Detenuto in permesso non fa rientro all'Istituto di pena: arrestato dalla Polizia di Stato in collaborazione con la Polizia Penitenziaria

Questa mattina, personale della Squadra Mobile, unitamente agli agenti della Polizia Penitenziaria, ha tratto in arresto un cittadino italiano, di 44 anni, che non aveva fatto rientro alla Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e che era quindi ricercato per il reato di evasione.

All'uomo era stato concesso il permesso di uscire dall'Istituto di pena per svolgere un'attività lavorativa. La scorsa domenica però l'italiano non ha fatto rientro presso la Casa di reclusione e sono state quindi avviate le ricerche a suo carico.

A seguito di attività investigative, condotte mediante l'analisi dei tabulati e delle celle telefoniche, gli operatori della Squadra Mobile hanno potuto così rintracciare l'evaso a Bologna, precisamente all'interno di un bar dove stava consumando degli alcolici. Il detenuto è stato accompagnato presso la casa di reclusione di Castelfranco Emilia per la prosecuzione della pena detentiva in atto.

La Cisl annuncia contratti di solidarietà alla Maserati di Modena, dal 2 novembre fino al 24 febbraio 2019. Lo hanno concordato ieri azienda e sindacati. 

Modena -

«Considerato il calo di ordinativi degli ultimi mesi, era necessario provvedere a mettere in sicurezza i lavoratori per il periodo novembre 2018-febbraio 2019 – spiega il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti - Maserati, su richiesta nostra e delle altre organizzazioni sindacali, si è resa disponibile a incontri mensili per accompagnare questo periodo di solidarietà. È stato previsto, inoltre, un incontro a gennaio 2019 in cui parlare di piani produttivi ed eventuali produzioni, in attesa di un eventuale nuovo modello da affiancare alle attuali Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio e ad Alfa 4C che, pur continuando a essere prodotte nel 2019, non garantirebbero la necessaria occupazione per tutti i lavoratori dello stabilimento di Modena». 
 
Uriti aggiunge che il contratto di solidarietà prevede per questi quattro mesi l’impegno aziendale al massimo utilizzo dei lavoratori e, nell’ottica della salvaguardia retributiva dei lavoratori, a un’equilibrata rotazione; inoltre sono in programma piani di formazione
 
«Noi della Fim Cisl riteniamo indispensabile accompagnare momenti complessi come questo con opportuni accordi che diano risposte serie e tangibili ai lavoratori. Nel frattempo – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale - metteremo il massimo impegno per pretendere dal gruppo Fca le necessarie garanzie sulle produzioni nei vari stabilimenti italiani, tra cui quello della Maserati Modena».

Una giornata dedicata a ricordare che “la vita vale” ancor più quando, tutti insieme, si può sostenere la ricerca oncologica. Dall’iniziava del 23 settembre scorso, organizzata con amicizia e cura speciale al centro Sociale Insieme di Castelnovo Monti, proviene la somma di 4 mila euro donata ieri a sostegno dei progetti di ricerca oncologica dell’IRCCS di Reggio Emilia.

Insieme agli organizzatori, hanno partecipato alla breve cerimonia Elena Lucenti e la piccola Sofia, rispettivamente moglie e figlia di Valerio Perna, il giovane fisioterapista scomparso di recente, alla cui memoria familiari, amici e concittadini hanno dedicato l’iniziativa benefica. Insieme alla delegazione era il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini.

A riceverli nella sede di Palazzo Rocca Saporiti è stato il Direttore scientifico dell’IRCCS Massimo Costantini che, nel ringraziarli, ha colto l’occasione per anticipare: “È appena stato pubblicato un bando interno per progetti di ricerca grazie al quale destineremo, dopo selezione da parte di valutatori esterni, i fondi derivanti dal 5 per mille alla ricerca” e ha continuato “Nel 2016 ben 3.841 cittadini hanno scelto l’IRCCS di Reggio Emilia, dandoci fiducia e incoraggiandoci a proseguire un percorso di conoscenza che è a beneficio di tutti i malati”.

La somma raccolta in ricordo di Valerio, a raggiungere la quale hanno contribuito gli oltre 170 partecipanti all’iniziativa e gli sponsor (ERREA Sport di San Polo d’Enza e Croce Verde), sarà destinata a sostenere uno dei progetti vincitori del bando. I risultati saranno comunicati ai donatori al termine della selezione.                                                      

 

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La tre giorni di Destinazione Emilia-Romagna compiuta dal presidente della Regione Bonaccini e dall'assessore al Turismo Andrea Corsini, da Rimini a Piacenza, ha fatto tappa a Parma. Bonaccini: "Tre milioni di euro per Parma Capitale italiana della cultura 2020. Risorse che sosterranno gli interventi nel Parco della Musica e gli eventi nella città ducale, a Reggio Emilia e Piacenza. Gioco di squadra tra i territori per essere più competitivi anche all'estero".

Parma -

Da "Città creativa della Gastronomia Unesco" a "Capitale italiana della cultura 2020". Un nuovo riconoscimento arrivato a Parma, e con essa a tutto il territorio regionale, nel cuore di un comprensorio - quello che comprende anche le province di Reggio Emilia e Piacenzache presenta uno straordinario concentrato di attrazioni e tradizioni culturali, musicali ed enogastronomiche. E che vede premiata sempre più la propria eccellenza anche sul piano turistico, con le presenze in crescita nei primi sette mesi del 2018 del +8,7% rispetto all’anno precedente, per 1.766.276 pernottamenti complessivi, secondo i dati diffusi da Destinazione Emilia, il nuovo organismo che riunisce proprio le tre province per una più efficace attività di promozione.

Segno più confermato anche dai dati Istat relativi alle presenze nel periodo gennaio-agosto in ciascuna delle tre località: +10,6% di Parma e provincia (+4,6% gli arrivi); +2,3% nel Reggiano (+2% gli arrivi); +6,2% del Piacentino (+4,6% gli arrivi).

Il punto è stato fatto oggi a Parma in occasione della terza e ultima giornata di “Destinazione Emilia-Romagna: tre giorni di viaggio, ascolto e proposte”, il tour che ha visto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Turismo, Andrea Corsini, impegnati in numerosi incontri con gli operatori turistici e con gli amministratori locali, per un confronto a tutto campo sulle prospettive di un settore che già oggi vale oltre l’11% del Pil regionale.

Lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per interventi di tipo strutturale è relativo al triennio 2018-2020 e prevede 150 mila euro nel 2018, 850 mila nel 2019 e 500 mila nel 2020.

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GENNAIO-AGOSTO 2018: CRESCONO LE CITTÀ D’ARTE, L’APPENNINO E LE TERME

Secondo i dati dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere elaborati da Trademark Italia, continua l’ottima stagione del turismo regionale, con 47,6 milioni di presenze tra gennaio e agosto 2018 in crescita del 3,3%. Se la Riviera in termini assoluti si conferma il comparto di maggior peso con quasi 37 milioni di presenze (+1,5%) e oltre 6 milioni di arrivi (+1,6%), sono proprio gli altri settori turistici a registrare le più alte percentuali di crescita.

A partire dalle Città d’arte, con 5.030.000 presenze (+10,1%) e 2.316.000 arrivi (+12%); passando per l’Appennino con 1.393.000 presenze (+6,5%) e 326 mila arrivi (+4,5%) e arrivando alle Località termali con 845 mila presenze (+6,7%) e 305 mila arrivi (+15,5%).

Un interesse che appare confermato anche dalle “Altre località”, la voce introdotta nei monitoraggi dal 2016, che comprende i comuni che non rientrano, per le loro caratteristiche, nei prodotti turistici tradizionali, come ad esempio Carpi e Fidenza, oppure Sassuolo e Imola: 3.447.000 le presenze (in crescita del 13%) e 1.298.000 gli arrivi (+8,3%).

