La Direzione dell'Azienda Usl-IRCCS di Reggio Emilia informa che è stato confermato il terzo caso di West Nile in una persona anziana residente nel Distretto di Reggio Emilia.

Le condizioni del paziente, attualmente ricoverato all'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, non destano preoccupazione.

Anche questo caso presentava sintomi riconducibili ad una forma neuro invasiva, caratterizzata da febbre alta, mal di testa, debolezza muscolare, tremori, senza encefalite.

 

RACCOMANDAZIONI

Di seguito le principali raccomandazioni di prevenzione e protezione individuale, da adottare in particolare per le persone anziane, le persone con patologie croniche con ridotta capacità di difesa del sistema immunitario, i bambini:

· nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro – quelli scuri o colorati sono più attrattivi per gli insetti - che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Per i neonati è necessario utilizzare le retine antizanzare da applicare su carrozzina o passeggini;

· all'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere, a maglie strette, applicate a porte-finestre e finestre, ma anche direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine;

· vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Le sostanze repellenti applicate sulla cute ostacolano, infatti, il raggiungimento della pelle da parte della zanzara, impedendo ai sensori delle zanzare di intercettare i vasi sanguigni. Questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione. Nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili. I repellenti non vanno applicati sulle mucose (labbra, bocca), sugli occhi, sulla cute abrasa; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo.

Queste invece le raccomandazioni igienico-ambientali per contenere la proliferazione di larve e insetti nell'ambiente:

· rimuovere con frequenza ogni raccolta di acqua permanente da sottovasi, bidoni, ciotole per animali, teli e quanto altro. L'acqua va gettata nel terreno, dove le larve moriranno, e non nei tombini, dove invece sopravvivono fino a diventare zanzare adulte;

· consigliabile trattare ogni 20 giorni con prodotti antilarvali tombini e raccolte di acqua stagnante.

 

WEST NILE DISEASE O MALATTIA DEL NILO OCCIDENTALE

La West Nile Disease o Malattia del Nilo Occidentale è un'infezione virale trasmessa dalle zanzare, che trova negli uccelli (corvidi) il serbatoio naturale. Può essere contratta dall'uomo e dal cavallo, se punti da una zanzara portatrice del virus. Con maggiore frequenza i vettori della malattia West Nile sono le zanzare comuni ( del genere culex), anche se non è possibile escludere che anche le zanzare tigre, attive prevalentemente di giorno e che sono considerate i principali vettori delle forme di malattia Chikungunya e Dengue, possano trasmettere la malattia.

Le zanzare comuni pungono più frequentemente nelle ore crepuscolari e serali, e si sviluppano vicino a terreni ricchi di vegetazione in prossimità di grandi raccolte di acqua. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre o febbricola, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee (febbre di West Nile). Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare in modo significativo a seconda dell'età della persona.

 

SINTOMI

I sintomi più gravi (malattia neuroinvasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici. Nei casi più gravi il virus può causare un'encefalite letale o esiti permanenti. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane e/o con ridotta efficienza del sistema immunitario.

Anche gli animali possono essere colpiti da questo virus, in particolare uccelli selvatici e cavalli. La zanzara rappresenta l'unico vettore del virus e quindi l'unica possibilità di contrarre l'infezione, che non si trasmette da uomo a uomo.

 

Preoccupazione di Confartigianato per l'adozione dell'ordinanza che vieterà la circolazione a tutti i veicoli diesel euro 4. È un grave danno per le imprese.

 

"Ci sembra prematuro costringere le aziende a rottamare tutti i veicoli euro 4, dal momento che la normativa euro 5 è entrata in vigore nell'ottobre 2008 e sono stati immatricolati veicoli euro 4 fino al 2011 – spiega Leonardo Cassinelli presidente di Confartigianato Imprese Parma. Gli euro 4 sono veicoli ancora molto diffusi e utilizzati da piccole e medie imprese, lavoratori e cittadini. Con il provvedimento, non solo si metterebbero fuori gioco circa la metà delle autovetture, ma soprattutto ne risulterebbero penalizzati il 76,7% dei veicoli commerciali e il 70% dei veicoli industriali".

Questo il pensiero di Confartigianato che, con una lettera al sindaco Pizzarotti, chiede di prendere in considerazione di non inserire nell'ordinanza, in fase di prossima emanazione, il divieto di circolazione dei veicoli diesel euro 4 (a partire dal 1° ottobre) che sembrerebbe imposto dalla Regione Emilia-Romagna.

Il provvedimento, renderebbe molto difficoltoso recarsi nei luoghi di lavoro ai tantissimi possessori di autoveicoli non euro 5, anche perché il divieto è previsto tutti i giorni dalla 8.30 alle 18.30, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche, in tutto il territorio comunale compreso nell'anello della tangenziale.

L'intendimento della Regione sembrerebbe in palese contrasto con il patto anti-smog delle regioni padane, siglato solo un anno fa, dalla stessa Emilia-Romagna, dall'allora ministro dell'Ambiente e dai rappresentanti di Lombardia, Veneto e Piemonte.

"Ci teniamo a sottolineare, inoltre, che se da un lato la normativa euro 4, in termini di riduzione delle emissioni, si differenzia molto dalle precedenti, dall'altro non si può dire altrettanto per le successive. La normativa euro 4 ha rappresentato una svolta significativa nella lotta all'inquinamento e non ci sembra necessaria un'ulteriore restrizione – conclude Cassinelli".

Secondo Confartigianato Imprese Parma la manovra è sproporzionata: vanno considerati i danni economici che subirebbero le aziende, gli evidenti problemi legati alla mobilità, oltre al danno sociale perché si costringerebbero i possessori di autoveicoli euro 4 a sostituirli. E probabilmente i mezzi pubblici, di cui occorrerebbe verificare il rispetto delle norme antinquinamento, non sarebbero sufficienti a sopportare le esigenze di migliaia di nuovi utenti.

Direttiva comunitaria EURO 4 con alimentazione DIESEL

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Parma, 14 settembre 2018

Ufficio stampa Confartigianato Imprese Parma

Venerdì, 14 Settembre 2018 10:13

Anziana parmigiana truffata di oltre 150.000 euro

Dai conti bancari e postali dell'anziana (prosciugati), erano stati prelevati oltre 150.000 euro solamente dall'inizio anno. La Polizia di Stato denuncia due donne dell'Ex Jugoslavia. 

Parma -

Nei giorni scorsi agli investigatori della Sezione Antirapine della Squadra Mobile è giunta la segnalazione da parte del personale di un ufficio postale del centro di Parma, che una anziana cliente, nell'ultimo periodo, aveva effettuato ingenti prelievi di denaro adducendo delle motivazioni non plausibili.
In particolare, a partire dal mese di gennaio, la 85enne, oltre ad esaurire i soldi sul proprio libretto postale, aveva smobilitato una polizza e tutti i buoni postali effettuando numerosi prelievi di 2.000 euro ed alle insistenti richieste dell'impiegato riferiva, a volte, che doveva pagare la cauzione ad una donna in carcere in Croazia ed altre che doveva aiutare due famiglie bisognose. Il personale dell'Ufficio postale sapeva che l'anziana viveva sola e non aveva figli oltre a non voler indicare nomi e recapiti di eventuali parenti.

