Parma, 8 agosto 2013 - 

Prendendo spunto dal comunicato che segue queste parole, vorrei gettare una speranza non nel Riciclo(materia assai importante), ma nei rifiuti Zero. Solo ieri sostituendo 5 cartuccie della stampante in ufficio ho dovuto buttare nella plastica e nella carta una montagna di rifiuti, si riciclabili, ma che secodno il mio parere non ci possiamo più permettere. Ogni rifiuto prodotto per essere riciclato è inutile, serve solo alle industrie che fanno circolare "prodotti" che non servono a nessuno e che ci portano a dover creare tavoli di discussione inuti proprio quanto i rifiuti stessi. Aumentare il riciclo la dove è possibile è cosa buona e giusta ma il pensiero futuro dovrebbe girare sempre intorno all'idea dei rifiuti zero.

Comunicato stampa:

Iren deve cambiare, per affrontare le sfide del futuro.
Abbiamo già illustrato l'impostazione corretta della raccolta differenziata, sottolineando l'importanza della frazione organica e l'allargamento della raccolta della plastica a tutte le sostanze plastiche eterogenee, che possono essere riciclate e quindi non sprecate, trasformandosi da costo a guadagno.
La raccolta differenziata non si limita a organico e plastica ovviamente.
E' necessaria mettere a regime anche gli altri materiali.
E smetterla di fingere che ci siano materiali non riciclabili. Tutto è riciclabile, ciò che non lo è rappresenta un errore di progettazione, uno sbaglio della fase produttiva. E gli errori vanno sanati.
Rendere ubiqua la raccolta di carta e cartone, puntando molto anche sulle aziende.
La raccolta della carta è già oggi molto avanzata, si tratta di renderla qualitativamente ineccepibile e operativa in ogni luogo del nostro territorio ed in ogni occasione, per non sprecare materia preziosa.
Ci sono altre frazioni di materia importanti.
Come i tappi di plastica che possono essere destinati a produzioni di qualità
Vestiti, calzature, abiti e borse dismessi devono seguire la strada del riuso e poi del riciclo.
Parte importante del processo sono i negozi, i supermercati, quei punti vendita dove è alta la produzione di imballaggio e di scarti di produzione e di commercializzazione.
Fontane in città e qualità dell'acqua.
Scegliere l'acqua del sindaco fa bene alla nostra salute e al nostro portafoglio, ma anche a quello del Comune. Si azzera la produzione di rifiuto da imballaggio, si beve acqua molto controllata (l'acqua dell'acquedotto però deve migliorare le sue qualità con interventi importanti di ristrutturazione).
Parchi cittadini.
Negli Stati Uniti la differenziata si fa anche nei parchi, dove sono dislocati i contenitori per l'organico, il multimateriale e il rifiuto residuo. Gli spazi verdi sono un'ottima occasione per informare i cittadini e portare la formazione utile alla comunità.
Deve passare un concetto ancora purtroppo disatteso sia dal gestore che dai cittadini.
Smaltire rappresenta un costo da ridurre e possibilmente da eliminare.
La strada corretta è la riduzione, il riuso, il riciclo, e quello che ancora non è recuperabile va tassato pesantemente per costringere le industrie a modificare quell'oggetto di difficile o impossibile riciclaggio.
Il rifiuto, concetto sconosciuto in natura, deve andare a zero anche tra gli uomini.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR



di Virgilio 08 agosto 2013 - -

Mercati stabili e prezzi confermati. Si distingue il latte spot in rialzo e la stabilità del siero dopo la caduta della ottava precedente.

Le uniche note da segnalare riguardano la ripresa di quotazione del latte spot nazionale sulla piazza di Verona. Le quota vanno da 46,91 a 47,94 €/ettolitro con un incremento del 2,22% sulla precedente ottava. Dopo la caduta del 3,45% il siero si asseta sulla precedente valutazione compresa tra 19 e 23€/1000 Kg.
Per il resto, anche quest'ultima settimana del mese, stando alle rilevazioni ISMEA, si mostra ancora senza sostanziali scostamenti delle quotazioni dei due formaggi guida nazionali a denominazione Grana Padano e Parmigiano Reggiano, con listini confermati su tutte le principali Borse Merci. Gli scambi , come nel corso di tutto il mese, sono stati per lo più nella norma in un contesto comunque calmo che ha visto qualche aggiustamento al ribasso a metà mese solo sulla piazza di Mantova per entrambi i formaggi.
Permangono, a detta degli operatori, le condizioni già segnalate nelle scorse settimane.
Nessuna variazione da segnalare, per la trentunesima settimana dell'anno, sia per le materie grasse che per gli altri prodotti caseari. Novità del mese è la firma dell'accordo in Lombardia sul prezzo del latte vaccino a 42 centesimi euro/hl.

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di Lgc-
Parma, 08 agosto 2013 - -
A sentire i commenti del Ministro Saccomanni, "la crisi è vicina alla finita". A guardare i dati dei tribunali fallimentari invece sembra che la crisi sia molto vicina alle imprese.
Solo negli ultimi giorni, i tribunali fallimentari di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, hanno pubblicato una trentina di fallimenti così ripartiti:

Piacenza: 7 nuovi fallimenti dal 17 al 30 luglio;

Parma:  7 nuovi fallimenti dal 26 luglio al 2 agosto;

Reggio Emilia: 7 nuovi fallimenti dal 10 luglio al 5 agosto;

Modena: 7 nuovi fallimenti dal 25 al 30 luglio.


Artigianato, edilizia e trasporti i settori più colpiti a conferma delle indagini svolte da Unioncamere e di recente pubblicazione.
Dall'indagine Unioncamere, infatti, del numero di fallimenti e concordati aperti nel primo semestre del 2013 e confronti con lo stesso periodo del 2012 emerge che in Emilia-Romagna, da gennaio a giugno 2013 si contano 520 fallimenti (+79, il 17,9% sullo stesso periodo del 2012) e 140 concordati (+83, il 145,6% in più sul 2012).


Nella macro-regione del NordEst (che include l'Emilia-Romagna) il tasso di crescita (ottenuto dal rapporto natalità-mortalità del totale delle imprese) nel II trimestre 2013 è dello 0,26%, contro uno 0,47% dello stesso periodo del 2012. Ma c'è da dire che , in particolare, le imprese artigiane sono in sofferenza e scontano una flessione dello 0,03% nel II trimestre del 2013, mentre nello stesso periodo dello scorso anno vi era invece un leggero aumento +0,27% .
E' da segnalare che sul fronte artigiano, per la prima volta in dieci anni si registra un sostanziale stallo (-113 imprese) tra aperture e chiusure. Frutto soprattutto della forte riduzione di iscrizioni di nuove imprese (4.835 unità in meno, pari ad una riduzione del 16% nel numero di aperture rispetto a quelle registrate nello stesso periodo del 2012).
A fronte di questa caduta di vitalità, la lieve contrazione delle chiusure (849 in meno nel confronto con il secondo trimestre dell'anno scorso) non è stata sufficiente a mantenere il saldo in territorio positivo. A incidere maggiormente sullo stallo del comparto artigiano sono stati i bilanci negativi delle costruzioni (-828 imprese), dei trasporti e magazzinaggio (-568) e delle attività manifatturiere (-506).

 

Parma, 08 agosto 2013 - -
Parma si "distingue" per il 40% di dispersione idrica. A Ravenna le tariffe più alte, 439 euro annui a famiglia.

