Mercoledì, 15 Novembre 2017 05:08

Si allarga la forbice tra Padano e Parmigiano.

Segnali contrastanti provengono dal burro mentre si arresta la flessione del prezzo del latte. Scende il Padano e cresce il Parmigiano di 24 mesi.

di Virgilio Parma 14 novembre 2017 -

LATTE SPOT Nuovo stop per il latte spot. Il latte crudo spot nazionale conferma le quotazioni di otto giorni fa ( 42,79 e 43,82 /100 litri di latte). Gran rimbalzo invece per la crema a uso alimentare (+6,35%). Conferma delle quotazioni anche per il latte intero pastorizzato spot estero (41,24 e 42,27€/100 litri latte), così come pure resta invariato il prezzo del latte scremato pastorizzato spot estero (15,53-17,08€/100 litri latte).

BURRO E PANNA Segnali contrastanti per il burro quotato alla borsa di Milano. Sensibile rimbalzo della crema e della panna a uso alimentare. Lo zangolato parmense continua a precipitare (-7,69%). Il segnale positivo arriva dalla borsa reggiana che sembra vere arrestato la pesante tendenza lesiva delle scorse settimane.

Borsa di Milano 13 novembre: (-/=)
BURRO CEE: 4,90 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 5,15 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,60 €/Kg. (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,40 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,68 €/Kg. (+)
MARGARINA Ottobre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)

Borsa Verona 13 novembre: (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,55 - 2,65 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 10 novembre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,00 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 14 novembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 3,00 - 3,00 €/kg.

GRANA PADANO 13/11/2017 - Prosegue il ridimensionamento del prezzo del Padano quotato a Milano che perde 5 centesimi. Cede (-5 centesimi) anche il "fuori sale".
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,50 - 6,60 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,30 - 7,90 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,20-5,55€/Kg. (-)

PARMIGIANO REGGIANO 10/11/2017 Recupera invece 5 centesimi il Parmigiano di 24 mesi. Invariato il prezzo del formaggio più fresco, interrompendo un periodo di stabilità che perdurava dal mese di giugno.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,90 - 11,40 €/Kg. (+)

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L'associazione è pronta ad assistere i cittadini nella lettura delle bollette e nella richiesta dei rimborsi ma auspica che non si arrivi alle cause

Parma, 13 novembre 2017 – Gli illegittimi addebiti della Tari operati da molti Comuni nei confronti degli utenti richiedono una pronta risposta da parte delle Istituzioni e, soprattutto, un tempestivo rimborso delle somme pagate e non dovute. Infatti, al danno di un servizio come la raccolta dei rifiuti che, come notorio, lascia a desiderare in moltissimi Comuni, si aggiunge oggi la beffa di somme che i cittadini in questi anni hanno pagato senza che fossero dovute.

Confconsumatori è determinata a non lasciare da solo il cittadino in questa battaglia, per questo ha inviato oggi, lunedì 13, una lettera al Presidente dell'Anci con la quale ha chiesto che l'associazione dei Comuni italiani convochi un tavolo con le associazioni dei consumatori al fine di sottoscrivere un protocollo di conciliazione, in virtù del quale i Comuni che hanno illegittimamente applicato oneri non dovuti, possano procedere al rimborso con modalità condivise. Riteniamo, infatti, che la strada del dialogo sia la prima da praticare.

Nelle more di un auspicato accordo, Confconsumatori invierà ai Comuni che hanno riscosso dai cittadini le somme non dovute una diffida ai sensi dell'art. 140, comma 5, del Codice del Consumo, Decreto Legislativo n. 206/2005, chiedendo di adottare le misure idonee a eliminare gli effetti dannosi delle violazioni e quindi il rimborso delle somme incassate in un servizio pubblico locale quale quello della raccolta dei rifiuti. Successivamente, trascorsi quindici giorni, salvo diversa risposta dal Comune, prima di intraprendere la relativa azione giudiziaria, esperirà la prevista procedura di conciliazione dinanzi alla Camera di Commercio o innanzi ad un organismo di composizione extragiudiziale per la composizione delle controversie in materia di consumo.

Infine presso i propri sportelli Confconsumatori assisterà tutti i contribuenti nella lettura delle bollette Tari, al fine di verificare l'applicazione degli ingiusti addebiti ed il loro ammontare, per poi chiedere il rimborso.

«Le prime due iniziative sono importanti - ha dichiarato Mara Colla Presidente nazionale di Confconsumatori - perché si potrebbero ottenere degli accordi o delle decisioni che avrebbero valore per tutti i cittadini ed eviterebbero ai singoli l'onere di un giudizio. In ogni caso non abbiamo certamente timore di quest'ultima soluzione se, purtroppo, dovesse restare l'unica possibile».

Premio Godio 2017, è Luis Haller il vincitore. Realtà virtuale a "Virtual Reality Sanctissimus".

Merano 13 novembre 2017 – E' lo chef stellato Luis Haller il vincitore del Premio Godio 2017, assegnatogli da Helmuth Köcher patron del Merano WineFestival che ospita il prestigioso riconoscimento dal 2004, istituito nel 1994 in memoria del grande chef Giancarlo Godio. La premiazione si è svolta nella Cooking Farm in piazza della Rena a Merano dove si è svolto Wild Cooking, il primo appuntamento italiano dedicato ai cibi fermentati, e show cooking con preparazioni dei piatti di chef stellati e di contadine altoatesine.

Originario della Val Passiria, 39 anni, Luis Haller scopre la sua passione per l'arte culinaria fin da giovane. Oggi lo chef stellato lavora al Schlosswirt Forst a Lagundo con entusiasmo e competenza proponendo una cucina basata sulla ricerca e innovazione, ma sempre nel rispetto della tradizione.

La giornata di oggi ha visto protagonista anche "Virtual Reality Sanctissimus" nell'ambito del progetto di ricerca Virtual Reality Innovation con il coinvolgimento della Cantina San Paolo di Appiano, Alto Adige. L'iniziativa conferma la vocazione del Merano WineFestival a distinguersi per l'approccio orientato all'innovazione; infatti è stato proprio Helmuth Köcher a guidare la simulazione della realtà virtuale, la presenza fisica in un ambiente attraverso immagini realistiche, suoni e altre sensazioni. Attraverso l'utilizzo di un apposito visore, si è potuto assistere a tutte le fasi di lavorazione del vino; dalla raccolta al bicchiere.

Editoriale: - Federalismo, scissionismo, autoreferenzialità e informazione - Continua lo scivolone del burro - Cereali e dintorni. Dall'USDA la sorpresa del grano. - Giovani. l'Inps si ricrede sulla decontribuzione - Vino, Export: L'Italia cede alla Francia la storica leadership negli USA - Altro ...

SOMMARIO Anno 16 - n° 45 12 novembre 2017
1.1 editoriale
Federalismo, scissionismo, autoreferenzialità e informazione
2.1 lattiero caseario Continua lo scivolone del burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Non ci sono stati grandi movimenti.
4.1 sicurezza alimentare Eurospin richiama un lotto di Filetti di Acciughe.
4.2 vino eventi Le novità del 26° Merano WineFestival (10-14 novembre)
5.1 INPS giovani Giovani. l'Inps si ricrede sulla decontribuzione.
5.2 management e organizzazione Una organizzazione aziendale realizzata ad arte
6.1 economia 4.0 Aziende 4.0. Più tecnologie e meno persone?
7.1 vino eventi Aspettando Merano Winefestival
8.1 vino export Vino, Export: L'Italia cede alla Francia la storica leadership negli USA.
8.2 vino eventi Presentato "Enologica" - Bologna dal 18 al 20 novembre
9.1 Vinitaly Vinitaly presenta gli espositori anche in Cinese.
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Dall'USDA la sorpresa del grano.
11.1 sicurezza alimentare Uova e derivati al fipronil, ancora segnalazioni del Ministero della salute e di RASFF
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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Finalmente l'Inps si ricrede e applica nel giusto modo la decontribuzione per i giovani agricoltori.

Reggio Emilia 6 novembre 2017 - Agevolazioni Inps più ampie per i giovani agricoltori: lo sgravio contributivo per under 40 riconosciuto anche a chi è stato iscritto come coadiutore e per chi ha variato l'attività d'impresa. "E' notizia di questi giorni, e ne prendiamo atto positivamente" afferma Arianna Alberici, vice presidente CIA – Agricoltori Italiani della provincia di Reggio Emilia e coordinatrice dei giovani reggiani di Agia-CIA.

"Ciò non toglie – aggiunge - che non si debba rilevare da parte nostra che questa era fin dall'inizio l'intenzione del legislatore, che inizialmente era stata 'tradita' da un'interpretazione restrittiva dell'ente previdenziale, che aveva riservato il beneficio ai soli giovani agricoltori di nuova iscrizione, escludendo chi subentrava nella titolarità d'impresa ma era già coadiutore iscritto nel nucleo familiare, riducendo ai minimi quindi il numero di chi ne aveva diritto, che diventava solo chi arrivasse a fare l'agricoltore provenendo da altre attività, realtà che esiste ma è largamente minoritaria tra i giovani neo imprenditori agricoli".

"E' stata quindi necessaria – afferma Alberici – una riscrittura della norma per 'costringere' Inps a ricredersi ed a concedere questo importante beneficio ad un numero più ampio di giovani nuovi imprenditori. Questo in effetti era lo spirito della norma, intesa ad agevolare l'ingresso di giovani alla guida delle imprese agricole, cosa quanto mai necessaria per dare un futuro al settore primario ed alle sue produzioni tipiche e di qualità, che nonostante aumentino i nuovi ingressi, soffre ancora ampiamente di senescenza".

"Ricordiamo – conclude la responsabile Agia – che l'esonero di cui si parla consiste nella dispensa dal versamento del 100% dell'accredito contributivo presso l'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, ed è riconosciuto per un periodo massimo di 36 mesi, decorsi i quali viene riconosciuto in una percentuale minore per altri 24 mesi: 66% per i successivi 12 mesi e al 50% per ulteriori 12 mesi".

L'Italia perde la leadership negli Stati Uniti a favore della Francia. Ballotta (Business Strategies): Manca regia. Mercato USA cartina al tornasole del nostro export.

Firenze, 6 novembre 2017. La Francia del vino brinda allo storico sorpasso sull'Italia negli Stati Uniti, primo mercato importatore al mondo e da 8 anni 'feudo' enologico del Belpaese.

Lo annuncia l'Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies, che assieme a Nomisma-Wine Monitor ha elaborato gli ultimi dati sulle importazioni di vino statunitensi (fonte Dogane) aggiornate al 3° trimestre di quest'anno.

