Nell’ambito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti, nella giornata di ieri, a Modena personale della Squadra Mobile, unitamente alla locale Polizia Municipale, ha tratto in arresto due cittadini peruviani, padre e figlio, rispettivamente di 60 e 32 anni.

L’indagine ha preso avvio a seguito di una serie di servizi di osservazione e pedinamento nella zona di via Gramsci, della Stazione Ferroviaria e del parco XX aprile. Gli investigatori, anche alla luce di segnalazioni da parte dei residenti, hanno concentrato la propria attenzione sui due peruviani, che spesso si accompagnavano a noti personaggi pregiudicati di nazionalità nigeriana.

La perquisizione domiciliare, effettuata con l’ausilio di una unità cinofila della Guardia di Finanza, ha dato definitiva conferma ai sospetti della Polizia: all’interno dell’abitazione, dove tra l’altro erano stati accertati numerosi “andirivieni” sospetti, sono stati rinvenuti oltre 190 grammi di sostanza stupefacente in polvere e sasso del tipo cocaina, ulteriori 336,3 grammi di cocaina in stato liquido ed un barattolo contenente stracci imbevuti della medesima sostanza in stato liquido per un peso lordo di grammi 253. Trattasi di un sequestro peculiare in quanto la droga allo stato liquido viene successivamente raffinata attraverso un processo chimico: da 150 grammi di liquido si ricava circa un chilo di sostanza in polvere. La droga rinvenuta avrebbe fruttato sul mercato illegale oltre 150mila euro.

È stato, inoltre, sequestrato materiale per il confezionamento della droga, tra cui cinque bilancini di precisione ed un frullatore, e numerosi telefoni cellulari.

La perquisizione è stata estesa anche ad un magazzino, ubicato in un palazzo in zona Canaletto e adibito abusivamente a luogo di ritrovo e a studio di registrazione, le cui chiavi erano in possesso dei due peruviani. È stato pertanto richiesto l’ausilio dei Vigili del Fuoco e di personale dell’AUSL, i quali hanno accertato violazioni amministrative di carattere igienico sanitario e in materia di urbanistica ed edilizia.

Entrambi gli arrestati risultano gravati da precedenti di Polizia. Al termine degli accertamenti di rito, i due peruviani sono stati associati alla locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

 

Giovedì, 13 Giugno 2019 12:37

Fiocco Azzurro in redazione

Congratulazioni al nostro amico e collaboratore, Mario Vacca, per la nascita del piccolo Tancredi.

Dalla Redazione della Gazzetta dell'Emilia e da Rosanna i più cari Auguri e felicitazioni alla mamma Marianna e alla piccola Ginevra.

Parma 13 giugno 2019 

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Parma: il Procuratore della Repubblica, dott. Alfonso D'Avino, in visita al comando provinciale della Guardia di Finanza.

Nella mattinata odierna, il Procuratore della Repubblica di Parma, dott. Alfonso D'AVINO, ha reso visita al Comando Provinciale della Guardia di Finanza, ove è stato accolto dal Comandante Provinciale, Col. t.ST Gianluca DE BENEDICTIS.

Quest'ultimo, nel corso di un briefing, alla presenza dei Comandanti di Reparto e degli Ufficiali, ha illustrato al Procuratore l'organizzazione della Guardia di Finanza nella provincia di Parma, soffermandosi sulle più rilevanti attività operative svolte: dal contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, agli interventi in materia di tutela della spesa pubblica, alle indagini in tutti i settori che evidenziano fenomeni di criminalità economico-finanziaria nonché al concorso al mantenimento della sicurezza pubblica.

Al termine dell'incontro, il Dott. D'AVINO ha voluto sottolineare il fondamentale ruolo del Corpo per la salvaguardia dell'economia legale ed ha espresso profondo apprezzamento per la preziosa collaborazione fornita dal Comando Provinciale nell'ambito delle numerose attività delegate, coordinate dalla Procura della Repubblica.

Nelle prime ore di questa mattina, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 21 anni, responsabile del reato di rapina impropria in concorso.

Modena 12 giugno 2019 - Alle ore 4.30 è giunta alla linea di emergenza 112NUE una chiamata da parte di una donna residente in via Pagani che segnalava la presenza di due uomini intenti a forzare le portiere delle autovetture in sosta. In particolare, i due dopo aver rovistato all'interno dell'abitacolo di una Nissan Qashqai si erano allontanati con un sacchetto in plastica di colore blu.
La Centrale Operativa in costante contatto con la donna, la quale è stato in grado di fornire una perfetta descrizione dei due malviventi, riferendo altresì in tempo reale ogni loro spostamento, ha immediatamente fatto confluire sul posto due volanti.

Gli agenti hanno individuato i due soggetti in via San Faustino, i quali alla vista della Polizia, si sono dati alla fuga in direzioni opposte. Uno è riuscito a far perdere le proprie tracce, mentre l'altro per guadagnarsi l'impunità, dopo aver scagliato contro un agente il sacchetto contenente la refurtiva, ha cercato di scavalcare la recinzione di un condominio, rovinando a terra. A quel punto, vistosi accerchiato, ha iniziato a sferzare calci e pugni all'indirizzo degli agenti, che con non poca fatica sono riusciti a bloccarlo.

Un operatore durante la colluttazione ha riportato delle escoriazioni ad una caviglia, refertate dal locale Pronto Soccorso con prognosi di 10 giorni.
Il marocchino, gravato da numerosi precedenti di Polizia in materia di immigrazione e stupefacenti, clandestino sul territorio nazionale, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Sono in corso indagini per risalire all'identità del complice. La refurtiva consistente in diverse confezioni di farmaci, un triangolo rosso di emergenza, un sopporto per navigatori e dei cavetti USB è stata restituita al legittimo proprietario.

Tre chili e mezzo di cocaina, oltre due chili di hashish, 40.000 euro contanti ed un'auto con vano segreto, la Polizia di Stato arresta due persone.

Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Reggio Emilia, con l'ausilio dei colleghi della Questura di Modena, nella giornata di ieri hanno registrato l'ennesimo sequestro di un rilevante quantitativo di cocaina ed hashish.

Martedì mattina, in particolare, gli investigatori della Squadra Mobile reggiana si recavano, in trasferta, a Modena per monitorare un'abitazione che era sospettata di essere il luogo ove numerosi pusher reggiani si recavano per acquistare cocaina ed hashish. Nel corso della mattinata gli investigatori notavano un'autovettura recarsi nella corte dell'abitazione; il proprietario dell'abitazione avvicinava l'uomo a bordo e, dopo avergli consegnato qualcosa, riceveva due involucri.

Gli uomini della Squadra Mobile, quindi, decidevano, da un lato, di bloccare l'auto che era entrata nel cortile – su cui veniva identificato un cittadino albanese residente nel Forlivese – e di entrare nell'abitazione monitorata. All'interno dell'abitazione si rintracciava un uomo, marocchino, ed uno dei due panetti consegnatigli poco prima contenente un chilo di cocaina. L'altro panetto era stato già aperto e l'uomo stava procedendo al taglio ed al confezionamento nella cocaina in sasso. Nell'appartamento, anche, oltre due chili di hashish.

