Lezioni gratuite di preparazione ai test nazionali. Dal 22 al 30 agosto 2019 per i corsi di Professioni sanitarie, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina Veterinaria e il 2 settembre per Architettura Rigenerazione Sostenibilità.

Parma -

Anche quest’anno l’Università di Parma offre lezioni gratuite rivolte agli studenti che per l’anno accademico 2019-2020 intendono partecipare alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato nazionale.

Per partecipare alle lezioni è necessario iscriversi compilando i form online che saranno aperti da giovedì 11 luglio alle ore 9 a venerdì 9 agosto alle ore 12: 

  •         https://www.unipr.it/node/25284  per i corsi di area medico-sanitaria
  •         https://www.unipr.it/node/25283 per il corso di Architettura Rigenerazione Sostenibilità
  •         prof. Stefano Grolli, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (per il corso di lezioni relative all’area medico-sanitaria)
  •         prof.ssa Eva Coisson, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (per l’incontro relativo ad Architettura Rigenerazione e Sostenibilità)

CORSI DI AREA MEDICO-SANITARIA: 22-30 AGOSTO 2019

Gli studenti interessati ai test per l’ammissione ai corsi di Professioni sanitarie, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria e Medicina Veterinaria per l’anno accademico 2019-2020 potranno partecipare gratuitamente, dal 22 al 30 agosto 2019, ad alcune lezioni che forniranno un inquadramento sui contenuti essenziali delle principali discipline oggetto delle prove di ammissione e sulle modalità di svolgimento dei test. Le lezioni saranno tenute da alcuni docenti dei Dipartimenti di Medicina e Chirurgia, Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale, Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche e Scienze Medico-Veterinarie e si terrannonelle Aule Nuove dell’Ospedale Maggiore, in via Gramsci 14.   

ARCHITETTURA RIGENERAZIONE SOSTENIBILITÀ: 2 SETTEMBRE 2019

Per gli studenti interessati al test di Architettura Rigenerazione e Sostenibilità si terrà un incontro di informazione e orientamento lunedì 2 settembre, dalle 10 alle 13, nell’Aula A della Sede Didattica di Ingegneria - Campus Scienze e Tecnologie - Parco Area delle Scienze 69/A. L’incontro sarà tenuto da alcuni docenti del Dipartimento di Ingegneria e Architettura.

Per informazioni relative alla didattica dei corsi:

Per informazioni amministrative su entrambi i corsi: e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Giovedì 11 luglio, dalle 9 alle 13, torna all’Università di Parma l'Infoday "Dalla Maturità all'Università", l'appuntamento estivo di informazione e orientamento pensato per fornire informazioni alle future matricole dei 45 corsi di laurea triennali e magistrali a ciclo unico dell’Ateneo tutte le informazioni utili per l’anno accademico 2019-2020. 

A pochi giorni dall’apertura delle immatricolazioni, prevista per il 18 luglio, ci sarà dunque la possibilità per i visitatori di “toccare con mano” l’offerta formativa e conoscere da vicino le strutture e i laboratori dell’Università di Parma.

Durante la mattinata docenti, tutor e personale dell’Università di Parma terrannopresentazioni e incontri informativi nei Dipartimenti e in altre sedi dell’Ateneo. 

In ogni punto informativo sono previsti desk di orientamento, presentazioni in aula e visite alle strutture didattiche e di ricerca afferenti ai 9 Dipartimenti dell’Ateneo.

Per informazioni su interventi di diritto allo studio (borse di studio, alloggio, ristorazione)saranno inoltre presenti punti informativi a cura di di ER.GO - Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori dell’Emilia Romagna.

La partecipazione è libera ma si consiglia l'iscrizione tramite il form on line dedicato(https://www.unipr.it/node/25587).

 

Il programma

PALAZZO CENTRALE – VIA UNIVERSITÀ, 12

Aula dei Filosofi

ore 9.30-9.55 - Presentazione del Corso di laurea in Giurisprudenza

ore 10.00-10.25 - Presentazione del Corso di laurea in Scienze Politiche

ore 10.30-10.55 - Presentazione del Corso di laurea in Servizio Sociale

11.00-11.25 - Visita alle strutture del Dipartimento di Giurisprudenza, Studi Politici e Internazionali

 

Aula dei Filosofi

Ore 11.00 - Presentazione del Corso di laurea in Economia e management 

Ore 12.00 - Presentazione del Corso di laurea in Sistema alimentare: sostenibilità, management e tecnologie/Food system: management, sustainaibility and technologies 

Al termine della presentazione dei corsi, visita guidata alle strutture del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali

 

Aula B 

ore 9.00 - Apertura InfoDay

ore 10.00 - Saluto del Direttore Dipartimento Prof. Diego Saglia

dalle ore 10.15 - Presentazione dei corsi di studio da parte dei Presidenti o loro delegati.

Al termine della presentazione dei corsi, visita guidata alle strutture dei diversi plessi.

PLESSO BIOTECNOLOGICO - VIA VOLTURNO, 39

Aula A 

ore 9.30 - Presentazione dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria, con discussione della prova di ammissione
A seguire, visita alle strutture (aule e laboratori)

ore 10.30 - Presentazione dei corsi di laurea delle Professioni sanitarie e discussione del test di ammissione

ore 12.00 - Presentazione del corso di laurea in Scienze motorie, sport e salute

DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICO-VETERINARIE – VIA DEL TAGLIO 

Aula E 

ore 9.30-10.30 - Presentazione dei corsi di Medicina veterinaria e Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali

ore 10.30-11.00 - Informazioni sul test di ammissione

ore 11.00-12.30 - Visita alle strutture del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie

CAMPUS SCIENZE E TECNOLOGIE - PARCO  AREA DELLE SCIENZE - PLESSO AULE DELLE SCIENZE 

Aula I

ore 9.00-9.30 – Studiare Ingegneria: Informazioni generali e sul test

ore 9.30-9.50 - Presentazione del corso di laurea in Ingegneria Civile e Ambientale

ore 9.50-10.10 - Presentazione del corso di laurea in Ingegneria Meccanica

ore 10.10-10.30 - Presentazione del corso di laurea in Ingegneria Gestionale

ore 10.30-10.50 - Presentazione del corso di laurea in Ingegneria Informatica, Elettronica e delle Comunicazioni

ore 10.50-11.10 - Presentazione del corso di laurea in Ingegneria dei Sistemi Informativi

ore 11.10-11.30 - "Tasse, alloggi e mense: la vita al campus", sessione interattiva di domande e risposte, con contributi di docenti delegati all'orientamento, personale della segreteria studenti e rappresentanti degli studenti

ore 11.30-11.55 - Presentazione del corso di laurea in Architettura, Rigenerazione e Sostenibilità e del relativo test di ammissione a cura del Presidente del corso di laurea o suo delegato

ore 12.00-13.00 - Possibilità di visita guidata dei laboratori di ricerca del Dipartimento di Ingegneria e Architettura

 

Aula L

ore 9.00-9.20 - Presentazione del corso di laurea in Chimica
ore 9.25-9.45 - Presentazione del corso di laurea in Biologia
ore 9.50-10.10 - Presentazione del corso di laurea in Biotecnologie
ore 10.15-10.35 - Presentazione del corso di laurea in Scienze della Natura e dell'Ambiente

ore 10.40-11.00 - Presentazione del corso di laurea in Scienze geologiche

A seguire visite ai laboratori didattici e di ricerca del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale

 

Aula M

ore 9.30 - Presentazione del corso di laurea in Scienze e tecnologie alimentari

10.30 - Presentazione del corso di laurea in Scienze gastronomiche

ore 11.30 - Presentazione dei corsi di laurea in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutiche.

A seguire visita alle strutture e ai laboratori di ricerca del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco

 

Aula N
ore 9.00-9.30
 - Presentazione del corso di laurea in Fisica
ore 9.35-10.05 - Presentazione del corso di laurea in Matematica
ore 10.10-10.40 - Presentazione del corso di laurea in Informatica
A seguire visite ai Plessi di Fisica e di Matematica e Informatica

LE ELI-CHE, SERVIZIO PER STUDENT* CON DISABILITÀ, CON D.S.A., CON B.E.S., IN TRANS E FASCE DEBOLI – VICOLO DEI MULINI 5, TEL. 0521-903572

La Delegata del Rettore Emilia Caronna e i collaborat* accolgono student* con disabilità,invalidità, invalidità e 104 o solo 104, con D.S.A. (Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento), con B.E.S. (Bisogni Educativi Speciali), student* con spettro autistico, student* in trans e appartenenti alle fasce deboli, e danno tutte le informazioni necessarie per raggiungere il traguardo “laurea”.  Vengono presentate tutte le opportunità, i servizi e gli strumenti compensativi con percorsi individualizzati.