Il sorpasso in valore (1,220 contro 1,210 miliardi di euro) è l'effetto della clamorosa rimonta del vino transalpino su quello italiano, recuperando in soli 9 mesi circa 160 milioni di euro. "L'Italia perde il primato più ambito e lo perde male – ha detto la Ceo di Business Strategies, Silvana Ballotta -, se pensiamo che oggi la Francia è market leader nei primi tre mercati di importazione al mondo, Usa, Gran Bretagna e Cina. Ma fa ancora più male – ha proseguito l'esperta di made in Italy – registrare come, in un anno di grande crescita della domanda di vino nel mondo, gli Stati Uniti siano diventati la cartina tornasole della nostra ridotta competitività sui mercati globali, frutto di azioni di marketing e promozione deboli e mai sinergiche".

Nel dettaglio, la corsa di Parigi negli Usa fissa la performance in valore nei primi 9 mesi di quest'anno a +18,8% (a/a): 6 volte di più dell'incremento italiano (3%), che perde nettamente anche il confronto con la crescita complessiva delle importazioni statunitensi di vino (+8%).

Il Belpaese vede così diminuire le proprie quote di mercato rispetto al pari periodo del 2016 (da 32,7% al 31,1%) soprattutto per effetto della stagnazione delle vendite di vini fermi imbottigliati, dove rimane market leader (962 milioni di euro) ma guadagna in valore solo l'1,6%, contro il +21,4% francese e una media import generale sul segmento del 5,9%. Sotto media anche gli sparkling italici, che pur incrementando dell'8,7% fanno peggio del mercato (+11,5%) e, ancora una volta, dei francesi (+14%), assoluto leader in valore della tipologia con 432 milioni di euro.

Diverso il discorso sui volumi importati, con l'Italia che doppia la Francia. In lieve calo il prezzo medio generale del prodotto importato, con l'Italia in ribasso specie sugli sparkling.

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Business Strategies è una società fiorentina impegnata in percorsi di sviluppo delle piccole e medie imprese dei settori dell'agroalimentare e del lusso made in Italy sui mercati esteri. Le 500 aziende enologiche assistite da Business Strategies, che rappresentano tutte le regioni italiane, producono complessivamente oltre 100 milioni di bottiglie all'anno e esportano il 70% nei principali mercati stranieri.

Domenica, 12 Novembre 2017 07:09

Presentato "Enologica"

"Enologica", il Salone del vino e del prodotto tipico dell'Emilia Romagna unirà il vino e il cibo della regione con quelle che sono le tradizioni, la cultura, l'identità per un discorso corale, territoriale e popolare che identifica e rende unica l'Emilia Romagna.

Appuntamento quindi a Bologna, dal 18 al 20 novembre nel centralissimo Palazzo Re Enzo con ben 118 tra produttori, Consorzi e cantine; seminari e degustazioni tematiche per raccontare il vino dell'Emilia Romagna, dai principali vitigni ad alcuni autoctoni tutti da scoprire; il "Teatro dei Cuochi" con gli chef che si racconteranno, anche attraverso le proprie creazioni gastronomiche in abbinamento ai vini, proponendo la propria versione proiettata verso il futuro di alcuni piatti simbolo dell'Emilia Romagna, dai cappelletti ai pisarei e fasò, dai tortellini ai passatelli, dalla piadina alla torta fritta.

E inoltre, la premiazione di "Carta Canta", il premio rivolto a ristoranti, enoteche, bar, agriturismi e hotel situati in regione, in Italia o all'estero che propongono un assortimento qualificato di vini regionali, e il "Panino d'Autore" con lo chef Daniele Reponi, che realizzerà panini gourmet utilizzando esclusivamente prodotti Dop e Igp made in Emilia Romagna, grazie alla collaborazione con i Consorzi di Tutela.

«Un sentito ringraziamento va a tutti i protagonisti di Enologica 2017, a partire dai Consorzi di Tutela del vino e del food, il cui contributo è sempre fondamentale in un evento come questo, che vuole rappresentare in maniera ampia e completa un'intera regione – sottolinea il Presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette - Una regione unita nella quale Enoteca Regionale contribuisce a mantenere assieme piccole e medie aziende con i grandi gruppi cooperativi. E, assieme anche alle istituzioni preposte, a partire dalla Regione Emilia-Romagna, affrontare il futuro».

Ad accogliere i visitatori di Enologica, sotto al loggiato d'ingresso, ci sarà un grande pannello (circa 6x4 metri) con delle originali "sculture di terra", realizzate da I.TER di Bologna. Si tratta di rappresentazioni artistico-scientifiche dei principali suoli che ospitano la pianta della vite in Emilia Romagna e che si trovano percorrendo la via Emilia da Sud a Nord, partendo quindi dalla provincia di Rimini per arrivare fino a quella di Piacenza (con una sola piccola deviazione nel territorio ferrarese). Diversi tipi di terreno che corrispondono ai sette vitigni principali della regione, da dove nascono i nostri vini a denominazione: Albana e Sangiovese per la Romagna, Pignoletto per il bolognese, Fortana per il ferrarese, Lambrusco per il modenese, il reggiano e il parmense, Malvasia per il parmense e il piacentino, Gutturnio per il piacentino.

Territori vocati alla viticoltura, che da alcuni mesi sono anche al centro di un percorso, partito da Modena e Reggio Emilia e che durerà alcuni anni, per verificare se in Emilia Romagna ci sono le condizioni per ottenere una certificazione di sostenibilità territoriale nelle aree delimitate dalle Dop e limitatamente al settore vitivinicolo. Spiega il Presidente Sciolette: «Sarebbe una delle prime, se non la prima, a livello nazionale che certifica non un singolo prodotto o una singola azienda, bensì un intero comparto regionale. Sarebbe uno strumento molto importante e un riconoscimento a favore dei tantissimi produttori che da anni s'impegnano per migliorare le tecniche colturali e per proteggere l'ambiente. Oltretutto, potrebbe rappresentare una forte leva di marketing sia verso il mercato nazionale sia verso quello internazionale».

«Quello di Enologica è oramai un format consolidato, frutto della grande esperienza di Enoteca Regionale Emilia Romagna nell'organizzazione e gestione di eventi a livello internazionale - chiarisce il Direttore di Enoteca Regionale, Ambrogio Manzi -. Oltre alla parte espositiva, Enologica è anche un importante momento d'incontro fra i produttori e gli addetti al settore. Anche quest'anno, infatti, sono attesi molti ristoratori, enotecari, giornalisti italiani e stranieri e ovviamente tanti wine lovers, che sempre più hanno
conoscenza approfondita dei nostri vini capaci di presentarsi al pubblico con una qualità crescente e una diversificazione di prodotti che in Italia non ha eguali».

Enologica, inoltre, ogni anno non manca di riservare anche una chiave di lettura del tutto originale del territorio e del mondo del vino. Quest'anno, infatti, a Enologica saranno protagoniste anche le creature fantastiche, ovvero la rappresentazione popolare della natura, delle paure, dei sogni, delle cose "inspiegabili" e familiari della storia dell'uomo, un patrimonio di storia e tradizioni tramandato oralmente fino a noi. Come si legge nell'introduzione del catalogo, scritta dal curatore di Enologica Giorgio Melandri: "[...]Noi siamo per un racconto "quotidiano", pieno di cose vere, di gente e storie. [...].. Il racconto del vino vive dentro alle giornate della gente e noi abbiamo il dovere di lasciarcelo. Siamo una regione dove è il quotidiano a essere straordinario, dove un fosso può nascondere una creatura fantastica, dove un albero può nascondere un segreto, dove un vino può raccontare tante storie".
Informazioni per il pubblico: tel. 0542.367700, cell. 347.5125365 (durante la manifestazione)
www.enologica.org  Facebok: Enologica con #enologica2017

Orario di apertura: sabato e domenica 11:00 – 20:00, lunedì 11:00 – 19:00. Ingresso 20 €.

All'interno, ogni azienda ha un suo mini sito con un format comune, contenente le principali informazioni richieste dai buyer. Facile da compilare, viene tradotto automaticamente in inglese e cinese. È una delle prime novità della 52ª edizione di Vinitaly, per dare visibilità agli espositori e focalizzare le ricerche dei potenziali compratori.

Verona, 6 novembre 2017 – Offrire sempre nuovi servizi per migliorare ogni anno l'esperienza a Vinitaly per espositori e operatori. Con questo obiettivo Veronafiere ha intrapreso un processo di digitalizzazione che, per l'edizione 2018 del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati, in programma dal 15 al 18 aprile ( www.vinitaly.com ), propone un nuovo concept di catalogo online.

La novità tecnologica consiste in un sistema di compilazione facilitata per gli espositori e di traduzione immediata dall'italiano all'inglese e al cinese.

Il nuovo catalogo di Vinitaly è stato progettato per essere un portale contenente mini siti di tutte le cantine espositrici. Il format comune mette in evidenza in maniera omogenea le principali informazioni richieste dai buyer, per semplificare le loro ricerche.

Il catalogo è stato pensato anche come strumento di promozione e divulgazione del vino italiano all'estero.

Con la scelta del cinese come terza lingua, Vinitaly crea la prima presentazione completa della vitivinicoltura italiana per il grande mercato asiatico, con i vini di tutte le regioni, proposti da oltre 4.000 cantine, offrendo a importatori e consumatori del Paese della Grande Muraglia uno strumento di conoscenza delle Doc, Docg e Igt made in Italy, con la visualizzazione delle relative aree di produzione.

Attraverso questo nuovo strumento, ricco di immagini, l'espositore potrà anche promuovere propri eventi e degustazioni organizzati nel corso di Vinitaly e durante il resto dell'anno, inserire video e condividerli sui social, garantendosi una visibilità lunga 365 su una piattaforma consultata in un anno da 790.380 utenti da 195 Paesi, per un totale di 4.958.499 pagine visualizzate.

