Importante collaborazione internazionale per l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena. Il Prof. Fabrizio Di Benedetto invitato a contribuire alla creazione di un programma di chirurgia robotica.

Modena -

La chirurgia epato-bilio-pancreatica e dei trapianti di fegato dell'Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena fa scuola in Brasile. Il prof. Fabrizio Di Benedetto, infatti, è stato invitato in qualità di tutor per l'inizio dell'attività del nuovo centro dell'Ospedale São Lucas di Copacabana, sotto la guida del Prof. Eduardo Fernandez. Il prof. Di Benedetto ha partecipato, lo scorso 11 agosto, al Secondo Simposio Internazionale di Chirurgia Robotica presso la sede del Colégio Brasileiro de Cirurgiões che si è svolto a Rio de Janeiro. Tra gli ospiti internazionali anche il Prof. Raul Rosenthal, Direttore del Dipartimento Chirurgico della Cleveland Clinic a Weston (Florida, Stati Uniti). Padrone di casa il Prof. Fernando de Barros, chirurgo bariatrico e coordinatore del programma di Chirurgia Robotica presso l'Ospedale São Lucas Copacabana.

"È un grande onore per me aver contribuito a questo evento, frutto di un grande impegno da parte di tutto il mio gruppo" – ha commentato il professor Di Benedetto "E sono davvero onorato di contribuire con la mia esperienza all'avvio del nuovo centro brasiliano di chirurgia epato-bilio-pancreatica. Questa collaborazione, inoltre, consente alla Struttura e all'Università di rafforzare il processo di internazionalizzazione, cominciato col riconoscimento dell'American College of Surgeons e proseguito con l'avvio della collaborazione con il New York Presbyterian Hospital".

Nell'ambito del Simposio è stato dato ampio spazio all'esperienza della Chirurgia dei Trapianti di Modena, con numerosi video chirurgici di casi operati con tecnologia robotica ed i risultati dell'attività degli ultimi anni, con particolare rilievo al programma Regionale di resezione robotica pre-trapianto per epatocarcinoma. L'evento è stato un'opportunità per i chirurghi del Paese di aggiornarsi sulla nuova tecnologia robotica che sta guadagnando più spazio nel campo della chirurgia mini-invasiva.

La Chirurgia Oncologica, Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato dell'AOU di Modena è stata invitata proprio in virtù della sua notevole esperienza in questa metodica, maturata dall'avvio, nel 2014, del programma di chirurgia robotica oncologica del Policlinico, con oltre 130 procedure chirurgiche su fegato, pancreas, vie biliari e stomaco, ed incarichi di insegnamento in scuole internazionali di chirurgia mini-invasiva.

Fonte: Ausl Mo

Giuliano, Paolo, Gianluca, Leonardo e Francesco donano al reparto dell'Ospedale dei Bambini due poltrone letto per i genitori dei giovani pazienti.

Parma -

Hanno voluto festeggiare il loro pensionamento facendo un bel regalo al reparto di Pediatria e Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla". Giuliano Biacca, Paolo Bonati, Gianluca Lanzi, Leonardo Ubaldi e Francesco Zammarano sono 5 ex dipendenti di Banca Intesa Sanpaolo che hanno deciso di devolvere la somma raccolta dai colleghi per il regalo di pensionamento al fine di migliorare il comfort e l'accoglienza dei genitori dei piccoli pazienti dell'unità operativa diretta da Patrizia Bertolini.

In pensione dal 1°maggio, con l'aiuto di Monica Iori del Gruppo Intesa Sanpaolo che si è occupata della fase organizzativa, si sono mobilitati per acquistare due bellissime poltrone-letto per i genitori dei piccoli pazienti che vanno così a incrementare la dotazione del reparto pediatrico.

Un sincero ringraziamento arriva dalla dottoressa Patrizia Bertolini, commossa dall'attenzione e dalla vicinanza che tante persone dimostrano verso l'Oncoematologia. "E' un grande onore che abbiano pensato a noi decidendo di devolvere una parte del frutto di tanti anni di lavoro. Le poltrone – precisa Bertolini - sono già in uso in reparto e disponibili per i famigliari dei nostri pazienti".

Di Nicola Comparato 6 settembre 2018 - Continuano le segnalazioni dei cittadini parmensi alla redazione della Gazzetta dell'Emilia.

Dopo l'incuria ai Boschi di Carrega, il degrado a Strada Tordenaso e la curva pericolosa di Cevola, è il turno della fermata del bus a Berzola, piccola località del comune di Langhirano.
Uno dei residenti scrive: "Berzola è un posto tranquillo, se pensiamo alle persone che ci vivono, pochi ma buoni. Non si può dire lo stesso della sicurezza stradale. La fermata del bus si trova sul ciglio della strada, le persone in attesa del mezzo di trasporto si trovano in una situazione di pericolo costante. Le auto sfrecciano a gran velocità, non c'è la pensilina e la segnaletica stradale lascia a desiderare. Chiediamo tranquillità e sicurezza. Vi allego le foto, sperando che chi di dovere, dopo aver letto questo articolo, faccia qualcosa al più presto. Grazie."

(In galleria immagini le foto trasmesse)

 

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Operazione Evasion Bluffing – frode carosello, riciclaggio, reati fiscali e fallimentari. Disposti sequestri per 234 milioni di euro.

Dalle prime luci dell'alba di ieri i militari della Guardia di Finanza di Bologna e Reggio Emilia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di quest'ultimo capoluogo di Provincia, stanno eseguendo una serie di perquisizioni in tutta Italia nei confronti degli appartenenti a un sodalizio criminale responsabili – a vario titolo – della commissione di una pluralità di reati di natura fiscale e fallimentare, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e altri reati comuni.

Contestualmente è in corso il sequestro preventivo per equivalente dei beni e delle disponibilità finanziarie degli indagati e delle società agli stessi riconducibili per un ammontare complessivo di 234 milioni di euro, in esecuzione a provvedimento cautelare emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Emilia.

Le indagini – condotte su più fronti dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Emilia e di Bologna e sviluppatesi ab origine in distinti contesti investigativi – hanno consentito di individuare e ricostruire la complessa struttura criminale composta da oltre 100 persone che, attraverso l'impiego di un numero consistente di società aventi sede nel centro-nord Italia e la contabilizzazione di false fatture per centinaia di milioni di euro, ha indebitamente generato falsi crediti d'imposta e false compensazioni per diverse decine di milioni di euro.
Lo schema di frode prevedeva l'utilizzo di società "fantasma" e false fatturazioni nelle transazioni economiche tra soggetti comunque controllati dall'organizzazione criminale al fine di ottenere: in alcuni casi beni a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato ed in altri notevoli risparmi d'imposta per effetto delle cd. "indebite compensazioni".

