La Polizia di Stato arresta mendicante molesto presso il discount Dpiù di via Emilia Ovest.


La Squadra Mobile ha tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Modena il 7 novembre scorso, un cittadino del Gambia di 35 anni.
Lo straniero, regolare sul territorio italiano, pluripregiudicato, senza fissa dimora, è solito stazionare e bivaccare nella zona di via Emilia Ovest nei pressi del discount Dpiù, infastidendo la clientela e il personale dell’esercizio commerciale.
Il 35enne era stato arrestato dalla Squadra Volante il 30 ottobre scorso per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale: gli agenti erano intervenuti presso il discount su segnalazione di un addetto alla vigilanza in quanto lo straniero, in evidente stato di alterazione psicofisica da assunzione di alcool, stava disturbando con atteggiamenti molesti dipendenti e clienti. In quell’occasione il gambiano si era opposto ai controlli, spintonando e sputando in faccia agli operatori. Per tale motivo era stato arrestato e, in esito al processo con rito direttissimo, sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Modena in attesa di nuova udienza.


Nei giorni successivi, in violazione della suddetta misura cautelare, lo straniero era stato nuovamente sorpreso dagli agenti davanti al supermercato ancora una volta in evidente stato di ubriachezza, motivo per il quale il G.I.P. ha ritenuto opportuno disporre l’aggravamento della misura cautelare.


Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno intercettato proprio ieri sera nei pressi del discount di via Emilia Ovest e lo hanno tratto in arresto. Al termine degli accertamenti di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

 

Dopo la fine della seconda guerra mondiale nel 1945, con la morte di Hitler e la sconfitta della Germania Nazista, il territorio tedesco fu occupato dalle nazioni vincitrici, ovvero Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica. Comincia qui la storia del muro di Berlino.

Di Nicola Comparato 9 novembre 2019 - 

Stati Uniti, Regno Unito e Francia, costituirono sotto il loro controllo un nuovo stato tedesco, dando vita il 23 maggio 1949 alla Repubblica federale di Germania (Rft) con capitale Bonn, con l'intento di impedire per sempre il ritorno al potere di regimi dittatoriali. Invece il 7 ottobre 1949, nel territorio presidiato dall' Unione Sovietica, nacque la Repubblica democratica tedesca (Rdt), con capitale Berlino Est. Due mondi vicini, ma divisi e contrapposti tra loro, rappresentati da un simbolo tragico: Il muro di Berlino, innalzato dal governo della RDT nel 1961.

Secondo quest'ultimo la costruzione del muro, che all' inizio era composto solo da barriere temporanee lungo il confine tra Berlino Est e Berlino Ovest, aveva una funzione difensiva in caso di invasione da parte delle forze occidentali. In realtà il muro doveva impedire l'esodo di migliaia di cittadini in fuga dalla dittatura comunista dell' Est verso l'ovest. Tantissime le persone arrestate e uccise, in preda alla disperazione nel tentativo di scavalcarlo alla ricerca di un sogno chiamato libertà. Un incubo durato quasi 30 anni che ha diviso e distrutto intere famiglie. Celebre il discorso del presidente americano John Fitzgerald Kennedy in visita ufficiale a Berlino Ovest il 26 giugno 1963 tenuto a Rudolph-Wilde-Platxz, con l'intento di trasmettere e comunicare la vicinanza degli americani ai berlinesi: ".......Ogni uomo libero, ovunque viva, è cittadino di Berlino. E, dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire "Ich bin ein Berliner" (io sono un berlinese)".

Il 9 novembre 1989, sotto la pressione delle proteste popolari, la Repubblica democratica tedesca annunciò che avrebbe finalmente concesso la libera circolazione con la Germania occidentale ai cittadini dell'Est, che cominciarono in massa a demolire il muro senza attendere i provvedimenti previsti. Dopo quarant’anni di regime comunista si svolsero le prime elezioni libere della Germania Est nel marzo 1990. Il nuovo parlamento della Rdt decise l’adesione alla Repubblica federale nell' agosto dello stesso anno, firmando il trattato di unificazione fra le due Germanie, rendendolo esecutivo il 3 ottobre 1990, chiudendo definitivamente una triste pagina di storia tuttora difficile da dimenticare.

 

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(Foto RaiNews.it e lamberto colla)

Da oltre un mese si moltiplicano le segnalazioni alle sedi Adiconsum Cisl Emilia Centrale: sono tornate le “ping calls”, ovvero le chiamate truffa con prefisso +216 (Tunisia). O meglio ancora bisognerebbe parlare di squilli anziché di chiamate, giacché il telefono suona una volta sola e poi, dall’altro capo della linea, riagganciano.


“Moltissimi utenti – spiega Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl) – o se ne accorgono in diretta o si ritrovano sul telefonino chiamate senza risposta con un prefisso internazionale che è +216 (Tunisia). L’obiettivo è quello di far leva sull’abitudine dell’utente a richiamare un numero in casa di chiamata persa. Se lo facessimo anche in questo caso rischieremmo però di vederci immediatamente svuotato il conto telefonico, oppure che ci vengano attivati una miriade di servizi di abbonamento non richiesti (ovviamente con costi elevati)”.


“Fino a qualche tempo fa – dettaglia l’operatore Massimo Rancati -, le ping calls dalla Tunisia provenivano esclusivamente da due numeri di telefono, il +216 28 915 036 o +216 28 914 685, ora arginati dall’intervento delle Autorità. Le numerose segnalazioni pervenute in Associazione consumatori ci dicono però che ciò non è bastato, ed i malintenzionati continuano a perpetrare la truffa utilizzando altri recapiti”.
“Pertanto – conclude la Cangini -, considerando che anche bloccare i singoli numeri di telefono non sarebbe particolarmente efficace, allo stato dell’arte il più efficace dei consigli per difendersi da queste chiamate truffa è tenere a mente il prefisso +216 e non rispondere né richiamare alcuno di questi numeri. Da monitorare altresì le chiamate provenienti da Moldavia (prefisso +373) e Kosovo (prefisso +383), anch’essi già noti per pratiche fraudolente.

Iscrizione, lotteria, cena di benvenuto: tante le iniziative collaterali per arricchire il dono consegnato alla struttura pediatrica del Maggiore.

Una gara particolare quella che si è disputata lo scorso 29 settembre al SalsoGolf sulle colline parmensi, una gara dove i numerosi partecipanti hanno aggiunto al tradizionale percorso da 18 buche un colpo d’eccezione: una gara benefica a favore dell’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” di Parma. E lo hanno centrato in pieno.

Il Memorial era dedicato a due amici, Cavazzini e Nicoli, – spiega Cesare Passeri, uno degli organizzatori – ma abbiamo voluto riservare un pensiero speciale ai pazienti dell’Ospedale dei bambini trasformando la gara benefica in una vera e propria festa di solidarietà che ha coinvolto i presenti nelle diverse iniziative, e devo dire che la risposta è stata generosa e corale”.

La consegna di questo trofeo benefico è avvenuta questa mattina nella colorata struttura pediatrica del Maggiore alla presenza di una delegazione di golfisti capitanata da Cesare Passeri e composta da Alessandro Carrara, direttore del SalsoGolf; Michele FerrariEugenio Dalfi Tanzi e Pierluigi Minari. Ad accoglierli la dottoressa Fabiola Fornaroli, in rappresentanza del direttore del dipartimento materno infantile Gianluigi de’ Angelis, che li ha ringraziati calorosamente perché “fa piacere sentire che l’ospedale dei bambini batte nel cuore di tanti amici”. Alle sue parole di ringraziamento si è unita Patrizia Bertolini, direttrice dell’Oncoematologia pediatrica che è stata il tramite della donazione, Emilio Casolari direttore della Chirurgia pediatrica, Valentina Maffini per la Pediatria generale e d’urgenza diretta da Icilio Dodi e una rappresentanza del personale infermieristico con la coordinatrice Maria Luisa Zou.


Un abbraccio a familiari, amici e colleghi con una cerimonia pubblica al Bosco del ricordo.

Mercoledì 13 novembre alle ore 14,30 si terrà una cerimonia pubblica davanti alla lapide che ricorda le vittime dello scoppio, presso l’ingresso all’Ospedale di via Volturno.
Erano le 14,30 del 13 novembre 1979 quando in città echeggiò un duplice boato; tre piani del padiglione Cattani che ospitava la Cardiochirurgia e la Gastroenterologia collassarono. Ventuno persone persero la vita e l’intera città partecipò ai soccorsi, in un avvicendarsi di ricerche affannose, scavi e speranza. Fu proclamato il lutto cittadino dall’allora sindaco Aldo Cremonini.
La tragedia è stata raccontata da un’inchiesta giornalistica svolta dagli studenti del corso di Giornalismo dell’Università di Parma, che sarà donata ai famigliari delle vittime. Per ricordare le persone e rievocare il ricordo della tragedia che coinvolse la città, è fissata la commemorazione

Mercoledì 13 novembre 2019, ore 14.30
Bosco del ricordo, ingresso di via Volturno
Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma

Interverranno:
Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Don Luigi Valentini, Comunità Betania
Gabriele Balestrazzi, giornalista
Fabrizio Savani, presidente Associazione Sodales

Seguirà la piantumazione di quattro alberi di frutti antichi donati dall’Azienda sperimentale Stuard e la messa a dimora di un’aiuola di fiori donata dall’Associazione Sodales che, dal 2014, coltiva e cura il Bosco del ricordo.