Costi più elevati della media si registrano in Emilia Romagna, dove una famiglia tipo ha speso nel 2012 388 euro, rispetto ai 310 del resto d'Italia, con l'eccezione positiva di Piacenza dove si spendono 296 euro e il limite massimo di Forlì dove si è arrivati a 431 euro. In regione l'incremento più alto fra 2011 e 2012 si è registrato a Bologna (294 euro nel 2011, 324 nel 2012, +10,2%), mentre è Parma la città con l'incremento più elevato considerando il periodo 2007-2012, ossia +56,8%. E sempre Parma si distingue per il triste primato del 40% di dispersione idrica, contro il 25% della media regionale e il 33% di quella nazionale.
Nell'annuale indagine realizzata dall'Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva, le contraddizioni del Servizio Idrico Integrato nel nostro Paese, con dati anche sulla dispersione idrica. On line su www.cittadinanzattiva.it il dossier con gli approfondimenti regionali.
L'indagine è stata realizzata in tutti i capoluoghi di provincia, relativamente all'anno 2012. L'attenzione si è focalizzata sul servizio idrico integrato per uso domestico: acquedotto, canone di fognatura, canone di depurazione, quota fissa (o ex nolo contatori). I dati sono riferiti ad una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, e sono comprensivi di Iva al 10%.

Cara acqua. In un anno una famiglia sostiene in media una spesa di 310€ per il servizio idrico integrato. In generale, il caro bollette viaggia più spedito al Centro (+47,1% rispetto al 2007, +9% rispetto al 2011). Seguono le regioni del Nord (+32,1% rispetto al 2007, +5,2% rispetto al 2011) e il Sud (+23,8% rispetto al 2007, +8,5% rispetto al 2011).

ER ACQUA

(Cittadinanzattiva fonte)

Mercoledì, 07 Agosto 2013 15:42

Grandinata, distrutto il 70% dei raccolti

Reggio Emilia, 7 agosto 2013 - 

Una perdita economica di 9 milioni e 250.000 euro alle coltivazioni (in pratica il 70% della produzione) e danni ai fabbricati per 1,6 milioni. E' davvero pesantissimo il bilancio, appena concluso dall'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia, della grandinata e della tromba d'aria che il 13 luglio scorso hanno flagellato la Bassa reggiana. Ben 225 le segnalazioni raccolte dalla Provincia, da parte di altrettante aziende agricole di dieci comuni: Bagnolo in Piano, Boretto, Brescello, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Correggio, Gualtieri, Guastalla, Novellara e Poviglio. "Per alcune produzioni, come cocomeri, meloni e mais, è andato distrutto l'intero raccolto, per la vite e il pomodoro la stima è del 90%, ma nei vigneti i danni alle piante avranno ripercussioni pesanti anche il prossimo anno...", spiega l'assessore provinciale all'Agricoltura, Roberta Rivi.
A fronte di un valore complessivo atteso dai 4.610 ettari coltivati nei 10 comuni colpiti dalla calamità naturale pari a 13,3 milioni di euro, la perdita registrata è di 9,25 milioni, pari al 69,6%. Per il mais persi completamente i 3 milioni attesi quest'anno, per cocomeri e meloni il danno è rispettivamente di 857.000 e 528.000 euro. Viti e pomodori (per i quali è andato perduto il 90% del raccolto) presentato un conto di 1,8 milioni e di 680.000 euro. Elevata anche la perdita per l'erba medica, che pure ha salvato il 65% della produzione: 953.000 euro.
Molti i danni anche ai fabbricati: si stima un costo di ripristino di 1,6 milioni di euro a 17 stalle, 16 fienili, 8 depositi-attrezzi, 7 case coloniche abitate, 1 porcilaia e 9 tra tettoie e barchesse sparsi in 7 comuni: Bagnolo in Piano, Boretto, Cadelbosco Sopra, Castelnovo Sotto, Gualtieri, Novellara e Poviglio.
"Si tratta di un danno davvero enorme, purtroppo superiore alle aspettative, e anche le aziende colpite sono più di quanto immaginassimo: non vanno lasciate sole, perché alcune hanno perso l'intero raccolto", commenta l'assessore provinciale Roberta Rivi. "E' comunque indispensabile rivedere la regolamentazione degli indennizzi attraverso l'assicurazione, che oggi ha costi pesanti per gli agricoltori ed un sistema non appagante", aggiunge l'assessore. A fronte di costi elevati (si stima che 1 raccolto orto-frutticolo ogni 6 anni, 1 ogni 8 anni per i vigneti, venga 'bruciato' dai costi assicurativi), gli indennizzi non avvengono nemmeno a valori di mercato. "Il risultato è che pochissime aziende agricole si assicurano, ma purtroppo le calamità naturali abbiamo visto che ormai colpiscono soprattutto queste 'fabbriche a cielo aperto': quelle reggiane, solo nell'ultimo anno, hanno dovuto affrontare la siccità della scorsa estate, le intense piogge primaverili, la grandinata di luglio e, alcune, perfino il terremoto...- continua l'assessore Roberta Rivi - La Provincia non intende lasciarle sole, vedremo se sarà possibile attivare misure specifiche del Piano di sviluppo rurale, ma i margini di manovra purtroppo non sono ampi perché la normativa nazionale, che ha recepito quella europea, stabilisce che tutto quello che è assicurabile non è indennizzabile con fondi pubblici: anche per questo è indispensabile rivedere il sistema assicurativo per l'agricoltura".

Emilia, 7 agosto 2013 - 

Il Corecom regionale dell'Emilia-Romagna ha approvato "con riserva" la graduatoria relativa all'anno 2012 delle emittenti televisive locali per l'attribuzione dei benefici previsti dalla legge 448/98 e dal decreto ministeriale 5 novembre 2004, n. 292. L'approvazione "con riserva" si è resa necessaria a seguito delle prime risultanze, trasmesse al Corecom nel giugno scorso, di indagini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bologna nei confronti dell'impresa Sestarete & Rete 8, esercente l'emittente 7 Gold, su presunte irregolarità nelle dichiarazioni relative ai fatturati degli anni 2006-2011. Tali irregolarità, se fossero accertate in via definitiva, potrebbero incidere sulla posizione di 7 Gold anche per la graduatoria 2012 e, di conseguenza, sulla graduatoria stessa.

L'iniziativa della Guardia di Finanza, pur considerata con la massima attenzione, non costituisce tuttavia pronunciamento giurisdizionale; inoltre, per legge, non spetta ai Corecom ma al ministero per lo Sviluppo economico l'eventuale revoca dei contributi economici in caso di irregolarità definitivamente accertate, da cui consegue, per l'emittente, l'esclusione dall'ammissibilità ai benefici per tre anni successivi e quindi anche per l'annualità 2012.

"Alla luce di queste considerazioni – dichiara la presidente, Giovanna Cosenza – il Corecom Emilia-Romagna ha deciso, da un lato, di assumere una posizione garantista, non escludendo l'impresa dalla graduatoria, dall'altro, di tener conto delle attuali risultanze dell'indagine in corso, attribuendo un punteggio pari a zero alla media del fatturato dichiarato dall'impresa nell'ultimo triennio".

La "riserva" con cui è stata approvata l'ammissione di 7 Gold in graduatoria (e la graduatoria stessa) potrà essere sciolta quando gli sviluppi delle indagini della Guardia di Finanza avranno fornito elementi sufficienti a orientare in un senso o nell'altro la decisione del Corecom (mantenere o escludere dalla graduatoria l'emittente 7 Gold), e/o il ministero per lo Sviluppo economico avrà comunicato la propria decisione.

"L'approvazione 'con riserva' è una novità assoluta nella storia del Corecom Emilia-Romagna – conclude Cosenza – ed è stata presa con rigore e ponderazione dal Comitato, pur a pochi giorni dal suo insediamento, con l'obiettivo, da un lato, di rispettare la normativa esistente e il lavoro della Guardia di Finanza, dall'altro di tutelare non solo la singola emittente ma l'intero sistema delle reti locali".

La graduatoria e la relativa delibera del Corecom sono visibili sul sito del Comitato stesso: http://www.assemblea.emr.it/corecom

Mercoledì, 07 Agosto 2013 11:04

Lo SCEC entra in circolo?


di LGC -
Parma, 07 agosto 2013 -
La moneta "virtuale" SCEC entra in circolo in Emilia. Le imprese convenzionate a Piacenza, Parma, Reggio e Modena.
Annunciato con enfasi dal Sindaco di Parma Federico Pizzarotti, a pochi mesi dall'insediamento della giunta "grillina", lo SCEC è ancora in fase di decollo.
L'idea di dotarsi di una moneta locale alternativa all'euro non è di recentissima pensata. Già la regione Sardegna si è dotata del SARDEX e dal 2010 ha già associato quasi 1000 imprenditori mentre l'Emilia Romagna avrebbe "coniato", come moneta complementare, l’EMIRO (acronimo di EMIlia ROmagna).

