Mercoledì, 07 Marzo 2018 12:06

Elezioni Politiche - 4 marzo 2018 - i Seggi

Aggiornamenti: Coalizioni e partiti - dati scrutinati definitivi del 5 marzo 2018. I Seggi assegnati.

 

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Fonte Prefetturahttp://elezioni.interno.gov.it/camera/votanti/20180304/votantiCI08000 

 Foto Presidenza della Repubblica - Giuramento del Presidente Sergio Mattarella

 

La Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha predisposto una serie di attività operative di controllo economico del territorio volte ad individuare e sequestrare forniture di merci illegali, con particolare riguardo a quelle recanti marchi contraffatti.

La capillare attività info-investigativa svolta dalle pattuglie del Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha condotto ad individuare e sequestrare, a Correggio (RE), una partita di prodotti contraffatti costituiti da articoli per l'abbigliamento (in particolare "t-shirt" e felpe) recante il marchio della nota griffe "THRASHER".

I prodotti, 70 capi tra magliette e felpe, erano esposti e pronti per essere messi in vendita in un esercizio commerciale gestito da una 38enne, modenese, che è stata segnalata all'Autorità Giudiziaria per i reati di detenzione e vendita di prodotti recanti marchio contraffatto. Si stima che il materiale sequestrato, una volta immesso sul mercato, avrebbe garantito incassi illeciti per oltre 2.000 euro.

La tutela dei consumatori e dell'economia legale costituisce obiettivo prioritario della Guardia di Finanza, che continuerà ad operare un continuo, costante e capillare controllo economico del territorio.

Continuano incessanti i servizi straordinari di controllo del territorio ad opera della Squadra Volante, con l'ausilio del Nucleo Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, finalizzati alla prevenzione e repressione della microcriminalità e del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Le zone passate al setaccio, nel corso del pomeriggio di ieri, sono state il Parco Novi Sad, Via Crispi, Piazza Dante, Via Canaletto Sud, viale Gramsci, via Nonantolana e il Parco XXII Aprile.

Sono state identificate complessivamente 79 persone, di cui 42 stranieri, e controllati 47 autoveicoli, anche con il sistema "Mercurio" tecnologia per l'accertamento automatizzato delle targhe dei veicoli in movimento.

Sei esercizi commerciali, di cui cinque bar e una sala slot, sono stati sottoposti a verifiche, estese anche agli avventori.

Sciopero generale nazionale per l'intera giornata dell'8 marzo e sciopero nazionale di due ore, inizio turno, nella giornata del 12 marzo. Saranno garantiti i servizi minimi essenziali, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all'adesione allo sciopero

Si informa che USI-Unione sindacale italiana, Slai Cobas per il Sindacato di Classe e Confederazione USB-Unione Sindacale di Base e USB pubblico impiego, hanno proclamato lo sciopero nazionale per l'intera giornata dell'8marzo 2018 del personale appartenente a tutti i comparti pubblici, privati e cooperativi, comprendente i lavoratori a tempo indeterminato, determinato, con contratti precari e atipici.

Sempre nella giornata dell'8 marzo, l'Associazione sindacale CUB Sanità Italiana ha proclamato sciopero generale del comparto pubblico e privato afferente il settore della Sanità e del Socio-Sanitario-Educativo-Assistenziale, di 24 ore, interi turni.

Per il giorno 12 marzo l'Organizzazioni sindacale FSI USAE ha proclamato sciopero nazionale di due ore, all'inizio di ogni turno, del personale del comparto del Servizio Sanitario Nazionale.

Gli scioperi, potenzialmente, coinvolgono tutto il personale del Servizio Sanitario Nazionale.

Come prevedono le norme vigenti saranno garantiti i servizi minimi essenziali e in particolare le urgenze, mentre le attività programmabili potranno subire riduzioni conseguenti all'adesione agli scioperi.

Nell'ambito delle iniziative connesse alla campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere "Questo non è amore", promossa dalla Polizia di Stato, anche giovedì 8 marzo p.v., in occasione della giornata dedicata alla "Festa della Donna", verranno allestiti due distinti punti di ascolto.

Uno stand sarà predisposto nel corso della mattinata all'interno del Centro Commerciale "I Portali", l'altro, nel pomeriggio, in piazza Roma a corollario della manifestazione podistica "Donne in corsa".

L'équipe specializzata, composta da personale della Divisione Polizia Anticrimine, della Squadra Mobile e dell'Ufficio Sanitario, sarà a disposizione della cittadinanza con l'obiettivo di favorire l'emersione del fenomeno della violenza di genere, garantire un supporto a eventuali vittime e fornire una corretta informazione in materia.

La Polizia di Stato si impegna quotidianamente nella prevenzione del fenomeno della violenza di genere, esempio ne è proprio l'adozione del Protocollo EVA, acronimo di "Esame Violenze Agite". Si tratta di una modalità operativa per il primo intervento degli operatori di polizia addetti al controllo del territorio nei casi di violenza di genere.
Il protocollo prevede l'elaborazione di una "Processing Card", composta da una serie di schede che gli agenti devono compilare ed inserire negli archivi informatici di polizia ogni volta che intervengono in un caso di violenza di genere. Da questo archivio, la Sala Operativa può estrarre informazioni fondamentali (su chi ha richiesto l'intervento, sulla eventuale presenza di armi censite all'interno dell'abitazione, su eventuali precedenti di polizia a carico delle persone coinvolte, ecc.) da comunicare alla Volante per tutelare sia la vittima sia gli operatori.

Le utenze telefoniche delle vittime confluiscono in un database specifico. In questo modo, l'operatore della Sala Operativa ha la possibilità di riconoscere immediatamente le richieste di soccorso che giungono attraverso contatto telefonico censito così da poter fornire sin dalla fase di risposta una adeguata assistenza al richiedente.
Una delle finalità del "Protocollo EVA" è quella costruire una memoria storica per prevenire, monitorare il fenomeno e agevolare la scelta di una valida strategia di contrasto che può anche prevedere l'adozione di provvedimenti restrittivi nei confronti del reo (arresto obbligatorio in flagranza o adozione in via di urgenza di altra misura cautelare, ad esempio l'allontanamento di urgenza dalla casa familiare, per i reati di "maltrattamenti contro familiari e conviventi").

A Modena nell'ultimo anno sono stati compilati 147 modelli EVA relativi agli interventi effettuati in casi di violenza di genere o litigi familiari, indipendentemente dal fatto che si sia configurato un reato o dalla proposizione di una formale denuncia/querela. 32 invece sono stati gli ammonimenti, ovvero i provvedimenti amministrativi di natura preventiva adottati dal Questore di Modena.

Roma, 5 marzo 2018 - Autostrade per l'Italia comunica che, poco dopo le ore 17:00, sull'autostrada A1 Milano-Napoli nel tratto compreso tra Parma e Reggio Emilia, in direzione di Bologna al km 127, é avvenuto un incidente che ha visto il coinvolgimento di due mezzi pesanti. A seguito dell'evento una persona è rimasta ferita.

