Sabato, 29 Settembre 2018 15:12

Novellara, Una Vera Citta' Slow

La Rocca, la piazza, la gente del posto, le fragranze dei ribollire dei tini, che avvolgono un assolata giornata di Ottobre, faranno da cornice al movimento che ormai pare inarrestabile, una scia di innovazione che riprende le radici dal passato e che vuole conquistare il Mondo. Sono le città slow.

da L'Equilibrista Novellara 28-09-2018

Alla mente torna l'entusiasmo della storica "Novellara balsamica", perché ha il profumo del mattino, i raggi di sole umido che fanno capolino su piazza Unità d'Italia, senza mai opprimere la gente che con occhiata fugace ha la mente occupata all'allestimento della fiera, concedendosi la sola distrazione del rumore smodato delle ruote del cariolo che spinge con incosciente sorriso.

Il mosto cotto, le assi alla base del palco in mezzo la piazza che risuonano al primo calpestio degli operai, l'aroma del pubblico che sorseggia il caffè e che si gode lo spettacolo dai portici ai lati, sembra sempre lo stesso ogni anno e costruisce una tela di colori che rimane intatta. Perché quello che cambia è solo l'approccio, tanto che da "Balsamica" si evolve in Gusterò, aumentando la presenza ed il numero dei partecipanti al banchetto offerto dalla città di Novellara. Omaggio alle parole gusto in Rocca, innovativa mostra mercato proprio delle città slow che si avvale dei suoi contadini e della forza lavoro delle Aziende locali per ravvivarsi e fare modernità basando la sua immagine sulla tradizione.

Novellara come centro direttivo e laboratorio di idee visto che sarà la sede dell'Assemblea italiana di tutti gli amministratori di Città Slow, ovvero i Sindaci e gli Assessori che già hanno tracciato il progetto innovativo di essere garanti del rinascimento rurale italiano. Sono continue e proficue infatti le richieste che vogliono allargare le città slow che ricevono interesse perfino dalla lontana Cina, in cerca di ammodernamento e bisognosa di apprendere come questo sistema riesca dalla tradizione ad auto prodursi segnando la differenza.

Il programma della manifestazione prevede Sabato 6 e Domenica 7 Ottobre il mercato in Piazzale Marconi con accesso aperto a tutti anche all'interno della Rocca, dove per tutta la giornata di sabato, il circuito Cittaslow sarà attivo regalando esposizione delle eccellenze enogastronomiche ed artigianali delle Cittaslow italiane.

All'offerta già ricchissima, si aggiunge, per il secondo anno consecutivo, quella delle aziende della rete Agrobiodiverso, produttori di nicchia del territorio locale e dell'Appennino Reggiano che portano in campo il concetto portante dell'agro biodiversità. La giornata conclusiva sarà domenica, dove si potranno trovare anche i produttori locali del tradizionale mercatino del venerdì novellarese.

Ormai collaudato è la rete di iniziative a corollario della manifestazione che prevede una serie di iniziative che prende parte dai laboratori per i bambini, letture per bambini, mostre e collaborazioni con il CAI, conferenze, tavole rotonde e musica.
I locali del circondario, vere e propri musei della cultura cittadina saranno aperti a serate e degustazioni a tema. Si parte dall'Antico Bar Roma, L'Enoteca Il Vecchio Borgo, il Ristorante Macondo e l'Osteria Bar La Rocca che hanno già pianificato menù ed incontri con le tipicità locali.

Domenica 7 ottobre saranno ospitate anche l'inaugurazione della stagione teatrale 2018-19 dal titolo: "Differenze" al Teatro Franco Tagliavini, alle ore 16.00 (ingresso gratuito) ed il compleanno dell' Acetaia comunale, con le premiazioni del Palio dell'aceto Balsamico Città di Novellara.

Per ulteriori informazioni sarà attiva la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Che dire, non si tratta di un evento qualunque perché l'essenza della riscoperta delle emozioni che riportano all'infanzia in chiave moderna , non lo sono mai.

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IL COMITATO TERRITORIALE IREN PRESENTA "ambientAzioni" IL BANDO CHE PREMIA E REALIZZA PROGETTI PER UN TERRITORIO SOSTENIBILE

Piacenza, 27 settembre 2018 - Per il terzo anno il Comitato Territoriale Iren di Piacenza, nel quadro delle proprie finalità di realizzazione di iniziative concrete per la sostenibilità ambientale e sociale del territorio, promuove il bando "ambientAzioni", rivolto a tutti i cittadini e studenti della provincia di Piacenza, finalizzato a selezionare progetti inerenti il risparmio di risorse, energetiche e idriche, e la riduzione della produzione di rifiuti.

I progetti potranno, a titolo esemplificativo, riguardare iniziative o attività di sensibilizzazione ed educazione al risparmio di risorse energetiche, idriche e alla riduzione della produzione di rifiuti; il monitoraggio e valutazione dei consumi energetici, idrici e della produzione di rifiuti a livello domestico e consigli per una loro ottimizzazione; il miglioramento di performance idriche, ambientali ed energetiche all'interno di piccole comunità, come scuole, associazioni e circoli.

Rispetto alla scorsa edizione il bando prevede, tra gli obiettivi, anche la riduzione della produzione di CO2. Tra gli ambiti progettuali viene posto l'accento su progetti di circular economy, nonché progetti innovativi e proposte di miglioramento in termini di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici a cui è esposto il territorio piacentino.

L'idea di rinnovare il bando anche per il 2018 nasce dai buoni risultati che l'iniziativa ha avuto nel corso del 2017: nel corso della scorsa edizione sono stati presentati 19 progetti sulla piattaforma irencollabora.it di cui 2 selezionati ("Scrivi... amo" in cortile" e "Ottimizzazione e Diffusione della tecnologia Termocompost") e 1 realizzato ("Studia, smonta, aggiusta, ricicla, differenzia") presso l'Istituto scolastico Mattei di Fiorenzuola.

Coerentemente con le finalità del Comitato, ovvero raccogliere contributi e realizzare progetti concreti provenienti dal territorio relativamente ad aspetti ambientali e sociali e promuovere sinergie tra il Gruppo Iren e la comunità locale, ai partecipanti viene richiesto di proporre elaborati innovativi, replicabili in altri contesti, con un budget non superiore ai 30.000 euro e con benefici per la collettività dimostrabili dal punto di vista economico e sociale.

La partecipazione è gratuita e aperta ai cittadini residenti o studenti in provincia di Piacenza. La richiesta di partecipazione dovrà essere inviata, entro il 9 novembre, attraverso la piattaforma dei Comitati Territoriali Iren www.irencollabora.it , utilizzando l'apposito modulo di partecipazione.

Tutti gli elaborati progettuali pervenuti nei termini previsti e in regola con le disposizioni del bando verranno esaminati da apposita giuria che selezionerà i tre progetti migliori sulla base di criteri legati alla coerenza al bando, originalità e innovatività del progetto, e alla fattibilità tecnico-economica. Gli esiti del bando saranno poi presentati nel corso di un evento pubblico.

Ai tre progetti selezionati dalla giuria verrà corrisposta, a titolo di rimborso spese forfettario, la somma di € 2.000/ciascuno. Al miglior elaborato progettuale selezionato, inoltre, verrà offerta la possibilità di essere realizzato – previa concreta verifica della fattibilità tecnica, economica e normativa del medesimo – con costi a carico del Comitato Territoriale Iren di Piacenza e con modalità condivise con il soggetto proponente.

La segreteria del Comitato Territoriale Iren di Piacenza è disponibile per qualsiasi ulteriore chiarimento al seguente recapito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

(In copertina: assessore Mancioppi, Felicita Saglia Iren, Simone Mazzata Iren)

Reggio Emilia celebra il Lambrusco: al teatro Valli sono di scena gli awards che hanno premiato le migliori otto etichette dell'oro rosso.

Chef Borghese mattatore della nona edizione del celebre concorso enologico. Duecento ospiti e giornalisti internazionali stregati dal made in Italy. Bonaccini: "E' l'enogastronomia il primo motivo di viaggio nel Belpaese". Una nuova guida raccoglie tutti i finalisti e da fine ottobre Food network dedicherà al nostro nettare un format Tv

Reggio Emilia, 28 Settembre 2018_ I colori di una sera ancora estiva, le note di Giuseppe Verdi e tutto il gusto dell'oro rosso dell'Emilia Romagna. Ecco gli ingredienti della soirée di gala che ha assegnato ieri 27 settembre al teatro Valli di Reggio Emilia, i primi Lambrusco awards, in occasione della nona edizione del Concorso enologico Matilde di Canossa – terre di Lambrusco. A vincere le ambite medaglie d'oro:

Per i Colli di Scandiano e di Canossa Doc ecco il Lambrusco Grasparossa Secco 2017, prodotto da Cantine Due Torri nella Val d'Enza.
Per la Doc di Modena ecco il Lambrusco Spumante Dry "Sassomoro" 2017, prodotto da Cleto Chiarli Tenute Agricole.
Per il Sorbara Doc il premio va alla "Linea 1907 Riò" 2017, prodotto dalla Cantina Sociale di San Martino in Rio.
Per il Grasparossa di Castelvetro Doc the winner is "Nivola" 2017, abboccato prodotto da Chiarli 1860.
Per il Mantovano Doc ecco il semisecco "Rays - Capsula Nera" 2017 dell'Azienda Agricola Montaldo di Gian Paolo Virgili.
Per il Reggiano Doc vince "I Quercioli" 2017 secco di Medici Ermete & Figli.
Per l'Emilia Igt medaglia allo spumante Dry "Marcello - Millesimato" 2017 di Ariola Vigne e Vini.
Per l'Igp Provincia di Mantova primo posto per il semimsecco "Al Scagarün" 2017 delle Cantine Lebovitz.
Tutti i premiati hanno sottolineato un sentire comune: "Il Lambrusco è, innanzitutto, frutto della fatica e poi della passione e dell'amore per il nostro territorio".

Premio speciale all'etichetta più glam, assegnato dalla stampa presente al vino delle Cantine Ceci Emilia Igt Lambrusco Spumante Brut 2017 "Bruno".

TUTTI A TAVOLA
Indossato l'abito da sera, il Lambrusco ha messo tutti d'accordo. Venti tavoli sistemati sul palco del teatro, duecento ospiti, fra produttori, amministratori pubblici, rappresentanti dei Consorzi di Tutela e giornalisti – con una nutrita delegazione da dieci Paesi, dalla Corea del Sud al Canada, dal Giappone all'Australia – si sono accomodati per gustare la Bomba di riso firmata da Andrea Incerti Vezzani di Cà Matilde ed una Guancia alla maniera di Gianni D'Amato del Caffè Arti e Mestieri, fra gli affreschi e gli stucchi del teatro Valli, mentre in scena andava una grande opera corale, dedicata ad un prodotto dal fascino semplice e brioso. Lo ha ribadito Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, intervenendo ai lavori: "Il Lambrusco è un prodotto che dalla campagna e dalla città dove è nata la nostra bandiera si è fatto nostro ambasciatore nel mondo".

"Questi awards – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - sono una buona notizia per i nostri territori, perché quando si è in presenza di un così alto numero di nomination, e si può procedere ad un'ulteriore selezione di vincitori assoluti, significa non solo che il Concorso enologico funziona ed è attrattivo per le imprese, ma soprattutto che c'è una qualità e ci sono investimenti che aumentano e creano lavoro, ricchezza, valorizzazione di tutte le risorse, le storie, le tradizioni e le passioni di cui i nostri territori sono espressione".

Rivolgendosi ai rappresentanti delle aziende vinicole presenti, Landi ha aggiunto: "voi ci offrite quotidianamente l'esempio di cosa significhi dare un profondo gusto al lavoro, di cosa significhi relazionarsi con i consumatori di tutto il mondo e del come un mestiere diventi passione e attaccamento ad un territorio. Mi auguro davvero che il vostro lavoro sia premiato sempre di più da chi sa cogliere anche questi aspetti nei sapori esclusivi che avete proposto in concorso".

La serata è stata presentata da chef Alessandro Borghese, che ha ricordato come, nei suoi tour in motocicletta, le terre del Lambrusco non manchino mai, e dalla giornalista Martina Liverani, una delle più acute penne del giornalismo gastronomico italiano, grazie al suo foodmagazine Dispensa.

GLI OSCAR DEL VINO
A partecipare al concorso - che, per la prima volta quest'anno, ha assegnato delle medaglie d'oro alle migliori etichette - sono stati 248 vini di 59 aziende. Una commissione di sei enologi ed un sommelier ha scremato, secondo il metodo dell'Union Internationale des Oenologues, progressivamente, i 103 finalisti, in rappresentanza delle diverse denominazioni. Ed è su questo punto e sul ruolo che il Lambrusco può avere come ambasciatore del made in Italy che ha investito la Regione Emilia Romagna: lo hanno ribadito nei loro interventi l'assessore a Turismo e Commercio, Andrea Corsini, e Simona Caselli, collega con deleghe ad Agricoltura, Caccia e Pesca: "Il Lambrusco ha ancora ampi margini di crescita sul mercato e l'obiettivo è di far conoscere la sempre maggiore qualità delle produzioni presso nuovi e vecchi mercati puntando sui nuovi trend di consumo e sulle certificazioni di sostenibilità".

UNITI SI VINCE
Che fare squadra sia la migliore strategia lo dimostrano anche i numeri orgogliosamente raccontati da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna: "Per molti Paesi esteri l'Italia è già fra le prime destinazioni turistiche e fra chi arriva nel Belpaese, il primo interesse è quello per l'enogastronomia. Dopo Expo 2015 in Emilia Romagna abbiamo registrato un incremento di turisti da 45 a 57 milioni e fra le ragioni del viaggio, l'Emilia Romagna ha differenziato e valorizzato i suoi brand, dalla motor valley, alla food and wine valley".

LAMBRUSCO EXPERIENCE DALLA GUIDA ALLA TV
La missione però non è ancora compiuta: gli awards sono parte di un progetto più ampio, una Lambrusco Experience a 360 gradi che punta a dare nuovo respiro e visibilità al nettare rosso dell'Emilia Romagna. I vincitori degli awards, insieme agli altri finalisti, sono infatti inclusi nella nuova guida "Terre di Lambrusco 2018" scaricabile dal sito web della manifestazione www.concorsolambrusco.it  al https://bit.ly/2DAAbnl  e per chi ne desiderasse copia cartacea sarà possibile richiederla alla Camera di commercio di Reggio Emilia che la spedirà gratuitamente a casa.

