Inaugura oggi, a Palazzo Principi la grande personale di Romano Salami dedicata al paesaggio, in occasione del centenario della madre.

Reggio Emilia, 31 maggio 2014 -

Si intitola "A cielo aperto" la personale dell'artista Romano Salami, ospitata al museo civico "Il Correggio", e che inaugura oggi, sabato 31 maggio, alle ore 16. Si tratta di 52 opere di soggetto naturalistico, tema centrale della produzione di Salami, in un percorso espositivo inteso come dono alla città di Correggio e che nasce dalla volontà dell'artista di rendere omaggio alla madre, in occasione del centenario.
"Romano Salami", illustra Gabriele Fabbrici, direttore del museo "Il Correggio", ha alle spalle una ragguardevole esperienza, maturata in Italia e all'estero. La natura costituisce il nucleo forte della sua pittura e lui sa renderla con rara efficacia, cogliendone le infinite vibrazioni e il delicato equilibrio di forme, colori, trasparenze, luci e ombre".
"Romano Salami si presenta in questa mostra da autentico Maestro", aggiunge Giuseppe Adani, noto critico e professore di storia dell'arte. "Il centenario di vita di sua madre rende magnifica tale circostanza e fa esultare l'approccio di ciascuno: dell'autore che si apre pure alla figurazione familiare degli affetti, e di noi godiamo di una raggiera di soggetti paesistici quanto mai gratificante".

Romano Salami, "A cielo aperto" - 31 maggio/13 luglio 2014
Museo Civico "Il Correggio", corso Cavour 7, Correggio.
Orari: mercoledì, sabato, domenica e festivi 10 - 12,30 e 15,30 - 19.
Ingresso libero.
Info: tel. 0522.691806 - www.museoilcorreggio.org

Romano Salami è nato a Cadelbosco Sopra nel 1941. Pittore grafico, fin da giovanissimo ha manifestato grande inclinazione per il disegno e la pittura. Dagli anni Novanta dispone di un proprio atelier che gli consente di dedicarsi a tempo pieno all'attività artistica. Non tardano, infatti, ad arrivare riconoscimenti sempre più importanti e moltissime sue opere trovano collocazione in collezioni pubbliche e private in Italia e all'estero. Oggi è fra gli artisti italiani che più si sono imposti all'attenzione di critici e pubblico e, da abilissimo paesaggista, si è guadagnato l'appellativo di "Maestro dell'acqua e del verde". È socio fondatore del "Movimento Arcaista", che si contrappone all'ondata di alcune tendenze pittoriche improntate alla rincorsa maniacale del successo attraverso l'esasperazione concettuale e provocatoria.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Correggio)

Renato Bruson, ha donato la propria prestigiosa collezione di opere d'arte, composta da 70 importanti dipinti dell'800 e del '900 italiano. Il celebre baritono è legato alla città di Parma, dal debutto al Teatro Regio del 1967, che ha segnato l'inizio di una prestigiosa carriera nei teatri internazionali più importanti -

Parma, 29 maggio 2014 -

Una prestigiosa donazione, quella che ieri pomeriggio, a Palazzo Bossi Bocchi, il celebre baritono Renato Bruson ha donato alla Fondazione Cariparma; la propria collezione di opere d'arte. Un importante corpus di 70 dipinti che rappresentano le più significative firme dell'800 e del '900 italiano, entra così a far parte delle Collezioni d'arte della Fondazione Cariparma e sarà oggetto di una mostra, che verrà allestita presso la Fondazione Cariparma alla fine del mese di settembre.

L'atto di donazione è stato redatto dal Notaio Maria Paola Salsi e sottoscritto dai coniugi Renato Bruson e Tita Tegano e dal Presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei.

Come noto, il M° Bruson è particolarmente legato alla città di Parma, ad iniziare da quel debutto al Teatro Regio del 1967 che segna il vero e proprio inizio di una carriera sui palcoscenici dei più grandi teatri internazionali; un legame con Parma che il M° Bruson rinnova più volte nel corso di una lunga attività artistica e che, nel 1985, viene suggellato con il conferimento della Cittadinanza Onoraria.

Tale rilevante donazione – che entra a far parte delle Collezioni d'arte della Fondazione Cariparma – è composta da opere di importanti pittori tra cui Giovanni Boldini, Pompeo Mariani, Ettore Tito e Francesco Paolo Michetti; significativa anche la serie dei macchiaioli toscani con opere di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini e Nicolò Canicci; la raccolta comprende anche dipinti di vedutisti veneziani tra cui i fratelli Ciardi, Leonardo Bazzaro, Pietro Galter e Pietro Fragiacomo.

"Si tratta di un gesto di grande fiducia e stima nei confronti della Fondazione Cariparma e dell'intera comunità parmense" - spiega il Presidente Andrei -: è questo motivo di grande orgoglio e riconoscenza nei confronti del Maestro Bruson e della consorte. L'impegno della Fondazione sarà quello di conservare il considerevole patrimonio artistico ricevuto e di consentirne la massima fruizione."

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

"L'arte di mettere da parte" è il risparmio raccontato dalla creatività dei bambini di oltre 130 scuole elementari di tutte le regioni d'Italia. Il volume è il risultato della creatività di circa 5.300 ragazzi coinvolti nell'iniziativa a livello nazionale. 

Modena, 29 maggio 2014 -

La scuola primaria "San Giovanni Bosco" di Modena, che ha aderito alla seconda edizione del progetto ludico-formativo "Una Storia fatta apPosta", realizzato da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti in occasione dell'89ª Giornata Mondiale del Risparmio.
Il direttore della Filiale di Modena di Poste Italiane, Mauro Chiarelli, ha consegnato ieri, in regalo ai 68 ragazzi delle classi IV a, IV b e IV c della scuola modenese, che avevano partecipato con entusiasmo alla giornata di laboratorio sul risparmio, il libro che testimonia il grande successo dell'iniziativa, contenente fra gli altri anche due elaborati realizzati dalle alunne Sara e Valentina. Alla cerimonia erano presenti Rita Fabrizio dell'Ufficio Scolastico Provinciale e le insegnanti Tiziana Logozzo, Gabriella Uzzo, Maria Saguatti, Anna Rita Bruno e Maria Cristina Catellani, che hanno coordinato il lavoro creativo delle classi coinvolte.
Con disegni, temi, interviste, vignette, filastrocche e poesie, ma soprattutto emozioni, i bambini hanno spiegato ai coetanei e agli adulti che cosa significa dal loro punto di vista risparmiare e perché scegliere di farlo.
Il valore del risparmio raccontato dai bambini delle scuole elementari diventa così un'occasione per riscoprire "l'arte di mettere da parte", per lasciarci stupire dalla dimensione immaginativa dei più piccoli, per ritrovare nel sorriso la semplicità dei valori educativi che ispirano il nostro vivere comune.

Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti hanno dato un grande contributo nel periodo post-risorgimentale al processo di coesione e di crescita economica di un'Italia unificata politicamente ma ancora divisa dal punto di vista culturale. Grazie alle Poste, nate nel 1862 e con uffici distribuiti su tutto il territorio nazionale, le comunicazioni iniziarono a viaggiare da un capo all'altro del Paese superando le barriere geografiche: le notizie con i telegrammi, le immagini con le cartoline, i pensieri, le storie e le emozioni con le lettere, i prodotti delle culture locali con i pacchi. Il nuovo Stato si univa grazie allo scambio culturale e al dialogo tra le tante e diverse realtà della neonata nazione che, anche attraverso questi servizi imparavano a conoscersi meglio. Proprio agli uffici postali, Cassa Depositi e Prestiti (nata nel 1850, ancora prima dell'Unità d'Italia) affidò l'importante funzione di raccogliere il risparmio degli italiani: dal 1875 attraverso i Libretti di Risparmio e dal 1924 con i Buoni Fruttiferi Postali. Da allora, Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti si sono evolute e hanno allargato molto il loro campo di attività; ma ancora oggi, attraverso i due strumenti emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e distribuiti dagli uffici postali, continuano e continueranno a rappresentare un grande sodalizio finalizzato alla tutela del risparmio dei cittadini e al suo utilizzo per il bene comune.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

Premiata con la fascia Miss Liceo la reggiana Angela Marcellini. Prossimo appuntamento in terra reggiana Domenica 1 Giugno in piazza Bentivoglio a Gualtieri -

Reggio Emilia, 27 maggio 2014 -

Per il sedicesimo anno, il concorso Miss Italia è andato in scena al Pala Tenda di Mordano, in provincia di Bologna, in occasione della "33° Sagra dell'agricoltura di Mordano-Palio dei Borghi".
Ventiquattro le ragazze in gara per la selezione che sono salite in passerella davanti alla giuria.
Il titolo,"Miss Mordano 2014" è stato assegnato alla ventenne bolognese Giada Ormando, studentessa con la passione per il pattinaggio (tifa per Carolina Kostner). Al secondo posto si è piazzata Ludovica Campana (Miss Rocchetta Bellezza-Palio dei Borghi 2014), diciotto anni, abitante a Campogalliano, studentessa, alta 176, bionda con gli occhi castani, e pratica l'equitazione a livello agonistico. Entrambe le ragazze si sono aggiudicate anche il passaggio alla finali regionali di Miss Italia per l'Emilia Romagna.

Altre fasce di bellezza sono andate a Rababe Mediany 20 anni, studentessa proveniente dalla provincia di Pesaro Urbino e alla modenese Valentina Vincenzi, premiate a pari merito con la fascia di "Miss Wella Professionals". Infine ad Angela Marcellini, 18 anni di Reggio Emilia, studentessa, è andato il titolo di Miss Liceo.

rid Miss LICEO Angela MARCELLINI

                                                      Angela Marcellini di Reggio Emilia con il titolo di Miss Liceo.

Tutte le ragazze di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che volessero informazioni per tentare l'esperienza positiva del concorso di bellezza più importante della penisola, basterà telefonare a Mirka Fochi responsabile per l'Emilia Romagna di Miss Italia , allo 331.81.61.523 oppure inviare un e.mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Prossimo appuntamento: in terra reggiana Domenica 1 Giugno in piazza Bentivoglio a Gualtieri.