Attualmente il traffico circola su una sola corsia e si registrano 12 km di coda verso Bologna.
Sul luogo, oltre al personale della Direzione 3° Tronco di Bologna, sono intervenute le pattuglie della Polizia Stradale, i vigili del fuoco e i soccorsi meccanici e sanitari.
Agli utenti che da Milano sono diretti verso Bologna si consiglia di uscire a Parma e di percorrere la SS9 via Emilia in direzione di Reggio Emilia dove rientrare in autostrada verso Bologna.

Costanti aggiornamenti sulla situazione della viabilità saranno diramati tramite: i collegamenti "My Way" in onda sul canale 501 Sky Meteo24 e su Sky TG24 (canali 100 e 500 di Sky e canale 50 del Digitale Terrestre); sulla App My Way scaricabile gratuitamente dagli store di Android e Apple; su Sky TG24 HD; sul sito www.autostrade.it ; su RTL 102.5; su Isoradio 103.3 FM; attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in Area di Servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il Call Center Autostrade al numero 840.04.21.21, attivo 24 ore su 24.

Nel primo pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto due cittadini marocchini di anni 22 e 23, per il reato di furto aggravato in concorso.

L'addetto alla sorveglianza, in servizio antitaccheggio presso il Centro Commerciale "GrandEmilia" di via Emilia Ovest, ha notato i due giovani aggirarsi con fare sospetto nel reparto multimedia dell'ExtraCoop per poi occultare quattro videogames all'interno di una borsa schermata.

A carico del più giovane sono emersi numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, nonché l'obbligo di divieto di dimora nel comune di Modena. Gli agenti gli hanno altresì notificato il diniego del rilascio del permesso di soggiorno per mancanza dei presupposti di legge.

I quattro videogames per console per un valore complessivo di 279,60 euro, sono stati riconsegnati in quanto rivendibili, al responsabile dell'esercizio commerciale ExtraCoop, mentre la borsa schermata è stata sottoposta a sequestro.

I due marocchini, come disposto dal Magistrato di turno, sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza in attesa del processo con rito direttissimo.

Accade a Lecce ma l'artificio potrebbe risalire la penisola. Numerose segnalazioni di personaggi che si aggirano vicino alla sede Inps di Lecce chiedendo soldi per conto dell'ente in cambio di aumenti economici.

Nei giorni scorsi sono giunte ai contatti dello "Sportello dei Diritti", segnalazioni di personaggi che si aggirerebbero nelle immediate adiacenze della sede Inps di Lecce chiedendo soldi per conto dell'ente in cambio di aumenti economici.

Gli obiettivi di questi soggetti, in particolare, sarebbero anziani e beneficiari di trattamenti pensionistici o assistenziali. Ovviamente, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta di truffatori perché nessun addetto dell'Inps o di altri enti quali patronati, può garantire o promettere automatici benefici o miglioramenti di quelli già percepiti in cambio di anticipi in denaro. È chiaro che è importante, quindi, in questi casi la prevenzione e l'informazione nei confronti dell'utenza dell'Inps, ma anche un'adeguata vigilanza da parte delle Forze dell'Ordine nelle vicinanze di viale Marche.

( 04 marzo 2018 )

Dalle prime luci dell'alba i militari del Nucleo Speciale Polizia Valutaria in collaborazione con personale dei Comandi Provinciali di Bologna, Pescara e Vibo Valentia stanno eseguendo, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di nr. 7 persone tutte accusate,
unitamente ad altre 8 denunciate a piede libero, della commissione, in tutto il territorio nazionale, di reati inerenti l'illecito utilizzo di carte di credito clonate.

L'indagine ha tratto spunto da una comunicazione inviata dall'Ufficio sicurezza della società NEXI s.p.a. (già Cartasì S.p.A), che gestisce il circuito di pagamento con moneta elettronica, con la quale venivano segnalati dei tentativi di pagamento effettuati presso un'azienda di autotrasporti di Pomezia risultati anomali per l'entità dell'importo e l'origine estera della banca che aveva emesso le carte di credito utilizzate. L'informazione, così pervenuta al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, è stata inquadrata in un contesto più ampio in virtù delle specifiche informazioni istituzionalmente demandate al reparto.

L'analisi condotta dagli specialisti del Gruppo Antifalsificazione Monetaria e degli altri mezzi di pagamento (GAM) si è orientata ad esaminare le modalità con cui è stata eseguita l'operazione, approfondendo il profilo dei soggetti emergenti. E' stato così subito appurato che alcune carte di credito utilizzate nella circostanza erano state già adoperate per effettuare pagamenti, in frode, in altre località d'Italia. Sul versante soggettivo gli indagati, molti dei quali di origine calabrese, erano già noti al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, sia per alcuni precedenti specifici, sia perché presenti nell'archivio delle  segnalazioni di operazioni sospette antiriciclaggio assegnate per gli sviluppi investigativi al predetto reparto che, come noto, su tale versante opera a livello nazionale. Fin dalle prime indagini, quindi, l'analisi accentrata dei flussi finanziari ha consentito di correlare le singole condotte illecite ed i relativi responsabili con le informazioni provenienti dagli istituti di credito e con quelle istituzionalmente esaminate in relazione alle segnalazioni di operazioni sospette. Proprio dall'esame di alcune di esse si trovava conferma dell'operatività del gruppo criminale: risultava, infatti, una movimentazione anomala per una somma pari a novemila euro, bonificata da un agriturismo (punto compromesso) in favore di uno degli indagati in possesso di una carta di credito clonata.

Le informazioni così contestualizzate consentivano di rappresentare all'Autorità Giudiziaria un quadro completo delle frodi commesse e di avviare più penetranti attività di intercettazione che hanno consentito di ampliare il novero dei soggetti compiacenti e di disvelare il modus operandi attuato dai membri del sodalizio.

Nello specifico, l'attività criminale veniva realizzata attraverso la preliminare individuazione dell'esercente compiacente titolare di P.O.S. presso il quale effettuare i consistenti
"pagamenti" e, contestualmente ottenere dal medesimo la restituzione del denaro relativo alla transazione eseguita decurtato di una percentuale che veniva trattenuta dal titolare dell'esercizio.

Successivamente venivano effettuati tentativi di pagamento con diverse carte di credito dapprima per importi irrisori tesi a verificare il funzionamento dello strumento di moneta elettronica e, solo in caso positivo, per importi più consistenti. In una circostanza i criminali avevano provato ad eseguire, senza successo, presso un rivenditore di auto, un pagamento da 500.000 euro con una carta intestata ad un cittadino degli Emirati Arabi.

Le risultanze delle attività tecniche eseguite, in questo caso, venivano immediatamente riscontrate presso i gestori dei circuiti di pagamento con i quali il GAM ha quotidiani rapporti istituzionali e ciò, molto spesso ha consentito di bloccare il pagamento in frode, oltre che identificare i punti di pagamento compromessi. I codici relativi alle carte di credito clonate non hanno interessato soltanto vittime italiane ma anche soggetti residenti in paesi dell'Unione Europea ovvero in altre parti del mondo. Anche 
in questo senso, la conoscenza dei meccanismi della cooperazione internazionale ha consentito di risalire agli intestatari delle carte e ricostruire i loro spostamenti in Italia per confermare ulteriormente che nel periodo in cui erano state utilizzate, i soggetti non si trovavano in Italia.

