«Seguiamo con grande attenzione gli sviluppi della vicenda, ma al momento per i nostri assistiti non cambia nulla». Lo afferma Adele Chiara Cangini, responsabile dell’Adiconsum Cisl Emilia Centrale, commentando la notizia del sequestro di oltre 700 milioni di euro disposto dalla Procura della Repubblica di Milano per la nota vicenda dei diamanti da investimento. Gli indagati sono 75, più le due società (Intermarket Diamond Business e Diamond Private Investment) e le cinque banche (Unicredit, Banco Bpm, Banca Aletti, Monte Paschi di Siena e Intesa Sanpaolo) presso le cui filiali sono stati consigliati i diamanti
 
Adiconsum assiste circa cento consumatori modenesi e reggiani che hanno investito complessivamente 2,6 milioni di euro in diamanti. 
«Quando è scoppiato il caso in tutta Italia, Adiconsum si è messa subito a disposizione delle persone coinvolte – sottolinea Cangini – Già dal 2 luglio 2018 abbiamo aperto, sia a livello nazionale che territoriale, un tavolo con il Banco Popolare di Milano per esaminare, sulla base di criteri e obiettivi condivisi, le posizioni dei consumatori, in primis di quelli in situazioni di criticità». 
 
Nel frattempo, la società di investimento IDB, multata dall’Antitrust per pratica commerciale scorretta, confermata dal Tar del Lazio, è stata dichiarata fallita. 
«Il fallimento della Idb era una possibilità concreta che alla fine si è verificata, ma alla quale eravamo preparati – continua Cangini - I nostri referenti nazionali sono già in contatto con la curatrice del fallimento nominata dal tribunale di Milano e abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che i diamanti non entreranno nel passivo fallimentare, ma saranno restituiti ai legittimi proprietari. È indispensabile, però, che gli interessati si attivino subito in tal senso, anche se non hanno avviato alcun contenzioso con le banche. 
 
Sappiamo, infatti, - conclude la responsabile dell’Adiconsum Emilia Centrale – che la quasi totalità dei consumatori assistiti da noi non ha le pietre, nonostante da maggio 2018 sia stato richiesto formalmente a Idb di consegnarle ai proprietari».
Intanto prosegue la trattativa tra Adiconsum Emilia Centrale e Banco Bpm per arrivare a una conciliazione. Gli incontri vanno avanti da mesi e si è registrato qualche progresso, senza tuttavia giungere a una soluzione definitiva.
 
Fonte: Adiconsum

Il crollo si è verificato ieri pomeriggio in una palazzina di via Sant’Eufemia, in pieno centro storico a Modena. La ragazza ha riportato ferite non gravi a una gamba. Lo stabile è stato dichiarato inagibile. 

MODENA –

Una 21 enne filippina è rimasta ferita a una gamba, per fortuna in modo non grave, in seguito al cedimento di parte del pavimento della camera da letto verificatosi ieri, attorno alle 18.45 in via Sant’Eufemia, nel cuore del centro storico di Modena, a pochi passi dal Duomo.

Il crollo si è verificato al secondo piano di un appartamento al civico 66, adiacente lo storico palazzo Solmi. Tra le cause, ancora al vaglio dei Vigili del Fuoco, intervenuti sul posto insieme alla Polizia Municipale e al personale del 118 e, che hanno trasferito la 21 enne all’ospedale, ci sarebbero alcune infiltrazioni trascurate.

L’appartamento è stato messo in sicurezza, ma è stato dichiarato inagibile. La famiglia filippina che lo aveva in affitto è stata presa in carico dai Servizi Sociali che ha provveduto a sistemare i componenti, circa una decina, in alloggi sicuri.

Il crollo del pavimento ha fatto precipitare i calcinacci nell’androne sottostante, prontamente sgomberati prima dai Vigili del Fuoco e poi da una ditta esterna chiamata dalla proprietà per rendere fruibile di nuovo l’accesso ai residenti degli altri appartamenti. Sono state avviati accertamenti per verificare sia le cause del crollo sia la sicurezza degli altri ambienti dell’edificio.

Mercoledì, 20 Febbraio 2019 06:21

Strada Tordenaso, l'incompiuta

Felino (PR) 20 febbraio 2019 - lo scorso 25 agosto ci siamo occupati dello stato di degrado in cui si presentava Strada Tordenaso, ovvero la strada di confine tra Sant'Ilario Baganza frazione del comune di Felino e Tordenaso, località del comune di Langhirano.

Oggi, a sei mesi di distanza, a partire dal cartello di Langhirano in poi, l'amministrazione langhiranese ha dimostrato sensibilità e interesse, mentre ancora alle origini è la parte felinese che accusa ancora i segni del degrado. Striscia bianca inesistente e manto stradale in condizioni deplorevoli che potrebbe rivelarsi un tratto di strada molto pericoloso per motociclisti e ciclisti.

I cittadini quindi si chiedono quando cominceranno i lavori e se trascorrerà' ancora molto tempo prima di vedere totalmente ripristinata la carreggiata.

A seguire il link del nostro precedente servizio con la galleria fotografica del 25 agosto scorso. www.gazzettadellemilia.it/cronaca/item/20663-strada-tordenaso-resterà-bruttissima-ancora-per-molto-tempo-in-territorio-felinese.html  (N.C.)

 

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Ieri pomeriggio, nella sede dell'Unione Parmense degli Industriali, si è svolta la premiazione Atleta del Mese e dell'Anno dello sport parmense 2018, promossa da Panathlon e Veterani dello Spor, sezione di Parma, con la presentazione di Francesca Strozzi e le interviste di Giancarlo Ceci.

Al tavolo della presidenza a fare gli onori di casa il vice presidente dell'Unione industriali, Lauro Riani, il vice Sindaco Bosi, il prefetto Forlani, il presidente della Mup, Roberto Del Signore, il vice presidente del Parma Calcio, Malmesi e il vice presidente del Coni, Bicocchi, in rappresentanza di di Antonio Bonetti.

L'Atleta dell'anno dello sport parmense 2018, votata da un centinaio di sportivi ed ex sportivi interpellati dalla Gazzetta di Parma, è risultata la campionessa di nuoto paralimpico Giulia Ghiretti.

Di seguito, tutti i 12 atleti che sono stati votati dalla giuria, coordinata da Franco Criscuoli e composta da Corrado Cavazzini, Ruggero Cornini, Giorgio Gandolfi e Francesco Monaco:


GENNAIO: EDWIGE GWEND - JUDO
FEBBRAIO: ELISA MARIA DI LAZZARO - ATLETICA LEGGERA
MARZO: ALBERTO CERRI - CALCIO
APRILE: MARCELLO VIOLI - RUGBY
MAGGIO: ALESSANDRO LUCARELLI - CALCIO
GIUGNO: GIULIA GHIRETTI - NUOTO
LUGLIO: EDOARDO SCOTTI - ATLETICA LEGGERA
AGOSTO: STEFANO MANICI - MOTOCICLISMO IN SALITA
SETTEMBRE: KIARA FONTANESI - MOTOCROSS
OTTOBRE: ALESSANDRO MAGNANI - JUDO
NOVEMBRE: GERVINHO - CALCIO
DICEMBRE: AYOMIDE FOLORUNSO - ATLETICA LEGGERA

Fra i premiati, assenti soltanto Gervinho, Kiara Fontanesi e Alberto Cerri, degnamente rappresentato dal papà, a suo tempo ottimo calciatore.

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia 

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Martedì, 19 Febbraio 2019 10:24

Rigenerazione e qualità per San leonardo

Il quartiere San Leonardo prosegue la sua azione di sensibilizzazione dell'Amministrazione comunale verso le peanti problematiche del quartiere. Accogliamo quindi la leettera inviata agli organi comunali e la risposta ricevuta nella speranza di poter dare un contributo alla "rigenerazione e qualità" per San Leonardo.

