Atti di vandalismo alla scuola primaria “Rodari - Cantona” di Correggio: otto minorenni denunciati alla Procura di Bologna. Amareggiato il commento del sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi.

Correggio -

“Un episodio grave e che va al di là della quantificazione effettiva dei danni subiti dalla struttura, per i quali, comunque, chiederemo il risarcimento”. È preoccupato il commento del sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi, a seguito della notizia della denuncia alla Procura dei Minorenni per otto ragazzini, individuati dalle indagini dei Carabinieri di Correggio come responsabili dei raid vandalici alla scuola primaria “Cantona-Rodari”. 

“Grave perché, come appurato dai Carabinieri, compiuto per noia e in vari e ripetuti momenti, circostanza che esclude la bravata del momento, ma mette in luce, invece, una volontà precisa di recare danno per puro divertimento. Ho provato molta amarezza il giorno in cui abbiamo scoperto i vandalismi alla scuola e ugualmente ne provo oggi, informata del fatto che i responsabili sono ragazzini minorenni, che magari hanno anche frequentato quella stessa scuola, da bambini. Nello scorso settembre, per permettere la riapertura della scuola, siamo immediatamente intervenuti con l’idropulitrice per eliminare le scritte e sistemando le tegole rotte sul tetto, per una spesa complessiva di circa 7.000 euro, di cui, appunto, ora chiederemo la restituzione. Non capisco perché ci si debba comportare in questo modo, con la sola volontà di lasciare una stupida traccia del proprio passaggio e pensando di mettere in mostra chissà quale ‘coraggio’. Nel ringraziare le Forze dell’Ordine per il lavoro svolto – e anche le Forze dell’Ordine non avrebbero bisogno di doversi occupare della “noia” di otto ragazzini – valuterò se incontrare i responsabili di questi episodi, per parlare con loro e anche per esprimere tutto il rammarico di un’intera città”.

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Fonte: Comune di Correggio

Sono iniziati i festeggiamenti per il 205° anniversario della nascita di Giuseppe Verdi: la cerimonia, molto sentita e partecipata da tanti appassionati, si è tenuta nel Foyer Arturo Toscanini del Teatro Regio, alla presenza del sindaco di Parma e Presidente Fondazione Teatro Regio Federico Pizzarotti, di Anna Maria Meo, direttore generale della Fondazione, dell'assessore alla Cultura Michele Guerra, del prefetto Giuseppe Forlani e delle massime autorità cittadine, insieme alle associazioni musicali del territorio e oltre, rappresentate dal presidente della Corale Verdi Andrea Rinaldi e da Ursula Riccio, presidente dell'associazione "Viva Verdi" di Norimberga.

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"Il festeggiamento di oggi - ha esordito Pizzarotti - è come ogni anno una occasione per tracciare un bilancio. Il Teatro Regio ha ottenuto recentemente riconoscimenti e attenzione anche all'estero che ci rendono orgogliosi: anche in virtù di questi cercheremo di ottenere risorse economiche aggiuntive fondamentali per sostenere e perseguire il rilancio del nostro Teatro".

"I riconoscimenti internazionali che abbiamo ottenuto - ha continuato Meo - testimoniano l'attenzione per la qualità del nostro progetto culturale oltre i confini della nostra città e della nazione. Desideriamo continuare su questa strada migliorandoci e per farlo è importante riuscire ad ottenere risorse fortificate dal Ministero". 

"E' percepibile - ha sottolineato Guerra - un amore crescente in città per Verdi: una passione sempre più intergenerazionale che attraversa le vie di Parma e arriva ad ognuno di noi. Verdi è sempre più naturalmente presente e questo è un risultato importante per la città e per il Teatro Regio".

Per l'occasione il coro del Teatro Regio e la Corale Verdi hanno intonato il “Va pensiero”.

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Mercoledì, 10 Ottobre 2018 08:48

Un criminale seriale l'omicida di San Donnino?

Potrebbe essere un criminale seriale l'uomo sospettato dell'omicidio di una giovane donna a San Donnino nel modenese il cui corpo venne anche dato alle fiamme. Nelle prossime ore gli inquirenti potrebbero svelare il nome di colui che sembrerebbe essere l'autore di altri numerevoli efferati delitti. 

L'uomo, infatti, sarebbe sospettato anche di altri crimini, come la violenza sessuale e il sequestro di persona, ai danni anche di altre giovani donne italiane e straniere.

Già dal 20 settembre scorso le indagini sull'omicidio avevano intrapreso una direzione ben chiara. I Ris di Parma erano infatti  stati visti fare un sopralluogo in un appartamento di Savignano sul Panaro, residenza di un modenese con famiglia e lavoro regolare che, in qualche modo, avrebbe avuto a che fare con la vittima.

 

 

 

 

Denunciato dalla Polizia municipale per truffa e lesioni. Aveva estorto 300 euro promettendo un’assunzione a un giovane che ha poi anche aggredito con un morso.
 
Modena -
 

Prima lo truffa e gli estorce 300 euro con la promessa di un lavoro, poi, quando si vede alle strette perché scoperto dalla Polizia municipale, aggredisce la sua vittima anche mordendola.

La disavventura è capitata a un giovane senegalese, un 28enne richiedente asilo, che insieme a un connazionale coetaneo, ha incontrato quello che all’apparenza sembrava un distinto signore ghanese, ordinato e ben vestito, che si è interessato a loro e si è offerto di dargli un lavoro. Il 60enne di nazionalità ghanese ha anzi assicurato al giovane un’assunzione presso una nota ditta di macellazione della provincia, già dal lunedì successivo al loro incontro, in cambio di 300 euro. Il giovane, non avendo il denaro, ha quindi chiesto un prestito all’amico e consegnato la somma al “mediatore” che però non si è più fatto vivo.

I due senegalesi, capendo di essere stati imbrogliati non si sono però persi d’animo e il 29 settembre si sono rivolti alla Polizia municipale; l’indagine della polizia giudiziaria ha portato rapidamente a individuare il ghanese (A.C. le iniziali) incensurato e residente a Modena, che davanti all’inaspettata visita degli operatori della Municipale, sentendosi scoperto, ha subito ricontattato la sua vittima per restituirgli il denaro. Durante l’incontro l’uomo, prima di restituirgli i 300 euro, ha però aggredito il giovane e lo ha anche morso ad una mano, causandogli una ferita guaribile in 10 giorni. Il ghanese è stato quindi denunciato dalla Municipale per i reati di truffa e lesioni personali.

Nota positiva della storia: i due giovani senegalesi hanno già trovato un vero lavoro.

Questa mattina presso l’impianto di trattamento chimico - fisico Iren di Via dei Gonzaga a Sesso, in provincia di Reggio Emilia, si è verificato un grave incidente sul lavoro

Un operaio di una ditta esterna, mentre stava effettuando un lavoro di manutenzione su di un silos adibito allo stoccaggio dei reflui industriali, è stato sbalzato dalla piattaforma sulla quale lavorava a seguito di un’esplosione, le cui cause sono ancora in corso di accertamento. Il lavoratore purtroppo è deceduto. Sul posto sono accorsi i Vigili del Fuoco, i mezzi di soccorso e le forze dell’Ordine per gli accertamenti del caso e di legge, ma per l'uomo non c'è stato nulla da fare.

Il Presidente, il Vice Presidente, l’Amministratore Delegato, il Consiglio di Amministrazione e l'Azienda tutta esprimono il proprio cordoglio ai familiari del lavoratore deceduto.

"Con riferimento all’incendio verificatosi lunedì 8 ottobre a bordo di un bus della linea 15, che si aggiunge a 3 episodi analoghi occorsi quest’anno, sentiamo il dovere di informare i cittadini di Parma e tutti i nostri clienti circa gli interventi che l’azienda sta attivando a fronte di una situazione che si sta presentando del tutto anomala e non giustificata dalle modalità di gestione e dall’età media della nostra flotta." afferma Tep Spa.