Più nel dettaglio l'organizzazione – dopo aver individuato e acquisito il controllo di imprese in evidenti difficoltà finanziarie – le utilizzavano per frapporle fittiziamente nelle transazioni tra soggetti economici controllati dagli indagati, generando, a seconda dei casi, crediti di imposta fittizi, utilizzati per la compensazione con altri debiti (reali) tributari, previdenziali o assistenziali, o costi parimenti fittizi, grazie ai quali l'organizzazione riusciva ad immettere i prodotti sul mercato a prezzi decisamente bassi con i conseguenti effetti negativi sulla concorrenza.

Le società "cartiere" – ovviamente inadempienti sotto tutti i punti di vista agli obblighi di natura fiscale – terminato il loro "ciclo vitale" della durata di qualche anno venivano intestate a soggetti prestanome nullatenenti e trasferite di sede in paesi esteri al fine di renderne più complessa l'individuazione in caso di eventuali controlli.
Al termine delle indagini è stato possibile quantificare il profitto del reato di tale ingente frode fiscale e di sequestrare consistenze patrimoniali equivalenti a detto illecito profitto, nei confronti delle persone ritenute responsabili, tra cui: 114 fabbricati, 38 terreni, 48 automezzi, quote di partecipazione nelle società investigate e saldi attivi di rapporti bancari, per ammontare complessivo di oltre 234 milioni di euro.

L'operazione sviluppata dalla Guardia di Finanza si inquadra nelle rinnovate linee strategiche dell'azione del Corpo, volte a rafforzare l'azione di contrasto ai fenomeni illeciti più gravi e insidiosi, nonché a incrementare ulteriormente la qualità degli interventi ispettivi, integrando le funzioni di polizia economico-finanziaria con le indagini di polizia giudiziaria e garantendo il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose, al fine di assicurare l'effettivo recupero delle somme frutto, oggetto o provento delle condotte illecite.

In tale contesto, la lotta alle frodi fiscali costituisce l'ambito di intervento dove meglio si esprime la valenza dell'azione della Guardia di Finanza, cui sono contestualmente attribuite – com'è noto – le funzioni di polizia giudiziaria e di polizia economico finanziaria.

L'organizzazione criminale scoperta, in effetti, si è dimostrata particolarmente pericolosa non solo per l'entità delle imposte evase alla collettività e ai cittadini onesti, ma soprattutto per le modalità attuative concretamente poste in essere, fondate sull'utilizzo di documentazione falsa e, in quanto tale, espressiva di condotte criminali fortemente aggressive.

Di Redazione 6 settembre 2018 - A Sala Baganza, paese della Val Baganza in provincia di Parma è scattato l'allarme antrace. Una busta sospetta, contenente della polvere bianca, aperta da uno dei dipendenti, è stata recapitata agli uffici comunali. Sul posto i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, Arpae e Ausl.

Per 4 dipendenti comunali è scattata immediatamente la procedura di ricovero per gli accertamenti.

Grave pericolo o scherzo di cattivo gusto? A questo punto non ci resta che attendere ulteriori notizie dal sindaco di Sala Baganza, Aldo Spina che per ora mantiene il doveroso riserbo.

Non è infrequente che buste sospette vengano recapitate agli indirizzi delle amministrazioni comunali e non. Le più famose nel 2001 inviate a alcuni componenti del Congresso americano una settimana dopo l'attacco alle torri gemelle (vedi foto. Amerithrax dal nome del caso ufficiale sostenuto dalla Federal Bureau of Investigation) e più recentemente anche in Italia all'indirizzo di uffici pubblici nazionali, come quella indirizzata al Sindaco di Fidenza lo scorso 29 dicembre.

In attesa di ulteriori sviluppi e soprattutto notizie sulla salute dei dipendenti comunali, vediamo cosa è l'antrace.

L'antrace, detta anche "carbonchio" è una infezione acuta causata dal batterio Bacillus anthracis. Generalmente si manifesta come malattia endemica in animali erbivori ma che attacca anche l'uomo per il contatto con animali infetti o per inalazione o ingestione delle spore infette.
I sintomi dell'antrace polmonare sono inizialmente molto simili a quelli di una comune influenza, ma nel corso di pochi giorni il quadro clinico si appesantisce con forti difficoltà respiratorie e perdita di coscienza. Se non si interviene prontamente con penicilina, nell'arco di 7-8 giorni può portare alla morte del soggetto.

 

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(Nella foto le lettere inviate ai componenti del congresso americano il 18 settembre 2001)

La Polizia di stato ha arrestato il cittadino moldavo rifugiatosi a Parma, nei pressi di piazzale Lubiana. Rintracciata anche una Audi provento di furto.

Parma -

Nei giorni scorsi gli investigatori della Squadra Mobile sono venuti a conoscenza che un cittadino moldavo ricercato in ambito internazionale e destinatario di una condanna emessa a suo carico, per 5 anni e 6 mesi di reclusione, per i reati di violenza sessuale e rapina aveva trovato rifugio a Parma

Immediatamente sono partite le indagini che hanno consentito, in breve tempo, di individuare in Ganea Ivan, 38 anni di origini Moldave effettivamente presente da alcuni giorni nella nostra città, il soggetto ricercato.   

Dopo giorni di ricerche e servizi dedicati, è scattato il blitz degli uomini della sezione Antirapine che ha permesso di bloccare il latitante nei pressi di piazzale Lubiana mentre l’uomo, ignaro dell’attenzione degli investigatori parmigiani, si stava recando in un ristorante. Accompagnato in Questura, all’esito delle procedure di fotosegnalamento, che consentivano di identificarlo con certezza, è stato arrestato in esecuzione al mandato di cattura internazionale emesso a suo carico.

Nel corso della perquisizione personale, l’uomo è stato inoltre trovato in possesso della chiave di una AUDI, rintracciata poco distante dal punto dell’arresto. L’auto modello A4 di colore nero da accertamenti in banca dati, è risultata provento di furto in danno di una concessionaria ubicata a Parma.