Nell'autovettura condotta dal cittadino albanese, ad un primo controllo, non si trovava nulla. Il mezzo quindi veniva condotto in Questura ove, con pazienta e professionalità, gli uomini della Squadra Mobile riuscivano ad individuare un vano segreto, ricavato nel cruscotto, al cui interno erano occultati un panetto da oltre un chilo di cocaina e poco meno di 40.000 euro contanti sottovuoto.
Sulla scorta di quanto accertato entrambi i soggetti venivano tratti in arresto ed associati presso il carcere di Modena a disposizione dell'Autorità giudiziaria.

I video:

https://youtu.be/u0BnBVCI6hs 

https://youtu.be/16JXEKnEwW8

https://youtu.be/-BwVkiOcP3Y

 

Guasto a un ascensore dell'Ospedale Civile, bloccati paziente e operatori sanitari. L'uomo sta bene ed è ricoverato in reparto

Nelle prime ore di questa mattina, all'Ospedale Civile di Baggiovara, un guasto a un ascensore ha comportato il ritardo di un paziente nell'accesso – per una procedura urgente - alla Cardiologia, in quanto è rimasto bloccato nella cabina insieme al personale sanitario che lo accompagnava. Sul posto sono intervenuti le squadre di tecnici della manutenzione, subito allertati.

L'uomo, proveniente dal Pronto Soccorso, era accompagnato dal personale del 118 e non è mai rimasto solo durante l'attesa.

Dopo circa trenta minuti, una volta sbloccato l'ascensore, il paziente ha potuto svolgere senza intoppi le procedure mediche richieste. Rimane ricoverato in reparto e le sue condizioni sono buone.

La Direzione ha avviato gli approfondimenti necessari per verificare la causa del guasto e il rispetto di tutte le procedure previste in questi casi, con l'obiettivo di evitare, se possibile, altri episodi del genere.

La Direzione dell'AOU desidera, infine, scusarsi col paziente e con gli operatori sanitari per l'inconveniente tecnico e il disagio provocato.

di LGC Sissa Trecasali 11 giugno 2019 - Un violento temporale si è abbattuto a Parma e in provincia. Nella bassa particolarmente colpita è stata Trecasali dove il forte vento e la grandine hanno provocato notevoli danni.

Piante cadute, tetti divelti e in un caso una parte della copertura è stata scaraventata a molta distanza.

Molti gli interventi dei Vigili del Fuoco che stanno ancora lavorando per liberare una strada, interrotta da un grosso albero che si è abbattuto di traverso impedendo il transito a tutti i veicoli.

A seguire le foto di Sissa Trecasali.

 

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Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile, unitamente ai colleghi dell’omologo Ufficio di Reggio Emilia e della Polizia Municipale di Modena, ha tratto in arresto due italiani di 20 e 23 anni.

Nell’ambito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti, attuati in collaborazione con la Polizia Municipale di Modena anche attraverso appostamenti e pedinamenti, gli agenti hanno fermato un giovane di 26 anni, poi denunciato in stato di libertà in quanto trovato in possesso di circa 58 grammi di marijuana, sul quale vi erano fondati sospetti che potesse essere legato in qual modo ad un giro di droga. Le indagini hanno poi permesso di risalire ai due giovani arrestati, residenti in provincia di Reggio Emilia, che svolgevano la propria attività illecita lungo la via Emilia Ovest.

All’interno dell’abitazione, che i due condividevano, sono stati rivenuti circa 24 Kg di sostanza stupefacente del tipo marijuana, suddivisa in 47 involucri in cellophane, materiale per il confezionamento (bilancini di precisione, macchine per sottovuoto e relativi sacchetti), quattro telefoni cellulari di cui uno micro e la somma in contanti di oltre 10.000 euro.

Droga, denaro e quanto recuperato nel corso della perquisizione personale e domiciliare è stato sottoposto a sequestro.

I due giovani, entrambi pregiudicati, al termine degli accertamenti di rito, sono stati tradotti in carcere, come disposto dal Magistrato di turno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sabato notte, la Polizia di Stato ha effettuato un servizio di controllo dedicato alla verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti. Tre pattuglie della Polizia Stradale, un Medico della Polizia di Stato, assistito da un ambulatorio mobile messo a disposizione dalla Croce Rossa e un’unità cinofila antidroga della Questura di Bologna, sono stato impiegati per il controllo sulla SS 62 km 111 in località Collecchio (PR).

75 i conducenti fermati, dei quali 3 sono risultati in stato di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze alcooliche. Le patenti sono state pertanto ritirate per essere inoltrate al Prefetto ai fini della sospensione.

Da ultimo, ma non per rilevanza, sono state accertate e contestate altre 5 violazioni amministrative contrastanti con le norme del Codice della Strada per 2 delle quali è stata ritirata la patente.  

I servizi proseguiranno nel corso delle prossime settimane.

L’incredibile episodio si è verificato nei pressi della vecchia stazione di Piazzale Marconi, a Reggio Emilia. L’uomo, un 28 enne di colore, ma con passaporto finlandese si aggirava in evidente stato di turbamento. Fermato per le procedure di accertamento, ha prima palpeggiato al seno l’agente in servizio, poi si è esibito davanti a lei.

REGGIO EMILIA –

Indossare una divisa, evidentemente, non mette al riparo le donne dalle molestie sessuali sul posto di lavoro. Ne sa qualcosa l’agente della Polfer in servizio sabato pomeriggio nei pressi della vecchia stazione di Piazzale Marconi, che è stata oggetto delle attenzioni indesiderate di un cittadino straniero 28 enne, durante le procedure di accertamento e di identificazione. 

La zona attorno alla vecchia stazione è da tempo “monitorata” dalle Forze dell’Ordine in quanto luogo degradato e frequentato da persone poco raccomandabili. Proprio qui è stato notato un giovane uomo di colore che si aggirava nervosamente nell’area tra l’atrio e l’area della vecchia stazione, in evidente stato di alterazione psico fisica. 

L’uomo, un 28 enne di colore, ma con passaporto finlandese, era già noto alle Forze dell’Ordine. Gli agenti lo hanno quindi fermato per procedere ai controlli di rito. A questo punto, il 28 ebbe ha cominciato ad agitarsi e a dare in escandescenze. È stato quindi accompagnato nei locali della Polfer per le operazioni di identificazione. Ed è qui che, all’improvviso, l’uomo a cominciato a palpeggiare il seno di un’agente in servizio. Non pago, ha messo ha cominciato anche a praticare atti di autoerotismo davanti alla donna sbigottita.