"Com’è risaputo, il piano di rinnovo del parco mezzi ha senz’altro subito un rallentamento a seguito delle recenti e concluse vicende giudiziarie. In ogni caso, il massiccio piano d’investimenti in corso è destinato a rinnovare circa un terzo dell’intera flotta entro marzo 2020. Si tratta di 86 nuovi autobus: di questi 18 sono già entrati in servizio nel corso del 2018, 26 sono in arrivo entro la fine dell’anno e altri 17 in ordine per i primi mesi del 2019. Va rilevato, in ogni caso, che l’età media del parco mezzi risulta in linea, se non inferiore, rispetto a quanto si registra nella maggior parte delle aziende di trasporto pubblico italiane e pertanto non può essere considerata la causa degli incendi. Con i nuovi acquisti, l’età del parco urbano sta per scendere a 10 anni già in ottobre, per arrivare a soli 8 anni al completamento del piano di investimenti." continua l'azienda dei trasporti pubblici di Parma e provincia. 

"Inoltre l’azienda ha supportato un piano di interventi di manutenzione straordinaria che ad oggi ammontano a 400mila euro, cui si aggiungono oltre 5 milioni l’anno che TEP mette a bilancio per interventi di manutenzione ordinaria.

Gli autobus di nuova acquisizione, peraltro, sono dotati di sistemi di prevenzione degli incendi all’avanguardia. L’azienda ha quindi stabilito di installare le stesse strumentazioni anche su tutto il parco mezzi già in uso per uniformare gli standard di sicurezza alle nuove tecnologie oggi disponibili. Su 40 mezzi stiamo quindi montando un dispositivo già in dotazione sui 30 bus più nuovi. In presenza di un principio d’incendio, il sistema nebulizza nel vano motore una schiuma ignifuga che spegne le fiamme sul nascere (investimento pari a 100mila euro circa). Sul resto della flotta, invece, TEP sta predisponendo un diverso impianto che consente al conducente, oltre che ai Vigili del Fuoco, di intervenire con l’estintore in dotazione a bordo in modo efficace, tempestivo e senza rischi per la propria incolumità. 

Ciò detto, è evidente che la situazione che si è presentata in questo 2018 non può essere considerata normale o sottovalutata. Il bus su cui si è sviluppato quest’ultimo incendio era regolarmente manutenuto ed aveva superato con esito positivo la revisione da parte della Motorizzazione Civile meno di un mese fa. Nell’episodio di luglio, il mezzo coinvolto aveva 9 anni di anzianità di servizio, ben al di sotto della vita utile di un veicolo per il trasporto pubblico.

E’ quindi nostra intenzione compiere una valutazione organica più approfondita degli episodi accaduti in questi mesi, che fino ad oggi sono stati trattati e analizzati singolarmente, per approfondire alcune analogie rilevate tra i diversi casi che ad oggi non trovano una spiegazione. La ripetitività anomala di questi eventi ci ha spinti a condurre nuovi accertamenti a 360° che attueremo col supporto degli altri enti competenti. Poiché la serie di accadimenti registrati in questi mesi è al di fuori della norma e non è correlabile allo stato del parco mezzi o alla manutenzione, stiamo fin d’ora valutando l’opportunità di presentare una formale denuncia per danneggiamento aggravato a carico di ignoti." - conclude la Tep.

Nel pomeriggio di ieri, tre Volanti della Polizia di Stato sono intervenute, all’angolo tra le vie Crespellani e Puccini, per una segnalazione, pervenuta alla linea d’emergenza 112NUE. E' accaduto a Modena, dove un uomo si aggirava in strada seminudo con intenti suicidi brandendo un grosso coltello da cucina

Alla vista della Polizia, l'uomo, nigeriano di 30 anni e regolare sul territorio nazionale, che nel frattempo era stato disarmato da un amico, si è diretto con atteggiamento aggressivo verso uno degli operatori, ignorando le intimazioni a fermarsi e caricando il braccio destro con la chiara intenzione di volergli sferrare un pugno. L’agente è stato così costretto a spruzzargli lo spray urticante per renderlo inoffensivo. A dire dei suoi conviventi, il giovane ha iniziato a consumare alcolici e a dare segni di squilibrio psicologico, a seguito della recente perdita del fratello. 

Al termine degli atti di rito, il giovane, è stato affidato alle cure del personale del 118 che ha provveduto a trasportarlo presso l’ospedale di Baggiovara, dove è stato sottoposto ad un controllo medico presso il reparto Diagnosi e Cura e denunciato per porto di oggetti atti ad offendere e per la mancata esibizione dei documenti d'identità. 

Il coltello da cucina con una lunghezza complessiva di 34 cm, 20 cm di lama, è stato posto sotto sequestro.

L’amico 39enne è risultato essere inottemperante all’ordine del Questore di Perugia di lasciare il territorio nazionale e per tale motivo denunciato in stato di libertà. 

Tradimenti e Rapporti Sadomaso uniscono le coppie: lo sostiene Il Portale Incontri-Extraconiugali.Com supportato da uno studio dell'università di Pisa.

Anche qualche «sculacciata» può trasformarsi in un vero e proprio collante per le coppie. Secondo un'indagine di Incontri-ExtraConiugali.com per tenere in piedi i matrimoni il sadomaso si classifica pari merito con il tradimento.

Esiste una correlazione tra tradimento e fedeltà? «Sì, spesso è proprio il tradimento a consentire di rimanere fedeli» risponde Alex Fantini, fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com, il portale più sicuro dove cercare un'avventura in totale discrezione e anonimato.

«Sembra un paradosso, ma statisticamente è proprio così. Il tradimento sessuale le più delle volte porta a consolidare la fedeltà coniugale, mentre le coppie e i matrimoni che non hanno mai dovuto fare i conti con la voglia di tradire sono quelle che funzionano di meno» prosegue Alex Fantini.

Psicologi e sessuologi non hanno dubbi: la scappatella non nuoce al matrimonio, ma lo consolida. Il fatto è che una relazione alternativa costituisce un diversivo rispetto alla solita routine, tradire è uno dei modi più efficaci per combattere la noia, che è il vero nemico della coppia, soprattutto di quelle unite da molti anni.

«In quest'ottica, il tradimento è quell'imprevisto che porta a guardare l'altro con rinnovata curiosità, rimettendo tutto in discussione, anche noi stessi» spiega il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

Ma anche qualche sculacciata può trasformarsi in un vero e proprio collante per le coppie. Secondo un'indagine di Incontri-ExtraConiugali.com per tenere in piedi i matrimoni il sadomaso si classifica pari merito con il tradimento.

Su un campione di mille uomini e mille donne di età compresa tra i 18 ed i 60 anni, iscritti al portale, una persona su 3 sostiene che il tradimento è un evergreen della trasgressione che alla fine ravviva la coppia. Ed una uguale percentuale di persone sostiene che il sadomaso svolge la medesima funzione di riaccendere la passione.

Per aggiungere pepe al rapporto basterebbe dunque qualche sculacciata o concretizzare qualche fantasia con articoli che si rifanno alla saga dei film«Cinquanta Sfumature». E a sostenerlo non è solo Incontri-ExtraConiugali.com ma anche due autorevoli studi della Northern Illinois University e dell'Università di Pisa.

In entrambi gli studi, delle coppie che hanno partecipato ad attività sadomasochiste hanno dichiarato di essersi avvicinati di più al partner.

Durante il sadomasochismo -hanno osservato i ricercatori della Northern Illinois University coordinati da Brad Sagarin- il cortisolo aumenta in maniera significativa nei soggetti che hanno ricevuto una stimolazione, ma il livello dell'ormone dello stress scende alla normalità entro 40 minuti.

