Caselli: "Con le piogge di inizio mese superata la situazione di criticità per la fauna selvatica. Le norme dell'Emilia-Romagna sono già più restrittive di altre Regioni"

L'annuncio nel corso della seduta odierna della Commissione Politiche economiche dell'Assemblea legislativa.

Le limitazioni in vigore nelle prime due settimane di apertura per la fauna stanziale, quella migratoria e gli uccelli acquatici. Intensificata la vigilanza nelle zone interessate da incendi.

Bologna 13 settembre 2017 - Nessun rinvio dell'inizio della stagione di caccia 2017 in Emilia-Romagna, la cui apertura ufficiale è quindi confermata per domenica prossima 17 settembre dopo la pre-apertura dello scorso 2 settembre, e restano in vigore tutte le limitazioni stabilite dal calendario venatorio regionale nei Siti di interesse comunitario (Sic), nelle Zone di protezione speciale (Zps) e nelle aree percorse questa estate da incendi. Lo ha annunciato l'assessore regionale all'Agricoltura e Caccia, Simona Caselli, nel corso della seduta odierna della Commissione Politiche dell'Assemblea legislativa regionale".

"Non è vero– ha ribadito l'assessore- che siamo insensibili agli appelli lanciati nelle settimane scorse dalle associazioni ambientaliste, tanto è vero che come Giunta regionale stavamo seriamente valutando il possibile posticipo dell'apertura o, in alternativa, la riduzione dell'orario di caccia. Tuttavia dopo le piogge di inizio settembre e in considerazione delle previsioni meteo di medio periodo che parlano di ulteriori precitazioni in arrivo, riteniamo che non vi siano più le condizioni per adottare un simile provvedimento in quanto la situazione di criticità per la fauna selvatica dovuta alla siccità appare superata".

"Inoltre– ha aggiunto Caselli- ricordo che rispetto ad altre Regioni il nostro calendario venatorio stabilisce precise limitazioni nelle prime due settimane di avvio della stagione venatoria, con quattro giornate – 17, 21, 24 e 28 settembre – in cui la caccia alla fauna stanziale è consentita solo fino alle ore 13 e fino al tramonto esclusivamente per la fauna migratoria. Infine per l'avifauna acquatica il divieto di caccia antecedente il 1° ottobre è già in vigore in più del 95% delle zone umide del territorio regionale". L'assessore ha infine annunciato che sarà intensificata la vigilanza nelle zone interessate da incendi. (G. Ma.)

Si conferma la riduzione. Nel secondo trimestre si registra una nuova flessione delle vendite (-0,9 per cento). Il segno negativo domina in modo omogeneo lo specializzato, alimentare e non, mentre aumentano lievemente le vendite per iper, super e grandi magazzini. L'andamento delle vendite è correlato alla dimensione d'impresa. È nettamente negativo per la piccola e media distribuzione, mentre è appena positivo per le imprese con 20 o più addetti. Si accentua il calo delle imprese (-1,7 per cento), determinato da ditte individuali e società di persone.

Il commercio al dettaglio non sembra ancora riprendersi del tutto. Si conferma la tendenza negativa del trimestre precedente. Per gli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna, le vendite a prezzi correnti subiscono una nuova flessione (-0,9 per cento) nel secondo trimestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Incertezza e diseguaglianza gravano sulla possibilità di una ripresa diffusa dei consumi attraverso i canali tradizionali.

La conferma della tendenza negativa è riflessa da un lieve alleggerimento del saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite, che risale solo a -11,8 da -13,3 punti, e dal lieve peggioramento dei giudizi sull'eccedenza delle giacenze, il cui saldo sale da 10,2 a 10,5 punti percentuali. In positivo, nonostante la stagionalità, è atteso un miglioramento delle vendite nel corso del terzo trimestre, tanto che il saldo tra le valutazioni delle imprese è salito a quota +9,3 da +0,4 punti.

Questo emerge dall'indagine congiunturale sul commercio al dettaglio realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

La tendenza negativa delle vendite ha interessato le tipologie del dettaglio specializzato, con una flessione dell'1,3 per cento, per l'alimentare e dell'1,2 per cento per il non alimentare, mentre quelle degli iper, super e grandi magazzini confermano la tendenza positiva del primo trimestre con un lieve aumento (+0,2 per cento).

La dimensione delle imprese.

Si conferma la forte correlazione tra andamento delle vendite e dimensione aziendale. Il segno è marcatamente rosso (-1,8 per cento) per le vendite della piccola distribuzione (1-5 addetti) e per le medie imprese (6-19 addetti), -1,4 per cento, mentre aumentano lievemente le vendite delle imprese con 20 o più addetti (+0,2 per cento).

Il Registro delle Imprese.

Nell'ultimo anno, si accentua progressivamente la pressione sulla base imprenditoriale. Alla fine del secondo trimestre erano attive 45.964 imprese del dettaglio, con un calo dell'1,7 per cento (780 unità) rispetto a un anno prima. A livello nazionale la tendenza negativa è risultata leggermente più contenuta (-1,2 per cento). L'andamento negativo è determinato dalla rapida riduzione delle società di persone (-2,8 per cento, -282 unità) e da quella più ampia delle ditte individuali (-611 unità). Grazie soprattutto all'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, crescono solo le società di capitale, ma nel tempo in misura progressivamente più contenuta (+2,7 per cento, +115 unità)

"Tinello Letterario" - Tre mesi di incontri per conoscere il mondo del lavoro e l'impatto ambientale. Gli approfondimenti di professionisti e professioniste modenesi e dell'università di Modena e Reggio Emilia.

Modena, 12 Settembre 2017 – Prosegue il ricco calendario di incontri presso GALLERIA EUROPA SALA RENZO IMBENI, Piazza Grande, Modena, GIOVEDI' 14 SETTEMBRE 2017 ore 18.15 sino ore 20.30 che vede in primo piano il tema legato all'"AMBIENTE" in particolare, dopo il saluto del Presidente del CUP di Modena Avv. Daniela Dondi e della Coordinatrice CPO CUP Avv. Prof. Mirella Guicciardi,

inizierà Pierangela Schiatti Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali CPO CUP sul tema La biodiversità a protezione dell'agricoltura e dell'ambiente.

A seguire l'Ordine degli Agronomi e dei Dottori Forestali di Modena presenteranno le pubblicazioni patrocinate dallo stesso Ordine nel 2016 CON RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI

Incontro con gli Autori:
Andrea Di Paolo Dottore Agronomo
Villa Sorra. Storia di un luogo straordinario tra Modena e Bologna

Vincenzo Tedeschini Dottore Agronomo
Il torrente Muzza

Alessandra Canali presenta il libro di Piercarlo Cintori Dottore Agronomo
Il disegno del territorio del Ducato Estense attraverso la cartografia storica

La tavola rotonda sarà anche coordinata con il saluto istituzionale di Giulio Guerzoni Assessore Sport, Ambiente, Energia e sicurezza del territorio, Servizi civili, Protezione civile e volontariato.

I Giovedì del "Tinello Letterario: lavoro e impatto ambientale", questo il titolo degli eventi che vede il contributo di Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali, Collegio Agrotecnici ed Agrotecnici laureati, Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, Ordine Avvocati, Ordine Chimici, Ordine Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Ordine Farmacisti, Ordine Giornalisti dell'Emilia Romagna, Ordine Ingegneri, Ordine Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Consiglio Notai, Collegio Periti Agrari e Periti agrari laureati, Collegio Periti Industriali, Ordine Medici Veterinari, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Ordine degli Psicologi, Albo Consulenti Finanziari abilitati all'Offerta fuori sede, Associazione Grafologia Italiana, Consigliera di parità della Provincia di Modena.

Si terranno ogni giovedì sino al 09 novembre 2017 dalle ore 18.15 alle ore 20.30 presso GALLERIA EUROPA SALA RENZO IMBENI, Piazza Grande, Modena, grazie all'invito ed alla collaborazione dell'Amministrazione comunale di Modena.

(in allegato il programma di tutto il ciclo)

Solo il latte spot, nella settimana in corso, ha registrato variazioni negative. Stazionari i listini di burro, Parmigiano e Grana.

di Virgilio Parma 12 settembre 2017 -

LATTE SPOT Dopo la pausa si inverte la tendenza per il latte spot. Il latte crudo spot nazionale cede l'1,12% e si colloca tra 45,36 e 45,88/100 litri di latte. In flessione anche il listino del latte intero pastorizzato spot estero (45,36-46,40/100 litri latte). Flessione ben più marcata per il latte scremato pastorizzato estero che scende tra 18,11 e 19,15¬/100 litri di latte (-2,70%).

BURRO E PANNA Prosegue per la seconda ottava la fase si stasi per il burro. Stazionari anche i listini della crema a uso alimentare milanese seguita alla pari dalla panna veronese. Stazionari anche i listini dello zangolato quotato alle borse di Parma e di Reggio Emilia.

Borsa di Milano 11 settembre: (=)
BURRO CEE: 6,45 €/kg.
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/kg.
BURRO PASTORIZZATO: 5,10 €/kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,90 €/kg..
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,26 €/kg. (=)
MARGARINA Agosto 2017: 1,07 -1,13 €/kg. (=)

Borsa Verona 11 settembre: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,20 - 3,25 €/Kg. (=)

Borsa di Parma 08 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 12 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 - 4,50 €/kg.

GRANA PADANO 11/9/2017 - Nessuna variazione registrata alla borsa milanese per il Grana Padano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 08/09/2017 Anche i listini del Parmigiano non mostrano variazioni segnando i medesimi valori dal 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

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Maltempo. 7 squadre dall'Emilia-Romagna a Livorno. Bonaccini: "Siamo vicini alle persone e alle istituzioni toscane"

Incontro in Regione con i volontari, Gazzolo: "Protezione civile, entro l'anno la nuova legge"

foto intervento 3 2Bologna – Sette squadre di volontari (11 operatori da Reggio Emilia e 10 da Parma) sono partite questa mattina (11 settembre ndr) all'alba per Livorno, d'intesa con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, per portare soccorso ai territori colpiti dal violento nubifragio di ieri.

"Come accade ogni volta che c'è bisogno, l'Emilia-Romagna c'è", afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, esprimendo la "vicinanza alle persone e alle istituzioni toscane".

I volontari sono partiti attrezzati con mezzi per aiutare nella rimozione del fango. Sono già al lavoro per ripulire due scuole.

Il punto sull'intervento in Toscana è stato fatto nel corso di un incontro in Regione tra il presidente Bonaccini, l'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, il direttore dell'Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti, e una delegazione in rappresentanza delle 361 associazioni di volontariato di Protezione civile dell'Emilia-Romagna, guidate dal presidente del comitato di coordinamento, Volmer Bonini.

Una riunione per proseguire i lavori degli Stati generali di protezione civile, che hanno coinvolto gli oltre 16.400 volontari della regione, impegnati in una serie di incontri finalizzati a raccogliere proposte per la revisione della legge 1/2005 sul sistema di Protezione civile dell'Emilia-Romagna.

