Oggi incontro al Ministero dello sviluppo economico per le difficoltà del gruppo agroalimentare di Reggio Emilia, le cui società sono tutte in concordato preventivo.
di LGC 24 ottobre 2018 - Non sembra migliorare la crisi di liquidità del Gruppo Ferrarini che recentemente ha dovuto fare ricorso al concordato anche per il gioiello di famiglia, ovvero il settore agricolo, dove erano state concentrate le attività agricole, terreni, immobili, la produzione di formaggio e le acetaie. La richiesta di concordato per questo ramo del gruppo è stata deposita l'11 ottobre scorso.
Come ricorda "Rassegna Sindacale", gli 800 lavoratori sono in cigs o in solidarietà, ma gli stipendi sono pagati solo in parte.
I dipendenti sono giustamente preoccupati ed è proprio questo il tema dell'incontro di oggi (mercoledì 24 ottobre) a Roma, presso il ministero dello Sviluppo economico, tra sindacati (Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil) e azienda.
"L'incontro odierno - comunica Rassegna Sindacale -segue quello del 3 agosto scorso, che si svolse sempre al ministero dello Sviluppo economico. Allora furono tre i punti principali della vertenza: contratto di solidarietà per i 385 lavoratori Ferrarini di Rivaltella (Reggio Emilia) e Lesignano Bagni (Parma), cassa integrazione straordinaria per i 450 della Vismara di Lecco, oltre al termine di 150 giorni per l'elaborazione dei piani industriali delle due aziende derivanti dal concordato (affidati alla società di consulenza aziendale Roland Berger), quindi in accordo con i commissari giudiziali nominati. Adesso si aggiunge il nuovo concordato ottenuto dalla Società Agricola Ferrarini l'11 ottobre scorso, che potrebbe avere conseguenze anche sui 100 dipendenti dell'azienda."
Infine, novità in casa "Ferrarini", per la prima volta in 60 anni i sindacati oltrepassano la soglia d'ingresso.
Giovedi 18 ottobre infatti, il 76% dei lavoratori aventi diritto al voto (246) hanno dato un chiaro segnale eleggendo 4 delegati Flai CGIL, 1 Fai CISL e 1 Uila UIL per un totale di 6 rappresentanti.