«Quando un rapporto sessuale è consensuale, infatti, non è mai stressante, anche se si tratta di sesso estremo» commenta il fondatore di Incontri-ExtraConiugali.com.

Nel corso di un altro esperimento sul sadomasochismo un gruppo di ricercatori dell'Università di Pisa coordinati da Donatella Marazziti è giunto alle medesime conclusioni misurando i livelli del testosterone in 45 uomini e donne. I ricercatori hanno anche rilevato un aumento significativo dell'ormone maschile nelle donne, concludendo che questo aumento aiuta le donne a fronteggiare la natura aggressiva delle attività sadomasochiste.

 

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(Credit foto: http://lestanzedimadame.com/wp-content/uploads/2015/12/racconti-sculacciata-sexy.jpg )

Allarme nell'UE per l'omicidio di tre giornalisti in meno di un anno. Bruxelles chiede che la Bulgaria chiarisca la morte di questo fine settimana del reporter investigativo Viktoria Marinova. "Dovremo proteggere meglio i nostri giornalisti, che sono anche attori importanti della nostra democrazia".

La Commissione europea ha chiesto lunedì alle autorità bulgare di chiarire il prima possibile se lo stupro e l'omicidio di Viktoria Marinova di sabato sono legati al suo lavoro di giornalista di ricerca per una rete televisiva.

Marinova è stata trovata morta in un parco nella città bulgara di Ruse, con segni di violenza sessuale, percosse e strangolamento, solo una settimana dopo che il suo programma Lie Detector ha trasmesso alcuni casi di presunta corruzione relativa all'erogazione di fondi strutturali dall'Unione europea. Il crimine in Bulgaria si unisce all'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galiza a Malta e del giornalista Jan Kuciak in Slovacchia, entrambi coinvolti in indagini sulla corruzione nei loro rispettivi paesi.

Sebbene il motivo del crimine bulgaro non sia stato ancora chiarito, la sequenza di tre omicidi di giornalisti nei paesi dell'UE in un solo anno ha scatenato l'allarme a Bruxelles.

Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, in un tweet ha scritto di essere "scioccato dall'orrendo omicidio di Victoria Marinova". E non ha esitato a stabilire una relazione tra l'omicidio e il lavoro professionale della vittima. "Ancora una volta, un coraggioso giornalista è caduto nella lotta per la verità e contro la corruzione", ha scritto Timmermans. La situazione è così allarmante per Bruxelles che il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, ha affermato nel suo recente discorso sull'Unione : "Dovremo proteggere meglio i nostri giornalisti, che sono anche attori importanti della nostra democrazia". Juncker ha lamentato che "troppi giornalisti vengono intimiditi, attaccati e persino uccisi".

Il portavoce ufficiale della Commissione europea ha chiesto alla Bulgaria "un'indagine rapida e approfondita". E ha chiesto il chiarimento il prima possibile "se l'attacco contro Marinova è legato al suo lavoro".

Bruxelles, inoltre, ha trasferito all'Ufficio europeo per la lotta contro la frode (OLAF) i sospetti sul presunto uso fraudolento dei fondi strutturali rivelato dalla giornalista assassinata. La morte di Marinova si svolge in un ambiente di evidente deterioramento dello stato di diritto e delle libertà e ha posto la Bulgaria nel mirino delle autorità della comunità. La Bulgaria è aggiunta a un elenco che include già la Polonia (con un'indagine aperta dalla Commissione sulla base dell'articolo 7 del trattato UE che consente la sospensione di alcuni diritti di uno Stato membro) e l' Ungheria (con una richiesta del Parlamento europeo per avviare un'indagine secondo lo stesso articolo 7).

Minacciati di morte, sotto scorta e negli ultimi anni anche malpagati: cosi vivono molti giornalisti di tutto il mondo, tuona Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti". Per non parlare dei cronisti "imprigionati, torturati e sottoposti a ulteriori violazioni dei diritti umani". Tra le minacce a cui sono sottoposti i giornalisti se ne è aggiunta una negli ultimi anni: la precarietà. Senza contratto e senza tutele, i cronisti scendono ogni giorno a patti con l'editore, con gli altri colleghi, con personaggi influenti o semplicemente con la storia che raccontano. Una catena incessante di diktat, di cose che non si possono scrivere o che 'sarebbe meglio evitare', tutto corre veloce sui binari dell'informazione odierna. La ricerca della verità, invece, deve vivere nella penna, nella telecamera e negli occhi di chi fa questo mestiere.

(8 ottobre 2018)

I Like Parma, e “la grande scommessa” di Aemilia 187 a.C. La settimana della promozione della cultura della Regione Emilia Romagna riconsegna a Parma il suo Ponte Romano.

Un taglio di nastro che unisce passato e futuro di Parma. 

L’inaugurazione del ritrovato Ponte Romano nel sottopasso della Ghiaia, da parte del Sindaco Federico Pizzarotti, del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e dell’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma Michele Alinovi, di Michele Guerra Assessore alla Cultura del Comune di Parma, di Paolo Andrei  Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Parma, di Simone Verde Direttore del Complesso Monumentale della Pilotta e di Patrizia Raggio archeologa ha aperto la Settimana di promozione della cultura dell’Emilia-Romagna che celebra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.

L’adesione del Comune di Parma al progetto regionale EnERgie Diffuse ha promosso uno speciale programma di iniziative gratuite, dal titolo “I like Parma”, che per una settimana permetterà di scoprire luoghi straordinari del nostro patrimonio grazie a concerti, presentazione di libri, laboratori e visite guidate per adulti e bambini e si è aperta con questo appuntamento di rilievo. 

La restituzione alla città del luogo forse più rappresentativo della Parma romana che realizza un progetto, ideato intorno al reperto del Ponte, in sinergia con Università di ParmaDirezione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza e il Complesso Museale della Pilotta

Un percorso museale all’aperto, dove i reperti ritrovati durante i lavori di Piazza Ghiaia si affiancheranno all’attività di ParmaUniverCity Info Point, uno spazio universitario a servizio della città per incontri e iniziative. 

Dopo la benedizione impartita da don Luigi Valentini, è stato tagliato il nastro e tutti coloro che hanno assistito all'inaugurazione hanno così potuto ammirare la rinascita del Ponte Romano, un pezzo della storia della nostra città.

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Dal lapidis, sotto le arcate di pietre antiche, saranno gli studenti universitari i veri protagonisti di Aemilia 187 a.C.. Questo sito archeologico, che il progetto ha saputo valorizzare, e che è stato per troppo tempo dimenticato, grazie a loro e alle attività dell’Ateneo di Parma potrà riprendere vita. 

Il sottopasso sarà aperto tutti i giorni fino alle 20 in una logica di cultura ed iniziative. Un ripasso di storia disponibile a tutti: cittadini, studenti e turisti. Visite guidate che arriveranno anche con nuovi percorsi pedonali al letto del torrente riempito dai ciottoli, reperti selezionati e donati dalla Soprintendenza, pannelli illustrativi ed una suggestiva linea del tempo che scorre tra storia cittadina e vicende romano-medievali realizzeranno il ponte tra la Parma di oggi e quella delle sue origine e della sua evoluzione. 

Uno spazio espositivo fortemente attrattivo ed inconsueto, luogo di dibattiti e confronti dedicato ai giovani, fortemente permeabile a precorsi ciclabili e pedonali - con la creazione di un lungo collegamento ciclo pedonale tra Stazione, nuova Piazza della Pilotta, Piazza Ghiaia, San Quirino e complesso Universitario – e la vivificazione della “piccola Ghiaia” con l’allargamento del mercato cittadino anche su Via Romagnosi, consentirà di ampliare l’offerta culturale e di socializzazione di questo Crocevia della via Emilia, che nel Ponte Romano troverà uno snodo importante del centro città, realizzerà uno dei sette Distretti Socio-culturali disseminati al suo interno ed inseriti nella strategia di Parma Capitale della Cultura 2020. 