 

SEDE INFORMAGIOVANI DEL COMUNE DI PARMA – VIA MELLONI 1B

Ore 15.30 - 17.30 - LABORATORIO DI ORIENTAMENTO ALLA SCELTA con interventi a cura del Counseling Psicologico dell’Università di Parma.

Per informazioni: U.O. Accoglienza e Orientamento – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 0521 034042.

Parma, 3 luglio 2019 - Il personale della Polizia di Stato in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Parma, nella mattinata del 27 giugno u.s. ha denunciato in stato di libertà un cittadino straniero ritenuto responsabile del tentato furto di una bicicletta.

In particolare, durante il servizio di vigilanza in ambito ferroviario, estenso anche alle immediate adiacenze della locale stazione, gli Agenti della Polizia Ferroviaria, notavano un individuo che armeggiava in modo sospetto su una bicicletta.

Gli operatori, giunti a distanza ravvicinata dal soggetto, lo sorprendevano mentre utilizzando una tenaglia metallica, cercava di divellere il lucchetto di una bicicletta tipo mountain bike parcheggiata nelle rastrelliere antistanti l'impianto ferroviario.

Gli Agenti della Polizia Ferroviaria interrompevano l'azione delittuosa ed accompagnavano l'individuo in ufficio, ove veniva identificato per un ventinovenne di origine indiana residente nel reggiano il quale, sottoposto a perquisizione personale, veniva trovato in possesso anche di una chiave esagonale, un grimaldello ed una piccola chiave entrambi metallici che si presume utilizzati per altri tentativi di furto di biciclette.

Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro ed il giovane responsabile dei fatti è stato denunciato in stato di libertà per il reato di furto aggravato e segnalato, altresì per il possesso degli oggetti atti allo scasso descritti.

Valutata l'irregolare posizione del soggetto in relazione al proprio soggiorno nel territorio nazionale è stato interessato l'ufficio Immigrazione della provincia di residenza per i conseguenti provvedimenti ritenuti opportuni.

Mercoledì, 03 Luglio 2019 09:58

Il luogo della tragedia

Il violento temporale che si è abbttuto lunedi scorso su quasi tutta la provincia è stato fatale per la anziana signora che, come al solito, stava facendo le sue chiacchiere quotidiane al parco Ferrari. Il crollo della struttura, sotto la quale si era riparata, l'ha colpita in modo da non lasciarle scampo, nonostante nell'immediatezza non si pensava fosse grave. 

Nella foto il luogo dell'incidente. 

La scorsa settimana, presso la sede dell’Assistenza Pubblica Parma Onlus, si è svolto il corso BLSD (Basic Life Support and Defribillation) per gli operatori della Federazione Sindacale della Polizia di Stato della provincia di Parma, con l’obiettivo di far apprendere ai partecipanti la sequenza di rianimazione di base, nell’adulto in arresto cardiaco o respiratorio, e le manovre da eseguire in caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, permettendo di acquisire anche le conoscenze e le abilità relative all’utilizzo del defibrillatore semiautomatico.

Il corso ha interessato tanti operatori della Polizia di Stato della provincia parmense, a testimonianza della volontà, da parte della Segreteria Provinciale di Parma del Sindacato FSP Polizia di Stato, di favorire il proficuo confronto professionale tra i diversi soggetti che, per fini istituzionali, sono costantemente impegnati per il benessere sociale. Come l’Assistenza Pubblica Parma, anch’essa crede che la continua formazione sia la risposta più efficace per garantire la sicurezza dei cittadini.

«L'incontro con i referenti della Polizia di Stato per organizzare questo corso – afferma Cristiana Madoni, direttore sanitario dell’Assistenza Pubblica – ci ha visto da subito concordi nell'obiettivo di offrire qualcosa d’interessante e utile. La formazione BLSD dovrebbe essere nel bagaglio culturale di tutti noi, e sono convinta che iniziative come questa costituiscano le basi per una più capillare diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare. Ringrazio l’FSP Polizia di Stato per la disponibilità e spero di collaborare ancora in futuro per altre iniziative».

«Chi salva una vita - conclude Davide Grossi, segretario provinciale vicario dell’FSP Polizia di Stato di Parma - salva il mondo intero, ma bisogna saperlo fare. È per questo che continuamente organizziamo corsi finalizzati ad allargare la formazione del personale, in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio e il sostegno delle Segreterie Nazionale e Regionale FSP Polizia di Stato, nonché del Questore di Parma e del dirigente della Sezione Polizia Stradale di Parma, che doverosamente ringraziamo. Grazie all’Assistenza Pubblica di Parma, è stato possibile organizzare questo corso BLSD che, con la professionalità dei formatori, ha suscitato vivo interesse e nuovi stimoli tra i partecipanti».

Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Salsomaggiore Terme hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un soggetto, gravemente indiziato del reato di atti persecutori e lesioni personali.

L’ordinanza è stata emessa dal GIP in accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica di Parma. L’attività nasce da una denuncia presentata nel mese di febbraio. 

Molestie, insulti, minacce di morte anche armato di coltello, numerosi messaggi vocali, diffamazioni, scenate pubbliche e percosse, sfociate in un episodio molto grave avvenuto nei primissimi giorni del mese di febbraio. 

Tutto perché non voleva convincersi dei rifiuti della donna, sino ad arrivare a picchiarla sul posto di lavoro. La donna si trovava all’interno di un bar di Salsomaggiore Terme, quando all’ennesimo rifiuto nei confronti dell’uomo, lui ha sferrato un pugno e successivamente l’ha afferrava dalla schiena scaraventandola in terra. 

A causa dell’aggressione la donna aveva subito la frattura di una vertebra. Anche dopo la denuncia, l’uomo ha continuato a rendersi protagonista di atti diffamatori e molestie che portavano la vittima ad integrare la denuncia nei mesi di maggio e di giugno. 

Una vita da incubo, per lei e la figlia ventenne costrette a cambiare le proprie abitudini di vita per evitare l’uomo. A seguito della denunce ricevute i militari hanno raccolto le dichiarazioni delle persone che avevano assistito ai fatti e informato l’Autorità Giudiziaria.

La Procura della Repubblica, vista la gravità di fatti, ha richiesto e ottenuto l’applicazione della misura cautelare in carcere, accolta dal GIP del Tribunale di Parma.

L’uomo è stato quindi tratto in arresto ed accompagnato presso la casa circondariale di Parma. 

"L'episodio occorso questa mattina a S. Antonio, che ha visto un autobus Seta diretto verso Piacenza prendere improvvisamente fuoco mettendo a rischio la vita dell'autista e dell'unico passeggero a bordo, è gravissimo e assolutamente inaccettabile". Così l'assessore alla Mobilità, Paolo Mancioppi commenta - con toni fortemente preoccupati - l'incendio di un autobus Seta stamattina intorno alle 7 a S. Antonio che ha destato paura e sgomento in coloro che erano sul mezzo e un vivo allarme nella popolazione della frazione cittadina e aggiunge: "Alla luce di quanto successo, trova ulteriore conferma la necessità di procedere con la massima urgenza al rinnovo del parco mezzi di Seta circolante nella nostra città, con la sostituzione dei veicoli più vetusti e obsoleti con mezzi ecocompatibili (con alimentazione elettrica o a metano). Ci attendiamo quindi una rapida risposta da parte dei nuovi vertici di Seta – conclude Mancioppi -, affinché siano al più presto messi su strada a Piacenza gli autobus di ultima generazione di cui la società ha recentemente preannunciato l'acquisto e vengano effettuati tutti gli investimenti necessari per migliorare la dotazione infrastrutturale, la sostenibilità ambientale e la sicurezza del servizio erogato. La città non può più aspettare, mi auguro che Seta voglia il prima possibile venire incontro alle legittime e giustificate esigenze della comunità piacentina".

Ordine di carcerazione per un 32enne nomade autore di numerosi reati contro il patrimonio: la Polizia di Stato lo arresta e lo traduce in carcere

La Squadra Mobile nei giorni scorsi ha tratto in arresto, in esecuzione dell'ordine di carcerazione emesso il 25 giugno scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza, un cittadino italiano di 32 anni.

L'uomo deve espiare una pena residua di anni 1 di reclusione in quanto riconosciuto colpevole del reato di furto aggravato per fatti avvenuti in provincia di Vicenza.

Il 32enne, di origine nomade, è stato al centro delle cronache modenesi per diversi mesi in quanto autore di reati contro il patrimonio, soprattutto, nel centro cittadino, che avevano portato all'esasperazione residenti e commercianti.

Nato come temporary, dopo quattro anni di attività i parmigiani si erano però abituati a frequentarlo scordando fosse un'attività temporanea. Un luogo divenuto presto punto di riferimento per il quartiere San Leonardo e anche per la città, grazie al grande numero di eventi e attività svolte presso gli spazi dell’ex-Manzini di via Catania.

Ieri, una grande festa aperta a tutti, ha segnato la conclusione del WoPa Temporary di Parma. Una serata conviviale con protagonisti alcuni artisti e associazioni che in questi anni hanno contribuito al suo successo. La serata è iniziata con attività ludiche rivolte ai più piccoli con Girocla e performance di circo teatro grazie a Teatro Necessario.