Dal 30 ottobre, poi, su Food network (canale 33 del digitale terrestre), il Lambrusco sarà anche in onda con un programma realizzato nelle sue terre di produzione. A condurre "Unforget table" il duo Chiara Cecilia Santamaria e Martina Liverani che hanno illustrato il programma durante la serata. Sei episodi girati fra Reggio Emilia, Parma e Modena con la partecipazione di sommelier di fama internazionale.

Per chi fosse interessato ad approfondire la propria conoscenza sul territorio di provenienza del Lambrusco, a partire da Giovedi 27 Settembre sarà possibile scaricare online dal sito di Apt Servizi ( www.aptservizi.com ) e su Wine Food Emilia Romagna  ( http://www.winefoodemiliaromagna.com/wines ) una piccola brochure digitale in italiano ed inglese dedicata al vino più "rock" d'Italia. La brochure contiene spunti interessanti per turisti che vogliano andare alla ricerca non solo delle Cantine, ma anche degli highlights dei territori di produzione (Province di Modena, Reggio Emilia e Parma) in termini di arte, cibo e cultura.

CABINA DI REGIA
L'assegnazione dei Lambrusco awards è promossa dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia, da Regione Emilia Romagna e Apt Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con i Consorzi di Tutela del Lambrusco di Modena e di Reggio Emilia. Il Concorso, poi, è autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che ha anche conferito il suo prestigioso patrocinio.

 

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Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia II° quadrimestre 2017

Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/05-31/08/2017 nella misura di:

€ 64,00 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto:

- 60 giorni dalla pubblicazione (30.09.2018)

(Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

 

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Reggio Emilia - 27 Settembre 2018- Proseguono regolarmente e si protrarranno fino a Domenica 30 Settembre 2018 le elezioni per il rinnovo del Consiglio del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale.

Le urne posizionate negli otto seggi, dislocati in tutto il comprensorio tra le province di Reggio Emilia Modena e Parma, sono aperte da lunedì 24 scorso con possibilità di voto dei consorziati iscritti nell'elenco degli aventi diritto (pubblicato per la più immediata e fruibile consultazione sul sito consortile www.emiliacentrale.it ) dalle 9 alle 17 di ogni giorno.

Fino ad ora hanno espresso la loro preferenza oltre 4 mila consorziati in linea con gli afflussi precedentemente registrarti e una partecipazione numericamente più corposa si stima possa registrarsi già nel prossimo fine settimana.

Il Consorzio dell'Emilia Centrale ha infatti una tradizione di voto più alta della media regionale ( soprattutto nelle ultime tornate) e se si considera il tipo di elezione si nota come storicamente abbia rappresentato una fetta importante dei consorziati desiderosi di esprimere il loro diritto alle urne. Il Consorzio invita tutti gli aventi diritto a recarsi alle urne e per chi volesse ulteriori approfondimenti il sito dell'ente ha una ricca sezione Elezioni 2018 aggiornata in home page in cui individuare le necessarie informazioni.

Per ulteriori chiarimenti è disponibile anche il numero verde 800235320 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16.

 

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(Consorziata al Voto)

 

Garantire un alto livello di controllo, definire le competenze, tutelare maggiormente operatori e consorziati per una migliore gestione delle attività consortili

Parma, 26 Settembre 2018 – Durante l'ultima seduta del Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica Parmense è stato approvato all'unanimità il nuovo Sistema di Gestione della sicurezza sul lavoro volto a migliorare ulteriormente la propria azione operativa sul territorio gestito sul piano idraulico.

La definitiva approvazione rappresenta infatti l'ultimo atto di un lungo percorso di un nuovo modello di gestione organizzativa dell'ente (Modello Organizzativo e di gestione del D.Lgs. 231) che ha come obiettivo la certificazione del Consorzio per tutto ciò che attiene al tema sicurezza e la salute di tutti coloro che operano per la Bonifica Parmense e di coloro, (cittadini, consorziati o visitatori esterni), ne usufruiscano dei servizi.

Il "Modello Organizzativo rappresenta lo strumento fondamentale per la trasparenza, nell'ottica di stabilire con assoluta precisione il confine in cui operare secondo le norme più aggiornate, vigenti e codificate E questo grazie alla capillare opera di sensibilizzazione programmata con vere e proprie full immersion formative e informative dedicate allo staff, ai collaboratori e ai portatori d'interesse", afferma il Direttore Ing. Fabrizio Useri.

"Le procedure approvate con il Sistema di Gestione della sicurezza sul lavoro rappresentano oggi un elemento irrinunciabile delle organizzazioni per una corretta gestione delle attività - soprattutto per quelle a rischio - come quelle effettuate dal Consorzio", sottolinea il Presidente Luigi Spinazzi.

Le nuove regole hanno diversi scopi:
1) favoriscono l'omogeneizzazione dei comportamenti nei diversi operatori, riducendone così l'arbitrarietà e la possibilità di errori;
2) definiscono le responsabilità e competenze a diversi livelli
3) tutelano gli operatori, ma anche i clienti/utenti;
4) favoriscono l'inserimento e l'apprendimento di nuovi lavoratori;
5) garantiscono un alto livello di controllo delle fasi a rischio per un'attività.

Le procedure approvate riguardano: Accessi in Consorzio, Sorveglianza Sanitaria, Formazione, Informazione e Addestramento, Mezzi e Attrezzature, Campionamento Acque, Campionamento Terre. Ulteriori settori sottoposti a regolamentazione al vaglio della governance consortile riguardano: Controllo dei Cantieri e standard tecnico-strutturali dei luoghi di lavoro.

26 settembre 2018 - CPL Concordia Soc. Coop. e Coopservice Soc.Coop.p.A. hanno concluso la fase di analisi e studio, condotta con la collaborazione di primari consulenti ed esperti, relativa all'ipotesi di costituzione di una nuova società a partecipazione paritetica nel settore dell'Energy & Facility Management.

Il progetto di una Newco è un obiettivo ambizioso, con una complessità tale da richiedere una serie di condizioni specifiche che, allo stato attuale, non si sono verificate.
CPL Concordia e Coopservice hanno pertanto deciso congiuntamente di non proseguire oltre nel progetto e di continuare ad operare autonomamente nel mercato del Facility Management attuando nuove e differenti strategie di crescita e sviluppo.

 

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Mercoledì, 26 Settembre 2018 09:03

Acquisto prima casa: il mutuo giovani

Il mutuo per l'acquisto della prima casa è un tipo di finanziamento molto utilizzato da tutti coloro che intendono acquistare un immobile in cui andare a vivere. Oggi esistono diversi tipi di agevolazioni per il mutuo giovani, ossia quel finanziamento proposto a coppie o single con età inferiore ai 35 anni. Del resto, si tratta spesso di soggetti con una situazione finanziaria non del tutto stabile, che però è destinata a migliorare con il passare degli anni.

Il mutuo: interessi, durata, garanzie
Il mutuo sull'acquisto della prima casa è un finanziamento finalizzato che utilizza l'immobile acquistato come garanzia stessa del prestito. In pratica chi sfrutta questa formula di finanziamento si impegna a pagare le rate mensilmente; in caso contrario la banca può acquisire l'immobile in restituzione del debito. Nella maggior parte dei casi non è poi così difficile ottenere un mutuo che ammonti all'80% del valore dell'immobile da acquistare. Per tutti coloro che non possiedono i fondi per l'anticipo lo Stato propone la possibilità di sfruttare un fondo di garanzia, in questo modo lo Stato fa da garante per il 20% della cifra da coprire per raggiungere l'intero ammontare delle spese della casa. Esistono poi varie possibilità per rendere meno pesante la rata mensile, come ad esempio l'allungamento del periodo di restituzione, che per i giovani può superare anche i 30 anni. In questo modo si suddivide l'ammontare del debito in molteplici rate, sino a renderle facilmente saldabili dai clienti della banca.

Agevolazioni per i giovani
Conviene anche ricordare che esistono numerose agevolazioni per i giovani che intendono acquistare la prima casa. Ad esempio, si ottengono tassi di interesse particolarmente favorevoli, così come spese istruttorie diminuite. L'importate è non possedere altri immobili e accendere il mutuo per l'abitazione in cui si intende risiedere. Mentre fino ad alcuni anni fa tali agevolazioni erano garantite solo alle giovani coppie, oggi anche i single possono accedere a questo tipo di condizioni vantaggiose, compresi gli sgravi fiscali.

Come funziona il fondo di garanzia
Come dicevamo lo Stato ha istituito un fondo di garanzia, con il quale consente alle giovani coppie, alle famiglie in situazioni svantaggiose, come ad esempio nel caso di lavoratori a tempo determinato o genitori single. Tale fondo può essere richiesto solo da chi acquista la prima casa e non possiede altri immobili, da chi sta richiedendo un prestito di importo inferiore ai 250.000 euro, per l'acquisto di un immobile in Italia e che non sia considerato di lusso. Grazie alle agevolazioni per i giovani è possibile anche ottenere mutui superiori all'80% del valore dell'immobile da acquistare. Per altro oggi le banche hanno ricominciato a proporre questo tipo di mutuo; se lo si richiede attraverso il fondo di garanzia però non si incorre nei maggiori tassi di interesse che di solito caratterizzano questo tipo di finanziamenti. Le banche infatti tendono a favorire l'accensione di mutui all'80% del valore dell'immobile, in quanto considerevolmente meno rischiosi per l'istituto di credito. Un soggetto con età inferiore ai 35 anni quindi dovrebbe sempre verificare la presenza di agevolazioni per i giovani prima di accendere un mutuo.

(lgc-elem)

 

Torna a risalire il latte spot e prosegue la crescita del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Burro e crema in flessione.

di Virgilio Parma 25 settembre 2018 -

LATTE SPOT Dopo quattro settimane di flessione, torna a risalire il prezzo del latte spot alla borsa veronese. Il prezzo del latte spot nazionale guadagna il 1,85% portandosi tra 41,76-43,30 €/100 litri di latte.
Parimenti, il latte intero pastorizzato estero guadagna l'1,86% e si colloca tra 41,72-42,79€/100 litri di latte. Ben più marcato il rimbalzo del prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero che guadagna il 8,57% fissandosi tra 18,63-20,70€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Flessione negativa di 10 centesimi per il burro anche nella 39esima settimana. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro sono tutte in zona negativa.Cede anche la crema a uso alimentare.
Analogamente la panna di centrifuga quotata a Verona registra un lieve cedimento, restando in perfetto allineamento con Milano. Marcata flessione anche il burro zangolato di Parma e la prospettiva di riallinearsi alla posizione di Reggio Emilia che nella seduta odierna ha lasciato altri 10 centesimi sul campo.

Borsa di Milano 24 settembre 2018:
BURRO CEE: 5,05 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,30 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,45 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,25 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,56 €/Kg. (-)
MARGARINA settembre 2018: 0,92 -0,98€/kg (=)

Borsa Verona 24 settembre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,52-2,57€/Kg. (-)

Borsa di Parma 21 settembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,95 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 25 settembre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,85 - 2,85 €/kg.

GRANA PADANO 24/9/2018 - Prosegue ancora la ripresa dei prezzi del Grana Padano DOP (+5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,30 - 6,40 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,85 - 7,10 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,20 - 7,60 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,30-5,45€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 21/9/2018 Leggero rimbalzo, per la quarta settimana consecutiva per tutte le diverse stagionature di Parmigiano Reggiano.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,65-9,90 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,10-10,35 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,80 - 11,30 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,50 - 12,10 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,55 - 13,00 €/Kg. (+)

 

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

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http://mulinoalimentare.it

 

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I prezzi dei cereali nazionali continuano a restare invariati salvo il mais che è in calo anche sul mercato statunitense. L'euro si è rafforzato contro il dollaro USA.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 25 settembre 2018 -
Mercati ancora a bassa tensione. Siamo nelle mani della guerra commerciale dei dazi, che sembra non avere fine, fatta di promesse e smentite senza fine e in attesa delle elezioni della camera dei rappresentanti USA, che si terranno a novembre, a cui di deve aggiungere che le previsioni dei raccolti statunitensi, di seme i soya e mais, sono molto ottimistci.

Da segnalare che il mercato di Chicago, per la farina, nei giorni scorsi ha toccato valori di base così bassi che non si vedevano da 10 anni. Del resto raccolti buoni e incertezza sul più grande cliente non poteva che determinare una reazione del genere.

Agricensius riferisce che il China Daily, in lingua inglese, ha edito un supplemento di quattro pagine sulle opinioni di economisti e lobbisti USA critici nei confronti della politica del presidente Trump con la Cina.

Nel mercato interno sono ben pochi i cambiamenti. Il grano e orzo sostenuti-fermi, mais costante lento ridimensionamento, (ma da parte di molti produttori sussiste volontà di ritenzione-non vendere) vi segnalo anche trattative di mais reso su Bs-Cr-Lo da ottobre a dicembre a 188/188 e tonnellata con camion ribaltabili merce 5 ppb; e il periodo ottobre 18-marzo 19 a 192-193€; mentre sui porti si fanno affari su due campagne 2018-19 e 2019-20 a valori tra i 174 e 176 e tonnellata partenza; cruscami di grano in rincaro, farine semi proteiche calme, condizionate dalle quotazioni della far soya, che sul pronto quota ( valori di ieri 24/09) 320-325 per la 44% e 333-335 per la proteica 46,50% anche sino a dicembre mentre per il 2019 320 per la 44% e 328-330 per la 46,50% partenza ai porti di Ravenna e Venezia.

Questi bassi valori della farina di soya stridono con le situazioni di mercato dei medi proteici, specie far colza, farina di girasole, distiller, corn gluten che sono maggiormente richiesti al Nord Europa, piuttosto che da noi dove si scontrano con un costo di valore proteico della farina di soya basso e abitudini di alimentazione zootecnica ben diverse da quelle del Nord Europa.
Teso il mercato dei foraggi che rimane sostenuto, così come quello dei fibrosi, polpe di bietola e bucce di soya, sia per la scarsità di merce sia per le richieste pressanti provenienti dalle latitudini più elevate.