Performance che hanno trovato un ulteriore riscontro nel riconoscimento da parte di Lonely Planet, una delle guide turistiche più importanti al mondo, dell’Emilia-Romagna quale migliore destinazione europea nel 2018.

  

DA RIMINI A PIACENZA PER VALORIZZARE LE IDENTITÀ E LE POTENZIALITÀ DEI TERRITORI

Nel pomeriggio il tour di Bonaccini e Corsini continuerà a Reggio Emilia dove è prevista un’iniziativa presso la Collezione Maramotti con il sindaco Luca Vecchi, la presidente della Destinazione Emilia e assessore comunale di Reggio, Natalia Maramotti, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, la presidente di Federalberghi Reggio Emilia, Francesca Lombardini, il presidente della Fondazione Palazzo Magnani, Davide Zanichelli. Si concluderà presso il Castello di Rivalta di Gazzola (Pc) con il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, il presidente della provincia di Piacenza e sindaco di Vigolzone Francesco Rolleri, Isabella Perzoli tour operator, Cristina Ferrari, direttrice artistica del Teatro municipale di Piacenza.

La prima giornata del tour lunedì 15 ha fatto tappa a Ferrara, Ravenna e Rimini, mentre il 16 ottobre è stata la volta di Bologna, Modena e Sestola.

 

Fonte: Regione ER

 

 

FUOCO DI GIOIA, il gala lirico benefico, ideato e organizzato dal Gruppo Appassionati Verdiani - Club dei 27 di Parma, con l’amichevole partecipazione di celebri artisti e interpreti verdiani, si è svolto ieri sera presso il Teatro Regio di Parma.

Il ricavato della serata benefica, condotta da Paolo Zoppi, sarà devoluto a favore di “Centro Antiviolenza di Parma” e “Tommy nel cuore”.

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FILARMONICA DELL’OPERA ITALIANA “Bruno Bartoletti”

Gala lirico benefico con l'amichevole partecipazione di

Soprani
SUSANNA BRANCHINI, CINZIA FORTE, ANNA PIROZZI

Mezzosoprano
SONIA GANASSI 

Tenore
GREGORY KUNDE

Baritoni
SEBASTIAN CATANA, SIMONE PIAZZOLA

Violino
MARCO FERRI

CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA

Maestro del coro
MASSIMO FIOCCHI MALASPINA

FILARMONICA DELL'OPERA ITALIANA "BRUNO BARTOLETTI"

Direttore 
SEBASTIANO ROLLI

Con il sostegno di Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”, Staff Antincendi, Studio Ziveri Paghe on-line, Studio Legale Giovati, Forme Srl, Consorzio Parmigiano-Reggiano, Antica Corte Pallavicina, GEA Srl, Antonella Lambri, Portofranco, Studio Toscano srl, AISICO, Cedacri, Casone, ilger.com, Molino Grassi, Creal, Parmaclima

Ideazione e organizzazione Gruppo Appassionati Verdiani - Club dei 27

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Una 57 di Sassuolo stava facendo una gita con il marito e alcuni amici, quando, all’altezza di Castelvetro, l’animale è sbucato di corsa e l’ha presa in pieno.

SASSUOLO (MO) – 

Investe una ciclista e fugge senza prestarle soccorso. Ma per l’investitore non ci saranno conseguenze penali, perché si tratta di un…cinghiale. La sfortunata ciclista, una 57 enne di Sassuolo, invece, è rimasta a terra dolorante e ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari.

Tutto era cominciato con una gita domenicale, che la sassolese aveva deciso di fare in bicicletta insieme al marito e a tre amici, approfittando della bella giornata. Sulla via del ritorno, all’altezza di Castelvetro, in prossimità di una discesa, il gruppo si è visto tagliare la strada da un paio di cinghiali. Appena il tempo di commentare che, all’improvviso, dalla boscaglia, è sbucato di corsa un altro animale, seguito da due cuccioli, che ha investito in pieno la 57 enne, prima della fila di ciclisti.

La donna è rovinata a terra dolorante e impossibilitata ad alzarsi. Il marito ha subito chiamato il 118. Sul posto, oltre al personale sanitario, sono intervenute anche alcune guardie venatorie, che hanno confermato che nella zona era in corso una battuta di caccia al cinghiale finalizzata alla riduzione del numero di capi.

La sfortunata ciclista è stata invece trasferita all’ospedale di Baggiovara, dove le è stata diagnosticata la frattura di una clavicola, di alcune costole e altre abrasioni e contusioni dovute alla caduta.

L'Ufficio Oggetti Smarriti, situato nel comando della Polizia Municipale in strada del Taglio 8/a, segnala che sono stati rinvenuti: 5 biciclette, 2 telefoni cellulari, 1 borsellino ed una macchina fotografica.

I legittimi proprietari che li hanno smarriti possono contattare l'ufficio stesso al numero 0521/218738, o prenderne visione nella sede di via Del Taglio 8/A.

 

Una bottega storica di via La Spezia, la Salumeria Zannoni con cinquant’anni di storia e di tradizione gastronomica della nostra città, smentisce la notizia di una sua imminente chiusura e annuncia, invece, il suo rilancio.

La società Bottega di Parma comunica di aver rilevato lo storico negozio al civico 33 di via La Spezia e di avere tutte le intenzioni di proseguire il grande lavoro della famiglia Zannoni che da cinquanta anni celebra e commercia le eccellenze gastronomiche del nostro territorio.
Un’acquisizione importante per una società giovane come Bottega di Parma che intende incrementare una realtà storica come quella della Salumeria aggiungendo nuove competenze adeguate al mercato internazionale. Innovazione che  mantiene l’impronta di eccellenza costruita con sapienza in mezzo secolo di tradizione.

Catering, take away ed e-commerce le innovazioni di Bottega di Parma in programma, che andranno a completare la già conosciuta e apprezzata attività commerciale negli storici spazi di via La Spezia. Uno sguardo rivolto verso il mondo, com’è nella filosofia della società parmigiana di professionisti che da quattro anni porta fuori dai confini locali il linguaggio del buon cibo e del buon vivere Made in Parma. Conosciuto ovunque e riconosciuto dal recente titolo Unesco di City of Gastronomy, con eventi di respiro internazionale come Il Longines Athina Onassis Horse Show e il prestigioso Sirha di Lione.

Una nuova pagina, quindi, per lo storico negozio da aggiungere ad altre già scritte e vincenti e non una chiusura, un’evoluzione verso nuovi mercati di un team giovane e innovativo nel pieno rispetto della storia precedente di Claudio Zannoni che passa il testimone

Riapriremo nel giro di pochi giorni ai primi di novembre per garantire la continuità con la gestione precedente di presidio sociale per la zona. – conferma il team di Bottega di Parma - Dopo Natale effettueremo un restyling del punto vendita per inaugurare la nuova stagione con una sorpresa per i clienti storici. Bottega di Parma crede nel prodotto e nelle persone e per noi Claudio resterà una grande guida e una fonte di ispirazione”. 

A breve seguiranno aggiornamenti sull’inaugurazione. Salumeria Zannoni continuerà la sua storica attività, una buona notizia per smentire il detto che ‘le vere notizie sono le cattive notizie’.

Polizia Locale: controlli contro la fruizione abusiva degli spazi di sosta per invalidi: dall’inizio dell’anno 459 violazioni.

Piacenza - 

Controlli sulle soste negli spazi destinati agli invalidi e sull’uso improprio del contrassegno per gli automobilisti disabili, il cui abuso penalizza e crea disagio a chi ne ha effettivamente necessità e diritto. Dall’inizio dell’anno, sono state accertate e contestate 459 violazioni, di cui 431 al Codice della Strada e 28 all’ordinanza sindacale n. 85 del 2009, per mancata esposizione e uso improprio del permesso. Ciò comporta – ad esempio circolando senza che vi sia, a bordo, il titolare – sanzioni pecuniarie e il ritiro immediato del contrassegno stesso da parte degli agenti accertatori. Il documento è infatti strettamente personale e deve essere esposto in originale in modo ben visibile, sul parabrezza anteriore del veicolo a servizio della persona con invalidità. 