Poi una divertente asta e la vendita benefica di tantissimi arredi e oggetti del WoPa: quadri, lampade, decorazioni, tavoli poltrone e divani di ogni sorta, il cui ricavato andrà interamente al progetto “Insieme Con Te” per il nuovo Centro Oncologico di Parma, tramite gli amici de “Il Bello di essere del San Leonardo”.

La serata è proseguita con un’alternanza di performance, musica, proiezioni ed esibizioni a cura di: Il Rumore del Lutto, Parma Lindy Hoppers, l’ABC, mercatino RE POP, 3Dproduction, Marco Pipitone e Mattatoio Culture Club.

Momento culmine della serata, a mezzanotte con la performance musicale di Huru e visual di C999, creata appositamente per valorizzare l’imponenza del Padiglione Nervi. A seguire, i dj che hanno accompagnato le serate del WoPa in questi anni: Davidino Schmid, il collettivo ALT e Faulty Kru.

Foto a cura di Francesca Bocchia

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La discoteca Dadaumpa di Parma ha inaugurato una nuova console e un privè accessibile a persone portatrici di disabilità. L'associazione Frega Project ha tagliato il nastro inaugurale con un dj set del suo presidente.

Ben 13 DJ per una maratona di 13 ore di musica elettronica; tra i presenti anche il famoso dj internazionale Luca Agnelli.

L’associazione Frega Project ha sostenuto l'accessibilità della console esterna del locale Dadaumpa, che ora è fornito di rampe e pedane accessibili. Tutti potranno esibirsi, ragazzi disabili e non. 

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Foto a cura di Francesca Bocchia

L’associazione no profit Frega Project nasce per promuovere e sostenere l’inclusione nella società e nella vita di tutti i giorni a persone con disabilità e problematiche varie, anche lievi e passeggere. L’attività principale dell’associazione è la realizzazione di desideri particolari a persone con disabilità e storie di vita particolari, nello specifico si occupa anche di: ricerca e sviluppo di ausili, progetti editoriali, incontri con le istituzioni pubbliche, scambi culturali con associazioni europee e dell’organizzazione di una serie di eventi di musica elettronica “for charity”, volti a sostenere economicamente il progetto di creazione di una sala di registrazione completamente accessibile a persone con disabilità.

L’associazione nasce un anno fa, a giugno 2018, portando un messaggio d'inclusione tra i festival musicali italiani, raccogliendo materiale foto-video da condividere su un account instagram dedicato (@frega_project).

Ad ottobre 2018, dopo il tam tam positivo che la loro azione ha creato, sono stati depositati i documenti necessari per far nascere ufficialmente la Frega Project Associazione di Promozione Sociale.

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Una guida, un numero di telefono e una mail dedicata. Sono gli strumenti messi a disposizione dei consumatori coinvolti nel fallimento della Mercatone Uno. L’iniziativa è di Adiconsum, l’associazione consumatori della Cisl che ha lanciato una campagna per stilare un elenco dei crediti vantati da sottoporre al governo alla ricerca di possibili soluzioni.

«A fronte delle numerose richieste di assistenza giunte alle nostre sedi territoriali, ci siamo attrezzati per venire incontro ai consumatori colpiti dalla vicenda Mercatone Uno – spiega la responsabile Adiconsum Emilia Centrale Adele Chiara Cangini – A livello nazionale Adiconsum ha lanciato una campagna, realizzato una guida dedicata, attivato un servizio telefonico e una mail. Questo perché le tutele per i consumatori sono diverse e variano in base alle modalità di pagamento effettuate».

La guida di Adiconsum è la prima realizzata ad hoc per gestire il caso di un’azienda che ha arrecato danni a una collettività di consumatori. Nella guida il consumatore trova tutte le istruzioni a seconda del proprio caso: pagamento con finanziamento; pagamento con carta di credito; domanda di insinuazione al passivo.

Adiconsum ha lanciato, inoltre, una campagna con l’obiettivo di stilare un elenco dei crediti che le verranno segnalati e sottoporlo all’attenzione del governo, per trovare le soluzioni possibili. Tutte le strutture territoriali Adiconsum sono pronte a fornire l’assistenza necessaria.
I consumatori sono invitati a recarsi presso la sede Adiconsum più vicina, portando con sé tutte le carte relative all’ordinazione della merce.
Per saperne di più, i consumatori possono telefonare dal lunedì al venerdì allo 0522357412, oppure scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Lunedì, 01 Luglio 2019 14:33

Modena - Litiga e accoltella una persona

Nel pomeriggio di sabato scorso, a Modena, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di 32 anni, responsabile dei reati di violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale e lesione personale aggravata.

A seguito di diverse segnalazioni alla linea di emergenza 112 NUE, la Centrale Operativa ha allertato le Volanti sul territorio perchè all’interno del Parco Novi Sad, lato viale Molza, due persone stavano litigando ed una risultava armata di coltello.

All’arrivo della Polizia, i due si erano spostati nei pressi dell’ingresso della biglietteria della stazione delle autocorriere e il 32enne stava inseguendo l’altro uomo, un cittadino marocchino, brandendo un coltello di medie dimensioni.

Entrambi i soggetti sono stati immediatamente bloccati dagli agenti. Il tunisino, disarmato con non poca difficoltà, ha opposto strenua resistenza, colpendo con calci e proferendo ingiurie ed offese nei confronti degli operatori.

Sono stati fatti intervenire i sanitari del 118 per prestare soccorso al marocchino, che presentava delle lesioni ad una gamba. Accompagnato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Baggiovara è stato dimesso con una prognosi di 3 giorni per ferita da arma bianca.

Il litigio sembrerebbe scaturito da alcuni apprezzamenti mossi dal 32enne nei confronti di una conoscente della vittima, che si trovava in sua compagnia.  

Lo straniero, irregolare sul territorio nazionale, gravato da numerosi precedenti penali e di Polizia per svariati reati quali furto, rapina, ricettazione, atti persecutori, minaccia, oltraggio e resistenza a P.U., stupefacenti, porto d’armi, immigrazione clandestina, lesioni personali e violenza privata, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della Questura, come disposto dal Magistrato di turno.

Processato con rito direttissimo, il G.I.P. presso il Tribunale di Modena ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.

 

 

Di Nicola Comparato 1 luglio 2019 - La Societá é nata e si é diffusa a Foggia nella metá degli anni '90 da un sodalizio con la camorra di Raffaele Cutolo. E' una mafia meno cinematografica di Camorra, Cosa Nostra e 'Ndrangheta, ma emerge per la ferocia e l'assenza di regole morali.

Si occupa di estorsioni, spaccio, racket del pizzo presso esercizi commerciali ed imprese funebri. I due clan principali di Foggia cittá sono i "Sinesi-Francavilla" e i "Moretti-Pellegrino", ma attorno a queste due famiglie opposte tra loro gravitano altri grandi nomi: "Mansueto", "Trisciuoglio" e "Lanza". A questi si uniscono i clan del Gargano delle famiglie "Notarangelo" e "Li Bergolis" opposte ai "Romito". Da sempre va avanti una lunga scia di faide e sangue per il controllo del territorio. Quello che rende Foggia una cittá invivibile é la presenza della criminalità minore, di cui questi clan si avvalgono e che commette reati tipo furti, stalking, truffe ai danni di fasce sociali piú deboli come donne, anziani, disabili e persone in stato di fragilitá.

Questa organizzazione criminale punta sul timore che incute ai cittadini onesti, con intimidazioni e ritorsioni, restando impunita anche nelle azioni di delinquenza minore che comunque fanno di Foggia una città difficile per chi vuole rispettare la legge. Anche lavorare in un supermercato può diventare rischioso e difficile a causa delle frequenti rapine commesse dalle giovani e giovanissime leve che si dedicano a queste attivitá di loro iniziativa.

Un fatto terribile fu l'omicidio di "Claudio Soccio" nel 2011, ritenuto vicino al clan "Sinesi-Francavilla". Come presunto assassino venne arrestato "Leonardo Gesualdo" del clan rivale "Moretti-Pellegrino", in seguito assolto.

Il giovane "Claudio Soccio", di anni 18, detto "Il Sammarchese", scelto probabilmente perché bersaglio facile data la sua giovane età, era un estorsore di "San Marco in Lamis", con precedenti per rapina, resistenza a pubblico ufficiale e spaccio di droga. La stessa sorte toccò a "Leonardo Soccio", fratello di Claudio nel 2003. Anche "Genzani Giuseppe", fu ucciso con un colpo di pistola alla gola nel 2011 in un agguato, freddato mentre percorreva in scooter "Via Poggio Imperiale". 

