Un incubo che andava avanti da troppo tempo, addirittura da marzo 2013. Violenze domeniche sfociate anche in abusi sessuali. Maltrattamenti fisici e psicologici che la moglie di un uomo di 63 anni di origine marocchina e residente a Bibbiano (Reggio Emilia) continuava a subire. Lo scorso giugno, la donna ha però trovato il coraggio di denunciarlo, dopo anni di sofferenza.

Sabato è stato finalmente arrestato dai carabinieri su provvedimento del Gip del tribunale di Reggio Emilia ed è agli arresti domiciliari, in un’abitazione diversa da quella della vittima, con l'accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

Le tante iniziative organizzate dalla polisportiva di Collecchio hanno permesso di donare un mattoncino di cuore alla futura oncologia dell'Ospedale Maggiore di Parma.

Trofei, tornei, risate e beneficienza: questo e tanto altro è il Cervo, associazione di Collecchio che vive e cresce di passione sportiva e di impegno sociale. Oltre una decina di squadre giovanili di calcio e altrettante di pallavolo femminile, alle quali si aggiunge la squadra di bocce e il lavoro di tanti soci volontari che sostengono e organizzano le varie attività che si svolgono all’interno degli impianti sportivi collecchiesi.

Perché il gioco per loro continua anche fuori dal campo con tortellate in compagnia condite dalla solidarietà. Quest’anno i dirigenti della Polisportiva il Cervo hanno deciso di destinare una parte dei fondi raccolti durante le cene sociali, le manifestazioni e i tornei giovanili al Centro Oncologico di Parma. A firmare il simbolico mattoncino, in numero limitato che comporrà la cornice del plastico di prossima realizzazione, erano presenti il presidente Claudio Vecchi, il vice Franco Ceccarini e Roberto Picelli in rappresentanza dei consiglieri.

“Oltre le tante attività che svolgiamo – ha dichiarato il presidente Vecchi - abbiamo pensato di dare un piccolo segnale su un progetto importante per un intero territorio. E i nostri soci sono d’accordo con noi che, tra i valori di solidarietà che un’associazione come la nostra deve avere, quello di migliorare la salute e il benessere delle persone che ne hanno bisogno”. 

“Questi piccoli segnali – ha aggiunto Franco Ceccarini - costruiscono una comunità più coesa e unita nell’affrontare le difficoltà legate ad una malattia che purtroppo molte famiglie si trovano a vivere. Anche noi volevamo fare squadra, insieme a tanti altri, per contribuire a realizzazione questo importante progetto”.

Un ringraziamento sincero arriva dalla dottoressa Nunziata D’Abbiero, direttrice della Radioterapia dell’Ospedale Maggiore di Parma: “Il valore non è nell’importo donato ma nell’averlo fatto. Per questo davvero grazie e speriamo che il vostro gesto sia contagioso”.

 

 Dona “un mattoncino di cuore” per il Centro Oncologico. 

  • online sul sito insiemeconteparma.it
  • con bonifico bancario Iban IT47F 06230 12700 0000 38377020
  • tramite una delle associazioni in ambito oncologico di preferenza
  • nei Punti di Raccolta accreditati che espongono i materiali e il logo di “insieme CON te”

La piccola è stata trasferita in Pediatria dove rimarrà alcuni giorni in osservazione.

Migliorano le condizioni della bambina di 9 mesi ricoverata martedì 23 luglio in Terapia Intensiva al Policlinico di Modena, diretta dal prof. Massimo Girardis. La piccola è vigile e sabato pomeriggio è stata trasferita in Pediatria, diretta dal prof. Lorenzo Iughetti, per continuare le cure essendo al momento migliorate le condizioni cliniche. I medici sono ottimisti di poter sciogliere a breve la prognosi della giovane paziente.

La bambina era giunta in ambulanza al Pronto Soccorso Generale del Policlinico di Modena, diretto dal dottor Antonio Luciani, verso le 12,30, il 23 luglio scorso per un grave arresto respiratorio, causato probabilmente da un corpo estraneo. Il 118 era stato chiamato dalla Pediatra della piccola, residente a Bomporto, la prima ad accorgersi che i problemi respiratori della bambina erano dovuti a un corpo estraneo.

Gli operatori del Servizio Emergenza Territoriale 118 - Modena Soccorso hanno effettuato le prime manovre (rese difficili dalla giovanissima età della paziente) per liberare le vie aeree, rimuovendo il corpo estraneo. L’hanno quindi trasportata al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena, Ospedale di riferimento (Hub) per le Urgenze pediatriche (traumatiche e non) in cui è necessaria la presenza di medici di emergenza, rianimatori e personale infermieristico addestrato a operare sui bambini insieme ai pediatri e ai neonatologi.

In questo caso, tutto si è risolto per il meglio, grazie alla prontezza della madre che ha portato subito la piccola dalla Pediatra, la quale ha riconosciuto immediatamente il pericolo. È stato reso così possibile un intervento tempestivo degli operatori del 118, che prima hanno rimosso il corpo estraneo e poi hanno portato la piccola al Pronto Soccorso più adatto alla sua giovane età.

Uno stivale ricco di storia e tradizioni in cui, grazie ai colori dell’estate e alle immancabili ferie, riscoprire tradizioni e antichi luoghi della nostra bella Italia.

Borghi, paesaggi, coste ma ancor più usi e costumi di popoli che, nel corso del tempo, han concorso ad arricchire i territori dando vita a monumenti dal fascino millenario e dalle tante storie eroiche, medievali e romantiche da apprendere tutte d’un fiato.

In quest’epoca sempre più green, in cui vi è un’attenzione crescente all’impatto zero dell’opera umana sul territorio, dedicare le proprie vacanze alla scoperta delle rare bellezze d’Italia, con riferimento a quelle meno note e meno affollate, può risultare l’utile alternativa a delle ferie in località caotiche e spesso costose. La riscoperta dei territori fa sì che si possano apprezzare cibi della tradizione a minor costo perché realizzati e serviti dallo stesso produttore; in ugual modo è possibile soggiornare in borghi non affollati ma dal grande fascino, apportando un netto calo di spesa sul proprio budget senza apporre alcuna rinuncia alla propria vacanza. La guida “I borghi più belli d’Italia”, ad esempio, si dimostra un utile strumento per la scoperta dei piccoli angoli di paradiso lungo tutto lo stivale: garantiti dall’omonimo club italiano, il cui obiettivo è quello di riscoprire i borghi pubblicizzandoli all’interno dell’omonima pubblicazione, si dimostra per noi vacanzieri garanzia per la scelta dei luoghi da visitare con annesse attività e iniziative da svolgere.

E via dunque tra le colline marchigiane e i suoi inebrianti panorami, i campi arsi dal sole color fieno del Grossetano, le rovine millenarie con le stupende basiliche del Sannio, i laghi, le fonti ed i boschi della sorprendente Lucania, i trulli ancora attivi del tavoliere con i tanti centri storici stracolmi di storia della grande Apulia.

Al centro del nostro impegno, all’interno di Intesa San Martino, ci siamo posti tre grandi concetti per noi d’ispirazione per continuare ad operare giorno dopo giorno sul territorio: Comunità, Crescita, Cultura.

Con l’idea di far parte, con le nostre iniziative, di una comunità crescente in grado di sostenersi a vicenda e completarsi affidandosi all’aiuto reciproco, cogliamo l’occasione per augurarvi una buona estate, fiduciosi che non mancherà occasione per tutti i nostri soci di impegnarsi anche in vacanza, nel favorire quelle piccole realtà dall’importante storia ma che, ancora oggi e forse sempre più, subiscono un continuo abbandono demografico e istituzionale.

Andrea Coppola
Dirigente Intesa San Martino

Si profila un esodo da incubo per gli automobilisti che si metteranno alla guida questo fine settimana. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl Trasporti impegnati nella trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, hanno proclamato 4 ore di sciopero a singhiozzo per il 4 e 5 agosto.

Nello specifico i turni saranno dalle 10 alle 14, dalle 18 alle 22 di domenica 4 e dalle 22 di domenica 4 alle 2 di lunedì 5. Si fermeranno gli addetti ai caselli e i turnisti non sottoposto alla 146. La giornata di domenica è una giornata prevista a bollino rosso anche per le temperature che torneranno sopra i trenta gradi. Diverse porte manuali resteranno chiuse per l’assenza degli esattori, mentre il pagamento del pedaggio sarà possibile solo attraverso le casse automatiche. I servizi di assistenza al cliente e il funzionamento degli impianti per il pagamento del pedaggio dovuto per legge, spiega Giovanni D’Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", saranno comunque garantiti con intervento di personale della Viabilità di Autostrade per l’Italia.

Sono stati presentati durante una conferenza stampa questa mattina il cronoprogramma degli interventi, i reparti ed i servizi che saranno realizzati nell’ambito dei primi due lotti, i passaggi dell’iter amministrativo necessari per iniziare la costruzione della MIRE – Maternità Infanzia Reggio Emilia. Il Ministero della Salute, con decreto dirigenziale del 26 giugno 2019, ha infatti ammesso a finanziamento la realizzazione del 2° lotto funzionale del MIRE, con un finanziamento che si va ad aggiungere ai precedenti stanziamenti dedicati.