E' di poche ore fa invece l'annuncio del Sindaco di Ragusa Federico Piccitto di lanciare il suo SCEC che, peraltro, pare essere in buono stadio di preparazione.

In attesa di vedere circolare i primi “SCEC” a Parma abbiamo cercato di verificare quali siano gli esercizi e le imprese convenionate, da Piacenza a Modena,  con l’ArcipelagoCSEC.

PIACENZA: Maglia nera con solo 3 esercizi
PARMA: 34 esercizi convenzionati
REGGIO EMILIA: 12 esercizi convenzionati
MODENA: con 32 esercizi convenzionati é subito a ridosso di Parma.

 

Roma, 06 Agosto 2013 --
APPELLO DELL'ASSOCIAZIONE A GOVERNO E PARLAMENTO PER OTTENERE LE DIMISSIONI IMMEDIATE DEL MINISTRO DELL'ECONOMIA.

FALSE RAPPRESENTAZIONI ALLA COMUNITA' EUROPEA IN MERITO ALLA PROCEDURA DI STATO PER MPS

Il Codacons annuncia oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Siena contro il Ministro dell'economia Fabrizio Saccomanni, in cui si chiede alla magistratura di accertare l'operato del Ministro in relazione alla vicenda Mps.
E in una lettera aperta inviata oggi al Governo ed al Parlamento e per conoscenza al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed ai Presidenti di Camera e Senato, l'associazione ha rivolto un appello chiedendo le dimissioni immediate del Ministro dell'economia.
Alla base dell'esposto e dell'appello del Codacons, l'operato del Ministro relativamente allo scandalo Mps e alle informazioni rese sulla questione all'Unione Europea. L'associazione sottolinea in particolare le rappresentazioni non veritiere alla Commissione Europea nella procedura di Aiuti di Stato di MPS, come emerge dalla lettera di risposta inviata dal Commissario Almunia in data 16 luglio 2013 al Ministro Saccomanni, accusato tra l'altro di fornire stime "gonfiate".
Grave poi il conflitto d'interessi in relazione alle responsabilità del Ministro in quanto Direttore Generale e Membro del Direttorio, per le rappresentazioni non corrette fornite dalla Banca d'Italia al momento dell'attivazione nel giugno 2012 della procedura di Aiuti di Stato, successivamente avvallate da Saccomanni non appena divenuto Ministro. Il Codacons denuncia inoltre il mancato esercizio dell'obbligo di tutela (duty of care) verso i contribuenti, che hanno corrisposto quattro miliardi di aiuti di Stato a MPS, e le responsabilità emerse successivamente alla nomina a Ministro dell'Economia sia su MPS, soggetta a vigilanza della Banca d'Italia di cui Fabrizio Saccomanni era Direttore Generale e Membro del Direttorio fino alla nomina, sia su Sai Fondiaria soggetta a vigilanza dell'IVASS di cui Fabrizio Saccomanni era Presidente.
Al di là degli aspetti specifici che riguardano la vicenda Monte dei Paschi di Siena, l'operato del Ministro Saccomanni, nel caso in cui non venga prontamente sanato, rischia di minare la fiducia dei nostri partners europei nei confronti del Paese con danni incalcolabili per le nostre finanze pubbliche tenendo conto che lo "spread" non e' altro che la misura della affidabilità che ci viene riconosciuta a livello internazionale. Per tutti questi motivi, il Codacons ritiene indispensabili le dimissioni del Ministro dell'economia, e a tal fine ha rivolto un appello alle più alte cariche dello Stato, al Governo e al Parlamento italiano.
(fonte Codacons)

Mercoledì, 07 Agosto 2013 07:44

Parmigiano Reggiano FEST: vediamo i numeri

Reggio Emilia, 7 agosto 2013 - 

Oltre 26 mila presenze e circa 3.500 kg di Parmigiano Reggiano venduto nel corso dei quattro giorni della manifestazione: si chiude con risultati più che positivi la 47esima edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina.
Un successo confermato dal pubblico e dagli ottimi numeri raggiunti con le vendite, che ha riaffermato la centralità del territorio e di una delle sue eccellenze più importanti, il Parmigiano Reggiano di montagna, realizzato esclusivamente con il latte prodotto da aziende agricole locali.
A chiudere il programma delle iniziative è stato lunedì 5 agosto il secondo Palio "Città di Casina", vinto quest'anno dalla Latteria sociale San Giorgio di Cortogno. Una competizione di gusto che ha sancito il miglior Parmigiano Reggiano di montagna con stagionatura 30 mesi tra quello proposto dalle nove latterie coinvolte, dislocate sul territorio di Reggio Emilia, Bologna, Modena e Parma: Caseificio Sociale d
i Montagna Ravarano/Casaselvatica di Berceto di Parma, Consorzio Terre di Montagna Modena e Bologna, Caseificio Rosola di Zocca, Consorzio Vacca Bianca Modenese, Latteria Sociale del Fornacione Felina, Latteria Sociale di Casale di Bismantova, Latteria Sociale Garfagnolo, Latteria Sociale di Migliara, Latteria Sociale S. Giorgio di Cortogno, Latteria Sociale S. Giovanni di Querciola. A giudicare le nove forme presentate dalle latterie, presentate in forma anonima una giuria di esperti capitanata da Mario Zannoni, davanti a un pubblico di oltre cinquemila persone, che hanno potuto assaggiare scaglie del gustoso formaggio in due stagionature diverse grazie alla collaborazione con il Consorzio Parmigiano-Reggiano.
«Non possiamo che dirci soddisfatti della riuscita di questa edizione, che si è caratterizzata non soltanto come la Fiera del Parmigiano Reggiano di montagna ma sempre più come fiera del territorio» spiega il sindaco Gianfranco Rinaldi. «Una grande festa che ha saputo unire, come spiega lo slogan scelto per quest'edizione, "Qualità è futuro", le due anime del nostro territorio: da una parte il rispetto per la tradizione, dall'altra la spinta verso un futuro, che significa soprattutto sviluppo dell'economia locale e della montagna. I numeri raggiunti quest'anno danno conto di una Fiera cresciuta ulteriormente rispetto alle passate edizioni e ci spingono a lavorare sul percorso intrapreso per far crescere questa manifestazione e promuovere ancora di più l'eccellenza della nostra agricoltura e del nostro territorio». Il primo cittadino ha voluto poi «ringraziare tutte le persone che si sono impegnate nell'organizzazione della Fiera, a cominciare dai volontari del Comitato Fiera e dell'associazione Effetto Notte, la Protezione Civile e la Croce Rossa Italiana, gli sponsor che hanno reso possibile anche quest'anno, nonostante la crisi generale, di confermare e addirittura aumentare le iniziative in programma dal 2 al 5 agosto 2013».
«Rispetto all'anno passato, le presenze nei quattro giorni di Fiera sono aumentate e questo non può che riempirci di soddisfazione, a dimostrazione del grande apprezzamento non soltanto da parte dei cittadini di Casina ma anche delle tante persone provenienti da tutta la provincia e non solo» spiega Afro Torri, Coordinatore del Comitato Fiera di Casina. «Basti pensare ai numeri registrati nei ristoranti nella zona e nei due punti ristoro gestiti dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa Italiana, che a pranzo e cena hanno servito coperti nell'ordine delle migliaia. Un successo a tutto tondo, che ha riguardato le tante iniziative organizzate nei quattro giorni, come ad esempio la mostra allestita da Bergogno Medievale presso i Giardini pubblici sulla storia del grano e del pane, i mercati dell'usato e del riciclo creativo, o ancora il mercato tradizionale». Molto bene anche i numeri delle diverse iniziative promosse nei diversi angoli del paese, come la Cucina Teatro, la gara di fast pulling di domenica mattina, le fattorie didattiche e il Roadie Rock Festival. «Un risultato importante, frutto di scelte decise e nuove a dimostrazione della continua evoluzione di una manifestazione che punta a crescere ancora di più, puntando su qualità, tradizione e promozione di un prodotto, il Parmigiano Reggiano di montagna, che per noi è già futuro» conclude Torri, che ha voluto anch'egli ringraziare tutti i volontari che hanno permesso di realizzare il ricco programma di iniziative ed eventi.