All’interno del veicolo sono strati rinvenuti un piede di porco e due cacciaviti di grosse dimensioni che, dai chiari segni di usura presenti, erano stati certamente utilizzati come arnesi “da scasso” per portare a termine dei furti.

L’arrestato, che annovera numerosi precedenti di Polizia è stato anche indagato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Parma per i reati di ricettazione e porto di oggetti atti allo scasso. 

Durante una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica il Prefetto Maria Patriza Paba ha fatto il punto della situazione nell’area del parco Novi Sad. Da agosto una pattuglia di “Strade Sicure” affianca i quattro corpi che monitorano la zona. In programma sinergie con Comune, Provincia e scuole per prevenire lo spaccio. 

MODENA -

1100 servizi, che anno portato alla formulazione di oltre 100 denunce all’Autorità Giudiziari, 25 arresti, 1500 gr di droga sequestrati, oltre 100 controlli effettuati sugli esercizi commerciali e 13 provvedimenti di allontanamento ai sensi delle disposizioni sulla sicurezza urbana del decreto Minniti. E questo solo da gennaio 2018.

Sembra un bollettino di guerra il bilancio delle attività di Polizia e Polizia Municipale nell’area del parco Novi Sad, una delle zone “calde” di Modena, divenuta il fulcro di attività di spaccio, reati predatori e microcriminalità, presentato questa mattina da una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal Prefetto Maria Patrizia Paba

Il fine è stato proprio quello di fare il punto della situazione e discutere le strategie future di contrasto e prevenzione delle attività criminose. 

Già dallo scorso mese di agosto, ai quattro corpi che effettuano costantemente il monitoraggio della zona si è aggiunta una pattuglia di militari del contingente “Strade sicure” con finalità di vigilanza e controllo.

Per il futuro prossimo, il Prefetto Paba ha disposto una intensificazione e un sempre più sistematico coordinamento dei servizi delle Forze di Polizia e della Polizia Municipale, che si avvarranno anche dell’ausilio di pattuglie del Nucleo Protezione Crimine e di unità cinofile. Una particolare attenzione sarà poi dedicata ai controlli degli esercizi adiacenti la zona da parte della Polizia Amministrativa.

Non solo. Durante l’incontro sono state annunciate misure di prevenzione e sensibilizzazione indirizzate alle giovani generazioni per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi delle scuole, che prevede la sinergia tra Amministrazioni Comunali, Provincia e Autorità scolastica. 

 

I Carabinieri hanno fermato il 21 enne marocchino nelle vicinanze del Novi Sad, dopo la segnalazione di un cittadino a cui era stata appena rubata la bicicletta. L'autore del furto non era il giovane, che però aveva addosso 75 gr di hashish e gli strumenti per la vendita al dettaglio.

MODENA – Una situazione paradossale, ma a volte la realtà a volte supera la fantasia. Erano circa le 21 di ieri sera quando un cittadino ha contattato la Centrale Operativa dei Carabinieri per denunciare il furto, appena avvenuto, della propria bicicletta. L'uomo ha dato ai militari anche la descrizione del presunto ladro, uno straniero che si sarebbe allontanato a bordo della "due ruote" rubata in direzione di Viale Monte Kosica.

Una pattuglia del Radiomobile si è quindi diretta nell'area del parco Novi Sad, dove ha avvistato un giovane straniero che stava uscendo dall'anello in sella a una bicicletta. Pensando che potesse trattarsi proprio del ladro, i Carabinieri lo hanno fermato per un controllo. Se, tuttavia, il velocipede non è risultato essere quello rubato al modenese, da una successiva perquisizione il giovane, un 21 enne di origine marocchina, è stato trovato in possesso di 75 grammi di hashish, un coltellino per ricavare le "porzioni" di droga da smerciare e 80 euro in contanti.

Per il 21 enne è scattato quindi l'arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio è stato scortato in cella dagli agenti, in attesa del processo. Anche la bicicletta con cui si spostava, che non è quella del cittadino derubato, è stata sequestrata.

Giovedì, 06 Settembre 2018 10:22

Volo Dubai-New York: aereo Emirates in quarantena

Volo Dubai-New York. Dopo malore passeggeri aereo Emirates in quarantena. Secondo la compagnia aerea solo circa dieci persone si sarebbero sentiti male.

 

Un volo Emirates è stato messo temporaneamente in quarantena all'aeroporto Jfk di New York dopo che almeno 10 passeggeri, si sono sentiti male. Lo riportano i media americani. Il volo 203 dell'aeromodello Airbus A380 partito da Dubai è atterrato a New York alle 9:18 di mercoledì mattina.

I malori sarebbero stati causati da un'intossicazione alimentare. I passeggeri malati sono stati sottoposti a esami da parte delle autorità del Centers for Diseases Control and Prevention. L'allarme, sarebbe scattato in volo, quando almeno due persone sarebbero state colpite da febbre e decine di altre avrebbero iniziato a tossire: il pilota preoccupato avrebbe quindi allertato le autorità.

Intossicazione alimentare o influenza? Secondo la Cbs, che parla di intossicazione alimentare, almeno tre persone sarebbero state trasportate in ospedale. Presente sul posto anche una unità dell'antiterrorismo. Il portavoce del sindaco di New York Bill de Blasio su Twitter, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ha fatto sapere invece che il velivolo ha fatto una sosta a Mecca prima di partire per New York e questo potrebbe aver esposto i passeggeri all'epidemia di influenza in corso alla Mecca.

Emirates ha emesso un comunicato in cui si conferma che alcuni passeggeri si sono sentiti male in volo. La compagnia parla di «circa 10 passeggeri» che sarebbero stati presi sotto osservazioni dalle autorità sanitarie locali. Secondo la società «tutti gli altri passeggeri sbarcheranno tra breve». Emirates sostiene che «la sicurezza e la cura dei passeggeri è una priorità». L'Airbus A380 è il più grande aereo commerciale del mondo. Prodotto dalla Airbus, è un aereo di linea quadrimotore a doppio ponte, in grado di trasportare 853 persone in versione charter o 525 nella tipica configurazione a tre classi. Il primo volo di prova è avvenuto il 27 aprile 2005. Emirates è di gran lunga il primo operatore del modello, con oltre 100 nella sua flotta. La capacità di posti sugli aerei varia, ma Emirates ha tre configurazioni che possono ospitare 489, 517 o 615 passeggeri. I modelli Emirates che volano a New York generalmente sono dotati dai 489 a 517 posti.