Con l’ammissione al finanziamento del Ministero della Salute, il progetto esecutivo dei primi due lotti funzionali del nuovo edificio ha ottenuto ora tutte le approvazioni di legge, compreso il nulla osta della Soprintendenza archeologia rilasciato a febbraio 2019 ed è ora possibile partire con la gara europea di selezione dell’impresa che costruirà il nuovo edificio.
Il nuovo edificio del MIRE si svilupperà in quattro piani fuori terra ed un seminterrato, con una superficie complessiva di 17.428 mq.
Con i primi due lotti di intervento è prevista la realizzazione dell’intera struttura e dell’involucro esterno del MIRE, il completamento dei piani terra, primo e secondo destinati (per complessivi 10.703 mq) a: Pronto Soccorso ostetrico-ginecologico, neonatologia, blocco operatorio, punto nascita, degenze pediatriche-ostetriche e ambulatori specialistici. Inoltre, saranno realizzati le centrali tecnologiche e i nuovi parcheggi, quest’ultimi in compensazione a quelli che saranno interessati dal cantiere. Il piano seminterrato e terzo sono previsti realizzati “al grezzo”, per essere poi finiti nel 3° lotto.
E’ prevista una passerella di collegamento con il CORE ai piani seminterrato (funzioni tecniche), rialzato (funzioni sanitarie e di emergenza, collegamento con la camera calda del CORE e con Pronto Soccorso generale), primo (percorsi del pubblico da cui si raggiunge l’atrio principale dell’ospedale).
Il lay out architettonico è coerente con le vigenti normative applicabili ed in particolare in materia di: protezione antisismica, protezione antincendio, sicurezza antinfortunistica, igiene dei luoghi di lavoro ed eliminazione delle barriere architettoniche.

Il quadro complessivo approvato dei finanziamenti del MIRE 1° e 2° lotto ammonta ad € 30.100.000, ed è così articolato:


Fondi Regione Emilia Romagna come da deliberazione dell’Assemblea Legislativa n. 42 del 27/10/2015
€ 14.000.000,00
Programma Straordinario di investimenti in Sanità ex art. 20 L67/88 – Addendum (delibera assemblea legislativa RER n. 66/2016) (Lotto 2):

Finanziamento Stato
€ 10.450.000,00
Finanziamento Regione
€ 550.000,00
Contributo regionale in conto capitale destinato al completamento dei lotti 1° e 2° del nuovo padiglione materno infantile di Reggio Emilia (MIRE), come da delibera della Giunta Regionale n. 1142 del 16 luglio 2018
€ 1.500.000,00
Fondi aziendali provenienti da alienazioni
€ 3.600.000,00
TOTALE
€ 30.100.000,00

All’incontro erano presenti Eva Chiericati, Direttore amministrativo e Claudia Reggiani, Direttore del Dipartimento tecnico AUSL IRCCS di Reggio Emilia, Deanna Ferretti, Presidente di Curare Onlus, Luca Vecchi, Sindaco di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, Vice Presidente della Provincia di Reggio Emilia e Giammaria Manghi, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna.

Anche quest'anno i piccoli ambasciatori di pace, i bambini del Saharawi ospitati da Help for Children a Parma, hanno fatto tappa in municipio. Li ha accolti il sindaco, Federico Pizzarotti, che ha espresso la propria solidarietà ai piccoli che vivono esuli nei campi profughi dell'Algeria, a fronte dell'annosa vertenza che vede l'ex colonia spagnola del Sahara Occidentale occupatamilitarmente dal Marocco. Il Comune di Parma ha, in passato, sottoscritto un accordo di amicizia e collaborazione, durante una missione umanitaria promossa dalla Regione proprio nei campi profughi. 

Il progetto di accoglienza temporanea, coordinato per Help for Children Parma da Franco Ceccarini e Monica Olivetti, ha una doppia valenza: umanitaria e sanitaria. Le temperature, nel periodo estivo nella zona desertica in cui si trovano i campi profughi, sono elevate e le condizioni di assistenza sono al limite della precarietà: la Regione Emilia Romagna assicura ai piccoli, durante la loro permanenza a Parma, la possibilità di effettuare screening sanitari. Il soggiorno estivo dei bambini è stato organizzato da Help for Children ed ha visto la loro presenza prima a Felino, poi a Torrile e, quindi, a Parma, la chiusura è prevista a Berceto. Nel periodo del loro soggiorno parmigiano i bambini sono ospitati grazie alla disponibilità della parrocchia di Corcagnano e grazie alla collaborazione con il progetto Giocampus.  

Ai bambini sono stati donati degli zainetti messi a disposizione dalla ditta Barilla. 

 

C’è chi viaggia su di un mezzo di trasporto e chi vola con un aeroplano. Simone di Berardino fa entrambe le cose ascoltando la musica Techno/Hardstyle/Progressive.


Di Nicola Comparato 28 luglio 2019 - Simone di Berardino è nato a Correggio (RE) il 18 febbraio 1984, ma da alcuni anni vive in provincia di Parma per lavoro. La sua avventura con la musica comincia da ragazzo, con gli “AnfetaBoys”, la sua compagnia di Nonantola (MO), con la quale fonda il team “Morfos Staff”. Il gruppo è composto da appassionati di musica Techno, sempre presenti agli eventi di questo genere musicale, e ognuno di loro, come segno distintivo, ha un tatuaggio che riporta la scritta “Audere Semper AnfetaBoys” , ovvero “Osare Sempre AnfetaBoys”. 

Gli anni passano e in Simone di Berardino inizia a germogliare la voglia di organizzare serate e feste incentrate sul genere musicale che ama, che lo accompagna da sempre e che lo fa letteralmente volare. Da qui in poi il passo sarà breve. L’amicizia con “Dj Ginger il Komandante”, il padre della Techno, che Simone segue e supporta sempre e ovunque e col quale ha collaborato tantissime volte, gli dà la motivazione giusta per cominciare ad essere l’organizzatore di eventi Techno/Hardstyle/Progressive che oggi tutti nell’ambiente conoscono.


Simone di Berardino ci spiega cosa lo ha spinto a diventare un organizzatore di eventi:
“La musica Techno mi fa volare, quando l’ascolto e la ballo, stacco la spina da tutto. Non ci sono più né problemi né preoccupazioni. Tutto è cominciato quando da ragazzo andavo a sentire “Dj Ginger il Komandante”, la sua musica mi ha cambiato la vita, ma sentivo che mi mancava qualcosa. Volevo scoprire cosa provavano gli organizzatori degli eventi, così un giorno ho deciso di mettermi in gioco e da allora posso dire di aver realizzato il mio sogno. Dopo il lavoro, tutto il mio tempo libero è dedicato alla musica con il mio progetto “Morfos Staff”, e di questo ringrazierò per sempre Dj Ginger il Komandante per le forti emozioni che mi ha fatto provare ai suoi live in tutti questi anni. Senza quelle emozioni la mia avventura come organizzatore di eventi non sarebbe mai cominciata. Ora tutto è pronto per un viaggio senza fine. Si volaaaaaaa!!!!”

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Per saperne di più:
La pagina Facebook di Simone di Berardino
https://www.facebook.com/diboanfetaboys/ 
Il profilo Facebook di Simone di Berardino
https://www.facebook.com/dibo84 
Il canale Instagram di Simone di Berardino
https://instagram.com/diboanfetaboys?igshid=g8orjz1vlepe 

 

In tarda mattinata, sulla strada massese in prossimità di Capoponte, un incendio si è sviluppato all'interno di un cassonato per i rifiuti dell’Iren. Sul posto sono prontamente intervenuti i militari, dipendenti e personale vigili del fuoco. Il veicolo che trasportava carta, ha subito un principio di incendio molto probabilmente causato da mozzicone di sigaretta nascosto tra le carte.
L'incendio è stato quindi domato e la viabilità ripristinata.

Nell’ambito di specifici servizi volti a verificare il rispetto delle norme sul divieto di vendita e somministrazione di alcolici ai minorenni, i Carabinieri del NAS di Parma, nella serata di ieri 26 luglio 2019, hanno denunciato alla Procura della Repubblica il titolare di un noto bar del centro di Parma, insieme all’amministratore e a un lavoratore dipendente dell’attività commerciale, tutti responsabili - in concorso - della somministrazione di bevande alcoliche a minori degli anni 16.
I militari operanti, nel dettaglio, hanno sorpreso uno dei camerieri mentre serviva a tre ragazze quindicenni dei cocktail contenenti rum. L’ordinazione, la preparazione e la somministrazione dei drink avveniva con la piena consapevolezza del titolare e dell’amministratore del bar.

