A Correggio nessuna lista d'attesa per le scuole d'infanzia e previsione del 100% delle risposte anche per quanto riguarda i nidi -

Reggio Emilia, 2 settembre 2014 -

Copertura totale delle domande per quanto riguarda le scuole d'infanzia e solo tre bambini in lista d'attesa sui nidi. Con questi i dati hanno riaperti i servizi per l'infanzia a Correggio.
La presenza sul territorio di scuole d'infanzia comunali, statali e paritarie, con un'offerta complessiva di 775 posti, oltre alla collaborazione attiva con il Comune di San Martino in Rio e che riguarda 22 bambini, permette al Comune di dare risposta al 100% delle domande. In particolare, per l'anno 2014-2015 saranno 224 i bambini nuovi iscritti.

Per quanto riguarda i nidi d'infanzia, il Comune ha attivato 238 posti ricevendo 115 nuove domande di iscrizione (35 per la sezione "grandi", 75 per quella "medi" e 5 per i "lattanti"). Al momento rimangono in attesa solo tre bambini, tra quelli nati nel 2013 e che hanno presentato la domanda nei termini, con una percentuale di accoglienza delle domande, dunque, che si attesta al 97,4% del totale. Di solito nei primi giorni di inserimenti si verificano abbandoni e ritiri, ed è ragionevole prevedere che anche queste ultime domande potranno essere accolte positivamente.

Resta una quindicina di domande arrivate fuori termine di bambini nati tra il 2012 e il 2013, ma, spiega l'assessore alla scuola del Comune di Correggio, Elena Veneri, "nelle prossime settimane, avendo un quadro della situazione più preciso a seguito degli inserimenti effettivi, valuteremo i singoli casi e come amministrazione siamo disponibili a confrontarci con le famiglie per elaborare proposte innovative e inclusive".
"Dai dati in nostro possesso", continua Veneri, "si evince come la disponibilità di posti nei nostri nidi sia adeguata all'effettiva richiesta, ma si registra una significativa diminuzione di iscrizioni rispetto agli anni scorsi probabilmente per effetto della crisi. Questo ci dovrà far riflettere sulla nostra proposta scolastica, sulla programmazione dei servizi, al fine di mantenere alta la nostra capacità di accoglienza per continuare ad avere un'offerta adeguata non solo in termini numerici ma anche qualitativi partendo dalle nuove esigenze delle famiglie".

"Nessuna lista d'attesa nelle scuole d'infanzia e solo tre nei nidi mi sembra un ottimo risultato di partenza", commenta il sindaco Ilenia Malavasi. Lavoreremo per accoglierli tutti poiché riteniamo che ogni bambino abbia diritto ad avere un posto nei servizi per l'infanzia. È stato possibile raggiungere questi risultati in virtù della presenza nel nostro territorio di un sistema integrato che, grazie alla sinergia tra le scuole comunali, statali e paritarie, riesce a garantire un'offerta adeguata e di qualità. L'investimento per l'infanzia rimane una priorità per questa amministrazione e continueremo a investire in questa direzione per non disperdere l'importante patrimonio educativo costruito insieme alle famiglie, agli insegnanti e alle pedagogiste".

(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)

Giullari e conti di un'epoca remota hanno accompagnato la rievocazione storica alla consueta sagra di Castello Querciola -

Reggio Emilia, 2 settembre 2014 - Giulia Rossi -

Nascosto tra i boschi di Querce, alla fine di una stradina mezza sterrata, isolato tra i campi e le fattorie, sorge un vecchio borgo in sasso, fatto di poche case, una raffinata chiesina e una torre rustica: un angolo incantato di mondo a due passi dalla città.
Sembra l'inizio di una favola e forse di una favola si tratta davvero, perché sabato 30 e domenica 31 agosto alla consueta sagra di Castello Querciola, organizzata dal'Associazione per la valorizzazione di Viano, dal Comune e da molti volontari del querciolese, i protagonisti delle due serate sono stati giullari e conti di un'epoca remota che hanno accompagnato la rievocazione storica, eseguita ogni anno a fine agosto per ricordare quando, nel 1233, il feudo in questione passò dalle proprietà del vescovo di Reggio alla potente famiglia Fogliani.

LA SAGRA DI CASTELLO QUERCIOLA. Basta scendere dall'auto parcheggiata in un campo a pochi metri dal borgo per sentire già in lontananza il rombo delle trombe e il tumulto dei tamburi ed essere richiamati con la mente a un ritmo passato.
Mentre ci avviciniamo all'ingresso della festa, vediamo spiccare tra banchetti di ghirlande floreali che le dame indossavano sul capo, scudi di legno per bambini e gioielli in ferro battuto, il classico stemma medievale e una fila di persone che vestono abiti d'epoca in attesa di iniziare la parata: ci sono i villici, sporchi di terra e con vesti strappate, i religiosi tra cui il vescovo in vesti d'orate, gli arcieri, i musici, gli sbandieratori in calzamaglia e i nobili bardati di stole eleganti con il primo conte del Querzola.
Ma qual è la storia di questo feudo?

La rievocazione rid

IL FEUDO. "Le prime notizie del feudo risalgono al 980 quando questa struttura venne costruita per proteggere il vescovo di Reggio Emilia dalle scorrerie barbariche che in quel periodo si susseguivano senza sosta nel territorio emiliano - racconta Isabella Valcavi, insegnante della scuola media di Viano e promotrice dell'iniziativa - . Il feudo rimase residenza vescovile estiva fino a quando, precisamente il 23 agosto 1233, il vescovo di allora decise di donarlo a una potente famiglia guelfa che aveva difeso la chiesa, i Fogliani, i quali ne mantennero la gestione fino al sedicesimo secolo. Così ogni anno, l'ultima settimana di agosto, organizziamo questa sagra per rievocare e celebrare quell'investitura avvenuta tanti secoli fa".
"Questa festa richiama sempre molti turisti - prosegue l'insegnante - , soprattutto per la visita della torre, recentemente ristrutturata, in cui sono custoditi i preziosi affreschi di Lelio Orsi, noto pittore del '500, originario di Novellara (Reggio Emilia). Per noi è molto importante questo momento perché in questo modo abbiamo l'opportunità di far conoscere il borgo e la storia medievale a un grosso numero di persone, dando loro modo di riscoprire le nostre radici e la nostra identità, soprattutto in una società dove i valori autentici sono sempre più dimenticati. E, visto che si parla di valori, nell'organizzare sagre come questa, si riscopre davvero il piacere e la ricchezza dell'amicizia. Ho lavorato duramente per un mese, certo è stato impegnativo, ma ho avuto modo di stringere legami con persone di tutte le età che prima nemmeno conoscevo, ed è stato molto bello", conclude Valcavi.

L'INTRATTENIMENTO DEL BORGO. Intanto, sul paco allestito nel cuore del borgo antico davanti a una folla di persone, la cerimonia d'investitura volge al termine. È arrivato il momento dell'esibizione degli sbandieratori che dilettano il pubblico con numeri complessi e mozzafiato, sempre a ritmo di tamburi. C'è chi fa volteggiare due bandiere, chi persino quattro, chi ne lancia una in aria scambiandola con quella del compagno, chi la alza con l'abilità dei piedi verso l'alto.
Dopo di loro lo spettacolo continua con le affascinanti performance dei mangiafuoco che lasciano il pubblico a bocca aperta.
E dopo un dettagliato ripasso della nostra storia medievale e l'applaudito intrattenimento, è giunta l'ora di gustare le tante pietanze tradizionali della cucina emiliana. Polenta, gnocco fritto, erbazzone, il tutto accompagnato da una buona bottiglia di lambrusco, oppure due.
Presente sotto i tendoni del ristorante con un tavolo riservato anche il sindaco di Viano, Giorgio Bedeschi, che non si è voluto perdere una delle manifestazioni più importanti della zona.

UN RAPACE PER AMICO. E tra un pezzo di ciambella casereccia, inzuppata nel vino bianco come da tradizione, e l'altra, può capitare a qualche visitatore intento a deliziare il suo dolce, di ritrovarsi un rapace sulla testa. Lo splendido Barbagianni in questione ha sette anni e si chiama Kiss, "perché è fatto a cuore", ci spiegano, non arriva dal bosco ma dalla mano di Alba Favalesi, una stravagante e pittoresca signora appassionata di questo genere di uccelli crepuscolari.
Kiss non ama i flash e spesso non offre il suo viso ai tanti obbiettivi delle macchine fotografiche di quei curiosi che vorrebbero immortalarlo. Lui preferisce guardarsi le spalle, ma tutto sommato, per essere un animale selvatico, sembra trovarsi quasi a suo agio in mezzo a tante persone, e non disdegna di dominare la festa medievale dalla cima delle testa di qualche sconosciuto, salvo poi al richiamo, tornare sulla mano della sua padrona.

GLI ABITANTI DEL BORGO. Al termine della festa gli abitanti del borgo, gli Stefani, si svestono degli abiti medievali e tornano ad indossare quelli dei giorni nostri.
Una ragazza ci spiega che lei è nata e cresciuta tra quelle mura antiche, così come era stato per suo padre e suo nonno. Per loro, oggi tre famiglie in tutto, trascorrere l'anno quasi isolati non è poi così strano. "Forse in inverno è un po' più scomodo muoversi in auto perché gli spazzaneve puliscono solo la stradina principale - afferma - alla nostra salita di accesso al borgo pensa mio zio con il trattore, altrimenti non usciamo più di casa. Del resto qui è molto tranquillo. A noi piace. Così come amiamo ogni anno organizzare questa festa che abbiamo visto nascere 12 anni fa. Pensate, tutto è partito da una classe delle medie della signora Valcavi che ha fatto realizzare ai suoi ragazzi un breve documentario sulla storia del feudo. Poi pian piano la festa ha preso forma e oggi rappresenta un appuntamento imperdibile soprattutto per chi vive dalle nostre parti".

 

Dalle 19.30 in piazza Grande ingresso ai posti liberi a sedere fino a esaurimento. Il palco è sul lato dell'Arcivescovado. L'entrata per disabili e invitati è da corso Canalchiaro -

Modena, 2 settembre 2014 -

"Luciano, Messaggero di Pace", lo spettacolo omaggio a Luciano Pavarotti, si svolge sabato 6 settembre alle 21 a ingresso gratuito in piazza Grande a Modena grazie all'impegno congiunto della Fondazione Luciano Pavarotti e del Comune di Modena, con il sostegno fondamentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena (e con il supporto di Maserati e Gruppo Cremonini).
Di fronte al palco, allestito in piazza Grande sul lato dell'Arcivescovado, è collocata una platea di oltre mille posti a sedere non numerati, che saranno accessibili al pubblico a partire dalle 19.30 fino a esaurimento e comunque entro le 20.45.
Non sarà necessario munirsi di biglietti o tagliandi, l'accesso alla platea nella parte non riservata sarà consentito agli spettatori in ordine di arrivo.
Gli spettatori con disabilità, per i quali è predisposta un'area riservata, entrano dall'ingresso di via Canalchiaro. Lo stesso ingresso è destinato agli invitati e alla stampa. I cittadini potranno accedere ai posti a sedere liberi dagli ingressi su piazza Grande nei varchi dei nastri che separano l'area delle sedute. Il servizio di accompagnamento ai posti è garantito da hostess agli accessi.
Funzioneranno i nuovi bagni pubblici di piazza XX settembre.

(Fonte: Comune di Modena)

Si intitola "Il profilo delle nuvole", l'evento organizzato dall'istituto comprensivo di Cadeo e Pontenure inserito, come anteprima, nel calendario del Festival del Diritto, previsto per domani, 3 settembre, alla Sala dei Teatini -

Piacenza, 2 settembre 2014 -

Il presidente del Senato Piero Grasso, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e Giovanni Canzio, presidente della Corte d'Appello di Milano: sono questi alcuni degli ospiti illustri che parteciperanno al Festival del Diritto 2014, come annunciato ufficialmente Stefano Rodotà, coordinatore scientifico della kermesse. Giunta quest'anno alla settima edizione, gli incontri verteranno su un binomio di grande attualità: "Partecipazione / esclusione".