 

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia

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In tantissimi, domenica 7 ottobre, hanno corso per il ben-essere e la tutela dei diritti delle donne, grazie a Donne in Corsa, l’iniziativa che da cinque edizioni sostiene i progetti del volontariato al femminile.

Parma -

In tantissimi, ieri, sono partiti da piazza Duomo per la quinta edizione di Donne in Corsa. Di corsa o camminando verso il Parco Ducale attraverso le strade del centro storico. Protagonisti uomini e donne, di qualsiasi età, a sostegno del lavoro di volontario di sette associazioni territoriali che quotidianamente, con i loro progetti, sostengono il benessere delle donne strettamente legato al rispetto dei loro diritti: ANDOS, Centro Antiviolenza, Centro di Aiuto alla Vita, Casa della Giovane, Futura, Pozzo di Sicar e APE. Realtà diverse ma ugualmente impegnate per la parità di genere, l’equità nel mondo del lavoro, la sicurezza, la necessità di politiche adeguate in materia di welfare, istruzione, sanità. 

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Indubbiamente è una ragazza attraente, dai bei lineamenti e con il plus di avere un colore esotico che da sempre ha scatenato le fantasie degli italiani. Nonostante tutto ciò  è stata rifiutata da un ristoratore veneto a causa del colore della pelle, come la ragazza stessa ha denunciato in video social ripreso da moltissime testate giornalistiche e televisive. 

di LGC Parma 8 ottobre 2018 -  Judith Romanello, è una ragazza che non può passare inosservata e tantomeno non piacere pensando, per di più, alla attrazione che esercitano sui maschi italiani. le sinuose e statuarie bellezze creole, caraibiche o carioche. La nostra storia televisiva, cinematografica e musicale è colma di esempi,  a partire da Lola Falana per passare a Zeudi Araya, a Amii Stewart o a Jnifen Afef per citarne alcune di particolare fama.

Judith è una di quelle bellezze, come si può facilmente apprezzare dai suoi account social (vedi) e dalle foto riprese da Instagram, che ama giustamente farsi guardare e indubbiamente al suo lato B manca solo la parola.

Ma qualche dubbio sulla autenticità dell'episodio denunciato sorge quando non viene indicato il titolare o almeno il nome del  ristorante, quando, cosa inconsueta, il colloquio sarebbe stato effettuato in un luogo pubblico e che la stessa ragazza non avrebbe registrato il numero di telefono del suo interlocutore.

C'è da augurarsi che sia solo una trovata pubblicitaria e che prima o poi una agenzia lanci le scuse, altrimenti sarebbe da condannare la stessa Judith alla pari delle condanne che sono fiondate sui social all'indirizzo del ristoratore razzista anonimo.

Purtroppo la ragazza è già stata segnata da un abuso sessuale, denunciato via social nell'estate scorsa, di cui vi è rimasta solo una misera traccia (vedi sotto) giustificata dal fatto che "lo stronzo faccia qualcosa". Una sfortuna che sembra inseguire Judith come in diversi hanno sottolineato nei commenti facebook.

Stiamo a vedere se nelle prossime ore si riuscirà a vedere questo razzista.  Intanto Judith l'abbiamo vista e apprezzata e pare che un importante ristoratore abbia già deciso di offrirle un posto di lavoro "riparatore".

Personalmente ritengo comunque che un datore di lavoro possa avere ancora la possibilità di decidere senza che venga etichettato come razzista, sessista o omofobo nel caso non ritenga che il soggetto incontrato sia all'altezza dell'incarico.

 

 

 

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Ieri intorno alle 14.30, nella frazione Casa Corvi di Pontremoli, è stato fermato un uomo sospettato di essere il fuggitivo che sabato pomeriggio, col volto coperto, ha sparato a un casellante dell'atostrada A15 a Pontremoli, prima di darsi alla fuga con l'auto rubata.

A darne notizia è il sito di Gazzetta della Spezia & dintorni che riporta il fermo un trentasettenne italiano (A.L.), residente a Pontremoli e disoccupato il quale sarebbe stato arrestato all'interno di una palazzina grazie a un'operazione della Polizia di Stato e della Polstrada della cittadina lunigianese.

"Le forze dell'ordine erano sulle sue tracce da ore, ma hanno aspettato il momento opportuno per entrare in azione. Poco prima dell'arresto, l'uomo aveva cercato di disfarsi del fucile con cui aveva sparato al casellante ieri pomeriggio, abbandonandolo lungo la S.P. verso Zeri. Ancora ignoti, al momento, i motivi del folle gesto di ieri contro il casellante."

L'uomo è stato identificato - riporta Gazzettadellaspezia.it - grazie ai video di una telecamera dell'area ex Terni, un'area industriale dismessa vicino allo stadio di Pontremoli, dove era stata ritrovata la Mercedes Classe A in precedenza rubata a un professionista di Pontremoli.

 

 

 

E' caccia all'uomo, incappucciato con un passamontagna, che nel tardo pomeriggio di ieri ha preso di mira il casellante della Barriera autostradale di Pontremoli sulla A 15 sparandogli con un fucile da caccia.

Come riferisce l'agenzia ANSA, "un automobilista a bordo di una Mercedes classe B, arrivato al casello di uscita dell'A15 a Pontremoli, con il volto travisato da un passamontagna, ha rallentato come per pagare ma, sembra senza dire una parola, ha estratto un fucile e ha fatto fuoco. Il casellante, ha fatto in tempo a vedere la canna del fucile spuntare dal finestrino e si è gettato a terra rimanendo illeso."

Subito dopo il malvivente ha innestato la marcia e, sfondando le barriere, è fuggito con l'auto che si è rivelata essere stata rubata due giorni prima.

Sono tutt'ora in corso le operazioni per cercare di catturare il potenziale assassimo e scoprire quali ragioni fossero alla base di un gesto così estremo e, per giunta, premeditato.

Nel pomeriggio di mercoledì, personale della Sottosezione di Polizia Stradale di Modena Nord ha deferito all'A.G. un italiano, 50enne, pregiudicato, per il reato di riciclaggio.

Nel corso del servizio di vigilanza autostradale, gli agenti della Stradale hanno controllato, presso l'area di parcheggio "Castelfranco" sita al km 153 sud dell'A1 nel territorio di Campogalliano (MO), un'autovettura Mercedes Classe B che da una preventiva verifica nelle banche dati di Polizia, risultava essere gravata da un fermo amministrativo fiscale per l'ammontare di 8'416,55 €.
Nonostante il controllo di routine, l'uomo ha sin da subito manifestato un evidente stato di agitazione al punto di insospettire gli agenti che lo hanno accompagnato presso la Sottosezione di Modena Nord, per sottoporlo ad un controllo più approfondito sulla persona e sul veicolo.

Gli operatori della pattuglia, unitamente ai colleghi della locale sezione di polizia giudiziaria, hanno controllato accuratamente il veicolo, scoprendo un vano occulto sotto al sedile anteriore lato passeggero, ricavato tagliando la tappezzeria e lamiera della carrozzeria. All'interno dello scomparto sono stati rinvenuti 10 pacchetti, incellofanati e chiusi con un elastico, contenenti banconote di vario taglio per un ammontare complessivo di 119'500,00 €.

Il 50enne si è giustificato affermando inverosimilmente che si trattava dei suoi risparmi e che era intenzionato a spenderli acquistando dell'oro da un arabo di cui non sapeva il nome né il recapito telefonico.

Durante il conteggio del denaro, veniva inoltre individuata una banconota da 50 € falsa, motivo per cui l'uomo è stato denunciato anche per detenzione di monete false. L'italiano è stato altresì sanzionato per la circolazione con il veicolo sottoposto a fermo amministrativo fiscale.

