Domenica, 05 Novembre 2017 09:24

Quote latte. L'UE impone di recuperare gli aiuti In evidenza

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La Corte europea ha respinto definitivamente il ricorso dell'Italia sulle quote latte, confermando la decisione della Commissione Ue che imponeva il recupero integrale degli aiuti. Per Coldiretti "è una pesante eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato"

di Virgilio 30 ottobre 2017 - L'Italia deve quindi recuperare gli aiuti elargiti agli allevatori, compresi quelli legati all'allungamento delle scadenze concesse tra il 2010 e il 2011.

La sentenza ribalta la decisione del Tribunale Ue che nel 2015 aveva parzialmente accolto il ricorso italiano.
La questione è relativa all'autorizzazione concessa all'Italia da parte del Consiglio Europeo di sostituirsi ai produttori di latte nel versare alla Ue le multe dovute per il periodo 1995/1996 e 2001/2002. I produttori, a loro volta, erano autorizzati a pagare gli importi dovuti rateizzati nel tempo e senza interessi.

È una pesante eredità delle troppe incertezze e disattenzioni del passato nel confronti dell'Europa nell'attuazione del regime delle quote latte che è terminato di da 2 anni e sette mesi, il 31 marzo 2015. È quanto ha affermato la Coldiretti nel commentare la sentenza della Corte europea di Giustizia che ha respinto un ricorso dell'Italia e ribaltato la decisione del Tribunale Ue che nel 2015 lo aveva parzialmente accolto. La sentenza della Corte di giustizia contro il nostro Paese riguarda – sottolinea la Coldiretti – ben 1,343 miliardi per il mancato recupero dei prelievi dovuti dagli allevatori che hanno superato le quote latte individuali. Una situazione determinata – sostiene la Coldiretti – da una disattenzione nei confronti delle politiche comunitarie sulla quale si sono accumulati errori, ritardi e compiacenze che hanno danneggiato la stragrande maggioranza degli agricoltori italiani che si sono messi in regola ed hanno rispettato le norme negli anni acquistando o affittato quote per un valore complessivo di 2,42 miliardi di euro. Le pendenze a cui fa riferimento l'Unione Europea riguardano pochi produttori che hanno assunto un comportamento che – conclude la Coldiretti – mette a rischio le casse dello Stato e fa concorrenza sleale alla stragrande maggioranza dei 32mila allevatori italiani.

(Foto: manifestazione Cobas latte 4 ottobre 2003)