Operazione Evasion Bluffing – frode carosello, riciclaggio, reati fiscali e fallimentari. Disposti sequestri per 234 milioni di euro.

Reggio Emilia 6 settembre 2018 - Dalle prime luci dell'alba i militari della Guardia di Finanza di Bologna e Reggio Emilia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di quest'ultimo capoluogo di Provincia, stanno eseguendo una serie di perquisizioni in tutta Italia nei confronti degli appartenenti a un sodalizio criminale responsabili – a vario titolo – della commissione di una pluralità di reati di natura fiscale e fallimentare, riciclaggio, truffa ai danni dello Stato e altri reati comuni.

Contestualmente è in corso il sequestro preventivo per equivalente dei beni e delle disponibilità finanziarie degli indagati e delle società agli stessi riconducibili per un ammontare complessivo di 234 milioni di euro.

Le indagini – condotte su più fronti dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Emilia e di Bologna e sviluppatesi ab origine in distinti contesti investigativi – hanno consentito di individuare e ricostruire la complessa struttura criminale che ha operato facendo ricorso ad un numero consistente di società aventi sede nel centro-nord Italia.

I dettagli dell'operazione verranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11.00  alla presenza della Dott.ssa Valentina SALVI – Sostituto Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia che ha coordinato le attività investigative.

Giovedì, 06 Settembre 2018 07:22

Bicicletta rubata, cercasi proprietario

La Questura di Parma sta cercando di rintracciare il proprietario di una bicicletta rubata il 14/3/2017 nei pressi del Museo Glauco Lombardi di Strada Giuseppe Garibaldi.

Il legittimo proprietario, di questa o di altre biciclette in custodia, munito di denuncia, può presentarsi agli uffici della Questura per la riconsegna del mezzo.

In copertina la foto della bici sottratta dal Museo Lombardi.

Mercoledì, 05 Settembre 2018 15:32

Nigeriano accoltellato in zona Barilla Center

Alle ore 19.05 circa personale della Squadra Volante è intervenuto al pronto soccorso poichè stavano dimettendo uno cittadino nigeriano A.S., privo di documenti identificativi con precedenti di Polizia ed irregolare sul territorio Nazionale che era stato accoltellato ad una gamba.

Lo straniero, accompagnato in Questura per essere compiutamente identificato e per chiarire la dinamica dell'accaduto, ha raccontato che verso le 13.00, mentre passava nella zona del Barilla Center, un suo connazionale, a lui sconosciuto, con fare minaccioso, l'aveva avvicinato chiedendo cosa stesse facendo in quella zona. Alla risposta di A.S. che si trovava solo di passaggio, l'uomo ha estratto dalla tasca un grosso coltello da cucina tentando di accoltellarlo. Da qui una piccola colluttazione durante la quale A.S. è rimasto ferito ad una gamba con una prognosi di 12 giorni.

Lo straniero, al termine di tutti gli accertamenti, è stato rilasciato e denunciato per immigrazione clandestina.

4 settembre, in presidio con CGIL, CISL e UIL davanti al Tribunale di Parma. I recentissimi fatti di cronaca che hanno investito la nostra città, ultimi di una terribile spirale di brutale, reiterata e ingiustificata aggressione nei confronti delle donne e in generale delle persone più indifese, impongono una forte mobilitazione e una altrettanto tenace richiesta di giustizia da parte della comunità.

Interpretando questo sentimento, le segreterie provinciali di CGIL, CISL e UIL hanno promosso, a partire dalle 17,30, un presidio davanti al Tribunale di Parma, in piazzale Corte d'Appello, 1, per rivendicare, con fermezza e una forte assunzione di responsabilità da parte della collettività tutta, giustizia e rispetto per le vittime e una condanna esemplare per chi esercita abusi e violenze sui più deboli, unica condizione per avviare una svolta culturale e provare a sradicare quella sottocultura dell'abuso e della prevaricazione che le statistiche ci dicono rappresentare una vera e propria emergenza nazionale.

(Foto di Francesca Bocchia)

 

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Domani, 5 settembre, in programma le prove di ammissione al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria e al corso di laurea magistrale in Psicologia dell'intervento clinico e sociale.

Parma -

L'Università di Parma comunica che oggi, martedì 4 settembre, si è regolarmente svolta la prova unica di ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria: 756 i candidati presenti, con una percentuale di presenze dell'88% rispetto agli 857 iscritti complessivi alla prova.

I posti disponibili per Medicina e chirurgia sono 221 (di cui 20 riservati a studenti extracomunitari), quelli per Odontoiatria e protesi dentaria sono 24.

Si ricorda che domani, mercoledì 5 settembre, sono in programma le prove di ammissione al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria e al corso di laurea magistrale in Psicologia dell'intervento clinico e sociale.

Per quanto riguarda Medicina Veterinaria la prova si terrà nella Sede Didattica di Ingegneria (Campus Scienze e Tecnologie, Parco Area delle Scienze 69/A), con convocazione dei candidati alle 9. Gli iscritti al test sono 366, i posti disponibili sono 50 (di cui 3 riservati a studenti extracomunitari).

La prova di ammissione al corso di laurea magistrale in Psicologia dell'intervento clinico e sociale si svolgerà alle 10.30 nell'Aula Magna del Polo Didattico di via Del Prato 3. Gli iscritti sono 114, a fronte di 100 posti disponibili (di cui 3 riservati ad extracomunitari, 1 di nazionalità cinese).

Tutte le informazioni utili sulle prove di ammissione si possono trovare nella home page del sito web di Ateneo al banner "Test di ammissione".

Il 25 agosto scorso due pazienti ricoverati nel Reparto di Rianimazione dell'Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia sono deceduti per morte cerebrale a poche ore di distanza l'uno dall'altro. La legge italiana prevede che dopo la diagnosi di morte cerebrale seguano sei ore di osservazione, all'inizio e alla fine delle quali è prevista l'esecuzione di un Elettroencefalogramma e la valutazione di apposita commissione di specialisti nominata dalla Direzione Sanitaria dell'Ospedale.