 

LE INDAGINI

Nei giorni scorsi la signora ha chiesto ancora di prelevare 2.000 euro, ottenendone 1.000, e prenotandone altri 2.000 per la mattina seguente.
 Preoccupati che fosse vittima di una qualche azione delittuosa, il personale dell'ufficio postale ha quindi allertato le Forze dell'Ordine. Gi investigatori della Sezione Antirapine si sono recati la mattina seguente presso l'ufficio, prima dell'apertura, richiedendo che venissero fotocopiate le banconote che sarebbero state consegnate in mattinata all'anziana, abitante poco distante.
Gli investigatori si sono quindi posizionati nei pressi dell'ufficio postale e dell'abitazione dell'anziana per individuare a chi desse il denaro e dopo alcune ore, hanno fermato una donna che entrata nello stabile, usciva dopo pochi minuti con il denaro.
Seguita veniva poi fermata ed identificata in K. B. originaria dell'ex Jugoslavia. All'interno della borsa della donna venivano rinvenuti i 1.500 euro ritirati dalla vittima all'ufficio postale (fotocopiati) oltre a numerosi biglietti della lotteria "GrattaeVinci".

 

DA ANNI LA SIGNORA ERA VITTIMA DELLE DUE DONNE

K. B. veniva accompagnata presso gli uffici della squadra mobile, dove con atteggiamenti arroganti alla richiesta di indicare la provenienza del denaro, riferiva che era un aiuto economico che le era stato elargito da una amica.
La 85enne veniva poi convocata presso la Squadra Mobile dove serenamente riferiva che, anni or sono, aveva conosciuto all'esterno della Chiesa da lei frequentata, due straniere, appunto K.B. e L.R. le quali le avevano chiesto un sostegno economico per pagare le bollette e l'affitto di casa (del Comune).
L'anziana da allora, con cadenza settimanale, all'uscita della chiesa trovava le due donne che le chiedevano ed ottenevano i soldi. Nonostante i parrocchiani avessero messo in guardia la signora allontanando le due donne, queste erano riuscite a risalire all'abitazione della vittima continuando a ricevere denaro.
L'anziana ha raccontato agli agenti che negli ultimi tempi, da lei si recava solamente K.B. in quanto le era stato raccontato che L.R. era trattenuta presso il consolato a Milano, per pagare delle multe in Croazia e se non lo avesse fatto l'avrebbero portata in carcere in patria.
Per tale ragione, da alcuni mesi aveva provveduto a "consegnare un po' di soldi" a K.B. affinché li portasse al consolato ed agli avvocati che stavano lavorando per la liberazione di L.R. Anche gli ultimi 1500 €.

 

OLTRE 150.000 EURO SOLAMENTE DALL'INIZIO ANNO

 


Le successive indagini hanno portato ad identificare compiutamente la complice di K.B. e ad accertare che, dai conti bancari e postali dell'anziana (prosciugati), erano stati prelevati oltre 150.000 euro solamente dall'inizio anno.

Per tale ragione K. B. classe 1965 originaria dell'ex Jugoslavia e L. R. classe 1956 originaria della Croazia venivano indagate in stato di libertà alla locale A.G. per i reati di truffa aggravata continuata in concorso.

Lunedi' 17 settembre indetto uno sciopero provinciale di 4 ore del servizio di trasporto pubblico. Per le reti urbane di Modena, Carpi e Sassuolo le astensioni dal lavoro sono possibili dalle ore 8,30 alle ore 12,00; per il servizio extraurbano le astensioni sono possibili dalle ore 8,30 alle ore 12,30.

MODENA -

SETA S.p.A. comunica che per lunedì 17 settembre è stato indetto per il solo bacino provinciale di Modena uno sciopero di 4 ore da parte delle Organizzazioni Sindacali Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna e USB-Lavoro Privato. L'adesione allo sciopero da parte del personale SETA potrebbe dar luogo a disagi, pregiudicando la regolarità del servizio nel bacino provinciale di Modena con le modalità di seguito elencate.

Servizi urbani di Modena, Carpi, Sassuolo: possibili astensioni dal lavoro dalle ore 08,30 alle ore 12,00.
Servizio extraurbano: possibili astensioni dal lavoro dalle ore 08,30 alle ore 12,30.

Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Informazioni in tempo reale sull'effettivo passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet, scaricando l'applicazione gratuita "Seta", disponibile negli store online delle piattaforme Apple, Android e Nokia/Windows. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione "Quanto manca?" del sito internet di Seta www.setaweb.it

Per ogni ulteriore informazione è a disposizione degli utenti il servizio telefonico di SETA al numero 840 000 216.

Giovedì, 13 Settembre 2018 17:31

All’esame per la patente manda il “sosia”

Un cittadino ghanese ha pensato bene di mandare all’esame teorico per il conseguimento della patente un’altra persona, a lui molto somigliante. Ma a una funzionaria della Motorizzazione i tratti somatici del candidato sono parsi troppo diversi da quelli della foto sui documenti. E ha chiamato la Polizia.

MODENA -  

Forse non si sentiva abbastanza preparato o, forse, era insicuro sulla lingua italiana, fatto sta che un cittadino ghanese di 37 anni, in regola con il permesso di soggiorno, all’esame teorico per conseguire la patente di guida ha mandato un “sosia”.

Alla sezione di esami per privatisti si è quindi presentato un cittadino straniero, che ha esibito ai funzionari della Motorizzazione la carta di identità e il permesso di soggiorno dell’amico. Qualcosa però non è quadrato a una delle funzionarie in aula, che ha notato che i tratti somatici delle fotografie sui documenti e quelli del volto dell’esaminando non corrispondevano e ha allertato la Polizia Stradale di via Giardini

Nel frattempo, l’uomo si è reso conto di essere stato scoperto e ha lasciato l’aula in fretta e furia,lasciando lì, però i documenti del complice. Quest’ultimo, poco dopo, si è recato in Motorizzazione per recuperarli, negando di aver mandato un “sostituto” a sostenere l’esame. Qui ha trovato la Polizia, che lo ha accompagnato presso la sede della sezione locale per alcuni approfondimenti, scoprendo che anche la carta di identità esibita dal ghanese per sostenere l’esame era falsa.

L’uomo è stato quindi denunciato in stato di libertà per concorso in sostituzione di persona e per falsità ideologica e materiale.

Giovedì, 13 Settembre 2018 17:05

Pedofilo si adescava minorenni in rete: arrestato

Si tratta di un 21 enne che si faceva mandare dalle minorenni foto intime, poi le ricattava. Le indagini sono partite nel 2017 in seguito alla denuncia del padre di una delle vittime, che sono 26 in tutta Italia.

PRIGNANO (MO) –

Adescava ragazzine minorenni su internet, servendosi soprattutto di Instagram e WhatsApp, entrava in confidenza con loro e si faceva mandare foto “intime”. A questo punto scattava la trappola: le ricattava minacciando di divulgare le immagini in suo possesso se non gliene avessero inviate altre. E per intimorire le sue vittime, si spacciava per un affiliato dell’Isis mandando loro filmati riconducibili al terrorismo islamico. 

Per questo un 21 enne residente a Prignano sulla Secchia, nel modenese, è stato arrestato per i reati di produzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Le indagini erano partite nel novembre del 2017 in seguito alla denuncia del padre di una delle vittime. 

L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, dai militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Ischia, in collaborazione con i colleghi della compagnia dei Carabinieri di Sassuolo (MO), ha consentito di risalire al 21 enne.

Nella sua abitazione i Carabinieri hanno sequestrato diverse apparecchiature elettroniche, tra cui Pc, smartphone e hard disk. Nel corso delle perquisizioni è stato ritrovato anche altro materiale pedopornografico. È stata quindi eseguita l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Le vittime individuate, tutte minorenni, sono 26, e risiedono su tutto il territorio nazionale.

Giovedì, 13 Settembre 2018 16:45

Ritrovato dipinto del '600 rubato nel 1930

I Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale (TPC) restituiscono alla Pinacoteca Nazionale di Bologna il dipinto raffigurante "Madonna Orante" di Elisabetta Sirani, rubato nel 1930.