Su disposizione del Magistrato di Turno, l'ingente quantità di banconote è stata sequestrata preventivamente al fine di confisca per il reato di riciclaggio.

 

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Il Comando di Polizia Municipale di Parma comunica che, dal 08 ottobre al 12 ottobre 2018, proseguirà la sua opera di contrasto verso quei comportamenti volti al superamento dei limiti di velocità sulle strade dell'intero comprensorio comunale, con particolare attenzione alle segnalazioni dei cittadini; di seguito riportiamo a titolo esemplificativo, le strade dove potrebbero essere posizionate le postazioni di accertamenti strumentali di velocità.

Viale Mentana, Viale Fratti, Viale Tanara, Viale Martiri della Libertà, Viale Rustici, Viale Vittoria, Viale dei Mille, Via Emilia est, via Emilio Lepido, via Sidoli, via Casa Bianca, Via Budellungo, Martorano, San Prospero, Il Moro,Via Spezia, via Traversetolo, Botteghino, Pilastrello, Marano, Porporano, Str. Vigheffio, Str, Bassa dei Folli, Str. Argini Parma, via Pastrengo, Via Montanara, Gaione, San Ruffino, Carignano, Via Langhirano, Fontanini, Corcagnano, Panocchia, Vigatto, Via Martinella, Vigatto, GAIONE in postazione SPEEDCHECK, Via Mantova, Via Burla, Via Colorno, Via San Leonardo, via Baganzola, Vicomero, Baganzola, via Cremonese, Fognano, Viarolo, Strada Vallazza, Via Benedetta, BAGANZOLA in postazione SPEEDCHECK, Via Emilia Ovest, San Pancrazio, Vigolante, Vicofertile, Tangenziale del Ducato, via Fleming, via Volturno, VIGOLANTE in postazione SPEEDCHECK, VICOFERTILE in postazione SPEEDCHECK

Prosegue anche l'opera di contrasto alla circolazione di quei veicoli privi dell'obbligatoria copertura assicurativa, della prescritta revisione e mezzi soggetti a fermo amministrativo o pignoramento.

Di seguito se ne riporta la programmazione:

Lunedì 08 San Leonardo- Centro

Martedì 09- San Lazzaro-Pablo

Mercoledì 10 - Oltretorrente-San Leonardo

Giovedì 11- San Lazzaro - Oltretorrente

Venerdì 12 - Pablo- Centro

Nella giornata di venerdi, personale della Squadra Volante, nel corso dell'attività del controllo del territorio, ha identificato complessivamente 119 persone, di cui 32 di nazionalità straniera, controllato 43 autoveicoli ed effettuato verifiche all'interno di due sale scommesse.

Un 40enne di nazionalità marocchina è stato deferito all'Autorità Giudiziaria (A.G.). poiché portava al seguito un cacciavite, senza giustificato motivo ed occultandolo all'interno della tasca dei pantaloni.

Nel tardo pomeriggio, gli uomini della Volante sono intervenuti, su richiesta pervenuta al 112NUE, presso l'Ipercoop sita all'interno del Centro Commerciale "I Portali", dove un cittadino marocchino di 27 anni era stato scoperto dopo aver rubato un paio di scarpe ginniche del valore di 79,90 €.

Il 27enne era stato notato da una guardia particolare giurata mentre si aggirava fra gli scaffali e prelevava una maglia ed il paio di scarpe per poi dirigersi nei camerini. Successivamente il giovane aveva rimesso a posto la maglietta ma usciva dall'esercizio commerciale occultando all'interno del proprio zainetto le scarpe, dalle quali aveva tolto il dispositivo antitaccheggio. L'uomo è stato deferito all'A.G. per furto aggravato. La merce è stata restituita al personale dell'ipermercato.

In serata, nel transitare nei pressi del Parco XXII Aprile, gli operatori di Polizia hanno notato un cittadino nigeriano di 19 anni che alla vista della Volante ha cercato di dileguarsi, tentando di eludere il controllo.

Il 19enne è stato deferito all'A.G. poiché senza giustificato motivo non ottemperava all'ordine di esibizione del permesso di soggiorno o di altro documento di identificazione, rendendo necessario un suo accompagnamento presso gli Uffici della Questura. Il giovane, in Italia senza fissa dimora, è risultato avere a suo carico dei precedenti di Polizia per resistenza a Pubblico Ufficiale.

Sospetta intossicazione da consumo di funghi spontanei, con cinque persone ricoverate. Due episodi riportano in alto l’attenzione sulla necessità di far controllare il raccolto. Attivi tutti i punti dell’Ispettorato Micologico presenti in provincia. 

Amanita Phalloides (mortale)

Due episodi di sospetta intossicazione da consumo di funghi spontanei, con cinque persone ricoverate nei giorni scorsi nei Pronto soccorso di Pavullo e Sassuolo, riportano in alto l’attenzione sulla necessità di far controllare il raccolto. A disposizione per questo ci sono gli ispettori micologi dell’Azienda USL di Modena.

Dal primo settembre sono infatti tutti attivi i punti dell’Ispettorato Micologico presenti in provincia, dove i professionisti verificano la commestibilità dei funghi, scongiurando intossicazioni e avvelenamenti. Le condizioni meteorologiche degli ultimi giorni, che hanno visto l’alternarsi di pioggia e sole, hanno favorito la crescita dei funghi e, di conseguenza, le passeggiate a “caccia” delle prelibatezze del sottobosco, come ovuli, finferli e porcini.

Nei due recenti casi, sul banco degli imputati ci sono due specie tossiche, Omphalotus Olearius e Entoloma Sinuatum, che insieme all’Amanita Phalloides, sono molto diffuse nelle aree montane e collinari modenesi, in particolare nei castagneti e querceti.

Entoloma Sinuatum (tossico)

Da Mirandola a Montefiorino, passando per Carpi, Modena, Sassuolo, Vignola e Pavullo, gli specialisti del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione sono a disposizione dei cittadini per il controllo gratuito del raccolto: i funghi, infatti, possono nascondere insidie da non sottovalutare, da quelle più frequenti, come i disturbi gastrointestinali, a quelle più rare, come gli stati di allucinazione in caso di ingestione di funghi tossici. Quelli velenosi, invece, possono portare addirittura alla morte.

Per questo è importante essere sicuri che il raccolto sia commestibile, mettendosi al riparo dai rischi. L’anno scorso, in provincia di Modena, si sono registrati 14 episodi di intossicazione da funghi, con 20 persone coinvolte. Fare controllare i funghi prima di cucinarli è dunque fondamentale per gli inesperti, ma è buona norma anche per i conoscitori, che troveranno negli Ispettori micologici interlocutori esperti e qualificati.

Il controllo consiste nella valutazione delle caratteristiche morfologiche e cromatiche dei funghi, come ad esempio le dimensioni del cappello, la forma del gambo e il colore delle spore.

 

SEDI E ORARI DEI PUNTI ATTIVI SUL TERRITORIO PROVINCIALE:

MODENA
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Strada Martiniana 21 - Località Baggiovara - tel. 059-3963131
lunedì, mercoledì e venerdì 8.30-10.00 tutto l'anno

CARPI
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Via G. Molinari 2 - tel. 059-659990
lunedì 12.00-13.00 da settembre a fine novembre

MIRANDOLA
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Via L. Smerieri 3 - tel. 0535-602425
lunedì 9.00-10.00 da settembre a fine novembre

MONTEFIORINO
Poliambulatorio
Via Casa Volpe 2 - tel. 0536 309505
martedì 8.30-9.30 dal 15 giugno a fine ottobre

PAVULLO
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Viale Martiri 63, 2° piano, ingresso CUP - tel. 0536-29493
lunedì e venerdì 9.00-10.00 dal 15 giugno a fine ottobre

SASSUOLO
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Via Cairoli 19 - tel. 0536-863665
martedì dalle 15.00 alle 16.00 da settembre a fine novembre

VIGNOLA
Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione
Via Libertà 799 - tel. 059-777054
lunedì 11.00-12.00 da settembre a fine novembre

 
Fonte: Ausl Modena 
 
Nella primissima mattinata di oggi, venerdì 5 ottobre, intorno alle 2, una pattuglia di Baschi verdi della Guardia di Finanza di Piacenza, in servizio di controllo economico del territorio, ha intimato l’alt ad una Bmw 320 con a bordo 4 perosne dall’atteggiamento sospetto.
 
