pazienti portatori di tumore del polmone allo stadio I. La Chirurgia Toracica di Modena ha avviato il programma di lobectomia videotoracoscopica nel 2015 e attualmente la metodica viene utilizzata routinariamente nei casi in cui vi sia l'indicazione.

"Dopo le perplessità iniziali relative alla affidabilità oncologica della metodica mini-invasiva polmonare – ha commentato il prof. Uliano Morandi, Direttore della Chirurgia Toracica - superate dalle ripetute verifiche della letteratura mondiale sulla parità di risultati in chirurgia open vs VATS, anche la Chirurgia Toracica di Modena ha brillantemente adottato nelle giuste indicazioni questa metodica. L'impegno di tutta l'Equipe di Chirurgia Toracica del Policlinico ed in particolare del prof. Alessandro Stefani, oltre che ad essere in grado di garantire la corretta applicazione della metodica, è già in grado di procedere alla formazione di altri chirurghi per garantire un futuro a questa chirurgia. Naturalmente non ci fermeremo qui. La possibilità di accedere al robot in dotazione alla Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena ci consentirà di estendere la chirurgia oncologica mininvasiva polmonare anche in questo contesto. Stiamo lavorando anche per il futuro e di questo sono veramente orgoglioso e riconoscente a tutti i componenti della nostra Equipe."

La VATS lobectomy si inserisce a pieno titolo nell'insieme dei trattamenti chirurgici praticati presso la Chirurgia Toracica del Policlinico e contribuisce ulteriormente a orientare l'offerta chirurgica dell'AOU di Modena verso quella mini-invasività che ormai rappresenta uno dei principali obbiettivi della moderna chirurgia.

 

 

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Parma hanno dato esecuzione all'ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto la custodia cautelare in carcere per Francesco Greco (già ristretto per altra causa) e Giuseppe Gigliotti, per il il reato di estorsione aggravata in concorso.

L’attività investigativa è iniziata a luglio 2017 quando l’imprenditore parmigiano Alberto Aschieri, operante nel settore dell’impiantistica alimentare, ha denunciato ai Carabinieri della Stazione di Vigatto il rinvenimento, nella cassetta postale dell’azienda, con sede a Corcagnano, di tre cartucce per revolver calibro 40.  

Pochi giorni dopo, il 31 luglio, un’altra grave intimidazione colpiva l’imprenditore: nel corso della notte, ignoti incendiavano una porta vetrata dell’azienda dopo averla cosparsa di liquido infiammabile.

I primi accertamenti condotti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno consentivano di rinvenire, nelle immediate adiacenze della porta data alle fiamme, un sacchetto in plastica con il logo “Brico Center” contenente carta assorbente intrisa di combustibile, verosimilmente gasolio ed un sacco di cellophane nero (del tipo solitamente utilizzato per contenere la spazzatura) predisposto con fori per gli occhi e la bocca.

Attraverso le telecamere della videosorveglianza, i Carabinieri hanno potuto appurare, che, poco dopo la mezzanotte, un individuo con il capo coperto dal sacco in cellophane nero aveva dapprima cosparso di liquido infiammabile la porta della sede aziendale e poi appiccato il fuoco. Le immagini evidenziavano l’utilizzo di una tanica di colore rosso con il tappo nero per il trasporto del combustibile. 

Il tipo di reato e le peculiari modalità di esecuzione -inconsuete per questo territorio- inducevano la Procura della Repubblica di Parma ed i Carabinieri del Nucleo Investigativo ad orientare le indagini verso gli affari dell’imprenditore. Emergeva così che nel mese di aprile 2017 l’azienda aveva partecipato ad una gara d’appalto per una cospicua commessa di lavoro in Danimarca: unica concorrente la “G.F. Nuove Tecnologie” riconducibile all’imprenditore calabrese Gigliotti Franco (coinvolto nell’ambito dell’operazione “Stige” della Procura Distrettuale di Catanzaro).  

La gara era stata vinta dal suddetto imprenditore ma Aschieri aveva esternato dubbi sulla linearità della licitazione, sospettando che gli importi della propria proposta commerciale fossero stati preventivamente comunicati a Gigliotti. 

Vi era stata anche un’altra occasione di frizione tra le due imprese: in particolare, a fronte di un credito per oltre 300 mila euro che entrambe le aziende vantavano verso una ditta parmigiana, la “G.F. Laser” ne voleva acquisire il patrimonio aziendale per rientrare nel credito: occasione sfumata per l’ingiunzione di pagamento presentata da Aschieri che, nel settembre 2017, aveva determinato il fallimento dell’impresa insolvente. Nella circostanza a condurre la trattativa per la “G.F. Laser”, anche con Aschieri per indurlo a non richiedere l’ingiunzione di pagamento, era stato Gigliotti Giuseppe, cugino di Franco ed attuale indagato.

Le indagini proseguivano sul fronte dell’individuazione dell’esecutore materiale del delitto: partendo dalla busta rinvenuta la mattina seguente l’incendio, i militari hanno accertato che presso il Bricoman di San Leonardo, il 30 luglio, cioè il giorno prima dell’incendio, era stata acquistata una tanica da cinque litri del tutto simile a quella utilizzata dall’autore del reato (nera con il tappo rosso). I Carabinieri del RIS di Parma, inoltre, rilevavano sul sacco nero utilizzato dal reo tre impronte digitali riconducibili all’indagato Greco Francesco.

L’analisi dei dati di traffico telefonico relativi ai predetti Gigliotti e Greco evidenziava non solo che i due si conoscevano (essendo emersi diversi contatti telefonici tra le rispettive utenze), ma che tali contatti erano avvenuti nei giorni prossimi ai due eventi criminosi subiti dall’Aschieri, interrompendosi poi bruscamente per alcuni mesi subito dopo la consumazione degli stessi. Inoltre, la geolocalizzazione delle conversazioni evidenziava la presenza di entrambi, il giorno e nell’ora dell’acquisto della tanica, in luogo compatibile con il Bricoman. 

Il 13 marzo 2018 la Gazzetta di Parma riportava la notizia che, relativamente all’incendio subito da una ditta di Corcagnano nella notte del 31 aprile 2017, i Carabinieri del RIS di Parma avevano evidenziato un’impronta su uno degli oggetti rinvenuti sul luogo dell’incendio. La pubblicazione suscitava preoccupazione nei soggetti monitorati, inducendoli evidentemente ad iniziative che hanno dato manforte alle ipotesi investigstivi, facendo ricondurre il danneggiamento dei locali della sede dell’impresa Aschieri a Greci Francesco ed a Gigliotti Giuseppe, il primo quale esecutore materiale, il secondo quale ispiratore e mandante. 

La finalità emersa dalle indagini appare quella estorsiva, essendo diretta a costringere Aschieri a rinunciare al lavoro in Danimarca (che l’imprenditore avrebbe potuto conseguire in ragione delle elevate competenze aziendali), permettendo alla “G.F. Nuove Tecnologie” di aggiudicarselo. 

Dopo le intimidazioni, in sede di ribasso, Aschieri aveva infatti ridotto la propria offerta di solo 10 mila euro (pur potendo praticare uno sconto maggiore per essere competitivo), così di fatto rinunciando ad aggiudicarsi il lavoro e l’appalto se l’era aggiudicato la “G.F. Nuove Tecnologie”.