Ma oltre alla guerra e gli omicidi tra bande rivali, gli esponenti di questi clan sono caratterizzati dalla totale assenza di valori nella condotta quotidiana, che li porta a commettere reati anche verso malcapitati che non appartengono alla malavita, ma che si trovano ad avere a che fare casualmente con loro.

Solo il nome "Società Foggiana" è sufficiente per intimidire e ottenere omertà.

 

Il link del video dell'omicidio di Claudio Soccio https://youtu.be/RrY1wEIMoqE

Per contattare la redazione della Gazzetta dell'Emilia scrivete a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Foto di copertina scattata da Valentina Carpin

Sovente capita che aree non strettamente situate vicino alla città, vengano dimenticate. Ne è esempio eloquente l'area antistante l'autogrill della strada provinciale 343 per Colorno. Il materiale fotografico del nostro membro di coordinamento, Fabrizio Giorgetti, non lascia adito a dubbi.

Nei pressi della ditta di logistica "Number One" è posizionato un rimorchio quasi del tutto bruciato, ormai utilizzato per bivacco e pernottamento. Insomma una simil stanza d'hotel forse a mezza stella, in cui è possibile trovare rifiuti indifferenziati di ogni sorta; dalle bottiglie di birra in vetro a sacchi neri carichi di spazzatura, da cassette di legno a materiale infiammabile.

E' pur vero che il container è già in parte incenerito, ma tale nascondiglio surrogato può essere parecchio insidioso per diversi motivi. Oltre a poter ulteriormente prendere fuoco, con un grosso problema per la viabilità, visto l'alto passaggio di veicoli che ogni giorno vi circola, non dimentichiamo il problema della sicurezza, in quanto non dovrebbero esserci zone franche nel nostro territorio.

Ci auguriamo che venga quanto prima provveduto a rimuovere la carcassa del container e che venga predisposta una seria sanificazione dell'area attualmente irrespirabile.

Il gruppo
Amo Colorno

Nottata di controlli, quella di sabato, da parte dei Carabinieri della Compagnia di Salsomaggiore Terme unitamente ai reparti speciali del NAS, del NIL e dei Vigili del Fuoco di Parma all'interno di un noto locale da ballo della Pedemontana.

Le verifiche effettuate, a scopo preventivo e finalizzate al controllo della sicurezza in generale nei locali di pubblico intrattenimento (in particolare la problematica relativa al sovraffollamento), non hanno permesso di evidenziare grosse irregolarità da parte della direzione del locale.

Il servizio coordinato è poi proseguito, con gli uomini delle Stazioni Carabinieri di Salsomaggiore Terme, Noceto, Collecchio e Sala Baganza, all'esterno del noto locale da ballo ed in particolare tra le principali vie di collegamento dei Comuni di Noceto e Medesano, ove sono stati predisposti dei posti di controllo.

Nel complesso sono state identificate 76 persone e controllate 34 autovetture. Il servizio ha permesso dunque di denunciare due uomini, classe  '93 e '79, per guida in stato di alterazione psicofisica conseguente all'uso di alcolici: entrambi sorpresi alla guida rispettivamente con un tasso alcolemico di 1,05 g/l e 1,80 g/l. Mentre, altri due ragazzi, classe '92 e '94, sono stati trovati in possesso di modiche quantità di sostanze stupefacenti.

I soggetti sono stati segnalati alla Prefettura di Parma quali assuntori e sequestrati, complessivamente, 2 grammi di marijuana e 2 grammi di hashish.

 

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Contrasto al traffico di sostanze stupefacenti: Polizia di Stato e Polizia Municipale arrestano quattro nigeriani

Nella giornata di giovedì 27 giugno scorso, personale della Squadra Mobile, unitamente a uomini della Polizia Municipale di Modena, ha tratto in arresto quattro cittadini nigeriani pregiudicati, di età compresa tra i 28 e i 34 anni, responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Nell'ambito di mirati servizi finalizzati alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti, attuati in collaborazione con la Polizia Municipale di Modena, anche attraverso appostamenti e pedinamenti nelle zone di via Gramsci, della Stazione Ferroviaria, di via Mazzoni e del parco XXII aprile, gli agenti hanno fermato tre nigeriani nei confronti dei quali vi erano fondati sospetti che potessero nascondere della sostanza stupefacente all'interno della propria autovettura.

Durante il controllo, i tre soggetti avevano manifestato segni evidenti di agitazione. La perquisizione del veicolo ha dato esito positivo in quanto sui sedili posteriori è stato rinvenuto un borsone contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 4 kg.

Le verifiche sono state estese alla loro abitazione, dove è stata recuperata la somma in contanti, suddivisa in banconote di vario taglio, pari a circa 1.800 euro, oltre ad ulteriori 150 grammi di cocaina. Durante il controllo un altro nigeriano, che si trovava nell'appartamento, ha tentato di disfarsi di un involucro, successivamente accertato contenere sostanza stupefacente del tipo cocaina, lanciandolo dalla finestra.
Processati con rito direttissimo ieri mattina, il G.I.P. presso il Tribunale di Modena ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.

6 secondi e il ponte Morandi scompare dalla vista di Genova. Un processo ingegneristico di estrema difficoltà ancora una volta firmato dal "re" degli esplosivi, il parmigiano Danilo Coppe. (Video)

Venerdì, 28 Giugno 2019 14:34

Prosciutto, oltre la crisi.

A Langhirano presso la sala della Comunità Montana Appennino Parma Est, si discute di DOP, prosciutto di Parma e di tutto il comparto del settore delle carni. Presenti all' incontro i delegati Flai Cgil.

Il videomessaggio del segretario generale Flai CGIL Parma, Antonio Gasparelli, che riassume l'esito della riunione e le prospettive future.

 

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Per l'ennesima volta ci vediamo costretti a segnalare atti vandalici che hanno preso di mira ancora una volta la stazione di Colorno.

Colorno  (PR) 27 giugno 2019 - La stazione sotto la tutela delle belle arti, il 24 giugno è si è "risvegliata" con gli ennesimi sfregi sui muri della facciata che affaccia sui binari. Una serie di vistosi graffiti incomprensibili hanno imbrattato i muri adiacenti la sala di aspetto, e all'interno a seguito di una serata di bivacco e chissà cos'altro, sono state ritrovate bottiglie di birra e rifiuti, pedate sui muri e un odore fortissimo di urina.

Una situazione ormai insostenibile per chi ogni giorno deve prendere il treno. Non è la prima volta che questo succede, e oltre alla più volte imbrattata facciata esterna della stazione, dopo che era stata ripulita, finestre e porta a vetri della sala d'aspetto sono state più volte infrante.

Per diverso tempo abbiamo cercato di chiedere ad Rfi, responsabile dell'area, di installare un sistema di videosorveglianza atto a scoprire e sanzionare con durezza i vandali, oltre a chiedere necessariamente la chiusura della stazione nelle ore notturne. Ad oggi però nulla è stato fatto in merito, e l'interesse verso la nostra stazione sembra non esserci. Facciamo quindi l'ennesimo ed ulteriore appello ad Rfi affinché intervenga rapidamente così come abbiamo chiesto da molto tempo e svariate volte.

Non è possibile continuare a cadenza periodica a raccontare questi tristi episodi di inciviltà, con frustrazione, impotenza, indignazione e rabbia.

Il gruppo
Amo Colorno

I Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente , in data 25 giugno, hanno dato esecuzione all'ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto la custodia cautelare agli arresti domiciliari per Simmaco Zini, per i fatti di seguito riepilogati.

Il 4 giugno scorso, Intini Madio si trovava a camminare alle ore 03.00 del mattino in via San Leonardo, per recarsi sul proprio posto di lavoro, quando veniva avvicinato da un'autovettura a bordo della quale vi erano due soggetti. Il conducente gli chiedeva di poter effettuare una telefonata in quanto era rimasto senza benzina, ma al diniego dell'Intini lo stesso cambiava atteggiamento e si mostrava meno amichevole. Nello sporgersi all'interno dell'abitacolo notava che il conducente teneva in mano un coltello e, impaurito da ciò, aderendo in parte alla sua richiesta di consegnargli il portafogli e il cellulare, gli consegnava solo il cellulare (in quanto non aveva con sé il portafogli), un Iphone 5S.

Subito dopo il veicolo si allontanava, invano inseguito, per un breve tratto, dal denunciante.

Le indagini prontamente eseguite dai Carabinieri di Parma Oltretorrente,  consistenti nell'acquisire le immagini di videosorveglianza estrapolate dal sistema di telecamere OCR del Comune di Parma, consentirono di verificare l'intera scena della rapina avvenuta in via San Leonardo, nonché il numero di targa dell'autovettura, una Opel Corsa grigia, intestata a una ditta di Parma che l'aveva noleggiata proprio allo Zini.