In sostanza l'operazione odierna ha portato alla luce un sistema ben strutturato dedito al reperimento – sui canali nazionali e internazionali – di codici relativi a carte di credito clonate a danno di ignari titolari, poi utilizzati presso esercenti compiacenti i quali permettevano di "strisciare" le carte restituendo in contanti parte delle somme percepite. Il totale delle somme illecitamente transate ammonta a circa un milione di euro. Le indagini, svolte mediante il ricorso ad appostamenti, pedinamenti, analisi di segnalazioni di operazioni sospette inviate dagli istituti bancari, intercettazioni telefoniche e telematiche, hanno consentito di raccogliere numerosi indizi di colpevolezza in ordine a numerosi casi di frode perpetrata.

Il contenuto degli elementi di prova si è arricchito ulteriormente a seguito delle perquisizioni effettuate in tutta Italia, nel corso delle quali sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro diversi notebook, smartphone e tablet dalla cui analisi i finanzieri hanno potuto reperire nuovi elementi di dettaglio. L'esito delle investigazioni è stato riferito
all'Autorità giudiziaria inquirente che ha ritenuto di avanzare richiesta di misura cautelare per interrompere la commissione dei delitti in argomento.
L'operazione conclusa rappresenta il culmine dell'importante attività di tutela del cittadino nell'utilizzo dei moderni mezzi di pagamento.

Dal 05 marzo al 09 marzo 2018, il Comando di Polizia Municipale di Parma, proseguirà la sua opera di contrasto verso quei comportamenti volti al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini; di seguito riportiamo a titolo esemplificativo, le strade dove potrebbero essere posizionate le postazioni di accertamenti strumentali di velocità.

Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille, Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro,Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto, GAIONE in postazione SPEEDCHECK, Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta, BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK, Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno, VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK, VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 05- Pablo- Oltretorrente

Martedì 06 - Cittadella - Oltretorrente

Mercoledì 07 - Centro - Montanara

Giovedì 08- San Leonardo- San Lazzaro

Venerdì 09 - Cittadella - Montanara

Aggiornamenti: Coalizioni e partiti - dati scrutinati ore 20,30 del 5 marzo 2018.

 

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 Foto Presidenza della Repubblica - Giuramento del Presidente Sergio Mattarella

 

Aggiornamenti: definitivo sull'affluenza alle urne in Emilia Romagna alle ore 24,00 - Coalizioni e partiti: Dati scrutinati ore 6,00.

 

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 Foto Presidenza della Repubblica - Giuramento del Presidente Sergio Mattarella

 

Domenica, 04 Marzo 2018 10:10

Commissari sulle tracce del male

Un nuovo progetto di Rai3, andato in onda sabato 3 marzo alle 23.55, "Commissari - sulle tracce del male". Un programma nato da un'idea di Pino Rinaldi e che si avvale della collaborazione della Polizia di Stato.

Un racconto delle indagini svolte da alcuni investigatori della Polizia su alcuni casi di cronaca giudiziaria che hanno segnato profondamente il loro lato umano. Delitti, omicidi e violenze avvenuti in diverse città italiane, risolti grazie al lavoro di un gruppo di esperti investigatori.

Protagonista di ogni puntata e' l'investigatore che ha trattato il caso seguendone l'attività d'indagine. Sarà lui, intervistato da Pino Rinaldi, il volto e la voce portante di un racconto che sarà arricchito da immagini, materiale documentaristico e dal ricordo dell'esperienza diretta vissuta da alcuni dei collaboratori che hanno seguito il caso specifico al fianco dell'investigatore: colui che alla fine si è trovato faccia a faccia con il responsabile del reato.

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IL DELITTO DELLA SIGNORA

Bologna estate 2006. Un'anziana signora, viene trovata morta nel suo modesto appartamento di periferia. Solo l'autopsia rivela pochi giorni dopo che si è trattato di un omicidio.

Il capo della sezione omicidi della squadra mobile, Lorenzo Bucossi, inizia una complessa attività di indagine che lo porta a ricostruire una scena del crimine inizialmente senza colpevoli ma che alla fine avrà un epilogo inaspettato.

Un vero delitto della porta accanto con il colpevole che si professa tutt'oggi innocente.

 

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Provvidenziale intervento della Polizia Municipale nel pomeriggio di oggi, in quanto gli agenti hanno salvato la vita ad un ottantenne colto da grave malore. La pattuglia durante il normale controllo del territorio, ha notato che l'anziano signore era riverso sul marciapiede sullo Stradone Farnese privo di conoscenza.

Gli agenti, immediatamente intervenuti per soccorrere il poveretto, grazie al defibrillatore hanno rilevato le alterazioni della frequenza cardiaca e ne hanno ristabilito il ritmo attraverso la rianimazione cardio-polmonare.

In seguito la stessa pattuglia ha scortato l'auto medica e l'ambulanza della Croce Bianca, considerata la nevicata in atto che ha reso difficoltoso il percorso fino al Pronto soccorso ospedaliero, dove l'anziano è arrivato rianimato.

Continuano i servizi Straordinari di Controllo del Territorio della Polizia di Stato nelle strade del centro di Parma finalizzati a prevenire e contrastare i reati predatori e lo spaccio di sostanze stupefacenti nei centri urbani e nei luoghi di aggregazione giovanile.

Nel pomeriggio di venerdi, sotto il coordinamento del Dirigente dell'UPGSP della Questura di Parma con l'impiego, oltre che delle Volanti della Polizia di Stato in servizio sul territorio, anche da un'unità cinofila antidroga della Polizia di Stato, dalle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e dalla Polizia Municipale di Parma sono stati svolti controlli specifici nelle aree urbane, oggetto di segnalazioni tramite esposti da parte dei cittadini, quali Viale Vittoria, Via dei Mille, le aree verdi dei Parchi nonché, nelle strade del centro cittadino, quali via Cavour, Piazza Garibaldi, via Mazzini.

Sono stati effettuati controlli capillari agli esercizi commerciali, ai veicoli e alle persone in transito. Nel corso delle attività sono state identificate 30 persone, di cui 16 stranieri, controllati 10 veicoli e, grazie agli operatori del reparto Cinofili della Polizia di Stato di Bologna, sono stati sequestrati 209,3 grammi i di Marijuana e 96,3 grammi di Hashish.

Tale attività si inserisce in una più ampia strategia tesa a contrastare con maggiore incisività i reati di strada per dare un'efficacia risposta alla richiesta di tutela da parte dei cittadini.

Sabato, 03 Marzo 2018 14:40

Operazione “Security Breath”

La Polizia di Stato ha concluso l'operazione ad alto impatto chiamata "SECURITY BREATH" che ha coinvolto tutto il territorio nazionale al fine di combattere i fenomeni di criminalità diffusa soprattutto nei luoghi dove maggiormente vengono realizzati reati e dove si riscontrano situazioni di disagio sociale e di marginalità.

L'operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine, si è sviluppata nelle giornate del 26, 27 e 28 febbraio c.a. ed ha visto il concorso di tutte le Questure ed il supporto dei nuclei dei Reparti Prevenzione Crimine, nonché del personale della Polizia Stradale e di quello della Polizia di Frontiera negli ambiti di specifica competenza, con l'impiego di oltre ventimila agenti.