Bologna -

Questa mattina, alle 10:30, presso Palazzo Pepoli Campogrande di Bologna, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Maggiore Giuseppe De Gori, alla presenza del Direttore del Polo Museale dell'Emilia Romagna, Dott. Mario Scalini, ha restituito alla Direttrice della Pinacoteca Nazionale di Bologna, Dott.ssa Elena Rossoni, il dipinto, raffigurante "Madonna Orante", di Elisabetta Sirani (Bologna 1638-1665), rubato 88 anni fa, da quel museo.

L'eccezionale recupero scaturisce da una segnalazione da parte dei responsabili dello stesso polo museale che avevano riconosciuto, in un'opera in vendita presso una casa d'aste ligure, similitudine con quella rubata nel 1930 e denunciata, dall'allora direttore pro-tempore, al Procuratore del Re di Bologna. I minuziosi approfondimenti investigativi dei Carabinieri del TPC di Bologna, resi ancora più difficoltosi perché l'immagine dell'opera, data l'epoca del furto, non era contenuta nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando TPC, consentivano di reperire, agli atti del museo bolognese, l'effigie fotografica della storica catalogazione del prezioso dipinto.

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La comparazione dell'antica fotografia con il bene posto in asta, ha permesso di confermare con assoluta certezza che l'opera, nel frattempo, acquistata in buona fede da un ignaro acquirente era in realtà proprio quella sottratta 88 anni prima. L'Autorità Giudiziaria di Genova disponeva il dissequestro e la restituzione del dipinto in favore della Pinacoteca Nazionale.
In occasione dell'importante recupero, il Polo Museale dell'Emilia Romagna realizzerà, proprio nelle sale espositive di Palazzo Pepoli Campogrande, un percorso di visita dedicato ai dipinti devozionali di Elisabetta Sirani, inclusa la pregiatissima Madonna Orante, che verrà così riaccostata al Redentore benedicente.

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Giovedì, 13 Settembre 2018 08:00

Fugge tra i boschi dopo l'incidente.

Il fatto è accaduto nella serata di ieri, lungo la Strada Provinciale 59, in Località Rovine, dove P.D., ventinovenne, nato a Bologna, residente a Grizzana Morandi, a bordo di una Lancia Y, in preda ai fumi dell'alcool, causava un incidente stradale contro un'altra autovettura, dandosi poi alla fuga per le vie adiacenti.

Bologna 12 settembre 2018 - Allertati dai malcapitati, un settantunenne alla guida di un fuoristrada e una trentanovenne seduta sul sedile di fianco, che venivano successivamente trasferiti presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore di Bologna (avendo riportato lesioni fortunatamente guaribili in pochi giorni), giungevano sul posto i Carabinieri della Stazione di Monzuno che acquisite le prime informazioni si mettevano alla ricerca del fuggitivo. Lo stesso veniva rintracciato nei pressi della Stazione Ferroviaria di Vado, tratto in arresto per omissione di soccorso ed accompagnato questa mattina nelle aule del Tribunale di Bologna.

In sede di Giudizio direttissimo, l'arresto è stato convalidato e in attesa dell'udienza posticipata a seguito della richiesta dei termini a difesa, il giovane automobilista è stato sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria.

Il ventinovenne si era peraltro reso responsabile di un'altra vicenda lo scorso 7 settembre, allorquando ancora una volta ubriaco, ed armato di coltello, aveva fatto accesso ad un locale sito in via Porrettana Nord, a Marzabotto, minacciando il titolare per avere da bere. Nell'occasione il giovane era stato prontamente bloccato ed arrestato dai Carabinieri della locale Stazione.

Scende in strada per sedare una lite e spara alcuni colpi in aria: denunciato dalla Polizia di Stato

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha deferito all'Autorità Giudiziaria due uomini italiani, padre e figlio rispettivamente di 46 e 20 anni. Il padre per accensione ed esplosioni pericolose e per omissione delle cautele nella custodia di armi ed esplosivi, mentre il 20enne solamente per il secondo reato.

Intorno le ore 17, tramite numero d'emergenza 112NUE, è pervenuta alla Sala Operativa della Questura la segnalazione di una lite in strada in atto in via Attiraglio, durante la quale sono stati esplosi alcuni colpi d'arma da fuoco.

La scorsa mattina, due soggetti hanno patito il furto di un telefono cellulare all'interno della sala d'attesa del s.e.r.t., ritenendo responsabile dell'accaduto un terzo individuo presente nel luogo, hanno pensato di presentarsi presso l'abitazione di quest'ultimo con l'intento di recuperare l'oggetto in questione. La situazione è degenerata in una violenta lite scaturita all'interno dell'appartamento per poi proseguire in strada. Il 46enne, proprietario dell'appartamento dove è iniziata la lite, è sceso in strada nel tentativo di sedare la lite e con una pistola in pugno ha sparato alcuni colpi in aria.

Gli agenti, intervenuti con le dovute cautele e protezioni, sono riusciti ad evitare che a situazione volgesse a conseguenze peggiori. La pistola, regolarmente detenuta, è stata sequestrata. Entrambi i porto d'armi e tre fucili da caccia con le relative munizioni, detenuti da padre e figlio, sono stati ritirati cautelativamente.

Una terribile vicenda fatta di minacce e raggiri per estorcere denaro alla famiglia del giovane disabile. Agli arresti domiciliari B.A., parmigiano, di 24anni che stava iniziando a circuire un altro giovane caratterizzato da analoghe problematiche di natura psichica.

Parma -

Una lunga e complessa attività investigativa ha portato agli arresti domiciliari per B.A., parmigiano di 24anni, per i reati di circonvenzione di incapaci aggravata, minaccia aggravata, truffa aggravata, detenzione illegale di armi.

La vicenda trae origine dalla denuncia di un giovane disabile che stanco del comportamento di colui che si definitiva un "amico", ha trovato il coraggio di denunciare, raccontando di aver subito vessazioni perpetrate a lungo e di essere stato indotto anche a chiedere somme di denaro, sotto minaccia, alla sua famiglia.
B.A., approfittando della fragilità e della debolezza psichica del ragazzo, avrebbe infatti inizialmente cercato di stringere un solido ed esclusivo legame con la vittima, presentandosi alla sua famiglia come un soggetto "generoso" e attento ai problemi di ragazzi difficili; nello stesso tempo, però, gli impediva di frequentare altri amici o la famiglia stessa, facendo in modo che cominciasse a nutrire verso di lui una fiducia esclusiva. Questo morboso attaccamento, pian piano, è degenerato facendo emergere il lato violento di B.A. che, in diverse occasioni, è arrivato a minacciare il ragazzo, anche con delle forbici, di procurare lesioni e danni fisici a lui e alla sua famiglia.

La vittima era molto intimorita poiché B.A., a casa, deteneva delle armi, dei bossoli, dei pugnali, dei manganelli e altri strumenti atti ad offendere.
Con l'aiuto della vittima, poi, era riuscito ad ottenere somme di denaro dai genitori del ragazzo, che poi gestiva direttamente, anche se, in apparenza, veniva consegnato alla vittima. Le scuse erano delle più svariate: un incidente subito o per il pagamento di una multa o per diventare autonomo.

Le condotte criminose attuate da B.A. hanno trovato riscontro anche dal rinvenimento di un libro mastro su cui erano annotati i dati anagrafici della vittima e dei relativi familiari oltre che da altra documentazione tutta sottoposta a sequestro unitamente alle armi, in origine legalmente detenute, utilizzate per concretizzare la condotta illecita.

Il prosieguo delle indagini, poi, ha fatto emergere una realtà inquietante essendo stato accertato che B.A. stava tentando di attuare il medesimo disegno criminoso, con le stesse modalità, iniziando a circuire un altro giovane caratterizzato da analoghe problematiche di natura psichica.