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Venerdì, 08 Novembre 2019 14:34

Parma, 19enne del Gambia blocca rapinatore

Un ragazzo 19enne residente a Parma, ma cittadino del Gambia, ha collaborato all’arresto di un parmigiano di 40 anni durante una rapina.

È successo ieri pomeriggio, in piazzale Pablo, intorno alle 19:00, quando il giovane ha sentito le urla della donna ed è subito intervenuto in suo soccorso. Ha raggiunto il malvivente e lo ha bloccato fino all’arrivo dei Carabinieri. Un gesto che rende onore a questo giovane. 

La lettera del Dr. Paolo Montanari, Direttore della Unità Internistica Multidisciplinare dell’Ospedale Franchini di Montecchio in ricordo della Dr.ssa Angela Zollino, Responsabile della Lungodegenza dello stesso ospedale, prematuramente scomparsa.

 

Cara Angela,

quel fulmine a ciel sereno che pensiamo possa arrivare sempre ad altri, questa volta è arrivato su di noi. La telefonata del primo mattino che ci ha informato che eri ricoverata improvvisamente  in un letto di rianimazione non ci sembrava vera. Eri stata nel mio studio al pomeriggio, prima di andare a casa e avevamo organizzato alcune riunioni riguardanti l’accreditamento, di cui tu eri la mia colonna portante  e che ben sapevi invece quanto io fossi, per usare un eufemismo, poco incline. E me lo facevi notare con un sorriso di compiacimento che la diceva tutta.  Ma, a questo punto dico fortunatamente per il bel ricordo, mi hai anche parlato piacevolmente del tuo ultimo recente viaggio in Malesia con le divertenti difficoltà, quali le protezioni per non essere attaccati dalle sanguisughe. Ti dissi che io un viaggio così non l’avrei fatto nemmeno se mi avessero pagato e di nuovo ancora ricordo il tuo dolce sorriso che stava a dire: ma guarda che io l’avevo tutto programmato. E non ho dubbi che fosse così, perché so  bene  come programmavi l’attività della Lungodegenza, di cui eri la meritata responsabile, in ogni minimo particolare. Anzi, eri così meticolosa in tanti aspetti, che, a volte, ti dicevo  “ma dai Angela, non andiamo troppo per il sottile”. E invece avevi poi ragione tu. Mi conforta ricordare che in quel pomeriggio non mi accennasti ad alcun sintomo o anche solo ad un eccessivo affaticamento che, in questo difficile  e ormai lungo periodo, tu e tutta la nostra equipe fatta non solo di colleghi, ma di veri amici, avreste motivo di lamentare. Mi sarebbe rimasto sulla coscienza, attribuendogli una motivazione di ciò che è accaduto. Nei giorni successivi, cara Angela, la tua disgrazia, mi ha aperto gli occhi, e il cuore, su due aspetti. Il primo è di avere constatato come vi sia stato un sincero sconforto da parte di tutto il personale dell’Ospedale di Montecchio, e della nostra Direzione. I comportamenti e le espressioni di facciata si capiscono bene, mentre nel tuo caso ti assicuro che ho visto davvero tanta sincerità e commozione. E questo scalda il cuore, perché l’ospedale di Montecchio era diventato la tua seconda casa, in cui vivevi civilmente, educatamente e responsabilmente. Il secondo, ma non minore aspetto, è stata l’esperienza vissuta in queste ore con tuo marito Luca.  Abbiamo trovato in lui, in ogni momento, una forza, una sensibilità, una correttezza straordinarie. In alcuni momenti è stato lui a dare coraggio a noi, quando dovrebbe essere stato il contrario. Questo è un insegnamento di vita, che purtroppo sempre meno si trova nelle persone. Luca, inoltre, mi ha fatto il più grande regalo che possa aspettarsi un amico, che è anche medico. Nel momento di una decisione che doveva prendere sul tuo futuro, mi ha chiesto un parere personale. Abbiamo pienamente condiviso la decisione, ma poi non è servita. E Luca allora mi ha detto: Angela “ha deciso autonomamente”, come del resto ha sempre fatto. E così mi ricorda quanto sia vero perché nella gestione della lungodegenza eri spesso senza il nostro aiuto e le decisioni le prendevi comunque in autonomia. Un abbraccio lo facciamo anche a tua sorella Rossella  che conosciamo meno di Luca e che, nella sua riservatezza e gentilezza ci ha altrettanto fatto vedere che esistono ancora persone che, pur nell’estrema sofferenza, sanno gestire con grande dignità le emozioni e il dolore. E questo, cara Angela, era anche il tuo stile.

Ho usato spesso il plurale perché questa lettera non è solo del tuo Direttore, ma di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerti e stimarti in tanti anni di lavoro nella nostra azienda.

Un grande abbraccio

Montecchio, 9/11/2019                                            Paolo Montanari

È stato finanziato anche dai giovani soci modenesi di Emil Banca il pozzo d’acqua potabile costruito a Ngamwani Two, un villaggio del Malawi (Africa). Il villaggio è stato scelto dall’associazione malawiana Sotto Sopra, la quale collabora con l’associazione Cose dell’Altro Mondo di Formigine, impegnata da anni in progetti socio-sanitari in Malawi. 

La settimana scorsa sette giovani soci di Emil Banca, accompagnati dalla responsabile dell’areasoci e identità della banca, Giuliana Braido, sono stati nel Paese africano per inaugurare il pozzo finanziato grazie a una raccolta fondi promossa dai comitati giovani soci Emil Banca di Modena, Bologna, Ferrara e Reggio Emilia. 

Ngamwani Two è un villaggio rurale a mille metri di altitudine nel Sud-Est del Malawi. È abitato da da 540 famiglie, tra cui 88 orfani e 23 persone con disabilità: c’è una scuola, frequentata da oltre 2.100 alunni. L’accesso all’acqua fino a oggi avveniva solo raccogliendola da un piccolo ruscello distante oltre un chilometro dal villaggio, al quale le donne si recavano con piccoli recipienti per attingere acqua, ovviamente non potabile. Per questo la mortalità nel villaggio è molto elevata, soprattutto tra neonati e bambini. 

Grazie alla solidarietà dei giovani soci Emil Banca questa comunità può non solo sopravvivere, ma anche migliorare la qualità della vita. 

Il pozzo è stato realizzato da operatori locali con la supervisione dell’agenzia governativa per la gestione dell’acqua, dei capi villaggio e dei rappresentanti della popolazione locale.

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Ieri sera, presso l’Auditorium dell’Assistenza Pubblica, si è tenuto l’incontro dal titolo La parola chiAMA il silenzio”, organizzato da Telefono Amico Parma in occasione dei suoi 30 anni di servizio. Ospite speciale della serata la psicoterapeuta Maria Rita Parsi. 

 

L’incontro ha coinvolto i cittadini di Parma che hanno mostrato un forte interesse verso una tematica delicata. Oggi abbiamo perso l’abitudine di ascoltare, per questo, Telefono Amico Parma ha deciso di dedicare un evento alla diffusione della cultura dell’ascolto. 

 

«Ogni disturbo psicologico – ha affermato Maria Rita Parsi, Psicoterapeuta, Presidente della Fondazione Fabbrica della Pace e Movimento Bambino Onlus, già Membro del Comitato Onu dei Diritti del Fanciullo - è un disturbo della comunicazione. Telefono Amico sconfigge uno dei mali più grandi dell’uomo: la solitudine interiore. La solitudine è una violenza infinta che non trova risoluzione se non nell’ascolto. Chi ascolta consola e cura. Ascoltare è un’arte e, per farlo nel modo migliore possibile, è necessario conoscersi, solo così si può comprendere davvero chi ci parla dei propri problemi. Ascoltare significa dare una possibilità di rinascita al prossimo e a se stessi. Educare all’ascolto vuol dire anche riappropriarsi di sé».

 

«Quello dell’ascolto – ha detto Luca Bellingeri, presidente di Assistenza Pubblica Parma - è un tema tanto importante quanto complesso. Ascoltare il prossimo ci rende degli individui migliori. Telefono Amico è un servizio sociale in cui la Pubblica crede profondamente, siamo davvero onorati di poter celebrare i suoi 30 anni con questo incontro».

 

«Il silenzio – ha dichiarato Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia è un vero spazio di accoglienza. Rispondere al telefono per donare conforto è ciò che i volontari di Telefono Amico fanno in tutta Italia ogni giorno. Andiamo incontro agli altri ascoltandoli».