____________________________________________

Spett.li

ORGANI DI INFORMAZIONE

Loro Sedi

in allegato la lettera da noi inviata nelle scorse settimane alla Commissione Qualità Architettonica e Paesaggio (e loro risposta) per chiedere il loro contributo ad un dibattito ed alla ricerca di nuove azioni per ridare dignità e salubrità a questa parte della città ormai invasa da strade, supermercati , erigende aree commerciali e/o direzionali e dalla persistenza di tralicci per l'alta tensione, col loro portato di emissioni elettromagnetiche, in sostanza gravata da uno sviluppo ambientalmente insostenibile.

Abbiamo ascoltato nei giorni scorsi le dichiarazioni dell'Assessore ALINOVI (PARMA EUROPA 29/1/2019) circa l'idea di uno studio sulla grande viabilità cittadina soprattutto sull'arco Nord della città.

Di fronte a questi "pensieri" a lungo termine noi restiamo in attesa di interventi a breve: da tempo chiediamo, un grande investimento in alberature lungo la tangenziale, lungo gli assi di penetrazione, nei quartieri artigianali, presso i Centri Commerciali.......il blocco della costruzione di supermercati.............insomma ci auguriamo che si possa concretizzare quel PATTO PER SAN LEONARDO auspicabile, ma che non sembra decollare......

Distinti saluti.

MANIFESTO PER SAN LEONARDO

 

La Risposta:

---------- Messaggio originale ----------

Il 5 febbraio 2019 alle 13.24 Arch. Andrea Mambriani ha scritto:

MANIFESTO PER SAN LEONARDO
c.a. Gent.mo Andrea Maestri
c.a. Gent.mo Francesco Levati
c.a. Gent.mo Giorgio Giovanardi
c.a. Gent.ma Rosaria Furlotti
c.a. Gent.mo Emilio Ferrari
c.a. Gent.ma Franca Laura Artioli

Gentilissimi,

il documento che cortesemente ci avete trasmesso solleva alcuni temi centrali per il disegno della città:

- La necessità di una qualità diffusa che si riferisca all'intero corpo urbano, e non solo alle sue aree centrali.

- La necessità di ampliare e qualificare ulteriormente gli strumenti in essere per il controllo e la diffusione della qualità, in vista di una valorizzazione e di uno sviluppo sostenibile dell'intero territorio urbano.

La CQAP (Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio) ha un ambito di competenza definito attualmente dall' Art 1.1.8 comma 2 del RUE.

Qui di seguito vi anticipiamo in allegato la Dichiarazione d'indirizzi formulata dalla CQAP, depositato nel maggio 2018 e in attesa di approvazione formale da parte del Consiglio Comunale, che richiama tra l'altro tali ambiti di competenza. Una loro estensione può essere realizzata esclusivamente attraverso una variante al RUE.

Suggeriamo, ove riteneste importante ampliare tali competenze, di promuovere la richiesta di una variante presso la Pubblica Amministrazione.

La CQAP insediata, per parte sua, conferma di condividere pienamente l'idea di una visione integrata della città, che si estenda dal centro all'intero territorio, con un impegno diffuso per la qualità in ogni area.

Siamo a disposizione della Comunità per perseguire tale obiettivo nell'ambito delle competenze assegnate.

Scusandoci per il ritardo con cui riscontriamo la vostra lettera, porgiamo cordiali saluti

I membri della CQAP

Andrea Mambriani (presidente)
Mimma Caldarola
Antonio Di Lauro
Francesco Fulvi
Giovanni Saccani
Cristian Manfrini
Angelo Ombellini

La Lettera del Comitato

Spett.le

COMUNE DI PARMA

Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio

e p.c. CCV SAN LEONARDO e CCV CORTILE SAN MARTINO

Egregi Membri della Commissione

il nostro Gruppo "Manifesto per San Leonardo" si fa promotore ormai da anni di evidenziare le situazioni critiche del nostro quartiere, di proporre soluzioni e di coinvolgere, ove possibile, altri cittadini, gruppi e associazione in questo impegno civico.

Il nostro Quartiere (San Leonardo e Cortile San Martino) ha subito negli anni passati e sta subendo ancora oggi una "riqualificazione" edilizia, o meglio sarebbe dire una ricementificazione aggressiva, che sta trasformando questo territorio in una grande distesa di asfalto e cemento, forse con un consumo di suolo "zero", ma con profonde ripercussioni sul piano ambientale e paesaggistico.

Quella che viene definita ancora oggi, anche nella prospettiva di " Parma Città della Cultura 2020", la porta della città non ha smesso di essere invece, come fu definita fin dal 1999, lo "zerbino" della città; potremmo dire visto il numero di supermercati aperti, in corso di apertura o progettati, la "dispensa" della città o il simbolo di un consumo e di uno spreco dissennato.

In molte parti del Quartiere compaiono, inoltre, moltissimi cartelli riguardanti la realizzazione di nuove aree commerciali e/o direzionali.

Il futuro della città è quindi destinato solo ad una progettazione quantitativa espressione del massimo sfruttamento delle "cubature" ammesse? O è possibile una "rigenerazione paesaggistica" che diventi opportunità per uno sviluppo "ambientalmente" sostenibile, che valorizzi il territorio, in un equo bilanciamento fra le giuste esigenze di progresso e di business degli imprenditori e le legittime aspettative dei cittadini?

Il grigio colore che attraversa da nord a sud, da est ed ovest il nostro Quartiere deve essere oggetto di una profonda rivisitazione.

Auspichiamo pertanto che tutti i progetti, sia pubblici che privati, sia quelli disciplinati dal Rue (zone tutelate e centro storico) ma anche, e prima di tutto, riguardanti i quartieri fuori dal centro storico siano valutati dalla Commissione in modo da tutelarli ed impedire peggioramenti continui.

Augurandoci che la Vostra Commissione possa contribuire al dibattito ed alla ricerca di nuove azioni per ridare dignità a questa parte della città, restiamo in attesa di vostro cortese riscontro e porgiamo cordiali saluti.

MANIFESTO PER SAN LEONARDO

MAESTRI ANDREA: cell.3401453900

LEVATI FRANCESCO: cell. 3479830882

GIOVANARDI GIORGIO

ROSARIA FURLOTTI

FERRARI EMILIO

ARTIOLI FRANCA LAURA

p.s. vi informiamo che la presente lettera potrà essere postata sulla ns pagina facebook ed inviata nei prossimi giorni agli organi di stampa

One Billion Rising Revolution: in Piazza Garibaldi a Parma, in tantissimi hanno preso parte a One Billion Rising, Flash Mob organizzato dal Centro Antiviolenza di Parma con il sostegno del Comune di Parma per dire basta alla violenza sulle donne.

Parma - 

Ieri, sabato 16 febbraio, si è svolto il Flash Mob organizzato dal Centro Antiviolenza di Parma con il sostegno del Comune di Parma per sensibilizzare e lottare contro la violenza su donne e bambine.

L’incontro, realizzato a livello internazionale, ha coinvolto un miliardo di persone in tutto il mondo: un’occasione straordinaria per celebrare in modo gioioso, irriverente e libero, la volontà di fermare ogni forma di abuso sulle donne, ma anche ogni violenza commessa sistematicamente in ambito economico, politico, socio-culturale, ambientale e intellettuale.

LA STORIA DI ONE BILLION RISING

Galleria fotografica a cura di Francesca Bocchia 

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Parma: sequestro disposto a carico di un amministratore di condominio per distrazione di somme condominiali.

Nei giorni scorsi, i finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Parma hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di euro 40.000, disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Parma, nei confronti di L. O., amministratore di alcuni condomìni nella città di Parma.

Le indagini che hanno consentito l'adozione del provvedimento di sequestro, disposte e coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno preso avvio dalla querela presentata da alcuni condòmini, i quali, osservando la documentazione relativa alla gestione delle parti comuni, avevano sospettato la sussistenza di irregolarità.