Un tema sul quale saranno chiamati a confrontarsi, come sempre, autorevoli testimoni delle istituzioni, della cultura e del mondo politico, giornalistico e accademico, e che verrà declinato sotto il profilo non solo giuridico, ma anche economico, filosofico e letterario.  Il Festival aprirà i battenti con l'anteprima prevista per domani, 3 settembre, alla Sala dei Teatini, dal titolo "Il profilo delle nuvole", nel corso della quale Rita Marcotulli reinterpreterà al pianoforte alcuni brani dei Pink Floyd tratti dal celebre album "The dark side of the moon", mentre l'inaugurazione vera e propria, alla presenza del sindaco Paolo Dosi e del comitato organizzatore, sarà giovedì 25 settembre alle 16.30 nel Salone di palazzo Gotico.

Anteprima del Festival del Diritto, il programma dell'incontro

"Il profilo delle nuvole" è organizzato dall'istituto comprensivo di Cadeo e Pontenure inserito, come anteprima, nel calendario del Festival del Diritto.
A partire dalle 9, la sala dei Teatini ospiterà gli interventi di diversi relatori – coordinati dal docente Angelo Bardini – ma anche reading e "duetti" letterari, sino alle note, reinterpretate al pianoforte da Rita Marcotulli, dei Pink Floyd.
Ad aprire l'incontro sarà il dirigente scolastico dell'istituto di Cadeo e Pontenure Daniele Barca, quindi l'insegnante Romina Bertuzzi sul tema "La libertà non è star sopra un albero" e il dirigente dell'Isi Pacioli di Crema Peppino Strada con "Vengo anch'io, no tu no".


A seguire, Mario Morcellini, direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale de "La Sapienza" di Roma duetterà con Luca Toschi, direttore del Communications Strategies Lab dell'Università di Firenze, a partire dai "Promessi Sposi" manzoniani. Lo scrittore e saggista Antonio Pascale parlerà de "La manutenzione dell'ignoranza", mentre le conclusioni saranno affidate, anziché a Stefano Versari come inizialmente previsto, ad Anna Maria Fellegara, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell'Università Cattolica di Piacenza e presidente del Comitato promotore del Festival.
Chiusura con il concerto in piano solo di Rita Marcotulli, evocativamente intitolato "Light side of the moon".

(Fonte: Comune di Piacenza)

Dal 3 al 7 settembre, a 2000 anni dalla morte, la figura dell'imperatore è al centro delle iniziative fra teatro, visite guidate, conferenze, ricostruzione della "Guerra di Modena" -

Modena, 1 settembre 2014 -

La "Guerra di Mutina" del 43 a.C. ricostruita al parco Ferrari con rievocatori in costume e introdotta da Valerio Massimo Manfredi. Al Museo civico archeologico una conferenza su Augusto imperatore svolta dall'illustre storico Luciano Canfora. Al Novi Ark uno spettacolo di teatro dal "Giulio Cesare" di Shakespeare e visite guidate con archeologi lungo la strada romana riscoperta. In occasione del bimillenario della morte di Augusto, primo imperatore di Roma, tanti appuntamenti gratuiti, nella sesta edizione di "Mutina Boica", organizzata dall'associazione "Aes Cranna", con la collaborazione e il patrocinio dei Musei civici del Comune di Modena e della Soprintendenza per i beni archeologici dell'Emilia Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività culturali, con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena. L'appuntamento modenese che fa "rivivere la storia" coinvolgendo ogni anno migliaia di persone, ritorna anche quest'anno dal 3 al 7 settembre coinvolgendo - oltre al parco Ferrari dove come ogni anno ci sono accampamenti, arene e mercatini – anche il Novi Ark e i Musei civici, con la consueta formula che associa passione per la storia, rigore nelle ricostruzioni, partecipazione, spettacolo e convivialità.

Gli appuntamenti

Tanti gli appuntamenti in programma, a partire da mercoledì 3 settembre alle 21, quando al Novi Ark va in scena "Cesare III Millennio", ispirato al Giulio Cesare di Shakespeare, con la regia di Tony Contartese. Dal giorno successivo, giovedì 4 alle 18 si aprono gli accampamenti e i mercatini dei rievocatori in costume al parco Ferrari, che sarà teatro fino a domenica 7 di numerose iniziative, incontri e laboratori, stand gastronomici e concerti serali, oltre che delle spettacolari rievocazioni delle due battaglie della "Guerra di Modena". La sera di sabato 6 alle 22 quella notturna di "Forum Gallorum" (oggi Castelfranco Emilia), e domenica 7 alle 17.30 la grande battaglia campale di Mutina, con centinaia di rievocatori in costume, introdotta da Valerio Massimo Manfredi. Sabato 6 settembre alle 15 a Palazzo dei Musei, si svolge l'incontro con lo storico Luciano Canfora "Augusto, tutto cominciò da Modena, sulla figura e l'ascesa al potere del primo imperatore di Roma, mentre al parco archeologico Novi Ark, dopo l'arrivo di un corteo storico in costume che percorrerà la via Emilia, inizieranno visite guidate con archeologi sulla storia di Modena, lungo la strada romana riportata alla luce.

(Fonte: Comune di Modena)

Il Concorso Internazionale MISS E MISTER EUROPA IN TOUR XV edizione ha visto Chiara Faccioli e Mirco Cortesiano vincere la tappa interregionale -

Parma, 1 settembre 2014 -

Si è svolta nei giorni scorsi presso il Ristorante Lo Scalino della Santè, (Center Spa ex Piscina Coni) nella splendida cornice della Piscina una tappa Interregionale del prestigioso concorso di Miss e Mister Europa in Tour. L'evento è stato voluto dalla gestione per far scoprire a chi non lo conoscesse il pregevolissimo Ristorante, in un contesto delizioso, ove la Bellezza Femminile e Maschile è stata protagonista. Varie le passerelle in diversi abiti: elegante, casual e per finire l'immancabile costume da bagno.

Il Conduttore nonché mattatore della serata William Franchini già Mister Europa Cinema Italia 2012 e unico italiano nel gruppo dei California Dream Men ha portato in porto con successo una serata presentando oltre a tutti i partecipanti alcuni momenti di spettacolo con la "Magia del Fuoco" proposta da Sabino de Nisi e dal balletto delle Crazy Violin di Chiara Villa. Madrina della Serata Miss Europa Sorriso Italia 2013 Cristina Bushaj che ha iniziato il defilè da vera top model. La Giuria così composta da Gianluca Menta Regista ed autore televisivo di un imminente programma di Antenna 3 con Cesare Cadeo, Alberto Petrolini attore e amico del Concorso, Ivana Cerdelli sosia ufficiale di Madonna, Fabrizio Smisci Fotografo dei Vip, Gianni Manici recordmen di Motonautica, Cosimo Altavilla editore Milanese, i titolari della Spa Center e del Ristorante lo Scalino della Santè hanno proclamato:

Miss Europa in Tour Beauty Daiane Ivonne Di Donna di Mantova 22 anni Miss Europa in Tour Fashion Cristina Zahaican di Roma (Moldava) 20 anni Miss Europa in Tour Fitness Amanda Pereira di Parma (Brasilian) 25 anni Miss Europa in Tour Cinema Sofia De Filippo di Parma 21 anni lavora al Bar Tolasudolsa di Piazzale Maestri, Miss Europa in Tour Parma Chiara Faccioli di Parma 20 anni modella, barista al Bar Frillo nuovo Bar Trattoria di Via Emilio Lepido 234 di Parma.

Mister Europa in Tour Ezziri Abdessamad di Reggio E. 21 anni. Mister Europa in Tour Fashion Patrizio Crocchioni di Milano 24 anni. Mister Europa in Tour Mattia Satanassi di Forli 27 anni. Mister Europa in Tour Raffaele Aiardo di Parma 28 anni ingegnere alla Ferrari. Mister Europa in Tour Parma Mirko Cortesiano di Parma 25 anni, modello e operaio in uno scatolificio.
La serata è stata ripresa dal Videoreporter Thommy Macaluso e sarà divulgata sui social network e da alcune emittenti televisive. La finale Regionale si svolgerà sempre presso il Ristorante Lo Scalino della Santè Domenica 14 Settembre alle 19.00, la prefinale Nazionale a Fiuggi 9-10-11 per poi concludersi a fine Ottobre presso il Park Hotel Ai Tigli di Parma.

(Fonte: ufficio stampa Miss e Mister Europa in Tour)

Recuperati oltre 300 metri quadri di superficie. Il collegamento da Ghiare lunedì 1° settembre alle 9.40 su Rai Uno all'interno del programma "Dolce Casa".

Parma, 30 Agosto 2014 – Gli studenti delle facoltà universitarie di Ingegneria e Architettura che hanno partecipato a "Recuperiamo la fornace", il workshop-cantiere che si è svolto dal 28 luglio al 1° agosto a Ghiare di Berceto, saranno i protagonisti lunedì prossimo, 1° settembre 2014, del programma "Dolce Casa", contenitore estivo del programma "Unomattina" che andrà in onda su Rai Uno dalle ore 9.40 circa alle ore 10.00.

All'interno della trasmissione, condotta da Veronica Maya, i ragazzi – guidati da Francesco Fulvi, ingegnere a capo del progetto – racconteranno la splendida esperienza vissuta questa estate in merito al loro operato sul recupero antropoculturale dell'ex-fornace Marchino di Ghiare di Berceto; l'argomento trattato durante la puntata sarà infatti il decoro urbano e come cambiano le città. In studio saranno presenti: l'assessore alla Roma Produttiva, Marta Leonori; lo storico Arnaldo Colasanti, l'architetto Massimiliano Fuksas, il conduttore radiofonico Stefano Piccirillo, la cantante Ylenia Lucisano; e in collegamento dalla sede Rai di Londra il corrispondente Marco Varvello.

Il workshop-cantiere per la riqualificazione locali dell'ex-cementificio Marchino, esperimento più unico che raro in Italia, è stato un vero successo. L'instancabile ed intenso lavoro portato a termine dai ragazzi nei cinque giorni della sua prima fase può facilmente essere messo a confronto con lo stato di fatto iniziale i lavori – ovvero prima che partisse il cantiere dello scorso 28 luglio – in una photogallery visibile sulla pagina Facebook del progetto e costituita dalle immagini di alcune zone della Fornace prima e dopo i lavori, oltre alle tavole del nuovo stato di fatto della struttura pubblicate dallo stesso Fulvi; più precisamente infatti le operazioni di "stonacatura", demolizione e pulizia del cantiere effettuate dagli studenti hanno fruttato in dettaglio: +135 mq al piano terra, +95 mq al piano primo, + 80 mq al piano terzo, per un totale complessivo di 310 mq di superficie coperta fruibile (cioè la superficie recuperata, messa in sicurezza ed ora calpestabile).

Alla puntata di "Dolce Casa" in onda su Rai Uno lunedì 1° settembre a partire dalle 9.40 parteciperanno, oltre ad una folta rappresentanza degli 80 studenti che hanno preso parte al cantiere e all'Ing. Fulvi, anche il team di architetti composto da Elisa Adorni, Giulia D'Ambrosio e Roberto Bruni, oltre ai due studenti della Facoltà di Architettura dell'Università di Parma vincitori del workshop, Francesca Sercia e Nicola Riccò. Sarà inoltre presente il sindaco di Berceto Luigi Lucchi.

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Aperta fino al 6 settembre la mostra di caricature di personaggi pavullesi di una volta. La rassegna ospitata a Palazzo Ducale dalla biblioteca comunale "Giovanni Santini" -

Modena, 29 agosto 2014 -

E' aperta fino a sabato 6 settembre a Pavullo, presso la biblioteca comunale "Giovanni Santini" all'interno di Palazzo Ducale, la mostra dedicata alle caricature di personaggi pavullesi di una volta. Curata dall'associazione culturale "In...Oltre" in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Pavullo e la biblioteca "Santini, la rassegna ospita disegni del celebre caricaturista modenese Mario Molinari, appartenenti alla signora Maria Aurora Orta. L'esposizione si può visitare negli orari di apertura della biblioteca: dal martedì al sabato dalle 9 alle 13, al martedì e al giovedì anche al pomeriggio dalle 15 alle 19.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Pavullo)

Una serata gratuita in onore del grande Maestro Luciano Pavarotti che in Piazza Grande vedrà ripercorrere la sua carriera e il suo impegno solidale -

Modena, 30 agosto 2014 -

Il sei settembre, Modena rende omaggio al grande Maestro Luciano Pavarotti, con uno spettacolo gratuito in Piazza Grande. Nel settimo anniversario della morte, la serata, condotta da Milly Carlucci, ripercorrerà la carriera e l' impegno solidale del Maestro attraverso letture e canti

Sul palco saliranno anche volti noti del cinema che si alterneranno in letture di brani sulla pace e la salvaguardia dei diritti umani, un tema caro al Maestro e, purtroppo, di stringente e drammatica attualità.