 

«Il 19 giugno 1989 – ha ricordato Francesca Anedda, consigliere dell’Assistenza Pubblica Parma con delega al Telefono Amico - nasceva Telefono Amico Parma, e da allora sono 267 le persone che hanno deciso di dedicare il proprio tempo a questo servizio. Oggi a Parma sono circa 40 gli operatori che rispondono a chi è, o chi si sente solo, ma anche a chi ha banalmente bisogno di parlare con qualcuno».

 

di LGC Parma 7 novembre 2019 - L'allarme terrorismo è sempre pronto a far scattare le procedure di emergenza in tutto il mondo. Il caso ha voluto che ieri sera, quasi in contemporanea, due importanti aeroporti europei, Malpensa e Amsterdam, venissero isolati e messi in sicurezza per allarmi terroristici. 

L'allarme evacuazione è scattato la scorsa sera all’Aeroporto di Milano Malpensa. La procedura di emergenza, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, sarebbe scattata, a causa di un "pacchetto sospetto nel bagaglio a mano". Pur essendo l’allarme rientrato nel giro di pochi minuti, è scattata la procedura di emergenza prevista con il blocco delle attività mentre le aeree d'imbarco sono state evacuate. Nello specifico, la polizia ha deciso di far evacuare il terminal 2 di partenza ma dopo 20 minuti i passeggeri sono stati nuovamente ammessi nel terminal mentre la squadra di bombe si occupava del bagaglio a mano, che in realtà conteneva solo uno strano oggetto metallico.

Molto più grave quanto accaduto in Olanda dove l'esercito ha accerchiato un aereo in partenza per Madrid dal quale era partito il segnale di emergenza che indicava un "dirottamento in corso". Tra le prime notizie sembrava che fossero ben tre i terroristi, armati di coltelli, a tenere in ostaggio passeggeri e equipaggio. Solo dopo oltre un ora la polizia locale informava che tutti erano in sicurezza e infine, quasi fosse una barzelletta, l'informativa che si trattò di un errore dei piloti.

Alla fine i piloti, evidentemente imbarazzati, hanno fatto le loro scuse mentre non si comprende come fosse uscita la notizia dei tre terroristi armati di coltelli e lanciata dalle agenzie di mezzo mondo.

 

Si è svolto all’interno del Grand Hotel Azzurra di Lido Adriano (RA) l’evento del noto concorso Internazionale Miss e Mister Europa organizzato dal patron Attilio Mazzoli e coadiuvato da Luigi Buccini.

Quest’anno il concorso ha voluto soffermarsi portando l’attenzione sulla sfida ai pregiudizi dedicando quest’anno uno spazio ai diversamente abili.

Si è così costituito un apposito momento / spazio per l’inclusione nel mondo della moda, della bellezza e dello spettacolo che era nell’aria da diverso tempo ,denominando il sottotitolo ,” Talento e Bellezza Senza Barriere “.

Le precedenti edizioni tenutesi in varie località turistiche , hanno visto talenti come: Fabio Rondinelli, Jurgita Aglinskaite ,Talia Ferralis, Mila Suarez , Vadim Balica,Ram Parkas ,Luca Angioi affermarsi nei vari campi artistici .

Punte di diamante Mitu Viorel premiatissimo sul red carpet a Cannes con il film: Infernet con Richy Tognazzi, Roberto Farnesi e Alessandro Edson vincitore si Tu si que Vales . Miss e Mister Europa un concorso per una professione si differenzia per qualità e intenti ogni anno richiama l’attenzione per una causa diversa ; salute , turismo, gusto e quest’anno ha deciso di porre al centro delle sue tematiche quella dell’inclusione, richiamando l’attenzione sulle barriere architettoniche con il contributo dei diversamente abili che hanno reso ancora più interessante la kermesse . Alla manifestazione all’interno del Grand’Hotel Azzurra d Lido Adriano Ravenna, hanno partecipato diverse sezioni: Miss e Mister , Miss e Mister Over, Bimbi Vip Italia e Miss e Mister Diversity del gruppo The Warriors , tutti insieme per vincere le barriere della diversità, per vincere la cecità dei pregiudizi. In questi tre giorni, oltre alle passerelle tanti incontri con i professionisti dello show buziness , sono stati effettuati servizi fotografi e televisivi. La giuria presieduta da Carlo Micolano Grand’Hotel Fotoromanzi e dall’attore Saverio Vallone, con Il produttore di Mediaset Lello Trivisonne , l’astrologa Rai Terry Alaimo ,produttore musicale Alessandro Bentivoglio , Max Nascente produttore tv, la show girl Jennifer Marti, Max Nascente hanno assegnato i titoli principali a: Miss Europa Italia Lavinia Motria 17 anni Ucraina residente a Parma Miss Europa in The World Catalina Vasilovici 24 anni di Sapri Miss Europa Overissima Italia Concetta Pagliarella 57 anni di Ancona, Mister Europa In The World Domenico Asaro 18 anni di Canicattì Mister Europa Silver Dimitri Iannone 20 annidi Villa Literno Mister delle Miss Senes Federico 28 anni di Olbia Mister Europa Overissimo Italia Gianluca Pannullo 47 anni di Altavilla Vicentina altri titoli nazionali per le categorie : Cinema Maria Rita Lo Pane18 anni di Peschici, Fotogenia Miranda Careddu Panu 16 anni di Sassari , Fotoromanzi Francesca Burzi 21 anni di Bologna Telegenia Tonia Caterino 17 anni di Casal di Principe Portamento Teresa de Rosa 18 anni di Anzano ,Beauty Stefany Santos 14 anni Napoli
Per la Categoria over: Talento Pier Paolo Canu 46 anni di Nuoro , Beauty a Rosy Vaglica 48 anni di Ravenna, Simpatia Maria Stella Roselli 63 anni di Torino , Beauty Rosalia Ingrassia di Imola , Fashion Pina Lambiase di Avellino , premio speciale con fascia Per il sociale Anna Focone di Milano .
E’ stata una finale all’ insegna dello spettacolo dell’allegria dell’inclusione, condotta magistralmente da Pino Guerrera e Floriana Rignanese con al centro le diverse abilità , protagonisti di uno spazio tutto per loro,senza alcun ostacolo , dove la diversità è solo negli occhi di chi non vede oltre. Il 30 novembre e 1 dicembre in una nota località turistica per ora ancora top secret si svolgerà il Gran Gala con la partecipazione dei vincitori e la proclamazione di Mister Europa Gold, nell’occasione verrà presentato il nuovo format “Overissima la tua seconda vita“ per distinguerci dai vari concorsi di Over .

 

15.jpgINTERVISTA A LAVINIA MOTRIA VINCE IL TITOLO DI MISS EUROPA IN TOUR 2019

Ancora una volta si è svolto il concorso internazionale: “Miss e Mister Europa” organizzato dal veterano Attilio Mazzoli coadiuvato da Luigi Buccini. Ad ospitare l’evento il Grand Hotel Azzurra di Lido Adriano (RA). Ancora una volta un ottimo successo, la direzione dell’Hotel già disponibile a riconfermare l’evento della prossima XXI edizione .

La vincitrice è risultata la diciassettenne Lavinia Motria studentessa . Appena la si vede, colpisce per la gentilezza, non solo dell’aspetto ma anche dei modi. Una deliziosa bellezza di provenienza ucraina. Ammirandola si nota la chioma bellissima, di un castano chiaro dorato particolare, alla quale si uniscono occhi scuri, accostamento ben raro. Unico neo non ha ancora acquisito la buona padronanza della lingua italiana.


La prima domanda un poco banale, ma necessaria ed è da quanto si trova in Italia: “6 mesi” a questa notizia il suo italiano appare anche troppo buono. Poi chiedo come si trova e cosa le piace: “bene, mi piace vivere qui specialmente per il paesaggio”. Nella conversazione aggiunge che apprezza molto il Parco Ducale di Parma e precisa di aver visitato anche il palazzo e le serre.
A questo punto chiedo dell’arte e cosa le sia piaciuto, la risposta è: “diverse cose, specialmente il Duomo e il Battistero ”. Alla domanda cosa perché si è iscritta al concorso risponde : “volevo fare una nuova esperienza , mi piace molto sfilare rapportarmi con le altre ragazze e mettermi in competizione ”,non nascondo che avevo un po’ di timore per l’emozione e per la lingua ,invece mi sono dovuta ricredere ho trovato nuove compagne simpatiche che mi hanno aiutato nel comprendere le istruzioni ed i vari passaggi del concorso ( molto rigorosi ma professionali ), c’era proprio un aria di allegria e di condivisione, ho conosciuto personaggi pubblici che mi hanno messo a mio agio ed ho molto apprezzato inoltre l’idea dell’organizzazione di accettare la richiesta di partecipazione del gruppo di diversamente abili dell’associazione The Warriors “Talento e Bellezza senza Barriere” . Alla domanda se le piacerebbe accedere al magico mondo dello spettacolo e mi risponde affermativamente ,il mondo della moda mi affascina : “si fin da piccola mi piaceva ballare sulle punte , però sono un poco in difficoltà con la lingua”. Appare comunque con i piedi per terra, pronta a riconoscere le difficoltà.