Oltre alla denuncia, i gestori del bar rischiano la sospensione dell’attività commerciale e una sanzione amministrativa fino a 25.000 euro.
L’attività di monitoraggio per il contrasto del grave fenomeno continuerà nei prossimi giorni e sarà rivolta anche alla verifica dell’ottemperanza ai divieti di vendita e somministrazione di bevande alcoliche nelle ore notturne e alla presenza presso le attività commerciali delle tabelle e degli apparecchi di rilevazione del tasso alcolemico da mettere a disposizione dei clienti che desiderino misurare la propria idoneità alla guida dopo l’assunzione di alcool.

 



 

Questo è quanto sarebbe accaduto nel primo pomeriggio di ieri presso gli Istituti Penali di Parma: un detenuto italiano appartenente al circuito dell'Alta Sicurezza, durante il colloquio visivo con i familiari, si sarebbe avventato contro il personale addetto alla vigilanza ed osservazione dei colloqui visivi, per cause in corso di accertamento. 

A renderlo noto è Antonio Fellone, Segretario Nazionale del Si.N.A.P.Pe che, con un comunicato stampa dai toni allarmati, racconta l’accaduto, sottolineando come gli eventi critici presso l'Istituto ducale stiano aumentando in maniera esponenziale.
“Entrambi i Poliziotti sono stati accompagnati presso il P.S. del nosocomio cittadino, ove si stanno sottoponendo alle cure del caso, nonché agli esami strumentali necessari” – commenta Fellone.


“Siamo in attesa di conoscere l'esatta dinamica dei fatti - continua Fellone - nonché le ragioni che avrebbero portato il detenuto ad aggredire i due colleghi, ma la cosa che va da subito evidenziata è come tali episodi stiano diventando sempre più frequenti negli Istituti della regione”.


“Oltre a chiedere l’immediato trasferimento del detenuto coinvolto nell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, – chiosa Fellone – riteniamo sia necessario adottare i dovuti provvedimenti a salvaguardia del personale di Polizia Penitenziaria impiegato presso un istituto tanto complesso quanto peculiare, a cominciare da un immediato adeguamento dell'organico, carente in ogni ruolo”.

Il sindacato Si.N.A.P.Pe. terrà informati degli sviluppi in merito al grave episodio riportato.

La marcia “Restiamo Umani”, uniti per i diritti di tutti, è arrivata a Parma venerdì 26 luglio e vi reterà anche oggi sabato 27.

I rappresentati della marcia saranno infatti presenti anche sabato 27 luglio, dalle 8.30 alle 14, in piazza Garibaldi per la declamazione dei nomi dei 34.361 migranti morti fino al 5 maggio del 2018, rilevati dai registri ufficiali della burocrazia Europea, contestualmente verranno installate un migliaio di barchette di carta azzurre per ricordare i morti sulla rotta del Mediterraneo.

 

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Rocco Rosignoli nel 2018 ha ricevuto il Premio della Critica al 24° Concorso Nazionale per Cantastorie "Giovanna Daffini" e nel medesimo concorso l'anno precedente, il Premio della Giuria. È stato anche vincitore del premio della critica “Musici e poeti” di Radio Città Fujiko nel 2014. Nel 2008 è stato finalista ai concorsi nazionali "MusicaControCorrente" e "Botteghe d’Autore".

Di Nicola Comparato - Rocco Rosignoli, nato a Parma il 04-09-1982, è un cantautore, polistrumentista, arrangiatore, scrittore, articolista e poeta, che da tantissimi anni porta sui palchi di tutta Italia i suoi racconti in musica, interpretando il tema sociale e politico con uno stile tutto suo che riesce ad arrivare fino alla musica d'autore. Questo "infinito" artista comincia ad avvicinarsi alla musica prendendo lezioni di chitarra classica all'età di 12 anni, innamorandosi col tempo di molti altri strumenti, principalmente a corda: il violino, il bouzouki, il mandolino e l’oud arabo. Tra le varie esperienze e collaborazioni in ambito musicale, Rocco Rosignoli é stato per tre anni il violinista della folk band "Mè, Pek e Barba", e ha lavorato come polistrumentista (violino, chitarra, plettri, armonium) per Alessio Lega, Davide Giromini e Francesco Pelosi, sia nelle produzioni in studio che negli spettacoli dal vivo, subendo negli ultimi anni anche la fascinazione degli strumenti a mantice. Ma Rocco Rosignoli non é solo un cantautore, infatti l'artista ha costruito un repertorio vasto e vario, con numerosi spettacoli e lezioni-concerto dedicate alla Storia e alla canzone d’autore. Inoltre è sempre disponibile per costruire percorsi didattici o di teatro-canzone a tema su richiesta.

Dal sito ufficiale di Rocco Rosignoli leggiamo:

"Ha al suo attivo quattro album in studio: “Uomini e bestie” (2011), concept album dedicato al genere horror; “Testuggini” (2013); “Scansadiavoli” (2015), disco per sola voce e chitarra classica; e “Tutto si dimentica” (2019). A questi si aggiungono i side-project “La bella che guarda il mare” (2014, live in free download) e “Shir” (2018), dedicato alla musica di matrice ebraica, con musiche strumentali, canti delle feste, canzoni e traduzioni a cura dell’autore stesso. Con Francesco Pelosi e Alessandro Stocchi ha fondato nel 2009 l’ensemble Il canzoniere delle stagioni, che nel 2011 ha inciso un disco omonimo con una rosa di brani tratti dal repertorio popolare e di lotta. Nel 2010 ha composto ed eseguito la colonna sonora originale del documentario A passo d’uomo, di Sara Bonomini e Maria Teresa Improta. Con il collettivo “Primula Rossa” ha realizzato la colonna sonora del documentario Nove chilometri – l’autostrada più breve d’Italia di Ilaria Ghidini (2017). Nel 2012 ha curato insieme a Lee Colbert le musiche dello spettacolo “La sedia di Rosa Luxemburg”. Dal 2014 al 2016 ha collaborato con l’Associazione Nonsoloteatro di Felino (PR), per cui ha composto ed eseguito dal vivo le musiche di scena di diversi spettacoli. Dal 2016 collabora con la Compagnia Teatrale Pietribiasi-Tedeschi di Reggio Emilia e con il Teatro del Cerchio di Parma. Collabora come chitarrista con Lee Colbert, cantante della Moni Ovadia Stage Orkestra. Collabora stabilmente sia in studio che dal vivo con Alessio Lega, Davide Giromini e Francesco Pelosi. Ha accompagnato dal vivo Max Manfredi e Marco Rovelli. Dirige OltreCoro, insieme polifonico di voci dall’Oltretorrente di Parma, che porta orgogliosamente avanti la tradizione antifascista, antirazzista, pluralista e sociale del quartiere. Rocco Rosignoli cura la preparazione artistica e gli arrangiamenti del coro. Dal settembre del 2016 al settembre del 2018 è stato direttore del Coro dei Malfattori. Ha scritto ed eseguito molte lezioni-concerto, dedicate a grandi cantautori(Cohen, Guccini, Cave, Brel, Tenco) e altre di ambito storico (Prima guerra mondiale, Resistenza, storia d’Italia). La produzione di Rocco Rosignoli non è solo musicale: dal 2014 al 2017 ha tenuto la rubrica settimanale Cromatismi sul quotidiano online Rossoparma, rubrica dedicata principalmente alla musica e alla canzone, che ha spesso e volentieri spaziato in molti altri campi della cultura. Rocco Rosignoli inoltre ha sempre scritto versi. Nel 2009 ha dato alle stampe il libro Zeppelin – prosimetro anacronistico, stampato in proprio. Nel 2018 è uscita invece la raccolta di poesie Professione confusa, Editrice Il Foglio, con una prefazione di Max Manfredi. Della sua opera Claudio Giuliani suMescalina ha scritto: “É la canzone d’autore che ha in Tenco, Endrigo o Modugno i propri avi, ma che è cresciuta e si è inerpicata sulle rocce e sedimenta l’artigianato delle proprie righe nelle antologie della letteratura erudita”. Libera Capozucca, su Rockit, ha invece scritto: “si coglie il talento compositivo di un artista dal gusto decadente in versione acustica. Ed è poesia.”

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Per info e contatti:

Il sito ufficiale di Rocco Rosignoli

http://www.roccorosignoli.com 

La pagina Facebook di Rocco Rosignoli

https://www.facebook.com/rocco.rosignoli.cantautore/ 

Il video su Youtube della canzone di Rocco Rosignoli "Te nel deserto"

https://m.youtube.com/watch?v=rXS26kRbcpA

 

Quest'anno anche Parma si è unita alle celebrazioni svolte ogni anno da Casa Cervi di Gattatico. Ieri sera, in piazzale Picelli, si è tenuta la Pastasciutta Antifascista. La data è stata scelta per ricordare il 25 luglio 1943, che segnò la fine dell'oppressione fascista.

Insieme ad altre 120 città italiane, si è svolto un momento di festa per riflettere sull'attuale situazione politica e sociale.
Oltre 300 persone presenti per più di 30 kg di pasta che il circolo Arci Pedale Veloce ha offerto ai presenti.