La Fiera del Parmigiano Reggiano è organizzata dal Comune di Casina con la collaborazione del Comitato Fiera e dell'associazione Effetto Notte, il patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, il contributo di Consorzio del Parmigiano Reggiano, Banca di Credito Cooperativo Reggiano, Generali Agenzia di Reggio Emilia, CNA Reggio Emilia, CF Coperture Noleggio e Vendite, La Nuova Tipolito, e la partecipazione di CON.V.A (Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell'Appennino).

casina fest2

Reggio Emilia, 6 agosto 2013 - 

CNA segnala da più di un anno le forti criticità che il passaggio da Tars o Tia alla Tares produrrà su imprese e famiglie. In questi giorni è partita una lettera aperta ai Sindaci dei Comuni reggiani e al Ministro agli Affari regionali, l'ex sindaco di Reggio Graziano Delrio, a firma del presidente provinciale di CNA Reggio Emilia, Nunzio Dallari.

Ma cosa lamenta l'Associazione di Via Maiella? Il rischio di appesantimenti inaccettabili per i bilanci aziendali e familiari in un periodo in cui le difficoltà si fanno più pesanti.

"Nel caos fiscale del 2013, infatti, molta attenzione si è concentrata sull'Imu, ma alla prova dei fatti la Tares avrà un impatto pesantissimo sui bilanci aziendali e familiari. Ora siamo al dunque. Questa nuova tassa sarà pagata in 2 o 3 rate a seconda delle decisioni dei singoli Comuni. La prima rata, basata sul pagamento dello scorso anno, è una "pillola senza efficacia": nessuno si è accorto della stangata che si nasconde dietro".

Infatti, c'è la questione dei 0,30 cent. al metro quadro, nuovo balzello che andrà direttamente allo Stato e al quale sia CNA sia i Sindaci, che si vedono gabellieri per conto dello Stato, sono fortemente contrari. È tutto l'impianto della tasse che non funziona.

Il veleno è in coda: con il conguaglio, conti ed esempi pratici alla mano, finalmente anche i Sindaci si sono accorti di casi irragionevoli d'imprese e famiglie che dovranno pagare non forti aumenti ma addirittura il doppio o il triplo rispetto al 2012. I Comuni che avevano la Tia scontano la scomparsa dell'Iva che diviene un costo e i Comuni che avevano la Tarsu troveranno una rivoluzione nell'applicazione della tassa sulle categorie.

"Bene la protesta dei Sindaci, che noi vogliamo sostenere e rafforzare – scrive Dallari - lanciando delle proposte anche all'ex Sindaco di Reggio Graziano Delrio che di sicuro sa bene di cosa stiamo parlando. Prima di tutto, occorre stoppare la Tares e consentire ai Comuni di poter garantire i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti utilizzando le tariffe del 2012".

Per il numero uno di CNA Reggio Emilia non è troppo tardi per fermare questa bomba fiscale. È una questione di equità tributaria e di civiltà: non si può da un momento all'altro raddoppiare o triplicare una tassa.

Per l'Associazione di via Maiella sono necessari, inoltre, degli elementi di salvaguardia per i casi limite, evitando veri e propri "elettroshock fiscali" a famiglie e imprese. Alcuni Sindaci ci hanno già pensato attraverso l'introduzione di un fondo compensativo.

"Chiediamo che questa modalità sia estesa a tutti i Comuni, nella malaugurata ipotesi in cui la Tares non venga abolita - aggiunge il presidente CNA - chiediamo inoltre che i costi burocratici per la riscossione e gestione dei rischi di insoluti siano contenuti al massimo, in quanto è proprio da questi costi che dipende gran parte dell'aumento finale della tassa. A ben vedere, insieme a noi di CNA oggi sono in tanti a prendere consapevolezza dei risvolti irragionevoli e assurdi dell'applicazione pratica della nuova tassa architettata dai tecnici del Governo Monti. Se il Governo voleva raccogliere 0,30 cent. al metro quadro in più poteva farlo in modo meno ingarbugliato. CNA si augurava in un precedente intervento che l'imposta non fosse affidata al pilota automatico: oggi, c'è qualcuno al timone? Se sì, è bene che riprenda la rotta giusta".

Emilia, 5 agosto 2013 - 

Sono in arrivo 30 milioni di euro per incentivare l'ammodernamento delle aziende agricole nei territori colpiti dal sisma del 2012, in modo da favorire il processo di innovazione tecnologica e migliorare il rendimento globale. Il bando della Regione prevede che le domande siano presentate entro il 15 ottobre 2013 all'amministrazione provinciale competente per territorio. E' rivolto ai titolari d'impresa agricola sia per domande di trasferimento già presentate sulla misura 121 e collocate utilmente in una delle due graduatorie di competenza delle Province per l'annualità 2013 o nella graduatoria regionale della filiera lattiero-casearia e non finanziabili per carenza di risorse, sia per nuove domande.
"Con quest'intervento - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni - si vuole favorire la ripresa economica delle nostre imprese agricole migliorando la potenzialità produttiva aziendale al momento del sisma, dopo gli interventi per la ricostruzione e il ripristino attivati tramite la misura 126 del Piano di sviluppo rurale o l'ordinanza del Commissario. In generale gli investimenti potranno essere rivolti alla riduzione dei costi di produzione, all'aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli, nonché ad agevolare la commercializzazione dei prodotti stessi".
L'entità del contributo in conto capitale varia dal 30% al 45% della spesa ammessa a seconda della tipologia dell'investimento (strutture o dotazioni) e del soggetto richiedente, imprenditore ordinario o azienda con giovane titolare. Qualora vengano proposti investimenti nel settore energetico da fonti rinnovabili il contributo è pari al 40% per l'utilizzo di biomasse vegetali o al 20% per il fotovoltaico. Verrà data priorità alle imprese condotte da giovani. Tra i titoli prioritari ci sono anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.

Per informazioni http://agrea.regione.emilia-romagna.it/ e http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/ .

 