Non sono ammissibili scansioni o fotocopie: oltre al sequestro del contrassegno non originale e al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, si può incorrere anche in una denuncia penale. Infine, il permesso va sempre restituito in caso di decesso del titolare o qualora vengano meno le esigenze di mobilità della persona interessata.  

 

 

Modifiche alla viabilità per lavori di messa in sicurezza urgente di parte della pavimentazione di piazzale Dalla Chiesa, parte Ovest del piazzale, verso via Cecchi. 

Parma, 16 ottobre 2018 -

Modifiche temporanee alla viabilità per lavori di messa in sicurezza urgente di parte della pavimentazione di piazzale Dalla Chiesa, nella parte ovest del piazzale stesso, verso via Cecchi, da domani, mercoledì 17 ottobre, al 3 novembre. 

Per mettere in sicurezza la pavimentazione dell’area ovest di piazzale Dalla Chiesa, quella che dà accesso a via Cecchi, nel tratto compreso tra la parte antistante la stazione e viale Bottego, mercoledì 17 ottobre avranno inizio i lavori di rimozione delle lastre sconnesse. Il primo stralcio dell’intervento, tra la parte antistante la stazione e via Cecchi avrà inizio il 17 ottobre e si concluderà il 24 ottobre compreso. 

Il secondo stralcio, da via Cecchi a viale Bottego, avrà inizio il 25 ottobre e si concluderà il 3 novembre compreso, salvo imprevisti. L’area in questione sarà quindi chiusa al traffico per il primo stralcio dalla parte antistante la stazione a via Cecchi e per il secondo stralcio tra via Cecchi e viale Bottego nei periodi indicati. L’accesso a via Cecchi sarà sempre garantito.

Ecco cosa prevede l'ordinanza. Dal 17/10/2018 al 03/11/2018 (istituzione area di cantiere): Area Nord di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, destituzione n° 10 stalli cicli e motocili e contestuale istituzione del divieto di sosta con rimozione forzata.

Fase 1: dal 17/10/2018 al 24/10/2018 - Istituzione del divieto di circolazione, nell'Area Ovest di Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tratto compreso tra via Cecchi e l’area Nord di P.le Carlo Alberto Dalla Chiesa. Istituzione del senso unico alternato in area Ovest di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tratto compreso tra via Cecchi e viale Bottego. Sarà consentito il transito ai veicoli autorizzati ed ai veicoli diretti ai posti auto interni di via Cecchi e del viale Ovest di p.le Carlo Alberto Dalla Chiesa nel controviale Sud di P.le Carlo Alberto Dalla Chiesa. 

Fase 2: dal 25/10/2018 al 03/11/2018 - Istituzione del divieto di circolazione in Area Ovest di piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa, tratto compreso tra via Cecchi e viale Bottego.

I titolari di posti auto interni, nei periodi di inagibilità dei passi carrabili, potranno ottenere autorizzazione temporanea di sosta in ZTL Stazione, ZONA 11, ZONA 12 rivolgendosi allo sportello Infomobility presso il Centro Servizi al Cittadino del DUC.

L’accesso a via Cecchi sarà sempre garantito dai tratti non interessati dalle lavorazioni dal viale Ovest di p.le Carlo Alberto dalla Chiesa.

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Fonte: Comune di Parma

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Gruppo Consiliare MoVimento 5 stelle Formigine dopo il recente caso di cronaca: "Istituti scolastici fuori controllo? Presso le Carducci, un bambino viene picchiato e finisce su una sedia a rotelle!" -

Formigine -

Domenica 14 ottobre leggendo i quotidiani locali – spiega il consigliere M5S Rocco Cipriano - quasi stentavo a credere quello che veniva riportato. 

Bambino di 8 anni, bullizzato, percosso e umiliato per mesi nelle scuole formiginesi ed esattamente presso le Carducci. Segnalazioni suffragate da certificati medici che ne testimoniano le violenze subite

Soprusi a cui è stato sottoposto il bambino, culminati con la rottura di una caviglia e un gesso che ora lo costringe a stare su una sedia a rotelle!

In mattinata ho poi ricevuto diverse telefonate di mamme preoccupate ed una mi ha inoltrato un video denuncia realizzato dalla mamma del bambino coinvolto. Un video che in 18 minuti evidenzia tutta l’incredulità e preoccupazione di una mamma che sente l’incolumità del proprio figlio messo a repentaglio da un ambiente che invece dovrebbe tutelare e fornire stimoli per crescere nel modo più corretto possibile.

Questa mattina ho protocollato con carattere d’urgenza un Interpellanza al Sindaco Costi affinché la situazione venga approfondita, riportata ad una condizione di normalità e se si riscontrassero delle responsabilità, chi ha sbagliato ne risponda.

La famiglia del bimbo ha inoltre presentato un esposto in Procura contro il sistema scuola, reo di essere rimasto indifferente e impotente di fronte agli abusi.

Ripeto - continua Cipriano - ascoltando il racconto della Mamma del bambino su Youtube vengono i brividi. La Signora descrive come l'inserimento del figlio nella classe sia stato difficoltoso: “La prima settimana è stata buona, ma subito dopo ha iniziato ad avere problemi con un paio di compagni. Tornava a casa con dei lividi e per questo abbiamo chiesto un incontro con gli insegnanti”.

Per due anni interi hanno quotidianamente insultato e picchiato il bambino, stremandolo a tal punto che un giorno ha detto a sua mamma di non voler più andare a scuola

Infine si è giunti all’aberrante epilogo: «A due settimane dall'inizio delle lezioni  - racconta la mamma - lo vado a prendere e noto che zoppica. Scopriamo che si è fatto male a una caviglia correndo in cortile dove i bambini erano stati lasciati senza adulti e che è rimasto a piangere dolorante per dieci minuti in attesa che la maestra uscisse. Lo hanno portato al tavolo di un bidello e lì lo hanno lasciato, senza nemmeno farci una telefonataSolo dopo 45 minuti lo hanno riportato in classe usando l' ascensore, perché non riusciva a camminare. Nei giorni successivi la caviglia è peggiorata tanto che non era in grado di camminare; lo abbiamo portato all'ospedale e i raggi hanno evidenziato la rottura di una cartilagine della caviglia. Lo hanno ingessato e ora si muove su una sedia a rotelle».

Nel prossimo Consiglio Comunale attendiamo celeri risposte dal Sindaco e dall’Assessore competente per sapere se erano al corrente di una situazione ai limiti della decenza? Se si, perché non ne hanno dato tempestiva comunicazione ai Commissari ed ai Consiglieri Comunali? Perché non si sono attivati per sollecitare una risoluzione del pericoloso stato di disagio in cui da ben due anni vive questo bambino? 

L’Amministrazione ha qualche strumento per relazionarsi col personale della scuola? Se si, perché NON è stato utilizzato? Intende prendere qualche iniziativa in accordo con le autorità scolastiche per combattere preventivamente con adeguate azioni il fenomeno del bullismo sin da queste pericolose prime avvisaglie? Il fatto oggetto dell’Interpellanza sarà valutato dalla Procura (per appurare se vi sia stato reato di omissione da parte degli insegnanti), chiediamo quali azioni intendete mettere in campo il Sindaco per il futuro? 

Ed infine - conclude Cipriano - Sindaco ed Assessore competente, sono al corrente di altre drammatiche situazioni come quella oggetto di quest’Interpellanza?