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Roma, 25 luglio 2019 - “È necessaria una riflessione sull’applicazione del divieto assoluto di pubblicità del gioco pubblico, previsto dall’articolo 9 del decreto Dignità. La normativa, infatti, in materia di gioco pubblico è estremamente tecnica ed impattante su diversi interessi costituzionali coinvolti, quali, la tutela della salute e del risparmio degli utenti, l’ordine pubblico ed il gettito erariale dello Stato, l’impresa ed il lavoro degli operatori del comparto. La proibizione assoluta non spazza via la domanda, tantomeno il disturbo da gioco d’azzardo. Dire semplicemente no è molto facile, in prima battuta, ma i nodi vengono al pettine successivamente e, come in questo caso, creano confusione e conseguenze negative. La vera sfida per il legislatore è pertanto quella di trovare le giuste misure, da inserire armonicamente in un contesto normativo evoluto e democratico” - Così Geronimo Cardia - Avvocato, dottore commercialista e revisore contabile.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma hanno dato esecuzione all’aggravamento della misura cautelare in carcere disposta dal Tribunale di Parma nei confronti:
- EBELI Sunday nato in Nigeria il 01.01.1998, residente a Parma in via Duca D’Alessandro 56/3, cittadino Nigeriano - RICHIEDENTE ASILO – titolare di Foglio di Soggiorno rilasciato dalla Questura di Parma in data 12.03.2018 scaduto in data 19.08.2018.
Lo stesso si è reso responsabile di numerosi episodi di aggressione a partire dai primi mesi dell’anno. In particolare:

• Nel corso del pomeriggio del 27 gennaio 2019 all’interno del Parco Ducale è stato tratto in arresto per resistenza a P.U. per aver colpito e morso i carabinieri operanti che volevano procedere all’identificazione del soggetto. In quella circostanza un gruppo di 6/7 connazionali prendendo le difese di militari, inveivano contro l’Ebely.
A seguito del processo per direttissima veniva sottoposto all’obbligo di firma.

• Nel corso del pomeriggio del 27 maggio 2019 in via Emilia est veniva tratto in arresto per resistenza a P.U. e denunciato per interruzione pubblico servizio poiché aveva minacciato con un ombrello il conducente della linea TEP n. 23, nonché colpiva con calci e pugni i militari che erano sopraggiunti per identificarlo.
A seguito del processo per direttissima veniva sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in una comunità di via Duca D’Alessandro.

• Nel corso del pomeriggio del 02 giugno 2019 in via Racagni veniva tratto in arresto per evasione dai domiciliari.
A seguito del processo per direttissima veniva nuovamente sottoposto alla misure degli arresti domiciliari nella stessa comunità.

• Nel corso del pomeriggio del 06 giugno 2019 all’interno del Parco Bizzozero veniva nuovamente tratto in arresto per evasione dai domiciliari.
A seguito del processo per direttissima veniva ulteriormente sottoposto agli arresti domiciliari nella stessa comunità.

• Nel corso del pomeriggio del 08 giugno 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per resistenza del 27.05.2019.

• Nel corso del pomeriggio del 14 giugno 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per resistenza del 27.01.2019.

• Nel corso del pomeriggio del 15 luglio 2019 veniva eseguita la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con custodia cautelare in carcere in merito alla condanna relativa all’arresto per evasione relativa al 2 e 6 giugno 2019.

In definitiva, condividendo in pieno l’impostazione della Procura di Parma e grazie alle indagini svolte dalla Polizia Giudiziaria, il Giudice ha ritenuto non solo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ma altresì l’esigenza di cogenti esigenze cautelari, connesse al comportamento tenuto dall’imputato dopo la commissione dei fatti e pur in presenza di plurimi arresti.

In particolare la misura degli arresti domiciliari si è dimostrata radicalmente insufficiente a fronteggiare il rischio di recidiva, dato che Ebeli l’ha più volte violata nell’arco di pochi giorni, denotando una totale insensibilità ai precetti dell’ordinamento e la sua incapacità ad autocontenere pulsioni criminogene, di modo che ogni misura diversa dalla custodia cautelare in carcere si è palesata inadeguata.

Si tratta dell’ennesima indagine che non si è fermata alla mera attività quotidiana, ma che ha impegnato la Polizia Giudiziaria nel tentativo di reprimere l’attività delittuosa nel territorio di Parma.

Ieri sera, intorno alle ore 22.30, è giunta una telefonata al numero di emergenza 112NUE da parte del capotreno di un convoglio, partito da Milano e diretto a Bologna, che segnalava l’avvenuto accoltellamento di un passeggero, quando il treno era fermo alla stazione di Modena.

Gli agenti intervenuti hanno immediatamente soccorso la vittima, un cittadino senegalese regolarmente soggiornante in Italia, il quale inizialmente è stato accusato da un 18enne tunisimo di avergli rubato lo zaino. Una volta arrivati a Modena, il primo, è stato raggiunto da un fendente alla gamba destra mentre il giovane tentava di strappargli lo zaino con il concorso di un amico, sopraggiunto in un momento successivo dalla banchina. Durante la fuga l’aggressore ha perso momentaneamente il cappellino da baseball che indossava, facendo intravedere una serie di mèches bionde sui capelli scuri, elemento determinante nel riconoscimento successivo da parte della vittima e di un testimone dell’accaduto.

Grazie alla descrizione dei due soggetti, la Centrale Operativa ha immediatamente provveduto a diramare la nota di ricerca a tutte le Volanti sul territorio. 

Il 18enne è stato individuato nelle immediate vicinanze della Stazione Ferroviaria e una volta fermato ha dichiarato alla Polizia di essere stato vittima poco prima del furto del proprio zainetto. Lo straniero, perfettamente corrispondente alle descrizioni acquisite, se non per il fatto di indossare un pantalone lungo anziché dei bermuda, è stato accompagnato in Questura per controlli più approfonditi in quanto sedicente.

L’aggressore, irregolare in Italia e con un precedente di Polizia per furto aggravato, è stato riconosciuto dalla vittima e dal testimone oculare. All’interno dello zaino in suo possesso sono stati recuperati i pantaloni, che evidentemente aveva sostituto con i bermuda, pensando di non essere riconosciuto.

Come disposto dal Magistrato di turno, il tunisino è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale.

La vittima è stata dimessa dal Pronto Soccorso del locale Policlinico, dove era stata accompagnata per le cure del caso dal personale sanitario del 118, con prognosi di 7 giorni per piccola ferita da arma da taglio.

Sono in corso indagini per risalire all’identità del complice.

In data 23.7.2019, in esecuzione di decreto emesso dal Procuratore della Repubblica Alfonso D’Avino e dal Sostituto Procuratore della Repubblica Francesca Arienti, sono state eseguite contestualmente plurime perquisizioni, nei confronti di sedici indagati, finalizzate al reperimento ed al conseguente sequestro di materiale riconducibile alla messa in commercio della cosiddetta marijuana light, ovvero foglie, inflorescenze, olio, resina o altre sostanze stupefacenti destinate alla cessione a terzi, ed ancora cose pertinenti al reato (strumenti per fumare, estrattori, cartine, accendini, macinini, gas butano), oltre a documentazione relativa alle forniture passive ed alle cessioni, anche a mezzo e-commerce, dei prodotti menzionati.
Le operazioni -disposte all’esito di accurate investigazioni svolte dagli organi di Polizia Giudiziaria in reciproca sinergia- sono state eseguite dalla Questura di Parma - Squadra Mobile, dal Comando Provinciale Carabinieri di Parma -Nucleo Investigativo, dal Comando Provinciale della Guardia di finanza – Gruppo di Parma e dalla Tenenza Guardia di Finanza di Fidenza.


Le indagini sono state avviate sulla base di due notizie di stampa:
• la prima, apparsa su un locale quotidiano on line in data 8.1.19, relativa alla pubblicizzazione della vendita di cannabis light a domicilio a Parma attraverso un sito di e-commerce;
• la seconda, apparsa su un quotidiano locale in data 6.1.19, relativa alla notizia dell’apertura, in Fidenza, di un distributore di prodotti a base di canapa, ivi compresa la c.d. cannabis light.


Nel prosieguo, è stata chiesta alla PG una mappatura degli esercizi situati nel circondario di Parma, nei quali erano poste in vendita confezioni di cannabis light.


Sulla scorta delle prime risultanze degli accertamenti disposti in base alle notizie di stampa citate, ed all’esito della mappatura, sono state avviate indagini che (per la potenziale estensione delle stesse, ma soprattutto per l’enorme rilevanza sociale del fenomeno) la Procura di Parma ha scelto di affidare congiuntamente ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza ed alla Polizia di Stato, al fine di rendere evidente l’impegno delle Istituzioni nel loro complesso.