Sul territorio della Provincia di Parma l'operazione "SECURITY BREATH", ha visto l'impiego coordinato degli equipaggi delle Volanti della Questura, di quelli del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e della Polizia Stradale per un totale di 12 veicoli e 20 agenti.

Nel corso dell'attività sono stati controllati, grazie anche al sistema "Mercurio", 47 veicoli, sono state identificate 80 persone, di cui 64 italiani e 16 stranieri. Tra tali persone 7 erano già gravati da precedenti di polizia. Nel corso delle operazioni è stato sottoposto a sequestro un veicolo e sono state contestate 4 contravvenzioni al Codice della Strada.

I controlli sul territorio di tutta la provincia di Parma continueranno ad essere garantiti dalla Polizia di Stato, al fine di aumentare il livello di percezione della sicurezza.

Parma si prepara ad accogliere per la quarta volta la 1000 Miglia. I 91 anni ruggenti della corsa più bella del mondo presentati alla città a Palazzo del Governatore.

Quasi 450 macchine, costruite tra il 1927 e il 1957, per il quarto anno faranno tappa a Parma per la 1000 Miglia. Parma, Capitale della Cultura 2020, sarà nuovamente attraversata dalla "corsa più bella del mondo". A presentare l'edizione 2018 sono stati il Sindaco Federico Pizzarotti, l'assessore Cristiano Casa, Gianmarco Beltrami Direttore Marketing e Comunicazione di Dallara e Alessandro Cocconcelli Presidente Aci Parma insieme a Giuseppe Cherubini Vicepresidente del Comitato Operativo 1000 Miglia all'Auditorium di Palazzo del Governatore.

Nel calendario la prima novità. La corsa, rompendo una lunga tradizione, partirà con un giorno d'anticipo rispetto alla consuetudine. La vettura numero 1, tradizionalmente una OM, lascerà la pedana di Viale Venezia a Brescia nella giornata di mercoledì 16 maggio ed arriveranno a Parma nella serata di venerdì 18 maggio. La carovana delle vetture farà ritorno a Brescia sabato 19 maggio mantenendo la formula del percorso Brescia – Roma – Brescia, oltreché alcune tappe fondamentali, come il passaggio per la Repubblica di San Marino, la storica Piazza del Campo di Siena e da quattro anni Parma.

Il tracciato della Freccia Rossa sarà, però, molto diverso dal solito in particolare per il percorso parmense. Le auto raggiungeranno la nostra città percorrendo la SS62 della Cisa anziché dalla Via Emilia. Un percorso affrontato, nella lunga storia della gara, solo nell'edizione del '49. Come sarà per le vecchie signore il passaggio sul Valico? I parmigiani d'Appennino, c'è da scommettere, faranno il tifo lungo i tornanti.

"Presentiamo la 1000 Miglia in tutto il suo fascino e il suo percorso attraverso Parma. La quarta volta per la nostra città" ha commentato il Sindaco Federico Pizzarotti "conferma una sinergia che sta crescendo tra Parma e la 1000 Miglia". "Parma sta diventando un punto fermo nell'evolversi della manifestazione" ha confermato Giuseppe Cherubini a capo del comitato organizzativo di 1000 Miglia.

Oltre alle conferme di una felice collaborazione sono state annunciate anche le novità dell'edizione 2018 che ha registrato la punta massima di iscritti nella sua storia (725 equipaggi) e prenderà il via da Brescia il prossimo 16 maggio alle 14.30 e lo spirito della gara attraverso il Bel Paese. "La manifestazione impiega 50 pattuglie di polizia stradale e in ogni città ha il supporto delle pattuglie locali e di migliaia di volontari. Senza questo contributo, mi piace sempre ricordare, la gara non potrebbe esistere. In passato solo nel '57 la 1000 Miglia attraversò la Cisa, poiché, in quel momento, non erano agibili ponti sul Po. La 1000 Miglia ha il potere di portare in vita la storia del nostro Paese e di valorizzare città e piccoli Comuni che spesso sono più conosciuti e apprezzati all'estero che non nel Paese". Ha proseguito Cherubini.

Alessandro Cocconcelli di Aci Parma che fornisce una collaborazione strategica alla manifestazione ha raccontato come con il passare delle edizioni "La 1000 Miglia sia entrata nel costume di Parma. Non è più un evento possibile, è una certezza nel calendario della città cui un contributo importante viene dato da Cesare Lorenzani a capo dell'ufficio sportivo di Aci che dirige il numeroso team degli ufficiali di gara che coordinano il percorso".

Gianmarco Beltrami Direttore Marketing e Comunicazione di Dallara Spa (azienda che sostiene l'evento) ha annunciato l'esposizione delle prime auto Dallara non da competizione "Quella di quest'anno è un'edizione particolarmente sentita per l'azienda Dallara, perché il passaggio sulla Cisa farà sfiorare le "vecchie signore" alla nostra sede. Sarà l'occasione per mostrare un importante novità: le prime auto targate prodotte dalla Dallara. Appena prima delle auto storiche in corsa per la 1000 Miglia 2018, lo stesso percorso sarà attraversato da alcuni modelli da competizione particolarmente affascinanti e dalle nuovissime vetture da strada realizzate dalla Dallara".

Il tracciato della Freccia Rossa sarà, quindi rinnovato. Come avviene dal 2016, sono previste quattro tappe:

1. Brescia – Cervia / Milano Marittima. Passaggi: Desenzano, Sirmione, Parco Sigurtà di Valeggio Sul Mincio, Mantova, Ferrara e Comacchio.

2. Cervia / Milano Marittima – Roma. Passaggi: Pesaro, Repubblica di San Marino, Arezzo, Cortona, Orvieto.

3. Roma – Parma. Passaggi: lago di Vico, Viterbo, Bolsena, San Quirico d'Orcia, Siena, Lucca, Sarzana, Passo della Cisa.

4. Parma – Brescia. Passaggi: Fidenza, Piacenza, Lodi, Autodromo di Monza, Bergamo.

Già da ora stanno rombando i motori della macchina organizzativa e il tam tam della comunicazione che segue una corsa che è simbolo di storia, eleganza e valori positivi del nostro Paese.

"La 1000 Miglia risposa Parma, per la quarta volta, scegliendola tra le località italiane più ricche di bellezze artistiche e di storia, una città capace di un'accoglienza calorosa e di un'offerta gastronomica eccellente." vuole sottolineare l'assessore Cristiano Casa "E' con soddisfazione che annunciamo alla città questo "rosso" ritorno, con la promessa di una festa popolare e dello spettacolo gioioso di un'eccellenza italiana. Toccheremo la Cisa, ma anche l'Oltretorrente e, il Comune di Pontetaro-Fontevivo e Salsomaggiore Terme. Abbiamo in programma un ricco weekend per rendere il passaggio della corsa un'occasione allettante e a livello turistico, culturale ed enogastronomico. Coinvolgendo anche la provincia, faremo sì che la 1000 Miglia 2018 diventi un'occasione per residenti e turisti di vivere una serie di iniziative attrattive che vanno dall'offerta enogastronomica a suggestivi tour con auto d'epoca tra i castelli del Ducato, ad un ricco programma, che anticiperà la gara e creerà un clima da "Aspettando la 1000 Miglia". Parma non sarà solo attraversata dalla gara più bella del mondo, ma la vivrà come una delle città più belle del mondo."