"Se in Italia non ci fosse il volontariato di protezione civile sarebbe molto più complicato dare risposte alle grandi emergenze", ha sottolineato Bonaccini. "Per questo stiamo lavorando per aggiornare e semplificare la legge che garantisce il funzionamento di tutto il sistema regionale e faremo uno sforzo ulteriore per assicurare risorse e investimenti per la prevenzione e la sicurezza del territorio".

Con l'assestamento di bilancio, a luglio è stato stanziato 800 mila euro per le attività del volontariato di protezione civile e per il funzionamento dei Centri unificati provinciali; in autunno sarà approvato un nuovo piano da 1,5 milioni di euro per il potenziamento delle strutture di protezione civile.

"Entro l'anno arriveremo alla nuova legge continuando il percorso comune avviato insieme ai volontari e alle associazioni", ha aggiunto Gazzolo esprimendo anche la "grande soddisfazione per la gestione della campagna antincendi boschivi, appena conclusa", che ha registrato oltre 720 incendi e impegnato 1.780 volontari. "E' un sistema che si muove e si è mosso con un'ottima capacità di gestione e coordinamento e che vogliamo continuare a sostenere confermando anche quest'anno un adeguato investimento finanziario".

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Chiusi i lavori alla Pietra di Bismantova, a Castelnovo ne' Monti (Re) riaprono il Santuario e l'area visitatori, Bonaccini: "Un lavoro straordinario di ingegneria ambientale e naturalistica per restituire al territorio uno dei suoi luoghi più suggestivi". Dalla Regione 688 mila euro per il consolidamento delle pareti rocciose dopo il crollo del febbraio 2015. Complessivamente, oltre 3,1 milioni per sicurezza territoriale, interventi di forestazione e mobilità nel Comune sull'appennino reggiano

Bologna - A Castelnovo ne' Monti, nell'appennino reggiano, riapre il Santuario di Bismantova e l'ultima porzione di "zona rossa", l'area interdetta ai visitatori a seguito del crollo nel febbraio 2015. Nel pomeriggio di ieri, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione dell'area ripristinata e del Santuario, alla presenza del Vescovo di Reggio Emilia, Massimo Camisasca, assieme all'assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, al sindaco di Castelnovo, Enrico Bini, e al presidente del Parco Nazionale, Fausto Giovanelli.

20170910-Santuario-Pietra Bismantova 1La riapertura arriva dopo lavori importanti di consolidamento delle pareti rocciose, sostenuti dalla Regione Emilia-Romagna per un finanziamento complessivo di 688 mila euro.

"È stato fatto un lavoro importante, straordinario, innovativo per restituire al territorio uno dei suoi luoghi più suggestivi- sottolinea il presidente Bonaccini- un'opera che si può definire di ingegneria ambientale, alpinistica e naturalistica per la salvaguardia del luogo e per dare il massimo di sicurezza possibile alla frequentazione del centro più importante di quest'area, cioè il Santuario e l'Eremo, dove da sempre si incontrano la meraviglia della natura e la spiritualità".
"Oltre all'impegno della Regione immediatamente dopo il crollo del 13 febbraio 2015- ha aggiunto il presidente della Regione- va segnalato l'importante lavoro di squadra in questi due anni e mezzo del Comune di Castelnovo ne' Monti, del Parco Nazionale e i contributi di tecnici, imprese, delle guide della Pietra, del Cai. Le risorse messe a disposizione dalla Regione per il Comune di Castelnovo, dall'inizio del mandato di questa Giunta, che ha individuato nell'Appennino uno degli assi strategici delle sue direttrici di sviluppo, ammontano ad oltre 3 milioni di euro e testimoniano l'impegno concreto a favore della nostra montagna".

Le risorse per il comune di Castelnovo ne' Monti
Complessivamente i fondi messi a disposizione dalla Regione per l'area ammontano a 3 milioni 160 mila euro. In particolare, per la sicurezza del territorio sono stati stanziati 720 mila euro, 135 mila euro per interventi di forestazione e il mantenimento del valore naturalistico dei boschi intorno alla Pietra di Bismantova.
Altri 320 mila euro sono stati stanziati per la realizzazione di un percorso ciclopedonale che partirà la prossima primavera, mentre ammontano a 991 mila euro gli interventi per l'efficienza energetica e a un milione di euro quelli destinati alla mobilità./OC

 

 

 

 

 

(Fonte Regione Emilia Romagna)

Domenica, 10 Settembre 2017 15:39

Crescita felice, si può!

Langhirano ha ospitato la sesta tappa del "Festival della Crescita". In concomitanza con il Festival del Prosciutto gli invitati al "Laboratorio Itinerante" si sono confrontati in merito al territorio "alimentare" come laboratorio di eccellenza, ma anche di come mettere a valore il territorio tra natura e cultura, accogliendo e rilanciando tutti i talenti locali.

di Lamberto Colla Torrechiara (PR) 10 settembre 2017 -

Crescita felice e sostenibile, si può! Questo è l'obiettivo che si prefigge il Laboratorio Itinerante, ideato dal sociologo Francesco Morace autore di una trentina di saggi, e dalla sua creatura Future Concept Lab.

20170909-salone-IMG 5953Sesta tappa di questa seconda edizione del "Festival della Crescita" è stata Langhirano. Nell'ambito del Festival del Prosciutto, tra gli eventi collaterali, al riparo delle possenti mura medievali del Castello di Torrechiara, illustri personaggi della scienza, dell'economia e delle istituzioni si sono confrontati sui nuovi modelli di sviluppo, proponendo esperienze che diverranno il manifesto della "Crescita Felice e sostenibile", la sintesi delle otto tappe di cui il "Festival della Crescita" si compone e che chiuderà i suoi battenti nella 4 giorni di Milano dal 19 al 22 ottobre.

"Siamo particolarmente lieti - ha dichiarato il Sindaco di Langhirano Giordano Bricoli in occasione della presentazione del "Festival", di ospitare a Langhirano nel prestigioso e suggestivo Castello di Torrechiara un appuntamento del Festival della Crescita. Ringraziamo per questa opportunità Francesco Morace e Future Concept Lab. Un'occasione straordinaria per riflettere sull'economia, sullo sviluppo sostenibile e sul futuro della 'food valley' secondo il principio della crescita felice e condivisa. La sfida di oggi, infatti, non è solo comprendere i punti di forza e le debolezze del modello di sviluppo che stiamo attuando, ma la nostra capacità di intuire le potenzialità inespresse del nostro territorio e metterle a sistema al fine di renderlo competitivo nella sfida globale e generatore di ricchezza per chi vuole continuare ad investirci ed a viverci" .

E la tappa parmense del Festival della Crescita non ha certamente deluso le aspettative del primo cittadino di Langhirano.

"La RiConoscenza del Territorio", questo il titolo della "tappa", suddiviso in quattro momenti di riflessione (Dialogo e Convivi come è il format del festival) del "festival", ha ospitato le testimonianze, le riflessioni e, come è peculiarità di ogni laboratorio che si rispetti, nuove idee che andranno a arricchire il bagaglio collettivo delle esperienze e soprattutto il manifesto finale.

In sintesi, il "territorio" è uno straordinario strumento di valorizzazione economica sul quale è indispensabile innescare adeguate strategie di "Marketing territoriale", facendo leva sulla storia originale del prodotto che quello specifico luogo ha generato grazie alla sapienza tramandata dalle generazioni che si sono succedute.

Il turista "moderno" oggi è alla ricerca di "esperienze originali" e il "Marketing Esperienziale" è un'efficace strumento per soddisfare le aspettative. "Mangiare Italiano" e "assimilare la storia" (del prodotto, del luogo e dell'artigiano) è ciò di cui va più ghiotto il turista o "gastronauta" che dir si voglia.

Si parte dal vantaggio che è ormai certificato che la "Dieta Mediterranea" è quella che ha il minor impatto ambientale e la più equilibrata dal punto di vista nutrizionale.

Quindi, Cibo, Salute e Business possono felicemente andare d'accordo e le innovazioni tecnologiche, guidate dalle conoscenze ancestrali, potranno perfettamente armonizzarsi diventando il nuovo motore dello sviluppo territoriale.

Come ha perfettamente riassunto il professor Carlo Alberto Pratesi (Università 3 di Roma) "La tecnologia può salvarci" aggiungendo infine l'altro indispensabile elemento di propulsione che è l'"Entusiasmo".

Una sintesi condivisa da tutti seppure l'Innovazione, come ha sottolineato il prof. Edoardo Sabbadin dell'Università di Parma, è la frontiera di diverse scienze per cui necessita di un progetto interdisciplinare non sempre facile da condividere ma che può essere la forza dell'Ateneo Parmense.

Per il futuro, Elena Dogliotti della Fondazione Umberto Veronesi, occorrerà uscire dalla moda del "SENZA" per andare a indagare su COSA c'è in quell'alimento, quindi educare i bambini e tornare a mettere "le persone al Centro".

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I MOMENTI PRINCIPALI DEL FESTIVAL

DIALOGO
Mettere a valore il territorio tra natura e cultura. UNESCO, incontro tra città e territorio.La Riserva MaB UNESCO dell'Appennino Tosco-Emiliano. con Filippo Lenzerini (Punto 3 srl) e Giuseppe Vignali (Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano) Parma, città creativa per la gastronomia UNESCO con Cristiano Casa (Comune di Parma)


PRIMO CONVIVIO
Il territorio "alimentare" come laboratorio con Elena Dogliotti (Fondazione Umberto Veronesi) Carlo Alberto Pratesi (Università Roma Tre) ed Edoardo Sabbadin (Università di Parma) modera Francesco Morace (Future Concept Lab)


SECONDO CONVIVIO
Imprenditorialità e generatività. Il caso "Parma, io ci sto!" con Davide Bollati (Davines) Alessandro Chiesi (Chiesi Group) e Andrea Pontremoli (Dallara) modera Francesco Morace (Future Concept Lab)

TERZO CONVIVIO
Retail Innovation. Tra consorzi e gusto del territorio con Guido Cristini (Università di Parma)Carlo Galloni (Galloni): Il caso "Fratelli Galloni Prosciutto di Parma"Mario Gasbarrino (Unes): Il caso "Il Viaggiator Goloso" e Irene Rizzoli (Delicius Rizzoli SpA): Il caso "Delicius"modera Cristina Lazzati (Mark Up)

Partner del Festival di Langhirano, realizzato con il Comune di Langhirano, sono Herno, Intesa Sanpaolo e Moleskine. Media Partner Mark Up e Affari&Finanza/La Repubblica, con una sezione dedicata al Festival all'interno della rubrica Osserva Italia.
La collaborazione vede anche il contributo di Egea (sistema editoriale e libreria dell'Università Bocconi), il Polo Museale Emilia Romagna - MIBACT e UNC-Unione Nazionale Consumatori, e il Patrocinio di Fondazione Umberto Veronesi, Riserva MaB-Unesco Appennino Tosco Emiliano, Parco Nazionale Appennino Tosco- Emiliano, Associazione "Parma io ci sto!".

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Editoriale: La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?. - Flessione per crema e panna., - Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20 - Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale - Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes - Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata.