(Fonte: ufficio stampa Miss Italia)

A Palazzo dei Musei s'impara a raccontare storie con disegni e nuvolette. Mercoledì 28 maggio a chi ha da 9 a 14 anni; sabato 7 giugno a chi ha da 5 a 8 anni. Occorre prenotare -

Modena, 26 maggio 2014 -

"Fumettiamo.2", due nuovi corsi di fumetto di un solo pomeriggio per bimbi e ragazzi al "Dida", il laboratorio didattico di Palazzo dei Musei (ingresso da viale Vittorio Veneto 5) a Modena, sotto la guida di Sara Goldoni, burattinaia, diplomata all'Istituto d'arte "Venturi", allieva del fumettista Chierici. Partecipare costa 5 euro e si deve prenotare (tel. 059 2033121 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12.30; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. è l'indirizzo email).

Il primo corso - laboratorio è in programma mercoledì 28 maggio dalle 17 alle 19 e si rivolge a ragazzi e ragazze dai 9 ai 14 anni di età.
Il secondo laboratorio per il breve corso, in programma sabato 7 giugno dalle 16 alle 18, si rivolge a bambini e bambine da 5 a 8 anni di età.
Per informazioni occorre rivolgersi al laboratorio didattico "Dida", coordinatrice e responsabile Luana Ponzoni, negli stessi orari e agli stessi recapiti indicati per le prenotazioni.

(Fonte: Comune di Modena)

Anche per il nuovo anno scolastico 2014-2015, il Comune di Parma - Assessorato alle Politiche per l'Infanzia e per la Scuola, a seguito delle positive sperimentazioni degli scorsi anni scolastici, anticipa l'erogazione del contributo per i buoni libro delle scuole secondarie di primo grado statali e private paritarie del Comune. L'iscrizione al bando è possibile fino al 4 luglio 

Parma, 26 maggio 2014 -

La procedura consentirà alle famiglie beneficiarie di usufruire del contributo già all'atto dell'acquisto dei libri di testo, senza dover attendere il rimborso a fine anno scolastico. Il contributo verrà erogato sotto forma di uno sconto pari alla percentuale riconosciuta dal Comune all'utente.

La percentuale di copertura del contributo verrà determinata successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle domande e resa nota all'atto dell'acquisto dei libri di testo, oltre che comunicata ufficialmente alle famiglie con lettera del Comune. Tale percentuale non potrà essere comunque inferiore al 50% della spesa sostenuta dal genitore per l'acquisto dei libri di testo obbligatori.

L'assegnazione del contributo è determinata dal valore ISEE del nucleo familiare riferito ai redditi del 2013, che deve essere uguale o inferiore a 10.632,94 euro.

Il bando è finanziato da risorse statali trasferite dalla Regione Emilia - Romagna e da risorse proprie del Comune di Parma che consentiranno di anticipare il finanziamento successivamente stanziato dalla Regione.

Il modulo di domanda è disponibile presso la scuola frequentata e reperibile sul portale del Comune di Parma al seguente link

Con l'attestazione rilasciata dalle segreterie all'atto della presentazione della domanda e con un documento di identità in corso di validità, a partire dal 24 agosto e fino al 20 ottobre, i genitori potranno recarsi presso le librerie/cartolibrerie convenzionate che applicheranno lo sconto sull'acquisto dei libri di testo. L'elenco delle librerie/cartolibrerie convenzionate viene consegnato dalle stesse segreterie scolastiche unitamente all'attestazione.

Le segreterie delle scuole rilasceranno inoltre anche un pro memoria circa le modalità di fruizione del buono libro tradotto in sei lingue: arabo, francese, inglese, moldavo-rumeno, albanese, cinese e hindi.

(fonte: Comune di Parma)

Domani sera, all'auditorium della Fondazione la proiezione ad ingresso gratuito, del film "L'ospite inatteso" di Tom McCarthy, con Richard Jenkins del film e a seguire il dibattito sul tema "S-cambio?" -

Piacenza, 26 maggio 2014 -

Si apre domani, martedì 27 maggio alle 20.45, presso l'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, l'edizione 2014 di "Mondo in festa", settimana di scambio, incontro e dibattito promossa dal Centro Interculturale del Comune di Piacenza.
Verrà proiettato – con ingresso gratuito – il film "L'ospite inatteso" di Tom McCarthy, con Richard Jenkins nei panni di un docente universitario che si troverà a vivere e condividere in prima persona i sentimenti e le paure degli immigrati irregolari che, a sua insaputa, vivono in un appartamento di sua proprietà.
Seguirà una conversazione sul tema "S-cambio?", moderata dal presidente dell'associazione Cinemaniaci Piero Verani, con l'intervento di alcuni rappresentanti delle associazioni che aderiscono al Centro Interculturale: Keving Onuigbo, Erika Ramirez Rozo, Hennen Madfai e Diop Khalifa. Al centro della riflessione, l'incontro-scontro tra culture diverse e le problematiche legate a immigrazione e integrazione.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

La storia del nostro erbazzone parte da lontano e prende forma nelle accoglienti cucine di un tempo, quelle con la stufa, spesso la sola della casa, un tavolo di legno massiccio e le rezdore con il grembiule, indaffarate ai fornelli. E' la storia di una cultura rurale e genuina...

Reggio Emilia, 24 maggio 2014 - di Giulia Rossi

C'è a chi piace la parte più croccante e chi preferisce gustarsi tutta la morbidezza del ripieno, quasi sempre scottandosi la lingua. Solitamente la sua fisionomia ricorda quella rigorosa di un rettangolo, ma c'è chi a volte la "fuieda" la stende in una teglia tondeggiante. Ha un manto color biscotto, ma il suo sapore è decisamente salato. Il suo profumo è inconfondibile e, se chiudiamo gli occhi, ci proietta in un baleno indietro nel tempo, quando le nostre nonne decidevano di farci una sorpresa per cena ma noi, ancor prima di arrivare in cucina, avevamo già intuito cosa ci saremmo trovati nel piatto di lì a poco.
Se non l'avete ancora capito, stiamo parlando dello "scarpasoun", l'erbazzone per chi non mastica troppo bene il dialetto reggiano. Inimitabile, appetitoso, unico. Unto al punto da leccarsi le dita.

Lerbazzone rid

LA CONGREGA DELLO SCARPASOUN.

A Reggio Emilia la sua fama lo precede, quindi non ha bisogno di troppe presentazioni; fuori dai confini dell'esagono tuttavia, non tutti ancora hanno avuto il piacere di assaggiare questa chicca della gastronomia locale. Ed è proprio con lo scopo di far arrivare la nostra torta salata sulle tavole dei cittadini di tutto il mondo, che in questi giorni è nata la "Congrega dello Scarpasoun", un un'associazione culturale, presieduta da Alice Benassi, (socia dell'azienda Nonna Lea), che ha radunato un gruppo di appassionati della buona cucina emiliana, per promuovere il nostro l'erbazzone.
E quest'anno saranno proprio loro, i nuovi ambasciatori del gusto reggiano, il principale cuore pulsante della "Sagra dello Scarpasoun", la tradizionale festa in onore del re delle tavole reggiane, in programma sabato 7 e domenica 8 giugno, a Montecavolo.
Anche per l'edizione 2014 in cartellone sono previsti giochi, laboratori per grandi e piccini, tanta musica e il mercato contadino. Neanche a dirlo, il protagonista indiscusso delle due giornate sarà sempre lui: lo scarpasoun, da gustare a tutte le ore, anche per una buona causa. Il ricavato infatti sarà devoluto all'Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri.

Sagra dello scarpasoun. Dalla pagine facebook dellevento rid

                                                                       Sagra dello scarpasoun immagine tratta dalla pagine facebook dell'evento

IL NOME E LA STORIA DELLO SCARPASOUN.

Ma qual è stato il passato dello scarpasoun, prima che diventasse "famoso"? E come lo cucinavano le nostre nonne?
La storia del nostro erbazzone parte da lontano e prende forma nelle accoglienti cucine di un tempo, quelle con la stufa, spesso la sola della casa, un tavolo di legno massiccio e le rezdore con il grembiule, indaffarate ai fornelli. E' la storia di una cultura rurale e genuina, di un prodotto nato povero, ma che si è arricchito di generazione in generazione, attraverso preziose ricette che sono passate di madre in figlia, per poi entrare nel nuovo millennio quale piatto ricco e prelibato.
Certo il suo nome dialettale non gli rende giustizia, poiché scarpe e cibo difficilmente sono termini affiancabili, ma c'è una spiegazione: le umili famiglie contadine infatti, per preparare l'impasto dell'erbazzone utilizzavano non solo la parte morbida e verde delle bietole, colte nei campi a partire dal mese di giugno, ma anche il fusto bianco, chiamata "la scarpa" della pianta. Da qui "scarpasoun".

LA RICETTA DELLA NONNA.

La sua preparazione non richiede tanto tempo e nemmeno eccessive abilità in cucina. Ricetta della nonna alla mano, leggiamo che una volta pulite le bietole dalla terra e tagliati i gambi bianchi, che vanno inseriti nell'impasto, perché danno più morbidezza all'erbazzone, si lavano, si strizzano e si tagliano con la mezzaluna. Una volta tagliate, le bietole andranno messe in una teglia assieme a cipolla, aglio, sale e prezzemolo, facendo rosolare il tutto a fuoco lento; mentre in un tegamino a parte vanno fatti soffriggere lardo e pane grattugiato che, una volta raffreddati, si uniscono al precedente composto. Infine, si aggiunge al tutto uovo e Parmigiano Reggiano a volontà.
Anche la "fuieda" è abbastanza veloce da preparare: su un tagliere si impasta la farina con sale, acqua gassata e un po' di latte; poi si stende con il matterello in modo da rendere la pasta abbastanza sottile, e la si sistema in un tegame. E' il momento di versare il contenuto verde nello stampo per poi ricoprirlo con un altro pezzo di sfoglia. Si bucherella la parte superiore dell'erbazzone con una forchetta, qualche fiocco di lardo e il vostro scarpasoun sarà pronto da infornare.

Libri di ricette rid

UN INGREDIENTE PUO' FARE LA DIFFERENZA.