Si impone la domanda se si aspettasse qualcosa dal concorso e risponde: “mi sono divertita, ma non lo considero solo un divertimento, mi piacerebbe proseguire questo sogno sono determinata . Le chiedo di precisare meglio e se alludesse al mondo dello spettacolo, dice: ”mi piace molto la moda ed il ballo e magari perché no il cinema . Poi si va sul personale e le chiedo di un eventuale ragazzo, la risposta è un no che appare vero e non diplomatico. Si va quindi sui sogni di ieri e di oggi, un bella domanda di qualche imbarazzo, ma se la cava direi bene, dicendo che avrebbe voluto fare: “ modella ed estetista” stringo sull’oggi: “un sogno si è già realizzato, vincendo il concorso di Miss e mister Europa”. Cerco di farle dire altro, ma non vuole sbilanciarsi e direi che fa bene.
Ripiego su qualcosa di meno impegnativo e le chiedo cosa ha provato vincendo, si limita a dire: “una grande emozione” ma è vero che ho vinto il titolo ? Pensava che dovesse aver vinto un’altra, per un equivoco. Poi una notte davvero felice, un poco insonne . Conclude Lavinia (penso sarà il caso di ricordare questo nome, anche in futuro) che esprime sentimenti di gratitudine per tutti coloro che le sono stati vicino. Tante persone allegre e simpatiche che l’hanno aiutata a capire.


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Tre prestigiosi riconoscimenti scientifici sono stati ottenuti da altrettanti giovani ricercatori Unimore che operano come medici nell’Oncologia dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria di Modena. La dottoressa Giulia Golinelli, assegnista di ricerca presso il Laboratorio di Terapie Cellulari, diretto dal prof. Massimo Dominici è stata selezionata per partecipare a un prestigioso corso internazionale di terapie cellulari che si è tenuto a Philadelphia (USA). La dottoressa Claudia Omarini, oncologa e dottoranda di ricerca in Clinical and Experimental Medicine ha vinto il premio miglior poster nella sessione carcinoma mammario, consegnato in occasione del XXI congresso nazionale annuale dell'Associazione Italiana Oncologi Medici (AIOM) tenutosi a Roma il 25-26-27 ottobre. In collaborazione con il Dott. Piacentini, ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell'Adulto di Unimore, ha condotto un progetto su donne con tumore della mammella sottoposte a trattamenti chemioterapici preoperatori.  Il dott. Massimiliano Salati e la dott.ssa Krisida Cerma, medici specializzandi della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica di Unimore, hanno ricevuto venerdì 25 ottobre (a Roma) durante il congresso nazionale annuale dell'Associazione Italiana Oncologi Medici (AIOM) il premio miglior Abstract AIOM/Fondazione Guido Berlucchi per una ricerca clinica relativa alle neoplasie gastro-intestinali. 

Possiamo affermare – ha commentato il prof. Massimo Dominici, Direttore dell’Oncologia dell’AOU di Modena e della Scuola di Specializzazione in Oncologia di UNIMORE – che questi riconoscimenti sono un ottimo viatico per il futuro dell’Oncologia modenese che si basa sulla competenza e capacità dei professionisti di oggi e sulla formazione dei ricercatori e dei medici di domani. La ricerca è un aspetto decisivo nell’Oncologia moderna e quando la ricerca è svolta da giovani medici, è fonte di orgoglio per i docenti e per tutta la struttura.”

Nell’ambito dello stesso congresso, infine, il dottor Gabriele Luppi, Responsabile del Day Hospital Oncologico, è stato confermato coordinatore regionale AIOM per l’Emilia-Romagna. Il coordinatore regionale viene eletto dagli oncologi iscritti ad Aiom della regione, in concomitanza con le elezioni delle cariche nazionali, e rimane in carica 2 anni insieme ad un consiglio regionale composto da un segretario, un tesoriere e un numero di consiglieri pari al numero delle province. Il coordinatore può essere eletto per un massimo di due mandati consecutivi. “Accolgo la nomina con grande soddisfazione – ha commentato il dottor Luppi – perché mi consente di portare avanti il lavoro cominciato lo scorso anno. Le sezioni regionali hanno una funzione di rappresentanza degli oncologi della regione e di formazione scientifica. AIOM regionale si avvale della collaborazione anche di altre figure professionali quali infermieri, data manager e biologi. Oggi è fondamentale lavorare tutti insieme per far progredire la ricerca di terapie sempre più efficaci e sostenibili.”

 

I ricercatori premiati

La dott.ssa Giulia Golinelli PhD, è biotecnologa ed assegnista di ricerca nel Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Materno-Infantili e dell'Adulto di Unimore. Recentemente è stata selezionata per un corso di terapie cellulari che si è tenuto a Philadelphia (USA) a fine ottobre (ISCT-ASTCT Cell Therapy Training Course, University of Pennsylvania). Si tratta di un corso estremamente prestigioso che è dedicato ai giovani che lavorano nell'ambito delle terapie cellulari e geniche. In questo ambito ha presentato un progetto di ricerca di laboratorio per la cura del Sarcoma di Ewing con un approccio di terapia cellulare e genica. Tale approccio prevede l’utilizzo di cellule mesenchimali progenitrici da tessuto adiposo modificate geneticamente per la produzione della molecola antitumorale TRAIL e di un recettore sintetico per il legame di un antigene specifico sulla superficie cellula tumorale. Grazie a questa strategia, la molecola TRAIL viene veicolata alla neoplasia in maniera continuativa e mirata consentendo il superamento di alcune importanti criticità dimostrate dalle terapie convenzionali come la ridotta biodisponibilità e gli effetti tossici sui tessuti sani. La dott.ssa Giulia Golinelli è attualmente titolare di una borsa di ricerca AIRC e svolge attività di ricerca presso il Laboratorio di Terapie Cellulari di Unimore di cui è responsabile il prof. Massimo Dominici. A febbraio 2018 ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca presso la Scuola di dottorato in Medicina Molecolare e Rigenerativa dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con un progetto rivolto allo sviluppo di nuovi approcci di terapia cellulare per il trattamento di tumori.  

La dott.ssa Claudia Omarini è oncologo presso la Breast Unit del Day Hospital Oncologico e dottoranda di ricerca in Clinical and Experimental medicine presso Unimore. Il suo progetto sui tumori della mammella, si intitola “Impact of body composition parameters on tumor response to neoadjuvant chemotherapy in operable breast cancer patients”. Questo studio ha dimostrato che le pazienti con tumore mammario che hanno depositi di grasso viscerale e steatosi epatica hanno una minor probabilità di risposta ai trattamenti chemioterapici preoperatori. I risultati ottenuti dimostrano come il tessuto adiposo in eccesso giochi un ruolo importante già nelle fasi iniziali della cancerogenesi del tumore mammario.  La realizzazione di questo progetto ha coinvolto il servizio di radiologia, in particolare la dott.ssa Annarita Pecchi per il calcolo dei parametri di composizione corporea e il servizio di nutrizione. L’articolo in extensodello studio è in fase di pubblicazione su Cancer Management and Research. La dott.ssa Claudia Omarini sta terminando il suo dottorato di ricerca in medicina clinica e sperimentale presso Unimore e svolge attualmente attività clinica di oncologo medico presso il Day Hospital Oncologico del Policlinico. Durante il suo percorso di formazione ha condotto diversi progetti di ricerca incentrati principalmente sull’identificazione di fattori prognostici e predittivi di risposta ai trattamenti chemioterapici in donne con tumore mammario. Nel 2013, durante il periodo di specializzazione in oncologia, ha svolto un periodo di formazione presso la Breast Cancer Unit del Royal Marsden Hospital di Londra dove ha collaborato a progetti di ricerca internazionali. La dott.ssa è primo autore di diversi articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali. 