Dopo l’avvio delle indagini, era sorto un orientamento giurisprudenziale che sembrava aprire ad una legittimità della vendita della sostanza in esame (ponendosi in contrasto con consolidati orientamenti restrittivi), per cui, si è rimasti in attesa della decisione delle sezioni unite della Corte di Cassazione, cui era stata devoluta la decisione sul contrasto giurisprudenziale sorto in relazione alla legge n° 242 del 2016, avente ad oggetto “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”.


Com’è noto, con la sentenza n° 30475/19 del 30.5.19, depositata in data 10.7.19, la Corte di Cassazione a Sezioni Unite, ha fissato i seguenti criteri:
“1) la legge n. 242 del 2016 è volta a promuovere la coltivazione agroindustriale di canapa delle varietà ammesse (cannabis sativa L.), coltivazione che beneficia dei contributi dell'Unione europea, ove il coltivatore dimostri di avere impiantato sementi ammesse;
2) si tratta di coltivazione consentita senza necessità di autorizzazione ma dalla stessa possono essere ottenuti esclusivamente i prodotti tassativamente indicati dall'art. 2, comma 2, della legge n. 242 del 2016 (esemplificando: dalla coltivazione della canapa di cui si tratta possono ricavarsi fibre e carburanti, ma non hashish e marijuana);
3) la commercializzazione di cannabis sativa L. o dei suoi derivati, diversi da quelli elencati dalla legge del 2016, integra il reato di cui all'art. 73, commi 1 e 4, d.P.R. n. 309/1990, anche se il contenuto di THC sia inferiore alle concentrazioni indicate all'art. 4, commi 5 e 7 della legge del 2016.
L'art. 73, cit., incrimina la commercializzazione di foglie, inflorescenze, olio e resina, derivati della cannabis, senza operare alcuna distinzione rispetto alla percentuale di THC che deve essere presente in tali prodotti, attesa la richiamata nozione legale di sostanza stupefacente, che informa gli artt. 13 e 14 T.U. stup.. Pertanto, impiegando il lessico corrente, deve rilevarsi che la cessione, la messa in vendita ovvero la commercializzazione al pubblico, a qualsiasi titolo, di prodotti - diversi da quelli espressamente consentiti dalla legge n. 242 del 2016 - derivati dalla coltivazione della cosiddetta cannabis light, integra gli estremi del reato ex art. 73, T.U. stup.”;
4) “l'effettuata ricostruzione del quadro normativo di riferimento conduce ad affermare che la commercializzazione dei derivati dalla coltivazione della cannabis sativa L., che pure si caratterizza per il basso contenuto di THC, vale ad integrare il tipo legale individuato dalle norme incriminatrici”, sempre che “il principio attivo contenuto nella dose destinata allo spaccio, o comunque oggetto di cessione, sia di entità tale da poter produrre in concreto un effetto drogante”, con ciò ribadendo il criterio, più volte enunciato anche dal giudice delle leggi, della necessità del c.d. principio di offensività;

per poi affermare il seguente principio di diritto:

"La commercializzazione al pubblico di cannabis sativa L. e, in particolare, di foglie, inflorescenze, olio, resina, ottenuti dalla coltivazione della predetta varietà di canapa, non rientra nell'ambito di applicabilità della legge n. 242 del 2016, che qualifica come lecita unicamente l'attività di coltivazione di canapa delle varietà ammesse e iscritte nel Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole, ai sensi dell'art. 17 della direttiva 2002/53/CE del Consiglio, del 13 giugno 2002 e che elenca tassativamente i derivati dalla predetta coltivazione che possono essere commercializzati, sicché la cessione, la vendita e, in genere, la commercializzazione al pubblico dei derivati della coltivazione di cannabis sativa L., quali foglie, inflorescenze, olio, resina, sono condotte che integrano il reato di cui all'art. 73, d.P.R. n. 309/1990, anche a fronte di un contenuto di THC inferiore ai valori indicati dall'art. 4, commi 5 e 7, legge n. 242 del 2016, salvo che tali derivati siano, in concreto, privi di ogni efficacia drogante o psicotropa, secondo il principio di offensività".

Sulla scorta di tale impostazione, tenuto conto delle risultanze delle indagini compiute (dalle quali emerge inconfutabilmente la destinazione dei prodotti ad uso ricreativo, ovvero ad un uso del tutto incompatibile con i principi e le finalità delle legge 142/16, la Procura di Parma da dunque disposto le perquisizioni locali presso esercizi e distributori del materiale innanzi indicato, tra cui:
EASYJOINT e locali a questa riconducibili, in Parma e Bologna, con rinvenimento di:
- 649 kg di inflorescenze, 16 litri di oli (presso un magazzino in Parma);
- 657 contenitori per un totale di circa 5,8 kg di inflorescenze, 4 vaporizzatori, 128 confezioni di cartine, 6 combie, 3 grinder, 7 bocchini con liquido vaporizzatore, 4 contenitori con cristalli vari (presso la sede legale della EasyJoint Project srl);
- 523 tra bustine e barattoli contenenti circa 1,8 kg di inflorescenze, 14 contenitori per circa 190 ml di oli, 375 bong, 4 narghilè, 617 accendini, 37 vaporizzatori 64 pipe in vetro, 83 pipe di plastica, 2144 cartine, 20 bilancini, 5 barattoli di gas butano, 11 estrattori, 53 trita-erba (presso un negozio in Parma);
- 48 barattoli con bustine contenenti un totale di circa 4,7 kg di inflorescenze (altro locale).
- 1485 confezioni di cartine, 7337 filtri, 355 confezioni di semi di canapa, 230 trita-canapa, 7 vaporizzatori, 8 bilancini, 36 confezioni di oli (una sede di Bologna)

• ERBA DI GRACE (presso cui sono stati rinvenuti oltre 300 grammi di inflorescenze, accendini, cartine)
• WEED-UP di Parma (presso cui sono stati rinvenuti oltre 400 g. di infiorescenze, oli e resine);
• SHOP 24 srl e relativi distributori della provincia di Parma (presso cui sono stati rinvenuti kg. 32 di inflorescenze e fiori di canapa);
• ARDEIDAE SNC di Parma (presso cui sono stati rinvenuti vasetti con inflorescenze, oli, semi, nonché bustine, in quantitativi in via di determinazione)
• DOTTOR WEED di Parma (presso cui sono stati rinvenuti vasetti con inflorescenze, gas butano, due estrattori di THC, ciloom, glinder, filtri in quantitativi in via di determinazione)
• ESSENZA DI CANAPA di Parma (presso cui sono stati rinvenuti circa 230 vasetti con inflorescenze per un quantitativo in via di determinazione, nonché flaconi di oli, oltre a materiale destinato all’uso ricreativo della sostanza: accendini, filtri, cartine, ecc.)

In occasione di una perquisizione effettuata in Siena a carico di un soggetto individuato come gestore di fatto di una delle ditte destinatarie della perquisizione, è stata trovata una piantagione di canapa, fatto per il quale l’interessato è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Autorità Giudiziaria di Siena.

 

Molinella e Medicina, Automobilisti cocainomani e ciclisti ubriachi, due persone denunciate dai carabinieri.

I Carabinieri della Stazione di Portonovo e della Tenenza di Medicina hanno denunciato due persone durante i controlli alla circolazione stradale.
Un 36enne marocchino dovrà rispondere di guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, perché è risultato positivo alla cocaina dopo che era stato sottoposto alle analisi del sangue a seguito di un incidente stradale non grave accaduto in via Camerone a Molinella. L’impatto potrebbe essere stato provocato da un deficit di attenzione del conducente dovuto agli effetti della cocaina che aveva assunto. Il 36enne, infatti, non è riuscito a tenere sotto controllo la sua Ford Focus che ha terminato la marcia in un canale di scolo parallelo alla carreggiata. Il veicolo è stato sequestrato dai Carabinieri della Stazione di Portonovo ai fini della confisca.

Un 53enne italiano dovrà rispondere di rifiuto di sottoporsi all’accertamento dello stato di ebbrezza, oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento di veicolo militare. È successo durante un posto di controllo che i Carabinieri della Tenenza di Medicina stavano effettuando in via San Paolo a Medicina. Alla vista dei militari, il 53enne, chiaramente ubriaco e in sella a una bicicletta, è sceso dal mezzo barcollando, poi si è ripreso e dopo aver farfugliato qualcosa ha scaraventato la bici contro l’autoradio dei Carabinieri, danneggiandolo all’altezza del paraurti anteriore. Non soddisfatto dell’esito, il ciclista ha iniziato a ingiuriare i militari. Cessati gli effetti dell’alcol, il 53enne si è tranquillizzato.


Foto – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.



La Squadra Mobile ha eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena il 20 luglio scorso a carico di un modenese di 50 anni, indagato per il reato di atti persecutori nei confronti della ex moglie.

Si tratta del 7° caso di stalking da inizio anno, seguito dalla Sezione della Squadra Mobile specializzata in reati contro la persona, conclusosi con l’emissione di una misura cautelare.

