Approvato il bilancio di previsione dalla bonifica che destina i proventi della contribuenza consortile e i fondi risparmiati attraverso un'attenta gestione dell'ente in investimenti di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Reggio Emilia – 12 Gennaio 2018 - Oltre 10 milioni di euro provenienti dai contributi dei consorziati e dai risparmi di gestione dell'ente sono pronti da investire nei prossimi dodici mesi per la difesa e lo sviluppo del comprensorio idraulico governato dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale a seguito dell'approvazione unanime del bilancio di previsione per il 2018.

20180112-Bonifica-centrale.RE-2Una somma ingente e quanto mai necessaria per fare fronte in modo adeguato a tutte le criticità ambientali che investono periodicamente il nostro territorio. Ed è proprio in quest'ottica, volta a potenziare progressivamente i finanziamenti destinati alla salvaguardia e alla manutenzione preventiva, che il Commissario Straordinario Franco Zambelli, contando sul parere favorevole sia della Consulta in rappresentanza dei Consorziati sia del collegio dei Revisori dei Conti, ha deciso di incrementare la già ingente somma di dieci milioni di euro con altri 530 mila frutto di una oculata politica amministrativa della governance consortile coordinata dal direttore generale Domenico Turazza.

Un impegno del tutto significativo per le manutenzioni ordinarie e straordinarie che rimarca lo sforzo progressivo di razionalizzare i costi strutturali e del personale ottimizzando al contempo l'azione concreta sul territorio in un arco temporale che nel 2017 non ha sicuramente regalato scenari di semplice gestione.

Siccità prolungata e fenomeni alluvionali e di dissesto idrogeologico, come ripercussione diretta dei mutamenti climatici in atto, stanno sempre più rientrando nella quotidianità e pertanto possono richiedere sforzi economici del tutto eccezionali. La stagione irrigua da poco ultimata per esempio ha visto il costo energetico utile per il sollevamento delle acque destinate alle colture tipiche del Reggiano e del Modenese incrementare di oltre 700.000 € rispetto al budget di previsione dello stesso anno.

Nonostante questi imprevisti straordinari che impongono un percorso obbligato per far fronte ai bisogni del territorio dal bilancio licenziato si riscontra chiaramente un'inversione di tendenza importante - che peraltro ha già caratterizzato gli ultimi esercizi - ovvero che le risorse destinate all'intervento diretto sul territorio superano i costi del personale impiegato generando un evidente aumento dell'efficienza del Consorzio, misurata dell'aumento della produttività del personale dipendente. Per un approfondimento trasparente e mirato su queste tematiche è possibile consultare tutta la documentazione inerente i bilanci di esercizio sia preventivi sia consuntivi sul sito internet del Consorzio alla sezione Amministrazione trasparente ( www.emiliacentrale.it ).

"Stiamo definendo i dettagli tecnici dei numerosi interventi prioritari e di miglioria che realizzeremo nel corso del 2018 nel nostro comprensorio – ha commentato il Commissario Straordinario regionale Zambelli - e prestissimo presenteremo agli amministratori locali, consorziati e a tutta la cittadinanza la mappa precisa e la ripartizione dei fondi con particolare attenzione alla definizione delle opere che andremo a realizzare nelle singole aree montane , collinari e di pianura. Siamo particolarmente soddisfatti perché in un anno non facile dal punto di vista emergenziale siamo riusciti a rispondere alle attese e gestendo le risorse in modo oculato abbiamo anche individuato più finanziamenti per il comprensorio. Sono soddisfatto".

E' ancora il super-euro a tenere banco. In attesa della pubblicazione dei dati USDA di domani, leggeri aumenti si registrano in forza dell'incremento del petrolio.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 gennaio 2018
Il mercato continua ancora nella sua fase di stabilità, in attesa dell'Usda di domani, ma all'origine stanno rincarando i così detti "premi" spinti dal rialzo delle quotazioni del petrolio.

I fondi sono corti su varie posizioni, le previsioni meteo restano favorevoli, gli stock sono stabili, il mercato sembra non aver motivo per salire. Però l'Usda, come spesso accade, può portare sorprese. Le chiusure di ieri sera hanno espresso un quadro di tranquillità:

SEMI gen 947 (-8,6) mar 955 (-8,6) mag 966 (-8,4) lug 975,2 (-8,4)
FARINA gen 312,9 (-1,6) mar 316,4 (-1,8) mag 319,4 (-1,7) lug 321,9 (-1,9)
OLIO gen 33,29 (-0,26) mar 33,45 (-0,25) mag 33,60 (-0,26) lug 33,78 (-0,26)
CORN mar 349 (0) mag 357 (-0,2) lug 365 (-0,4)
GRANO mar 434,2 (+2) mag 447,6 (+2,4) lug 460,4 (+3)

Sul mercato interno poco da segnalare. E' iniziata la fase di ridimensionamento dei cruscami di grano mentre continua a tenere il mercato delle fibre, foraggi, bucce di soya, polpe, tiene anche il girasole, sia proteico che non e il comparto farina di soya, come preannunciato, registra degli aumenti disgiunti da quanto succede sul mercato di Chicago. E' molto probabile infatti che si sia nella fase di passaggio in quanto da un lungo di fisicità ad un probabile corto di fisicità sui porti. Ancora stabili il mais e il grano tenero, alcune tensioni registrate per il grano duro e l'orzo. Da segnalare che nel comparto cerealicolo si registra una maggior spinta alla vendita proveniente dalla Francia che, presumibilmente, andrà a consolidarsi nelle prossime settimane.

Pochi prezzi in circolazione ma nel frattempo si segnala:
farina di soya 44 ieri quotava intorno ai 316-320 euro e la proteica 326-330, la convenzionale ogm free 44% a 394.
Sul 2019 si acquistava la far soya proteica a 317 euro mentre la 44 si ipotizzava un 309-310.

Persiste ancora la tensione sulla logistica, almeno sino aalla fine della prima quindicina del mese.

Il mercato delle bioenergie continua la sua ormai vana ricerca di mais aflatossinato. Gli operatori sono alla ricerca di alternative: Farinetta di mais, cascami di riso e altri vari sottoprodotti e spezzati di mais di varia qualità.

Indicatori internazionali 11 gennaio 2018


l'Indice dei noli è rimasto a 1.366 punti, il petrolio ruota attorno 63,5$ e l'indice di cambio segna 1,19454.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Consorzio di Bonifica, Villanova e Castelvetro insieme per un progetto di percorso ciclabile integrato in un nuovo piano di difesa idraulica

Piacenza, 9 gennaio 2018 - Questa mattina alle 11.00, nella Sala del Consiglio del Municipio di Castelvetro Piacentino, è stata posta la firma alla convenzione (fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e comuni di Castelvetro Piacentino e Villanova d'Arda) per un importante progetto di percorso ciclabile, integrato in un più ampio progetto di difesa idraulica del suolo (riguardante un impianto di sollevamento idraulico a Soarza).

Nell'ambito del programma #Italiasicura, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state infatti prodotte le "Linee guida di progettazione integrata per le opere idrauliche in difesa del suolo".

Tali linee prevedono anche che le nuove opere di difesa del suolo siano inserite nei contesti territoriali in modo armonico rispetto alle componenti del paesaggio, dell'ambiente e delle risorse locali. Nell'adempimento di queste linee guida si inserisce il progetto del Consorzio di Bonifica di Piacenza per la costruzione di un nuovo impianto idraulico di sollevamento da realizzarsi a Soarza, sull'argine maestro del Po. La nuova pista ciclabile sarebbe dunque parte di tale progetto integrato. Inoltre, seguendo proprio l'andamento dei tracciati dei canali di bonifica, il percorso ciclabile si collegherebbe all'itinerario nazionale chiamato VENTO (uno dei più lunghi d'Europa).

La firma di stamane ha dunque suggellato un'importante coordinamento con gli amministratori locali, come ha sottolineato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Abbiamo incontrato sindaci che hanno abbracciato la visione del domani ed è grazie ad una visione del futuro, alla progettualità e al coordinamento con gli amministratori che è poi possibile dare attuazione ai progetti".
"Va creata", -ha proseguito Zermani- "una cultura del territorio, una consapevolezza, nei cittadini, sull'importanza di una virtuosa interazione fra uomo e natura".
Il Sindaco di Castelvetro Piacentino, Luca Giovanni Quintavalla, dopo aver ricordato l'iter che ha portato alla firma della convenzione, ha ringraziato il Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Romano Freddi, Sindaco di Villanova d'Arda,, dopo i ringraziamenti al Consorzio, ha sottolineato l'importanza della mobilità sostenibile e di nuovi collegamenti.

Il progetto di percorso ciclabile, che ha come responsabile l'architetto Pierangelo Carbone del Consorzio di Bonifica di Piacenza, consentirà di collegare il ponte sul Po (Castelvetro Piacentino) con Soarza e Ongina (Villanova sull'Arda).

(Nella foto,  Romano Freddi, Fausto Zermani e Luigi Giovanni Quintavalla)

Il Latte spot perde anche in questo inizio di 2018, così come pure il burro. Nessuna variazione per il Grana Padano e per il Parmigiano Reggiano.

di Virgilio Parma 9 gennaio 2018 -

LATTE SPOT Inizia come era finito. Il 2018 si apre con una perdita di valore superiore al 7%. Alla borsa merci veronese il latte crudo spot nazionale lascia sul terreno il 7,69% collocandosi tra 36,09€ e 37,15€ /100 litri di latte. -8,06% la flessione del latte intero pastorizzato spot estero (27,84 e 30,93€/100 litri latte). In decisa controtendenza invece per il latte scremato pastorizzato spot estero (+10,00%) che sale sino a 10,35-12,42€/100 litri latte.

BURRO E PANNA Prosegue anche in questo inizio di 2018 la tendenza negativa del burro che somma altri 15 centesimi alle perdite precedenti. Inalterato invece il prezzo della Crema a uso alimentare milanese mentre la panna veronese per riallinearsi al prezzo lombardo ha ceduto il 9,3%. Un altro crollo dello zangolato parmense che cede il 10,64%. .

Borsa di Milano 8 gennaio 2018:
BURRO CEE: 3,85 €/Kg (-)
BURRO CENTRIFUGA: 4,10 €/Kg. (-)
BURRO PASTORIZZATO: 2,55 €/Kg. (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,35 €/Kg. (-)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,92 €/Kg. (=)
MARGARINA Dicembre 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)

Borsa Verona 8 gennaio 2018: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,90 - 2,0 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 05 gennaio 2018 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,10 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 02 gennaio 2017 (-)
BURRO ZANGOLATO: 2,10 - 2,10 €/kg.

GRANA PADANO 8/01/2018 - L'ultima seduta del 2017 (29/12) aveva registrato una nuova perdita di 5 e 10 centesimi rispettivamente per il 9 e il 15 mesi di stagionatura. Il 2018 si è invece aperto nel segno della stabilità per il Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,35 - 6,45 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,10 - 7,70 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 5,10-5,40€/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 5/01/2018 Nessuna variazione registrata per il Parmigiano Reggiano. Gli aumenti produttivi stanno preoccupando gli operatori ma la nuova dirigenza del Consorzio, guidata da Nicola Bertinelli, ha avviato un programma articolato  per fronteggiare le nuove sfide dei prossimi due anni.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,65- 10,00 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,95 - 11,45 €/Kg. (=)

( CLAL - Grafici allegati in galleria immagini)

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Consorzio di Bonifica, Villanova e Castelvetro insieme per un progetto di percorso ciclabile integrato in un nuovo piano di difesa idraulica.