Rocco Cipriano, consigliere M5S 

Dure critiche della Cisl Emilia Centrale all’aumento di 50 euro del costo per la domanda di cittadinanza. Fino al 4 ottobre il documento costava 200 euro, dal 5 ottobre costa 250 euro, come disposto dal decreto legge 113/2018 (cosiddetto “decreto Salvini”) e come confermato dalla prefettura in risposta a un chiarimento sollecitato dall’ufficio stranieri della Cisl. Il decreto ha anche raddoppiato i tempi (da 730 a 1.460 giorni) che il Ministero degli Interni può prendersi per rispondere all'istanza.

«L’aumento del contributo e l’allungamento dei tempi di risposta per le istanze di cittadinanza si aggiungono ad altri ostacoli, come il reddito minimo e i dieci anni di residenza ininterrotta. Essi risultano, pertanto, discriminatori sui lavoratori immigrati che, insieme alle loro famiglie, hanno investito in un percorso di integrazione – sottolinea Domenico Chiatto, responsabile delle politiche per l’immigrazione della segreteria Cisl Emilia Centrale - È da settembre 2015, ovvero dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha dichiarato sproporzionato il contributo richiesto per il rinnovo dei titoli di soggiorno italiani, che i cittadini di origine immigrata attendono una diminuzione dei costi. Chiediamo un intervento legislativo che equipari le spese per le pratiche relative ai titoli di soggiorno a quelli di altre pratiche amministrative».

Chiatto sottolinea che in un periodo di crisi non ancora superato molti immigrati possono trovarsi in difficoltà nel procurarsi la cifra necessaria per la domanda di cittadinanza, soprattutto se hanno coniuge e figli a carico. Tra l’altro nel 2016 erano aumentati i costi del permesso di soggiorno elettronico: da 27,50 a 30,46 euro per la stampa da parte del Poligrafico dello Stato; da 107,50 a 110,46 euro per i permessi di durata inferiore a un anno; da 127,50 a 130,46 euro per quelli di durata fino a due anni e da 227,50 a 330,46 euro per la richiesta di permesso per soggiornanti di lungo periodo. Sono rimasti invariati solo gli importi della marca da bollo (16 euro) e della spedizione postale (30 euro).

Gli immigrati possono trovarsi in difficoltà anche se intendono rinnovare il permesso di soggiorno per essere regolari. Oggi un permesso di soggiorno di durata di due anni per un nucleo famigliare di quattro componenti costa 505,84 euro, una spesa che deve essere sostenuta ogni due anni.

«Si mettono a rischio situazioni economiche familiari già fragili – aggiunge Chiatto - Non è ammissibile obbligare i migranti a indebitarsi per avere i documenti in regola. Come non è ammissibile che vengano posti ostacoli a chi è regolare e vuole continuare a risiedere in Italia con un progetto di vita familiare.~Rileviamo, inoltre, - conclude il segretario Cisl Emilia Centrale - che non è stata data nessuna preventiva comunicazione a patronati e sportelli informativi per migranti, né sono stati consegnati i bollettini con gli importi modificati.
Per l’istanza di cittadinanza si devono produrre due bollettini: uno da 200 euro e uno da 50 euro».


Fonte: Cisl Emilia Centrale

L’anziana doveva andare da Rimini a Bellaria, ma ha imboccato l’autostrada e ha perso l’orientamento. È stata “intercettata” dai poliziotti in una piazzola di sosta, dopo che si era fermata all’autogrill a chiedere informazioni.

MODENA –

Disavventura, fortunatamente a lieto fine, per un’arzilla riminese di 93 anni, che ha perso l’orientamento e, a bordo della sua utilitaria, ha percorso 200 km, finendo da Rimini a Modena, dove è stata “intercettata” dagli uomini della stradale e letteralmente portata…sulla retta via.

L’anziana ha raccontato agli agenti di doversi recare dalla sua callista, a Bellaria, ma di avere erroneamente imboccato l’autostrada. È a questo punto che la signora non ha più saputo orientarsi. Ma non si è persa d’animo e si è fermata presso un paio di autogrill per chiedere informazioni. Sarebbe anche uscita e rientrata più volte in autostrada, come dimostrano gli scontrini, ma nella viabilità ordinaria si sarebbe trovata ancora peggio. 

A “salvarla” è stata la segnalazione di un automobilista, che ha riferito alla stradale di un’utilitaria che procedeva a passo troppo lento in direzione di Modena Nord. Gli agenti si sono quindi messi sulle sue tracce e hanno raggiunto la 93 enne in una piazzola di sosta, dove si era fermata per decidere il da farsi. 

Gli agenti sono stati accolti con come salvatori dall’intrepida “nonnina”, che ha così potuto tornare a casa sana e salva, con sollievo dei figli, che avevano già allertato la Questura di Rimini, data l’assenza prolungata della madre, che era finita a 200 km di distanza. Chissà che, la prossima volta, dalla callista non l’accompagnino loro!

Il ragazzo ha accusato un malore lo scorso 6 ottobre. Dopo la denuncia dei genitori, la Polizia di Stato ha raccolto le testimonianze di altri minorenni che confermano di aver bevuto alcolici nel locale. La discoteca era già stata chiusa nel 2014 e nel 2015 per altri episodi.

MODENA –

La nota discoteca Kyi Club di Baggiovara, frequentata soprattutto da giovanissimi, dovrà restare chiusa per venti giorni. Lo ha imposto il Questore di Modena in seguito a un episodio accaduto lo scorso 6 ottobre, che ha visto protagonista, suo malgrado un quindicenne, che ha accusato un malore per aver assunto troppo alcol proprio mentre si trovava nel locale.

Il ragazzo ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, mentre i genitori hanno sporto denuncia per somministrazione di sostante alcoliche a un minorenne. Le successive verifiche effettuate dalla Polizia di Stato hanno consentito di raccogliere altre testimonianze di minorenni, che hanno ammesso di avere bevuto alcolici all’interno del locale. 

Sono in corso ulteriori accertamenti per capire se ci sia stata una violazione delle procedure imposte ai locali, che prevedono di accertarsi dell’età dei ragazzi attraverso il controllo dei documenti, prima di somministrare loro bevande alcoliche, oppure se i minorenni sono ricorsi a “trucchi” come mandare al bar amici maggiorenni o, peggio, esibire documenti falsi, commettendo un vero e proprio reato.

La direzione del locale, infatti, afferma che proprio lo scorso 6 ottobre, quando il quindicenne si è sentito male, gli addetti alla sicurezza avrebbero chiesto l’intervento delle forze dell’ordine perché alcuni minorenne erano stati trovati in possesso di documenti falsi. Proprio per evitare altri episodi, la discoteca sta valutando la possibilità, trascorsi i venti giorni di chiusura forzata, di consentire l’ingresso solo ai maggiorenni.

Non è la prima volta, infatti, che il Kyi Club si trova al centro di episodi che ne hanno determinato la sospensione temporanea dell’attività, nel 2014 e nel 2015.

Il Comando di Polizia Municipale di Parma comunica che, dal 15 ottobre al 19 ottobre 2018,proseguirà la sua opera di contrasto verso quei comportamenti volti al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini; di seguito riportiamo a titolo esemplificativo, le strade dove potrebbero essere posizionate le postazioni di accertamenti strumentali di velocità.

Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille, Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro,Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto, GAIONE in postazione SPEEDCHECK, Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta, BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK, Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno, VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK, VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 15 San Leonardo- Oltretorrente

Martedì 16- -Pablo - Centro

Mercoledì 17 - Oltretorrente-San Leonardo

Giovedì 18- San Lazzaro - Centro

Venerdì 19 - Pablo- San Lazzaro

Raffaele Esposito, il 34enne in carcere per omicidio, violenza sessuale e tentato sequestro di persona, è ora sospettato di essere l'assassino di una 75enne, Anna Gombia, trovata cadavere nel 2012 lungo il percorso natura di Savignano sul Panaro, paese di residenza dello stesso Esposito.  La donna sarebbe stata uccisa a bastonate e sembrerebbe che anche l'ultima vittima di Esposito, Neata Vasilica Nicoleta, prima di essere data alle fiamme, fosse stata uccisa a colpi di bastone. 