Per il mercato delle bioenergie si segnala, con limiti di tempo di ritiro, la disponibilità di farinaccio di grano duro a prezzi concorrenziali rispetto alla crusca. Farinette e farine di mais di non facilissimo reperimento economic, nonostante il mais sia in calo.

Indicatori internazionali 25 settembre 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1434 punti, il petrolio è in salita a 72,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17568

 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

 

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Editoriale: - Più "Sport per tutti". I 70 anni di UISP - Lattiero caseari. Cede il burro ma continua la ripresa del Grana Padano e del Parmigiano. - Cereali e dintorni. Dazi ancora in via di definizione. Mais in ribasso - Bonifica Emilia Centrale: come e dove votare per il rinnovo del consiglio del Consorzio - Tecnologia indossabile? il primato spetta... alle vacche!.-

SOMMARIO Anno 17 - n° 38 23 settembre 2018
1.1 editoriale
Più "Sport per tutti". I 70 anni di UISP
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Cede il burro ma continua la ripresa del Grana Padano e del Parmigiano.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dazi ancora in via di definizione. Mais in ribasso
4.1 bonifica Parma. Idrovora abbeveratoia. Per a sicurezza a nord ovest
4.2 bonifica Bonifica Emilia Centrale, ecco cosa è stato fatto in 31 mesi.
5.1 bonifica Bonifica Emilia Centrale: come e dove votare per il rinnovo del consiglio del Consorzio
6.1 Internet of Thngs (IoT) Tecnologia indossabile? il primato spetta... alle vacche!.
7.1 ambiente Nomine: Meuccio Berselli nel board di indirizzo del Ministero dell'Ambiente per i contratti di fiume italiani
8.1promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners

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Gli anni 2000 hanno segnato un confine importante nella diversificazione delle strategie aziendali, pronunciate nel focalizzarsi sul core business a vantaggio dei settori ritenuti marginali e non restituenti risorse finanziarie fondamentali, da impiegare al presente e da ascrivere a bilancio per futuri investimenti.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 22 settembre 2018 - Le aziende iniziano il proprio percorso imprenditoriale spinte dal desiderio di promuovere ogni tipo di azione, orientata a sviluppare progetti e attività d'interesse crescente, destinate a generare fattori ad elevata redditività nei mercati locali e globali.

Per anni le imprese hanno costruito le loro identità imprenditoriale aggregando al loro interno tutte le fasi lavorative, commerciali e finanziarie necessarie allo sviluppo del proprio business. Dagli anni 2000 in poi qualcosa è successo, complice la presenza inaspettata di una crisi economica senza precedenti, che ha interrotto la capacità per le imprese di generare profitti a doppia cifra, e l'insediamento di una nuova classe dirigenziale (new management) che ha iniziato a infrangere i modelli organizzativi con i quali le aziende sono cresciute dal '900 in avanti. Da quel periodo è iniziata una lenta, ma inesorabile, fase di decomposizione delle imprese che hanno iniziato ad essere "spezzettate" in più parti, riservando la parte nobile alle attività ritenute strategiche e lasciando per strada quelle ritenute a bassa marginalità, che avrebbero pesato nella definizione degli obiettivi e inciso sulla curva di redditività. In questo modo sono nate aziende satelliti, di differente estrazione giuridica, esercitanti attività esterne confluenti successivamente nell'azienda madre, in base al tipo di collaborazione richiesto.

Le aziende satelliti hanno iniziato a sviluppare singoli core business fino a diventare, e assumere nel tempo, ruoli d'importanza strategica assoluta nel panorama geoeconomico mondiale, dimostrando la presenza di elevati livelli di specializzazione in svariati settori imprenditoriali, di supporto logistico e di mano d'opera al bisogno. Questo ha inciso in modo favorevole sui bilanci, sull'analisi preventiva dei costi definiti nella programma investimenti, sulla responsabilità e de-responsabilità del management e dell'azienda stessa, spingendo l'azione di governo verso le attività rese dall'esterno verso l'interno, contribuendo a indebolire l'identità e la struttura dell'impresa.

Un aspetto da non trascurare è ancorata alla forte contrazione del capitale umano impiegata come fonte di risparmio per fare brillare i bilanci. Il management nobilita la sua presenza dimostrando con i numeri le sue capacità imprenditoriali a vantaggio di tagli, che se non attuati nel lungo periodo, avrebbero introdotto distorsioni nel sistema delle relazioni sociali e produttive in seno all'impresa. La posta elettronica ha iniziato ad assumere un ruolo chiave nella corrispondenza digitale soprattutto nell'uso del tasto "inoltra" per trasferire a valle il livello della responsabilità.

«L'acqua scende sempre a valle e non risale mail la corrente del fiume, ma la segue».

La strategia sempre più consolidata di ridurre i costi aziendali a sfavore dei lavoratori e di incrementare la tecnologia per produrre volumi di produzione, ha reso ancora più evidente la necessità di ripristinare tutte le funzioni aziendali e rivedere imprese che hanno ricomposto al proprio interno tutte le funzioni aziendali, (chi conduce le caldaie per il riscaldamento, chi interviene sull'impiantistica elettrica – meccanica e idraulica, chi produce i pasti e tanti altri settori) per costruire una nuova identità aziendale che incontri ancora il favore delle persone nel renderle partecipi di un nuovo disegno comunitario, dove emerge ed è forte il senso di appartenenza.

L'outsourcing (portare tutto o in gran parte all'esterno) ha dimostrato di possedere elevati elementi di debolezza, (fallimento?) che dovrebbero fare riflettere per riportare le imprese a riviere l'era di un nuovo backsourcing, (portare tutto o in gran parte all'interno). Un new deal – nuovo corso – che agendo sul piano di una attenta riflessione e di intervento sulle strutture organizzative esistenti, sia in grado di dare impulso ad una nuova era per risollevare la cultura del benessere e dell'appartenenza sociale e il presupposto essenziale per entrare di diritto nell'Economia 5.0, l'era della Conoscenza Condivisa, dove la persona è al centro dell'ecosistema organizzativo.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli
Foto: Paolo Rebecchi, tratta dal libro Finestre di casa nostra. Immagini e racconti di un anno diverso. Uno sguardo oltre le cose. Edizione illustrata a cura di Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli. Editore: Itaca (Castel Bolognese)

 

GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Di Mario Vacca Parma 18 settembre 2018 - L'ordinanza n° 10793 del 4 maggio 2018 emessa dalla Corte di Cassazione ci ricorda che la vigente legge fallimentare, all'articolo 10, prevede che il fallimento possa essere dichiarato entro un anno dalla cancellazione dal registro delle imprese a patto che l'insolvenza sia stata posta in essere prima della cancellazione o entro l'anno successivo e pertanto anche il trasferimento della sede all'estero non preclude la possibilità che una società possa essere dichiarata fallita.

Una società che delibera il trasferimento della propria sede all'estero viene cancellata dal registro delle imprese italiano e a tal riguardo si pone il problema dell'applicabilità della legge fallimentare ed in particolare dell'art.10.

L'ordinanza esplicita che l'operatività dell'art. 10 legge fall. è circoscritta al caso di cancellazione per cessazione dell'attività e non può trovare applicazione analogica al caso di cancellazione per trasferimento all'estero della sede sociale, indipendentemente dai motivi del trasferimento.

Nell'eventualità che la cancellazione di una società dal registro delle imprese italiano non avvenga al termine del procedimento di liquidazione dell'ente, o per il verificarsi di altra situazione che implichi la cessazione dell'esercizio dell'impresa e la contestuale cancellazione, ma sia la conseguenza del trasferimento all'estero della sede della società non trova applicazione l'art. 10 legge fall. Il trasferimento, non determina il venir meno della continuità giuridica della società trasferita e non ne comporta, quindi, in alcun modo, la cessazione dell'attività.

Ci si sofferma anche sul trasferimento della sede legale e non dell'attività vera e propria, infatti in questo caso non si è in presenza neanche di un difetto di giurisdizione poiché l'esercizio dell'attività imprenditoriale continua ad essere svolto nel territorio dello Stato e tale prosecuzione implica una continuità giuridica e pertanto, nell'ipotesi che ricorrano i presupposti oggettivo e soggettivo disciplinati dalla legge fallimentare, può essere sottoposta a procedura fallimentare.

A Terra Madre Salone del Gusto, si discute del "dilemma della formaggiera": come assicurare che il cliente di un ristorante riceva il Parmigiano Reggiano che ha effettivamente richiesto? La ricetta del Consorzio si fonda su tre cardini: maggiori e puntuali controlli; un'attività di sensibilizzazione sui ristoratori, dando continuità al progetto #ioscelgo; l'alleanza con il consumatore

Torino, 21 settembre 2018 - A Terra Madre Salone del Gusto, il Consorzio del Parmigiano Reggiano è stato protagonista di una tavola rotonda sul ruolo che il mondo ho.re.ca. può avere nella promozione e nella comunicazione del valore del Re dei Formaggi e, più in generale, dei prodotti DOP. A fianco del Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli sono intervenuti Eugenio Signoroni, che per Slow Food cura la Guida "Osterie d'Italia" ed è quindi un profondo conoscitore dell'universo dei ristoratori, e, in qualità di moderatore, il giornalista gastronomico Massimo Bernardi, Direttore di Dissapore.
Curioso il titolo associato alla tavola rotonda: "Parmigiano Reggiano al ristorante: il dilemma della formaggiera".

La premessa è che nel nostro Paese il fuori casa incide per il 35% dei consumi delle famiglie: si stima che in Italia il mercato della ristorazione pesi per 80 miliardi di euro. «Si tratta di un settore estremamente ramificato, fatto di 330.000 imprese, di cui 175.000 ristoranti e 3.000 mense - spiega Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano -. Parliamo perlopiù di microimprese, quindi di un universo difficile da controllare. Per le dimensioni e le caratteristiche del settore, non è facile neppure svolgere attività di formazione e sensibilizzazione, per promuovere la cultura dell'autentico Parmigiano Reggiano».

In Italia, il canale ho.re.ca. incide per il 6-7% del mercato del Parmigiano Reggiano, pari complessivamente a 90.000 tonnellate. Secondo i dati forniti dagli organismi di vigilanza del Consorzio, riferiti a 620 visite - effettuate dagli ispettori del consorzio stesso - in ristorante nel biennio 2015/16, il 26% delle strutture ristorative dichiara l'utilizzo di Parmigiano Reggiano nel proprio esercizio. Al contempo, secondo un'indagine Ipsos 2017 (campione di 1.000 interviste), il 60% dei clienti di ristoranti chiede di poter avere al proprio tavolo Parmigiano Reggiano.
«Proprio dal confronto tra i dati emerge quello che noi abbiamo definito il 'dilemma della formaggiera' - continua il Presidente Bertinelli -. A fronte di una richiesta di Parmigiano Reggiano nel caso del 60% dei clienti, solo il 26% dei ristoranti dichiara di averlo in carta. Questo significa che almeno 2 formaggiere su 3 non contengono Parmigiano Reggiano: bisognerebbe poi verificare se il formaggio dichiarato come Parmigiano Reggiano dai ristoratori sia effettivamente il Re dei Formaggi».

Eugenio Signoroni, curatore della Guida "Osterie d'Italia" edita da Slow Food, ha una posizione ben definita sul tema: «Tra gli elementi che riteniamo centrali quando valutiamo un'osteria ci sono l'accoglienza e l'attenzione per le materie prime utilizzate. Il bravo oste non è solo colui che sa accogliere con il sorriso il suo ospite, ma è anche colui che sa valorizzare e raccontare nel modo giusto gli ingredienti che utilizza. Questo vale sempre, ma è ancora più importante quando il prodotto è di qualità e frutto del lavoro di artigiani. La formaggiera è un modo certamente comodo per portare il formaggio grattugiato a tavola, ma è il modo peggiore se lo si vuole valorizzare e se si vuole fare un servizio al cliente. Un ristorante attento e realmente interessato a proporre al suo cliente il meglio dovrebbe portare al suo ospite un pezzo di formaggio a tavola con una grattugia e poi o dovrebbe occuparsi di grattare direttamente il formaggio sul piatto o dovrebbe trovare un modo per lasciarlo fare a lui. Solo così si ha la certezza di ciò che viene servito e si è sicuri della freschezza del prodotto. Infine, solo così si riesce a limitare lo spreco. Questa giusta battaglia mi ricorda molto quella contro la presenza di oliere rabboccabili in tavola che, pur vietate dalla legge, sono troppo spesso presenti nei ristoranti italiani»

Dietro il "dilemma della formaggiera" si nasconde quindi il tema della trasparenza e della corrispondenza tra quanto i ristoratori dichiarano nel menu e quanto viene effettivamente usato in cucina come ingrediente o portato in tavola per arricchire di gusto i piatti.

Come spiega il Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli: «Facendoci promotori di questo incontro a Terra Madre Salone del Gusto a fianco di Slow Food, che condivide con noi questa battaglia per la qualità e a tutela del consumatore, abbiamo voluto sollevare il velo su un problema che non è solo del Re dei Formaggi ma che investe tutto il sistema delle DOP. Per il Consorzio, la soluzione passa attraverso tre azioni. La prima è rappresentata da un maggior numero di controlli sulle attività ristorative: i Consorzi devono essere affiancati e sostenuti in questo dalle Istituzioni, perché da soli non hanno le risorse, per via delle dimensioni del settore, per svolgere in modo esclusivo questa attività di vigilanza. La seconda strada per trovare una soluzione al 'dilemma della formaggiera' è rappresentata da un'attività di sensibilizzazione e formazione focalizzata sulle imprese ristorative. I concetti che vanno stressati sono due: si tratta di una questione di rispetto delle regole e di rispetto del cliente, che ha il diritto di ricevere ciò che richiede e per cui paga il conto. E il ritorno anche economico, oltre che di reputazione, che un ristorante può avere proponendo il Parmigiano Reggiano così come le altre DOP: l'uso del prodotto autentico qualifica l'esercizio e, ragionando in termini di food cost, si può tradurre in un maggiore margine economico sulla singola somministrazione».