A intervallare questi contributi saranno le performance di giovani tenori, che si esibiranno in canzoni o arie che hanno fatto parte del repertorio del Maestro e sono considerate capisaldi della sua carriera.

(Fonte: Comune di Modena)

Quest'anno, il Museo Gonzaga di Novellara sarà aperto con una settimana di anticipo, il 31 agosto -

Reggio Emilia, 28 agosto 2014 -

Il Museo Gonzaga di Novellara è aperto tutte le domeniche del mese da gennaio a dicembre (ad esclusione del mese di agosto). Quest'anno, oltre ad alcune aperture straordinarie effettuate in tale mese in occasione di eventi, si riaprirà con una settimana di anticipo, il 31 agosto.
Il Museo Gonzaga, che si trova all'interno della Rocca dei Gonzaga di Novellara è un museo storico artistico legato in particolare alla presenza della famiglia Gonzaga a Novellara. Al suo interno sono conservate importanti opere tra le quali sono da segnalare in particolare i bellissimi affreschi di Lelio Orsi dipinti per il Casino di sopra e la straordinaria collezione di antichi vasi da farmacia della Spezieria dei Gesuiti di Novellara.
Il Museo è aperto dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,30. Ingresso gratuito

(Fonte: Ufficio comunicazione Comune di Novellara)

Testi e oltre 650 immagini per raccontare storia e curiosità delle figurine attraverso il patrimonio dell'istituto modenese. La pubblicazione sarà in vendita dal 12 settembre -

Modena, 27 agosto 2014 -

Dagli "antenati delle figurine", piccole stampe in serie, alla cromolitografia. Dall'uso pubblicitario associato più che a ogni altra ditta alla Liebig, all'avventura dell'azienda Panini. Oltre 650 immagini e testi specifici per comprendere un medium tanto amato quanto, probabilmente, poco conosciuto: la figurina.

Il nuovo catalogo generale del Museo della figurina, edito dalla Franco Cosimo Panini, dal titolo "Il Museo della figurina: dagli antecedenti alla figurina moderna", dal 12 settembre sarà in vendita al bookshop del Museo a Palazzo Santa Margherita (corso Canalgrande 103) e disponibile nelle librerie. La data coincide con la riapertura degli spazi espositivi dove si inaugura "Celebrity, icone in figurina", la nuova mostra collegata al Festival filosofia, che sarà visitabile fino al 22 febbraio 2015.

La pubblicazione racconta la storia, le tecniche, gli artisti, le curiosità che ruotano attorno a questo mondo, senza dimenticare di individuare il contesto in cui si sviluppano, i mutamenti sociali che derivano dal loro uso, le caratteristiche proprie di ogni singola tipologia di oggetto, con le conseguenti specificità collezionistiche.

I capitoli seguono il percorso proposto nella mostra permanente del Museo, prendendo a modello la suddivisione tematico-storica dei sei grandi armadi espositori, e approfondendo alcuni ambiti come la nascita e la diffusione delle figurine nel mondo o la varietà dei materiali ad esse connessi. Si tratta, quindi, di un vero e proprio excursus attraverso la storia della piccola stampa a colori, in particolar modo pubblicitaria, dalla seconda metà del XIX secolo.

A partire dagli "antenati delle figurine", le stampe antiche di piccole dimensioni e in serie che mostrano già tantissime affinità, anche nei soggetti, con le figurine, si procede a indagare la tecnica principe, la cromolitografia. Dalla nascita - più o meno leggendaria - negli anni Settanta dell'Ottocento della prima figurina, si viaggia in Europa e negli Usa per scoprirne le diverse declinazioni nazionali fino ad arrivare alla ditta che più di ogni altra ha associato il proprio nome a questi piccoli cartoncini colorati: la Liebig. La figurina condivide tecniche e funzioni con tanti altri materiali cartacei che, ognuno a suo modo, interpretano con stili diversissimi i temi più disparati: scatole di fiammiferi, bolli chiudilettera, carta moneta, menu, calendarietti, etichette d'albergo, giornalini per ragazzi, album pubblicati dalle ditte per raccogliere le serie o creati per passatempo dai collezionisti seguendo il proprio gusto e la propria fantasia. Gli ultimi capitoli ci portano infine a un passato più recente, quello che tanti ricordano personalmente o hanno sentito raccontare da genitori e nonni: dal dopoguerra agli anni Ottanta e Novanta, passando per la grande avventura dell'azienda Panini.

La pubblicazione presenta, inoltre, una dettagliata bibliografia di riferimento e un'appendice con cenni biografici degli artisti citati.
Il catalogo è a cura di Paola Basile con la collaborazione di Thelma Gramolelli. Il testo dedicato agli anni ottanta e novanta è di Roberto Farné; il progetto grafico di Antonella Battilani. Pur non esaurendo la mole imponente di materiale esposto e conservato in Museo, il volume, spiegano i curatori, rappresenta un punto di partenza per la sistematizzazione dello studio delle figurine e dei materiali affini, pratico per il collezionista o il conoscitore, dilettevole per l'appassionato.

(Fonte: Comune di Modena)

Martedì, 26 Agosto 2014 11:47

Kamlalaf, Daniela racconta il Senegal

Daniela Patelli, tra i partecipanti al progetto Kamlalaf che hanno vissuto l'esperienza in Senegal con l'associazione Diaspora Yoff, ripercorre alcuni dei momenti più significativi del suo viaggio.

Piacenza, 26 agosto 2014 -

Il viaggio dei ragazzi partiti per il Senegal nell'ambito del progetto Kamlalaf che ha l'obiettivo di costruire un percorso personale nel mondo del volontariato e della cooperazione internazionale -

Chiudo gli occhi e sento ancora sulla pelle quel soffio di vento che offriva un po' di sollievo sulla spiaggia, mentre in una buca nella sabbia ribolliva l'acqua dell'ataya. Quale migliore compagnia di un tipico tè senegalese? Pare che basti mettere su l'acqua per veder formarsi una cerchia di persone pronte a trascorrere del tempo insieme a chiacchierare. 
In questi giorni non ho conosciuto attimo di silenzio. In strada c'è gente a ogni ora che non può fare a meno di salutarsi, chiedere della famiglia mentre le mani si stringono e non si lasciano. Bambini insabbiati schiamazzano rincorrendosi o giocando a palla o giocando con un copertone.

Tra i vicoli, dall'ombra qualche pecora lancia un belato. I muezzin richiamano i fedeli alla moschea, ognuno dalla propria. E quando il sole cala si alza il ritmo dei tamburi e il canto delle preghiere. Le orecchie sono colme di suoni e un toubab (trad. uomo bianco) potrebbe spazientirsi... E invece, sicuramente questo è il mio caso, quando la partenza si avvicina ci si comincia a chiedere se sia così assurda la prospettiva di restare e quali potrebbero essere le proprie possibilità. E perché no? Potrei buttarmi anch'io in Dakar a fare incetta di merci da rivendere in Yoff. Oppure chi è bravo a cucinare può fare un business del suo piatto forte allestendo un piccolo banchetto in un angolo ombroso delle strade di questo villaggio. Chi è portato per le faccende domestiche potrebbe mettere in piedi una mini impresa e accettare lavoretti, come fare il bucato, stirare, babysitter, pulizia pavimenti.. Se hai un congelatore puoi rivendere anche il tuo prezioso ghiaccio.
 Insomma le possibilità sono infinite per questi senegalesi: la loro duttilità e la loro inventiva invitano a non preoccuparsi troppo del futuro vivendo alla giornata. 


Guardo questa società e questo villaggio di pescatori, specchio di altre comunità senegalesi, e vedo da un lato che la voglia di fare è molta e dall'altro che ci sono tanto lavoro e tante problematiche da risolvere, prime fra tutte l'inadeguatezza delle abitazioni con asfissianti tetti di lamiera oppure lo smaltimento dei rifiuti che inondano strade e piazzali e spiagge. 
Ai miei occhi questo Stato può solo sembrare in crescita e con una buona prospettiva di miglioramento. I

l mio augurio è che il suo popolo non ricalchi passo dopo passo gli errori di noi tubab europei, assorbendo le nostre abitudini e il nostro consumismo, perdendo le proprie tradizioni e i valori di cui ancora sono portatori.
 Qui ho infatti trovato il rispetto per il prossimo come fosse un fratello e il rispetto per l'anziano che ha un ruolo fondamentale nella risoluzione dei conflitti sociali dando voce a etica e buon senso. Ho ritrovato l'umiltà e il senso civico, da noi merce rara, nel volontariato di tante persone che si prodigano per fare ciò di cui c'è bisogno, semplicemente perché c'è n'è bisogno e lo Stato non può permettersi di retribuirli tutti.

Ho scoperto una spiritualità e una saggezza antiche da noi estinte con la diffusione della religione cattolica, fatte di riti pagani e danze tribali e di presenze benigne e maligne che influenzano la vita quotidiana, per cui ogni malattia ha un suo rimedio naturale o spirituale. E così, in preda a un raffreddore che avrebbe stroncato anche il rinoceronte ammirato alla riserva di Bandia, mi ritrovo nel bicchiere un beverone, gentilmente offerto da una delle due mamma di casa - si trattava infatti di un'allegra famiglia poligama. Niaxna (buono), molto buono. Per quanto mi è stato possibile capire si trattava di un delizioso frullato di frutta, ma nel mio cuore rimarrà simbolo della teranga (ospitalità) senegalese e dell'amore materno di cui ho goduto in queste due settimane. 
Jerejef (grazie), grazie di cuore a tutti coloro che hanno reso possibile questo viaggio e alla famiglia Diagne.
Daniela Patelli

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Sabato, 23 Agosto 2014 15:19

Pavullo, affluenza record alla biblioteca

Grandi numeri per la biblioteca comunale "G. Santini" di Pavullo

Pavullo (MO) 23 agosto 2014 --
Macina record di affluenza la biblioteca comunale "Giovanni Santini" di Pavullo. Martedì scorso, 19 agosto, infatti, lo spazio culturale situato all'interno del Palazzo Ducale ha registrato ben 219 ingressi equamente distribuiti fra il mattino dalle 9 alle 13, 110, e il pomeriggio dalle 15 alle 19, 109. Fra questi 158 erano adulti, mentre i rimanenti 61 bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Grandi numeri anche per i prestiti effettuati, ben 270, così suddivisi: 34 dvd per adulti; 5 cd per adulti; 129 libri per adulti; 100 documenti della sezione ragazzi (libri, cd e dvd per ragazzi) e 3 prestiti inter bibliotecari
La biblioteca di Pavullo offre i seguenti servizi: prestito e prestito digitale di e-book e altri documenti digitali attraverso la piattaforma Medialibrary on line; prestito inter bibliotecario; bibliografie ed esposizioni a tema; spazi per lo studio, la lettura e la consultazione di libri, quotidiani e riviste; due postazioni video e una postazione audio; quattro computer per la navigazione internet e la videoscrittura; accesso a internet e collegamento wireless gratuiti; fotocopie e stampe da pc; iniziative di promozione della lettura per adulti e bambini e mostre. Su prenotazione, inoltre, è disponibile il Servizio di Facilitazione Digitale, che fornisce un aiuto per l'utilizzo delle risorse informative disponibili in rete agli utenti alle prime armi e che rientra nel più ampio progetto di alfabetizzazione digitale denominato "Pane e Internet", promosso dalle Regione Emilia Romagna.

Domenica, 24 Agosto 2014 09:31

Kamlalaf, l'Uganda di Alberto e Laura

Al "diario" di Alberto Maserati, tra i partecipanti al progetto Kamlalaf, si aggiunge quello di Laura, giovane trevigiana che si è aggregata al gruppo attraverso l'iniziativa "Vieni e vedi" di Africa Mission.

Piacenza 24 agosto 2014 --
Il loro viaggio si è ormai concluso, ma nelle righe che seguono, due tra i ragazzi che hanno vissuto il viaggio in Uganda con Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo raccontano emozioni, sensazioni, scoperte.
Al "diario" di Alberto Maserati, tra i partecipanti al progetto Kamlalaf, si aggiunge quello di Laura, giovane trevigiana che si è aggregata al gruppo attraverso l'iniziativa "Vieni e vedi" di Africa Mission.