Marco Vissani e il suo socio Lo Verde Nicolò dal 2002 gestiscono il chiosco di via Toscana, che da quarant’anni è un punto di ritrovo per gli studenti dell’istituto Itis Leonardo da Vinci di Parma e delle scuole della zona.

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Un grande dispiacere per i tanti giovani affezionati a questo storico punto ristoro, dove trovarsi a scambiare due chiacchiere fra un panino e una coca. Una scelta obbligata purtroppo. Essendo prevista la riqualificazione dell’area cortilizia, il Chiosco verrà demolito e i due gestori andranno in pensione. 

Gli studenti dispiaciuti hanno anche fatto una racconta firma per prorogare almeno di un paio d’anni la decisione, ma purtroppo domani, 31 maggio, l’attività del Chiosco volgerà al termine

I gestori salutano tutti con affetto. 

Foto a cura di Francesca Bocchia

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Bruciato il portone della sede di un’importante azienda di Parma, recapitati proiettili all’imprenditore vittima, in corsa per l’aggiudicazione di un cospicuo appalto. 

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo emiliano hanno consentito di ricostruire la grave vicenda estorsiva e di far luce sull’intimidazione subita. 

I Carabinieri di Parma hanno tratto in arresto due persone per estorsione aggravata.

Queste sono le prime informazioni trapelate sull’importante fatto di cronaca in danno ad un’impresa parmigiana. Maggiori dettagli si avranno nella giornata di oggi.

Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato ha tratto in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena il 27 maggio scorso, un cittadino italiano di 47 anni, ritenuto responsabile di due rapine.

Il 10 dicembre e il 24 gennaio scorsi a Modena erano state perpetrate due rapine, ai danni delle farmacie di corso Canalchiaro e di piazzale degli Erri, entrambe commesse da un uomo che armato di un cutter aveva intimato alle dipendenti di consegnargli l’intero incasso, circa 1000 euro nel primo esercizio e 200 euro nel secondo.

Una scrupolosa attività di indagine effettuata dalla Squadra Mobile con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha permesso di individuare l’autore delle due rapine.

Indispensabili per gli investigatori sono state le dettagliate descrizioni del soggetto da parte delle vittime, l’analisi dei fotogrammi delle immagini della video sorveglianza interna e le individuazioni fotografiche. Altrettanto fondamentale per il prosieguo delle indagini è stato l’esito dell’esame dattiloscopico effettuato dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica sulla confezione di un medicinale, che il malvivente durante una delle rapine aveva toccato a mani nude, nonostante gli accorgimenti adottati dallo stesso per non lasciare impronte (dalle riprese video si vede chiaramente che nel corso delle rapine il 47enne ha sempre evitato di toccare con le mani il bancone e una volta uscito dal locale ha provveduto a pulire la maniglia della porta d’ingresso al fine di rimuovere qualsiasi traccia).

L’uomo, gravato da precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio, tra i quali furti e rapine, è stato associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

 

 

 

 

Al via, dalla seconda metà di giugno, il cantiere per il rifacimento dell'impermeabilizzazione del Ponte Romano. I lavori si concluderanno entro metà settembre, prima dell'apertura delle scuole. Il cantiere interessa l'incrocio tra via Mazzini, il ponte di Mezzo e viale Mariotti. L'obiettivo è quello di porre rimedio alle infiltrazioni che hanno interessato il Ponte Romano, si tratta di un tratto di impermeabilizzazione complementare rispetto ai lavori che sono stati fatti lo scorso anno nella parte Sud, cioè su viale Toscanini. L'intervento, realizzato da Parma Infrastrutture e dal costo di 300 mila euro, permetterà di scongiurare, in via definitiva, le infiltrazioni che hanno interessato gli spazi del Ponte Romano.

I lavori prevedono l'attività di cantiere nella zona Nord dell'incrocio con la chiusura di viale Mariotti all'altezza dell'incrocio con il ponte di Mezzo. Il traffico dalla rotatoria della Pilotta verso il centro sarà interdetto, mentre il traffico proveniente da Sud, cioè da viale Toscanini, sarà deviato su via Mazzini o su via Massimo D'Azeglio. Gli autobus che percorrono viale Mariotti saranno deviati in via Garibaldi. Per i veicoli provenienti dalla stazione e diretti in centro sarà necessario utilizzare i viali di circonvallazione. Anche per i pedoni sono previsti percorsi alternativi, garantendo l'accesso alla Ghiaia.

Nello stesso periodo si svolgeranno i lavori per l'allargamento del marciapiede di via Mazzini, lato Nord. I costi complessivi si aggirano sui 700 mila euro e prevedono oltre che l'allargamento del marciapiede, interventi sull'impianto di illuminazione e, successivamente, l'installazione di nuove infografiche nel tratto tra via Carducci ed il ponte di Mezzo.

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Sono 4 le fasi del cantiere in via Mazzini.

Fase 1 – Allargamento marciapiede lato Nord di via Mazzini, nel tratto tra piazza Garibaldi e via Garibaldi. Il cantiere prenderà avvio nella seconda metà di giugno ed avrà una durata di circa 3 settimane. Sarà garantito il transito del traffico veicolare lungo via Mazzini.

Fase 2 – Allargamento del marciapiede lato Nord di via Mazzini, nel tratto compreso tra via Garibaldi e via Carducci. I lavori avranno una durata di circa 5 settimane e prenderanno avvio nella seconda settimana di luglio per concludersi all'incirca a metà agosto. Via Mazzini sarà percorribile dal transito veicolare.

Fase 3 – Rifacimento del fondo stradale e attraversamenti pedonali, nel tratto compreso tra via Garibaldi e via Carducci. I lavori prenderanno avvio circa a metà agosto ed avranno una durata di circa due settimane, con la chiusura al traffico veicolare della strada.

Fase 4 – Rifacimento del fondo stradale di via Mazzini nel tratto compreso tra via Garibaldi e piazza Garibaldi, nelle prime due settimane di settembre, mantenendo via Mazzini transitabile per i veicoli.

"La programmazione dei lavori – ha sottolineato l'Assessore ai Lavori Pubblici, Michele Alinovi – è stata attuata in accordo con le Associazione dei Commercianti, i rappresentanti del Consiglio dei Cittadini Volontari, con alcuni commercianti di via Mazzini e con gli amministratori di Condominio coinvolti, per raccoglierne i suggerimenti e condividere le tempistiche del cantiere, in modo da arrecare il minor disagio possibile. Mi preme ricordare che gli interventi di riqualificazione in via Mazzini escludono in modo categorico una sua pedonalizzazione, ma sono funzionali ad un rilancio della strada anche in termini commerciali. Grazie agli interventi messi in atto, infatti, via Mazzini sarà più piacevole da percorre da parte di turisti, residenti e per chi vuole fare shopping. Parma si appresta ad affrontare l'importante appuntamento di Capitale Italiana della Cultura nel 2020 anche attraverso questo tipo di interventi".

L'intervento di riqualificazione di via Mazzini rientra nel progetto "Pedone al centro" e prevede la riqualificazione delle pavimentazioni e dell'impianto d'illuminazione dei portici stessi. Il progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana ha l'obiettivo di promuovere un centro commerciale naturale strategico del centro storico, come via Mazzini. L'intervento prevede il miglioramento del decoro urbano e nasce da un processo di confronto che ha visto il Comune dialogare con i portatori di interesse.