Immediata la reazione dei colleghi della poliziotta, che hanno subito bloccato l’uomo. Per lui sono scattate quindi le manette con l’accusa di violenza sessuale. Dovrà comparire presto davanti al giudice per la convalida dell’arresto. 

Impegnati una cinquantina di agenti e funzionari della Polizia di Stato. Per consentire le operazioni è stata chiusa al traffico via Sinistra Tresinaro. I metal detector hanno rilevato una scatola di preziosi nascosta in un controsoffitto. Non risulta nessun fermo o arresto. 

CORREGGIO (RE) –

Maxi operazione della Polizia questa mattina al campo nomadi di via Sinistra Tresinaro, dove vivono ufficialmente cinquanta persone e da tempo al centro di polemiche sul tema della legalità, non ultima una sparatoria che sarebbe finita con il ferimento di un uomo.

Per consentire le operazioni la strada è stata chiusa al traffico. Secondo quanto si apprende, il blitz, che ha visto impegnati nelle azioni di controllo cinquanta tra agenti e funzionari della Polizia di Stato, era finalizzato alla ricerca di armi. Per questo gli agenti si sono avvalsi di appositi rilevatori per monitorare sia l’area esterna che quella interna.  

Se, al termine, non sono state trovate armi, i metal detector hanno tuttavia consentito di rinvenire, nascosta in un controsoffitto, una scatola con diversi preziosi. I gioielli sono stati sequestrati in attesa di capire la loro provenienza. Il sospetto, infatti, è che si tratti di proventi di furti. Le indagini sono in corso. 

 

L’iniziativa è stata ideata e sostenuta dall’Associazione Angela Serra con il contributo del regista Orazio Giannone che ha donato all’associazione i proventi del libro e del film “Modena, la Piccola Venezia”.  

MODENA –

Chi si ammala di tumore non solo deve fare i conti con la paura, l’ansia, le terapie spesso pesanti e invasive, ma anche con gli effetti collaterali, primo tra tutti la perdita dei capelli. Proprio questo aspetto, in particolare per le donne, rappresenta uno dei momenti di maggiore difficoltà nel percorso di cura. Un segno “visibile” della malattia con risvolti psicologici ed emotivi che possono portare la persona a identificarsi con la patologia stessa.

Per questo l’Associazione “Angela Serra” ha messo a disposizione presso il centro oncologico del Policlinico di Modena un vero e proprio “atelier” dove le donne sottoposte alle terapie oncologiche possono scegliere tra parrucche, foulard e turbanti. In un ambiente tranquillo e familiare, le pazienti possono essere ascoltare e consigliate sulla soluzione più adatta alle loro esigenze. La parrucca, il turbante o il foulard vengono poi concesse in uso gratuito per tutto il tempo necessario. 

 Il progetto, chiamato “Vanity Care” è già attivo e può contare su una scelta di 55 turbanti e foulard di diversi motivi, colori e fantasie e 30 parrucche in stile e colori differenti per andare incontro alle esigenze delle donne. Alcune delle parrucche sono state donate dalle stesse donne che nella loro vita hanno dovuto affrontare questo non facile passaggio. Al momento, sono quindici le pazienti che hanno deciso di provare il servizio.

Vanity Care è stato reso possibile, oltre che dal costante impegno dell’Associazione Angela Serra nella ricerca contro il cancro, anche dalla generosità del regista modenese Orazio Giannone, che ha deciso di devolvere i diritti del libro e del suo film “Modena, la piccola Venezia” all’associazione. Il film, che è stato proiettato per la seconda volta questa mattina al Cinema Victoria di Modena, racconta la storia della città dal Medioevo al Novecento attraverso la ricostruzione della vita quotidiane e l’interpretazione e testimonianza di diversi personaggi modenesi. 

 

I militari dei Nas hanno eseguito un controllo a sorpresa in un noto studio odontoiatrico di Formigine. Riscontrate diverse irregolarità, tra cui personale sprovvisto di abilitazione, macchinari non a norma. Gli approfondimenti continuano.

FORMIGINE –

Andare dal dentista può costare caro. In questo caso al dentista stesso. È il caso di un noto studio odontoiatrico di Formigine, oggetto di un blitz dei militari dei Nas, in seguito alla denuncia di una paziente.

Secondo la donna, infatti, lo studio avrebbe utilizzato per la realizzazione di protesi dentarie materiale decisamente scadente, spacciato per “innovativo” e pagato dalla paziente stessa come se fosse di alta qualità. Alla denuncia della donna, ne sarebbero poi seguite altre da parte di altri pazienti, che segnalavano presunte irregolarità all’interno dello studio. A questo punto sono scattati i controlli.

Le verifiche all’interno dello studio medico hanno consentito di rilevare, oltre all’utilizzo di materiale diverso da quello dichiarato per la realizzazione delle protesi, anche la presenza di dipendenti risultati sprovvisti di abilitazione per esercitare la professione di odontoiatra. Anche nei loro confronti sono quindi scattate le denunce per esercizio abusivo della professione sanitaria.

Sono poi emerse irregolarità su alcuni macchinari in uso nello studio e sono al vaglio dei militari le verifiche a livello amministrativo. 

 

L’episodio a Pontenure, alle 7.20 di questa mattina. L’uomo ha attraversato i binari conducendo a mano una bicicletta. Ritardi fino a 60 minuti e quattro treni regionali parzialmente cancellati. 

Pontenure (PC) –

Un gesto non solo pericoloso per la sua incolumità e quella dei passeggeri dei convogli, ma che ha causato ritardi e treni regionali parzialmente cancellati sulla linea ferroviaria Bologna – Milano. 

Il responsabile è un uomo che, attorno alle 7.20 di questa mattina, ha attraversato a piedi i binari conducendo una bicicletta a mano in una zona di campagna nei dintorni di Pontenure. Il macchinista di un treno in arrivo, vedendo l’uomo sui binari, ha dovuto azionare il freno di emergenza. Ha poi dichiarato di avere sentito un urto ma, una volta effettuate le verifiche, l’uomo con la bicicletta si era letteralmente volatilizzato, probabilmente incolume e consapevole del “guaio” che aveva appena combinato.

A causa del suo gesto, infatti, otto treni hanno accumulato ritardi fino a 60 minuti, mentre quattro regionali sono stati parzialmente cancellati, con evidenti difficoltà per i viaggiatori. La circolazione è ripresa attorno alle 8.45, inizialmente su un solo binario e a senso unico alternato. E solo verso le 9 tutto è tornato alla normalità. Intanto, la Polfer è intervenuta per gli accertamenti e per tentare di rintracciare l’uomo che, se identificato, potrebbe venire denunciato per interruzione di pubblico servizio. 

Poco prima delle 12 di oggi, un uomo si è lanciato sotto un convoglio della linea Modena-Sassuolo nella zona di Strada delle Fornaci. L’auto è stata ritrovata parcheggiata poco lontano.  