Prime conferme sul corpo carbonizzato ritrovato nelle campagne del modenese nella giornata di lunedì. Si tratterebbe di una giovane, la cui morte risalirebbe ai primi giorni di settembre. Aperto un fascicolo per omicidio aggravato e distruzione di cadavere.

MODENA –

La sua identità rimane ancora ignota, ma il cadavere carbonizzato ritrovato a San Donnino, nel parcheggio adiacente il Percorso Natura del fiume Panaro nel tardo pomeriggio di lunedì sarebbe di una giovane donna.

Le condizioni in cui versava il corpo richiedono un esame autoptico più approfondito, ma i primi accertamenti e i rilievi compiuti dai Ris sembrano escludere la morte naturale o per cause accidentali.

La Magistratura ha pertanto aperto un fascicolo per omicidio aggravato e distruzione di cadavere. Sembra infatti che il corpo si trovasse nel parcheggio isolato da non più di una settimana, e che la combustione non sia stata la causa della morte. La vittima potrebbe, quindi, essere stata uccisa altrove e trasportata nel luogo del ritrovamento dove qualcuno ha tentato di renderla irriconoscibile o di fare sparire il suo corpo dandolo alle fiamme.

Ulteriore elemento di indagine sarà anche il contesto in cui il cadavere è stato ritrovato. La zona attorno alle casse di espansione del Panaro, infatti, è frequentato soprattutto da prostitute che si appartano con i loro clienti per consumare le prestazioni sessuali, ma è anche area di bivacchi di senza fissa dimora. Un'ambiente degradato in cui potrebbe essere nascosta la chiave di questo mistero di fine estate.

Mercoledì, 12 Settembre 2018 14:52

Modena - Spaccio: al setaccio le vie della città

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Mobile, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e di due Unità Cinofile di Bologna, ha effettuato controlli straordinari volti alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti nelle aree pubbliche cittadine di Modena.

Particolare riguardo è stato rivolto alle zone Tempio e Stazione Ferroviaria, all'interno dei parchi Novi Sad e XXII Aprile e in viale Gramsci, via Canaletto Sud e Strada Formigina.

Nel corso delle verifiche sono state identificate complessivamente 99 persone e controllati 28 veicoli. In tre diversi punti della città sono stati rinvenuti degli involucri contenenti sostanze stupefacenti, per un totale di 88,1 grammi di Marijuana e 310 grammi di Hashish, che sono stati posti sotto sequestro.

Intervento dei Carabinieri in piazza Maggiore a Bologna. Bloccato esagitato all'interno della Basilica di San Petronio in preda a "delirio religioso".

Bologna -

Nella serata di ieri, movimentato intervento dei Carabinieri in Piazza Maggiore quando K.B, trentunenne albanese, dopo essersi unito ai visitatori ed aver fatto accesso alla Cattedrale, ha dato segni di squilibrio.

Il tutto intorno alle ore 19.00, tra la folla abitualmente presente in Piazza Maggiore e la moltitudine di turisti in visita alla Basilica di San Petronio. Il trentunenne albanese, dopo i controlli di rito ad opera dei militari, è entrato in Chiesa urlando frasi prive di senso, in lingua albanese, invendo palesemente contro alcune persone presenti.

La confusione ha richiesto l'immediato intervento dei militari della Stazione Bologna Indipendenza, poco distanti, che in pochi secondi sono riusciti a bloccarlo accompagnandolo all'esterno del luogo di culto. Sul posto giungeva in ausilio anche una pattuglia del Nucleo Radiomobile Carabinieri che, dopo il trasferimento dello stesso presso gli uffici di via Galliera, ha avviato le opportune attività di identificazione e verifica.

Il giovane, affetto da disturbi di natura mentale, definiendosi "messaggero del Signore". Al termine delle verifiche, su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna.

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno tratto in arresto, un corriere di droga che trasportava ovuli di "hashish".

Bologna 12 settmbre 2018 - Nel corso di un controllo dei passeggeri presso l'Aeroporto "G. Marconi" i Finanzieri del I Gruppo Bologna, hanno individuato, anche con l'ausilio del cane anti-droga "Calma", un cittadino di nazionalità nord-africana, residente in Italia, con volo proveniente dal Marocco con scalo a Malaga.

Il comportamento anomalo tenuto dal fermato nel corso del controllo ha indotto gli operanti ad ulteriori approfondimenti investigativi che, grazie al supporto di esami diagnostici eseguiti presso un ospedale felsineo, hanno permesso di individuare la presenza di corpi estranei quantificati, una volta recuperati, in 113 ovuli termosaldati di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo pari a circa 1200 grammi.

Il cittadino marocchino è stato arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti e associato, su disposizione del Magistrato di turno, presso la casa circondariale di Bologna.

Lo stupefacente sequestrato, se immesso sul mercato, avrebbe reso, secondo stima prudenziale diecimila euro.

Il risultato illustrato evidenzia la costante attività di controllo effettuata giornalmente dalla Guardia di Finanza presso il locale scalo aeroportuale, anche con l'ausilio delle unità cinofile specializzate, per contrastare l'introduzione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di droga.

 

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Mercoledì, 12 Settembre 2018 07:08

Un Selfie di troppo. Arrestato

Arabia Saudita, fa un selfie mentre mangia in un luogo pubblico con una donna: arrestato. Un uomo è finito in manette dopo avere postato un video sui social per aver fatto colazione in un Hotel. Nel Paese arabo le femmine sole non possono sedersi allo stesso tavolo di uomini single.

Un lavoratore alberghiero egiziano, è stato arrestato in Arabia Saudita dopo che un suo video e un selfie che mostrano mentre fa colazione con una donna, è diventato virale sui social media. La clip di 30 secondi mostra l'uomo non identificato che stava mangiando alla sua scrivania accanto a una collega che indossava un velo a figura intera. Nel firmato di circa 30 secondi l'uomo, con un forte accento egiziano, riprende la scena mentre fa colazione con la donna, ricoperta con un velo che le lascia scoperti soltanto gli occhi che sembra imboccare l'uomo. Se ne dà notizia sui media arabi, presentando un video pubblicato sui social media dallo stesso uomo prima di essere arrestato. 

In Arabia Saudita, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti, le donne sole non possono sedersi allo stesso tavolo di uomini single. In ogni spazio ci sono aree riservate alle "famiglie", incluse donne sole, dove gli uomini possono entrare solo se assieme alle loro rispettive "famiglie", ma non da soli. Il video, su Twitter è stato visualizzato più di 130mila volte in poche ore. Ora l'uomo, è stato arrestato dal ministero del lavoro e dello sviluppo sociale. Secondo il comunicato del ministero, l'uomo ha commesso "gravi violazioni e ha occupato un posto a sedere riservato ai cittadini sauditi".

(11 settembre 2018)

Il ritrovamento è avvenuto lunedì sera in una zona isolata. L'avanzato stato di composizione non ha consentito di capire se si tratta di un uomo o di una donna. Indagano i Carabinieri

di Manuela Fiorini Modena 11 settembre 2018 – Un cadavere in avanzato stato di composizione è stato rinvenuto nella serata di lunedì nelle campagne attorno a San Donnino, nel modenese. Il corpo era in una zona piuttosto isolata, in aperta campagna, frequentata soprattutto da coppie in cerca di intimità o da prostitute che si appartano con i loro clienti.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e gli uomini della Scientifica. Dalle prime indiscrezioni emerge che lo stato in cui si trovava il cadavere ha reso impossibile stabilire se si tratta di un uomo o di una donna.