C'è un ingrediente speciale che qualifica e distingue il classico erbazzone "cittadino" da quello "montanaro": il riso, che arricchisce il tradizionale scarpasoun di note più dolci e delicate.
Casina, Carpineti, Castelnovo ne' Monti, Felina sono soprattuto queste le valli che per prime hanno visto arrivare sulle loro tavole l'erbazzone direttamente dalla pianura. A condurlo fin sul nostro Appennino sono state proprio loro, le mondine, che per consuetudine avevano il diritto di portare a casa un chilo di riso per ogni giornata di duro lavoro. Così questo ingrediente veniva inserito anche nell'impasto dello scarpasoun, dando vita a una deliziosa variante della vera ricetta.

LA FESTA DI CARPINETI.

All'erbazzone montanaro e al suo "ingrediente segreto" è stata dedicata anche una festa ad hoc, che si svolge ogni anno verso la metà di luglio dal nome: "Lo Scarpazzone in forma", organizzata dall'associazione Carpineti da vivere. Un altro modo per continuare a gustare e tramandare alle nuove generazioni il sapore vero di una tradizione culinaria unica.

Coldiretti e Campagna Amica, a Fidenza, hanno consegnato nella piazza del duomo la "bisaccia del pellegrino", riempita con prodotti tipici dell'enogastronomia emiliano romagnola.

Parma, 22 maggio 2014 -

Ripercorrere la strada che ha attraversato i secoli, unendo il nord con il sud dell'Europa, per riscoprirne le radici storiche e culturali e valorizzare l'antico percorso che univa Canterbury a Roma, in vista di Expo' 2015. È questo il senso di "Francigena 2014, l'Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino", l'iniziativa, promossa da Radio Rai e da "Civita", associazione che opera sul territorio per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica.

Partita il 6 maggio dal passo del Gran San Bernardo, il cammino si concluderà il 16 maggio a Roma, dopo aver percorso quasi mille chilometri. Il "pellegrinaggio", guidato dal vice-direttore di Radio Rai, Sergio Valzania, con la partecipazione di giornalisti di varie radio europee, in questi giorni sta attraversando l'Emilia Romagna, una delle sette regioni toccate dal percorso.

Se, subito dopo la sicurezza, risolvere il problema della fame e della sete era la priorità dei pellegrini medievali, per i moderni camminatori il rifornimento del cibo è stato risolto con la collaborazione di Coldiretti e Campagna Amica, che a Fidenza, l'antica San Donnino, citata anche dal pellegrino più famoso della Francigena, l'arcivescovo di Canterbury Sigerico, hanno consegnato nella piazza del duomo fidentino la "bisaccia del pellegrino", riempita con prodotti tipici dell'enogastronomia emiliano romagnola.

Si tratta – spiega Coldiretti – di prodotti del territorio attraversato dalla via Francigena e riconducibili ad un "menu francigeno", individuato con una mappatura delle specialità alimentari tradizionali che possono essere considerati l'evoluzione dei prodotti che si trovavano nelle campagne e nei paesi attraversati dagli antichi viaggiatori. Nelle bisacce dei viaggiatori medievali, che erano penitenti, pellegrini, ma anche mercanti, non potevano mancare – ricorda Coldiretti – pane, formaggi, salumi e, per i più abbienti, dolci e vino.

Per questo le aziende di Campagna Amica hanno inserito nella moderna "bisaccia del pellegrino" un pane artigianale cotto a legna, fatto con farina integrale macinato a pietra in un mulino ad acqua, senza aggiunta di additivi. Per i formaggi sono stati scelti un Parmigiano Reggiano Dop, prodotto che ha visto gli albori proprio nel Medioevo quando si diffuse la produzione di un formaggio a pasta dura e a lunga stagionatura, e una caciotta di Sassalto Bio, ottenuta dal latte di capra, animale che non mancava mai nelle campagne medievali.

Per i salumi, che fornivano le calorie necessarie per sostenere il viaggio e reggere i freddi invernali soprattutto sul passo di Monte Bardone (oggi passo della Cisa), Campagna Amica ha individuato la Pancetta Piacentina e il Culatello di Zibello insaccato in budello naturale proprio come una volta. Non è mancata una concessione alla gola, che sicuramente si potevano permetter i viaggiatori più facoltosi: nella bisaccia sono stati inseriti una spongata, dolce tradizionale proprio delle zone a cavallo dell'Appennino tosco-emiliano, tra Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Massa-Carrara e La Spezia, e l'Albana passito Docg di Romagna, a memoria de vini medievali che, almeno le classi più elevate, preferivano dolce.

La selezione dei prodotti per l'Emilia Romagna – ricorda Coldiretti – è avvenuta con una ricerca tra le 756 aziende di Campagna Amica, che a livello regionale producono e vendono direttamente i prodotti locali, salvaguardando anche prodotti tradizionali dal rischio di scomparire.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti)

Giacomo Voli, Daria Biancardi, Giuseppe Maggioni, Tommaso Pini, Dylan Magon, Suor Cristina Scuccia, Stefano Corona e Giorgia Pino sono le 8 Voci che hanno superato il terzo Live di THE VOICE OF ITALY e che accedono direttamente alla semifinale, in programma mercoledì 28 maggio, sempre in prima serata su Rai2.

Reggio Emilia, 22 maggio 2014 -

Si avvicina la finale e Giacomo Voli, nativo di Correggio, con chitarra in pugno, continua la sua corsa nella squadra di Piero Pelù. Sono rimasti in otto, i concorrendi, due per ogni squadra, qualificati per la semifinale del 28 maggio.

Ottimo ascolto per la trasmissione di Rai 2, seguita da 3.561.000 spettatori con il 15,97% di share, e che ha registrato un picco di ascolto di 4.156.747 e un picco di share del 23,73%. Successo anche sui Social Network. Sono stati 21.102 gli utenti unici che, commentando la terza puntata "Live" su Twitter, hanno generato 85.319 tweet, record stagionale.

Ospiti della puntata di ieri, condotta da Federico Russo con la V-Reporter Valentina Correani, sono stati la boy band britannica indie pop The Vamps e il cantautore inglese Ed Sheeran.
I coach RAFFAELLA CARRÀ, J-AX, NOEMI E PIERO PELÙ hanno schierato le 3 Voci appartenenti al proprio team che, accompagnati dal vivo da una band di 12 elementi, si sono esibiti in originali performance.

A scegliere le Voci che hanno passato il turno è stato il pubblico da casa, che attraverso il televoto ha stabilito la migliore per ciascun team. Ogni coach ha poi avuto l'ardua scelta di dover salvare una delle due Voci rimaste nella propria squadra. Hanno così dovuto lasciare il programma: Esther Oluloro di Cologne, in provincia di Brescia (proveniente dal team di Piero Pelù), Federica Buda di Siracusa (proveniente dal team di Raffaella Carrà), Valerio Jovine di Napoli (proveniente dal team di J-Ax) e Gianmarco Dottori di Roma (proveniente in squadra con Noemi).

Si sono invece qualificati per la semifinale di mercoledì 28 maggio:

TEAM PIERO PELÙ: Daria Biancardi di Palermo con "I was made for loving you" dei KISS e Giacomo Voli di Correggio (Reggio Emilia) con "Vivere il mio tempo" dei Litfiba;

TEAM RAFFAELLA CARRÀ: Tommaso Pini di Firenze con "Kiss" di Prince e Giuseppe Maggioni di Brembate di Sopra (Bergamo) con "Arriverà" dei Modà con Emma.

TEAM J-AX: Dylan Magon di Voghera (Pavia) con "The Man" di Aloe Blacc e Suor Cristina Scuccia di Comiso (Ragusa) con "Livin' on a prayer" di Bon Jovi.

TEAM NOEMI: Stefano Corona di Castell'Alfero (Asti) con "Who wants to live forever" dei Queen e Giorgia Pino di Casarano (Lecce) con "Bette Davis Eyes" di Kim Carnes.

Nel corso della serata la V-Reporter Valentina Correani, dalla Web Room di "The Voice Of Italy", ha ospitato i cantanti subito dopo le esibizioni ed interagito in diretta con il pubblico attraverso il sito ufficiale, il profilo twitter @thevoice_italy, hashtag ufficiale #tvoi e la pagina Facebook www.facebook.com/Thevoiceufficiale. Commenti in diretta anche su Radio2 Rai con Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini.

(Fonte: ufficio stampa Rai 2)

La nota stampa della Gilda degli Insegnanti sull' ente di ricerca Invalsi, che rifiuta di avviare un qualsiasi dialogo con le rappresentanze degli insegnanti -

Parma, 21 maggio 2014 -

La Gilda degli Insegnanti intende ribadire che l'ente di ricerca Invalsi, rifiuta di avviare un qualsiasi dialogo con le rappresentanze degli insegnanti di Parma e provincia: i docenti pur non avendo alcun rapporto contrattuale con quella istituzione, vengono praticamente costretti a prestare attività impiegatizia per l'Invalsi, talvolta, con metodi assai discutibili che sarebbero meritevoli di approfondimenti anche giudiziari. Considerando che vengono turbarti e distolti dalle lezioni, creando anche un danno ai ragazzi. La Federazione Gilda Unams ha formalmente chiesto ai dirigenti dell'Invalsi l'avvio di relazioni formali con le rappresentanze di categoria, ha anche chiesto ai dirigenti scolastici di rivendicare dallo stesso ente risorse per sopperire agli oneri economici che le scuole sono costrette ad accollarsi per le attività che sono di competenza dell'Invalsi stesso, che ribadiamo è un ente esterno ed autonomo rispetto alle scuole.
Per gravi vicende avvenute nel passato qui a Parma e nel Parmense, in merito al prevaricazioni non conformi al buon senso ed al galateo, su istanza della Gilda Unams sono state presentate anche due interrogazioni parlamentari. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, tiene a precisare: "Questi signori che gestiscono l'Invalsi parlano di merito e valutazione delle scuole, nonostante siano stati nominati dalla politica e non hanno nel loro galateo l'uso di remunerare chi deve lavorare per loro. Inoltre è bene chiarire che non trattandosi di insegnanti, si tratta di profani del mondo della scuola vorremmo almeno conoscerli, o magari parlare con i politici che li hanno messi li".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams)

Novanta borse di studio per giovani dai 18 ai 32 anni. A Piacenza "riservati" ancora 9 posti: le domande potranno essere presentate fino al 13 giugno. Trespidi: "Un'occasione unica per i giovani" -