MODENA –

Un uomo di cui non sono state ancora rese note le generalità è stato investito e ucciso, attorno alle 12 di oggi, da un convoglio della linea Modena – Sassuolo all’altezza di Strada delle Fornaci, all’incrocio con via Contrada.

Sul posto è intervenuto il personale del 118, che non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. I rilievi sono stati effettuati dalla Polizia di Stato, mentre la Municipale ha chiuso al traffico Strada delle Fornaci per consentire le operazioni. Anche la circolazione di “Gigetto”, come viene chiamato il trenino che collega Modena a Sassuolo, è stata temporaneamente sospesa in attesa delle indagini e della decisione del magistrato di turno.

Da una prima ricostruzione, tuttavia, pare si sia trattato di un gesto volontario. L’uomo sarebbe salito sulla massicciata in un punto sprovvisto di barriere e all’arrivo del treno vi si sarebbe gettato sotto. La sua auto è stata ritrovata parcheggiata poco distante il luogo del suicidio.

Nella tarda serata di ieri, personale della Squadra Volante di Modena ha tratto in arresto un cittadino ucraino di 32 anni responsabile del reato di tentato furto in abitazione aggravato.

Intorno alle ore 23.00, gli agenti sono intervenuti presso una palazzina di via Verdi a seguito di segnalazione da parte di alcuni residenti che avevano bloccato, con non poca fatica, un uomo che insieme ad un complice, datosi alla fuga, stava tentando di rubare una bicicletta dal cortile condominiale. 

Il malvivente è stato trovato in possesso di un tronchese di 48 cm, di sei chiavi inglesi e di un personal computer portatile contenuto in uno zainetto.

L’ucraino è stato accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, dai quali sono emersi numerosi precedenti specifici a suo carico. Trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo, come disposto dal Magistrato di turno, il 32enne è stato denunciato anche per il reato di ricettazione poiché non è stato in grado di giustificare la provenienza del computer.

Ieri, domenica 9 giugno, si è conclusa la tradizionale “Settimana della Pubblica”. Anche quest’anno, i giorni di festa e d’informazione socio-sanitaria organizzati dall’Assistenza Pubblica Parma Onlus hanno registrato una grandissima partecipazione di pubblico. 

La Settimana, che è cominciata martedì 4 giugno, ha ottenuto esiti positivi, sia per quanto riguarda gli eventi di formazione rivolti alla cittadinanza, come l’incontro d’apertura “Hai paura del batterio killer?”, sia per quanto concerne quelli più ricreativi e conviviali. Appuntamenti come l’Aperipizza, la Biciclettata per le vie del centro e il quartiere dell’Oltretorrente, e la serata dedicata a torta fritta e salume nella sede della Pubblica, hanno riscosso una forte adesione. Grande presenza anche alla proiezione del film “Il colpevole. The guilty”, durante l’appuntamento serale organizzato da Telefono Amico Parma, lo storico servizio di volontariato dell’Assistenza Pubblica Parma.  

Questa manifestazione annuale si è rivelata, ancora una volta, un fondamentale momento di aggregazione e collaborazione che, oltre a coinvolgere i grandi, ha fatto divertire anche i più piccini. “Bimbi in Pubblica!”, l’iniziativa che ha chiuso tutti gli eventi della Settimana, ha avuto un’enorme compartecipazione.

Molto positivo, quindi, il resoconto finale. La Onlus può ritenersi più che soddisfatta, sia per essere riuscita a far vivere in maniera attiva alla città tutti gli eventi pensati intorno al mondo della Pubblica, sia per aver reso partecipe di questa grande famiglia l’intera cittadinanza. 

«Vedere il grande successo che hanno avuto tutte le iniziative della Settimana della Pubblica - afferma Luca Bellingeri, Presidente della Pubblica - è stata una bella soddisfazione. Hanno partecipato tante persone, di ogni età: la nostra sede si è trasformata in un luogo dove tutta la città ha potuto conoscerci e vivere la speciale atmosfera che caratterizza i nostri volontari. Ringrazio di cuore, a nome della Pubblica, le tante persone che si sono impegnate nell'organizzazione e nella realizzazione delle iniziative, unitamente ai fornitori che ci hanno sostenuto».

Per avere più informazioni sulla Settimana della Pubblica, si possono chiamare i numeri 0521.224922/224988, mandare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., visitare la pagina Facebook dell’associazione (www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma) o il sito www.apparma.org

 

Nella serata di sabato scorso, la Squadra Volante di Modena è intervenuta in via Sgarzeria. Una residente aveva segnalato alla Centrale Operativa che due uomini, dopo aver infranto il vetro di una autovettura in sosta, stavano asportando dal baule alcune valigie

Grazie alla descrizione fornta dalla donna, gli agenti sono riusciti ad individuare i due ladri in via Sant’Orsola. Alla vista della Polizia, uno dei due ha cercato di liberarsi di una tronchese lasciandola cadere per terra. 

Immediatamente bloccati, sono stati accompagnati in Questura per più approfonditi accertamenti. Entrambi di nazionalità italiana, l’uno di 23, l’altro di 46 anni, risultano avere a proprio carico numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.

Tratti in arresto per il reato di furto aggravato in concorso, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo. 

I due malviventi sono stati anche denunciati in stato di libertà per possesso ingiustificato della tronchese con la quale avevano infranto il finestrino dell’autovettura.

La collaborazione tra Centro San Girolamo e Giocampus offrirà, da fine giugno a inizio settembre, una straordinaria opportunità rivolta ai ragazzi disabili.

Giocampus è un campo estivo che si svolge da ormai molti anni, molto conosciuto e apprezzato, ma è anche un progetto che promuove il benessere dei ragazzi attraverso un percorso formativo che unisce educazione motoria ed educazione alimentare, attraverso un’alleanza educativa pubblico-privata che coinvolge diverse istituzioni e aziende del tessuto cittadino e provinciale di Parma.

Tra queste anche Centro San Girolamo, presidio sanitario d’avanguardia per la medicina fisica e la riabilitazione, che porta avanti la propria attività nell’ambito di diversi settori specifici: fisiochinesiterapia post-intervento, ginnastica preventiva per il mal di schiena, trattamento di patologie metaboliche, palestra riabilitativa a seguito di traumi sportivi, e due aree ad alto contenuto tecnologico; il laboratorio del movimento e l’area dedicata alla robotica verso la fisioterapia 4.0, con l'ausilio dell'esoscheletro HAL prodotto dalla giapponese Cyberdyne. Proprio quest’ultimo servizio di estrema avanguardia è alla base del progetto “HAL Summer Camp” che il Centro San Girolamo proporrà in collaborazione con Giocampus. Dalla fine di giugno all’inizio di settembre ragazzi e ragazze con disabilità fisica, a partire dai 13 anni circa potranno usufruire di questa opportunità: accanto alle attività ludiche e formative proposte dal Giocampus, potranno svolgere delle sedute quotidiane con l’esoscheletro HAL, di cui il Centro San Girolamo è dotato nelle quattro misure S, M, L e XL, che consentono al cyborg di essere calzato da persone con una altezza compresa tra i 150 ed i 200 centimetri e con un peso tra i 40 e i 100 chili. Proprio grazie alla misura S i trattamenti con HAL possono essere di grande efficacia anche su adolescenti affetti da esiti di paralisi cerebrali infantili. 