Giorno 4
Vi sbagliate! Non vi voglio narrare i fotogenici tramonti africani, fino ad ora nascosti dietro la spessa coltre di fumi che a Kampala trapassa le narici e fa strizzare gli occhi; o della natura sorprendente di questi luoghi, con animali bellissimi e piante meravigliose; o dei colori, dei sapori e degli odori che riempiono questa atmosfera; delle persone, dei bambini festosi e ovunque, dei costumi e delle danze tipiche o come si dice sempre: "la musica e il ritmo l'hanno nel sangue". Ci sono montagne di libri sull'argomento. Leggete quelli.
Vi racconto di un avvenimento che sarebbe potuto succedere anche a pochi metri da casa mia; ma è accaduto qui. Vi racconto di un mio sorriso di ipocrisia, regalato, trasformatosi in lacrime di commozione, per la reazione silenziosa di gioia umile e spontanea, slegato da ogni materialismo o fine egoistico, di chi l'ha ricevuto. Una sensazione di fronte alla quale si rimane disarmati per la sua forza travolgente. Mi è venuta in mente una poesia di Manzoni, "Regala ciò che non hai": "...regala un sorriso quando tu hai voglia di piangere, produci serenità dalla tempesta che hai dentro (...). Ti accorgerai che la gioia a poco a poco entrerà in te, invaderà il tuo essere, diventerà veramente tua nella misura in cui l'avrai donata agli altri."

Giorno 12
Benvenuti in Karamoja.
Ci vediamo catapultati in un altro mondo. Il traffico cittadino va diradandosi, attraversiamo foreste, distese di mais e canna da zucchero, paludi ricoperte di papiri; ed è così che, quasi senza accorgercene, arriviamo in Karamoja. La nostra auto sprofonda nella ferita che taglia un altipiano a perdita d'occhio, cosparso di alberi via via sempre più radi e da invisibili villaggi. Con il loro portamento inconfondibile, avvolti come spiriti nei loro coloratissimi mantelli, ecco che ci appaiono qua e la lungo la strada o vicino alle loro case i karimojong; una popolazione di pastori nomadi, guerrieri per necessità.
È la stagione delle piogge qui, e con questo mi spiego perché, la "terra dimenticata da Dio", mi appare una madre più generosa di come mi era stata descritta. Ma la natura si manifesta subito come è realmente: una matrigna avara alla quale l'uomo, come gli altri abitanti di questa regione, si è dovuto adattare, per sopravvivere, nonostante i suoi capricci. Come le acacie che qui hanno lunghe, durissime spine per difendersi dagli attacchi degli erbivori, anche gli uomini sembrano nascondersi sotto una dura corazza, pronti a proteggersi da qualsiasi sorta di attacco nemico. Un individualismo cieco sembra pervadere questo luogo. Chi ha più vacche è più importante. I bambini mangiano per ultimi. La legge del più forte, la legge della sopravvivenza naturale, regola questo ecosistema.
Ed ecco avanzare verso noi, con passo instabile e insicuro, un uomo, che si è appena bevuto i suoi soldi per sopravvivere ad un mondo nuovo. Non è un ubriacone comune, lui era un fiero guerriero karimojong. Sulla sua pelle si possono contare il numero di uomini da lui uccisi. Nei suoi occhi, velati dalla cataratta e inzuppati di grappa keniota, puoi vedere tutte le vacche un tempo da lui possedute. Il suo mondo è sparito, in un istante. È rimasto senza niente con la campagna del disarmo e la politica del governo per rendere sedentaria e quindi più controllabile questa popolazione. L'alcool, venduto qui in squallide bustine di plastica, è ciò che gli resta. Eccolo fare lo scemo con le nuove turiste bianche.
Ho capito quanto sia, molto spesso, difficile e delicato il lavoro delle Ong. Ho capito quanto sia impossibile aiutare tutti. Ecco perché quando si chiede "la situazione è migliorata da quando C&D e Africa Mission operano in questa regione?" non si può avere una risposta certa, dipende dal punto di vista. Sicuramente è cambiata e come in tutti i cambiamenti, vi sono pro e i contro. I bambini ora, almeno la maggior parte, hanno di che sfamarsi, la possibilità di avere le cure mediche di base, la possibilità di un'istruzione elementare. E tutto ciò è grandioso.
Alberto Maserati
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Questo è il racconto del mio viaggio... il mio primo viaggio in Africa, un viaggio che ho sognato e desiderato da molti anni e che finalmente ha preso forma, non so perchè sono riuscita a partire proprio in questo momento della mia vita, forse lo scoprirò con il trascorrere del tempo, o forse lo sto già capendo pian piano. Il viaggio in realtà è cominciato già in Italia quando ho conosciuto Africa Mission e le persone che ne fanno parte, sono entrata anch'io a far parte di questo gruppo, anzi di questa grande famiglia che ha come casa tutta l'Italia e che mi ha dato l'opportunità di fare questa bellissima esperienza!
Non riesco a riordinare i pensieri e le emozioni che ho provato in questo luogo, perchè qui tutto è pieno...pieno di persone, di colori, di voci e suoni, di odori, di macchine e animali, di polvere e oggetti, di sguardi e strette di mano. Posso descrivere la prima sensazione che ho sentito durante il nostro primo incontro con questo mondo che come un uragano mi ha travolto: mi sono ritrovata catapultata in mezzo a una confusione fatta di vita. Questa sensazione mi accompagna ogni giorno, nonostante cambino i paesaggi, le persone, le abitudini... io rimango travolta da tutto ciò che accade attorno a me, tutto ciò che incontro mi colpisce, è come una sorta di onda d'urto che mi viene addosso.
Potrei descrivere concretamente tutto ciò che abbiamo fatto: le attività con i bambini, i giochi, i luoghi visitati in cui la vita viene vissuta, il prendersi cura di chi ne ha bisogno, l'aiutare le persone che ogni giorno si mettono al servizio dell'altro; ma il mio viaggio è fatto principalmente di emozioni, di sentimenti che nascono da dentro, di pensieri che mi riempiono la mente e che non riesco a far stare in silenzio... è fatto di un qualcosa che è difficile esprimere perchè è un qualcosa che si può solo vivere.
Il mio viaggio è fatto anche di persone che come me hanno scelto di fare questa esperienza, e che non hanno scelto di ritrovarsi nello stesso posto nel medesimo momento, è fatto di un gruppo di ragazzi che, prima ancora di essere dei compagni di viaggio, sono degli amici... amici che guardano questo mondo sconosciuto con gli occhi della curiosità, priva di pregiudizi e paure, piena di stupore e incredulità. Sono contenta di poter condividere con loro questo mio pezzo di vita, sono contenta che ognuno di loro abbia incrociato il mio cammino... sono amici che resteranno per sempre legati a questo mio sogno realizzato, che lo rendono ogni giorno pieno di affetto.
Importante per me è anche la presenza di Paolo che ci sta dando la possibilità di vedere e conoscere ogni piccola realtà, di vedere quanto lavoro e aiuto c'è dietro ai tanti progetti che C&D ha, ci da la possibilità di metterci in gioco completamente, ci da la sicurezza nel poterci esprimere a nostro modo senza aver troppo timore di sbagliare, con quel suo modo semplice e umano di stare in mezzo alla gente e di renderci parte della vita che si costruisce qui ogni giorno.
Bellissimo è stato vivere nella casa di Piergiorgio e Cristina, ci hanno accolto come una mamma e un papà. Ci siamo sentiti una vera famiglia, loro hanno saputo darci l'affetto, il supporto e la sicurezza necessari per affrontare al meglio questa avventura a noi completamente sconosciuta. Ritornare nella loro casa dopo le nostre attività era proprio come ritornare a casa dopo una giornata di lavoro...loro erano sempre li ad aspettarci e noi questo lo sapevamo!
Il mio viaggio non è ancora terminato...so che ci saranno ancora tante persone da incontrare, da conoscere, molti sguardi che incroceranno il mio, molti sorrisi che nasceranno e molte emozioni che riempiranno cuore e mente...
Laura

Sabato, 23 Agosto 2014 09:08

Alseno: domani speciale annullo postale

Annullo speciale in occasione del III aviopellegrinaggio nazionale di San Bernardo

Alseno, 23 agosto 2014 --
La Filiale di Piacenza di Poste Italiane, in occasione del Terzo Aviopellegrinaggio Nazionale di San Bernardo, su richiesta dell'Associazione Onlus Centro Studi Storici Templari, ha approntato un servizio temporaneo con speciale annullo postale che si potrà ottenere domenica 24 agosto dalle 11.15 alle 16.45 nello spazio allestito presso l'Abbazia di Chiaravalle della Colomba in Via San Bernardo ad Alseno.
Nei giorni successivi alla manifestazione, i marcofili e coloro che volessero richiedere l'annullo possono inoltrare le commissioni allo sportello filatelico dell'ufficio postale di Piacenza Centro in via Sant'Antonino n. 40 (tel. 0523.316469).
Poste Italiane attiva Servizi Filatelici Temporanei dotati di bolli speciali che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale: convegni, congressi, raduni, fiere, mostre, celebrazioni di eventi storici, manifestazioni filateliche, sportive, culturali, umanitarie, anniversari di personalità non viventi, inaugurazioni di opere pubbliche di particolare rilevanza locale o nazionale.
Il servizio è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (Enti Pubblici o privati, Associazioni, Società, Partiti Politici, Organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni).
(fonte Poste Italiane Emilia Romagna Marche)

Lunedì, 18 Agosto 2014 15:55

Enrico Salimbeni al Calitri Sponz Fest

Enrico Salimbeni ospite al Calitri Sponz Fest, festival ideato e diretto da Vinicio Capossela.

Dal 20 al 31 agosto, concerti, mostre, spettacoli, installazioni, proiezioni e incontri sulla tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta, Alta Irpinia ( Av)

L'attore e regista reggiano sarà protagonista di due eventi il programma il 20 alle ore 20.30 e il 22 agosto alle ore 17.30 presso l'Area Stazione CONZA/CAIRANO/ANDRETTA

Durante il primo incontro VERSI E PAROLE IN VIAGGIO, "DAN FANTE SI RACCONTA" con letture di Salimbeni e Capossela

Il 22 agosto evento MI SONO SOGNATO IL TRENO, Salimbeni leggerà alcuni brani tratti dal libro "Vent'anni fuori orario"; presenti anche l'autore Franco Bassi e Vinicio Capossela

Ingresso gratuito a tutti gli eventi

Dove la solidarietà supplisce alla carenza di fondi.

Prosegue il viaggio in Senegal dei cinque piacentini che, nell'ambito del progetto Kamlalaf, con l'associazione Diaspora Yoff stanno visitando il Paese africano. Segue il resoconto di Daniela Patelli, Noemi D'Agostino, Lorenzo Magnani, Margherita Rettagliata e Letizia Bonvini, accompagnati nel viaggio da Diagne Tagoulé e Logane Samba.

Piacenza, 17 agosto 2014 - "Il forte senso di coesione sociale che abbiamo avvertito durante i primi giorni del soggiorno a Yoff si dimostra anche più concreto di come immaginavamo.
La visita all'ospedale è stata illuminante in tal senso: all'interno della piccola struttura parte dei medici e del personale sanitario lavora volontariamente e, poiché i mezzi dello stato sono limitati, sono il Comune e il Consiglio dei saggi a contribuire alle spese. Su 152 persone che lavorano nell'ospedale, 70 ricevono un contributo dall'Amministrazione comunale. Due anni fa è stato aperto il reparto di Chirurgia e molti sforzi ed energie vengono spesi per rendere sempre più efficiente il padiglione della Maternità. Una media di 350 donne, proveniente anche da altre regioni e da Dakar, viene assistita ogni mese durante il parto, con una quota di circa 120 cesarei.
L'ospedale di Yoff riceve mensilmente materiale sanitario, parte del quale viene distribuito ad una rete di quattro ospedali più piccoli. Grazie ad una raccolta fondi il gruppo di Diaspora Yoff è riuscito a dare un contributo che, per quanto sia modesto, viene accolto con grande riconoscenza: laddove lo Stato non ha mezzi per fronteggiare tutte le necessità, l'impegno della comunità e l'aiuto del singolo diventano fondamentali. Spesso chi non ha i mezzi per curarsi viene aiutato dalla famiglia e dagli amici.
Dunque si agisce, e lo si fa con grande energia, perché i problemi sono tanti e la popolazione è in crescita costante. Noi parliamo con queste persone e pensiamo alla nostra realtà, dove i mezzi sono forse più consistenti rispetto a quelli in Paesi in via di sviluppo, eppure assistiamo alla chiusura delle guardie mediche nei piccoli centri e a tagli sulle spese più concrete. Ci chiediamo quindi se una gestione locale, più diretta, possa in determinati casi essere grande efficienza e perché no, un modello esemplare".