Già dal 2006 il Consorzio del Parmigiano Reggiano è impegnato in attività di formazione rivolte al target specifico dei ristoratori: il progetto #ioscelgo coinvolge oggi 500 ristoranti che, a fronte dell'impegno a utilizzare Parmigiano Reggiano e a spiegare questa scelta al proprio cliente, possono frequentare gratuitamente corsi di formazione e comunicazione, per un approfondimento sul prodotto, sulle tecniche di conservazione, sulle unicità del Re dei Formaggi e sul food cost in ristorazione.

Il terzo cardine della strategia suggerita dal Consorzio del Parmigiano Reggiano è rappresentato dal consumatore: «È il nostro primo e più forte alleato: dobbiamo coinvolgerlo nell'azione di controllo, sensibilizzandolo a esigere che il formaggio che gli viene servito a tavola sia effettivamente il Parmigiano Reggiano che ha richiesto» conclude il Presidente Bertinelli

Venerdì, 21 Settembre 2018 22:23

350 studenti alla festa dell'albero di Ceci

E' la sesta edizione della Festa dell'albero e della natura, patrocinata da Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza e Città di Bobbio, ad inaugurare l'anno scolastico appena iniziato.

Sono 350 gli studenti dell'IC Bobbio che oggi, venerdì 21 settembre, hanno preso parte alla giornata dedicata al rispetto per l'ambiente e per la natura.
Alza bandiera, canto dell'inno nazionale e saluti delle autorità presenti ad apertura di una giornata emozionante, educativa e ricca di laboratori.
Dall'orienteering e il trekking alla messa a dimora di piante autoctone, dalle attività naturalistiche alla caccia al tesoro, senza tralasciare i laboratori di drone, pittura en plein air e argilla proposti dal Consorzio di Bonifica di Piacenza e a cura dell'associazione culturale Arti e Pensieri.

Tante le attività, ma unico il tema: dare radici al futuro e permettere alle nuove generazioni di conoscere l'ambiente in cui vivono ed essere, un domani, cittadini attivi e coscienziosi.
Radici degli alberi ma anche radici delle persone a simboleggiare l'attaccamento a un territorio da conoscere, vivere e ripopolare.
Tra le autorità erano presenti Roberto Pasquali (Sindaco di Bobbio), Gianluca Muscatello (Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Bobbio) e il Vice Comandante Amerigo Filippi (Corpo Carabinieri Forestali) a sottolineare l'importanza dell'amore per il proprio territorio.

A seguire Lodovico Albasi (Sindaco di Travo e Presidente dell'Unione Montana Valli Trebbia e Luretta) che ha ringraziato Marco Labirio, vero amante della vallata, per la passione con cui da anni riesce a coinvolgere le istituzioni e creare momenti di autentica condivisione.
Presente anche Elena Murelli, deputato parlamentare, a ricordare che i bambini sono le radici del futuro e che sarà loro compito manutenere il nostro territorio bello com'è oggi.

A concludere, l'intervento del Dirigente Scolastico dell'IC Bobbio, Luigi Garioni, che ha augurato ai suoi studenti di far crescere l'amore per l'ambiente come un seme nel proprio cuore.
Tra gli altri presenti anche: Fausto Zermani (Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza), Mirella Ragalli (comune di Marsaglia), Marco Crotti e Rosanna Porcari (Coldiretti Piacenza), Adele Mazzari (Ex Dirigente Scolastico IC Bobbio), Nicoletta Guerci (Kardios), lo sci club Bobbio, la FISO, Ra famiglia Bubieiza, ArteTre, il CAI, il Consorzio Fitosanitario della provincia di Piacenza, Truck and Trail, l'Associazione Nazionale di Orientireering, ecc.

Infine, un importante ringraziamento va ai volontari e al Gruppo degli Alpini di Bobbio che, instancabili come sempre, hanno aiutato alla buona riuscita della giornata.

 

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Bonifica Emilia Centrale: come e dove votare per il rinnovo del consiglio del Consorzio

Reggio Emilia – Venerdì 21 Settembre 2018 - Come anticipato nei giorni scorsi il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale andrà al voto la prossima settimana. Si potrà votare da lunedì 24 a domenica 30 Settembre dalle ore 9 alle ore 17. In base alla loro residenza anagrafica, i consorziati potranno votare in uno degli 8 seggi che saranno operativi in tutto il comprensorio secondo il seguente programma:
• Seggio N. 1. I residenti a Rubiera, a Reggio Emilia (con il cognome che inizia con le lettere da A a M) e nei Comuni fuori comprensorio non assegnati ad altri seggi potranno votare da lunedì 24 a domenica 30 settembre al seggio di Reggio Emilia 1, in Corso Garibaldi n. 42 (sede Centrale);
• Seggio N. 2. I residenti a Reggio Emilia, con il cognome che inizia con le lettere da N a Z, e i votanti iscritti presso altri seggi potranno votare da lunedì 24 a domenica 30 settembre al Seggio di Reggio Emilia 2, in Corso Garibaldi n. 42 (sede Centrale);
• Seggio N. 3. I residenti a Campogalliano, Carpi, Concordia sulla Secchia, Modena, Novi di Modena, Moglia e Soliera e nei Comuni fuori comprensorio di Bastiglia, Bomporto, Castelfranco Emilia, Cavezzo, Mirandola, Nonantola, Quingentole, Quistello, San Benedetto Po, San Cesario sul Panaro, San Giacomo delle Segnate, San Possidonio e San Prospero potranno votare a:
• Carpi, presso gli uffici consortili in Via M.Montessori, 2A, lunedì 24 settembre e da mercoledì 26 a domenica 30 settembre;
• Novi di Modena presso la sala civica Ferraresi, in Piazza 1° maggio n. 19/A, martedì 25 settembre.
• Seggio N. 4. I residenti a Bagnolo in Piano, Campagnola Emilia, Correggio, Fabbrico, Guastalla, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo e San Martino in Rio e i residenti fuori comprensorio nei Comuni di Gonzaga, Luzzara e Suzzara, potranno votare a:
• Correggio, presso Emilia Wine in Viale Repubblica, 21, da lunedì 24 a mercoledì 26 settembre e successivamente da venerdì 28 a domenica 30 settembre;
• Novellara, presso gli Uffici Comunali in Piazza Marconi,1, giovedì 27 settembre.
• Seggio N. 5. I residenti a Boretto, Brescello, Cadelbosco di Sopra, Campegine, Castelnovo di Sotto, Gattatico, Gualtieri e Poviglio e i residenti fuori comprensorio nei Comuni di Mezzani, Pomponesco, Sorbolo e Viadana, potranno votare a:
• Castelnovo di Sotto, presso gli Uffici consortili in Piazza 4 novembre n. 2, da lunedì 24 a mercoledì 26 settembre e successivamente nella giornata di venerdì 28 settembre;
• Gualtieri, presso la sala civica di Palazzo Bentivoglio, in Piazza Bentivoglio, n. 32 domenica 30 settembre;
• Boretto, presso gli uffici consortili in Via Colombana n. 19. giovedì 27 e sabato 29 settembre.
• Seggio N. 6. I residenti a Casalgrande, Castellarano, Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Lama Mocogno, Montefiorino, Palagano, Pavullo nel Frignano, Polinago, Prignano sulla Secchia, Sassuolo, Scandiano e Serramazzoni e i residenti fuori comprensorio nei Comuni di Castenuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Maranello, Marano sul Panaro, Montecreto, Montese, Pievepelago, Riolunato, Sestola e Zocca, potranno votare a:
• Scandiano, presso la palazzina Lodesani in via Fogliani n. 7, lunedì 24 settembre e venerdì 28 settembre;
• Sassuolo, presso gli Uffici consortili in Via Cavallotti n. 132/7, martedì 25 settembre e domenica 30 settembre;
• Pavullo nel Frignano, presso gli Uffici dell'Unione dei Comuni del Frignano in Via Giardini n. 15, sabato 29 settembre;
• Prignano sulla Secchia, presso gli Uffici Comunali in Via Allegretti n. 216 giovedì 27 settembre;
• Montefiorino, presso le Scuole elementari in Piazza Marconi n. 57, mercoledì 26 settembre.
• Seggio N. 7. I residenti a Albinea, Bibbiano, Canossa, Cavriago, Montecchio Emilia, Quattro Castella, San Polo d'Enza e Sant'Ilario d'Enza e i residenti nei Comuni fuori comprensorio di Langhirano, Lesignano de Bagni, Montechiarugolo, Parma e Traversetolo potranno votare a:
• Bibbiano, presso gli uffici consortili in Via Ambrosoli n. 10 in località Barco di Bibbiano, da lunedì 24 a mercoledì 26 settembre e successivamente da venerdì 28 a domenica 30 settembre;
• San Polo d'Enza, presso gli Uffici comunali in Piazza IV novembre n. 1, giovedì 27 settembre;
• Seggio N. 8. I residenti a Baiso, Carpineti, Casina, Castelnovo né Monti, Monchio delle Corti, Palanzano, Tizzano Val Parma, Toano, Ventasso, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano e Villa Minozzo, e i residenti fuori comprensorio nei Comuni di Corniglio e Neviano degli Arduini, potranno votare a:
• Palanzano, presso gli Uffici comunali in Piazza Cardinal Ferrari n. 1, mercoledì 26 settembre;
• Castelnovo né Monti, presso gli Uffici consortili in Via Bellessere n. ½, lunedì 24 e martedì 25 settembre;
• Casina, presso la sala Consigliare in Piazza IV Novembre n. 3, martedì 25 e sabato 29 settembre;
• Villa Minozzo, presso la sala Consigliare in Piazza della Pace n. 1, giovedì 27 e venerdì 28 settembre;
• Viano, presso la Biblioteca in Via Casella n. 1, domenica 30 settembre;
• Ventasso, presso il Centro servizi culturali in Via 1° maggio in località Cervarezza, venerdì 28 settembre.

Potranno votare tutti i consorziati iscritti tra i votanti nell'Elenco definitivo degli aventi diritto al voto. Per verificare l'avvenuta iscrizione consultare il sito internet del Consorzio www.emiliacentrale.it  alla Sezione ELEZIONI 2018 - attivando la Ricerca aventi diritto al voto, o consultando l'Elenco definitivo degli aventi diritto al voto - oppure chiamare il n. verde 800 235320 attivo da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 14.00. Per l'esercizio del voto è sufficiente recarsi al seggio assegnato in base al Comune di residenza, o al seggio n. 2 a Reggio Emilia, muniti di un documento d'identità personale.

Per ogni informazione consultare il sito internet del Consorzio www.emiliacentrale.it  alla Sezione ELEZIONI 2018 oppure chiamare il n. verde 800 235320 attivo da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 14.00.

 

(allegate le schede elettorali conl e liste)

 

 

La settimana scorsa i cereali (grano duro e tenero e orzo) hanno dimostrato una certa stabilità sui mercati nazionali. I mercati internazionali sono rimasti per lo più invariati, salvo il mais in ribasso.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 settembre 2018 -
Mercati con poca storia, siamo nelle mani della guerra commerciale dei dazi, che sembra non avere fine, fatta di annunci contraddittori che conducono al logoramento di nervi.

SEMI nov 814 (-9,4) gen 828 (-9,2) mar 841,4 (-9)

FARINA ott 300,5 (-2,4) dic 303,3 (-2,4) gen 304,5 (-2)

OLIO ott 27,12 (-0,31) dic 27,37 (-0,33) gen 27,61 (-0,35)

CORN dic 343,2 (-4,6) mar 355,4 (-4,4) mag 364 (-4,2)

GRANO dic 510,4 (+4,2) mar 529 (+3,6) mag 541,4 (+2,2)

Mentre vi scrivo ore 10,37 il mercato telematico segna valori positivi diffusi.

Nel mercato interno ben poche variazioni. Grano e orzo sostenuti-fermi, mais in costante lento ridimensionamento, (da segnalare che in Veneto ha cessato di calare, e in Piemonte è maggiormente difeso).

Informiamo infine  circa trattative di mais reso su Bs-Cr-Lo, da ottobre a dicembre, a 185 € tonnellata con camion fissi merce 5 ppb.

Anche per il mercato delle bioenergie è da segnalare la disponibilità di farinaccio di grano duro a prezzi concorrenziali rispetto alla crusca.

 

Indicatori internazionali 19 settembre 2018 


l'Indice dei noli è sceso sino a 1356 punti, il petrolio è fermo attorno a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,17105

 

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@Pastificio.Andalini #Pastificio.Andalini

 

 

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Parma, 19 Settembre 2018 – A poco più di un anno dalla sua nomina alla guida della rinnovata Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po che oggi, a seguito della recente riforma di accorpamento, governa un Distretto Idrografico superiore ai 87mila Km quadrati dalla Val d'Aosta alle Marche, il Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Distrettuale Meuccio Berselli è stato nominato nel ristretto Comitato di Indirizzo dell'Osservatorio dei Contratti di Fiume del Ministero dell'Ambiente.

Oltre a Berselli, nell'organismo che si occupa della programmazione strategica e condivisa da soggetti pubblici e privati del territorio, sono entrati a far parte altri 6 membri in rappresentanza delle istituzioni, dicastero e delle regioni come Piemonte, Lombardia e Veneto in cui i contratti di fiume si stanno ritagliando ruolo di evidenza nella programmazione idraulica territoriale.

"Il Contratto di Fiume – ha commentato il Segretario Berselli - è uno strumento straordinario che il Ministero dell'Ambiente sta valorizzando in modo intelligente e utile. L'accordo sul territorio infatti concerta le esigenze delle comunità con quelle ambientali ed ha diverse funzioni molto rilevanti come mitigare il rischio idrogeologico, migliorare la qualità ed il bilancio idrico, riqualificare e tutelare l'ambiente e il paesaggio, valorizzare il territorio migliorandone accessibilità e fruibilità complessiva, rigenerare la componente socio-economica del bacino idrografico, informare, formare e coinvolgere i cittadini nei processi decisionali".