Ogni giornata dell’“HAL Summer Camp” proporrà, presso Centro San Girolamo, dalle 8.30 del mattino fino alle 14 trattamenti riabilitativi robotizzati con l’ausilio di HAL; nel pomeriggio i ragazzi saranno trasferiti e presi in carico dal personale Giocampus fino al termine delle attività. Non mancheranno momenti di tempo libero per scoprire le bellezze della città di Parma o partecipare a gite organizzate direttamente dal Centro San Girolamo.
Per i ragazzi che parteciperanno sarà davvero un’occasione unica e mai proposta in Italia. Iniziative simili sono state attivate da Cyberdyne in Giappone: unire divertimento e la terapia riabilitativa più avanzata. 

Il Centro San Girolamo di Parma è il primo ambulatorio in Italia di riabilitazione assistiva al cammino mediante HAL; non un semplice ausilio alla deambulazione, come gli altri esoscheletri, bensì un cyborg il cui aspetto caratterizzante è la capacità di connettersi con il sistema nervoso del paziente, mediante semplici placche adesive da elettrocardiogramma. Grazie alla lettura dei segnali bioelettrici si crea un interscambio di informazioni che consente un graduale recupero dello schema del cammino, sfruttando la neuroplasticità. E questo interscambio offre migliori risultati in pazienti giovani, in cui la neuroplasticità è maggiore. 

Per ricevere informazioni su “HAL Summer Camp” è possibile contattare il Centro San Girolamo, tel. 0521 713144, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.http://lnx.centrosangirolamo.it.

 

 

Sorpresa a Mirandola (MO) dove il centro destra ha avuto la meglio eleggendo Alberto Greco. Nei giorni scorsi sia Giorgetti che Calenda avevano portato il loro sostegno ai rispettivi candidati.

Si è conclusa la tornata elettorale con i confronti al ballottaggio di domenica 9 giugno. E' proseguita la fase positiva per la Lega e il centro destra, mentre il PD è riuscito a tamponare le falle mantenendo le redini di Reggio Emilia, Cesena e Modena ma lasciando agli avversari due storiche roccaforti come Ferrara e Forli. Unica consolazione, peraltro fuori dall'Emilia Romagna, per il M5S con la conquista di Campobasso ai danni della rappresentante del centro destra.

Particolare è stato invece il caso di Casalgrande (Reggio Emilia) dove lo sfidante Giuseppe Daviddi, fuoriuscito dal PD in disaccordo con l'amministrazione, ha sfidato il sindaco uscente Alberto Vaccari (PD) con la sua lista civica ed è stato eletto sindaco col 51% e un margine di un centinaio di voti.

Scomparsa una ragazza sulla nave da crociera Norwegian Epic: ricerche in corso da stamattina nelle acque nord-occidentali dell'isola di Minorca nelle Baleari in Spagna. Nelle operazioni sono impegnate due elicotteri, una motovedetta e un aereo (SAR). Lo Sportello dei Diritti: "Le navi da crociera la location ideale per sparire! 315 persone scomparse dal 2000"

- Ricerche sono in corso da stamatina nelle acque nord-occidentali dell'isola di Minorca nelle Baleari in Spagna da parte delle Capitanerie di porto dopo la segnalazione della scomparsa di una passeggera della nave da crociera Norwegian Epic. Vi partecipano due elicotteri, una motovedetta e un aereo (SAR) del centro di soccorso Marittimo delle Isole Baleari. La scomparsa della ragazza che indossava un pigiama rosa, sarebbe avvenuta dopo le ore 01:00 di sabato. Centinaia di passeggeri della lussuosa nave norvegese Epic si sono uniti alla ricerca dell'adolescente che secondo quanto è stato riferito "non sa nuotare". La nave, aveva lasciato Cannes venerdì e doveva attraccare a Palma di Maiorca, nelle prime ore del sabato. Un portavoce di Norwegian Cruise Lines ha dichiarato al Sun Online: "La mattina presto dell'8 giugno, un'ospite coreana adulta è andata fuori bordo mentre la nave stava navigando da Cannes, in Francia, a Palma di Maiorca, in Spagna."Non appena è stato redatto il rapporto, le autorità sono state informate e ne è seguita un'operazione di ricerca e soccorso."La ricerca è ora cessata e, purtroppo, l'ospite non è stato trovato: i nostri pensieri e le nostre preghiere sono con la famiglia dell'individuo in questo momento difficile".

L'industria crocieristica è un vero affare.

Ogni anno, più di 25 milioni di persone scelgono questo tipo di vacanza per godere momenti rilassanti. Queste navi offrono il massimo dell'ospitalità, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Molte persone considerano la crociera il modo più sicuro per viaggiare, liberi dalle seccature dei controlli in aeroporto o dover orientarsi su percorsi sconosciuti. Ma quello che i passeggeri forse non realizzano è che appena si passa attraverso acque internazionali, l'effettivo percorso è in un paese dove non c'è polizia. Infatti, una volta che si naviga a circa 12 km dalla costa, non si è più protetti dalle forze di polizia del proprio Paese né da quelle del Paese più vicino. Al contrario, per la legge marittima, qualsasi reato commesso è responsabilità della nazione in cui la nave è registrata.

Secondo Ross Klein della Canadian University of Newfoundland, più di 20 persone spariscono ogni anno dalle navi da crociera. Il professore di studi marittimi ha documentato 315 episodi simili dal 2000. Molti casi sono dovuti al suicidio, altri agli incidenti, spesso a causa dell'abuso di alcol. "Tuttavia, è preoccupante che in circa il 30 percento di tutti i casi non vi sia alcuna indicazione di cosa potrebbe essere successo ai passeggeri", ha dichiarato Klein.

Il numero di persone che scompaiono in mare suscita notevole preoccupazione, soprattutto quando la maggior parte dei casi riguarda un incidente o un suicidio, con poca o nessuna indagine. Moltissimi passeggeri non è consapevole dei rischi connessi a una crociera, non sanno che una volta che è la nave parte dal porto, si trovano in mare aperto e sotto totale controllo di altri paesi. Non serve a nulla rivolgersi alla sicurezza che si trova a bordo poiché non hanno nessun potere. Alcuni sono ex poliziotti ma altri non hanno alcuna esperienza in fatto di indagini o sul trattamento delle vittime di reati. È inspiegabile che una città galleggiante che ospita fino a 8.000 persone, possa navigare senza forze di polizia o personale addestrato che abbia l'autorità legale dello Stato di bandiera per indagare e arrestare e finché non sarà conseguito questo obbiettivo a soffrirne saranno i passeggeri.