L’uomo, sin dalla separazione, avvenuta nel lontano 2013, non avendo accettato la fine della relazione coniugale. Aggressioni verbali, minacce, insulti e umiliazioni, persecuzioni telefoniche, pedinamenti e appostamenti presso l’abitazione della ex consorte. 

Solo nel mese scorso, la donna si è determinata a sporgere querela nei confronti dell’ex marito, ormai sfinita psicologicamente dalle continue vessazioni e preoccupata anche per la propria incolumità psichica e fisica.

L’accurata attività di indagine eseguita dalla Squadra Mobile ha permesso di raccogliere le fonti di prova necessarie alla Procura della Repubblica di Modena per richiedere in via d’urgenza al G.I.P. l’emissione della misura cautelare del divieto di avvicinamento.

Rimangono stazionarie le condizioni della bambina di 9 mesi ricoverata da ieri, martedì 23 luglio, in Terapia Intensiva al Policlinico di Modena. L'ospedale informa che la prognosi rimane riservata. 

La piccola era giunta in ambulanza al Pronto Soccorso del Policlinico di Modena verso le 12,30 per un grave arresto respiratorio, causato da un corpo estraneo rimosso dagli operatori di Modena Soccorso durante le prime manovre di rianimazione. 

Al Pronto Soccorso, la piccola è stata stabilizzata e poi ricoverata in Terapia intensiva.

Grande successo, il 29 giugno scorso, per la Cena solidale organizzata dalla Società del Menecò di Medolla. Sono stati, infatti, raccolti 4.700 euro che verranno destinati alla Chirurgia Generale, d’Urgenza e Nuove Tecnologie dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dalla dottoressa Micaela Piccoli che ha simbolicamente ricevuto l’assegno simbolico dal presidente di Menecò, Danilo Paraluppi. I fondi raccolti, insieme a risorse aziendali, consentiranno nei prossimi mesi di acquistare una strumentazione chirurgica avanzata per la patologia tiroidea che nella Provincia di Modena ha una prevalenza del 50%, superiore alla media nazionale che si attesta sul 30%: la metà della popolazione analizzata presenta la patologia tiroidea. Ogni anno sono 4.000 i pazienti seguiti all’Ospedale di Baggiovara per patologie della tiroide, di questi 250 ricorrono alla chirurgia. I pazienti in follow-up post-chirurgico per tumori tiroidei sono circa 600.

Il Sistema avanzato Avalanche SI per il monitoraggio intraoperatorio riduce il rischio di lesioni ai nervi laringei, una delle più diffuse complicanze della chirurgia tiroidea, migliora la completezza di una tiroidectomia, e l’acquisizione di informazioni aggiuntive in caso di coinvolgimento neoplastico dei nervi. Il Sistema Avalanche consiste in un raffinato sistema di sonde che consente il monitoraggio continuo della funzionalità dei nervi laringei con allarmi sonori che indicano anche il solo avvicinamento al nervo riducendone ulteriormente i possibili danni temporanei o permanenti che essi siano.

“Desidero ringraziare ancora una volta la Società del Menecò –commenta il dottor Ivan Trenti, Direttore generale dell’AOU di Modena – per la grande sensibilità dimostrata nei confronti dell’Ospedale Civile. Dopo l’importante contributo alla campagna di raccolta fondi per la Sala Ibrida, ecco una donazione che ci consente di potenziare la dotazione tecnologica per la patologia della tiroide. Il grande affetto che la cittadinanza ci ha dimostrato in questi anni è un grande stimolo per il nostro impegno costante a beneficio della collettività.”

Grazie all’utilizzo crescente di uno strumento diagnostico non invasivo, quale l’ecografia del collo, le alterazioni della morfologia tiroidea viene diagnosticata con grande anticipo anche in soggetti asintomatici. Gli studi più recenti dimostrano che in Italia, in particolare in Emilia - Romagna, la patologia nodulare tiroidea si conferma molto frequente.

“Uno studio da noi pubblicato nel 2013 - afferma il professor Vincenzo Rochira, Direttore pro-tempore dell’Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena - ha dimostrato che 1 su 2 soggetti sani residenti nella Provincia di Modena, non consapevoli di avere una malattia tiroidea, presenta alterazioni ecografiche della ghiandola. Questo significa. Secondo alcuni studi, ancora da confermare, una possibile causa di questa prevalenza è la carenza di iodio nell’aria, che caratterizza la nostra zona. È fondamentale ricordare, tuttavia, che solo il 2% di tutti i noduli riscontrati ha una natura maligna. E’ fondamentale, quindi, non allarmarsi per questo dato che è anche il frutto positivo della nostra sempre più raffinata capacità diagnostica. Una famigliarità o alcuni sintomi ben precisi che il medico di medicina generale sa riconoscere, possono suggerire un approfondimento diagnostico e, se il quadro clinico lo renderà necessario, per un approccio terapeutico. Per definire il grado di rischio di malignità di un nodulo tiroideo, i clinici hanno a disposizione un altro strumento, oltre all’ecografia: l’agoaspirato eco-guidato, seguito dall’esame citologico, cioè lo studio al microscopio delle cellule prelevate. Grazie all’ecografia e all’interpretazione del dato ecografico, secondo standard internazionali, è possibile oggi eseguire un’importante selezione dei noduli che necessitano realmente di un approccio chirurgico”. Nei casi in cui l’approccio chirurgico non è necessario, la patologia tiroidea viene trattata tramite metodiche non invasive, quali la termoablazione, che permette di ridurre di volume i noduli di grandi dimensioni che causino una compressione delle strutture del collo o importanti inestetismi. Tale attività è attiva presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena da circa due anni.

“Il trattamento dei noduli tiroidei, sospetti per malignità, prevede la chirurgia - spiega la dott.ssa Micaela Piccoli, Direttore Chirurgia Generale, d’urgenza e Nuove Tecnologie Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena - che consiste nell’asportazione parziale o totale della ghiandola tiroidea, fattibile con diversi accessi che vanno dalla tradizionale incisione sul collo, fino alle tecniche mini-invasive e robotiche più innovative. Una delle complicanze più gravi di questa chirurgia è la lesione dei nervi laringei ricorrenti che decorrono in stretta adiacenza alla tiroide e che vanno ad innervare le corde vocali. Una loro lesione comporta una paralisi temporanea o permanente di una o entrambe le corde vocali, con ovvie possibili ripercussioni sulla voce. Questa complicanza, in un centro ad alta casistica come il nostro, ha un’incidenza del 4-6 % come paralisi transitoria dell’1 - 2 % come paralisi definitiva. La paralisi bilaterale è l’evento più grave che, per fortuna, ha un’incidenza ridotta, che si attesta sullo 0,6%. Il nuovo sistema che acquisteremo grazie a Menecò potrà ridurre ulteriormente il rischio di queste complicanze.”

 

Ieri pomeriggio, personale della Squadra Volante di Modena ha tratto in arresto un cittadino ghanese di 28 anni, responsabile del reato di tentato furto aggravato.

Gli agenti sono intervenuti presso l’Ipercoop del Centro Commerciale “I Portali” a seguito di segnalazione da parte di una Guardia Particolare Giurata, che aveva fermato il ghanese oltre la barriera delle casse, il quale si era appropriato di diversi prodotti, nascosti all’interno di una borsa.

Il 28enne si era, infatti, recato alle casse pagando solo due confezioni di latte, dopo aver scelto oculatamente dei prodotti privi di dispositivo antitaccheggio per un valore complessivo di 284,00 euro, prelevandoli dal reparto hi-fi. 

Lo straniero, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e clandestino sul territorio nazionale, è stato accompagnato in Questura per più approfonditi accertamenti, al termine dei quali è stato trattenuto presso le celle di sicurezza, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

Il materiale, tutto rivendibile, è stato restituito al responsabile dell’esercizio commerciale.

Salgono gli accessi al Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova a causa delle alte temperature di questi giorni. Le persone anziane quelle più in difficoltà. Attivo il Piano emergenza caldo di Ausl e Comune di Reggio.

Reggio Emilia -

Dal weekend scorso 210 accessi al giorno in media con un incremento del 5% circa rispetto al solito. La maggior parte sono anziani. Perdite di coscienza e colpi di calore favoriti dal picco di temperature, sono questi i malesseri verificatisi per lo più in questi giorni.

Pur avendo avuto un aumento di pazienti critici e affetti da patologie croniche che più facilmente sono soggetti a scompensi, al momento non si riscontrano significative criticità in termini di posti letto. Anche quest’anno l’Azienda Usl Irccs, il Comune di Reggio Emilia, ASP Reggio Emilia - Città delle persone in collaborazione con altri enti e associazioni (Auser, Emmaus, Croce Verde, Croce Rossa, Infermiere Volontarie CRI, Coordinamento provinciale dei Centri Sociali, Azienda FCR di Reggio Emilia e i Comuni del Distretto di Reggio) hanno definito il piano di intervento per promuovere azioni volte ad alleviare, nel periodo estivo, la solitudine delle persone anziane e a soccorrerle in caso di bisogno. In estate i consueti riferimenti familiari e sociali si indeboliscono, mentre aumenta il senso di insicurezza a fronte dei piccoli e grandi problemi che si possono presentare nella vita di tutti i giorni. Tale situazione può anche comportare conseguenze gravi nel momento in cui l’anziano in difficoltà non sia in grado autonomamente di chiedere aiuto ai servizi specifici a disposizione. Il Piano emergenza caldo è pensato per questo e consente di attivare tempestivamente, a seconda della natura del bisogno segnalato, i Servizi sanitari e/o i Servizi Sociali.