Per determinarne il sesso e, soprattutto, l'identità, dovranno quindi essere effettuati esami autoptici approfonditi, che dovranno anche stabilire se si tratta di morte naturale o di omicidio e se il corpo è stato portato lì e abbandonato.

In attesa di ulteriori sviluppi, gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.

Il weekend dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di varietà vegetali e antiche razze animali di Emilia Romagna, Toscana e Liguria ha fatto registrare un'affluenza straordinaria all'Agricola Rosa dell'Angelo di Rivalta. Una riconferma per la rassegna che punta sulla biodiversità per guardare al futuro.

 

E' sceso il sipario anche sulla quinta edizione del Rural Festival che si è svolto nel weekend dell'8 e 9 settembre all'Agricola Rosa dell'Angelo di Rivalta di Lesignano de' Bagni (Parma). Teatro della manifestazione il meraviglioso parco Rural di biodiversità agricola sulla prima collina parmense fatta di verde, boschi di querce, calanchi e vulcanelli di fango recentemente eletto a riserva Mab Unesco.

Due giorni dedicati alla riscoperta e alla valorizzazione di rare varietà vegetali e antiche razze animali di Emilia Romagna, Toscana e quest'anno anche della Liguria: un mondo agricolo non troppo lontano fatto di tradizioni e sapori da tutelare sotto il comune denominatore del motto: tornare indietro per andare avanti e guardare al futuro. Tantissimi i visitatori che hanno partecipato, desiderosi di riscoprirlo.
Si parla di almeno 40mila persone distribuite nelle due giornate: soprattutto tante famiglie con bambini e giovani che hanno raggiunto Rivalta da tutta Italia. Un trionfo della biodiversità animale e vegetale, insieme alle tradizioni agricole, con un'attenta valorizzazione del territorio attraverso gli stand gastronomici di una cinquantina di agricoltori e allevatori che con grande fatica e altrettanta passione, ogni giorno lavorano scommettendo su un'attività di nicchia ma importantissima.

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Tra le specialità proposte: prosciutto di maiale Nero di Rivalta, arrosticini di pecora Cornigliese, carne fresca di Cinta Senese, arrosto di tacchino nero, pane di grano del Miracolo e Marocca di Casola, polenta Formenton Otto File Garfagnana, testaroli della Lunigiana di farro, polpa di pomodoro Riccio di Parma, pasta fresca all'uovo di gallina Romagnola, Tortél Dóls con mostarda di frutti antichi, torta di patata Quarantina, erbe selvatiche, ortaggi liguri, cipolla Borettana, fagioli Zolfino al coccio, olio di Olivastra Seggianese, latte fresco di asina da cui si ricava un delizioso sorbetto che come sempre va ruba, formaggi unici di razze bovine e ovine, Marroni di Campora, marmellata di prugna Zucchella e di uva Termarina, caffè di orzo Leonessa, miele biologico reggiano, Sidro di mele di montagna, uve e vini da rari e antichi vitigni.

Il parco Rural, una vera e propria patria della biodiversità parmense, quest'anno si è arricchito di spazi ancora più ampi dove passeggiare e rilassarsi.
Diverse le aree dedicate, con attività per tutti: delle tantissime varietà di uva e pomodori antichi presenti nel parco con l'agronomo ed esperto Mauro Carboni, fino alla presentazione degli animali della fattoria con il veterinario ed esperto di biodiversità animale Alessio Zanon. E ancora approfondimenti sui frutti antichi con Enzo Melegari, ex docente dell'istituto agrario Bocchialini, che in oltre trent'anni di studi ha recuperato centinaia di varietà di frutta antica in via d'estinzione e grazie al quale il "movimento" Rural ha preso vita.

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Inoltre spettacoli con i cavalli Bardigiani, incursioni nel mondo affascinante della canapa Sativa nel canapaio per scoprirne curiosità, vedere manufatti e capirne il processo produttivo insieme a Franca Rossi e Francesco Benassi o in quello dei bachi da seta con Liviana Orlandini. Tra le novità, il Teatro Rural dove si sono tenuti incontri, racconti ed esperienze e si è ascoltata anche buona musica Swing dal vivo seduti sul fieno in totale relax. Grande interesse anche per modelli di trattori d'epoca Landini e Lamborghini prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta messi in moto da esperti motoristi e verso la barca per la pesca con le lampare con la quale ancora oggi nel Golfo del Tigullio uno dei produttori liguri presenti pesca acciughe da quando aveva 13 anni.

Entusiasmo anche per i mini tour con i fuoristrada per conoscere l'allevamento dei maiali Neri e la stalla "della salvezza", aperta per ospitare antiche e pregiate razze bovine. Un assaggio delle "esperienze dal vivo" che è possibile prenotare durante l'anno: escursioni all'interno del parco di biodiversità Rural con la guida di esperti, per conoscere da vicino il lavoro di allevatori e coltivatori custodi Rural, l'anima reale del meraviglioso mondo Rural.

Per i più piccoli partecipatissimi i laboratori tenuti dal coinvolgente "chef Gino", di origini parmigiane ma ormai famosissimo in America dove vive, che attraverso le "mani in pasta" ha fatto conoscere loro la biodiversità e la buona cucina.

"Possiamo dire che è stato il Rural delle famiglie – precisa Mauro Ziveri dell'azienda Rosa dell'Angelo e ideatore della manifestazione -, due giornate in cui si è respirata serenità".

Un rinnovato interesse e successo per un appuntamento ormai immancabile a settembre. Crescente è la curiosità verso la biodiversità agricola: un bel segnale questo che dà speranza. Un festival di persone e di sentimenti che vuole salvaguardare la biodiversità agricola. Una bella organizzazione composta da un centinaio di persone e volontari che hanno lavorato instancabilmente per garantire la buona riuscita della manifestazione.
E' possibile continuare ad apprezzare i prodotti agricoli di biodiversità della tradizione tosco emiliana e ligure durante tutto l'anno al Rural Market di borgo Giacomo Tommasini  che promuove le produzioni di questi piccoli produttori, offrendo il massimo della genuinità.

Questa notte, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino italiano di 47 anni, pregiudicato, per tentato furto aggravato.

Intorno all'una di notte, su segnalazione pervenuta alla linea di emergenza 112NUE, gli agenti sono intervenuti per un furto in atto ai danni di un ristorante del centro storico. Alcuni residenti avevano notato l'uomo, già noto nel quartiere per comportamenti di disturbo alla quiete pubblica e ubriachezza molesta, mentre cercava di spaccare la vetrina del locale ed hanno allertato la Polizia.

Gli agenti sono intervenuti nell'immediatezza e lo hanno bloccato in via Tre Re. L'individuo è stato trovato in possesso di un cacciavite con punta a taglio, utilizzato per forzare una delle porte finestra dell'esercizio commerciale.

Il 47enne, gravato da numerosi precedenti di Polizia e penali e sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale, con obbligo di dimora nel Comune di Modena e divieto di allontanarsi nelle ore serali dalla propria abitazione, è stato anche deferito all'Autorità Giudiziaria per porto di oggetti atti ad offendere e per inosservanza alle prescrizioni della Sorveglianza Speciale. Trattenuto all'interno delle camere di sicurezza della Questura, è in attesa del processo con rito direttissimo fissato per oggi.

Operazione Billions: reati fiscali, bancarotta, riciclaggio e reimpiego, Polizia di Stato e Guardia di Finanza arrestano 4 persone e sequestrano beni per 10 milioni di euro.

Dalle prime ore del mattino personale della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale della città, stanno eseguendo una serie di arresti e perquisizioni nella Provincia reggiana, nei confronti dei presunti appartenenti ad un sodalizio criminale, responsabili - a vario titolo - della commissione di una pluralità di reati di natura fiscale, bancarotta fraudolenta riciclaggio e reimpiego.