Piacenza, 9 gennaio 2018

Questa mattina alle 11.00, nella Sala del Consiglio del Municipio di Castelvetro Piacentino, è stata posta la firma alla convenzione (fra Consorzio di Bonifica di Piacenza e comuni di Castelvetro Piacentino e Villanova d'Arda) per un importante progetto di percorso ciclabile, integrato in un più ampio progetto di difesa idraulica del suolo (riguardante un impianto di sollevamento idraulico a Soarza).

Nell'ambito del programma #Italiasicura, coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono state infatti prodotte le "Linee guida di progettazione integrata per le opere idrauliche in difesa del suolo". Tali linee prevedono anche che le nuove opere di difesa del suolo siano inserite nei contesti territoriali in modo armonico rispetto alle componenti del paesaggio, dell'ambiente e delle risorse locali. Nell'adempimento di queste linee guida si inserisce il progetto del Consorzio di Bonifica di Piacenza per la costruzione di un nuovo impianto idraulico di sollevamento da realizzarsi a Soarza, sull'argine maestro del Po. La nuova pista ciclabile sarebbe dunque parte di tale progetto integrato. Inoltre, seguendo proprio l'andamento dei tracciati dei canali di bonifica, il percorso ciclabile si collegherebbe all'itinerario nazionale chiamato VENTO (uno dei più lunghi d'Europa).

La firma di stamane ha dunque suggellato un'importante coordinamento con gli amministratori locali, come ha sottolineato Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza. "Abbiamo incontrato sindaci che hanno abbracciato la visione del domani ed è grazie ad una visione del futuro, alla progettualità e al coordinamento con gli amministratori che è poi possibile dare attuazione ai progetti".
"Va creata", -ha proseguito Zermani- "una cultura del territorio, una consapevolezza, nei cittadini, sull'importanza di una virtuosa interazione fra uomo e natura".
Il Sindaco di Castelvetro Piacentino, Luca Giovanni Quintavalla, dopo aver ricordato l'iter che ha portato alla firma della convenzione, ha ringraziato il Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Romano Freddi, Sindaco di Villanova d'Arda, dopo i ringraziamenti al Consorzio, ha sottolineato l'importanza della mobilità sostenibile e di nuovi collegamenti.

Il progetto di percorso ciclabile, che ha come responsabile l'architetto Pierangelo Carbone del Consorzio di Bonifica di Piacenza, consentirà di collegare il ponte sul Po (Castelvetro Piacentino) con Soarza e Ongina (Villanova sull'Arda).

Martedì, 09 Gennaio 2018 10:06

Quanti anni servono per acquistare casa?

L'acquisto della casa è una delle spese maggiori che le famiglie italiane devono sostenere. A livello nazionale l'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha calcolato che sono necessarie 6,2 annualità di stipendio per comprare casa, sostanzialmente tante quante ne servivano nel 2016.

La Capitale è la città dove occorrono più annualità (10) seguita da Milano con 9,3 annualità e Firenze con 8,5. La città dove servono meno annualità di stipendio è Palermo (3,9). In leggero aumento le annualità occorrenti a Bologna e Milano.

Effettuando un confronto a distanza di dieci anni, si evince che a livello nazionale la differenza è stata più consistente: infatti si è passati dalle 10,2 annualità nel 2007 alle 6,2 nel primo semestre del 2017. In questo lasso temporale Roma (-4,8 annualità), Milano e Napoli (-4,7 annualità) hanno avuto le variazioni più rilevanti.

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NOTA METODOLOGICA

L'analisi condotta dall'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa si basa sui dati relativi al prezzo al metro quadro di un immobile medio usato, raccolti dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete delle grandi città e riferiti al primo semestre 2017, e sulle retribuzioni contrattuali annue di cassa per dipendente (al netto dei dirigenti) a tempo pieno per attività economica e contratto, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali, ricavate dalla banca dati ISTAT. Si è inoltre ipotizzato che il reddito fosse destinato interamente all'acquisto di un'abitazione di 85 mq. In questa analisi il valore finale della retribuzione è stato ottenuto da una stima.

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

La competenza dei dipendenti è la risorsa più importante in mano all'azienda. Limitarne la presenza interna per contrarre i costi a vantaggio di soluzioni esterne, significa perdere in valore assoluto il vero valore dell'azienda.

Di Guido Zaccarelli 7 gennaio 2018 - La compresenza di competenze interne – esterne, quando sono bilanciate e condivise, accrescono il valore dell'azienda, offrendo all'impresa l'opportunità di competere nei mercati globali. Si riducono i conflitti a vantaggio della comunità aziendale.

La competenza dei dipendenti è strettamente legata alla capacità di competere dell'azienda. Indebolire la prima significa promuovere attività senza controllo alla seconda. La competenza deriva dal verbo competere. L'origine latina, cum-petere, ci riporta al modo di agire insieme delle persone verso uno scopo comune, cum. Lo scopo dell'individuo è apprendere, afferrare, ogni giorno la possibilità di raggiungere nuovi obiettivi che si traducono nel riportare a fattore comune le competenze.

La crescita è continua e costante nel tempo e impiega anni per raggiungere elevati standard professionali da impiegare per formare altre persone, come passare il testimone in una staffetta della 4x100.

20180107-Competenze2

La storia osserva da lontano il cammino dell'uomo senza intervenire e intralciare le scelte. Solo a posteriori mette in luce i punti di forza e di debolezza della realtà vissuta. Il lavoro trae origine dalla storia e l'esperienza è l'espressione tangibile dell'errore umano che ogni giorno si rigenera in altre forme e modalità ma confluenti nello stesso punto: nutrire di competenza la competenza.

Le persone acquisiscono l'arte del fare osservando gli altri, provando e riprovando meticolosamente, fino a quando il gesto entra in armonia con il corpo, con la mente e con lo spirito e l'arte del fare diventa magia. Un meccanismo che si completa quando una mano esperta la tiene in perfetto equilibrio assicurando la giusta traiettoria di marcia per raggiungere la destinazione: competere nella competenza.

L'azienda cresce e si distingue per la capacità di dare alla luce soluzioni ad elevato valore aggiunto pescando dalle competenze interne. Il mercato osserva e premia la forza di gravità prodotta dal fare unito messo in atto dai dipendenti. I mercati corrono e ogni giorno chiedono maggiore competitività alle imprese. L'azienda risponde e spesso, anziché promuovere azioni tese a contrastare i fenomeni che si presentano al cancello d'ingresso, riduce i costi limitando la presenza del personale (esubero) e investendo in tecnologia. Il tutto in funzione del risparmio e dell'ammortamento senza prima aver creato le premesse per una gestione ottimizzata delle risorse umane e tecnologiche. Il futuro diventa incerto.

La formazione sul campo è un costo e come tale viene ridotta. Le macchine sono tecnologicamente molto avanzate e devono produrre in grandi quantità. I dipendenti sprovvisti di competenze emergenti, (per disinteresse personale o aziendale) sono superflui e dismessi (esubero).

Altri, pur in possesso di competenze specifiche, lontani dalla linea di marcia dell'azienda prendono anche loro la strada dell'esubero. La tecnologia e gli esuberi prendono il sopravvento creando spazi vuoti nel sistema delle competenze le cui carenze vengono assorbite dai dipendenti che restano e dalla collettività.

L'azienda diventa liquida e assorbe ogni onda d'urto che si genera al suo interno o si frantuma contro gli scogli dell'impresa. Il caos regna sovrano incapace di gestire le linee di azione e di comando delle competenze tra loro distanti e inavvicinabili.

Tutto si riconduce alla buona volontà dei singoli come fattore di compensazione di ciò che non funziona: la competenza umana. Finalmente incontriamo qualcuno che se ne intende, merce rara, non disperdiamola. Il futuro transita ancora dall'inizio della nostra storia.

20180107-Liquido

Editoriale: - Regali di Natale - Castelfrigo - Verso una soluzione. - Universo Latte - terza edizione -Nuovo obbligo di comunicazione infortuni sul lavoro - Cereali e dintorni. Il 2018 si apre nel segno della stabilità. - Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli -

SOMMARIO
Anno 17 - n° 1 7 gennaio 2018
1.1 editoriale
Regali di Natale.
3.1 lavoro e occupazione Castelfrigo - Verso una soluzione.
3.2 eventi latte Universo Latte - terza edizione
4.1 lavoro Nuovo obbligo di comunicazione infortuni sul lavoro
4.2 sicurezza alimentare Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il 2018 si apre nel segno della stabilità.
6.1 cooperazione Dalle cooperative 1/4 dell'agroalimentare made in Italy
7.1 promozioni "vino" e partners
8.1 promozioni "birra" e partner

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Domenica, 07 Gennaio 2018 06:53

Universo Latte - terza edizione

Il Convegno" Universo Latte: Giovani Ricercatori e Imprese a confronto" si svolgerà a Piacenza il 19 e 20 marzo 2018

"Universo Latte: Giovani Ricercatori e Imprese a confronto" è diventato ormai un importante appuntamento per i giovani ricercatori impegnati nel settore lattiero caseario e per la promozione nazionale delle loro ricerche.

Il convegno, giunto alla sua terza edizione, si terrà a Piacenza il 19 e 20 aprile 2018.

L'evento si articolerà in tre sessioni che affronteranno temi di grande rilievo per il settore: innovazione e ricerca al servizio della zootecnia, della produzione lattiero-casearia e della nutrizione per trovare soluzioni applicabili nel settore e ribadire il ruolo fondamentale del latte e dei prodotti derivati in un'alimentazione sostenibile ed equilibrata; le certificazioni ed il benessere animale, così come il controllo e le procedure analitiche, i controlli in linea pre-trasformazione, la robotica e le analisi in stalla o l'importanza dei prodotti lattieri nell'alimentazione delle varie fasi della vita. Tanti aspetti che possono coadiuvare e migliorare la gestione della filiera lattiero-casearia nazionale e la salute dei consumatori.

Il Convegno è organizzato dal Comitato italiano FIL/IDF con l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, l'Università degli Studi di Milano, l'Università degli Studi di Parma, l'Associazione Italiana Tecnici del Latte ed il supporto della Fondazione Invernizzi.

Il Convegno vuole offrire ai giovani ricercatori operanti in Italia l'opportunità di confrontarsi e discutere, con esponenti ed esperti delle imprese attive nel settore, i temi delle proprie ricerche per individuare quelle che più di altre si rivelano utili e trasferibili alla realtà produttiva o idonee a costituirne nuove basi conoscitive.

Gli abstract delle ricerche possono essere inviati alla segreteria del Comitato italiano  (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) entro il il 5 marzo 2018. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito dell'evento.

Con le sue 4.703 imprese attive, la cooperazione agroalimentare italiana garantisce occupazione a più di 91.500 addetti e genera un fatturato di quasi 35 miliardi di euro, pari al 23% del giro d'affari dell'alimentare italiano, ottenuto attraverso la lavorazione e trasformazione di una quota pari al 32% della materia prima agricola italiana, per un valore di 16,1 miliardi di euro. Pur in presenza di un leggero calo dei soci produttori aderenti (-3%), la cooperazione registra una crescita sia del fatturato (+0,6%) che dell'occupazione (+0,9%). Buone anche le performance dell'export: complessivamente nel 2016 il sistema cooperativo italiano ha realizzato oltreconfine il 17% del proprio fatturato per un totale di circa 5 miliardi di euro, pari al 13% delle esportazioni agroalimentari italiane.