L'intervento di via Mazzini rientra, poi, nell'ambito di un progetto di più ampio respiro che coinvolge piazza della Pace, il complesso di San Paolo, il Municipio ed il Parco Ducale. Il progetto intende rendere via Mazzini più attrattiva e maggiormente fruibile da parte dei cittadini ed anche dei turisti in modo da valorizzare il più possibile il centro della città. E intende riconnettere Via Mazzini alla città, rivitalizzarla e renderla nuovamente una via centrale, un luogo attrattivo e contemporaneo, un importante asse commerciale.

 

Fonte: Comune di Parma

Crollata nel Reggiano un’abitazione per un’esplosione, probabilmente causata da una fuga di gas: i Vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie un ferito. 

Il gravissimo episodio si è verificato ieri sera, intorno alle 19.45 in località Mazzalasino, in provincia di Scandiano (Reggio Emilia). Un fortissimo boato e poi il crollo dell'abitazione. Un uomo è stato portato all'ospedale di Parma in elicottero per le gravi ustioni e sono in corso le operazioni di soccorso per verificare che non ci siano altre persone sotto le macerie.

 

L'Agenzia regionale di protezione civile ha diramato nel pomeriggio di ieri, martedì 28 maggio, l'Allerta rossa per criticità idraulica valida fino a tutta la giornata di oggi, mercoledì 29 maggio. Problemi di viabilità di accesso a Modena, in particolare per chi proviene da Carpi, dalle zone di Campogalliano (casello autostradale) e di strada Canaletto.

Inoltre, in via precauzionale, nella giornata di oggi non è prevista l’attività pomeridiana nelle strutture scolastiche di Villanova: il nido Trottola, la scuola d’infanzia San Pancrazio e la primaria Ciro Menotti.

Nel corso della serata di ieri tecnici comunali e volontari della protezione civile, insieme a operatori della Polizia municipale, hanno contattato gli abitanti della località San Pancrazio invitandoli a portarsi ai piani alti delle abitazioni.

A tutti i cittadini, come è previsto nella fase di allerta rossa, si raccomanda di limitare gli spostamenti in automobile allo stretto necessario e di prestare massima attenzione nel percorrere ponti, sottopassi e strade sotto l’argine

 

Aggiornamento mercoledì 29 maggio ore 08.30

A Modena riaperto il ponte di via Curtatona, sul torrente Tiepido, dopo la pulizia della strada. Rimangono chiusi i ponti sul Secchia dove si prevedono le maggiori criticità con un nuovo innalzamento del livello del fiume, nelle prossime ore, a causa delle piogge persistenti.
Per tutta la giornata è in vigore l'allerta rossa per criticità idraulica diramato dall'Agenzia regionale di protezione civile.

 

Aggiornamento mercoledì 29 maggio ore 07.00

Rimangono chiusi in via precauzionale Ponte Alto e il Ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, entrambi sul fiume Secchia. Transitato un colmo di piena, infatti, ci si attende per le prossime ore un nuovo innalzamento del livello del fiume a causa delle piogge persistenti. Per tutta la giornata è in vigore l'allerta rossa per criticità idraulica diramato dall'Agenzia regionale di protezione civile.
L'attenzione principale è sul Secchia, ma per ora rimane chiuso anche il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido.
Sul nodo idraulico modenese prosegue il monitoraggio da parte dei tecnici del settore Ambiente del Comune di Modena e dei volontari della Protezione civile. 
Con la chiusura dei ponti ci saranno problemi al traffico nella viabilità di accesso al capoluogo, in particolare da Carpi, da Campogalliano (casello autostradale), dal Canaletto.
In via precauzionale, in vista degli sviluppi del fenomento, oggi non è prevista attività scolastica pomeridiana nelle strutture scolastiche di Villanova: il nido Trottola, la scuola d’infanzia San Pancrazio e la primaria Ciro Menotti.

Rimangono attivi il Centro unico di Protezione civile a Marzaglia e il Coc, il Centro operativo comunale, con compiti sulle funzioni di pianificazione, volontariato, strutture operative locali e viabilità, a cui è possibile telefonare per segnalare eventuali emergenze (tel. 059 2033745).
Continua il lavoro di Aipo che già ieri ha effettuato alcuni interventi di messa in sicurezza degli argini con sacchetti e teloni; tra gli altri, nella zona della strada per Campogalliano, a valle di Ponte Alto e nell’area del ponte della Tav.

Fonte: Comune di Modena 

Truffe online e phishing: anche la Polizia di Stato nel mirino di hacker e truffatori telematici. Finto sondaggio sull’installazione di nuovi autovelox con il falso premio di 500 euro. La nuova allerta della Polizia Postale: non cliccate e cestinate i messaggi.

 

Neanche la Polizia di Stato è immune dall’attenzione di hacker e truffatori telematici che non perdono l’occasione per sfruttare le ansie e le paure degli utenti della rete per approfittarne al fine di acquisire l’accesso abusivo a dispositivi o ai conti correnti. Questa volta verrebbe quasi da ridere se non ci fosse da preoccuparsi perché nel mirino dei malintenzionati è finita proprio chi indaga e reprime il crimine. A segnalarlo la pagina Facebook “Commissariato di PS On Line – Italia” della Polizia Postale che con un post con tanto di screeshot del tipico messaggino, ha fatto lanciato l’allarme: «ALERT: FALSA E-MAIL PROVENIENTE DA “POLIZIA DI STATO - MULTA” In questi giorni potreste ricevere una e-mail proveniente da “POLIZIA DI STATO – MULTA <Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>”, nella quale il destinatario viene invitato a partecipare ad un sondaggio, con estrazione finale di 500 euro, sull’istallazione di nuovi autovelox. Attenzione:

- Si tratta in realtà di e-mail truffaldine a cui non dare alcun seguito

- Non fornire alcun dato personale e/o relativo al proprio conto bancario».

Non resta che prestare attenzione anche quando messaggi email inaspettati hanno una parvenza istituzionale, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ecco perché è utile seguire alcuni semplici consigli:

• Non “cliccare” sul link proposto;

• Non fornire alcun dato personale o relativo alla propria carta di credito o conto bancario;

• Effettuare la scansione del dispositivo con un antivirus aggiornato.  

Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Un violentissimo nubifragio si è abbattuto sul territorio di Langhirano questo pomeriggio a partire dalle 15. Più di due ore di pioggia insistente hanno reso la situazione decisamente instabile, soprattutto vista la condizione della terra e dei campi, già pieni di acqua dai rovesci di questi ultimi giorni. Il Rio Scalia, che da Castrignano Costa scende fino al Torrente Parma attraversando il centro del paese, si è trasformato in un vero e proprio fiume, inondando via Mazzini, via Toscanini, via Tanara e via XX settembre ed allagando i negozi, le cantine e i garage lungo il suo tragitto.  

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Si registrano inoltre diversi allagamenti anche nella zona del Polo Sanitario, di via Allende, nella zona di Cascinapiano e nella frazione di Tordenaso, mentre è sotto osservazione il livello del Rio Fabiola nella zona sud del capoluogo. Le squadre dei Vigili del Fuoco sono attualmente al lavoro in tutta la zona del centro, mentre le idrovore sono attive per svuotare tombini e garage. 