 

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Sabato, 03 Marzo 2018 09:13

L'intensa attività dell'Arma di Bologna

Nelle ultime settimane, su tutto il territorio cittadino e della provincia, il Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, nell'ambito degli obiettivi programmati in strettissima sinergia con la locale Prefettura, ha intensificato le attività di controllo del territorio, finalizzate al monitoraggio di soggetti di interesse operativo, nonché quelle finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati, soprattutto quelli contro il patrimonio, effettuando specifiche attività investigative sviluppate sotto l'alta direzione della Procura della Repubblica di Bologna.

Al riguardo, sul territorio della Compagnia Carabinieri di Bologna Borgo Panigale, proprio la massima attenzione connessa con il controllo ed il monitoraggio si soggetti sospettabili, i Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno e della Stazione di Anzola Emilia hanno posto in essere delle importanti operazioni.

Nell'ambito delle attività di monitoraggio dei soggetti di interesse operativo e di controllo del territorio finalizzato al contrasto dei reati predatori, i Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno hanno tratto in arresto C.I., classe 1989, cittadino moldavo, per ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi.
In particolare, i carabinieri, all'esito di approfondite indagini, conseguenti alla formalizzazione di una denuncia di rapina da parte del predetto (autotrasportatore e corriere), - soggetto incensurato sul territorio italiano, ma di interesse operativo per precedenti reati perpetrati sul territorio moldavo - che aveva riferito di essere stato rapinato dell'incasso giornaliero dell'attività di corriere, ammontante a circa 1.200 euro, hanno accertato che, in realtà, il predetto:

- aveva utilizzato la predetta somma in denaro per giocare all'interno di una sala slot locale;

- avendo perso l'intera somma, aveva simulato di essere rimasto vittima di rapina.

Nel prosieguo delle attività investigative, i militari hanno eseguito un decreto di perquisizione nella sua abitazione di un comune limitrofo, all'esito della quale hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro:

- una pistola marca Beretta mod. 51 completa di munizioni calibro 7,65, risultata asportata nel 2016 a Bologna, completa di n. 34 munizioni cal. 7,65;

- un tirapugni artigianale;

- due coltelli (uno a serramanico e uno da combattimento mod. KUKRI);

- una fibbia recante un logo nazista (svastica).

Il predetto è stato pertanto tratto in arresto per ricettazione e detenzione abusiva di armi.

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Nell'ambito delle attività di controllo del territorio, a Calderara di Reno (BO), i militari della locale Stazione Carabinieri hanno altresì denunciato in stato di libertà 7 soggetti, tutti pregiudicati, di origine rumena, in Italia senza fissa dimora, responsabili di invasione di edifici e furto di energia elettrica in concorso.
In particolare, a seguito di mirate attività info-investigative, conseguenti a segnalazioni di cittadini, i carabinieri hanno eseguito una verifica all'interno di un casolare abbandonato, ubicato in quella via san Vitalino, che ha consentito di accertare che:

- da alcuni mesi, l'edificio era occupato abusivamente dai 7 denunciati, che avevano realizzato un illecito allaccio alla rete elettrica, per un danno stimato di circa 30 mila euro;

- uno dei soggetti era in possesso di un pc portatile marca acer mod. aspire, risultato, all'esito delle verifiche esperite, oggetto di furto consumato in Bologna la settimana precedente.

Nell'ambito delle attività finalizzate alla verifica dei requisiti e delle condizioni di custodia delle armi denunciate da privati cittadini, i militari della Stazione di Calderara di Reno hanno denunciato in stato di libertà un uomo cl. 1965, per detenzione abusiva di armi.
In particolare, le verifiche effettuate hanno consentito di appurare che il predetto:

- aveva denunciato in ritardo (oltre le 72 ore dall'acquisto) l'acquisto di 3 fucili da caccia, cedutigli da altra persona;

- deteneva illegalmente n. 7 armi da fuoco e n. 500 munizioni, già appartenute al padre defunto.

Pertanto, sono state sottoposte a sequestro le citate 10 armi e ne sono state ritirate cautelativamente altre 37 per ulteriori accertamenti.

Per quanto attiene al contrasto ai reati contro il patrimonio, infine, i Carabinieri di Anzola Emilia hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Bologna, su richiesta della locale Procura, nei confronti di due pluripregiudicati italiani, C.A., classe 1979, di Aversa (CE), e C.P., classe 1982, di Modena, che nel mese di ottobre scorso avevano perpetrato:

- 3 rapine di telefoni cellulari nei confronti di altrettanti ragazzi minorenni;

- 1 tentativo di rapina nei confronti di una donna.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione di Anzola Emilia hanno permesso di ricostruire la tecnica utilizzata: i malviventi, una volta avvicinate le vittime con una scusa banale, afferrandole per i polsi e strattonandole tentavano di impossessarsi dei loro telefoni cellulari e quant'altro di valore in loro possesso.

Il cosiddetto pedinamento telematico, effettuato analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza comunale e di alcuni esercizi commerciali presenti nella zona, e le testimonianze dettagliate dei passanti e delle vittime hanno permesso di risalire tempestivamente agli autori delle condotte illecite e di assicurarli alla giustizia.

Due società "esterovestite" risultate essere evasori totali, fenomeni di abuso del diritto e pianificazione fiscale aggressiva, milioni di euro di redditi nascosti al fisco nazionale, 6 attività ispettive a conclusione delle quali sono stati versati nelle casse dell'erario 6,5 milioni di euro a titolo di imposte evase, sanzioni ed interessi. Sono questi i principali risultati di un'articolata attività a marcata proiezione investigativa condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Modena nei confronti di un gruppo societario multinazionale operante in questa provincia e dei soci persone fisiche.

Il servizio è stato originato dalla costante attività di intelligence e di controllo economico del territorio, supportata dalla valorizzazione degli elementi informativi (alert) di rischio acquisiti tramite la consultazione delle banche dati in uso al Corpo che hanno consentito una mirata selezione dei target/obiettivi da sottoporre a controllo. In particolare, è stato accertato che il Gruppo societario verificato aveva negli anni stabilito solo formalmente le sedi di alcune delle sue strutture societarie nel Granducato di Lussemburgo, per poter beneficiare indebitamente dei vantaggi fiscali ivi riconosciuti. Gli approfondimenti hanno consentito di dimostrare che le due società lussemburghesi erano di fatto gestite dalla sede nazionale operativa del Gruppo, ubicata nella provincia modenese, circostanza che ha consentito di localizzare sul territorio nazionale la loro sede di direzione effettiva e di qualificare le stesse come "società esterovestite", con conseguente attrazione all'imposizione domestica degli ingenti profitti realizzati e occultati all'erario. Più nello specifico le verifiche fiscali condotte dalle Fiamme Gialle modenesi hanno permesso di acclarare l'assenza all'estero di una concreta ed effettiva attività imprenditoriale, l'inesistenza di un'effettiva organizzazione di uomini e mezzi idonea allo svolgimento della predetta attività d'impresa e l'insussistenza di ragioni economiche per la localizzazione all'estero delle sedi delle due società, e si sono concluse con il recupero a tassazione dei redditi conseguiti dalle due società "esterovestite".