(9 giugno 2019)

GOLA GOLA FOOD and PEOPLE FESTIVAL: Il festival del gusto chiude la 3 giorni a Piacenza sotto il segno del successo e dell'accoglienza #accoglienza #asSAGGIApiacenza

Domenica, 9 giugno 2019. Protagonisti i cibi e i vini del territorio. E soprattutto Piacenza, una città di cui innamorarsi.
Siamo arrivati al termine di questo Gola Gola Festival a Piacenza, una tre giorni terminata sotto il segno della soddisfazione generale:

"E' stata una scommessa vinta – dichiara il Sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri – ma non avevamo dubbi. Siamo molto soddisfatti di come la città ha risposto, sia da parte del pubblico, che delle Associazioni di Categoria che dei commercianti. Questa è la dimostrazione che se si fa squadra, sistema, si ottengono grandi risultati. Grazie alle Istituzioni, Associazioni, Partners, Collaboratori e alla città tutta, e grazie anche agli organizzatori del Festival che hanno dimostrato oltre alla competenza anche uno spirito di servizio importante alla riuscita della manifestazione."

"In questi tre giorni Piacenza ha potuto mostrare tutte le sue eccellenze, non solo enogastronomiche ma anche architettoniche e culturali" ha commentato l'Assessore al Turismo, Cultura, Scuola e Progettazione europea, Jonathan Papamarenghi. "eccellenze su cui rilanciare l'economia piacentina che ha tantissimo da dire"

"Un grande successo, una grande festa che ha coinvolto tutta la città, con risultati oltre le aspettative; sabato addirittuta, con La Notte Bianca dei Golosi ci sono state oltre 20.000 persone che ci ha permesso di andare ben oltre le previsioni, ma la cosa positiva è che da una rilevazione delle provenienza il 21% proveniva da Piacenza, il 16% delle persone che si sono rivolte all'Info Point della Manifestazione erano persone straniere, e più del 60% da regioni oltre l'Emilia Romagna: Piemonte, Lombardia, Liguria. Penso che questo per Piacenza sia un grande successo perché è una vetrina per far conoscere i propri prodotti al di là dei propri confini." Dichiara Emanuela Dallatana, direttore di Gola Gola Food and People Festival.

E per chiudere in bellezza, una nota non scontata di Tinto Nicola Prudente che ha accompagnato sul palco e dal palco i numerosi eventi : " Mi spiace che siamo arrivati al termine di questo Gola Gola Festival, invece mi piace tanto come ha risposto la città di Piacenza, una città pulitissima, ordinatissima, superaccogliente. Grazie Piacenza".

Arrivederci a tutti allora, e se la vera ricchezza dell'Italia è la provincia, Piacenza è una vera e propria #accoglienza.

I carabinieri della compagnia di Parma unitamente alla polizia municipale hanno proceduto, sabato nel tardo pomeriggio fino a notte, ad un controllo nelle zone del centro in particolare Pilotta, Borgo del naviglio, via Navetta e zone limitrofe.

Oltre 10 unità impiegate sul territorio più di 40 persone controllate e 10 perquisizioni personali effettuate. Il servizio iniziato in Piazza Duomo al fine di contrastare la presenza di giovani bivaccanti, è proseguito poi in piazzale della Pace ove è stato possibile trarre in arresto un cittadino marocchino classe 95 sul quale gravava un'ordinanza di custodia cautelare per i reati di rapina aggravata e aggressione aggravata commessa in Parma l'8 novembre 2018. Sono state inoltre segnalate tre persone ai sensi dell'art 73 del dpr 309/90 in quanto trovati in possesso di 40 gr. in totale di marijuana 
⁃ Parmigiano classe 99
⁃ Foggiano classe 97 residente a tortile
⁃ Sassarese classe 97 residente a Parma

Sono state segnalate alla locale prefettura, in qualità di assuntori:
⁃ tunisino classe 01 residente a Sorbolo
⁃ siracusano classe 91 res a Parma
⁃ parmigiano classe 94
⁃ foggiano classe 00

Domenica, 09 Giugno 2019 08:34

La Movida sotto "tutela"

Due giorni consecutivi di controlli straordinari del territorio nel centro cittadino per controlli nei confronti della "movida"

Durante la serata di giovedì la Questura ha organizzato un servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato al controllo della movida cittadina, ciò a seguito di segnalazioni da parte della cittadinanza e come comunque avviene dall'inizio della stagione estiva.

Sono state messe in campo diverse forze, pattuglie della Squadra volante, 3 pattuglie del Reparto prevenzione crimine, ed una pattuglia della Polizia Municipale.
La presenza della Polizia municipale non è scontata ne casuale, la volontà del Questore è quella di mettere in campo tutte le forze di polizia e tutte le competenze specifiche di ognuna.
Infatti, la polizia locale, date le sue peculiarità, si è occupata della verifica di situazioni che violano il regolamento di polizia urbana del Comune di Parma, in cui sono inserite le zone più sensibili, urbanisticamente e per la concentrazione di persone della città. Si pensi ad esempio alla zona della Cattedrale, del Battistero, della Pilotta e del Teatro Regio.

Proprio in queste zone, la scorsa sera sono stati adottati 9 provvedimenti diffida ed una sanzione amministrativa.
Le 9 diffide in relazione allo stazionamento, con tanto di bevande alcoliche nella zona antistante il teatro regio, zona che appunto è vincolata dal regolamento di polizia urbana. Diffida a cui, nel caso di violazione da parte dello stesso soggetto può scattare una sanzione amministrativa.
Quest'ultima è stata comminata nei confronti di un soggetto in Via Imbriani, il quale stazionava nella zona con una bottiglia di vetro contenente alcol. Condotta, quest'ultima, anch'essa punita ai sensi del regolamento di Polizia urbana.

I controlli, che mirano a far rispettare le regole da parte dei cittadini che frequentano il centro cittadini, continueranno in maniera assidua, ciò per far sì che aggregazioni numerose di persone condite dal consumo di grandi quantità di alcol non possa degenerare in situazioni pericolose per la sicurezza pubblica.

Durante i controlli serali sono state identificate circa 50 persone, controllate nelle zone predette, compresa Via d'azeglio e Borgo del Gallo.
Controlli che sono proseguiti nel pomeriggio di ieri, Venerdì 7 giugno, giornata di sole che ha visto grandi concentrazioni di persone nel centro cittadino.

L'impiego di forze ha visto in campo 5 pattuglie della Polizia di Stato, tra squadra volante ed R.p.c, ed una pattuglia della Polizia Municipale.

Sono state identificate in tutto altre 46 persone, e anche in questo caso sono stati adottati provvedimenti di diffida, in totale 7, di cui 4 al battistero e tre al teatro regio, sempre per violazioni al regolamento di polizia urbana.
Nei confronti, invece, di un soggetto responsabile di accattonaggio molesto nei pressi della Steccata, è stata adottata una sanzione amministrativa con ordine di allontanamento.