Questi i numeri principali emersi dall'Osservatorio della Cooperazione Agricola Italiana – Rapporto 2017 istituito presso il Mipaaf e sostenuto dall'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari (Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare) e Unicoop.

"Sono soddisfatto del quadro economico fotografato dal rapporto – commenta Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – in particolare per il contributo importante che le cooperative stanno dando in termini di incremento delle vendite sui mercati internazionali. Il settore lattiero-caseario ha visto aumentare il proprio export del 20% in un solo anno, mentre le prime 25 cooperative vitivinicole hanno in media la metà del loro giro d'affari derivante proprio dall'export".

Da evidenziare anche il ruolo strategico che la cooperazione agroalimentare gioca nella valorizzazione dei prodotti made in Italy, tanto in Italia quanto sul mercato estero: le imprese cooperative, infatti, lavorano materia prima che per il 74% è di provenienza locale, per il 24% nazionale e solo per il 2% estera. "Questo è possibile grazie al forte legame che le imprese cooperative hanno con la propria base sociale di agricoltori – spiega Ersilia Di Tullio, responsabile cooperazione della società Nomisma che ha curato lo sviluppo dello studio -. Oggi la quota prevalente degli approvvigionamenti di materia prima delle cooperative è costituita dai conferimenti dei propri soci, come evidenzia il grado di mutualità pari in media all'83%".

Carne, ortofrutta, latte e vino si confermano i principali settori cooperativi grazie al forte legame con la base produttiva agricola. Le cooperative del settore delle carni fresche e trasformate esprimono la quota di fatturato più importante (8,9 miliardi di euro, pari al 26% del totale); segue il comparto dell'ortofrutta (8,7 miliardi, 25% del fatturato totale), quello del latte (6,6 miliardi, 19%), dei servizi (4,8 miliardi, 14%) e del vino (4,5 miliardi, 13%).

In dieci anni cresciuti tutti gli indicatori economici
L'Osservatorio ha inoltre monitorato l'evoluzione nel corso degli ultimi dieci anni delle prime 25 cooperative per fatturato dei settori ortofrutticolo, lattiero-caseario e vitivinicolo, che ha evidenziato un consolidamento delle dimensioni medie aziendali e tendenze positive di tutti i principali indicatori di performance economico-finanziaria. Spicca la crescita a tre cifre (+112%) del fatturato delle top25 nel vino e quella, sempre molto alta (+82%), registrata dalle cooperative dell'ortofrutta. In dieci anni sono cresciute anche le retribuzioni lorde, da un +42% nelle cooperative dell'ortofrutta al +126% nel comparto del vino.
Questa crescita non ha compromesso il forte legame con la base sociale, che si mantiene molto saldo anche in queste grandi cooperative, come dimostrano i valori di mutualità pari rispettivamente all'87% per le Top25 del latte ed all'85% per le Top25 dell'ortofrutta e del vino.

Una trivella di una ditta ha danneggiato una condotta. Al lavoro le squadre di tecnici per le riparazioni. Cali di pressione nella zona.

Parma, 5 Gennaio 2018 - Questa mattina, verso le ore 10,45, si è verificato un guasto alla rete idrica in Via Damiano Chiesa, all'angolo con Via Zara: una condotta del diametro di 100 mm, che serve le abitazioni nella zona, è stata urtata da una trivella di una ditta che stava effettuando lavori, causandone la rottura.

Subito intervenute sul posto, le squadre di tecnici hanno immediatamente provveduto ad isolare il tratto di condotta danneggiata. Sono poi intervenute gli addetti agli scavi e l'erogazione dell'acqua tra Via Zara, Via Damiano Chiesa, Via Cocconcelli e zone limitrofe ha subìto cali di pressione e di portata.

I tecnici sono al lavoro per le riparazioni del caso. Si prevede che la situazione possa ritornare alla normalità nel pomeriggio, salvo imprevisti. Iren si scusa con i cittadini per gli involontari disagi.

Cresce il numero di imprese della provincia di Reggio Emilia che esprime l'intenzione di assumere (62,3% delle imprese con dipendenti), ma cresce anche la difficoltà degli imprenditori reggiani nel reperire le figure professionali da inserire in azienda.

Il 29,8% delle assunzioni previste dalle imprese reggiane riguarda, infatti, figure di difficile reperimento, e il dato del territorio reggiano supera di quasi cinque punti e mezzo percentuali quello dell'Emilia-Romagna (24,4%) di oltre otto punti quello nazionale (21,5%).

La situazione è evidenziata dall'analisi effettuata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sui dati del sistema informativo Excelsior sulle previsioni di assunzione delle imprese private con dipendenti dell'industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere-ANPAL con la collaborazione delle Camere di Commercio.

Le imprese della provincia di Reggio Emilia continuano quindi a manifestare, in media, maggiori difficoltà a reperire personale specializzato.

Tre le cause fondamentali indicate dalle aziende: la non adeguata preparazione dei candidati (per il 37% delle assunzioni considerata di difficile reperimento), la mancanza di persone con caratteristiche personali adatte alla professione offerta (28,3%) e, infine, il ridotto numero di candidati (34,7%) a causa, ad esempio, di una forte richiesta di figure molto specifiche e di nuove professioni richieste dai cambiamenti indotti dalla globalizzazione e introdotti nell'organizzazione dei processi produttivi e del lavoro.

Dall'ultima edizione di Excelsior è emersa la richiesta crescente di competenze trasversali, ovvero quelle capacità che raggruppano le qualità personali, l'atteggiamento in ambito lavorativo e le conoscenze nel campo delle relazioni interpersonali. Fra le soft skills, quella maggiormente richiesta (95,7% del totale) è la flessibilità e adattamento, seguita dalla capacità di lavorare in gruppo (85,9%) e in autonomia (76,8%). Considerata importante anche la capacità di risolvere i problemi (70,9%).

Fra le competenze richieste dalle imprese reggiane, oltre alla capacità comunicativa scritta e orale in lingua italiana - che si colloca al primo posto con il 62,3% del totale – hanno assunto notevole importanza, proprio per le modifiche tecnologiche in atto, la richiesta di competenze digitali (54,3%) alla quale si aggiunge la capacità di gestire soluzioni innovative applicando tecnologie "4.0" (32,3%) e la capacità di utilizzare linguaggi e metodi matematici e informatici (47,8%).

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Piombo nella Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli. Ministero della salute segnala richiamo: "Rischio chimico", riscontrati livelli superiori ai limiti

Il Ministero della salute, ieri ha pubblicato sul sito nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione "Avvisi di sicurezza", il richiamo della Farina BIO di grano duro Senatore Cappelli Macinata a pietra da Agricoltura Biologica per la presenza di tenori di piombo oltre i limiti consentiti. Il provvedimento è stato disposto in via precauzionale dall'azienda produttrice, Gorfini Giuliano con sede dello stabilimento ad Anghiari (AR) Loc. San Lorenzo n. 43.

La farina coinvolta dal richiamo è venduta nella confezioni da 1 kg e fa parte del lotto con scadenza 10 luglio 2018. Si raccomanda di non consumare il prodotto e di restituirlo al punto vendita dove è stato acquistato, che provvederà al rimborso. L'assorbimento di piombo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", può costituire un grave rischio sanitario, può ostacolare lo sviluppo del processo cognitivo e delle prestazioni intellettuali nei bambini, nonché aumentare la pressione sanguigna e le patologie cardiovascolari negli adulti.

(4 dicembre 2018)

Il servizio di raccolta porta a porta verrà effettuato regolarmente. I dettagli dell'organizzazione del servizio in Città e nei Comuni serviti da Iren.

IN CITTA' - Parma, 3 Gennaio 2018 - Il prossimo 6 GENNAIO 2018, per tutte le zone della città di Parma, il servizio di raccolta rifiuti porta a porta verrà EFFETTUATO REGOLARMENTE, come indicato nei calendari distribuiti agli Utenti. Pertanto, anche se il giorno di esposizione coincide con la giornata festive, i contenitori possono essere esposti regolarmente.
Per agevolare i cittadini nelle operazioni di raccolta sono attive nuove Ecostation, ovvero ecostazioni fisse di conferimento dei rifiuti a servizio di tutte le utenze, sia domestiche sia non domestiche.

Le Ecostation sono collocate presso il parcheggio della Villetta, il parcheggio scambiatore Est, il parcheggio scambiatore Ovest, il parcheggio San Leonardo, in via I.Bocchi, in largo Cesare Beccaria, in via Calabria e in via Pertini. Le Ecostation rappresentano un ausilio fondamentale andando incontro alle esigenze dei cittadini che si trovino in difficoltà a conferire i rifiuti secondo il normale calendario per le esigenze più svariate (ferie, week-end, pendolari, turnisti, etc).

Le Ecostation - che hanno sostituito i punti di raccolta straordinari per le festività di Strada Baganzola e Largo Simonini, oggi non più attivi - sono strutture simili a container (circa 2,5 metri per 6,5 metri) con accesso 24 ore su 24, 7 giorni su 7, che funzionano tramite l'utilizzo dell'ecocard (quella utilizzata per l'accesso ai centri di raccolta) o di tessera sanitaria dell'intestatario del contratto di igiene urbana, e sono dotate di sportelli per la raccolta di plastica e lattine, carta e cartone, organico e rifiuto residuo. Per il rifiuto residuo possono essere utilizzati comunissimi sacchi neri o borsine della spesa di volume non superiore ai 40 litri, compatibilmente con le dimensioni della bocchetta di conferimento.

Ogni conferimento del rifiuto residuo all'Ecostation rientra all'interno degli svuotamenti minimi previsti per il calcolo della tariffazione puntuale. Il conferimento delle altre tipologie di rifiuto è invece gratuito.

Per informazioni o segnalazioni è possibile contattare il Contact Center 800 - 212607. e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

SABATO 6 GENNAIO 2018, i CENTRI DI RACCOLTA, il CONTACT CENTER 800 - 212607 ed il Punto Ambiente di Strada Santa Margherita resteranno CHIUSI.

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COMUNI DELLA PROVINCIA SERVITI DA IREN: LA RACCOLTA RIFIUTI DURANTE LA FESTIVITÀ DELL'EPIFANIA

IN PROVINCIA - In occasione della festività dell'EPIFANIA, la raccolta dei rifiuti nei Comuni della provincia di Parma serviti da Iren, subiranno alcune variazioni, che sono comunque indicate nei calendari distribuiti alle utenze:
6 Gennaio 2018 (Epifania): le raccolte di RIFIUTO RESIDUO e CARTA verranno regolarmente effettuate. Non saranno eseguite la raccolta dell'organico, della plastica/barattolame e della plastica/vetro/barattolame.

Per informazioni o segnalazioni è possibile contattare il Contact Center 800 - 212607. e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
SABATO 6 GENNAIO 2018, i CENTRI DI RACCOLTA, il CONTACT CENTER 800 - 212607 ed il Punto Ambiente di Strada Santa Margherita a Parma resteranno CHIUSI.