Il catalogo di Vinitaly 2018 sarà online a metà dicembre, inizialmente con la descrizione di tutti gli espositori diretti; seguiranno, mano mano, gli espositori indiretti.
Per scoprire come sarà il nuovo catalogo, a questi link i demo delle prime aziende che hanno completato l'inserimento delle proprie informazioni:
Villa Spinosa – Veneto
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/20/260182849/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/20/260182849/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/20/260182849/ 
Angoris – Friuli Venezia Giulia
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/146/043728000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/146/043728000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/146/043728000/ 
Arione - Piemonte
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/49/002205000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/49/002205000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/49/002205000/ 
Azienda Uggiano – Toscana
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/8/073162000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/8/073162000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/8/073162000/ 
Azienda Nicola di Sipio - Abruzzo
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/447/260181464/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/447/260181464/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/447/260181464/ 
Barberani - Umbria
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/128/093910000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/128/093910000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/128/093910000/ 
Terredora – Campania
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/157/026122000/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/157/026122000/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/157/026122000/ 

Gurriere – Sicilia
Italiano - http://preview.vinitaly.com/it/preview/282/260209008/ 
Inglese - http://preview.vinitaly.com/en/preview/282/260209008/ 
Cinese - http://preview.vinitaly.com/zh/preview/282/260209008/ 

Non dovrebbero arrivare sconvolgimenti a seguito dei dati diffusi giovedi sera dall'USDA. Il grano sorprende per i dati in crescita ma e presto per valutare le reazioni dei mercati.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 10 novembre 2017 -
I dati diffusi da USDA sono rassicuranti e la sorpresa viene dal segno positivo collocato davanti ai dati del grano:

SEMI nov 975,2 (-12,6) gen 985 (-13,4) mar 996 (-13,4) mag 1005 (-13)
FARINA dic 311,8 (-3,4) gen 313,9 (-3,5) mar 317,3 (-3,6) mag 319,6 (-3,7)
OLIO dic 35,14 (-0,23) gen 35,29 (-0,24) mar 35,51 (-0,24) mag 35,73 (-0,24)
CORN dic 341,4 (-6,6) mar 354,6 (-6,4) mag 363,4 (-6,2) lug 371,4 (-6)
GRANO dic 429 (+2,2) mar 445 (+1,2) mag 456 (0) lug 469 (-0,4)
E' ancora troppo presto per quantificare la reazione dei mercati che comunque non potranno che segnare un calo o al limite confermare la tendenza della stabilità espressa in queste ultime settimane.

Per il mercato interno/domestico ben poco da segnalare se non il continuo recupero dei valori dell'orzo e del grano di base, e un recupero del mais di produzione nazionale, trascinato al rialzo dai problemi della logistica che influenzano il mais comunitario. Una ulteriore prova che la logistica potrebbe diventare quell'elemento destabilizzante per i cereali e per vari prodotti d'importazione che sfruttano le linee ferrate o su gomma.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità. Continua il rincaro dei cruscami per i quali sgli operatori tamponano utilizzando anche crusca di farro in pellet proveniente dai paesi del Nord.

Indicatori internazionali 10 novembre 2017


l'Indice dei noli è salito leggermente a 1481 punti, il petrolio è attorno a 57,0 $/bar e l'indice di cambio €/$ segna 1,16334

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Maggiore autonomia regionale. A Roma partito ufficialmente il negoziato col Governo: prima seduta del tavolo di confronto il 17 novembre a Bologna. Il presidente Bonaccini: "Si parte sul serio, vogliamo raggiungere l'accordo entro la legislatura. Stiamo costruendo il regionalismo del futuro"

Al Dipartimento per gli Affari regionali, l'insediamento del tavolo paritetico fra l'esecutivo nazionale e le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, con i presidenti Bonaccini e Maroni.

Il sottosegretario Bressa, delegato dal premier Gentiloni: "Svolta storica". La seconda riunione del tavolo a Milano il 21 novembre e le altre, a seguire, nella Capitale

Bologna – E' ufficialmente partito il negoziato con il Governo per il riconoscimento di una maggiore autonomia all'Emilia-Romagna, per la gestione diretta da parte della Regione di un numero di competenze che potrà essere superiore a 15: fra queste, istruzione, lavoro, tributi, finanza pubblica, salute, ambiente, territorio, ricerca, innovazione. E la prima seduta del tavolo paritetico di confronto, comune con la Lombardia, si farà a Bologna venerdì 17 novembre, la seconda martedì 21 a Milano e le altre, a seguire, a Roma.

20171109-autonomia-incontro a roma 1E' quanto deciso nel pomeriggio di oggi nella Capitale, dove, alle 16, al Dipartimento per gli Affari regionali si sono riuniti il sottosegretario Gianclaudio Bressa e i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e Lombardia, Roberto Maroni, accompagnati dalle rispettive delegazioni: l'incontro ha formalmente sancito il via al confronto tecnico che approfondirà ambiti e materie.

"Siamo di fronte a una svolta storica", ha sottolineato il sottosegretario Bressa, indicato dal premier Paolo Gentiloni quale referente politico del Governo per il negoziato. Per la prima volta nella storia della Repubblica italiana, infatti, viene applicato l'articolo 116 della Costituzione, che al terzo comma consente l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori "forme e condizioni particolari di autonomia" attraverso una legge dello Stato approvata a maggioranza assoluta, sulla base di un'intesa fra il Governo e la Regione interessata. E per lavorare all'intesa, oggi è appunto stato insediato il tavolo di confronto fra l'esecutivo nazionale e le due Regioni.

Per l'Emilia-Romagna una tappa di grande importanza, che arriva a tre settimane dalla firma a Palazzo Chigi, lo scorso 18 ottobre, del presidente del Consiglio, Gentiloni, e del presidente Bonaccini della Dichiarazione di intenti per l'avvio del confronto. In precedenza, il 3 ottobre, la risoluzione votata dall'Assemblea legislativa che dava mandato a Bonaccini al negoziato col Governo.

"Da mesi lavoriamo duramente e con serietà per quella che oggi rappresenta una proposta condivisa con le categorie economiche, i sindacati, le imprese, le università, gli enti locali, i territori e le associazioni del Terzo settore dell'Emilia-Romagna nell'ambito del Patto per il Lavoro- afferma il presidente Bonaccini-. Ci è stato chiesto di aspettare per avviare il confronto insieme alla Lombardia, abbiamo detto sì, dopo aver avuto la garanzia che i tempi non si sarebbero allungati, che non sarebbe stata messa in discussione l'unità nazionale e che non sarebbe stata messa sul tavolo alcuna richiesta di Regione a Statuto speciale. E oggi, nel momento dell'insediamento ufficiale, ribadisco che è positivo il fatto di lavorare insieme per arrivare a rapidamente a una proposta concreta, a un'intesa entro la fine di questa legislatura. Concordo con il sottosegretario Bressa quando ha detto che stiamo costruendo il regionalismo del futuro- chiude Bonaccini- un nuovo regionalismo che possa premiare le Regioni virtuose e aprire la strada ad altre, nell'esclusivo interesse dei cittadini, continuando a far crescere i territori e con loro il Paese".

Le competenze richieste
All'incontro del pomeriggio, con il presidente Bonaccini era presente l'assessore Emma Petitti (Bilancio e Riordino istituzionale). La Giunta ha già definito 12 competenze che l'Emilia-Romagna chiede per sé e che rientrano fra le materie previste dagli articoli 116 (comma terzo) e 117 (commi secondo e terzo) della Costituzione. Si tratta di:
-rapporti internazionali e con l'Unione Europea delle Regioni;
-tutela e sicurezza del lavoro;
-istruzione, salva l'autonomia delle istituzioni scolastiche;
-commercio con l'estero;
-ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all'innovazione per i settori produttivi;
-governo del territorio;
-protezione civile;
-coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;
-tutela della salute;
-norme generali sull'istruzione;
-tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali;
-organizzazione della giustizia di pace.

La Giunta è pronta ad aggiungere altre 4-5 competenze relative a professioni, cultura, sport e agricoltura. Sarà il presidente Bonaccini a proporre l'allargamento all'Assemblea legislativa nella seduta di martedì e mercoledì prossimi, durante la quale relazionerà anche sull'insediamento del tavolo di confronto avvenuta oggi.

Inizialmente erano state individuate le quattro aree strategiche alle quali ricondurre le competenze richieste, poi riprese nella risoluzione votata il 3 ottobre scorso dall'Assemblea legislativa.

Eccole: tutela e sicurezza del lavoro, istruzione tecnica e professionale; internazionalizzazione delle imprese, ricerca scientifica e tecnologica, sostegno all'innovazione; territorio e rigenerazione urbana, ambiente e infrastrutture; tutela della salute.

A esse si aggiunge l'area complementare con le materie funzionali all'esercizio delle nuove competenze richieste: rapporti della Regione con l'Unione Europea coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; governance istituzionale.

Il percorso e il progetto per l'ottenimento di una maggiore autonomia sono stati condivisi fin dall'inizio con i componenti il Patto per il Lavoro, riunitosi anche due giorni fa, quando è stato ribadito il fatto che, parallelamente al negoziato con Palazzo Chigi, resta aperto il confronto, sia attraverso convocazioni del tavolo Giunta-Patto sia attraverso contatti con i singoli assessorati sulle materie di competenza.

 

l Consiglio di Amministrazione di Credemholding, società presieduta da Giorgio Ferrari che controlla il 77,3% del capitale di Credito Emiliano S.p.A., ha approvato nella seduta di ieri, i risultati al 30 settembre 2017.

L'utile consolidato, fa sapere la società, è risultato pari a 111,9 milioni di euro, +42,6% rispetto a 78,5 milioni di euro a fine settembre 2016.

In allegato i prospetti di stato patrimoniale e conto economico consolidati di Credemholding S.p.A al 30 settembre 2017.

Giovedì, 09 Novembre 2017 11:50

Aspettando Merano Winefestival

Una storia che nasce da un'idea genuina è sempre qualcosa che vale la pena di raccontare, soprattutto se viene da un'intuizione che esalta il lavoro delle persone e le eleva al grande Pubblico creando un'entusiasmante avventura.

da L'Equilibrista 9 novembre 2017 -

Uniamo tre amici con la passione per i grandi vini bordolesi riuniti a parlare di qualità e di sogni nel cassetto come spesso capita, ma che per una volta vanno oltre perché pensano a come realizzare questa eccellenza e diffonderla come Vision a tutti.

Questo è stato l'inizio che ha spinto Helmuth Köcher, nato a Merano nel 1959 a pensare ad un concept che non perde smalto, anzi si rinnova e diventa sempre più interessante scouting e tappa decisiva di enogastronauti e wine-lovers. E' stato solo dopo uno dei suoi viaggi in Bordeaux che Köcher capisce la grande finestra che gli si potrebbe aprire davanti e quindi di ritorno dalla sua esperienza e cavalcando il suo intuito, inizia ad organizzare degustazioni ed incontri nei più prestigiosi e famosi ristoranti dell' Alto Adige, con tale cura e stile da concepire da li a poco il GourmetClub Alto Adige e ad inaugura la prima edizione del Merano WineFestival nel lontano 1992.

20171109-Merano-bicchiere-wine-meranoLe riviste internazionali ed altri prestigiosi mensili oggigiorno lo inseriscono fra gli eventi imperdibili perché è solo qui che ancora si può pensare ad una fucina di idee; la culla dove far nascere nuovi approcci al mercato, dove chi, così vulcanico ed inarrestabile, ha ideato Decanter e Fine Wine Decanter. 
Ma quello che personalmente prediligo, è quanto è stato fatto nel 2013 e per cui ad oggi anche le nostre Aziende emiliano romagnole possono accreditare presenze di rilievo assoluto perchè inserite a pieno merito nel Merano Wine and Culinaria Award (che dal 2017 è the WineHunter Award), ovvero grande concorso enologico e culinario che ogni anno vede la partecipazione di oltre 5.000 prodotti enogastronomici tutti adeguatamente selezionati.