 

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Ultimi 30 giorni di attività dell'Ufficio Immigrazione: 16 cittadini stranieri pericolosi espulsi.

Parma: l'Ufficio immigrazione, in sinergia con gli uffici operativi della Questura deputati al controllo del territorio e all'azione repressiva di polizia giudiziaria, negli ultimi 30 giorni di servizio(dal 13.05.2019 al 07.06.2019) ha fatto registrare i seguenti risultati:
Sono state eseguite n. 16 espulsioni, delle quali 06 mediante accompagnamento immediato alla frontiera, 05 eseguite mediante restringimento presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio, e 05 mediante Intimazione del Questore a lasciare il T.N. entro 7 giorni.
In particolare, nell'ultima settimana, si è provveduto ad eseguire n. 06 espulsioni, dettagliate come di seguito:
• 31.05. Ghanese, Espulsione Art.13 co.2 Lett.B DLG 286/98 eseguita con Ordine del Questore;
• 31.05. Albanese classe 1992, Espulsione Art.13 co.2 Lett. C DLG 286/98 con accompagnamento presso la Frontiera Aerea di Bologna in data 01.06.; PLURIPREGIUDICATO per reati contro il patrimonio;
• 05.06. Ucraino classe 1957, Espulsione Art.14 co.5 Quater DLG 286/98 con Ordine del Questore; PREGIUDICATO per reati contro il patrimonio, commessi anche mediante violenza sulle persone;
• 06.06. Tunisino classe 1983, Espulsione Art.13 co.2 Lett.B DLG 286/98 con Trattenimento al CPR di Roma Ponte-Galeria; PREGIUDICATO;
• 06.06. Ivoriano, classe 1969, Espulsione Art.14 co.5 Quater DLG 286/98, con Trattenimento in data 07.06. presso CPR di Potenza Palazzo San Gervasio; PREGIUDICATO, ha commesso diversi reati, soprattutto contro il patrimonio, tutti su Parma;
• 07.06. Egiziano classe 1976 in Egitto, Espulsione Art.13 co.2 Lett.B DLG 286/98 con Trattenimento presso CPR Trapani-Milo, soggetto particolarmente pericoloso, allo stato indagato per il reato di omicidio (fatto commesso lontano dall'Emilia Romagna), proprio per questo motivo è stato compiuto ogni sforzo per allontanarlo dal territorio di Parma per trattenerlo in un c.p.r..

Dalla rassegna delle espulsioni emerge chiaramente come la strategia per garantire la sicurezza del nostro territorio passi anche attraverso l'allontanamento dei soggetti irregolari e pericolosi per aver compiuto crimini particolarmente odiosi. La Questura, in tutte le sue componenti, compie ogni sforzo possibile per far sì che i predetti soggetti vengano allontanati, anche con viaggi particolarmente complessi da Parma sino a vari C.p.r. del sud Italia, tra cui Potenza, Trapani e Bari.

 

L'incidente si è verificato a 300 m dall'uscita di via argini per Basilicanova. Coinvolti una "Vespa" è una vettura BMW.

Parma 8 giugno 2019 - Rimasti privi di benzina, i due fidanzati passeggeri dello  scooter, mentre stavano spostando il veicolo in prossimità della imminente uscita, venivano travolti da una autovettura. Il forte impatto ha scagliato i due giovani a circa 150 metri di distanza dal luogo dell'impatto. Il conduttore della autovettura non si è fermato e nemmeno ha prestato i prmi soccorsi, arrivando a costituirsi solo in mattinata avanzata.  I due feriti sono stati trasportati in codice rosso presso il pronto soccorso dell'ospedale Maggiore di Parma.

Sul posto, nel frattempo, veniva rinvenuto una plastica esterna di uno specchietto retrovisore di colore grigio raffigurante all'interno il logo della BMW che molto probabilmente avrebbe consentito di risalire al mezzo e quindi al suo conducente. 

 

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Quartiere Cittadella – Frazione di Pilastrello contrasto allo spaccio. Perquisita un'abitazione con 3 nigeriani: 1 arresto e 2 denunce a piede di libero

Parma: Continua l'attività di contrasto allo "spaccio di strada" da parte della Polizia di Stato. Uno spacciatore nigeriano è stato arrestato e altri due connazionali denunciati.
Nell'abitazione rinvenuta sostanza stupefacente, parte della quale, già confezionata e pronta per la cessione.
Un continuo e ininterrotto via vai nella zona, da questa segnalazione dei residenti e degli avventori del "Pilastrello Village" nella frazione di Pilastrello a Parma sono partiti i servizi di osservazione effettuati dal personale della Squadra Mobile, che hanno consentito di individuare ed identificare alcuni dei soggetti alcuni già noti per reati in materia di spaccio di sostanze stupefacenti in uno stabile adibito ad uffici commerciali.

Sulla scorta di questi riscontri, nella mattinata di ieri, gli uomini della Sezione Antidroga, hanno proceduto alla perquisizione presso la predetta abitazione dove, al momento dell'accesso, sono stati rintracciati 3 cittadini nigeriani nessuno dei quali residenti a Parma, identificati in OKODOGBE Jeffrey classe '93 , e EFOSA Eric classe '98 e IGENE Thompson classe '90.

Nel corso dell'attività al fine di eludere il controllo di identificazione OKODOGBE Jeffrey, si dava ad una precipitosa fuga nelle laterali dell'area commerciale e successivamente in via Montepelato ove veniva raggiunto dagli operatori che con non poca faticava lo bloccavano.

Successivamente si portavano nell'immobile occupato da altri connazionali e rinvenivano all'interno della camera di OKODOGBE Jeffrey e dal connazionale EFOSA Eric 06 sacchetti di colore nero con all'interno 17,7 grammi di sostanza stupefacente del tipo Marijuana.

In un'altra stanza occupata da IGENE Thompson venivano sequestrati 8 involucri in cellophane contenenti Cocaina del pesocomplessivo di grammi 13,5 e un bilancino di precisione

Dalle prime luci dell'alba fino alla tarda serata di ieri, personale della Squadra Mobile di Benevento e della Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita (BN) ha dato esecuzione ad un'ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Fermo, che aveva disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di tre cittadini di nazionalità albanese e l'obbligo di presentazione alla P.G. a carico di un quarto soggetto della stessa etnia.

Gli uffici investigativi operanti hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza circa il loro coinvolgi-mento in numerosi episodi di furto in abitazioni ed esercizi commerciali ubicati nella stessa provincia di Fermo ed in quelle di Ascoli Piceno, Macerata e Caserta, commessi tra il maggio ed il giugno 2018.

L'attività d'indagine congiunta, coordinata originariamente dalla Procura di Benevento e poi da quella del Capoluogo marchigiano, aveva preso origine da una rapina consumata il 28 febbraio 2018 ad Amorosi (BN), all'interno dell'abitazione di un medico.