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Tutte le squadre d’emergenza sono al lavoro per cercare di riportare la situazione il più velocemente possibile alla normalità, ma le previsioni non sono purtroppo delle più favorevoli: ulteriori rovesci sono infatti previsti nella notte e nella mattinata di domani. Si ricorda di prestare la massima attenzione dunque almeno fino alla mezzanotte di mercoledì, quando l’allerta rossa della protezione civile avrà termine.  

Testo e foto di Cinzia Bocci 

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Ecco i risultati finali dello spoglio nelle 2.623 sezioni per le elezioni comunali in Emilia-Romagna nei 235 comuni chiamati al voto. Eletti al primo turno 222 sindaci, mentre è stata rinviata al ballottaggio, che si svolgerà il 9 giugno prossimo, l'elezione dei primi cittadini in 13 comuni, tra cui i capoluoghi Reggio Emilia, Ferrara e Forlì.

 

COMUNI AL BALLOTTAGGIO

Ferrara: Alan Fabbri (centro destra) al 48,44% contro Aldo Modonesi (centro sinistra) al 31,75%;

Copparo (Fe): Fabrizio Pagnoni (cd) 42,72% contro Diego Farina (cs) 39,42%;

Argenta (Fe): Andrea Baldini (cs) 46,18% contro Antonio Curtarello (cd) 40,73%;

Reggio Emilia: Vecchi (cs) 49,13% contro Salati (cd) 28, 22%;

Casalgrande (Re): Vaccari (cs) 38,64% contro Daviddi (lista civica) 23,01%;

Molinella (Bo): Mantovani (cs) 49,45% contro Stegani (cd) 36,04;

Forlì: Zattani (cd) 45,80% contro Calderoni (cs) 37,21%;

Cesena: Lattuca (cs) 42,83% contro Rossi (cd) 33,81%;

Savignano (Fc): Giovannini (cs) 45,25% contro Foschi (cd) 37,81%;

Carpi (Mo): Bellelli (cs) 48,01% contro Boccaletti (cd) 27,30%;

Castelfranco (Mo): Gargano (cs) 41,78% contro Amicucci (cd) 30,80%;

Maranello (Mo): Zironi (cs) 49,99% contro Barbolini (cd) 36,22%;

Mirandola (Mo): Greco (cd) 47,48% contro Ganzerli (cs) 43,10%;

 

COMUNI SUPERIORI AI 15 MILA ABITANTI

Sono stati eletti al primo turno 22 sindaci: solo Modena fra i capoluoghi.

Sono 14 uomini (età media 50,1 anni) e 8 donne (età media 47 anni).

Fidenza (Pr) eletto sindaco Andrea Massari (cs) con il 58,2% di voti.
Scandiano (Re) Matteo Nasciuti (cs) con il 60,87%.
Correggio (Re) Malavasi (cs) con il 58,76%.
Medicina (Bo) Montanari (cs) 55,71%.
Pianoro (Bo) Filippini (cs) con 52,85%.
Castelmaggiore (Bo) Gottardi (cs) 65,95%.
Zola Predosa (Bo) Dall'Omo (cs) 53,59%.
Castel San Pietro Terme (Bo) Tinti (cs) 58,71%.
Valsamoggia (Bo) Ruscigno (cs) 57,90%.
San Lazzaro di Savena (Bo) Conti (cs) 80,84%.
Casalecchio di Reno (Bo) Bosso (cs) 53,69%.
Sassuolo (Mo) Menani (cd) 50,25%.
Formigine (Mo) Costi (cs) 60,11%.
Fiorano (Mo) Tosi (cs) 55,71%.
Nonantola (Mo) Nanetti (cs) 60,02%.
Soliera (Mo) Solomita (cs) 56,55%.
Bagnacavallo (Ra) Eleonora Proni (cs) con 56,94% di voti.
Cervia (Ra) Massimo Medri (cs) con il 54,02%.
Lugo (Ra) Davide Ranalli (cs) con il 51,05%.
Bellaria-Igea Marina (Rn) Filippo Giorgetti (cd) con il 53,98%.
Sant'Arcangelo di Romagna (Rn) Alice Parma (cs) con 55,63%.

 

COMUNI SOTTO I 15 MILA ABITANTI

Nei comuni sotto i 15 mila abitanti sono stati eletti tutti i 200 sindaci (età media 49,9 anni). Hanno raggiunto il 50% dei consensi (voti) anche i 15 candidati che si presentavano con una sola lista.

I nuovi sindaci sono 163 uomini (età media 50,3 anni) e 37 donne (età media 48,2 anni). Ben 43 (21,5%) sono nati nello stesso comune nel quale sono stati eletti e 131 (65,5%) nella stessa provincia, solo 13 provengono da fuori regione e nessuno dall'estero.

Grave episodio di violenza contro minore a Parma. Nella giornata di ieri personale di Polizia è intervenuto con urgenza in un condominio del quartiere Pablo poichè una donna stava aggredendo il figlio. La chiamata al 113 è giunta su segnalazione della nonna del minore che riportando alla figlia il bambino si è trovata di fronte agli episodi di violenza.

Il piccolo era rimasto con la nonna per qualche giorno e al rientro a casa, la madre, molto alterata, se l'è dapprima presa con la nonna, ritenuta causa dell’allontanamento del figlio, in seguito anche con quest’ultimo, prendendolo per le braccia, strattonandolo e facendogli prendere dei colpi al volto contro il mobilio.

Durante l’aggressione la nonna è riuscita a contattare il 113 e un equipaggio della squadra volante è giunto prontamente sul posto e ha trovato una situazione molto delicata. Infatti, da una parte la casa era sotto sopra, a dimostrazione dell’escandescenza della donna, inoltre, la madre stava ancora aggredendo il piccolo e la nonna era molto spaventata per la sua incolumità

Visti i fatti sopra esposti, e considerando anche che questo tipo di vessazioni nei confronti del bambino si erano già manifestate altre volte, la donna è stata tratta in arresto per il reato di maltrattamenti e lesioni aggravate, conseguentemente posta agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria. La donna è una 38 enne, residente a Parma, ma di origini Ucraine.

Purtroppo il fatto si è verificato probabilmente quale escalation di uno stato personale della donna particolarmente complicato. Il bambino al momento è stato affidato alla nonna, ed è stato giudicato guaribile in 18 giorni.

La polizia di Stato ha dimostrato anche in questo caso la particolare vicinanza e prossimità rispetto alle fasce cosiddette deboli, come ad esempio i minori. Vicinanza che viene espressa non solo sotto il profilo repressivo ma anche sotto il profilo preventivo attraverso una campagna di sensibilizzazione costante, sia all’interno delle scuole sia nelle principali piazze dei vari quartieri di Parma.

Con la lettura dei pizzini della legalità, che la docente Lucia Savona provvederà a portare a Corleone presso il Museo delle mafie, si è aperto giovedì 23 maggio, in occasione delle Giornata della Legalità, la cerimonia di inaugurazione della targa in memoria di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutte le vittime della mafia, presso l’Istituto Comprensivo Puccini della scuola primaria “Vittorio Bottego” di Parma.

Nel cortile della scuola erano presenti tutte le classi quinte, alla presenza del preside Gastone Demaldè. Presenti anche il coordinatore del quartiere S. Lazzaro, sig. Mauro Canola, l’avvocato Gianola-Bazzini e la presidente del Consiglio d’Istituto, sig.ra Vittoria Spadea. 