Rilevante, in tale contesto, è risultato il ruolo di una società fiduciaria lussemburghese che ha offerto alle società esterovestite le proprie prestazioni di mera domiciliazione e disponibilità dei propri dipendenti per rivestirne il ruolo formale di amministratori, il tutto al fine di "camuffare" la presenza in quello Stato delle citate società. Le contestazioni fiscali si sono estese successivamente alle persone fisiche proprietarie del Gruppo multinazionale che, attraverso operazioni di schermatura a fronte delle quali è stato anche contestato il divieto di abuso del diritto di cui all'art. 10-bis del cd. Statuto del contribuente, avevano fatto confluire i redditi a loro imputabili (diversi milioni di euro) su ulteriori società formalmente residenti sia sul territorio lussemburghese che nella zona franca dell'isola portoghese di Madeira, al solo fine di sottrarsi alla tassazione domestica e beneficiare dei regimi fiscali più favorevoli previsti da quelle giurisdizioni estere.

A seguito delle attività ispettive dei finanzieri modenesi, che hanno valorizzato, in ossequio alle direttive impartite dall'Organo di vertice, l'efficace coordinamento operativo realizzato con gli uffici finanziari di questo territorio, le società "esterovestite" e le persone fisiche interessate hanno avviato l'iter per la definizione delle contestazioni con la locale Direzione Provinciale dell'Agenzia delle Entrate ovvero ricorso allo strumento del ravvedimento operoso, regolarizzando le posizioni debitorie con l'erario mediante il versamento della somma di circa 6,5 milioni di euro.

Inoltre, quale ulteriore effetto dell'attività fiscale svolta dalle Fiamme Gialle, va evidenziato il "rimpatrio" dei medesimi soggetti giuridici "esterovestiti", con il conseguente futuro pagamento sul territorio dello Stato delle imposte sugli utili futuri.

L'attività di servizio condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Modena costituisce efficace concretizzazione della quotidiana azione realizzata dalla Guardia di Finanza, unico organo di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria con competenze specialistiche in campo tributario, a contrasto dei fenomeni di evasione fiscale internazionale e di pianificazione fiscale aggressiva, nel perseguimento dell'obiettivo di ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini e di tutela della collettività, evitando il prodursi degli effetti dannosi tipici dell'evasione in termini di alterazione della normale concorrenza tra le imprese e di maggior carico fiscale per i cittadini onesti.

Il piccolo, che da qualche giorno presentava i sintomi dell'influenza, ha perso conoscenza mentre guardava la TV. Trasportato d'urgenza al Policlinico, è deceduto poco dopo. Si indaga sulle circostanze che hanno portato alla morte.

MODENA – Da alcuni giorni non stava bene e accusava i tipici sintomi dell'influenza, con tosse, raffreddore e febbre. Per questo i genitori, una coppia di nomadi che vive in una roulotte in un campo "abusivo" sotto al ponte della TAV sulla Statale Canaletto, gli avevano somministrato una pastiglia, non si sa bene se di un antibiotico o di un antipiretico.

All'improvviso, lo scorso 25 febbraio, il bambino, di 3 anni e 10 mesi, si è sentito male e ha perso conoscenza mentre guardava la TV. È stato quindi chiamato il 118, che ha provveduto a intubare il piccolo e a trasportarlo d'urgenza al Policlinico. Nonostante i tentativi del personale medico, tuttavia, non si è più ripreso e ha cessato di vivere.

Ora, la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo conoscitivo per verificare le circostanze e lo stato di salute del bambino. Attualmente, non c'è nessun indagato, anche se i genitori sono ritenuti per ora, in gergo tecnico "persone informati dei fatti". Sarà l'autopsia a stabilire se il piccolo soffriva di patologie congenite, oppure se a determinarne il decesso è stata la forma influenzale, aggravata dalle condizioni ambientali in cui il bambino viveva.

Gli agenti della Polizia di Stato, intanto, hanno compito l'ennesimo sopralluogo nella roulotte dove il bimbo viveva con la famiglia. Nonostante il freddo e la sistemazione precaria, le condizioni non sono state ritenute, in sé, pregiudizievoli per la sua salute.

L'area situata sotto il ponte della TAV lungo la Statale Canaletto è da tempo al centro delle cronache per una situazione paradossale che si è venuta a creare in seguito a una vicenda giudiziaria che ha visto assegnare a un nomade, che deve scontare una pena agli arresti domiciliari, la residenza proprio in questa zona. Si è quindi creato un insediamento "abusivo", quindi non un "campo nomadi" autorizzato e controllato, con relativa attivazione delle utenze, che ha creato diversi problemi di legalità e ordine pubblico.

L'episodio ieri sera attorno alle 18.30 in via Giovanni XXIII. Per la donna non è stato necessario il ricovero, mentre per il "quattrozampe" non c'è stato nulla da fare. Chiusa la strada per controlli a una centralina della pubblica illuminazione.

Reggio Emilia – Una passeggiata tragica, che si è conclusa nel peggiore dei modi, quella di una 45 enne, che ieri sera, verso le 18.30, è uscita per una passeggiata insieme al suo fedele amico a quattro zampe, un cagnolone di razza labrador.

La donna e il cane stavano camminando lungo via Giovanni XXIII, quando entrambi hanno messo piedi e zampe su un tombino. Ed è da qui che, in maniera del tutto inaspettata, parte una scarica elettrica che colpisce entrambi. La signora si scosta e, a parte un formicolio, sembra stare bene e, nonostante qualcuno abbia allertato il 118, per lei non c'è bisogno del ricovero in ospedale.
Le condizioni del cane, invece, appaiono subito gravi. Crolla esanime sotto gli occhi della sua padrona, è sotto shock. Viene subito portato da un veterinario, ma le sue condizioni sono troppo gravi e il cucciolone cessa di vivere.

Nel frattempo, in via Papa Giovanni XXIII arrivano i Vigili del Fuoco di Guastalla, un tecnico del Comune e gli agenti della Polizia Municipale. Viene accertato che il "tombino" è un pozzetto della pubblica illuminazione sovrastato da una copertura metallica. La strada viene chiusa per consentire i primi rilievi, mentre vengono raccolte anche alcune testimonianze per ricostruire l'accaduto.

Le prime ipotesi fanno pensare che un cavo elettrico presente nel pozzetto abbia perso l'isolamento e, sfiorando la copertura metallica, ha trasmesso la scossa alla donna e al suo cane. La corrente è stata quindi sospesa e la strada riaperta attorno alle 20.30. Ulteriori controlli e il ripristino del sistema elettrico da parte dei tecnici sono stati rimandati alla giornata di oggi, quando la visibilità sarà migliore. Si dovrà anche capire perché il "tombino" non fosse in condizioni di sicurezza.

Mezzi e uomini del Servizio Infrastrutture della Provincia, insieme alla Polizia provinciale, sono intervenuti ieri pomeriggio sulla Sp 18 in località Rio Re di Ligonchio, bloccata da una slavina che, fortunatamente, non ha provocato danni a persone o cose. La strada è stata riaperta al transito poco prima delle 17.