Il latte spot è in fibrillazione mentre sembra confermata la tendenza a scendere del burro. Grana Padano e Parmigiano Reggiano in ripresa da qualche settimana.

di Virgilio Parma 18 settembre 2018 -

LATTE SPOT Fermento nel latte spot. Il prezzo del latte spot nazionale rimane immutato, alla Borsa Merci di Verona, confermando l'intervallo tra 41,24-42,27 €/100 litri di latte. Riprende invece qualche centesimo il latte intero pastorizzato estero che si posiziona 40,72-42,27€/100 litri di latte. Più marcato il rimbalzo del prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero che guadagna il 6,06% fissandosi tra 17,60-18,63€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Meno 10 centesimi per il burro. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro, anche nella 38esima settimana, sono tutte in flessione negativa, così come la crema a uso alimentare.
Analogamente la panna di centrifuga quotata a Verona registra un lieve cedimento. In flessione anche il burro zangolato di Parma, cedimento riconfermato anche alla seduta di borsa di Reggio Emilia di stamane.

Borsa di Milano 17 settembre 2018:
BURRO CEE: 5,15 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,40 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,55 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,35 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,57 €/Kg. (-)
MARGARINA Luglio 2018: 0,92 -0,98€/kg (-)

Borsa Verona 17 settembre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,55-2,60€/Kg. (-)

Borsa di Parma 14 settembre 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,05 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 18 settembre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,95 - 2,95 €/kg.

GRANA PADANO 17/9/2018 - Ancora In ripresa i prezzi del Grana Padano DOP (+5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,25 - 6,30 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,80 - 7,00 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,15 - 7,50 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,25-5,35€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 14/9/2018 Leggero rimbalzo, per la quarta settimana consecutiva (5 cent), per il Parmigiano Reggiano 18, 24 e 30 mesi. Invariato il formaggio più fresco.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60-9,90 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,05-10,35 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,75 - 11,30 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,50 - 12,10 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,50 - 12,00 €/Kg. (+)

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Emilia Centrale, ecco cosa è stato fatto nei 31 mesi di Commissariamento straordinario. Alla vigilia delle elezioni il Commissario uscente Franco Zambelli traccia il bilancio delle azioni portate a termine a beneficio del territorio reggiano e modenese. Rifacimento dell'impianto di Mondine dopo il sisma, apertura della prima centrale idroelettrica a Castellarano, nuovo piano di classifica degli immobili e soprattutto l'eccellente progetto di riutilizzo delle acque reflue che regalano all'agricoltura 5 milioni di metri cubi di risorsa idrica in più. E tanto altro...

Reggio Emilia – Mercoledì 19 Settembre 2018 – E' un bilancio operativo di tutto rispetto, andato oltre ogni più rosea previsione, quello che il Commissario regionale Franco Zambelli, approdato oltre 30 mesi fa alla guida della Bonifica dell'Emilia Centrale, traccia al termine del suo incarico di governo straordinario dell'ente.

A pochi giorni dalle elezioni consortili per il rinnovo delle cariche istituzionali che si svolgeranno la prossima settimana (da lunedì 24 Settembre al 30 Settembre 2018) con un regolamento statutario - recentemente approvato dal Consorzio - più stringente e selettivo rispetto a quello precedente, Zambelli - insieme al direttore generale Domenico Turazza - guarda con soddisfazione all'intenso periodo trascorso negli uffici della bonifica e soprattutto alle cose concrete realizzate.

Un impegno - quello svolto con dedizione dal Commissario bolognese - che ha visto un'attività incessante su tutti i fronti da parte di tutto lo staff del Consorzio che ha portato a termine opere di rilievo e ammodernamento a beneficio di tutta la comunità e i produttivi, ma pur sempre molto delicati, equilibri economici del comprensorio gestito che si estende per 314mila ettari tra le province di Reggio, Modena e Mantova. Nella lunga e articolata lista delle opere concluse in tempi rapidi si evidenziano in particolare tra le altre: la risistemazione e ripristino potenziato del funzionamento dell'impianto strategico di Mondine danneggiato dal sisma emiliano, il contributo decisivo al Tavolo tecnico per la crisi irrigua in Val d'Enza a causa della siccità a cui il Consorzio ha fornito straordinari elementi tecnici aggiornati sui fabbisogni irrigui e sulle possibili soluzioni praticabili, il nuovo regolamento irriguo per le imprese del territorio, il nuovo statuto elettorale, l'ultimazione e attivazione della centrale idroelettrica sul Secchia a Castellarano insieme al Gruppo IREN e per ultimo, ma non certo per rilevanza, il progetto per il riutilizzo delle acque reflue di Reggio Emilia a Mancasale che assicura 5 milioni di metri cubi in più al comparto agricolo del comprensorio; un progetto già operativo che viene citato come esempio da emulare anche in grandi realtà metropolitane del paese. Oltre a queste opere ultimate naturalmente va segnalata la quotidiana azione dell'ente contro il dissesto idrogeologico nell'Appennino e nell'area pedemontana e il progetto di riqualificazione fluviale degli alvei e delle aree circostanti ai rii minori.

Insomma il quadro si presenta come molto colorito in grado di offrire ai nuovi amministratori una macchina oliata a dovere capace di affrontare anche le prossime sfide più ambiziose per la difesa e lo sviluppo del territorio gestito sotto il profilo idraulico. " Sono molto soddisfatto di quanto fatto in questi mesi – ha commentato il Commissario Zambelli – è stata davvero una esperienza straordinaria a contatto con le esigenze primarie delle comunità di questa terra che ho imparato ad amare. Vado fiero di molte cose realizzate, ma su tutte mi preme ribadire la concertazione e la trasparenza con i consorziati, i portatori di interesse, le amministrazioni ed in particolare con le associazioni agricole con cui ho intessuto un rapporto costante e pragmatico. Oltre a questo le due emergenze, quella dell'alluvione a Lentigione e la siccità epocale del 2017, mi hanno regalato ulteriore consapevolezza e ricchezza di rapporti umani che conserverò nel tempo". In occasione dell'incontro presso la sede del Consorzio di Bonifica Emilia Centrale anche il Direttore Generale Domanico Turazza ha espresso un sentito ringraziamento al Commissario: "Quella di Franco Zambelli – ha detto il direttore – è stata una guida sapiente e concreta. Tanti interventi sono stati realizzati, molti ultimati altri innovativi già avviati, in un percorso virtuoso che ci ha consentito di completare un'azione forte a servizio e beneficio del nostro comprensorio oggi più esteso e quindi bisognoso di opere e cure costanti di manutenzione".

 

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Impianto idrovoro foce abbeveratoia, intervento della bonifica per la sicurezza dell'area a nord-ovest della città. In strada Baganzola il Consorzio della Bonifica Parmense ha rapidamente risistemato l'impianto che regola uno degli snodi idraulici più importanti del comprensorio incrementando i livelli di sicurezza dell'estesa area Nord-Ovest del capoluogo e Area Fiere prima della stagione delle precipitazioni

Parma, 17 Settembre 2018 – L'impianto idrovoro di Foce Abbeveratoia – attivo dai primi Anni 2000 – progettato e gestito dal Consorzio della Bonifica Parmense, si è dimostrato nel tempo straordinariamente rilevante nella gestione e per lo smaltimento delle acque in eccesso anche nei casi più recenti di piena o sovrabbondanza di flussi.

L'area urbana a Nord-Ovest del perimetro cittadino del capoluogo sottesa all'influenza dell'impianto è infatti molto ampia, oltre 10mila ettari e comprende anche la zona Fiere di Parma; un'area che ha beneficiato progressivamente della messa in funzione del manufatto idraulico incrementando i livelli di sicurezza nella fascia di territorio dove le prime campagne (ma ancora in aree densamente abitate e con numerosi insediamenti aziendali) accolgono gran parte della risorsa idrica nell'estesa rete di canalizzazione della bonifica.

Nei mesi scorsi, parte dell'impianto consortile, a causa di un movimento franoso con successivo cedimento di una delle pareti che circondano l'edificio, aveva subito un danno che ne aveva minato la funzionalità. Così, soprattutto in previsione della stagione più piovosa nei prossimi mesi, il Consorzio della Bonifica Parmense è intervenuto con un piano complessivo e durevole di miglioramento del Foce Abbeveratoia e dell'intera zona in cui è situato con le sue capillari derivazioni volte a regolare e ottimizzare le portate dei canali Abbeveratoia, Galasso e il torrente Parma.

Un'azione di generale sistemazione e messa in sicurezza (che evita i rigurgiti stessi del Parma in caso di piena) è stata eseguita con l'impiego di massi posizionati sulla scarpata di destra del Canale Abbeveratoia, in prossimità delle pompe idrovore che consentono il sollevamento regolato delle acque.

Al termine dell'intervento di sistemazione il presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Luigi Spinazzi ha commentato: "L'impianto Foce Abbeveratoia mantiene costantemente un'influenza assai rilevante sul governo delle acque in questa ampia fetta di territorio tra città e campagna e un'azione immediata e mirata per la sistemazione del nodo idraulico è stata assolutamente prioritaria per la messa in sicurezza complessiva di questa zona strategica per la nostra città".

Il Direttore generale – l'ingegner Fabrizio Useri – ha rimarcato che "questo intervento fa parte di una lunga serie di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria che la Bonifica Parmense sta realizzando con i propri operai e attraverso affidamenti a seguito di gara di appalto, in tutto il territorio provinciale a beneficio della difesa idraulica e contro il progressivo aumento del fenomeno del dissesto idrogeologico".

Editoriale: - Ci mancava solo l'intervento dell'ONU - Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot. - Cereali e dintorni. Le reazioni dei mercati post USDA - Uova fresche, allerta del ministero della salute per la salmonella -

SOMMARIO Anno 17 - n° 37 16 settembre 2018
1.1 editoriale
Ci mancava solo l'intervento dell'ONU.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Le reazioni dei mercati post USDA
4.1 salone del gusto Il "Parmigiano" a "terra Madre Salone del Gusto"
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato interno in via di stabilizzazione e estero ancora incerto.
6.1 sicurezza alimentare Uova fresche, allerta del ministero della salute per la salmonella
7.1promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 16 Settembre 2018 06:32

Dal bisogno al desiderio di essere

Bisogno e desiderio accompagnano l'uomo sin dalle sue origini: la fame sosteneva il bisogno di procacciare il cibo per vivere e il desiderio era orientato a scoprire il mistero dell'Essere.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 15 settembre 2018 - Il bisogno è una mancanza, il desiderio è di condurre la propria anima a vedere oltre le stelle. 

In tanti hanno cercato di dare una definizione al bisogno la cui origine latina bisonium indica la presenza nell'uomo di una mancanza, una carenza, che deve essere soddisfatta per ripristinare l'equilibrio. Vivere in necessità, significa avere bisogno di qualcuno o di qualcosa, per dare sollievo al corpo e allo spirito: il bisogno di produrre, il bisogno di svolgere una attività, il bisogno di affetto, il bisogno sociale, il bisogno dell'etica e della morale, il bisogno naturale di curare l'anima e renderla felice.

Per dirla come Platone: «l'idea del bene sopra ogni altra cosa». Lo psicologo americano Abraham Maslow ha scelto la figura geometrica della piramide (molto rigida) per tracciare la strada gerarchica della motivazione, che procede dal basso verso l'alto, per ambire a descrivere i bisogni dell'uomo partendo dai livelli inferiori fino a raggiungere i livelli più alti, quelli superiori, identificati nell'ultimo con la trascendenza. Per Maslow «le persone sono uniche e i bisogni sono comuni». Lo psicologo americano Clayton Paul Alderfer propone invece una soluzione meno rigida rispetto a quella di Maslow e più disposta a vedere soluzioni dinamiche all'interno della gerarchia dei bisogni. Il suo modello riunisce i tre livelli centrali del modello di Maslow (sicurezza, appartenenza e stima) fornendo alla persona, in caso di bene-essere o male-essere, una via d'uscita. La filosofa ungherese Agnes Heller esprime una opinione innovativa, dove i bisogni sono il passaggio primo delle trasformazioni sociali. Essi non sono riconducibili alle stratificazioni sociali, ma piuttosto sono divisibili in due categorie: quelli alienanti e quelli radicali. I primi riguardano l'accumulo quantitativo di soldi e potere e non portano mai a una reale soddisfazione dell'uomo; i secondi invece sono di tipo qualitativo e riguardano l'amicizia, l'amore e l'introspezione.

È difficile ritrovare nel corpus di conoscenze e studi scientifici una definizione che trovi unanimi consensi proprio per la natura stessa del bisogno che lo riconduce a qualcosa di indefinibile.

Qualsiasi sia la natura del bisogno, l'uomo deve assolutamente cercare in se stesso, o nell'ambiente di riferimento, la soluzione che consenta di raggiungere l'equilibrio, pena la presenza di un disagio le cui manifestazioni possono modificare lo stile di vita e il sistema delle relazioni familiari, sociali e professionali nel quale si trova.

Il desiderio deriva dal latino de-sidus, letteralmente in mancanza di stelle. Anche in questo caso, come nel bisogno, le interpretazioni sono differenti e propriamente consolidano l'idea di significati differenti che convergono, o divergono, in base alle motivazioni e ai sentimenti propri dell'uomo, in quanto essere e frutto di una esistenza superiore che proviene da oltre le stelle.

Il prefisso de-sidus viene sempre osservato in chiave negativa. Rare sono le prospettive che prendono in considerazione il prefisso de-(sidus) in termini positivi e renderlo partecipe di qualcosa che proviene da, dalle stelle.

Tipica è la situazione nel quale l'uomo viene invitato ad osservare le stelle, nella notte di San Lorenzo, ad esprimere un desiderio che trovi riscontro nella speranza che si possa realizzare. L'uomo osserva le stelle e in quel momento viene attratto dalla luce che lo porta a rimanere in sospensione tra l'esistere, (essere – uomo – terra) e la propria esistenza, (che trova origine oltre la volta celeste), liberando la mente dalla forma materiale della razionalità per farsi accompagnare dal desiderio di raggiungere gli strati superiori della trascendenza. Il desiderio confina con la ricerca appassionata dell'oltre perché tutto ciò che desideriamo si possa realizzare, affidandoci alle stelle.