All'esito delle investigazioni delle Fiamme Gialle, sviluppate attraverso accertamenti bancari ed esami testimoniali, è emerso come l'amministratore in esame avesse sottratto sistematicamente, dai conti correnti dei condomìni interessati, consistenti somme di denaro, mediante prelevamenti di sportello e/o bonifici bancari disposti, con causali mendaci, a suo beneficio. Per giustificare i prelevamenti di fronte ai condòmini, l'amministratore esibiva anche documenti attestanti pagamenti ed esborsi in realtà mai sostenuti.

L'indagine in esame ha ad oggetto un settore (quale quello delle amministrazioni di condominio) che - a dispetto della condotta regolare ed ineccepibile della stragrande maggioranza dei professionisti del settore ­ negli ultimi tempi si è rivelato particolarmente esposto ad attività illecite, in città ed in provincia, tanto da far registrare diverse denunzie a carico di alcuni gestori infedeli, i quali, per anni, si sarebbero appropriati illecitamente di ingenti somme riscosse.

Tra i comportamenti indebiti più ricorrenti, il mancato pagamento di bollette e fatture passive mai onorate, le richieste di denaro non giustificate né tanto meno dovute, nonchè l'emissione di assegni, tratti da conti correnti condominiali, a favore proprio o di loro familiari.

Vittime di tale sistema, gli ignari proprietari ed affittuari -nonostante avessero delegato agli amministratori le incombenze della gestione e versato con regolarità gli importi relativi alle spese condominiali- non di rado sono stati costretti a nuovi esborsi di denaro per saldare i conti mai pagati.

Di qui l'esigenza -al fine di evitare gravi situazioni- di interessarsi costantemente alla gestione del condominio, richiedendo - quando ritenuto opportuno - l'esibizione delle fatture pagate ai fornitori nonché gli estratti dei conti correnti.

Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino italiano di 46 anni, in esecuzione di una misura di sicurezza detentiva da espiare presso una Casa di Lavoro, emessa dal Magistrato di Sorveglianza di Modena il 6 febbraio scorso.

La misura si è resa necessaria in quanto il 46enne, in regime di libertà vigilata, ha più volte violato le prescrizioni impartite e il 28 novembre scorso si è reso responsabile di un tentato furto presso l'ipermercato COOP di via Giardini, dove aveva asportato prodotti cosmetici per un valore complessivo di 170 euro, occultandoli all'interno di un borsone.
L'uomo è stato rintracciato in piazza Dante e, dopo gli accertamenti di rito, è stato associato alla Casa di Lavoro Internati di Castelfranco Emilia (MO).

Venerdì, 15 Febbraio 2019 15:21

Giovane reggiano arrestato in Sri Lanka

Giovane reggiano arrestato in Sri Lanka per possesso di droga. A giorni l'interrogatorio di garanzia. Si tratta del 36 enne Mattia Giberti, che si trovava nel paese del Sud Est Asiatico da gennaio. Con lui è stato arrestato anche un 25 enne israeliano che viaggiava con lui. L'ambasciata italiana a Colombo e la Farnesina seguono il caso.

REGGIO EMILIA – Quando si viaggia o ci si trova in un paese straniero è sempre buona norma informarsi preventivamente sulle regole, sulle tradizioni e, soprattutto, sulle leggi vigenti, che spesso possono essere molto più severe delle nostre, così come le pene, soprattutto quando si tratta di possesso di stupefacenti.

A farne le spese un 36 enne reggiano, Mattia Giberti, che la scorsa settimana è stato arrestato in Sri Lanka, insieme a un amico israeliano che viaggiava con lui, per il possesso di più di 60 grammi di cocaina.

I due si trovavano nel paese del sud est asiatico dallo scorso mese di gennaio, con un regolare visto turistico ed è stato fermato per un controllo presso la stazione ferroviaria di Kandana, a Peliyagoda, un sobborgo della capitale, Colombo. Immediatamente è scattato l'arresto per spaccio. Gli inquirenti cingalesi, infatti, sono convinti che la cocaina fosse finalizzata allo spaccio.

Il prossimo 18 febbraio è in programma l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice del paese asiatico per tutti e due gli imputati. La vicepresidente della Camera, la reggiana, Maria Edera Spadoni ha fatto sapere, attraverso un post su Facebook che "Sul caso del connazionale Mattia Giberti, arrestato per spaccio in Sri Lanka, sono in contatto con l'Ambasciata Italiana, la quale ha assicurato che è tutto sotto controllo. Sia l'Ambasciata che la Farnesina stanno monitorando la situazione e ho richiesto espressamente di essere informata in maniera costante sugli sviluppi". Aggiunge poi Spadoni: "Un abbraccio alla madre, che sta vivendo ore di comprensibile apprensione".

La notizia alla famiglia di Giberti, che ha una madre anziana con problemi di salute e una bimba piccola avuta dalla compagna, è stata dato dai Carabinieri di Reggio Emilia, unitamente alla Questura, che tiene i parenti costantemente aggiornati sulla situazione.

A destare preoccupazione, in un primo tempo, era stato l'inasprimento delle leggi emesse dal governo cingalese per contrastare il traffico di droga, tra cui la reintroduzione della pena di morte. La quantità rinvenuta addosso a Mattia Giberti, tuttavia, non sarebbe sufficiente per formulare l'accusa di traffico di droga.

Il giovane reggiano non rischia, quindi, la pena capitale. Tuttavia, per il possesso sono previsti circa due anni di carcere, che Giberti dovrebbe scontare in un carcere cingalese, in condizioni molto più dure rispetto a quelle italiane. I trattati internazionali tra Italia e Sri Lanka non prevedono, infatti, l'estradizione.

E’ stata dimessa oggi la sedicenne ricoverata presso la S.C. di Oculistica del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Gian Maria Cavallini, per il trauma all’occhio destro, colpito, sabato scorso, da un tappo e dai vetri di una bottiglia di spumante.

Durante una festa a Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, infatti un 19enne - denunciato dai carabinieri per lesioni gravi colpose - ha cercato di aprire la bottiglia a colpi di sciabola e il tappo è finito nell'occhio della giovane, ferendola seriamente.

Il Policlinico di Modena informa che il decorso post-operatorio ora prosegue secondo quanto previsto e sono escluse complicanze infettive e retiniche. La paziente ha recuperato quasi tutta la capacità visiva e potrà proseguire la terapia a casa. Si dovrà sottoporre a controlli ravvicinati nelle prossime settimane per valutare i progressi.

La ragazza – operata sabato scorso d’urgenza dalla dottoressa Veronica Volante dell’equipe oculistica del Policlinico di Modena – è stata sottoposta a un delicato intervento di ricostruzione della parte anteriore dell’occhio con sutura della cornea, della congiuntiva e della palpebra inferiore.

 

Si tratta di Roberta Terzi, originaria di Sorbolo, nel parmense, ma da tempo residente a Brescello. Si è accasciata durante gli esercizi di rilassamento in una palestra a Cogozzo di Viadana e non ha più ripreso conoscenza.

BRESCELLO (RE) –

Si stava allenando come al solito, in una palestra di Cogozzo di Viadana, nel mantovano, quando, lo scorso lunedì, durante l'esecuzione di alcuni esercizi di rilassamento, Roberta Terzi, 55 anni, originaria di Sorbolo, nel parmense, ma da tempo residente a Brescello, si è accasciata priva di sensi, probabilmente per un aneurisma.

Immediato l'intervento del personale della palestra, che ha eseguito le pratiche di primo soccorso, poi continuate dal personale medico del 118. La 55 enne è poi stata trasportata d'urgenza all'ospedale Poma di Mantova. Le sue condizioni sono subito apparse gravissime. Roberta Terzi era infatti in coma irreversibile. Un sopraggiunto arresto cardiaco ne ha purtroppo causato il decesso.