Dal 5 gennaio al via le vendite invernali di fine stagione. FISMO Confesercenti, saldi: "Seria opportunità per negozi abbigliamento ma regole da rispettare"
L'Associazione: "Doverosi i controlli rispetto ad eventuali promozioni nei giorni prima della partenza." Sui saldi spesa media prevista introno ai 175 euro a persona

"Un'occasione per i consumatori, che potranno trovare capi invernali a costi scontati. Un'occasione per le attività commerciali modenesi del settore moda e abbigliamento, per cercare finalmente di risalire la china dopo anni non facili." Puntuale arriva il commento di FISMO-Confesercenti Modena, in vista dell'avvio dei prossimi saldi invernali, fissato per il 5 gennaio prossimo, verso i quali cresce comunque l'attesa da parte degli acquirenti. Due mesi – si concluderanno il 4 marzo 2018 – in cui sarà possibile per quanti ne vorranno usufruire di concludere buoni affari, sostiene l'Associazione, considerato che in molti negozi si partirà già con sconti sostanziosi.

Secondo l'organizzazione di categoria, oltre il 50% degli esercizi di Modena e provincia, partirà con riduzioni sul prezzo esposto del 30%, mentre il resto praticherà ribassi iniziali ancora più sostenuti, compresi tra il 40 ed il 50% del costo del capo.

Si cercheranno, in particolare, calzature (pare da sondaggio di Confesercenti nazionale, che un nuovo paio di scarpe sia l'acquisto in saldo più desiderato dagli italiani), prodotti di maglieria e pantaloni. Quindi capispalla, come giubbotti e giacconi, ma anche prodotti tessili e moda per la casa.

In molti approfitteranno dei ribassi: in Emilia Romagna, e quindi anche sul territorio modenese le previsioni sono di una spesa media di 175 euro a persona. "Restano sempre una buona occasione per acquistare a prezzi scontati articoli di qualità – fa sapere FISMO Modena – Con diversi i vantaggi (per restare in tema di qualità del servizio offerto) riscontrabili solitamente in negozio: l'opportunità di conoscere i prodotti da acquistare, toccarli con mano e provarli. Oltre che essere consigliati al meglio dai commercianti."

Il tema dei saldi però per FISMO Modena introduce anche un altro argomento: quello sui controlli rispetto ad eventuali vendite promozionali, nel periodo che anticipa quelle di fine stagione. "Controlli che riteniamo doverosi al fine di evitare forme di concorrenza sleale che arriverebbero a penalizzare solamente quanti rispettano le regole. A tal proposito vogliamo ricordare che l'Articolo 22 della Legge Regionale. In riferimento alle disposizioni collegate alla Legge Regionale di Stabilità per il 2018 viene stabilito che nei 30 giorni antecedenti le vendite di fine stagione non possono essere effettuate vendite promozionali dei seguenti prodotti: abbigliamento, calzature, biancheria intima, accessori di abbigliamento, pelletteria e tessuti per abbigliamento e arredamento. È fondamentale attenersi ai regolamenti, visto e considerato che il settore ancora fatica ad uscire dalla crisi e che fino ad oggi è costato a livello nazionale nel solo 2017 la chiusura di oltre 2400 negozi moda, alcuni anche sul nostro territorio", conclude FISMO.

Sempre difficile ipotizzare le probabili tendenze a breve e a medio periodo. Non era prevedibile, nemmeno dai più esperti, un indice di cambio euro /dollaro a questi livelli.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 2 gennaio 2018
Il mercato continua ancora nella sua fase di stabilità. Non si riscontra carenza di merce e gli stock di riporto sono disponibili. Le previsioni meteo nelle zone sensibili del Sud America segnano positivo e il marcato langue o scende leggermente. I fondi d'investimento hanno proseguito nella fase di riduzione delle loro posizioni di "lungo" su diverse commodities. Gli esperti di statistiche segnalano che normalmente al 31/12 i fondi arrivavano mediamente lunghi, mentre quest'anno sono tutti corti. Interessante sarebbe capire quando potrà invertirsi la tendenza.

Ormai risulta molto difficile comprendere le tendenze a breve e medio periodo. A tale proposito è interessante segnalare un'indagine realizzata lo scorso 07 dicembre su un ampio campione di Istituti di Credito. Su 55 banche nessuna aveva stimato il rapporto euro/dollaro a questi livelli ad un mese di termine, mentre su 62 banche solo 8 davano questa ipotesi di cambio a tre mesi di termine, e a sei mesi, su 63 banche, solo 21 davano valori tra 1,20 e anche qualche 1,25. Con l'orizzonte di un anno invece la maggioranza indicava valori significativamente variabili dall'1,07 al 1,30 ma la quota maggiormente ipotizzata era 1,25. Un "Super Euro" quindi non previsto nel breve periodo.

Sul mercato interno nulla di nuovo. Siamo a fine corsa per i cruscami di grano e continua a tenere il mercato delle fibre, foraggi, bucce di soya, polpe. Tiene il girasole, sia proteico che non, mentre segna un leggero ridimensionamento il comparto soya per via del cambio. Stabili mais e grano tenero, mentre in leggera tensione sono il grano duro e l'orzo.

Pochi, a oggi, i prezzi in circolazione. Solo a titolo di cronaca: la farina di soya 44 quota intorno ai 310 euro e la proteica a 320, la convenzionale ogm free 44% a 390.

Permangono gravi i problemi connessi alla logistica che si presume protrarranno protrarsi per tutta la prima quindicina di gennaio.

Il mercato delle bioenergie continua la sua ormai vana ricerca di mais aflatossinato.

Indicatori internazionali 2 gennaio 2018 
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'Indice dei noli è sceso a 1.366 punti, il petrolio ruota attorno 61$ e l'indice di cambio segna 1,20419.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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            Andalini Pasta dal 1936

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Autostrade più care, arrivano nuovi aumenti nel 2018: automobilisti e camionisti dovranno sborsare più soldi. "Così si tagliano le gambe alla ripresa".

Amara sorpresa per chi è partito in vacanza nei giorni scorsi. Al rientro dalle ferie, in gennaio, troverà un inaspettato regalo da parte delle autorità italiane.

A partire con il nuovo anno, infatti, le tariffe saranno "adeguate" dal Ministero dei Trasporti con ritocchi, diverse volte, decisamente consistenti.

A titolo d'esempio, sulla tratta tra Aosta ovest e Morgex la tariffa crescerà del 52,69% (oltre 3 euro in più), mentre la tratta Milano-Torino aumenta di oltre l'8% rispetto al 2017. La Pedemontana lombarda, registrerà un aumento dell'1,7%, mentre chi andrà da Milano a Bergamo pagherà quasi il 5% in più, da 3,50 a 3,60 euro.

Sulle vecchie autostrade il traffico è in netta crescita, gli addetti sono in continua diminuzione, gli ammortamenti completati, gli investimenti promessi (in cambio degli aumenti tariffari) non sono mai stati realizzati e nonostante questo il Governo autorizza aumenti consistenti.

Critiche da Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", contro la politica lobbystica dei concessionari che sta letteralmente impoverendo tutta la mobilità del Paese: "Così si tagliano le gambe alla ripresa".

E' inaccettabile dover sostenere nuovi aumenti dei pedaggi autostradali perché lo vogliono le lobby a scapito dei cittadini, che già devono affrontare una crisi economica generale.

Complessivamente saranno 952 gli euro che le famiglie italiane  dovranno mediamente sborsare in più durante il 2018. "Dalle bollette della luce ai pedaggi autostradali, passando per assicurazioni, servizi bancari, prodotti per la casa e spese scolastiche il portafoglio degli italiani, già abbondantemente alleggerito, verrà ancora una volta sfrondato."

Editoriale: - Buon Anno! - Sciolte le Camere e anche lo Ius soli - Epidemia di salmonella tra neonati collegata a lotti di latte artificiale contaminati della "Lactalis Group" in Francia. - Parmigiano Reggiano - il Piano di Bertinelli - La bilancia agroalimentare nazionale -

SOMMARIO Anno 16 - n° 52 31 dicembre 2017
1.1 editoriale
Sciolte le Camere e anche lo Ius soli.
2.1 sicurezza alimentare Epidemia di salmonella tra neonati collegata a lotti di latte artificiale contaminati della "Lactalis Group" in Francia.
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano - il Piano di Bertinelli
4.1 bilancia agroalimentare La bilancia agroalimentare nazionale nel periodo gennaio-settembre 2017
5.1promozioni "vino" e partners
6.1 promozioni "birra" e partnerss

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

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(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

Roma, 21 dicembre 2017 - Le esportazioni agroalimentari italiane si avviano a chiudere il 2017 con un nuovo livello record. Nei primi nove mesi dell'anno, infatti, il valore dei prodotti agroalimentari diretti all'estero è aumentato del 6,4% su base annua e ha raggiunto i 28 miliardi di euro. Con questo tasso di crescita, a fine anno sarà superata la soglia dei 40 miliardi.

Il risultato deriva soprattutto dalla dinamica dell'industria alimentare che rappresenta oltre l'80% delle esportazioni del comparto e che ha aumentato le esportazioni del 7,1%. Anche l'export agricolo è cresciuto del 3,3% arrivando a 5,1 miliardi di euro.

Parallelamente anche le importazioni di prodotti agroalimentari sono cresciute, ma a un tasso più contenuto rispetto all'export (+5,3% annuo), attestandosi a poco più di 33,3 miliardi di euro.

Di conseguenza, si evidenzia nei primi nove mesi del 2017 una riduzione del deficit della bilancia commerciale agroalimentare di 114 milioni di euro rispetto all'anno precedente.

Considerando le due componenti del comparto, il miglioramento del saldo è da ricondurre all'industria alimentare che ha sfiorato 2 miliardi di surplus nel periodo in esame, aumentando di 441 milioni di euro su base annua.

Il settore agricolo, invece, ha registrato un disavanzo superiore a 5,5 miliardi di euro, in peggioramento di 328 milioni di ero rispetto ai primi nove mesi dello scorso anno.

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(Ismea 21 dicembre 2017) - In allegato il rapporto ISMEA completo

Emergenza rifiuti a Roma. La Regione Emilia-Romagna accoglie la richiesta d'aiuto del Lazio: smaltimento di piccole quantità prestabilite, per un periodo limitato e tassativamente non reiterabili. Bonaccini-Gazzolo: "Solidarietà istituzionale e senso di responsabilità di fronte a difficoltà che non possono continuare a ricadere sui cittadini"

"E' venuto il momento di cambiare altrimenti cominceremo a dire basta a chiunque, perché politiche virtuose sono assolutamente praticabili e possibili: noi autosufficienti da sempre e con la differenziata al 62% con previsione oltre il 70% al 2020".

Trattati nei termovalorizzatori di Parma, Modena e Granarolo nel bolognese per non più di sei settimane effettive. Pagamenti: quota 'verde' aggiuntiva versata ai tre Comuni. Sul pieno rispetto delle norme di tutela ambientale durante il trasporto vigilerà l'Arpae dell'Emilia-Romagna

Bologna 30 dicembre 2017 – Quantità limitate e prestabilite, tassativamente non superabili e non reiterabili, inferiori rispetto ad analoghi interventi passati, e per un periodo limitato, poco più di 40 giorni effettivi. Per solidarietà istituzionale e senso di responsabilità verso i cittadini e la collettività romana e per l'immagine del Paese a livello internazionale, visto che si parla della Capitale del Paese.