Il dott. Massimiliano Salati e la dott.ssa Krisida Cerma hanno presentato un progetto incentrato sul ruolo dell’indice prognostico nutrizionale (PNI) nei pazienti con tumore delle vie biliari avanzato sottoposti a trattamento chemioterapico di I linea. In particolare, lo studio modenese dimostra per la prima volta come il PNI, che incorpora la conta assoluta dei linfociti e l’albumina, abbia valore clinico in queste neoplasie, identificando pazienti a diversa prognosi. La rapidità e la semplicità con le quali si possono ottenere i 2 parametri sopra citati dai comuni esami biochimici, rendono il PNI estremamente promettente per una futura implementazione nella pratica clinica, previa conferma in adeguati studi prospettici. L’articolo in extenso dello studio è in fase di valutazione presso un’autorevole rivista scientifica di settore. Il dott. Massimiliano Salati è attualmente iscritto al V anno della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica presso l’azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e dal 1° novembre è titolare di un dottorato di ricerca presso l’Università di Modena e Reggio Emilia. Da gennaio 2018 a gennaio 2019, ha frequentato la clinica del Royal Marsden Hospital ed i laboratori dell’Institute of Cancer Research a Londra, dove ha sviluppato interesse verso la ricerca clinica e traslazionale applicata ai tumori gastrointestinali.  È attualmente coinvolto in diversi progetti volti all’identificazione di biomarcatori di risposta/resistenza ai farmaci antineoplastici e allo sviluppo di nuovi modelli preclinici e di strategie terapeutiche innovative in questo gruppo di neoplasie. La dott.ssaKrisida Cerma è iscritta al II° anno della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica di Unimore e frequenta l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

Mercoledì, 06 Novembre 2019 14:18

Acquistano gift card con carta di credito rubata

Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto due donne italiane, di 32 e 49 anni, per il reato di indebito utilizzo di carte di credito in concorso.

Una Guardia Giurata, in servizio presso il Centro Commerciale GrandEmilia di Modena, ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine chiamando il 112, perché si è accorta che le due donne in maniera sospetta stavano effettuando acquisti presso un “infopad”, postazione multimediale munita di lettore POS, per acquistare gift card utilizzabili come buoni regalo presso i negozi convenzionati.

La 39enne, in particolare, era posizionata in maniera defilata rispetto alla complice, e fungendo chiaramente da palo, si guardava intorno con circospezione comunicando a gesti con la ragazza più giovane che materialmente stava effettuando i pagamenti per poi passarle di nascosto alcune card acquistate.

Alla vista della Polizia la 32enne si è data a precipitosa fuga lungo la galleria fino al parcheggio esterno, dove è stata raggiunta dagli agenti e bloccata. La perquisizione personale effettuata nei confronti di entrambe le donne, ha dato esito positivo: sono state, infatti, recuperate ben 6 gift card del valore ciascuna di 400 euro, la somma in contanti per complessivi 3.520 euro, oltre ad una carta di credito, la stessa utilizzata per acquistare le Gift Card come successivamente accertato, intestata ad un uomo italiano. Il tutto è stato sottoposto a sequestro. 

Le due donne, che annoverano numerosi precedenti di Polizia, la 39enne anche penali, per reati contro il patrimonio e indebito utilizzo di carte di credito, al termine degli accertamenti di rito, sono state tradotte presso la locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

«Per come è costruita, la “plastic tax” non ha alcuna finalità ambientale o di riconversione industriale perché penalizza solo i prodotti e rappresenta unicamente un’imposizione diretta che farà aumentare i costi a carico dei consumatori». Lo afferma Adele Chiara Cangini, responsabile Adiconsum Emilia Centrale (associazione consumatori della Cisl), secondo la quale la tassa potrebbe causare un aumento del 10% del prezzo di prodotti di larghissimo consumo, contribuendo a indebolire ulteriormente la domanda interna e non a sostenerla, con evidenti ripercussioni negative. 
 
«La “plastic tax” non incentiva gli investimenti per la riconversione industriale o la spinta al riciclo/riuso e all’economia circolare, ma ha la sola finalità di reperire risorse per fare cassa, mettendo in seria difficoltà imprese e lavoratori di questo settore manifatturiero molto importante per la nostra regione – sottolinea Cangini - Invece che tassare questo comparto bisogna aiutarlo ulteriormente attraverso azioni mirate che aumentino lo scambio rapido di prodotto, favorendo la messa in commercio di soli imballaggi totalmente riciclabili, per imprimere una svolta davvero green verso un’economia circolare, stimolando lo sviluppo e l’ammodernamento del tessuto industriale fatto in larga parte da piccole e medie aziende. 
 
Il governo – continua la rappresentante dell’associazione consumatori della Cisl - deve rispondere alla richiesta di un incontro urgente avanzata dai sindacati ed è bene che li ascolti, per consentire loro di spiegare i danni provocati dal provvedimento. Bisogna chiedere il ritiro di questa misura o un ripensamento complessivo delle finalità che si vorrebbero raggiungere con l’introduzione della “plastic tax”, che tutto fa – conclude la responsabile di Adiconsum Emilia Centrale - tranne che diminuire i rifiuti, indirizzare i cittadini verso comportamenti virtuosi o incentivare le imprese agli investimenti e alla riconversione».

Vi sono oggetti di uso frequente, così legati alla consuetudine che non ci interroghiamo mai sulla loro origine e sulla loro storia. Se non per tutte, per molte donne, il rossetto è esattamente uno di quegli accessori cosmetici che potrebbe rientrare nella casistica di cui sopra, eppure il rossetto ha una storia affascinante e assai antica, a testimonianza di quanto la cura della persona fosse importante già dall’antichità.


Vi sono ipotesi che fanno risalire l’origine dei nostri rossetti agli antichi Sumeri (2500 – 2600 a.C.). Pare che già la sovrana Pu-Abi ne facesse uso abituale al punto di includerlo nel suo corredo funerario. Nella sua tomba infatti è stata ritrovata una piccola scatola in oro contenente una pasta spalmabile e un piccolo pennello per l’applicazione. L’analisi dell’impasto a rilevato la presenza di polvere rossa, olio di sesamo ed essenza di rosa.


Scarabei camini, squame di pesce e cera d’api erano invece gli ingredienti, presso gli Egizi, usati per creare impasti da applicare sulle labbra. Ne facevano uso tanto le donne quanto gli uomini, questi ultimi lo utilizzavano per sottolineare il loro status sociale. I romani ne facevano ampio uso, anche per adornare le statue degli Dei, ma tra gli ingredienti impiegati figurava anche il solfuro di mercurio, elemento la cui tossicità era all’epoca ignorata. Per contro, i greci, arrivarono a vietarne addirittura l’uso e il rossetto rimase prevalentemente ad appannaggio delle prostitute.


Il medio evo non fu esattamente un periodo all’insegna del rossetto e dei cosmetici in genere, considerati oggetti di frivolezza e dissoluzione, bisogna invece risalire al ‘700, presso le corti dei sovrani europei, perché questo fascinoso accessorio tornasse in auge. Agli inizi del ‘900, nel periodo coincidente con l’attivismo delle suffragette, il rossetto venne usato come simbolo di lotta e di emancipazione femminile, mentre qualche anno più tardi, durante la Seconda guerra mondiale, la propaganda antinazista ne fece ampio uso contrastando il nazismo anche sul piano culturale e del costume.


Ai giorni nostri le vicissitudini del rossetto sono solo un ricordo. Pupa cosmetici è l’esemplificazione di un’azienda moderna, scevra da arcaici pregiudizi ed attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti per make-up, bellezza e cura della persona. L’ampia gamma dei suoi rossetti include rossetti matt, liquidi, metallizzati, lipstick e tanti altri must have e si caratterizza per un make-up naturale, glamour o vivace, di lunga durata e a prova di bacio.
 

Questa mattina, i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per Ie indagini preliminari del Tribunale di Parma a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica, delle aree di proprietà del Comune di Parma denominate Vicofertile Nord ed Ex Althea.

Le aree sono relative a due lottizzazioni destinate ad ospitare circa cinquanta alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Parma, la cui realizzazione era stata affidata alla società ParmAbitare S.c.a.r.l., per un esborso pubblico pari ad € 7.233.967,58.

Le indagini di polizia giudiziaria, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Parma sotto la direzione della Procura della Repubblica di Parma e sviluppate mediante analisi documentale, escussione di persone informate sui fatti ed intercettazioni telefoniche, hanno messo in luce i ruoli di quattro persone, tra dirigenti comunali e responsabili della società ParmAbitare, alle quali viene contestato il reato di cui all’art.353 bis del codice penale (turbata liberté del procedimento di scelta del contraente).

In particolare, l’attività investigativa ha permesso di evidenziare come l'affidamento diretto, alla società ParmAbitare, dei lavori di costruzione di circa cinquanta alloggi di edilizia economica e popolare, sia apparso strumentale in quanto diretto alto scopo di aggirare la normativa sugli appalti pubblici e di affidare ai costruttori privati, soci della medesima società, la realizzazione di opere pubbliche senza limiti temporali e di stanziamenti, riservando ad essi, in esclusiva, una quota di mercato, in violazione di legge. 

Il G.I.P. di Parma, dopo aver condiviso la ricostruzione giuridica, ha pertanto ordinato il sequestro preventivo delle aree del Comune di Parma destinate alla realizzazione, attualmente in corso, dei complessi residenziali di Vicofertile Nord ed Ex Althea. Infatti, il Giudice ha ritenuto che l’avanzamento dei lavori, oltre a prolungare gli effetti di un affidamento illegittimo ed illegale, legittimerebbe il Comune di Parma ad avanzare al Ministero pretese di pagamento in relazione at finanziamento concesso, risorse che verrebbero destinate a soddisfare Ie imprese di costruzione illegittimamente favorite.