"La Rianimazione e tutto l'Ospedale si sono preparati ad affrontare una situazione che, seppure già vissuta lo scorso mese di ottobre, si presentava comunque impegnativa" spiega Laura Favilli, medico anestesista del Santa Maria Nuova e coordinatore locale per i prelievi e trapianti di organi "Due osservazioni contemporanee di morte cerebrale comportano un complesso percorso clinico e organizzativo".
L'impegno straordinario ha coinvolto circa cinquanta professionisti tra medici e infermieri, in particolare rianimatori, anestesisti, cardiologi, medici di direzione sanitaria, personale di laboratorio e di sala operatoria, neurologi, oculisti, chirurghi vascolari, tecnici di elettrofisiologia.

Le procedure di donazione si sono concluse circa 30 ore dopo i decessi dei pazienti, consentendo di prelevare e trapiantare in altrettanti pazienti in lista d'attesa un fegato e quattro reni. Inoltre le cornee, la cute, i segmenti vascolari e ossei e le valvole cardiache sono stati trasferiti nelle rispettive Banche della Regione in attesa di essere destinati.
"Il risultato ha rappresentato, ancora una volta, lo stimolo a proseguire su questa strada" conclude Favilli "Il percorso della donazione è sempre complesso ma l'impegno professionale e umano è certamente compensato dalla certezza di avere contribuito a restituire la salute a tante persone in attesa".
Un pensiero particolare va alle famiglie dei donatori che, pur in un momento di grande dolore, hanno saputo compiere un gesto generoso e di alto valore sociale.

Fonte: Azienda Usl Reggio Emilia

Sabato notte, gli agenti della Sottosezione di Polizia Stradale di Modena Nord, unitamente a personale della Sottosezione di Bologna Sud, hanno deferito all'Autorità Giudiziaria due cittadini tunisini, di 27 e 28 anni, per ricettazione in concorso di una vettura rubata.

Modena 3 settembre 2018 - Durante i controlli di vigilanza autostradale, all'interno dell'area di parcheggio "Castelfranco Est" in A1 Nord, gli operatori decidevano di sottoporre a verifiche un'autovettura, Alfa Romeo Giulia, con a bordo i due soggetti. Alla richiesta dei documenti, il 28enne ha spintonato e fatto cadere uno degli agenti al fine di guadagnarsi la fuga nei campi adiacenti, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 7 giorni, mentre l'altro è stato accompagnato in caserma per gli accertamenti del caso.

L'autovettura, del valore di circa 36'000 €, è risultata essere stata rubata in Provincia di Modena il 31 agosto u.s. ed è stata riconsegnata al legittimo proprietario. Nonostante la fuga, è stato ugualmente possibile ottenere una completa identificazione del 28enne e denunciarlo  per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Si è ufficialmente insediato, negli uffici in Borgo della Posta, il nuovo Questore di Parma, dottor Gaetano Bonaccorso.

Di redazione Parma 3 settembre 2018 - Questa mattina alle 8,00, come primo atto del suo mandato, ha deposto una corona alla lapide, situata all'interno del piazzale della Questura, per onorare i caduti della Polizia di Stato.

Alle 16,00 invece è stata la volta dei rappresentanti della stampa e delle televisioni locali invitati per una prima conoscenza e un cordiale saluto auspicando "un rapporto sincero e trasparente".

Entro breve, ha anticipato il nuovo Questore, predisporrà le priorità d'intervento per aree e per crimini, I dati statistici verranno prima analizzati e poi posti in relazione agli elementi di percezione di insicurezza.

"Per ora è tutto, chiosa il Questore, posso solo anticipare che darò priorità alla prevenzione potendo disporre degli straordinari strumenti della Questura. Cercheremo quindi di capire la frequenza dei vari reati, gli orari e i luoghi dove gli eventi criminosi sono più ricorrenti e quali le aree più esposte".

Chi è Il Questore Gaetano Bonaccorso.
Nato a Messina nel 1961, laureato in Giurisprudenza, sposato, due figli, è entrato in Polizia nel 1987 con il grado di Vice Commissario ed assegnato alla Questura di Palermo.
Per quasi tutta la carriera ha svolto incarichi investigativi, prima presso la Squadra Mobile del capoluogo siciliano, poi in quella di Messina e, in epoca recente, di Genova.
Molte operazioni contro la criminalità siciliana degli anni '90/2000 portano la sua firma, così come molte indagini condotte nei confronti di organizzazioni criminali di stampo mafioso.
Dopo il conseguimento della qualifica di Primo Dirigente ha diretto, dall'agosto 2004 al Febbraio 2008, il VII Reparto Mobile di Bologna, per poi assumere da tale ultima data, per volontà dei massimi vertici del Dipartimento, la dirigenza della Squadra Mobile di Genova, importante e delicata struttura investigativa, dove ha riscosso ampi riconoscimenti per essersi distinto nel disarticolare, tra l'altro, organizzazioni criminali anche transnazionali operanti nel traffico di ingenti quantità di stupefacenti via mare.
Dall'ottobre 2011 ha ricoperto l'incarico di Vicario del Questore di Padova.
Ha frequentato dall'ottobre 2014 al giugno 2015 il corso di Alta Formazione presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, conseguendo il Master di II° livello in "Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale", rilasciato dal Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale dell'Università la Sapienza di Roma.
Promosso Dirigente Superiore nel 2015, ha solto l'incarico di Questore di Cremona.

(Galleria immagini di Francesca Bocchia)

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"Massima solidarietà al 14enne aggredito e alla sua famiglia. Nessuna tolleranza e nessuno sconto deve esserci per gli aggressori sotto il profilo amministrativo. Simili gravi episodi sono il chiaro segnale del fallimento delle politiche di integrazione imposte per anni dalle sinistre. Adesso attendiamo provvedimenti seri e tempestivi per il branco autore di questa brutale aggressione".

Il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi, interviene con fermezza sulla brutta vicenda occorsa a Modena dove un 14enne è stato aggredito e picchiato da cinque ragazzi, di origine albanese, davanti al bar Bamboo nel parco Novi Sad.