Il conducente della vettura, successivamente risultato positivo all'alcoltest, sebbene avesse in un primo momento rallentato, si è poi improvvisamente e pericolosamente, dato alla fuga. E' quindi scattato l'inseguimento dell’auto che, dopo aver percorso a folle velocità le principali vie della città, giunta all’altezza di una rotatoria di Largo Morandi, è uscita rovinosamente di strada terminando la sua corsa. 
 
I quattro giovani, tutti universitari poco più che ventenni, hanno riportato diversi traumi, ma fortunatamente non sono in pericolo di vita, nonostante il violento impatto. 
 

Domenica 07 ottobre sui mezzi urbani di Modena, Reggio Emilia e Piacenza il biglietto di corsa semplice da 1,50 euro sara’ valido per l’intera giornata. L’iniziativa è promossa da Seta in occasione della domenica ecologica.

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In occasione della domenica ecologica in programma per dopodomani, 07 ottobre, Seta ripropone l’iniziativa finalizzata ad incentivare l'uso dei mezzi pubblici ed a promuovere forme di mobilità collettiva a beneficio dell'ambiente: il biglietto di corsa semplice – acquistato a terra o a bordo - sarà valido per l’intera giornata.

Sarà quindi possibile utilizzare i bus Seta in servizio sulle reti urbane di Modena, Reggio Emilia e Piacenza per tutta la giornata, senza alcuna limitazione di validità oraria al costo di 1,50 euro – per i biglietti acquistati a terra, o a bordo tramite emettitrice automatica - o di 2,00 euro per i biglietti venduti dall'autista.

L’iniziativa verrà riproposta anche nelle successive domeniche ecologiche di novembre/dicembre 2018 e gennaio/febbraio/marzo 2019.

Rischio salmonella spp in un lotto di croissant Bauli. Ministero segnala il richiamo dl lotto di croissant con crema al latte per rischio microbiologico.

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L'avviso arriva dal Ministero della Salute. Oggetto del richiamo è il lotto di croissant a lievitazione naturale con crema al latte a marchio Bauli Spa per rischio microbiologico per presenza di Salmonella spp.

Come si legge nel comunicato consultabile a questo link, il prodotto in questione è venduto in confezioni da 300 grammi, con il numero di lotto LA8312BR e la data di scadenza 30/11/2018.

I croissant richiamati sono stati prodotti per Bauli Spa nello stabilimento di via Verdi 31, a Castel D'Azzano, in provincia di Verona.

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Donne in Corsa, Domenica 7 ottobre si corre per il ben-essere e la tutela dei diritti delle donne. Torna per il quinto anno l’iniziativa che sostiene i progetti del volontariato al femminile.

Parma -

Domenica 7 ottobre appuntamento per tutti in piazza Duomo per la quinta edizione di Donne in Corsa. Si parte alle 10 per correre o camminare verso il Parco Ducale attraverso le strade del centro storico vietate alle auto per una mattina. Un percorso di cinque chilometri, dove chiacchiere, sorrisi e passeggini, sostituiranno il rumore del traffico. Uomini e donne, di qualsiasi età, ciascuno al suo passo: l’importante non è vincere perchè Donne in corsa non è una gara. Esserci significherà sostenere il lavoro volontario di sette associazioni che quotidianamente, con i loro progetti, sostengono il benessere delle donne strettamente legato al rispetto dei loro diritti. Sono ANDOS, Centro Antiviolenza, Centro di Aiuto alla Vita, Casa della Giovane, Futura, Pozzo di Sicar e APE.  Realtà diverse ma ugualmente impegnate per la parità di genere, l’equità nel mondo del lavoro, la sicurezza, la necessità di politiche adeguate in materia di welfare, istruzione, sanità. 

 

ISCRIZIONI A DONNE IN CORSA

Ci si può già iscrivere on line su www.donneincorsa.it ma anche domenica dalle 9, prima della partenza. I 10 euro di contributo saranno destinati ai progetti di solidarietà al femminile portati avanti dalle associazioni coinvolte. Gli iscritti avranno diritto al pettorale e al ristoro finale, i bambini fino a 8 anni non pagheranno. 

La giuria, composta dalle presidenti delle sette associazioni, premierà le prime tre classificate in ordine di arrivo, il gruppo più numeroso, quello più anziano e il più originale. 

Tante le realtà del nostro territorio che hanno scelto di affiancarsi per dare più forza al messaggio di Donne in Corsa, alcune di loro erano presenti stamattina alla conferenza stampa nella sede di Forum Solidarietà, anche dal mondo del lavoro. Come il Comitato Pari Opportunità Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Parma. Il nostro ordine, ha affermato la presidente Annamaria Gherardi, ha visto la costante crescita della presenza femminile ma, indipendentemente dal genere, è comunque attivo per tutta la nostra comunità. Il messaggio che vogliamo lanciare è che ci siamo e vogliamo essere attenti, disponibili pronti a partecipare attivamente”. 

Anche Conad Centro Nord è parte della squadra. Rosanna Cattini, membro del Cda ha aggiunto: “siamo alla quinta edizione di Donne in corsa, da quattro anni Conad è in cammino con tutti voi e con tutti coloro che in questi anni hanno lavorato, quindi camminato, insieme per tutti i progetti a sostegno del benessere delle donne. Conad c’è perché crediamo nell’essere comunità, nell’essere parte del tutto come recita la frase di John Donne cui si ispira nessun uomo è un’isola, il nostro slogan. Per questo domenica gareggeremo tutti nella stessa squadra per un obiettivo comune: il benessere e la tutela dei diritti delle donne”

Presente anche Andrea Freddi in rappresentanza di Systab Srl, azienda sponsor. Una presenza maschile per sottolineare che l’iniziativa non riguarda solo le donne. “Noi partecipiamo come impresa con grande entusiasmo. Per tutti noi è un bel momento, aggregante e divertente. È un’iniziativa che porta grande gioia veicolando un messaggio importante nel modo più bello”.

Ma le vere protagoniste di questa iniziativa sono le sette associazioni di volontariato. Per loro c’era Maria Bertoluzzi, del Centro Aiuto alla vita. “Tutti i settori in cui siamo attive, sono trasversali e possono riguardare ogni donna: fare rete è molto importante per fare insieme e consolidare sempre di più il nostro lavoro. La nostra è una rete vera fatta non di parole ma fra persone che si danno da fare”.  

Infine Elena Dondi, presidente di Forum Solidarietà, ha sottolineato come il volontariato sia motore di questi momenti aggreganti. “Tutte le associazioni -ha affermato- hanno a cuore il benessere inteso nel senso più ampio. Nel volontariato le donne si sostengono 365 giorni all’anno, ma soprattutto nei momenti più speciali della loro vita, come la maternità, la malattia…” e ha concluso “la forza di Donne in corsa è nella sua modalità: attraversare la città vuol dire uscire allo scoperto, perché chiunque possa vederci e unirsi a noi. È questa la forza inclusiva del volontariato”. 