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Antonella Corrado, referente di plesso, con le docenti Monica Barbieri, referente del progetto legalità, e Lucia Savona docente di origini corleonesi, insieme all’avvocato Gianola-Bazzini, che da anni collabora con la scuola per la realizzazione del progetto legalità per le classi quinte, hanno spiegato il motivo dell’incontro anche ai bambini di terza e quarta che non avevano partecipato al progetto. E la docente in pensione Domenica Bacchieri, fautrice del progetto.

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Una cerimonia che ha affrontato il concetto di legalità, come seme da coltivare. La maestra Carmen Borzacchiello, insegnante delle classi V C e V D, ha quindi distribuito ai bambini una bustina con dentro dei semi da far germogliare sotto il sole della legalità.

Scoperta la targa, tutti i presenti hanno poi intonato l’Inno d’Italia.

Infine le parole della canzone Pensa di Fabrizio Moro sono state cantate da tutte le classi come monito nella vita di tutti i giorni. 

 

Foto a cura di Francesca Bocchia

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Con i 2mila euro ricavati da una gara di pesca sportiva “in rosa” ha donato uno strumento prezioso per le mamme che devono allattare i piccoli ricoverati dell’Ospedale dei bambini di Parma.

Parma -

Un’amica assidua della Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini Cinzia Arcari: all’inizio di questo sodalizio consegnò trenta sedie colorate per la sala d’attesa, poi arrivò con otto piantane per flebo e pompe infusionali e questa mattina ha donato alla struttura della Pediatria d’urgenza diretta da Icilio Dodi un tiralatte, strumento prezioso per le mamme che devono allattare neonati indeboliti da una malattia.

Un’apparecchiatura dal valore di 2mila euro che Cinzia ha raccolto grazie ad una gara di pesca “in rosa” che si è tenuta lo scorso 31 marzo ai laghi di Cronovilla, sulle colline di Traversetolo, e grazie all’aiuto dei bambini del Lago di Pane e della Comunità La libellula che hanno realizzato i gadget venduti durante la manifestazione. Con lei un gruppo di amiche che collaborano ad organizzare eventi benefici per sostenere progetti sempre rivolti all’infanzia, in particolare a comunità di accoglienza e alla pediatria dell’Ospedale Maggiore.

Il nostro è uno sforzo corale è con i bambini e per i bambini”, dice Cinzia Arcari mentre consegna il tiralatte al personale della Pediatria d’urgenza e alla coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia che la ringrazia sentitamente “Cinzia è diventata una nostra amica e un’amica dei bambini”. “Uno degli obiettivi dei professionisti della salute è promuovere l’allattamento al seno – spiega Rita Dicembrino Responsabile attività assistenziali dell’Ospedale dei bambini - . E iniziative come questa, che partono dai cittadini, rafforzano questo obiettivo e ci consentono di mettere a disposizione più strumenti alle mamme che necessitano di un supporto per allattare i figli ricoverati nei reparti pediatrici del Maggiore”.

Maltempo. Allerta rossa nella pianura centrale emiliana, il presidente della Regione chiede lo stato di mobilitazione per fronteggiare possibili piene. Summit stamani al centro della Protezione civile di Marzaglia (Mo). Si stanno predisponendo misure di protezione.

Bologna –

L’Emilia-Romagna si prepara a fronteggiare la situazione generata dall’ondata di maltempo che ha interessato, e che interesserà nelle prossime ore, diverse aree della pianura centrale emiliana, in particolare nella provincia di Modena lungo l’asta del Secchia e alcune zone del reggiano. Per queste, la Protezione civile ha già diramato una allerta rossa, dopo quella arancione di ieri.

Questa mattina, durante l’incontro al Centro operativo unificato di Marzaglia (Mo), alla presenza del prefetto di Modena, Maria Patrizia Paba, dell’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, e dei sindaci dei diversi Comuni interessati - Modena, Sassuolo, Formigine, Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Carpi, Cavezzo, Concordia sul Secchia, Novi, San Possidonio, San Prospero, Soliera e Rubiera e Casalgrande nel reggiano - è stata anticipata al Dipartimento nazionale della Protezione Civile, in videoconferenza con Marzaglia, la richiesta dello stato di mobilitazione

La richiesta, firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, è già stata inviata a Roma per essere accolta dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

Il presidente della Regione è in costante contatto con i vertici della Protezione civile nazionale e locale, oltre che del Governo e delle istituzioni locali. Lo stato di mobilitazione prevede la possibilità di utilizzare le risorse del Servizio nazionale di Protezione civile, mediante il coinvolgimento delle colonne mobili di altre Regioni, a supporto di quella emiliano-romagnola.

Nelle prossime ore, saranno comunicati aggiornamenti della situazione dal Centro di coordinamento servizi attivato dalla Prefettura a Marzaglia.


La situazione

La Protezione civile informa che al momento la situazione idrometrica dei fiumi Secchia e Panaro vede il superamento della soglia 2 in alcune sezioni (rispettivamente a Ponte Bacchello e nel tratto Bomporto-Camposanto), dove stanno transitando i colmi di piena. Le precipitazioni attese dovrebbero concentrarsi tra le 18 e il primo pomeriggio di domani sull’Emilia centro-occidentale, la Liguria di Levante e l’alta Toscana. Si prevedono piogge moderate, con medie areali tra i 30 e i 60 mm ma la situazione potrebbe complicarsi per temporali localizzati e ancora più intensi. Una serie di eventi che si inserisce in uno scenario reso critico dai colmi di piena già in transito, con livelli d’acqua molto alti. 

Dalle 20 di ieri sono stati attivati 120 volontari (30 squadre) per il monitoraggio degli argini del Panaro e soprattutto del Secchia tra il modenese e il reggiano. I coordinamenti interessati sono quelli di Modena e Parma, oltre a Federgev. Già in questa fase, saranno attivate altre 9 squadre di volontari (dai coordinamenti di Ferrara, Ravenna, Rimini, più Federgev, ANC e CRI).

Fonte: Regione ER

Emessa una nuova Allerta valida dalle 12.00 di lunedì 27 sino alle 24 di martedì 28 con l'innalzamento del codice colore da Giallo ad Arancione per la criticità idraulica (piene) in pianura, con particolare riferimento ai tratti vallivi dei bacini del Secchia e del Panaro ed ai bacini pedecollinari degli affluenti di destra del fiume Reno (Idice, Quaderna, Sillaro), dove tra oggi e domani potrebbero verificarsi dei superamenti della soglia 2 a causa delle precipitazioni in atto e previste.

Sul fronte del meteo le precipitazioni saranno deboli e diffuse per l'intera giornata di lunedì 27 maggio. Anche per martedì 28 maggio si prevedono condizioni di tempo perturbato su tutta l'Emilia-Romagna. In particolare, dal tardo pomeriggio le precipitazioni si intensificheranno ed in serata potranno assumere anche carattere di rovesci o temporali, più probabili sul settore occidentale (province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia) e sulle zone di pianura.