Piacenza, 20 maggio 2014 -

Novanta borse di studio per giovani dai 18 ai 32 anni residenti in Emilia-Romagna che avranno l'opportunità di svolgere un tirocinio all'estero. E' questo il cuore del progetto europeo "Mech your move! 2" che nel territorio della regione Emilia-Romagna è promosso in collaborazione con le Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Parma, Piacenza e Ravenna.
L'esperienza, già avviata per la prima parte del progetto in febbraio, avrà una durata di 14 settimane, di cui 2 di formazione linguistica e 12 di tirocinio professionale. I settori di tirocinio coinvolti sono: meccanica e meccatronica, elettronica ed elettrotecnica, automazione e robotica, pianificazione e progettazione, gestione e amministrazione aziendale, comunicazione e marketing, energia, ambiente e territorio, ricerca e sviluppo. I Paesi di destinazione sono: Irlanda, Germania, Spagna, Portogallo, Francia, Malta e Lituania.
Il bando (per la seconda tranche del progetto europeo) è uscito il 12 maggio scorso e la scadenza è fissata al 13 giugno 2014. Le partenze dei ragazzi sono invece previste per settembre 2014.
"Nove borse di studio – ha rimarcato il presidente della Provincia Massimo Trespidi – sono riservate a ragazzi piacentini: si tratta di un'occasione unica per vivere un'esperienza all'estero. Spesso si invitano i giovani a sperimentare la mobilità scolastica e professionale: con "Mech Your Move! 2" questa opportunità diventa realtà".
Per informazioni e per scaricare la modulistica è possibile consultare il sito internet della Provincia di Piacenza www.provincia.pc.it alla sezione Politiche giovanili (sottosezione Mech your move 2).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

Entra nel vivo del suo svolgimento la Settimana Nazionale della Bonifica e dell'Irrigazione, organizzata nella nostra provincia dal Consorzio della Bonifica Parmense con il significativo titolo "La terra chiede aria. L'acqua chiede spazio".

Parma, 20 maggio 2014 -

Dopo l'inaugurazione del nuovo impianto di sollevamento acque sabato scorso a Cavetto di Soragna, per il secondo appuntamento si cambierà invece tipologia di pubblico. Stavolta i protagonisti saranno gli studenti delle scuole superiori di Parma: 200 studenti provenienti dal Liceo Artistico Paolo Toschi, dall'Istituto Tecnico Statale Per Geometri "Camillo Rondani" e dall'Istituto Tecnico Agrario Statale "Fabio Bocchialini"; saranno tutti ospiti del Consorzio della Bonifica Parmense domani (mercoledì 21 maggio) dalle ore 9.30 al Cinema D'Azeglio di Parma per la premiazione di "Scatta la Bonifica", concorso che ha visto impegnate alcune classi del Liceo Toschi nella rielaborazione dei messaggi di comunicazione grafici e concettuali dell'operato della Bonifica nel nostro comprensorio. La cerimonia sarà condotta dalla giornalista di Tv Parma Manuela Boselli.
Conclusa la premiazione seguirà lo spettacolo dell'attore Lorenzo Bonazzi "Terra dura in Multicolor" – il racconto delle bonifiche e degli scariolanti", già messo in scena in tanti teatri dell'Emilia Romagna dove ha riscosso consensi entusiastici di critica e pubblico.
Il calendario degli eventi si concluderà giovedì 22 maggio a Mezzani. Alle 9,30 i protagonisti saranno 80 bimbi delle scuole primarie per i quali il Consorzio della Bonifica Parmense ha organizzato la visita guidata all'impianto di Bocca d'Enza. Una giornata con animazione per introdurre i piccoli spettatori al tema della tutela del suolo e del territorio, con merenda a base degli street-food di Campagna Amica. Ma dove il Consorzio seguiterà a ribadire i concetti fondamentali di prevenzione e difesa del nostro territorio, con i ragazzi che si misureranno con un'innovativa tecnologia pro-ambiente targata Energreen.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio della Bonifica Parmense)

Giovedì 22 maggio, ore 8.00 davanti al duomo di Fidenza consegna della "bisaccia del pellegrino" con i prodotti tradizionali del menù francigeno del territorio emiliano attraversato dall'antica via che univa Canterbury a Roma -

Parma, 19 maggio 2014 -

Arrivano in Emilia Romagna i giornalisti-pellegrini che, partiti il 6 maggio dal passo del Gran San Bernardo, si dirigono verso Roma, percorrendo l'antica via Francigena sul suolo italiano per promuoverne l'immagine in vista di Expo' 2015. L'iniziativa, promossa da Radio Rai e da "Civita", associazione che opera sul territorio per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale del nostro Paese, si propone di valorizzare l'antico percorso che univa Canterbury a Roma, tramite il programma radiofonico "Francigena 2014, l'Europa a piedi verso Roma: la bisaccia del pellegrino", condotto da Sergio Valzania, vice-direttore di Radio Rai, affiancato da rappresentanti di radio europee che si alterneranno settimanalmente lungo il percorso di circa mille chilometri, che si concluderà a Roma il 16 giugno.
All'iniziativa collabora Coldiretti tramite Campagna Amica, che metterà a disposizione i prodotti per riempire la "bisaccia del pellegrino" consegnata ai giornalisti-camminatori. Il programma radiofonico sarà, infatti, occasione per far conoscere anche le numerose tipicità agroalimentari dei territori attraversati dalla Francigena e riconducibili ad un "menù francigeno", individuato con una mappatura delle specialità alimentari tradizionali lungo il percorso degli antichi viaggiatori.
Per il percorso dell'Emilia Romagna, la bisaccia sarà riempita con pane artigianale cotto a legna, Parmigiano Reggiano Dop, pancetta piacentina, culatello di Zibello Dop, caciotta di Sassalto bio, Spongata e albana passito di Romagna Docg.
La bisaccia sarà consegnata ai giornalisti giovedì 22 maggio alle ore 8.00, a Fidenza nella piazza del duomo.
In Emilia Romagna i giornalisti-camminatori sono entrati lunedì 19 maggio, a Piacenza, provenienti da Orio Litta in provincia di Lodi e percorreranno la Francigena fino a Fornovo da dove passeranno venerdì 23 maggio diretti in Toscana.

(Fonte: ufficio stampa Coldiretti Parma)

Appuntamento martedì 20 maggio, presso l'aula magna dell'IPSIA di Parma, dove avverrà la consegna degli attestati di merito agli studenti partecipanti al progetto "Impara ad Intraprendere".

Parma, 19 maggio 2014 -

Il 20 maggio alle ore 11.00 presso l'IPSIA di Parma, si svolgerà la tredicesima edizione del concorso "Impara ad Intraprendere", progetto promosso da CNA Parma ed Ecipar in collaborazione con Cariparma, attraverso il quale si intende trasmettere la cultura imprenditoriale tra i giovani che si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro.

Il concorso è la fase finale di un percorso che ha avuto un'alta valenza formativa, e che ha permesso agli studenti di affrontare e discutere non solo le caratteristiche delle imprese, ma, a più ampio raggio, le diverse modalità di ingresso nel mondo del lavoro, esaminando le convenienze e i rischi che ognuna di esse comporta.

Dopo i saluti istituzionali di Gualtiero Ghirardi, Presidente CNA Parma e Sebastiano Lipari, Presidente Ecipar Parma, interverranno Giorgio Piva, Dirigente scolastico Ipsia Parma. La mattinata terminerà con la descrizione dei progetti e la premiazione dei partecipanti a cura di Sara Bisacchi, responsabile del progetto.

Coordinerà gli interventi Domenico Capitelli, Direttore CNA Parma.

(Fonte: ufficio stampa CNA Parma)

"Miss Prestige 2014", valido per l'accesso alle finali regionali, è stato consegnato alla studentessa parmense Veronica Ghidini, 17 anni - 

Reggio Emilia, 19 maggio 2014 -

E' andata in scena domenica scorsa, al Prestige di Via Che Guevara in Città, evento dedicato alla bellezza del Concorso Miss Italia 2014.

Sul palco, caratterizzato dal tricolore hanno sfilato 26 aspiranti miss provenienti da tutte le province emiliane, prima indossando un mini abito azzurro e successivamente con body istituzionale griffato Miluna.

La giuria (rosa), composta quasi interamente da concorrenti a Miss Italia delle scorse edizioni, come: Aurelia Chesi Miss Reggio 2012, Ilaria Alfonso Miss Modena 2013,Chiara Iaccarino finalista nazionale 2013 e supportata da Nicolina Martino Miss Reggio 2013, Giada Perone finalista nazionale 2013, ha decretato la seguente classifica finale.

Il primo titolo, "Miss Prestige 2014" (valido per l'accesso alle finali regionali), è stato consegnato da Antonio e Roberto Di Lorenzo,titolari del Prestige fluiandfood, alla studentessa parmense Veronica Ghidini, 17 anni, seguita al secondo posto da Ludovica Campana 18 anni di Modena (Miss Rocchetta Bellezza) e da Claudia Sgrò 19enne di Reggio Emilia e Giorgia Racci 22 anni di Forlì premiate a pari merito con il titolo di Miss Wella Professionals, dagli stilisti di Modeart-Dea Parrucchieri,Ivan e Fabio Franceschi e Ivan Tremolizzo
Infine a due ragazze 17enni Martina Marchetti di Cavezzo e Chiara Becchi di Reggio Emilia, che erano in gara per i titoli di Miss Mascotte, dedicati alle giovanissime che per questioni anagrafiche non possono accedere alla finale nazionale di Miss Italia a Jesolo, è stato assegnato il pass per la finale regionali di Miss Mascotte Emilia 2014

Per informazioni sulla partecipazione a Miss Italia, basta telefonare a Mirka Fochi responsabile regionale di Miss Italia,al numero 331.81.61.523 oppure inviare un' e.mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: ufficio stampa Miss Italia)

Un importante momento di comunità per celebrare il merito scolastico e la crescita personale di 3 giovani povigliesi -

Reggio Emilia, 19 maggio 2014 -

Sabato 17 maggio, presso l'Aula Magna delle Scuole Medie di Poviglio, si è svolta la cerimonia di consegna delle borse di studio in memoria di Savio Magnani.

Per il quinto anno consecutivo Marco Magnani, imprenditore povigliese, titolare dell'azienda Faber Com e membro dell'Associazione Hope, ha messo a disposizione 3 borse di studio da 516 euro l'una da destinare agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di Primo Grado, che si sono distinti in particolare per la disponibilità ad aiutare il prossimo.