Continua l’esperienza positiva degli studenti del corso di laurea magistrale in Trade e Consumer Marketing che nello scorso anno accademico hanno frequentato il laboratorio di Negoziazione condotto dalla prof.ssa Cristina Ziliani e dalla coach e mediatrice professionista Marina Malori.

La squadra di Parma, dopo l’esperienza dello scorso febbraio alla Cim (Competizione italiana di mediazione) di Milano, ha infatti preso parte alla seconda edizione della Mav (Mediazioni a Verona), edizione master della Cim, tenutasi il 4 e 5 ottobre all’Università degli Studi di Verona.

Fra le 22 squadre partecipanti, gli studenti dell’Ateneo hanno portato a casa un ottimo risultato aggiudicandosi il terzo posto assoluto ed un premio speciale.

La coppia costituita da Flavio Adriano Iervolino ed Elisa Onori (studentessa di Giurisprudenza) si è posizionata sul podio mentre la squadra composta da Salvatore Ferraro e Federico D’Imporzano (studente di Giurisprudenza) ha ricevuto un riconoscimento apposito per la “Miglior esplorazione interessi” della controparte.

Durante le due giornate le squadre di Parma hanno sostenuto tre incontri ciascuna. In ogni incontro, le due coppie (ognuna composta da uno studente in qualità di parte e da uno in veste di avvocato) si sono scontrate al tavolo negoziale con partecipanti provenienti da tutta Italia. Lo scopo di questi incontri è stato quello di esplorare le possibilità, appianare le divergenze ed eventualmente definire un accordo di mutuo beneficio, facilitati dalla figura di un mediatore professionista che ha assistito le parti nel perseguimento dei reciproci interessi.

Si rinnova dunque l’impegno dei corsi di Trade e Consumer Marketing e di Giurisprudenza nell’invogliare i propri studenti ad investire su una formazione a 360 gradi in quanto immersi in un contesto (di business o legale che sia) in cui le capacità negoziali, di ascolto, di pensiero laterale e di generazione di valore per tutte le parti costituiscono un elemento di grande rilevanza: doti imprescindibili per i professionisti del domani.

Si è celebrata in Piazza Duomo a Parma la tradizionale cerimonia in onore delle Forze Armate. Istituita nel 1919, la celebrazione del 4 novembre è l'unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana.

La data del 4 novembre è quella dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918) e della resa dell'Impero austro-ungarico. 

Fino al 1976, il 4 novembre è stato un giorno festivo, mentre a partire  dal 1977, in pieno clima di austerity, la ricorrenza è stata resa "festa mobile", con le celebrazioni che hanno luogo, ancora oggi, alla prima domenica di novembre.

Dopo un periodo di minore riconoscimento dell'importanza della festività del 4 novembre, con l'inizio degli anni 2000, anche sotto la spinta del presidente Carlo Azeglio Ciampi, i simboli patri sono tornati a scaldare i cuori degli italiani e di conseguenza la ricorrenza della definitiva unificazione dell'Italia e delle sue Forze Armate è tornata a essere una festività di alto valore e sentita a livello popolare.

 

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La vettura, per altro priva di assicurazione e non revisionata, era già sottoposta a sequestro: per la conducente la legge prevede la perdita di proprietà del veicolo.
 
Modena - 

Quell’automobile, sottoposta a sequestro dall’autorità giudiziaria, non avrebbe nemmeno dovuto essere messa in moto e invece la proprietaria, una 41enne di nazionalità italiana residente a Castelfranco Emilia, nominata custode del mezzo, vi circolava liberamente. Incurante per di più del fatto che la vettura, una Lancia Y, fosse anche priva di copertura assicurativa e nemmeno in regola con la revisione.

Venerdì 1 novembre verso le 19.40 su viale delle Rimembranze, a Modena, la donna ha provocato un incidente tamponando un’altra automobile ferma al semaforo, fortunatamente illeso l’uomo alla guida dell’auto tamponata. Sul posto per i rilievi di legge è andata la Polizia locale di Modena che alla conducente della lancia Y ha riscontrato un tasso alcolico nel sangue sufficiente a collocarla nella seconda fascia individuata dall’articolo 186 del Codice della Strada.

Per lei è scattata quindi, oltre al ritiro della patente, la denuncia penale per guida in stato di ebbrezza: sarà l’Autorità giudiziaria a stabilire l’ammontare della pena pecuniaria, considerando le aggravanti e la durata di sospensione, o meglio la revoca, della patente di guida, come prevede la legge per chi conduce un veicolo già sottoposto a sequestro.

Gli agenti della Municipale hanno quindi sanzionata l’automobilista per guida distratta, per la mancata revisione, per la mancanza di copertura assicurativa del mezzo e perché circolava con un veicolo sotto sequestro: il tutto per un importo complessivo di alcune migliaia di euro. Inoltre, in questi casi la legge prevede anche la revoca della custodia del veicolo e la perdita stessa della proprietà del mezzo.

Guareschi, Capelli e Brigati: “La tutela dell’ambiente riguarda tutti, un plauso alla Polizia Locale che ha identificato e sanzionato il responsabile”

Busseto, 4 novembre 2019 

Continua la cattiva ed indecorosa abitudine, da parte di alcuni sconsiderati cittadini, di abbandonare rifiuti di vario tipo su suolo pubblico. Infatti, nonostante i numerosi, anche recenti, interventi effettuati dalla Polizia Locale del Comando Intercomunale di Busseto, Roccabianca e Soragna, si registrano ancora episodi di questo tipo in diverse zone pubbliche dei territori comunali. In particolare, dagli inizi di ottobre, una zona residenziale del Comune di Busseto è stata teatro, nel corso di alcune tarde serate, di ripetuti e fastidiosi episodi di abbandono di rifiuti solidi urbani di tipo domestico. Alcuni residenti nella zona hanno, quindi, allertato la Polizia Locale al fine di avviare le ricerche dei responsabili. Gli agenti, coordinati dal Comandante Massimiliano Deleo, dopo aver esaminato minuziosamente il contenuto di ogni singolo sacchetto, si sono avvalsi di sofisticate strumentazioni tecnologiche in uso al Comando (tra le quali l’ultima e modernissima telecamera mobile recentemente acquistata dall’Amministrazione Comunale) e delle preziose testimonianze di alcuni cittadini, tra i quali anche un assessore che abita nelle vicinanze della zona incriminata.

Si tratta di un cittadino residente nelle vicinanze che, invece di procedere al normale smaltimento tramite porta a porta, ha pensato di sbarazzarsi dei relativi rifiuti in modo incivile ed a costo zero. La persona, convocata immediatamente presso gli uffici della PL e messa davanti alle numerose prove raccolte, non ha potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità. Il soggetto è stato, quindi, sanzionato in base alle normative vigenti e dovrà pagare una sanzione molto salata, con l’obbligo di immediato e corretto smaltimento dei rifiuti in questione. “Il personale del Comando continuerà ad intensificare questi controlli territoriali, sia diurni che notturni, al fine di sanzionare gli eventuali trasgressori. Si ricorda, inoltre, che, nei casi più gravi, per queste tipologie di violazioni sono previste anche sanzioni di tipo penale. Come spesso accade, sono risultate determinanti le testimonianze dei cittadini. Rinnoviamo, quindi, l’invito alla popolazione a contattare, sempre, le Forze dell’Ordine e gli operatori di Polizia Locale per qualsiasi segnalazione, esigenza, richiesta di informazioni o intervento”, dichiara il Comandante Massimiliano Deleo

Soddisfatti della buona riuscita dell’intervento della Polizia Locale anche gli assessori Stefano Capelli ed Elisa Guareschi, insieme al consigliere Nicolas Brigati. “Il 2019 - ha evidenziato l’assessore Capelli - è stato un anno di ingenti investimenti destinati alla nostra Polizia Locale, in termini di automezzi e di attrezzature che possano servire per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e per contrastare quei fenomeni di inciviltà che, ultimamente, sono diventati una cattiva abitudine. Al lavoro degli agenti della Municipale, sempre in prima linea, si deve aggiungere quello degli agenti accertatori il cui compito è educare ad un corretto conferimento dei rifiuti e spiegare la tariffazione puntuale e le relative svuotature”. Il ringraziamento al lavoro svolto dalla Polizia Locale arriva anche dall’assessore Elisa Guareschi che ha messo in luce l’importanza dell’azione di controllo quotidiana del territorio come mezzo di contrasto all’atto incivile dell’abbandono dei rifiuti e come mezzo di promozione della corretta gestione degli stessi: “Serve un cambio di prospettiva che comprenda la volontà di rispettare le più semplici norme del buonsenso oltre che il decoro urbano. Obiettivi ambiziosi che possono essere raggiunti solamente con la collaborazione di tutti i cittadini e con la comprensione che le regole vanno rispettate in quanto tali e non solo perché altrimenti scatta la sanzione. La Polizia Locale - conclude - ha svolto un lavoro meticoloso che ha portato ad un risultato eccellente e ha permesso di individuare il responsabile di questo ignobile gesto. La tutela dell’ambiente riguarda tutti noi, nessuno escluso”. Il consigliere con delega all’ambiente Nicolas Brigati ha, infine, concluso sottolineando l’importante lavoro che l’Amministrazione sta portando avanti da inizio mandato per la tutela dell’ambiente: “Il decoro di Busseto e la tutela all’ambiente che ci circonda sono due tasselli importanti su cui stiamo lavorando. La Polizia Locale ha svolto un ottimo lavoro nel rintracciare e nel sanzionare il cittadino responsabile dell’abbandono di rifiuti: ognuno di noi deve fare la sua parte, nel rispetto delle regole, per far sì che tutti i meccanismi - come la raccolta differenziata - messi in atto per tutelare e migliorare l’ambiente che ci circonda siano efficaci. Mi auguro che i cittadini continuino il percorso intrapreso in questa direzione, anche continuando a segnalare gli episodi di abbandono, come avvenuto in questo caso”. 