Il desiderio è un moto dell'anima che cerca di ridurre la distanza tra il desiderio dell'uomo e l'oggetto del desiderio.

Toccare le stelle con un dito, significa portare a sé qualcosa di inavvicinabile. L'auspicio è che tutto ciò che desideriamo un giorno si possa avverare, perché il desiderio diventa la strada maestra per raggiungere ciò che in quel momento è più caro all'uomo. Last but no least (l'ultimo ma non meno importante) è l'insieme dei bisogni e dei desideri che caratterizza la vita dell'uomo nelle sue manifestazioni quotidiane: la dimensione affettiva dei bisogni e dei desideri indispensabili per raggiungere insieme il benessere personale e offrire all'uomo l'opportunità di crearsi un mondo di stati situazionali denso di significati soggettivi, ma utili, per dare senso al suo bisogno di essere uomo e al desiderio di vivere la sua esistenza alla continua ricerca di una propria identità, che lo conduca a toccare ogni giorno le stelle con un dito.

Riferimenti bibliografici: Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli
Foto: Paolo Rebecchi, tratta dal libro Finestre di casa nostra. Immagini e racconti di un anno diverso. Uno sguardo oltre le cose. Edizione illustrata a cura di Paolo Rebecchi e Guido Zaccarelli. Editore: Itaca (Castel Bolognese)

 

 

GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Domenica, 16 Settembre 2018 06:06

Il "Parmigiano" a "terra Madre Salone del Gusto"

Il Parmigiano Reggiano mette in mostra la propria versatilità a Terra Madre Salone del Gusto. Il Re dei Formaggi si presenta al Lingotto con un fitto calendario di iniziative che mettono in luce la versatilità del prodotto: il matrimonio con la Grappa del Trentino, Gin Mare, Vermouth storico di Torino, vini di Alta Langa, Franciacorta, birre artigianali, ma anche con le pizze di Gianni di Lella. Il Salone sarà inoltre l'occasione per una riflessione sul consumo della Dop fuori casa e per lanciare la prossima edizione di Caseifici Aperti.

Reggio Emilia, 13 settembre 2018 - Il Consorzio Parmigiano Reggiano si presenta alla XII edizione di Terra Madre, Salone del Gusto con la nuova veste di "sostenitore ufficiale di Slow Food Italia" e con la volontà di portare avanti, insieme all'Associazione, un percorso che prevede progetti di promozione sociale in diversi ambiti: benessere animale, trasparenza della filiera, iniziative specifiche sul canale HoReCa.

Proprio su quest'ultimo tema, sempre più caro al Consorzio di tutela, è previsto un appuntamento che punta l'attenzione sul ruolo importantissimo che hanno i ristoratori nella comunicazione del valore dei prodotti a denominazione di origine.

La formaggiera che si trova comunemente al ristorante è un oggetto carico di mistero: come garantire a chi chiede espressamente Parmigiano Reggiano che ciò che è all'interno della formaggiera sia l'autentico Re dei Formaggi?

A queste e ad altre domande si cercherà di dare una riposta, attraverso un confronto tra il presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, il curatore della guida Osterie d'Italia di Slow Food Eugenio Signoroni, la chef Maria Amalia Anedda del ristorante Les Caves (PR) e Massimo Bernardi, direttore di Dissapore che modererà e stimolerà il dibattito.

Una riflessione su quale strada perseguire per garantire al consumatore che sceglie il Re dei Formaggi che in tavola non ci sia un fake: l'appuntamento è per venerdì 21 settembre, alle ore 10,30, presso lo stand del Consorzio Parmigiano Reggiano (padiglione 1 Emilia Romagna 1D051 1C052).

Il Salone del Gusto sarà anche l'occasione per raccontare la biodiversità del Parmigiano Reggiano.

È ormai chiaro che esiste un Parmigiano Reggiano per tutti i gusti. E non parliamo solo di stagionature, ma anche di razze. Ci sono la vacca bianca modenese, la rossa reggiana, la bruna e la frisona italiana. Così come esistono prodotti "certificati" che vanno incontro alle esigenze più diverse: dal prodotto di Montagna al Kosher, dall'Halal al Biologico. Le molteplici varietà del Parmigiano Reggiano saranno presentate ai consumatori, agli addetti ai lavori e ai giornalisti in occasione di aperitivi tematici in abbinamento a vini e cocktail selezionati.

Il Parmigiano Reggiano è un prodotto versatile che dà carattere ai grandi piatti e che si abbina con disinvoltura ai vini e ai distillati più pregiati. Al Salone del Gusto si sposerà con il Vermouth Storico di Torino, con Gin Mare, con i vini di Alta Langa e della Franciacorta, con le birre artigianali e con le Grappe del Trentino. Ma anche con altri prodotti simbolo del Made in Italy, come le pluripremiate pizze di Gianni di Lella.

I dettagli degli incontri sono pubblicati nel sito www.parmigianoreggiano.it 

Al Lingotto si lancerà anche la prossima edizione di Caseifici Aperti che si terrà sabato 29 e domenica 30 settembre.

Un appuntamento speciale per assistere alla produzione della DOP recentemente incoronata da Ipsos come "la più influente per gli italiani".
Questa volta saranno oltre 50 i produttori che apriranno le porte dei caseifici per permettere ai visitatori di assistere alla nascita del Parmigiano Reggiano, passeggiare nei suggestivi magazzini di stagionatura e acquistare il formaggio direttamente dalle mani di chi lo produce. Un autentico viaggio nel tempo alla scoperta del metodo di lavorazione artigianale, rimasto pressoché immutato da oltre nove secoli.

Partecipare a Caseifici Aperti è diventato ancora più semplice: sul sito www.parmigianoreggiano.it  in pochi click è possibile consultare la lista dei caseifici aderenti, verificare orari di apertura e eventi proposti.

 

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L'Osservatorio Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano, a conferma di molti studi di settore compiuti da varie società, ha mostrato che nel 2016 i pagamenti eseguiti con carta di credito, per via digitale, sono cresciuti circa del 9%, raggiungendo la soglia del 24% dei consumi.

Questo valore indica come sia in netta crescita la scelta rivolta a favore di strumenti moderni e più sicuri per eseguire pagamenti, soluzione che interessa sempre di più anche le aziende.

In questo caso parliamo di carte di credito aziendali, divenute importanti per la gestione amministrativa dell'impresa. Esse consentono di monitorare le spese veloci, i fornitori e le utenze, inoltre permettendo l'esame meramente online del flusso di denaro in uscita durante un determinato periodo. Questo concede un fondamentale controllo funzionale ed in tempo reale delle spese, voce fondamentale per la gestione dell'azienda.

La crescita dell'uso delle carte di credito aziendali ha spinto molte grandi banche ad interessarsi, per di più sono nate società che hanno deciso di specializzarsi esclusivamente in questo particolare settore. Tutto ciò ha portato ad uno sviluppo tecnologico e finanziario per incoraggiare l'uso di questo mezzo di pagamento.

Importante è ovviamente scegliere la soluzione più conveniente all'esigenze d'impresa, optando per quella offerta finanziaria che presenti reali benefici in base alla propria attività.

 

Ulteriori vantaggi della richiesta della carta di credito on line

È decisamente obsoleto recarsi presso un istituto di credito, perdere tanto tempo nel compilare documentazione che un operatore bancario poi inserirà lui stesso on line, magari nello stesso portale a cui potete accedere comodamente da casa vostra o dal vostro ufficio.
Un altro elemento molto importante nell'acquisto della carta di credito on line è sicuramente la possibilità di effettuare una comparazione delle carte di credito che oggi sono tantissime, alcune più vantaggiose di altre, alcune sono multiapplicative rispetto ad altre, offrono dei servizi rispetto ad altre: faccio un esempio, non tutte le carte di credito sono aderenti al circuito fast pay.

Ciò significa che se voglio impiegare la mia carta di credito per pagare al casello dell'autostrada e la carta di credito non è abilitata al circuito non mi farà passare. Insomma, l'acquisto on line mi permette di effettuare delle comparazioni sui costi, funzionalità in modo da consentire di effettuare la scelta più oculata, adatta alle mie necessità personali e il mio portafoglio. Acquistare la stessa card presso un istituto di credito mi offre sicuramente delle soluzioni più limitate.

In genere, un istituto di credito o una banca non ha più di due o tre soluzioni di pagamento per carte di credito e le tecnologie impiegate possono non essere conformi alle mie esigenze. On line posso tranquillamente effettuare una scelta più libera, consapevole e assolutamente meno vincolante.

Nel loro insieme i dati dell'USDA dimostrano che di merce, pur con varia distribuzione, non ne manca, (nonostante il calo del seme di soya per Argentina e i problemi del Grano in varie parti del mondo, così come la siccità nel Nord Europa). I consumi sono costanti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 settembre 2018 -
Mercoledi sera i dati USDA hanno mostrate sorprese nelle produzioni di corn/mais USA più alte determinando il corn in ribasso, grano nelle aspettative. I sei paesi più importanti ed esportatori assommano a 386 milioni di tonnellate, contro le 383 di agosto quindi anche il grano ha subito un ribasso. Però è opportuno ricordare che nella campagna precedente quota 386 si raffrontava con un 410 milioni di tonnellate per cui il ribasso è relativo viste le alte quotazioni già in essere. Per il comparto soya i numeri sono ottimi in tutti i sensi ma il mercato che avrebbe dovuto segnare in negativo ha chiuso in aumento. Una inversione di tendenza determinata da fattori esterni, in particolare dal fatto che il Segretario del Tesoro USA Steven Mnuchin ha invitato i cinesi a dialogare sulla vertenza dazi. Questo rappresenta infatti l'invito al più alto livello, cosa che ha immediatamente riacceso le speranze di un accordo, dando quindi forza ai valori di base del mercato..

SEMI set 829 (+8,6) nov 840 (+8,2) gen 853,4 (+8) mar 866 (+7,6)
FARINA set 315,7 (+1,5) ott 315,8 (+1,6) dic 318,4 (+2,2) gen 317,8 (+2,7)
OLIO set 27,63 (-0,10) ott 27,72 (-0,10) dic 27,99 (-0,09) gen 28,24 (-0,09)
CORN set 341,4 (-13,6) dic 352,4 (-14,6) mar 365 (-13,4) mag 373,4 (-13)
GRANO set 481,6 (-12) dic 506,6 (-12) mar 527 (-10,6) mag 541,4 (-10)

Nel loro insieme i dati dell'USDA dimostrano che di merce, pur con varia distribuzione, non ne manca, (nonostante il calo del seme di soya per Argentina e i problemi del Grano in varie parti del mondo, così come la siccità nel Nord Europa) e che i consumi sono costanti; ma fatti come questo dimostrano come il mercato delle commodities è dipendente, oltre che dalla natura, anche dalla politica e dalla finanza.

Mentre scriviamo, ad esempio, il mercato telematico fa esattamente l'opposto di ieri sera ma con valori assoluti molto contenuti. Comparto soya in ribasso, comparto cereali in rialzo.

L'Indice dei noli è sceso a 14311 punti, il petrolio wti è a circa 70 dollari al barile e il cambio alle ore 8,34 gira a 1,16273 (e questo oggi dovrebbe assorbire gran parte degli aumenti di ieri sera e agevolare maggiormente i cali, ma la volatilità è elevata)

Nel mercato interno cambia poco: grano e orzo sostenuti ma con minor spinta al rialzo, mais costante in lento ridimensionamento, (ma segnaliamo che in Veneto ha smesso di calare). Le trattative di mais reso su Bs-Cr-Lo da ottobre a dicembre a 188-190 a tonnellata con camion fissi merce 5 ppb.

Anche per il mercato delle bioenergie occorre ripetersi, salvo l'unica segnalazione per i cruscami che sono a fine corsa del loro calo, e l'industria molitoria maidicola stenta a partire a pieno regime e le farinette sono ancora ben difese.

Indicatori internazionali 13 settembre 2018

l'Indice dei noli è sceso sino a 1431 punti, il petrolio è fermo attorno a 70,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,16273

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(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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I prezzi dei cereali nazionali sono in via di stabilizzazione, a differenza del mais che è in sensibile calo. I mercati internazionali invece sono ancora incerti

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 12 settembre 2018 - Questa sera verificheremo, con altri dati provenienti da USDA, se sarà confermata la tendenza anticipata da Bloomberg ma, come ormai abbiamo imparato, le sorprese sono sempre dietro l'angolo.

Ieri sera il mercato ha chiuso in ribasso e questa mattina, ore 10,37, il telematico confermava la tendenza ribassista seppure in misura molto contenuta, tranne per il grano che è area positiva e continua il suo andamento altalenante tra aumenti e ribassi.

SEMI set 820,2 (-13,2) nov 831,6 (-13,4) gen 845,4 (-13,4) mar 858,2 (-13,4)
FARINA set 314,2 (-1,7) ott 314,2 (-2,1) dic 316,2 (-2,4) gen 315,1 (-2,6)
OLIO set 27,73 (-0,3) ott 27,82 (-0,28) dic 28,08 (-0,28) gen 28,33 (-0,27)
CORN set 355,2 (-0,2) dic 366,6 (-0,4) mar 378,4 (-0,6) mag 386,4 (-0,2)
GRANO set 493,6 (-10,2) dic 518,6 (-9,4) mar 537,6 (-9) mag 551,4 (-8,6)

L'Indice dei noli è sceso a 1439 punti, il petrolio wti è a circa 69 dollari al barile e il cambio gira a 1,15834. (e continua il sali scendi del cambio che condiziona ormai i prezzi più della base di mercato)

Nel mercato interno poche variazioni da segnalare: grano e orzo sostenuti ma con minor spinta al rialzo, mais costante lento ridimensionamento, si segnalano contratti fatti da novembre 2018 a giugno 2019 a 176 partenza porti e 178 per lo stesso periodo 19-2020 (valori molto concorrenziali rispetto ai costi correnti); cruscami ormai al fondo di resistenza, fa eccezione il farinaccio di grano tenero che sta prendendo spazi mangimistici sottraendoli all'orzo, così come sarà a brevissimo per la crusca che eroderà spazi ai foraggi troppo cari. Semi proteici e fibrosi sostenuti dalla domanda del Nord Europa.