SOMMARIO Anno 16 - n° 36 10 settembre 2017
1.1 editoriale
La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?.
2.1 lattiero caseario Flessione per crema e panna.,
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti con alcuni segnali rialzisti.
4.1 sicurezza alimentare Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale
4.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci
5.1 Pomodoro Pomodoro. Rabboni: "Bene etichettatura anche per i derivati".
5.2 sicurezza alimentare Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes
6.1 pomodoro filiera Il Consorzio Casalasco del Pomodoro acquista lo storico marchio De Rica
6.2 alimentazione e salute Elogio della gruviera
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20
8.1 imprese giovanili Ancora in calo le imprese giovanili. Crescono le agricole.
8.2 sicurezza alimentare Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

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Pomodoro. Rabboni: "Bene l'impegno del ministro Martina per l'etichetta d'origine obbligatoria anche per i derivati del pomodoro. L'OI del Nord Italia è favorevole e pronta per la sperimentazione"

Parma 4 settembre 2017 - "Accogliamo con grande favore l'impegno del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina per l'estensione dell'obbligo di indicazione di origine in etichetta anche per i derivati del pomodoro, un provvedimento che come OI ci vede da tempo favorevoli anche in termini di disponibilità per una prima concreta sperimentazione come filiera in accordo con lo stesso ministero dell'Agricoltura".
Ha commentato con queste parole Tiberio Rabboni, presidente dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia, le dichiarazioni del ministro Martina che, nel giudicare positivamente l'acquisizione del marchio De Rica da parte del Consorzio Casalasco del pomodoro, ha parlato espressamente della volontà di estendere l'etichettatura di origine anche al settore del pomodoro dopo quanto già avvenuto per latte, pasta e riso.
"L'indicazione dell'origine del pomodoro in etichetta – ha aggiunto Rabboni – può tutelare il made in Italy e i consumatori e valorizzare ulteriormente la qualità della produzione del Nord Italia. La dichiarazione del ministro arriva dopo l'approvazione, un mese fa, da parte della Commissione agricoltura di una risoluzione proposta dal deputato Giuseppe Romanini con la quale si è impegnato il Governo a convocare con la massima sollecitudine un tavolo di confronto con tutti i soggetti della filiera del pomodoro da industria con l'obiettivo di adottare i provvedimenti necessari al fine di estendere anche a questo settore l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di produzione e l'origine della materia prima. Sono tutti segnali positivi – ha concluso Rabboni – in linea con la posizione assunta da tutta la filiera del pomodoro da industria del Nord Italia".
Nello specifico l'OI chiede che a livello europeo – come proposto in occasione dell'audizione alla Commissione agricoltura della Camera di fine giugno - sia introdotto l'obbligo di indicazione del Paese di origine della materia prima agricola utilizzata, con la facoltà per i produttori di ricorrere ad una delle seguenti diciture:
"singolo paese di origine europeo", se tutta la materia prima giunge da un unico paese;
"origine in Ue", quando la materia prima agricola proviene da due o più paesi dell'Ue, ma solo da essi;
"origine Extra Ue", quando anche solo una quota della materia prima proviene da paesi ExtraUe;
"origine in un singolo paese Extra-Ue" quando la materia prima proviene da uno specifico paese Extra-Ue.
Contestualmente l'OI esprime soddisfazione anche per l'accordo che ha portato uno dei propri soci, il Consorzio Casalasco del pomodoro, ad acquisire il marchio De Rica rafforzando così il valore della produzione made in Italy.

Domenica, 10 Settembre 2017 06:54

Elogio della gruviera

Per ricercatori coreani fa bene alla salute. Tra i superfood che sfaterebbero il mito della dannosità e che sarebbero invece un toccasana anche black pudding (salsiccia inglese), riso, fragole e mango

Mentre tanti nutrizionisti descrivono il formaggio come uno dei nemici della nostra salute, una ricerca della Korea University di Seoul, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, ha dimostrato che vi sarebbero alcuni tipi, come la gruviera, il tipico formaggio svizzero, che potrebbero addirittura far bene.

Sarebbe la presenza delle sostanze probiotiche nel classico formaggio con i buchi a farla addirittura associare ad una maggiore longevità. Secondo l'equipe coreana, infatti, i batteri impiegati nella fermentazione della gruviera sono in grado di abbassare il livello di infiammazione e migliorare il sistema immunitario.

L'esperimento è stato effettuato sui lombrichi ascaridi, ma il team è convinto che gli stessi risultati positivi si possano ottenere sugli esseri umani.

Il formaggio come l'Emmental non è l'unico alimento – solitamente considerato dannoso per la salute – a dividere il parere dei nutrizionisti. Anche il cosiddetto black pudding, ovvero la salsiccia tipica della «colazione» inglese, cucinata con grasso e sangue di maiale, è considerata un superfood da alcuni esperti culinari, grazie al suo elevato livello di magnesio, potassio, calcio e proteine.

È inoltre un alimento quasi completamente privo di carboidrati, dunque ideale per chi segue una dieta dimagrante. Un altro supercibo assai comune nelle nostre cucine è il riso, i cui chicchi sono, secondo gli scienziati, la chiave per perdere il peso in eccesso e trovare la forma fisica perfetta.

Tra le ragioni vi è anche il fatto che, coloro che mangiano riso (bianco o integrale) tutti i giorni, tendono anche a consumare generalmente più frutta e verdura.

Aggiungiamo alla lista delle delizie le fragole e il mango, ricchissimi di vitamine, fibre e tante altre proprietà benefiche per il nostro organismo.

Al di là dei falsi miti e delle ricerche contrastanti, la migliore soluzione per evitare danni alla propria salute, per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", è sempre nel non esagerare e nel tenere una dieta comunque sempre equilibrata.

I mercati delle materie prime, pur essendo risaliti più che discesi negli ultimi giorni, non sembrano avere forza sufficiente per spingersi oltre e tantomeno per cedere al ribasso.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 8 settembre 2017 -
Il fattore che prevalentemente sta influenzando il mercato e perciò l'economia in genere è senza ombra di dubbio il cambio Euro Dollaro, o meglio la relativa debolezza di quest'ultimo.

Anche i Fondi d'investimento sembrano avere perso "smalto" nei loro investimenti sulle commodities agricole.
Cause, presunte o reali, che comunque portano ad una certa stagnazione del mercato, anche se da più parti i valori vengono reputati ancora bassi.

Per avere un quadro più chiaro sulla situazione delle produzioni occorre attendere i dati USDA del 12/09 le cui novità sono facilmente individuabili in "raccolti buoni ma non ottimi".

Le tensioni geopolitiche comunque non aiutano a meglio comprendere quali tendenze i mercati prenderanno.

Per quanto riguarda il mercato interno domestico nulla da segnalare, con i consumi che restano a livelli minimali e i prezzi ne sono la conferma più palese:
Mais da 175 euro partenza sino a 192 euro arrivo, l'orzo da 170 a 176 euro arrivo, grano di base da 180 a 185 euro arrivo, sui porti franco partenza lo zootecnico quota 172 euro, sorgo 180/185 euro arrivo.
Per le farine di soya si va dai 296 euro partenza della 44 ai 305 della farina di soya proteica da pronto sino anche a dicembre 2017, per il 2018 la proteica gira a 312 euro partenza ai porti, di conseguenza anche gli altri proteici hanno prezzi bassi, colza da 215 a 225 euro partenza in base ai vari siti di stoccaggio e produzione, farine di girasole proteico da 175 a 178 euro partenza in base alle varie qualità e periodi, il girasole proteine 28 a 130 euro partenza, il lino a 350-380 arrivo in base alle qualità.
I cruscami hanno invece hanno definitivamente cessato di scendere, in quanto sono in corso esportazioni di crusca in pellet, mentre si sta invece indebolendo il mercato dei farinacci di tenero e di duro.
Teso il mercato dei sottoprodotti della lavorazione del riso, in attesa che inizi la nuova campagna di raccolta e lavorazione.

Il mercato delle bioenergie ha approfittato del calo dei cruscami, e continua la sua ricerca di mais inquinato da B1.

Indicatori internazionali 08 settembre 2017


l'Indice dei noli è leggermente cresciuto a 1296 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,2061.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Sabato, 09 Settembre 2017 07:30

Allerta per Vento e Temporali

Allerta GIALLA per temporali per le province di PC, PR, per vento per le province di PC, PR, RE, MO, BO, FC, RN, per stato del mare per le province di FE, RA, FC, RN

Dal tardo pomeriggio di oggi 9 settembre previsto un peggioramento delle condizioni meteorologiche con temporali di moderata forte intesità sul settore occidentale in estensione nel corso della notte sul resto del territorio. Dal pomeriggio mare molto mosso al largo con altezza dell'onda tra 1,8 e 2,5 metri. Nella serata venti di moderata forte intensità sui rilievi fino 75km/h circa.

Descrizione meteo: Si prevede un peggioramento delle condizioni meteorologiche dal pomeriggio-sera con temporali di moderata-forte intensità sul settore occidentale (macroaree G,H), in estensione nel corso della notte sul resto del territorio. Dal pomeriggio mare molto mosso al largo con altezza dell'onda tra 1,8 e 2,5 metri. I venti saranno di moderata forte intensità sui rilievi nella serata, fino a 40 nodi sui rilievi (circa 75 km/h).

Per approfondimenti sul contenuto del presente documento e la consultazione dei dati in tempo reale: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it 

Sabato, 09 Settembre 2017 06:57

Parte dall'Emilia Romagna "Power Energia 2.0"

Lunedì 11 a Bologna debutta il progetto della cooperativa di utenza di Confcooperative.

(Bologna, 8 settembre 2017) – Power Energia pensa in grande puntando sulla digital transformation. La cooperativa di utenza del sistema Confcooperative organizza infatti per la giornata di lunedì 11 settembre a partire dalle ore 10 al Palazzo della Cooperazione di Bologna (via Calzoni 1/3) l'evento "Powerful Day 2017".

Sarà presentato il progetto Power Energia 2.0 pensato per offrire a imprese e titolari di partite Iva la fornitura di energia elettrica e gas con servizi sempre più qualificati, al passo con l'innovazione tecnologica e a condizioni più favorevoli.
Nella mattinata interverranno Alberto Cazzulani, presidente Power Energia; Maurizio Gardini, presidente Confcooperative Nazionale; prof. Carlo Alberto Pratesi, docente di Marketing all'Università degli Studi Roma Tre. Nel pomeriggio (dalle ore 14) interventi di Cristian Golinelli, vicepresidente Power Energia; Luca Briziarielli (Archimede Soluzioni per la Comunicazione); Francesco Corsetti, responsabile commerciale Power Energia.

La conclusione dei lavori è prevista per le 16.

Piacenza - 8 Settembre 2017 - "L'urgenza e la tempestività di azione che gli effetti nefasti causati dalle più gravi emergenze ambientali come il terremoto impongono alle istituzioni richiedono sforzi, concretezza, competenze, capacità di sintesi e continua dedizione alla causa. E' proprio per questo motivo – ha sottolineato il presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza Fausto Zermani – che riteniamo strategica e opportuna la recente nomina della Sottosegretaria all'Economia Paola De Micheli – nel ruolo di nuovo commissario alla ricostruzione post sisma nel Centro Italia.