Ogni anno vengono quindi valorizzati più di 1200 produttori tanto da averne almeno più di 500 lungo tutti i giorni del wine festival garantendo qualità assoluta e grande imparzialità sia nel giudizio che nella gestione dei rapporti con queste Aziende.
Non manca poi la sezione dedicata alla biodinamica che sempre più sta prendendo piede e che già nel 2002, vedendo un crescente interesse per questa fase di mercato, collocava le prime aziende BIO in una fascia già di assoluta elitè, come fu per il primo: Alois Lageder, seguito da Manincor e dalla cooperativa di Caldano per citare solo alcune realtà.

Ora, anche grazie alla continuità di altre manifestazioni più di nicchia, a Merano Wine Festival ce ne saranno tante e tante altre. I tempi per sentori al limite dell'inaccettabile o fastidiose ossidazioni preludio di inutili prese di posizione, sono finiti, lasciando spazio a vini che hanno assunto una notevole qualità gusto olfattiva, senza più alcun difetto e che possano rispecchiare veramente la mano del produttore e del suo lavoro in vigna.

20171109-helmut copia1 1Grande rilievo poi viene sempre riservata alla Gourmet Arena perché teatro di veloci quanto innovativi show-cooking, dove il simposio cibo vino la fa da padrone. Questo perché l'abbinamento, che esalta la tradizione italiana e mette a confronto diverse etnie culinarie da ogni parte del Mondo, deve essere la nuova frontiera fra cibi e Popoli che sempre di più condivideranno esperienze comuni. Chiudiamo con la frase di rito del padrone di casa che racchiude passione, voglia di andare al di la della semplice proposta e perché no innovare ancora. " The WineHunter è questo: ricerca, scoperta, condivisione delle eccellenze figlie del perfetto connubio fra passato e futuro. Solo il meglio, in ogni sua forma. " Helmuth Köcher".

 

L'evento inizierà ufficialmente Venerdì 11 Novembre e finirà Martedì 14 Novembre a Merano ovviamente.

http://www.meranowinefestival.com/ 

 

Giovedì, 09 Novembre 2017 09:54

C'è crescita, ma più lenta

Sono diventate 46.750 le imprese straniere, con un aumento del 2,5 per cento in un anno (+1.131 unità), in linea con il dato nazionale.

Il trend riflette anche la lieve flessione della popolazione straniera residente in regione. Si affievolisce l'aumento delle ditte individuali (+578 unità), mentre la normativa favorevole alle società a responsabilità limitata semplificata continua a fare volare le società di capitale (+14,4 per cento). Trainano i servizi (+914 imprese, +3,9 per cento), in particolare commercio (+223), alloggio e ristorazione (+193), Forte l'aumento per altri servizi (+8,6 per cento), alla persona e di riparazione.

Bologna 9 novembre 2017 - Decelera la crescita della base imprenditoriale estera regionale, con un ritmo analogo a quello nazionale.

Al 30 settembre le imprese attive straniere salgono a quota 46.750 (l'11,5 per cento del totale) con un aumento annuale di 1.131 unità, (pari al +2,5 per cento). A livello nazionale la crescita delle imprese straniere risulta analoga (+2,5 per cento), e porta oltre quota 524 mila, pari al 10,2 per cento del totale. Questi sono i dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. La tendenza riflette anche la lieve flessione della popolazione straniera residente in regione (al primo gennaio 2017 pari a 529.337 persone, -0,8 per cento) per il secondo anno consecutivo, mentre gli stranieri residenti in Italia aumentano lievemente (+0,4 per cento). Le imprese straniere diminuiscono solo in Sicilia, Sardegna e Umbria. L'incremento è più rapido in Campania (+6,3 per cento). L'Emilia-Romagna è ottava per il dato di crescita che risulta superiore in Lombardia (+3,5, per cento) e più contenuto in Veneto (1,9 per cento).

Settori di attività economica. La tendenza domina in tutti i macro settori di attività economica. La crescita nei servizi (+914 imprese, +3,9 per cento), traina quella complessiva e origina soprattutto dall'aumento delle imprese del commercio (+223 unità, +1,9 per cento), dei servizi di alloggio e ristorazione (+193 unità, +4,6 per cento) e degli altri servizi (+146 unità, 8,6 per cento), per la persona e di riparazione. Accelera l'aumento della base imprenditoriale estera dell'industria (+2,9 per cento, +140 unità), mentre si accentua la flessione delle altre. Le imprese straniere nelle costruzioni crescono solo lievemente (+0,3 per cento, 43 unità).

La forma giuridica. Performance delle ditte individuali (+578 unità, +1,5 per cento), pari l'82,3 per cento delle imprese straniere, nonostante gli effetti della crisi passata e l'evoluzione demografica. Rapido l'aumento delle società di capitale (+538 unità, +14,4 per cento), sostenuto dall'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata che ha contribuito però alla lieve riduzione delle società di persone (-0,2 per cento). L'aumento di cooperative e consorzi è invece più contenuto (+5,1 per cento).

20171109-Tab.ER-aziende

In questi giorni non ci sono stati grandi movimenti, in attesa del rapporto sulle esportazioni e sulle scorte che sara' pubblicato dal dipartimento dell'Agricoltura americano di domani.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 08 novembre 2017 -
I principali cereali quotati al Cbot hanno chiuso la seduta di martedì 7 novembre contrastati. Il mais e il frumento hanno chiuso in rosso, visto che le notizie dai raccolti sostengono che siano buoni, in un momento in cui le scorte sono, come ripetiamo da un po' di settimane, già molto ampie.

Ancora poco da segnalare quindi dai mercati internazionali. La calma regna sovrana, merce non ne manca, i consumi e le esportazioni tengono.

Gli ultimi dati indicano per il corn-mais, dall'inizio della campagna, le esportazioni totali sono 5.540.404 tonnellate contro 10.177.385 alla stessa data dello scorso anno. Per il grano da inizio campagna le esportazioni sono 11.422.006 tonnellate contro 12.155.889 dello scorso, mentre le esportazioni del seme di soia da inizio campagna le cifre USDA mostrano che sono comunque ancora inferiori a quelle dell'anno prima infatti sono a 14.856.207 tonnellate contro 16.318.565 alla stessa data dello scorso anno.

Per il mercato interno/domestico ben poco da segnalare se non il continuo recupero dei valori dell'orzo e del grano di base, e un recupero del mais di produzione nazionale, trascinato al rialzo dai problemi della logistica che influenzano il mais comunitario. Una ulteriore prova che la logistica potrebbe diventare quell'elemento destabilizzante per i cereali e per vari prodotti d'importazione che sfruttano le linee ferrate o su gomma.

Sul fronte dei prezzi poco da segnalare: la farina soya normale 44 quota sul pronto e sino a dicembre 300 euro partenza e la proteica 310, mentre per il 2018 giunge sino a 326 per la proteica e 316 per la normale. Continua il rialzo del seme di soya convenzionale anche se con minor vigore delle trascorse settimane.

Il mais base martedi 7 novembre si prenotava-acquistava a 172 EURO PARTENZA DA NOVEMBRE 17 A GIUGNO 18, A 175 EURO DA APRILE 18 AD AGOSTO 18 E 175 EURO DA NOVEMBRE 18 A MARZO 19, E A 176 DA NOVEMBRE 18 A GIUGNO 2019 , che come si può evincere dono valori ben difficili con cui competere per le produzioni interne.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità continua il rincaro dei cruscami, ma ormai a fine corsa, continua la ricerca di cereali tossinati 155 euro arrivo per il mais e spezzati di mais,. Continua la "raccolta" dei cascami di riso. Sono presenti sul mercato anche residui della lavorazione delle castagne, fresche e del luppolo essiccato.

Per il settore dei proteici la variabile potrebbe giungere da un ulteriore rafforzamento del Dollaro che qualcuno ipotizza a 1,14.

Indicatori internazionali 08 novembre 2017 


l'Indice dei noli è sceso leggermente a 1473 punti, il petrolio è attorno a 57,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,15921

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Merano, 7 novembre 2017 – Si attendono 10 mila persone al 26° Merano WineFestival (10-14 novembre 2017). Alla conferenza stampa di oggi, tenutasi all'Hotel Terme Merano, il patron Helmuth Köcher ha presentato il programma della kermesse enogastronomica più attesa dell'anno nella splendida località meranese.

La manifestazione ha generato l'anno scorso un indotto turistico di circa 8 milioni di euro tra Merano e provincia, come conferma il vice presidente dell'azienda di soggiorno Vincenzo Coco presente alla conferenza.

All'edizione del 2017 del Merano WineFestival partecipano oltre 450 case vitivinicole tra le migliori in Italia e nel mondo, quasi 200 artigiani del gusto e 15 cuochi di spicco.

Questa edizione durerà un giorno in più; l'evento è di cinque giornate da venerdì 10 a martedì 14 novembre, ma già il 9 come giornata prologo ai Giardini di Castel Trauttmansdorff si terrà un convegno "Naturae&Purae" che annuncerà le nuove tendenze del vino. Esperti e interpreti del mondo del vino si confronteranno sui temi della sostenibilità, della naturalezza e della purezza, cercando di rispondere al quesito: "Quo Vadis? Food & Wine, the future is natural?".

Al convegno curato e ideato da Helmuth Köcher e Angelo Carrillo interverranno: Attilio Scienza (Cisgenetica), Luca D'Attoma (vini bio e biodinamici), Franz Josef Loacker (vini biodinamici), Werner Morandell (Piwi), Angiolino Maule (vini naturali). Sul tema delle fermentazioni alimentari interverrà l'esperto Carlo Nesler. Presente al convegno anche Giorgio Grai, un'altra figura di prestigio del mondo vino, esperto di viticoltura ed enologia, oltre che collaboratore di importanti riviste enogastronomiche.

Tra gli eventi più attesi di venerdì 10 novembre c'è Architecture&Wine alle ore 19,00 in piazza della Rena, una conferenza sull'Architettura sostenibile con la ditta Progress di Bressanone, in collaborazione con Fondazione Architettura Alto Adige e dove saranno presenti circa 150 architetti altoatesini, ma anche svizzeri, austriaci, tedeschi ecc. durante il quale saranno premiate tre cantine che hanno fatto della sostenibilità le loro fondamenta. Cooking Farm sarà il fulcro della Chef Arena; dal 10 al 14 novembre importanti chef di livello internazionale si confronteranno con le contadine altoatesine, depositarie della cultura culinaria locale.