Piacenza, 5 agosto 2013 - 

L'assessore all'Ambiente Luigi Rabuffi informa che saranno abbattuti nei prossimi giorni, per prevenire l'eventualità di danni a persone e cose, 20 esemplari di alberi "che, per problemi strutturali, presentano rischi di caduta integrale o di alcune loro parti significative, tali da compromettere l'incolumità dei frequentatori di viali, giardini e aree scolastiche".
Le piante in oggetto rientrano tra le 508 complessivamente analizzate nei mesi scorsi, nell'ambito dei monitoraggi dettagliati eseguiti con la metodologia Vta, "Visual Tree Assessment", applicata a livello internazionale, per verificare la stabilità delle alberature presenti sul territorio urbano. A una prima analisi visiva di alcune caratteristiche prestabilite, i cui esiti vengono registrati su una scheda, segue un'analisi strumentale con l'uso di resistograph, che attraverso micro-perforazioni del tronco consente di verificare l'esistenza o meno di cavità. I dati relativi a ogni singolo esemplare vengono quindi inseriti in un software che li elabora e, tenendo conto di alcuni parametri tra cui, ad esempio, la velocità del vento, individua l'eventuale possibilità di caduta o schianto.
Nel dettaglio, nei prossimi giorni si procederà quindi al taglio di un tiglio e una robinia in via XXI Aprile, tre robinie, un pioppo e un ontano nell'area tra via Boscarelli e via Osimo, un acero nel giardino della scuola Rodari in via Carella, quattro pioppi in via Rio Farnese, quattro pioppi nel campo giochi tra via Molinari e via Millo, due tigli in via Farnesiana e altrettanti in via Campesio. La tabella riepilogativa, le fotografie degli esemplari interessati, nonché le analisi Vta complete sono a disposizione dei cittadini interessati presso l'ufficio Verde del Comune di Piacenza, in viale Beverora 57.
"Gli esemplari abbattuti – spiega l'assessore Rabuffi – potranno essere sostituiti nel periodo utile per la messa a dimora degli alberi (autunno o primavera) compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, scegliendo le specie in base al contesto nel quale si devono inserire, alla loro adattabilità e resistenza all'ambiente urbano, ponendoli alla corretta distanza rispetto agli esemplari esistenti. Credo sia importante sottolineare, inoltre, che a fronte di questi abbattimenti previsti e necessari, sono già stati a messi a dimora ben 144 alberi nelle aree verdi realizzate in seguito a nuove lottizzazioni tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, oltre a 18 piante da frutto nelle aree scolastiche comunali (donate da Leroy Merlin nel maggio scorso). Senza dimenticare le 1500 piantine forestali ricevute dalla Regione, di cui la metà è stata distribuita alla cittadinanza per la forestazione privata e l'altra metà messa a dimora dagli Alpini, come prevede la legge 113 del 29 gennaio 1993 che rende obbligatoria la piantumazione di un albero per ogni neonato e per ciascun minore adottato".

( Comune di Piacenza - Gabinetto del Sindaco)

Martedì, 06 Agosto 2013 07:36

Iren può (deve) cambiare. E noi con essa


Comunicato stampa GCR -
Parma, 06 Agosto 2013 - -
Parma e Torino, due grandi città sulla linea del fuoco.
Il fuoco delle fornaci gestite da Iren attraverso impianti pericolosi e anti-moderni.
Non che sia tutta colpa del gestore, che ha colto l'invito delle amministrazioni locali, sostenitrici dei cancro-valorizzatori nonostante le evidenze scientifiche sempre più emergenti, e nonostante sia possibile e realizzabile a costi inferiori una alternativa di gestione efficace.
Reggio Emilia è lì a dimostrare la tesi del cambiamento. Spento il vecchio forno, la politica locale ha portato Iren a ragionare sul trattamento a freddo e si sta sviluppando su quel territorio la fabbrica dei materiali, per recuperare gran parte degli scarti.
L'incenerimento appartiene al passato.
E' una visione miope e parziale della realtà, è vedere i rifiuti solo come scarto da distruggere e nascondere, invece che considerarli una miniera urbana di materiali da recuperare e riciclare fino all'ultima briciola.
Incenerire comporta anche la finzione che non ci siano comunque scarti e che la procedura non comporti inquinamento ulteriore. Un terzo dei materiali bruciati diventa cenere (come in tutte le stufe del mondo) e il processo comporta l'emissione di gas tossici (significa trasferire la discarica dalla terra al cielo).
Quindi occorre che si guardi avanti, si cambi strada, si recuperi il tempo perduto.
E' l'unica via percorribile per la spa.
Una società che deve ri-nascere. Recepire appieno le indicazioni dell'Europa, che al 2020 ha previsto il divieto di incenerimento per i materiali riciclabili e/o compostabili.
Se l'incenerimento fosse davvero la soluzione ideale, come i sostenitori dei forni continuano incessantemente a ribadire, non si capirebbe la preoccupazione dell'Europa, che ha intuito il sovradimensionamento impiantistico e i rischi sanitari legati all'incremento delle micro polveri nell'aria.
E' una rivoluzione, da attuare perché l'unica possibilità per affrontare il presente e il futuro da protagonisti.
Intanto il territorio: Iren deve recuperare il rapporto perduto con i cittadini, oggi ai minimi termini.
Significa dialogare e non scontrarsi, significa ascoltare e non chiudersi nella torre d'avorio.
Significa soprattutto offrire i servizi che i cittadini si attendono e che senza la collaborazione convinta del gestore è difficile far loro giungere.
Tutto ruota attorno al porta a porta, ma non solo.
Intanto una gestione corretta della Rd è il passo iniziale.
Raccolta dell'organico al 100% delle utenze, sia private, che aziendali, che comunitarie.
Significa avere a disposizione un fertilizzante naturale, di alta qualità, per riportare ricchezza ai nostri campi sempre più impoveriti da pratiche agricolturali pressanti e ricche di sostanze chimiche.
Portare a 100 l'organico ha un importante riflesso positivo: consente di ottenere un residuo senza odori, senza liquidi che colano, con un netto calo del peso specifico, un residuo che riducendosi e diventando stabile può essere raccolto con una frequenza inferiore, anche solo una volta alla settimana.
Comparto delle plastiche.
Tutte le plastiche vanno recuperate, anche quelle che non rientrano nell'accordo Conai.
Quindi non solo imballaggi per liquidi ma anche tutta quella serie di plastiche dure e/o eterogenee che oggi finiscono in discarica o negli inceneritori.
Perché non è una questione di sostanza ma solo un fatto squisitamente economico. Un vaso da fiori anche se fatto di Pvc oggi non viene riciclato perché non paga il contributo imballaggi. Che senso ha? Gli esempi virtuosi oggi ci sono. Come quello di Pontedera dove Revet recupera e ricicla ogni anno migliaia tonnellate di plasmix, il termine con il quale vengono identificate le plastiche eterogenee. Con questi materiali si producono panchine, vasi, scope, dissuasori, un'infinita serie di manufatti plastici, con materiali che altrimenti sarebbero sprecati. Revet serve 195 amministrazioni comunali con la sua capillare raccolta differenziata. Iren non può copiare?
Senza cambiamenti e innovazioni il mondo sarebbe indietro di secoli.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Emilia, 5 agosto 2013 - 

Bologna - Cinquanta milioni di euro nel cratere del terremoto per azzerare i vincoli del patto di stabilità. Come previsto dagli accordi con il Governo, la Regione Emilia-Romagna ha azzerato il patto di stabilità 2013 per i Comuni colpiti dal sisma dello scorso anno e significativamente allentato quello delle Province permettendo così alle amministrazione locali di procedere speditamente nell'investimento di risorse per la ricostruzione e ai relativi pagamenti alle imprese esecutrici dei lavori.
"Manteniamo fede agli impegni presi e diamo una sostanziale e determinante boccata d'ossigeno alle zone colpite dal sisma", spiega Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore al Bilancio della Regione Emilia-Romagna, che ricorda come "per il secondo anno consecutivo siamo riusciti ad evitare che i vincoli del patto di stabilità nazionale pesino sulle comunità impegnate nell'attività di ricostruzione". Saliera ricorda, inoltre, come già nelle scorse settimane la Regione abbia provveduto ad un allentamento straordinario del patto nelle zone colpite dal sisma, ripartendo una potenzialità di spesa pari a 9 milioni di euro, per permettere ai Comuni anche di utilizzare le risorse provenienti dalle donazioni di privati e che altrimenti rischiavano di rimanere bloccate dai vincoli nazionali in materia di finanza locale.

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Modena, 05 Agosto 2013 - -
Note dolenti dall'abbigliamento, industria alimentare e ceramica.