"Purtroppo simili episodi sono in perenne replica a Modena – tuona Aimi -. Ci sono intere aree sottratte alla sovranità dello Stato, zone franche, 'terre di nessuno', che mettono in luce gli insuccessi collezionati dalle finte politiche di integrazione delle sinistre. Quelle stesse sinistre che continuano a parlare di insicurezza solo 'percepita' senza voler ammettere quanto grave sia diventata la situazione. Una situazione che è frutto di politiche di accoglienza che sono completamente da cancellare. Bene fa la famiglia del ragazzo a chiedere giustizia e sicurezza. Le Istituzioni dovrebbero immediatamente dirci se i ragazzi albanesi siano minori e se siano eventualmente inseriti in programmi specifici per minori stranieri non accompagnati, quindi mantenuti a nostre spese. Se così fosse, andrebbero messe in campo azioni di contrasto finalizzate al rimpatrio di violenti e di coloro che hanno scambiato l'Italia per un luogo in cui tutto è ammesso. Nessuna tolleranza per chi agisce nel più totale disprezzo della legge e delle regole di convivenza civile. Alle prossime elezioni sono certo che, finalmente, anche a Modena, la sinistra, con le sue politiche buoniste e fallimentari, sarà mandata a casa, insieme a tante risorse boldriniane di cui facciamo volentieri a meno", conclude Aimi.

 

(Parco Novi Sad - Foto di repertorio. frequenti controlli di Polizia)

Lunedì, 03 Settembre 2018 09:59

A Cevola, una strada pericolosa

Di Redazione 3 settembre 2018 - A Cevola, una piccola località della Val Baganza situata tra San Michele Gatti e Poggio Di Sant'Ilario Baganza, frazioni del comune di Felino in provincia di Parma, viene segnalata la pericolosità della strada.

Una cittadina del posto ci ha fatto notare l'elevato tasso di  pericolosità. Sulla strada che porta a Cevola e più specificatamente nella curva, i veicoli sfrecciano a gran velocità e la sicurezza, per le persone che aspettano il bus o per chi decidesse di fare una passeggiata, è ridotta a un lumicino.

Non ci sono marciapiedipiste ciclabili e nemmeno aree pedonali. È pericoloso anche sostare davanti alle abitazioni, in attesa dell'pertura dei cancelli, per gli ospiti, commessi e soprattutto per gli stessi proprietari. Insomma entrare o uscire di casa può essere molto pericoloso. 

C'è chi ha proposto dei dossi artificiali per far rallentare le automobili, chi ha pensato ad un autovelox, e chi gradirebbe entrambe le soluzioni.

Nel frattempo i residenti dovranno continuare a fare molta attenzione.

A seguire alcune foto che testimoniano la situazione e giustificano la preoccupazione dei cittadini i quali auspicherebbero una soluzione in tempi ragionevoli.

 

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Fumo in cabina per un aereo Lufthansa, atterraggio prioritario. L'aereo con a bordo 173 passeggeri, era decollato da Bruxelles

Un volo Lufthansa decollato da Bruxelles Zaventem e diretto a Francoforte, è stato costretto a un atterraggio prioritario in quanto nella cabina di pilotaggio si era creato del fumo sulla cui causa si stanno ancora compiendo accertamenti.

L'aereo, con a bordo 173 passeggeri, era decollato e pochi minuti dopo ha segnalato alla Torre di controllo la presenza del fumo, chiedendo il permesso di atterrare. Cose che è avvenuta poco dopo. Nessuno ha riportato ferite né si trova in condizioni preoccupanti. L'allarme, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" è scattato a causa di un "cattivo odore" all'interno della cabina dei passeggeri. Ma si è trattato solo in un guasto tecnico e non di un incendio. Il team della manutenzione è al lavoro per stabilirne la causa.

Lecce, 2 settembre 2018

Sabato, 01 Settembre 2018 13:54

Il commosso addio a Filomena - le foto

A San Polo di Torrile si è celebrato il commosso addio a Filomena Cataldi. Nell'occasione è stata data lettura di una missiva del Vescovo Enrico Solmi e di una figlia letta dalla sorella di Filomena. - Le foto di Francesca Bocchia - 

 

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Nel pomeriggio di giovedi, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha dato esecuzione alla misura cautelare dell'obbligo di dimora, su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di un cittadino italiano, di 47 anni, censurato.

A seguito di indagini condotte dal personale del Settore Anticrimine del Commissariato, l'uomo è stato individuato quale autore della rapina avvenuta ai danni di una donna durante la fiera di Mirandola, nella notte tra il 19 ed il 20 maggio scorsi.
Quella sera, la donna, dopo aver lasciato lo stand della Fondazione Onlus ANT Italia, comitato di Mirandola che si occupa di assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e prevenzione oncologica gratuite, che nell'occasione stava effettuando una raccolta fondi, si avviava verso la sede dell'ANT, in vicolo Bonatti.

Durante il tragitto la signora è stata aggredita alle spalle dal 47enne che le ha strappato la borsetta, sottraendole così, oltre a vari oggetti personali, la somma di 280,00 € nonché l'incasso della serata che ammontava a 72,00 €. A seguito dell'aggressione la donna aveva riportato ferite giudicate guaribili in 7 giorni.

Grazie a particolari acquisiti dalle telecamere di videosorveglianza disposte sul tragitto compiuto dall'individuo e da dettagli narrati dalla vittima, il personale del Commissariato riusciva ad individuare e riconoscere il soggetto, già noto per via dei suoi numerosi precedenti penali e di Polizia, quali rapina, furti, minaccia, procurato allarme, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, maltrattamenti contro familiari e ubriachezza molesta, nonché destinatario di avviso orale da parte del Questore di Modena.

Il grave episodio è accaduto nel parco di via Volta, dove la donna è stata avvicinata e costretta a subire palpeggiamenti, per poi essere picchiata e rapinata di soldi e cellulare. Grazie all'intervento di un passante la donna è stata soccorsa e i due aggressori identificati e sottoposti a fermo.

CARPI (MO) –

Un nuovo caso di violenza sessuale ai danni di una donna che nella serata di ieri, attorno alle 23, stava attraversando il parco di via Volta, poco distante dal centro città. La vittima è una 41 enne di origine tunisina che è stata avvicinata da due connazionali, che hanno iniziato a rivolgerle apprezzamenti pesanti e a palpeggiarla. Sono poi passati alla violenza fisica, picchiando la malcapitata e procurandole un livido all'occhio destro e una ferita alla palpebra inferiore, con il fine di rapinarla del cellulare e del denaro che aveva con sé, circa 70 euro. I due sono poi fuggiti a piedi, lasciando la donna dolorante e sotto shock.

Alla scena avrebbe assistito un cittadino carpigiano, che ha prontamente avvertito i Carabinieri di Carpi. Gli uomini dell'Arma si sono immediatamente recati sul posto e hanno subito identificato la donna, che è stata prontamente accompagnata all'ospedale Ramazzini. La prognosi per ora non è nota.