La criticità idraulica arancione sulla pianura emiliana orientale e costa ferrarese (le province di Ferrara, Ravenna e Bologna) è riferita ai tratti arginati dei bacini pedecollinari affluenti del Reno, già interessati da fenomeni di piena. Anche sulla pianura emiliana centrale (corrispondente ai territori delle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Parma) l'Arancione per lo stesso rischio è relativo alle ulteriori sollecitazioni che potranno subire i tratti arginati di Secchia e Panaro, già interessati da numerosi passaggi di piena negli ultimi 20 giorni.
Le restanti aree dell'Emilia-Romagna sono allertate col colore Giallo per la criticità idraulica.

Confermato il Giallo per il rischio idrogeologico nelle aree di collina e montagna.

La tendenza nelle successive 48 ore è data come stazionaria.

 

La Stroke Unit dell'Ospedale Civile di Baggiovara è stata riconosciuta come Centro ORO nell'ambito del programma ESO-Angels Awards per il 2018 e il 2019.

Il 22-24 maggio, a Milano, si è tenuta l'ESO Conference che ha raggruppato esperti da tutto il Vecchio Continente, e non solo. Nel corso della Conference i neurologi dell'AOU di Modena hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento. Angels initiative è un progetto promosso da European Stroke Organization, Italian Stroke Organization e World Stroke Organization, in collaborazione con Boehringer-Ingelheim e Quintiles con l'obiettivo di migliorare lo standard del trattamento dell'ictus ischemico a livello europeo. Il premio certifica l'inserimento della Stroke Unit in network di eccellenza nella cura dell'ictus, all'interno di un progetto che mira ad arruolare 1500 ospedali "stroke-ready" in tutta Europa, diversi dei quali nel nostro Paese.

Già a maggio 2018, l'Ospedale Civile aveva ricevuto – unico centro italiano – l'European Stroke Organization (ESO) Angels Awards, che certificava gli alti livelli ottenuti, sia dal punto di vista dell'organizzazione, sia da quello della casistica e dei risultati nell'assistenza ai pazienti con ictus. Il premio del 2018 è stato confermato anche per l'anno 2019, riconoscendo l'ottima qualità del trattamento di questa importante patologia acuta.

"Questo riconoscimento– ha commentato con soddisfazione il Direttore Generale dell'AOU di Modena, Dottor Ivan Trenti– gratifica l'impegno e la dedizione di tutto il personale, medico e infermieristico, della Stroke Unit. Si tratta di un riconoscimento internazionale della qualità del lavoro svolto nella nostra Azienda. I nostri cittadini sanno che, nell'ambito dell'ictus ischemico, come in molti altri campi, possono contare sull'efficienza della nostra Sanità. Un riconoscimento che è per tutti noi uno sprone a lavorare per consolidare e migliorare i nostri servizi".

"Gli ospedali di Angels– spiega il Prof. Stefano Meletti, direttore della Neurologia della quale la Stroke Unit fa parte – vengono valutati ogni tre mesi sulla base della casistica e dei risultati clinici. Il nostro reparto ha ottenuto ottimi voti nell'ultimo trimestre del 2018 e nel primo del 2019, ottenendo un riconoscimento che deve essere costantemente verificato e confermato. Una bella sfida, che raccogliamo con orgoglio per il bene dei nostri pazienti che devono sapere di avere a disposizione un percorso che, grazie anche alla collaborazione col territorio, assicura le migliori cure possibili."

I criteri di valutazione di Angels si basano sul monitoraggio della qualità tramite una serie di parametri tra cui spiccano la percentuale di pazienti trattati con i tempi di door to treatment cioè quelli che intercorrono tra l'arrivo in Pronto Soccorso e il trattamento, che deve essere effettuato prima possibile, trattandosi di una patologia tempo-dipendente. Ancora, viene considerata la percentuale di pazienti trattati rispetto al totale dei pazienti ricoverati con ictus e il numero di pazienti con ictus ricoverati presso la Stroke Unit durante il loro periodo di degenza.

"Le terapie a nostra disposizione- ha spiegato il Dottor Guido Bigliardi, responsabile della Stroke Unit – per la fase acuta dell'ictus ischemico sono essenzialmente tre. La prima è il ricovero in Stroke Unit, un reparto con letti e personale dedicato ai pazienti con ictus. La seconda terapia, disponibile da ormai 15 anni anche in Italia, è la trombolisi endovenosa con rtPA (Alteplase®), un farmaco trombolitico che ha lo scopo di sciogliere il coagulo di sangue nel cervello che causa l'ictus ischemico ostruendo una arteria. Dal 2015 è stata dimostrata l'efficacia anche della terapia endovascolare in caso di occlusione di grossa arteria intracranica. La terapia endovascolare con trombectomia meccanica consiste, attraverso la puntura dell'arteria femorale all'inguine, nel portare un catetere nei vasi arteriosi del collo fino ad avanzare con un microcatetere selettivamente nel vaso occluso cerebrale. Si procede poi al recupero del coagulo ematico (il cosidetto "trombo") mediante trombectomia meccanica con l'utilizzo di specifici devices ("stent-retriever") e aspirazione, estraendo il coagulo. Tutte le terapie acute dell'ictus ischemico devono essere somministrate il più precocemente possibile, in particolare la trombolisi con rtPA entro 4,5 ore dall'esordio dei sintomi, riducendo in maniera importante il rischio di morte e disabilità".

Il risultato è frutto di un lavoro multidisciplinare quotidiano in Stroke Unit (medici, infermieri, OSS, fisioterapisti, logopedisti) che parte dall'organizzazione di rete della nostra provincia, che coinvolge il 118, il Dipartimento di Emergenza Urgenza (in particolare il Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile), il Dipartimento di Neuroscienze (Neurologia, Neuroradiologia, Neurochirurgia e Riabilitazione) dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena e dell'integrazione con l'AUSL di Modena (Stroke Unit di Carpi e Pavullo), oltre naturalmente ai reparti di Rianimazione.

La Stroke Unit di Modena è da 15 anni una realtà di eccellenza a livello nazionale, presso la quale sono state eseguite più di 1500 trombolisi e quasi 700 trombectomie meccaniche con la collaborazione della Struttura Complessa di Neuroradiologia diretta dal Dottor Stefano Vallone. Ospita frequentemente medici neurologi, infermieri, medici in formazione specialistica provenienti da tutta Italia.

"Il nostro centro– ha concluso Bigliardi- è sempre stato attento al monitoraggio dei propri risultati, con l'obiettivo di migliorarsi e di implementare i trattamenti, sia in termini numerici che di performance, mossi da un concetto chiave: "Time is Brain". Nell'ictus il fattore tempo è decisivo per il recupero della funzionalità del paziente. L'anno scorso Modena era stato l'unico centro italiano a ricevere un riconoscimento. Quest'anno i centri premiati sono stati una decina, a sottolineare come l'iniziativa stia dando i suoi frutti anche sul nostro territorio nazionale".

Cruciverba per mantenere il cervello vigile, attento e allenato nell’età avanzata. A scoprirlo uno studio inglese. Gli appassionati di puzzle e parole crociate tendono ad avere un’età cerebrale fino a 10 anni più giovane della norma.

Invecchiare mantenendo la mente lucida è possibile. Il segreto è passare il tempo libero a fare rebus, sudoku e cruciverba può essere molto più utile e produttivo di quanto sembra. In particolare per il futuro benessere del nostro cervello. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Exeter e la King's College London, nel Regno Unito, secondo cui dedicarsi regolarmente a queste attività enigmistiche presenta enormi benefici per il futuro funzionamento delle nostre capacità cognitive, quali la memoria, l’attenzione, il ragionamento e l’abilità nel risolvere problemi.