Per i cittadini del Distretto di Reggio Emilia, il piano prevede l’attivazione del centro di ascolto telefonico tel: 0522 320666, per aiutare le persone che rimangono in città nei giorni più caldi e che possono avere bisogno d’assistenza o anche solo di scambiare due parole al telefono. Il numero è attivo dal 3 giugno al 13 settembre 2019 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18 da lunedì a venerdì; dalle ore 9 alle ore 18 il sabato e la domenica. Le elevate temperature richiedono che le persone anziane e i bambini adottino alcuni comportamenti utili a fronteggiare il caldo.

I medici ribadiscono:

1. l’invito a bere molto e spesso, acqua e the, succhi di frutta, anche in assenza di stimolo alla sete, evitando superalcolici, caffè e in generale le bevande ghiacciate;

2. consumare molta frutta e verdura, anche sotto forma di frullati e centrifugati. Frutta e verdura contengono una grande percentuale di acqua e sono fonte naturale di vitamine e sali minerali; evitare inoltre bevande e cibi troppo caldi o troppo freddi;

3. fare pasti leggeri e frequenti;

4. uscire di casa nelle ore di meno calde, nelle prime ore del mattine e dopo le 19;

5. quando si esce è consigliabile coprirsi il capo e proteggere gli occhi con occhiali da sole; indossare abiti comodi e leggeri, chiari, non aderenti e di fibre naturali (cotone e lino), perché il materiale sintetico scalda e impedisce al corpo di disperdere il calore;

6. fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea;

7. se si usano ventilatori per far circolare l’aria, non rivolgerli direttamente sul corpo;

8. arieggiare la casa, in particolare durante le ore più fresche;9. se si utilizzano climatizzatori, regolare la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto alla temperatura esterna.

Sul sito internet dell’Azienda USL www.ausl.re.it  e Comune www.comune.re.it è possibile consultare e scaricare opuscoli con informazioni utili per fronteggiare le ondate di calore.

"Se qualcuno ha sbagliato sulla pelle dei bimbi, deve pagare il doppio". Questo l'anatema di Matteo Salvini lanciato dal Paese reggiano divenuto il simbolo dell'inchiesta "Angeli e demoni".

Di LGC 24 luglio 2019 - Una presenza del vice premier leghista che non poche polemiche ha scatenato, soprattutto dal PD, accusato di strumentalizzare politicamente il fattaccio horror che vede indagato e ai domiciliari lo stesso Sindaco di Bibbiano.

Proprio nelle ore in cui Matteo Salvini lanciava i suoi moniti usciva la notizia che il Tribunale dei Minori aveva riassegnato ai genitori 4 dei 6 bambini che furono oggetto di indagine.

"Entro i primi giorni d'agosto - ha annunciato Salvini, iniziando il suo discorso di ieri pomeriggio - verrà approvata al Senato una commissione d'inchiesta sulle case famiglie in Italia, c'è un disegno di legge cui sta lavorando Licia Ronzulli". 

 "Sono qua, prima ancora che da ministro, da papà, ha voluto sottolineare il Ministro degli Interni, e ringrazio chi ha fatto venire fuori questa schifezza. Qua si ruba la vita a bimbi di quattro, cinque, sei anni che hanno un futuro davanti. Sicuramente è una sconfitta. Sono qua per dimostrare che lo Stato c'è. Magari in ritardo, ma c'è. Un'inchiesta è in corso, io non voglio sostituirmi alla magistratura, ma vedremo se certe cooperative erano specializzate nel business sia sugli immigrati, sia sui bambini".

Per tutta risposta dalla regione Emilia Romagna ha fatto eco il sottosegretario Manghi: "Bene il ministro Salvini su verifiche e controlli, ma si parta da dati corretti: in Emilia-Romagna circa 1.500 minori in affidamento e altrettanti quelli inseriti in comunità"
"Giusto ogni tipo di accertamento, per il quale la Regione è ovviamente pronta a fare tutto quello che rientra nelle sue competenze, partendo proprio da un contributo di chiarezza sui dati che rispecchino la realtà, e non altri"
“Qualsiasi tipo di controllo e verifica venga fatto per la tutela dei minori ci trova assolutamente d’accordo. Bene quindi le parole del ministro dell’Interno, Salvini, ma crediamo sarebbe bene potesse agire per questo avendo un quadro della situazione che riporti dati corretti. In Emilia-Romagna, al 31 dicembre 2017 i minori in affidamento a famiglie erano 1.529 – considerati tutti i tipi di affidamento: a tempo pieno, part time, consensuali, giudiziari - e quelli inseriti in comunità 1.441. In totale, quindi, 2.970. Vi sono poi i minori ospitati in strutture insieme alle madri, ma certo si è lontani dai 10mila bambini ‘portati via ai genitori’ nella nostra regione di cui ha parlato il vicepremier oggi nella sua visita a Bibbiano”.
Così il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, Giammaria Manghi, che aggiunge: “Si tratta comunque di un numero elevato, di fronte al quale, ripeto, è giusto fare ogni tipo di verifica, per la quale la Regione è pronta a fare tutto quello che rientra nelle sue competenze, partendo proprio da un contributo di chiarezza sui dati che rispecchino il vero, e non altri”.

(servizio fotografico di Francesca Bocchia)

 

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Fino alle 15 di giovedì 25 luglio le registrazioni on line sul portale Universitaly. A seguire il perfezionamento dell’iscrizione sul sito web dell’Università di Parma.

Parma, 23 luglio 2019 –

Ultimi giorni per iscriversi a quattro corsi a numero programmato nazionale dell’Università di Parma, cui si accede con test d’ingresso:
o Architettura Rigenerazione Sostenibilità
o Medicina e Chirurgia
o Medicina Veterinaria
o Odontoiatria e Protesi Dentaria

Per questi corsi è necessario registrarsi e presentare domanda di iscrizione ai test esclusivamente on line sul portale Universitaly www.universitaly.it entro le 15 di giovedì 25 luglio.
Successivamente è necessario perfezionare l’iscrizione sul sito web dell'Università di Parma entro le 12 di martedì 30 luglio 2019.

Un innovativo trattamento per aritmie cardiache in particolare per la fibrillazione atriale è stato seguito al Policlinico di Modena presso la Cardiologia diretta dal professor Giuseppe Boriani. Nei giorni scorsi, infatti, un uomo di 49 anni con fibrillazione atriale recidiva è stato trattato con un’ablazione a freddo, invece, del tradizionale metodo “a caldo”. La procedura è stata attuata con successo dal Team integrato di Elettrofisiologia che da tempo opera al Policlinico di Modena con professionisti sia della Cardiologia del Policlinico che della Cardiologia dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dal dottor Stefano Tondi. Il paziente sta bene ed è stato dimesso dopo 48 ore dalla procedura.

Questa tecnica – ha spiegato il prof. Giuseppe Boriani – costituisce una novità a Modena e permette di trattare le fibrillazioni atriali in modo alternativo alle tecniche di ablazione tradizionali, <a caldo>. Questa tecnica alternativa, infatti, prevede l'applicazione di freddo fino a -40-50 ° tramite un catetere dotato di un palloncino che viene introdotto nelle cavità cardiache per <congelare> il tessuto atriale con risoluzione dell'aritmia”.

L’intervento è stato eseguito nella Sala di Elettrofisiologia del Policlinico dal dottor Edoardo Casali, elettrofisologo del Policlinico, e l’equipe coinvolta includeva anche il Dr Vincenzo Turco e Erminio Mauro del Policlinico e il dottor Mauro Zennaro dell’Ospedale Civile di Baggiovara.

Per aritmia si intende una condizione clinica nella quale viene a mancare la normale frequenza o la regolarità del ritmo cardiaco. Il battito può risultare più rapido (tachicardia), più lento (bradicardia) o irregolare (fibrillazione atriale) rispetto alla frequenza cardiaca media normale. L'ablazione cardiaca è una procedura che correggere le aritmie cardiache, creando una lesione “mirata” in una zona di tessuto miocardico danneggiato che risulta responsabile dell’anomalia del ritmo cardiaco, senza danneggiare i tessuti sani. L’ablazione viene effettuata quanto le terapie farmacologiche non sono più sufficienti al controllo dell’aritmia, inducendo disturbi mal tollerati dal paziente.