Roberta Terzi lavorava come impiegata in un'agenzia assicurativa di Parma. Dopo il matrimonio con Lorenzo Saccani, si era trasferita a Brescello, dove il marito gestisce un'autofficina. Chi la conosceva la descrive come una persona solare, piena di energie e amante dello sport e del mare.
Lascia il marito Lorenzo, i genitori Elvia e Adelmo e la sorella Paola. I funerali sono stati celebrati questa mattina. La salma di Roberta è stata tumulata nel cimitero di Sorbolo.

Venerdì, 15 Febbraio 2019 11:05

Maltratta i suoi cani: pena di 30 mila euro

Il Tribunale di Modena ha condannato ieri un 25enne di Sassuolo che due anni fa aveva maltrattato i suoi cani. I poveri animali, quattro pitbull di sua proprietà, erano infatti stati trovati malnutriti e feriti dalla Polizia municipale che aveva provveduto al sequestro.

Il giovane è anche recidivo, poiché era già stato condannato meno di tre anni fa per lo stesso reato e con pena pecuniaria minore. Vista la razza dei cani non è escluso che fossero utilizzati per combattimenti, ma le indagini non sono riuscite a far luce su questo aspetto.

Oltre la somma che dovrà pagare di 30 mila euro, il processo ha anche stabilito una provvisionale di 1.500 euro a favore dell’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente, che ora potrà richiedere un risarcimento in sede civile.

Speriamo che almeno questa volta impari il rispetto per i poveri amici a quattro zampe.

Personale della Squadra Mobile e della locale Polizia Municipale ha arrestato a Modena due nigeriani di 19 e 25 anni responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Modena -

Nell’ambito di una attività congiunta di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, gli agenti di Modena stavano monitorando da un po’ di tempo i due stranieri che erano stati visti più volte insieme all’interno del parco Pertini, del Parco XXII Aprile e nei pressi del complesso ErreNord in atteggiamento tipico di staziona in attesa di effettuare cessioni di sostanza stupefacente.

Accurate indagini hanno portato a scoprire che i due abitassero in un appartamento di persone richiedenti asilo in via Gallucci, dove tra l’altro erano stati segnalati movimenti sospetti e presenze di stranieri non autorizzati a permanervi. Al momento del controllo delle forze dell'ordine uno dei due ha tentato di nascondersi in un cavedio su cui si affacciava la camera.

Grazie anche all’unità cinofila della Polizia Municipale di Casina (RE) che ha collaborato nel corso del controllo, sono stati rinvenuti sotto il letto più di 200 grammi di marijuana, confezionati in due sacchetti di plastica. La droga, unitamente a un bilancino di precisione, 5 telefoni cellulari e la somma in contanti di oltre 400 euro, sono stati sottoposti a sequestro.

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Il 19enne è stato riconosciuto anche quale autore dell’aggressione in viale Gramsci il 7 febbraio scorso nei confronti di un operatore della Polizia Municipale, il quale nel tentativo di bloccarlo perché intercettato durante un’attività di spaccio, era stato raggiunto da un violento pugno al costato, che gli aveva provocato la frattura di una costola con prognosi di 20 giorni.

I due nigeriani, entrambi richiedenti asilo, di cui uno solo autorizzato a risiedere in via Gallucci, sono stati accompagnati in Questura per ulteriori accertamenti, dai quali è emerso che il 19enne era sottoposto all’obbligo di firma presso i Carabinieri di S. Cataldo (CL)

Come disposto dal Magistrato di turno, i due sono stati associati alla locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Tre arresti e nove indagati. Il giro di affari si aggirava sui due milioni di euro. Le bottiglie contenevano vino di bassa qualità che veniva “spacciato” per il prodotto di punta della Marchesi Antinori. Le indagini sono partite dalla segnalazione di una tipografia.

PARMA –

Le bottiglie, le etichette e i cartoni erano pressoché identici al Tignanello, il prodotto icona del marchio fiorentino Marchesi Antinori. Il vino contenuto al suo interno, invece, era un “rosso” di bassa qualità.

Le indagini, condotte dalla Procura di Parma, in collaborazione con i nuclei dei Nas di Parma, Cremona e Firenze, ha permesso di scoprire una “truffa enologica” di grande dimensioni. Ben 11 mila le bottiglie “false”, vendute in Italia, ma anche all’estero, soprattutto in Germania e in Belgio. per un giro d’affari che si aggira attorno ai due milioni di euro.

In manette sono finiti Matteo Fazzi, 30 anni, di origine mantovana, mentre la madre Maria Alessandra Morini, 57 anni, è ai domiciliari, così come Sergio Papa, 54 anni, originario della Campania ma residente in provincia di Cremona. Altre nove persone sono indagate.

L’inchiesta è partita nel febbraio del 2017, quando una tipografia in provincia di Pistoia ha segnalato alle autorità competenti un ordine “anomalo”: la stampa di 4500 etichette di Tignanello da parte di un certo Paolo Rossi di Ab Comunicazione, società che tuttavia era all’oscuro dell’illecito.

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Dopo aver analizzato le etichette, gli esperti le hanno trovate “quasi” identiche alle originali, se non per un dettaglio: nella parte anteriore c’era scritto “Aldidudine” al posto di “Altitudine”, errore voluto per identificare le bottiglie contraffatte in circolazione, ma che ha fatto scattare il classico “campanello di allarme”. Sono quindi partite le indagini, che hanno permesso di scoprire come lo stesso nominativo aveva cercato di farsi stampare etichette false anche da altre tipografie, tra cui alcune di Parma. Altro particolare determinante, la prima tipografia contattata si è messa a sua volta in contatto con la Marchesi Antinori, che ha confermato che qualcosa non andava, poichè quell’ordine non era partito da loro.

Infine, è stata fatta una ricerca specifica, dalla quale è emerso che lo stesso numero telefonico che aveva contattato le tipografie aveva contattato anche altre ditte che forniscono tappi di sughero, bottiglie, capsule in laminato ed etichette. Anche per il packaging erano state contattate diverse ditte di Parma, Reggio Emilia, Modena, Alessandria e Sassari.

 

A seguito dell'avvistamento di alcuni nidi di processionaria, che al momento si concentrano solo l'area di via Favale, il Servizio Ambiente del Comune di Felino ha deciso di emanare un'ordinanza che obbliga i privati a controllare le proprie piante e ad intervenire in caso di presenza di nidi o gruppi di larve.

Come dichiara il primo cittadino di Felino Elisa Leoni, "Al momento ci risultano solo casi isolati di infestazione: manteniamo comunque alta l'attenzione per monitorare la situazione e invitiamo i cittadini a inviarci segnalazioni in caso di avvistamenti e a contattare il Servizio Fitosanitario Regionale per avere informazioni dettagliate sugli interventi da adottare in aree private".

"Per quanto riguarda le aree pubbliche – aggiunge il Sindaco Elisa Leoni – lo scorso anno l'Amministrazione Comunale ha provveduto ad effettuare trattamenti endoterapici nel parco Charlie Chaplin di via Gerbella e continua a monitorare la situazione delle alberature comunali".

Considerato che il bruco di processionaria può provocare gravi reazioni allergiche e infiammatorie nell'uomo e negli animali (irritazioni cutanee e oculari, eritemi alle mucose e alle vie respiratorie) e che tali manifestazioni possono verificarsi anche senza il contatto con il corpo dei bruchi (i peli urticanti possono staccarsi ed essere trasportati dal vento), risulta opportuno intervenire con l'asportazione e l'immediata distruzione delle tele dei nidi prima che le larve mature li abbandonino per raggiungere la base delle piante.