L'Intini, chiamato a visionare un album fotografico con diverse fotografie, riconosceva con assoluta certezza il soggetto che lo aveva rapinato, indicando l'immagine dello Zini.
Da un controllo alla banca dati delle forze di polizia l'indagato risultava gravato da precedenti di polizia specifici quali furto in abitazione (nel 2018) e rapina impropria in concorso (nel 2014).
All'esito delle attività investigative appena ricordate, la Procura della Repubblica di parma chiedeva ed otteneva la misura cautelare a carico del soggetto, gravemente indiziato del reato di concorso in rapina pluriaggravata.

Nella notte del 24 giugno scorso, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un 36enne di nazionalità rumena, responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari e conviventi e lesioni personali aggravate.

Gli agenti sono intervenuti in zona San Faustino in quanto un residente aveva segnalato al numero di emergenza 112 NUE un'aggressione, che si stava consumando all'interno di un'abitazione ai danni di una donna.

Gli stessi agenti una volta arrivati sul luogo indicato hanno potuto udire distintamente le urla della donna che chiedeva aiuto.

Gli operatori sono riusciti ad entrare nell'appartamento solo dietro intimidazione di sfondare la porta se gli occupanti non avessero ottemperato volontariamente. Nel monolocale si trovavano un uomo e una donna; quest'ultima, rannicchiata su un letto in lacrime e in forte stato di agitazione, aveva evidenti segni di percosse sul viso e sul corpo.

Nonostante la presenza della Polizia, il convivente ha continuato ad aggredirla verbalmente e ad insultarla, minacciandola che se fosse stato arrestato avrebbe riversato la colpa su di lei.
La donna è stata immediatamente soccorsa dagli agenti; i sanitari del 118 l'hanno poi presa in carico e trasportata al Pronto Soccorso, ove al termine degli accertamenti è stata dimessa con una prognosi di cinque giorni per trauma policontusivo da percosse.

L'aggressore, avvezzo a tali comportamenti violenti nei confronti della compagna, la quale per timore non aveva mai sporto querela, è persona pregiudicata per reati contro il patrimonio, evasione, lesioni personali aggravate ed in materia di Codice della Strada. Inoltre, sotto alias, risulta destinatario di un ordine di carcerazione a seguito di condanna definitiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti nel dicembre 2016, motivo per il quale è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale dove espierà una pena residua di mesi 11 e giorni 28 di reclusione.

Parma piena di immondizia e perche' no... Parma abbandonata... ma prima, Parma usata ...Parma che sta morendo...

Gentile  Direttore,

chiedo cortese ospitalità al fine di evidenziare anche al di fuori delle mura cittadine la triste realtà che sta vivendo la nostra bella Parma.

Città profumata di violetta che ha conosciuto i fasti di una corte raffinata e cosmopolita di cui andiamo ancora fieri ora è ridotta ad immondezzaio fisico e morale da chi dovrebbe ben governarla e invece la sfrutta solo per le proprie ambizioni politiche e di comodo.

Si sta spopolando a scapito di etnie che nulla hanno a che fare con le solide tradizioni e la voglia di curare e preservare la bellezza antica di cui è tanto ricca.

Sta morendo perché più nessuno desidera investire lasciando a quei pochi sfruttatori la possibilità di ingrassare con la complicità di joker fedeli...

Attività commerciali che piangono i loro investimenti e per tutto quello in cui hanno creduto ma che nessuno ascolta perché chi dovrebbe farlo ha altre priorità ... prima su tutte la VISIBILITA' in vista di Parma 2020 dove è previsto che, come al solito, si trasformi la città in uno splendido contenitore che racchiude all'interno carcasse putrefatte. Ma l'importante è che non si vedano da fuori e nemmeno se ne senta l'olezzo.

Concludo con una frase, che descrive bene l'idea di come la nostra bella città è nel cuore dei suoi abitanti, scritta da Marcel Proust nel volume "La Strada di Swann" :

«Il nome di Parma, una città dove desideravo più andare da quando avevo letto "La Certosa" mi appariva compatto, liscio, color malva e morbido, se mi si parlasse di una casa qualunque di Parma nella quale sarei stato ricevuto, mi si causava il piacere di pensare che abiterei una residenza liscia, compatta, color malva e morbida, che non aveva relazione con le residenze di nessun'altra città d'Italia.»

Ringrazio per l'attenzione e porgo cordiali saluti.

"Lettera Firmata"

(vedi servizio Gazzetta dell'Emilia del 15 giugno 2015)

 

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E' successo ieri mattina in zona Morane. I due malcapitati bimbi sono scesi insieme ai Vigili del Fuoco con l'autoscala e stanno bene
"Pentolino in fiamme e mamma bloccata fuori casa, bambini soccorsi dal balcone„ 

Poco dopo le ore 10 di ieri mattina i Vigili del Fuoco sono stati impegnati in un intervento in via Tignale del Garda, quartiere Morane. Un tegame lasciato sul fuoco della cucina di un appartamento al civico 72 ha preso fuoco, sprigionando un fumo che ha invaso velocemente i locali. All'interno dell'abitazione si trovavano due bambini piccoli, rimasti improvvisamente soli in quanto la madre era rimasta accidentalmente chiusa fuori casa.

I pompieri hanno quindi impiegato l'autoscala per raggiungere il balcone, dal quale i bambini sono stati tratti in salvo e fatti scendere a terra. Si è poi intervenuti per spegnere il piccolo principio di incendi, che non ha causato danni particolarmente significativi.

Da una prima verifica dei sanitari del 118 pare che i bambini siano del tutto incolumi.

Più di 300 agenti hanno eseguito questa mattina all'alba le misure di custodia cautelare. Tra i destinatari tre componenti della famiglia Grandi Aracri di Cutro e il presidente del Consiglio Comunale di Piacenza Giuseppe Caruso. (a seguire n° 3 video)

Di Manuela Fiorini Bologna, 25 giugno 2019  – Associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento e truffa aggravata. Sono queste le accuse che hanno portato all'arresto di sedici persone, presunte appartenenti alle cosche legate alla famiglia calabrese Grande Aracri di Cutro e operante da tempo in tutta l'Emilia Romagna.

La maxi operazione contro la "Ndrangheta, denominata "Grimilde" è stata coordinata dal Servizio centrale operativa della Polizia, mentre le indagini sono state condotte dagli uomini della Squadra Mobile di Bologna, in collaborazione con i colleghi di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
Per eseguire le misure di custodia cautelare, emesse dal gip di Bologna su richiesta della Dda, sono stati impegnati questa mattina all'alba più di 300 agenti appartenenti a tutti gli Uffici Investigativi dell'Emilia Romagna, al Reparto Mobile di Bologna, al Reparto Volo Emilia Romagna, al Reparto Prevenzione Crimine e alle Unità Cinofile.

Tra o destinatari dei provvedimenti restrittivi ci sono anche nomi "eccellenti" e figure di primo piano della rete della "Ndrangheta emiliana. Tra questi Francesco Grande Aracri e i due figli Salvatore e Paolo, ritenuti a capo del clan che opera nelle province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia. Francesco Grande Aracri, che ha sulle spalle un'altra condanna per associazione mafiosa, viveva insieme ai figli a Brescello, nel reggiano, noto per essere stato il primo Comune in Emilia Romagna la cui Giunta è stata sciolta per infiltrazioni mafiose nel 2017.
Un altro nome eccellente è quello del Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza Giuseppe Caruso, esponente di Fratelli d'Italia. Secondo le accuse, avrebbe favorito la cosca in una truffa ai danni dell'Unione Europea mentre era funzionario dell'Agenzia delle Dogane.

Sempre nell'ambito dell'Operazione Grimilde, è in corso di esecuzione anche un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dalla Dda di Bologna nei confronti dei principali esponenti del gruppo criminale tra società, beni mobili e immobili e conti correnti.