Sabato scorso il riconoscimento è stato consegnato a Gaia Ferretti della classe 3 A, a Mariarosa Sarnacchiaro della classe 3 B e a Monica Villani della classe 3C, in presenza dell'imprenditore Marco Magnani, del Sindaco Giammaria Manghi, della Dirigente Scolastica Elisabetta Mangi, di alunni e genitori.

Un importante momento per la comunità povigliese, che si è così riunita per valorizzare i giovani più meritevoli con il preciso obiettivo di premiare non solo i risultati scolastici ma anche e soprattutto la crescita personale.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti expansion)

Il concorso di Miss Italia 2014, ha assegnato in provincia di Parma la sua seconda fascia valida per l'accesso alle finali regionali -

Parma, 19 maggio 2014 -

L'altra sera a Monticelli Terme presso il Dancing-Discoteca Il Salotto del Lallo, è andata in scena la selezione di Miss Italia, lo spettacolo di moda e bellezza promosso dall'imprenditore Lallo Contaldi con Mirka Fochi responsabile per l'Emilia Romagna del Concorso.
Una bella serata, che ha visto le Miss in gara sfilare sulla pista da ballo del locale di Via Marconi, davanti al numeroso il pubblico, che non ha fatto mancare gli applausi.

Sono state cinque le Miss premiate; il titolo di "Miss Monticelli Terme 2014" è andato alla piacentina Valeria Petracca 18 anni di San Giorgio, seguita dalla 21enne Martina Torri di Reggio Emilia (Miss Rocchetta Bellezza- Salotto del Lallo), da Mara Mazzoni diciotto anni di Parma(Miss Liceo) e da Giulia Guasti 17 anni di Noceto e Ludovica Campana di Modena, entrambe premiate con la fascia di Miss Wella Professionals.

Le iscrizioni a Miss Italia sono ancora aperte e tutte coloro che volessero informazioni per provare una bella esperienza , basterà telefonare a Mirka Fochi responsabile del concorso per l'Emilia Romagna, allo 0521 64.72.75 o 331.81.61.523 oppure inviare un e.mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

rid Miss Monticelli Valeria Petracca

                                                                         la piacentina Valeria Petracca "Miss Monticelli Terme 2014"
(Fonte: ufficio stampa Miss Italia)

Venerdì, 16 Maggio 2014 15:46

Piacenza - "Cercatori di Futuro"

I ragazzi di Piacenza interpellano il mondo adulto Lunedì 19 maggio 2014 Ore 9:00 – 13:30 presso Palazzo Farnese (Cappella Ducale) in Piazza Cittadella, 29. Tracce di Futuro è un ampio percorso di ascolto, conoscenza e consultazione del mondo giovanile piacentino, promosso a partire dall'annualità 2012-2013 dal Comune di Piacenza.

Piacenza, 16 maggio 2014 -

La metodologia adottata ha carattere narrativo: mediante la raccolta di forme diversificate di espressione (voci, storie, immagini) si è costruita una sorta di "autobiografia comunitaria" a testimonianza della condizione giovanile e di come questa oggi guardi al futuro.
Tracce di futuro convoglia pertanto in sé diversi progetti che hanno coinvolto giovani piacentini nell'ampia fascia di età 14 – 35 anni, con il fine ultimo di favorire il protagonismo giovanile. Si tratta di iniziative formative, di ricerca e di espressione di punti di vista, avviate con la collaborazione di diverse realtà, grazie anche all'apporto del gruppo tecnico multiprofessionale Server, attivo nella prevenzione delle dipendenze patologiche e nella promozione della salute dei giovani.
L'evento del 19 maggio 2014 rappresenta un'occasione di riflessione e di dialogo tra giovani e adulti a partire da alcuni elementi portanti della narrazione collettiva che si è così costruita.
Gli stimoli che orienteranno la discussione verso la condivisione di idee, vissuti, linguaggi e desideri e verso la ricerca di direzioni da percorre, saranno rappresentati dalle immagini di futuro di studenti del V anno di tre scuole secondarie di secondo grado piacentine, scaturite dal Progetto Le Immagini in Testa: sulle tracce del futuro. Questa iniziativa formativa, realizzata nell'anno scolastico in corso attraverso la collaborazione tra Comune di Piacenza, Università Cattolica e Associazione Concorto, rappresenta un asse portante della ricerca Tracce di futuro: puntando sull'alto potenziale comunicativo delle immagini, ha affidato a queste, assemblate in video, l'espressione dei punti di vista con cui i giovani coinvolti guardano al futuro. Durante le discussioni che seguiranno le proiezioni, sarà inoltre possibile avere un assaggio di alcuni spunti di riflessione derivanti da un'altra altra colonna portante del percorso Tracce di Futuro: l'iniziativa formativa Voci di ragazzi: Appunti sulla condizione giovanile, realizzata lo scorso anno scolastico mediante la collaborazione tra Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, CIDIS - Centro di Informazione e Documentazione per l'Innovazione Scolastica e Formativa – e testate giornalistiche studentesche, che ha portato alla produzione di un ricco capitale di articoli, sondaggi e interviste riguardanti il futuro.
L'intento di promozione della partecipazione e del protagonismo giovanile si esprimerà anche attraverso l'intervento di referenti della Consulta comunale Giovani che presenteranno ulteriori spunti di riflessione sul futuro, stimolando la discussione tra giovani di diverse fasce di età su temi a loro cari.
Un ulteriore assaggio di partecipazione nell'arco della mattinata sarà dato da un gruppo di neo peer educator che condivideranno con i partecipanti gli esiti del percorso di Scuole che Promuovono Salute – Progetto Ministeriale Guadagnare Salute, realizzato dall'Azienda USL di Piacenza, di cui sono stati protagonisti.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

La festa del quartiere Buco del Signore o "delle lenzuola", com'è stata rinominata in memoria del bucato steso nel dopoguerra tra i campi verdi della borgata -

 

Reggio Emilia, 17 maggio 2014 - di Giulia Rossi

 

Lenzuola candide stese all'aria fresca, tavoli di legno ben disposti in piazzetta, pensionati che raccontano ai nipoti i ricordi di un tempo passato e una "rezdora" col grembiule bianco che cucina il gnocco fritto. La festa del quartiere Buco del Signore o "delle lenzuola", com'è stata rinominata in memoria del bucato steso nel dopoguerra tra i campi verdi della borgata, me la ricordo così: semplice ma genuina, caratteristica e ricca di valori autentici.


ULTIMA EDIZIONE PER LA FESTA DELLE LENZUOLA. Tuttavia, l'edizione 2013 di questa ricorrenza, che da anni si festeggia a fine maggio, nel borgo di via Guicciardini, un tempo cuore del vecchio quartiere, è stata l'ultima. La causa? Soprattutto l'assenza di forze economiche. La notizia è apparsa sulla pagina Facebook dell'evento e ci è stata confermata da uno degli organizzatori, l'amministratore del Centro Sociale Buco Magico, Umberto Baracchi, il quale senza mezzi termini ha affermato: "Ormai è deciso, 'la festa delle lenzuola' non si farà. Il Comune di Reggio non ha potuto o voluto darci dei fondi quest'anno per supportare le spese dell'organizzazione della manifestazione, e noi come Circolo non possiamo sobbarcarci un onere così gravoso. Ci dispiace, ma preferiamo spendere soldi per i nostri soci, piuttosto che investirli in un'impresa che molto spesso non ci dà ritorni economici".
Insomma: niente risorse, niente festa. Ma per chi vedeva quell'evento come un buon motivo per rievocare e tramandare la Storia e le storie della gente che abitava nel borgo, oggi quartiere popolato da famiglie giovani, questa notizia è un boccone amaro da mandar giù.

 

rid Rezdore allopera durante la festa delle lenzuola

                                                    foto tratta dalla pagina Facebook dell'evento

 


UN LIBRO SUL BUCO DEL SIGNORE. E' il caso di Anzio Arati, classe 1948, nato e cresciuto nel vecchio borgo e oggi dirigente della società sportiva Falk del quartiere. Con occhi commossi e voce pacata ci racconta che questo pezzo di città è per lui anche un pezzo di cuore, dove hanno abitato i suoi genitori e dove ora abitano i suoi figli. Spinto dall'amore che lo lega al suo territorio ha deciso nel 2010 di scrivere un libro sulla storia del Buco del Signore, dal titolo "Il vero Buco". Lo ha fatto tutto d'un fiato, grazie anche alla collaborazione di tanti del posto che sono andati alla ricerca di vecchie fotografie impolverate, dimenticate in soffitta, e aneddoti, raccontati in dialetto che si erano smarriti in un angolo della mente. Lo scopo è riuscire a fermare su carta un vero e proprio patrimonio storico e culturale. Un vero tesoro, per chi verrà.


IL NOME DEL QUARTIERE. Chiediamo ad Anzio come mai il quartiere sia stato chiamato con un nome tanto curioso come "Buco del Signore", per molti forestieri causa, almeno una volta, di qualche risata maliziosa. Con stupore impariamo che dietro l'apparente goliardia si cela un'origine nobile e medievale. In pochi lo sanno infatti, ma il quartiere di oggi è frutto di una storia millenaria fatta di Signori, feudi e corsi acqua. Facciamo allora un passo indietro.
Sigismondo d'Este, figlio della sua terza moglie Ricciarda di Saluzzo e del marchese Nicolò d'Este, nel 1465 fu nominato Luogotenente generale in Reggio dal fratello duca Borso, allora regnante. Il "Signore", poiché i suoi feudi avevano bisogno di acqua per irrigare i campi, chiese e ottenne la concessione di una derivazione d'acqua dal canale del Secchia. L'acqua veniva prelevata attraverso una sorta di bocca ricavata in una lastra di pietra murata, un "buco" di proprietà del feudatario. L'acqua, così ottenuta veniva immessa nel preesistente canale "degli Umiliati", il quale fu trasformato nel canale del Buco del Signore. Ecco dunque svelata la dicitura. Assieme al canale venne poi costruito anche un mulino, detto "degli Stagni".


LA BORGATA. Si può dire che sia iniziata da qui, attorno alle sponde di questo canale, la storia del Buco vecchio, una borgata fatta di campi e di strade sterrate, di famiglie unite, di antiche tradizioni tramandate di padre in figlio.