L'inverno è la stagione più adatta per la lotta alla Processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa). Sulle piante ospiti sono infatti ben visibili i caratteristici "nidi", di solito collocati alle estremità dei rami e facilmente riconoscibili per il colore biancastro, l'aspetto sericeo e il diametro di circa 10 – 20 centimetri. Con l'approssimarsi della stagione primaverile, quando la temperatura diventa più mite, le larve compiono l'ultima muta e si preparano a cercare un luogo dove incrisalidarsi dando origine alle tipiche processioni, rendendo più difficoltosi gli interventi.

Tra i metodi di lotta consigliati è fondamentale effettuare, entro la fine di febbraio, la raccolta e la distruzione dei nidi invernali. Questo intervento va effettuato adottando la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve.

Nei casi non sia possibile l'asportazione completa dei nidi, possono essere impiegate trappole meccaniche per la cattura delle larve che scendono lungo il tronco per raggiungere il suolo.

Sono invece sconsigliati trattamenti insetticidi nei confronti delle larve che scendono al suolo per interrarsi. Questi trattamenti, oltre a essere dannosi per l'ambiente, non impedirebbero infatti la dispersione dei peli urticanti dal corpo delle larve e quindi il potenziale danno alle persone.

Qualora si riscontrasse la presenza dei nidi di Processionaria, i soggetti interessati dovranno quindi immediatamente mettersi in contatto con il Servizio Fitosanitario Regionale il quale prescriverà le modalità di intervento più opportune.

Si ricorda a tal proposito che la lotta alla processionaria è obbligatoria ai sensi della legge ed è regolamentata dal D.M. 30 dell'ottobre 2007: le spese per gli interventi suddetti sono a totale carico dei proprietari o dei conduttori delle piante infestate ed è vietato depositare e abbandonare i rami con i nidi di processionaria presso il Centro comunale di raccolta dei rifiuti e presso i contenitori per la raccolta stradale di sfalci e potature.

Per segnalazioni relative alle aree di pertinenza pubblica, contattare Comune di Felino – Uff. Ambiente 0521 335934 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  Per informazioni sugli interventi nelle aree private, Consorzio Fitosanitario Provinciale di Parma Viale Gramsci, 26/C - 43126 Parma Tel. 0521292910 - Fax. 0521291233.

Comune di Felino

Bullismo e danni risarcibili. Il genitore del «teppistello» risarcisce il bidello della scuola per le frasi ingiuriose. Anche se ha ottenuto il perdono giudiziale in sede penale non è esclusa la condanna in quella civile. Non basta sminuire l'episodio come una «goliardata»: il genitore non ha educato abbastanza il figlio al rispetto del prossimo

Tempi duri per i "bulli", ma anche per i loro genitori che hanno l'obbligo di educare i figli al rispetto del prossimo. Per la Cassazione, infatti, con l'ordinanza 4152/19, depositata oggi dalla terza sezione civile - ritenuta da Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", meritevole di diffusione per la perdurante sottovalutazione del fenomeno del «bullismo» da parte di troppi tra coloro che hanno la responsabilità dei più piccoli - padre e madre del minore "spaccone" devono risarcire il destinatario di frasi ingiuriose perché hanno una responsabilità diretta nei confronti del figlio stabilita dall'articolo 2048 del codice civile. Nella fattispecie approdata innanzi alla Suprema Corte, è stato rigettato il ricorso principale del genitore di un liceale condannato a risarcire i danni alla bidella di un liceo di Urbino presa di mira dal figlio.

Il "bullo", minore all'epoca dei fatti, aveva vergato sulla sua scrivania con un pennarello frasi ingiuriose rivolte alla donna durante un'illegittima incursione in compagnia di altri ragazzi. Il genitore che si era visto condannare al risarcimento dal Tribunale di Urbino nell'impugnare tale decisione aveva rilevato che sia il tribunale per i minorenni che il giudice di pace avevano affermato l'incapacità di intendere e volere del ragazzo al momento del fatto e, dunque, che il diritto al ristoro dei danni lamentati dalla bidella non avesse fondamento. Ma per gli ermellini, non è così: ciò che ignora il ricorrente è che il fatto per cui era stata presentata domanda di risarcimento riguardava la responsabilità dei genitori ai sensi dell'articolo 2048 del codice civile e, in particolare del padre convivente tenuto conto dell'ascrivibilità al minore di una condotta ingiuriosa caratterizzata da disvalore sociale.

In ragione di tanto, «la sentenza penale di non luogo a procedere per concessione del perdono giudiziale nei confronti di imputato minorenne non ha efficacia di giudicato nel giudizio civile risarcitorio, perché esula dalle ipotesi previste negli articoli 651 e 652 Cpp non suscettibili di applicazione analogica per il loro contenuto derogatorio del principio di autonomia e separazione tra giudizio penale e civile».

Mentre il giudizio civile deve «interamente e autonomamente rivalutare il fatto in contestazione, sebbene, nel rispetto del contraddittorio possa tener conto di tutti gli elementi di prova acquisiti in sede penale al fine di ritenere provato il nesso causale fra la condotta del minore e la lesione subita dall'attore». La motivazione criticata dunque resiste alle censure: il giudice d'appello, infatti, dopo aver precisato che la pronuncia del Tribunale per i minorenni, «pur non avendo efficacia di giudicato, è liberamente apprezzabile afferma anche che a fronte di precisi riferimenti contenuti nella sentenza e negli altri atti prodotti, le altre parti si sono limitate a contestazioni generiche in ordine alla sussistenza del fatto e aggiunge che la stessa circostanza che anche nel presente giudizio si continui a sminuire l'operato del ragazzo definendolo una goliardata testimonia che, rispetto alla specifica condotta contestata, non c'è stata sufficiente educazione del figlio a concetti elementari quali quelli del rispetto del prossimo e dell'intima connessione fra i concetti di libertà e responsabilità con ciò desumendo che non fosse stato messo in discussione neanche dal genitore che il figlio minore fosse l'autore del fatto dal quale erano derivate le richieste risarcitorie della donna».

(13 febbraio 2019)

Il corpo della donna è stato trovato oggi attorno alle 15.30 da un tecnico della Rete Ferroviaria, in via Paolucci. La donna era scomparsa dal parcheggio del centro commerciale I Portali. I familiari si erano rivolti anche alla trasmissione "Chi l'ha visto?".

di Manuela Fiorini Modena 13 febbraio 2019 – Di Aurora Lagiannella, 76 anni, non si avevano più notizie dallo scorso 9 dicembre, quando la donna, che soffriva di Alzheimer, si era allontanata dal parcheggio del centro commerciale "I Portali", dove si era recata insieme al marito per fare la spesa.

I familiari si erano subito mobilitati per ritrovarla, lanciando appelli sui media e rivolgendosi anche alla trasmissione di Rai Tre "Chi l'ha visto?". Delle ricerche si erano occupati i Vigili del Fuoco, che erano intervenuti anche con una squadra di sommozzatori e un elicottero, e squadre di volontari, che avevano battuta la zona, senza risultati.

A distanza di poco più di due mesi, purtroppo, l'anziana è stata ritrovata morta. L'allarme è stato dato ieri alle 15.30, da un tecnico della rete ferroviaria, che ha rinvenuto un cadavere nella zona di via Paolucci , a circa un chilometro dalla stazione centrale, in un'area coperta dalla vegetazione e a poca distanza dai binari.

Sul posto sono subito intervenuti Polizia e Carabinieri ed è stato possibile identificare il corpo come quello di Aurora Lagiannella. Secondo le prime ipotesi, la donna sarebbe giunta da sola, perdendosi, nel luogo del ritrovamento, non sono emersi infatti elementi che fanno propendere per un omicidio. Con ogni probabilità, a un certo punto l'anziana è caduta e ha perso i sensi, finendo poi per soccombere alle rigide temperature di dicembre.

 

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I Carabinieri del Nas di Bologna hanno sequestrato in via cautelativa materie prime di lavorazione tra salumi, prosciutti, formaggi e carni cotte nel corso di un controllo all'interno di una ditta di Modena.