In prima linea nella più recente e distruttiva emergenza alluvionale piacentina del 2015 l'Onorevole De Micheli si è dimostrata non solo attenta conoscitrice delle singole realtà territoriali locali, ma ha saputo tener fede agli impegni presi facendo seguire alle parole fatti concreti e portando sul territorio risorse quanto mai indispensabili. Proprio pochi mesi fa a Piacenza, in occasione della presentazione alla cittadinanza della strategica Cassa di espansione della Farnesiana a protezione di buona parte del perimetro cittadino, Paola De Micheli ha rimarcato come: "sia fondamentale credere in un paese nel quale chi si sacrifica e lavora duro deve avere più opportunità di crescere e realizzarsi"; crediamo pertanto – ha concluso Zermani - che questa sia davvero una grande opportunità per concretizzare questa verità espressa dalla De Micheli, una verità che in questo caso specifico diventa necessità primaria per chi ha subito incolpevolmente.

Lunedì 11 settembre, a partire dalle ore 16, a Palazzo Soragna (via Ponte Caprazucca 6/a – Parma), si terrà il convegno Il crowdfunding, organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Ateneo e dall'Unione Parmense degli Industriali.

In un quadro nazionale di perdurante credit crunch, il crowdfunding risulta una valida alternativa al credito bancario. Tale strumento è in fase di consolidamento all'estero e di progressiva diffusione anche in Italia. Il Convegno intende presentare e discutere il libro che raccoglie opportunamente modificati, integrati e aggiornati, gli interventi sia teorici sia tecnici degli esponenti del mondo dell'impresa, delle professioni, delle Autorità di Vigilanza e dell'ambito accademico al Convegno tenutosi il 13 maggio 2015 presso l'Unione Parmense degli Industriali, organizzato dalla stessa in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università di Parma.

I contributi raccolti nel saggio mirano a una "conoscenza pragmatica" del crowdfunding, una sorta di "toolbox" che possa fornire strumenti di crescita finanziaria alle imprese, soprattutto innovative e di piccole e medie dimensioni. In sintesi, emerge come il crowdfunding possa diventare uno strumento dalle illimitate potenzialità di crescita e possibilità di successo, alla luce non solo del respiro transnazionale che il Legislatore vi ha infuso, ma anche della sua forte consonanza con le recenti innovazioni normative e fiscali.

Programma

Ore 16,00 – 16,15 – Benvenuto e apertura lavori
Cesare Azzali, Unione Parmense Industriali

Ore 16,15 - 16,45
Alessandra Fiorelli, Avvocato Foro di Roma
Innovazioni giuridiche nel crowdfunding

Ore 16,45-17,15
Ursula Ciaravolo, Banca D'Italia
Crowdfunding e ruolo dell'Autorità di Vigilanza

Ore 17,15 - 17,45
Davide Zaottini, Consob (da confermare)
Crowdfunding: la tutela del mercato nelle emissioni

Ore 17,45-18,15
Claudio Cacciamani, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali, Università di Parma
Crowdfunding: un primo bilancio

Ore 18,15-18,45
Domande e dibattito

Ore 18,45-19,00
Cesare Azzali, Unione Parmense Industriali
Conclusioni

Ore 19,00
Cocktail

Deciso rallentamento, nel primo semestre del 2017, per i fallimenti delle imprese reggiane, con una netta inversione di tendenza rispetto al trend del 2016. Sono infatti scese a 47 le procedure fallimentari aperte in provincia di Reggio Emilia nel periodo gennaio-giugno di quest'anno, il 39% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno passato, quando se ne contavano 77.

Osservando la distribuzione delle procedure per settore di attività economica - come sottolinea l'analisi effettuata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio su dati del Tribunale di Reggio Emilia - quello che contribuisce maggiormente in termini assoluti è l'industria manifatturiera, con 13 fallimenti aperti in sei mesi (il 27,7% del totale), di cui 5 nella metalmeccanica e 3 nel ceramico, che risultano i comparti più colpiti.
Seguono poi le costruzioni con 12 procedure (25,5% sul totale) e il commercio e pubblici esercizi con 9 fallimenti (19,1% l'incidenza sul dato complessivo).

Se si confrontano i dati settoriali di quest'anno con quelli del primo semestre del 2016, è evidente la decelerazione registrata nelle aperture delle procedure fallimentari. Le aziende manifatturiere fallite nel periodo gennaio-giugno del 2017 sono meno della metà di quelle dello stesso periodo del 2016, quando furono 28.

Lo stesso andamento riguarda le imprese di costruzioni (27 nel 2016 rispetto alle 12 di quest'anno). In flessione anche i fallimenti delle attività di commercio e pubblici esercizi, calati del 36% (da 14 a 9 imprese).
A peggiorare la performance rispetto ai primi sei mesi del 2016 sono state, invece, le aziende del settore immobiliare, per le quali le procedure fallimentari aperte sono passate da 3 a 6.

I fallimenti relativi ai servizi alle persone sono stati complessivamente 4 (come nel primo semestre 2016) e hanno riguardato attività sia ricreative e di divertimento che di supporto alle rappresentazioni artistiche. Per quanto concerne i servizi di supporto alle imprese, i 2 fallimenti aperti nel corso del primo semestre 2017 hanno riguardato attività di informatica e di logistica. Nel settore agricolo si registra un unico fallimento.

La flessione delle procedure fallimentari aperte in provincia di Reggio Emilia nei primi sei mesi del 2017 sembra dunque confermare, indirettamente, quel miglioramento della situazione economica provinciale che già si è evidenziato con un aumento della produzione industriale, dell'export e la flessione del tasso di disoccupazione.

20170906-fallimenti gen-giu 2017

(Fonte: U.O. Studi, Statistica e Osservatori Camera di Commercio di Reggio Emilia)

Difficile, al momento, individuare le motivazioni che hanno condotto al manifestarsi di segnali rialzisti. Il mercato potrebbe essere semplicemente risalito perché "giudicato" troppo basso.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 6 settembre 2017 -
Ieri sera il mercato ha dato un forte segno di discontinuità chiudendo con sensibili rialzi:

SEMI sett 960,4 (+18,4) nov 968,4 (+19) gen 978,2 (+19) mar 987,4 (+19)
FARINA sett 302,8 (+9,6) ott 304,8 (+9,3) dic 308 (+9,2) gen 309,4 (+9)
OLIO sett 35,10 (-0,21) ott 35,19 (-0,23) dic 35,44 (-0,23) gen 35,59 (-0,23)
CORN sett 344,2 (+4,2) dic 358,4 (+3,2) mar 371 (+3,2) mag 378,4 (+3,2)
GRANO sett 430,4 (+10) dic 443 (+4,2) mar 463,2 (+3,2) mag 475,2 (+2,2)

Osservazioni particolari a giustificare un tale ribalzo non se ne trovano nè nei fondamentali e nemmeno nelle previsioni meteo che indicano per la prossima quindicina un tempo siccitoso in alcuni stati. L'ipotesi più probabile è che i valori siano ancora bassi e siano state effettuate operazioni di ricopertura.

Il momento congiunturale di incertezza è confermato dal mercato telematico che sta segnando un andamento misto per il seme di soya, esclusivamente al ribasso per farina e mais, e misto per il grano.

Il punto fondamentale è comprendere se il mercato all'origine stia avvicinandosi al momento di svolta oppure no. Come si diceva i fondamentali non hanno motivo di spingere al rialzo, merce non ne manca e gravi danni nei raccolti non se ne registrano, pur non essendo una campagna da record.

Dopo le chiusure dei mercati sono uscite le cifre dell'USDA sulla valutazione dello stato dei raccolti.

Il "buono/eccellente" del corn è dato al 61% contro il 62 % della scorsa settimana (74% lo scorso anno). Quello del seme di soia è dato a 61% e cioè invariato dalla scorsa settimana (73% lo scorso anno). Come si vede sono valutazioni che non giustificano un movimento rialzista così sensibile.
Le scorte mondiali sono ottimali.
Il mercato potrebbe essere semplicemente risalito perché "giudicato" troppo basso.
Non si può escludere che le tensioni geopolitiche stiano influenzando le tendenze di mercato.

Per quanto riguarda il mercato domestico nulla da segnalare. Il raccolto del mais, pur quantitativamente inferiore a quello dello scorso anno, non sembra subire il calo drammatico che si ipotizzava prima dell'inizio delle operazioni di raccolto.
Il mercato delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami e del mais inquinato da B1 presente con una certa consistenza sul mercato.

Indicatori internazionali 6 settembre 2017


l'Indice dei noli è leggermente e risalito a 1215 punti, il petrolio è attorno a 49,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,19212.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Martedì, 05 Settembre 2017 20:34

Flessione per crema e panna.

Parmigiano e Padano mantengono le quotazioni. Invariato il burro tranne lo zangolato di Parma che registra un leggero rimbalzo. Cede la panna.

di Virgilio Parma 05 settembre 2017 -

LATTE SPOT Momento di pausa per il latte spot. Il latte crudo spot nazionale conferma le quotazioni veronesi della scora ottava comprese tra 45,88 e 46,40€/100 litri di latte. Invariato anche il listino del latte intero pastorizzato spot estero (45,88-46,91€/100 litri latte) così come pure il latte scremato pastorizzato estero che si mantiene tra 19,63 e 20,70€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA La notizia è la settimana di pausa che coinvolge il burro dopo la cavalcata che ha portato i prezzi alle stelle. Cede invece la crema a uso alimentare seguita dalla panna veronese. Nuovo balzo in avanti per il burro zangolato di Parma.

Borsa di Milano 4 settembre: (=)
BURRO CEE: 6,45 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 5,10 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,90 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,26 €/Kg. (-)
MARGARINA Agosto 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)

Borsa Verona 4 settembre: (-)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,20 - 3,25 €/Kg. (-)

Borsa di Parma 01 settembre 2017 (+)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 05 settembre 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,50 - 4,50 €/kg.

GRANA PADANO 04/9/2017 - La fase di stasi del Grana Padano dura dal 11 agosto.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 01/09/2017 Prosegue la fase di stazionarietà dei listini del Parmigiano, ormai fermo dal 30 giugno scorso.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

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20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

20170905-PRRE sett17

 

Sono scese a 29.825, il 7,3 per cento delle imprese regionali, con la più rapida flessione dal settembre 2013 (-4,9 per cento). In un anno, perdita di 1.553 imprese.

Tra i settori, sono le costruzioni (-930 unità, -12,9 per cento) a determinare la tendenza, ma anche l'industria (- 7,0 per cento) e i servizi (-2,6 per cento). Si riduce il contributo positivo da agricoltura e pesca (+2,7 per cento). La tendenza è dovuta soprattutto alle ditte individuali (-1.349 unità). La normativa sulle società a responsabilità limitata semplificata piega le società di persone (-10,7 per cento), ma al tempo stesso non sostiene le società di capitali (+1,8 per cento).

La base imprenditoriale regionale giovanile continua a contrarsi più rapidamente rispetto a quanto avviene a livello nazionale. A fine giugno le imprese attive giovanili si sono ridotte a 29.825, pari al 7,3 per cento delle imprese regionali. In un anno, ne sono andate perdute 1.553, pari ad una riduzione del 4,9 per cento, con una ulteriore lieve accelerazione della tendenza negativa, mentre le altre imprese sono diminuite solo dello 0,6 per cento. La tendenza regionale risulta più pesante di quella nazionale, che vede le imprese giovanili (496.263, pari al 9,6 per cento del totale) diminuire del 2,8 per cento e le altre imprese confermare la tendenza positiva e segnare un lieve aumento (+0,2 per cento).