I RICORDI. Ed è proprio in questo borgo che Anzio è nato 66 anni fa. Lì sono custoditi i suoi ricordi più belli ma anche quelli più dolorosi: "La casa dove ho mosso i primi passi, era incastonata nella prima fila di abitazioni dell'antica borgata, tra un wc e l'altro. Sì, perché il bagno in casa era un lusso che in pochi potevano permettersi, così venivano ricavati dei gabbiotti con all'interno delle turche di colore scuro, per camuffare un po'...Come carta igienica, venivano usati fogli di giornale, divisi in quattro parti, poi appesi al muro fatiscente gabbiotto con un chiodo. Oggi sembra una follia, ma negli anni '50 la norma era questa. Anche il cibo, nel primo dopoguerra scarseggiava: avere a cena dentro il piatto polenta e passeri era un sogno, così noi ragazzi ci eravamo specializzati nella caccia di uccellini. Ci arrampicavamo sugli alberi, rubavamo i piccoli o mettevamo le trappole per gli adulti. Nei periodi di siccità, quando non si poteva pescare nel canale, erano le rane e le lumache ad avere la peggio. Per noi ragazzi tutto questo era visto come una conquista. Un po' come giocare a "infilzare" con le aste di ferro degli ombrelli i topi di fogna che "popolavano" le nostre cantine. Ricordo che occorreva sempre dare uno strattone alla porta per spaventarli, prima di aprirla ed entrare", racconta Anzio con un sorriso.
"Insomma.. diciamo che la mia infanzia non è stata facile: c'era molta miseria dopo la guerra. Noi ragazzini non avevamo i pantaloni lunghi, i nostri calzoncini erano corti e senza fodera, così lo strofinio della lana grezza sulla pelle, irrigidita dal freddo, ci provocava fortissime irritazioni alle gambe. Erano i tempi del "pret a let", delle pezze sui gomiti, e del ghiaccio sui vetri", ci spiega Arati.


LA VITA DEL BORGO. "Nonostante questa penuria però, la vita in quella borgata era bella perché era vissuta come una comunità unita: il problema di un singolo era il problema di tutti, la disgrazia del singolo, era la disgrazia di tutti. Si viveva gli uni nella casa degli altri. Per questo nessuno chiudeva mai la porta a chiave. Tutti però entravano chiedendo sempre 'permesso'. Il modo di vivere di allora si basava su stima, onestà e serietà. Sui valori veri, un tempo espressione della quotidianità. Per questo, nonostante i sacrifici della guerra e la miserie, qualche anziano sostiene oggi che 'si viveva peggio ma sicuramente era molto meglio allora'", conclude Arati.
La borgata del Buco era fatta di realtà e persone semplici: il fornaio, il Sali e Tabacchi, il negozio di alimentari, il fruttivendolo, la macelleria, l'osteria Fantini "da Giana e Dante", poi diventata "da Amerio", principale punto di ritrovo per quelli del Buco. Qui ci si trovava a giocare a briscola, si mangiava il gnocco fritto, rigorosamente accompagnato da un buon bicchiere di lambrusco. C'era Renzo il barbiere, padre di Anzio, con il suo motto ricorrente "barba o capelli?", il vecchio caseificio costruito nel 1800, la nuovissima scuola elementare comunale, costruita nel 1948, con i suoi studenti col grembiule nero per i maschi e bianco per le femmine. C'era la "lattivendola" Vilma Severi che in bicicletta portava spensierata il latte agli abitanti del Buco. Ma soprattutto c'erano i "bugader": una numerosissima famiglia di lavandai e lavandaie. I Vacondio, per la precisione, i quali quotidianamente, con un carretto trainato da un somaro, portavano a lavare la biancheria sporca della città e la riportavano ai proprietari una volta linda. Nelle foto dell'epoca, il bianco delle lenzuola stese al vento spiccano sull'erba verde dei campi. In mezzo a questo borgo passava la strada provinciale per Scandiano, uno snodo molto importante. Ma fuori da questa "piccola Repubblica" c'era solo un mare di campi di papaveri.

 

il buco vecchio data 1950 rid

                                                               foto d'epoca del Borgo tratta dal libro di Anzio Arati               

 


LA TRASFORMAZIONE. Ben presto però, anno dopo anno, parallelamente al progresso economico, la borgata ha aggiunto particolari alla sua cartina topografica: vengono disegnate case, fabbriche, strade e ponti. Tra gli anni '60 e '70 il quartiere si allarga subisce una trasformazione radicale, sia nella sua fisionomia, sia nelle abitudini dei suoi abitanti. Sono infatti i tempi della televisione, dei vinili e dei pantaloni 'a zampa'. Ormai in molti possiedono un'automobile, ma l'arrivo dell'autobus linea 3 alla fermata del Buco, è stato un evento immortalato da tutti gli abitanti del posto.
Sono questi gli anni in cui il quartiere avrà finalmente anche la sua chiesa, quella di Sant'Anselmo da Lucca, a capo della quale andrà un uomo molto amato: don Paolo Merli.
Con il passare del tempo e delle mode insomma, il Buco si cambia d'abito. I bambini di ieri sono diventati i padri di oggi. Così, verso gli anni '80 si sentirà la necessità di costruire anche una nuova scuola elementare, la Martin Luther King. In cantiere anche la ristrutturazione del Centro Sociale Buco Magico, l'edificazione del nuovo supermercato Conad, la Casa di riposo Villa Primula e il carcere "la Pulce", in via Settembrini.
Negli anni '90 la vecchia chiesa di Sant'Anselmo è stata radicalmente abbattuta, mattone dopo mattone, sotto gli occhi commossi di molti abitanti, per dare vita a un edificio più ampio che potesse accogliere un numero di fedeli sempre in crescita.


"ADDIO VECCHIO CANALE". Ormai, il vecchio canale del Buco, per secoli il silenzioso testimone di un'epoca in bianco e nero, ormai non serviva più. L'espansione urbana e la riqualificazione del territorio, hanno deciso di cancellarlo. Inizia così nel 1981 la sua definitiva cementificazione .
Siamo nel 2014, e oggi molti abitanti storici del vecchio Buco non ci sono più; altri si sono trasferiti in differenti zone di Reggio; qualcuno ha messo su famiglia e ha deciso di restare nei prati di casa. Ognuno di loro però, vive nei ricordi racchiusi per sempre nelle pagine della storia del Buco, un borgo che oggi, è profondamente cambiato, assumendo i connotati del nuovo Buco. In alcune sere di maggio però, chiudendo per pochi istanti gli occhi, per chi ha l'olfatto raffinato e una fervida immaginazione, è ancora possibile sentire il profumo del sapone di Marsiglia.

 

lenzuola rid

                                                      foto tratta dalla pagina Facebook dell'evento

 

Ligabue fa omaggio al Comune di una colonna sonora originale che accompagnerà i visitatori nel nuovo Museo, progettato dall'architetto Italo Rota e inaugurato in questi giorni -

 

Reggio Emilia, 15 maggio 2014 - di Ivan Rocchi -

 

"Mi era stato chiesto di realizzare una sorta di colonna sonora per il nuovo Palazzo dei Musei della mia città. L'idea mi è piaciuta fin da subito. E' un omaggio che spero sia gradito e soprattutto possa rendere ancora più intensa l'esperienza per i visitatori". Luciano Ligabue non ci ha pensato un attimo ad accogliere l'invito del Comune di Reggio. E così ha composto i tre brani strumentali "Edison", "Di passaggio" e "Sotto il cielo di Reggio", ispirati e dedicati al Palazzo dei Musei di Reggio Emilia. Le composizioni sono il dono del rocker alla città e al Comune.
"Ligabue ha accolto la nostra proposta con entusiasmo – ha detto l'assessore comunale ai Progetti speciali, Mimmo Spadoni -: ci fa grande piacere e gli siamo grati per questo. Può essere un bellissimo inizio per un impegno collettivo a sostegno del sistema dei Musei civici, in termini di tempo, idee, talenti, donazioni, oggetti e storie illustri o cosiddette minori".
I brani di Ligabue verranno presentati e diffusi negli spazi del Palazzo di via Spallanzani in occasione della Notte dei Musei, dalle ore 21.00 di sabato 17 maggio alle 02.00 di domenica 18 maggio. Le tre composizioni daranno il benvenuto al pubblico e lo accompagneranno nella visita dalle collezioni storiche e dei nuovi allestimenti elaborati dall'architetto Italo Rota. Da domenica i visitatori potranno ascoltare la colonna sonora al terzo piano nei nuovi spazi della Manica Lunga.
Nelle prossime settimane la colonna sonora si trasformerà in una vera e propria installazione acustica, integrata con i nuovi spazi e gli oggetti in mostra. E diventerà una delle 365 Storie raccolte nello spazio espositivo "For inspiration only".

Da oggi è possibile affiancare le proprie nozze all'impegno del Gruppo Amici dell'Ematologia a favore della ricerca scientifica e della costruzione del CO-RE in collaborazione con Soncini Ricevimenti e Borgo Medievale di Votigno di Canossa -

 

Reggio Emilia, 17 maggio 2014 -

 

Da oggi anche a Reggio Emilia il matrimonio solidale è una realtà. Tutti i promessi sposi che stanno organizzando il giorno del magico sì hanno la possibilità di affiancare un'importante operazione di solidarietà.
Una tendenza, ormai diffusa in tutta Italia, che arriva in città attraverso GRADE Onlus: il Gruppo Amici dell'Ematologia, grazie a un'importante partnership con Soncini Ricevimenti e il Borgo Medievale di Votigno di Canossa, ha ideato una proposta di matrimonio solidale che permette di condividere con i propri cari durante le nozze l'impegno dell'Associazione a favore della ricerca scientifica e della costruzione del CO-RE.