(Fonte Provincia di Piacenza)

Giovedì, 14 Agosto 2014 08:20

Kamlalaf, l'Uganda di Vincenzo

Nelle righe che seguono, il racconto del viaggio in Uganda con Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo vissuto da Vincenzo Salluzzo, tra i partecipanti all'edizione 2014 del progetto Kamlalaf che, accompagnati da Paolo Strona, hanno visitato il Paese tra la capitale Kampala e l'arida regione del Karamoja.

Piacenza, 14 agosto 2014 - Ripenso a poche settimane fa, pieno di aspettative e inconsapevole di tutto. Avevo immaginato che questa realtà mi avrebbe sconvolto e cambiato, ma non immaginavo così tanto. Pensavo di essere pronto all'incontro, allo scambio, alla condivisione, ma quando si tratta dell'Africa non lo si è mai abbastanza, nemmeno dopo anni. In realtà non ho ancora avuto tempo di metabolizzare cosa ho visto, sentito e toccato. È accaduto così in fretta, di corsa, sguardo dopo sguardo, sorriso dopo sorriso, incredulità, stupore ed amarezza. Voglia di migliorare, aiutare ed essere presente, con la consapevolezza che tutto scorrerà con il suo tempo regolare, una volta tornato in Italia. L'Italia, che Paese lontano. Non conosco ancora la terra in cui vivo e già ne voglio scoprire un'altra? No, questa savana infinita richiede pazienza e a tempo debito sarà capace di rispondere a molte domande semplicissime.
Ricordo che appena ho toccato il suolo africano, stremato dalle quattordici ore di volo, ciò che desideravo era solamente dormire, ma i miei occhi erano attratti ed attenti a scrutare dal finestrino della jeep quello che sarebbe stato il mio scenario di vita per tre settimane. Sono passati giorni in cui sono stato lontano da tutto e tutti, sto scoprendo una terra sconosciuta, sto conoscendo me stesso. Un ragazzo che sempre si mette in gioco ed ora ha deciso di farlo senza tirarsi indietro, anche se con passi troppo grandi forse per lui.
L'aiuto ai Missionaries of the Poor, i giochi alla Great Valley School, i pomeriggi spesi cercando invano di capire come renderti utile o semplicemente come sorridere nel modo più sincero possibile. Si, ciò che in queste settimane ho deciso di fare è sorridere sempre, mostrarmi allegro, perché quei bambini hanno bisogno di affetto e quei ragazzi di sicurezze. Mi bastano pochi secondi per fissare in mente occhi colmi di insoddisfazione, gratitudine, rabbia e penso a quanto in fondo siamo uguali ma diversi allo stesso tempo. Per la prima volta mi sono ritrovato seduto all'alba in un kral accanto ad una popolazione coperta solo da una coperta che sa di povertà e tradizione. Mai avrei immaginato di camminare per le arterie di una città, Kampala, perdendomi anche solo con lo sguardo, mai ero riuscito a vedere così chiare le costellazioni ed esprimere undici desideri per undici stelle cadenti nell'arco di un'ora. Il mio desiderio egoistico? Essere felice! Ma da giorni a questa parte non riesco ad esserlo a pieno a causa di quei bimbi che corrono senza meta, con magliette lacerate, su cigli di strade impercorribili, rosse, secche e fangose allo stesso tempo.
Come riusciamo? Come riusciamo a preoccuparci di apparire, quando qualcuno in un altro continente vive in capanne di fango e paglia o addirittura non vive affatto per il riso ed il posho non abbastanza sufficienti a sfamare una bocca. La realtà è questa, ne porto la triste testimonianza, le gocce di sudore e le cicatrici sul cuore. È tutto vero, sei muzungu, sei ricco, sei dannatamente potente, navighi in fiumi di soldi, quando adolescenti alla tua semplice richiesta di restare in fila per ricevere dei biscotti, ti assalgono perchè vivono di quello, di acqua portata con taniche dal peso improponibile sulla testa. Ebbene si, non dimentico nulla e riporto tutto. Calzano scarpe che rimediano da pneumatici, vivono ad un metro di distanza l'uno dall'altro, litigano ma sanno essere solidali, forti e calorosi. Ad ogni mercato, villaggio o scuola sembra di entrare direttamente in casa loro, cantano, ballano per te, ti sorridono, ti studiano, per loro sei amico con una carezza, fratello con un abbraccio e loro salvatore per una penna ed un quaderno donati. Sì, la cultura si può sostenere ed il progresso favorire, ma per quanto? Per tutta una vita, basta costanza e determinazione.
L'Africa ti accoglie tra la sua gente, le sue tradizioni, la sua musica, il suo ritmo, i suoi colori, i suoi tramonti. Ti rapisce, uccide, provi dolore, gridi, piangi ma poi ti rialzi, rinasci e vivi. Ti senti finalmente vivo e consapevole come mai in diciott'anni. Cos'ha significato per me la permanenza tra le mura di Africa Mission? È vivere sentendoti a casa, anche lontano da essa. È combattere, lottare per te e chi crede che alla fine anno dopo anno qualcosa cambierà, in fondo anche solo un sorriso riempie l'anima, testato! Dura un secondo? Si è vero, tecnicamente è così ma quello stesso secondo rimane incastrato dentro quel cuore che mi ha portato a conoscere il mondo. Personalmente credo nelle nuove generazioni, ripongo le mie speranze nella formazione e informazione. Dal fresco progetto del Centro giovanile del distretto di Moroto "Youth is the engine of the world" ("La gioventù è il motore del mondo") traggo ispirazione lasciando un messaggio: plasmiamolo, questo mondo, in modo tale che possa ospitarci tutti, insieme nonostante il colore della pelle.
Vincenzo Salluzzo

(Fonte Comune di Piacenza)

Mercoledì, 13 Agosto 2014 09:48

Riolunato, torna la "Festa dello Sport"

Stasera dalle ore 17 a Riolunato torna l'appuntamento con la "Festa dello Sport".

Riolunato 13 agosto 2014 -  L'evento, nato per autofinanziare l' U.S. Riolunato di calcio e per coprire i costi di trasferte e attività sportiva per i più piccoli, avrà luogo presso il Centro Sportivo La Vallona.

Quest'anno, però, la Festa dello Sport avrà un valore aggiunto con "I Giochi Sotto il Campanile" che, a Riolunato, vedranno la terza puntata, dopo quelle di Fiumalbo (vittoria a Montecreto ) e Fanano (vittoria di Fiumalbo), con Fanano in cima alla classifica generale di questa grande manifestazione di giochi tradizionali che vede impegnati Fanano, Fiumalbo, Montecreto e, appunto, Riolunato. Ultima tappa prevista a Montecreto, come gran finale, sabato 30 di agosto, dove ci sarà la premiazione finale della vincitrice de "I Giochi sotto il Campanile".

A seguire musica con i Layout e stand gastronomici con le bontà locali.

(Fonte Ufficio Stampa Valli del Cimone)

Martedì, 12 Agosto 2014 08:32

Kemlalaf, primi giorni in Senegal

La prima cosa che ci ha colpito è dunque sicuramente la "teranga": questo spirito di convivialita e fratellanza che anima la quotidianità dei rapporti del villaggio.

Piacenza 12 agosto 2014 --
Dal Senegal, dove sono atterrati pochi giorni fa, arriva il primo racconto di viaggio dei cinque piacentini partiti, nell'ambito del progetto Kamlalaf, con l'associazione Diaspora Yoff. Accompagnati da Diagne Tagoulé e Logane Samba, stanno vivendo questa esperienza Noemi D'Agostino, Lorenzo Magnani, Daniela Patelli, Margherita Rettagliata e Letizia Bonvini.
Alle 5 del mattino arriviamo a casa di Logane e Diagne. L'aria è fresca e veniamo accolti da parenti assonnati che, nonostante le difficoltà linguistiche, si dimostrano cordiali e ospitali, con semplicità.
Al risveglio del primo giorno ci avventuriamo timidamente nel bel cortile dal pavimento blu e poi in casa, dove tanti parenti e amici sono in fermento da un po'. E' domenica e c'e un gran via vai di donne, bambini e ragazzi che guardano la partita.
Dopo un lauto pasto a base di ceboudjen (riso e pesce), è giunto il momento di andare in spiaggia. La strada è però irta di ostacoli: è impossibile non fermarsi ad ogni porta a salutare la moltitudine di persone nelle case e per strada. Tutti si conoscono e anche noi stringiamo mani, sorridiamo e biascichiamo saluti in francese e wolof. 
Finalmente arrivati, troviamo la spiaggia affollatissima: bambini fanno il bagno e gruppi di ragazzi e famiglie preparano l'ataya, un the particolare dal sapore dolce-amaro. 
Già dal primo giorno ci rendiamo conto di come la vita sociale sia importante: la gente passa molto tempo fuori casa e la strada diventa così un luogo d'incontro. Chi non gironzola al mercato o fa visita, sta seduto sulla soglia di casa, ed è raro non fermarsi a chiacchierare o a bere un bicchiere di ataya. Questa socialità vitale si ritrova nei momenti del pasto: a chiunque arrivi a casa e a qualsiasi ora viene offerto ceboudjen o fataya o qualche altra prelibatezza.
La prima cosa che ci ha colpito è dunque sicuramente la "teranga": questo spirito di convivialita e fratellanza che anima la quotidianità dei rapporti del villaggio.



Daniela, Letizia, Lorenzo, Margherita, Noemi.
(Comune di Piacenza)

Lunedì, 11 Agosto 2014 11:51

Vittorio Sgarbi, domani sera a Veleia

FESTIVAL DI TEATRO ANTICO DI VELEIA Martedì 12 agosto, ore 21.30 VITTORIO SGARBI in "Il mito della donna e la donna del mito Dalle matrone veleiati alla Belle Époque"

Veleia, 11 agosto 2014 - Un evento esclusivo per il Festival di Veleia.

Eclettico e trascinante, il critico d'arte Vittorio Sgarbi ci guida in una colta e appassionata indagine intorno al mistero del femminile, coinvolgendoci in un viaggio inedito nel mondo della rappresentazione artistica della femminilità, attraverso i volti con cui l'arte, la pittura, la letteratura e la scultura hanno raffigurato la donna, tra mistero e seduzione dall'età romana ad oggi.
Peccatrice o angelicata, bellezza da ammirare o perfezione a cui aspirare la donna è da sempre il tema più affrontato nelle arti. Matrone romane, madonne, amanti, femmes fatales... Non è soltanto carnalità o sensualità; la figura femminile è un'immagine evanescente: è il sogno, è la speranza, è il desiderio.

INFORMAZIONI

Inizio spettacoli: ore 21.30
Ingresso libero e gratuito a tutti gli spettacoli

Info:
Associazione Cavaliere Azzurro
tel. 0523 76 92 92 0523 335308 331 1466809

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.veleiateatro.com

Comune di Lugagnano
tel. 0523 891232 - 89 12 08

Tutti gli spettacoli si tengono nella magnifica cornice dell'Area Archeologica Nazionale di Veleia Romana.
In caso di maltempo sul sito web saranno indicati gli aggiornamenti sull'agibilità dello spettacolo

www.veleiateatro.com

DOPO TEATRO ENOGASTRONOMICO

Al termine di ogni spettacolo, il salumificio La Rocca di Castell'Arquato, l'azienda agricola Pier Luigi Magnelli, l'Associazione Viticoltori Val Chiavenna e Tollara Vini offriranno al pubblico e agli artisti una degustazione di vini e salumi piacentini.

PREMIO FESTIVAL DI TEATRO ANTICO DI VELEIA ROMANA
1a edizione

In esclusiva per l'edizione 2014 del Festival di Teatro Antico di Veleia il Maestro Sergio Brizzolesi realizza un premio dedicato ai protagonisti della scena veleiate.
L'opera è un bassorilievo in terracotta che rappresenta un dettaglio del foro, già presente sul basamento istoriato della statua di Sant'Antonino realizzata dallo scultore per Piazzale Genova a Piacenza.