Contestualmente all'esecuzione del provvedimento cautelare personale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Reggio Emilia ha disposto il sequestro preventivo per equivalente dei beni e delle disponibilità finanziarie degli indagati e delle società agli stessi riconducibili per un ammontare complessivo di quasi 10 milioni euro; tra i beni sequestrati anche un bar della città di Reggio Emilia ritenuto oggetto di reimpiego dei proventi illeciti conseguiti dagli indagati a seguito di frodi fiscali, così "ripuliti" attraverso il reinvestimento nell'attività commerciale fittiziamente intestata da uno degli indagati alla ex moglie.

Le indagini sono state avviate di iniziativa dalla Squadra Mobile di Reggio Emilia a seguito di analisi delle emergenze di altra attività di indagine convenzionalmente denominata House of Cards. Avendo constatato un rilevante e sistematico ricorso al fenomeno della emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte del sodalizio, si decideva di costituire un pool investigativo, coordinato dalla Procura della Repubblica reggiana, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica, dott. Giacomo Forte, al fine di coniugare le esperienze e le professionalità degli uffici investigativi della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato.

L'attività investigativa, effettuata anche con tecniche innovative, prendeva avvio da un nucleo familiare reggiano dedito sistematicamente ad attività di frode fiscale e si sviluppava velocemente pervenendo al sequestro, in flagranza di reato di riciclaggio, di 120.000 euro contanti, ritenuti provento dell'attività di falsa fatturazione. Parte della somma è stata rinvenuta occultata negli infissi delle tapparelle di uno degli arrestati.

I successivi sviluppi investigativi consentivano di individuare negli odierni arrestati gli ulteriori responsabili delle emissioni ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, che venivano complessivamente quantificate in oltre 80 milioni di euro.

Le modalità operative delle "cartiere" sono state accertate dagli investigatori che hanno ottenuto decisivi riscontri proprio dalle indagini tecniche, nel corso delle quali i "fatturieri" dispensavano consigli anche a chi vorrebbe "lanciarsi nel business", fornendo altresì indicazioni in ordine ai rilevanti guadagni giornalieri realizzabili.

Lo sviluppo delle indagini finalizzate al contrasto dell'economia illegale ed a far emergere decisivi elementi probatori, tali da pervenire alle misure cautelari personali e reali, rappresenta il secondo step dell'operazione fortemente voluta dalla Procura della Repubblica, dalla Guardia di Finanza e dalla Questura di Reggio Emilia.

Le investigazioni sono ancora in corso e si presentano particolarmente complesse. Quanto sino ad ora accertato rappresenta infatti solo una piccola parte del vorticoso giro di false fatturazioni, che dovrà essere disvelato indagando sulle ingenti movimentazioni bancarie scoperte dagli investigatori, le quali consentono di affermare che il sistema creato sia molto ampio, ben strutturato e radicato sul territorio, come desunto, tra l'altro, anche dalle stesse affermazioni di alcuni dei soggetti indagati, nei confronti dei quali, in più occasioni, sono state captate conversazioni in cui, commentando le loro attività illecite, si complimentavano reciprocamente per la lucrosità degli affari.

Proprio per consentire il proficuo proseguo delle indagini non verranno forniti ulteriori dettagli dell'operazione.

I destinatari della misura degli arresti domiciliari sono:
1) INNOCENTI Salvatore nato a Augsburg (D) classe 1977;
2) ALOI Giuseppe nato in Germania classe 1978;
3) MAZZEI Pasquale nato a Crotone classe 1977;
4) RUGGIERO Salvatore nato a Cutro (KR) classe 1974.

Riconoscimento a Michela Ablondi, dottoranda di ricerca in Scienze Medico-Veterinarie dell'Università di Parma, nel corso del 69th Annual Meeting dell'European Federation of Animal Science.

Parma, 10 settembre 2018 -

Michela Ablondi, dottoranda di ricerca in Scienze Medico-Veterinarie dell'Università di Parma (XXXIII ciclo, tematica Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali), è stata recentemente insignita del "Best presentation Horse Commission 2018 Award" per il lavoro "ROH as hint of selection in the genome of a modern sport horse breed ".

La premiazione è avvenuta a Dubrovnik nel corso del 69th Annual Meeting dell'European Federation of Animal Science, il più importante congresso europeo nel settore della produzione animale, cui hanno partecipato quasi 1600 studiosi.

Nel corso del congresso Michela Ablondi ha inoltre partecipato con successo all'assegnazione di una borsa di studio dell'EAAP - European Association for Animal Production.

Nell'ambito di un più ampio dispositivo di controllo del territorio, sono stati intensificati i servizi finalizzati alla prevenzione dei reati nel territorio parmense.

Verso le 17.00 di ieri, il Nucleo Volanti della Questura, durante il servizio di pattugliamento nella zona di via Mantova, quartiere più volte segnalato per la presenza di spacciatori e recentemente oggetto di furti in abitazione, ha notato un'auto procedere a forte velocità.

Un piccolo inseguimento, per eludere il controllo degli agenti, terminato poche centinai di metri in via Pedrignano, dove la volante è riuscita ad intercettare l'Alfa Romeo. Alla guida, E.F.E.H, le sue iniziali, tunisino, residente a Mantova, incensurato ed in regola con il soggiorno, è apparso subito molto agitato ed intollerante al controllo di Polizia.

A seguito della perquisizione, all'interno di un borsello, erano nascosti circa tremila euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio. Non fornendo valide motivazioni in merito al denaro in suo possesso e considerando anche che riferiva di essere disoccupato, gli agenti hanno perquisito il veicolo.
Nascosti all'interno del bagagliaio, occultati tra alcuni indumenti, vi erano 30 panetti di stupefacente, del tipo hashish, avente ognuno peso approssimativo di grammi 100, nonché 50 ovuli, avente ognuno peso approssimativo di grammi 10, per un totale complessivo di circa 3,5 kg di hashish.

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Considerato il tutto, lo straniero è stato accompagnato in Questura ove, al termine di tutti gli accertamenti, sotto la puntuale direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, E.F.E.H è stato arrestato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e accompagnato presso la locale casa circondariale in attesa di giudizio.

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino rumeno di 32 anni, per tentato furto aggravato in concorso, perpetrato all'interno dell'Extracoop del centro commerciale "Grandemilia" di via Emilia Ovest a Modena.

Il 32enne è stato notato dal personale di vigilanza dell'esercizio commerciale mentre, insieme ad un complice, occultava tre paia di occhiali da sole griffati all'interno di una borsa per poi cercare di allontanarsi oltrepassando le barriere antitaccheggio. La borsa era stata modificata artigianalmente per inibire il corretto funzionamento dei sensori d'allarme che difatti non è scattato.

Gli agenti intervenuti hanno accompagnato il giovane incensurato in Questura, per redigere gli atti di rito, dove è stato trattenuto in attesa del processo per direttissima fissato per oggi. Sono in corso indagini per addivenire all'identificazione del complice riuscito a dileguarsi, inquadrato però dalle telecamere di videosorveglianza.

La merce, del valore complessivo di 465,00€, non danneggiata e quindi rivendibile, è stata riconsegnata alla responsabile del supermercato.

Dopo quasi vent'anni di attività, chiude "La Baita dei Formaggi" e Parma perde un altro negozio amato da tanti.

Parma -

Testo di Sara Bondani, Foto di Francesca Bocchia

Andrea taglia la forma di Parmigiano Reggiano e la colloca sulla bilancia. La punta è esattamente del peso richiesto, l'occhio è quello esperto di chi da anni fa questo mestiere. Quasi 20 per la precisione, senza contare i precedenti sempre nel settore alimentare. Dietro al bancone, valido aiuto da sempre, la mamma Maria. Due persone squisite, che si sono fatte ben volere negli anni per la professionalità e gentilezza che le contraddistingue.