Un'analogia, che sommata alla vicinanza del ritrovamento del cadavere con abitazione del presunto pluriomicida, starebbe per convincere i Carabinieri di Modena a comparare il DNA trovato sul bastone delle vittima 75enne con quello di Raffaele Esposito.

 

 

 

Personale del Commissariato di P.S. di Carpi ha tratto in arresto un cittadino senegalese di 19 anni, responsabile del reato di rapina in concorso.

Intorno alle ore 7.00 di ieri mattina, gli agenti sono intervenuti presso la tabaccheria "Bergamini Moreno", in località Cortile di Carpi, ove poco prima era stata perpetrata una rapina ad opera di due persone travisate, che con un tubo metallico avevano inveito nei confronti di una dipendente, la quale era riuscita a scappare nel bar attiguo da una porta secondaria, richiamando con le urla l'attenzione degli avventori del locale.

Grazie al contributo di questi ultimi, che non hanno permesso ad uno dei due rapinatori di scappare, gli agenti sono riusciti ad arrestare il 19enne senegalese.
L'arrestato, con precedenti di Polizia a proprio carico, risulta essere uno dei componenti della banda che il 23 aprile 2017 a Carpi si era resa responsabile del furto di cinque automezzi della Seta-Saca, utilizzati successivamente nel danneggiamento aggravato dell'Istituto Tecnico Commerciale Meucci.
L'altro rapinatore, unitamente ad un terzo giovane che fungeva da palo, sono riusciti a fuggire, il primo dileguandosi nelle campagne circostanti, il secondo a bordo di una autovettura Clio Renault, risultata oggetto di furto avvenuto il giorno prima.
Il giovane senegalese è stato trovato in possesso di un telefono cellulare di proprietà della dipendente della tabaccheria e di diversi pacchetti di sigarette.
Sono in corso serrate indagini da parte degli agenti del Commissariato di Carpi al fine di risalire all'identità dei due complici.

Resta alta l'attenzione alla sicurezza e prevenzione da parte della Questura di Modena.

Ben 222 persone identificate e 105 veicoli controllati è l'esito dei controlli straordinari della Polizia di Stato in città
Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile, della Squadra Volante, della Squadra Amministrativa e della Divisione Polizia Anticrimine, unitamente a tre equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia ed a una unità cinofila di Bologna, hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, dello spaccio di sostanze stupefacenti e dell'immigrazione clandestina.

I controlli hanno interessato le aree soggette a maggiori criticità dal punto di vista della sicurezza, in particolare la zona Tempio, via Gramsci, via Canaletto, stazione ferroviaria e i parchi cittadini.
Sono state complessivamente identificate 222 persone, di cui 44 cittadini stranieri, controllati 105 veicoli ed effettuate verifiche, estese agli avventori, all'interno di 5 esercizi commerciali. 11 i posti di controllo predisposti lungo le principali arterie stradali. Un 25enne marocchino è stato deferito all'A.G. per inosservanza delle norme sugli stranieri.
Nel corso delle verifiche è stata sequestrata a carico di ignoti sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana per un peso complessivo di grammi 3,70.

Belgio, incredibile incidente: tecnico fa partire una raffica accidentale dal cannone di aereo distruggendone un altro. Un F-16 dell'aeronautica è andato completamente distrutto causando due feriti. Un secondo aereo ha subito danni collaterali.

Incidente che ha dell'incredibile quello che si è verificato ieri pomeriggio alla base aerea di Florennes in Belgio. Nel corso di una manutenzione su un aereo F-16 dell'aeronautica belga, un tecnico ha aperto accidentalmente il fuoco colpendo un altro velivolo parcheggiato sul piazzale di fronte agli hangar.

L'F-16 colpito ha preso fuoco ed è andato completamente distrutto anche perché carico di carburante, mentre due militari presenti sono rimasti feriti e dalla deflagrazione anche un secondo aereo, un caccia statunitense, ha subito danni collaterali.

Aperta un'indagine per far luce su quanto accaduto, soprattutto per capire come sia stato possibile che inavvertitamente un tecnico abbia sparato probabilmente con il cannone M61 Vulcan installato sull'F-16.

I danni causati dall'incidente, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", ammonterebbe a decine di milioni di Euro e le operazioni di volo dalla base aerea sono momentanee sospese per permettere sia di svolgere le indagini, sia di mettere in sicurezza tutta l'area vicina al punto dell'esplosione evitando eventuali fuoriuscite di sostanze tossiche.

La base aerea di Florennes ospita il 2 ° Tactical Wing dispone di oltre un migliaio di militari e 30 aerei F-16 divisi in due squadre appartenenti alla forza di reazione della NATO

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(13 ottobre 2018)

Intensa l'attività di contrasto al crimine svolta dalla Polizia di Stato nel mese di settembre. Tutta la provincia modenese è stata interessata da capillari controlli finalizzati in particolar modo alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori, effettuata da tutte le diramazioni e specialità della Polizia di Stato presenti nel territorio.

Detti servizi hanno interessato in particolare le zone cittadine a più alta criticità dal punto di vista della sicurezza, senza che comunque venissero trascurati gli altri quartieri, dal centro storico alle aree residenziali. Per quanto riguarda il capoluogo, Squadra Volante e Squadra Mobile hanno passato al setaccio le zone Crocetta, Gramsci, Canaletto sud, Stazione Ferroviaria e i parchi cittadini.

Uguale impegno a garanzia della sicurezza dei cittadini è stato profuso dai Commissariati di P.S. di Sassuolo, Carpi e Mirandola sul territorio di propria competenza, così come fondamentale è stato il contributo della Polizia Stradale per quanto concerne il controllo e la regolazione della mobilità su strada e della Polfer a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica in ambito ferroviario al fine di permettere agli utenti del servizio di viaggiare in tranquillità e sicurezza.

Con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, sono stati predisposti ben 12 servizi straordinari, con una media di 3 a settimana, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, dell'immigrazione clandestina e dei reati predatori in genere.

Durante lo scorso mese sono state identificate complessivamente 6.500 persone, tra queste più del 20% di nazionalità straniera, controllati oltre 3.400 veicoli ed effettuate verifiche, estese agli avventori, all'interno di 25 esercizi commerciali (bar, negozi etnici e sale scommesse), con esito positivo per alcuni locali essendo stati rintracciati al loro interno soggetti pregiudicati.

11 sono state le persone tratte in arresto, di cui 2 per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e 4 per reati predatori, e 172 i soggetti deferiti all'Autorità Giudiziaria, di cui 34 per reati contro il patrimonio e 14 in materia di stupefacenti.

Nella giornata del 12 ottobre u.s., personale della locale Divisione di Polizia Amministrativa ha dato esecuzione al provvedimento emesso dal Questore di Parma, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza (T.U.L.P.S.), con il quale è stata disposta la sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande all'interno del circolo privato denominato "SABOR DISCO CLUB", ubicato a Parma in via Emilio Lepido nr. 227/K, per un periodo di 7 (sette) giorni.

Il provvedimento è stato adottato a seguito della valutazione di quanto accaduto nelle immediate pertinenze del circolo la notte del 23 agosto scorso, quando un frequentatore dello stesso era stato aggredito e picchiato da altri soggetti che gli procuravano lesioni guaribili in 15 giorni. Sono stati valutati anche altri due episodi precedenti che avevano, parimenti, messo in pericolo l'ordine e la sicurezza pubblica.

Il provvedimento di cui sopra era già stato preceduto da altri due, sempre per episodi di violenza: uno nel mese di marzo 2017, che aveva portato alla sospensione dell'attività per 7 giorni, ed uno nel mese di marzo 2018, che aveva portato alla sospensione dell'attività per 15 giorni.