In cosa consiste il matrimonio solidale con GRADE Onlus?
Coronare il proprio progetto di vita all'insegna della condivisione rappresenta un doppio gesto d'amore, sinonimo di grande umanità. Le coppie che scelgono questa formula hanno la possibilità di sposarsi di domenica nella splendida cornice del Borgo Medievale di Votigno di Canossa con un banchetto organizzato da Soncini Ricevimenti, ricevendo gratis le bomboniere di GRADE Onlus nella misura di 70 ogni 100 invitati. Il 10% del costo complessivo del ricevimento sarà donato al Gruppo Amici dell'Ematologia e potrà essere detratto nella dichiarazione dei redditi.
Il matrimonio solidale con GRADE Onlus rende ancora più speciale il giorno delle nozze: questo contributo infatti servirà a finanziare l'attività del Reparto di Ematologia dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS, i progetti di ricerca e assistenza e la costruzione del Centro Oncoematologico di Reggio Emilia.
L'idea sviluppata insieme a Soncini Ricevimenti e il Borgo Medievale di Votigno di Canossa è una proposta alternativa nata per diffondere e sostenere i principi di una solidarietà concreta. Il matrimonio solidale permette di aggiungere valore a questo momento di gioia con un ulteriore gesto d'amore, affiancando l'impegno di GRADE Onlus nella raccolta fondi che da 25 anni porta avanti con entusiasmo.


Per maggiori informazioni:
Soncini Ricevimenti - cel. 348.8205790 - www.sonciniricevimenti.it
Borgo Medievale di Votigno di Canossa - cel. 338.8553666 - www.borgomedioevalevotignodicanossa.com

 

(Fonte: ufficio stampa Grade Onlus)

Dal 1998 con una pigotta è possibile vaccinare 100 bambini. Sono state donate dall'Unicredit di Modena e aiuteranno le campagne delle Nazioni Unite per la vaccinazione nei Paesi in via di sviluppo -

 

Modena, 15 maggio 2014 -

Una pigotta dell'UNICEF si può avere per 20 euro e permette di acquistare cento vaccini. Sono quindi magici doni, in grado di regalare un sorriso e di aiutare i bambini dei Paesi in difficoltà. Con questa filosofia si è rinnovato stamattina, giovedì 15 maggio 2014, il tradizionale appuntamento con l'UNICEF presso il Policlinico. Adonella Ferraresi, Presidente Provinciale UNICEF, e Fiorella Balli Responsabile dei rapporti Unicef-Università di Modena hanno consegnato le pigotte ai bimbi ospiti delle Struttura Complessa di Pediatria e della Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica, dirette dal professor Paolo Paolucci. Il dono è sponsorizzato dall'Unicredit di Modena, rappresentata dal dott. Andrea Moggi e dalla dottoressa Francesca Gagliardelli. E' stata la dottoressa Patrizia Marchegiano, della direzione sanitaria del Policlinico, assieme a Mirella Cantaroni dell'URP e a Marisa Sverberi, maestra dello Spazio Scuola.

Le pigotte sono le bambole di pezza fatte in casa, che dal 1988 sono diventate un simbolo per le campagne di raccolta fondi promosse dall'UNICEF. Anche quest'anno, adottare una pigotta significa partecipare alla Campagna 100% che mira a raggiungere 22 milioni di bambini nel mondo e a debellare la poliomielite. "Nel 2011 – spiega Adonella Ferraresi – Unicef ha vaccinato l'83% dei bambini contro malattie immunoprevenibili, come difterite, tetano, poliomielite, morbillo. E' una percentuale che non era mai stata raggiunta prima ma c'è ancora tanto lavoro da fare." Il 25% dei bambini, infatti non ha completato il ciclo di vaccinazioni e, a causa di questo limite, nel 2011 ben 1,5 milioni di bambini hanno perso la vita.
La campagna di UNICEF mira a ottenere entro il 2020 la copertura vaccinale contro la poliomielite del 100% per i bambini sotto i cinque anni, con l'eliminazione della poliomielite negli stati in cui è ancora endemica, come Afghanistan, Nigeria e Pakistan oltre al mantenimento dello status di polio-free nei paesi nei quali è stata appena debellata e in quelli a rischio come lo Yemen. "La Campagna 100% vuol essere la nostra risposta per salvare fino all'ultimo bambino, anche il più difficile da raggiungere, per sostenerla basta un piccolo sforzo, l'acquisto di una stupenda bambola artigianale perché ciascuna pigotta permette l'acquisto di 100 vaccini", conclude Ferraresi.

La Pediatria del Policlinico di Modena vanta una lunga collaborazione con l'UNICEF tramite l'organizzazione di corsi di sensibilizzazione (advocacy) alla cooperazione internazionale per gli studenti della Facoltà di Medicina e delle scuole superiori. La donazione rientra in una lunga e proficua collaborazione tra la Pediatria del Policlinico e l'UNICEF.

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl Mo)

Le 12 Voci che hanno superato, ieri sera, il secondo Live di THE VOICE OF ITALY e che accedono alla terza diretta -

 

Reggio Emilia, 15 maggio 2014 -

Giacomo Voli, Daria Biancardi, Esther Oluloro, Giuseppe Maggioni, Tommaso Pini, Federica Buda, Valerio Jovine, Dylan Magon, Suor Cristina Scuccia, Gianmarco Dottori, Stefano Corona e Giorgia Pino sono le 12 Voci che hanno superato, ieri sera, il secondo Live di THE VOICE OF ITALY e che accedono alla terza diretta, in programma mercoledì 21 maggio, sempre in prima serata su Rai 2.

Ospite della puntata, condotta da Federico Russo con la V-Reporter Valentina Correani, è stato il cantautore belga Saule che ha duettato dal vivo con Dylan Magon, Giacomo Voli, Tommaso Pini e Stefano Corona sulle note della sua hit "Dusty men".

I coach Raffaella Carrà, J-AX, Noemi e Piero Pelù hanno schierato le 4 Voci appartenenti al proprio team.
I cantanti, accompagnati dal vivo da una band di 12 elementi, si sono esibiti in originali performance, arricchite dal contributo del coreografo statunitense Timor Steffens, che ha arricchito il lavoro svolto dal coreografo del programma Laccio.

A scegliere le Voci che hanno passato il turno è stato il pubblico da casa, che attraverso il televoto ha stabilito le due Voci migliori per ciascun team. Ogni coach ha poi dovuto prendere la difficile decisione di salvare una delle due Voci rimaste nella propria squadra. Hanno così dovuto lasciare il programma Giulia Dagani di Casalmorano - Cremona (proveniente dal team di Piero Pelù), Luna Palumbo di Salerno (proveniente dal team di Raffaella Carrà), Carolina Russi di Roma (proveniente dal team di J-Ax) e Andrea Manchiero di Castiglione Olona - Varese (proveniente in squadra con Noemi).

Si sono invece qualificati per la puntata di mercoledì 21 maggio:

Team Raffaella Carrà: Federica Buda di Siracusa con "Why" di Randy Crawford; Tommaso Pini di Firenze con "Mentre tutto scorre" dei Negramaro; Giuseppe Maggioni di Brembate di Sopra (Bergamo) con "The final countdown" degli Europe.

Team Noemi: Stefano Corona di Castell'Alfero (Asti) con "Careless Whisper" degli Wham; Gianmarco Dottori di Roma con "Wonderwall" degli Oasis; Giorgia Pino di Casarano (Lecce) con "Tutto quello che un uomo" di Sergio Cammariere.

Team J-AX: Dylan Magon di Voghera (Pavia) con "Pastime Paradise" di Stevie Wonder; Suor Cristina Scuccia di Comiso (Ragusa) con "Uno su mille" di Gianni Morandi; Valerio Jovine di Napoli con "Red Red Wine" degli UB40.

Team Piero Pelù: Daria Biancardi di Palermo con il brano "Calling you di Jevetta Steele"; Esther Oluloro di Cologne (Brescia) con "Talkie' bought a revolution" di Tracy Chapman; Giacomo Voli di Correggio (Reggio Emilia) con "Madness" dei Muse.

Nel corso della serata la V-Reporter Valentina Correani, dalla Web Room di "The Voice Of Italy", ha ospitato i cantanti subito dopo le esibizioni ed interagito in diretta con il pubblico attraverso il sito ufficiale, il profilo twitter @thevoice_italy e la pagina Facebook www.facebook.com/Thevoiceufficiale. Commenti in diretta anche su Radio2 Rai con Carolina Di Domenico e Pier Ferrantini.

 

(Fonte: ufficio stampa Rai2)

Abbinare il Nocino, Sassolino e liquore Caffè con un piatto tipico italiano, francese, inglese, cinese o giapponese.

 

Modena, 15 maggio 2014


È una sfida nuova quella in cui si sono cimentati gli allievi della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni che hanno partecipato al concorso per aggiudicarsi tre borse di studio da 500 euro ciascuna offerte da Il Mallo, azienda di Pozza di Maranello che produce liquori. Alla prima edizione di questo concorso hanno partecipato i 71 allievi del quarto anno di specializzazione; sono stati scelti come finalisti due allievi di sala-bar, sei di cucina e tre di pasticceria. Ieri - mercoledì 14 maggio – si è svolta la finale; gli allievi selezionati hanno presentato i progetti, preparato e servito il pranzo nel ristorante didattico della Scuola Alberghiera di Serramazzoni. La giuria, formata dalla titolare dell'azienda Il Mallo Giovanna Freno, il barman e giornalista Luca Bonacini, il sommelier e proprietario del ristorante Taverna Napoleone Giuseppe Meschiari e il direttore della Scuola Alberghiera di Serramazzoni Giuseppe Schipano, ha proclamato vincitori Domenico Maglione (allievo cucina), Michelle Biagini (pasticceria) e Deborah Bedini (sala-bar).

 

(Fonte: Scuola Alberghiera Serramazzoni)

Sabato 17 maggio, all'interno degli spazi di On/Off i "Mentor" di CoderDojo Parma, dalle ore 15 alle 17, proporranno ai bambini dai 7 ai 13 anni un laboratorio per apprendere funzionalità nuove di Scratch e creare una vera e propria applicazione grafica.

 

Parma, 15 maggio 2014 -


CoderDojo è un movimento senza scopo di lucro che si occupa di istituire dei club e organizzare incontri gratuiti per insegnare ai giovani a programmare computer.
Dopo la creazione di diversi gruppi CoderDojo in Italia (a Milano, Roma, Bologna, Torino, Firenze e tanti altri) a gennaio è nato anche il gruppo di Parma, che ha lanciato una serie di appuntamenti, di grande richiamo, che hanno coinvolto centinaia di ragazzi.