Questo emerge dai dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio elaborati da Unioncamere Emilia-Romagna. Le imprese giovanili aumentano solo in Basilicata, Sardegna e Trentino-Alto Adige. L'Emilia-Romagna perde terreno come il Veneto (-4,1 per cento), ma anche, seppure meglio, Lombardia (-3,2 per cento) e Piemonte (-3,4 per cento).

I settori di attività economica.

La crisi dei settori produttivi tradizionali ha colpito particolarmente le imprese giovanili. La loro riduzione è determinata soprattutto dal pesante crollo delle imprese delle costruzioni (-930 unità, -12,9 per cento), un settore che continua a scontare gravi difficoltà, cui si aggiungono la caduta dell'industria (-163 unità, -7,0 per cento) e la flessione dei servizi (-518 imprese, -2,6 per cento), derivante dalla più marcata riduzione nel settore del commercio (-385 imprese, -4,8 per cento) e da quella più lieve nell'aggregato degli altri servizi (-133 imprese, -1,1 per cento). Contrariamente alla tendenza prevalente tra le altre imprese, risultano in forte crescita solo le imprese giovanili attive nell'agricoltura, silvicoltura e pesca (+58 imprese, +2,7 per cento).

La forma giuridica.

La riduzione è principalmente da attribuire alla flessione molto ampia delle ditte individuali (-1.349 unità, -5,5 per cento), anche se la contrazione è stata notevolmente più rapida per le società di persone (-10,7 per cento, pari a 257 unità), attribuibile all'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata, che sostiene la crescita, ora più contenuta, delle società di capitale (+77 unità, +1,8 per cento).

20170904-Imprese giovanili

Incontro bilaterale col Governo kazako e apertura dell'Italy national day. La delegazione istituzionale e imprenditoriale emiliano-romagnola impegnata nel Italian-Kazakhstan business forum. Il 5 e 6 settembre incontri tematici su offshore e mobilità sostenibile. Ieri si è tenuto all'Opera Theatre un concerto-tributo a Luciano Pavarotti

Bologna – L'apertura dell'Italy national day, incontri bilaterali col Governo kazako e la giornata dell'Italian-Kazakhstan business forum on smart energy and green technology. Con questi appuntamenti entra nel vivo la missione istituzionale e imprenditoriale emiliano-romagnola all'Expo 2017 Future Energy di Astana, in Kazakistan.

Ieri mattina l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ha partecipato a un bilaterale col Governo kazako insieme alla delegazione del Governo italiano: il confronto con Roman Sklyar, vice ministro per gli Investimenti, Gani Sadibekov, vice ministro per l'Energia e Aibatyr Zhumaglov, vice ministro dell'Economia. L'Italia è un partner strategico per il Kazakistan.

Expo Astana 2 1Nel 2016 l'export ammontava a 842 milioni di euro, in aumento del 8,2% rispetto al 2015, prevalentemente prodotti dell'abbigliamento, macchinari di impiego generale, tubi condotti, profilati cavi e relativi accessori. Il 10% dell'export italiano proviene dall'Emilia-Romagna.

Si tratta di un mercato potenziale di circa 500 milioni di abitanti, che comprende il Kazakistan stesso e parte dei Paesi confinanti.

"L'export dall'Emilia-Romagna verso il Kazakistan- ha evidenziato l'assessore regionale Costi- è diffuso su vari prodotti con preponderanza sui macchinari e nel comparto moda, mentre si potrebbero registrare le possibili maggiori prospettive di sviluppo in particolare macchine agricole e motori elettrici, strumentazione per le estrazioni e poi anche tecnologie catena del freddo. Negli incontri col Governo kazako abbiamo verificato la solidità delle relazioni e la conferma del radicamento delle nostre imprese in questo Paese. Inoltre ci sono nuovi spazi per continuare ad ampliare relazioni importanti dal punto di vista commerciale ma anche per la ricerca e l'innovazione. Molto significativo, inoltre, il fatto che alcune imprese del nostro territorio presenti autonomamente a Expo abbiano deciso di aggregarsi alla delegazione regionale, potendo così contare su un più vasto e organizzato sistema di relazioni, determinante per lavorare insieme".

Al Business forum on smart energy and green technology - organizzato da Confindustria, Agenzia-Ice, Ministeri degli Affari esteri e Cooperazione internazionale e dello Sviluppo economico in collaborazione con Federazione Anie – sono state presentate le esperienze regionali imprenditoriali, di ricerca e di innovazione tecnologica virtuose nel campo della chiusura dei cicli produttivi, della trasformazione verso l'energia a basso impatto puntando su fonti rinnovabili e un utilizzo efficiente di combustibili fossili, della mobilità sostenibile e delle 'smart cities'. Durante l'incontro, inoltre, sono state presentate le eccellenze emiliano-romagnole nell'ambito della ricerca e produzione industriale, green, dell'economia circolare e del recupero delle materie, le soluzioni e le tecnologie all'avanguardia nel campo della sostenibilità e del risparmio energetico, con un focus particolare sulla 'low carbon economy'.

Tra le aziende che prendono parte alla missione emiliano-romagnola di Expo Astana 2017 ci sono Rosetti Marino Spa, Bonatti Spa, Certi Mac , la cooperativa sociale La Città verde, Associazione italiana compostaggio e biogas Cic, Herambiente, Idro Meccanica Srl, Roca di Ravenna, Villa società agricola, la Fiera di Rimini (Italian exhibition Group), Tper oltre a imprese a carattere nazionale presenti in Emilia-Romagna come Eni ed Enel. Queste insieme a Università Bologna, Università Ferrara, Enea, Nomisma Energia, Clust-ER energia e Aster.
L'appuntamento di Astana, con una settimana dedicata all'Emilia-Romagna all'interno di Padiglione Italia coincidente con l'Italy National Day, è la prosecuzione della positiva presenza a Expo Milano 2015, dove sono state fatte conoscere le eccellenze regionali, dai prodotti alle imprese al sistema pubblico.

La missione proseguirà, nei prossimi due giorni, con diversi appuntamenti dedicati ai diversi aspetti dei temi energetici "made in Emilia-Romagna" come le soluzioni, tecnologie ed esperienze offshore e rinnovabili nonché le tecnologie e le applicazioni per la sostenibilità energetica tramite il recupero delle materie nell'economia circolare (martedì 5 settembre) e le energie per muoversi, ovvero i sistemi di mobilità sostenibile (mercoledì 6 settembre).

Ieri si è tenuto all'Opera Theatre di Astana, un concerto tributo a Luciano Pavarotti, coprodotto insieme all'omonima Fondazione e ad Ater. Mentre, sempre nella mattina di ieri, si è tenuto il primo forum tematico sul tema "transizione verso una low carbon economy: scenari e tecnologie" col contributo di Regione, Università di Bologna, Italian Exhibition Group (Fiera di Rimini), Nomisma Energia, Enea e Clust-ER Energia e sviluppo.

In allegato: immagini della giornata a Expo Astana

La cooperativa, che conta numerosi soci e uno stabilimento produttivo anche nel parmense, espande i propri orizzonti rafforzando la propria presenza sul mercato premium

Il Consorzio Casalasco del Pomodoro, che conta numerosi soci e uno stabilimento produttivo anche nel parmense (Fontanellato), nei giorni scorsi ha siglato l'accordo definitivo per l'acquisto del marchio De Rica da Generale Conserve S.p.A.

L'operazione, che riporta lo storico marchio nella zona tipica della produzione di pomodoro, decreta il ritorno di un altro importante brand italiano direttamente in mano al mondo agricolo, espressione di una filiera tutta italiana con un forte legame con il proprio territorio di origine.

De Rica, marchio nato agli inizi degli anni sessanta e da sempre sinonimo di prodotti genuini e di alta qualità, grazie anche al rilancio avviato dal 2013 da Generale Conserve, gode di forte notorietà in Italia come in vari Paesi esteri ed è collocato nel segmento premium del mercato delle conserve vegetali.

Paolo Voltini, Presidente del Consorzio Casalasco, ha commentato così l'operazione: «Con questa acquisizione la Cooperativa valorizzerà ulteriormente il prodotto dei propri soci, dimostrando ancora una volta una visione lungimirante. Un bell'esempio di come il mondo agricolo italiano investe per crescere e rafforzare la propria filiera, a tutela delle proprie aziende e dei consumatori».

«De Rica - prosegue Costantino Vaia, Direttore Generale del Consorzio Casalasco – è un marchio storico italiano che si identifica perfettamente in quelli che sono i nostri valori aziendali. Tradizione, origine, legame con il territorio e alta qualità dei prodotti saranno gli elementi distintivi su cui punteremo per rafforzare ulteriormente la nostra presenza nella fascia alta del mercato dei derivati del pomodoro già presidiata col marchio Pomì».

Il Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione di derivati del pomodoro, oggi conta 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura Padana tra le province di Cremona (dove ha sede a Rivarolo del Re), Parma, Piacenza e Mantova. Una terra che oggi permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto di essere trasformato nei 3 stabilimenti di proprietà della cooperativa in prodotti esportati in circa 60 Paesi nel mondo.

20170904-Logo De Rica

Editoriale: Scontro tra civiltà. - Burro, star del mercato lattiero caseario. - Cereali e dintorni. Mercato in attesa dei dati del Pro Farm Tour. - uova contaminate: la situazione in Emilia Romagna - Nuove regole per il trasporto di animali da allevamento - Cereali e dintorni. Mercati in rialzo. Nuovo prelievo all'importazione extra UE. - come cambia la geografia del vin -

SOMMARIO Anno 16 - n° 35 3 settembre 2017
1.1 editoriale
Scontro tra civiltà.
2.1 lattiero caseario Burro, star del mercato lattiero caseario.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercato in attesa dei dati del Pro Farm Tour.
4.1 sanità Uova contaminate: la situazione in Emilia Romagna
5.1 Trasporto animali Nuove regole per il trasporto di animali da allevamento
5.2 scandalo uova Uova e ovoderivati al Fipronil. Arrivano i provvedimenti di Bruxelles
6.1 sicurezza alimentare I supermercati Simply e Auchan richiamano 9 lotti di probiotici
6.2 alimentazione e sicurezza Naturasi: ritirato Pesto alla genovese
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in rialzo. Nuovo prelievo all'importazione extra UE.
8.1 economia turismo Riviera romagnola: +10,5% di presenze tra gennaio e luglio
8.2 vino come cambia la geografia del vino
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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(Scarica il PDF alla sezione allegati)

20170903-cibus-cop 

 

A partire dal 1 settembre, è in vigore un nuovo prelievo per l'importazione di cereali mais sorgo da paesi extra EU. Mercati in risalita.

Di Mario Boggini e Virgilio Milano 1 settembre 2017 -
Il Chicago Board, che da giorni "sonnecchiava", ha avuto un sussulto con una seduta rialzista nella giornata di giovedi scorso. I probabili motivi hanno diverse origini: il giovedì vengono rese ufficiali le vendite settimanali che sono state buone fatta eccezione per l'olio, i fondi, essendo l'ultimo giorno del mese, hanno ricoperto vecchie vendite lucrando sui differenziali, infine lunedì il mercato sarà chiuso in occasione della festa del lavoro a stelle e strisce.