Sergio Brizzolesi, piacentino, formatosi all'Istituto Gazzola di Piacenza e all'Accademia di Brera a Milano, ha esposto in Italia e all'estero, ottenendo significativi riconoscimenti. Ha realizzato molte opere pubbliche che impreziosiscono città italiane (Milano, Cremona, Como, Piacenza, Reggio Emilia...) e straniere (Caracas, Boston, Berlino, San Francisco, Rabat...), il re del Marocco gli ha commissionato ritratti in bronzo e lo stemma reale. Sue sculture sono oggi anche alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi. Storici dell'arte come Ferdinando Arisi e Stefano Fugazza e critici come Ennio Concarotti, Nello Bagarotti e Giorgio Seveso hanno scritto di lui.

In occasione del bicentenario verdiano per commemorare il genio musicale di Giuseppe Verdi, Brizzolesi ha realizzato una scultura del compositore, eccezionalmente a figura intera (altezza cm. 230), che intende donare al territorio piacentino per promuoverlo in occasione di Expo 2015.

Vittorio Sgarbi
Vittorio Sgarbi, tra i più preparati critici della storia dell'arte, è uno dei personaggi più istrionici e dissacranti del panorama culturale e mediatico italiano, dotato di indiscusse qualità dialettiche e artistiche.
Ogni sua iniziativa, ha il potere di catalizzare l'attenzione e l'ammirazione del grande pubblico al quale il critico ha la capacità di rivolgersi in modo diretto, semplice, ironico ed efficace.
Nato a Ferrara, laureato in filosofia con specializzazione in storia dell'arte presso l'Università di Bologna, è funzionario – storico dell'arte direttore coordinatore – assegnato alla Soprintendenza ai beni artistici e storici di Venezia. Saggista e conduttore televisivo, è autore di numerose pubblicazioni sull'arte e sulla critica d'arte.
È autore di numerose pubblicazioni sull'arte e sulla critica d'arte tra le quali: "Carpaccio", Capitol Editore, Bologna, 1979; ha curato gli atti del convegno nazionale su Lorenzo Lotto (Asolo, 1980); "Palladio e la Maniera. I pittori vicentini del '500 e i collaboratori del Palladio, 1530-1630", Electa, Milano, 1980; "Pietro Longhi. I dipinti di Palazzo Leoni Montanari", Electa, Milano, 1982; "Gnoli", FMR Editore, Milano, 1983 (Premio Acquasparta); "Antonio da Crevalcore e la pittura ferrarese a Bologna", Mondadori, Milano, 1985; "Il sogno della pittura", Marsilio Editori, Venezia, 1985 (Premio Estense 1985); "Carlo Guarienti", Fabbri Editore, Milano, 1985. Ha curato la mostra su Valerio Adami nel 1985 al Centre Georges Pompidou e diverse mostre fra le quali: "Paesaggio senza territorio", 1986; "Natura morta", 1987, e "Il ritratto", 1991, per il Castello di Mesola; "Vitalità della figurazione" (1988) per il Palazzo della Permanente a Milano. Mattioli (Il Bulino, 1987), Vangi (Il Bulino, 1988), Soutine (L'Obliquo, 1988). "Storia Universale dell'arte", a cura di Vittorio Sgarbi, Mondadori, Milano, 1988; "Rovigo. Le chiese", Inventario dei beni artistici e storici di Rovigo, Marsilio Editore, Venezia, 1988; "Davanti all'immagine", Rizzoli Editore, Milano, 1989 (Premio Bancarella 1990, nove edizioni, duecentomila copia); "Il pensiero segreto. Viaggi, incontri, emozioni" (settecentomila copie), Rizzoli Editore, Milano, 1990; "P. Brandolese. Del genio de' lendinaresi per la pittura", Minelliana, Rovigo, 1990; "La Certosa di Pavia. Le tarsie lignee", Torchio de' Ricci, Pavia, 1990; Ha curato la mostra e il catalogo di Botero. Dipinti, sculture, Disegni, Forte di Belvedere, Firenze (giugno 1991); "Dell'Italia. Uomini e luoghi", Rizzoli Editore, Milano, 1991 (Premio Fregene 1991); "Roma: dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori", Bompiani, Milano, 1991. Per la Fonit Cetra ha curato "Poesie d'amore" di John Donne, Andrew Marvell, William Shakespeare, traduzione di Vittorio Sgarbi (novembre, 1991). Ha curato la mostra e il catalogo "Scultura italiana del primo Novecento", Castello di Mesola, Ferrara, maggio 1992; "Arturo Nathan. Illusione e destino", Centro Saint-Benin, giugno 1992, "Le mani nei capelli", Mondadori, Milano, 1993; "Lo sgarbino. Dizionario della lingua italiana", Edizioni Larus, Bergamo, 1993; "Onorevoli fantasmi", Mondadori, Milano, 1994. Nel settembre 1994 è stata pubblicata dall'editore Liana Levi di Parigi, dall'editore Abbeville in America e dall'editore Hirmer in Germania la monografia su Vittore Carpaccio. Nelle Lezioni Private pubblicate da Mondadori nel novembre 1995 parla di arte, di poesia e di letteratura mantenendo intatta quell'attenzione costante alle vicende della nostra quotidianità.
Nel novembre 1996 è uscito il secondo volume di "Lezioni Private", edito dalla Mondadori.
Nel maggio 1998 è uscito il volume "Notte e giorno d'intorno girando" edito dalla Rizzoli.
Nel 1998 è uscito il volume "Gli immortali" edito dalla Rizzoli. Il 5 dicembre 1998 è uscito il volume "A regola d'arte", edito dalla Mondadori, del quale sono state realizzate nove edizioni. Nel dicembre 1999 ha pubblicato con la Casa Editrice Mondadori il volume "La casa dell'anima". Nel dicembre 2000 è stato pubblicato il volume "Le tenebre e la rosa" edito dalla Rizzoli e una riedizione de "La storia universale dell'arte".

È stato titolare della rubrica televisiva "La casa dell'anima" e della trasmissione "Sgarbi Clandestini".
Ha condotto dal 1992 al 1999 la fortunata rubrica televisiva Sgarbi Quotidiani.
Ha vinto il prestigioso Premio Internazionale Flaiano per la televisione, 2000.

Nel mese di novembre 2001 è stato pubblicato il libro "Percorsi perversi" edito dalla Rizzoli. Nel mese di marzo 2002 è stato pubblicato dalla Rizzoli, per la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, il volume "Viaggio sentimentale e pittorico di un emiliano in Romagna". Nel mese di ottobre 2002 la Casa Editrice Bompiani ha pubblicato "Il bene e il bello. La fragile condizione umana" che, nel mese di dicembre, ha raggiunto la II edizione.Nel mese di dicembre 2002 è stato pubblicato il volume "Da Giotto a Picasso" (Skira Editore). Nel mese di gennaio 2003 la Skira Editore ha pubblicato il volume su Francesco Mazzola detto il Parmigianino in occasione del V° centenario della nascita del pittore. È uscito nel mese di novembre uno degli ultimi libri da lui scritto, edito dalla casa editrice Rizzoli Libri Illustrati, "Un Paese sfigurato", oltre a il "Parmigianino" e "Francesco Del Cossa". Nel mese di Aprile 2004 la casa editrice Bompiani ha pubblicato "Dell'Anima" e "Andrea Palladio. La luce della ragione". Nel 2005 sono stati pubblicati "Vedere le parole. La scrittura d'arte da Vasari a Longhi", "Caravaggio" (pubblicato invece dalla Casa Editrice Skira) e "Ragione e passione" . Nel 2008 è stato pubblicato "Clausura a Milano e non solo... " e nel 2009 "L'Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore" (pubblicati da Bompiani).
Collabora con "Bell'Italia", "Il Giornale", "L'Espresso", "Panorama", "Restauro & Conservazione", "Oggi", "Arte e Documento".

È accademico dell'Accademia Georgica di Treia e della Rubiconia Accademia dei Filopatridi. È commendatore dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro. È Presidente del Comitato Nazionale delle Celebrazioni su Mattia Preti. È stato membro della Commissione delle attività culturali del Comune di Cremona. È stato membro della Commissione per le attività Culturali del Comune di Lecce. È stato Commissario per le arti e il restauro architettonico della città di Padova di cui ha curato i cataloghi sulle mostre di Giotto e di Donatello. È stato direttore del Festival Teatrale di Asti nell'anno 2000. È Presidente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del V° centenario della nascita di Francesco Mazzola detto il Parmigianino. È Presidente del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del V centenario della morte di Andrea Mantegna. Nel 2003 è stato nominato, con decreto ministeriale, Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Urbino.
Nel 1992 è stato eletto deputato al Parlamento italiano e nel dicembre 1992 è stato eletto Sindaco del Comune di San Severino Marche. È stato Presidente della VII Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dal giugno 1994 al giugno 1996. È stato eletto deputato al Parlamento Europeo il 13 giugno 1999. È stato eletto deputato al Parlamento italiano il 13 maggio 2001 ed è stato Sottosegretario ai Beni Culturali. È dal 2005 Alto Commissario per la valorizzazione della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (EN). È componente della Commissione consultiva del Prefetto per la Cattedrale di Noto (SR). È stato da Maggio 2006 a Maggio 2008 Assessore alla Cultura del Comune di Milano. Il 30 giugno 2008 è stato eletto Sindaco del Comune di Salemi (TP). Da Giugno 2010 è Soprintendente del Polo Museale di Venezia. Eletto a Urbino alle ultime elezioni comunali, è diventato assessore alla Cultura, all'agricoltura e alla Rivoluzione.

 

Anche se il gruppo è ormai sulla strada di casa, durante il viaggio in Uganda con Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo i ragazzi del progetto Kamlalaf hanno scritto con intensità le loro riflessioni. Quello che segue è il racconto di Ilaria Platè.

Piacenza 8 agosto 2014 --
Sono trascorsi circa dieci giorni dal nostro arrivo in Uganda, ma sembrano molti di più: tanti sono stati gli incontri, le nuove amicizie, i suoni, le musiche, i colori, gli odori, i momenti e gli sguardi che rimarranno indelebili nella memoria, che mi risulta difficile avere la giusta percezione del tempo che passa.
Soprattutto qui a Moroto, dove la vita quotidiana delle persone scorre lenta, come le alte figure dei Karimojong che camminano solenni, avvolti in stoffe colorate, reggendo un lungo bastone o trasportando fagotti, fascine di legna, taniche d'acqua sulla testa.
Una cosa che sto imparando qui è proprio un modo diverso di vivere il tempo: liberata dai ritmi incalzanti delle nostre città, imparo ad assaporare ogni momento. Anche quando non c'è nulla da fare, da produrre, quando occorre semplicemente aspettare, quando si sta insieme la sera senza televisione o computer, chiacchierando, cantando, giocando, o si sta in silenzio ad ammirare la bellezza del tramonto sulla savana o il cielo trapunto di stelle, scoprendomi grata di essere qui e piena di domande sulla vita.
Ho scoperto che vale la pena "perdere" del tempo così, che questi momenti sono preziosi, così come le persone che sono qui con me: non le ho scelte io, eppure mi sembrano un regalo, per l'amicizia che sta nascendo, e per la compagnia che ci facciamo. Penso anche a chi ci accompagna, e a chi ci ha accolto da subito come parte di una famiglia: Giorgio e Cristina, per me testimoni di una fede autentica e vissuta con semplicità.
La semplicità: un'altra cosa che l'Africa mi sta insegnando. Mi vengono in mente le giornate dai Missionaries of the Poor, il modo in cui essi ogni giorno si mettono a servizio dei bimbi e degli anziani che vivono nella loro struttura, facendo ciò che bisogna fare, con una gioia che li fa canticchiare durante il lavoro; gli stessi bambini, orfani o abbandonati dalle famiglie perché disabili e portatori di handicap: basta fare loro un sorriso, e subito ti permettono di raggiungerli, stabiliscono un rapporto con te. Così come gli alunni della Great Valley School, nello slum di Makindye, a Kampala: basta uno sguardo o un piccolo gesto per avvicinarli: ti vengono incontro, vogliono sapere di te, ti prendono per mano o ti abbracciano, dicono "I wanna be your friend". Certi incontri, certi sguardi, sono sempre con me: un ragazzino di quinta elementare, Musa, conosciuto alla scuola, che mi scrive una mail dall'internet point dello slum; Matilda, bimba disabile alla quale mi sono affezionata durante i giorni trascorsi con i Missionaries of the Poor, che riesce ad articolare appena qualche suono, ma sono i suoi occhi a parlare e i suoi sorrisi; i ragazzi del centro giovanile "Don Vittorione" di Moroto, tra cui Olivia, che mi ha donato un anello, come segno della sua amicizia, lei che di "cose" ne possiede così poche..., o Lazaro e i suoi amici che si divertono ad insegnarmi a parlare un po' in Karimojong; le Charity Sisters, che scelgono di vivere in assoluta povertà, accudendo bimbi orfani che hanno da pochi giorni di vita a due anni; e tanti altri che mi testimoniano la gioia che viene dallo spendere la propria vita così, insieme, mettendosi a servizio del prossimo.
E' un riscoprire la bellezza dell'incontro e del rapporto con chi è "altro" da te, il valore di ciascuno, lo stare insieme con semplicità e curiosità: la ricchezza più grande di questo viaggio sta tutta qui.
Negli ultimi giorni, è stato per me molto emozionante partecipare al coro dei giovani durante la S. Messa: per la prima volta non mi sono sentita un'intrusa, una Muzungu (bianca, straniera) di passaggio che si introduce per un po' in un mondo diverso, ma mi sono anche sentita a casa, accolta dai ragazzi, che, dapprima divertiti dal mio voler imparare a cantare in Karimojong, si sono prestati ad insegnarmi un po' di pronuncia e la melodia delle loro canzoni, che ora non riesco più a togliermi dalla testa. E' stato un momento di comunione bellissimo, e mi è stato finalmente chiaro che, al di là di tutto, siamo davvero tutti uguali, pur nella diversità di costumi, tradizioni, condizioni...e colore della pelle.
Ilaria Platè
(Fonte Comune di Piacenza)