Le materie prime sequestrate avevano infatti superato la data di scadenza. Il valore della merce sequestrata dai militari è di 370.000 euro. Il responsabile legale dell'azienda emiliana è stato sanzionato e segnalato all'Autorità Sanitaria Locale.

I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (R.A.C.) di Parma, all'esito di controlli nel settore dei prodotti ad indicazione geografica certificati, hanno sequestrato oltre 4.000 confezioni di "Prosciutto Crudo, Coppa e Salame" in provincia di Parma. 

In totale si tratta di 1.600 chili del valore di 4.000 euro, nonché 9.000 etichette per il confezionamento dei prodotti, in quanto evocanti indebitamente le denominazioni protette "Prosciutto di Parma D.O.P." e "Coppa di Parma I.G.P.".

Contestati illeciti amministrativi per 8.000 euro.

Tenta di rapinare due giovani, 33enne pregiudicato etossicodipendente già noto alle Forze dell’ordine arrestato dalla Polizia di Stato.

Modena -

Ieri pomeriggio, personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino italiano di anni 33 responsabile del reato di tentata rapina aggravata.

E' succcesso nel centro di Modena, intorno alle ore 16.30, quando gli agenti, mentre transitavano in corso Vittorio Emanuele angolo corso Cavour, sono stati fermati da due giovani ragazzi in stato di agitazione, che qualche istante prima erano stati avvicinati da un uomo che dopo aver chiesto loro del denaro per comprare le sigarette, aveva estratto un coltello con atteggiamento minatorio.

Il provvidenziale passaggio della Volante in zona, ha fatto desistere il 33enne dall’intento di rapinarli. Alla vista della Polizia, infatti, l’uomo, dopo aver riposto il coltello in una tasca, ha cercato di allontanarsi senza destare sospetto, ma gli agenti, allertati dalle due giovani vittime, lo hanno immediatamente bloccato.

La perquisizione ha dato esito positivo in quanto è stato rinvenuto sulla sua persona un coltello a serramanico a scatto della lunghezza complessiva di 16 cm.

Il 33enne, tossicodipendente già noto alle Forze dell’ordine per i suoi precedenti penali, è stato accompagnato in Questura per accertamenti più approfonditi, al termine dei quali è stato associato presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Lunedì 18 febbraio 2019 si terrà un incontro aperto a tutta la città, in cui saranno presentati tutti i progetti, i servizi e gli obiettivi dell’Assistenza Pubblica di Parma.  

Parma –

Non servono requisiti specifici per entrare nella grande famiglia dell’Assistenza Pubblica di Parma. Chi decide di far parte dell’associazione deve condividerne i valori di solidarietà e avere la voglia e il tempo di aiutare chi ha bisogno.

Chiunque desideri saperne di più sul volontariato in Pubblica, si segni in agenda questa data: lunedì 18 febbraio 2019. Presso la sede dell’associazione (Viale Gorizia, 2/A), alle 20.45, si terrà un incontro aperto a tutta la città, in cui saranno presentati tutti i progetti, i servizi e gli obiettivi dell’ente.

L’Assistenza Pubblica, che affonda le sue radici nel lontano 1902, è, da sempre, un punto di riferimento per tutta la comunità parmigiana.

I servizi sono attivi 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, e ciò è possibile grazie al sostegno di 2.800 soci contribuenti e all’impegno e alla costanza di 900 militi volontari e soci attivi. La maggior parte degli angeli della Pubblica ha tra i 40 e i 50 anni (età media: 46,6), ma molti sono anche gli under 40 e gli under 30 che, con grinta e passione, si dedicano alla causa.

 Nel 2018, questa grande associazione ha totalizzato più di 275.000 ore di volontariato.

Sono stati effettuati circa 54.000 servizi, divisi tra ambulanze, automediche e pulmini per il trasporto disabili, per un totale di 750.000 chilometri percorsi. La Centrale Operativa Otto ha gestito oltre 33.000 servizi, sia per la città che per la provincia. Sul fronte degli altri servizi offerti dalla Pubblica, il Pulmino di Padre Lino, l’unità di strada per i senza fissa dimora,  ha servito una media di 120 pasti a serata, il Telefono Amico, che offre uno spazio di dialogo telefonico a chiunque senta la necessità di parlare e confrontarsi, ha ricevuto quasi 8.000 richieste di aiuto.

 

IL CORSO PER DIVENTARE SOCCORRITORI 

Il corso per diventare soccorritori volontari sarà strutturato in modo da alternare lezioni teoriche a prove pratiche. Gli incontri si terranno ogni lunedì e giovedì, a partire dalle 20.45. 

Saranno dei volontari qualificati a occuparsi della formazione dei futuri militi: spiegheranno come intervenire in servizi ordinari, di urgenza o di emergenza, secondo gli standard Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) approvati dalla regione Emilia-Romagna. 

Il periodo di formazione durerà tre mesi, più due weekend, dove si verrà abilitati all’utilizzo del defibrillatore automatico esterno per la rianimazione cardio-polmonare.

Il percorso terminerà con una prova scritta e le prime esperienze in ambulanza, cui seguirà un esame finale.

 

«Il nostro corso, per quanto impegnativo e intenso, non trasforma il volontario in medico o infermiere: al di là dei requisiti indicati dalla normativa regionale – spiega Cristiana Madoni, direttore sanitario della Pubblica -, quello che vogliamo, attraverso le lezioni, è rendere capaci di gestire la prima fase di una emergenza e riconoscere le situazioni critiche. Questo per la sicurezza dei volontari stessi e di chi si va ad assistere».

«Ogni nuovo corso - afferma Filippo Mordacci, comandante del corpo militiè per noi un'occasione speciale. Possiamo far conoscere le numerose attività che ogni giorno mettiamo a disposizione della città e, allo stesso tempo, dare l'opportunità a nuovi volontari di cimentarsi nella bellissima avventura della Pubblica. A volte basta poco per far scattare la scintilla e far così emergere il desiderio insito in ciascuno di noi di potersi mettere a servizio degli altri: nella nostra realtà è possibile farlo con i giusti strumenti. La passione dei volontari è il nostro carburante, pertanto aspettiamo chi vorrà unirsi a noi, sicuri di poter vivere insieme un'esperienza di vita arricchente».

 

Lunedì 18 febbraio 2019 ore 20.45

ASSISTENZA PUBBLICA – PARMA (ONLUS)

Viale Gorizia, 2/A – Parma

 

INFORMAZIONI

Per ulteriori informazioni su come diventare militi dell’Assistenza Pubblica di Parma, è possibile consultare il sito www.apparma.org o la pagina Facebook www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma, contattare l’Ufficio Comando ai numeri 0521.224981-224982 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Soddisfazione della Fim Cisl Emilia Centrale dopo l’annuncio di Fca che la Maserati produrrà a Modena una nuova auto super sportiva. 
 
«È una notizia che aspettavamo da tempo e siamo contenti che sia finalmente arrivata in modo ufficiale – dichiara il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti - A settembre inizieranno i lavori di modifica delle linee e la nuova industrializzazione per cominciare la pre-serie nel giugno 2020 e la produzione verso fine 2020
 
Questo dovrebbe consentire l’esaurimento graduale degli ammortizzatori sociali anche se, ovviamente, non da subito. 
Domani sera incontreremo l’azienda per discutere la proroga del contratto di solidarietà e la messa in sicurezza dei lavoratori. Speriamo che i livelli di produzione previsti per il nuovo modello – continua Uriti – permettano la ripresa, o almeno la tenuta, dell’occupazione. Non dimentichiamo che, oltre al restyling delle Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio e alla produzione dell’Alfa Romeo 4C Spider Italia, nel piano industriale presentato il 29 novembre Fca ha ipotizzato un nuovo modello Alfa Romeo da produrre a Modena. 
 
Pertanto – conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – ci aspettiamo che l’azienda confermi i 5 miliardi di euro di investimenti previsti negli stabilimenti italiani entro il 2021». 