Anche per il mercato delle bioenergie occorre ripetersi, salvo l'unica segnalazione per i cruscami che sono a fine corsa del loro calo, e l'industria molitoria maidicola stenta a partire a pieno regime e le farinette sono ancora ben difese.

Indicatori internazionali 12 settembre 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1439 punti, il petrolio è fermo attorno a 69,00$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,15834

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Martedì, 11 Settembre 2018 14:33

Lattiero caseari. Perde il burro e il latte spot.

Burro, panna e latte spot cedono diversi centesimi rispetto alla precedente settimana. Grana Padano e Parmigiano Reggiano sono ancora in ripresa.

di Virgilio Parma 11 settembre 2018 -

LATTE SPOT Scende ancora, per la seconda settimana consecutiva, il prezzo del latte spot. Il prezzo del latte spot nazionale cede ancora alcuni centesimi posizionandosi tra 41,24-42,27 €/100 litri di latte, alla borsa merci di Verona. Analogo andamento registrato per latte intero pastorizzato estero che si adagia su quota 40,21-41,76€/100 litri di latte. Più marcato il cedimento del prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero che perde il 5,71% fissandosi tra 16,56-17,60€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Primi segnali di ridimensionamento del prezzo del burro. Alla borsa di Milano le quotazioni di Burro sono tutte in flessione negativa, così come la crema a uso alimentare.
Analogamente la panna di centrifuga quotata a Verona registra un lieve cedimento. Dopo il marcato rimbalzo registrato la scorsa settimana, il burro zangolato di Parma ha lasciato inalterate le quotazioni.

Borsa di Milano 10 settembre 2018:
BURRO CEE: 5,25 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,50 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,65 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,45 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,72 €/Kg. (-)
MARGARINA Luglio 2018: 0,92 -0,98€/kg (-)

Borsa Verona 10 settembre 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,60-2,65€/Kg. (-)

Borsa di Parma 7 settembre 2018 (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,11 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 4 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,11 - 3,11€/kg.

GRANA PADANO 10/9/2018 - Ancora In ripresa i prezzi del Grana Padano DOP (+5 cent).
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,20 - 6,30 €/Kg. (+)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 6,75 - 7,00 €/Kg. (+)
- Grana Padano RISERVA 20 mesi di stagionatura e oltre: 7,10 - 7,50 €/Kg. (+)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,20-5,35€/Kg. (+)

PARMIGIANO REGGIANO 7/9/2018 Leggero rimbalzo, per la terza settimana consecutiva (5 cent), per il Parmigiano Reggiano 18, 24 e 30 mesi.
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60-9,90 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 10,00-10,35 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura 10,70 - 11,25 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 11,45 - 12,05 €/Kg. (+)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 12,45 - 12,95 €/Kg. (+)

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Editoriale: - Opposizione responsabile o ostruzionismo? Tutti contro - In lieve ripresa il Grana Padano e il "Parmigiano" - Crisi Ferrarini, qualcosa si muove. Forse. - La Pace Fiscale - Bonifica Emilia Centrale: tutto sulle elezioni consortili - Chiacchierata a tutto campo con Bobo Craxi. - Cereali e dintorni. Prove di stabilità con l'incognita del cambio -
SOMMARIO Anno 17 - n° 36 9 settembre 2018
1.1 editoriale
Opposizione responsabile o ostruzionismo? Tutti contro.
2.1 lattiero caseario In lieve ripresa il Grana Padano e il "Parmigiano"
3.1 economia e crisi Crisi Ferrarini, qualcosa si muove. Forse.
4.1 fisco e finanza La Pace Fiscale
4.2 bonifica centrale Bonifica Emilia Centrale: tutto sulle elezioni consortili
5.1 politica. Il Personaggio Chiacchierata a tutto campo con Bobo Craxi.
6.1 eventi parma city of gastronomy La cena dei 1000. Il foto-racconto
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Prove di stabilità con l'incognita del cambio.
8.1 biologico L'Emilia-Romagna sempre più bio
9.1promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 09 Settembre 2018 08:50

Il silenzio come comunicazione

Il silenzio è comunicazione e trasmette messaggi di relazione. È soggetto come qualsiasi altro messaggio a comprensione e fraintendimenti, che sottostà a regole di codifica e decodifica. Il silenzio comunica diventando al momento regolatore del contesto contribuendo a determinarlo in una nuova fisionomia. Da regolatore della situazione diventa un messaggio non più convenzionale – fatto di riti – ma un messaggio intenzionale e, in quanto ambiguo, chiede di essere decodificato. All'interno di un rapporto la parola contiene la parola dell'altro. Il silenzio è un messaggio che parla della relazione, che la commenta e, in quanto tale, si può considerare una forma di meta-comunicazione.


di Guido Zaccarelli Mirandola 8 settembre 2018 - Comunicare significa mettere in comune agendo sulla relazione alla pari, significa trasmettere. Le persone impiegano parole convenzionali per descrivere la trasmissione di un comunicato, come inviare, trasferire, notificare, far vedere, far sentire, illustrare, far conoscere, investire, contagiare, partecipare, unire, mettere in comune con gli altri tutto ciò che è nostro.

La comunicazione avviene tra individui che rappresentano le fonti della trasmissione (ricevente e trasmittente) e impiegano un veicolo, come mezzo per comunicare, e una strada nella quale fare scorre il messaggio che rappresenta l'oggetto della comunicazione. Tutto questo può avvenire in presenza di uno strumento che permette al messaggio di andare da una fonte all'altra e viceversa. Chiunque emetta, o provoca un suono che si manifesta con segnali o simboli, è fonte di trasmissione e deve continuamente tener presente le eventuali interferenze che il messaggio può incontrare durante il tragitto, dal momento in cui è compilato al momento in cui raggiunge il destinatario. Il messaggio può essere vocale, o per iscritto, e favorire la presenza di ragionamenti e/o condizionare le convinzioni, atteggiamenti e comportamenti. Le due forme prevedono la presenza di un codice che incorpori le regole per essere compreso dal ricevente. In tutto questo è fondamentale il modo – il come – il destinatario riceverà il messaggio che dipende anche dalle condizioni del destinatario nel momento in cui viene in contatto.

L'interpretazione è fortemente condizionata dalla presenza di interferenze che ostacolano il naturale scorrimento del messaggio da una fonte all'altra. Un caso tipico e legato al messaggio rivolto al nostro compagno di viaggio in treno, mentre attraversiamo una galleria, dove la mancanza di luce può indurre una sensazione di disagio nel nostro destinatario interferendo sulla nostra comunicazione e sulla comprensione. L'interferenza può essere la forte luce, il calore intenso o il freddo glaciale o il rumore. Può esservi interferenza nello strumento di ricezione. Un altro caso tipico possiamo incontrarlo quando il nostro messaggio verbale non incontra nessun tipo di interferenze dalla fonte di trasmissione allo strumento di ricezione ma il nostro destinatario ha l'auricolare del telefono che non funziona in modo corretto.

Ad esempio non dobbiamo trascurare i vizi di ricezione costituiti dalla mancanza di uno strumento idoneo ( gli occhiali) e da un difetto di vista (daltonismo). Quando le persone parlano apparentemente tutto sembra facile per l'azione messa in atto dal feedback (positivo-negativo–neutro) che le persone ricevono dal contesto nel quale sono collocate. Il problema sorge innanzi alla interpretazione di una comunicazione non verbale che necessita di uno sforzo maggiore per interpretare il messaggio evocato dai gesti. Maggiori sono le situazioni dove è presente il silenzio, indicato come regolatore dell'incontro, in grado di determinare il grado di accettabilità sociale e della sua durata all'interno di una data cultura. Da esso ricaviamo anche il modo di interpretarne il diverso significato: ad esempio stare in silenzio ad un funerale significa osservanza delle regole, prima di tutto, ma significa anche esprimere dolore e rispetto. Trasgredire il silenzio o, in altre occasioni, sfidare le regole mantenendo silenzi più o meno lunghi significa ancora qualcosa. Un silenzio esagerato può volere dire risentimento oppure noia o ancora, altrove, ignoranza oppure insubordinazione.

Cos'è il silenzio, oltre ad essere una cosa in talune circostanze accettabile, in altre auspicabile e in altre ancora cosa? La sua trattazione è importante per il ruolo che svolge nell'atto comunicativo e non trattarlo in questo articolo rischierebbe infatti di venire identificato in modo ambiguo e in negativo o come fenomeno contrapposto a rumore o, in termini interattivi, come mancanza di comunicazione. Il silenzio, inquadrato e governato da particolari regole contestuali come la pausa, la sospensione del contatto, non si pone più come inespressiva assenza intenzionale, mancanza di messaggio tra un emittente A e un ricevente B sospesi nel vuoto, ma come fenomeno indicante una presenza, la presenza di un particolare tipo di comunicazione.

Sono perciò le regole delle diverse interazioni comunicative, quelle stesse che impongono il silenzio, lo proibiscono, ne prescrivono la durata, che definiscono e codificano un certo comportamento come "silenzio". In termini di regole conversazionali, sappiamo che un parlante segnala la fine del proprio turno di intervento all'altro con un silenzio che, però, non è vissuto come silenzio fino a che non superi una certa durata. Qualora ciò avvenga è sempre possibile da parte dell'ultimo locutore eliminare l'imbarazzo che si può venire a creare trasformando l'interruzione in pausa del proprio discorso e riprendere a parlare.

Ad esempio conosco bene il mio partner, lo so mediamente loquace, e uso passare insieme a lui lunghe ore si silenzi e non-silenzi. Torno a casa, magari annunciando un allettante progetto da attuare insieme e non trovo risposta, ma una persona silenziosa che continua a disbrigare le sue solite azioni quotidiane. Che cosa penso io? Che quel silenzio vuol dire qualcosa, che c'è qualcosa che non va? Che ce l'ha con me. E' probabile allora che anch'io, avvertito un clima alterato e di apparente negatività, faccia a mia volta l'arrabbiato, e si inneschi da qui una dinamica particolare di ostilità. Per spiegare la codifica e la comprensione interpersonale del silenzio si può ricorrere anche alle regole generali della conversazione, così come lo descrive il filosofo inglese Paul Grice (1975).

La violazione – nel senso dello sfruttamento – di queste, in particolare del principio di cooperazione: «conforma il tuo contributo conversazionale a quanto è richiesto, nel momento in cui avviene, dall'intento comune accettato o dalla direzione dello scambio verbale in cui sei impegnato», per quanto concerne il silenzio, è proprio ciò che permette di interpretarlo come messaggio significativo. Grice con il principio di cooperazione vuole sottolineare l'importanza delle convenzioni sociali per facilitare l'interazione sociale, ovvero mettere in risalto l'interpretazione degli enunciati che dipendono dal contesto in cui si trovano i parlanti. L'inferenza aggiunge dettagli rispetto a quanto effettivamente viene espresso al momento. Grice definisce quindi le implicature conversazionali riferendosi a ciò che non viene detto ma quello che viene detto contribuisce a definire sottolineando l'importanza del dare intendere qualcosa per qualcosa d'altro rispetto a ciò che si dà per intendere.

A questo punto il silenzio intenzionale passa di nuovo da "sfondo" a "figura" (l'implicito diventa esplicito) e diventa a sua volta regolatore del contesto, contribuendo a determinarlo in una nuova fisionomia. A tale scopo è fondamentale riportare alla mente la teoria della Gestald – della forma – per l'importanza associata al rapporto figura - sfondo correlata alla visione dell'uomo di stati della realtà dove l'immagine osservata è sempre influenzata dallo sfondo che condiziona la percezione del contesto. Da "regolatore della situazione"; diventa messaggio non più convenzionale, rituale, ma messaggio intenzionale e, in quanto ambiguo, chiede di essere decodificato.

Ad esempio un adolescente sta in un angolo silenzioso, con aria infelice. Ad esempio tutto desidera fuorché si rispetti il suo silenzio, che non gli si parli e che si intenda alla lettera il suo messaggio come: voglio stare solo e zitto. Piuttosto, vuole che qualcuno gli si avvicini per chiedergli perché sta solo e zitto. Tanti possono essere i significati del silenzio e tanti i suoi usi funzionali. A dice qualcosa a B, non fa commenti. Lo scopo del suo silenzio è quello di comunicare disapprovazione per quanto A ha detto. A può comprendere il significato del silenzio di B, oppure può fraintenderlo, interpretarlo con disinteresse attivo, ostentato, oppure può interpretarlo come di disinteresse, ma svuotato del suo significato intenzionale, come "nulla da dire". All'interno di un rapporto la parola contiene la parola dell'altro, si pone di fronte ad essa alludendovi, commentandola implicitamente, e così facendo, la conferma o la smentisce, l'accoglie o la contrappone ad essa. Quando il gioco sincronizzato delle parole si sfasa e l'assenza diventa avvertibile, si sostituisce il gioco dei silenzi con il suo codice di rimandi e di interpretazioni. Una grammatica del silenzio non è ancora stata formulata, ed è difficile formularla, perché le regole di decodifica dei silenzi sono fortemente connesse al "contesto implicito" al rapporto particolare che vi è tra gli interlocutori, più che al "contesto esplicito" costituito dalle regole generali dei rapporti sociali.

Il silenzio è quindi un messaggio che parla della relazione, che la commenta e, in quanto tale, si può considerare una forma di meta-comunicazione. Ma, dopo aver insistito sul fatto che il silenzio è comunicazione, che trasmette messaggi di relazione, che è soggetto come qualsiasi messaggio a comprensione e fraintendimenti, che sottostà a regole di codifica e decodifica, sarebbe il caso di domandarsi qual è la peculiarità del messaggio silenzioso.

Cos'è che rende in certe situazioni il silenzio addirittura più comunicativo della parola, più forte, che ne fa esempio un inconfutabile strumento di potere? Scrive Tolstòj: " Che forma ha il silenzio! Lo so per esperienza ci si ingegna ad accumulare gli argomenti più irrefutabili contro l'avversario... Ed ecco che questi non reagisce per nulla, ma proprio per nulla... ci si immagina che egli prepari le obiezioni più probanti, si attende... e poi niente, niente del tutto. Questo modo di essere mi ha sempre colpito".