"La Baita dei Formaggi" è un'altra attività di Parma che volge al termine, dopo essersi spostata in diverse zone della città, da cinque anni era, finalmente, tornata nella rinnovata Piazza Ghiaia. Un piccolo scrigno di bontà per gli amanti dei formaggi e non solo. Dal classico Parmigiano Reggiano stagionato 12, 24 e 36 mesi, alla caciotta Penna prodotta nelle nostre montagne, a diverse tipologie di pecorino, da accompagnare con vini di produttori locali.

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Una sicurezza sia per i prodotti di qualità che per la grande professionalità, quella di chi ama il proprio mestiere e lo fa con gioia, nonostante le avversità, sempre con il sorriso sulle labbra.

Purtroppo però, questo mercoledì, 12 settembre, l'attività cesserà definitivamente.

"E' triste che chiuda l'ennesimo negozio di Parma", dice una cliente. E noi siamo certi che rispecchi il pensiero di molti.

Dopo una vita a contatto con la clientela fornendo sempre un servizio attento e una gentilezza rara, non resta che salutare i fidati clienti che negli anni hanno gustato i prodotti selezionati con dovizia.

"Andre mi dispiace molto...chiude un pezzo di vecchia ghiaia...ti auguro tutta la fortuna del mondo..." si legge fra i tanti commenti lasciati sulla pagina Facebook del negozio, e ancora, "Andrea e Maria...siete tutto ciò che un buon commerciante deve essere...cordiali onesti e simpatici...Parma perde sicuramente qualcosa di importante ...è stato un piacere essere i vostri "vicini" i giorni di mercato!".

Un affetto sincero guadagnato nel tempo. Ed oggi, sempre con il sorriso che li contraddistingue, Andrea e Maria ringraziano e salutano tutti per l'affetto e l'amicizia dimostrata.

E noi, non possiamo che augurare loro tutto il meglio.

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Erano specializzati in furti nelle abitazioni e nel solo mese di agosto sembra avessero preso d'assalto un ventina di abitazioni nel piacentino. I Carabinieri di Piacenza hanno tratto in arresto tre persone di origine albanese, carichi di precedenti penali, che avevano fatto base in riva al Po in un casolare abbandonato nella bassa piacentina.

Abili ladri, che non si fermavano nemmeno se l'abitazione presa di mira era occupata dai proprietari, erano già riusciti a sfuggire alla cattura alcuni giorni fa quando erano stati inseguiti in provincia di Cremona.

L'agenzia ANSA riferisce che grazie a un blitz condotto all'alba, i carabinieri di Fiorenzuola, coordinati dal pm piacentino Emilio Pisante, con  l'impiego anche di un elicottero, la banda è stata finalmente fermata e arrestati i componenti. Anche la fidanzata di uno dei malviventi è stata intercettata mentre viaggiava verso la capitale per vendere la refurtiva.

Solo ieri mattina avevamo comunicato del momenti di panico vissuti nel primo pomeriggio di sabato, a bordo del volo Swiss LX1249 diretto a Kloten da Stoccolma, da parte dei passeggeri, in maggioranza turisti al rientro dalle vacanze, a causa di un motore che il pilota ha dovuto spegnere 25 minuti prima dell'atterraggio. Momenti di panico  che tutto l'equipaggio è riuscito a gestire così come il pilota ha garantito un atterraggio in sicurezza nonostante le ovvie diffcioltà.

Sempre nella giornata di sabato, altri tre episodi accaduti a bordo di altrettanti aeromobili hanno messo in apprensione equipaggi e passeggeri.

Un falso allarme, per un display dei sistemi di controllo nella cabina di pilotaggio erroneamente visualizzato dal pilota, ha costretto ieri pomeriggio il volo Lufthansa partito da Malaga e diretto a Monaco di Baviera a deviare a Barcellona dov'è atterrato. L'incredibile fatto è stato confermato anche da Lufthansa. Inizialmente su Twitter era stata ipotizzata un'emergenza medica o tecnica, ma questa volta non è stata confermata dalla compagnia aerea. Inizialmente, non ci sono state ulteriori informazioni. Più tardi è seguìta una nota dell'incidente da Lufthansa: "A causa di un errore di visualizzazione di un display nella cabina di pilotaggio" è stato deviato il volo.

Poche ore prima un volo Jet2 è stato costretto a un atterraggio di emergenza per un malore avvertito da passeggero. L'aereo, partito da Manchester,  avrebbe dovuto raggiungere Ibiza (16:50 - 20:45), mentre è stato costretto a fare scalo a Tolosa per emergenza medica. Purtroppo quando l'aereo è atterrato a Tolosa per il passeggero, forse un cittadino britannico, non c'era più nulla da fare. Un testimone ha raccontato che immediato è stato l'intervento di alcuni passeggeri e membri dell'equipaggio che hanno cercato anche di rianimare il viaggiatore somministrando per via endovenosa una flebo durante l'emergenza a mezz'aria.

Infine un passeggero ubriaco che ha seminato il panico su un aereo Qantas, è stato arrestato  dopo l'atterraggio d'emergenza. Un volo tra l'Australia e Londra costretto a tornare indietro solo dopo due ore di volo a causa di un passeggero alticcio. L'ennesimo caso tra quelli già segnalati dallo "Sportello dei Diritti"  fa riesplodere la polemica su un fenomeno che riguarda la sicurezza dei voli: l'ubriachezza a bordo dei velivoli di linea sta diventando un problema serio che merita la dovuta attenzione da parte delle autorità aereoportuali e quelle che regolamentano il traffico aereo e richiede misure urgenti per evitare che ci scappi la tragedia. Questa volta è accaduto al volo Qantas QF9 sul Boeing 787-9 Dreamliner, dell' 8 settembre da Perth a Londra, che ha costretto i piloti a tornare indietro dopo due ore di volo e ha portato un passeggero ubriaco ad essere arrestato dopo l'atterraggio. I testimoni, hanno riferito alla ABC National Television che l'uomo aveva agito in modo strano: dapprima si è chiuso in bagno per più di un'ora dopo aver preso uno dei più lunghi voli passeggeri del mondo della durata di 17 ore. Quando finalmente uscì, iniziò a urlare ai passeggeri e si accovacciò come se si stesse preparando per un combattimento. Qantas ha confermato l'accaduto, evidenziando che l'uomo si è comportato "in modo distruttivo" a bordo del volo dopo aver bevuto dell'alcol acquistato all'aeroporto di Perth.

Probabilmente ma, anche se non in questa misura quotidiana, gli incidenti più o meno gravi su aeromobili, di ormai quasiasi compagnia, sono molto frequenti e dovrebbe essere un campanello d'allarme per essere meglio analizzati tutti i casi per trarne le dovute conseguenze.  

Comunque, almeno dal punto di vista statistico, la sicurezza sui voli è certamente tra le più solide e è doveroso segnalare che proprio il 2017 è stato archiviato con il record in fatto di sicurezza per il trasporto aereo. Con un totale di 10 incidenti che hanno provocato 44 morti, lo scorso anno è stato "il più sicuro di tutti i tempi, sia per numero di eventi che di vittime", scrive l'agenzia specializzata Aviation safety netrwork, ricordando che nel 2016 c'erano stati 16 incidenti e 303 vittime. In conclusione sarebbe stato solo un incidente ogni 7,36 milioni di voli.

Numeri incoraggianti ma che sulla enormità di voli (oltre 30 milioni) hanno un abassa incidenza. Infatti i risultati statistici varierebbero di pochissimo se al posto di due fossero trenta gli incidenti registrati.  Considerevolmente diverso sarebbe invece il numero delle vittime e delle famiglie colpite da lutti. Ecco quindi il motivo per cui questi segnali d'allarme devono essere presi in attenta considerazione dagli organismi preposti alla vigilanza.