 

Domenica 10 febbraio, a Milano, si sono svolti i festeggiamenti per il capodanno Cinese. Una ricorrenza che celebra la fine dell'anno del cane - uno dei 12 segni zodiacali cinesi - e l'inizio di quello del maiale, secondo lo zodiaco cinese.

Fulcro della festa, che si tiene all'interno del quartiere Chinatown in cui risiede la più grande comunità cinese di Milano, è la sfilata lungo tutta via Paolo Sarpi, che ha visto tanti curiosi prendervi parte, nonostante la pioggia.

Galleria Fotografica a cura di Francesca Bocchia

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Grazie alla loro generosità una tecnologia sempre più all’avanguardia per i piccoli pazienti ricoverati nel reparto d’emergenza dell'Ospedale Maggiore di Parma. 

Parma

La generosità di tanti per un unico grande obiettivo: mettere a disposizione della Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini una centralina che controlla i monitor collocati in ogni stanza di degenza per misurare i parametri vitali dei piccoli pazienti.

“Una strumentazione che ora abbiamo in tutti i reparti, preziosa – spiega il direttore della Pediatria d’urgenza Icilio Dodi – soprattutto in questo periodo dove si manifestano patologie respiratorie legate all’influenza. Con uno sguardo l’infermiere può così tenere sott’occhio ogni valore dell’attività cardiaca e respiratoria ed intervenire alla prima anomalia”.

La centralina è stata installata grazie al sostegno di diversi donatori, uniti in questo obiettivo dalla coordinatrice infermieristica Giuseppina Nicosia che questa mattina ha mostrato il frutto del loro impegno. A rispondere all’appello la ditta Manghi Fratelli di Fontanellato che ha ribadito il dovere etico di un’azienda ad investire nel proprio territorio “e in questo caso c’è un rapporto diretto e tangibile tra la donazione e il risultato” ha ribadito Giulia Massari, nel vedere lo scorrere dei numeri sullo schermo analizzati in tempo reale dal personale infermieristico.

Anche quella di Luca Adorni, titolare della Adorni Distribuzioni Grafiche con sede a Lemignano di Collecchio è stata una scelta aziendale, condivisa con i propri clienti: convertire i tradizionali regali natalizi in beneficienza. E l’intenzione è quella di continuare: “Dateci l’input e cercheremo di darvi risposte – ha ribadito Adorni –. Sono genitore e ho avuto modo di vedere quello che fate ogni giorno, è un modo per ringraziarvi”. All’acquisto dell’apparecchiatura hanno contribuito anche le colleghe e le amiche di Patrizia Fochi assaggiatrice storica della Barilla recentemente scomparsa che, rispondendo ad un desiderio del marito Massimo, hanno promosso una raccolta fondi il cui ricavato è stato devoluto alla Pediatria d’urgenza dell’Ospedale dei bambini. “Grate di far fronte alle vostre richieste” ha detto Lucia Chiastra ricordando l’amica Patty.

Ai ringraziamenti del direttore Dodi e della coordinatrice infermieristica Nicosia si sono uniti quella della responsabile Attività assistenziali Rita Dicembrino e del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi che ha ribadito come la donazione, in una struttura già all’avanguardia, abbia contribuito ad aumentare il livello di sicurezza per i pazienti e agevolare il lavoro del personale.

 

Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma

Di Redazione Sala Baganza 11 febbraio 2019 - A Sala Baganza e zone limitrofe continuano a giungere segnalazioni di furti con "malloppi" più o meno ricchi ma con danni sempre piuttosto rilevanti.

Nel fine settimana è stata la volta di un furto ai danni di un commerciante di Sala Baganza. Secondo quanto riportato da residenti del luogo, i ladri avrebbero agito sabato notte del tutto indisturbati ai danni di un negozio di elettronica in via Martiri della libertà. Domenica invece, sarebbe stata scassinata la portiera di una vettura in via "Maria Luigia", recuperando solo pochi euro ma lasciando al proprietario un danno considerevole.

Il nervosismo tra i cittadini accresce di pari passo alla loro sensazione di insicurezza, l'allarme sociale si espande a macchia d'olio e la domanda che più frequentemente si rincorre è "Quanti altri furti ed atti vandalici dovremo ancora subire, prima che vengano presi provvedimenti, da nuovi addetti alla sicurezza locale a una rete di video-sorveglianza?"

Al momento la risposta più pronta al contrasto della "micro criminalità", quella più a contatto con la società civile, si basa sul "controllo di vicinato" per il momento attivato nella località di Maiatico ed al quale ha deciso di aderire Davide Adorni, detto "il guerriero" per le sue abilità nel combattimento, nella speranza di riuscire a coinvolgere un numero considerevole di cittadini pronti a occuparsi di sicurezza e non solo all'interno del "quartiere". Una sorveglianza privata che risponde a ben precise regole, non sostituendosi alle forze dell'ordine, dove i cittadini, organizzati per quartiere, hanno il compito di tutelare in modo efficace il territorio, non solo con riferimento alla sicurezza generale ma anche alla tutela dell'ambiente e del decoro urbano.

"La sicurezza viene prima di ogni cosa, commenta Davide Adorni , non è la prima volta che a Sala e nella Val Baganza succedono cose di questo genere. Bisogna fare qualcosa. La portiera scassinata è dell'automobile della mia compagna e mi sento coinvolto in prima persona. Mi sto già muovendo per il controllo di vicinato, e spero di dare la spinta a partecipare anche ad altri cittadini. A breve dovrebbe essere tutto pronto per cominciare. Tutti insieme possiamo vincere contro la criminalità. Personalmente voglio essere d'esempio per gli altri concittadini, ma soprattutto voglio essere un esempio per i miei figli. Non voglio che loro crescano in un ambiente poco sicuro. Non lo permetterò!"

Ma in cosa consiste il controllo di vicinato? Dal sito del comune di Sala Baganza leggiamo:

"L'obiettivo del progetto è di aumentare il senso civile, indispensabile a contrastare la criminalità, rammentando che ogni atto criminale deve essere sempre seguito da una regolare denuncia agli organi di polizia. Le Forze dell'Ordine, insieme ai cittadini, beneficeranno di questa attività attraverso l'instaurazione di un dialogo continuo, unito alla sorveglianza del proprio quartiere."

Per saperne di più consigliamo di visitare il sito del comune di Sala Baganza http://www.comune.sala-baganza.pr.it/servizi/menu/dinamica.aspx?ID=92568&bo=true , mentre a questo link è possibile rileggere l'articolo che era stato dedicato al "personaggio" di Sala Baganza Davide Adorni https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/21957-il-personaggio-davide-adorni-il-guerriero-di-sala-baganza.html 

Ricordiamo che per le  segnalazioni dei lettori è possibile contattare la redazione della Gazzetta dell'Emilia all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  inviando foto e descrizione e soprattutto i recapiti per essere contattati. (NiCo)

 

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(Davide Adorni - Il Guerriero)

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Da martedì 12 febbraio e fino giovedì 14 febbraio compresi, sono in vigore le misure emergenziali nei comuni aderenti al PAIR della regione Emilia-Romagna, delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e agglomerato urbano bolognese, Ferrara e Forlì-Cesena.

11 febbraio 2019

Arpae Emilia Romagna informa che dal 5 febbraio si è verificato un aumento delle concentrazioni di PM10, che ha portato al superamento della soglia di legge in tutte le province della regione nei giorni 6, 8 e 9 febbraio. Nelll'area nord-occidentale i valori hanno superato tale soglia fino a toccare 101 ug/m3 a Parma, 96 a Reggio Emilia e Piacenza, 94 a Modena e 89 a Ferrara nella giornata di domenica 10 febbraio. Anche a Bologna e nelle province orientali sono stati superati i limiti per le polveri, salvo a Ravenna e Rimini dove nella giornata del 10 febbraio sono rientrati sotto soglia. In queste zone, tuttavia, il fenomeno è stato più contenuto, e le concentrazioni raggiunte sono risultate minori, a causa del vento di Fohn in discesa dall'area appenninica che è riuscito parzialmente a "ripulire" anche le zone pianeggianti, mentre lo stesso non si è verificato nelle province occidentali della regione.

