Venerdì, 31 Maggio 2019 10:33

Parma, 13 novembre 1979: 40 anni dalla strage del Cattani

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Si avvicina il 40esimo dallo scoppio del Cattani: dedicata ai famigliari delle vittime l’inchiesta degli studenti del corso di laurea in giornalismo, guidati dal cronista Gabriele Balestrazzi.

Parma -

Un martedì nero rivisto con gli occhi di oggi: è la presentazione della ricerca che gli studenti del Corso di Laurea in giornalismo Carmine Albanese, Martina Alfieri, Giulia Gessa, Karin Piffer, Pier Paolo Polimeno, Eleonora Puggioni e Giorgia Tecchiati regalano al Maggiore di Parma e alla città intera. 

Il lavoro amalgama gli aspetti storici del resoconto con gli occhi della stampa e dell’opinione pubblica, offrendo all’Ospedale l’identità di luogo simbolo, e portando alla luce numerose storie di persone e famiglie, legate da un’esperienza fortissima. Per questo la ricerca è il risultato dell’incrocio del lavoro di cronista con un grande evento, come ha sottolineato Gabriele Balestrazzi, guida del corso di Laurea.

La ricostruzione tratteggia i momenti dello scoppio del padiglione Cattani, la più grande strage civica del dopoguerra ad oggi a Parma, la descrizione delle ore successive -con i primi soccorsi e lo strazio per le vittime - e i mesi a seguire - con la ricerca delle cause e la ricostruzione. “Avete colto il senso della rivisitazione collettiva di un evento di cui si può perdere la memoria, ma non la traccia emotiva”, ha sottolineato il direttore generale del Maggiore Massimo Fabi, ringraziando gli studenti. La ricerca, pronta per la stampa, sarà donata alle famiglie delle vittime in occasione della prossima cerimonia di commemorazione, in calendario per il mese di novembre, promossa dall’associazione Sodales e dal suo presidente Fabrizio Savani che in queste settimane predispone un nuovo lavoro di rivisitazione emotiva dell’evento.

Per questo, si offre ai famigliari o amici delle vittime l’opportunità di segnalare all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. il desiderio di partecipare alla cerimonia o di contribuire con una testimonianza, o di partecipare all’attività dell’associazione nella cura del “Bosco del Ricordo” messo a dimora, davanti alla Torre Medicine, per onorare le vittime della tragedia.

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