«I miglioramenti sono stati particolarmente evidenti nella velocità e nell’accuratezza delle performance dei partecipanti», ha dichiarato la dottoressa Anne Corbatt, leader dello studio. «In alcune aree i miglioramenti sono stati davvero drastici: per esempio nell’ambito del problem-solving, le persone che facevano spesso cruciverba o puzzle avevano un’età mentale di circa 8 anni più giovane rispetto a coloro che non coltivavano questa passione. Non possiamo dire con certezza che fare questo genere di quiz abbassi la probabilità di sviluppare una condizione neurodegenerativa, ma abbiamo visto che l’uso regolare di giochi con parole e puzzle aiuta a mantenere il nostro cervello in funzione più a lungo».

Lo studio, chiamato PROTECT, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è uno dei più complessi degli ultimi 10 anni e gli scienziati incoraggiano tutti gli adulti a dedicarsi a questo genere di attività di enigmistica al fine di mantenere all’erta la mente e i suoi processi cognitivi, al contempo tenendo a bada malattie gravi come la demenza e l’Alzheimer. «PROTECT si è dimostrata una delle ricerche più entusiasmanti del decennio», conferma Clive Ballard, del Dipartimento di medicina di Exeter. «Lo studio ci ha permesso di capire di più sul modo in cui il nostro cervello invecchia, e dunque possiamo cercare di ridurre il più possibile il rischio che corrono le persone anziane di sviluppare la demenza».

Tantissimi i giovani di Parma che sono scesi di nuovo in piazza, nella giornata di ieri, per far sentire la propria voce contro il riscaldamento globale. Lo sciopero segue quello di venerdì 15 marzo. Il corteo, partito da piazza Garibaldi ha raggiunto la stazione per sensibilizzare l’opinione pubblica in nome del movimento Fridays For Future, che vuole sensibilizzare sul grave problema del cambiamento climatico, chiedendo ai governi di mettere in campo azioni concrete per fermare il riscaldamento globale.

Galleria a cura di Francesca Bocchia

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Furti e atti vandalici: i Carabinieri di Parma hanno identificato i 4 componenti di una baby gang che avevano preso di mira diverse scuole cittadine. 

Due giovani si trovano ora agli arresti domiciliari, un terzo é stato raggiunto dal provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia. Il quarto, essendo minorenne, é stato denunciato al tribunale dei minori di Bologna. 

Diversi i furti compiuti, principalmente mirati ai distributori automatici collocati all’interno delle scuole, per un bottino complessivo accertato di circa mille euro, ma non solo. Sono circa 35, infatti, i personal computer rubati

La ricostruzione degli accadimenti e l’identificazione degli attuali indagati è stata resa possibile grazie alla modalità nel perpetuare i furti, attuati sempre tra le ore 23,00 e le 03,00. 

L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma, ha preso le mosse dal furto avvenuto nel luglio dell’anno scorso ai danni del liceo scientifico Bertolucci. La baby gang, dopo aver divelto la porta a vetri del seminterrato, si era introdotto nell’istituto scolastico, forzando il distributore di alimenti e bevande della ditta Argenta, per rubarne il contenuto. 

Fondamentali per identificare i giovani, i filmati di videosorveglianza delle scuole prese di mira, oltre al monitoraggio dei profili Facebook, grazie a controlli incrociati con le foto pubblicate dai ragazzini.

Venerdì, 24 Maggio 2019 16:12

Parma - Donna travolta sulle strisce

Tragico incidente, oggi, verso l'ora di pranzo. È successo a Parma, dove una donna è stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali, all'Arco di San Lazzaro. Inutile i soccorsi. Purtroppo non c’è stato nulla da fare, la donna ha perso la vita a causa delle ferite riportate a seguito dell'impatto, che sono risultate troppo gravi. A travolgerla, un furgone che trasportava bevande.  

Sul posto la Polizia Muncipale che hanno transennato il tratto di via Emilia tra l'Arco di San Lazzaro e l'incrocio con via Gibertini.

Il numero 46 di Valentino Rossi invade l’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla”. Magliette e cappellini del pilota di Tavullia vestono i pazienti dei reparti pediatrici del Maggiore.

Parma -

Bandiere, cappellini firmati da Dottor Rossi, magliette con il numero 46: quando Flavio Pratesi, presidente del Fan Club Valentino Rossi, apre la sua borsa una ventata di allegria invade l’Ospedale “Pietro Barilla”. I bambini si affacciano sulle porte delle camere cercando la graditissima sorpresa e il portavoce di Vale, come lo chiama lui, veste ciascuno di loro con i simboli del Popolo giallo, in uno sventolio di bandiere e applausi. Non c’è bisogno di spiegazioni, il campione di Tavullia è un idolo anche all’Ospedale dei bambini di Parma.

La visita del Fan club nasce infatti da un piccolo grande tifoso di Dottor Rossi che aveva scritto al plurititolato pilota per incontralo. Incontralo non era possibile ma il presidente gli promise che, alla prima vittoria gli avrebbe portato la coppa. La domenica successiva Valentino Rossi vinse a Jerez de la Frontera e Flavio Pratesi gli portò la coppa, oltre a tanti gadget per i bambini della pediatria di Parma. “Allora eravamo un po’ sbruffoni, - racconta sorridendo - ne conquistavamo tante. L’avrei portata anche oggi se ne avessi avuta una…”. “Arriverà – continua – ma non c’è niente di più bello del sorriso di un bambino quando vede il 46, noi gli diamo una maglietta o una bandiera ma è come se consegnassimo una piccola goccia di energia”.

E’ il terzo anno che il Fan Club di Valentino Rossi viene all’Ospedale dei bambini di Parma – spiega Stefano Capretto di Giocamico creatore del primo contatto - e ogni volta è una festa”. Perché l’anima storica del Fan Club veste di giallo anche il personale che collabora alla distribuzione a cominciare dagli educatori di Giocamico e dalle coordinatrici infermieristiche Maria Luisa Zou, Giuseppina Nicosia, Claudia Marcatili con la rad Rita Dicembrino. Senza dimenticare il personale medico. Cappellino e maglietta anche per Francesca Savina, Icilio Dodi, Pierpacifico Gismondi, Francesco Pisani e tutti quelli che incontra nel suo percorso che attraversa la pediatria d’urgenza del piano terra per salire all’Oncoematologia e al day Hospital fino alla Pediatria generale del terzo piano. E l’Ospedale dei bambini si colora di giallo.

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MIRE, 400 bambini della scuola primaria di Bibbiano fanno una colletta e donano i soldi a Curare Onlus per il futuro ospedale Maternità e Infanzia Reggio Emilia che sorgerà dietro il Santa Maria Nuova

Reggio Emilia

“Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”. Con queste e altre parole di Madre Teresa di Calcutta, gli alunni della scuola primaria “Neria Secchi” di Bibbiano hanno presentato la loro iniziativa di solidarietà con cui hanno realizzato una raccolta fondi a favore del MIRE, l’ospedale dedicato a maternità e infanzia che sorgerà dietro al Santa Maria Nuova.