Ancora flessioni, seppur attenuate, per produzione e ordini interni, ma torna in territorio positivo il fatturato delle imprese manifatturiere modenesi, e si incrementano gli ordini dall'estero.
Questi in estrema sintesi i risultati dell'indagine congiunturale sul secondo trimestre 2013, svolta dalla Camera di Commercio di Modena in collaborazione con Cna e Confindustria provinciali, su un campione statisticamente significativo di imprese del settore manifatturiero.
Nel dettaglio, la produzione industriale ha mostrato un lieve calo, -1,7% nel secondo trimestre 2013 rispetto allo stesso trimestre 2012. Se si considera però la variazione rispetto al trimestre precedente emerge un incremento che lascia ben sperare per la dinamica futura: +6,7%.
Il fatturato delle aziende torna a crescere dopo quattro trimestri in flessione: +1,9% sempre rispetto al secondo trimestre dello scorso anno.
Per quanto concerne gli ordini, indicatore che riveste un carattere previsivo rispetto all'andamento della produzione, si conferma il calo per il mercato interno (-1,9%) seppure molto attenuato rispetto a quanto evidenziato nei trimestri precedenti. Sul fronte estero, emerge invece una crescita del 4,7% che conferma una volta di più la capacità di traino delle esportazioni sul sistema industriale. La percentuale di vendite all'estero sul totale del venduto sfiora il 39%. L'occupazione delle imprese in campion rimane pressochè stazionaria.
Nell'esame dei dati è necessario tener presente che le stime sono tendenziali ovvero riferite al medesimo trimestre dell'anno precedente, che è stato in parte pesantemente condizionato dalle conseguenze del sisma.
L'indagine pone ai referenti aziendali anche domande sulle prospettive nel breve periodo. Riguardo alla variabile produzione è nettamente aumentata la percentuale di imprese che si attende stazionarietà nel trimestre successivo arrivando a sfiorare il 70%. Solo il 7% degli intervistati ha previsto un aumento, mentre il restante 23% vede come probabile un ulteriore calo. Emerge quindi una certa prudenza nel formulare attese ottimistiche.
L'andamento settoriale
A livello settoriale, in sintesi, il secondo trimestre dell'anno ha portato valori positivi soltanto nella maglieria e nel metalmeccanico. Il biomedicale ha mostrato un notevole balzo in avanti, ma questo dipende dal fatto che il confronto, come detto, è effettuato con un trimestre toccato dal blocco produttivo causato dal terremoto.
Iniziando proprio da questo settore, si evidenziano aumenti tendenziali nell'ordine del 36,8% per la produzione, del 37,8% per il fatturato, del 3,2% per gli ordini interni, e del 14,3% per quelli esteri.
La percentuale di vendite all'estero sul totale del fatturato è, in questo comparto, tra le più alte del campione arrivando a quota 64,7%.
La maglieria, che presentava variazioni negative già da diversi trimestri, pare tornata a risollevarsi, mostrando incrementi del +2,9% per le quantità prodotte, e del +3,2% per il fatturato. Gli ordini interni sono fermi ai livelli dello scorso anno, mentre quelli esteri aumentano di un +2,5%. La percentuale di fatturato che deriva dai mercati esteri è del 33,4%.
Non si può dire altrettanto per il settore della confezione di articoli di abbigliamento che risente ancora della congiuntura negativa, con flessioni del -12% nella produzione, del -3,9% nel fatturato, del -10,1% negli ordini interni, e del -1,2% in quelli dall'estero. La quota di fatturato esportata raggiunge il 40%.
Note dolenti anche per l'industria alimentare: la produzione cala del -8%, il fatturato del -2,4%, gli ordini domestici del -4,2%. Soltanto gli ordini dall'estero mostrano un lieve incremento: +0,8%, sempre rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. Questo settore è il più legato al mercato interno, avendo una quota di esportazioni che raggiunge soltanto il 9% del fatturato.
Continua il momento negativo anche nel settore delle piastrelle in ceramica, che ha visto contrarsi la produzione del -10,9% e il fatturato del -3,7%. Riguardo agli ordinativi, il calo del -11,6% nel mercato interno, è bilanciato da un aumento del +9,9% in quello estero, dove si commercializza più della metà del venduto.
Variegata ma nel complesso positiva appare la situazione dei diversi comparti che compongono il metalmeccanico, dai prodotti in metallo, alle macchine e apparecchi meccanici, alle apparecchiature elettriche e elettroniche. Il primo comparto riporta dati soddisfacenti: +2,4 la produzione, +3,3 il fatturato, +3,9 gli ordini interni e +7,7 quelli esteri. La quota di fatturato esportata è pari al 25%.
Il comparto macchine e apparecchi meccanici sembra attraversare una fase interlocutoria: ancora in leggero calo rimane la produzione (-1,5%), mentre aumentano il fatturato (+3,3%), gli ordini interni (+2%), e quelli esteri (+7,2%). Le vendite all'estero hanno sfiorato quota 60%.
Il comparto dei prodotti elettrici ed elettronici ha riportato dati positivi nel secondo trimestre, dopo un avvio d'anno negativo. Produzione e fatturato si sono incrementati rispettivamente del +13,8% e +8,1%. Gli ordini dal mercato italiano sono diminuiti del -3,9% mentre quelli dall'estero hanno riportato un balzo che ha sfiorato il 30% dopo il pesante tonfo del trimestre precedente. Il settore esporta per un 43% del proprio fatturato.
Un discorso a parte merita il settore dei produttori di mezzi di trasporto, dove produzione e fatturato hanno mostrato una battuta d'arresto: -7,9% la prima, -6,4% il secondo. Rimane positiva invece la dinamica degli ordinativi (+7,8 dal mercato domestico, +3,7% da quelli stranieri). La quota di export si è notevolmente ridimensionata in questo trimestre (47%).
(fonte CCIAA Modena)

 

Pavullo, 05 agosto 2013 - -
Il Comune di Pavullo contro la pratica di abbandonarli in zone isolate. 
"Si evitano sanzioni e si risparmia tempo e fatica"

Da alcuni giorni pervengono agli uffici del Comune di Pavullo numerose comunicazioni che segnalano la presenza di elettrodomestici abbandonati, in diversi punti del territorio. Si ricorda che per smaltire elettrodomestici e altro materiale ingombrante, è sufficiente prenotare il ritiro gratuito al Servizio clienti di Hera, telefonando al numero verde 800999500. Oltre ad evitare di incorrere in sanzioni, si risparmiano anche tempo e fatica, perché che non occorre caricarli in auto e abbandonarli in scomodi angoli della campagna. Molto più facile e, soprattutto, molto più civile.

(fonte comune di pavullo nel frignano)

 

Bologna, 05 agosto 2013 - -
E' possibile finanziare anche punti vendita e siti di e-commerce. Domande entro l'11 ottobre. L'assessore Rabboni: "Un impegno che continua a sostegno di un settore in forte crescita".
Bologna - In arrivo nuove risorse per Lambrusco, Pignoletto e per gli altri vini tipici dell'Emilia-Romagna, che continuano a incontrare importanti successi sui mercati internazionali. Si tratta di 3 milioni 800 mila euro stanziati dalla Regione e destinati alle aziende vitivinicole, sia che si tratti di imprese agroindustriali che agricole di base, che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione. Il bando per presentare le domande scade l'11 ottobre e i contributi sono rivolti sia all'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, che alla realizzazione di punti vendita diretta o siti di e-commerce. "Vola l'export di vino emiliano-romagnolo che nel 2012 ha toccato il +15%, a conferma di un trend in atto ormai da diversi anni, merito di un'indubbia crescita qualitativa, ma anche di strategie commerciali più efficaci - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – la Regione continua a lavorare in questa direzione, a fianco dei produttori, per sostenere la competitività del settore".
Dal 2007 a oggi le risorse pubbliche (europee, statali e regionali) per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna a 190 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri.
Il nuovo bando è rivolto a piccole, medie ma anche a microimprese (dunque con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore ai 2 milioni di euro ) i cui investimenti ricadono nei territori dei comuni non colpiti dal sisma del maggio 2012 e prevede aiuti che vanno dal 20 al 40% della spesa ammissibile. Nell'assegnazione dei contributi verrà data priorità ai vini biologici, Docg, Doc e Igt e al possesso di certificazioni di qualità del processo produttivo. Tra i titoli prioritari anche le ricadute occupazionali dell'intervento. Nei prossimi mesi uscirà specifico avviso pubblico destinato ai territori dei comuni colpiti dal sisma del maggio 2012.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.
Info: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/
/PF



Reggio Emilia - Prosegue il calo produttivo che dal luglio 2012 interessa il Parmigiano Reggiano.



di Virgilio -
Parma, 04 Agosto 2013 -
Parmalat S.p.A., attraverso la controllata Lactalis do Brasil, ha acquistato la società brasiliana Balkis Indústria e Comércio de Laticínios Ltda ("Balkis"), con sede a São Paulo.