L’iniziativa è realizzata con il patrocinio e la co-organizzazione dell’Assessorato allo Sport del Comune di Parma ed è resa possibile grazie al contributo di Chiesi Farmaceutici, CONAD Centro Nord, Systab Srl, Comitato Pari Opportunità Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Parma, DAVINES, Cellular Line, Consorzio Terme Berzieri, alla consulenza tecnica di CUS Parma e IREN e alla collaborazione di SEIRS Croce Gialla e CUCINA & LOISTICA AICS – VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE.

Per informazioni www.donneincorsa.it – 3478117610

 

Guarda le foto della scorsa edizione a cura di Francesca Bocchia!

 

 

 

 

 

 

Giovedì, 04 Ottobre 2018 14:17

Quarto decesso per West Nile nel modenese

Non ce l’ha fatta il 77 enne originario di Mirandola che era ricoverato al Policlinico dal 18 agosto. È deceduto per complicanze neurologiche nel reparto di Terapia Intensiva. 

MODENA –

Salgono a quattro i morti a causa del virus West Nile nel modenese. È deceduto nella notte il 77 enne originario di Mirandola che era stato ricoverato al Policlinico lo scorso 18 agosto. Dal 20 agosto era stato trasferito nel reparto di terapia intensiva per complicanze neurologiche. A darne la notizia un comunicato congiunto dell’Azienda USL e dell’Azienda Universitaria Policlinico.

Il virus West Nile si trasmette attraverso la puntura della zanzara comune e, nella maggior parte dei casi, non si manifesta nessuna sintomatologia. Nel 20%, invece, possono manifestarsi sintomi simili a quelli di un’influenza. In casi più rari, pari all’1%, l’infezione si manifesta sotto forma di encefalite o meningite. La casistica finora trattata ha dimostrato che gli esiti più infausti si sono determinati in pazienti anziani o immunodepressi, con patologie preesistenti di cui ha complicato la situazione clinica.

La Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione un numero verde gratuito del Servizio Sanitario Regionale 800 033 033 per quanti desiderino avere informazioni. Inoltre, sono stati predisposti materiali cartacei distribuiti negli ambulatori di Sanità Pubblica e pagine dedicate sul sito della Regione Emilia Romagna e su www.zanzaratigreonline.it

Valgono per tutti le raccomandazioni per evitare di essere punti. Le zanzare comuni, infatti, non solo sono ancora presenti a causa del clima caldo umido, ma verso la fine dell’estate cambiano le proprie abitudini, cominciando a pungere fin dal crepuscolo. Quindi, in casa, si raccomanda di utilizzare le zanzariere o insetticidi specifici. All’aperto, evitare profumi, creme e dopobarba, usare repellenti cutanei e indossare indumenti chiari che coprano gambe e braccia. 

Su balconi, terrazzi e giardini evitare situazioni che favoriscano il ristagno dell’acqua: non annaffiare le piante creando pozzanghere, eliminare l’acqua stagnante da sottovasi, giochi per bambini, effettuare trattamenti larvicidi e svuotare periodicamente i bidoni per la raccolta dell’acqua piovana.

 

La giovane, residente a Sassuolo, si è rivolta ai Carabinieri, stanca di essere perseguitata, offesa e minacciata. L’ex, un albanese residente a Scandiano, aveva minacciato con un coltello anche il nuovo compagno della vittima.

SASSUOLO –

La sua vita era diventata un inferno a causa del suo ex: un cittadino albanese domiciliato a Scandiano, nel reggiano. Offese, pedinamenti, lesioni, minacce di ritorsione se avesse frequentato qualcun altro o usato i social network. Così, una giovane sassolese si è rivolta ai Carabinieri di Sassuolo per denunciare quello che stava subendo.

Le indagini successive non solo hanno confermato i fatti, ma hanno anche rivelato che lo stalker aveva preso di mira anche il nuovo compagno della sua ex, arrivando addirittura a minacciarlo con un coltello. 

L’autorità giudiziaria ha quindi emesso nei confronti dell’uomo un provvedimento cautelare, relegandolo agli arresti domiciliari. Dopo alcune ricerche, lo stalker è stato individuato ieri sera dai militari, che lo hanno accompagnato prima in caserma, dove gli è stata notificata la misura restrittiva, poi al suo domicilio, dove dovrà rimanere in attesa delle prossime decisioni del giudice. 

 

L’idea di utilizzare il mezzo agricolo, che non è soggetto a limitazioni, è venuta a Paolo Stavanin, di Rovereto sulla Secchia, che si è messo alla guida del mezzo per raggiungere Carpi.

ROVERETO SULLA SECCHIA (MO) –

Mentre si susseguono le polemiche per le norme antinquinamento della Regione Emilia Romagna, che impongono, lo stop, oltre ai mezzi più inquinanti, anche ai veicoli diesel euro 4, penalizzando tanti cittadini che non possono permettersi di acquistare una nuova auto, c’è chi si arrangia, per necessità o per protesta.

È il caso dell’imprenditore di Rovereto sulla Secchia Paolo Stevanin che ha pensato bene di recarsi sul luogo di lavoro, a Carpi, a circa 10 km dalla sua residenza, utilizzando un trattore.

Stevanin si dice tranquillo. Sembra, infatti, che l’ordinanza anti smog non riguardi i mezzi agricoli. “E poi, sono sempre sotto i limiti di velocità”, ha affermato con un sorriso.

Come si suol dire: “Fatta la legge, trovato l’inganno”.

 

Nel corso dell'ultima settimana, dal 26.09 al 02.10, la Questura di Parma, attraverso l'U.p.g. e S.p., meglio conosciuto come Reparto Volanti, ha garantito sul territorio la presenza di 52 pattuglie ed effettuato diversi controlli.

Più in particolare sono state controllate 275 persone, 110 veicoli, denunciate 13 persone, di cui due in stato di arresto.
Nell'ambito del contrasto allo spaccio e all'assunzione di sostanze stupefacenti sono state comminate due sanzioni amministrative ai sensi dell'art.75 dpr. 309/90.

Grazie ai controlli sopra menzionati, durante la scorsa notte, sono state rinvenute dagli operatori due autovetture rubate, che successivamente sono state restituite ai legittimi proprietari.
Le attività di controllo volte al rinvenimento di mezzi rubati continua senza sosta, così come il pattugliamento del territorio da parte della Squadra Volante della Questura di Parma.

Parma, 03 Ottobre 2018

Si tratta di Franco Aversa, luminare delle staminali.  L’indagine, condotta dai Nas e dalla Procura di Parma, ha portato all’emissione di misure cautelari interdittive a carico di altri 9 indagati tra medici universitari e rappresentanti del settore farmaceutico. Sequestrati anche 335 mila euro.

 

PARMA –

Franco Aversa, direttore della Struttura Complessa di Ematologia e Centro Trapianti del Midollo Osseo e professore universitari di Malattie del Sangue presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Parmaè stato arrestato questa mattina in seguito alle indagini condotte nell’ambito dell’operazione “Conquibus”.

Condotte dai Nas di Parma, le indagini hanno coinvolto oltre 200 Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute e dei Comandi provinciali di sette regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Lazio) e hanno portato all’emissione complessiva di 11 misure cautelari a carico di dirigenti medici, universitari e rappresentanti del settore farmaceutico. Nelle attività illecite sono coinvolte anche 7 aziende, mentre le persone indagate sono 36

I reati contestati sono corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, comparaggio farmaceutico, abuso d’ufficio, falso ideologico e truffa aggravata.

Oltre ad Aversa è stata arrestata anche l’imprenditrice perugina Paola Gagliardini, che faceva da tramite tra i medici e le case farmaceutiche, mentre per altre nove persone sono state emesse misure cautelari interdittive. L’operazione ha portato anche a un sequestro di beni per 335 mila euro, frutto degli illeciti.