Si ricorda che il personale di Polizia Locale di Busseto è raggiungibile telefonicamente al numero di Pronto Intervento 329/9056187.

Ogni anno nel mondo l’influenza fa registrare 270.000 ricoveri ospedalieri in neonati e lattanti fino a 6 mesi di età. Prima causa di ospedalizzazione nei primissimi mesi di vita, il virus dell’influenza può comportare seri rischi che, nei casi più gravi, possono persino portare al decesso del bambino. L’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) sottolinea come l’immunizzazione in gravidanza contro l’influenza rappresenti l’unica arma in grado di proteggere il neonato e il lattante fino a 6 mesi di età, quando potrà essere sottoposto alla vaccinazione. Non solo. Il vaccino influenzale, se somministrato in gravidanza, tutela la salute della futura mamma e del feto.

Infezioni respiratorie come bronchite, polmonite virale e batterica sono le complicanze più comuni dell’influenza in gravidanza che, nei casi più gravi, possono purtroppo portare anche alla morte.

Se colpita dall’influenza, una donna in dolce attesa, anche se senza patologie sottostanti, corre un rischio 3 volte maggiore di contrarre una grave infezione respiratoria. In questo caso, il rischio di ospedalizzazione è piuttosto elevatoQuesto rischio diventa 10 volte maggiore se, ad esempio, la donna è un soggetto asmatico.

Inoltre, anche lo sviluppo del feto può essere messo seriamente a rischio: da 2 a 4 volte più elevato il rischio di morte fetale e di parto prematuro, mentre è di 1,8 maggiore il rischio di basso peso alla nascita.

«La gravidanza comporta un adattamento del sistema immunitario e dell’apparato cardio-respiratorio della futura mamma che la rende maggiormente esposta al rischio di andare incontro a complicanze in corso di influenza e di altre infezioni – dichiara la prof.ssa Susanna Esposito, Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma e Presidente WAididPer questo motivo, il vaccino anti-influenzale diventa l’unico strumento di prevenzione. Se fino allo scorso anno nel nostro Paese questo era raccomandato solo nel secondo e nel terzo trimestre, oggi la somministrazione è prevista in Italia e nel resto del mondo anche nei primi tre mesi di gravidanza. Si tratta di una svolta importante nella prevenzione di questo serio problema di Sanità Pubblica – evidenzia la prof.ssa Esposito - che ha l’obiettivo di garantire la massima protezione possibile alla mamma e al bambino fino ai sei mesi di età».

Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) le donne incinta devono avere la più alta priorità nella somministrazione vaccinale. Ulteriori categorie a cui è raccomandato il vaccino contro l’influenza sono i bambini di età compresa tra i 6 e i 59 mesi, gli anziani, i soggetti con malattie croniche e i professionisti sanitari. L’unica protezione fino ai 6 mesi di età è offerta dall’immunizzazione in gravidanza.

«È opportuno sottolineare – conclude la prof.ssa Esposito – che i dati relativi all’utilizzo dei vaccini influenzali inattivati dimostrano l’assoluta assenza di eventi avversi sul feto e sulla mamma attribuibili al vaccino. In questo contesto, la corretta informazione assume un ruolo di primaria importanza perché in grado di abbattere quelle false credenze e convinzioni non fondate che comportano inutili ed erronei allarmismi, mettendo seriamente a rischio la salute delle persone».

Fonte: U.O. Università degli Studi di Parma

Lunedì, 04 Novembre 2019 14:56

Vandali in azione al Parco Augusto

Uno stillicidio di danni quello che colpisce da alcuni mesi il parco Augusto a Novellara: di giorno in giorno si riscontrano danni ai giochi, compresi quelli più recenti, alle panchine decorate dall’Istituto Chierici, vandalismi e scarso rispetto della pulizia delle aree. 

L’ultimo episodio risale proprio a questo fine settimana: gli operatori ecologici si sono trovati di fronte ad aree gioco sporcate intenzionalmente e graffiti sui muretti, oltre che alla vetrina del booksharing ridotta in frantumi e a cestini della raccolta differenziata in cui sono stati scoppiati petardi.

In corso la segnalazione ai Carabinieri per denuncia contro ignoti; al vaglio anche le registrazioni delle telecamere di sorveglianza.

Il Comune di Novellara è coperto dall’assicurazione sugli atti vandalici per una franchigia di 1500 euro, che non potrà coprire tutti i danni quantificati dai tecnici comunali nel corso del sopralluogo.

L’Amministrazione chiede la collaborazione dei residenti della zona del Parco, domandando a chi abbia visto o sentito qualcosa di mettersi in contatto con l’Ente, facendo appello al senso civico degli abitanti che amano e rispettano il Parco come luogo di aggregazione e svago.

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Istituita nel 1919, la celebrazione del 4 novembre è l'unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana. La data del 4 novembre è quella dell'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti (firmato il 3 novembre 1918) e della resa dell'Impero austro-ungarico.

Per l'occasione il Capo Ufficio Comando dell'Arma di Parma ha allestito una vetrina commemorativa all'interno della libreria Fiaccadori.

(allegate foto)

Al poliziotto aggredito è stato diagnosticato un trauma contrattivo al radiche cervicale con una prognosi di 10 giorni.

Parma 3 novembre 2019 - Nel tardo pomeriggio di oggi, 03/11/19, un detenuto magrebino, durante le operazioni di ritiro della spazzatura, avrebbe aggredito un Poliziotto Penitenziario, prendendolo da dietro ed afferrandolo per il collo.
Solo grazie all'intervento dei detenuti lavoranti si sarebbe evitato il peggio, considerando che il detenuto autore del gesto sarebbe lo stesso resosi già responsabile di altre due aggressioni ai danni della Polizia Penitenziaria e responsabile dell'incendio della sua camera di pernottamento.
Il malcapitato collega sarebbe stato successivamente trasportato presso il pronto soccorso del nosocomio cittadino dove si starebbe sottoponendo alle cure del caso.
Purtroppo, simili episodi stanno diventando sempre più frequenti presso gli II.PP. di Parma e, più in generale, negli Istituti di Pena della regione.
Il SiNAPPe, oltre a sollecitare l’immediato trasferimento del detenuto responsabile dell'evento critico, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, continua a chiedere ai Superiori Uffici di farsi carico della problematica relativa alla gestione dei detenuti facinorosi e/o psichiatrici che stanno mettendo a soqquadro gli Istituti della Regione, compromettendone seriamente l'ordine e la sicurezza interna.

F.to Il Segretario Regionale

Gianluca Giliberti

Le Amazzoni vinsero battaglie grazie alla loro f×ga. Così rispose "Il Signor Giancarlo" alla "Ruota della fortuna" di Mike Bongiorno nel 1995. Ancora nel ricordo di tantissimi l'immagine di Paola Barale in studio, accanto al tabellone, piegata in due dalle risate. 

Di Nicola Comparato Parma, 2 novembre 2019 - Una leggenda vivente, il nuovo profeta, l'uomo che rinunciò al denaro per la gloria. Stiamo parlando di lui, Giancarlo Pelosini, conosciuto da tutti come il "Signor Giancarlo", nato e cresciuto a Rosignano Solvay in provincia di Livorno, pensionato, ex dipendente SIP/TELECOM, padre, nonno e marito felice da 45 anni, divenuto celebre negli anni '90 per la sua partecipazione a "La ruota della fortuna", trasmissione televisiva di successo condotta dal grande "Mike Bongiorno".