La Regione Emilia-Romagna ha deciso di accogliere la richiesta della Regione Lazio legata all'emergenza rifiuti a Roma. In una propria delibera, la Giunta ha fissato limiti rigidi quanto a tempi e quantitativi: saranno i termovalorizzatori di Parma, Modena e Granarolo nel bolognese, individuati d'intesa con gli amministratori locali, a smaltire non più di 15mila tonnellate complessive (5mila per ogni impianto) di rifiuti indifferenziati provenienti dalla Capitale. Quantità che rientrano nelle capacità termiche già programmate per singoli impianti: vista la necessità espressa da Roma, smaltire 350 tonnellate giornaliere, l'impegno per l'Emilia-Romagna non supererà i 43 giorni pieni. In caso di giornate senza smaltimenti o con smaltimenti parziali, l'atto della Giunta fissa comunque in massimo 60 giorni effettivi l'impegno regionale a partire dal primo conferimento negli stabilimenti individuati.

"Una decisione non facile- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore all'Ambiente, Paola Gazzolo-. Abbiamo comunque scelto di raccogliere la richiesta arrivata dal presidente della Regione Lazio, Zingaretti, per senso di responsabilità di fronte a difficoltà e a una emergenza che non possono continuare a ricadere sui cittadini di Roma e per solidarietà istituzionale, specie di fronte all'appello a sindaci e Regioni arrivato dallo stesso Zingaretti. Negli ultimi due anni abbiamo dato una mano, una sola volta all'anno, a chi aveva bisogno e non ci tiriamo indietro nemmeno stavolta, con tempi e quantitativi certi e non superabili. Sia chiaro, però, che è ora di dire basta, di cambiare e adottare ovunque misure strutturali che portino a una svolta, senza dover ricorrere all'intervento di altri territori virtuosi. In Emilia-Romagna siamo pienamente autosufficienti sullo smaltimento- proseguono Bonaccini e Gazzolo- e siamo tra le regioni più virtuose in Italia per la raccolta differenziata che quest'anno ha raggiunto il 62%. E con l'introduzione della tariffazione puntuale punteremo a superare il 70% nel 2020. Sono risultati frutto di scelte precise, a partire dalla legge per l'economia circolare che premia i comuni più virtuosi con sgravi sulle bollette. Nel 2018 aggiungeremo altri 2 milioni di euro per premiare ancora di più i cittadini che differenziano e per migliorare il rendimento dei territori, perché vogliamo che il riciclo aumenti. Dunque, si può fare e bene: le amministrazioni locali ancora indietro, passino dalle parole ai fatti, per passare dall'emergenza all'autosufficienza".

Per quanto riguarda i costi di conferimento e le modalità di pagamento, saranno pattuiti direttamente tra i gestori degli impianti di partenza e di arrivo dei rifiuti, in linea con i costi emiliano-romagnoli, con una quota "verde" aggiuntiva che sarà versata ai Comuni di Parma da parte della società Iren Ambiente spa e di Modena e Granarolo (Bo) da parte della società Hera Ambiente spa, con il coinvolgimento diretto dei Comuni stessi.

In merito al trasporto dei rifiuti, dovrà avvenire nel rispetto delle norme vigenti a salvaguardia dell'ambiente e sarà monitorato da Arpae, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale./BB

Bertinelli: in due anni dovremo trovare nuovi spazi di mercato. "In due anni dobbiamo trovare uno spazio di mercato pari a uno Stati Uniti e due Canada". I quattro pilastri su cui si svilupperà il programma quadriennale di Nicola Bertinelli.

di Lamberto Colla Noceto, 28 dicembre 2017 - Come ormai è consuetudine si è tenuto a Noceto, organizzato dalla cooperativa di servizi "Agriverde", il tradizionale incontro di fine anno con il Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano per fare il punto della situazione del Re dei formaggi e valutare le prospettive future, anche alla luce dell'aumento produttivo che si è realizzato in questi ultimi anni.

20171228-Relatori-IMG 6402A Mauro Scaccaglia e Stefano Pattini il compito di fare gli onori di casa e di presentare il Nuovo Presidente del Consorzio, anche se, a onor del vero, Nicola Bertinelli come sottolineato da Scaccaglia, "E' un vicino di casa" e perciò già ben noto agli operatori agricoli intervenuti numerosi alla sala civica del Comune di Noceto.

"Non pensavo che l'incarico al Consorzio fosse così impegnativo - ha esordito Nicola Bertinelli -. Abbiamo preso in eredità pesante, perché per la prima volta il Consorzio ha in gestione 3.650.000 forme. Il Parmigiano Reggiano viene venduto mediamente ogni 22 mesi. Quindi nel 2017 abbiamo venduto il formaggio fatto nel 2015 pari a 3.300.000 forme. Se nulla cambia, 3.300.000 forme rappresentano l'equilibrio di mercato per consentire alla filiera di avere una remunerazione adeguata di tutti i capitali investiti. Ma nel 2016 abbiamo prodotto 3.470.000 forme, ovvero 170.000 forme in più. Nel 2018 dovremo perciò collocare 170.000 forme in più rispetto all'equilibrio di mercato. Nel 2017 stiamo sfondando il muro delle 3.650.000 forme che corrispondono a 180.000 forme in più da vendere nel 2019. 2018 più 2019 avremo quindi da collocare 350.000 forme in più che, se rapportate ai 3,3 milioni, rappresentano un +10%. Per dare una fotografia di quanto valgano, gli Stati Uniti, che sono il nostro mercato estero più importante ne assorbe 250.000 e il Canada 50.000 forme. In due anni dobbiamo trovare uno spazio di mercato pari a uno Stati Uniti e due Canada".

20171228-bertinelli-primopiano2-IMG 6401Il primo pensiero, da quando è diventato Presidente lo scorso 11 aprile, dopo avere analizzato i dati, è stato di mettersi a "testa bassa e cominciare a pensare come sviluppare questi spazi di mercato. Girando vivo una strana sensazione, da un lato un grande entusiasmo perché mai come oggi il nostro comparto sta vivendo un momento così positivo, ma dall'altro c'é la sensazione che "prima o poi arriva una tramvata" cioè sembra un po' come essere a Napoli sotto al Vesuvio, c'è il mare, c'è il sole ma prima o poi il vulcano erutta".

I mercati non sono delle calamità naturali.
Utilizzando la similitudine di "Napoli", Nicola Bertinelli ha inteso sottolineare che i mercati "non sono delle calamità naturali ma sono il risultato delle strategie che si intraprendono."

Insomma occorre attrezzarsi per sostenere e reggere i momenti più difficili e siccome i dati sono chiari nell'indicare quando il prossimo "uragano" colpirà in zona, Nicola Bertinelli, appena insediato al vertice del Consorzio, ha perciò immediatamente messo in campo tutta una serie di strumenti atti a ammortizzare l'impatto negativo allo scopo di mantenere remunerativo il lavoro di tutti gli operatori di filiera, anche nei momenti di maggior tensione.

"Non tutti gli uragani sono come Kathrina. Costruiremo la nostra strategia su quattro pilastri. Innanzitutto, il mercato nazionale: ci sono 3,5 milioni di famiglie fedelissime al Parmigiano Reggiano, 3,9 milioni al Grana Padano e 14 milioni di famiglie che comprano indistintamente uno o l'altro. Significa che noi non siamo stati molto bravi nel passato a far capire la distintività del Parmigiano Reggiano."

20171228-pubblico2-IMG 6410La strategia.
Innanzitutto occorre fermarsi. Bloccare la produzione per dar tempo ai mercati di metabolizzare il surplus produttivo che si è venuto a generare in questi ultimi anni. Individuati perciò i gruppi di potenziali consumatori (dalle neo mamme agli anziani per passare dagli sportivi e così via) "dobbiamo pertanto mettere in campo azioni di riposizionamento della marca, comunicando ai consumatori e riempiendo di contenuti la marca Parmigiano Reggiano. La nostra brand equity è altissima, ricca di contenuti, anche nuovi, da individuare e meglio trasmettere, ma dobbiamo spiegare che il nostro prodotto è insostituibile".

Una campagna di comunicazione che andrà a "colpire" i target ben identificati e utilizzando tutti gli strumenti più efficaci, dalla campagna televisiva, ai social media per arrivare anche concorsi a premi (in palio ci sarà un importante premio finale) e raccolte punti con un catalogo di prodotti realizzato da grandi firme in esclusiva per Parmigiano Reggiano; il tutto all'insegna dell'eccellenza.

Se è vero che il marchio "Parmigiano Reggiano" è tra i 10 brand più famosi al mondo occorre che siano adeguati i messaggi e i premi in posti in palio.

Dei 20 milioni di euro destinati alla comunicazione, 12,3 milioni saranno investiti sul mercato nazionale e quattro di questi alle catene distributive e punti vendita.

Al mercato estero invece saranno destinati 8 milioni di euro. "Oggi esportiamo il 38% della nostra produzione. Il 70% di quanto vendiamo all'estero si consuma in Francia, Germania, Regno Unito, Canada e Stati Uniti."

Dall'analisi di mercato, la Cina viene esclusa per ragioni di distanza culturale e da una ridottissima vocazione al consumo di formaggio. Solo 40 chilogrammi al giorno è infatti il consumo attuale di Parmigiano Reggiano che viene dalla Grande Muraglia.

"Pensiamo invece - prosegue Bertinelli - ai Paesi del Golfo, all'Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti, a Dubai, che danno un grande valore agli aspetti salutistici del prodotto. In quelle zone il nostro formaggio è visto come un prodotto buono, sano, genuino, ma anche un piccolo lusso che tutti possono permettersi. Fra l'altro, non dimentichiamo che Dubai ospiterà l'Expo 2020 e il Qatar ospiterà i mondiali di Calcio del 2022."

Terzo Pilastro: Lotta alla contraffazione.
"Abbiamo istituito una sorveglianza giorno e notte delle 34 linee degli impianti di grattugia, in modo da garantire che tutto quello che viene commercializzato come Parmigiano Reggiano, effettivamente lo sia. Prima di questi controlli c'erano circa 60mila forme di sbiancato che attualmente sono fuori dal circuito del grattugiato. Oggi le forme in grattugia sono 420mila. Appena insediato ho assunto 25 persone e poco dopo altre 7 per avere una copertura totale, 7 giorni su sette."

Dal Caseificio agli allevatori.
"Abbiamo parlato di quello che faremo dal Caseificio al consumatore, ma adesso dobbiamo lavorare anche sulla parte che va dal caseificio alla base."

Il nuovo disciplinare impone nuovi parametri, tra sostanza grassa e caseina, e questo obbliga a una nuova e maggiore attenzione da parte dell'allevatore affinché non venga pregiudicata la produzione. Il prodotto verrà infatti sbiancato se verrà superato il rapporto stabilito (1,1 +12% ndr).
Ma grande importanza è stata data alla alimentazione delle bovine e alla loro migliore attitudine genetica all'assimilazione dei foraggi e e al Benessere animale.
"Noi abbiamo anche la responsabilità - sottolinea il Presidente - di essere i produttori del Parmigiano Reggiano. Noi dobbiamo fare le cose giuste anche nei nostri caseifici e nelle nostre stalle. E qui si apre un grande capitolo. Primo perché è giusto. Secondo perché ci conviene. Credo che questi mesi, questa presidenza, che dice di tenere la barra a dritta, ci sta dimostrando che dalla legalità abbiamo solo da guadagnare. Noi siamo quelli che hanno la "Moneta Buona" (Parmigiano Reggiano ndr)".