Le misure emergenziali vengono attivate da martedì 12 a giovedì 14 compreso, nei comuni PAIR di:

Argelato (Bo)
Bologna
Calderara di Reno (Bo)
Carpi (Mo)
Casalecchio di Reno (Bo)
Castel Maggiore (Bo)
Castelfranco Emilia (Mo)
Castenaso (Bo)
Cento (Fe)
Cesena (Fc)
Ferrara
Forlì
Formigine (Mo)
Granarolo dell´Emilia (Bo)
Imola (Bo)
Modena
Ozzano dell´Emilia (Bo)
Parma
Piacenza
Reggio nell´Emilia
San Lazzaro di Savena (Bo)
Sassuolo (Mo)
Zola Predosa (Bo)
Le misure emergenziali

Le misure emergenziali previste a livello regionale prevedono l'estensione dei limiti alla circolazione anche ai veicoli DIESEL EURO 4. I limiti alla circolazione nei centri urbani per i veicoli più inquinanti restano validi, inoltre, tutti i giorni - compresi il sabato e la domenica - dalle 8,30 alle 18,30.

Sono inoltre previste ulteriori misure: 

- divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle
- abbassamento del riscaldamento fino ad un massimo di 19°C nelle abitaizioni e 17°C nei luoghi che ospitano attività produttive e artigianali
- divieto di combustione all´aperto (residui vegetali, falò, barbecue, fuochi d´artificio ecc...)
- divieto di sosta con motore acceso per tutti i veicoli
- potenziamento dei controlli sulla circolazione dei veicoli nei centri urbani e sulle altre misure
- divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tenciche ecosostenibili

Lunedì, 11 Febbraio 2019 14:08

Parma - Inter: arrestati due tifosi

Durante l'incontro Parma-Inter di Sabato scorso, la Questura di Parma, ha predisposto un servizio di ordine e sicurezza pubblica teso a garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva.

Nell'ambito del servizio, si inserisce anche l'attività investigativa della locale D.i.g.o.s., volta a garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni pubbliche.

Durante la partita sono stati individuati un gruppo di soggetti sospetti in curva Nord. Al termine della partita i tre sono stato controllati e due sono risultavano gravati da un provvedimento di daspo, che impediva l'accesso allo stadio.

I due, entrambi catanesi, sono stati quindi accompagnati in Questura e tratti in arresto in flagranza, per il reato di cui all'art. 8 c.1bis della legge 401 del 1989.

Nel Giorno del Ricordo, celebrato il 10 febbraio, a Parma, Ugl ha voluto conservare e rinnovare la memoria della tragedia dei martiri delle Foibe.

"È doveroso essere qui a ricordare le vittime delle Foibe, una immane tragedia che ha colpito la comunità italiana dei territori orientali- così Matteo Impagnatiello, segretario Ugl Utl di Parma".
"Nel solco del filone del sindacalismo nazionale, teorizzato da Filippo Corridoni, la nostra è una formazione sociale che si richiama alla Comunità. Mi chiedo perché mancano le altre sigle sindacali, dato che stiamo parlando di una ricorrenza nazionale, istituita da Legge".

La delegazione Ugl ha aderito all'iniziativa organizzata da Fratelli d'Italia, partecipando, con proprie bandiere al corteo che, partendo da via Mazzini con un lungo tricolore, si è poi fermato davanti al monumento ai Caduti, in via Melloni, per deporre una corona.

Alla stessa manifestazione, erano presenti le parlamentari Isabella Rauti ed Ylenia Lucaselli.

 

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Furti in negozio e merce recuperata, italiano infrange il divieto di avvicinamento alla ex, marocchino arrestato per furto e aggressione.

Rubano merce per 5000 euro in un negozio a Mirandola: la Polizia di Stato risale ai responsabili e recupera l'intera refurtiva.
Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha denunciato in stato di libertà due cittadini marocchini di anni 33 e 41 anni, per il reato di furto aggravato in concorso.
A seguito di una tempestiva attività di indagine, gli agenti sono riusciti a risalire ai responsabili del furto perpetrato, nella notte del 7 febbraio scorso, ai danni dell'esercizio commerciale "Fruttieri Calzature" di Mirandola.
Grazie all'analisi dei fotogrammi di alcune telecamere di videosorveglianza, collocate nelle immediate vicinanze dell'esercizio commerciale, si è potuto accertare che il furto era stato commesso tra la mezzanotte e le tre del mattino ed è stato possibile riconoscere il volto del 41enne, soggetto noto alle Forze dell'ordine per i suoi trascorsi, pregiudicato per reati contro il patrimonio, resistenza a Pubblico Ufficiale, ricettazione, evasione, minaccia e spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti, che hanno perlustrato a fondo la zona, hanno anche rinvenuto gli arnesi da scasso utilizzati per perpetrare il reato.
I due complici sono stati rintracciati ieri mattina a Mirandola con ancora una parte della refurtiva. La restante merce (scarpe e borse), per un valore complessivo di oltre 5000 euro, è stata recuperata presso il domicilio del 41enne e riconsegnata al legittimo proprietario.
Quest'ultimo era già stato deferito all'Autorità Giudiziaria, non meno di un mese fa, per lo stesso reato consumato ai danni di un'altra rivendita di scarpe di Mirandola.
Nella circostanza, il malvivente aveva agito in pieno giorno, rubando un paio di scarpe e una borsa, per un valore totale di 230 euro, che erano esposte nella vetrina adiacente l'ingresso del negozio.
Grazie alla minuziosa descrizione del soggetto da parte di una dipendente dell'esercizio, gli agenti intervenuti nell'immediatezza erano riusciti ad individuare il responsabile e a denunciarlo a piede libero.

Viola ripetutamente il Divieto di Avvicinamento alla ex fidanzata: 31enne agli arresti domiciliari
Nella giornata di ieri, personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione all'Ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena nei confronti di un cittadino italiano di 31 anni.
L'uomo, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, era già sottoposto alla misura coercitiva del Divieto di Avvicinamento alla ex fidanzata, emessa sempre dal G.I.P. del Tribunale di Modena nel novembre scorso, misura reiteratamente violata dal 31enne.

La Polizia di Stato arresta su ordine di carcerazione un giovane rapinatore marocchino
Nelle prime ore di questa mattina, personale della locale Squadra Mobile, in collaborazione con l'omologo Ufficio di Reggio Emilia, ha dato esecuzione all'Ordinanza di Custodia Cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena l'8 febbraio u.s., nei confronti di un cittadino marocchino di 20 anni, residente a Reggio Emilia, responsabile di due rapine.
Il primo reato era stato commesso la notte dell'8 gennaio scorso ai danni di una persona dedita al meretricio, alla quale lo straniero aveva rubato la borsa contenente denaro ed effetti personali; la seconda rapina, a distanza di qualche ora, all'interno di un esercizio commerciale del centro storico, dove il 20enne - dopo aver asportato alcuni capi di abbigliamento - aveva ingaggiato una colluttazione con il personale addetto alla vigilanza, colpendolo alla schiena per guadagnare la fuga.

La demolizione del Ponte Morandi rappresenta un'opera di alta tecnologia e il posizionamento a terra della prima trave tampone (tra il pilone sette e il pilone 8 della parte ovest) è un momento, simbolico, ma anche un momento di sintesi di alta ingegneria. (Video con drone)

Operatore:
Antonio De Lorenzo di RINA

Montaggio:
Alexis Garau di RINA

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Entro la fine d'anno verrà ricostruito il Ponte sul Polcevera

 

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