Immancabili le Masterclasses, degustazioni guidate di eccellenze enologiche nazionali e internazionali all'Hotel Terme Merano, il cui ricavato andrà in beneficenza. Infine, il 14 novembre, Catwalk Champagne, una "sfilata" nella Kursaal Merano di alcune fra le migliori Maisons de Champagne.

Dall'11 al 13 novembre al Kurhaus si tiene Wine Italia con oltre 800 vini italiani protagonisti, un percorso fra le varie aree ed i differenti territori vinicoli da nord a sud. La sala Czerny (nome dell'architetto che progettò Kurhaus, nel 1874), ospiterà Wine International con oltre 250 vini dalla Spagna all'Argentina, dal Libano al Sud Africa, dall'Austria alla Crimea. In contemporanea, dal 10 al 14 novembre, lungo la "Passer Promenade", la famosa passeggiata a fianco del fiume Passirio e amata dalla principessa Sissi, avrà luogo GourmetArena con l'accurata selezione di prodotti tipici nazionali ed internazionali.

"Istria" focus con degustazione di vini e prodotti tipici di 30 aziende di questo territorio. Poi il Concorso emergenti di sala. 20 emergenti di sala terranno un esame teorico venerdì 10 novembre all'Hotel Terme Merano, un esame pratico durante la cena di gala della manifestazione e sabato pomeriggio al Teatro Puccini l'esame teorico con giuria apposita.

Film NOMA. Il Merano WineFestival film focus, sabato sera alle ore 20:00 al Cinema Ariston di Merano sarà proiettato un documentario dedicato al NOMA, il ristorante di Copenhagen nominato per quattro anni il migliore del mondo, il precursore del "vino naturale" e dei cibi fermentati. Il primo che già nel 2010 li presentava sulla carta dei vini e nel menu. Assieme ad Andrea Abolis (presidente del Film Festival Bolzano) sarà presentato il miglior vino del Merano WineFestival. Il migliore tra i migliori dei 25 premiati Paltinum selezionati dal "cacciatore dei vini" Helmuth Köcher, The Wine Hunter award.winehunter.it.

Alle ore 17 di sabato 11 all'Hotel Terme Merano Domenica Gullì, Soprintendenza Beni Culturali Agrigento, racconterà dei reperti trovati a Sciacca (Agrigento) che dimostrerebbero che il la storia del vino in Italia risalirebbe già a 6.000 anni fa.

Programma MWF2017:
www.meranowinefestival.com/merano-winefestival/programma/ 

Martedì, 07 Novembre 2017 16:04

Continua lo scivolone del burro.

Nonostante gli scaffali francesi siano totalmente sguarniti di burro, i listini continuano a contrarsi. Latte spot ancora in fase di ridimensionamento. In flessione il Grana Padano mentre il Parmigiano Reggiano mantiene stabili i listini.

di Virgilio Parma 07 novembre 2017 -

LATTE SPOT Si conferma la tendenza al ridimensionamento dei listini del latte spot. Il latte crudo spot nazionale cede ancora qualche centesimo e si arresta tra 42,79 e 43,82 /100 litri di latte (-1,18%) . Scende anche il prezzo del latte intero pastorizzato spot estero che si adagia tra 41,24 e 42,27€/100 litri latte (-2,41). Rimane invariato il listino del latte scremato pastorizzato spot estero (15,53-17,08€/1000 litri latte).

BURRO E PANNA Burro ancora senza rete, nonostante gli scaffali della Francia siano vuoti. Nuova consistente flessione negativa del Burro alla borsa di Milano che arriva cedere anche il 6,85%.Invariati i listini della crema e della panna a uso alimentare. Lo zangolato parmense precipita a 3,25€/kg (-12,16%). Ma non è finita, perché Reggio Emilia oggi ha ceduto altri 25 centesimi (-7,69%)

Borsa di Milano 06 novembre: (-)
BURRO CEE: 5,00 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 5,25 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,60 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 3,40 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,52 €/Kg. (=)
MARGARINA Ottobre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)

Borsa Verona 06 novembre: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,40 - 2,50 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 3 novembre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,25 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 7 novembre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,00 - 3,00 €/kg.

GRANA PADANO 06/11/2017 - Prosegue, per la seconda settimana, la flessione dei listini alla borsa di Milano per quanto concerne il Grana Padano. In flessione negativa anche il "fuori sale".
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,55 - 6,65 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,35 - 7,95 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,25-5,60€/Kg. (-)

PARMIGIANO REGGIANO 03/11/2017 Continua il periodo di stabilità dei listini in casa Parmigiano Reggiano che non si discostano dai valori riportati il 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

( CLAL - allegati in formato pdf )

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

20171107-BurroCee-nov17

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 44 05 novembre 2017 -

Editoriale: Strategia o codardia - Il latte spot torna a scendere - Arachidi o Noccioline americane, ottimi anche per i bimbi. - Quote latte. L'UE impone di recuperare gli aiuti - Vendemmia. Calo in Regione del 24% dell'uva cooperativa - Altro...
SOMMARIO Anno 16 - n° 44 5 novembre 2017
1.1 editoriale
Strategia o codardia?
2.1 lattiero caseario Il latte spot torna a scendere
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati sempre stabili e ai minimi.
4.1 alimentazione e salute Arachidi e Noccioline americane, ottimi anche per i bimbi.
4.2 dissesto idrogeologico Dissesto idrogeologico. Video dichiarazioni.
5.1 quote latte Quote latte. L'UE impone di recuperare gli aiuti
5.2 management L'ultimo granello di sabbia della clessidra aziendale
6.1 Pomodoro Bilancio campagna 2017 del pomodoro da industria nel Nord Italia
7.1 Siccità su La7 Siccità: "PiazzaPulita" (programma televisivo di LA7) nel piacentino
8.1 vendemmia i numeri Vendemmia. Calo in Regione del 24% dell'uva cooperativa
9.1 Codacons un nuovo amico dei consumatori Premio Amico del Consumatore a Luigi Lucchi, Sindaco di Berceto
10.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Leggero sussulto in chiusura di settimana.
11.1 Fiera cremona A Cremona si è respirata "Aria Nuova". Segnali di ripresa del settore zootecnico.
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

La Corte europea ha respinto definitivamente il ricorso dell'Italia sulle quote latte, confermando la decisione della Commissione Ue che imponeva il recupero integrale degli aiuti. Per Coldiretti "è una pesante eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato"

di Virgilio 30 ottobre 2017 - L'Italia deve quindi recuperare gli aiuti elargiti agli allevatori, compresi quelli legati all'allungamento delle scadenze concesse tra il 2010 e il 2011.

La sentenza ribalta la decisione del Tribunale Ue che nel 2015 aveva parzialmente accolto il ricorso italiano.
La questione è relativa all'autorizzazione concessa all'Italia da parte del Consiglio Europeo di sostituirsi ai produttori di latte nel versare alla Ue le multe dovute per il periodo 1995/1996 e 2001/2002. I produttori, a loro volta, erano autorizzati a pagare gli importi dovuti rateizzati nel tempo e senza interessi.

È una pesante eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato nel confronti dell'Europa nell'attuazione del regime delle quote latte che è terminato di da 2 anni e sette mesi, il 31 marzo 2015. È quanto ha affermato la Coldiretti nel commentare la sentenza della Corte europea di Giustizia che ha respinto un ricorso dell'Italia e ribaltato la decisione del Tribunale Ue che nel 2015 lo aveva parzialmente accolto. La sentenza della Corte di giustizia contro il nostro Paese riguarda – sottolinea la Coldiretti – ben 1,343 miliardi per il mancato recupero dei prelievi dovuti dagli allevatori che hanno superato le quote latte individuali. Una situazione determinata – sostiene la Coldiretti – da una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani che si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme negli anni acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro. Le pendenze a cui fa riferimento l'Unione Europea riguardano pochi produttori che hanno assunto un comportamento che – conclude la Coldiretti – mette a rischio le casse dello Stato e fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 32mila allevatori italiani.

(Foto: manifestazione Cobas latte 4 ottobre 2003)

Bilancio campagna 2017 del pomodoro da industria nel Nord Italia. Rispettati gli obiettivi di programmazione. In calo i prodotti finiti rispetto al 2016: -20,9% per i concentrati .

La campagna del pomodoro da industria nel Nord Italia ha rispettato gli obiettivi di programmazione che parte agricola e parte industriale si erano dati ad inizio anno in occasione della sottoscrizione del contratto quadro d'area.

"I quantitativi di pomodoro – commenta Tiberio Rabboni, presidente dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia – sono stati quelli effettivamente richiesti dai trasformatori. È un risultato importante che premia gli sforzi compiuti da tutti i soggetti durante la fase della contrattazione".

Le condizioni climatiche hanno determinato un calo del brix, con la conseguente diminuzione delle rese di trasformazione, da qui il calo dei prodotti finiti rispetto allo scorso anno nei 28 stabilimenti delle 21 diverse imprese di trasformazione del Nord Italia.
In particolare si registra un calo medio del 20,9% di tutti i prodotti concentrati (-19,3% i semi-concentrati; -33,5% i concentrati semplici; -22% i doppi concentrati e -8,3% i tripli concentrati) ed in misura più contenuta un calo del 2,6% delle polpe e del 2,3% della passata.

20171102-tab1

Di seguito la ripartizione della materia prima lavorata nel 2017 distinta per categoria merceologica.

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La materia prima lavorata nel corso del 2017 è stata destinata per il 30,9% al settore retail; per il 16,6% al canale horeca e per il 52,5% all'industria.

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Danni per gelate e siccità soprattutto in collina. I dati delle cooperative vitivinicole di Confcooperative e Legacoop in Emilia-Romagna. Il 25 e 26 novembre il debutto di Vi.Vite a Milano, il più grande evento del vino cooperativo.

Bologna, 27 ottobre 2017 – Quasi 1,8 milioni di quintali di uva venuti a mancare in un anno, pari a circa 1 milione 350mila ettolitri di vino.

E' un calo produttivo importante quello registrato nella vendemmia 2017 dalle 29 cantine cooperative dell'Emilia-Romagna aderenti a Fedagri/Confcooperative e Legacoop Agroalimentare, che tutte insieme con 5,669 milioni di quintali, rappresentano oltre il 77% della produzione vitivinicola regionale.

In termini percentuali, si parla di una riduzione del -24,16% di quintali di uva raccolti rispetto al 2016, un trend in linea con le stime regionali (-25%) mentre a livello europeo la Commissione Ue ha evidenziato una frenata più attenuata (-14,4%).