La Guardia di Finanza di Parma ha intensificato il proprio impegno nella lotta alla contraffazione, all'abusivismo commerciale, agli illeciti che danneggiano la proprietà intellettuale ed al traffico di sostanze stupefacenti.

In virtù del puntuale coordinamento della Prefettura di Parma ed in perfetta sintonia con le altre Forze di Polizia, i finanzieri del Comando Provinciale operano quotidianamente - talora in modo palese altre volte in incognito - nell'ambito di un "Dispositivo Permanente di contrasto ai traffici illeciti" che si estrinseca attraverso appositi servizi di pattugliamento, perlustrazione ed osservazione lungo le principali rotabili, nelle aree urbane, in aeroporto ed in altri luoghi strategici per la tutela della sicurezza economico-finanziaria e la repressione di reati e violazioni di ogni genere.

Mercati rionali e manifestazioni fieristiche sono i luoghi maggiormente ispezionati. Da sottolineare, in particolare, il proficuo impegno, in collaborazione con la Polizia Municipale, presso il mercato che si tiene nella centrale Piazza Ghiaia.

Oltre all'effetto preventivo estremamente efficace, nei primi nove mesi dell'anno l'attuazione di tale dispositivo ha consentito, tra l'altro, il sequestro migliaia di articoli contraffatti e lai denunzia all'Autorità Giudiziaria di nove responsabili dei reati di contraffazione e ricettazione.

I beni sottoposti a sequestro sono per lo più articoli di abbigliamento, scarpe ed accessori, copie solitamente ben fatte delle più note griffes della moda italiana ed internazionale.

In materia di abusivismo commerciale, va rimarcato, tra gli altri, il sequestro di un'officina che operava totalmente "in nero".

Da tempo i finanzieri della Tenenza di Fidenza avevano notato un sospetto flusso di veicoli e di persone che accedevano all'interno di un capannone posto nei pressi di Fontanellato, dove tuttavia non risultava alcuna attività commerciale o artigianale ufficialmente dichiarata.

Il conseguente accesso all'interno dei locali posti sotto osservazione ha consentito di individuare un ampio locale dove erano custoditi materiali ed attrezzature tipici di un'autofficina-carrozzeria, oltre a diversi veicoli in attesa di riparazione o di restauro.

Nella circostanza è stato identificato, quale responsabile di tale attività, un cinquantenne sorpreso al lavoro unitamente a personale completamente "in nero"; nessuno in grado di esibire la documentazione prevista dalla normativa di settore non essendo mai stato denunciato l'inizio dell'attività alle competenti Autorità.

I finanzieri hanno proceduto al sequestro amministrativo delle attrezzature rinvenute oltre che alla contestazione delle numerose violazioni rilevate.

Importante, inoltre, il contributo della Guardia di Finanza di Parma nel contrasto al traffico illecito di sostanze stupefacenti, fornito - con il prezioso ausilio delle unità cinofile del Corpo - tramite calibrati servizi di prevenzione e repressione in aree del centro della città, oltre che nei pressi di istituti scolastici e di altri siti particolarmente interessati dal fenomeno.

In virtù di tale attività, nel corso dell'anno sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria 12 responsabili, segnalati alla locale Prefettura 49 consumatori e sequestrati circa 500 grammi di sostanze stupefacenti.

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Nella mattina di ieri, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria un cittadino albanese di 30 anni per il reato di evasione.

Durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti hanno sorpreso il 30enne alla guida di un'autovettura. Da accertamenti, lo stesso, con numerosi precedenti penali in materia di stupefacenti e di reati contro il patrimonio, è risultato essere sottoposto alla misura alternativa degli arresti domiciliari.

L'albanese ha mostrato agli operatori di Polizia un'autorizzazione all'allontanamento dal domicilio in alcuni orari, luoghi e circostanze precise, per svolgere attività di volontariato. Pur rientrando nella fascia oraria prescritta però, il 30enne, è stato trovato da solo e fuori dagli itinerari consentiti, pertanto è stato denunciato.

Si fa un gran parlare di problemi di sicurezza, di degrado, di rifiuti e di decoro urbano ma oltre a parlarne non si vede nulla. Una visione, più o meno illuminata, di come potrà diventare la città ducale non esiste.

Di LGC Parma 12 ottobre 2018 - A Parma sembra che le idee, soprattutto quelle buone e condivise, siano state sepolte. O forse è solo pigrizia e forse, questo sarebbe ancora più grave, c'è il timore di essere criticati e quindi non apprezzati.

Fatto sta che Parma sembra avere intrapreso un percorso regressivo sotto molteplici aspetti, proprio nel momento nel quale dovrebbe fare emergere tutto il suo splendore per onorare l'ambito e meritato riconoscimento di "Capitale Italiana della Cultura 2020". Insomma una "decrescita infelice" che non merita e non meritano i cittadini parmigiani da sempre orgogliosi della propria piccola Parigi.

Ben vengano quindi le idee, isolate ma ancor meglio le visioni organiche di un futuro prossimo da cominciare a percorrere sin da subito.

Ecco quindi che ben volentieri ospitiamo l'idea di Francesco Fulvi, ingegnere edile e architetto junior con esperienze all'estero. La "vision" del professionista nasce dall'ascolto delle voci della città e selezionando i "bisogni". Quindi, attraverso l'introduzione programmata di elementi semplici, rappresenta quello che potrebbe risultare un futuro della città, con al centro di essa l'uomo ma senza perdere di vista le comodità, l'ambiente e il decoro urbano, elementi essenziali per creare l'atmosfera di "vivibilità" e "accoglienza" per tutti e per tutte le età, riportando la città al suo ruolo originale di aggregatore sociale e facilitatore di scambi commerciali.

"Quelle immagini che introduco nella narrazione dell'idea - commenta Francesco Fulvi - prendono spunto da situazioni già realizzate e viste altrove soprattutto all'estero, alcune sono state suggerite da cittadini di Parma che mi hanno chiesto di visualizzare esigenze espresse e non ascoltate. Sono immagini che rappresentano una città più a misura d'uomo dove non si distingue tra centro storico e non centro storico, dove la gerarchia sulla mobilità mette al primo posto il pedone e all'ultimo l'automobile, dove gli spazi pubblici sono organizzati per ospitare tutte le età."

Il verde pubblico, secondo l'idea di Francesco Fulvi, viene preso come elemento di decoro, importante per la qualità dell'aria, la biodiversità e per regolare il microclima nei mesi estivi. Nella sua visione cittadina, la costruzione di parcheggi avverrebbe con strutture temporanee sui viali di circonvallazione, soluzione che consentirebbe di eliminare le auto dalle strade (che già di fatto sono parcheggi a pagamento), restituendo quello spazio ai cittadini, soprattutto ai bambini, oltre a dare possibilità ad altri di parcheggiare facilmente e raggiungere le attività commerciali e viverle in sicurezza. Una strategia che rappresenterebbe il "plus" per opporre una vera e equilibrata concorrenza ai grandi centri commerciali. Infine ci sono idee per la questione dei bagni pubblici, delle panchine, delle fontane, dello sport per i giovani e meno giovani, e via di seguito.

"Praticamente sono quasi tutte idee semplici da realizzare, conclude il giovane architetto, prevedono l'avvicinamento alla città del futuro attraverso piccoli passi: inserimento di ciclabile quando ci sono 2 corsie, pedonalizzazione di una strada alla volta, piantare progressivamente sempre più alberi, progettare aree giochi in tutti i quartieri, ecc. L'idea vincente e imprescindibile è che dove ci sono le persone non c'è degrado e in quei luoghi decadrà la necessità di presidio con l'esercito. Via Farini e Via Cavour ne sono un esempio tangibile".