La ricostruzione dei fatti e la descrizione degli aggressori, tuttavia, hanno consentito ai Carabinieri di identificare gli aggressori. Si tratta di un 33 enne e di un 35 enne, cittadini tunisini residenti a Carpi, che sono stati raggiunti all'alba nelle rispettive abitazioni e sottoposti a fermo. In attesa della decisione dell'Autorità Giudiziaria, si trovano ora in cella presso la Caserma.

La Polizia Municipale ha identificato 21 persone, di cui 7 sono state segnalate all'Ispettorato del lavoro per accertamenti. Due le ditte coinvolte. Gli stranieri venivano accompagnati sul luogo di lavoro a bordo di furgoni su cui erano caricate anche le biciclette con cui lavoravano.

FORMIGINE (MO) –

Occhi puntati sul "lavoro nero" e, soprattutto, sul fenomeno del "caporalato".
Nei giorni scorsi, la Polizia Municipale di Formigine, nell'ambito delle attività di controllo del territorio, ha identificato 21 persone, cittadini stranieri richiedenti asilo e residenti nel modenese, che svolgevano le mansioni di volantinaggio "porta a porta" nel territorio comunale.

I richiedenti asilo erano tutti stati reclutati da due ditte con sede a Modena, i cui intermediari sono stati a loro volta sentiti dagli agenti. Erano infatti loro ad accompagnare gli stranieri sul luogo di lavoro a bordo di furgoni, sui quali venivano caricate anche le bicilette che i "lavoratori" utilizzavano per il volantinaggio "porta a porta".

Nel corso delle indagini è emersa una situazione lavorativa e contrattuale assai variegata: alcuni lavoratori sono risultati "assunti", completamente in nero, mentre altri avevano un regolare contratto. Differente anche la paga, che andava da 5 ai 30 euro a giornata, per una durata massima di dieci giorni.

I più penalizzati sono risultati essere sette stranieri provenienti da Gambia, Senegal, Burkina Faso e Pakistan, che sono stati segnalati all'Ispettorato del Lavoro, così come uno dei reclutatori.

Nella prima mattinata di ieri, personale della Squadra Mobile, Sezione Catturandi, ha dato esecuzione all'ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena, nei confronti di un cittadino guineano, classe '91, regolare sul territorio nazionale.

Il provvedimento è stato emesso a seguito della condanna del 27enne per il reato di violenza sessuale su minore, avvenuto nel 2009 a Carpi. Il giovane dovrà scontare la pena detentiva di anni 4.
Il cittadino guineano è stato individuato ed arrestato nella propria abitazione ed associato alla Casa Circondariale di Modena.

Venerdì, 31 Agosto 2018 10:45

Lo stupro di Parma.

Dall'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, sezione di Parma, riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del  referente provinciale Domenico Muollo, in merito al fatto di cronaca, venuto alla luce nelle scorse ore,  che ha visto come vittima una ventunenne parmigiana, ferocemente dilaniata nel corpo e nell'anima da due uomini.

"Sullo stupro e le sevizie perpetrate a una giovane e che hanno sconvolto la città di Parma interviene Domenico Muollo, referente provinciale dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime. "In un pomeriggio di fine agosto, Parma viene scossa da una notizia tanto brutta quanto squallida: uno stupro perpetrato ai danni di una ventunenne, per il quale sono stati arrestati un imprenditore noto e appartenente "Parma Bene ", molto conosciuto, facoltoso, e frequentatore di locali in voga della città, e un suo "amico" nigeriano. L'approccio avvenuto a circa metà luglio con questa ragazza, forse lusingata da tali attenzioni, che si trasforma presto in un incubo che farà fatica a dimenticare.

I particolari che emergono sono raccapriccianti, e se le responsabilità ascritte saranno accertate, la realtà è che assai difficilmente la giustizia riconoscerà adeguata tutela a questa vittima. Perché tanti e tali sono i benefici cui l'imputato può accedere, che la pena inflitta nella maggior parte dei casi è inadeguata alla gravità del fatto commesso. Mentre per la vittima le lacerazioni del corpo e dell'anima non guariranno mai. Quello che è successo non ha nulla a che vedere con un atto sessuale ma è solo un inenarrabile atto di violenza compiuto con feroce bestialità e assunzione di droga per tutto il tempo (oltre cinque ore) dello stupro, per poi chiamare un taxi che riportasse a casa la povera vittima. Come se nulla fosse. Come se quella violenza fosse un atto dovuto da parte di una "femmina" verso un "maschio".

È fondamentale, a mio avviso", conclude Muollo, "mantenere alta l'attenzione non sui particolari scabrosi di questo gravissimo reato, non sui tentativi di carpire l'identità della vittima, ma sul fatto in quanto tale e sulla quasi certa sproporzione della pena che sarà inflitta a chi ne sarà giudicato responsabile. E in quest'ottica, di cambiamento di norme troppo permissive coi delinquenti e punitive con le Vittime, vanno le battaglie dell'Osservatorio.
Perché il problema non sta nelle Vittime. MAI. Ma sempre nei carnefici."

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Domenico Muollo

Osservatorio Nazionale Sosteno Vittime
referente provinciale Parma
www.osservatoriosostegnovittime.com 

Questa mattina personale della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Parma, ha dato esecuzione all'Ordinanza di custodia cautelare a carico di PESCI Federico, classe '72 residente a Parma, e ANIYEM Wilson Ndu, classe '65, nato in Nigeria e domiciliato a Parma responsabili di violenza sessuale e lesioni pluriaggravate nei confronti di una giovane italiana di 21 anni.