"Le province più interessate dalla minore raccolta di uva da vino sono quelle emiliane – commenta Davide Frascari, responsabile settore vitivinicolo Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna -. Si va infatti dal -28,8% del territorio piacentino, che si è attestato sui 96.000 quintali, al -28% di quello reggiano (1,2 milioni di quintali), fino al -26,8% della provincia di Bologna (239.000) e al -25,1% di quella di Modena (997.000). In Romagna è andata un po' meglio: -23% nel Ravennate con un dato finale di 2,7 milioni di quintali, e -20,8% in provincia di Forlì-Cesena (466.000)".
Se poi si raffrontano i risultati della vendemmia 2017 con la media dei quattro anni precedenti (2013-2016), l'arretramento produttivo si attesta attorno al -21,44%.

"Osservando i report delle cantine sociali dell'Emilia Romagna – aggiunge Ruenza Santandrea, coordinatrice settore vitivinicolo Alleanza Cooperative Agroalimentari -, è evidente come i vigneti abbiano risentito delle gelate e brinate primaverili, verificatesi nella seconda metà di aprile. Inoltre in collina la siccità estiva ha causato più danni che altrove a causa della minore presenza di sistemi di irrigazione. In particolare, nelle colline emiliane e romagnole si sono registrati cali produttivi superiori al -30%, con punte fin oltre il -40%".

Alla riduzione hanno anche contribuito alcune grandinate che si sono verificate a macchia di leopardo. La minore produzione non ha comunque intaccato la qualità delle uve, rivelatasi addirittura migliore degli anni scorsi in certe zone.

Sul piano commerciale, l'annata si rivela con numerose incognite.
"In questa prospettiva comunque – aggiungono Frascari e Santandrea - la cooperazione vitivinicola emiliano-romagnola, che rappresenta oltre l'11% della produzione nazionale, è pronta a giocare un ruolo sempre più attivo nella comunicazione e nella promozione sui mercati per valorizzare sia in Italia che all'estero i propri prodotti di qualità, frutto di una filiera che dal vigneto è in grado di proporre il vino al consumatore finale ".

Proprio in questa direzione va infatti un evento del calibro di Vi.vite, la più importante manifestazione del vino cooperativo organizzata dall'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari e in programma sabato 25 e domenica 26 novembre al Museo della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano.

"Al di là dei numeri di quel che il vino cooperativo rappresenta – conclude Ruenza Santandrea – ciò che è sempre mancato finora è un racconto del vino cooperativo e del valore aggiunto che le cantine cooperative rappresentano in termini di tutela del territorio e di salvaguardia della bellezza dei tanti paesaggi agricoli del nostro Paese. Questo racconto vorremmo iniziare a trasmetterlo all'esterno, parlando di vino non ad un pubblico selezionato di esperti, ma a tutti i consumatori, in una maniera semplice e diretta".

20171028-Vendemmia-regione

VI.VITE
Vi.vite, Vino di vite cooperative ( www.vivite.it ) è un format di evento inedito ed innovativo che mira ad un ampio coinvolgimento del pubblico attraverso un vero e proprio percorso esperienziale che si snoderà nella splendida cornice delle ex scuderie Le Cavallerizze, recentemente sottoposte ad un importante intervento di recupero architettonico e di riqualificazione urbanistica. Il percorso, che prevede anche momenti di animazione e di spettacolo, mira a far trascorrere ai visitatori un tempo di qualità, che va oltre la semplice degustazioni. Saranno presenti 70 delle 498 cantine dell'Alleanza Cooperative Agroalimentari con 350 vini in degustazione.

I NUMERI DELLA COOPERAZIONE VITIVINICOLA IN EMILIA ROMAGNA
29 cooperative vitivinicole
19.923 soci viticoltori
11% del vino italiano
77% del vino in Emilia Romagna
848 milioni di euro di giro d'affari
1554 addetti

Poco da segnalare in un mercato che dimostra solo segnali di stanchezza, dove non si rilevano carenze di merce e i consumi sono in linea con le statistiche mondiali.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 03 novembre 2017 -

Leggero sussulto del mercato proprio in chiusura di settimana. A seguire una sintesi dei principali prodotti.

SEMI nov 989 (+8 ) gen 999,2 (+8 ) mar 1009,4 (+8 ) mag 1018,4 (+8 )
FARINA dic 317,4 (+3,8 ) gen 319,4 (+3,7 ) mar 322,9 (+3,6 ) mag 325,5 (+3,7 )
OLIO dic 34,86 (-0,04 ) gen 35,02 (-0,04 ) mar 35,21 (-0,02 ) mag 35,41 (-0,01 )
CORN dic 350,4 (+2,2 ) mar 364 (+2,2 ) mag 372,4 (+2 ) lug 379,6 (+2 )
GRANO dic 426 (+8 ) mar 444,4 (+8,4 ) mag 457,6 (+8,4 ) lug 472 (+8,6 )

Una probabile risposta potrebbe derivare da un flusso di denaro immesso nei primi del mese dalla finanza, attratta dalle basse quotazioni che potrebbe aver deciso di investire. Ma questo lo potremo rilevare solo nel tempo quando sarà più chiara l'intenzione dei fondi d'investimento che al momento non manifestano univoci segnali di tendenza.

Poco da segnalare in un mercato che dimostra solo segnali di stanchezza e dove non si rilevano carenze di merce e i consumi sono in linea con le statistiche mondiali.

Quanto sopra vale anche per il mercato interno/domestico dove l'abbattimento di oltre 5 milioni di capi avicoli, sia per l'aviaria sia per l'incidente fibronil, si fanno sentire. In generale il nostro mercato rimane fortemente condizionato da problemi legati alle difficoltà logistiche che continuano a peggiorare e nel medio termine potrebbe determinare non poche difficoltà.

E' proprio il sistema della logistica che potrebbe assumere il ruolo destabilizzante per i cereali e per vari prodotti d'importazione che sfruttano le linee ferrate o gommate. Il nostro paese rischia più degli altri avendo problemi di abitudini mercantili molto diversi dagli altri. I tempi di pagamento sono medio lunghi, molto richiesti sono i mezzi ribaltabili o w.f. autoscaricanti, cisternati con coclea. Gli operatori nostrani richiedono precisione e rispetto dei tempi, condizioni che ,dipendendo dall'estero, saranno sempre più difficile da soddisfare.

Tutto questo porterà inevitabilmente ad approvvigionarsi e operare maggiormente sui porti dove però esiste un mercato di oligopolio con regole strette e cogenti.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità. Si risente del rincaro dei cruscami e gli operatori sono alla ricerca di alternative, nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso. Iniziano a fare la loro comparsa sul mercato anche residui della lavorazione delle castagne e del luppolo.

Indicatori internazionali 3 novembre 2017


l'Indice dei noli è sceso leggermente a 1482 punti, il petrolio è attorno a 54,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1650

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Partiranno lunedì 6 novembre i lavori per riqualificare l'area nella quale sorgeva l'ex mulino di Villò, demolito d'urgenza nel novembre del 2012 perché gravemente danneggiato e quindi pericoloso per l'incolumità pubblica.

Vigolzone (PC) 4 novembre 2017 - Grande la soddisfazione del sindaco Francesco Rolleri "per quella che è un'opera a lungo attesa, che cambierà significativamente l'aspetto di Villò. Un'area che per decenni è stata inaccessibile sarà restituita ai cittadini, che finalmente avranno in centro paese uno spazio pedonale bello e tranquillo, che potrà diventare anche un punto di aggregazione".

Il progetto che sarà realizzato, del valore complessivo di 135.000 euro, è stato sottoposto e approvato dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici e Monumentali di Parma e Piacenza. "Le scelte progettuali fatte - chiarisce il consigliere delegato Claudio Braghi - nascono dalla volontà dell'amministrazione di creare un nuovo spazio pubblico per Villò, ma che al contempo sia caratterizzato da forti riferimenti alla storia passata di quel luogo".

Per questo, dove prima sorgeva il mulino saranno messi a dimora degli arbusti e alcuni alberi che delimiteranno lo spazio un tempo occupato dall'edificio. Saranno inoltre riposizionate le quattro macine in pietra originali, alcuni pannelli informativi sulla storia dell'immobile e anche delle panchine.

Una particolare attenzione è stata riservata anche al tema della sicurezza: la dislocazione centrale della piazza permette in generale ampia visibilità rispetto a quanto potrebbe succedere, e durante le ore notturne le siepi presenti saranno rischiarate da appositi corpi illuminanti che garantiranno la sicurezza dei fruitori.

La piazza sarà pavimentata con lastre di una pietra tipica del nostro Appennino. "Oltre a questi interventi, prosegue Braghi, abbiamo scelto di offrire una manutenzione straordinaria alle facciate degli edifici che confinavano direttamente con la struttura dell'ex mulino, anche nell'ottica di un miglioramento estetico del contesto".

Nelle foto: l'area come si presenta oggi e come sarà al termine dell'intervento

20171104-PiazzaVillo PRIMA

Attività a tutela del mercato vinicolo da parte della Guardia di Finanza di Bologna e dell'Ispettorato Repressione Frodi del MIPAAF. Sequestrati più di 600 ettolitri di prodotti vinosi ed eseguito il declassamento di vino pregiato DOCG, DOC e IGT in comune vino da tavola, per 4700 ettolitri.

Bologna 4 novembre 2017 - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna e i locali funzionari dell'Ispettorato Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole, nel corso di un'attività di verifica congiunta condotta presso lo stabilimento di un'importante casa vinicola operante in Imola, hanno sottoposto a sequestro amministrativo più di 600 ettolitri di prodotti vinosi, già pronti per essere imbottigliati e destinati alla vendita al dettaglio, la cui presenza in cantina non trovava giustificazione nella contabilità aziendale superando le eccedenze consentite.

Oltre al sequestro del vino, il cui valore commerciale ammonta a circa un milione di euro, è stata applicata una sanzione amministrativa di oltre 50.000 euro prevista per le violazioni di questa specie dalla specifica normativa di settore

A seguito delle discrasie riscontrate nel corso del confronto tra la qualità delle giacenze fisiche e quelle delle giacenze contabili, il personale dell'Ispettorato Repressione Frodi, con l'ausilio delle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Tributaria, ha proceduto altresì al declassamento/riclassificazione di ulteriori 4700 ettolitri di prodotti vinosi, da una categoria superiore ad una di livello inferiore, fino ad arrivare al comune vino da tavola.

I controlli svolti sono stati indirizzati a verificare la corretta applicazione dell'unica legge di riferimento in materia, il Testo Unico del Vino, entrato in vigore alla fine dello scorso anno, che consta di 90 articoli e consente, attraverso delle disposizioni normative precise, di salvaguardare un settore ad altissimo rischio di frodi, anche per gli aiuti che la Comunità Europea elargisce ai produttori nazionali e di monitorare un mercato che oggi vale più di 14 miliardi di euro, con un export che supera i 5,5 miliardi.