Un ultimo inciso Nicola Bertinelli l'ha dedicato al capitolo del benessere animale e all'alimentazione delle bovine. "Stiamo concludendo - informa Bertinelli - un accordo con l'ANAFI per iniziare uno studio sulla genomica per una vacca destinata alla produzione di Parmigiano Reggiano. Non una vacca solo da formaggio, ma una vacca da foraggio. Una bovina, quindi, predisposta geneticamente a utilizzare nel modo più efficiente i foraggi che, nel nostro territorio, possono essere anche grossolani."

In effetti, come ha concluso il Presidente, attualmente vengono munte le medesime vacche che si utilizzano oltre Po dove la razione è "fatta con 34 kg. di insilato di mais, 1 kg di paglia e 1 kg di fieno. Noi utilizziamo le stesse bovine. E' come utilizzare una macchina che va a cherosene con il gasolio agricolo".

Molti quindi gli spunti che hanno animato il dibattito che è seguito e ha trovato molti concordare, anche sulla questione del benessere animale. In particolare, Filippo Arduini di Agriverde, ha richiamato l'esperienza, molto positiva per i risvolti economici di stalla, che aveva ricevuto il finanziamento (PSR) sette anni fa e non più rifinanziato per ragioni connesse, presumibilmente, alla difficoltà di rendicontazione e di controllo.

Giovedì, 28 Dicembre 2017 16:11

A CLAI il "Grifo di cristallo"

Occupazione giovanile, più innovazione ed export: il premio "Città di Imola" alla Cooperativa di Sasso Morelli per aver valorizzato la cultura e le tradizioni agroalimentari del territorio.

"CLAI è una Cooperativa agricola che opera sia nel settore dei salumi che in quello delle carni fresche bovine e suine. È un'eccellenza nazionale nell'agroalimentare e nella lavorazione di carni 100% italiane, che realizza 235 di euro di fatturato (2016) e ha alle sue dipendenze 470 persone. Un occhio all'innovazione, con l'utilizzo di linee industriali che garantiscono la totale sicurezza degli alimenti e l'omogeneità dei prodotti, e una particolare attenzione alla distribuzione per essere presenti in tutti i canali di vendita e in tutte le regioni italiane".

È con questa motivazione che la CLAI ha ricevuto il riconoscimento "Città di Imola – Grifo di cristallo" assegnato dall'Amministrazione comunale a cittadini in vita, enti, associazioni, aziende, istituti scolastici che si sono distinti nei rispettivi campi di attività, valorizzando così l'intera comunità imolese.

Fin dal 1962, anno della sua nascita, CLAI si pone l'obiettivo di crescere in armonia con la realtà in cui è sorta: un impegno e un bene per la comunità che vuole continuare a tramandarlo per le future generazioni. L'attaccamento alle tradizioni e alla cultura imolese è forte ma la visione imprenditoriale guarda anche all'estero.

"Per continuare a crescere a livello internazionale come stiamo facendo è necessario guardare da dove siamo partiti – spiega Giovanni Bettini Presidente di CLAI. - Voltiamo continuamente la testa per non scordarci mai della nostra storia basata su un legame strettissimo tra le persone e con il territorio, permeato da un forte senso di comunità e dai suoi valori. Il nostro obiettivo è far conoscere questi valori anche fuori dall'Italia. Da sempre coltiviamo i terreni, gestiamo gli allevamenti e svolgiamo internamente ogni fase della lavorazione, fino alla produzione: una filiera controllata dai campi alla tavola, che integra e gestisce il patrimonio della tradizione con le nuove esigenze nutrizionali e gli stili di vita del moderno consumo".

CLAI sta incrementando la sua presenza nei Paesi dell'Unione Europea, sconfinando anche nel grande mercato dell'Est con un aumento dell'export del 27%. Il progetto estero di CLAI prevede inoltre di ampliare le esportazioni in Canada e Giappone. Negli ultimi dieci anni, oltre ad aumentare l'export e il fatturato, CLAI ha aumentato il proprio organico di 65 persone, credendo nel cambio generazionale e dando spazio e opportunità lavorative ai giovani (l'età media è 43 anni e gli under 35 sono il 22,39% dei dipendenti).

"Ogni nostro salame – spiega Bettini – è il risultato di una sfida: produrre bontà coltivando valori e passione. Credere nell'Italianità è anche continuare ad investire in innovazione in Italia, ad assumere persone e a valorizzare giovani".

Oltre l'investimento di 17 milioni di euro, che prevede ampliamento e ristrutturazione dello stabilimento di Sasso Morelli e di Faenza (1,5mln sarà destinato al prosciuttificio Zuarina e 1mln per il centro direzionale Villa La Babina), nel 2017 CLAI ha completato importanti attività di ricerca e sviluppo incentrate, in particolare, su progetti volti all'innovazione e al controllo dei processi produttivi, per perseguire un costante miglioramento nella qualità del prodotto.

"Siamo tra i pochi stabilimenti in Italia che da quest'anno ha messo in funzione la nuova linea di controllo Meat Master, – precisa il Presidente Bettini. – Presso lo stabilimento di Sasso Morelli questo sistema analizza la carne in continuo, garantendo il controllo istantaneo delle caratteristiche nutrizionali durante il processo produttivo, al fine di accrescere la qualità e la massima uniformità e sicurezza: con verifiche istantanee della tracciabilità di ogni lotto di carne conferito, del contenuto di grassi e proteine, il tutto governato da sistemi informatici avanzati".

Innovazione e rispetto per l'ambiente. La sensibilità nel campo della sostenibilità ambientale è sempre stato un elemento distintivo di CLAI: un esempio concreto è la realizzazione dell'impianto di biogas per la produzione di energia elettrica e calore da sottoprodotti aziendali. Il progetto è stato sviluppato sulla base di un'analisi effettuata dai dati provenienti dal piano annuale di alimentazione con l'obiettivo di produrre energia, attraverso la valorizzazione di sottoprodotti e scarti di macellazione.

UniCredit ha lanciato nei giorni scorsi Social Impact Banking, nuovo programma della Banca che ha l'obiettivo di promuovere attività con un impatto sociale positivo, sostenendo privati, microimprese e imprese sociali. Social Impact Banking si concentra sull'attivazione di nuove linee di credito, sulla condivisione del know-how finanziario e aziendale della Banca con le comunità e sulla creazione di reti tra organizzazioni accomunate da obiettivi a positivo impatto sociale, come le associazioni di promozione sociale, quelle di categoria, le fondazioni e le istituzioni pubbliche.

Social Impact Banking si svilupperà attraverso tre filoni di intervento, organizzati in un modello unico, con l'obiettivo di supportare la crescita e il benessere delle comunità nel medio-lungo termine, concentrandosi su Microcredito, Impact Financing, Educazione Finanziaria e Inclusione.

In particolare nel settore del Microcredito l'obiettivo di UniCredit è di contribuire ad uno sviluppo più equo ed inclusivo della società, attraverso un percorso di sostegno finanziario per categorie con difficoltà di accesso al credito, ma che risultano meritevoli secondo parametri di innovazione, replicabilità, scalabilità su progetti imprenditoriali, che puntano alla generazione di nuove opportunità di occupazione.

L'accordo con Cofiter, Confidi con sede a Bologna operativo sul tutto il territorio dell'Emilia Romagna e con consolidata esperienza in materia di microcredito, consentirà di ottimizzare il processo di identificazione e valutazione dei progetti presentati dalle realtà imprenditoriali locali e ritenuti meritevoli.

Inoltre, grazie all'accordo firmato dal Presidente di Cofiter, Marco Amelio, e da Livio Stellati, Responsabile Territorial Relations Centro Nord UniCredit, chi richiederà il finanziamento otterrà da Cofiter anche un sostegno operativo nella definizione della strategia imprenditoriale e nella compilazione del business case e del materiale necessario da presentare al fine di ottenere il supporto richiesto.

Per l'area di Bologna, Modena e Ferrara, gli interessati possono rivolgersi ai referenti Cofiter sul territorio www.cofiter.it, scrivendo a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

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Editoriale: - Cosa succede in Birmania? - Cereali e dintorni. Mercati stagnanti - Lattiero caseari. Latte spot in caduta libera. - Sol D'oro Emisfero Nord . Dal 14 al 19 febbraio 2018 la 16a edizione - Elogio del mandarino. - Dynamic show di Fieragricola a Verona - Elena Maria Longobardi è il nuovo Console Onorario della Repubblica d'Austria -

SOMMARIO Anno 16 - n° 51 24 dicembre 2017

1.1 editoriale
Cosa succede in Birmania?
3.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Latte spot in caduta libera.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati stagnanti.
5.1 eventi Sol D'oro Emisfero Nord . Dal 14 al 19 febbraio 2018 la 16a edizione
5.2 salute e benessere Elogio del mandarino. Un toccasana per la nostra salute. Tra le qualità è un nemico di ansia e insonnia
6.1 grano e pasta Pasta: un patto per superare la "guerra del grano"
6.2 eventi Dynamic show di Fieragricola a Verona
7.1 consolato d'austria Elena Maria Longobardi è il nuovo Console Onorario della Repubblica d'Austria
8.1 agricoltura al femminile Ambiente, biologico e agricoltura sociale: premiate le 6 imprenditrici del "De@Terra"
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

Il concorso di Veronafiere/Sol&Agrifood è il più importante al mondo per gli oli extravergine di oliva di qualità. Protagonista la produzione del Bacino del Mediterraneo. Molte le iniziative per promuovere gli oli vincitori.

Iscrizioni aperte, consegna dei campioni entro il 9 febbraio. Tariffe agevolate per espositori e coespositori di Sol&Agrifood.

Verona, 18 dicembre 2017 – Italia, Spagna, Grecia, Tunisia, Marocco, Turchia, Croazia, Portogallo, Slovenia sono questi i principali Paesi produttori di olio extravergine di oliva del bacino del Mediterraneo che si potranno sfidare a Veronafiere dal 14 al 19 febbraio 2018, nella 16a edizione di Sol d'Oro Emisfero Nord.

Banco di prova per quelle imprese che hanno nella qualità e nella valorizzazione del territorio di origine le linee guida della propria attività, il concorso di Veronafiere/Sol&Agrifood è considerato la competizione internazionale in blind tasting più importante al mondo e l'appuntamento di riferimento per l'olio extravergine di oliva di qualità.

Per i vincitori di ognuna delle tre categorie previste (Extravergine divisa in fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso, Monovarietale e Biologico), il premio è il Bollino di Sol d'Oro (Sol d'Oro – Sol d'Argento – Sol di Bronzo), che può essere riportato sulle bottiglie destinate alla vendita; novità di quest'anno un bollino speciale anche per i vincitori delle gran menzioni.

Proprio la visibilità rispetto a buyer e consumatori è la peculiarità che rende interessante partecipare a Sol d'Oro, che è diventato nel tempo un vero e proprio strumento di marketing per gli oli vincitori e per quelli insigniti di gran menzione. Merito sia del valore del giudizio espresso riconosciuto dai buyer internazionali, sia per lo stretto legame con Sol&Agrifood.