La consegna del generoso contributo nelle mani della presidente di Curare Onlus, Deanna Ferretti e del ginecologo Martino Abrate, è avvenuta martedì presso la scuola. Nell’occasione i bambini hanno recitato poesie sul tema della solidarietà e hanno condiviso le loro esperienze di momenti in cui sono venuti in contatto con il mondo della Sanità reggiana.

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I soldi (un po’ più di mille euro) sono stati raccolti nell’ambito dell’annuale proposta di sensibilizzazione “La Settimana del pane”. Già da anni il progetto dà frutti positivi, a favore della ricerca, di adozioni a distanza, di varie associazioni che hanno sempre come comune denominatore i bambini. Per una settimana la merenda è stata sostituita da pane fresco, gentilmente fornito a prezzo di favore dal forno Fantuzzi di Aiola, e i bambini per quelle ricreazioni hanno portato a scuola una somma da destinare al MIRE. Presenti alla consegna oltre alle insegnanti che hanno curato l’iniziativa, il sindaco di Bibbiano Andrea Carletti e l’assessore alla Scuola Paola Tognoni.

I bambini sono stati sensibilizzati dalle insegnanti sull'importanza del donare in favore di progetti che si occupino di altri bambini meno fortunati e nella mattinata in molti, tra loro, sono intervenuti con propri pensieri sul valore delle azioni per assistere il prossimo. Il ringraziamento a nome dell’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia è stato portato dal dottor Abrate che ha lodato la perspicacia di questi piccoli nel ragionare sul tema e sottolineato l’importanza del ruolo della scuola come luogo in cui si apprende anche ad ampliare il proprio sguardo per avvicinarsi ai bisogni degli altri imparando fin da piccoli a essere solidali.

 

Circa 7 ettari per la coltivazione di prodotti agricolifrutti antichiserre. Uno spazio destinato alla produzione agricola, divenuto spazio di lavoro per tante persone in difficoltà: questo è il progetto Agrosvoltare Hub ha come obiettivo quello di qualificare le persone che opereranno al suo interno promuovendone la crescita e e la formazione sul campo. 

Un progetto pensato dalla Cooperativa Sociale Svoltare per riattivare socialmente, attraverso l’agricoltura, persone che si trovano in condizione di svantaggio. Grazie alla collaborazione con l'ente di formazione Agriform e l'Azienda Agraria Sperimentale Stuard, Svoltare opera nei terreni del Vivaio Forestale Scodogna di Collecchio, in gestione all'ente Parchi del Ducato, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, impiegando metodi di coltivazione biologici in armonia con la natura e sostenendo l’inserimento sociale e lavorativo di rifugiati, richiedenti asilo, disoccupati e persone in difficoltà che desiderano ritrovare l’autonomia attraverso uno specifico programma di formazione agricola.

L'Assessore al Welfare Laura Rossi, Katya Lucà Delegata all'Inclusione Sociale e Mattia Salati, Delegato alla Disabilità del Comune di Parma hanno fatto visita, questa mattina, ad Agrosvoltare Hub a Collecchio, accompagnati da Simone Strozzi, presidente Cooperativa Sociale Svoltare.

 

Gentile Direttore, nei giorni scorsi abbiamo assistito ad un vile attacco contro una Istituzione pubblica: la Polizia Locale.

Ultimo di una lunga serie, stavolta è toccato al Comando della Polizia Locale di Mirandola, in provincia di Modena: è stato dato alle fiamme, e due cittadini, residenti nello stesso palazzo, sono deceduti a causa del fumo; inoltre, altre 20 persone sono rimaste ferite e/o intossicate, di cui tre in modo grave. Pare che, intorno alle 2 del mattino, un giovane straniero sia riuscito ad abbattere la porta, appiccare il fuoco dopo aver cosparso il Comando di benzina e fuggire con alcune uniformi. La sede è andata completamente distrutta. E' vero: è il momento del cordoglio e del dolore per le vittime.
Ma, quanto accaduto a Mirandola, potrebbe verificarsi in tanti Comandi d'Italia ed anche nel nostro territorio. Le colpe della politica locale e nazionale sono evidenti: non è accettabile che un Corpo di Polizia sia ubicato promiscuamente con abitazioni civili.

Dopo oltre trent'anni dall'oramai obsoleta Legge quadro sull'ordinamento della Polizia locale (Legge 65/1986), non è accettabile che vi siano Comandi senza alcun piantonamento, senza allarmi né telecamere: sedi, quindi, che non garantiscono standard di sicurezza né per gli agenti né per i cittadini.

Non è accettabile che non venga riconosciuto il ruolo della Polizia Locale, determinante per la sicurezza pubblica, al pari delle Forze di Polizia Nazionali, che operano in sedi "sicure"; come se non bastasse, è singolare che un Corpo con funzioni di polizia abbia (unico nel panorama italiano ed europeo) parte del proprio organico costituito da agenti precari, con contratti che durano per pochi mesi all'anno e che, data la precaria situazione, sono obbligati al servilismo per ottenere il rinnovo dei contratti.

Le Istituzioni non possono più rifiutare di concedere dignità alla Polizia Locale, e le relative tutele e prescrizioni che obbligherebbero al recepimento di misure di sicurezza volte ad impedire che un attacco simile si ripercuota su inermi cittadini.

Nonostante il mancato riconoscimento formale e sostanziale da parte dello Stato, giova evidenziare che gli appartenenti alla Polizia Locale possiedono qualifiche di polizia pari a quelle delle Forze di Polizia statali: ciò comporta, per il personale, i medesimi obblighi per la repressione ed il contrasto dei reati in capo alle Forze di Polizia nazionali; né vanno dimenticati i 40 caduti in servizio dal 1986 ad oggi.
Ugl si augura che il nuovo corso, intrapreso con coraggio dal Ministro degli Interni, venga portato a compimento, per vedere finalmente realizzata la riforma della Polizia locale.

Parma, 22.05.2019

Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl di Parma

 

(Foto di Guido Zaccarelli - Mirandola)

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Parma. celebrata una Messa In ricordo del Tenente Colonnello della Guardia Di Finanza Luigi Petese

Nella Chiesa parrocchiale del Corpus Domini di Parma è stata celebrata una Messa in ricordo del Tenente Colonnello Luigi Petese, prematuramente deceduto un mese fa, a soli 42 anni, a causa di una grave malattia.

L'Ufficiale era nato nel 1977 a Mesagne, nella provincia di Brindisi. Dall'estate 2015 comandava il Gruppo Tutela Economia del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma: nella città ducale si era distinto per avere condotto con successo - alla guida dei suoi uomini - importantissime operazioni di polizia giudiziaria.

Hanno partecipato alla Messa, officiata dal Cappellano militare della Guardia di Finanza, la signora Sara, moglie dell'Ufficiale, il Comandante Interregionale dell'Italia Centro-Settentrionale, Gen. C.A. Sebastiano GALDINO, il Comandante Regionale Emilia Romagna, Gen. D. Giuseppe GERLI, il Comandante Provinciale Col. t.ST Gianluca DE BENEDICTIS e le Autorità civili e militari della Provincia.
Presente anche una folta rappresentanza di colleghi in servizio ed in pensione che hanno avuto l'onore di conoscere ed apprezzare le straordinarie doti umane, la generosità e l'atteggiamento costantemente positivo, oltre che le rare e ragguardevoli qualità professionali, del collega ingiustamente scomparso.

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