Durante una puntata del quiz, su una domanda riguardante "Le Amazzoni", il "Signor Giancarlo" per dare la soluzione rispose che.... "Vinsero battaglie grazie alla loro f×iga". Una vocale cambiò per sempre la televisione e la vita di tutti noi, consacrandolo "eroe nazionale".

A distanza di tanti anni "Il Signor Giancarlo" è tornato con un singolo musicale in uscita tra pochi giorni dal titolo "FIGA (Le Amazzoni)". Produttori della canzone "Ale Alo & Lukino Simjay". Il brano riprenderà la gaffe del 1995 alla Ruota della Fortuna di Mike Bongiorno, diventata virale sul web negli ultimi tempi. Sarà disponibile su tutti i digital stores e sulle piattaforme di streaming. Contestualmente uscirà anche il video su YouTube. 

Per info e contatti: 

Pagina Facebook del Signor Giancarlo 

https://www.facebook.com/signorgiancarloreal/  

Pagina Facebook Ale Alo DJ 

https://www.facebook.com/alealodjfanpage/  

Pagina Facebook Lukino Simjay 

https://www.facebook.com/lukinosj/  

Profilo Instagram Signor Giancarlo 

https://instagram.com/giancarlopelosini?igshid=13f105bbn8nmm  

Profilo Instagram Ale Alo DJ 

https://instagram.com/alealodj?igshid=1e3mn21pjfti2  

Profilo Instagram Lukino Simjay 

https://instagram.com/lukinosimjay?igshid=rkhdk85ldgvf 

 

In seguito a un'indagine lampo della Squadra Mobile, durata meno di 48 ore, nella notte appena trascorsa è stata recuperata l'intera refurtiva sottratta ad un portavalori nella zona di Carpi, nel corso della nottata tra mercoledì e giovedì scorso.

Le immediate quanto serrate attività di investigazione, supportate dall'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza ed effettuate anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di ricostruire quanto accaduto quella notte facendo emergere un quadro indiziario diverso da quello inizialmente ipotizzato della rapina, che gli stessi protagonisti avevano voluto far credere.

Gli inquirenti, infatti, hanno scoperto che tra i due autisti del portavalori, un 35enne originario di Napoli e un 57enne, nato in provincia di Crotone, ed un terzo soggetto di 44 anni, anch'egli originario del crotonese, ma residente a Reggio Emilia, vi era stata una sorta di collusione per inscenare un assalto al portavalori con la finalità di trafugare il bottino ed in seguito ricettarlo.

I tre si erano dati appuntamento a Carpi, quindi, si erano portati fino alla rotatoria di via della Pace a Correggio, dov'è avvenuto il trasbordo dei colli dal portavalori al furgone del terzo complice.

I due autisti interrogati nel corso della notte non hanno voluto confessare la verità. Gli agenti, pertanto, per paura che la refurtiva potesse sparire dalla circolazione trascorrendo troppo tempo, hanno deciso di intervenire presso l'abitazione del terzo soggetto, il quale - messo alle strette - ha rivelato dove si trovavano i 20 pacchi, ovvero all'interno di un garage a Reggio Emilia appartenente ad un'amica completamente ignara dei fatti.

Il valore della refurtiva, consistente in denaro gioielli e orologi di valore, ammonta a oltre 10 milioni di euro.

I due autisti sono stati sottoposti a Fermo di P.G., misura che non è stata predisposta per il terzo complice, essendosi dimostrato collaborativo e avendo fornito tutti i particolari del misfatto.

 

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Oggi nella giornata della commemorazione dei defunti anche la famiglia della Polizia di Stato ha reso omaggio ai suoi caduti. Stamattina è stata  deposta una corona di alloro davanti il monumento dei caduti in Questura.

"Il pensiero è andato a Pierluigi, Matteo ed a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita in nome dei principi di giustizia e legalità."

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Arrestato dalle volanti 19enne di origini russe per rapina aggravata ai danni di una donna filippina di 53 anni.

Parma 2 novembre 2019 - Ha cercato di far perdere le proprie tracce a bordo di una bicicletta un ragazzo 19enne di origini russe che nel pomeriggio del 31 ottobre ha rapinato una donna di origini Filippine di 53 anni.

Nel dettaglio, il giovane, mentre si trovava in bici in via Pontasso rubava la borsa ad una donna cogliendola di sorpresa e strappandogliela di dosso per poi darsi repentinamente alla fuga. La vittima, che ha provato per qualche istante a resistere e, solo per fortuna ,non è caduta a terra, ha iniziato ad urlare chiedendo aiuto ad un uomo che a bordo della propria auto stava transitando in quella via.

L'uomo ha quindi iniziato a seguire il giovane comunicando tutti gli spostamenti al 113 della polizia di stato e dando descrizione dell'abbigliamento del giovane. Il rapinatore veniva pertanto segnalato dapprima in via La Spezia e poi in direzione via Chiavari dove però riusciva a far perdere le proprie tracce.

In base alla segnalazione degli spostamenti ed alle descrizioni ricevute gli agenti delle volanti riuscivano ad individuare il 19enne al capolinea dell'autobus n. 5 di via Chiavari. Il giovane dopo essersi in un primo momento dichiarato estraneo ai fatti ha ammesso la propria responsabilità davanti agli operatori di polizia intervenuti dichiarando di essersi disfatto della borsa buttandola in un cestino della spazzatura.

A seguito di perquisizione è stato trovato in possesso della refurtiva vale a dire di 2 telefoni cellulari, un modem portatile, e un paio di occhiali da sole. Il tutto è stato riconsegnato alla vittima compreso la borsa recuperata dagli Agenti. Il giovane dopo gli accertamenti di rito è stato tratto in arresto per rapina aggravata.

Sabato, 02 Novembre 2019 07:57

APP. Tik Tok: Attenzione ai vostri bambini

Di Nicola Comparato Modena 31 ottobre 2019 - Internet spesso è un'arma a doppio taglio. Il paradiso delle informazioni può trasformarsi di colpo in un inferno per i più piccoli, inconsapevoli dei rischi che si possono correre.

Recentemente in rete si è venuti a conoscenza di un caso di pedofilia ai danni di un bambino, contattato con messaggi e videochiamate da un uomo adulto sull'applicazione denominata "Tik Tok". Dai messaggi ricevuti dal piccolo erano evidenti le avances dell'uomo: "ti voglio bene, sei il mio fratellino, voglio essere il tuo papà, ti voglio conoscere, mettiti sotto le coperte così nessuno ci ascolta, ora metto la foto di un bambino sul mio profilo così nessuno si insospettisce......". Il padre del bambino dopo essersi reso conto della situazione, ha sporto immediatamente denuncia presso i carabinieri di Modena, contattando anche i genitori dei bambini amici di suo figlio per evitare che casi simili si ripetano.

Ora non resta che aspettare l'esito delle verifiche dei carabinieri che stanno controllando la posizione di una persona sottoposta a indagine.

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Continuano i servizi ordinari e straordinari della Questura di Parma per il contrasto al fenomeno dei reati predatori e dello spaccio

Nel corso della settimana si sono svolte altre operazioni alto impatto per il contrasto dei reati predatori, furti, borseggi ecc., nonché per il fenomeno dello spaccio di stupefacenti.
Oltre a controlli incrociati, con la chiusura dei parchi da parte di più pattuglie della Squadra Volante, sono state impiegate 6 pattuglie del Reparto Prevenzione crimine di Reggio Emilia, nonché 2 pattuglie della Polizia Locale.
Durante uno di questi controlli, presso il Parco Falcone e Borsellino, sono stati bloccati alcuni cittadini stranieri di origini Nigeriane, uno di questi, trovato in possesso di pochi grammi di Marijuana è stato segnalato alla Prefettura e sanzionato amministrativamente ex. Art. 75 dpr. 309/90 come assuntore di sostanze psicotrope.


Nella circostanza, si è verificato il tentativo di fuggire al controllo di Polizia da parte di alcuni soggetti stranieri, che ha visto il rinvenimento di altre 2 biciclette, possibili provento di reato, che sono state acquisite dalla Polizia Locale, ed il legittimo possessore vi si potrà rivolgere per reclamarla.


Sempre nel corso dei controlli è stato individuato, in una zona segnalata dal sistema predittivo X-Law come ad alta probabilità di commissione di furti in abitazione, un cittadino etiope, classe 98’, gravato da alcuni precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Il soggetto, gravato dal Foglio di Via con divieto di ritorno a Parma è stato per questo denunciato per l’inottemperanza al divieto stesso.
Sempre nel corso dei servizi di prevenzione e controllo del territorio sono stati denunciati due cittadini Parmigiani, classe 84’ e 91’ per il reato di furto aggravato, ciò essendosi impossessati di 448 euro di merce presso l’Esselunga, pagando solamente 14,54 euro, omettendo pertanto il pagamento di merce per un valore di 434 euro. La merce, una volta recuperata, è stata riconsegnata al legittimo proprietario.
Durante i controlli sono state identificate in totale 63 persone e 11 veicoli.

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