 

 

 

 

 

Uomini violenti che maltrattano e picchiano le proprie compagne o ex. Due gli arresti a Reggio Emilia per altrettanti casi di violenza nei confronti di due donne, la cui colpa principale è stata di avere incontrato la persona sbagliata.

Il primo caso si è verificato a Montecchio, nella val d'Enza, dove un uomo di 36 anni è stato arrestato e portato in carcere dai carabinieri, accusato di aver rotto le costole e perforato un polmone alla moglie, anche dopo la separazione. A riferirlo è l'agenzia ANSA che fa risalire l'episodio principale all'agosto scorso quando l'ex marito ha preso a schiaffi la donna e l'ha sbattuta al muro provocandole fratture al costato.

Nel secondo caso invece i carabinieri hanno tratto in arresto un 55enne di Scandiano che avrebbe molestato e minacciato, sia tramite sms sia fisicamente - in una circostanza armato anche di coltello - l'ex fidanzata di 28 anni, non volendo accettare la fine della loro relazione. Un tasso di violenza che avrebbe suggerito al Magistrato della procura di Reggio Emilia di chiedere gli arresti domiciliari che il GIP ha accolto.

Nell'ambito delle iniziative tendenti ad individuare nuove strategie per limitare il grave fenomeno degli incidenti stradali, anche con conseguenze mortali, determinati da abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti nonché dalla contestuale violazione delle norme che regolano la velocità, elemento aggravante delle conseguenze del sinistro, che vedono coinvolti quasi esclusivamente giovani frequentatori di discoteche e altri locali pubblici, la Polizia di Stato durante la notte di ieri ha effettuato un servizio dedicato alla verifica delle condizioni psicofisiche dei conducenti.

Il dispositivo di controllo, composto da tre pattuglie della Polizia Stradale, da una unità Cinofila e dal Medico della Polizia di Stato, con la collaborazione con la Croce Rossa Italiana, è stato attivato sulla SS9 in località "EX SALAMINI".

L'attività compiuta ha permesso di verificare 46 conducenti, dei quali 3 sono risultati in stato di ebbrezza alcoolica e 1 alterato dall'assunzione di sostanza stupefacente del tipo cocaina.
I suddetti sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria per i reati previsti dagli Artt.186 e 187 del Codice della Strada; 4 patenti sono state pertanto ritirate per essere inoltrate al Prefetto ai fini della sospensione. Inoltre un veicolo è sottoposto a sequestro ai fini della confisca, con contestuale ritiro della carta di circolazione in quanto uno dei conducenti si trovava in stato di ebbrezza grave con tasso superiore a 1,5 gr/l.

Durante le operazioni di polizia sono state altresì accertate e contestate ulteriori 3 violazioni amministrative per condotte contrastanti le norme del codice stradale.
I servizi proseguiranno nel corso delle prossime settimane.

ESTATE SICURA 

L'impatto dell'operazione ESTATE SICURA su tutto il territorio nazionale ha fatto sì che il confronto dei dati statistici del numero dei furti in abitazione, denunciati nel periodo luglio/agosto 2017 e 2018, consente di rilevare una flessione di tale reato del 13%.

Sulla scorta delle indicazioni del Dipartimento di P.S., la Questura di Parma, ha organizzato specifici servizi di controllo straordinario del territorio, cui hanno partecipato le pattuglie della locale Squadra Volante, le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, le pattuglie della Polizia Stradale delle Sezioni e dei Distaccamenti di zona nonché pattuglie della locale Polizia Municipale.

Nell'ambito dei servizi di cui sopra, resi maggiormente efficaci dall'uso delle moderne tecnologie - che consentono un accertamento automatizzato diretto sulle targhe dei veicoli attenzionati - nonché dall'effettuazione di numerosi posti di controllo - volti ad eseguire verifiche sui veicoli sospetti alla ricerca di arnesi atti allo scasso o di strumenti utili a neutralizzare i sistemi di videosorveglianza e di allarme, hanno consentito di raggiungere interessanti obiettivi anche a Parma.

Complessivamente, per l'attuazione dell'operazione "Estate sicura", che aveva preso avvio il 2 luglio scorso, sono stati messi in campo 4.186 equipaggi, pari a 9.765 dipendenti. I veicoli controllati sono stati 293.186, le persone controllate
46.485, di cui con precedenti di polizia 9.677, le persone arrestate 81, le persone denunciate 340, i veicoli sequestrati 262, i veicoli contravvenzionati 1.997, gli stupefacenti sequestrati (in grammi)
13442. 


Parma, 8 settembre 2018

Nel corso della mattinata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio.

L'attività, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha interessato prevalentemente il centro cittadino, dove nella giornata di sabato si svolge il mercato settimanale, e le arterie stradali di maggior transito in ingresso ed uscita dalla città, lungo le quali sono stati predisposti anche posti di controllo.

Sono state identificate complessivamente 43 persone e controllati 24 automezzi.

Parco Novi Sad e via Gramsci: controlli straordinari della Polizia di Stato. Ieri pomeriggio, personale della Squadra Mobile, coadiuvato da una unità cinofila di Bologna e da uomini del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato un servizio straordinario finalizzato alla prevenzione e al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e dell'immigrazione clandestina.

Le verifiche si sono concentrate nella zona del parco Novi Sad e di via Gramsci. Sono state identificate 47 persone, tutte di nazionalità straniera, di cui 5 accompagnate in Questura per accertamenti più approfonditi in quanto prive di documenti di riconoscimento al seguito e per tale motivo deferite A.G. per inosservanza delle norme sugli stranieri.
Sequestrati a carico di ignoti 320 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, suddivisa in diversi involucri, rinvenuti occultati tra i cespugli e le aree verdi del parco Novi Sad.

Sempre nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Amministrativa ha notificato al legale rappresentante della società che gestisce l'esercizio commerciale "Bamboo", sito all'interno del parco Novi Sad, il provvedimento del Questore Agricola, adottato ai sensi dell'art. 100 del TULPS, con cui è stata disposta la sospensione della licenza con conseguente chiusura dell'attività per un periodo di 7 giorni.

Sabato, 08 Settembre 2018 09:06

Incuria in Via Roma a Felino

Dai Giovanni Conciatori riceviamo e pubblichiamo la sua segnalazione su una situazione di incuria a Felino.

"Felino è un comune della Val Baganza in provincia di Parma, molto famoso per il tipico salame, un prodotto amato da tanti, una vera specialità del settore alimentare. Ma Felino purtroppo non è solo un paese di buongustai. A volte nella Val Baganza, l'incuria e il degrado regnano incontrastati e Felino non fa eccezione. Scarsa illuminazione, mancanza di sicurezza e decoro, strade e marciapiedi da rifare. Molti cittadini felinesi non si sentono tutelati e presi in considerazione dall'amministrazione comunale. Più di una volta ci sono state lamentele riguardo al degrado del manto stradale e forse per questo, da qualche giorno, sono cominciati i lavori di asfaltatura. Sistemeranno anche Via Roma?! Il marciapiede non è sicuro e putroppo diverse persone ne hanno fatto le spese cadendo e facendosi male. Non certo per disattenzione, ma perchè la pavimentazione è molto sconnessa ed in molte parti fuoriescono i ferri dell'armatura dei cordoli dove si inciampa involontariamente.

Giovanni Conciatori: è un cittadino che pensa al bene dei cittadini e che ama la Val Baganza. Per info e contatti ecco il link del mio profilo Facebook https://www.facebook.com/giovanni.conciatori.58 "

 

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