Alcuni valori:
SEMI sett 936,2 (+13,2) più 4,0 euro nov 945,2 (+12) gen 944,6 (+12)
FARINA sett 294,3 (+1,9) più 1,76 euro ott 296,5 (+1,9) dic 299,5 (+2,1)
OLIO sett 34,71 (+0,38) ott 34,81 (+0,31) dic 35,06 (+0,37)
CORN sett 342,2 (+12,6)più 4,2 euro dic 357,6 (+12,2) mar 370,4 (+12,2)
GRANO sett 410,2 (+6,6) più 2,0 euro dic 434,4 (+4,6) mar 457 (+4,2)

In mattinata di venerdi l mercato telematico era in territorio positivo ma è ancora presto per affermare che il mercato sia orientato a una svolta.

A partire dal 1 settembre, è in vigore un nuovo prelievo per l'importazione di cereali mais sorgo da paesi extra EU di 10,95 euro tonnellata, con qualche variazione in diminuzione in base ai porti di origine e di sbarco, ma l'intento protezionistico sulle produzioni europee è chiaro.
Di certo questo influirà sul mercato domestico, indipendentemente dalla qualità, ma anche sul mercato interno del vecchio continente.

Le indicazioni dal mercato interno sono:
per il mais sussiste grande confusione, sia di valori sia di qualità e questo vale anche per il grano. L'orzo è stazionario, i cruscami iniziano a dare segni di resistenza alla loro caduta, i foraggi sentono l'influenza degli acquisti del sud Italia e del Nord Africa. Si registra una forte tensione sul mercato della farina soya convenzionale ogm free dovuto al persistere del corto di merce in attesa dell'inizio della nuova campagna. Mentre per il mercato delle polpe si sta assistendo a trattative solo sulla produzione nazionale, in attesa della nuova merce estera che arriverà solo ad ottobre inoltrato.

I problemi logistici di agosto dovrebbero a breve scomparire anche se rimarranno i fattori connessi alle difficoltà di completare o camion di ritorno su gomma a causa ridotte esportazioni.
Il mercato delle bioenergie sta approfittando del calo dei cruscami (che forse sta concludendo il ciclo) e del mais inquinato da B1 presente con una certa consistenza sul mercato, per quanto anche questo prodotto risentirà dell'effetto protezionistico.

Indicatori internazionali 01 settembre 2017


l'Indice dei noli è leggermente sceso a 1184 punti, il petrolio è attorno a 46,0 $/bar e l'indice di cambio segna 1,189035.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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(Camerano AN, 1 settembre 2017). Non è solo una rivoluzione in vigna: la tropicalizzazione del clima contribuisce a cambiare anche gusti e abitudini al consumo di vino rosso, specie in Italia e in Europa. Lo rileva – al convegno 'Rosso come il vino' organizzato oggi a Camerano (AN) dall'Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) per il 50° anno della Doc del Conero – l'analisi di Nomisma-Wine Monitor sugli scenari evolutivi del prodotto storico della nostra enologia.

E se la domanda esplode a Oriente e cresce ancora in Canada e Usa, diminuisce invece in Europa e soprattutto in Italia. Dove i bianchi, con un sorpasso storico, battono al fotofinish i rossi nei consumi rilevati lo scorso anno (40,6% per i bianchi fermi, 40,2% per i rossi fermi). Complice, la progressiva contrazione della domanda interna e il relativo calo delle vendite (-14%) nell'ultimo quinquennio. All'estero va meglio grazie alla crescita (+50%) del prezzo medio negli ultimi 10 anni, ma – secondo l'analisi presentata nell'ambito di Collisioni Marche – per vincere occorre spostare l'obiettivo più a Est, dove la domanda corre. "Assistiamo a una repentina migrazione della domanda di vino rosso – ha detto il direttore di Imt, Alberto Mazzoni – e alcuni nostri mercati storici sono depressi. In Germania negli ultimi 5 anni i volumi globali di rossi fermi importati sono calati del 7%, in Svizzera del 9% e in Gran Bretagna del 10%; allo stesso tempo volano quelli di Giappone (+26%), Cina (+25%) e Corea del Sud (+16%), oltre a Canada (+16%) e Usa (+11%). Anche per questo come Istituto marchigiano di tutela vini abbiamo intensificato l'azione sui Paesi terzi emergenti, destinando circa il 40% dei fondi della misura Ocm Promozione a Cina, Giappone, Russia e India, ma senza dimenticare Stati Uniti (34,5%) e Canada (19,3%)". Per il responsabile di Nomisma-Wine Monitor, Denis Pantini: "Sebbene nell'ultimo quinquennio le dinamiche di crescita dell'export italiano di vini rossi imbottigliati siano state nettamente inferiori a quelle degli spumanti (18% contro 118%), questa categoria continua a rappresentare il 41% di tutto l'export in valore di vino dall'Italia, compresi gli sfusi. È tuttavia innegabile come sia sul mercato nazionale che in quelli più tradizionali europei (Germania e UK), i consumi di vino rosso stiano diminuendo mentre aumentano nei mercati asiatici, in Nord America e in Scandinavia dove il vino rosso viene maggiormente apprezzato per motivi salutistici, di maggior facilità nell'abbinamento alla cucina locale ed anche per ragioni climatiche - come nel caso del Canada o dei Paesi scandinavi - o "scaramantiche" (Cina). Questi cambiamenti di mercato implicano necessariamente modifiche nell'approccio e nelle strategie dei produttori di rossi italiani, il che non significa snaturare né il prodotto né le proprie tradizioni ma ragionare sul potenziale delle altre leve di marketing".

L'Italia dei vini rossi mantiene la leadership mondiale nella produzione mentre rimane dietro la Francia nelle esportazioni, con 2,3 miliardi di euro di vendite dell'imbottigliato all'estero nel 2016 contro i 3,7 miliardi dei transalpini. Un divario rimasto quasi invariato negli ultimi anni, in cui però si è ristretta la forbice del prezzo medio a vantaggio dell'Italia: se nel 2011 un litro di rosso francese valeva in media il 35,6% in più di quello italiano, oggi la differenza si è ridotta al 20,7%. Tra i principali consumatori globali, la Cina consolida il primo posto con 16 milioni di ettolitri di vino consumati nel 2016, davanti a Usa, Francia, Italia e Germania, dove la domanda vale meno della metà rispetto a quella del Paese del Dragone. Nello speciale confronto Francia-Italia, tra le Dop stravince il Bordeaux che nel 2016 ha registrato un valore di 1,6miliardi di euro. Segue la Toscana con 531 milioni di euro, la Borgogna con 352 milioni di euro (con un super prezzo medio: 23,5 euro al litro), il Veneto a 272 milioni di euro e il Piemonte con 243 milioni di euro. La ricognizione sui valori esportati nei primi 5 mesi di quest'anno vede infine la Francia allungare le distanze, con un export dei fermi imbottigliati a +19,4% sul 2016 e l'Italia a +4,4%.

ROSSO CONERO
Cinquantenne, proviene dal Centro-Sud, con un reddito medio alto e padre di famiglia, consuma - soprattutto a casa - oltre 4 bicchieri di Rosso Conero alla settimana, è di origini marchigiane o è stato nelle Marche in vacanza o per lavoro. È il profilo del consumatore italiano di Rosso Conero in un'indagine realizzata da Nomisma-Wine Monitor e presentata oggi a Camerano (AN), in occasione dei 50° compleanno dal riconoscimento della Doc. Secondo la survey, pur essendo un prodotto di nicchia (49 produttori di uve, 45 imbottigliatori e 12.500 ettolitri certificati), il Rosso Conero vanta una caratterizzazione e una riconoscibilità forte se è vero che - dopo il Verdicchio e assieme al Rosso Piceno – è il vino regionale più conosciuto tra i consumatori, che lo acquistano per la propria territorialità e popolarità. Per il direttore di Imt, Alberto Mazzoni: "Stiamo lavorando molto sulla qualità di un prodotto molto particolare, e i risultati si stanno notando, ora serve puntare sul marketing e su una maggiore presenza nel fuori casa, anche perché stiamo riscontrando un buon apprezzamento da parte dei millennials".

I supermercati Simply e Auchan richiamano 9 lotti di probiotici Bontà Viva Bifidus Fibre Avena-Noci e Bifidus Fibre Cereali per errata etichettatura. Il prodotto presenta il GLUTINE! Sono a rischio coloro che soffrono di allergia. Il richiamo riguarda il Canale IPER di tutta Italia e SUPER di tutta Italia tranne la Sicilia

La comunicazione è stata diffusa sui siti della catena di supermercati Simply e Auchan e riguarda solo i consumatori allergici al GLUTINE.
I prodotti interessati sono 9 lotti di probiotici Bontà Viva Bifidus Fibre Avena/Noci e Bifidus Fibre Cereali.
I supermercati precauzionalmente hanno già attivato le procedure di ritiro dei prodotti dalla vendita.

Nello specifico sono i prodotti con denominazione di vendita: PROBIOTICI BONTA' VIVA BIFIDUS FIBRE "AVENA NOCI" – PROBIOTICI BONTA' VIVA BIFIDUS FIBRE "CEREALI" Marchio del prodotto: BONTA' VIVA Lotti interessati (coincidono con la scadenza): 31/08/2017 – 07/09/2017 – 15/09/2017 – 21/09/2017 – 26/09/2017 – 01/10/2017 – 02/10/2017 – 08/10/2017 – 12/10/2017 EAN: BONTA' VIVA BIFIDUS FIBRE "AVENA NOCI" 8005377005322 / BONTA' VIVA BIFIDUS FIBRE "CEREALI" 8005377005308. Ragione sociale commercializzante: Senoble Italia Spa. Bollo di identificazione dello stabilimento: IT 05 87 CE.o Senoble Italia Spa Via Molinetto, 76 – 31030 Borso del Grappa (TV) tel.0423/910222 – fax 0423/542000 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Motivo del Richiamo: ETICHETTATURA NON CONFORME : Presenza dicitura "senza glutine" mentre tra gli ingredienti è presente il glutine, con conseguente rischio per i soggetti allergici. Popolazione interessata: Soggetti intolleranti o allergici al GLUTINE. L'ingestione di cibi contenenti sostanze con potere antigenico non è cosa da prendere alla leggera, perché potrebbe causare degli effetti che si manifestano rapidamente subito dopo l'ingestione di un particolare alimento ed è quindi più facile collegarli al cibo ingerito. Le reazioni dell'organismo oltre ad essere immediate sono, di solito, violente. La reazione allergica produce shock anafilattico e di solito risponde ai tradizionali Test Allergici Cutanei e quindi, è anche relativamente più facile da individuare. Per shock anafilattico si intende una sindrome clinica provocata da esposizione ad un allergene, è la reazione più grave e può, se non curato, portare alla morte.