Dopo l'intervento al passo di Pradarena sulla Sp 18, liberata da una slavina, la pattuglia della Polizia provinciale ha prestato soccorso a un capriolo stremato dal freddo. L'animale, che all'arrivo della vettura degli agenti si è accasciato al suolo sulla Sp 59 Villa Minozzo-Ligonchio, è stato assistito in attesa del trasferimento al centro di recupero animali selvatici di San Polo.

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Questa mattinata, personale del Commissariato di P.S. di Carpi, mentre effettuava un servizio di controllo del territorio su auto di copertura, all'imbocco di via Carlo Marx dalla strada provinciale 413, ha prestato soccorso ad una signora che a causa della neve presente sul manto stradale aveva perso il controllo dell'autovettura, finendo nel profondo fossato posto sul margine destro della carreggiata.

Gli agenti hanno aiutato la donna ad uscire dal veicolo, accompagnandola in Commissariato, dove personale del 118 le ha prestato le prime cure per poi trasportarla presso l'ospedale cittadino. A causa del sinistro, la signora, una pianista di 60 anni, ha riportato un trauma ad un polso.

L'attività di indagine nasce a giungo 2017 quando un ragazzo diciasettenne si presentò con i genitori presso la Caserma Carabinieri di San Lazzaro di Savena per denunciare di essere rimasto impelagato in un giro di droga che gli aveva procurato dei debiti.

I Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di San Lazzaro di Savena avviarono immediatamente le indagini coordinati dall'Autorità Giudiziaria minorile, venendo ben presto a conoscenza di una realtà preoccupante, costituita da un fiorente mercato di droga tra i giovani del luogo.

Questo, pochi giorni dopo l'avvio delle indagini, consentiva di trarre in arresto due giovani all'interno di un parco. Veniva inoltre accertato che tra i giovani che non avevano la disponibilità economica per acquistare le dosi di hashish o marijuana, scattava una forma di "solidarietà" con prestiti in denaro che tuttavia, se non restituiti, mettevano l'acquirente/debitore in una posizione sfavorevole.

Nella mattina del 27 febbraio, una trentina di Carabinieri della Compagnia di San Lazzaro di Savena, coadiuvati dal Nucleo Cinofili del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna e da altri militari delle Compagnie Carabinieri Bologna Centro e Molinella e del 6° Battaglione Carabinieri Toscana, hanno eseguito otto perquisizione domiciliari.

L'operazione è terminata con l'esecuzione di una misura di accompagnamento nei confronti di un diciasettenne che è stato trasferito in un Centro di Giustizia Minorile, l'arresto di due ragazzi di diciassette e venti anni perché trovati in possesso di droga durante la perquisizione domiciliare delle rispettive abitazioni, il sequestro di un centinaio di grammi di droga e del materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente.

- Foto conferenza stampa – Fonte: Ufficio Stampa Comando Provinciale Carabinieri Bologna. Nella foto, da sinistra, Tenente Domenico Lavigna, Comandante del Nucleo Operativo Radiomobile Carabinieri di San Lazzaro di Savena, Tenente Colonnello Marco Francesco Centola, Comandante del Reparto Operativo Carabinieri di Bologna e Maggiore Aniello Mattera, Comandante della Compagnia Carabinieri di San Lazzaro di Savena;
- Foto CC materiale sequestrato – Fonte: Compagnia Carabinieri San Lazzaro di Savena.

 

 

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Al termine di articolate attività di polizia economico – finanziaria, i Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini hanno tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP presso il locale Tribunale, tre pregiudicati, responsabili di aver ordito il fallimento di una ditta di commercio all'ingrosso e al dettaglio di calze, intimo ed accessori, con sede a Misano Adriatico (RN), distraendone prima del fallimento l'intero patrimonio.

Le complesse indagini svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno condotto ad argomentare che l'impresa era stata costituita, sin dall'inizio, con lo scopo di portare a termine un preciso piano criminoso, da parte dei veri gestori dell'attività commerciale, ossia due fratelli, di origine pugliese, attivi nel settore del commercio ambulante, ma gravati da diversi precedenti penali.

Il disegno emerso dagli accertamenti sarebbe consistito nel:
- fare acquisire al loro prestanome , N.D., di anni 41 (soggetto privo di alcuna esperienza imprenditoriale, nullatenente e con problemi di tossicodipendenza), - anche lui tratto in arresto ieri -, la fiducia dei fornitori in modo da poter effettuare ingenti acquisti di merce e procrastinare i pagamenti, con il proposito di non onorarli a scadenza;
- trasferire le giacenze di magazzino e i beni aziendali della ditta, prima del fallimento, ad altri soggetti sempre riconducibili ai due germani salentini;
- acquistare la merce in esenzione d'IVA, dichiarandone l'esportazione, per poi venderla invece sul territorio nazionale in evasione d'imposta;
- occultare le scritture contabili al fine di non consentire la ricostruzione del volume d'affari per l'anno 2014, a danno dell'Erario e degli altri creditori;
- scaricare la responsabilità del fallimento sul nullatenente N.D, su cui i creditori non avrebbero potuto rivalersi per ottenere il soddisfacimento dei propri crediti.
Le indagini hanno, altresì, consentito in sostanza di raccogliere elementi idonei a dimostrare che i suddetti hanno distratto merce per un valore pari a oltre 5 milioni di euro.

Sulla scorta di siffatte risultanze investigative, la Procura della Repubblica di Rimini, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica, dr. Luca Bertuzzi, richiedeva al G.I.P. l'emissione di misure cautelari personali e reali a carico dei principali indagati, che venivano accolte dal GIP, dr. Vinicio CANTARINI, il quale ha disposto l'arresto in carcere per M.R. (51 anni, residente a Misano Adriatico), e gli arresti domiciliari per il fratello, M.R. (41 anni, residente a Gallipoli) e N.D. 41 (41 anni, residente in provincia di Brescia). I provvedimenti restrittivi sono stati operati ieri, rispettivamente a Bologna, Gallipoli e Calcinato (BS); contestualmente, nei loro confronti, le Fiamme gialle hanno anche dato esecuzione al correlato provvedimento di sequestro per oltre 200 mila euro

Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha effettuato un servizio straordinario finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti: 40 le persone sottoposte a verifiche e 20 i veicoli controllati.

Sono stati setacciati i parchi cittadini ed effettuati numerosi posti di controllo sulle principali arterie stradali. Particolare attenzione è stata data ai luoghi ove solo soliti ritrovarsi persone pregiudicate e tossicodipendenti.
Sono stati effettuati accertamenti anche all'interno di sale giochi e centri massaggi. Proprio presso un centro massaggi è stato identificato ed allontanato un cittadino italiano di 37 anni censurato per reati in materia sessuale.

Nella serata di lunedi, personale del Commissariato di P.S. di Sassuolo è intervenuto nei pressi del passaggio a livello di via Pedemontana della linea ferroviaria Sassuolo – Modena, dove era stata segnalata, tramite numero di emergenza 112NUE, la presenza di un autocarro rimasto in panne sui binari, per un guasto al cambio.