Soddisfatto il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, che sulla sua pagina Facebook ha scritto:
"La giornata inizia bene! Maxi operazione contro la 'ndrangheta in Emilia: 300 agenti sul campo per un centinaio di perquisizioni in tutta Italia e arresti per associazione di stampo mafioso, estorsione, danneggiamento, truffa. Grazie alle Forze dell'Ordine e in particolare al Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, alla Squadra Mobile di Bologna e agli inquirenti. Nessuna tregua e TOLLERANZA ZERO per boss e delinquenti della malavita. Avanti tutta.
#lamafiamifaschifo

I video dell'operazione

Operazione: https://youtu.be/R0LlUFhlSJE

Indagini: https://youtu.be/aHLiR99-zdY

Arresto Francesco Grandi Aracri https://youtu.be/cLEbiQP9yjg

 

appendice
"Attraverso incessanti, comunica la Polizia di Stato - numerose e continue attività tecniche durante circa tre anni gli investigatori sono riusciti ad avere la prova dell´esistenza di un gruppo criminale di stampo mafioso operante nella regione Emilia Romagna che utilizzando metodi tipicamente mafiosi effettuava una serie di investimenti, apriva e chiudeva società di comodo faceva affari anche con imprenditori di primissimo livello nazionale.
Tra i vari "affari" avviati dall´organizzazione due sicuramente dimostrano la capacità imprenditoriale e criminale dell´organizzazione.
Era il giugno del 2017 quando Salvatore GRANDE ARACRI ed il padre Francesco, tramite una società edile a loro riferibile, avviano un progetto di costruzione di 350 appartamenti a Bruxelles; i due si sono occupati di individuare gli operai che avrebbero provveduto ad eseguire i lavori facendoli, pero´, lavorare in condizioni di assoluto sfruttamento imponendo loro una paga di 8 .00-9.00 euro l´ora, turni di lavoro anche di 15 ore giornaliere, talvolta senza concedere loro neanche il riposo settimanale.
Contemporaneamente, il gruppo criminale inganna i referenti della società Riso Roncaia, che a sua volta aveva vinto un bando europeo per la fornitura di riso, facendo loro credere di poter far loro ottenere una linea di credito di 5 milioni di euro e l´apertura di conti correnti bancari presso banche compiacenti.
L´operazione, ancora in corso, fatta scattare questa mattina dalla Squadra Mobile di Bologna ha permesso anche di verificare che i sodali dell´organizzazione non sempre si limitavano ad usare metodi ortodossi nella conduzione dei loro affari ma quando incappavano in qualcuno che poteva essere loro di ostacolo oppure vi era qualcuno che metteva il naso nei loro affari ricorrevano tranquillamente alla violenza ed alla forza di intimidazione.
Tipico il caso di una distributore di pizza che ha avuto soltanto l´ardire di "invadere" la zona controllata dall´organizzazione ricevendo subito un esplicito avvertimento se non avesse obbedito "qua non hai capito... che ti spariamo"
Oppure quando una troupe del Tg 2 della RAI stava effettuando un servizio nei pressi dell´abitazione dei GRANDE ARACRI a Brescello ed il giornalista subisce il lancio di una pietra da parte di Francesco Grande Aracri che va colpire il vetro dell´autovettura utilizzata dal giornalista."
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Mercoledì, 26 Giugno 2019 07:59

Lo spaccio torna in viale Storchi

Lo denunciano i residenti, che da qualche tempo hanno notato uno strano via vai e gruppi di giovani stranieri che formano dei piccoli capannelli per ricevere le consegne.

Di Manuela Fiorini Modena 25 giugno 2019 - – Troppi controlli al Parco Novi Sad e il mercato della droga si sposta in viale Storchi. Lo denunciano i residenti che, dopo un periodo relativamente tranquillo, hanno visto tornare gli spacciatori nella zona compresa tra viale Storchi, via Fabriani, piazzale I maggio e la stazione delle corriere.

Da qualche tempo, infatti, i residenti hanno notato piccoli gruppi di magrebini che si formano lungo la via e stazionano in attesa che arrivi "l'ordine" da parte dei clienti. In genere, questi "capi" non hanno nulla addosso per essere trovati puliti durante eventuali controlli. Le "consegne" vengono effettuate invece dai "corrieri", altri giovani stranieri in bicicletta che recuperano gli stupefacenti precedentemente nascosti in aiuole e parchi, oppure tra le crepe di strade e muri e concludono l'affare.

I residenti di viale Storchi e delle zone limitrofe, interessate da questo ritorno del bazar della droga lanciano un appello alle Forze dell'Ordine, affinché ci siano più controlli per individuare i gruppi di spacciatori e arginare il fenomeno con arresti e denunce. Il rischio non è solo di vedere degradata quella che un tempo era una delle zone "buone" di Modena, ma anche di trovarsi in mezzo a "regolamenti di conti" tra bande, come è recentemente accaduto tra via Fabriani e Sant'Eufemia, dove la "concorrenza" si è affrontata a colpi di forbici e coltelli.

 

Le Fiamme Gialle di Parma hanno celebrato oggi il 245° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, le cui origini risalgono al 5 ottobre 1774 quando il Re di Sardegna Vittorio Amedeo III costituì, in Piemonte, la Legione Truppe Leggere.

Nella prima mattinatadi ieri il Comandante Provinciale, Colonnello t.ST Gianluca DE BENEDICTIS, ha deposto una corona di alloro al monumento dei caduti del Corpo collocato all'interno del cimitero della "Villetta".

Poco dopo, presso la caserma "Generale Sante Laria" di via Torelli, ha avuto inizio la cerimonia celebrativa a carattere interno.

Dinanzi allo schieramento composto dagli ufficiali e dai militari del Comando Provinciale di Parma e dei Reparti dipendenti nonché da una rappresentanza dell'Associazione Nazionale Finanzieri d'Italia, è stata data lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell'"ordine del giorno" del Comandante Generale del Corpo, Generale di Corpo d'Armata Giuseppe ZAFARANA.

Il Comandante Provinciale, dopo una breve personale allocuzione, ha quindi proceduto alla consegna di alcune ricompense per lodevole comportamento in servizio.

Sono stati consegnati gli "encomi solenni", concessi dal Comandante Interregionale dell'Italia Centro Settentrionale della Guardia di Finanza, ai militari che si sono particolarmente distinti nell'operazione denominata "Cocktoil", complessa attività di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria eseguita dal Gruppo di Parma nei confronti di un pericoloso sodalizio criminale operante in questa ed in altre province del territorio nazionale, nel settore del contrabbando di oli minerali. Gli indagati, attraverso la costituzione di varie imprese consorziate tra loro e la falsificazione della prescritta documentazione amministrativa di accompagnamento del prodotto petrolifero, hanno consumato in frode, quale carburante per autotrazione, 5,7 milioni di litri di olio lubrificante proveniente principalmente dall'estero, evadendo I.V.A. ed II.DD. per circa 7,4 milioni di euro nonché accise per circa 5,3 milioni di euro. Le indagini si sono concluse con l'esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei principali sodali, la denuncia all'A.G. di 18 soggetti per il reato di associazione per delinquere finalizzata all'immissione in frode di prodotto energetico, alla bancarotta fraudolenta ed alla falsificazione di documenti. nonché con il sequestro di 3 società e di 3,5 milioni di euro in contanti.

Il Comandante Provinciale ha inoltre consegnato alcuni "encomi semplici", concessi dal Comandante Regionale Emilia Romagna della Guardia di Finanza, ai militari protagonisti dell'operazione "Daunia", un'articolata attività di polizia economico-finanziaria finalizzata al contrasto dell'economia sommersa svolta dalla Tenenza di Fidenza, nei confronti di un sodalizio criminoso dedito all'autoproduzione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

L'azione investigativa, che ha consentito di smascherare e delineare completamente l'artato sistema fraudolento, si è sostanziata nella proposta ai competenti Uffici Finanziari di recupero a tassazione di ricavi non dichiarati per € 1.313.282,00, elementi negativi di reddito ritenuti inesistenti per € 11.086.359,00, I.V.A. indetraibile per € 5.263.839,00 nonché nella denuncia all'A.G. di nr. 4 soggetti responsabili. È stata inoltre avanzata alla competente A.G. proposta di emissione del provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, dei tributi evasi, di beni per un valore complessivo pari ad € 8.673.740,00.

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La Guardia di Finanza di Parma, quale polizia economico-finanziaria, incentra la propria azione sul contrasto ai fenomeni illeciti più gravi e complessi, in grado di mettere a rischio contemporaneamente più interessi, economici e finanziari, nonché di sottrarre ingentissime risorse all'intera collettività.

Tra il gennaio del 2018 e il maggio del 2019 le Fiamme gialle di Parma hanno concluso 5.722 interventi ispettivi e 771 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile. Interventi mirati, calibrati rispetto al contesto territoriale di riferimento, indirizzati nei confronti di target accuratamente selezionati grazie ad attività di intelligence, al controllo economico del territorio e ad analisi di rischio. Quest'ultima attività, peraltro, è stata ulteriormente migliorata in ragione della potenziata interazione tra le banche dati a disposizione e all'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria.

Nel territorio parmense, particolare attenzione viene rivolta alle frodi fiscali ed al fenomeno dell'intermediazione illecita di manodopera. Le attività investigative svolte hanno rivelato l'esistenza di articolati meccanismi di frode, attuati attraverso il ricorso a false fatturazioni, indebite compensazioni e altri artifici contabili che consentono a sodalizi criminali ben strutturati di azzerare il versamento delle imposte dovute allo Stato e dei contributi relativi alle maestranze assunte. L'utilizzo di tali meccanismi fraudolenti permette di fornire, nei processi produttivi "labour-intensive", forza lavoro a prezzi fuori mercato, in danno della libera concorrenza e degli operatori che rispettano le regole.