 

Jesi - 

Crescita del brand e del valore, ammodernamento dei vigneti, aumento della superficie per azienda: dopo anni di lavoro il Verdicchio mostra i muscoli e si prepara, attraverso il suo Consorzio, a un vero e proprio tour de force promozionale. In primo piano, tra le attività promosse dall'Istituto Marchigiano di Tutela vini (Imt) – 850 aziende per 16 denominazioni, rappresenta il 90% dell'export delle Marche – le azioni previste dalla nuova Ocm vino, in partenza a ottobre 2013, e dal PSR per il 2014 (complessivamente oltre 3 mln di euro di cui 1,9 mln solo per l'Ocm) e una campagna di spot radiofonici su tutto il territorio nazionale. Dal 28 luglio sino al 7 settembre, per la prima volta il vino principe delle Marche (e il terzo bianco più esportato del Paese) sarà protagonista su Radio Rai con 660 passaggi pubblicitari per un'audience complessiva di 197,6 milioni di utenti. Da ottobre sarà poi la volta della promozione all'estero (circa il 50% delle vendite), con azioni specifiche nei primi due mercati di sbocco extraeuropei – Usa e Canada –ma anche in Cina e Giappone, per un vino che negli ultimi 10 anni ha aumentato il proprio fatturato del 455,6%, a fronte di una crescita delle bottiglie commercializzate del 138,5%. "Anni di palestra hanno reso forte un prodotto che oggi è il bianco più premiato dalle guide italiane – ha detto il presidente dell'Imt, Gianfranco Garofoli. Ci presentiamo alla domanda mondiale dopo un percorso che ha portato a triplicare le dimensioni produttive delle aziende – che si sono strutturate anche dal punto di vista commerciale. Ma soprattutto, con un 'lifting' basato sulla qualità dei processi vitivinicoli e su una comunicazione dell'intero brand-Marche, il Verdicchio ha fatto passi da gigante sul fronte della percezione da parte del consumatore e della sua competitività sui mercati internazionali". Per gli spot radiofonici, su cui è basata anche una campagna virale on line, i protagonisti sono i conduttori di Decanter (Rai Radio2), Fede e Tinto che si interrogano su quale sia il vino 'elegante, di grande struttura e 100% marchigiano' e in 18 secondi si danno la risposta che è anche il claim della campagna: 'Verdicchio!!! Potevi dirlo prima..'.
Per il direttore del Consorzio Imt, Alberto Mazzoni: "Questa campagna simboleggia l'unità d'intenti delle nostre aziende che hanno dimostrato come sia possibile moltiplicare i risultati perseguendo un percorso comune tra pubblico e privato che ha consentito di creare un vero e proprio "sistema-Marche" del vino in grado di ottimizzare fino in fondo i finanziamenti disponibili. Infatti, con i fondi Ocm e Psr, nell'ultimo quadriennio sono stati investiti 9,2 mln di euro per la promozione in tutto il mondo e oggi puntiamo anche all'Italia, che resta il nostro primo mercato, nonostante una contrazione generale dei consumi degli italiani. Una promozione interna che nell'ottica del lavoro di squadra tra grandi e piccoli produttori, andrà a beneficio anche delle realtà produttive di nicchia, che hanno difficoltà a sostenere investimenti importanti sull'estero". La nuova immagine del Verdicchio ha provocato nelle campagne marchigiane anche un ricambio generazionale unico in Italia attraverso 2 misure di finanziamenti dedicate ai giovani. Dal 2007 al 2013 la Regione ha stanziato infatti complessivamente 35 mln di euro a favore di 118 giovani under 40 che hanno scelto di investire nella vitivinicoltura. Di questi ben 52 erano al primo insediamento.



Roma -
Una famiglia su dieci quest'anno non ha acquistato più frutta fresca e carne bovina. Lo rileva l'ultima indagine Ismea Gfk-Eurisko sui consumi delle famiglie italiane, da cui si evince un calo complessivo dei consumi alimentari domestici dell'1,5% nei primi 5 mesi dell'anno (il confronto è con lo stesso periodo del 2012), con volumi in flessione specialmente tra i prodotti freschi come la frutta (-3,8%) e la carne bovina naturale (-5,1%), alimenti che accusano anche una riduzione del numero di famiglie acquirenti.

Nel tentativo di far quadrare il bilancio, sottolinea l'Istituto, le famiglie tendono a sacrificare alimenti facilmente deperibili e quindi possibile fonte di spreco a vantaggio di prodotti a media e lunga conservazione, favoriti anche sul versante dei prezzi dall'agguerrita competizione tra gli scaffali della Gdo. Esemplificativo il caso del latte, dove all'incremento dei consumi del prodotto Uht (+4,2%) e del numero di famiglie acquirenti (+5,3%) si contrappone la flessione del fresco (-3,9%). 

Altra dinamica che si evince dalla rilevazione è lo spostamento dei consumatori verso prodotti di fascia più economica sia all'interno della stessa categoria merceologica, sia tra gli alimenti aventi la medesima funzione d'uso. Ed è così che tra i proteici si consumano relativamente più uova e che le carni avicole e suine vengono preferite alle più costose fettine di manzo e vitello, mentre continuano a ridursi i consumi di pesce fresco. 

Per la pasta, le elaborazioni Ismea indicano una riduzione degli acquisti in quantità (-1,4%) accanto un crollo del 9,6% della spesa corrispettiva, di riflesso sia alle politiche promozionali delle aziende, sia alla crescente
attrazione esercitata dai prodotti unbranded.

Altra flessione degna di nota è quelle degli oli extravergini confezionati (-10%) e degli ortaggi (-1,2%), tra i quali balza agli occhi il tonfo delle insalate di IV gamma (-8,7%) - quelle cioè lavate, tagliate e confezionate - dopo la fase espansiva degli ultimi anni

(fonte Ismea)

Sabato, 03 Agosto 2013 10:32

PMI: in caso di crisi c'è il Coworking

Di Walter - 3 agosto 2013 - Ogni crisi ha una doppia faccia. Da un lato si possono mettere tutte le negatività che la crisi si porta dietro, mancanza di liquidità, disoccupazione, tumulti sociali e chi più ne ha più ne metta. Ma c'è anche il lato positivo, c'è sempre un lato positivo. Nelle varie crisi che il mondo ha potuto vivere c'è sempre stato qualcuno che si è attivato per "saltarci fuori". L'innovazione fa parte (non solo) del lato positivo delle crisi. Le menti si aprono e nasce il frutto di un mix strano, in stile agrodolce, fatto di creatività e bisogni. Ad esempio l'ufficio è uno di quei luoghi che fanno si che un'attività nascente possa spiccare il volo, possa garantire ai membri dell'azienda di lavorare, condividere e incontrarsi per creare dunque crescere. In tempo di crisi però va da sé mantenere questi spazi con i loro costi fissi diventa un bel problema. Durante una crisi è anche molto probabile che i modelli di business  cambino o semplicemente vadano a spostare il loro baricentro per rimanere in equilibrio mentre l'onda della crisi passa.

È nel lontano 1929 con l'arrivo della prima grande crisi negli USA che arrivano i primi esempi di Uffici Condivisi e Temporanei, i famosi Coworking o più semplicemente "il Cowo". Da non tralasciare l'assonanza nella nostra lingua con "covo". Questo modello di lavoro porta sicuramente un vantaggio economico ma anche un sicuro aumento del valore del Brand che utilizza tale metodo. Infatti i coworking e gli uffici temporanei offrono ormai da qualche anno stamze, meeting room e servizi che una PMI appena nata si possa mai sognare.