Le stabilizzazioni di docenti precari, stabilite dal Ministero dell'Istruzione, riguarderanno anche a Parma, complessivamente saranno 223 le assunzioni a tempo indeterminato che scatteranno il 1° settembre -

Parma, 7 agosto 2014 -

La Gilda degli Insegnanti annuncia che dopo il pressing delle organizzazioni sindacali nei confronti del governo, il Ministero dell'Istruzione ha deciso di stabilizzare 28.781 docenti, coprendo così una parte dei posti vacanti che ogni anno scolastico vengono coperti da precari storici con supplenza annuale.
Le stabilizzazioni di docenti precari riguarderanno anche a Parma, complessivamente saranno 223 le assunzioni a tempo indeterminato che scatteranno il 1° settembre, esse ridurranno sensibilmente i vuoti d'organico che pur rimarranno e verranno coperti comunque da supplenti annuali iscritti nelle apposite graduatorie.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, fa notare: "Consultando le tabelle ministeriali a Parma resteranno complessivamente vacanti 103 posti, che in settembre verranno affidati ai precari storici, con l'ennesimo contratto a tempo determinato, tuttavia non possiamo che essere contenti del risultato attuale".

Questo il dettaglio delle assunzioni: 13 docenti di scuola dell'infanzia (ex materne), 45 docenti di scuola primaria (ex elementari), 31 docenti di scuola secondaria di 1° grado (ex medie), 27 docenti di scuola secondaria di 2° grado (ex superiori), 4 docenti di sostegno nella scuola dell'infanzia, 38 docenti di sostegno nella scuola primaria, 17 docenti di sostegno alle medie, 47 docenti di sostegno alle superiori, 1 educatore al Convitto Nazionale.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

Si terrà a Favignana, dall'8 al 19 settembre, la prima edizione della Sicily Summer School 2.0, promossa dal master "Web communication e social media" dell'Università di Parma e organizzata dal Comune della splendida isola siciliana. Due settimane con docenti e professionisti del 2.0 per acquisire e/o perfezionare abilità e competenze in materia di web communication e social media.

Parma, 7 agosto 2014 -

Si aprirà l'8 settembre, nella splendida cornice dell'isola di Favignana, la prima edizione della Sicily Summer School 2.0, promossa dal master "Web communication e social media" dell'Università di Parma e organizzata dal Comune di Favignana e dall'Area Marina protetta delle Egadi. Due settimane con docenti e affermati professionisti del 2.0 per ampliare o perfezionare le proprie conoscenze sul web e i social media, attraverso short courses e laboratori di elevata qualità.

Un'occasione unica, sostenuta anche dalla multinazionale Buongiorno S.p.A., per chi desidera approfittare del periodo estivo per investire in formazione e acquisire strumenti utili a costruire una comunicazione digitale appropriata e accattivante.
I sette insegnamenti previsti dalla Sicily Summer School 2.0 saranno concentrati al mattino (3 ore) e spazieranno dai social media alle digital PR, dal content marketing allo storytelling fino alla twitteratura. Tra i laboratori, stop motion e timelapse per prendere confidenza con le tecniche di animazione, Wordpress per acquisire dimestichezza con una delle piattaforme web più diffuse.

Tutte le attività didattiche avranno una forte impronta operativa e laboratoriale, pensata anche per ri-lasciare al territorio strumenti 2.0 quali blog e website per la promozione turistica e l'e-commerce.
Le iscrizioni sono già aperte e anche i costi di partecipazione, per questa prima edizione, sono ultrapromozionali: €100 per gli studenti, €200 per professionisti e imprenditori.
Al termine dei corsi sarà rilasciato un attestato di partecipazione e frequenza a tutti gli iscritti.

Studio e non solo

Le attività d'aula saranno associate a un ricco programma vacanziero per conciliare apprendimento e relax: sport (diving, snorkeling, corsi di vela e bagni nelle acque tra le più cristalline del Mediterraneo), escursioni (nella mitica isola Marettimo in groppa ai muli o in bicicletta per Favignana) e, naturalmente, la possibilità di degustare la gastronomia locale, con prodotti ittici a km 0.
La vicinanza con Trapani e Marsala, attraverso un traghetto veloce, è poi sinonimo di "visioni uniche": dalle saline alle cantine dei più prestigiosi vini siciliani, dai lasciti archeologici di Mozia alle antiche tonnare.

Destinatari e possibilità di soggiorno

La Sicily Summer School 2.0 si rivolge a un pubblico sia locale sia nazionale (universitari, imprenditori, manager), interessato ad acquisire/perfezionare le proprie competenze web&social in un contesto ambientale e marino unico. Il numero minimo di iscritti è 10.
L'offerta (corso + soggiorno) prevede varie tipologie di sistemazione, dunque prezzi variabili ma tutti molto vantaggiosi, con possibili pacchetti promozionali comprensivi di aereo-traghetto-moto-bici.

Favignana col tocco,Sicily Summer School 2.0

DATA DI INIZIO 8 settembre 2014
PERIODO 8-19 settembre 2014
COSTI € 100 per studenti
€ 200 per imprenditori e professionisti

PROGRAMMA

Corsi attivati

1. Social Media, Digital PR & Communication: le nuove forme di comunicazione online. Seo,web adv e social media recruitement.
Periodo: 8-12 settembre. Docente: Francesco D'Alessandro.

2. Content marketing. Produzione e distribuzione di contenuti social. Strategie e strumenti. Periodo: 8-12 settembre. Docente: Simone Tornabene.

3. Social media marketing, relazioni e storytelling. Marchi e persone parlano, raccontano. Emozionare e condividere. La relazione on-off line.
Periodo: 15-19 settembre. Docente: Rudy Bandiera.

4. Foto-video animazioni digitali, stop motion e timelapse (con uscite notturne)
Periodo: 8-12 settembre. Docente: Michele Putorti.

5. L'uso di wordpress, gestione di un blog, curation journalism.
Periodo: 15-19 settembre. Docenti: Monia Zanetti e Talentosprecato.

Corsi attivabili (con minimo 10 iscritti)
6. Scrittura creativa ed esercizi di twitteratura.
Periodo: 15-19 settembre. Docente: Guido Conti.

7. Web communication e social media. Concetti, pratiche e strumenti di base.
Docenti diversi.

(Fonte: ufficio stampa Sicily Summer School)

La presentazione oggi, sabato 9 agosto alle 17.30 a Corte Matilde a Carpineti in collaborazione tra Stana! e Associazione Scrittori Reggiani -

Reggio Emilia, 9 agosto 2014 -

Questo pomeriggio, alle 17.30 nella suggestiva cornice di Corte Matilde per il ciclo "Letteratura a corte" si terrà l'incontro con due scrittori reggiani di rilievo, Eolo Biagini e Luigi Ferrari. Mentre il primo leggerà i suoi versi su Carpineti in italiano e in dialetto, del secondo verrà presentata la biografia del titolo "Il poeta fortunato" curata da Corsiero Editore per la collana I Libri dell'Associazione Scrittori Reggiani.

Il volume, che contiene anche contributi fotografici e un'interessante intervista sulla poesia dialettale, è stato realizzato da Francesca Manini, Rosanna Gandolfi e Clementina Santi che dialogheranno con il maestro Ferrari presentandone i tratti salienti della vita a partire dall'esperienza nel campo di prigionia di Wuppertal durante la Seconda Guerra Mondiale. E ancora la decennale esperienza di maestro elementare, la vocazione poetica in vernacolo, la passione per la caccia, la vita familiare: nel "Poeta fortunato" Ferrari ripercorre i suoi 92 anni di esperienze raccontandoli con immediatezza e verità, dall'infanzia tra il Caseificio Riola di Villa Chiozza di Scandiano e Levizzano di Baiso fino ad oggi.

Nel corso dell'evento curato dall'Associazione Culturale Stana! di Carpineti in collaborazione con l'Associazione Scrittori Reggiani, ascoltare gli stessi racconti dalla viva voce di Ferrari sarà fare un viaggio nel passato della nostra terra e delle sue tradizioni, passando per momenti storici determinanti come la Seconda Guerra Mondiale che il maestro ha vissuto da militare prima e da prigioniero poi. Lo stesso vale per Biagini e per i suoi versi: la serata di incontri con gli autori a Corte Matilde si preannuncia culturalmente ricca e stimolante.

(Fonte: Ufficio stampa Associazione Culturale Srana!)

Il comunicato della Gilda Insegnanti sull' ingiustizia subita da un docente di una scuola elementare parmigiana: "E' un anno che non danno risposte ad un problema che riguarda il nostro territorio. Il governo a guida Pd come l'ex Pdl" -

Parma, 7 agosto 2014 -

E' trascorso un anno dalla presentazione di un'interrogazione parlamentare, presentata dalla senatrice Adele Gambaro (all'epoca del gruppo Misto) su richiesta della Gilda degli Insegnanti di Parma, relativa all'ingiustizia subita da un docente di una scuola elementare parmigiana, destinatario di una sanzione disciplinare per essersi rifiutato di svolgere lavori impiegatizi a favore di un ente di ricerca, l'Invalsi, rispetto al quale non è stato instaurato al contratto di lavoro con gli insegnanti italiani.

Nessuno ha mai risposto ai quesiti posti: nel corso di questa legislatura la responsabilità della politica scolastica è ascrivibile al Pd, i cui esponenti preposti alla gestione degli enti, rispetto ai rapporti con i docenti e con le loro rappresentanze risultano essere gravemente deficitari.
Nell'interrogazione veniva chiesto al Ministero se lo svolgimento di funzioni tipiche degli esecutori/assistenti amministrativi, siano da ritenere una funzione docente; in che maniera, visto il caso di Parma, il Ministero volesse intervenire per tutelare i dipendenti minacciati di sanzioni, allo scopo di indurli a compiere mansioni non dovute. Ciò considerando anche che si potrebbero configurare anche responsabilità penali a carico dei funzionari e dei dirigenti interessati, costringere una persona ad atti non dovuti è ancora un reato.

Il loro silenzio è eloquente. In questi giorni c'è stata inoltre l'incredibile dietrofront del governo rispetto al problema degli insegnanti "quota 96", ai quali viene vietato di andare in pensione. Il governo si era impegnato a risolvere il problema, alla fine per "risparmiare" anziché eliminare i tanti sprechi che nell'Istruzione ci sono, ha preferito venire meno alla parola data. E' grave che questo venga giustificato anche da politici parmigiani del Pd, che dovrebbero essere più attenti al collegio che li ha espressi che agli ordini di partito.