Questo commento è riferito da Tolstòj ai conflitti coniugali con la moglie: sappiamo dai diari di lui e di lei quanto spesso egli ricorresse a quest'arma e come questa sia stata vissuta come strumento di violenza. Se il silenzio è un'arma spesso vincente di conflitto, e quindi uno strumento di potere, è perché esso ha la funzione di smentire l'altro e la smentita è la situazione più catastrofica in cui possa trovarsi un individuo. Il silenzio comunica: non ho nulla da dirti, perché non esisti.

In questo "gioco del silenzio" un ruolo chiave viene assunto dagli individui i quali differiscono nella capacità di captare l'informazione trasmessa dal viso, dal corpo e dal tono di voce: quindi messaggi senza parole ovvero la produzione della comunicazione non verbale. Ad esempio un padre tace alla presenza del figlio per esprimere disapprovazione, il figlio tace al rimprovero per sottolineare la sua ribellione. Così avendo analizzato la natura comunicativa del silenzio ci troviamo a recuperare la natura silenziosa grazie alla quale, alludendo ad essa anche il silenzio può parlare. In questo "gioco del silenzio" un ruolo chiave viene assunto dagli individui i quali differiscono nella capacità di captare l'informazione trasmessa dal viso, dal corpo e dal tono di voce: quindi messaggi senza parole ovvero la produzione della comunicazione non verbale.

Riferimenti bibliografici: Il silenzio nella comunicazione – UNIMORE – Facoltà di Scienze della Comunicazione, Guido Zaccarelli.
La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell'azienda, Franco Angeli.

 

 

GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Agricoltura. L'Emilia-Romagna sempre più bio: crescono aziende (+68% sul 2014) e superfici (+72%). L'assessore Caselli: "Primi in Italia per numero di imprese di trasformazione, puntiamo a crescere ancora nella scia del boom dei consumi"
I campi coltivati superano quota 152mila ettari e il numero complessivo di operatori è salito a 6.231 al 30 giugno 2018. Parma in vetta alla classifica per provincia. Erogati 17 milioni di euro all'anno per i prossimi cinque con l'ultimo bando del Psr 2014-2020. La fotografia del settore alla vigilia dell'apertura del Sana di Bologna, dove la Regione sarà presente con un proprio stand (C13, padiglione 21)

Bologna – Prosegue l'ascesa del biologico made in Emilia-Romagna, con i campi coltivati senza l'uso di prodotti chimici di sintesi che a fine giugno 2018 hanno toccato il record di 152.400 ettari, pari al 15% dell'intera superfice agricola utilizzata (Sau) in regione (+72% sul 2014) e oltre 5.040 imprese agricole (+68%). Un boom che non conosce soste, anzi accelera, nella scia dell'ultimo bando ad hoc del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, datato 2018, che ha registrato un'altissima adesione, con 2.613 domande ammissibili, di cui 1.851 già finanziate, per un totale di 11,3 milioni di euro di contributi annui. Le restanti 762 domande saranno finanziate a breve, portando il totale dei finanziamenti erogati a 17 milioni di euro all'anno per i prossimi cinque. In questo modo saranno coperte tutte le domande presentate con quest'ultimo bando, per un totale di 130mila ettari.

Sono alcuni dei numeri che fanno da contorno alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna con un proprio stand (C13, padiglione 21) al Sana, il salone del biologico e del naturale che festeggia quest'anno il 30^ compleanno e in programma da domani a lunedì prossimo nei padiglioni del Fiera di Bologna.

"Siamo la quinta regione in Italia per numero complessivo di operatori e la prima per quanto riguarda le aziende di trasformazione- sottolinea l'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli-. Traguardi importanti, tuttavia puntiamo a crescere ancora, sull'onda di una crescente domanda da parte di consumatori sempre più attenti alla salubrità e alla tutela ambientale. Un trend positivo che sta garantendo buone prospettive di reddito alle nostre imprese agricole". "In Emilia-Romagna-prosegue- sono presenti tutte le filiere del biologico, dall'ortofrutta ai cereali, dal latte per il Parmigiano Reggiano alle carni e ai salumi. Le imprese più numerose sono non specializzate; ad esse si affiancano quelle che si occupano della moltiplicazione delle sementi, di mangimistica e di uova, che detengono la leadership nei rispettivi settori in ambito nazionale. Per il futuro continueremo a garantire il sostegno finanziario del Psr, puntando a rafforzare l'assistenza tecnica ai produttori soprattutto in campo ortofrutticolo e a favorire l'innovazione e lo sviluppo di sinergie tra i vari segmenti della filiera per lasciare al settore primario il massimo del valore".

Il settore in cifre

Sulla base delle ultime rilevazioni, dati aggiornati al 30 giugno scorso, sono 6.231 le imprese emiliano-romagnole attive nel settore del biologico, di cui appunto 5.043 agricole e le rimanenti 1.188 che si occupano di trasformazione e commercializzazione. La provincia che vanta il più alto numero di operatori è Parma (1.082), seguita nell'ordine da Forlì-Cesena (907), Bologna (864), Modena (802) e Piacenza (693). Completano il quadro Reggio Emilia (673), Ferrara (485), Ravenna (391) e Rimini (334).

La parte preponderante degli oltre 152mila ettari di campi coltivati secondo i dettami dell'agricoltura bio è rappresentata dai seminativi (82%). Al secondo posto della classifica vengono prati e pascoli (12%), poi la vite (3%), la frutta (2%) e, con percentuali via via più risicate, la frutta a guscio e l'olivo. L'ascesa del biologico negli ultimi anni sta contagiando anche il settore zootecnico, con gli allevamenti bio che ormai sfiorano quota 1.170 (+11% sul 2016), pari al 5% sul totale regionale. Particolare interesse si sta registrando per la conversione di allevamenti di bovini da latte, sia fresco che per la produzione di Parmigiano Reggiano, e di bovini da carne. In sensibile aumento anche gli allevamenti di galline ovaiole e tacchini.

Per convincere gli agricoltori a convertirsi al biologico e compensare i maggiori costi per le aziende la Regione eroga per i primi cinque anni dopo il passaggio al metodo "naturale" un contributo che varia dai 126 ai 742 euro ad ettaro all'anno, secondo il tipo di coltura. Incentivi lievemente più bassi - da 90 a 668 euro all'ettaro - per chi si è già convertito. Per la zootecnia i contributi variano da 370 a 425 in fase di conversione e da 333 a 383 euro all'ettaro all'anno per il mantenimento. Per agevolare l'adesione al bio sono stati semplificati gli adempimenti burocratici; inoltre viene riconosciuta una priorità "trasversale" a favore del biologico per molte altre misure del Psr (formazione e informazione, investimenti in azienda, giovani, innovazione e ricerca, certificazione, ecc.)

Gli appuntamenti della Regione al Sana

Lo stand della Regione Emilia-Romagna ospiterà nelle quattro giornate del Sana una ventina di iniziative che spaziano dalla presentazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio Dop e Igp in chiave bio, ai progetti di educazione alimentare per le diverse fasce di età, passando per le innovazioni in agricoltura e la tutela dell'agrobiodiversità. Spazio anche alla presentazione di uno dei prossimi presidi Slow Food rappresentato dalla "pesca dal buco incavato" di Massa Lombarda (Ra) e delle più recenti novità editoriali in tema agroalimentare. Per i buongustai in programma degustazioni varie. /G.Ma.

In allegato:

- Emilia-Romagna_numero imprese bio.pdf
- Emilia-Romagna - superfici bio.pdf
- Gli appuntamenti della Regione a Sana 2018.pdf

 

 

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Produzione italiana autocaravan nel 2017: +43% rispetto al 2016. Al via la nona edizione del salone camper. il Ministro Gian Marco Centinaio. inaugura il salone alle fiere di Parma. In Italia il popolo dei turisti in libertà sale a 8,7 milioni e vale 2,6 miliardi di euro. Il camper accelera: export all' 85% mentre la produzione aumenta nel 2017 del 43%

(Parma, 8 settembre) "Viaggiare in camper può diventare un grande acceleratore per l'economia del territorio. Tra le nostre linee di azione ci sarà il massimo impegno in termini di comunicazione, risorsa fondamentale per il comparto, e anche di ricerca di soluzioni normative che possano migliorare l'intero settore".

E' questo il messaggio chiave con il quale il Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio ha inaugurato oggi in Sala Barilla il Salone del Camper di Fiere di Parma organizzato con APC-Associazione Produttori Ca-ravan e Camper. Cinque padiglioni, 150mila metri quadrati di superficie espositiva, che ospiteranno fino al 16 settembre alle Fiere di Parma oltre 300 tra le più impor-tanti e innovative aziende internazionali del settore di veicoli ricreazionali.

"L'industria della produzione di camper e caravan italiana - ha evidenziato il Ministro - è in continua espansione e ogni anno lavora per valorizzare un comparto pro-duttivo che è ambasciatore dell'innovativo design made in Italy all'estero. Una vacanza in camper è da sempre sinonimo di libertà, è un vero e proprio stile di vita che consente di viaggiare 365 giorni all'anno, è un'esperienza di turismo integrale che permette di visitare luoghi nuovi, aree protette e scorci poco conosciuti della nostra Penisola. Gli appassionati del turismo in libertà sono i viaggiatori che instaurano uno stretto legame con la natura, la cultura e l'enogastronomia dei posti."

Il Mipaaft - ha concluso - vuole tutelare e promuovere il paesaggio per valorizzare le mete definite di seconda fascia ma che sono altrettanto emozionanti, anche perché le città d'arte sono ormai sature. Vogliamo che i turisti in entrata vadano ad ammirare quello che l'Italia può dare in termini di turismo alternativo e in questo il mondo del camper è in linea con i nostri obiettivi".
Che il Turismo in Liberà stia in effetti acquistando grande centralità nello stile di viaggio lo dicono i numeri: nel 2017 si stima che 4,2 milioni di turisti italiani abbiano viaggiato in Italia in camper, caravan e tenda generando 28,2 milioni di notti e un fatturato pari a 1,3 mld. Gli stranieri in libertà ( tedeschi, olandesi, francesi e austriaci in primis) hanno invece totalizzato 4,5 milioni per 28,6 milioni di notti.
Nel complesso, insomma, un popolo di 8,7 milioni di turisti che contribuisce all'economia del Bel paese con 2,6 mld Euro di fatturato e che è in continua cre-scita: nel 2016 a viaggiare in Italia erano 4,1 milioni di italiani e 4,3 stranieri.

Altri due dati polarizzano l'importanza di questa forma di turismo-ludico-esplorativo. Primo: la spesa de turisti stranieri in libertà nel 2017 è cresciuta del 5,8% (vs 2016). Secondo: nel paniere di spesa degli stranieri, food e shopping incidono per oltre il 50% sulle spese totali. Una modalità del "viaggiare", che porta l'export direttamente in casa, nei confini domestici (fonte dati: Osservatorio sul Turismo in libertà in Italia 2018).

Ad aprire questa mattina la nona edizione del Salone del Camper, Giandomenico Auricchio, Presidente di Fiere di Parma che ha dichiarato: "E' anche grazie al la-voro fatto con il nostro partner APC che il turismo all'aria aperta sta acquistando nel nostro Paese una dimensione contemporanea. E' infatti passato il messaggio che in camper, o tenda, sia è possibile vivere le destinazioni rispettando ambiente. L'Italia, grazie al suo patrimonio paesaggistico e culturale ha ancora uno straordinario poten-ziale di crescita. Con una quota di mercato che rappresenta solo il 7,5% circa è infatti ancora al di sotto sia della media europea (10%) sia del nord Europa dove si rag-giungono punte del 20%."

Domotica, guida assistita, ricerca di nuovi materiali, per una maggiore autonomia di viaggio, ma anche connessione e nuove soluzioni di mobilità per combinare vita outdoor e guida urbana. I camper ( 730 in totale i modelli in mostra) vivono oggi la loro rivoluzione tecnologica rispondendo ad un cliente sempre più esigente e attento alla qualità del viaggio. Lo dimostrano i dati del primo semestre 2018 che hanno già fatto registrare in Italia un +16% del nuovo. Viaggiare on the road, insomma ma co-modi, connessi e possibilmente su camper di ultima generazione.

"Dopo un 2015 - ha aggiunto Simone Niccolai, Presidente d APC - che aveva se-gnato finalmente la ripresa, con il ritorno al segno positivo per la prima volta dal 2007, il 2016 è stato l'anno della conferma e il 2017 quello della definitiva afferma-zione del Turismo in Libertà come forza trainante della nostra economia, con un vero exploit nella produzione (+43% vs 2016), nelle immatricolazioni (+20% rispetto ai già ottimi dati del 2016) e nell'export, attestato all'85% della produzione totale. Il trend è confermato dagli ottimi riscontri del primo semestre 2018, con +16% nel mercato del nuovo Italia e +13% nella produzione. Aspettiamo ora un grandissimo afflusso di visitatori al Salone dove saremo presenti con novità e proposte di tutti i mar-chi europei".

E se il salone è appena iniziato, Fiere di Parma già pensa al futuro con un format che asseconda i nuovi trend legati al viaggio e al benessere: secondo l'Istat, nel corso del 2016, il 4,7% dei viaggi degli italiani ha avuto come motivazione di viaggio proprio lo sport.

Sin dalla sua prima edizione - ha precisato Antonio Cellie Amministratore delegato di Fiere di Parma – il salone del camper di Parma ha proiettato il turismo Plei-nAir verso una dimensione contemporanea e sostenibile . Per questa ragione e an-che in un'ottica di valorizzazione integrata dell'offerta turistica nazionale in particola-re quella outdoor sportiva ed enogastronomica, abbiamo lanciato il Travel Outdoor Festival (TOF) in programma dal 15 al 17 febbraio prossimi. Una cerniera esperien-ziale tra domanda e offerta delle nuove forme di Turismo Itinerante e Attivo.
Sul piano strutturale inoltre - ha poi concluso Cellie- prevediamo la realizzazio-ne, entro il 2020 davanti all'ingresso Sud Del nostro quartiere fieristico del G&O – la Green & Outdoor Area – ovvero la più grande e verde area sosta in Europa.

 

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(Foto di copertina e Gallery di Francesca Bocchia)

 

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