Molte infatti le attività promozionali che il Salone Internazionale dell'Agroalimentare di Qualità, che si svolge ogni anno in contemporanea con Vinitaly ed Enolitech (15-18 aprile 2018 – www.solagrifood.com ), dedica ai vincitori delle due edizioni (Emisfero Nord ed Emisfero Sud) del concorso: dalla realizzazione e distribuzione ai buyer e ai giornalisti italiani ed esteri della guida "Le stelle del Sol d'Oro", alle tante degustazioni libere e guidate rivolte agli operatori specializzati in arrivo da 130 Paesi; tra queste anche un walk around tasting con incontri b2b riservati, oltre che ai vincitori di medaglia, anche a chi ha ricevuto la gran menzione presenti a Sol&Agrifood come espositori.

A queste iniziative, si aggiungono cooking show e mini corsi dimostrativi, con l'uso esclusivo degli oli menzionati, il cui scopo è quello di migliorare e ampliare la conoscenza e l'utilizzo dell'olio extravergine in cucina.

Iscrizioni aperte e consegna dei campioni entro il 9 febbraio 2018. Tariffa agevolata per espositori e coespositori di Sol&Agrifood.

Informazioni su http://www.solagrifood.com/it/preiscrizioni-sol-oro-2018 

(Veronafiere 18 dicembre 2017)

Patto di filiera per aumentare disponibilità grano duro italiano firmato da Cia, Confagricoltura, Copagri, Aci agroalimentare, Aidepi e Italmopa

Un patto di filiera per rafforzare la competitività della pasta italiana aumentando la disponibilità di grano duro italiano adatto alla pastificazione, incentivandone la produzione sostenibile e la tracciabilità, e sostenendo gli agricoltori che scelgono di puntare sulla qualità.

Questi i punti principali del protocollo di intesa per migliorare il grano duro italiano siglato nei giorni scorsi da AIDEPI-Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane, Alleanza delle cooperative agroalimentari, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri-Confederazione Produttori Agricoli e ITALMOPA-Associazione Industriali Mugnai d'Italia.

"Un atto fondamentale - secondo CIA-Agricoltori Italiani di Reggio Emilia - per cercare di superare una situazione di conflitto nella filiera cerealicola che non fa che danneggiare uno dei prodotti di punta del 'Made in Italy' alimentare e dare valore ai rapporti di filiera, rafforzando la produzione di grano duro italiano di qualità".

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(21 dicembre 2017 - fonte Cia di Reggio Emilia)

Domenica, 24 Dicembre 2017 07:53

Dynamic show di Fieragricola a Verona

In programma dal 31 gennaio al 3 febbraio 2018 su più di 8mila metri quadrati la Formula 1 della meccanica agraria.

Verona, 13 dicembre 2017. Non solo trattori ma anche attrezzature agricole di ultima generazione, con la 'Formula1' del settore primario al lavoro.
È il Dynamic Show di Fieragricola (Veronafiere, 31 gennaio-3 febbraio 2017), un'area demo-dinamica esterna di 8.500 metri quadrati per la presentazione, in movimento, delle novità di mercato in tema di macchine e attrezzature agricole.

Organizzato da L'Informatore Agrario, Mad-Macchine Agricole Domani in collaborazione con Veronafiere e il dipartimento di Territorio e Sistemi agro-forestali dell'Università di Padova, il Dynamic Show sarà attivo per tutta la durata della manifestazione.

Tre gli appuntamenti giornalieri (ore 10.30, 12.30 e 14.00) nell'area A di Fieragricola, con i principali brand del mercato impegnati a dimostrare le caratteristiche tecnico-pratiche delle loro attrezzature, rigorosamente in azione, per l'agricoltura conservativa in pieno campo, la gestione del vigneto e del frutteto e per un'agricoltura 4.0 e di precisione. Nel 2016 sono state oltre 13mila le persone che hanno assistito alle prove degli oltre 40 costruttori presenti nell'area del Dynamic Show.

Secondo le proiezioni di FederUnacoma, dopo tre anni di flessione il 2017 invertirà il segno riportando le immatricolazioni di macchine agricole in terreno positivo, con un incremento di quasi il 10% rispetto al 2016 e un valore di circa 8 miliardi di euro. Una ripresa spinta soprattutto dagli investimenti attivati con i Programmi di sviluppo rurale e i fondi Inail per l'acquisto di nuovi mezzi in agricoltura.

Granarolo oggi ha richiamato, in via precauzionale, alcuni lotti di latte Accadì, che hanno evidenziato presenza di grumi e di instabilità al riscaldamento/bollitura del latte. Nello specifico si tratta dei lotti:

LQ7325E LATTE UHT PS ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163094 scadenza 20/03/2018;

LQ7324E LATTE UHT PS ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163094 scadenza 19/03/2018;

LQ7326E LATTE UHT PS ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163094 scadenza 21/03/2018;

LQ7321E LATTE UHT SCREMATO ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163100 scadenza 16/03/2018;

LQ7322E LATTE UHT SCREMATO ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163100 scadenza 17/03/2018;

LQ7327E LATTE UHT SCREMATO ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163100 scadenza 22/03/2018;

LQ7328E LATTE UHT SCREMATO ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163100 scadenza 23/03/2018;

LQ7329E LATTE UHT SCREMATO ACCADÌ 500 ML BOTTIGLIA 8002670163100 scadenza 24/03/2018;

LQ7324D LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TEA 1LTX6 8002670163605 scadenza 19/03/2018;

LQ7325D LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TEA 1LTX6 8002670163605 scadenza 20/03/2018;

LQ7320D LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TEA 1LTX6 8002670163605 scadenza 15/03/2018;

LQ7321D LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TEA 1LTX6 8002670163605 scadenza 16/03/2018;

LQ7322D LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TEA 1LTX6 8002670163605 scadenza 17/03/2018;

LQ7326D LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TEA 1LTX6 8002670163605 scadenza 21/03/2018;

LQ7327D LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TEA 1LTX6 8002670163605 scadenza 22/03/2018;

LQ7327D LATTE ACCADI' UHT SCREMATO VIT TEA 1LTX6 8002670163186 scadenza 22/03/2018;

LQ7326D LATTE ACCADI' UHT SCREMATO VIT TEA 1LTX6 8002670163186 scadenza 21/03/2018;

LQ7328X LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TETRAPRISMA 500ML 8002670163612 scadenza 23/03/2018;

LQ7329X LATTE ACCADI' UHT 1% VIT TETRAPRISMA 500ML 8002670163612 scadenza 24/03/2018.

Sono in corso verifiche, e da quelle effettuate sino ad oggi, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", non risultano rischi per la salute in caso di consumo. Per eventuali informazioni, si invitano i consumatori a chiamare gratuitamente il numero verde: 800-848015 attivo nei seguenti orari: 9.00-13.00 e 14.00-18.00 dal lunedì al venerdì. Il numero verde rimarrà attivo anche nelle giornate 23, 24, 25 e 26 dicembre. L'avviso di richiamo dei lotti è stato pubblicato sul sito dell'azienda.

(22 dicembre 2017)

Il nuovo Console Onorario d'Austria è una stimata avvocato di Bologna. Nata a Merano (BZ), Elena Maria Longobardi è cresciuta bilingue in una famiglia con tradizioni italiane ed austriache ed è sposata con l'avvocato Andrea Bucci e madre di due figli, Stefano e Francesca.

di LGC 23 dicembre 2017 - Donna fortemente dinamica, sportiva e con molteplici interessi è anche dotata di uno spiccato spirito innovativo.

"I Consoli Onorari - dichiara il nuovo Console Elena Maria Longobardi - sono la "longa manus" dei Consoli Generali, nel mio caso quello di Milano, e svolgono attività prevalentemente di tipo amministrativo per cittadini austriaci, come ad esempio autentiche di firme, copie autentiche di atti e documenti, rilascio di documenti di identità, e di assistenza, sempre a cittadini austriaci, che si trovino in difficoltà qualora ricoverati in ospedali o ristretti in istituti di pena, e da ultimo il Consolato può fungere da base logistica per le autorità austriache in caso di crisi. Ovviamente a margine di tutto questo, poiché il Consolato Onorario è un punto di rappresentanza dell'Austria, può promuovere iniziative di carattere culturale e favorire attività imprenditoriali austriache in Italia ponendosi anche come punto di contatto tra imprenditori italiani ed austriaci".

I Consoli Onorari vengono identificati dall'Austria con il capoluogo di regione e dunque l'avvocato Elena Maria Longobardi è insignita della carica di "Console Onorario di Bologna" tuttavia, indipendentemente dalla denominazione, la sua competenza si estende per tutta l'Emilia Romagna con esclusione della sola provincia di Ferrara che per tradizione è di competenza del Console Onorario di Venezia.

Gualmini - Spadinger - LongobardiAlla cerimonia di insediamento erano presenti anche il Console Generale d'Austria a Milano Wolfgang Spadinger ed Elisabetta Gualmini - Vicepresidente della Regione Emilia Romagna.

Il consolato d'Austria si trova a Bologna in Via Farini 6 ed è aperto al pubblico il martedì e il mercoledì dalle ore 15,00 alle 17,00 e il giovedì dalle ore 10,00 alle 12,00 ed è raggiungibile al seguente numero di telefono: 051-267644 e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Chi è e cosa fa il Console Onorario

Tutti hanno sentito parlare del Console onorario, soprattutto quando l'omonimo romanzo di Graham Greene è stato portato sugli schermi nel 1983 con una pellicola di grande successo, resa memorabile dall'interpretazione di Michael Caine e di Richard Gere. Ma al di là delle vicende romanzate, l'istituto consolare ha radici molto lontane, sin dall'antica Grecia.

"I Consoli onorari - scrive il Ministero degli Esteri - sono parte integrante del sistema delle relazioni internazionali, e la loro disseminazione sul territorio consente inter- venti diretti e rapidi da parte dello Stato di riferimento in favore dei propri connazionali sia sul piano assistenziale – specie nelle situazioni di emergenza – che dello sviluppo delle relazioni commerciali e culturali.
Se a ciò̀ si aggiunge la considerazione che le risorse per l'amministrazione degli affari esteri stanno purtroppo progressivamente ri- dimensionandosi – ed è un trend apparentemente irreversibile che non riguarda solo l'Italia ma più o meno tutti i Paesi – e quindi si riducono gli uffici consolari di carriera, i Consoli onorari sono per converso destinati a crescere e ad accentuare il loro protagonismo.
Una funzione tanto più encomiabile in quanto si basa sul volontariato, e quindi su un personale sacrificio di forze, di tempo e anche di denaro, forse non sempre compreso e pienamente valutato nella sua complessità".

Nel mondo contemporaneo, caratterizzato dalla globalizzazione dei fenomeni economici, culturali e sociali, la figura del Console Onorario vede accresciuto in maniera significativa il proprio coinvolgimento nelle relazioni tra i popoli.

A differenza del Console di Carriera, quello Onorario non è un funzionario dello Stato accreditante, possiede generalmente la cittadinanza del Paese ospite ed è scelto tra figure di spicco della comunità residente. Inoltre, mentre può svolgere molti dei compiti del Console di carriera, gode di limitatissimi privilegi. Non percepisce emolumenti e può continuare a svolgere la propria attività lavorativa o professione in costanza dello svolgimento della funzione consolare.