Salvatore Pizzo, portavoce della Gilda Unams di Parma, precisa anche che: "La stessa parte politica anche nelle amministrazioni, provinciale e comunali, in merito alle decisioni di politica scolastica del territorio, preferisce discuterne con chiunque tranne che con i rappresentanti degli insegnanti delle organizzazioni firmatarie del contratto nazionale di settore, esempi sono stati il protocollo sui farmaci nelle scuole e il riordino dell'offerta formativa provinciale".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

In occasione della festa dell'Agricoltura di Corneto. La pubblicazione, patrocinata dal Comune, è edita dal Centro studi dedicato alla famosa famiglia di intagliatori e scultori -

Reggio Emilia, 6 agosto 2014 -

Proseguono in terra toanese le celebrazioni di significative ricorrenze storiche. "Mentre nel 2013 - sottolinea il sindaco Vincenzo Volpi - abbiamo festeggiato i cinquant'anni di vita dell'acquedotto comunale, quest'anno ricordiamo infatti il tricentenario della morte di Domenico Francesco Ceccati, il principale esponente di una famiglia di artisti locali che, dalla fine del cinquecento alla prima metà del settecento, furono maestri nell'arte del legno e della pietra e che ancora oggi, con le loro opere, danno lustro al paese natio, Stiano di Corneto, al nostro territorio e all'intero Appennino reggiano, ma non solo".

Il Comune ha tra l'altro patrocinato il volume "Sulle orme dei Ceccati" che "è edito dall'omonimo Centro studi di Corneto - continua Michele Giorgi, consigliere con delega alla cultura - e che è stato curato dal giornalista e scrittore Paolo Lazzaro Capanni".
La pubblicazione "sarà presentata in anteprima - spiega Giuseppe Lombardi, portavoce dell'associazione culturale cornetana - domenica, dalle 17, nell'ambito della locale festa dell'Agricoltura".

Prosegue il rappresentante del Centro studi "I Ceccati": "Nei tre giorni della manifestazione, che avrà inizio venerdì 8 agosto saranno inoltre disponibili le copie della pubblicazione, realizzata in tiratura limitata di mille esemplari, numerati in ordine progressivo". L'associazione ha in cantiere altre iniziative dedicate alla famiglia artistica di Stiano, in particolare per la giornata di domenica 21 settembre, data in cui, trecento anni fa, scomparve il maestro Domenico Francesco Ceccati.

"L'autore del libro - conclude Giuseppe Lombardi - che è di 256 pagine, di grande formato, ed arricchito da moltissime immagini a colori delle opere ceccatesche, tra cui diverse inedite, è stato supportato nel suo lavoro di ricerca e scrittura da un comitato tecnico, presieduto da don Raimondo Zanelli, parroco di Corneto".

(Fonte: ufficio stampa Comune di Toano)

Il viaggio dei ragazzi partiti per l' Uganda nell'ambito del progetto Kamlalaf che ha l'obiettivo di costruire un percorso personale nel mondo del volontariato e della cooperazione internazionale -

Piacenza, 6 agosto 2014 -

Le riflessioni di Antonella Romano, in viaggio con il gruppo di Kamlalaf in Uganda, dopo i primi giorni trascorsi nella capitale ugandese dove Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo ha una delle proprie sedi.

"E' passata la prima settimana a Kampala e finalmente riesco a scrivere. Fino ad ora sono sfuggita alla carta e alla penna, ho dato delle scuse alla mia coscienza. Sfuggire a qualcosa è sempre comodo, si evita il faccia a faccia con propri pensieri. Il mio primo viaggio lunghissimo, il mio primo viaggio in Africa, il mio primo viaggio al di fuori dell'Europa, il mio primo viaggio senza mio padre. Lontano da famiglia, amici e casa, entro in un altro mondo e lo faccio con un silenzio forzato.

L'arrivo a Kampala, la capitale dell'Uganda è di notte, una notte che lascia trapelare una contraddizione. Avverto subito la diversità del buio silenzioso, ingannevole e attendo con calma l'indomani. Inizio da subito a sentirmi inappropriata e inadeguata ad un posto così confuso; non capisco. Non capisco perché devo girare in un pulmino, costretta a spiare tra le ombre e le macchie di vetri infangati quel mondo tanto diverso.
Solo questa notte, solo ora che la mia valigia è pronta per ripartire di nuovo verso Moroto, capisco tutto. Capisco il mio malessere, i miei dubbi. Dopo aver visto lo slum vicino alla Great Valley School, la scuola sostenuta da Africa Mission, comprendo la protezione dei miei accompagnatori. Nei giorni trascorsi qui, mi sono accorta che ho visto solo il sipario di questo enorme teatro a cielo aperto. Ne avevo intuito il tessuto: fatto di lamiere, ferro arrugginito e impolverato, impalcature di legno, pilastri che si susseguono e che sostengono stracci che diventano case. Penso alla parola "traffico". Di solito è quello che incontro sulla tangenziale di Napoli, è quello rumoroso di Piazza Garibaldi, è quello che fa uscire il peggio di te, ti fa dire le parolacce, ti fa essere prepotente perché vuoi passare. Il traffico è una parola che non piace ai frettolosi, ai viaggiatori, a chi deve programmare. Il traffico è l'ostacolo per quel mondo che va di corsa e che ha voglia di arrivare sempre per primo.

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Qui, invece, il traffico mi piace e spero sempre di incontrarlo. Mi permette di fare una foto, mi permette di riuscire a vedere oltre la lamiera. Tra l'affollarsi di macchine e motociclette riesco a scorgere la vita. Ma solo qualche giorno fa, entrando per la prima volta in uno slum, si è aperto quel sipario ed è entrata di scena la povertà. Pendenze, altipiani, dossi, salite e discese sono interrotte da fogne ed odori nauseanti. Non riesco ad capire la geografia di questi luoghi, mi sfugge il principio con cui è "disegnata" una casa. Anto, cosa dici? Casa? È un termine che sa di lusso, sa di soldi, sa di benessere, è una bestemmia. In ogni passo che faccio e che mi porta in quel mondo tanto diverso, il mio stomaco si muove, un dolore mi attraversa tutto il corpo, mi paralizza, mi toglie il fiato.

E lo stesso dolore lo vedo negli occhi dei miei compagni di viaggio. Non ci parliamo, ma tutti ci capiamo in silenzio e ringrazio Dio di avere le scarpe, perchè possono forse proteggermi da quel suolo rosso, un rosso contaminato da spazzatura e letame. Calpesto una bustina di sapone in polvere "Ariel", quello delle lavatrici, ma qui non ci sono lavatrici. Tutto è lavato a mano in strada, tra l'accumulo di bacinelle, che vengono sfregate, strofinate, risciacquate... ma Anto, lo sporco non va via. E capisco. Capisco che sto entrando nell'intimità di una parte del mondo. Tutto è accumulo, tutto è sovrapposto, tutto si innalza ma con un equilibrio instabile. Tra le fessure di lamiere e disordine, incontro guancette che si piegano e diventano sorrisi smaglianti, incrocio gli occhi dei bambini, occhi da ciglia curvate. Gli occhi, gli unici fari di questa scena nera. Mi dicono "ciao", mi sorridono ed entro nel loro salotto, sono nella loro strada. Ma è l'anticittà. E ancora traffico: traffico di gente, plastica bruciata, caprette, donne, bambini e ancora bambini. Sto male perché in questo "teatro" la scena è fissa, è reale, non verrà rimontata altrove. Ripenso al pulmino e penso che sono una privilegiata; capisco che sono fortunata a vedere quel triste spettacolo dietro al vetro di un pulmino.

Antonella Romano

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

La bella Miss Reggio Emilia, Martina Reggiani, conquista il passaporto per le prefinali nazionali di Jesolo -

Modena, 4 agosto 2014 -

Il concorso Miss Italia in Emilia Romagna sta assegnando i titoli regionali validi per l'accesso alle prefinali nazionali. In terra modenese la carovana del concorso ha fatto tappa ieri sera a Pavullo nel Frignano, per un evento di bellezza organizzato dall'imprenditore pavullese Marino Ferrari, che metteva in palio la quarta fascia regionale, su 11 che si attribuiranno Emilia Romagna, quella di "Miss Cinema Emilia Romagna 2014" vinta dalla reggiana Martina Reggiani.

Martina 18 anni di Luzzara in provincia di Reggio, ha bissato il successo di pochi giorni fa quando a Viano ha conquistato la fascia di Miss Reggio Emilia 2014, aggiudicandosi il titolo regionale che le permetterà di accedere alle Prefinali Nazionali del concorso Miss Italia che si svolgeranno a Jesolo a partire da 25 Agosto. Nata sotto il segno dei pesci, alta 1.80, capelli castani, occhi marroni, studentessa, che si mantiene in forma con l'acquagym e l'idrobike e che studia per diventare avvocato, ripercorrendo così la strada del padre Roberto, oppure il magistrato, ha appena terminato lo Stage nella cancelleria decreti ingiuntivi del tribunale di Reggio.

Erano le 21.30 quando le ragazze di Miss Italia, sono entrate in scena per lo show dedicato al cinema, grazie anche alla proiezioni di filmati che hanno raccontato la storia dei 75 anni di Miss Italia, il concorso dal quale sono uscite attrici come la Loren, la Pampanini, la Lollobrigida e più recentemente, solo per citarne alcune, Anna Valle, Martina Colombari, Caterina Murrino, Claudia Pandolfi, Denny Mandez, Francesca Chillemi, Miram Leone.

Lo spettacolo è scivolato via tra movimenti coreografici, emozionanti, passerelle di eleganti mini abiti, costumi da bagno, e gli applausi del numeroso pubblico presente, che non ha mai fatto mancare il sostegno alle Miss.
Come dicevamo, la quarta finalista regionale per l'Emilia Romagna, è risultata Martina, seguita al secondo posto dalla romagnola Elis Mati (già Miss Riccione 2014) 21 anni di Riccione premiata col la fascia di Miss Rocchetta Bellezza. Al terzo posto della classifica finale Giada Ormando 20 anni di Bologna, al quarto Isabelle Maserati 20 anni di Piacenza (Miss Cotonella) ed infine a Beatrice Colla 18 anni di Bologna la fascia di Miss Wella Professionals.
Il prossimo appuntamento in terra modenese con Miss Italia per l'attribuzione di una prestigiosa fascia regionale, è fissato per il 17 agosto in Piazza Passerini a Sestola per la proclamazione di Miss Emilia 2014
Per informazioni sulla partecipazione al concorso, basta contattare Mirka Fochi, al 331.81.61.523 oppure inviare un' e.mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Miss Italia)

I Musei Civici di Reggio hanno aderito al Google Art Project, una galleria d'arte mondiale con più di 57.000 opere e visitabile su internet. Sono circa 50 le opere del nostro museo entrate a far parte della collezione: dipinti, affreschi, ceramiche e anche una pipa.

Reggio Emilia, 2 agosto 2014 – di Ivan Rocchi

Il dipinto "La solitudine" di Antonio Fontanesi, il sepolcro della necropoli di Remedello, il corallo rosso della collezione monumentale di Lazzaro Spallanzani, ma anche la pipa calumet del popolo Lakota. Sono solo alcuni dei 50 reperti dei Musei Civici di Reggio che da oggi sarà possibile ammirare anche online nel Google Art Project. La piattaforma è stata ideata dal Google Cultural Institute, per promuovere il patrimonio culturale mondiale e renderlo accessibile a un pubblico sempre più vasto.

Ma il Google Art Project non è solo un sito che consente di esplorare virtualmente oltre 57.000 opere d'arte rese disponibili da musei partner del progetto in tutto il mondo, ma è anche una piattaforma tecnologica gratuita a disposizione delle istituzioni culturali per promuovere il loro patrimonio artistico. Infatti tutte le opere sono state selezionate e descritte direttamente dai musei partner del progetto. Il visitatore viene così condotto in un'esperienza di visita virtuale del museo, che consente di ammirare le opere tramite internet.

Nella sezione di Google Art Project dedicata ai Musei Civici di Reggio è ora possibile ammirare una collezione di 50 opere, che include immagini ad alta risoluzione di dipinti, affreschi, oggetti e opere scultoree, ceramiche e reperti archeologici risalenti al 400 a.C. Attraverso semplici strumenti di navigazione presenti sulla pagina web, si possono cercare le opere secondo diversi criteri: nome dell'autore, paese di provenienza, date ecc. Si può anche cercare uno specifico oggetto e visualizzarne la scheda descrittiva, accompagnata da una immagine ad alta definizione che può essere ingrandita fino al minimo dettaglio.

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