È molto meno frequente delle intolleranze alimentari (su 50 casi, solo 10 sono allergie). Può portare anche alla morte, mentre è molto raro che le intolleranze alimentari possano causare il decesso di una persona. I sintomi delle allergie alimentari sono simili a quelle provocate a chi soffre di allergia ai pollini: sono comuni gli arrossamenti pruriginosi della pelle, gli eczemi, le eruzioni o i gonfiori, l'orticaria, arrossamenti e bolle, le dermatiti; ma anche irritazione delle labbra e della bocca o problemi respiratori (riniti, congiuntiviti, asma) o problemi gastrointestinali (nausea, vomito, dolori addominali e diarrea). Per tale ragione è facile capire quanto la "sicurezza" di un alimento sia fondamentale per un soggetto allergico ... sicurezza che dovrebbe derivare dalla lettura attenta delle etichette.

Ad evidenziarlo, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", che, rimarcando l'allerta di Simply e Auchan , invita i consumatori allergici a non utilizzare i prodotti e a contattare e a restituire le confezioni al punto di vendita per la sostituzione.Trattandosi di un problema rilevante, le aziende hanno avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti in rete. Il richiamo riguarda il Canale IPER di tutta Italia e SUPER di tutta Italia tranne la Sicilia.

I supermercati Simply e Auchan, a scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei propri clienti, raccomanda ai clienti allergici o intolleranti al GLUTINE, che hanno acquistato il prodotto con medesimi lotti di appartenenza, di non consumarlo e di riportarlo al punto vendita per la sostituzione. Tutte le persone che non sono allergiche o intolleranti al GLUTINE possono consumare il prodotto!

Il Ministero della Salute, in data di ieri ha diffuso un comunicato nel quale ha fatto conoscere le determinazioni della Commissione Europea in relazione a quello che ormai è un vero e proprio scandalo globale dell'alimentare, quale quello delle uova e ovoderivati contaminate all'insetticida Fipronil.

Di seguito il testo del comunicato che illustra, senza entrare nel dettaglio, la strategia che verrà adottata dall'UE, ma anche dagli stati membri per tutelare la salute dei consumatori e secondo Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", anche per evitare di gettare benzina sul fuoco sugli allarmismi che si sono sviluppati anche a causa dei ritardi da parte delle autorità sanitarie, su tutte il nostro Ministero della Salute che dopo i sequestri effettuati negli ultimi giorni, da Nord a Sud, ha dimostrato di aver errato nella valutazione del problema.

È chiaro, però, che con una strategia complessiva europea, con l'intensificarsi dei controlli a tutti i livelli ed un'implementazione più rapida di allerte, richiami e ritiri come quelli preannunciati, i consumatori adesso potranno stare più tranquilli.

"Ha avuto luogo oggi a Bruxelles la riunione del Comitato PAFF, nella Sezione che si occupa della sicurezza tossicologica nella catena alimentare. La riunione era stata convocata per discutere di aspetti tecnici correlati alla crisi interessante gran parte dell'Unione Europea, conseguente alla contaminazione da fipronil in allevamenti destinati alla produzione di uova. Sono state assunte decisioni miranti a garantire una maggiore omogeneità nell'approccio al problema e nelle iniziative assunte dagli Stati Membri. In particolare sono stati precisati i termini per la notifica delle allerte nel sistema europeo e il conseguente avvio delle procedure di ritiro e richiamo, le modalità di gestione degli animali e delle uova negli allevamenti interessati dalla contaminazione, sono stati stabiliti i fattori di concentrazione da applicare per la valutazione di conformità degli ovoprodotti. Inoltre, la Commissione europea ha chiesto agli Stati Membri di raccogliere dati nell'ambito di un piano di monitoraggio ad hoc per il settore delle ovaiole in allevamento, sulle uova e sulle carni di ovaiole al mattatoio, per la ricerca anche di altri potenziali antiparassitari contaminanti. Infine è stato richiamato l'obbligo degli operatori del settore alimentare di adottare, alla luce delle comunicazioni sin qui diffuse, misure idonee ad assicurare l'immissione sul mercato di prodotti sani e sicuri. Il Ministero della salute italiano ha attivamente partecipato alla discussione, descrivendo le iniziative già assunte, esprimendo la propria posizione favorevole alla più ampia armonizzazione dell'approccio alla crisi e assicurando la piena disponibilità a proseguire nell'attività, in collaborazione con le altre strutture del sistema di sicurezza alimentare nazionale e comunitario, anche sulla base di quanto deciso oggi."

Dal 2 settembre, il documento di accompagnamento va compilato online. Lo prevede il decreto del ministero della Salute del 28 giugno 2016

Nuove regole in arrivo per chi trasporta animali da allevamento. Dal 2 settembre, il documento che accompagna gli animali nei loro spostamenti dovrà essere compilato solo in formato elettronico. Come previsto dal decreto del ministero della Salute del 28 giugno 2016, dunque, il "modello IV", per gli addetti ai lavori meglio noto come "modello rosa" diventa informatizzato.

COME FUNZIONA IL NUOVO SISTEMA Innanzitutto, è necessario che i capi di bestiame siano registrati nella Banca dati nazionale, perché è da lì che si recuperano gli elementi per compilare il modello. Se lo spostamento dei capi allevati è verso i macelli, la compilazione deve essere fatta dal solo allevatore, in quanto non occorre l'autorizzazione del Servizio veterinario AUSL. Se invece gli animali vengono spostati verso un'altra stalla, o verso pascoli e stalle di sosta - le cosiddette movimentazioni "da vita" - occorre l'autorizzazione dell'AUSL, chiamata a validare il modello online già compilato dall'allevatore.

LA COMPILAZIONE ONLINE L'allevatore che intende compilare il "modello IV" in autonomia deve avere la smart card ed essere registrato alla Banca dati nazionale (per info su come ottenerla è attivo un help desk telefonico al numero verde 800 08 22 80 che risponderà dal lunedì a venerdì dalle 8 alle 20). Per la compilazione, l'allevatore può anche rivolgersi – previo pagamento del corrispettivo - in primo luogo a organizzazioni professionali e a veterinari aziendali riconosciuti, oppure anche ai servizi veterinari dell'AUSL. Informazioni su sedi e orari di apertura dei servizi dell'AUSL di Parma sono disponibili nel sito www.ausl.pr.it 

I DOCUMENTI Nel momento in cui i capi devono essere caricati sui mezzi di trasporto, al posto delle quattro copie cartacee in cui veniva prodotto il "modello IV", dal 2 settembre ne viene stampata e sottoscritta una sola copia, composta di sei fogli, che accompagna gli animali durante il trasporto e che viene consegnata al destinatario (macello o stalla), che provvede ad archiviarla.

E IN CASO DI VARIAZIONI? Se si rende necessario apportare delle modifiche rispetto a quanto inserito online, nell'immediato, sul documento cartaceo, è possibile inserire le variazioni, che andranno però registrate online entro 7 giorni.

COS'È IL MODELLO IV E' il documento che certifica i movimenti dei capi allevati e contiene le informazioni di identificazione (parte A), le dichiarazioni per il macello riguardo ai trattamenti farmacologici o con sostanze vietate (parte B), la destinazione (parte C), i dati del trasportatore (parte D) e l'attestazione sanitaria del veterinario ufficiale relativa allo stato sanitario dell'allevamento e dei capi (parte E). Fino a ora doveva essere sempre compilato in almeno 4 copie (stalla di partenza, Asl di partenza, ditta di arrivo, Asl di arrivo). Dal 2 settembre, con la compilazione online verrà stampato in una sola copia, composta di sei fogli.

Unioncamere Emilia-Romagna supporta le PMI con l'unico sportello informativo in regione. Risposte e soluzioni per il regolamento REACH

Sui canali tv e radio della RAI è andata in onda e sul Web è ancora visibile una campagna di sensibilizzazione del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sulla registrazione delle sostanze chimiche prevista dal regolamento REACH.

Tutte le sostanze chimiche prodotte o importate nello Spazio economico europeo (SEE), in una fascia compresa tra 1 e 100 tonnellate l'anno, dovranno essere registrate presso l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) entro il 31 maggio 2018, termine ultimo previsto dal regolamento REACH, acronimo che significa registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione dei prodotti chimici, e fa riferimento alla normazione di tutte queste fasi.

20170830-regolamento-reach-2x-altLa registrazione delle sostanze chimiche consentirà una maggiore protezione dell'ambiente e della salute umana. Il regolamento REACH è l'atto normativo percepito dalle PMI europee come il più gravoso in termini di oneri economici e difficoltà di attuazione.

Impone infatti a produttori e importatori di sostanze chimiche di gestire in modo sistematico i rischi che questi materiali possono comportare per la salute dell'uomo e lo stato dell'ambiente: impatta quindi, non solo sull'industria chimica, ma su un numero crescente di imprese di altri comparti (tessile, legno e mobili, produzione carta e stampa, gomma e plastica, meccanica, elettronica, petrolifero, automotive). Le imprese devono quindi avere una conoscenza approfondita del portafoglio prodotti della propria azienda, analizzare i volumi di vendita e produzione, verificare gli obblighi previsti e pianificare le registrazioni.
Per supportare le imprese in questo non facile percorso, Enterprise Europe Network, la rete creata dalla Commissione europea a supporto della competitività e crescita delle PMI, ha attivato in collaborazione con il Ministero Sviluppo Economico, una serie di Sportelli Informativi Territoriali (SIT REACH) che forniscono un supporto aggiuntivo e non sostitutivo a quello dell'Helpdesk nazionale del MISE ( http://reach.sviluppoeconomico.gov.it/helpdesk ).

Da questo portale è possibile accedere ai siti istituzionali, ai documenti e alle linee guida più importanti per avere informazioni sugli obblighi da adempiere, le responsabilità e le procedure.

I SIT-REACH sono competenti anche per il regolamento CLP sulla classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze chimiche e dei preparati pericolosi.

In Emilia-Romagna, lo sportello SIT REACH è presso Unioncamere Emilia-Romagna a Bologna.

Il sistema camerale emiliano-romagnolo, in collaborazione con il Coordinamento REACH-CLP della Regione Emilia-Romagna, a cui partecipano i Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Aziende USL, ha attivato anche il portale www.reach-er.it mettendo a disposizione un servizio informativo telematico gratuito per la risoluzione dei quesiti che possono essere inoltrati in forma anonima agli esperti che rispondono al massimo entro 30 giorni. Lo spot della campagna informativa https://vimeo.com/221702788  richiama l'attenzione su come le sostanze chimiche siano parte della vita quotidiana e quanto sia necessario farne un uso attento e consapevole per tutelare la salute dell'uomo e dell'ambiente.

Per maggiori informazioni, http://www.minambiente.it/reach2018 

(Fonte Unioncamere Emilia Romagna)

Mercoledì, 30 Agosto 2017 05:56

Burro, star del mercato lattiero caseario.

Il burro guadagna altri centesimi e porta l'incremento, rispetto all'anno precedente a +124,31% (burro zangolato). Cresce solo il latte spot nazionale. Padano e Parmigiano ancora stazionari.

di Virgilio Parma 30 agosto 2017 -

LATTE SPOT Non si arresta l'avanzata del latte spot nazionale. Il latte crudo spot nazionale guadagna ancora lo 0,56% e si posiziona tra 45,88 e 46,40€/100 litri di latte. Invariato il latte intero pastorizzato spot estero (45,88-46,91€/100 litri latte) e analogo andamento per il latte scremato pastorizzato estero che si mantiene tra 19,67 e 20,70€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Continua a sorprendere la poderosa ascesa del burro che in un anno ha più che raddoppiato il prezzo. Alcuni analisti ritengono che sia dovuto all'abbattimento dei pregiudizi nutrizionali che hanno per molti anni condizionato l'utilizzo di questo straordinario alimento. In salita anche crema e panna.