(il video - https://www.youtube.com/watch?v=LfOjtZ3_yJw&t=42s )

 

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Venerdì, 12 Ottobre 2018 06:07

Aereo vola radente in mezzo ai grattacieli.

Come l'11 settembre, aereo vola radente in mezzo ai grattacieli. Gli impiegati e gli abitanti terrorizzati hanno temuto un altro 11 settembre

Un aereo militare australiano della RAF, a volo radente passa in mezzo ai grattacieli di Brisbane in Australia, sulla città. Una scena da brividi che ha messo in allarme migliaia di cittadini che hanno chiamato polizia e vigili del fuoco.

L'aereo, un Boeing C-17, evita solo all'ultimo momento un grattacielo con una netta virata a sinistra poi si rialza in volo, il panico tra la gente pian piano finisce.

La mente di molti di loro è andata inevitabilmente a quel drammatico 11 settembre 2001 quando in una scena analoga due aerei colpirono i grattacieli più importanti di New York, le Torri Gemelle. Il flyby faceva parte dell'evento Riverfire di Brisbane presso la South Bank della città, che si svolge ogni anno per celebrare la fine del festival delle arti di tre settimane del Queensland.

Le immagini del video della Royal Australian Air Force sono state condivise sui social media, con commenti di persone su YouTube e Facebook. Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", un passaggio sulla città "pericoloso" e "stupido" che poteva andare anche male con esito fatale che ricorda l'11 settembre.

(11 ottobre 2018)

Nella serata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino marocchino di 16 anni ed un ucraino di 17 anni, poiché colti in flagranza del reato di furto in abitazione in concorso fra loro.

Modena 11 ottobre 2018 - Intorno le ore 22:30, su segnalazione pervenuta mediante il numero d'emergenza 112NUE, gli agenti sono intervenuti all'angolo fra via Fratelli Rosselli e via Schio dove hanno sorpreso i due giovani mentre erano intenti a rovistare all'interno di un garage. I due hanno accennato a qualche tentativo di fuga, arginati con successo dagli operatori della Volante.
All'interno del cortile condominiale, vicino la porta di un altro magazzino che presentava la serratura forzata, è stata rinvenuta una bicicletta che i due giovani avevano portato al seguito e della quale non riuscivano ad indicare la provenienza. Pertanto l'oggetto è stato posto sotto sequestro, ipotizzando la ricettazione in concorso.

Il 17enne è stato trovato in possesso di una bicicletta che aveva rubato poco prima, riconosciuta dal proprietario del garage e quindi restituitagli.
Accompagnati in Questura per le formalità di rito, sono emersi diversi precedenti a carico dei ragazzi. Il 16enne annovera diverse denunce per reati contro il patrimonio, mentre a carico dell'ucraino sono risultati precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e per porto di oggetti atti ad offendere. Quest'ultimo era anche stato denunciato per dei danneggiamenti alle auto in sosta con delle mazze chiodate.

Il marocchino è stato denunciato anche per porto di oggetti atti ad offendere perché portava al seguito senza giustificato motivo un rasoio richiudibile con lama in acciaio ed altresì perché non esibiva il permesso di soggiorno di cui è titolare.
Su disposizione del Magistrato di Turno presso il Tribunale dei Minori di Bologna, i giovani sono stati affidati ad un centro di prima accoglienza.

 

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Nella serata di ieri, personale della Settore Anticrimine e dell’Ufficio Controllo del Territorio del Commissariato di P.S. di Mirandola ha tratto in arresto in flagranza di reato un italiano di 35 anni, pluripregiudicato, resosi responsabile dei reati di truffa e danneggiamento.

Nel corso del servizio di controllo del territorio, la sala operativa ha diramato la ricerca di un’autovettura sospetta il cui conducente aveva tentato la cosiddetta “truffa dello specchietto”.

Rintracciato a bordo di una Fiat 500 di colore bianco, il 35enne era appena riuscito a compiere la sua ultima truffa ai danni di una signora mirandolese.

Utilizzando un giornale arrotolato a forma di bastone su cui era stata apposta della carta abrasiva, il malvivente, a bordo della 500 con uno specchietto già divelto, aveva avvicinato la vittima danneggiandole l’auto e inducendola a credere di aver provocato lei stessa il danno. Dopo averla raggirata, ha chiesto ed ottenuto del denaro dalla donna, con la motivazione di chiudere la faccenda senza denunciare il fatto di lieve entità alle rispettive assicurazioni.

A seguito di perquisizione sono stati rinvenuti 255,00 € in contanti, provento delle truffe, nella tasca posteriore dei pantaloni del malfattore, suddivise in quattro diverse mazzette. Il giornale arrotolato, pronto per il prossimo “colpo”, è stato rinvenuto all’interno della Fiat 500.

Da accertamenti, il 35enne è risultato essere stato denunciato più volte per il medesimo reato.

Continua, purtroppo, la stagione della pertosse, diffusa in questo periodo nella popolazione e che, quindi, può colpire anche gli operatori sanitari, come accaduto nei giorni scorsi in una Unità Operativa dell’Ospedale Civile per un medico, al quale si aggiungono altri due colleghi in accertamento. Come sempre avviene in casi del genere, la Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria, in accordo con il Medico infettivologo, il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale ed il Servizio di Igiene Pubblica dell’Azienda USL di Modena, ha avviato le misure di prevenzione della diffusione (profilassi) su tutti i pazienti e gli operatori che hanno avuto un contatto diretto con il caso segnalato. 

 

SINTOMI PERTOSSE

La diagnosi della pertosse non è sempre immediata visto che il sintomo principale, la tosse, è diffuso in una stagione caratterizzata da forti gli sbalzi termici. Per questo motivo i primi sintomi della pertosse possono essere confusi con quelli di un semplice raffreddamento. Di solito per prevenire la diffusione è sufficiente una profilassi antibiotica mirata e l’utilizzo di mascherine in grado di limitare la diffusione dei 'drop' salivariper gli operatori in contatto con i pazienti.

La pertosse è una malattia infettiva batterica contagiosa, i cui sintomi sono solitamente simili a quelli del raffreddore comune, presentandosi con un naso che cola, febbre e tosse lieve a cui seguono settimane caratterizzate da attacchi più forti. La malattia, nell’adulto, solitamente, non ha un decorso grave, mentre nel bambino può portare a complicanze anche severe.  

 

65 I CASI DA INIZIO ANNO

Dall’inizio dell’anno sono stati 65 i casi segnalati di pertosse sul territorio della Provincia di Modena, concentrati in particolare nella fascia 0-14 anni. La pertosse viene annoverata fra le malattie infantili - come la rosolia, il morbillo, la varicella e la parotite -, ma l’immunità conferita dall'infezione non è definitiva e declina con il passare degli anni, per questo, ricorda l’Azienda USL di Modena, la vaccinazione di base e i successivi richiami sono la misura fondamentale per prevenirne la diffusione. Nei bambini il vaccino, obbligatorio in Italia dalla introduzione della legge 119 del 2017, viene somministrato a partire dal compimento dell’ottava settimana di vita. La vaccinazione di base prevede tre dosi nel corso del primo anno di vita; i richiami, anch’essi obbligatori, sono effettuati a 5-6 anni e in adolescenza.

Sul territorio modenese dal 2010 si è assistito a un aumento di infezioni correlabile al calo delle coperture vaccinali: “Poiché la pertosse si manifesta con maggiore intensità e gravità proprio nei bambini molto piccoli- spiega Giovanni Casaletti, direttore del Servizio Igiene pubblica dell’Azienda USL di Modena -, per proteggerli il piano regionale di prevenzione vaccinale prevede anche per gli adulti l’offerta gratuita del vaccino antidifterite-tetano-pertosse in occasione di tutti i richiami delle vaccinazioni antitetaniche; inoltre, proprio per proteggere i bambini nei primi mesi di vita, viene fortemente raccomandata la vaccinazione alle donne gravide fra la 27ma e la 32ma settimana di gestazione”. Per le donne in gravidanza la somministrazione è garantita gratuitamente, contattando direttamente gli ambulatori vaccinazioni dell'Azienda USL di Modena.