L'azione di contrasto a questi fenomeni, particolarmente pericolosi per l'equilibrio e la stabilità del sistema economico, si sviluppa attraverso l'esecuzione di mirati controlli lungo le filiere produttive del territorio, volti a verificare l'eventuale somministrazione illecita di manodopera mediante false cooperative di servizio, oppure attraverso lo svolgimento di attività investigative più complesse, sotto l'egida dell'Autorità Giudiziaria. Come, ad esempio, l'operazione "Nemesi", svolta dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria e diretta dalla Procura della Repubblica di Parma, che ha consentito di scoprire falsi crediti IVA per 14.000.000 di euro, di denunciare 59 responsabili e sequestrare beni per 4 milioni di euro. I due imprenditori organizzatori del sistema di frode, di origine campana, sono stati arrestati in Svizzera nell'agosto 2018, con la collaborazione della Polizia elvetica.

Il meccanismo illecito, ideato con la compiacenza e l'ausilio di professionisti accondiscendenti, prevedeva che, nelle prime dichiarazioni fiscali presentate, i soggetti economici esponessero falsi crediti IVA, generati da costi (per centinaia di migliaia di euro) in realtà mai sostenuti, non documentati o addirittura supportati da false fatture.

I crediti fittizi così creati venivano ceduti - tramite atti notarili - ad altre società o cooperative effettivamente operanti, gestite di fatto dai due medesimi imprenditori, ed attive, in diverse province del Nord Italia, nel fornire personale per i settori della meccanica e dell'edilizia. Le società operative utilizzavano i crediti fittizi acquisiti per compensare reali debiti tributari e previdenziali maturati nel tempo, consentendo così di ridurre i versamenti dovuti nei confronti dell'Erario e di "monetizzare" il profitto dell'illecita condotta.

L'operazione "Paga globale", invece, svolta dalla Tenenza di Fidenza con la collaborazione del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Parma, su delega della Procura della Repubblica di Parma, nel corso del 2018, si è conclusa con l'esecuzione di sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e professionisti, nonché con il sequestro preventivo di 2.300.000 euro, per frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. In questo caso, il sistematico ed illecito ricorso agli istituti della "malattia" e del "contratto di solidarietà" unitamente all'utilizzo dell'indebita compensazione di crediti fittizi, ha consentito ad un imprenditore operante nel settore della meccanica di abbattere illegittimamente il costo del lavoro e di proporsi sul mercato con prezzi artificiosamente competitivi.

Si riepilogano, di seguito, i risultati di servizio complessivamente conseguiti nell'ultimo anno e mezzo, distinti in macro-aree operative:

1. Lotta alle frodi fiscali, all'economia sommersa ed al gioco illegale.

In questo comparto rientrano le attività di verifica e controllo nei vari settori impositivi e le indagini nei confronti dei fenomeni evasivi più diffusi e pericolosi. In particolare, sono state concluse 205 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono 350 interventi, fra verifiche e controlli fiscali, a seguito dei quali sono stati scoperti 70 evasori totali che hanno occultato al fisco oltre 31,5 milioni di euro.

In materia di frodi all'IVA, sono stati condotti 15 interventi che hanno permesso di constatare l'evasione di 10 milioni di euro.

Nell'ambito del contrasto all'evasione fiscale internazionale, sono stati eseguiti 5 interventi; constatata una base imponibile sottratta a tassazione per 880mila euro.

Le adesioni al ravvedimento operoso sono state 10, di cui 6 totali, e gli importi pagati dai contribuenti che si sono avvalsi di tale strumento hanno superato 1 milione di euro.

Le persone denunciate per reati tributari sono state 160, di cui 13 in stato di arresto. Trattasi di reati quali emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile ed indebita compensazione, frodi in materia di accise, a testimonianza dell'impegno del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi ed articolati.

Sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per circa 8,4 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per quasi 59 milioni di euro.

Sul fronte della lotta al lavoro nero ed irregolare, sono stati svolti, anche in collaborazione con l'Ispettorato Territoriale del Lavoro, 123 interventi sulle filiere produttive maggiormente interessate dal fenomeno dell'intermediazione illecita nel lavoro; sono stati individuati 85 lavoratori non in regola e scoperte 23 aziende o imprenditori che utilizzavano manodopera irregolare.

Nel comparto della tutela del monopolio statale del gioco, sono stati eseguiti 22 interventi nei confronti degli esercizi presso i quali sono installati apparecchi da intrattenimento (VLT) e di quelli in cui vengono effettuate scommesse; ciò al fine di verificare la presenza delle prescritte autorizzazioni e, soprattutto, il rispetto del divieto del gioco minorile.

2. Contrasto alle truffe sui fondi pubblici ed all'illegalità nella Pubblica Amministrazione.

Comprende le attività svolte per la prevenzione e repressione delle truffe in danno dei finanziamenti nazionali, comunitari e a carico dei bilanci delle Regioni e degli Enti locali, ivi comprese quelle relative alla spesa sanitaria ed alle prestazioni sociali agevolate, nonché le indagini nel settore della corruzione e degli altri reati contro la Pubblica Amministrazione e gli accertamenti in materia di danni erariali.

Proprio in quest'ultimo comparto è stato quantificato un danno erariale per oltre 7,8 milioni di euro.

In particolare nell'ambito di un progetto finalizzato a verificare il rispetto della disciplina del "tempo pieno" dei dipendenti pubblici, sono stati individuati n. 7 professori universitari che hanno svolto attività lavorative senza la preventiva autorizzazione della propria Amministrazione e, per tale comportamento, sono stati verbalizzati con sanzioni pecuniarie per un totale di circa € 1,9 milioni di euro.

È proseguita l'azione nel controllo della corretta attribuzione delle agevolazioni per il ticket sanitario, per l'attribuzione delle case popolari o per l'esenzione delle tasse universitarie. In particolare, sono stati eseguiti 94 controlli e scoperti 56 soggetti che hanno beneficiato di servizi pubblici ad un "prezzo" inferiore rispetto al dovuto o, addirittura, gratuitamente, dichiarando falsamente l'assenza di reddito.

3. Contrasto alla criminalità organizzata ed alla criminalità economico-finanziaria.

In tale macro-area sono compresi gli accertamenti patrimoniali antimafia, gli approfondimenti delle segnalazioni di operazioni sospette, i controlli e le ispezioni antiriciclaggio, i controlli sulla circolazione transfrontaliera di valuta nonché le investigazioni riguardanti i reati societari, fallimentari e finanziari.

Nel settore dei reati fallimentari, di concerto con la Procura della Repubblica di Parma, sono state denunciate a piede libero 55 persone, di cui 2 in stato di arresto. Accertate distrazioni per oltre 10,7 milioni di euro.

Sono stati svolti 30 accertamenti economico-patrimoniali volti ad individuare ed aggredire ogni forma di ricchezza illecita, anche con riferimento a contesti delinquenziali non espressamente riconducibili a delitti tipici di criminalità. In merito, sono state avanzate proposte di sequestro per 2,5 milioni di euro.

Nel periodo in riferimento, inoltre, sono state analizzate 185 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette.
Si tratta di soggetti domiciliati nella Provincia di Parma segnalati dagli intermediari finanziari, dai professionisti giuridico-contabili e da altri operatori, per aver effettuato movimentazioni di denaro o valori di dubbia provenienza con la finalità di reinvestire gli stessi nel circuito economico legale. È, questo, uno dei fenomeni più odiosi in quanto la disponibilità di denaro di provenienza illecita crea un indubbio vantaggio sul mercato a dispetto dell'imprenditore onesto.

4. Contrasto ai traffici illeciti.

Sono stati svolti specifici controlli "anticontraffazione" all'interno dei "mercati settimanali" - sia di Parma che nella provincia - a seguito dei quali sono stati sequestrati circa 2.000 prodotti contraffatti e denunciate alla competente Autorità Giudiziaria 15 persone.

In aderenza alle indicazioni fornite dalla locale Prefettura di Parma alle varie Forze dell'ordine per arginare il crescente fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel medesimo periodo sono stati intensificati i servizi di controllo "antidroga", svolti talora unitamente alle unità cinofile del Corpo nelle zone maggiormente interessate dallo spaccio; complessivamente sono state denunciate a piede libero 5 persone e segnalati alla locale Prefettura 44 consumatori.

5. Controllo economico del territorio.

Nell'ultimo anno e mezzo sono pervenute, al numero di pubblica utilità "117", 758 chiamate; trattasi, in particolare, di segnalazioni su possibili casi di evasione fiscale, lavoro nero, in materia disciplina prezzi, contraffazione marchi, professione abusiva e truffa.

Per il controllo economico del territorio sono state impiegate circa 2.040 pattuglie che hanno toccato il territorio di ogni Comune della provincia parmense.

In allegato il prospetto riepilogativo dei risultati conseguiti dal 1 gennaio 2018 al 31 maggio 2019.