Proprio per celebrare lo "Scratch Day", l'evento dell'anno nel quale tutti i CoderDojo del mondo si riuniscono, il Comune di Parma - Assessorato alle Politiche Giovanili e all'Innovazione - sabato 17 maggio ospiterà CoderDojo Parma negli spazi di On/Off - Officina di coworking per l'occupabilità giovanile (strada Naviglio Alto 4/1), dalle ore 15 alle 18.

"Scratch" è uno degli strumenti che vengono adottati per la propedeutica alla programmazione, un tool, sia web che desktop, per l'apprendimento delle basi dello sviluppo di programmi e/o videogiochi con il quale, anche i più piccoli, imparano a programmare e realizzano i loro videogiochi, dando vita alle loro fantasie: su di esso si incentra la giornata, dedicata all'apprendimento e alla sperimentazione, ma anche al divertimento e al gioco che si svolgerà il prossimo sabato.

Nato in Irlanda nel 2011, CoderDojo si rivolge a bambini e adolescenti e si sta espandendo a livello globale, promuovendo l'utilizzo del software open source e gratuito.
Si fonda sul supporto dei "mentor", consulenti informatici, soci e volontari a livello globale ed ha una sola regola: "Above All: Be Cool", bullying, lying, wasting people's time and so on is uncool!" (soprattutto sii in gamba! Il bullismo, mentire e far perdere tempo non è da persone in gamba).

Il programma di "Scratch Day" di CoderDojo Parma

Nella giornata di sabato 17 maggio, all'interno degli spazi di On/Off i "Mentor" di CoderDojo Parma, dalle ore 15 alle 17, proporranno ai bambini dai 7 ai 13 anni un laboratorio per apprendere funzionalità nuove di Scratch e creare una vera e propria applicazione grafica. Durante il laboratorio sarà necessario che il bambino sia accompagnato da un adulto e sia munito di un computer PC o MAC portatile (alimentatore e possibilmente mouse), con il programma Scratch già installato (è scaricabile da internet gratuitamente).
Per partecipare occorre registrarsi prima dell'evento su www.coderdojoparma.it.

Per i genitori è previsto un momento di condivisione e confronto sull'uso consapevole di internet, incontro condotto da un consulente informatico e dalla pedagogista Marta Pullini, dell'associazione "Mamma Trovalavoro".
Lo scopo dell'incontro è offrire ai genitori alcuni semplici suggerimenti per accompagnare i propri figli verso un uso consapevole e responsabile della Rete: internet infatti costituisce per i ragazzi un'occasione di conoscenza, comunicazione e svago, ma, allo stesso tempo, presenta dei rischi. Saranno illustrate inoltre alcune possibili soluzioni per garantire una navigazione sicura.

Inoltre l'Officina ON/OFF per intrattenere i genitori proporrà alcune attività dei co-workers e delle associazioni residenti, ovvero "DIGITALAB e FABLAB" , per vivere il laboratorio di fabbricazione digitale, la progettazione e la stampa 3D e "COMELASFOGLIA STUDIOS", per chi ama divertirsi e ha nel cuore uno spazio speciale per il gioco, inteso in tutte le sue forme, sarà possibile cimentarsi con giochi da tavolo.

Per informazioni: CoderDojo Parma, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.coderdojoparma.it
Responsabile CoderDojo Parma: Alessio Garbi 348 8722763
Sito ufficiale CoderDojo Italia: http://zen.coderdojo.com/dojo/756

 

(Fonte: Comune di Parma)

Nei giorni scorsi anche nelle scuole Parmensi sono state imposte le cosiddette "prove" dell'ente Invalsi -

 

Parma, 14 maggio 2014 -

Il comunicato della Gilda insegnanti -

 

Nei giorni scorsi anche nelle scuole Parmensi sono state imposte le cosiddette "prove" dell'ente Invalsi, quiz a crocette predisposti dall'istituto di ricerca che è uno dei tanti carrozzoni pubblici, sperpero di soldi del contribuente. A Parma succede qualcosa di particolare, rispetto all'Invalsi:


1) da tempo la Gilda, in rappresentanza degli insegnanti chiede un incontro con i dirigenti dell'ente di ricerca, per concordare il lavoro che esso richiede. In pratica i dirigenti dell'Invalsi, pretendono che tutte le incombenze burocratiche e amministrative vengano svolte a carico delle scuole. Loro non provvedono ad incaricare i loro dipendenti, scaricano sugli altri. In alcuni casi i dirigenti scolastici, probabilmente a loro volta intimoriti, non sapendo come fare per trovare manovalanza gratuita, intimoriscono il personale paventando provvedimenti disciplinari pur sapendo che un ente di ricerca non ha il potere di usare, gratis, persone di altre istituzioni. Una sorta di caporalato idecente.


2) Su questa vicenda al Senato, su istanza della Gilda, è ancora in itinere un'interrogazione parlamentare della Sen. Adele Gambaro, per un episodio avvenuto lo scorso anno alla Direzione Didattica Fratelli Bandiera, dove un docente è stato colpito da un provvedimento disciplinare, per non aver lavorato per conto dell'ente Invalsi. A sanzionarlo un preside che è anche assessore del Pd, aspetto che dà un'evidente valenza politica all'accaduto. Infatti i vertici dei partiti politici non hanno mai imposto all'Invalsi di confrontarsi con le rappresentanze dei docenti.


3) Recentemente un'altra interrogazione parlamentare è stata presentata dall'On. Ivan Catalano perché compiendo un formale accesso agli atti, abbiamo potuto constatare che una funzionaria dell'Invalsi, aveva suggerito al dirigente dell'Istituto Comprensivo di Fornovo Taro, addirittura di eludere le competenze del Collegio dei Docenti, competente a deliberare in merito all'adesione ai progetti didattici. In quel caso l'Invalsi aveva proposto un'iniziativa grazie alla quale esso incassa finanziamenti europei.


4) Abbiamo chiesto infruttuosamente a tutti i dirigenti delle scuole parmensi di rivolgersi all'Invalsi affinché si faccia carico degli oneri, che talvolta le scuole si devono accollare per soddisfare l'attività che viene imposta in nome dell'Invalsi.


Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams: "Preciso noi non siamo contro le rilevazioni statistiche, ma visto che intaccano le mansioni e le competenze dei docenti, non solo il diritto ma anche la buona educazione richiede che il tutto sia almeno concordato".

 

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Insegnanti Parma)

 

Sabato 17 maggio nel cortile della Provincia spettacolo promosso dal Forum delle donne nell'ambito delle celebrazioni del 540° della nascita dell'autore dell'Orlando furioso -

 

Reggio Emilia, 14 maggio 2014 -

In occasione del 540° anniversario della nascita di Ludovico Ariosto e in attesa di una grande mostra a lui dedicata, prevista in autunno, la Fondazione Palazzo Magnani promuove una serie di eventi e di approfondimenti sull'Orlando furioso e sul suo autore. Le celebrazioni coinvolgono numerosi enti e associazioni, tra cui il Forum provinciale delle donne, che dedica un appuntamento alle eroine cantate dall'Ariosto.
Sabato 17 maggio dalle 15.15 in poi, nel cortile di Palazzo Allende in corso Garibaldi 59, sede della Provincia di Reggio Emilia, Cristina Montagnani del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Ferrara, profonda conoscitrice e studiosa del Boiardo, guiderà il pubblico attraverso l'Orlando Furioso tenendo come filo conduttore le protagoniste femminili che si snodano lungo l'intricato intreccio del poema. I riferimenti all'opera dell'Ariosto saranno animati dall'attrice e regista Marina Coli.
Ospite dell'evento è anche la forma artistica del Maggio drammatico, antichissima tradizione di teatro popolare dell'Appennino tosco-emiliano, che prende spesso e volentieri spunto da temi, storie e personaggi del mondo epico cavalleresco, tra cui anche il poema dell'Ariosto. Natascia Zambonini della Compagnia maggistica Monte Cusna di Asta farà ascoltare, con il canto tipico del maggio, alcune ottave del testo originale e di testi presi dal repertorio della compagnia.

 

(Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it)

 

Appuntamento conclusivo, venerdì 16 maggio alle 10.30, nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese, per il progetto sul dialogo tra musica e arti figurative che la Fondazione Toscanini ha realizzato in collaborazione con il Comune di Piacenza e il liceo scientifico Respighi.

 

Piacenza, 14 maggio 2014 -

 

Sono 150 gli studenti coinvolti, i cui progetti – incentrati sull’idea del mito, a partire in particolare da Orfeo – verranno proiettati nell’occasione, mentre l’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, diretta da Sebastiano Rolli, eseguirà una colonna sonora scelta per l’occasione: estratti dalla “Maria Stuarda” di Donizetti, dai “Puritani” di Bellini, da “Orfeo ed Euridice” di Gluck, dalla Terza Sinfonia di Beethoven, da “Orfeo all’Inferno” di Offenbach.  Tra un brano e l’altro, il Maestro Rolli spiegherà ai ragazzi le connessioni tra musica, pittura e letteratura. 

L’evento, intitolato “Cantami, o Musa”, fa parte del programma Educational della Fondazione Toscanini, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Regione Emilia Romagna.

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Mercoledì, 14 Maggio 2014 13:08

Pavullo - La scuola “Foscolo” si colora

Secondo week end di lavori di tinteggiatura, nei giorni scorsi alla Scuola primaria "Ugo Foscolo" di Pavullo.

 

Modena, 14 maggio 2014 -

Il progetto è nato da una proposta dei genitori del plesso, coordinati dalle insegnanti e dal personale comunale e ha preso il via a ottobre 2013, con l’intenzione di contribuire concretamente alla riqualificazione dell'edificio scolastico.  Le prime aule sono state tinteggiate a ottobre dello scorso anno e, nello scorso fine settimana, grazie a una trentina di genitori e insegnanti volontari, sono state dipinte tutte  le aule rimanenti del piano terra. 

Nel corso della prossima estate, saranno tinteggiati, a cura del Comune di Pavullo, gli spazi comuni del piano terra: atrio, corridoio e servizi igienici. Il progetto, poi,  proseguirà, sempre per stralci, con le aule del primo piano fino a giungere al completamento di tutto il plesso.

Un plauso a tutti i genitori e le maestre che hanno partecipato ai lavori, dedicando il loro tempo a un progetto, che renderà migliore la scuola, e che contribuisce a mantenere alta l’attenzione su un settore, come quello scolastico, strategico per le famiglie e per l’Amministrazione Comunale. 

 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Pavullo)

 

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