 

Fonte: AUSL MO

Giovedì, 11 Ottobre 2018 11:05

Incessante lotta allo spaccio

Prosegue senza sosta la lotta allo spaccio. Agli arresti domiciliari ma continua a spaciare, 22enne arrestato e un 40enne nigeriano ha tentato di sbarazzarsi della droga ma è stato preso e trattenuto in cella di sicurezza.

Spaccia mentre è agli arresti domiciliari: 22enne tradotto in carcere dalla Polizia di Stato
Nella giornata di ieri, gli agenti della Squadra Mobile hanno eseguito un provvedimento restrittivo di sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la detenzione in carcere, emesso nei confronti di un cittadino italiano di 22 anni.
Nei giorni scorsi, durante le verifiche degli individui sottoposti alla misura alternativa degli arresti domiciliari, gli operatori della Squadra Volante hanno notato sul tavolino del soggiorno dell'abitazione del 22enne della sostanza stupefacente del tipo Marijuana del peso complessivo lordo di 1,800 grammi. Il giovane, con precedenti in materia di stupefacenti, stava espiando la pena alternativa alla detenzione in carcere proprio per possesso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Spaccio di droga: 40enne nigeriano arrestato dalla Polizia di Stato
Nella serata di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino nigeriano, di 40 anni, per spaccio di sostanza stupefacente.
Durante il servizio di controllo del territorio, gli agenti hanno notato due uomini dall'atteggiamento sospetto che alla vista della Polizia si sono dati alla fuga. Nella fase dell'inseguimento, il malvivente ha gettato a terra un fazzoletto, dove erano custoditi 63 involucri di cellophane, contenenti complessivamente 6,84 grammi di cocaina e 16,20 grammi di eroina. All'uomo sono stati sequestrati anche 4 telefoni cellulari riconducibili all'attività di spaccio di sostanza stupefacente.
Il nigeriano, dopo le formalità di rito, è stato trattenuto all'interno delle celle di sicurezza della Questura in attesa del processo per direttissima che si terrà in data odierna. L'uomo è stato altresì deferito all'A.G. per non avere esibito senza giustificato motivo il permesso di soggiorno di cui è provvisto.

 

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(Il "supermercato della droga" scoperto ieri 10/10/2018)

Mercoledì, 10 Ottobre 2018 17:29

Delitto di San Donnino, preso l’assassino

Si tratta di Raffaele Esposito, 34 anni, residente a Savignano sul Panaro, di professione cuoco. È indagato anche per altri due casi di violenza e aggressione ad altre due donne, una a Zocca e una a Savignano. Incastrato dalle telecamere, dai tabulati telefonici, dal gps montato sull’auto della figliastra e, soprattutto, da un frammento di libro bruciato, con nome e cognome della figliastra, rinvenuto sul luogo del delitto.

 

MODENA –

Ha un nome e un volto l’assassino di Vasilica Nicoleta Neata, la giovane prostituta rumena di 31 anni uccisa e data alle fiamme, il cui corpo è stato rinvenuto lo scorso 10 settembre a San Donnino, nel parcheggio adiacente il Percorso Natura del fiume Panaro. Si tratta di Raffaele Esposito, 34 anni, cuoco in un agriturismo, da qualche anno residente a Savignano, dove conviveva con una donna del luogo e le figlie di lei. 

L’uomo è stato arrestato e si trova ora in carcere con le accuse di omicidio, stupro e aggressione. Le indagini complesse ma serrate, hanno consentito di risalire al colpevole, che non aveva precedenti penali, grazie al lavoro congiunto di Carabinieri e Magistratura.

Nel suo passato recente emergono altri due gravi reati: una violenza sessuale ai danni di una 28 enne di Zocca, aggredita dall’uomo in un garage lo scorso 24 agosto, appena tre giorni prima del delitto della giovane rumena, e il tentativo di aggressione, forse finalizzato al rapimento, di una diciottenne di Savignano, lo scorso 2 settembre.

Nel primo caso, la vittima ha denunciato la violenza da parte di un uomo di corporatura robusta e dal volto semicoperto, poi riconosciuto Esposito da un confronto fotografico. Nel caso della ragazza di Savignano, invece, a riprendere la scena dell’aggressione e il volto dell’uomo sono state le immagini di una telecamera. La vittima ha raccontato di essere stata seguita e strattonata da un uomo robusto con un batufolo di cotone in mano e di avere notato nelle vicinanze un’auto con il baule aperto.

Proprio il dettaglio dell’auto è stato uno dei cardini delle indagini che hanno portato all’arresto del cuoco. Il mezzo sarebbe, infatti, stato inquadrato dalle telecamere nei luoghi dove si sono consumati tutti e tre reati e sarebbe stato utilizzato anche per trasportare il cadavere della lucciola, soffocata e finita a bastonate, dal luogo della morte a quello del ritrovamento. 

Ma c’è un altro particolare che ha portato a stringere il cerchio attorno al colpevole, forse la “prova maestra”, che ha portato gli investigatori sulla pista giusta. Nel dare alle fiamme il cadavere della sua vittima, l’assassino ha utilizzato per appiccare il fuoco un manuale scolastico che, in una parte non andata bruciata, riportava il nome e il cognome di una delle figliastre, ora maggiorenne, risultata poi proprietaria dell’auto utilizzata dall’uomo per compiere i reati a lui imputati. Non solo: sull’auto era stato installato un Gps dall’assicurazione, che ha consentito agli inquirenti di ricostruire ogni suo movimento. 

Infine, a “incastrarlo” sono stati anche i tabulati telefonici, che hanno confermato i contatti tra l’assassino e la vittima, identificata grazie a un chiodo endomidollare che le era stato impiantato nel 2013 a Vicenza, in seguito a un incidente stradale, tra il 29 e il 30 agosto, data presunta dell’omicidio.

Per ora, Raffaele Esposito ha confessato la violenza sessuale ai danni della ventottenne di Zocca, ma ha negato la sua responsabilità nell’assassinio della giovane rumena.

Mercoledì, 10 Ottobre 2018 16:57

Modena: la Polizia scopre magazzino della droga

Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino tunisino, di 36 anni, per spaccio di sostanza stupefacente.

L’uomo, con numerosi precedenti di polizia in materia di stupefacenti ed immigrazione clandestina, è stato notato appartarsi in auto con un cittadino italiano di 34 anni. Sottoposti a controllo, entrambi molto agitati, non sono riusciti a dare spiegazioni riguardo al perché si trovassero insieme in quel momento. L’italiano ha consegnato poi spontaneamente agli agenti 3 involucri termosaldati contenenti 2,9 grammi di cocaina. Vista la circostanza, al fine di verificare effettivamente che vi fosse stata una compravendita di sostanza stupefacente, gli operatori hanno sottoposto il tunisino a perquisizione personale e veicolare, trovandolo in possesso di 8 involucri termosaldati contenenti 7,9 grammi di cocaina, custoditi ancora nella mano sinistra, una chiave di piccole dimensioni, 4 cellulari e la somma di 190,00 €. 

La perquisizione è quindi stata estesa anche all’abitazione e ad un garage in uso al 40enne. All’interno del garage sono stati rinvenuti 80,5 grammi di cocaina e 527 grammi di marijuana, del materiale per il confezionamento e un bilancino di precisione.

Il malvivente è stato associato alla locale Casa Circondariale, su disposizione del Magistrato di Turno. Il tunisino è stato altresì multato per guida senza patente poiché mai conseguita e la sua compagna, proprietaria del veicolo, è stata sanzionata per incauto affidamento.

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