L'episodio risale alla notte tra il 18 ed il 19 luglio. Dopo uno scambio di messaggi nei giorni precedenti in cui Pesci ha più volte invitato la giovane a uscire con la promessa di regali, lei ha accettato d'incontrarlo. Lui, a bordo della sua moto, è andato a prenderla a casa e insieme si sono diretti in un locale cittadino. Lì hanno trascorso alcune ore per un aperitivo protrattosi fin oltre la mezzanotte, per poi spostarsi nell'attico del Pesci dove la serata si sarebbe dovuta concludere con un rapporto sessuale voluto da entrambi. Giunti a casa per la giovane sono cominciate le sorprese.  Pesci ha contattato telefonicamente un uomo, proprio Aniyem che si è rivelato essere il suo spacciatore abituale, chiedendogli di portare dello stupefacente. Quest'ultimo si è presentato con il "carico" che è stato consumato immediatamente. Quando il padrone di casa e la giovane hanno iniziato a consumare il rapporto Aniyem si è inserito. La situazione è poi precipitata la giovane è stata sferzata da una frustata alle spalle e il colpo è stato tanto violento da farla cadere a terra. A quel punto è stata immobilizzata facilmente dai due che l'hanno bloccata legandola ai polsi e alle caviglie, l'hanno poi imbavagliata e le hanno applicato un morso in bocca perché non si sentissero le urla e le sue richieste di fermarsi, smettere. E' stata sottoposta ad ogni genere di violenze per oltre 5 ore in cui nessuno dei due ha accennato a fermarsi.

Nel corso della notte Pesci ha chiamato più volte altri spacciatori e più volte ha consumato la droga consegnata. Quando la 21enne è stata finalmente liberata ha subito inerme un altro rapporto sessuale, poi dolorante e scioccata ha preso un taxi chiamato da Pesci che l'ha condotta a casa. Nonostante volesse solo dimenticare e non abbia fatto un minimo cenno dell'accaduto ai genitori, gli evidenti segni sul corpo, i dolori insopportabili e le difficoltà ad alimentarsi hanno indotto la madre a condurla al Pronto Soccorso da cui è pervenuta la segnalazione agli uffici della Squadra Mobile.

L'attività degli investigatori ha preso il via immediatamente e la prognosi - la 21enne è stata dimessa con 45 giorni – non ha fatto che confermare la brutalità delle violenze subite. In prima battuta, a causa del dolore, della paura e del profondo senso di colpa, la giovane ha faticato a raccontare l'accaduto dicendo di non conoscere i due aguzzini. Solo una volta messa a suo agio è riuscita a confidarsi con gli operatori della Polizia di Stato. L'impegno degli uomini della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Parma, ha consentito di riscontrare punto per punto ogni singola parola della ragazza fino alla ricostruzione delle violenze.

Settembre è il mese di Parma UNESCO City of Gastronomy. Questa mattina al Ridotto del Teatro Regio si è tenuta la conferenza stampa di presentazione delle iniziative in programma per il "Settembre gastronomico".

Un intero mese di attività ed eventi legati alle filiere di eccellenza del territorio promosso dal Comune di Parma in collaborazione con gli attori della cabina di regia dell'agroalimentare per celebrare la vocazione di Parma, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia

Ospite d'eccezione questa mattina, lo Chef stellato Carlo Cracco, che firmer il menu della Cena dei Mille, in particolare i dolci, del primo appuntamento di  "Settembre Gastronomico". 

 

Galleria fotografica a cura di Ph. di Francesca Bocchia

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Avvelena l'acqua del collega mettendo l'acido nella bottiglietta: arrestata. In precedenza la 52enne aveva già molestato un'altra collega per telefono e le aveva imbrattato l'auto

Sembra un film che guardi alla tv. Una dipendente dell'Eni di San Donato, nell'hinterland milanese, avrebbe cercato di avvelenare un collega mettendo dell'acido cloridrico nella bottiglietta che aveva sulla scrivania.

I carabinieri hanno accertato che, in passato, la donna aveva già molestato una sua collega per telefono e le aveva imbrattato l'auto e la porta di casa. Per questo i militari hanno arrestato la 52enne per atti persecutori, ma le è stato contestato anche il tentato omicidio.

Nella sua abitazionre, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", i militari di San Donato hanno trovato delle bombolette spray. Nella borsa una bottiglietta con la sostanza caustica e una siringa.

(29 agosto 2018)

Martedì, 28 Agosto 2018 15:01

Sequestrati 200 chili di cosce di tacchino

L'esercente ha impropriamente surgelato e messo in vendita la carne. Verifiche effettuate dalla Municipale, insieme ai servizi sanitari.

28 agosto 2018

Duecento chilogrammi di cosce di tacchino surgelate sono state sequestrate dalla Polizia municipale di Modena in un negozio di viale Gramsci durante controlli effettuati in esercizi commerciali della zona dagli agenti del Quartiere 2, affiancati da operatori del Nucleo del Commercio.

Quattro i negozi in cui, nel pomeriggio di giovedì 23 agosto, si sono svolte le verifiche, tra di essi anche la rivendita di generi alimentari gestita da un'esercente di nazionalità ghanese dove è stata trovata la carne. Una trentina di cosciotti confezionati in sacchetti di plastica per uso domestico erano stipati nel frigorifero del negozio pronti per la vendita e, in quantità ben maggiore, nella cella freezer dello stesso esercizio, dove gli agenti hanno trovato i fusi di tacchino confezionati in sacchetti impilati in cassette per la frutta.

Considerate le anomale modalità di confezionamento e conservazione, la Municipale ha richiesto la collaborazione del Sian, il Servizio Igiene Alimenti e del Servizio Veterinario dell'Ausl. Gli accertamenti hanno quindi permesso di rintracciare la provenienza della carne, regolarmente acquistata in grande quantità nel marzo scorso presso una ditta avicola di Verona, e in seguito surgelata dalla titolare del negozio di viale Gramsci per poterla poi vendere nei mesi successivi.

La donna non avrebbe però potuto effettuare alcuna manipolazione sulla merce, né tantomeno procedere all'autonoma surgelazione. Le è stata pertanto contestata l'illecita lavorazione della carne, effettuata senza il titolo abilitativo, ed è scattato il sequestro dell'intera partita di cosce che saranno trasformate in mangime per animali da parte di ditte specializzate, come disposto dai tecnici dell'Ausl.

I controlli hanno anche consentito agli agenti della Muncipale di identificare numerosi avventori dei negozi, nessuno dei quali è risultato privo del permesso di soggiorno.

La Polizia municipale è da tempo impegnata con un'intensa attività nella zona di viale Gramsci ed ErreNord, attraverso servizi che vedono impegnati gli agenti del Comando di via Galilei in controlli del territorio e servizi appiedati nel parco XXII Aprile, finalizzati alla repressione di fenomeni predatori e di spaccio di sostanze stupefacenti, senza tuttavia tralasciare nemmeno l'aspetto commerciale e quello igienico sanitario legato ai negozi presenti nella zona.

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Cella freezer del negozio con carne sequestrata

Fonte: Comune di Modena

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