Sul posto sono giunte in ausilio altre pattuglie. Alcuni agenti hanno provveduto a regolare il traffico automobilistico, che a quell'ora è particolarmente intenso, mentre altri, essendosi azionate le barriere automatiche del passaggio a livello, sono corsi incontro al convoglio proveniente da Modena, segnalando con le torce elettriche il pericolo ed evitando così la collisione con l'autocarro.

Scongiurato il peggio, con l'ausilio di un camion in transito, gli operatori di Polizia hanno provveduto a spostare dalla sede ferroviaria il mezzo in avaria, in modo che il treno potesse riprendere la marcia.

Agenzia delle entrate e Gdf individuano un giro di fatture false per 30 mln di euro Coinvolte anche imprese fornitrici di varie Pubbliche Amministrazioni
La Guardia di Finanza di Milano e la Sezione Lombardia del Settore Contrasto Illeciti dell'Agenzia delle entrate hanno individuato un articolato sistema di frode in materia di Iva che vede implicate diverse aziende, sia nazionali che comunitarie.

L'attività di indagine ha preso le mosse da controlli mirati dell'Agenzia delle entrate nei confronti di imprese abilitate al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Me.P.A.), operanti nel settore della fornitura di carta e prodotti per ufficio.

Si tratta di società che rifornivano, soprattutto, diverse Amministrazioni Pubbliche, tra cui la Guardia di Finanza di Milano, varie Aziende Sanitarie Locali, alcuni Comuni lombardi e piemontesi e la stessa Agenzia delle entrate.
I controlli effettuati hanno consentito di portare alla luce un sistema di evasione dell'Iva, con la conseguente alterazione del normale funzionamento del mercato e delle regole della concorrenza. Le attività di verifica sono state eseguite con il coordinamento della Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, anche attraverso perquisizioni e sequestri di documentazione. Il sistema di frode, comunemente noto come "frode carosello", ha assunto una dimensione transnazionale, con il coinvolgimento non solo di 13 imprese nazionali, ma anche di 5 aziende comunitarie, operanti in Francia, Spagna, Belgio, Austria e Germania.

Nel corso delle analisi svolte congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzia delle entrate, sono state individuate 10 società che hanno ricoperto il ruolo di "missing traders", ossia di società fantasma interposte tra i fornitori comunitari ed i reali acquirenti della merce.

L'ideatore della frode, F.S., anni 39 di Monza, poneva a capo delle compagini fittizie diversi "prestanome", sprovvisti di qualsiasi conoscenza dei meccanismi aziendali, alcuni dei quali già gravati da pregiudizi in campo penale tributario.

La creazione di questi sodalizi era finalizzata a emettere fatture per operazioni soggettivamente inesistenti nei confronti di tre società, reali beneficiarie della frode, le quali si sono avvalse consapevolmente di un giro di false fatture per un imponibile di 30 milioni di euro. L'importo complessivo dell'Iva evasa dal 2010 al 2015 è di circa 14 milioni di euro.

L'attività investigativa ha portato a 14 denunce per violazioni della normativa penale tributaria e una per il reato di favoreggiamento, per le quali la Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio.

Alessandra Lunardi, docente ordinaria di Analisi matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell'Università di Parma, è la vincitrice dell'edizione 2017 del prestigioso Premio Amerio, assegnato ogni anno dall'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, storica accademia lombarda.

Il Premio, che è stato consegnato a Milano al Palazzo di Brera lo scorso 22 febbraio, viene assegnato ogni anno a un matematico italiano che si è particolarmente distinto a livello internazionale per i suoi contributi all'Analisi matematica. L'edizione 2016 del Premio Amerio era andata a Giuseppe Mingione, anch'egli ordinario di Analisi matematica al Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell'Ateneo, a dimostrazione dell'alto livello della ricerca in discipline matematiche che viene svolta all'Università di Parma.

Profilo di Alessandra Lunardi
Laurea in Matematica all'Università di Pisa nel 1980.
Dal 1994 Professore Ordinario di Analisi Matematica presso il Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche dell'Università di Parma.

Principali interessi di ricerca:
- equazioni di evoluzione astratte
- teoria geometrica di problemi a derivate parziali di tipo parabolico, soprattutto completamente non lineari, stabilità, instabilità, biforcazione, varietà invarianti
- problemi a frontiera libera in Teoria Matematica della Combustione
- regolarità massimale in equazioni a derivate parziali lineari ellittiche, ipoellittiche e paraboliche
- equazioni di Kolmogorov in dimensione finita e infinita e problemi connessi; analisi in dimensione infinita (attuale argomento di ricerca).

Coordinatore locale di progetti di ricerca PRIN nel 1998, 2000, 2002, 2004, 2006, coordinatore nazionale nel 2008, coordinatore di progetti GNAMPA nel 2003 e 2004 e membro di progetti della Comunità Europea RTN-2001-00303, RTN2-2001-00012.

Vincitrice del "Premio Bartolozzi'' dell'UMI nel 1987.

Invitata a tenere seminari nelle università di: Roma 1, Roma 2, Bologna, Torino, L'Aquila, Pisa, Bari, Firenze, Trento, Parma, Politecnico di Milano, Scuola Normale Superiore, Lecce, Pavia, Padova; TU Delft, Michigan State University at East Lansing, Zurigo, Augsburg, UCLA, Paris IX-Dauphine, ENS Lyon, Bordeaux I, Bratislava, Praga, Indiana University at Bloomington, Institute Henri Poincaré di Parigi, Louisiana State University at Baton Rouge, Ulm, Tuebingen, Vrije Universiteit Amsterdam, Clausthal, Hannover, TU Darmstadt, TU Karlsruhe.

Partecipazione a una ottantina di convegni internazionali su invito.

Membro dei comitati di redazione delle riviste Journal of Evolution Equations, Journal of Mathematical Analysis and Applications, Evolution Equations and Control Theory, Rivista di Matematica della Università di Parma, Analysis, Geometry and Number Theory e membro dell'Editorial Committee della rivista NoDEA - Nonlinear Differential Equations and Applications, di cui è stata Direttore Responsabile dall'agosto 2010 all'agosto 2013.

 

Fonte: U.O. Comunicazione Istituzionale Università degli Studi di Parma

Tragedia familiare in un'azienda agricola dell'Appennino modenese dove un uomo ha ucciso l'ex suocero e lo zio della moglie.

ZOCCA (MO) – Duplice omicidio questa mattina a Lame di Zocca, sull'Appennino modenese. Le vittime sono due fratelli, Ugo e Remo Bertarini, di 73 e 70 anni, che sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco nell'abitazione di uno dei due, che si trova in prossimità di un'azienda agricola in via San Giacomo 814/A.
A sparare è stato Angelo Rainone, che con le vittime aveva rapporti di parentela acquisita. I fratelli Bertarini erano, infatti, l'ex suocero e lo zio della moglie dell'omicida.
Rainone era seguito dai Servizi Sociali e da tempo i rapporti con i due fratelli erano tesi. Dalle prime indagini, infatti, sembra che all'origine della tragedia ci siano questioni economiche e familiari.
I carabinieri sono giunti sul luogo del delitto alle 8 di questa mattina. Angelo Rainone è stato bloccato poco dopo il folle gesto. Si attendono aggiornamenti.

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