 

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Il desiderio di salvare la struttura dopo il crollo della vecchia gestione prevale sull'interesse personale. L'atto finale di un percorso emotivo e professionale e la partenza con nuovi progetti, miglioramenti strutturali, ampliamento dei servizi e grandi investimenti.

di Paola Finardi Parma, 26 giugno 2019 - Scoppiato il caso del debito Equitalia con la precedente gestione, i dipendenti e i quasi 1.500 clienti si sono trovati davanti all'incubo di una chiusura repentina dell'intera attività.
È a questo punto che subentrano Diego Nota, già Direttore Commerciale della vecchia proprietà, e Lucia Saturno, Responsabile Commerciale e Formatore. L'occasione è importante, di quelle decisive: avere il coraggio di prendere in mano l'intera struttura per salvare i dipendenti e le centinaia di iscritti o lasciar perdere tutto e cercare un nuovo lavoro.

Prevale il coraggio di andare avanti per il bene della collettività.
Sono colleghi da qualche anno, Diego e Lucia. C'è stima, rispetto, ottima intesa professionale. L'intento è unico e la decisione viene presa. Acquisiscono tutto, struttura, dipendenti, iscritti, attrezzature. Diventano soci al 50% proprio per suggellare l'unione d'intenti.
"Siamo due persone forti e abbiamo voluto avere gli stessi poteri proprio perché, quando abbiamo fatto bene, ciò è avvenuto in totale armonia" specifica Nota.
Un nuovo nome molto evocativo e un logo di design: Phoenix Sporting Club.
Cosa vi ha portato alla decisione d'intraprendere un "viaggio" così importante?
"Provengo da una famiglia di imprenditori piemontesi" inizia Diego Nota, ex sportivo agonistico nelle discipline della pallavolo e del beach volley, sempre in giro per il mondo "e ho sempre sognato di seguire la stessa strada. Questa è l'occasione perfetta per poter anche salvare una situazione che avrebbe provocato molto disagio a tante persone. Strana la vita: non avrei mai detto di entrare un giorno in questo posto come titolare. Questo ci insegna a non smettere mai di sognare".

"Ho scelto di restare per affetto" risponde Lucia Saturno, che da circa dieci anni lavora nella struttura e nessuno meglio di lei ne conosce ogni aspetto. "L'ho sempre definita casa mia, l'ho sempre sentita come tale, e non volevo essere sfrattata da ciò che sentivo appartenermi".

Un distacco completo dunque dalla proprietà precedente. La decisione di salvare il club, anche perché i riferimenti dei clienti sono da sempre proprio Nota e Saturno. L'intenzione di percorrere la strada amministrativa nella sua interezza per partire con il piede giusto fin da subito, in relazione alla grandezza della struttura e ai numeri movimentati. L'utilizzo come investimento di tutti i propri risparmi pur di salvare l'intero complesso.
"Ho sempre visto le potenzialità intrinseche di questa struttura" continua Saturno "Ci stiamo ad esempio già muovendo per realizzare dei progetti a servizio delle categorie protette come disabili e anziani, fattibili dopo alcuni adeguamenti che interverranno a breve. L'ho sempre visto come un centro che può diventare un riferimento non solo per il fitness, ma anche per un benessere psicofisico a 360° per tutte le famiglie del territorio".

Un importante lavoro in itinere, due soci con grandi capacità e con un feedback collaudato nel settore, un team altamente qualificato e tutti i clienti che continuano a frequentare questo bel polo multifunzionale, con un programma ricco di proposte e molte novità in divenire.

Phoenix Sporting Club diventa quindi "un luogo nuovo" dove lasciarsi trasportare da persone di fiducia che conoscono molto bene ogni cliente e che hanno deciso di proseguire l'esperienza creando un ambiente dove allenare il corpo e rilassare la mente.

Colui che è coraggioso è libero, disse Seneca.
E in questa storia, il finale è una straordinaria partenza, grazie all'audacia e alla lungimiranza di Diego e Lucia.

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Martedì, 25 Giugno 2019 09:05

Taser alla Polizia Locale.

Le aggressioni alle Forze di polizia continuano ad aumentare: fa oramai parte della quotidianità, è diventato così normale ed abituale che non fa notizia. La volontà legislativa è finalmente sui passi giusti, dotare le polizie di dissuasori elettrici. Ciò pare valere per tutti, ma non per la Polizia Locale.

Ebbene, il taser (o storditore elettrico), attualmente in uso alle Forze di Polizia in circa 107 Paesi, già contemplato nel primo Decreto Sicurezza (d.l. 113/2018) all'articolo 19, non è di gradimento alle amministrazioni comunali di sinistra.

Scelta diversa ed, aggiungerei, di buon senso, è, invece, la realizzazione di quanto ben previsto dal Ministro degli Interni, in città guidate da amministrazioni di centrodestra.
I sindaci, tutti, avrebbero potuto già approfittare di quanto stabilito dal Decreto sicurezza. Ma, per una inutile quanto dannosa faziosità, sarebbe logico e sensato comprendere l'efficacia dello strumento.
Si resta sconcertati quando certa parte politica resta sorda alle richieste dei 60.000 poliziotti locali d'Italia, avversando la riforma della categoria che dovrà riconoscere parità di diritti e tutele con le altre Forze dell'Ordine.

Leggendo i report dei vari Corpi di Polizia Locale dei medi e grandi centri urbani, risultano evidenti le tipologie di attività ad alto rischio di aggressione, identiche a quelle svolte da altre Forze di Polizia, e le città interessate dal Decreto (comuni capoluogo di provincia, nonché quelli con popolazione superiore ai centomila abitanti) non primeggiano certo sul tema Sicurezza.

E' di questi giorni la pronuncia d'inammissibilità della Corte Costituzionale sui ricorsi di alcune Regioni governate dalla sinistra, che hanno impugnato delle disposizioni del Decreto sicurezza. Peraltro, tutto ciò non sorprende, se un importante esponente del maggior partito di sinistra, nonché primo cittadino di Pesaro e vice presidente dell'Anci, in un acceso dibattito tv di alcuni mesi fa, sostenendo un assurdo teorema, ha dichiarato che la polizia locale "non interviene sullo spaccio ma sulle multe", pasticciando sulle qualifiche ed i compiti della Polizia Locale.

Ed a Parma? Ad oggi, il taser non sembra trovare posto nell'agenda del governo cittadino.
Del resto, a più riprese, Ugl ha rilevato come il tema sicurezza non sia la priorità dell'attuale Amministrazione. Senza questo deterrente, le violenze contro le Forze di Polizia, anche a Parma incrementeranno.

Parma, 24.06.2019

Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl Parma

 

 

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Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi eseguiti dalla Polizia di Stato contro la mafia calabrese figurano elementi di primo piano del sodalizio 'ndranghetistico emiliano, tra i quali Salvatore GRANDE ARACRI, Francesco GRANDE ARACRI e Paolo GRANDE ARACRI ritenuti ai vertici del clan operante nelle Province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza.

Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figura Giuseppe CARUSO attuale Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza, ritenuto appartenente al gruppo mafioso capeggiato dagli altri.
Nell'ambito della stessa operazione è in corso di esecuzione un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dalla Dda di Bologna nei confronti dei principali appartenenti al gruppo criminale riguardante società, beni mobili ed immobili, conti correnti.

La Polizia di Stato di Bologna, in collaborazione con quella di Parma, Reggio Emilia, Piacenza e con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo, sta eseguendo una vasta operazione nei confronti del sodalizio 'ndranghetistico operante in Emilia, storicamente legato alla nota famiglia mafiosa dei GRANDE ARACRI di Cutro.

I provvedimenti, emessi dal Gip presso il Tribunale di Bologna su richiesta della Dda sono eseguiti dai poliziotti della squadra mobile di Bologna in collaborazione con quelle di Parma, Reggio Emilia e Piacenza in varie province dell'Emilia Romagna

Nell'ambito dell'operazione, denominata Grimilde, sono impegnati circa 300 tra donne e uomini della Polizia di Stato appartenenti a tutti gli Uffici investigativi dell'Emilia Romagna, al Reparto Mobile di Bologna, al Reparto volo Emilia Romagna, al Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna, alle Unità Cinofile della Polizia di Stato.

Sono in corso di esecuzione, in varie città d'Italia, anche 100 perquisizioni nei confronti di coloro che pur non essendo direttamente destinatari del provvedimento restrittivo emesso dall'Autorità Giudiziaria di Bologna sono risultati, nel corso dell'indagine, collegati al gruppo 'ndranghetistico operante in Emilia Romagna.

I destinatari del provvedimento restrittivo sono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, danneggiamento, truffa aggravata dalle finalita' mafiose.

I dettagli dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 10.30 presso la Questura di Bologna alla quale parteciperanno il Procuratore di Bologna Giuseppe Amato, il Direttore della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia Francesco Messina il Direttore dello Sco Fausto Lamparelli.

Sabato 22 giugno nel controllo del parco cittadella l'Associazione Polizia di Stato su segnalazione di alcuni cittadini, ha individuato un esemplare ferito di Biancone, rapace di specie particolarmente protetta. Allertato il centro recupero rapaci, veniva finalmente tratto in salvo e portato al Centro Recupero Fauna Selvatica dove veniva sottoposto alle cure mediche veterinarie.

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