20171221-Prof-Luciano Zanpelli-Gualmini-Longobardi-Spadinger

(Da sininistra: Vandelli - Gualmini - Longobardi - Spandinger)

Un bilancio preventivo 2018 da record: la produzione toccherà il tetto dei 3,7 milioni di forme, i ricavi saranno pari a 33,4 milioni di euro (contro i 25,2 del 2017), gli investimenti promozionali per lo sviluppo della domanda in Italia e all'estero ammonteranno a 20,3 milioni di euro (contro i 14,3 del 2017).

Parma, 21 dicembre 2017 - Si è tenuta oggi a Parma, presso l'Auditorium Paganini, l'Assemblea Generale dei Consorziati del Parmigiano Reggiano. Il momento più significativo della giornata è stato rappresentato dall'intervento di Nicola Bertinelli: a otto mesi dall'insediamento come Presidente del Consorzio, con la sua relazione introduttiva, Bertinelli ha voluto fare il punto sullo stato di salute della filiera della più importante DOP italiana.

Il 2017 vede la produzione di Parmigiano Reggiano crescere complessivamente oltre il 5%: gli oltre 3,65 milioni di forme previste rappresentano il livello più elevato nella storia millenaria del Re dei Formaggi. La sfida che attende il Consorzio di tutela è quella di collocare il Parmigiano Reggiano sul mercato a un prezzo remunerativo: nel 2018 si prevede un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a quota 3,7 milioni.

L'importanza di questo traguardo trova un riflesso nel Bilancio Preventivo 2018, approvato nel corso dell'Assemblea Generale dei Consorziati: il Bilancio prevede la cifra record di 33,4 milioni di euro di ricavi totali (contro i 25,2 del 2017, un incremento superiore al 30%)). Sono 20,3 i milioni di euro (contro i 14,3 del 2017) destinati a investimenti promozionali per lo sviluppo della domanda in Italia e all'estero: 7 in più rispetto all'anno precedente. Proprio l'export rappresenta una delle leve principali per sostenere l'incremento della produzione: i milioni stanziati per lo sviluppo dei mercati esteri (l'obiettivo è una crescita annua del 2-3%) sono 8, di cui 2,5 per nuovi progetti Paese. Per quanto riguarda l'Italia, l'investimento in attività promozionali, tra programmi in-store, campagne pubblicitarie, sponsorizzazioni, fiere ed eventi, vendite dirette, ammonterà a 12,3 milioni di euro.

Una ulteriore, importante, voce del Bilancio Preventivo 2018 è rappresentata dai 2,14 milioni di euro destinati al programma di sorveglianza straordinaria delle ditte di grattugia e dei laboratori di porzionatura, nonché ad azioni di ricerca scientifica, e sviluppo delle azioni di vigilanza.

«Affinché la filiera del Parmigiano Reggiano si posizioni su una traiettoria di crescita forte e di lungo periodo dobbiamo innanzitutto fare capire al consumatore quali sono le differenze rispetto ai nostri competitor, mettendo in evidenza e facendo percepire i plus unici del Re dei Formaggi, offrendo un prodotto distintivo, customizzato, che risponda alle esigenze specifiche di target diversi, dai foodie agli sportivi passando per le madri che scelgono gli alimenti per i propri figli - spiega il Presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli -. Non solo: dobbiamo focalizzarci sui non clienti, puntando ad aprire mercati nuovi e incontestati. Abbiamo il know-how, che mixa un saper fare millenario con l'innovazione tecnologica, e le risorse economiche per fare tutto questo».

Continua Nicola Bertinelli: «Come nuovo Presidente del Consorzio, ho raccolto il testimone di una produzione fortemente cresciuta. Stiamo lavorando alacremente con un unico obiettivo: assicurare le migliori condizioni di collocamento e valorizzazione del Parmigiano Reggiano già prodotto. Le scelte del Bilancio Preventivo 2018 vanno in questa direzione. Ma il ruolo del management deve essere supportato dall'azione del sistema, della gente del Parmigiano Reggiano, che incontro quotidianamente: allevatori, casari e commercianti».

Il Presidente del Consorzio, che dal suo insediamento ha cercato di rafforzare il legame, il coinvolgimento e l'azione comune di tutti i soggetti che legano i loro redditi alla filiera del Parmigiano Reggiano, ha concluso il suo intervento ricordando che «Siamo il formaggio DOP più importante al mondo: un riconoscimento che nasce dalla qualità indiscussa del Re dei Formaggi. La gestione della crescita rappresenta una prova d'esame importante per confermare questa nostra leadership».

20171220-CPR Presidente Nicola Bertinelli e Direttore Riccardo Deserti 1

Roma 19 dicembre 2017 - Dall'olio extra vergine di oliva bio "funzionale" arricchito di vitamine, con effetti benefici contro l'osteoporosi, alla fattoria sociale per l'inclusione di giovani e adulti con disabilità che promuove il "turismo etico". Dall' "orto in adozione" ai tirocini per l'inserimento lavorativo dei soggetti con status di rifugiato politico.

E ancora, la prima Scuola di Multifunzionalità agricola familiare che, oltre ad essere una piccola oasi della biodiversità con più di 350 varietà, utilizza la cucina agrituristica del "riuso" e, infine, la coltivazione di prodotti diventati presidio "Slow Food". Sono queste le caratteristiche delle aziende, tutte a conduzione femminile, premiate anche quest'anno dal concorso nazionale "De@ Terra".

Il "Premio De@Terra" (XVI edizione) è finalizzato all'individuazione di 6 imprenditrici agricole operanti sul territorio nazionale che si siano distinte per la propria iniziativa. Le vincitrici del premio 2017 parteciperanno ad una visita di studio per lo scambio di buone prassi presso alcune realtà agricole dell'Unione europea, creando i presupposti per lo sviluppo e il consolidamento di effettive opportunità di crescita imprenditoriale.

La premiazione si è svolta il 18 Dicembre presso la Sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.
Le vincitrici 2017:
PETRINI Francesca
"Az. Agr. Fattoria Petrini"
Monte San Vito (AN)

BISCHETTI Martina
"Az. Agr. Fabioland"
Nerola (RM)

MASTROGIUSEPPE Annalisa
"Az. Agr. Le Favole di Gaia"
Pratola Peligna (AQ)

MIGLIACCIO Immacolata
"Soc. Agr. ABIM"
Santa Maria Capua Vetere (CE)

GASTALDI Elisa
"Azienda agricola Elilu
Scuola di Multifunzionalità Agricola Familiare"
Castelnuovo Scrivia (AL)

INVIDIATA Grazia Sandra
"Az. Agr. Invidiata Grazia"
Collesano (PA)

Portare i rifiuti in modo corretto alla stazione ecologica abbatterà la TARI. Lo sconto c'è già per chi fa compostaggio. Il centro di raccolta comunale di Calizzo amplierà gli orari d'apertura per scongiurare abbandoni illegali. L'ultima opzione sarà la videosorveglianza

Villa Minozzo, 22 dicembre 2017. Risparmiare sulle tasse è possibile. Basta differenziare i rifiuti e portarli alla stazione ecologica comunale di Calizzo, che dal prossimo anno resterà aperta duecento ore in più.

Lucia Manicardi assessore allambiente del Comune di Villa Minozzo 1"Soprattutto in estate - sottolinea Lucia Manicardi, assessore all'ambiente - da giugno ad agosto, quando le presenze saranno massime, puntiamo ad ampliare l'orario del servizio, anche per cercare di abbattere il fenomeno degli utilizzi impropri della struttura, dall'abbandono di scarti nello spazio antistante, nei momenti di chiusura, allo scarico di materiali che non possono essere conferiti all'isola, ma che devono seguire altre procedure di smaltimento, quali eternit, carta catramata e pneumatici da trattore".

Sia nel primo che nel secondo caso "si deve infatti procedere con il lavoro straordinario del personale di sorveglianza - spiega l'assessore Manicardi - o con bonifiche ambientali da parte di ditte specializzate, con costi significativi che purtroppo ricadono sull'intera comunità, come già evidenziato in altre occasioni. Con i nuovi orari auspichiamo invece di intercettare in maniera più adeguata le necessità di chi intende utilizzare il centro di raccolta in modo corretto ma che magari, in qualche occasione passata, trovandolo chiuso, ha scaricato in buona fede davanti al cancello. Prima di rassegnarci a misure sanzionatorie attraverso telecamere (che però potrebbero anche generare, in alcuni casi, abbandoni nell'ambiente da parte di persone irrispettose) tentiamo perciò di migliorare il servizio".

Dal primo gennaio si anticiperà l'apertura di un'ora e mezza il lunedì mattina (dalle 7.30 alle 12), mentre dal martedì al venerdì si sposterà la stessa al pomeriggio, con tre ore in inverno, primavera ed autunno (dalle 14 alle 17) e quattro in estate (dalle 15 alle 19). Il sabato, infine, ci sarà un orario continuato per otto ore (dalle 9 alle 17), con l'incremento di due nella stagione estiva (dalle 9 alle 19).

"Un altro sostanziale miglioramento nella raccolta differenziata - rileva inoltre Lucia Manicardi - dovrebbe pure derivare dall'attivazione, nei prossimi mesi, di un sistema di scontistica che consentirà di accumulare punti ad alcuni conferimenti alla stazione di Calizzo, secondo il valore che verrà attribuito a determinate tipologie di rifiuto inserite in un apposito regolamento, maturando così uno sconto sulla tassa rifiuti a partire dal 2019. È uno strumento importante che abbiamo voluto fortemente, chiedendo di anticiparne l'attivazione rispetto a quanto previsto nella programmazione provinciale. Premiare i comportamenti virtuosi è giusto e doveroso ed è l'unica strada per portare beneficio concreto all'ambiente, alle persone e alla collettività".
Questo sconto sulla Tari sarà cumulabile "a quello che può essere già richiesto - afferma l'assessore all'ambiente - da chi pratica il compostaggio domestico. A tal proposito ricordiamo che è ancora possibile fare domanda all'ufficio tecnico comunale per ottenere una compostiera da trecento litri al costo di venti euro. E' un'altra iniziativa messa in atto dalla scorsa estate con l'obiettivo di ridurre la quantità di 'rifiuti a smaltimento' attraverso la gestione separata dell'organico che, rappresentando circa il trenta-quaranta per cento degli scarti domestici, pesa considerevolmente sul volume della spazzatura quotidiana".

Conclude Lucia Manicardi: "Resta naturalmente il tema degli abbandoni illegittimi di materiali che non possono essere conferiti a Calizzo, per i quali vi sono regole precise e chiare sanzioni, a norma di legge e di regolamento comunale. Chi commette atti di questo genere compie un illecito grave. Purtroppo non siamo in grado di controllare costantemente un territorio così vasto e complesso come il nostro, per cui ci riserveremo pure di valutare, come successiva e ultima misura, l'installazione di un sistema di videosorveglianza. Ricordiamo infine alle famiglie, ai bar, ai ristoranti, e a chi organizza feste e in generale momenti di aggregazione, con conseguente produzione di immondizia, che occorre effettuare la raccolta differenziata di plastica, carta e vetro, necessaria per consentire, attraverso le filiere del riciclo, il recupero di materie molto preziose, trasformando così i rifiuti da problema a risorsa".

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