Esempio di Coworking

cowoEsempio

L'attuale situazione italiana ma anche europea/mondiale, ha allargato a macchia d'olio la possibilità di avere luoghi temporanei per la condivisione del lavoro o anche solo per effettuare incontri con la clientela in un ambiente di tutto confort e che non pesi in modo continuativo sull'azienda. E lasci liquidità per altri tipi d'investimenti più produttivi.
Di fatto il lavoro in coworking offre anche altri vantaggi oltre il risparmio di danaro e l'aumento d'immagine del proprio brand, per alcune aziende il valore sta nel trovare nello spazio comune lavoratori spesso indipendenti ma interessati all'interscambio lavorativo e culturale allo stesso tempo. Infatti sempre più frequentemente uno spazio come il cowo viene utilizzato dalle aziende in Startup, aziende appena nate in fase di primo sviluppo, che spesso di occupano della creazione di nuovi servizi sul Web o di preparazione di App, per passare al Social Strategy o altri campi altamente tecnologici. Dove il comune denominatore che possiamo trovare è la Passione per la tecnologia.
Essendo i cowo dei luoghi di persone appassionate portano con sé anche un modo diverso di interpretare l'ambiente di lavoro, troppo spesso lasciato asettico e senza personalità. Un caso eclatante di coworking allargato sono gli spazi degli uffici di Google. I gruppi di lavoro sono forniti di open space con ogni sorta di gadget, dal semplice divano e tv al biliardo, calcetto e ogni diavoleria che possa passarvi per la testa in questo momento.

E per arrivare in sala comune? C'è pure lo scivolo!

google-scivolo

 

Giovedì, 01 Agosto 2013 09:31

Frane, ripresi i lavori sulle strade


Modena, 01 agosto 2013 -
CANTIERI PER 3 MLN DI EURO, RIAPRE LA SP 28 A PALAGANO


di Virgilio -
Parma, 01 Agosto 2013 -
Parmalat S.p.A., attraverso la controllata Lactalis do Brasil, ha acquistato la società brasiliana Balkis Indústria e Comércio de Laticínios Ltda ("Balkis"), con sede a São Paulo.

 

Reggio Emilia, 29 luglio 2013 -

Apprezzamento del Presidente di CNA Servizio Estero Alfeo Carretti: "Fondamentale il supporto strategico delle Associazioni" -

"È fondamentale che l'economia regionale rafforzi l'impegno verso l'estero" queste le parole dell'Assessore alle attività produttive della Regione Emilia-Romagna Gian Carlo Muzzarelli che nei giorni scorsi ha commentato la decisione della giunta regionale di lanciare il nuovo bando regionale per la concessione di contributi a sostegno di progetti di partecipazione a fiere all'estero delle imprese emiliano-romagnole.
"I programmi regionali per l'internazionalizzazione del sistema e la promozione sui mercati esteri – ha aggiunto Muzzarelli - hanno dato risultati molto positivi. E su questa via occorre proseguire. La partecipazione a fiere all'estero può contribuire ad assicurare visibilità, rafforzando la nostra presenza nel mondo."
Concorda con le parole dell'Assessore il Presidente di CNA Servizio Estero, Alfeo Carretti che aggiunge: "La Regione Emilia-Romagna, con lo Sportello regionale per l'internazionalizzazione delle imprese, è da sempre molto attenta a fornire loro quel supporto volto a promuovere all'estero le eccellenze del tessuto produttivo regionale. Apprezzo il lavoro svolto finora dalla Giunta e auspico che si continui in questa direzione, favorendo l'internazionalizzazione delle PMI sia in maniera singola che aggregata".
"In tal senso – continua il Presidente Carretti - importante è il ruolo delle Associazioni, che supportano la Regione nell'intercettare le reali necessità delle aziende del territorio al fine di elaborare proposte valide da portare all'attenzione di coloro che hanno il potere economico ed istituzionale per realizzarle. Un esempio concreto, la mappatura realizzata da CNA Servizio Estero, dal titolo PMI ed Internazionalizzazione. Un territorio e i suoi bisogni – presentata agli organi di governo territoriale competenti".
"Un supporto strategico per la promozione del sistema produttivo italiano all'estero – conclude Carretti - può venire certamente dalla rappresentanza degli ambasciatori esteri in Italia, che possono farsi portavoce nel proprio paese del nostro "saper fare" e del "Made in Italy" promuovendo l'eccellenza delle nostre produzioni. Il prossimo autunno, CNA Servizio Estero realizzerà, in collaborazione con l'Ambasciata Marocchina in Italia, un importante evento a Reggio Emilia finalizzato proprio a promuovere il nostro sistema produttivo all'estero. Per gli imprenditori, imprescindibile esserci".

(Fonte: ufficio stampa CNA RE)

Modena, 29 luglio 2013 -

Nel I° semestre dell'anno la flessione è del -12,0%. Confesercenti modena: "Situazione drammatica urge la conversione del Decreto Lavoro con opportune modifiche".

Lunedì, 29 Luglio 2013 09:34

Incendi boschivi, la task force regionale

 

Bologna, 29 Luglio 2013 -
Fino al 1 settembre squadre dei Vigili del Fuoco, del Corpo forestale e di volontari della Protezione di civile saranno impegnate nelle attività di avvistamento, prevenzione e spegnimento incendi in collaborazione con l'Agenzia regionale di Protezione civile

Lunedì, 29 Luglio 2013 09:14

"Piacenza per EXPO 2015"


di Virgilio -
Piacenza, 29 Luglio 2013 -
Parenti: "Un'opportunità per le imprese in un momento economico delicato"

Sabato, 27 Luglio 2013 11:47

Web&Food in un click

di Chiara Marando, 27 luglio 2013 -

Il Web, quel mondo apparentemente impalpabile che è diventato parte integrante della nostra vita, che detta leggi sociali e di comportamento, che raccoglie le nostre abitudini, le nostre passioni e sì, anche le nostre storie. Quel mondo a cui siamo ormai legati indissolubilmente. Un’immensa vetrina sulla realtà.

Ed ora ecco che si sente sempre più insistentemente parlare di Web&Food.

Diventa-Volontario-ifoodshare

La domanda sorge spontanea: cosa unisce il Web con il Food? Molto più di quanto si possa immaginare. Un’importante binomio  che sta crescendo di giorno in giorno come ben evidenziano i dati che provengono direttamente dall’area dell’ e-commerce e da quella delle piattaforme on-line destinate allo sharing.

La Rete come mezzo principe per la condivisione, e nella fattispecie per quella del cibo. Da queste basi ha preso corpo l’idea vincente ed  innovativa di 4 giovani siciliani di creare un portale che permettesse di donare prodotti alimentari ai più bisognosi : ifoodshare.org

Logo I food share

Ma cos’è I Food Share?

Semplicemente una piattaforma di “condivisione del cibo” che permette di  sposare la richiesta agroalimentare per  scopi umanitari con il recupero e la donazione degli alimenti da parte del privato cittadino e della piccola e grande distribuzione.

In tal modo vengono significativamente abbattuti i costi e gli sforzi dei volontari, sfruttando nel contempo le potenzialità della rete e della sua spinta virale.

Sul sito sono presenti delle vere e proprie “ceste” di cibo complete di un’accurata descrizione . Basta solo farne richiesta e contattare direttamente l’offerente.

Come funziona?

Per poter donare o beneficiare della merce messa a disposizione bisogna iscriversi al sito registrandosi nell’area dedicata. I passaggi successivi sono semplici ed immediati:  si comunica attraverso messaggi privati e ci si accorda per le modalità di consegna e ritiro, oppure si caricano i prodotti da distribuire che verranno pubblicati automaticamente dal sistema.

Un’idea nuova tutta “Made in Italy” che sfrutta il potere del web per scopi benefici, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica verso un tema “caldo” dei nostri giorni.

Troppo facile? Provare per credere…basta un click.

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