Nell'occasione quattro individui travisati, armati di pistola e machete, avevano ferito il cognato della vittima, colpendolo con calci e pugni, asportando poi alcune centinaia di euro.

I primi tre indagati erano stati tratti in arresto, in momenti diversi e sempre attraverso indagini con-giunte, anche per una seconda rapina in abitazione, consumata a Traversetolo (PR) il 2 giugno 2018, ai danni di una giovane donna. Nel corso dell'evento criminoso erano stati asportati oltre 20.000 euro e monili di valore ma senza conseguenze per le persone.
Durante l'attività d'indagine, svolta anche con la collaborazione delle Squadre Mobili di Ascoli Pi-ceno, Parma e Fermo e del Comando Provinciale di Parma e Fermo, era stata formulata richiesta di misura anche nei confronti di un'ulteriore donna, compartecipe in alcuni episodi criminosi.

Uno degli indagati è stato rintracciato all'alba nella zona di Caivano, ad altri due i provvedimenti sono stati notificati presso le case circondariali di Benevento e Parma, mentre la donna destinataria della misura della custodia cautelare in carcere, è stata tratta in arresto in serata nella zona di Civitanova Marche, al termine di un'estenuante attività finalizzata al rintraccio.

Il particolare modus operandi dei malviventi era caratterizzato dalla cosiddetta tecnica del foro, che consiste nel praticare dei fori sugli infissi con trapani a mano, per poi inserirvi congegni metallici destinati ad aprire dall'interno le finestre.

 

In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria di Parma e della Stazione di Traversetolo, con il supporto del locale Nucleo Investigativo, hanno tratto in arresto alcune persone, di origine romena e legate tra loro da vincoli di parentela ed affinità, ovvero CIRPACI Alex, CALDARAS Cazaica e CIRPACI Antoniu , con l'accusa di concorso in furto aggravato; tutti, inoltre, sono recidivi.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, sono partite in data 21 marzo scorso allorquando, presso la Conad di Traversetolo (PR), è stato consumato il furto di generi alimentari per un valore di circa 450 euro.

Nel dettaglio, alle ore 18. 30 circa, gli indagati entravano nel supermercato e, mentre due complici provvedevano a distrarre il personale addetto alla cassa ed alla sistemazione dei prodotti, un altro si occupava di far uscire il carrello carico di merce attraverso il varco riservato all'ingresso, eludendo così il sistema antitaccheggio.
La presenza degli indagati di origine rom non era sfuggita ad un maresciallo dell'Arma che -libero dal servizio, sopraggiunto nel supermercato ed insospettito dalla presenza all'ingresso di una delle indagate e dall'aver notato delle bottiglie di vino abbandonate su scaffali riservati a bicchieri e piatti di plastica- usciva fuori appena in tempo per annotare il numero di targa di un'autovettura che aveva visto caricare rapidamente ed altrettanto velocemente dileguarsi.

Dagli accertamenti svolti nell'immediatezza, lo stesso Maresciallo apprendeva che poche ore prima, un residente in quello stesso comune era stato vittima di un tentativo di raggiro da parte di un gruppo di rumeni che volevano acquistare la sua auto posta in vendita on line. Nella circostanza indicava l'utenza telefonica del presunto acquirente del veicolo.
I successivi approfondimenti investigativi consentivano di risalire a CIRPACI Alex quale utilizzatore del telefono e ricostruire la sua rete di contatti e frequentazioni. Il fascicolo fotografico veniva quindi posto in visione ai dipendenti del supermercato che riconoscevano senza alcun dubbio gli indagati.

Il modus operandi del gruppo evidenzia tecniche collaudate di furto e l'adesione ad un protocollo operativo congegnato per individuare e poi derubare gli obiettivi selezionati: i componenti agiscono tra loro in piena sintonia, dimostrando coordinazione e perfetta sinergia che lasciano fondatamente ritenere la professionalità e la non occasionalità della condotta.

In esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP di Parma, i Carabinieri Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma hanno tratto in arresto tre soggetti nigeriani, ovvero:
• OGBEBOR Ikhide, classe 1997;
• UDOJBA Akhere, classe 1985;
• ENEBHOFOH Stanley, classe 1992
gravitanti su Parma in relazione ad un traffico illecito di cocaina, ceduta ad una pluralità di soggetti in un arco temporale che va dal 2015 sino al marzo 2019.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di accertare una mole di spaccio pari ad oltre 2.600 dosi per un valore economico stimato in oltre 105.000,00 euro.
L'arresto in flagranza di OGBEBOR Ikhide ad opera dei Carabinieri del N.O.R. di Parma avvenuto in data 21.01.2019 per resistenza a pubblico ufficiale aveva evidenziato, anche durante la permanenza del prevenuto negli uffici della P.G., il quantitativo di telefonate e/o sms ricevuti da assuntori per l'acquisto d sostanza stupefacente. Del resto anche in data 13.02.2019, in sede di esecuzione della misura cautelare della custodia in carcere disposta in aggravamento delle violazioni alla misura di dimora nel comune di Parma, il predetto veniva trovato in possesso di sostanza stupefacente di tipo cocaina.

In data 04.03.2019, in sede di controllo nei confronti di UDOJBA Akhere, ristretto in regime di arresti domiciliari per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione ai fini di spaccio di cocaina commessi in data 05.11.2018, i Carabinieri del N.O.R. di Parma, presso l'appartamento del predetto, trovavano ENEBHOFOH Stanley in possesso di un involucro termosaldato contenente cocaina; in tal modo si acquisivano elementi per ritenere che quest'ultimo fosse il c.d. "cavallino" di UDOJBA Akhere.
Mediante le indagini avviate prontamente sono stati identificati oltre 30 assuntori, soggetti per lo più giovani, in alcuni casi anche minorenni, dalle cui dichiarazioni è stato possibile rilevare i dettagli, i tempi e i modi con cui, nel corso degli anni, avevano acquistato la droga, nonché le quantità e le correlate somme pagate per la droga oggetto di compravendita; con tale percorso investigativo sono stati pertanto acquisiti ulteriori elementi a carico dei venditori, odierni indagati.

E' emerso pertanto un grave quadro indiziario a carico dei tre suddetti soggetti in relazione a cessioni che, benchè in quantitativi di volta in volta non rilevanti, sono stati caratterizzati da una estensione temporale abbastanza lunga e reiterata dal punto di vista numerico.
Le modalità di smercio hanno consentito dunque di configurare i prevenuti come dediti allo spaccio "su strada", limitato a zone ben definite del territorio parmigiano, denotando un'organizzazione rudimentale e la mancanza di mezzi sofisticati per la perpetrazione delle condotte illecite.

Si tratta dell'ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività di sequestro occasionale, ma che ha impegnato la Polizia giudiziaria nel tentativo di ricostruire in maniera più capillare e scientifica possibile l'attività di spaccio effettuata nel territorio di Parma.

 

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