Prosegue la scarsità delle precipitazioni atmosferiche che ha pregiudicato la ricarica delle sorgenti e delle falde dei pozzi che alimentano l'acquedotto e su specifica richiesta di Ireti Spa, che gestisce l'utilizzo idrico pubblico del Comune di Piacenza, il sindaco Patrizia Barbieri ha emesso stamani l'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua potabile per scopi diversi da quello igienico e sanitario.

Vengono vietate dunque l'irrigazione e l'innaffio di giardini e orti, prati e campi sportivi, il lavaggio di autoveicoli in aree cortilizie e nei piazzali e lo riempimento delle piscine a partire da oggi fino al 30 novembre.

Il divieto resta in vigore per l'intera giornata ad esclusione delle due ore che vanno dalle 23 all'una.

Il provvedimento ha validità su tutto il territorio comunale.

Ottobre senza precedenti e privo di precipitazioni: agricoltori costretti ad irrigare il grano. I rifornimenti della Bonifica con le autobotti aumentati del 1000%

Piacenza, 03 novembre 2017 - Riflettori puntati sulla siccità nella puntata di ieri del programma "PiazzaPulita" in onda tutti i giovedì in prima serata su La7. La giornalista Francesca Nava ha fatto tappa nel Piacentino per documentare la grave situazione del nostro territorio provato da un'estate asciutta e reduce da un mese (ottobre) senza precedenti.

Agricoltura e irrigazione sono state fra le protagoniste della puntata.
L'assenza di precipitazioni ha infatti costretto alcuni agricoltori ad irrigare il grano in fase di semina. "A memoria d'uomo non era mai successo" ha commentato Attilio Sfolcini, che ha mostrato alle telecamere gli irrigatori in azione nei suoi campi a Settima (Gossolengo, Piacenza).

Tra i protagonisti del reportage televisivo anche Umberto Romanini, operatore Caa di Coldiretti e consigliere Fipsas che ha parlato degli interventi estivi per salvare la fauna ittica dei nostri fiumi completamente a secco. E' il caso del Trebbia a San Nicolò, ridotto ad una distesa di sassi. Non era mai successo, inoltre che proseguissero i rifornimenti di acqua alle aziende agricole durante l'autunno: il Consorzio di Bonifica di Piacenza ha aumentato i suoi servizi del 1000%. "Situazione drammatica" commenta Ermanno Bongiorni, allevatore di Piozzano. "Non abbiamo mai visto nulla di simile", prosegue "e dopo tanti anni temiamo per la nostra attività familiare".

Tappa inoltre alla diga di 

20171102-backstage mignano Piazza Pulita

Mignano con il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani. "Rispetto agli anni passati, quando la stagione irrigua partiva con una capienza di invaso della diga pari al 100% del suo potenziale, quest'anno siamo partiti al 22%. La piovosità è stata del 25% rispetto agli anni passati e questo ha condizionato l'economia. Non dobbiamo smettere di investire in infrastrutture per poter stoccare la risorsa idrica quando c'è e poterla poi distribuire quando manca", ha detto alle telecamere.

La siccità del grande invaso, chiuso per usi irrigui dalla metà di giugno, ha fortemente danneggiato le aziende della Val d'Arda: "Su circa 60 ettari coltivati in estate a pomodoro, siamo riusciti a irrigarne 13. Poi l'acqua è finita" ha spiegato Franco Varani, che, insieme ai figli Massimo e Roberto, ha ricevuto la troupe

televisiva nella sua azienda a Fiorenzuola. "Non avevamo mai vissuto una crisi idrica simile" hanno raccontato i Varani all'inviata. "Avevamo vissuto momenti duri anche in passato, ma questa volta è diverso, non sappiamo come faremo ad andare avanti".

"E' un evento unico" conferma il direttore di Coldiretti Piacenza Giovanni Luigi Cremonesi. "Purtroppo vedere gli irrigatori ancora in funzione è un segnale della siccità che prosegue. Se a un'estate così secca seguiranno autunno e inverno secchi, il prossimo anno saranno davvero problemi seri e occorrerà- ha concluso – fare una seria riflessione sul tipo di colture da mettere a dimora".

Venerdì, 03 Novembre 2017 12:31

Dissesto idrogeologico. Video dichiarazioni

L'incremento del rischio di dissesto idrogeologico e l'istituzione del Tavolo sulla Siccità nel comprensorio parmense sono due emergenze che vedono il Consorzio di Bonifica locale tra i principali attori protagonisti nel nostro territorio.

La quantificazione delle esigenze territoriali, la prevenzione dei fenomeni, il coordinamento nel corso della fase degli interventi diretti di mitigazione dei rischi dovuti in gran parte all'aggravamento dei mutamenti climatici sono le principali attività svolte dall'ente.

In questa Video-dichiarazione LUIGI SPINAZZI, Presidente del Consorzio di Bonifica Parmense, interverrà sull'entità del Dissesto Idrogeologico alla luce dell'ultimo monitoraggio geo-morfologico dell'Ufficio Tecnico consortile e degli interventi necessari.

La Delegata alle Politiche Ambientali della Provincia di Parma EMANUELA GRENTI - Sindaco di Fornovo - parlerà invece nell'intervista del Tavolo sulla Siccità e emergenza idrica in provincia in cui il Consorzio di Bonifica Parmense, insieme a numerosi altri enti e portatori di interesse , è coinvolto attivamente.

Piacenza, 02 novembre 2017 - Per l'anno scolastico in corso il Consorzio di Bonifica di Piacenza propone tante e diverse proposte alle scuole di Piacenza e provincia (elementari, medie e superiori) con alcune significative novità rispetto agli anni passati.

Innanzitutto intendiamo esser presenti in modo capillare nelle scuole (per quegli istituti che ne vorranno far richiesta) per raccontare chi siamo e che cosa facciamo e per costruire con le nuove generazioni dei percorsi attivi e partecipativi legati al tema dell'acqua, del territorio e dell'ambiente.

Oltre alle consuete visite agli impianti gestiti dal Consorzio di Bonifica di Piacenza (dighe e impianti idrovori) i nostri esperti da quest'anno saranno presenti direttamente in aula per illustrare le nostre attività ma anche per contribuire ad approfondimenti tecnologici (negli istituti agrari) o per proporre attività artistiche e creative sul tema dell'acqua. In particolare abbiamo proposto per la prima volta al liceo artistico e al conservatorio musicale di creare dei racconti (o per immagini o per suoni) che abbiano come tema la risorsa idrica.

La nostra intenzione è di dialogare con gli studenti in relazione agli importanti argomenti legati alla valorizzazione del ciclo dell'acqua, ai cambiamenti climatici, all'educazione ambientale e alla gestione del territorio. E intendiamo farlo con un linguaggio legato al mondo dei ragazzi. Per questo utilizzeremo, fra i vari strumenti, una novità dal nome "Water Domination" creato dagli studenti e per gli studenti. Si tratta di un simulatore on line multilivello: un sito vero e proprio dove è possibile interagire con vari scenari (la città di Piacenza o le nostre vallate) e, giocando, simulare le diverse realtà che si verrebbero a creare con uso virtuoso oppure disastroso dell'acqua (nella gestione dell'irrigazione o in caso di piogge intense).

Il progetto "Water Domination" è nato qualche mese fa all'interno del Water Lab del Consorzio di Bonifica di Piacenza, con sede nello Urban Hub di Piacenza. Abbiamo lavorato direttamente con 12 studenti del Liceo "G. M. Colombini" (indirizzo Scienze Applicate) nell'ambito di un'attività di alternanza scuola-lavoro. In due settimane i ragazzi hanno partecipato attivamente alla creazione di "Water Domination" dando il nome al sito, compiendo analisi, comparazioni e studi specifici guidati da progettisti esperti. Il sito è stato poi sviluppato da questi ultimi e i ragazzi di tutte le scuole potranno conoscerlo e utilizzarlo nell'ambito dei nostri incontri in aula.

Oltre alle novità continuiamo comunque a proporre i nostri percorsi consolidati:
- Aula Blu (in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza e la Società Piacentina di Scienza Naturali)

- Aula Verde (in collaborazione con il Museo Geologico "G. Cortesi" di Castell'Arquato)
- Dall'acqua alla tavola (in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza, Società Piacentina di Scienza Naturali e Coldiretti Piacenza con il progetto "Educazione alla campagna amica")
- visite ai principali impianti che gestiamo
- laboratori specifici con esperti di ANBI Emilia Romagna, del Consorzio di Bonifica di Piacenza e del consorzio agrario TerrePadane
- educazione ambientale tramite animazioni teatrali in classe
- concorso regionale, promosso da ANBI Emilia Romagna, dal titolo "In viaggio alla scoperta della biodiversità, luoghi e ricchezza di bonifica". Agli studenti verrà chiesto di produrre materiale video e fotografico per valorizzare il nostro territorio.
- laboratori creativi a tema storico (in collaborazione con Arti e Pensieri)

Intendiamo insomma costruire un impegno condiviso, attraverso strumenti didattici appassionanti, creativi e ludici, per alimentare la conoscenza del nostro territorio e la cura e la passione per esso.

20170420 istituto agrario laboratorio web gis 1

Martedì, 31 Ottobre 2017 08:05

Il latte spot torna a scendere

Burro in caduta libera. Il latte spot torna a scendere pesantemente. Registrata una tenue flessione per il Grana Padano.

di Virgilio Parma 31 ottobre 2017 -

LATTE SPOT Riprende il cammino verso il basso il listino del latte spot. Tre settimane di stabilità si sono interrotte con una ripresa delle quotazioni verso il basso. Il latte crudo spot nazionale conferma i listini precedenti con prezzi compresi tra 43,30 e 44,33€/100 litri di latte (-1,16%) . Scende anche il prezzo del latte intero pastorizzato spot estero che si adagia tra 42,27 e 43,30 €/100 litri latte (-2,35). Particolarmente pesante è invece la perdita subita dal latte scremato pastorizzato spot estero che cede il -7,35% annullando il rimbalzo della precedente ottava (15,53-17,08€/1000 litri latte).

BURRO E PANNA Burro in caduta libera. Nuova consistente flessione negativa del Burro alla borsa di Milano che arriva cedere anche il 10,98%. In flessione anche per la crema e la panna a uso alimentare. Come da previsioni lo zangolato parmense perde il -9,76%.

Borsa di Milano 30 ottobre: (-)
BURRO CEE: 5,25 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 5,50 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 3,85 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 3,65 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 2,52 €/Kg. (-)
MARGARINA Ottobre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)

Borsa Verona 30 ottobre: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 2,40 - 2,50 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 27 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,70 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 24 ottobre 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 3,70 - 3,70 €/kg.

