Venerdì, 22 Agosto 2014 08:58

Ferie pericolose. In evidenza

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Sta diventando lo sport preferito d'agosto giocare a nascondino con gli operai in ferie?

di Virgilio - Parma, 22 agosto 2014 --
Non deve essere stata una bella sorpresa constatare che, non appena chiusi i battenti per il periodo delle ferie, entro le successive trentasei ore tutto è stato trasferito, macchinari e stock.
E' successo in un opificio del Gruppo Cremonini, nello specifico, Italia Alimentari Spa di Paliano, in provincia di Frosinone.
Italia Alimentari Spa del Gruppo Cremonini, colosso alimentare con sede a Busseto, in provincia di Parma, leader nella produzione di prosciutti cotti, arrosti e specialità da forno venduti nei principali supermercati italiani, ha voluto replicare le infelici esperienze di un anno fa di FIREM di Modena e di DOMETIC di Forli.
Per le prime avevamo espresso un giudizio negativo per l'immoralità del comportamento e non possiamo che replicare tale considerazione negativa anche per quest'ultima operazione di trasloco e messa in mobilità. Ignota la destinazione degli impianti anche se voci , raccolte da "ciociaria notizie", indicano nella Polonia il Paese d'accoglienza delle linee produttive.
36 le famiglie coinvolte che arrivano a una cinquantina considerando gli addetti non direttamente alle dipendenze dell'azienda.
Tre linee di lavorazione dell'ex stabilimento "Montana" smantellate nell'arco di poche ore tra il 18 e il 19 di agosto e la comunicazione di cessata attività trasmessa alle 15 del del 19 ai sindacati dei lavoratori stando a quanto riportato da "il Fatto quotidiano.it". "E' accaduto tutto molto in fretta – ricostruisce Stefano Morea, segretario generale della Flai Cgil di Frosinone al "Fatto quotidiano.it" – mentre i dipendenti erano in vacanza per la settimana di Ferragosto, l'azienda ha atteso la fine del turno degli addetti alle pulizie, gli unici al lavoro in questi giorni, e in poco più di una notte ha svuotato la fabbrica. La mattina dopo, quindi, sono stati gli stessi addetti alle pulizie a telefonare ai colleghi per avvisarli di ciò che era successo. Ovviamente ci siamo precipitati subito qui, ma quando siamo arrivati era già troppo tardi".
In attesa del comunicato ufficiale da parte dell'azienda e dell'incontro a Roma tra sindacati e impresa previsto per la prossima settimana non rimane che censurare il comportamento aziendale.
Un sospetto però rimane. Non è che per caso quest'atto estremo sia il risultato di relazioni sindacali poco equilibrate? Per sciogliere i dubbi non rimane che attendere il 27 d'agosto giorno nel quale, a Roma, le parti si confronteranno. In quell'occasione si comprenderà anche la sorte che spetterà a questi 50 addetti ai quali per ora non resta che presidiare nottetempo lo stabilimento.

 

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