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Franco Aversa, Direttore struttura complessa Ematologia e Centro trapianti midollo osseo

Un’altra tegola, insomma, si abbatte sulla sanità parmigiana, dove Franco Aversa era conosciuto e stimato come professionista e docente. Classe 1949, è nato a Frosinone, dopo la laurea in medicina si è specializzato in Medicina Interna ed Ematologica Clinica e di Laboratorio. Negli anni Ottanta, ha prestato la sua opera all’estero, presso il dipartimento di Pediatria del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, e ha collaborato con il dipartimento di biofisica del Weizmann Institute of Science di Tel Aviv e insegnato Ematologia e oncologia presso la Balamand University in Libano. Dal 1986 ha ricoperto incarichi presso la Clinica Medica I dell’Università di Perugia e poi nella neonata sezione di Ematologia.

Alla fine degli anni Novanta, è stato pioniere nell’applicazione di tecniche innovative, come il trapianto di cellule staminali tra soggetti non compatibili, che gli sono valsi prestigiosi riconoscimenti internazionali. 

 

Sito Unesco di Modena, patrimonio dell'umanità in festa. Sabato 6 e domenica 7 ottobre tante iniziative per Duomo, Ghirlandina e piazza Grande.

Modena -

Una festa per la comunità modenese che abbraccia il “suo” sito Unesco di piazza Grande. Va in scena sabato 6 e domenica 7 ottobre (che sarà domenica ecologica) il primo appuntamento a cadenza annuale con cui Modena festeggia il sito Unesco di piazza Grande con Duomo e Ghirlandina, dal 1997 patrimonio dell'umanità

Sabato 6 settembre, a segnalare "Modena Patrimonio Mondiale Fest", farà la sua comparsa in piazza Grande un totem particolare con indicazioni di tipo turistico. Cinque frecce indicheranno altrettanti siti Unesco patrimonio dell'umanità in cinque luoghi del mondo: Machu Picchu, che dista 10.525,84 km; le cascate Victoria, lontane 7.120,27 km; i templi di Angkor a 9.193,06 km; Cremlino e Piazza Rossa che distano 2.244,36 km; Cattedrale, Torre Civica e piazza Grande a 21,6 metri.

Tante le iniziative in programma, progettate dal Coordinamento del Sito Unesco dei Musei civici in collaborazione con i Musei del Duomo: una visita multisensoriale al percorso tattile "A portata di mano", dimostrazioni nel cantiere di piazza Torre, visite guidate inedite a percorsi solitamente inaccessibili nei sottotetti del Duomo, aperure straordinarie serali gratuite sia della Ghirlandina che dei Musei del Duomo con accompagnamento musicale.

Sabato 6 alle 17.30 si premiano i vincitori di #fantasticounescomodena contest collegato alla mostra dei Musei del Duomo "Medioevo fantastico. Livelli di realtà nell'iconografia" (visitabile fino al 18 novembre). Domenica 7 ottobre, iniziative per i piccoli con la narrazione "Re Artù e i suoi cavalieri" in via Lanfranco e gioco per famiglie "Grifi, sirene, manticore e draghi... una fantastica avventura!".

Il programma è online www.unesco.modena.it, informazioni e prenotazioni allo Iat (accoglienza turistica) di piazza Grande, tel. 059 2032660 www.visitmodena.it.

 

Mercoledì, 03 Ottobre 2018 13:49

Ponte Romano: inaugurazione il 7 Ottobre

Sopralluogo al Ponte romano. Quasi pronta “la grande scommessa” di Aemilia 187 a.C. che verrà inaugurata il 7 ottobre alle 16.30.

Parma -

Si stanno per concludere i lavori del sottopasso del Ponte Romano, che sarà inaugurato domenica 7 Ottobre alle 16,30 aprendo la Settimana di promozione della cultura dell’Emilia-Romagna che celebra l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018.

Schiusi i cancelli del nuovo spazio socioculturale di Aemilia 187 a.C., è evidente un progetto, costruito intorno al reperto del Ponte, in sinergia con Università di Parma, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Parma e Piacenza e il Complesso Museale della Pilotta. E’ stato, infatti, realizzato un percorso museale all’aperto, dove i reperti ritrovati durante i lavori di Piazza Ghiaia si affiancheranno all’attività di ParmaUniverCity Info Point, uno spazio universitario a servizio della città per incontri e iniziative.

“Saranno gli studenti universitari i veri protagonisti di questo sito archeologico, che il progetto ha saputo valorizzare e che è stato per troppo tempo dimenticato. Grazie a loro e alle attività del nostro Ateneo potrà riprendere vita questo luogo che è da sempre nel cuore dei parmigiani: questa è la scommessa che lancerà l’inaugurazione, ormai prossima” ha spiegato Michele Alinovi. “L’obiettivo guida del progetto è stata la rivitalizzazione di questo luogo abbandonato, rendendolo uno spazio espositivo fortemente attrattivo ed inconsueto, luogo di dibattiti e confronti dedicato ai giovani, fortemente permeabile a precorsi ciclabili e pedonali - con la creazione di un lungo collegamento ciclo pedonale tra Stazione, nuova Piazza della Pilotta, Piazza Ghiaia, San Quirino e complesso Universitario – e la vivificazione della “piccola Ghiaia” con l’allargamento del mercato cittadino anche su Via Romagnosi, consentirà di ampliare l’offerta culturale e di socializzazione di questo Crocevia della via Emilia, che farà del Ponte Romano uno snodo importante del centro città, uno dei sette Distretti Socio-culturali disseminati al suo interno ed inseriti nella strategia del dossier di Parma Capitale della Cultura 2020” ha proseguito Michele Alinovi mostrando gli interventi, i nuovi spazi e i nuovi percorsi possibili, durante la visita.

 “Crediamo che vi saranno indubbie ricadute positive sull’area circostante, anche per il piccolo commercio e l’indotto turistico, con l’ambizione di contribuire all’eliminazione del degrado e dell’abbandono che a tratti si palesano anche nelle parti più centrali della nostra città.

Il percorso è stato lungo e non senza difficoltà, ma siamo arrivati al traguardo e per questo risultato vorrei esprimere la mia gratitudine ai funzionari dei Lavori Pubblici e di Parma Infrastrutture, ai progettisti, alla Direzione Lavori, alle ditte appaltatrici, alle Sovrintendenze, al Polo Museale della Pilotta e all’Università.

 

Le foto in anteprima realizzate lo scorso dicembre, ph. Francesca Bocchia  

 

 

 

Ruba più di 1200 euro di vestiti al centro commerciale: la Polizia di Stato arresta un cittadino rumeno. 

Modena -

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino rumeno di 22 anni, incensurato, per furto aggravato perpetrato all’interno di un negozio di abbigliamento presente all’interno del Centro Commerciale “Grandemilia” di via Emilia Ovest.

Il 22enne è stato notato dalle commesse del negozio mentre si affrettava a guadagnare l’uscita del centro commerciale, portando al seguito un grosso borsone stracolmo di merce. Le dipendenti, una volta all’esterno dello stabile, hanno perso le tracce del ragazzo ma si sono imbattute in due agenti della Squadra Volante, in transito nei parcheggi antistanti, ai quali hanno chiesto aiuto.

Gli operatori di Polizia hanno individuato il giovane poco dopo, mentre spavaldamente era tornato in negozio per rifare il carico di merce, utilizzando il suo borsone modificato artigianalmente per inibire il corretto funzionamento dei sensori d’allarme.

La merce, sette giacche ed una felpa, del valore complessivo di 1.289,00 €, non danneggiata e quindi rivendibile, è stata riconsegnata alle dipendenti.

Il rumeno è stato trattenuto all’interno delle celle di sicurezza della Questura, in attesa del processo con rito direttissimo fissato per oggi. 

 

 

 

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