Alle ore 14.25 del 22 gennaio le Volanti della Questura di Parma sono intervenute nel parco Cittadella dove, presso il chiosco, si era rifugiata una ragazza che affermava di essere molestata dal suo ex fidanzato.
Giunte immediatamente sul posto, nei pressi del chiosco vi era infatti il ragazzo in questione, che improvvisamente, notando le auto di servizio, si è dato alla fuga.
Inseguito dagli agenti a bordo delle auto di servizio, nella sua fuga repentina a piedi tra le auto, senza prestare attenzione ai veicoli che sopraggiungevano, ha terminato la fuga andando a sbattere su un'auto che transitava in Via Duca Alessandro, finendo in terra. Qui è stato finalmente bloccato.
Dai successivi accertamenti, il giovane è stato identificato per O.K., 25enne senegalese richiedente asilo politico e regolarmente residente in provincia ma domiciliato a Parma presso la comunità Betania, già conosciuto alla Polizia di Stato perché arrestato lo scorso 18 dicembre per atti persecutori e violenza sessuale in danno della sua ex ragazza, una 25enne parmigiana, nonché denunciato in stato di libertà per lesioni personali in danno dell'attuale compagno di lei. Il rapporto sentimentale con la ragazza sarebbe stato da sempre difficoltoso per la gelosia e le condotte vessatorie di lui.
A seguito di quell'episodio e della relativa udienza di convalida dell'arresto, il giorno seguente era stato scarcerato con l'applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con divieto di comunicare con lei con qualsiasi mezzo.
Nonostante la misura cautelare in atto, però, O.K. non avrebbe mai smesso di cercare di entrare in contatto con la ragazza, sia di persona che mediante diverse applicazioni telefoniche, nonostante la ragazza ne avesse bloccato il contatto.
Il 22 gennaio la ragazza aveva ricevuto una chiamata tramite l'applicazione "Google Duo" da parte dell'ex ragazzo, alla quale aveva risposto proprio per ribadire la volontà di non volere avere a che fare con lui in alcun modo. Lo stesso però aveva replicato dicendo che voleva stare con lei, che la voleva a tutti i costi e che non l'avrebbe lasciata in pace fino a che lei non avrei acconsentito ad accettare passivamente la sua volontà.
Terminata la telefonata, mentre la ragazza stava camminando verso il parco, era stata raggiunta alle spalle da O.K., che aveva tentato di intraprendere una conversazione con lei nonostante lei lo ignorasse ascoltando musica.
Una volta giunti presso il parco lei aveva continuato ad ignorarlo, come se non ci fosse, e lui infastidito dal suo comportamento si era innervosito, premendo con forza la sua fronte a quella della ex fidanzata e tentando di baciarla più volte in bocca con violenza.
Lei era riuscita ad evitare i suoi baci spingendolo via. Dopo quell'atto di violenza, lei si era diretta verso il chiosco bar, mentre O.K. le chiedeva di prestargli il suo telefono cellulare, cosa che lei aveva rifiutato di fare. Arrivata al chiosco, lei aveva chiesto al titolare del bar di custodirle il telefono cellulare poiché avevo paura che il ragazzo potesse prenderlo contro la sua volontà. Questi, dal canto suo, aveva continuato a seguirla e a starle accanto: dopo il colloquio con il titolare del chiosco, era poi diventato ancora più nervoso ed aveva iniziato a scalciare delle sedie lì presenti.
A quel punto il titolare del chiosco aveva chiamato il 113.
Acquisita pertanto la denuncia della ragazza e la testimonianza delle altre persone presenti, alla luce dei fatti e vista anche la flagrante violazione della misura cautelare, O.K. è stato tratto in arresto per i reati di atti persecutori, violenza sessuale e resistenza a Pubblico Ufficiale e condotto in carcere, dove è tuttora recluso in attesa di processo.
(Ingresso Monumentale Parco Cittadella - credit Parma1983)