GRANA PADANO 30/10/2017 - Una tenue flessione dei listini sono stati è stata registrata alla borsa di Milano per quanto concerne il Grana Padano. Tiene solo il fuori sale.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,60 - 6,70 €/Kg. (-)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,40 - 8,00 €/Kg. (-)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,35-5,70€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 27/10/2017 Continua il periodo di stabilità dei listini in casa Parmigiano Reggiano che non si discostano dai valori riportati il 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

 

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

20171003 PRRE24M

 

Quotazioni basse e scarse probabilità che i prezzi possano ancor più comprimersi. Fughe in avanti potrebbero verificarsi solo in presenza di fattori esogeni.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 30 ottobre 2017 -
Il mercato gira da settimane sempre intorno agli stessi valori: 425/450punti per il grano, oggi 427,25 pari a 135,24 euro tonnellata, 340/360 punti per il mais, oggi 348,75 pari a 118,28 euro tonnellata, 970/975 punti per il seme di soya, oggi 975,25 pari a 308,70 euro alla tonnellata. Mentre la farina 300/325 dollari alla tonnellata corta, oggi 312,10 pari a 296,37 euro alla tonnellata, questi i valori partenza in USA.

Quotazioni basse e scarse probabilità che i prezzi possano ancor più comprimersi. Fughe in avanti potrebbero verificarsi solo in presenza di fattori esogeni. I fondi mostrano tendenze non uniformi ma non si riscontrano più quelle immani posizioni investite che si registravano sino a qualche mese fa.

Tutto quanto sopra conferma quanto già ampiamente descritto nelle precedenti settimane: "La merce non manca, il clima è problematico problemi, le produzioni sono ovunque buone seppur non ottime, il commercio internazionale tiene pur non manifestando capacità di spinte in termini di volumi e questo porta a mantenere pressoché invariati i prezzi. Difficile quindi ipotizzare cali sensibili, stante anche la resistenza dei produttori primari a immettere sul mercato i lori prodotti".

Il cambio a 1,1613, è quest'ultima la novità più significativa. Con l'indebolimento dell'Euro i prezzi, come ovvio, sono in crescita.
Sul mercato interno da segnalare che le difficoltà logistiche, sia per treni sia per camion, che stanno peggiorando fondamentalmente per due ragioni:
- la concomitanza di raccolti nei paesi ad Est e a Nord;
- la cronica mancanza di ritorni dal nostro paese.

La situazione risulta ancor più critica a causa della chiusura di una storica ditta Italiana che gestiva vari silo interni nel Nord Italia. Sono in corso ricerche di soggetti economici/commerciali che possano subentrare, ma si prevedono tempi piuttosto lunghi.
Questo potrebbe essere per i prossimi mesi un motivo destabilizzante del mercato dei cereali interni, che troverebbe merce principalmente sui porti.

Anche per il mercato delle bioenergie nessuna novità. Si risente del rincaro dei cruscami e gli operatori sono alla ricerca di alternative, nei cereali tossinati e loro farine e nei cascami di riso.

Indicatori internazionali 30 ottobre 2017


l'Indice dei noli è sceso leggermente a 1546 punti, il petrolio è attorno a 54,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,1613

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Grande la soddisfazione degli espositori, che hanno segnalato un aumento di scambi e contatti commerciali.

di Virgilio Verona, 30 ottobre 2017. Vivacità e curiosità. Sono i sostantivi che meglio identificano la 72esima edizione delle Fiera Zootecniche Internazionali di Cremona che si è chiusa lo scorso sabato.

Una cinque giorni di intensi programmi distribuiti nel "Village" composto da 5 "Aree Tematiche" (Milk, Bio, Techno, BioEnergy e infine Forum-Italpig Village), una formula sperimentata che ha suscitato grande interesse.

Rinnovata nella tradizione: la "Fiera Bovina" di Cremona ha badato al sodo. Pochi fronzoli ma direttamente al cuore dei problemi e delle aspettative dei destinatari: gli allevatori. L'impostazione della manifestazione zootecnica dimostra che rimane vincente la formula tecnica, nuda e cruda, priva di effetti scenografici che non appartengono più al vissuto attuale.

E i risultati si sono manifestati subito, ai primi segnali di una rinnovata tendenza positiva del settore.
L'edizione numero 72 è stata caratterizzata da un rinnovato entusiasmo del settore dopo essere stato attraversato pesantemente da una crisi, lunga e profonda.

Scambi e contatti commerciali in aumento - come dichiarato dagli organizzatori - confermano il trend in crescita del settore e l'importanza del confronto diretto tra gli attori delle filiere zootecniche.

A CremonaFiere è emersa l'immagine di un'intera filiera che ha rialzato la testa, confortata dagli ottimi risultati di un "made in Italy" che dalla mangimistica agli allevamenti passando per la trasformazione, da oltre un anno e mezzo è tornato a entusiasmarsi per gli ottimi risultati. Basterà ricordare un solo dato: quello del lattiero-caseario italiano con l'export al +7,3% in volume e +9,4% in valore nei primi sette mesi del 2017.

«Raccogliamo i frutti di varie azioni attuate da CremonaFiere: dal grande impegno per l'internazionalizzazione alle azioni di co-marketing progettate di concerto con gli espositori - è il commento del presidente di CremonaFiere Antonio Piva -. E' il risultato della scelta di lavorare con uno stile propositivo, immediato e pragmatico: le Fiere Zootecniche hanno dedicato una parte consistente dell'agenda tecnica e scientifica allo smart agrifood, all'innovazione digitale della zootecnia di precisione, all'economia circolare come veicolo di sviluppo economico ribaltando il concetto di "scarto" e trasformandolo in valore».

I numeri della fiera confermano il crescente interesse e la leadership di Cremona nell'ambito delle manifestazioni zootecniche.
Molte le delegazioni organizzate provenienti da 16 Paesi (Argentina, Romania, Moldavia, Bulgaria, Polonia, Serbia, Croazia, India, Iran, Turchia, Azerbaijan, Georgia, Kazakistan, Uzbekistan, Tunisia, Marocco) e 53 novità di mercato presentate fra prodotti e servizi. Un'edizione costellata da 111 eventi – buona parte dei quali organizzati con la collaborazione di alcuni dei più importanti enti di ricerca italiani come il CREA – Zootecnia a Acquacoltura.

20171029-CR Vacche-posteriore.P1060502Infine val la pena di segnalare la massiccia presenza e ben visibile di visitatori ed espositori esteri (questi ultimi al +15%), segno di uno sforzo di internazionalizzazione da parte di CremonaFiere riconosciuto e premiato dal mercato di riferimento.

I NUMERI DELLE FIERE ZOOTECNICHE INTERNAZIONALI 2017
Oltre 800 marchi internazionali presenti
55mila mq di zootecnia
111 eventi fra workshop, presentazioni, dimostrazioni in 4 giornate di Fiere
53 novità presentate, di prodotti e servizi
+15% espositori dall'estero

 


20 delegazioni organizzate di buyers e tecnici da 16 Paesi stranieri:
Argentina
Romania
Moldavia
Bulgaria
Polonia
Serbia
Croazia
India
Iran
Turchia
Azerbaijan
Georgia
Kazakistan
Uzbekistan
Tunisia
Marocco

L'imprenditore reggiano tra i manager in missione con il presidente del Consiglio per rilanciare le relazioni indo-italiane.

L'imprenditore reggiano Alessandro Malavolti, amministratore delegato del Gruppo AMA, ha affiancato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in India lunedì 30 ottobre nell'ambito di un'importante missione per il rilancio delle relazioni bilaterali indo-italiane.

La visita – definita dalla la stampa di Delhi "un nuovo inizio" dopo che gli attriti degli anni scorsi hanno "congelato" i rapporti tra Delhi e l'Unione Europea - rappresenta un importante rafforzamento nella cooperazione tra i due Paesi e un'occasione di sviluppo di nuove partnership con l'India, particolarmente interessata a incrementare la presenza italiana in molti settori industriali.

"È una grande opportunità di affari per le imprese italiane" ha dichiarato Gentiloni a margine dei colloqui. Mentre secondo un portavoce del ministero degli Esteri indiano la visita "rafforzerà le relazioni politiche ed economiche". A questo scopo è stato organizzato un incontro tra imprenditori di spicco indiani e italiani per parlare di nuove opportunità, partnership e networking.

La presenza di Alessandro Malavolti al fianco di Gentiloni ha un duplice valore in quanto l'imprenditore reggiano è il nuovo presidente di FederUnacoma, Federazione nazionale costruttori macchine per l'agricoltura, e un attore esperto del mercato indiano. Il Gruppo AMA, infatti, è presente in India dal 1999 con uno stabilimento per la produzione di ricambi per il settore agricolo e industriale, nel cuore del Punjab, che oggi vanta uno staff di 270 dipendenti qualificati. In particolare AMA India realizza attacchi a 3 punti e componenti, snodi agricoli, perni , spine, coppiglie e colonnette sterzo destinati al mercato locale e all'export per grossisti e OEM.

Editoriale: Verdini di rabbia - Crolla il burro. - Cereali e dintorni. Mercati in tiepida flessione. - Auchan richiama un lotto di salame felino per presenza di Salmonella SPP - Intervista a Helmuth Köcher, WineHunter e patron di Merano WineFestival. - Caporalato, l'inchiesta della procura di Lecce finisce anche sul "The Guardian".-

SOMMARIO Anno 16 - n° 43 29 ottobre 2017

1.1 editoriale
Verdini di rabbia
2.1 lattiero caseario Crolla il burro.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in tiepida flessione.
4.1 sicurezza alimentare Auchan richiama un lotto di salame felino per presenza di Salmonella SPP
4.2 vino intervista Intervista a Helmuth Köcher, WineHunter e patron di Merano WineFestival.
5.1 caporalato Pomodoro Caporalato, l'inchiesta della procura di Lecce finisce anche sul "The Guardian".
5.2 etichettatura pomodoro L'etichettatura obbligatoria per il pomodoro è legge
6.1 aziende Mulino Alimentare SpA. Il nuovo stabilimento super tecnologico, adeguato alle normative UE 2030.
6.2 ceta e emilia romagna CETA, crescono gli affari dopo l'accordo. Mulino Alimentare leader del comparto.
7.1 Po viabilità economia Ponte sul Po di Casalmaggiore – Colorno: concluse le analisi
8.1 pomodoro e batteriosi Batteriosi del pomodoro. Oi approva il fondo di emergenza
9.1 Fiera cremona Bovino da latte: innovazione e capitale umano strumenti anticrisi
11.2 mela verde Pomì a Mela Verde
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

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