Borsa di Milano 28 agosto: (+)
BURRO CEE: 6,45 €/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 6,60 €/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 5,10 €/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 4,90 €/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 3,30/Kg. (+)
MARGARINA Agosto 2017: 1,07 -1,13€/kg (=)

Borsa Verona 28 agosto: (+)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 3,23 - 3,28 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 25 agosto 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,44 €/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 22 agosto 2017 (=)
BURRO ZANGOLATO: 4,44 - 4,44 €/kg.

GRANA PADANO 28/8/2017 - Listini fermi al 11 agosto alla borsa di Milano.
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 6,70 - 6,85 €/Kg. (=)
- Grana Padano 15 mesi di stagionatura e oltre: 7,50 - 8,15 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO 25/08/2017 Nessuna variazione rilevata alla borsa comprensoriale di Parma lo scorso 25 agosto.
- Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 9,60- 9,95 €/Kg. (=)
- Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,35 €/Kg. (=)

(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

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20170731-BurroCEE

20170530-LOGO Mulino Alimentare

 

http://mulinoalimentare.it

 

Il perdurare di condizioni meteo climatiche sfavorevoli con assenza di precipitazioni e temperature elevate mantiene alto il livello di emergenza nei territori serviti da Montagna 2000 S.p.A; la riduzione della fruizione turistica soprattutto nelle frazioni ha permesso di sospendere il turno notturno di approvvigionamento con le autocisterne mentre sono ancora numerose le cisterne impiegate durante le ore del giorno e nei weekend.

La società ha completato quasi tutti gli affidamenti necessari per il cantieramento dei lavori previsti dai fondi stanziati dall'ordinanza del capo del dipartimento di protezione civile numero OCDPC468/2017. La natura pubblica della società impone il rispetto dei disposti del c.d. Codice degli Appalti e solo il forte impegno del personale ha permesso la redazione di tutti i progetti necessari ai bandi di gara che sono stati portati a termine a tempi di record nel corso del mese di agosto.

Lunedì 28 agosto verranno cantierati i primi lavori che sono stati individuati come prioritari ed attinenti il potenziamento di stazioni di sollevamento e rilancio, la ricerca d'acqua per nuovi pozzi al fine di diminuire la dipendenza da condizioni climatiche che sono certamente eccezionali ma all'interno di un mutato (in peggio) scenario climatico.

I fondi di cui all'ordinanza di protezione civile sono sufficienti a gestire il periodo della vera e propria emergenza stabilita in un ordine temporale di 90 giorni e che andranno, in grande parte, a finanziare i viaggi delle autocisterne ed i primi interventi di emergenza. Attraverso il POI (piano operativo degli interventi) finanziato dalla tariffa e, soprattutto, con fondi straordinari dovranno essere individuate quelle azioni, interventi, misure che permettano di affrontare la prossima estate con maggiore serenità.

Non sempre e non ovunque è stato compresa dagli utenti l'entità della grave emergenza idrica e sono stati registrati sul territorio comportamenti scorrenti in violazione delle ordinanze (a volte troppo light): irrigazione di orti, giardini e campi sportivi, riempimento di piscine, ecc. L'assenza di controlli strutturati da parte delle autorità delegate ha favorito questi comportamenti che sono andati in danno della collettività.

Sanità. Uova contaminate da Fipronil: su 81 rilevamenti al momento sono 6 i campioni positivi. Gli assessori Venturi e Caselli: "Livelli di contaminazione di molto inferiori ai limiti di tossicità".

Prosegue il Piano di campionamenti straordinario del Servizio sanitario regionale, nel giro di qualche giorno saranno verificati tutti i 137 allevamenti intensivi dell'Emilia-Romagna. Nei campioni trovati positivi, provenienti da allevamenti della provincia di Forlì-Cesena, i livelli di contaminazione sono molto inferiori a limiti di tossicità

Bologna – Su 81 rilevamenti effettuati in Emilia-Romagna su uova, prodotti ovo-derivati, pasta fresca all'uovo e carne di gallina, sono 6 i campioni trovati positivi al Fipronil, mentre altri 11 sono in attesa di conferma perché risultati positivi al primo test, al quale deve seguirne un secondo per avere la conferma definitiva.

"I livelli di contaminazione rilevati sono al di sotto delle soglie di tossicità definite, dal punto di vista scientifico, dal ministero - spiegano gli assessori regionali alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e all'Agricoltura, Simona Caselli-. Nei campioni trovati positividi produzione regionaleilivelli di contaminazione si attestano mediamente intorno allo 0,16 mg/kg, ben inferiori allo 0,72 mg/kg che corrisponde al limite di tossicità".

Sono i risultati ad oggi del Piano di campionamenti straordinario messo in campo dal Servizio sanitario regionale per fronteggiare l'emergenza del Fipronil nelle uova che dall'inizio di agosto ha riguardato alcuni Paesi dell'Unione Europea, in particolare Belgio, Olanda e Germania.
I sei campioni confermati, cioè per i quali è già stato effettuato il doppio test di verifica, provengono da alcuni allevamenti, di cui uno in Romania e gli altri nella provincia di Forlì-Cesena.

Nel giro di una decina di giorni tutti i 137 allevamenti avicoli intensivi situati in Emilia-Romagna saranno campionati.
Il percorso per le aziende in cui vengono trovati uova e prodotti derivati contaminati prevede il vincolo sanitario e quindi il blocco della commercializzazione delle uova, dei trattamenti agli animali e il blocco della macellazione per la vendita delle carni.

Uova contaminate, cronaca di quanto è avvenuto

Venerdì 11 agosto scatta l'emergenza Fipronil nelle uova. Il Piano ministeriale definisce l'emergenza correlata alla presenza di Fipronil nelle uova che ha riguardato alcuni Paesi dell'Unione Europea, in particolare Belgio, Olanda e Germania.

Lunedì 14 agosto, la Regione Emilia Romagna recepisce il Piano ministeriale e definisce un Piano di campionamento straordinario per la ricerca di Fipronil nelle uova, negli ovoprodotti, nelle carni avicole, nei prodotti composti a base di uova, negli allevamenti di ovaiole in Emilia-Romagna.

Mercoledì 23 agosto, blocco della commercializzazione a scopo cautelativo per quattro allevamenti avicoli dell'Emilia-Romagna dai quali provengono - oltre che da due allevamenti in altre regioni - le uova sgusciate liquide, vendute in Calabria, su cui sono state rinvenute tracce di Fipronil, anche se in percentuali che gli esperti giudicano molto al di sotto della soglia di tossicità

Giovedì 24 agosto gli assessori regionali alla salute Sergio Venturi e all'Agricoltura Simona Caselli incontrano i produttori di Assoavi e Unaitalia, confermando l'impegno della Regione a garantire produzioni sane.

Venerdì 25 agosto laRegione Emilia Romagna dispone una Integrazione al Piano di campionamento straordinario per la ricerca di Fipronil nelle uova, ovoprodotti, carni avicole, prodotti composti a base di uova, allevamenti di ovaiole in Emilia-Romagna. Si prevede di prelevare un campione di uova presso tutti gli allevamenti superiori ai 250 capi di galline ovaiole presenti nel territorio regionale. A seguito di segnalazione di positività a Fipronil in autocontrollo di una azienda operante nel Veneto, 13 allevamenti della nostra regione sono stati posti sotto vincolo e campionati.

Il fipronil e il campionamento
E' un antiparassitario vietato dal 2014 sulle produzioni vegetali, attualmente autorizzato solo quale antiparassitario per gli animali domestici. Il piano di campionamenti è in fase di avanzata realizzazione sul territorio emiliano-romagnolo. Da subito il Servizio sanitario regionale ha potenziato il sistema dei controlli, mettendo in campo una serie di campionamenti aggiuntivi ed assicurando nel contempo la massima collaborazione al Ministero della salute ed ai Nuclei Antisofisticazioni e Sanità. /BM

Emilia-Romagna ai vertici europei e prima in Italia per export pro-capite, Bonaccini: "Una regione che compete con le aree più avanzate a livello internazionale. Crescita e occupazione grazie all'impegno comune con imprese, sindacati e territori nel Patto per il Lavoro"

E' di oltre 12.500 euro il contributo delle esportazioni al reddito dei cittadini, record nel Paese e quasi il doppio di quello medio prodotto dalle aree di Usa, Cina, Germania, Francia e Gran Bretagna prese in considerazione in uno studio di Ice, Università dell'Aquila e Università di Bari pubblicato nell'ultimo annuario Ice-Istat

Bologna – Insieme a Veneto e Lombardia, l'Emilia-Romagna scala i vertici europei per quanto riguarda l'export, ma risulta al primo posto in Italia se si considera l'export pro-capite: 12.525 euro, superiore a quello del Veneto (11.762 euro) e quasi il doppio di quello medio prodotto dai territori di Usa, Cina, Germania, Francia e Gran Bretagna, pari 7.553 euro.

I dati, riferiti al biennio 2015-2016, sono frutto di un lavoro di analisi svolto insieme da Ice, Università dell'Aquila e Università di Bari, pubblicato nell'ultimo annuario Ice-Istat sul commercio estero e ripreso oggi da Il Sole 24 ore. La ricerca dimostra come la capacità di creare ricchezza dall'export delle tre regioni italiane sia paragonabile a quella delle aree della Germania più competitive sul fronte dell'internazionalizzazione, uguagliando Baviera e Baden-Wurtemberg, colossi tedeschi che vengono però superati se si prende in considerazione l'export pro-capite, ovvero il contributo che le esportazioni forniscono al reddito dei cittadini. E qui, prendendo il valore dell'export prodotto in regione diviso il numero dei propri cittadini, l'Emilia-Romagna con oltre 12.500 euro guadagna il primato nazionale.

"E' un dato straordinario- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- che dimostra quanto la scelta che abbiamo fatto di sostenere l'internazionalizzazione delle imprese, insieme a ricerca, innovazione e qualità, stia risultando efficace, con risultati concreti su crescita e sviluppo dell'economia regionale. Ed è la prova che davvero l'Emilia-Romagna, coesa e solidale, compete con le aree più avanzate a livello europeo e internazionale, grazie all'impegno comune portato avanti attraverso il Patto per il Lavoro sottoscritto con imprese, sindacati, territori, Università e Terzo settore, che ci ha permesso di ridurre la disoccupazione del 9 al 6,6% in soli due anni, un fare squadra, un lavoro corale che oggi rende possibile l'obiettivo del 4/5% entro il 2020, il che riporterebbe l'Emilia-Romagna a livelli di piena occupazione. Una crescita- chiude Bonaccini- a cui si associano investimenti per potenziare sanità e welfare, a partire dal reddito di solidarietà per le persone in povertà, al quale abbiamo destinato 35 milioni di euro l'anno".

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