“Questa tecnica – ha aggiunto il dottor Edoardo Casali, Elettrofisiologo al Policlinico - è tecnica sicura ed efficace, che viene attuata, come quella <a caldo
> nella sala di Elettrofisiologia con il paziente opportunamente addormentato. Il vantaggio è che la procedura si associa a un minor rischio di recidive dell’aritmia e risulta di minore durata rispetto alle ablazioni tradizionali, consentendo di aumentare il numero di procedure e pertanto riducendo i tempi di attesa. L’importante è la selezione dei pazienti, che effettuiamo nel nostro ambulatorio specialistico. Non tutti i tipi di aritmia, infatti, si prestano alla crio-ablazione e necessitano, invece, l’intervento a caldo”

Al Policlinico di Modena sono circa 550 i pazienti seguiti ogni anno per aritmia. Di questi, 150 si sottopongono ad un’ablazione.

Mercoledi’ 24 luglio 2019: sciopero nazionale di 4 ore del trasporto pubblico. Possibili disagi per gli utenti dei servizi Seta delle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza

Modena, 23 luglio 2019 - 

SETA S.p.A. informa che per domani, mercoledì 24 luglio è stato indetto uno sciopero nazionale di 4 ore del trasporto pubblico, da parte delle Organizzazioni Sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna. L'adesione allo sciopero da parte del personale SETA potrebbe dar luogo a disagi, pregiudicando la regolarità del servizio con modalità differenti a seconda del bacino provinciale di riferimento.

BACINO PROVINCIALE DI MODENA

Servizi urbani (Modena, Carpi, Sassuolo) e servizio extraurbano: possibili astensioni dalle ore 12,30 alle ore 16,30.

 

BACINO PROVINCIALE DI REGGIO EMILIA                                                                                                      

Servizio urbano ed extraurbano: possibili astensioni dalle ore 18,00 fino a fine turno.

 

BACINO PROVINCIALE DI PIACENZA

Servizio urbano: possibili astensioni dalle ore 17,00 alle ore 21,00. Sono garantite le corse in partenza dai capolinea fino alle ore 16,45. Non sono previste corse con partenza dopo le ore 21,00.

Servizio extraurbano: possibili astensioni dalle ore 17,00 alle ore 21,00. Sono garantite le corse in partenza dai capolinea fino alle ore 16,30 e dalle ore 20,30.

 

Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie presenti alle fermate e pubblicate nella sezione "Linee" del sito internet www.setaweb.it. Informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple ed Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta.

Per ogni ulteriore informazione gli utenti possono contattare SETA al numero telefonico 840 000 216 oppure via WhatsApp al numero 334 2194058.

In ottemperanza alla delibera n°18/138 del 23-04-2018 della Commissione di Garanzia per gli Scioperi, le motivazioni dello sciopero ed i dati di adesione relativi ai precedenti scioperi indetti dalle medesime organizzazioni sindacali sono consultabili sul sito internet di Seta.

Nel loro gesto i futuri sposi hanno coinvolto famiglie e azienda. Un grazie per la testimonianza di affetto dal direttore del reparto Gianluigi de’ Angelis. Valentina Tegoni e Iacopo Benecchi si sposeranno il prossimo 28 settembre ma hanno già destinato una parte del loro budget matrimoniale al reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale Maggiore di Parma, attraverso l’associazione Snupi (Sostegno Nuove Patologie Intestinali).

A loro si sono uniti i genitori di Valentina, Renato Tegoni e Patrizia Ferrari, e i gli altri giovani soci di Eliofototecnicabarbieri nonché novelli sposi, Cecilia Alfieri e Andrea Nicoli, che hanno rafforzato la donazione per consegnare un insufflatore di CO2 per endoscopia alla struttura diretta da Gianluigi de’ Angelis.

“Conosciamo Giulio Orsini da vecchia data – spiega Valentina – e quindi ci siamo rivolti all’associazione Snupi per offrire il nostro sostegno. D’accordo con Iacopo abbiamo preferito concentrarci sui dettagli significativi di quel giorno, limitando le spese superflue in cui frequentemente ci si lascia trascinare nei preparativi delle nozze, per rivolgere un pensiero agli altri”.

A raccogliere la disponibilità dei benefattori il presidente di Snupi Giulio Orsini. “Da tanti anni siamo vicini alla Gastroenterologia dell’Ospedale Maggiore e oggi aggiungiamo un ulteriore contributo – ha dichiarato Orsini -. Nella nostra attività abbiamo voluto dare continuità a tre filoni, formazione, ricerca e strumentazioni, che testimoniano il nostro continuo sostegno ai pazienti attraverso il sostegno i professionisti che li hanno in cura”.

Ringraziamenti sentiti dal direttore della struttura Gianluigi de’ Angelis: “Una bella testimonianza di solidarietà e di vicinanza ai nostri pazienti e al reparto. Sono gesti che ci consentono di aggiungere apparecchiature o di ammodernare quelle già esistenti e sappiamo quanto oggi, la tecnologia sia importante nei percorsi diagnostici”.

 

Il gioco del poker è stato in questi anni discusso e analizzato attraverso tutti i differenti punti di vista possibili. Tuttavia pur essendo un argomento di grande successo e popolarità, ci sono pochi articoli che trattano in modo efficace le strategie da applicare durante una partita di torneo, sia essa di tipo live oppure online, visto che differenze appaiono sempre meno evidenti. Qui andremo dunque a spiegarvi cosa bisogna fare e come ci si deve comportare quando si decide di prendere parte a un torneo di poker, sia esso dedicato al poker classico o a una delle sue più popolari e gettonate varianti possibili. La domanda fondamentale per chi decidesse di iscriversi a un torneo di poker è la seguente: come affrontare in maniera strategica e professionale questo tipo di ostacolo. Nella vita, come nel gioco, esiste sempre una prima volta, qui vogliamo facilitare il compito di quegli utenti che hanno deciso di iscriversi a un torneo di poker e vogliono arrivare fino in fondo.


Il caso del cash game: come si gioca a poker online
Prendiamo il caso del cash game, una strategia dove viene praticato un gioco “chiuso” e opportunamente miscelato con azioni più aperte, è considerata la strategia ottimale, perché i bui non aumentano mai, ma nei tornei bisogna ricordare una regola cardine fondamentale: l’inesorabile aumento costante del tuo stack, durante questa fase di gioco, ovvero il numero di chips di cui disponiamo. Le regole del gioco del poker, le conosciamo tutti fin troppo bene, ma sappiamo anche che il gioco si sviluppa non esclusivamente sulle regole dettate da manuale, in quanto ogni singolo giocatore di medio livello ed esperienza, elabora una propria visione e modus operandi. Per questo motivo, oltre alla nostra strategia, dobbiamo imparare a riconoscere le mosse degli altri, possibilmente prevedendone l’esito con una mano di vantaggio. Questo alla lunga e in special modo durante le fasi di un torneo di poker, possono fare la differenza tra un vincitore e un perdente; prendiamo come esempio il calcolo probabilità poker legato a quelle che tecnicamente vengono chiamate pot odds, ovvero quote su cui basarci per entrare nel vivo del gioco. Ora, saper calcolare bene le nostre quote per prendere delle decisioni cruciali, è fondamentale sia per il poker cash, ma ancora di più per i tornei di poker online. Sappiamo bene come durante un torneo di poker non sia importante il nostro rating, visto che si parte sempre dalla medesima base. Il gioco tuttavia si sviluppa in modo orizzontale, visto che mano dopo mano bisogna fare il nostro gioco o seguire il drive del tavolo, se si vuole arrivare fino in fondo.


I tornei di poker online: una formula vincente per rilanciare un grande classico
In genere il giocatore spregiudicato parte da una posizione di vantaggio, anche se alla lunga sono i sistematici e quelli che adottano la strategia più efficace ad avere la meglio. Basti vedere i risultati che sono stati raggiunti durante le ultime settimane, quando si sono svolti i tornei di Progressive Knock Out, proprio durante lo scorso giugno 2019. L’utente con l’insolito nickname di ovetto_Kinder che ha partecipato al Main Event, dove la posta per entrare è stata di 250 euro, si è aggiudicato due cospicue vincite, rispettivamente da 17.000 e da 13.000 euro, in barba a chi sostiene da tempo che i tornei di poker non sono utili per vincere, ma sono solo occasioni per le sale da gioco di farsi pubblicità. Abbiamo deciso di parlare di questo evento, perché per una volta a vincere non è stato il solito giocatore di poker professionista, bensì un utente come potreste esserlo voi, a dimostrazione del fatto che il poker oggi, pur non avendo più l’impatto mediatico degli anni passati, è diventato un gioco con la sua nicchia che cresce e si sviluppa, anche grazie alle opportunità che le sale da gioco online riescono a dare a cadenza periodica fissa. Stando ai dati c’è stata una flessione da parte di utenti e di giocatori abituali, che pare stiano abbandonando il gioco del poker online, visto che tra il 2018 e l’inizio del 2019, ci sono stati oltre il 6% in meno di giocate distribuite sulle poker room legali che operano nel nostro Paese.

 

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